Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE


storia & cultura : All'ombra dei papaveri
Inviato da Pausania il 29/7/2006 11:11:48 (16063 letture)

di Giorgio Mattiuzzo

In questi giorni a Vienna i rappresentanti di Serbia e Kosovo si sono seduti attorno a un tavolo per discutere dello status del Kosovo stesso, otto anni dopo l'intervento militare della Nato, che ha preso il controllo del piccolo stato dopo averlo tolto alla Serbia. Il tavolo di mediazione è stato presieduto dall'inviato dell'ONU ed ex-presidente finlandese Martti Ahtisaari.

Le posizioni – come era da aspettarsi – sono rigidamente contrapposte. Fatmir Sejdiu, presidente del Kosovo, ha dichiarato che “l'indipendenza è l'alfa e l'omega, l'inizio e la fine della nostra posizione”.

Vojislav Kostunica, primo ministro serbo, ha detto invece che “la Serbia non accetterà un altro Stato creato sul 15% del suo territorio. Una autonomia sostanziale del Kosovo deve essere garantita e realizzata da una soluzione costituzionale.” (1)

Tali inconciliabili posizioni hanno portato ad uno stallo nei colloqui, ...

… che erano stati preceduti da sei mesi di trattative condotte dalle Nazioni Unite.

La situazione è particolarmente difficile per il primo ministro serbo, che in poco tempo ha dovuto assistere alla perdita del Montenegro e al referendum in Kosovo secondo cui la maggioranza della popolazione vuole l'indipendenza dell'ex-provincia yugoslava.

La storia recente del Kosovo rappresenta l'ultimo colpo di coda della crisi che ha investito i Balcani e la Yugoslavia a partire dall'inizio degli anni '90. Nondimeno rappresenta un punto di svolta per la politica internazionale, perché in occasione della guerra del 1998 la Nato cambiò il proprio statuto e divenne, da alleanza difensiva che era era, organizzazione attiva operante in tutto il mondo.

La Nato non ha semplicemente “fatto le veci” delle Nazioni Unite, ma ha affermato la possibilità di intervenire in armi contro una sola delle parti in causa, per salvaguardare i diritti umani, ove fossero in pericolo. Ed infatti il casus belli dell'ultima guerra balcanica sarebbe stato il massacro di Racak, un villaggio kosovaro dove, secondo le Nazioni Unite, venne compiuto un vero e proprio genocidio, ma che in realtà è uno dei tanti episodi oscuri e mai chiariti della storia recente. (2)



In giallo i paesi appartenenti alla NATO che hanno partecipato alla guerra del '99 contro la Serbia. In verde i paesi NATO che non hanno partecipato, in marrone gli altri.

Tuttavia l'intervento in Kosovo non è parso essere risolutivo per le sorti dei Balcani. In questi otto anni è stato difficile scorgere segni di reale miglioramento della situazione balcanica. E gli incontri di Vienna ne sono la prova.

In ogni caso il primo ministro serbo sembra avere una qualche ragione quando afferma che un Kosovo indipendente sarebbe il focolaio del crimine organizzato. Anche se a onor del vero questa prospettiva sembra già realizzata.

Il Kosovo rappresenta, secondo Pino Arlacchi, fondatore dell'Agenzia per la lotta al riciclaggio del Kosovo, un'emanazione della Commisione Europea, lo “Stato criminale perfetto”, dove potere politico e potere mafioso non sono contigui, ma sovrapposti. L'esito è chiaramente terribile, ed in questi anni il Kosovo è divenuto lo snodo cruciale dell'eroina prodotta in Afghanistan e consumata nell'Europa occidentale. Quasi il 70% dell'intero flusso della rotta balcanica della droga è controllato da gruppi kosovari e albanesi, non solo nella fase del transito, ma anche nella fase della distribuzione nelle principali città europee. (3)

Il primo ministro serbo ha avvertito anche del pericolo terrorista che si anniderebbe in Kosovo.

