Citazione:
certo! Perché non ci avevo pensato prima? Così nessuno è responsabile di niente... Scusate il sarcasmo ma a me sembra di vedere dei bambini che giocano con un mondo immaginario. Siamo o no responsabili del dolore che provochiamo a noi stessi, agli altri e al mondo? Siamo o no responsabili delle nostre azioni? No, perché se il mondo non esiste, se è un ologramma, allora vale tutto. Non ha nessuna importanza se uccido tutte le balene, tanto non esistono... Si lo so che l'ologramma serve per imparare a fare il bravo... ma se a me non mi
La responsabilità c'è eccome, perché ogni nostra scelta è "scritta" nel nostro percorso per sempre. Ogni nostro merito o demerito fa di noi degli esseri che si evolvono tramite le vite che vivono.
Quando dici che per te la realtà è semplice: il leggero sale e il pesante scende, non fai altro che azzerare la mente e magari è giusto metterla a tacere. Tuttavia, prima di "spegnere" la mente avrai fatto tanta strada per giungere a queste semplici considerazioni. Oggi puoi dire che la realtà esiste ed è al di fuori di noi e della nostra coscienza perché hai fatto un percorso in cui hai imparato e compreso chiaramente.
Nel tuo punto di arrivo è chiaro e limpido il concetto di realtà, ma per molti di noi non è così.
La mia non è fede nella teoria di Malanga, non c'è un dogma da seguire, ma un semplice ragionamento.
Nel bene o nel male siamo "diversi" dal regno animale perché noi abbiamo uno strumento in più, la mente, che può essere un aiuto o un impedimento per la nostra evoluzione.
Nel mio caso ho voluto unire la mente con l'intuizione ed ho ottenuto un "miscuglio" imperfetto e provvisorio che mi dà al momento delle risposte plausibili su cosa sia la realtà.
La teoria delle stringhe (corde) ci suggerisce che tutto è vibrazione. Ogni parte di noi e tutto ciò che ci circonda è costituito da "corde" che vibrano ad una certa frequenza. Se noi siamo solo "musica" (questa è la base del mio pensiero), non possiamo accettare l'idea che esista la materia. La materia è illusoria perché la percezione che abbiamo di essa dipende dai nostri sensi.
Faccio un esempio banale con la teoria dei colori. I colori che percepiscono i nostri occhi non sono materia, cioè gli oggetti che noi vediamo colorati, non sono davvero colorati, il loro colore è dato dallo spettro solare (luce bianca che contiene tutti i colori dell'arcobaleno) che viene "assorbito" dagli oggetti riflettendo di volta in volta il colore che vediamo. Se un oggetto è rosso, l'oggetto assorbe tutto lo spettro solare tranne il rosso. Il rosso che noi vediamo è l'unica frequenza che viene riflessa ed è per questo che vediamo quel preciso colore. I nostri occhi non toccano un oggetto rosso (mappa), ma un oggetto che è "illuminato" dalla frequenza rossa (territorio).
Ora , la cosa davvero frustrante è che noi esseri umani vediamo le frequenze al di sotto dell'infrarosso e dell'ultravioletto e non vediamo tutta la sconfinata gamma di altre frequenze (territorio), questo ci preclude una infinità di conoscenze. Tuttavia, sapere che c'è molto altro che non vediamo, ci dà una spinta a non fermarci all'evidenza della mappa che crediamo definitiva, ma ci spinge a cercare ancora perché sappiamo che il territorio è ancora più vasto.
Questo esempio sui colori è un piccolo cenno su cosa sia realmente la percezione che abbiamo della realtà.
Se siamo vibrazione, gli oggetti non saranno realmente colorati, ma neanche la loro forma sarà davvero fatta di materia. la consistenza della materia dipenderà dal modo che abbiamo di interpretare le "vibrazioni" che quell'oggetto emetterà. La forma e consistenza che daremo all'oggetto sarà il risultato di impulsi elettrici che percepiamo e che il nostro cervello avrà imparato, durante la crescita, ad interpretare. L'oggetto in sè, dunque, è definito spazialmente e nella sua consistenza dal modo che abbiamo di interpretare gli impulsi che arrivano al cervello: Quadrato, morbido, liscio, rotondo, etc.
L'oggetto in sè quindi non esisterà come materia, così come non esistono i colori, ma come vibrazione che noi di volta in volta interpretiamo tramite la "lettura" degli impulsi.
Se sono veri solo gli impulsi che riceviamo e non la materia che interpretiamo essere quell'impulso, allora due domande che le dovremmo fare.
Se poi le altre domande non te le vuoi fare e pensi di ever trovato le risposte, va benissimo.
Molti di noi però cercano di capire.