Ho capito, Dok:
Anche se non ho capito perche' non hai spiegato cosa fossero per te le "primarie"...
... invece delle secondarie.
Le emozioni primarie, le reputi emozioni proprie dell'ascoltatore o dell'autore - performer?
Citazione:
avendo la musica classica una forza che supera le contingenze spazio-temporali.
Ecco, questa Tua potrebbe essere una buona definizione per Dj che chiede cos'e' la buona musica.
Quando non "racconta" ma semplicemente si e ci apre ad ogni possibiita' narrativa/interpretativa.
Ciao!
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p.s.:
Forse c'e' un piccolo fraintendimento di fondo... colpa mia...
introducevo il discorso di "spazio" nella musica ma mi riferivo alla spazialita' del missaggio o delle composizioni, se trattasi di composizioni classiche (panorama e distanze ... mi piazzavo tra la dinamica e psicoacustica...).
Non volevo riferirlo a "luoghi" o a ricordi di luoghi. Non so se fosse chiaro.
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OT Yarebon - Dok
Tears for Fears:
Mi piacevano e piaciono tutt'ora. Ho anche l'album da solista di Roland Orzabal che mi pare di capire fosse il vero cervello della situazione.
Ottimi album i loro.
Roxette:
hanno sempre rappresentato per me il "business" della musica.
Un duo formato da una affermata artista e performer anche a livello internazionale (al di fuori della Svezia... suo paese di origine?) e un canzonettaro buono per il circuito "neomelodico" italiano.
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Li ho sempre pregiudicati ...
4nonblondes... n.p.
Conosco, ho ascoltato, ma nulla di piu'. Emozioni terziarie? EHehe...
mc