Non credo che la realta' sia limitata alle percezioni fenomeniche e sensoriali e credo che sia nelle nostre capacita' (di tutti) andare oltre, e lo si fa comunemente tutti i giorni, anche se nessuno ci fa gran caso, per una questione di educazione, sopratutto.
Posso essere aperto a determinate teorizzazioni, ma quello che mi spaventa e', di solito, l'estrema facilita' con cui si decide di aver capito il Tutto (nella sua accezione tesa all'infinito). E poi, la mania ossessiva di trovare il nesso (e' qui che si ottiene il massimo dell'assurdo, a mio avviso) tra le piu' disparate situazioni/percezioni, solo per ottenere credibilita' .. soprattutto dinnanzi a se stessi.
Stessi meccanismi della fede.
Non mi interessa passare per quello con la mentalita' aperta ad ogni costo. La mia non e' una chiusura totale a determinate raffigurazioni delle realta' immaginabili, ma a volte per smontarne altre si sconfina involontariamente (ma anche volontariamente) nell'irrigidimento... quello che penso e' che la disperata instabilita' di alcuni potrebbe trovare nuove conferme nelle aperture altrui (soprattutto dei piu' "rigidi") e non sarebbe utile alla discussione cercare compromessi quando l'argomento e' del tutto opinabile. Non e' sempre un punto di incontro la risoluzione di una diatriba...anzi e' piu' utile la faziosita' (sempre che sia spontanea... disinteressata... ).
p.s.: hai battuto il record mondiale di "presa di distanze" da mc!
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