Qui i contorni sono molto più sfumati, perché non è facile stabilire un discrimine perfetto tra terroristi e combattenti “non regolari”. Parlando di Kosovo non si può non pensare che il riferimento del premier serbo non sia che all'Uck, l'Esercito di Liberazione del Kosovo. Ecco, se il riferimento verosimilmente riguarda i combattenti indipendenisti di etnia albanese, anche in questo caso Kostunica non pare nel torto.

I combattenti per la libertà erano sostenuti con uomini e mezzi dai mujaheddin, i combattenti di fede islamica. La notizia non è nuova ed è del tutto fondata, tanto che l'attuale Ministro degli Esteri italiano Massimo D'Alema, che all'epoca dei fatti era Presidente del Consiglio, conferma: [/i]E, lì, nei Balcani, che gli Usa sostenevano il fondamentalismo islamico. Quando l'Uck si collegava ai movimenti estremisti del mondo arabo e facevano arrivare i mujaheddin in Kosovo, lo potevano fare con il benestare americano.[/i] (4)

Il giudizio è chiaro: le forze “albanesi” erano legate a doppia mandata con i mujaheddin e questo grazie alla volontà americana, che sosteneva gli indipendentisti kosovari.

A dire il vero in un primo momento anche gli Stati Uniti riconoscevano nell'Uck un movimento terrorista: nel febbraio 1998 un emissario americano aveva calorosamente lodato Milosevic per il suo contributo nell'instaurare il governo del filoccidentale Dodik nella Repubblica Serba di Bosnia e condannato per la prima volta esplicitamente l'Esercito di Liberazione del Kosovo come organizzazione terroristica. (5) Anche se poi – come i fatti dimostrano – il giudizio di merito è mutato.



Cliccare sull'immagine, per una mappa etnico-storica di tutti i cambiamenti più recenti avvenuti nei balcani. Notare l'intreccio e la sovrapposizione di tutte le diverse etnie e delle diverse religioni che da secoli cercano inutilmente di convivere nella stessa regione.

La situazione del Kosovo si può definire “balcanica” all'ennesima potenza. Come in Bosnia la guerra è stata sostenuta dagli Stati Uniti con il supporto dei combattenti islamici. La crisi bosniaca di inizio anni '90 era, nei suoi tratti essenziali, uguale a quella kosovara: da un lato la Serbia, dall'altro la popolazione musulmana. Anche in quel caso gli USA adotta[ro]no criteri di giudizio molto [...] drastici e partigiani. L'intervento statunitense prevede la punizione della Serbia, considerato paese aggressore, comporta quindi l'assistenza alla Croazia e la fine della guerra fra Croazia e Bosnia. (6) Questa scelta ha comportato anche la necessaria conseguenza, cioè l'aiuto degli Stati Uniti alla componente musulmana:

Durante la guerra su tre fronti in Bosnia, centinaia di combattenti dall'Arabia e da altri Paesi del Medio Oriente si sono riunite in Bosnia per combattere in nome della fazione musulmana contro serbi e croati. Molti di questi mujaheddin, o guerrieri santi, furono espulsi dopo la guerra, secondo il governo bosniaco, ma altri sono rimasti e hanno ottenuto il passaporto. (7)

Da allora anche la Bosnia, come il Kosovo, è sotto la protezione della comunità internazionale, e come il Kosovo è divenuta uno dei più importanti terminali del traffico di droga mondiale.



La situazione dei vari stati all'inizio della guerra del '99. Il Kosowo, cerchiato in rosso, figurava come semplice provincia della Serbia. Sotto invece gli attuali confini della Serbia:



