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news internazionali : L'Iran visto da dentro
Inviato da Redazione il 1/3/2006 9:28:21 (5416 letture)

Quello che segue è il resoconto di una breve chiacchierata, intrattenuta per caso con una persona appena rientrata dall'Iran. Si tratta di una donna iraniana, che era emigrata negli Stati Uniti ai tempi di Kohmeini, per poter perseguire un sogno che nel sue paese alle donne era proibito: diventare dottoressa. Una volta all'anno si reca a Teheran, per manterene i contatti con la famiglia e con la propria terra. Le sue impressioni valgono quindi come quelle di una "persona qualunque": non sono necessariamente inquadrate in un'ottica politica, ma dalla stessa non sono certo nemmeno inquinate.

La cosa più sorprendente di tutte è stato sapere che assolutamente nessuno, in Iran, pensa oggi che un'invasione americana sia anche solo lontanamente possibile: semplicemente, non fa parte delle previsioni. "Non siamo mica l'Iraq", ha detto. Ma non c'era nessuna sfumatura di orgoglio nazionalista, nelle sua parole, c'era piuttosto …


… il senso di una constatazione di fatto, che evidentemente poggia sulla consapevolezza di una solidità popolare, nel suo paese, ben diversa da quella dei vicini iracheni.

"E' vero che da noi molti odiano gli americani - ha commentato la signora - ma è per quello che stanno facendo all'Iraq, non per il fatto di essere americani. Se stessero a casa loro, nessuno avrebbe niente da ridire."

Altra sorpresa non da poco, il fatto che iraniani ed ebrei, in ogni parte del paese, vadano perfettamente d'amore e d'accordo. "Fra noi e gli ebrei non ci sono mai stati problemi - ha detto la signora - Sono i sionisti che creano i problemi, ed è con loro che noi ce l'abbiamo".

"Comunque non creda - ha aggiunto con un sorriso sornione - il nostro presidente urla e sbraita contro i sionisti dal mattino alla sera, ma c'è moltissima gente che è convinta che siano tutti d'accordo. Lui è amico degli americani, dopotutto, e questo non è un segreto per nessuno."

Per quel che riguarda la "faccenda burqa", tanto gonfiata in Occidente da essere quasi diventata un motivo di intervento bellico da parte nostra, la signora ha semplicemente confermato che la cosa in Iran non è affatto istituzionalizzata, ma varia moltissimo a seconda della zona geografica, del tipo di famiglia e del livello sociale in genere. In una famiglia il burqa può essere ritenuto d'obbligo tutti i giorni, mentre in quella accanto non compare nemmeno per le feste comandate, senza che nessuno ne faccia un grande problema.

Quelle meno sorprendenti di tutte, curiosamente, sono state le notizie riguardo alla povertà diffusa, all'arretratezza delle zone meno popolate, alla corruzione dilagante, e al senso generale di impotenza che unisce (anche) quel popolo verso gli abusi di potere dei suoi governanti. "Certo che abbiamo il petrolio - dice la signora un pò stizzita - ma se lo vendi a tremila dollari, e di quelli duemila se li intascano politici e faccendieri, alla gente come al solito rimangono soltanto le briciole".

Sembra davvero che l'unico denominatore comune, capace di superare nel mondo anche le più profonde barriere religiose, sia quello della perenne frustrazione delle popolazioni verso la classe che le governa.

Tenute a bada con una religione piuttosto che con l'altra (calcio compreso, sia ben chiaro), le "masse" da sempre vengono convogliate le une contro le altre, per puro ed esclusivo interesse dei pochi che le governano, esattamemte come dei pedoni di una partita di scacchi, che vengono sacrificati all'inizio di ogni battaglia, per permettere poi a re e regine di giocarsi la vera partita lontano da sguardi indiscreti.

A proposito, anche da noi si avvicinano le elezioni: cerchiamo quindi di schierarci per bene, e di arrabbiarci a dovere, gli uni contro gli altri, "destra" contro "sinistra", "fascisti" contro "comunisti", per regalare a chi ci inganna da sempre un altro sereno quinquennio di furti e ruberie fatte sul sudore del nostro lavoro.

