L'ordine è una regola o un insieme di regole che ti ingabbiano, che ti costringono ad adattare il mondo esterno ad un modello mentale precostituito, mentre la disciplina sviluppa la qualità della perseveranza.
L'ordine ti ingabbia, ti limita e quando stai dentro la gabbia scambi la gabbia per Dio, perdendo di vista che quella gabbia è una tua creazione.
Tutto ciò che non rientra nella tua visione di ordine è Male, quindi TU decidi che il tuo ordine, le tue regole sono le regole universali.
Ed è lì che sei fottuto, ingabbiato, limitato, sconfitto.
Sconfitto da una tua creazione.
Non sono d'accordo. Sia l'ordine che la disciplina si basano su regole da seguire. La disciplina le "vive" dalla parte individuale, del singolo. L'ordine, al contrario, dalla parte della società, ovvero degli individui collettivamente considerati. Ma le regole sono le stesse, sia che le segui, sia che le stabilisci: due facce della stessa medaglia. Ti ho detto che il mio concetto di ORDINE, quello cioè che vorrei applicare, limita al massimo le esigenze materiali dell'uomo, per consentirgli di dare massimo spazio all'impegno mentale e spirituale. Il mio ordine è l'esatto opposto del potere terreno cui ti stai riferendo. Anche i monaci tibetani, ad entrambi tanto cari, hanno un loro ordine di vita, cui si assoggettano con disciplina. Perchè un ordine del genere, migliorato ove possibile, non potrebbe valere per tutta l'umanità? Se le regole sono valide, non ti costa niente seguirle senza faticare. Einstein aveva sei completi uguali di vestiti giacca e cravatta: si vestiva ed era pulito, ma liberava la mente dal condizionamento della scelta giornaliera dell'abito. Per questo una uniforme è meglio di un qualsiasi abito. E non significa che l'ordine ti ha fottuto.
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