redpill:
Fonti storiche ed archeologiche, compresi gli scritti del mar morto, le storiografie incrociate e soprattutto una SCIENZA che si chiama "storia delle religioni" hanno da tempo confermato che quello narrato nei vangeli NON E' UNA PERSONA REALMENTE ESISTITA.
Shm:
La storia delle religioni è un argomento che m'incuriosisce parecchio per cui leggo parecchi libri sull'argomento, ma sinceramente NON HO MAI TROVATO storici che abbiano MAI CONFERMATO che quello narrato nei vangeli NON E' UNA PERSONA REALMENTE ESISTITA. Anzi tutti concordano che una persona di nome Gesù sia realmente vissuta. Ma che divenisse quello che oggi è considerato da oltre un miliardo di persone è questo che storicamente si mette in dubbio...
redpill:
Innanzitutto gli errori di traduzione hanno posto Gesù come abitante di Nazareth mentre era in realtà un Nazireno ovvero un membro di una "sottosetta" degli esseni. Essi credevano in Mosè e nelle tavole della legge, ma non credevano in altre prescrizioni. Da qui infatti il rifiuto ed il divieto di offrire sacrifici, la non osservanza del sabato ecc. Questo è un dato di fatto ormai. Gesù era un esseno della setta dei Nazireni.
shm:
...esiste un enorme dibattito sul termine Nazireno(e non Nazareno poichè Nazareth al tempo di Gesù non sarebbe in realtà ancora esistita), e sembrerebbe anche, ma alcuni ne dubitano, che Gesù fosse esseno, oltre che il termine Nazireos avrebbe il significato, nella valenza arcaica, di pescatore, piccole pesce o pesce("La chiave di Hiram"). Da Giuseppe Flavio("Guerra giudaica") abbiamo l'elenco delle compopnenti politiche religiose di allora: Farisei(gruppo più importante che componeva anche le leggi da rispettare per i sacerdoti del tempio), Sadducei(sacerdoti, discendenti in linea diretta da Zadok, collaborazionisti dei romani), Zeloti(o zelanti setta minoritaria fanatica dedicata al proselitismo) e gli esseni gruppo ascetico staccatosi da tutte le altri correnti ellenizzanti e non che rifuggivano dall'impurità della vita mondana e dedicati alla mistica. Tra gli esseni e l'ebraismo in generale, fin dall'avvento dei profeti, arrivarono ad evolversi due ordini di pensiero convergenti: apocalittica e messianesimo. Entrambe le correnti avevano uno scopo politico rivoluzionario: inculcare negli ebrei la speranza nella fine del dominio romano e la restaurazione del Regno di Davide del undicesemo secolo a.C. sotto il governo di 2 messia. Il messia politico che sarebbe stato Gesù Cristo e il messia spirituale, discendente dalla tribù di Choen Giovanni il Battista(Nel vangelo si trova scritto che quando Giovanni battezzò Gesù la gente si chiese chi dei due fosse il messia). Morto Giovanni il Battista, a cui avrebbe dovuto succedere Giacomo(fratello di Gesù) sembrerebbe che invece Gesù abbia accentrato su di sè la doppia carica politica e spirituale creando così una scissione in seno al suo movimento...
Che in tutto ciò Gesù abbia avuto una certa RILEVANZA STORICA come personaggio chiave di una certa importanza nelle sommosse in Palestina, questo è un altro argomento dibattuto... Di certo Giuseppe Flavio che è lo storico ebreo vissuto nell'epoca e quindi conosceva la storia della Palestina in tutti i suoi dettagli ne narra in maniera ridotta rispetto a ciò che sembrerebbe dai vangeli tanto che l'unico pezzo degno di nota nelle sue immense opere, chiamato in gergo Testimonium Flavianum, è considerato controverso:
Di fronte al 'testimonium' la comunità degli studiosi è divisa su tre diverse posizioni:
Alcuni studiosi lo accettano parzialmente, attribuendo ad interpolatori cristiani alcune affermazioni in esso contenute[7]. Le posizioni di quesi studiosi si possono ulteriormente scomporre come segue:
studiosi secondo i quali gli interpolatori cristiani hanno migliorato un resoconto negativo di Gesù, togliendo o modificando delle frasi:
« Ora, all'incirca nello stesso periodo, sorse una fonte di ulteriori disordini in un Gesù, un uomo saggio, che compì opere eclatanti e fu maestro di persone che accoglievano con piacere cose strane. Egli convinse a seguirlo molti Ebrei, e molti Gentili. Egli era il cosiddetto Cristo. Quando Pilato, sulla base delle informazioni fornitegli dai principali nostri uomini, lo condannò alla croce, coloro che si erano uniti a lui all'inizio non cessarono di provocare disordini. E fino ad oggi non è venuta meno la tribù di coloro che da lui sono detti Cristiani.[8] »
altri che sostengono che la narrazione originale sia stata ampliata con concetti estranei al pensiero di Giuseppe:
« Allo stesso tempo circa, visse Gesù, un uomo saggio, poiché egli compì opere straordinarie, e fu maestro di persone che accoglievano con piacere la verità. Egli conquistò sia molti Giudei che molti Greci. Quando Pilato udì che era accusato dai principali nostri uomini, lo condannò alla croce, [ma] coloro che fin da principio lo avevano amato non cessarono di aderire a lui. E fino ad oggi non è venuta meno la tribù di coloro che da lui sono detti Cristiani.[9] »
Alcuni studiosi lo considerano completamente autentico. In questo gruppo confluiscono in particolare alcuni studiosi cristiani, per i quali il passo offre una conferma della personalità di Gesù così come traspare dagli scritti neotestamentari (v. A. Socci, "La guerra contro Gesù", Rizzoli, Milano 2011, pp. 217-238).
Alcuni studiosi lo rigettano completamente, considerandolo un'intromissione operata da un copista cristiano. Rifiutato il 'testimonium' viene meno un'importante citazione esterna al Nuovo Testamento, anche se quasi nessuno dubita dell'attendibilità dell'altro passo in cui Giuseppe parla di Gesù, nel XX libro delle 'Antichità giudaiche'.
http://it.wikipedia.org/wiki/Testimonium_Flavianum