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DrHouse ha scritto:
invisibile, su questo permettimi di correggerti.
No, perché partiamo da presupposti diversi:
Citazione:
La storia dell'umanità è inseparabile da quella della schiavitù. La nostra civiltà è da sempre basata sullo schiavismo...
La nostra civiltà non è la storia dell'umanità. Aspetta che ci arrivo eh?
Citazione:
Pertanto, non è corretto affermare che lo schiavismo "inverte totalmente i valori dell'uomo".
Invece secondo me si. Un attimo ancora...
Citazione:
Questa frase è vera solo se osservi il problema dalla prospettiva di oggi.
Parentesi: io affermo che la nostra civiltà sia la più schiavista di sempre, con metodi più sottili ma il succo è quello.
Inoltre lo schiavismo è ormai globalizzato. Chiusa parentesi.
Dunque: quello che chiami "la storia dell'umanità" io lo contesto perché non sappiamo niente se non qualcosa, manipolato all'uopo, delle ultime migliaia di anni.
Allo stato attuale delle ricerche è ormai provato che l'uomo, inteso come vita organizzata in comunità (e per cui con delle regole) c'è da circa 75.000 anni, e di questi sappiamo poco o niente.
Ci sono teorie che parlano di 100.000 o 200.000 anni, e addirittura di un milione...
Quello che è certo è che non sappiamo praticamente niente, su come si viveva tipo 34.000 anni fa, o 55.000 per esempio.
Nella valutazione di questo non si può ignorare le similitudini delle "leggende antiche", molte delle quali parlano di un diluvio e di un "età dell'oro" antecedente.
Non si può nemmeno ignorare il nostro cuore, si, proprio quello di oggi, e il mio dice che siamo tutti uguali e che il potere, in qualsiasi forma lo si voglia intendere, di un uomo su di un altro uomo, è un crimine (altra cosa l'autorevolezza, ne abbiamo discusso molto con Calvero).
Tutto sto pippone per dirti che per me "la storia" non è un elemento consistente nella valutazione per cui dire che c'è "sempre" stato lo schiavismo è un ennesimo trucco del potere "(ma che sorpresa) per far si che rientri "nell'ordine naturale".
Il fatto che in molte civiltà diverse e lontane ci sia (e c'è ancora), non significa nulla a mio avviso, perché una volta persa "la strada", una volta imbarbariti (tipo "biondo è bello oggettivamente"
) la degenerazione è sempre quella: il desiderio di potere, che arriva nella sua forma più perversa, allo schiavismo.
Citazione:
Se mai, è proprio nella tanto deprecata civiltà moderna che si è cercato di invertire questi "valori dell'uomo". Con risultati incerti, in qualche caso apprezzabili, in altri quanto meno discutibili. Ma resta indiscutibilmente un merito della civiltà moderna quanto meno l'aver provato a invertire valori millenari. Comunque la si voglia considerare e comunque si giudichino i risultati che ha prodotto, l'idea di una società di uguali (da intendersi almeno come "formalmente uguali") è un concetto relativamente recente.
Anche questo è tutto da dimostrare. Io non posso dimostrare il contrario, ovviamente, ma non ci credo nemmeno un po'.
Perché chi mi ha insegnato questa "mappa della civiltà" si è rivelato un gran mascalzone, nella maggior parte dei casi.
Personalmente ho fatto tabula rasa e mi guardo intorno cercando di essere obiettivo. Quello che vedo è una civiltà che ha ottenuto un livello di ricchezza notevole per una moltitudine di persone. Ma so che questo è ottenuto esclusivamente "grazie" allo sfruttamento e all'olocausto di miliardi di persone.
Inoltre a mio avviso, questa moltitudine che gode di questa ricchezza è perlopiù schiava. Apparentemente sta a posto, ha "tutto quello che può desiderare", ma quasi nessuno di questi schiavi
è. Quasi nessuno ha quello di cui ha
bisogno.
E' una civiltà basata sull'inseguimento della soddisfazione dei
desideri.
Nessuno ha più tempo di fare le cose che gli piacciono, di stare con la famiglia (stare non significa una cena mentre sei distrutto e alienato dal lavoro e dal traffico), di stare con gli amici ecc. Per me è schiavismo, sofisticato nella forma, ma sempre schiavismo è.
Ormai si lavora per sopravvivere, con il tablet, la macchina e la TV. ma la realtà dell'impiego del nostro tempo è quella, che lascia il tempo libero giusto quel che serve per tirare il fiato e per non perdere il controllo.
Se, dopo 1 ora di traffico (se ti va bene) 6/8 ore di ufficio a fare qualcosa di frustrante con magari un capo idiota, un altra ora di traffico, il figlio che ha fatto a botte e devi occupartene o devi fare i conti delle bollette o delle rate di qualcosa, ti resta lo spirito, l'energia, la voglia di fare un sorriso sincero a tua moglie, è un miracolo.
Perché noi non siamo fatti per lavorare, siamo fatti per fare, che è MOLTO diverso.
Perché per FARE è necessario rispettare il proprio ritmo naturale e questa civiltà non ne tiene conto minimamente.
Come vedi rigetto completamente la visione di civiltà evoluta. Per me questa è la peggiore in assoluto che l'uomo abbia mai creato. La più stupida, infantile e crudele tra quelle che mi è dato valutare.