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11 settembre : L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Inviato da Redazione il 11/9/2006 11:54:42 (15616 letture)

Questo articolo è la traduzione in italiano della traduzione dal norvegese all'inglese - riportata dal sito di GNN - dell'articolo a firma di Kim Bredesen comparso sull'edizione norvegese di Le Monde Diplomatique il 1° Luglio 2006, intitolato "11 September - En insiddejobb?". La stessa traduzione norvegese-inglese di GNN è preceduta dalla dicitura "rough translation", cioè "traduzione approssimativa". Se ci fosse qualcuno che conosce il norvegese, è quindi pregato di farsi avanti per una eventuale verifica. In ogni caso, conoscendo la materia trattata, sembra di poter affermare che la stragrande maggioranza del testo, pur con la doppia traduzione, rimanga pienamente sensata, e lasci spazio a ben poche ambiguità.

L'11 Settembre è stato un autoattentato?

Traduzione dall'inglese di Roberto Toso

Sono sempre di più le persone convinte che le Autorità Statunitensi stiano nascondendo il loro coinvolgimento nella tragedia dell'11 Settembre. Dichiarazioni di testimoni, secretate per anni, indicano ora che potrebbero esserci state …


… delle demolizioni controllate. Il Governo Statunitense aveva anticipato da molto un simile evento - come indica il documento Repubblicano del 2000 "Ricostruire la Difesa Americana."

L'organizzazione 911Truth [.org, NdT] crede che gli Stati Uniti probabilmente abbiano orchestrato un avvenimento di questo tipo per giustificare l'invasione di Afghanistan ed Iraq, cosi come la riduzione delle libertà personali dei propri cittadini attraverso l'introduzione del Patriot Act. E' ora emerso che alcuni tra i maggiori esperti militari americani approntarono nel 1962 un piano per un attacco premeditato sugli Americani, che avrebbe incluso l'abbattimento di un aereo passeggeri, così che la colpa sarebbe potuta ricadere su Cuba.

Allora perché dovremmo escluderlo oggi? Molti credono anche che l'intelligence Pakistana abbia collaborato con la Cia ed Al-Qaeda a causa delle significanti somme di denaro trasferite al dirottatore Mohammed Atta nei giorni immediatamente precedenti l'11 Settembre. Tennero anche Bin Laden sotto sorveglianza durante la sua cura in un ospedale militare di Peshawar, in Pakistan, nei giorni che precedettero [gli attentati del]l'undici settembre.

La maggior parte di noi sarebbe portata a credere che sia normale che l'impatto di un aereo passeggeri possa essere stato sufficiente a causare il crollo di un grattacielo. Infatti non furono in molti a dubitare su cosa potesse aver buttato giù le Twin Towers o le identità dei perpetratori. Tuttavia, negli anni successivi, molti individui e gruppi, sia in Nord America che in Europa, hanno iniziato a dubitare che questo sia necessariamente corretto.

Per loro, c'è una mole di circostanze contraddittorie negli attacchi che non corrisponde alle spiegazioni offerte dalle Autorità Statunitensi e dalla Commissione 11-9 designata dal Parlamento.

Una ragione di fondo per questo dubbio potrebbe essere quella che ci sono testimoni e sopravvissuti agli eventi che descrivono fatti che non collimano con la narrazione della versione ufficiale. Un esempio è offerto dagli spettatori che hanno visto o udito quelle che credevano essere esplosioni nelle Twin Towers prima che fossero colpite dagli aerei. Poliziotti dissero che sembrò come una “implosione programmata.” Il pompiere Richard Banaciski: "C'è stata un'esplosione. Sembrava come alla televisione, [quando] fanno saltare gli edifici. Sembrava che si muovesse tutto intorno come una cintura, tutte quelle esplosioni.” L'assistente del Capo dei Pompieri, Stephen Gregory, ha dichiarato: “Pensavo... prima... che la n°2 crollasse, di aver visto dei lampi nella parte inferiore ... Ho... visto come un flash, flash, flash ... in corrispondenza dei livelli bassi dell'edificio. Avete presente come quando demoliscono un palazzo?”

Un altra controversa testimonianza è quella di un addetto alla manutenzione, William Rodriguez, che stava lavorando nella Torre Nord l'11 Settembre. In una intervista al New York Magazine disse di aver udito una grande esplosione mentre si trovava in uno dei sotterranei del grattacielo, e di aver visto coi propri occhi delle vittime che provenivano dal pozzo dell'ascensore con la pelle delle braccia bruciata e penzolante.

Dopo l'esplosione nei sotterranei ne sentì un'altra provenire dall'alto. Era un Boeing 767. William è stata l'ultima persona ad essere sopravvissuta dalle macerie delle Torri Gemelle. Fu accolto come un eroe ed invitato in visita da George Bush ed alla Casa Bianca. In seguito, quando iniziò a parlare pubblicamente della sua testimonianza dell'esplosione nei sotterranei, fu ostracizzato dalle Autorità Americane. Ha ora denunciato quelle stesse autorità secondo lo statuto RICO, una legge creata originariamente per perseguire le famiglie mafiose.

Oltre alle dichiarazioni dei testimoni che descrivono una demolizione controllata con esplosivi delle Torri Gemelle, i critici dell'Amministrazione credono che ci siano molte altre circostanze a riguardo dell'11 Settembre che forniscono buone ragioni per sospettare che la storia ufficiale non sia corretta. E' un fatto che nessuno dei quattro aerei dirottati siano stati intercettati da caccia. Che questo non sia successo, insieme al fatto che una parte significativa della difesa aerea fosse occupata in esercitazioni militari, ha dato peso al sospetto che la difesa aerea statunitense abbia dato l'ordine di “rimanere a terra” cosi che gli attacchi terroristici poterono continuare indisturbati. Un altro fatto sospetto è che il WTC7 – conosciuto anche come Edificio 7 – un grattacielo di 47 piani, sia crollato senza essere stato colpito da nessun aereo. Al contrario, gli edifici che gli stavano attorno sono ancora intatti.

Per quanto riguarda la conoscenza anticipata degli attacchi, hanno creato interesse le dichiarazioni a proposito della NSA che tenne sotto controllo nell'agosto del 2001 conversazioni tra Mohammed Atta e Khalid Sheikh Mohammed, tradotte in tempo reale. In una delle conversazioni, si dice che Atta diede a Mohammed il via libera per gli attacchi; la NSA dunque sarebbe dovuta esserne al corrente.

L'agente dell'FBI Coleen Rowley sostiene che i dirigenti dell'FBI ostruirono intenzionalmente la sua investigazione di Zacarias Moussauoi. In relazione all'investigazione che avrebbe potuto portare alla conoscenza dei dirottatori, l'agente Rowley sostiene che i dirigenti dell'FBI ostruirono deliberatamente la sua investigazione di Zacarias Moussaoui – al tempo in cui egli stava frequentando una scuola di volo a Minneapolis. Lo fecero nonostante aver ricevuto avvertimenti dall'intelligence francese. Rowley crede che, se l'FBI avesse permesso l'investigazione, si sarebbero potuti scoprire i piani di Moussauoi cosi come quelli di molti altri dirottatori iscritti alle scuole di volo. Che l'intelligence Pakistana (ISI) trasferì significative somme di denaro a Mohammed Atta nei giorni che precedettero l'11 Settembre, alcuni credono, è la prova della cooperazione tra l'ISI, la Cia ed Al-Qaeda.

Potrebbe inoltre sembrare sospetto che George Bush ha ammesso che le Autorità Americane hanno interrotto la caccia ad Osama Bin Laden, il principale indiziato degli attacchi. Il Generale Richard Myers ha anche dichiarato che la guerra in Afghanistan non riguardava la ricerca di Bin Laden. Un ex agente della CIA, Gary Berntsen, ha inoltre affermato che l'Amministrazione Bush ha fatto scappare Bin Laden quando era accerchiato in un angolo delle montagne di Tora Bora nel 2001 in Afghanistan.

E' anche stato riportato che l'intelligence americana sapeva di Bin Laden nel Luglio del 2001 quando fu ricoverato in un ospedale Americano a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, per problemi renali. Alcuni mesi dopo, a Settembre, ricevette assistenza medica in ospedale americano di Peshawar, in Pakistan, sotto la sorveglianza dell'intelligence Pakistana.

L'ESISTENZA DI FATTI e testimonianze che contraddicono gli aspetti della storia ufficiale ha portato alcuni individui e gruppi a ricercare spiegazioni alternative per cosa sia accaduto l'11 Settembre 2001. Di conseguenza, è emersa un'autentica giungla di teorie su cosa possa essere accaduto veramente negli Stati Uniti cinque anni fa. Le versioni si snodano in molte direzioni interconnesse. Una comparazione di opinioni differenti è presentata nel libro “La nuova Pearl Harbor: domande inquietanti sull'11 Settembre e l'Amministrazione Bush (2004),” scritto da David Ray Griffin, Professore di Teologia alla Claremont School of Theology in California.

Una premessa chiave che egli presenta nel suo libro è che la responsabilità degli attacchi dell'11 Settembre può essere attribuita, in larga parte, ad ex membri del think-tank neoconservatore “Project For a New American Century (PNAC),” che sono ora membri chiave dell'Amministrazione Bush. Nel documento intitolato “ricostruire le Difese dell'America: strategie, forze e risorse per un Nuovo Secolo Americano(2000),” scritto dai firmatari del PNAC, viene affermato che:

“Il processo di trasformazione[della difesa americana, auspicato dal documento stesso], anche se porterà ad un cambiamento rivoluzionario, sarà verosimilmente un processo lungo, a meno di un un qualche evento catastrofico e catalizzatore, come una nuova Pearl Harbor. “

Il titolo del libro di Griffin si riferisce alla dichiarazione del PNAC che indicava la necessità di “una nuova Pearl Harbor” per trasformare l'esercito Statunitense. Griffin vede questa citazione alla luce del principio legale del movente, o “qui bono” e conclude che l'11 Settembre è stato esattamente il catalizzatore desiderato dall'Amministrazione Bush. Per Griffin, è dunque probabile che gli Stati Uniti abbiano architettato una tragedia di questo genere per giustificare l'invasione di Iraq ed Afghanistan, e per la riduzione delle libertà civili in America attraverso l'introduzione del Patriot Act. Egli considera la scelta di aver invaso paesi Mediorientali come continuazione delle politiche che gli Usa hanno portato avanti con le elite Saudite, l'intelligence Pakistana (ISI), il regime dei Talebani e regimi in Asia Centrale. E per Griffin, l'agenda per il Medio Oriente e l'Asia Centrale è piuttosto chiara: è relativa alla produzione ed al trasporto del petrolio attraverso oleodotti e autocisterne.

Griffin non indica nessuna figura in particolare come responsabile di aver pianificato gli attacchi dell'11 Settembre. Si limita a notare che ci sono opinioni differenti sulla questione. Per esempio, la speculazione sull'identità dei responsabili tocca le agenzie di intelligence come la NSA, l'FBI e la CIA. Altri credono che sia stata la Casa Bianca. Una terza ipotesi è portata da quelli che credono che siano state singole figure quali Dick Cheney, Paul Wolfovitz, Jeb Bush, George Tenet e Donald Rumsfeld ad essere stati i veri architetti degli attacchi. Alternativamente, altre possibili combinazioni di perpetratori ed organizzazioni potrebbero aver collaborato. Nel suo articolo, “qual'è il tuo livello HOP [Happen On Purpose, sarà chiaro nelle prossime righe, NdT] Nicholas Levis categorizza le opinioni sugli attacchi suddividendole in quattro filoni principali:

a) La storia ufficiale: che è stato responsabile Osama Bin Laden, che gli aerei sono stati dirottati da 19 musulmani fondamentalisti e che la Casa Bianca non ha ricevuto alcun avvertimento.

b) La teoria dell'incompetenza: accetta la storia ufficiale ma accusa la Casa Bianca, l'FBI, la CIA, la NSA ed altri per non aver dato peso a molti avvertimenti. Questa è la linea seguita, con forti dosi di insabbiamenti e propaganda, dal rapporto della Commissione 9/11.

c) LIHOP - Lo hanno lasciato succedere di proposito (“Letting It Happen on Purpose”): Questo filone si divide in un certo numero di variazioni. E' principalmente basato sul come i vari gruppi interni Statunitensi e del settore privato fossero stati al corrente del piano dei dirottatori ma non fecero niente per fermarli, dato che l'11 Settembre era in linea con gli obiettivi politici.

d) MIHOP - Lo hanno fatto succedere di proposito (“Making It Happen On Purpose”): le Autorità Statunitensi o forze private hanno pianificato e messo a punto gli attacchi.

