Beh allora se in teoria l'Iliade fosse uscita nel 1930 tuo nonno faceva in tempo a sentirla raccontare dal tuo bisnonno (ma io non ci credo).
A proposito
Se di serti devoti unqua il leggiadro tuo delubro adornai, se di giovenchi e di caprette io t'arsi i fianchi opimi, questo voto m'adempi; il pianto mio paghino i Greci per le tue saette
mi chiedo di quanto le traduzioni di Vincenzo Monti possano essere più recenti della Divina Commedia: la seconda mi sembra più comprensibile delle prime. Eppure dovrebbe essere di circa 450 anni più vecchia. Da Monti a noi invece sono passati 200 anni. Seicetocinquant'anni fa l'italiano poteva essere a noi più comprensibile rispetto a duecento anni fa? E l'italiano di Leopardi e Foscolo vi sembra più vicino al nostro, rispetto a quello di Boccaccio o di Cecco Angiolieri?
D'oro crespi capelli e annodati da sé e da verde frondi e bianchi fiori, un angelico viso e due splendori simili a stelle, e atti non usati veder fra noi, vezzosi e riposati, e un cantar di più gioiosi amori soave e lieto ben tra mille fiori del primo tempo, insieme radunati in un giardino nato ad un bel fonte, pos'Amore in amare alla mia mente libera ancora, semplice e leggera. Né pria, dal canto desto, alza' la fronte, che tutte l'accerchiar subitamente e presa a lui la dier, che vicin era
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