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perspicace |
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa? | #1 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/9/2011
Da località sconosciuta
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La questione degli F-35 nella giusta prospettivaA cosa ci servono più di 200 velivoli del genere? A niente, a meno d’ipotizzare una guerra totale con un nemico che non esiste. [...]
Senza considerare che un’eventuale guerra totale contro un nemico che ancora non esiste ci vedrebbe schierati accanto alle altre aviazioni europee e non potrebbe scoppiare prima di un massiccio piano di riarmo da parte di questo ipotetico nemico, che prima dovrebbe sviluppare un’industria aeronautica degna di questo nome e produrre centinaia, se non migliaia di velivoli. Impresa per la quale occorrono comunque parecchi anni e capitali enormi e che non può comunque essere portata a termine inosservata.
Ci sono poi da escludere dal novero di questi ipotetici nemici paesi come Russia e Cina, dai quali ci separa una distanza tale da escludere incontri delle rispettive aviazioni da caccia, che non hanno autonomia sufficiente per accompagnare eventuali squadre di bombardieri a lunga autonomia, che comunque non abbiamo, così come non abbiamo aerei-cisterna in grado di rifornire in volo un numero così alto di velivoli. [...]
Sinteticamente: il costo di ogni singolo velivolo a oggi lievitato da 83 a 150 milioni di euro e previsto alla fine tra i 200 e i 300 milioni, un modernissimo sistema di gestione elettronica integrata che non vedrà la luce prima del 2016 e probabilmente dopo, un ritardo mostruoso sul progetto e la non corrispondenza delle prestazioni dei prototipi alle specifiche. Il concorrente europeo invece ha un costo certo di 63 milioni di euro a esemplare, quindi 82 milioni di dollari al cambio attuale. L’autonomia degli Eurofighter è di quasi 3800 chilometri per un raggio d’azione di circa 1400, contro gli appena 2200 di un F-35 per un raggio d’azione conseguentemente minore nonostante la sua velocità massima sia di mach 1.7 contro i 2.0 dell’Eurofighter. Tanto da rendere la versione per la marina inutilizzabile per la scarsa autonomia, che costringerebbe le portaerei ad avvicinarsi tanto da finire sotto il tiro dei missili e degli aerei avversari. Inoltre l’europeo ha una tangenza (altitudine massima alla quale può volare in volo orizzontale e rettilineo) di quasi 20.000 metri contro i 15.000 del F-35 . Prestazioni peggiori e costi maggiori per l’americano, il tutto per ottenere quella invisibilità ai radar che è già in discussione, visto che ormai esistono radar ai quali non sono del tutto invisibili e visto che la schiacciante superiorità aerea del blocco occidentale rende l’invisibilità, vera o presunta, meno rilevante di quanto non fosse quando c’era da ipotizzare missioni in grado di penetrare in profondità lo spazio aereo sovietico. [...]
È questa la questione da porre e dibattere pubblicamente, una questione che eccede l’ordine abbastanza avventato degli F-35 e dovrebbe centrare la discussione pubblica sui motivi che spingono il nostro paese a dotarsi di una tale forza aerea, perché spiegazioni logiche non ce ne sono e allora è facile che a molti vengano in mente tangenti o altre utilità a favore di un numero ristretto di persone, disposte a far pagare alla collettività qualsiasi prezzo per il loro tornaconto. [...]
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Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
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