Per gli scettici, il denominatore comune è la loro convinzione che almeno uno degli elementi della presentazione ufficiale dell'11 Settembre non sia corretto. Per quelli che condividono la radicale ipotesi MIHOP, una premessa chiave è che le Torri Gemelle – incluso l'edificio 7 – siano crollati come risultato di demolizione controllata con esplosivi: che è stata un'operazione interna. L'aspetto tecnico di questa affermazione è stato tuttavia direttamente rigettato da un rapporto di circa 10.000 pagine scritto dall'Istituto Nazionale degli Standard e della Tecnologia (NIST), che afferma che sarebbe stato il carburante degli aerei passeggeri a danneggiare la struttura delle torri e a portarle successivamente al crollo.

Il NIST non è stato finora in grado di offrire una soddisfacente spiegazione sul perché sia crollato il terzo edificio, che lo ha fatto senza essere stato colpito da nessun aereo. Un Professore di Fisica della Brigham Young University dello Utah, Steven E. Jones, rigetta le conclusioni del NIST a proposito delle Torri Gemelle (si veda anche a questo proposito l'articolo di Greig.) Egli tratta, ad esempio, di come testimoni abbiano verificato la presenza di acciaio fuso nelle macerie di tutti e tre gli edifici, (in alcuni casi, l'acciaio fu trovato ancora incandescente tre settimane dopo gli attacchi) e che era alterato in un modo che può essere spiegato solamente dall'utilizzo di “cariche di taglio” pre-posizionate. Secondo Jones, si trattò di thermate, HMX o RDX, esplosivi usati nelle demolizioni controllate.

Un altro importante punto a favore di Jones è che gli incendi negli edifici ed il carburante dagli aerei, (la massima temperatura che può raggiungere il kerosene è 1000 gradi Celsius) non produsse sufficiente calore per fondere l'acciaio – cosa che richiederebbe temperature tra i 1550 ed i 1990 gradi Celsius – e questo nel giro dell'ora e mezza che impiegarono le Torri Gemelle a cedere. Le affermazioni di Jones sono supportate dal matematico Jim Hoffman.

Dopo un'analisi basata sui video e sulle foto degli eventi, Hoffman conclude che tutti e tre gli edifici sono crollati quasi simmetricamente, in un tempo vicino a quello di caduta libera e direttamente sulle proprie fondamenta. Quindi secondo Hoffman, la velocità del crollo, la polverizzazione del cemento in polvere finissima e la presenza di sbuffi orizzontali osservati sul fianco del WTC7 sono collegati all'uso di esplosivi pre-posizionati negli edifici.

MOLTI NON CREDONO PIU' alla spiegazione ufficiale, ma sono convinti che il crollo delle Torri sia stata un'autoattentato – che le Autorità lo abbiano “lasciato succedere” o “fatto succedere.” Molti di quelli che ripongono la loro fiducia nelle spiegazioni alternative, hanno unito le forze sotto l'ombrello dell'organizzazione 9/11 Truth – un'associazione fondata ad hoc, con lo scopo di restare in vita fino a quando non sarà fornita una risposta a tutte le domande irrisolte.

9/11 Truth ha messo assieme uno spaccato trasversale della società; membri con differenti idee politiche fanno parte delle stesse associazioni e gruppi di pressione. Questa cooperazione è concentrata soprattutto sui meetings, sulle dimostrazioni, sulla produzione di documentari, sui forum in rete, sulle pubblicazioni online e conferenze. In Inghilterra, è nata da una costola di 9/11 Truth l'organizzazione JulySeventhTruth, cosi chiamata perché cerca di ricostruire cosa è accaduto durante gli attacchi terroristici a Londra il 7 Luglio del 2005.

9/11 Truth chiede perché nessun caccia è riuscito ad intercettare i quattro voli dirottati. 9/11 Truth cerca la risposta alla domanda se l'Amministrazione Bush abbia o meno mentito quando sostenne di non aver avuto alcuna conoscenza anticipata degli attacchi. E se le agenzie di intelligence come FBI, CIA e NSA fallirono intenzionalmente nell'investigare le piste e scartando prove che avrebbero potuto portare ad identificare i dirottatori prima dell'11 Settembre.

9/11 Truth ha organizzato una importante conferenza intitolata “9/11 rivelare la Verità / reclamare il nostro futuro” a Chicago dal 2 al 4 Giugno. Ogni giorno, il portavoce della sezione NewYorkese di 9/11 Truth, Jes Jamieson si trova nella parte Sud di Manhattan, dove tutte le domeniche aiuta ad organizzare dimostrazioni a Ground Zero o seminari nella Chiesa di St. Mark, messa a disposizione dal prete, Frank Morales. Jamieson ha fornito le seguenti risposte alle domande poste da Le Monde Diplomatique:

- L'11 Settembre rappresenta una nuova giustificazione per dichiarare guerra?

- No. E' successo in precedenza in Germania quando il Reichstag fu dato alle fiamme. I responsabili vestirono tedeschi cosi da farli apparire Comunisti e fecero sembrare invece che furono dei Russi ad appiccare il fuoco al palazzo del Parlamento Tedesco. I tedeschi fecero lo stesso con la Polonia. Vestirono prigionieri cosi da farli sembrare soldati tedeschi e li uccisero. In questo modo, fecero sembrare che soldati Polacchi stavano sparando a dei Tedeschi – cosa che venne utilizzata come scusa per invadere la Polonia. Ed è recentemente emerso che, qui negli USA, le Autorità pianificarono di inscenare una simile operazione, chiamata Operazione Northwoods: un piano pensato nel 1962 dal piu' alto leader militare Statunitense. Il piano consisteva nell'improvvisare un attacco terroristico in casa, sulle cose della Florida dove sarebbero stati uccisi Americani, abbattuto un aereo passeggeri, affondata una nave – e tutta la colpa sarebbe ricaduta sui Cubani. Dunque non c'e' niente di nuovo, sono tutte cose già fatte in passato.

 Quanto può diventare cinico un governo?

- Anche la guerra del Vietnam venne scatenata grazie ad una bugia – gli eventi nel Golfo del Tonchino. Venne riportato che navi da guerra vietnamiti attaccarono navi americane nel Golfo del Tonchino. Tuttavia quei rapporti erano inventati. Il Presidente Lyndon B. Johnson ed il ministro degli esteri Robert McNamara sfruttarono quei rapporti per passare la Risoluzione del Golfo del Tonchino al Congresso – che era in realtà una dichiarazione di guerra. Morirono 50.000 Americani, centinaia di migliaia ne restarono tragicamente segnati. Venne utilizzato l'erbicida Agente Arancio per avvelenare fattorie e terre. Questo è quello che accade quando i governi e le elite al comando orchestrano le guerre. C'è davvero un apice di malvagità, un odio verso l'umanità. Lo dimostra Henry Kissinger che una volta dichiarò a proposito della guerra tra Iran ed Iraq: “Spero che si uccidano l'un l'altro,” o: “Il petrolio è un bene troppo importante per essere lasciato nelle mani degli arabi.”

 E' allo stesso modo possibile suggerire che ci possa essere stato un gruppo segreto collegato al Governo, uno “stato dentro lo stato,” che ha pianificato e causato gli attacchi dell'11 Settembre?

 Si. Non dimentichiamo che si sono gruppi privati di agenti, eserciti privati che orbitano al di fuori del campo visivo del Congresso. Essi mettono a punto operazioni segrete molto addentro la CIA, ed hanno tagliato tutti i contatti con il Governo Americano, che a sua volta non ha idea di cosa succeda. Questo accade dagli anni 50. Quando Dwight Eisenhower lasciò la sua presidenza disse che si sarebbe dovuto vigilare sull'espansione del Complesso Militare-Industriale. Ad oggi, abbiamo ancora un governo ombra, un governo invisibile e crediamo che questo collabori con elementi di agenzie di intelligence, il MI5, il MI6 e forse il Mossad. Il Mi5 e la CIA lavorano certamente insieme per interpretare l'agenda per le elite internazionali al comando.

 Non ha paura di essere etichettato un teorico della cospirazione?

 L'espressione “Teoria della Cospirazione” deve anche essere compresa come una strategia dei mass media e degli individui che fanno parte delle elite al potere per piantare i semi del dubbio su questo tipo di informazioni. Per esempio, l'affare Iran-Contras fu il risultato di un'enorme cospirazione che permise la vendita di droghe per acquistare armi per i Contras. Poi abbiamo lo scandalo della BCCI nel 1991 – un gigantesco scandalo bancario. C'è anche il voto in Florida nel 2000 e in Ohio nel 2004. Se uno studia queste faccende, scopre delle cospirazioni grosse quanto mammut. E cosa dire delle bugie che hanno portato all'invasione dell'Iraq? Ci era stato raccontato che esistevano certamente armi di distruzione di massa e che Saddam provò a comprare uranio dalla Nigeria. Erano solo bugie basate sull'inganno. Questo genere di eventi necessitano di cospirazioni! La versione ufficiale del Governo Statunitense su cosa accadde l'11 Settembre è una scandalosa teoria della cospirazione: è da non credere! Nella nostra organizzazione ci sono detectives ed investigatori. Cerchiamo di assemblare una teoria e siamo realmente estremamente rigorosi nell'elaborare le migliori analisi possibili.

La Versione ufficiale del Governo su cosa accadde l'11 Settembre è una scandalosa teoria della cospirazione: da non credere!

Les Jamieson

JAMIESON NON E' L'UNICO ad approvare tali teorie. L'attivismo di molte comunità di persone e di collaboratori collegati a 9/11 Truth ha generato un'ondata di ricerche ed articoli. Un gruppo chiamato Studiosi per la Verità sull'11 Settembre si descrive come una “... associazione non-partigiana di facoltà, studenti, ed accademici, nei campi piu' svariati come la storia, la scienza, le cose militari, la psicologia e la filosofia, e dedicata ad esporre le falsità ed a rivelare le verità dietro l'11 Settembre.” E' stata fondata dal Professore di filosofia James Fetzer e dal Professore di Fisica Steven E. Jones – il principale esperto del movimento sul crollo delle Torri Gemelle.
Il suo ultimo lavoro verrà pubblicato a Settembre, un contributo alla antologia “9/11 e l'Impero Americano: intellettuali vengono allo scoperto (2006).” Nel libro, curato da David Ray Griffin e Peter Dale Scott, c'è anche un'introduzione di Ola Tunander, Professore al PRIO – L'istituto Internazionale per la Pace di Oslo – all'articolo “La guerra al Terrore e la pax americana.”

Nafeez Mosaddeq Ahmed scrisse uno dei primi libri pubblicati a mettere in discussione la narrativa ufficiale dell'11 Settembre – “Guerra alla Libertà: perchè e come l'America è stata attaccata l'11 Settembre del 2001 (2002).” Esso esprime una critica profonda della politica estera Americana, sia precedente che successiva all'11 Settembre.