Massimo Mazzucco


Vedi anche:

LA NUOVA DOTTRINA NUCLEARE (Gennaio 2006)

Nel silenzio più scandaloso (complice? criminale?) dei media occidentali, ha visto la luce poco tempo fa un documento ufficiale del Pentagono, in cui si enunciano principi e procedure da seguire in un'eventuale guerra - unilaterale, si suppone - basata sulle cosiddette armi mini-atomiche. […]

MA CHE CATTIVI QUESTI IRANIANI! (Novembre 2005)

[…] Peccato che tutti i nostri giornalisti si siano già dimenticati chi sia in realtà il presidente iraniano che non riesce a tener la bocca chiusa: è la stessa persona che guidava il gruppo di rapitori degli ostaggi americani all'ambasciata di Teheran, nel 1979/80. Fu riconosciuto da molti di loro, senza ombra di dubbio, non appena eletto, pochi mesi fa. Ma quella fu chiaramente - almeno per chi ha ancora occhi per guardare, e cervello per pensare - un'operazione orchestrata dalla CIA, […]


IL MONDO E' PROPRIO PICCOLO (Giugno 2005)

1979, Iran. Sullo sfondo dell'elezione presidenziale americana, si svolge a Tehran il dramma degli ostaggi all'ambasciata americana, […] Il tempismo fu tale, ed alcuni aspetti della vicenda così curiosi, che molti sospettarono il rapimento fosse stato in realtà orchestrato dalla CIA, per affondare di fronte all'opinione pubblica il "debole" Carter […]

2005. L' Iran elegge il nuovo suo presidente, tale Mahmoud Ahmadinejad, ex-sindaco di Tehran. Ma quel volto, ad alcuni americani un pò particolari, non risulta affatto nuovo. Più di uno degli ex-ostaggi dell'ambasciata ha riconosciuto in lui uno dei carcerieri di quel lontano 1979. […]

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Abulafia
Inviato: 1/3/2006 10:01  Aggiornato: 1/3/2006 10:01
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/11/2005
Da:
Inviati: 1612
 Re: L'Iran visto da dentro
Buongiorno!
A proposito dei motivi che spingono l'ex sequestratore ed attuale presidente iraniano a fomentare il disprezzo verso americani ed ebrei in generale, segnalo questo articolo di Bertani: Il canto degli Ayatollah e soprattutto questo, di Blondet: Perchè Ahmadinejad vuole la guerra.

Si ricavano spunti interessanti a riprova del vecchio detto "Can che abbaia non morde"...

...Ars adeo latet arte sua...
tccom
Inviato: 1/3/2006 10:04  Aggiornato: 1/3/2006 10:04
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/11/2005
Da: civitavecchia
Inviati: 903
 Re: L'Iran visto da dentro
Citazione:
Lui è amico degli americani, dopotutto, e questo non è un segreto per nessuno.

ah ah ah ah!!!?!?
di che pianeta è questa signora, Massimo???Saturno??
Non sarà un segreto per lei!!
Citazione:
Per quel che riguarda la "faccenda chador"

ma quale chador!!!
gli zotici iraniani costringono le proprie donne al burca come tutti i fondamentalisti islamici arabi...come tutti gli islamici arabi...come tutti gli arabi...

pessimismo e fastidio

...gli Stati Uniti non ci hanno guadagnato nulla dall'11 settembre (c'è bisogno di dirlo?)...[].... Ragioniamo: chi ci guadagna quando piove? i produttori di ombrelli. Da questo si deduce che i produttori di ombrelli controllano la pioggia.
MarcoBZ
Inviato: 1/3/2006 10:20  Aggiornato: 1/3/2006 10:20
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/9/2005
Da: Bolzano - Alto Adige - Italy
Inviati: 192
 Re: L'Iran visto da dentro
x tccom:
Citazione:
-citazione-[... Lui è amico degli americani, dopotutto, e questo non è un segreto per nessuno. ...]
ah ah ah ah!!!?!?
di che pianeta è questa signora, Massimo???Saturno??
Non sarà un segreto per lei!!
-citazione-[... Per quel che riguarda la "faccenda chador" ...]
ma quale chador!!!
gli zotici iraniani costringono le proprie donne al burca come tutti i fondamentalisti islamici arabi...come tutti gli islamici arabi...come tutti gli arabi...

pessimismo e fastidio


scusami ma non riesco a comprendere il tuo tono... é sarcasmo oppure esprimi il tuo pensiero?

