TuttleCitazione:
Non mi riferivo a questo. Pensavo ad una ipotetica "catena" di nero.
Ovvero un professionista che si fa pagare nero (incamera denaro in nero) che a sua volta paga una prestazione in nero (fa incamerare parte di quel denaro in nero) etc etc.
Voglio dire; ma davvero si pensa che tracciando il denaro già tracciato in partenza (come ogni stipendio o pensione o bonifico...) si possa limitare la circolazione di enormi flussi di nero che in quei circuiti non ci è mai entrato e mai ci entrerà?
Tanto per precisare, se una ditta vuol pagare in nero deve necessariamente avere dei soldi "a nero". Altrimenti non c'è convenienza.
Le aziende che per forza di cose sono costrette a fatturare TUTTO (per esempio le assicurazioni. O i consulenti per le grandi imprese. O la FIAT) è davvero molto difficile che paghino a nero.
Non a caso loro hanno il problema opposto: quello di avere il massimo di fatture possibili nei costi, per "scaricare".
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In ogni caso non credo che questa sia una cosa "risolutiva". Anzi, rispetto all'evasione non credo che possa proprio esistere una cosa davvero risolutiva.
A mio avviso l'idea di massima è solo quella di ridurre di un po' l'evasione, rendendola più difficile da praticare.
Un esempio: il mio dentista (per l'esattezza, EX dentista) giusto tre mesi fa mi ha fatto un preventivo di 8.000 euro per un lavoro. Nel senso che A PARTE ci sono anche da pagare le spese per i materiali (sui quali ha un ulteriore guadagno, ma ora lasciamo perdere).
Ha tenuto a specificare che quella era la cifra senza fattura. Se volevo la fattura dovevo pagare anche l'IVA e il costo (per il solo lavoro) saliva a quasi 10.000 euro.
Io le fatture per le spese mediche potrei scaricarle dal 730. L'IVA oggi è al 22% e le fatture le scarico al 19%.
Quindi PER ME dal punto di vista fiscale è assolutamente indifferente chiedere la fattura o no: quello che pago e quello che riprendo è più o meno lo stesso.
Perà i soldi che pago oggi li riprendo l'anno dopo. E 2.000 euro di differenza per me sono TANTI.
Dovendo fare un lavoro ai denti, per me la scelta premiante è quella di non chiedere la fattura.
Solo che è una scelta premiante solo nel breve termine, e per motivi tutto sommato effimeri. Riguarda semplicemente una maggiore o minore disponibilità di denaro nel mio portafoglio.
Non c'è davvero una convenienza.
Per il dentista invece quella è una roba premiante a tutti gli effetti, perché se riesce a non farmi chiedere la fattura lui non solo risparmia di pagare il 22% di IVA (che non gli costano NIENTE, perché li ha fatti pagare in più), ma non paga neppure circa il 50% di IRPEF.
Senza fattura incassa 8.000 euro e guadagna 8.000 euro; con la fattura incassa 10.000 euro e ne guadagna poco più di 4.000.
Gli atri 6.000 deve pagarli di tasse.
(2.000 di IVA - che a lui non costano niente - più 4.000 di IRPEF)
Lui ci "rimette" 4.000?
Vero niente. Ha solo perso la possibiltà di rubare 4.000 euro all'erario. Quei soldi non sono MAI stati suoi.
In questo caso quel tipo di manovra ha un senso.
Non deve sterminare alla radice il fenomeno dell'evasione. Gli basta mettere un ostacolo per cui per me diventa meno problematico il dover aspettare un anno per riprendere i soldi piuttosto che andare in banca a fare un prelievo.
Visto che lo scopo è quello di RIDURRE il fenomeno dell'evasione, e non quello di eliminarla, direi che ha possibilità di riuscirci.
Per le opere di ristrutturazione muraria sono state fatte cose simili.