Non bisogna tuttavia dimenticare che il Kosovo rivendica la propria autonomia in forza della sua maggioranza albanese. E' necessario quindi considerare anche l'Albania parte in causa della questione. E la situazione di questo Paese non differisce di molto. Se però il ruolo di testa di ponte per la criminalità e per il traffico di droga attribuito all'Albania è abbastanza noto, il suo coinvolgimento con i movimenti combattenti musulmani risulta meno conosciuto. E' un dato di fatto però che Osama bin Laden, nella prima metà degli anni '90, aveva trovato nell'Albania la base ideale per operare in Europa. Ed infatti Fatos Klosi, capo del servizio segreto albanese, ha detto che le rete gestita dall'esule saudita Osama bin Laden ha inviato unità combattenti nella provincia serba del Kosovo. (8) Sempre nel 1998 forze di sicurezza americane ed albanesi hanno condotto una vasta operazione che ha portato all'arresto di quattro persone che lavoravano per Osama bin Laden ed al sequestro di molti documenti da parte della Cia. (9)

Alla luce di tutto questo, non si può che evidenziare una costante nelle crisi balcaniche, prima fra tutte la presenza di mujaheddin. Questa milizia è nata negli anni '80 in Afghanistan, ai tempi dell'invasione sovietica. Spesso si suole dire che i mujaheddin siano una crazione della Cia. Probabilmente questa è una esemplificazione eccessiva, ma che ha del vero. In realtà i combattenti santi nascono per volontà della Cia, ma grazie al contributo decisivo di Pakistan e Arabia Saudita, attraverso una complicata triangolazione che aveva lo scopo di non far trasparire all'esterno, ma nemmeno far capire ai musulmani stessi, da dove arrivasse il sostegno. Dall'Arabia viene, oltre che al supporto economico, la cornice ideologica che riesce a tenere insieme gruppi di soldati provenienti da tutto il mondo: il wahabismo, una corrente particolarmente radicale nell'applicazione dei dettami coranici. Dal Pakistan invece è arrivato supporto militare e tecnico. Il tutto naturalmente coordinato dalla Cia. In questo contesto emergerà una figura destinata a entrare nell'immaginario mondiale: Osama bin Laden. (10)

Le forze mujaheddin sono state una vera innovazione sul piano geo-politico: anziché assumere una connotazione nazionale o ideologica (come era stato nei precedenti anni della contrapposizione Est Ovest) le milizie islamiche erano nate con lo scopo di reclutare uomini da tutto il mondo per fermare l'avanzata dell'ateismo comunista contro i Paesi musulmani.

Tale formula si rivelerà particolarmente efficace: dopo l'Afghanistan i mujaheddin agirono in Cecenia, in Bosnia, in Kosovo. Sempre in funzione antirussa (se si considera la Serbia alleato “strorico” della Russia) e sempre per servire gli interessi americani.

Come i combattenti islamici kosovari sono la propaggine estrema del jhiadismo, così anche il traffico di eroina segue gli stessi flussi. Il Kosovo è il terminale di un traffico che inizia nello stesso Paese dove il jihadismo è nato: l'Afghanistan.

Oggi l'87 per cento dell'oppio prodotto nel mondo viene dall'Afghanistan. Ma non è sempre stato così. (11) Prima della invasione russa il papavero era una piantagione sconosciuta in Afghanistan. Con la creazione dei mujaheddin compare contemporanemente l'oppio, che era il mezzo più facile per i finanziatori della guerra santa contro l'Urss, Cia in primis, di ottenere moltissimi soldi, senza il problema di doverli chiedere al contribuente americano e svelare in questo modo le trame internazionali. E non era certo la prima volta che la Cia usava questo metodo, e non solo la Cia: è nota l’azione della Cia negli anni Quaranta e Cinquanta in appoggio all’esercito nazionalista cinese (il Kuomintang) contro i maoisti, con l’incremento della produzione di oppio nel Sud-Est asiatico; negli anni Sessanta nel Laos nella guerra segreta, finanziata dall’oppio, contro i guerriglieri del Pathet Lao; negli anni Ottanta [...]in Nicaragua a sostegno dei contras antisandinisti, sempre con largo impiego dei capitali provenienti dal traffico di droghe[...]. Meno nota, ma non meno spregiudicata, l’azione del Mossad, il servizio segreto israeliano, coinvolto nella Contras Connection e in operazioni in Colombia. (12)

La produzione di oppio in Afghanistan era crollata sotto il controllo dei Talebani, tanto che nel 2001 l'intero mercato mondiale aveva subito un arresto grazie alle politiche del governo afghano. Ma poi gli americani sono tornati e l'oppio anche.