Gli eventi si stanno susseguendo così rapidamente che è quasi impossibile per noi compilare, assorbire, analizzare, e distillare la mole di informazioni. - Gerald Clemente
Redazione
Inviato: 1/3/2006 10:28  Aggiornato: 1/3/2006 10:31
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: L'Iran visto da dentro
TCCOM: Sul burqa hai perfettamente ragione (ho corretto l'articolo). Durante la conversazione io l'ho chiamato chador, e lei, probabilmente per educazione, non mi ha corretto. Ma ci siamo capiti benissimo. Inoltre, è il concetto di "obbligo" che pare non essere così istituzionalizzato come spesso ci viene fatto credere.

Per il resto, non ho fatto che riportare le sue parole.

Ivy
Inviato: 1/3/2006 10:38  Aggiornato: 1/3/2006 10:38
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/7/2005
Da: Cantù [VAAAAAAAAAAAAAAA BENE!]
Inviati: 335
 Re: L'Iran visto da dentro
Bhè non vedo perchè non si dovrebbe credere alle parole di una donna che, pur vivendo all'estero, ha li la sua famiglia, e quindi di sicuro sa bene dai loro racconti com'è l'Iran in questo periodo...
Come al solito, e la storia del burqua lo dimostra, noi qui sappiamo ciò che per "Loro" è utile farci sapere...

We live in the age of the overworked, and the under-educated; the age in which people are so industrious that they become absolutely stupid. Oscar Wilde
frankad
Inviato: 1/3/2006 11:06  Aggiornato: 1/3/2006 17:01
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/10/2005
Da: ICHNOS
Inviati: 1921
 Re: L'Iran visto da dentro
Sono stato a Teheran nella primavera del 2002. Dieci giorni di lavoro e dieci giorni di conoscenza di un popolo meraviglioso. Il tutto iniziò mediante un amico che vive in Sardegna con lo status di rifugiato politico. Suo Padre Habìb, ex alto funzionario governativo, aveva lasciato il pubblico per il pensionamento ed aveva intrapreso un’attività privata. Mi offrirono ed aprirono la loro splendida casa a Teheran. Assieme al Padre, anche la Madre e la sorella Parastoo, futuro medico donna iraniano (adesso lo è già). Come mio solito rifiutai cortesemente, sono abituato a viaggiare e, soprattutto all’estero, preferisco sia tutelare la mia privacy sia rispettare quella degli altri. Albergo quindi. L’addetta alla portineria di un albergo al centro della città, con veri e propri appartamenti dentro i quali ti ci perdevi, viste le dimensioni, era una ragazzina con un sorriso meraviglioso, alla fine l’ho immortalato! Ho passato molto del mio tempo con il mio autista, attempato meraviglioso uomo sui 60 anni, e la mia traduttrice Sharzad. Con lei, storia personale da film dell’orrore e laureata in lingue con una tesi su Moravia, si è sviluppata un’amicizia bellissima. Ho conosciuto moltissima gente tramite lei. Giovani medici ed ingegneri, avvocati, operai di tutto insomma, con una costante: come lei, nessuno sopportava il regime iraniano. Ma c’era qualcosa che dovevo “incastrare” nelle mie nozioni: nonostante questo, l’antiamericanismo di queste persone era innanzitutto prioritario a qualsiasi cosa, secondo sgorgava da dentro il loro cuore e cervello. Non era odio cieco, come quello inculcato da Bush e gang o dai predicatori americani sugli ignoranti del Texas, era…semplicemente frutto della logica e della constatazione di ciò che neppure in Italia, al giorno d’oggi, la maggior parte di pecoroni vuole vedere.

Vorrei analizzare alcuni passaggi dell’articolo, al fine di sottolineare il mio punto di vista in base a ciò che ho conosciuto e che conosco tuttora:

La cosa più sorprendente di tutte è stato sapere che assolutamente nessuno, in Iran, pensa oggi che un'invasione americana sia anche solo lontanamente possibile: semplicemente, non fa parte delle previsioni. "Non siamo mica l'Iraq", ha detto. Ma non c'era nessuna sfumatura di orgoglio nazionalista, nelle sua parole, c'era piuttosto il senso di una constatazione di fatto, che evidentemente poggia sulla consapevolezza di una solidità popolare, nel suo paese, ben diversa da quella dei vicini iracheni.

