Volevo scrivere, ma non ho avuto tempo, che alcune poesie di "Dante" hanno una quantità di parole desuete maggiore dei canti della Commedia, pur essendo molto più brevi. Per esempio la poesia "Così nel mio parlar voglio esser aspro" contiene, in 83 versi neanche tutti endecasillabi:
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Quindi potrebbe essere che la Divina Commedia sia più ottocentesca o settecentesca, mentre le poesie di Dante trecentesche?
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