Paul Thompson, membro degli Studiosi per la Verità sull'11 Settembre, è l'autore di “The Terror Timeline, A Comprehensive Chronicle of the Road to 9/11 and America’s Response.” Questa è una collezione completa degli articoli di giornale riguardanti gli attacchi terroristici dell'11 Settembre. Thompson lavora al Center for Cooperative Research. Un altro membro degli Studiosi per la Verità sull'11 Settembre di cui si parla molto è David Ray Griffin. Oltre a libri su argomenti come la teologia, la religione e la filosofia, ha scritto “La nuova Pearl Harbor” (2004) e “Rapporto della Commissione 11-9: omissioni e distorsioni” (2005). Nell'ultimo, Griffin sottolinea 115 punti dove il Rapporto della Commissione 11-9 ha fallito nel valutare dati rilevanti o abbia dedotto conclusioni fondamentalmente errate dai dati a disposizione. Griffin è anche una mente dinamica dietro l'organizzazione MUJCA.net – un forum di discussione per Cristiani, Ebrei, Musulmani ed altri credenti che sono scettici della spiegazione ufficiale dell'11 Settembre. Il Direttore dell'organizzazione è l'intellettuale, dottore ed imam Faiz Khan, che lavora presso un ospedale ebraico di New York. Nello scritto “The Paralysis of Discourse; The Incompetence of Academia, and The Need for an Accurate Diagnosis” argomenta che l'11 Settembre ha precipitato una semplificazione nel linguaggio e nei concetti di cosa voglia dire essere Musulmano e Arabo – specialmente quando i Musulmani del mondo intero vengono considerati responsabili delle azioni che avrebbero messo a punto una piccola minoranza di terroristi. Khan crede che i dirottatori fossero probabilmente “finti” Musulmani, cioè che non credevano veramente nell'Islam nel modo in cui la politica estera americana è americana.

Il fatto che la colpa per gli attacchi terroristici venga attribuita a qualcosa di cosi indefinito come un “network militante islamico”, egli crede che equivalga ad una abdicazione di responsabilità da parte degli Stati Uniti, dato che questi ultimi lavorarono assieme all'ISI (l'intelligence Pakistana) ed all'Arabia Saudita per mettere in piedi quegli stessi network.

(c) Diplo

Traduzione dall'inglese di Roberto Toso

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Ecco la traduzione dell'articolo dal norvegese all'inglese di GNN.

Was September 11th an inside job?

From the July 1, 2006 Norwegian Le Monde Diplomatique

9/11TRUTH: More and more people in the USA are convinced that the American authorities are concealing their involvement in the September 11th tragedy. Statements from witnesses, marked confidential for several years, now show that controlled demolition may have taken place. The US government had long anticipated such an incident – as the Republican document from 2000 Rebuilding America’s defenses indicates.

The 9/11Truth organisation believes that the USA probably orchestrated an incident of this type in order to justify the invasion of Iraq and Afghanistan, as well as the curtailing of civil liberties within the US through the introduction of The Patriot Act. It has now emerged that the America’s most senior military leader in 1962 devised a plan for a premeditated attack on Americans, which would have involved shooting down a passenger plane, so that the blame could be cast on Cuba.

So why should this be excluded today? Many also believe that Pakistani intelligence cooperated with the CIA and Al-Qaida because the former transferred significant sums of money to the hijacker Mohammed Atta in the days leading up to the 11th of September.

They even had Bin Laden under surveillance during the time of his treatment in a military hospital in Peshawar, Pakistan in September 2001.

Most of us would think it strange if the impact of a passenger plane wasn’t sufficient to cause a skyscraper to collapse. So there were few who doubted what it was that hit the Twin Towers on the 11th of September 2001 or the identities of the perpetrators.

However, in the intervening years, several individuals and groups, both in North America and in Europe, began to doubt whether this necessarily constitutes accuracy. For them, a set of contradictory circumstances surrounding the attacks do not correspond with the explanations of the American authorities and the Congress-appointed 9/11 Commission.

A key reason for this doubt could be that there are witnesses and participants in September 11th who describe events that do not tally with events in the official story. An example is provided by onlookers who heard and saw what they believed to be explosions around the Twin Towers before they were struck by the planes.

Policemen thought it looked like “planned implosion”. Fireman Richard Banaciski reported that: “It seemed like on television when they blow up these buildings. It seemed like it was going all the way around like a belt, all these explosions.” Assistant Fire Commissioner Stephen Gregory claimed:

“I saw a flash flash flash [at] the lower level of the building. You know like when they demolish a building?” – Assistant Fire Commissioner Stephen Gregory

Another controversial witness statement came from maintenance worker, William Rodriguez who was working in the North Tower on the 11th of September. In an interview with New York Magazine he claimed that he first heard a huge explosion when he was in one of the sub-basements of the skyscraper and witnessed the appearance of victims, the skin burnt off their arms by fires in the lift shaft. After the explosion in the sub-basement he heard another one from above. It was a Boeing 767. Williams was the last survivor to be rescued from the World Trade Center’s Ground Zero. He was hailed as a hero and invited to visit George Bush and the White House. Later, when he attempted to publicise his story about the sub-basement explosion, it was rejected by the American authorities. He has now filed a lawsuit against these same authorities under the RICO Statute, a legal ruling originally designed to prosecute Mafia families.

Besides witness statements describing a controlled demolition of the Twin Towers with explosives, critics of the Bush administration believe there are several sets of circumstances around September 11th that give good reason to suspect the official story is incorrect.

It is a fact that none of the four hijacked planes were intercepted by fighter planes. That this did not happen, combined with the fact that the majority of the air force was engaged in military exercises, has given weight to suspicion that the American air defense force gave the order to “stand down” so that the terrorist attacks could proceed unhindered. Another suspicious circumstance is that WTC 7- also known as Building 7 – a 47-storey skyscraper, collapsed without having been hit by any of the planes. Conversely, the buildings that stood adjacent are still intact.

When it comes to any forewarning of the attacks, claims that the NSA monitored fully translated conversations in the summer of 2001 – in real-time – between Mohammed Atta and Khalid Shaikh Mohammed have raised concern. In one of the conversations, Atta purportedly gave Mohammed the green light for the attacks; NSA therefore should have been forewarned.

FBI-agent Colleen Rowley claims that the FBI’s directors intentionally obstructed her investigation of Zacarias Moussaoui In relation to investigation that could have led to the apprehension of the hijackers, FBI agent Colleen Rowley claims that the FBI’s directors intentionally obstructed her investigation of Zacarias Moussaoui – at the time he was attending flight school in Minneapolis. They did this despite having received warnings from French intelligence. Rowley believes that, had the FBI approved the investigation, they could have uncovered Moussaoui’s plans as well as those of several other hijackers enrolled in flight schools. That Pakistani intelligence (ISI) transferred significant sums of money to Mohammed Atta in the days leading up to the 11th of September, some believe, is evidence of cooperation between the ISI, CIA and Al-Qaida.

It may also seem suspicious that George Bush has maintained that American authorities have stepped down the hunt for Osama bin Laden, the main suspect behind September 11th. General Richard Myers also stated that the war in Afghanistan was not about finding bin Laden. A former CIA agent, Gary Berntsen, has furthermore claimed that the Bush administration let bin Laden escape when he was cornered in a pocket of the Tora Bora mountains in Afghanistan in 2001. It is also known that American intelligence were fully aware of bin Laden’s whereabouts as early as July 2001 when he was treated for a kidney condition at an American hospital in Dubai, The United Arab Emirates. A few months later in September, he also received treatment in a military hospital in Peshawar, Pakistan under the surveillance of Pakistani intelligence.

THE EXISTENCE OF CIRCUMSTANCES and witness accounts that contradict aspects of the official story has led some individuals and groups to search for alternative explanations for what happened on the 11th of September 2001. Consequently, a veritable jungle of theories about what really happened in the US five years ago has sprung up. The theories unfurl in a several, interconnected directions. A comparison of different opinions is presented in the book The New Pearl Harbor – Disturbing Questions about the Bush-Administration and 9/11 (2004), by David Ray Griffin, Professor of Theology and the Claremont School of Theology in Claremont, California. A key premise he presents in the book is that the responsibility for the attacks of September 11th can, to a large extent, be attributed to former members of the Neo-Conservative think tank Project for a New American Century (PNAC), who are now key players in the Bush administration. In the document Rebuilding Amercia’s defenses: strategies, forces and resources for a New American Century (2000), written by PNACs members, it is claimed that:

“Further, the process of transformation, even if it brings revolutionary change, is likely to be a long one, absent some catastrophic and catalyzing event – like a new Pearl Harbor”.

The title of Griffin’s book refers to PNAC’s statement the transformation of the American military necessitated “a new Pearl Harbor”. Griffin looks at this quotation in the light of the legal principle of the profit motive, or qui bono and concludes that September 11th was precisely the catalyst the Bush administration needed. For Griffin, it is therefore probable that the US orchestrated an incident of this type in order to justify the invasion of Iraq and Afghanistan, as well as the curtailment of civil liberties in the US through the introduction of The Patriot Act.

That they have chosen to invade countries in the Middle East he regards as simply an extension of the cooperation the US already had with the power elite in Saudi Arabia, the Pakistani Intelligence (ISI), the Taliban regime and regimes in Central Asia.

And for Griffen, the agenda in the Middle East and Central Asia is quite clear: it is about controlling both the production and transportation of oil via pipes and tankers. Griffin does not point to any specific figures responsible for arranging the September 11th attacks. He states only that there are different opinions about this issue. For some, speculation about the identity of those responsible surrounds intelligence agencies like the NSA, FBI and CIA. Others believe it was the White House. A third group believe that is was individual figures like Dick Cheney, Paul Wolfowitz, Jeb Bush, George Tenet and Donald Rumsfeld who were the real architects of the attacks. Alternatively, other possible combinations of perpetrators and organisations may have worked together. In his paper, “What is your ‘HOP’level?” Nicholas Levis categorises opinions on the attacks under four main headings:

a) The Official Story: That Osama bin Laden was responsible, that the planes were hijacked by 19 Muslim fundamentalists and that the White House did not receive any warning.

b) Incompetence Theory: Accepts the official history but blames the White House, FBI, CIA, NSA and others for not following up the many warnings. This was the line taken, with a great deal of cover-up and spin, in the 9/11 Commission’s report.

c) LIHOP (“Letting It Happen on Purpose”): There are a number of variations on this one. Is mainly about how factions within the American authorities and the private sector were aware of the hijackers’ plans but did nothing to stop them, since September 11th was in line with political objectives.

d) MIHOP (“Making It Happen on Purpose”): US authorities or private forces planned and carried out the attacks.

For the sceptics, the common denominator is their belief that at least one of the elements of the official presentation of September 11th is inaccurate. For those who subscribe to the radical MIHOP hypothesis, a key premise is that the Twin Towers – including Building 7 – collapsed as a result of controlled demolition with explosives; that it was an inside job.

The technical/construction part of this claim has however been directly refuted in a report of approximately 10,000 pages written by the National Institute of Standards and Technology (NIST), who claim that it was fuel from the passenger planes that disturbed the structure of the towers and that it was this that eventually caused them to collapse. NIST is unable to offer a satisfactory explanation as to why the third building collapsed, WTC 7, did so without having been struck by a plane. Professor of physics at Brigham Young University in Utah, Steven E. Jones, rejects NIST’s claims about the Twin Towers (see also Greig’s article). He relates, for example, how eyewitnesses had observed that steel from all three skyscrapers had melted, (in some cases, the steel was found glowing three weeks after the attack) and was twisted in a way that can only have been caused by what he describes as pre-positioned “cutter charges”.

According to Jones, these charges consisted of thermate, HMX or RDX, and these are only used in explosives that are used in controlled demolitions. Another important point for Jones is that the fires in the buildings and the fuel from the passenger planes, (the maximum temperature for airplane fuel is 1000 degrees Celsius) did not produce sufficient heat to melt the steel – which would require temperatures of between 1550-1990 grader Celsius – within the 1-1½ hours it took the Twin Towers to collapse.. Jones’ claims are supported by the data engineer Jim Hoffman. After video and photo analysis of the events, Hoffman concludes that all three buildings fell almost symmetrically, at close to freefall speed and directly downwards onto their own foundations. According to Hoffman therefore, the speed of the collapse, the pulverisation of the concrete to a “milky” powder and the presence of horizontal dust clouds observed alongside WTC 7 are associates with the use of pre-positioned explosives in buildings.