Questa affermazione mi risulta abbastanza controversa. Nel corso della mia esperienza tantissime persone mi riferivano di attendersi un attacco dagli USA. Altra cosa è che ne avessero paura, pertanto lego questo atteggiamento alla consapevolezza di una solidità popolare. Ma aldilà di ciò che la gente dice, io credo che i motivi del fatto che l’Iran non verrà attaccato sono ben altri. Mi permetto di riportare una notizia del Corriere della Sera di ieri, non aggiungo altro:

Iran-Russia: raggiunto accordo sul nucleare

BUSHEHR (Iran) - Una schiarita sulla possibile minaccia atomica iraniana. A Mosca, Iran e Russia hanno raggiunto un accordo preliminare «di massima» per l'arricchimento congiunto dell'uranio per la centrale atomica iraniana di Bushehr. Se ciò dovesse avvenire, ci sarebbero maggiori garanzie per la comunità internazionale che l'uranio non venga utilizzato per fini militari. L'annuncio è stato dato dal direttore dell'Organizzazione per l'energia atomica iraniana. Gholamreza Aghazadeh ha parlato di attività «congiunta», aggiungendo che «ulteriori colloqui per completare l'affare proseguiranno nei prossimi giorni».Inoltre l'avvio della centrale di Bushehr, costruita dalla Russia, previsto per la fine dell'anno, avverrà con «un po’ di ritardo». Lo ha annunciato Assadollah Sabouri, capo del programma delle centrali nucleari iraniane.AIEA - Il piano originale russo prevedeva che l'arricchimento dell'uranio iraniano fosse trasferito in Russia. Mosca insisterà perché nella riunione del 6 marzo dell'Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) il dossier nucleare iraniano resti all’interno dell’Aiea. Lo ha annunciato Sergei Kiriyenko, responsabile dell’agenzia russa per l’energia atomica. Il vertice Aiea del 6 marzo potrebbe infatti avviare il percorso che potrebbe portare a provvedimenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite contro l’Iran.26 febbraio 2006.

"E' vero che da noi molti odiano gli americani - ha commentato la signora - ma è per quello che stanno facendo all'Iraq, non per il fatto di essere americani. Se stessero a casa loro, nessuno avrebbe niente da ridire."

Un po’ più di precisione: da quello che stanno facendo all’Iraq ci riferiamo alla prima guerra del Golfo. In secondo luogo, da quello che stanno facendo agli arabi, lascio a voi calcolare da quanto. Ma poi, cara Signora, cosa dire dei tempi di Jimmy Carter e dell'ambasciata? Dell'asilo al dittatore Rezha Palevi? Direi che la Sua posizione è...da rivedere.

"Comunque non creda - ha aggiunto con un sorriso sornione - il nostro presidente urla e sbraita contro i sionisti dal mattino alla sera, ma c'è moltissima gente che è convinta che siano tutti d'accordo. Lui è amico degli americani, dopotutto, e questo non è un segreto per nessuno."

Talmente amico da firmare un accordo nucleare "a copertura" con la Russia? Un po fuori luogo Signora. Vedasi articolo accordo IRAN-RUSSIA. Capiamo l’americanizzazione della Signora Iraniana (per carità, non certo il fatto che si sia venduta ai nazi neocons), solo la mancanza di allenamento del cervello causato dallo stile di vita americano. Non tutti hanno le palle per rimanere se stessi…..

Per quel che riguarda la "faccenda burqa", tanto gonfiata in Occidente da essere quasi diventata un motivo di intervento bellico da parte nostra, la signora ha semplicemente confermato che la cosa in Iran non è affatto istituzionalizzata, ma varia moltissimo a seconda della zona geografica, del tipo di famiglia e del livello sociale in genere. In una famiglia il burqa può essere ritenuto d'obbligo tutti i giorni, mentre in quella accanto non compare nemmeno per le feste comandate, senza che nessuno ne faccia un grande problema.

Ciò non toglie che anche per chi non usa il burqa, nei termini giustamente descritti sopra, esiste l’obbligo di usare un velo e di non vestire gonne. Questo basta ed avanza per essere considerato un sopruso inaccettabile nei confronti di una donna.

Quelle meno sorprendenti di tutte, curiosamente, sono state le notizie riguardo alla povertà diffusa, all'arretratezza delle zone meno popolate, alla corruzione dilagante, e al senso generale di impotenza che unisce (anche) quel popolo verso gli abusi di potere dei suoi governanti. "Certo che abbiamo il petrolio - dice la signora un pò stizzita - ma se lo vendi a tremila dollari, e di quelli duemila se li intascano politici e faccendieri, alla gente come al solito rimangono soltanto le briciole".

