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Lestaat |
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Re: Prima del 1989 nei paesi excomunisti si viveva meglio o si vive meglio adesso? | #1 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 27/7/2005
Da Perugia
Messaggi: 1774
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Ahi ahi flo....
il problema è che l'anarchia E' contaminata anche da quelle pratiche, così come lo sono tutti gli ideali politici. Per questo non c'è un meglio o un peggio insisto. Non si può paragonare il grande pensiero anarchico con i coglioncelli dei black blok così come nulla hanno a che vedere Giuliani e Caruso con Habermas e Adorno non ti pare? Mettiamoci daccordo, o si parla di storia, di idee e di politica o si fanno esempi che non servono a nessuno. I disobbedienti daccordo con la polizia sono disobbedienti tanto quanto quel gruppetto di disobbedienti di Bologna con cui mi accompagnavo io che nulla hanno a che fare con i disordini. Non si può scendere in dettagli inutili per parlare di idee, la domanda del post era se si vive meglio oggi o prima del '89 nei paesi ex sovietici. L'anarchia è un ideale esattamente come tutti gli altri, non è ne più sacro ne meno dignitoso, ma nella realtà e nei fatti c'è gente del cavolo ovunque ti pare? Ci sono state infiltrazioni nelle BR, nei black bloc, e nei gruppi anarchici così come nei gruppetti fascisti degli anni 60. E' quello che c'è dietro e il giudizio critico su quello che l'idea ha portato quello che importa, non l'individuo, quando si parla di storia e di un giudizio storico come quello di questo topic. Credo sia chiaro che sono molto più vicino al tuo pensiero che a quello di Stalin ma ne il dittatore sovietico ne l'intellettuale livornese e ancor meno Caruso rappresentano l'intero pensiero del comunismo, così come l'anarchia non è certo rappresentata da squallidi tentativi neo-rivoluzionari che seppur in mezzo a deviazioni pilotate, sono sempre dei reali tentativi ANARCHICI. L'idea è importante, l'ideale che ha spinto alla critica del potere e alla formulazione di un punto di vista alternativo sul mondo. Così come c'è nell'ideale comunista la prima vera presa di coscienza del popolo di essere padrone del proprio destino e di un desiderio collettivo di miglioramento. Non appiattiamoci anche noi su posizioni di principio vi prego.
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In nomine libertatis vincula edificamus. In nomine veritatis mendacia efferimus.
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