MANY NO LONGER BELIEVE the official explanation, but are convinced that the Towers’ collapse was an inside job – either that the authorities “let it happen” or “made it happen”. Many who put their trust in other hypotheses, have joined forces with the umbrella organisation 9/11Truth. – an ad hoc organisation, formed to exist until the last unanswered question about September 11th has been answered. 9/11Truth has brought together a cross-section of society; members with different political allegiances manage the same organisations and lobby groups. This cooperation is mainly concentrated on meetings, demonstrations, the production of documentary films, Internet fora, online publications and conferences. In the UK, a local branch of 9/11Truth has been set up called JulySeventhTruth, so called as it seeks to piece together what happened during the terrorist attacks in London on the 7th of July 2005.

9/11Truth poses questions about why no fighter planes managed to intercept the four hijacked planes. 9/11Truth searches for the answer to whether or not the Bush administration is lying when it says they had no foreknowledge of the terrorist attacks. And as to whether intelligence agencies like the FBI, CIA and NSA deliberately failed to investigate leads and dismissed evidence that could have identified the hijackers before September 11th. 9/11Truth organised a major conference entitled “9/11 Revealing The Truth/ Reclaiming our Future” in Chicago between the 2nd and 4th of June. Every day, the media spokesman for NY9/11Truth, Les Jamieson is in southern Manhattan,where each Sunday he helps to arrange demonstrations at Ground Zero or seminars in St. Mark’s Church, made available by priest, Frank Morales. Jamieson made the following responses to questions from Le Monde Diplomatique:

– Does September 11th represent further justification to declare war?

– No. It happened before in Germany when the Reichstag was set on fire. Those responsible dressed Germans up to look like Communists and made it look as though Russians were setting fire to the German parliamentary building. The Germans did the same with Poland. They dressed prisoners to look like German soldiers and shot them. In this way, they made it look like Polish soldiers were shooting Germans – and used this as an excuse to invade Poland. And it has recently emerged that, here in the USA, the authorities planned a similarly staged operation, Operation Northwoods: A plan was devised in 1962 by the most senior-ranking military leader in the US. The plan was to arrange a terrorist attack inland, on the coast of Florida where Americans would be killed, a passenger plane shot down, a ship sunk – and all the blame would be laid on the Cubans. So this is nothing new, it’s been done before.

– How cynical can a government become?

– A lie precipitated the Vietnam War too – the events in the Tonkin Gulf. It was reported that Vietnamese torpedo boats had shot at American ships in the Tonkin Gulf. But these reports were fictitious. President Lyndon B. Johnson and foreign minister Robert McNamara exploited these reports to pass the Tonkin Gulf Resolution in Congress – which was really a declaration of war. 50,000 Americans ended up dead, hundreds of thousands tragically affected. The herbicide Agent Orange was used to poison farms and land use. This is what happens when governments and the power elite orchestrate wars. There really is a level of evil, a loathing of humanity. That’s why Henry Kissinger said once about the war between Iraq and Iran: “I hope they kill each other,” or: “Oil is much too important a commodity to be left in the hands of the Arabs.”

– Is it similarly possible to suggest that there could have been a secret group connected to the government, a “state within a state,” that planned and brought about September 11th?

– Yes. One has to remember that there are private groups of agents, private armies that exist outside Congress’ field of vision. They carry out covert operations deep inside the CIA, and have severed all contact with the American government, who for their part, have no knowledge about what is going on. This has been happening since the 50’s. When Dwight Eisenhower left his presidency he said that one should be vigilant over the overarching control of the Military-Industrial Complex. To this day, we still have a shadow government, an invisible government and we believe this one works together with elements within the intelligence agencies MI5, MI6 and perhaps Mossad. MI5 and the CIA definitely work together in translating the agenda for the international power elite.

– Are you not afraid of being labelled a conspiracy theorist?

– The term “Conspiracy Theory” must also be understood as a strategy of the mass media and individuals within the power elite to sew seeds of doubt about this kind of information. The fact is that, on the contrary, there are a range of examples of real conspiracies by the authorities. For example, the Iran-Contras affair was a result of a huge conspiracy that enabled the sale of narcotics to buy weapons for the Contras. And we have the BCCI scandal in 1991 – a massive banking scandal. There’s also the vote in Florida in 2000 and in Ohio in 2004. If one studies these things, mammoth conspiracies can be uncovered. What about all the lies that led to the invasion of Iraq? We were told that weapons of mass destruction definitely existed and that Saddam tried to buy “yellow cake” from Nigeria. It was all lies and deception. These kinds of events need a conspiracy! The American government’s official version of what happened on September 11th is a scandalous conspiracy theory; it’s not to be believed! In our organisation we are detectives and investigators. We put together a theory and are actually extremely stringent in finding the best possible analysis.

The American government’s official version of what happened on September 11th is a scandalous conspiracy theory; it’s not to be believed!

Les Jamieson


JAMIESON IS NOT THE ONLY ONE subscribing to such theories. The participation of many community groups and service personnel connected to 9/11Truth has generated a trail of research and articles. A group called Scholars for 911Truth describes itself as ”..a non-partisan association of faculty, students, and scholars, in fields as diverse as history, science, military affairs, psychology, and philosophy, dedicated to exposing falsehoods and to revealing truths behind 9/11. It was established by philosophy professor James H. Fetzer and professor of physics Steven E. Jones – the movement’s foremost expert on the collapse of the Twin Towers. The latter’s work will be published in September, a contribution to the anthology 9/11 & American Empire: Intellectuals Speak Out (2006). In the book, edited by David Ray Griffin and Peter Dale Scott, there is input also from Ola Tunander, professor at the PRIO – the International Peace Research Institute Oslo with the article “The War on Terror and Pax Americana” (see under).

Nafeez Mosaddeq Ahmed wrote one of the first books published to question the official version of September 11th – The War on Freedom: How and Why America was Attacked, September 11th, 2001 (2002). It expresses profound criticism of American foreign policy, both leading up to and subsequent to 9/11.

Paul Thompson, from Scholars for 9/11Truth, is the author of The Terror Timeline, A Comprehensive Chronicle of the Road to 9/11 and America’s Response. This is a comprehensive collection of news articles about the terrorist attacks on the 11th of September 2001. Thompson works at the Center for Cooperative Research. Another much-talked about member of Scholars for 9/11Truth is David Ray Griffin. In addition to books on theology, religion and philosophy, he wrote The New Pearl Harbour (2004) and 9/11 Commission Omissions and Distortions (2005). In the latter, Griffin highlights 115 areas where the 9/11 Commission’s report failed to evaluate important evidence or deduced fundamentally flawed conclusions from existing evidence. Griffin is also a dynamic force behind the organisation MUJCA-net – a discussion forum for Christians, Jews, Muslims and other believers who are sceptical of the official explanation for September 11th. The head of the organisation is the intellectual, doctor and imam Faiz Khan, who works at a Jewish hospital in New York. In the essay The Paralysis of Discourse; The Incompetence of Academia, and The Need for an Accurate Diagnosis, he argues that September 11th precipitated a simplification of language and ideas about what it means to be Muslim and Arab – especially when Muslims the world over are to be held responsible for actions a small minority of terrorists have carried out. Khan believes the hijackers were most probably “fake” Muslims, i.e. that they were not Muslim in their beliefs in the way that American foreign policy is American. That the blame for the terrorist attacks is attributed to something as diffuse as a “military Islamic network,” he believes, is tantamount to an abdication of responsibility by the US, since the latter worked in tandem with the ISI (Pakistani intelligence) and Saudi-Arabia to build those networks up.

(c) Diplo

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Autore Albero
Daniele
Inviato: 10/7/2006 9:13  Aggiornato: 10/7/2006 9:13
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/12/2005
Da: Trentino
Inviati: 128
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Faccio fare ua verifica ad un amico che conosce il norvegese (spero abbia tempo...)
Ciao

florizel
Inviato: 10/7/2006 9:31  Aggiornato: 10/7/2006 9:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Un'intervista a Kristin Krohn Devold,ministro della difesa norvegese nel 2001.
Fonte:Rivista della NATO.

Segnalo anche quest'altro articolo
"Najmuddin Farah Ahmad, alias mullah Krekar, vive da qualche tempo a piede libero in Norvegia dove ha ottenuto asilo politico."
e quest'altro:
"Il mullah Krekar, leader e fondatore del gruppo integralista musulmano Ansar al Islam, è stato arrestato a Oslo, in Norvegia, Paese dove aveva avuto asilo politico."

Grazie a Roberto Toso per la traduzione.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
goldstein
Inviato: 10/7/2006 10:04  Aggiornato: 10/7/2006 10:15
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 4/11/2004
Da:
Inviati: 2827
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Sono sempre di più le persone convinte che le Autorità Statunitensi stiano nascondendo il loro coinvolgimento nella tragedia dell'11 Settembre.

Il rappresentante del piu' numeroso gruppo di familiari delle vittime sostiene che il Governo sia stato complice degli attacchi. Dice al conduttore radiofonico Alex Jones che "l'insabbiamento ha dell'incredibile."

Dopo Le Monde Diplomatique, ne ha parlato un altro giornale norvegese, Aften Posten, qui la traduzione ancora da GNN.
Ne hanno poi parlato alla trasmissione di punta della radio pubblica, che piuttosto di delirare in astratto di teorie della cospirazione, come si fa di solito, si sono attenuti ai fatti ed hanno intervistato il Professore Ola Tunander, che è nominato nell'articolo di Le Monde.
Anche di questo un ragazzo norvegese ha subito fornito una traduzione: eccola.
Tanto di cappello alla Norvegia e a questi preziosi attivisti.
A proposito di Le Monde Diplomatique: da quanto ho capito, sembra che l'edizione del nord europa venga venduta, oltre che in Norvegia, in Svezia e Danimarca.
L'edizione Francese è redatta da tutta un'altra redazione, a cui comunque hanno scritto delle lettere e sembra che a Settembre faranno uscire un articolo anche loro.

ps: L'articolo di Le Monde conteneva tre box che non erano stati tradotti dal norvegese, ora sono disponibili in inglese qua percio' a breve ve li aggiungerò in ita.

goldstein
Inviato: 10/7/2006 11:08  Aggiornato: 10/7/2006 15:15
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 4/11/2004
Da:
Inviati: 2827
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Questa è la traduzione del primo box inserito nell'articolo originale di Le Monde Diplomatique.

Sondaggi d'opinione

Kim Bredesen, Giornalista di Le Monde Diplomatique
Traduzione fornita da Le Monde Diplomatique
Luglio 2006

L'organizzazione 9/11 Truth conta al momento circa 5,000 membri attivi negli USA. Hanno poche opportunità di far conoscere le loro opinioni sui mass-media Americani e di conseguenza rappresentano una piccola frazione dell'opinione pubblica Americana. L'organizzazione ha finanziato due sondaggi per accertarsi di quanto siano diffusi i suoi punti di vista. Zogby International ha condotto il primo tra il 24 ed il 26 Agosto del 2004 nella zona dello Stato di New York. Furono intervistate 808 persone scelte a caso. I risultati indicarono che il 52% pensava di essere stato “ingannato deliberatamente” sulle cause della guerre contro Afghanistan e Iraq. Il 36% credeva che la Commissione 9/11 aveva fallito nel rispondere alle domande importanti. Il 28% era al corrente del fatto che il WTC7 fosse crollato e che questo non fosse stato spiegato né riportato nei media. Il 41% credeva che il Governo sapeva in anticipo degli attacchi e non reagì deliberatamente. Il 56% voleva una nuova investigazione sugli eventi dell'11 Settembre per affrontare le “domande senza risposta.”
E' stato fatto un sondaggio del genere anche in Germania. Finanziato da Der Spiegel, l'ufficio statistiche Forza condusse un sondaggio nell'Aprile del 2003 durante il quale vennero intervistate 1010 persone. Il 19% credeva che il Governo Americano potesse essere stato responsabile degli attacchi dell'11 Settembre. Alla domanda se la TV o gli altri media avessero diffuso tutta la verità sugli attacchi, il 68% rispose “No.” L'altro sondaggio di 9/11 Truth, anche questo condotto da Zogby International, è stato realizzato tra il 12 ed il 16 Maggio del 2006. Il rilevamento è stato basato su un campione casuale di 1200 persone da tutti gli Stati Uniti, a cui sono state chieste 81 domande. Il 44% ha dichiarato di credere che l'Amministrazione Bush ha sfruttato gli attacchi dell'11 Settembre per giustificare l'invasione dell'Iraq. Solo l'11% ha dichiarato il contrario. Il 42% crede che il Governo Americano e la Commissione 9/11 abbiano omesso o rifiutato di investigare prove importanti che potessero contraddire la spiegazione ufficiale dei fatti per gli attacchi dell'11 Settembre. Il 43% non era al corrente che l'Edificio 7 (WTC7) fosse crollato durante gli attacchi. Il 38% degli intervistati ha detto di credere che la Commissione dovrebbe aver investigato il crollo dell'edificio. Il 45% ritiene che l'11 Settembre debba essere riesaminato, compresa il fatto che le Autorità Americane possano aver deliberatamente aiutato o contribuito alla realizzazione degli attacchi. Il 55% ha reagito negativamente nei confronti della copertura mediatica delle domande senza risposta poste dai familiari delle vittime dopo il 9/11. Il risultato del rilevamento indica che c'e' una profonda divisione tra la popolazione Americana a proposito delle opinioni di 911 Truth. Comunque, i dati suggeriscono che circa 70 milioni di Americani in età di voto non credono alla versione ufficiale e vorrebbero una nuova investigazione sugli attacchi terroristici negli Stati Uniti.