Il popolo detesta i governanti anche per questo che, unito ad altri soprusi fanno della classe dirigente dell’Iran una massa di aguzzini, in maggior parte. C’è molto di più della vendita a 3000 dollari che si intascano i faccendieri o politici. Ma sarebbe troppo lungo e…….

Sembra davvero che l'unico denominatore comune, capace di superare nel mondo anche le più profonde barriere religiose, sia quello della perenne frustrazione delle popolazioni verso la classe che le governa. Tenute a bada con una religione piuttosto che con l'altra (calcio compreso, sia ben chiaro), le "masse" da sempre vengono convogliate le une contro le altre, per puro ed esclusivo interesse dei pochi che le governano, esattamente come dei pedoni di una partita di scacchi, che vengono sacrificati all'inizio di ogni battaglia, per permettere poi a re e regine di giocarsi la vera partita lontano da sguardi indiscreti.

In Italia è peggio, le motivazioni adottate sono di ben altra lega. In Iran esiste un livello culturale medio che in Italia non ci si sogna neppure, da noi è sufficiente il calcio, figuriamoci.

Franco

La democrazia è il sistema perfetto per tenere mansueti e silenziosi i cittadini, facendo loro credere di possedere un potere di scelta che in realtà non hanno e non hanno mai avuto.
tccom
Inviato: 1/3/2006 11:07  Aggiornato: 1/3/2006 11:13
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/11/2005
Da: civitavecchia
Inviati: 903
 Re: L'Iran visto da dentro
Citazione:
scusami ma non riesco a comprendere il tuo tono... é sarcasmo oppure esprimi il tuo pensiero

MARCOBZ, MASSIMO:ragazzi calma!!!
ovviamente era ironia
stavo ironizzndo sulla diffusa considerazione degli arabi, tutti islamici e tutti fondamentalisti, secondo le informazioni di regime.

Sono diventato come Linucs!!!
talmente tagliente che non mi capisce più nessuno!!!
wow!!!

...gli Stati Uniti non ci hanno guadagnato nulla dall'11 settembre (c'è bisogno di dirlo?)...[].... Ragioniamo: chi ci guadagna quando piove? i produttori di ombrelli. Da questo si deduce che i produttori di ombrelli controllano la pioggia.
winston
Inviato: 1/3/2006 11:51  Aggiornato: 1/3/2006 11:51
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/10/2005
Da: Eurasia
Inviati: 392
 Re: L'Iran visto da dentro


-Nuova dottrina nucleare: niente può superare la pericolosità delle armi di DISTRAZIONE di massa.

-Piccolo mondo antico: le impressioni della donna iraniana sono le stesse della casalinga di Voghera. E gira sempre allo stesso modo: Ahmadinejad quale strumento americano? Forse. Lo fu anche Khomeini (1), così come le nostre BR (2). Quando i "nemici" servono più degli amici, allora basta favorirli con la destra ed additarne la cattiveria con la sinistra, magari ridendoci pure sopra (Stuart Leibowitz di ieri).

Il metodo funziona sia con i leaders che con i popoli, senza dover necessariamente metterli sul libro paga: anche i più astuti possono trovarsi a fare i portatori d'acqua ed è per questo che agli utili idioti bisogna riconoscere una dignità che manca ai lacchè consapevoli. La bandiera Iraniana assomiglia alla nostra e qualche confronto è utile, casalinghe & capoccia.

Winston
http://www.indymedia.org.uk/en/2002/02/22501.html (1)
http://www.iranianvoice.org/article334.html (1)
http://www.iran-press-service.com/z_htdocs_z/dcforum/DCForumID2/622.html (1)
http://www.miserabili.com/2004/06/23/franceschinifasanella_che_cosa.html (2)
http://www.comedycentral.com/shows/the_daily_show/videos/headlines/index.jhtml (3)

"Chi controlla il presente controlla il passato, chi controlla il passato controlla il futuro" Orwell, 1984
fiammifero
Inviato: 1/3/2006 12:21  Aggiornato: 1/3/2006 12:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: L'Iran visto da dentro
Citazione:
Una volta all'anno si reca a Teheran, per manterene i contatti con la famiglia e con la propria terra.


