da "La Stampa" del 13/06/2006RADICALI, VERDI, LIBERTARI : L’ESERCITO TRASVERSALE CHE DIFENDE FERRERO
Le sniffate? Ha scoperto quello che sanno tutti
«Altroché se gira droga tra i politici. Ferrero ha squarciato un velo d’ipocrisia: coloro che fanno leggi repressive sulle tossicodipendenze sono i primi a trasgredirle», taglia corto il Verde Paolo Cento.
«Nel centrodestra c’è chi manda in galera un ragazzino per un po’ di fumo e poi va ai festini imbottiti di coca»
«I mammasantissima che sniffano nei salotti politici sono salvaguardati dalla legge Fini-Giovanardi, mentre i poveracci che si fanno una canna vengono messi in croce. Se non è classismo questo...», si infervora Franco Grillini dei Ds.
«Con tutta quella cocaina alla Camera e al Senato, se entra un cane poliziotto si arrende subito», ironizza il leader dei Radicali Daniele Capezzone.
«Non è un caso che, sulla quantità di principio attivo, le tabelle del governo Berlusconi siano più permissive verso la cocaina che verso la cannabis», concorda l’ala sinistra dell’Unione.
Molti parlamentari si drogano per una moda che è più forte della loro volontà - osserva Vittorio Sgarbi, ex sottosegretario alla Cultura -, anche i salotti palermitani frequentati da tanti politici famosi di destra e sinistra abbondano di cocaina. Sono antiproibizionista per natura, nel senso che vorrei che le persone potessero disporre e decidere autonomamente di sé, senza bisogno che ci sia uno Stato convinto di avere a che fare con dei minorati, come spesso la filosofia di certe leggi lascia ad intendere. Invece si continua a predicare bene e razzolare male.
Ferrero non ha detto nulla che non si sapesse.
L’ex ministro della Sanità Raffaele Costa non appare sorpreso: «Rispetto all’eroina e alla cannabis, la cocaina è la sostanza che dilaga nelle classi privilegiate, quindi neppure il ceto politico ne è immune».
«Sono gli stessi che nel centrodestra fanno campagna per la famiglia, poi hanno tutti due divorzi alle spalle», dice Capezzone.
Ai politici tagliamo lo stipendio : è per la loro salute, s'intende.