Santaruina
Inviato: 10/7/2006 11:17  Aggiornato: 10/7/2006 11:19
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Sicuramente un ottimo articolo, estremamente positivo considerato anche che appare in una testata mainstream.

Presenta i fatti in maniera pacata ed obbiettiva.

Un grazie anche a Roberto per la segnalazione e la traduzione.

Blessed be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
_gaia_
Inviato: 10/7/2006 11:23  Aggiornato: 10/7/2006 11:26
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/2/2006
Da:
Inviati: 1460
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Caspita Goldstein, sei formidabile!
Grazie per l'impegnativa traduzione e i box che stai facendo ora


Mi è venuta in mente una cosa, sempre per guardare alla faccenda da un punto di vista global... ehm, d'insieme: nell'articolo, nel complesso ben fatto, mi pare che passi l'idea del "Bush=male". Mi sono ricordata allora il bellissimo lavoro che Paxtibi sta facendo (con la tua collaborazione Gold), che si trova a questo indirizzo:

"Capire la Propaganda"

Mi trovo in sintonia con gran parte delle cose espresse dall'autore, e mi accorgo in quest'ottica che i media stanno in effetti facendo venir fuori le magagne dell'amministrazione Bush e più in generale "dell'America", come se appunto "l'America" dovesse presto trasformarsi nel prossimo "nemico numero 1" per la pace e la democrazia mondiale.
E poi, alè, largo al salvatore ONU...


PS: davvero sconvolgenti le dichiarazioni dei parenti delle vittime, che compaiono anche nell'apposito forum.

Wintermute
Inviato: 10/7/2006 11:29  Aggiornato: 10/7/2006 11:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: aree riservate e protette
Inviati: 1096
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Citazione:
Tanto di cappello alla Norvegia e a questi preziosi attivisti.

già, invece noi qui abbiamo gli Attivissimi...

che per quanto la gente provi
http://xoomer.alice.it/911_subito/dialogo_con_attivissimo.htm (ad esempio ma basta andare sul suo blog per il resto)
a farlo ragionare è sempre inutile...che mente pessima.

ok, scusate, non castratemi, nn lo farò più!


Salvo il mondo...
ma con quale estensione?
goldstein
Inviato: 10/7/2006 11:36  Aggiornato: 10/7/2006 11:45
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 4/11/2004
Da:
Inviati: 2827
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Troppo gentili, basta ringraziamenti
Gaia, non mi sembra un articolo da inquadrare in quell'ottica, che è comunque sempre da tenere in considerazione.
Mi sembra piuttosto un articolo impeccabile, avendo la possibilità di scrivere in un giornale simile piu' o meno lo avrei messo in questi termini anche io, ed in piu' di un punto suggerisce che non vi sia certezza su chi possono essere stati i responsabili, anche se i neoconservatori (che in larga parte non sono esattamente cowboy del Texas...) sono considerati tra i principali sospetti.
Ad esempio questa frase mi sembra esemplificativa per capire che non stiamo parlando di un articolo che vuole necessariamente premere per una precisa versione dei fatti:

Ad oggi, abbiamo ancora un governo ombra, un governo invisibile e crediamo che questo collabori con elementi di agenzie di intelligence, il MI5, il MI6 e forse il Mossad.



un'edicola a Oslo

Satirus
Inviato: 10/7/2006 11:53  Aggiornato: 10/7/2006 19:10
Mi sento vacillare
Iscritto: 24/4/2006
Da: Luogocomune
Inviati: 511
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Cosa stiamo aspettando !? Il nostro "Luogo" è la Norvegia!!!!
(Avete presenti le norvegesi poi!? )


_gaia_
Inviato: 10/7/2006 12:04  Aggiornato: 10/7/2006 12:05
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/2/2006
Da:
Inviati: 1460
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
ciao Gold
sì non mi ero espressa bene, volevo dire che "qua e là" traspariva (a mio modo di vedere, ma sappiamo bene come una stessa frase sia leggibile in molti modi diversi!) una sensazione "di sottofondo" che, non in questo articolo in particolare, può essere facilmente ripresa nella pura ottica "no-America".
L'articolo norvegese non sembra cadere in questo "equivoco" (non mi viene il termine esatto), ma vedo come gli altri media stiano pian piano mostrando solo una interpretazione della faccenda, appunto "PNAC & co"...


"Basta ringraziamenti"? Ma se abbiamo appena cominciato!

Satirus
Inviato: 10/7/2006 12:40  Aggiornato: 10/7/2006 12:40
Mi sento vacillare
Iscritto: 24/4/2006
Da: Luogocomune
Inviati: 511
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?

goldstein
Inviato: 10/7/2006 13:09  Aggiornato: 10/7/2006 13:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 4/11/2004
Da:
Inviati: 2827
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Satirus
Non ci starebbe male Jeff Gannon.. (link)

Badjesus
Inviato: 10/7/2006 14:26  Aggiornato: 10/7/2006 14:26
So tutto
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 5
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Ciao a tutti,
mi sono iscritto da poco anche se seguo il sito da qualche mese.
Intanto vi ringrazio perche fino a qualche mese non mettevo nemmeno in discussione gli attentati dell' 11/09 e mi avete, immagino, aperto gli occhi.
Sicuramente le vostre domande, le osservazioni e le discussioni con i sostenitori della tesi ufficiale mi hanno convinto piu delle loro risposte.

Scrivo solamente perche mi sembra di notare una certa aria da "complottismo" per forza. Fino a gennaio / febbraio eravamo tutti convinti che entro marzo / aprile ci sarebbe stata l'invasione e guerra con tanto di nucleare contro l'iran.
E non si e' verificato nulla.

Prima dei Mondiali sembrava che non aspettassimo nient'altro che un attentato proprio durante la manifestazione perche tutto lo lasciava presagire (scusate se non riporto link ma...ehm..non riesco!).
E non si e' verificato nulla.

Avevo quasi l'impressione che ci fosse una sorta di desiderio che accadesse davvero perche sarebbe stato un buon motivo per rafforzare le nostre tesi (avete visto che avevamo ragione noi? lo hanno fatto di nuovo e lo sapevamo, quindi anche l'11/09 e' opera loro..).

Non stiamo diventando complottisti per forza, in tutto quello che succede?
cmq complimenti a tutti per il lavoro svolto e i dibattiti sempre interessanti!
ciao!

goldstein
Inviato: 10/7/2006 15:12  Aggiornato: 10/7/2006 15:23
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 4/11/2004
Da:
Inviati: 2827
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Ciao badjesus e benvenuto.
Direi che i complottisti per forza sono i Governi che ci ripetono ad ogni pie' sospinto che un altro attacco è "inevitabile".
Per quanto le analisi lette in rete possono talvolta sembrare profezie della domenica, generalmente si basano su segni che vnegono interpretati e che se non portano poi a nulla, rimangono giusto uno spunto di riflessione ed in ogni caso meglio così; naturalmente ve ne sono anche alcune che vengono fatte approssimativamente e per sensazionalismo, ed in quei casi sono naturalmente d'accordo con te.
Ad esempio, questo è un momento dove si sono appena succeduti finti allarmi terroristici ad un ritmo accelerato : Sears Tower, New York, Canada, uno piu' in-credibile dell'altro...
A mio modo di vedere, questi sono segnali allarmanti, poichè contribuiscono da un lato a diffondere il terrore che qualcosa stia per succedere, e dall'altro a creare lo status mentale nei cittadini che quando avverrà un attacco, le autorità avranno fatto di tutto per prevenirlo, sventandone appunto molti prima.
Ma questa è solo il mio modo di vedere le cose, e non ho modo nè dati di immaginare specificamente qualcosa. Tuttavia sono delle considerazioni che non si ascolteranno mai nell'informazione tradizionale, dove regna una sola opinione unanimemente accettata ed accettabile, e dove quando viene fuori che il supposto allarme terrorismo, oltre ad andare contro le leggi della Fisica, era in realtà una chiacchierata in chat tra individui slegati tra di loro, che abitavano a migliaia di km dai luoghi dei supposti attacchi e che non avevano nè i mezzi tecnici nè le capacità economiche per prepararli, si preferisce glissare e far finta che fossero degli
ingredienti sufficienti per proclamare a reti unificate che è stato sventato un "attentato di Al Qaeda".

goldstein
Inviato: 10/7/2006 15:14  Aggiornato: 10/7/2006 15:42
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 4/11/2004
Da:
Inviati: 2827
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Secondo BOX dell'articolo di Le Monde:

Le esplosioni che distrussero le torri

LE TESTIMONIANZE: 500 deposizioni di pompieri e soccorritori che dettagliano le loro esperienze dell'11 Settembre sono state contrassegnate secretate. Sapremo mai tutta la storia? Esperti ora dichiarano che il metallo incandescente trovato tra le macerie delle fondamenta dimostri temperature superiori ai 1500° Celsius. Temperature come quelle, prolungatesi per intere settimane, non possono essere attribuite al cherosene o agli incendi negli uffici. Altre ipotesi suggeriscono l'utilizzo di esplosivi quali la termite con l'aggiunta di zolfo – una demolizione controllata.

Anne Grieg, Giornalista, Horten
Traduzione fornita da Le Monde Diplomatique
Luglio 2006

