”il mezzo referendario è stato ancora percepito come incisivo, o semplicemente utile, ad esprimere una posizione; è difficile che la sola sfiducia porti quella percentuale di persone alle urne NON trattandosi di voto politico.”
Makk
Citazione:
se credi che la sfiducia investa anche il mezzo, mi sa che avrai una delusione.
Io stavo dicendo proprio questo: che il mezzo referendario è percepito ancora come incisivo ad esprimere una posizione; al di là del quesito di turno in sè.
Citazione:
si deve casomai riflettere che c'era un'intenzione di andare a votare del 64% prima della discesa in campo del PD, ridottasi al 57%. L'influsso antigovernativo ha in realtà punito l'affluenza degli italiani.
Makk, o ci capiamo o rischiamo di postare altri 3000 commenti ripetitivi: quando scrivevo che “c’è molto anche della componente del rifiuto per QUESTO governo, per ciò che incarna. Da qui all’essere pronti a votare la temuta opposizione, ce ne passa”, non intendevo esattamente che le persone fossero andate ai referendum con l’intento di “punire” questo governo e conseguentemente sostenerne un altro. Intendevo, semplicemente, che col voto referendario è stato espresso ANCHE un rifiuto per QUESTO governo. Basta, niente di più.
”Il vero problema è passare da una motivazione di semplice rifiuto ad una spinta affermativa di ALTRO dalla politica.”
Citazione:
e' il tuo sogno
Direi che è piuttosto una necessità. Val di Susa docet, e tu non hai certo bisogno che ti si spieghi perché.
Citazione:
Io parlo di causa-effetto, non di condizioni preliminari. Quindi che ci sia una presa di coscienza prima o dopo il gesto collettivo è per me (relativamente) ininfluente.
Ho la sensazione che tu parli solo dell’importanza dell’effetto, se permetti. Finchè i singoli si riconosceranno come moltitudine prima ancora di cogliere il potenziale del gesto individuale, la “storia”, per muoversi, si muoverà pure. Il problema è capire dove arriverà. E non si tratta di vissuti, ma di condizioni interiori che determinano la tenacia ed il sostegno reciproco. Altrimenti, ripeto, c’è dentro il rischio di riprodurre le stesse dinamiche che si verificano all’interno del sistema di governo. Un gesto individuale (ovviamente parlo di gesti UTILI, non di bravate) ha una valenza determinante a rafforzare il lavoro collettivo: è la convinzione di OGNI singolo a portare avanti un discorso che determina la profondità di un percorso.
Chiedi “dove?” la Val di Susa dimostri come si possano fondere AZIONI INDIVIDUALI E COLLETTIVE: semplicemente, se ogni singolo non avesse creduto fino in fondo in quella lotta, la collettività avrebbe risentito della stanchezza, della disillusione, dei continui boicottaggi mediatici.
Se ogni singolo non fosse avanzato di suo, in un momento ed un percorso parallelo alla crescita del movimento, probabilmente non si sarebbe riusciti ad approdare a quella determinazione.
Citazione:
Comunque non ho capito in che consiste questo "al di là di sentirsi massa".
Discorso complicato. Ci pensiamo un altro giorno.
_________________ "Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi".Vittorio Arrigoni
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