Se si potesse idealmente immaginare una piantina del mondo e si segnassero i Paesi che – nell'ordine – hanno subito un attacco Nato, sono basi operative dei mujaheddin e sono il cardine del traffico di droga mondiale, scopriremmo che sono esattamente gli stessi. E non solo: i Paesi sotto controllo Nato fanno parte della medesima “filiera produttiva”. Insomma, dal produttore al consumatore.

E' difficile stabilire se questo sia dovuto alle conseguenze delle crisi create dalle guerre o se faccia parte di un piano generale voluto “dall'alto”. E' certo però che lo scenario non è rassicurante e limitato a questi Paesi.

L'International Narcotic Control Board guarda con preoccupazione all'Iraq, dove l'abuso di droghe ed eroina (il cui primo produttore è l'Afghanistan) è in crescente aumento. Non si può non prendere atto della concomitanza con l'invasione ed assoggettamento da parte degli Stati Uniti.
Inoltre il 60% dell'eroina afghana, prima di sbarcare in Kosovo, fa tappa in Turchia, la tradizionale testa di ponte della Nato in Asia.

E prima della Turchia arriva in Iran, che pare essere il prossimo Stato vittima di una guerra americana.

Nel 2004 in Libano sono stati sradicati più di 6,7 ettari di papavero da oppio e più di 13 ettari di piantagioni di cannabis. In questi giorni Israele ha chiesto l'intervento Nato in Libano, mentre molti indizi fanno pensare che non abbia di pari gradimento la presenza di una vera forza multinazionale, sotto la guida dell'ONU.

Forse abbiamo trovato il bastone da rabdomante per leggere nel futuro della politica mondiale, o forse è solo un caso, dovuto alla miopia della politica d'oltre oceano. Resta però l'incredibile evidenza di un meccanismo tanto grande quanto ignorato dai principali analisti mondiali.


Giorgio Mattiuzzo (Pausania)



Fonti:

(1) Serbia and Kosovo in independence talks
(2) The racak Hoax; Un esperto della NATO dimostra che uno dei massacri serbi secondo i mezzi di comunicazione ed il Tribunale dell'Aia, in realtà, fu un montaggio
(3) "Europa, attenta: il Kosovo e' lo Stato criminale perfetto"
(4) Hamas rinunci al terrorismo, l’Europa deve fare la sua parte
(5) Ancora dal Kosovo e dai Balcani
(6) Storia della ex-Yugoslavia
(7) Terrorist Cells Find Foothold in Balkans
(8) Report: Bin Laden linked to Albania
(9) Osama bin Laden: A Cronology of His Political Life
(10) Per una dettagliata analisi della nascita del jihadismo in Afghanistan: Who is Osama bin Laden?
(11) I dati sul commercio di droga sono tratti da rapporto annuale dell'International Narcotic Control Board e da Relazione annuale 2004:
evoluzione del fenomeno della droga nell’Unione europea ed in Norvegia

(12) Il circolo vizioso; La verità su USA, droga ed Afghanistan


Voto: 0.00 (0 voti) - Vota questa news - OK Notizie


Altre news
28/11/2015 10:00:00 - Il nuovo sito è pronto
26/11/2015 19:40:00 - Fulvio Grimaldi a Matrix
24/11/2015 11:00:00 - Caccia russo abbattuto dai turchi
22/11/2015 20:20:00 - Ken O'Keefe: "ISIS = Israeli Secret Intelligence Service"
21/11/2015 21:00:00 - L'uomo che uccise Kennedy
19/11/2015 19:00:00 - La solitudine
18/11/2015 21:21:31 - Vladimir Putin - conferenza stampa al summit del G20
17/11/2015 13:50:00 - Dopo Parigi
15/11/2015 22:30:00 - Commenti liberi
14/11/2015 9:40:00 - À la guerre comme à la guerre
13/11/2015 23:00:00 - Nuovi attentati a Parigi
11/11/2015 19:50:00 - Atleti russi dopati, brutti e cattivi
10/11/2015 19:30:00 - Fini, Grillo, Travaglio - e il giornalismo che non fa i conti con sé stesso
9/11/2015 18:30:00 - "Bag it!" Documentario (Ita)
8/11/2015 9:09:03 - Commenti liberi