Innanzitutto, ricapitoliamo. Alle 8:15 dell'11 Settembre 2001, arriva il primo rapporto di una serie di dirottamenti. Dopo mezz'ora, la Torre Nord, alta 110 piani, viene colpita da un aereo, che impatta creando una fessura tra i piani 94 e 98. Scoppia un incendio sui piani colpiti. Diciassette minuti dopo un altro grosso aereo impatta la Torre Sud. Il cherosene in fiamme crea una enorme palla di fuoco che viene trasmessa in diretta alla TV. La maggior parte del carburante aereo viene consumata nel giro di pochi secondi, il resto nel giro di 15 minuti. L'incendio negli uffici continua ma le torri rimangono in piedi e intervengono le unità antincendio. Circa un'ora dopo che la Torre Sud è stata colpita, improvvisamente crolla e si disintegra in una gigantesca nube di polvere. Stesso destino capita alla Torre Nord alle 10.28. Le autorità hanno attribuito il crollo degli edifici al fatto che il fuoco abbia indebolito l'acciaio degli edifici. Se questa è stata la causa, sarebbe la prima volta nella storia che un simile edificio sia crollato a causa del fuoco e/o l'impatto con un aereo. La probabilità che esista un simile precedente è severamente aumentata dal fatto che quel giorno sono crollati tre edifici. Il terzo edificio, il World Trade Center 7, che è crollato dopo le 5 non è stato colpito da nessun aereo. Quando vennero costruite, le torri furono progettate per sopportare la collisione con l'aereo commerciale più grande di quel tempo. Gli aerei dirottati che hanno impattato l'11 Settembre – Boeing 767-200 – erano solo appena piu' grandi. Le torri vennero costruite solidamente intorno ad un nucleo di 47 colonne centrali di acciaio e 240 colonne di acciaio perimetrali, tutte connesse da travi di acciaio orizzontali. Tutti e tre gli edifici sono crollati in verticale e simmetricamente. Gli impatti degli aerei e gli incendi erano asimmetrici e dunque non avrebbero potuto causare un danno simmetrico agli edifici. Il collasso simmetrico suggerisce che tutte le colonne d'acciaio abbiano ceduto allo stesso modo e simultaneamente. Le torri hanno impiegato a crollare dai 15 ai 17 secondi – un tempo vicino alla caduta libera. Nubi di polvere e frammenti di acciaio sono stati scagliati in tutte le direzioni. Le torri sono scomparse, circondate da enormi nubi di polvere che emersero come nelle eruzioni di un vulcano. La polvere era composta da cemento ed altre sostanze non-metalliche dalle torri. L'infrastruttura d'acciaio non si è polverizzata ma separata in sezioni. Sono rimaste macerie e pezzi di acciaio alte pochi piani. L'area circostante il World Trade Center è stata ricoperta da uno strato alto diversi centimetri di cemento e gesso polverizzati. Queste descrizioni sono in parte basate su fotografie ad alta definizione raccolte da Hufschmid. MA COME E' POTUTO ACCADERE CIO' ? La gravità non può trasformare il cemento che crolla in polvere. Molti suggerirono subito che di conseguenza le torri vennero demolite con esplosivi. Ma questo può essere provato? I resti dell'acciaio sarebbero stati una prova fondamentale. Le macerie sono state trasportate via dal sito senza una approfondita analisi. Ciò è andato avanti per tre mesi di ripulitura durante il quale non è stata rilasciata alcuna documentazione. L'acciaio fu tagliato e spedito in Cina per essere riutilizzato. I pompieri che sentirono esplosioni prima del crollo delle torri, non sono stati ascoltati dalla Commissione 9/11. Allo stesso modo è stato escluso un Reporter della NBC. Una diretta televisiva di quel giorno riportò che il capo della sicurezza dei Vigili del Fuoco credeva che fossero state piazzate delle bombe nell'edificio – questo è stato trasmesso solo una volta. Molte altre testimonianze di esplosioni vennero trasmesse nelle prime ore dopo gli attacchi, ma i media non diedero loro voce. Nel corso dell'autunno del 2001, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco di New York raccolse testimonianze orali da più di 500 pompieri e soccorritori sulle loro esperienze dell'11 Settembre. Queste testimonianze sono state rilasciate pubblicamente solo dopo che il New York Times e i familiari delle vittime richiesero la loro pubblicazione. Ci vollero quasi quattro anni di battaglie legali per ottenere il rilascio di quelle testimonianze oculari, che furono poi pubblicate sul New York Times il 12 Agosto 2005: molti testimoni avevano sentito più di un'esplosione prima del crollo delle torri. Un pompiere che si trovava nella Torre Nord, disse che avevano sentito circa dieci esplosioni provenire dalla Torre Sud e capirono dunque che l'edificio stava per crollare. Un altro pompiere che era fuori dalla Torre Nord, disse: “Ho sentito 3 potenti esplosioni. Ho guardato in su e la Torre in quel momento cominciava a venire giù. Inizialmente pensai che fosse – avete mai visto delle demolizioni professionali dove piazzano le cariche su certi piani e poi senti "Pop, pop, pop, pop, pop"? Esattamente in quel modo – poiché pensai che di quello si stesse trattando.” Un terzo disse di aver notato l'edificio esplodere in tutte e quattro le direzioni: “Sentimmo realmente quegli scoppi,” ed un quarto disse: “c'erano sicuramente bombe negli edifici.. molti altri pompieri lo sanno ma hanno paura di dichiararlo perchè potrebbero perdere il loro lavoro a causa dei dettami dall'alto di evitare una discussione su questo aspetto.” Molte altre testimonianze includono dettagli che forniscono terreno fertile per credere che abbia avuto luogo una demolizione controllata con esplosivi. Queste dichiarazioni vennero rilasciate molto prima che Hufschmid ed altri raggiunsero la stessa logica conclusione. DURANTE LA RIPULITURA, furono rinvenute grandi quantità di metallo fuso nelle fondamenta sotto le macerie dei tre edifici. E' stato ampiamente documentato che parte di questo metallo continuò a ribollire per molte settimane dopo l'evento. L'ingegnere strutturale responsabile della progettazione del World Trade Center riportò che gli incendi continuarono a divampare per 21 giorni dopo gli attacchi e che vide scorrere acciaio fuso in pozze. Un altro riportò la scoperta di acciaio fuso in pozze lo scorso autunno. L'acciaio fuso ha acceso l'interesse di Steven E. Jones – un Professore molto rispettato di Fisica ed Astronomia alla Brigham Young University, nello Utah, (si veda anche l'articolo principale) specializzato nella catalisi metallica. Una fotografia a colori nel rapporto tecnico ufficiale (FEMA 2002) mostra del metallo fuso mentre viene rimosso da un bulldozer dalle rovine del basamento della Torre Nord. Questa fotografia è diventata una componente centrale dell'investigazione di Jones. Con la sua conoscenza dei metalli fu in grado di determinare che la temperatura di quel metallo dovesse essere maggiore di 1500° Celsius. E' immediatamente chiaro che simili temperature mantenute per settimana non possano essere state causate dal cherosene o dagli incendi negli uffici. Infatti il Professor Jones ha scoperto un certo numero di ulteriori indicazioni che suggeriscono l'utilizzo di esplosivi come la termite con l'aggiunta di zolfo. Una simile combinazione può generare temperature di oltre 2500 gradi Celsius e le reazioni chimiche possono continuare a lungo dopo l'esplosione. Jones ha presentato le sue scoperte ad un seminario nello scorso autunno e le ha poi elaborate ulteriormente in un meeting alla Accademia Scientifica dello Utah poco prima di Pasqua. Il Professor Jones crede che le torri furono soggette ad una demolizione controllata tramite l'uso di esplosivi. Nelle demolizioni controllate di edifici con struttura in acciaio, gli esplosivi vengono piazzati in modo da tagliare le colonne portanti. Questo metodo richiede una pianificazione meticolosa ed il genere di conoscenze tecniche possedute solamente da compagnie specializzate.

alcenero
Inviato: 10/7/2006 16:33  Aggiornato: 10/7/2006 16:33
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/12/2005
Da: Grassy Knoll
Inviati: 318
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Spero che esca anche nell'edizione italiana di Le Monde Diplomatique (quella del mese prox col Manifesto forse?). Grazie a Goldstein della traduzione.

Comunque io ormai sono in modalità minimalista descrivibile così:

L' 11-9 è stato un successo grazie alle insolite esercitazioni e simulazioni di dirottamenti dell' Air Force? Non ho bisogno di altri argomenti per dire che è stato un "inside job": in un crimine così non possono esistere coincidenze.

L'unico tiranno che accetto in questo mondo è la voce silenziosa dentro di me. M.K.Gandhi
soleluna
Inviato: 10/7/2006 17:30  Aggiornato: 10/7/2006 17:30
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2005
Da: orbita di Anarres
Inviati: 1309
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Grazie Ro' (Goldstein) sei una forza!!!

"perche' ballate e vi fate l'acconciatura, visto che qua e' impossibile anche comprare da mangiare?"
"perche' magari oggi e' l'ultimo giorno che viviamo, e vogliamo amarlo quanto piu' possibile"
Grozny
mrn
Inviato: 10/7/2006 17:39  Aggiornato: 10/7/2006 17:44
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/12/2004
Da: Roma
Inviati: 92
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Comunque, serza farsi illusioni, giovedì (1) 13 alle 23:55 (2) su Rai 3
Enigma: L'aereo sul Pentagono
.
Serza illusioni, perchè Augias è capace di rendere noiosi anche gli argomenti più interessanti

(1) invece di venerdì
(2) toh! In seconda serata (o siamo già in terza)! Come mai ?

Ehi! Qualcuno lo registri in qualsivogliaformato digitale.


Le notizie sono come i formaggini. Le informazioni no!
fratasso
Inviato: 10/7/2006 19:03  Aggiornato: 10/7/2006 19:03
So tutto
Iscritto: 3/6/2006
Da:
Inviati: 23
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Mentre molti (sani)vedono la partita , pochi (matti) traducono dall'inglese per permettere a qualcuno (sano) di leggere qualcosa che Farina non vorrebbe mai che leggessimo !!!!
Per fortuna che ci sono i matti !!!
Grazie Ro' !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Manthrax
Inviato: 10/7/2006 19:54  Aggiornato: 10/7/2006 19:54
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/9/2005
Da: Somewhere Far Beyond..
Inviati: 556
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Giusto per dire grazie a Roberto Toso..


Turn to the light, don't be frightened of the shadows it creates..
breakdown
Inviato: 10/7/2006 20:04  Aggiornato: 10/7/2006 20:04
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 426
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Mi associo ai ringraziamenti per la traduzione.

"Listen to everyone, read everything believe nothing, unless you can prove it in your own research."
Milton William Cooper
goldstein
Inviato: 10/7/2006 20:19  Aggiornato: 10/7/2006 20:19
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 4/11/2004
Da:
Inviati: 2827
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Fortuna che avevo detto basta ringraziamenti, non traduco piu' niente eh!
Davvero, per me non è uno sforzo ma un piacere, un diritto ma soprattutto un dovere: se non ce le dicono le notizie ci tocca dirle a noi su internet, no ?

soleluna
Inviato: 10/7/2006 22:59  Aggiornato: 10/7/2006 22:59
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2005
Da: orbita di Anarres
Inviati: 1309
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
OT

Goldstein
non osare farlo sai! Non tradurre più intendo...altrimenti le somarelle come me ci metterebbero tre settimane, con relativa mancanza di voglia e di stimolo, per leggere una cosa simile, approssimativamente oltretutto.

Capitolo ringraziamenti
Non sono affatto daccordo con te Un grazie non costa nulla, anima il cuore, mette di buon umore e rende un minimo di riconoscimento per ciò che si fa.

Imho ri-grazie

fine ot

libera-mente
Pat

"perche' ballate e vi fate l'acconciatura, visto che qua e' impossibile anche comprare da mangiare?"
"perche' magari oggi e' l'ultimo giorno che viviamo, e vogliamo amarlo quanto piu' possibile"
Grozny
nettunio
Inviato: 11/7/2006 0:20  Aggiornato: 11/7/2006 0:20
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/5/2006
Da: dall'Isola nell'Isola
Inviati: 227
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
goldstein Come si fa a non ringraziarti dopo quello che hai tradotto??.

GRAZIE!!!

Finzas a candu non biti su santu, non creiti a sa festa!!
goldstein
Inviato: 11/7/2006 0:36  Aggiornato: 11/7/2006 0:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 4/11/2004
Da:
Inviati: 2827
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Terzo BOX.

Il piano dell'Intelligence Americana
Traduzione fornita da Le Monde Diplomatique

Libro: alla CIA è stato dato accesso in un paese dopo l'altro. Uno Stato dopo l'altro si è visto cosi trasformare in un “protettorato” americano.

Le Monde Diplomatique ha tradotto estratti dall'antologia “9/11 e L'Impero Americano: Intellettuali parlano chiaro” (2006). [Curato da] David Ray Griffin e Peter Dale Scott. Il testo fa parte dell'articolo di Ola Tunander, “La guerra al terrore e la Pax Americana.”

IL TERRORISMO ESASPERA le istituzioni degli stati democratici ed aumenta il bisogno di una sicurezza che non lascia spazio alla scelta di libertà politica. Il terrorismo, in altre parole, diventa uno strumento per limitare la sfera pubblica, e per mettere al sicuro quella che in precedenza era una parte della vita democratica e legislativa. Quella che era prima una scelta politica viene ora presentata come una questione di vita o di morte, senza alcuna alternativa presente. Ed allo stesso modo in cui l'individuo si rivolge allo Stato per avere protezione dal terrorismo, le nazioni più piccole si rivolgeranno alla superpotenza egemone – in questo momento, gli Stati Uniti d'America – per avere la garanzia della propria sicurezza. Cosi facendo, il terrorismo è diventato la via per la Pax Americana. E' diventata la strada per un modo di condurre la politica, fuori dall'arena dello stato democratico, allo scopo di limitare la capacità operativa dello stato democratico. Il terrorismo è diventata una forma di politica al di fuori della Legge – condotta dalle superpotenze, dagli Stati stessi, dai critici di entrambi, siano essi islamisti, nazionalisti o socialisti. [Griffin e Scott, pagina 4.]

