Il famoso centro degli Illuminati Simon Wiesenthal, appoggiato da tutti i media del mondo, che sono in mano a questi simpatici burloni, e dai circoli illuministici canadesi e nord-americani, chiede l'intervento dell'ONU.
Da Repubblica:
http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/esteri/iran-fasce-abiti/iran-fasce-abiti/iran-fasce-abiti.htmlI musulmani potrebbero così distinguere subito i credenti di altre religioni
e non "sporcarsi". Il centro Wiesenthal chiede l'intervento dell'Onu
I fuoriusciti iraniani dal Canada
"Ebrei e cristiani, fascia sui vestiti"
Ma dal paese giornalisti e intellettuali frenano: "Non è vero"
TORONTO - L'Iran avrebbe varato una legge che obbliga i credenti di religioni diverse dalla musulmana a indossare fasce che li identifichino. Lo scrive oggi il quotidiano canadese National Post, in un articolo a firma del giornalista Amir Taheri, secondo il quale l'abbigliamento con il "marchio" permetterà di non "sporcarsi" con chi non è musulmano. La legge è stata denunciata anche da gruppi ebraici negli Stati Uniti e in
Canada, ma alcuni esperti e giornalisti dall'Iran invitano alla cautela affermando che secondo le loro fonti nel paese non ci sarebbe alcuna legge di questo tipo nei programmi di Ahmadinejad.
La legge che dovrebbe ancora essere varata dal rappresentante supremo dell'Iran, l'ajatollah Ali Khameini, imporrebbe anche un "abito standard islamico" per tutti gli iraniani.
Il nuovo codice iraniano di abbigliamento prevederebbe una fascia gialla per distinguere gli ebrei, una rossa per i cristiani e una blu per gli zoroastriani. L'insegna colorata, chiamata "zonnar", sarebbe una striscia di stoffa cucita sul davanti degli abiti. Lo scopo delle fasce sarebbe quello di "marchiare" chi crede in religioni diverse, in modo da essere individuabile facilmente. I musulmani non rischierebbero così di stringere la mano a chi non è del loro credo ed eviterebbero di diventare "najis", cioè sporchi.
Il provvedimento, che ricorda in modo drammatico la "stella gialla" imposta agli ebrei dai nazisti, era stato presentato nel 2004 sotto la presidenza del moderato Mohammed Khatami, ma allora il parlamento l'aveva bloccato. La legge sarebbe però passata su pressione del nuovo presidente Mahmoud Ahmadinejad.
Taheri, giornalista e autore iraniano in esilio, spiega sul National Post che la nuova legge punterebbe ad eliminare "l'influenza degli infedeli", ovvero dell'Occidente, nell'abbigliamento degli iraniani. Sarebbe fra l'altro previsto un bando totale alle cravatte, considerate "un simbolo della croce". Non è chiaro tuttavia se i cristiani sarebbero autorizzati a portarle. Il codice vestimentario sostituirebbe la legge del 1982, che impone lo chador e un lungo abito alle donne. L'obiettivo di Ahmadinejad sarebbe di imporre una uniformità di abbigliamento islamico senza distinzioni di classe, per preparare gli iraniani al ritorno dell'Imam nascosto, che secondo la tradizione sciita tornerà sulla Terra per riportare la giustizia.
La notizia del codice dei colori non mancherà di sollevare nuove polemiche, dopo che Ahmadinejad ha auspicato la cancellazione d'Israele dalle mappe e definito l'Olocausto "una leggenda", suscitando proteste in tutto il mondo. Il National Post riferisce che il Centro Simon Wiesenthal ha già scritto al segretario generale dell'Onu Kofi Annan chiedendogli di esortare la comunità internazionale a far pressione sull'Iran perché abbandoni il progetto delle fasce colorate per i non musulmani.
(19 maggio 2006)
Ciao
-javaseth