I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Linucs
Inviato: 29/7/2006 11:20  Aggiornato: 29/7/2006 11:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: All'ombra dei papaveri
Cliccare sull'immagine, per una mappa etnico-storica di tutti i cambiamenti più recenti avvenuti nei balcani. Notare l'intreccio e la sovrapposizione di tutte le diverse etnie e delle diverse religioni che da secoli cercano inutilmente di convivere nella stessa regione.

Un governo centrale, forte e democratico, le avrebbe fatte convivere a forza di leggi speciali a tutela della società multiculturale. Ovviamente i balcani sono un caso a parte: noialtri riusciremo certamente a far funzionare l'inutile balocco.

Silver
Inviato: 29/7/2006 12:19  Aggiornato: 29/7/2006 12:19
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2005
Da: Torino
Inviati: 615
 Re: All'ombra dei papaveri
Qual'è il fine ultimo della produzione e spaccio di droghe? Delle guerre e del conflitto politico?

Non sicuramente il danaro (che reperiscono in mille altri modi), né il potere (ce l'hanno già se possono permettersi di fare quello che stanno facendo).

Io credo proprio che sia il controllo mentale delle masse.
Sesso, droga e Rock'n'Roll, si diceva. Oggi la cambierei in Pornografia, dorga e TV. C'è solo l'imbarazzo della scelta.

L'america, o meglio i soliti personaggi che ne gestiscono le fila, si impadronisce di territori ostili, ne sfrutta le ricchezze e ne trae droghe per tranquillizzare le teste calde che hanno in casa. Per chi non ha la testa calda, arriva la pornografia con la conseguente crisi di identità sessuale e col deterioramento dei rapporti interpersonali, così da limitare la consapevolezza del sè ed essere legato e vincolato a necessità fisiche e psicologiche altrimenti insesitenti.
Se poi anche così non funzionasse, ecco che arriva la TV. Culto di coloro che "la guardano ma non gli danno retta", e finiscono col bruciarsi le ore e la vita attaccati a messaggi psicologici subliminali, prese in giro colossali, etc.


Sotto quest'ottica, l'ombra del papavero si allunga. Quando anche gli italiani, si mettono a fumare le cosiddette droghe leggere, stanno cadendo nel tranello; e lo stesso dicasi per chi fa uso di TV o prostitute.

Gira e rigira, che sia guerra o politica o sociologia, sono sempre mosse per tenerci sotto controllo. E gli intrecci che prendono queste dinamiche hanno dell'incredibile.


Silver

DarkAngel
Inviato: 29/7/2006 13:16  Aggiornato: 29/7/2006 13:16
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/12/2005
Da: Amsterdam
Inviati: 57
 Re: All'ombra dei papaveri
>>Non sicuramente il danaro (che reperiscono in mille altri modi)
Perchè scusa? se questo è un modo che ti garantisce controllo delle masse e una valanga di soldi perchè no?



>>Sotto quest'ottica, l'ombra del papavero si allunga. Quando anche gli italiani, si mettono a fumare le cosiddette droghe leggere, stanno cadendo nel tranello; e lo stesso dicasi per chi fa uso di TV o prostitute.

Quest'ottica è furviante e sbagliata, perchè implica il fatto che tutti quelli che usano droghe leggere arrivino all'eroina, come affermare che tutti quelli che bevono birra diventino sicuramente alcolisti marci.

