Re: finalmente un modulo di atterraggio che non sia fatto di cartapesta!
#1
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
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Citazione:
Non è così , l'addestramento di un pilota di aereomobile (qualunque esso sia) prevede l'arresto dei motori solo dopo che è atterrato in un sito sicuro , se ci fosse qualche problema non ci sarebbero le incognite e le perdite di tempo di un ulteriore accensione , del resto nelle ultime missioni le sonde sono sparite....
Limitatamente a questo, per ora: Fabrì, a parte che il LEM non è un aeromobile e che se il sito non fosse stato sicuro sarebbero crepati tutti a prescindere (e lo sapevano anche), questo è quanto. Lo dice la NASA e lo dicono gli astronauti. Neil Armstrong fece di testa sua aspettando quei 4 secondi extra, e anche Pete Conrad voleva (reputando quella di Armstrong una manovra migliore) ma istintivamente arrestò il motore come da addestramento. Non so dire cosa prevedesse l'addestramento per le missioni successive ad Apollo 12 ma Apollo 15 e 16 fecero "sbam" (con tanto di esclamazione onomatopeica dei comandanti) sul suolo lunare.
La motivazione addotta per lo spegnimento immediato/anticipato pare essere di sicurezza: un ipotetico rilievo posto fra le quattro "zampe" del LEM - e dunque irrilevabile - avrebbe potuto ostruire parzialmente o totalmente il getto del motore danneggiandolo e precludendo così il rientro. In ogni caso, tornando alla questione madre, è normale che non ci fosse un cratere sotto il LEM allunato.
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