Straaaaano,pensavo che ci rimanesse

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
BRASA
Inviato: 1/3/2006 13:29  Aggiornato: 1/3/2006 13:29
Mi sento vacillare
Iscritto: 28/8/2005
Da: 1600 Pennsylvania Avenue NW Washington, DC 20500
Inviati: 442
 Re: L'Iran visto da dentro
Citazione:
Sembra davvero che l'unico denominatore comune, capace di superare nel mondo anche le più profonde barriere religiose, sia quello della perenne frustrazione delle popolazioni verso la classe che le governa.


e se ne facessimo a meno?

tutti tacciano il pensiero anarchico come utopia, 'pensa a cosa succederebbe se non ci governasse nessuno' ti dicono 'sarebbe il caos'!
beh, in tutto questo tempo in cui Qualcuno ci ha governato o ci governerà non è che ce la si passa così bene..
vedi citazione.

ma continuiamo pure a tacciare tutte queste 'idee strampalate' come sfoghi di persone che nn sanno nemmeno quel che dicono.. ..che va bene così..

ispirazione e visione sono in se stesse il fine ed il risultato
BlSabbatH
Inviato: 1/3/2006 14:32  Aggiornato: 1/3/2006 14:32
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: L'Iran visto da dentro
Citazione:
Lui è amico degli americani, dopotutto, e questo non è un segreto per nessuno."
Talmente amico da firmare un accordo nucleare "a copertura" con la Russia?


concordo pienamente con frankad..davvero, Amadinejhad come pupazzo della CIA non ce lo vedo.. sarebbe come dire lo stesso di Chavez!

Pinochet era una pedina della CIA, e lo si vedeva...

Citazione:
Tenute a bada con una religione piuttosto che con l'altra (calcio compreso, sia ben chiaro), le "masse" da sempre vengono convogliate le une contro le altre, per puro ed esclusivo interesse dei pochi che le governano


Massimo, hai per caso letto la teoria delle elìte di Pareto?

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
fefochip
Inviato: 1/3/2006 15:21  Aggiornato: 1/3/2006 15:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: L'Iran visto da dentro
beh certo è che questo presidente iraniano fa il gioco di provocare
e non mi sembra accomodante anzi aizza .
insomma mi pare che abbia fatto dei passi avanti per fare la guerra cosa voluta dagli americani.

certo non è certo una prova però io come politico non leccherei certo il culo agli americani come sono soliti i nostri ma da qui a sfidarli ....ce ne passa no?
d'altronde devo fare anche i conti con una realtà di americani guerrafondai e strapotenti.

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
yarebon
Inviato: 1/3/2006 17:25  Aggiornato: 1/3/2006 17:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2366
 Re: L'Iran visto da dentro
Come ho già scritto nel post guerra contro l'Iran io credo che l'attacco ci sarà e l'accordo tra Russia e Iran è purtroppo una chimera. Questa gente vuole assolutamente lo scontro di civiltà tramite il quale poter fondare il governo mondiale.
Come la prima guerra mondiale portò alla nascita della società delle nazioni, la seconda alla nascita dell'onu e diverse organizzazioni mondialiste correlate ad essa (banca mondiale, fondo monetario internazionale) e successivamente all'Unione europea, così questo scontro di civiltà vorrà portarci ad un governo mondiale con una valuta unica mondiale. Oltretutto non dimenticatevi che l'Iran ha deciso di abbandonare il dollaro ed usare l'euro, Saddam voleva fare lo stesso e fu attaccato. Altrimenti perchè pensate che gli Usa ce l'hanno a morte con l'Iran?
Da come si comporta il premier iraniano, vengono davvero dei dubbi che in effetti un pò come bin laden, alla fine faccia il gioco degli americani. Ricordiamoci che il premier iraniano fu uno di quelli che tenevano in ostaggio gli americani ai tempi di Carter-Reagan, è stato riconosciuto da diversi ostaggi! Quell'avvenimento permise l'ascesa di Reagan o meglio della dottrina delle privatizzazioni selvagge, che in Inghilterra ebbe un parallellismo con la Tatcher!

Ivy
Inviato: 1/3/2006 17:46  Aggiornato: 1/3/2006 17:46
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/7/2005
Da: Cantù [VAAAAAAAAAAAAAAA BENE!]
Inviati: 335
 Re: L'Iran visto da dentro
Come Frank mi ha fatto notare in separata sede e con il suo post precedente, ogni paese può essere descritto in mille modi, a seconda di chi sta parlando..
Probabilmente Frank ha consociuto una realtà dell'Iran differente da ciò che ha riferito la donna citata nell'articolo di Massimo, la quale però, non so se credere realmente4 che riguardo al suo paese abbia idee "distorte" perchè americanizzata... Forse è proprio solo la "fonte" ad avere un punto di vista diverso...