GLI EVENTI DELL' 11 Settembre, 2001, sono stati sfruttati per lanciare la Guerra al Terrore e per
evidenziare il ruolo della forza militare. Attacchi terroristici continui hanno forzato un certo numero di stati a permettere che le operazioni Statunitensi di anti-terrorismo abbiano luogo nei loro stessi confini nazionali. La CIA ha avuto accesso ad un paese dopo l'altro, poiché i Servizi Segreti locali non sono stati considerati avere le capacità appropriate. Gli USA di conseguenza hanno preso il comando per eliminare regimi rifugi di terroristi e per proteggere i loro alleati da uno sfuggente nemico terrorista considerato una minaccia per l'ordine pubblico, e uno Stato dopo l'altro si è visto trasformare in un “protettorato” Americano. Questo è il modello che si è andato delineando. La superiore forza militare e egemonia nell'intelligence degli Stati Uniti d'America poteva essere tradotta in potere e vera forza globale solo se ci fossero stati dei conflitti continui – guerre ed attacchi terroristici – che minacciavano la struttura di potere multipolare dell'ordine mondiale economico-politico.
La visoine di una unipolare Pax Americana, chiaramente espressa nel documento rilasciato nel 2000 dal Progetto per un Nuovo Secolo Americano, presuppone conflitti militari continui o attacchi terroristici che siano in grado di rimodellare il sistema mondiale primariamente in termini militari e politici.

POTEMMO DUNQUE GIUNGERE alle seguenti premature conclusioni: primo, il genere di bombardamenti indiscriminati che vediamo oggi sono stati frequentemente utilizzati durante la Guerra Fredda, non da “terroristi regolari” ma da fazioni dello stato sovrano per creare paura, per screditare un nemico, e per giustificare misure di emergenza cosi da forzare il pubblico a scambiare la libertà con la sicurezza secondo la strategia della tensione; secondo, durante la Guerra Fredda questo tipo di terrorismo venne utilizzato particolarmente dagli Stati Uniti per creare un clima caratterizzato da paranoia da sicurezza, per controllare altri Stati internamente, e per mantenere la sfera di influenza intatta; terzo, le campagne militari in Iraq ed Afghanistan erano state proposte da membri chiave dell'Amministrazione Bush prima dell'11 Settembre, campagne che sarebbero state difficili da giustificare senza un grande attacco su suolo Americano; quarto, la proposta neoconservatrice per stabilire una Pax Americana presupponeva un ordine mondiale militarizzato che sarebbe potuto essere giustificato solo da un grande attacco portato da un esercito o da terroristi capace di rimpiazzare il sistema civile multipolare con uno unipolare, con gli USA “all'apice dell'Occidente industrializzato”; e quinto, gli eventi dell'11 Settembre ed attacchi simili sono stati visibilmente usati su scala globale per introdurre una simile Pax Americana, poiché le forze militari e di intelligence Statunitensi sono le uniche a poter intervenire in tutto il mondo per proteggere gli altri da un grande attacco terroristico.

SIA IL TERRORISMO INSTIGATO dagli Stati Uniti sia quello islamista anti-americano funzionano come strumenti per alzare il livello della violenza, che in termini pratici rimpiazza un sistema civile fondamentalmente multipolare con ordine mondiale militarizzato unipolare. Con lo smascheramento di una delle due forme di terrorismo come duplici veicoli per instaurare una Pax Americana, ognuno perderebbe la sua legittimità.

Ne consegue che ogni possibilità di transcendere l'epoca del terrorismo sembrerebbe presupporre lo smascheramento del trucco dell'intelligence americana insieme al ruolo del terrorismo Islamico in questa piano.

goldstein
Inviato: 11/7/2006 0:55  Aggiornato: 11/7/2006 1:20
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 4/11/2004
Da:
Inviati: 2827
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Il breve estratto del Professore Norvegese non fa una piega: riprende le argomentazioni di Emmanuel Todd, che le ha scritte diversi anni fa, basandosi su altro tipo di dati e probabilmente non conoscendo nemmeno il documento del PNAC.
A settembre usciranno diversi libri interessanti: oltre quello dell'estratto tradotto nel post precedente "9/11 e L'Impero Americano: Intellettuali parlano chiaro" ci sarà il suo complementare "9/11 e L'Impero Americano: Cristiani, Ebrei e Musulmani parlano chiaro."
Nello stesso mese dovrebbe inoltre uscire il nuovo libro di David Ray Griffin, l'11 Settembre e la fede cristiana.

Se volete sottoporre i vostri commenti o semplicemente i vostri ringraziamenti al giornale Norvegese, potete scrivere all'editore Truls Lie (!) alla email truls[chiocciola]lmd.no .

"Chi è disposto a rinunciare alle proprie libertà fondamentali per briciole di temporanea sicurezza non merità ne la libertà ne la sicurezza" B.Franklin

edo
Inviato: 11/7/2006 8:53  Aggiornato: 11/7/2006 8:53
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
grazie a goldstein!

per wintermute: ma basta andare sul suo blog per il resto

mi pare (ma vi prego di verificare pima di prendere per buona quasta mia affermazione), che dal blog di azzeccagarbuglissimo sia sparita la discussione ed i commenti riguardanti inganno globale.

n.b. mi riferisco al blog, non al sito!

fratasso
Inviato: 11/7/2006 9:38  Aggiornato: 11/7/2006 9:38
So tutto
Iscritto: 3/6/2006
Da:
Inviati: 23
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Badjesus
Non sarà per caso che farne di nuovi potrebbe fare l'effetto contrario sul territorio americano ?
Dopo tutto quello che hanno speso,tutte le leggi che hanno prodotto,tutti i mezzi messi in capo non potrebbe capitasre il contrario dell'11 settembre ?
Quanto poi fare attentati o cose simili sul territorio occidentale ci si potrà permettere ancora di rispondere alle domande dei cittadini dicendo che costa troppo indagare ?
Al momento pare abbiano scelto la strada dell'annuncio dell'attentato.
Questo tipo di informazione (alla Farina) paga ancora .
Quanto a noi si direbbe : ce nnanna ma non ce ddorme !!

Kirbmarc
Inviato: 11/7/2006 10:55  Aggiornato: 11/7/2006 10:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/5/2006
Da: Arkadia-spazio profondo
Inviati: 1665
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Citazione:
mi pare che dal blog di azzeccagarbuglissimo siasparita la discussione su Inganno Globale

C'è, c'è... prova a clicare sull'elenco del 200606. Sto "ponderando" attentamente prima di fare un secondo intervento...

reaven
Inviato: 11/7/2006 14:03  Aggiornato: 11/7/2006 14:03
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/11/2005
Da:
Inviati: 341
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
thank you robert!

Bimbodeoro
Inviato: 11/7/2006 14:24  Aggiornato: 11/7/2006 14:24
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/6/2006
Da: Amicoland
Inviati: 388
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Thanks............

"Non è il popolo che deve aver paura del proprio governo, ma è il governo che deve avere paura del proprio POPOLO."

"Sotto questa maschera non c'è solo carne, sotto questa maschera c'è un idea e le idee sono a prova di proiettile."
Badjesus
Inviato: 11/7/2006 14:28  Aggiornato: 11/7/2006 14:28
So tutto
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 5
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Ciao Fratasso,
sono d'accordo con te (e anche con quanto ha scritto Goldstein nella sua cortese risposta), non credo che a loro converrebbe un altro attentato sul loro suolo.
Sicuramente la strada che hanno scelto, quella di sventare finti attentati, e' piu comoda e impressiona la gente.
Quello che intendevo dire, nel vedere "complotti" per forza, era riferito solamente a noi abitanti del sito. Ho avuto l'impressione che ci aspettiamo qualcosa, quasi come una "liberazione", la prossima sciagura per avere piu carne al fuoco per quanto sosteniamo. A tal punto da prevedere in ogni cosa che succede il futuro evento. Come dire tutti i giorni: oggi piove, oggi piove, oggi piove... prima o poi piovera e allora potremo dire: ecco l'avevo detto che pioveva.
ma se lo si dice tutti i giorni e' normale prima o poi azzeccarci. Ma per tutte le volte in cui non ha piovuto si passa da meteorologi della domenica...
Quindi, apprezzo tantissimo i dibattiti, gli articoli (alla faccia degli inutili canali di informazione tradizionali), le idee di fondo e gli ottimi spunti di riflessione che possono arrivare da certe analisi; la mia era solo una sensazione che si davano gia per scontate delle previsioni che puntualmente non si verificano.

Tutto qui: una sorta di autosensazionalismo interno.

In ogni caso, se dovra succedere davvero qualcosa, non credo che sara' cosi scontato da poterlo prevedere.

dimitri35
Inviato: 11/7/2006 14:48  Aggiornato: 11/7/2006 14:48
So tutto
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 1
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
ciao a tutti

Kirbmarc
Inviato: 11/7/2006 16:18  Aggiornato: 11/7/2006 16:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/5/2006
Da: Arkadia-spazio profondo
Inviati: 1665
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Complimenti a chi si è fatto carico della traduzione. Articolo troppo bello per essere vero, oppure forse è il fatto che in Norvegia sono ai primi posti per libertà di stampa?

fratasso
Inviato: 11/7/2006 18:28  Aggiornato: 11/7/2006 18:28
So tutto
Iscritto: 3/6/2006
Da:
Inviati: 23
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Badjesus
Tutto vero .........anche se poi apri il giornale on-line e vedi che in India ....i treni.......
Che tristezza !!!

leonzio
Inviato: 11/7/2006 22:13  Aggiornato: 11/7/2006 22:13
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/5/2006
Da:
Inviati: 127
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Da vari documentari visti in internet mi risulta che buona parte degli americani stessi non ci vedano chiaro sulla faccenda, ora dopo tedeschi, francesi e imparo anche norvegesi, in giro per il mondo pare accettabile dissentire dalla versione ufficiale.
Non so voi, ma in Italia mi pare molto "sconveniente" parlare in certi termini se non si vuole essere guardati di traverso (sicuramente frequento gente sbagliata).

goldstein
Inviato: 12/7/2006 22:39  Aggiornato: 12/7/2006 22:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 4/11/2004
Da:
Inviati: 2827
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Leggete qua

L'acclamato regista e sceneggiatore Richard Linklater, ora sulla scia del favorevole riscontro del pubblico verso il suo "A scanner darkly" e meglio conosciuto per il suo film del 2003 "School of Rock", ha pubblicamente criticato George Bush come un "massone di Yale" ["Yaley frat boy."] che a suo parere è piu' corrotto di Richard Nixon.

Linklater ha detto che aveva distribuito DVD sul set [i film di Alex Jones, NdT] relativi alle ipotesi che l'11 Settembre sia stato perpetrato dal Governo USA per mettere in piedi uno stato di polizia a Bruce Willis, uno delle star del film in arrivo di Linklater "Fast Food Nation".

"Ha detto che l'hanno messo in uno stato d'animo tale che eviterà di trattare questioni di politica nazionale."

Linklater ha detto che Willis gli ha confidato in una email che i video hanno cambiato la sua intera convinzione politica.

