Sono certo di non sapere
Iscritto il: 23/3/2012
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Prendo lo spunto dal discorso dei colori. Il verde esiste? Mi direte tutti: certo! Ebbene, la risposta è no, in quanto il verde esiste solo per gli umani vedenti, non per gli umani non vedenti e per moltissime specie animali. Ma se una cosa esiste, dovrebbe esistere sempre in ogni circostanza. Ma qui abbiamo un verde che esiste e non esiste al tempo stesso. Il che è lo stesso per l'amore, i sentimenti e molto altro. Dunque, come la mettiamo? La mettiamo che semplicemente la realtà può essere anche oggettiva ma lo sa solo lei. Ogni decisione circa la realtà, e dunque anche l'attestazione di "verde" a una cosa che per un umano vedente è "verde", è invece solo soggettiva e si basa sempre su un calcolo delle probabilità, probabilità la cui stima è anch'essa necessariamente soggettiva. Io, ad esempio, ho problemi sulle sfumature di colore in certe condizioni di luce e, spesso, mi trovo esplicitamente a fare questo ragionamento "dunque, considerando che quell'altro colore mi appare in quel modo ma so per certo che è un certo colore, allora facendo la tara, posso concludere che quell'altro colore è verde", appunto calcolo delle probabilità che anche gli altri fanno, ma automaticamente visto che non hanno il mio problema di percezione e il cervello semplicemente fa un velocissimo confronto con la mappa d'informazioni che ha in database. Dunque, la nostra, mia e di altri, asserzione sull'esistenza di vita aliena sulla terra ha lo stesso identico valore dell'asserzione "Il presidente della repubblica italiana è Mattarella". Infatti, non è il numero di persone concordi su un'asserzione a renderla più valida, visto che per ogni asserzione conta solo il giudizio di chi la fa.
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