We live in the age of the overworked, and the under-educated; the age in which people are so industrious that they become absolutely stupid. Oscar Wilde
Paxtibi
Inviato: 2/3/2006 0:49  Aggiornato: 2/3/2006 0:49
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: L'Iran visto da dentro
Forse è proprio solo la "fonte" ad avere un punto di vista diverso...

In effetti capire la realtà di un intero paese su delle testimonianze non è semplice, bisognerebbe almeno averne raccolte di diverse, da diversi strati sociali: anche l'amica di Franco non è che sia il migliore esempio di donna iraniana.

Del resto, anche chi volesse cercare di capire l'Italia dal racconto di una giovane intellettuale che conosce il mondo e gli stranieri avrebbe serie difficoltà a comprendere la realtà di un popolo ipnotizzato dalla tv, demotivato e superficiale al massimo grado.

crociato
Inviato: 2/3/2006 5:01  Aggiornato: 2/3/2006 5:01
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 20/4/2005
Da: Costantinopoli
Inviati: 1026
 Re: L'Iran visto da dentro
Citazione:
Del resto, anche chi volesse cercare di capire l'Italia dal racconto di una giovane intellettuale che conosce il mondo e gli stranieri avrebbe serie difficoltà a comprendere la realtà di un popolo ipnotizzato dalla tv, demotivato e superficiale al massimo grado.

Pax,hai scritto un commento sacrosanto,da ovazione,concordo con ciò che hai scritto gli italiani si fanno plagiare dai mass media anzi sono letteralmente rinco****niti dalle notizie della tv a causa di una disinformazione di massa molto acuta,per non parlare della qualità infima dei programmi televisivi.
La cosiddetta tv trash.
P.S Che bella foto di donnina ha inserito il ducetto redazzucco,qualche volta qualche buona azione la fa, del restosi sa che le donne iraniane sono belle.
Cardinal Crociato è maschio pure lui.

Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat
Ivy
Inviato: 2/3/2006 9:22  Aggiornato: 2/3/2006 9:22
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/7/2005
Da: Cantù [VAAAAAAAAAAAAAAA BENE!]
Inviati: 335
 Re: L'Iran visto da dentro
Non credo che "l'ipnosi da mass media" sia un fenomeno tutto italiano e basta però...
Se consideriamo che la maggior parte dei format che tocca vedere adattati alla tv italiani sono idee di stranieri, e programmi di successo in altri paesi direi che, quantomeno, si è in buona compagnia...

Per quanto riguarda le due analisi diverse sull'Iran che sono venute fuori che dire, porbabilmente è appunto come ha detto qualcuno prima, e cioè anche per l'Italia sarebbe cosi: se chiedi a uno ti dice che l'Italia è un paese bellissimo, se chiedi a un altroti dice come stanno le cose un po' più concretamente...
Difficile capire com'è un paese solo tramite testimonianze di altri...

We live in the age of the overworked, and the under-educated; the age in which people are so industrious that they become absolutely stupid. Oscar Wilde
fiammifero
Inviato: 2/3/2006 10:02  Aggiornato: 2/3/2006 10:02
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: L'Iran visto da dentro
Ivy,come ho già fatto notare,il fatto che questa ragazza non rimanga in Iran ma preferisce vivere con gli odiati americani è già un tutto dire di come stiano effettivamente le cose in quel paese,almeno per quanto riguarda la condizione femminile,visto che preferisce stare lontano dalla sua famiglia d'origine.
E questo vale per ogni emigrante,altrimenti è semplice turismo

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Ivy
Inviato: 2/3/2006 10:53  Aggiornato: 2/3/2006 10:53
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/7/2005
Da: Cantù [VAAAAAAAAAAAAAAA BENE!]
Inviati: 335
 Re: L'Iran visto da dentro
Bisogna considerare il periodo e il motivo che hanno spinto quella donna a trasferirsi in un paese cosi lontano e cosi diverso...

We live in the age of the overworked, and the under-educated; the age in which people are so industrious that they become absolutely stupid. Oscar Wilde

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