La fonte dell'articolo è Prison Planet, il regista è stato ospite dell'Alex Jones Show di ieri (oggi c'e' Paul Craig Roberts.)
Un blogger neocon in preda al panico ha paragonato la presunta (finchè non abbiamo conferma da lui stesso) conversione di Willis tanto incredibile quanto "Schwarzenegger che si converte all'Islam."

goldstein
Inviato: 17/7/2006 3:13  Aggiornato: 17/7/2006 3:13
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 4/11/2004
Da:
Inviati: 2827
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Ancora dalla Norvegia: DagBladet, il terzo quotidiano nazionale, ha pubblicato un articolo intitolato "La terza torre."
A questo link c'è la scansione dell'originale e la traduzione in inglese.

goldstein
Inviato: 22/7/2006 21:10  Aggiornato: 22/7/2006 21:10
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 4/11/2004
Da:
Inviati: 2827
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
L'articolo di Le Monde è stato riportato da Eurozine, il piu' vasto network di riviste europee.

goldstein
Inviato: 3/8/2006 22:04  Aggiornato: 3/8/2006 22:04
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 4/11/2004
Da:
Inviati: 2827
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Ancora Le Monde Diplomatoque: "L'investigazione dell'FBI è stata bloccata?"
(una domanda retorica)

Ora sono molto impegnato, appena ho tempo lo traduco, ecco il testo inglese:

SEPTEMBER 11TH: FBI agents allegedly had advance knowledge of dates, targets, financial transactions as well as the names of the perpetrators of the impending terrorist attacks. But they claim that they were ignored or legally obstructed. Experienced FBI agent John O’Neill claims that his investigation of Osama bin Laden was opposed and obstructed by the White House. And FBI agent Ken Williams, who investigated terrorist suspects at flight schools in Phoenix, was reallocated halfway through his investigation. The Minneapolis FBI sought permission from FBI central headquarters to examine the laptop computer belonging to flight student Moussaoui, as they suspected he had plans to “fly something into the World Trade Center” – they were refused four times. The FBI, CIA and Federal Aviation Administration had been aware as far back as 1995 that al-Qaida had developed a plan to use passenger aircraft as bombs – although today the existence of such information is denied. Now it is being alleged that both the FBI and the CIA intentionally blocked investigations that could have averted the catastrophe.

Kim Bredesen
Journalist for Le Monde Diplomatique, Norway

The 9-11 Commission released its report in 2004, concluding that there had been failures within security and intelligence organisations in terms of their investigation of the hijackers previous to the terrorist attacks. However it also concluded that regrettable though these failures were, they were also understandable. None of those responsible for failures, such as the head of the FBI, Robert Mueller or the then CIA boss George Tenet, lost their jobs due to incompetence; instead they remained in their positions unscathed. The American authorities, mainstream media and not least the majority of the political establishment in the USA believe that the Commission has made a good, apposite job of describing the mistakes made before the 11th of September. However, there are also those who believe that the failures mentioned by the Commission were not understandable and that the mistakes that were made before September 11th should never have been made. In his book, The New Pearl Harbour: Disturbing Questions about the Bush Administration and 9/11, professor of theology, David Ray Griffin claims that both the FBI and the CIA intentionally blocked investigations that could have averted the catastrophe on September 11th. He lays especial emphasis on the FBI, from within whose ranks several whistleblowers have stepped forward to claim that central management obstructed investigations that could have led to the identification of the hijackers before September 11th.

The figure that perhaps best illustrates the FBI’s problems in tracking down and investigating terrorist networks is FBI agent John O’Neill. With his background as investigator of the bombing of the World Trade Center in New York in 1993, the Khobar Towers in 1996, the American Embassy in East Africa in 1998 and the USS Cole in 2000, he was one of many regarded as the Bureau’s leading authority on al-Qaida and Osama bin Laden. O’Neill’s opinions within this field were therefore given a great deal of credibility when, in August 2001, he resigned from his position in protest, claiming that his work had been opposed and obstructed by the White House during his investigation of Osama bin Laden. For O’Neill the biggest obstruction to the investigation of the Islamic terrorist network were the interests of American oil companies and the role played in them by the Saudi-Arabians. He also believed that all the answers, everything that was needed to destroy Osama bin Laden’s organisation could be found in Saudi-Arabia. According to him, his investigation was obstructed because the White House still hoped to keep open the option of a deal with the Taliban to set up a pipeline through Afghanistan.

In an interview with Green Press, the journalist Greg Palast was also able to back up O’Neill’s claims that there had been a tradition of the President interceding to obstruct investigation related to the bin Laden family, from the time George Bush senior was the Director of the CIA. Before September 11th, bin Laden himself could be investigated but it was not permitted to investigate any other members of the family. According to Palast, this presented a problem since several members of the bin Laden family financed and maintained contact with terrorist organisations. Palast therefore believes that this was the most significant failure of the intelligence service since Pearl Harbour, albeit that it was a directive that was to blame, not a failure.

The same month John O’Neill resigned from his job in the Bureau, he found a new position as Head of Security for the World Trade Center in New York. It was perhaps therefore a poignant irony that he lost his life in the attacks on this building on the 11th of September, in his homeland, and apparently at the hands of the enemy he had spent the greater part of his career trying to track down.

During and after O’Neill, similar criticism has come from an array of the Bureau’s agents and employees. In 2000, Ken Williams from the Counterterrorism Department investigated suspected terrorists at a flight school in Phoenix. Halfway through the investigation however he was reallocated to investigate a fatal case of suspected arson. When Williams subsequently returned to the case in Phoenix he wrote a memo in July 2001 in which he protested against this decision. Williams was convinced that Al-Qaida was preparing to commit acts of terrorism and recommended to the FBI that they establish a programme to investigate flight schools throughout the entire country. This recommendation was not acted upon by the FBI and the Bush administration claims it had no knowledge of the memo until after September 11th. In relation to a possible scenario involving Al-Qaida being able to use passenger aircraft as bombs, it is worth noting that the FBI, CIA and Federal Aviation Administration (FAA) were already aware – as far back as 1995 – that Al-Qaida had developed such a plan, entitled “Project Bojinka”. It was originally discovered coincidentally during an investigation by the Filipino police into a suspected assassination attempt on Pope John Paul II during a visit to Manila. The plan involved hijacking 11 passenger planes over the Pacific and flying them to the USA where they were to be used as bombs on buildings like the World Trade Center in New York, Sears Tower in Chicago, TransAmerica Tower in San Francisco and the White House in Washington. This plan surfaced again during the trial of Ramsi Yousef, regarded as the instigator of the bombing of the World Trade Center in 1993. Ramsi testified that the plan entailed crashing a passenger plane into the CIA Headquarters in Langley, Virginia as well as into other civic buildings.

Another well-known case is the FBI’s investigation of Zacarias Moussaoui at a flight school in Minneapolis. Here Moussaoui, who in August 2001 trained in a Boeing 747 simulator, was placed under surveillance by the FBI because, according to staff at the school, he had expressed plans to use an actual 747 “as a weapon.” French intelligence also warned the FBI that Moussaoui could be a threat. On the basis of this, the FBI in Minneapolis decided to seek permission from central headquarters to examine Moussaoui’s laptop computer, as they feared he planned to “fly something into the World Trade Center”. The request was refused four times from within the FBI; one of the departments even had knowledge of Ken William’s memo recommending the investigation of flight schools. The FBI’s central headquarters concluded that the links to Al-Qaida were not sufficiently proven to be able to grant permission to examine the computer. Later it would emerge that the computer held information that connected Moussaoui to a terrorist cell in Hamburg and an al-Qaida contact in Malaysia. On the basis of this information, FBI-agent Coleen Rowley sent a letter to the FBI’s Director Robert Mueller in which she claimed that the FBI had blocked the investigation in Minneapolis that could have identified several of the hijackers before the 11th of September.

A third FBI agent who believes he was obstructed in the course of a critical investigation is Robert Wright. In 1998 in Chicago he investigated a terrorist cell and tracked down a Saudi multimillionaire he believed had financed the bombing of the American Embassy in East Africa. Despite his belief that the case was gaining momentum, the investigation was closed in January 2001. In June of the same year, he wrote a memo in which he claimed that the FBI “only collected intelligence information so they would know who to arrest when there was a terrorist attack.” In May 2002, he revealed that he intended to file a lawsuit against the FBI because they denied permission to publish a book he had written about his investigation.

One of the FBI’s Turkish and Middle-Eastern languages interpreters, Sibel Dinez Edmonds, also experienced the FBI’s reluctance to investigate when she discovered that one of her colleagues, Can Dickerson, had worked for a Turkish organisation that was under investigation by the FBI. Dickerson also had several suspicious behaviour patterns: she did not do the work she was assigned to do and would often fail to translate or wrongly translate sensitive information. In addition, she attempted to coerce Edmonds into spying for the organisation to which Dickerson still had connections. Edmonds reported these circumstances to her superiors. When she did not receive a response to her complaints, she wrote a letter to the Justice Department’s Inspector General and to Senator Charles Grassley of the Judiciary Committee, (which has direct oversight of the FBI), only to be dismissed from her position shortly after in March 2002. Edmonds subsequently proceeded to file a lawsuit against the FBI, convinced she had been fired for being a whistleblower. In October of the same year, under orders from the FBI director Robert Muller, the Justice Minister John Ashcroft went as far as to recommend to the judge to dismiss her claim in order to defend the interests of US foreign policy and national security.
Why it was deemed more appropriate to exclude staff members who warn of spies in the FBI’s midst is a paradox for which no-one thus far has been able to provide an adequate explanation. Edmonds appealed to the Supreme Court who in turn refused to hear the case. Edmonds has nevertheless continued to fight for her rights and those of others. In 2004, she founded the National Security Whistleblowers Coalition (NSWBC), which includes over 50 previous and current public service workers. Here the whistleblowers have a forum where they can step forward freely and discuss what they believe to be reprehensible conditions within American intelligence and security organisations.

But the FBI threatened to sue their agents if they revealed what they knew

It appears that several agents and other FBI staff believed that opportunities for good police work and investigation were lost in the months before the 11th of September. This was what lawyer David Schippers, (also known for having brought a case against President Bill Clinton before the Court of Impeachment) experienced when he was contacted by several FBI agents who claimed that they knew about dates, targets, financial transactions and names of the perpetrators involved in the impending terrorist attacks. Schippers claims that armed with this information, he tried to warn John Ashcroft six weeks in advance that a terrorist attack would be launched in lower Manhattan. But the FBI threatened to sue their agents if they revealed what they knew. In order to allow the information to be publicised before a terrorist attack took place, the agents agreed with David Schippers that he would represent them in a federal courtroom, supported by Judicial Watch, an organisation offering free legal assistance. In this way they would have the opportunity to be heard if they were called as witnesses. That the agents were in possession of the type of information Schippers claims they were was also confirmed by William Norman Grigg in The New American. He interviewed three FBI agents who claimed that the information to which Schippers had access was common knowledge to the FBI before the 11th of September – and that everyone knew that it was simultaneously being ignored in Washington.

For David Ray Griffin, the final Congressional Report into the Intelligence Community Activities before and after the Terrorist Attacks of September 11, 2001 is exceptionally thought-provoking. It concludes that none of the information available to American intelligence organisations: “identified the time, place, and specific nature of the attacks that were planned for September 11, 2001.” Griffin points out that at least one intelligence organisation was in possession of such information.
© Diplo

goldstein
Inviato: 6/9/2006 23:52  Aggiornato: 6/9/2006 23:52
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 4/11/2004
Da:
Inviati: 2827
 Re: L'11 Settembre è stato un autoattentato?
Ancora Le Monde........
Edizione speciale di Settembre interamente sul 9/11.
Le traduzioni (ufficiali) in inglese stanno comparendo sul forum di loose change.

Article on why terror is not a serious threat against humanity
(continues on the link which leads to article on Tarpley)


www.diplo.no/pdf.php?showPDF=pdf/0609/01.pdf


A 5-year timeline of the war against terror

www.diplo.no/pdf.php?showPDF=pdf/0609/02.pdf


An article which asks the question if United 93 was shot down

www.diplo.no/pdf.php?showPDF=pdf/0609/03.pdf


A duel of facts between Professor Steven E.Jones and Dr. James Quintiere

www.diplo.no/pdf.php?showPDF=pdf/0609/08.pdf


An article about the MIHOP Theory of Webster Griffin Tarpley

www.diplo.no/pdf.php?showPDF=pdf/0609/09.pdf


Interview with Dr. Daniele Ganser on the topic of false flag terrorism
and September 11, 2001

Norwegian version
www.diplo.no/pdf.php?showPDF=pdf/0609/20.pdf

Official translation in English

http://www.diplo.no/artikkel.php?artID=1028


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