E' condivisibile quello che esponi. Tuttavia avrei da evidenziarti talune considerazioni. Innazitutto il concetto di libertà ha una sua estensione naturale, di principio, e come tale non è limitata. Lo stesso principio ha però anche una estensione spaziale, ovvero è connesso alla fisicità del portatore, e allora l'estensione è limitabile. Poichè siamo tanti portatori di libertà, queste si sovrappongono e se i portatori non sono in grado di disciplinarsi (consapevolezza) occorre un principio di riferimento, ovvero l'ORDINE, che ha anch'esso i requisiti della libertà: è un valore di diritto derivato (organizzazione umana) ma assurge allo stesso livello del diritto naturale (libertà, vita, ecc.); è anch'esso "portato" da un soggetto, diciamo il Governo, e qui le cose si complicano per quanto concerne la sua estensione spaziale (eccesso nelle dittatura, il contrario nella democrazia). Però l'errore in cui si incorre spesso è che l'ordine, dovendo essere applicato, sia qualcosa che non ha vita propria ma dipenda in toto da chi lo applica. Non è così. L'ordine esiste di per sè, indipendentemente dalla natura umana, e vale per tutte le realtà complesse (nella società umana, nel mondo animale, nella fisica, ecc.). La spienza per chi governa e di saper dosare l'estensione spaziale dell'ordine in relazione alla esigenza, investendo anche per il futuro educando i cittadini al valore dell'ordine. Se come dici tu oggi nessuno vuole l'ordine e tutti pensano al grande fratello è perchè ciò è voluto e propagandato da una democrazia in cui il NON-ordine o meglio il finto ordine consente di detenere il potere a chi non lo otterrebbe vigendo l'ordine.
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