Però secondo il tuo ragionamento siccome tutti gli alcolisti hanno iniziato con una birretta (o un bicchiere di vino), allora quella fresca piccola bionda ti porterà sicuramente ad essere un alcolista marico.

scusa, ma qui l'unico tranello è il tuo ragionamento

Redazione
Inviato: 29/7/2006 21:26  Aggiornato: 29/7/2006 21:28
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: All'ombra dei papaveri
Concordo con DarkAngel nel suo "perchè no?" a Silver. Anzi, raddoppio: devono!

I servizi segreti di tutto i mondo - ma soprattutto la CIA, che è una organizzazione mastodontica rispetto a tutte le altre - hanno un continuo bisogno di enormi capitali in nero, per poter finanziare tutte le loro operazioni sporche, che il Parlamento americano non autorizzerebbe mai ufficialmente.

Guarda solo il famoso scandalo Iran-Contras, citato anche nell'articolo, in cui la CIA fu costretta a vendere armi agli iraniani, per ottenere i soldi con cui finanziare la controguerriglia (repressione) in Centroamerica (Negroponte).

Molto più comodi i papaveri, dopotutto.

ELFLACO
Inviato: 29/7/2006 21:29  Aggiornato: 29/7/2006 21:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/10/2005
Da:
Inviati: 1839
 Re: All'ombra dei papaveri
Guardate qua audienza davanti al comitato del senato c'è il direttore della NSA
adesso!!

“Le persone non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi a dover aver paura delle persone.”
Mayer
Inviato: 29/7/2006 22:08  Aggiornato: 29/7/2006 22:08
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/3/2006
Da:
Inviati: 202
 Re: All'ombra dei papaveri
ELFLACO...
e' ancora troppo per me.. non capisco niente.. di cosa stanno parlando?

Mayer
Inviato: 29/7/2006 22:13  Aggiornato: 29/7/2006 22:13
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/3/2006
Da:
Inviati: 202
 Re: All'ombra dei papaveri
Giorgio, complimenti per l'articolo e l'analisi..
degna di Limes..

droga, sesso, ma anche tv,... tutti strumenti per manipolare l'umanita'.
per far produrre le vibrazioni negative utili al sostentamento di chi si oppone ad un cambiamento positivo della societa'

sta a noi decidere se essere manipolati o meno.

a volte mi vedo morpheus che spiega a neo come matrix sia stato creato affinche l'uomo divenisse una pila per le macchine..

e mi chiedo se i watchosky si siano mai resi conto della potenza della metafora che hanno utilizzato..

ELFLACO
Inviato: 29/7/2006 22:31  Aggiornato: 29/7/2006 22:31
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/10/2005
Da:
Inviati: 1839
 Re: All'ombra dei papaveri
Pratticamente quelli della CIA e della NSA stanno appoggiando l'idea che il presidente grazie alla FISA(Foreign Intelligence Surveillance Act)possa aumentare il suo potere per poter intercettare i telefoni dei "terroristi" al estero ma anche negli stati uniti.
Cmq è una farsa.Nemmeno Il sen Kennedy a fatto qualche domandina interressante.Soltanto La Sen Feintein D-dellla California a posto qualche domanda dal punto di vista dei diritti dei citadini alla privacy.

“Le persone non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi a dover aver paura delle persone.”
gobbo
Inviato: 29/7/2006 23:19  Aggiornato: 30/7/2006 0:47
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2005
Da: Neverland
Inviati: 1347
 Re: All'ombra dei papaveri
Un buon articolo Giorgio
Quello che mi impedisce di definirlo ottimo è la parte riservata ai diritti e alla dignità dei albanesi del Kosovo.
A mio parere, ovviamente è una opinione, l’articolo lascia fuori il punto di vista dei albanesi visto che a parlare per il Kossovo nel articolo c'e solo il Primo Ministro della Serbia ,che come nelle migliori tradizioni della politica serba continua con la litania oramai vecchia dei Kossovari criminali,mafiosi e fondamentalisti musulmani.
Ricordiamo che nei anni venti-trenta in un tempo che le teorie sulle razze andavano per la maggiore i Kossovari venivano etichettati dai politici di Belgrado come “gente con la coda” cioè una sottospecie,una sottorazza che tutto sommato non aveva diritto di esistere.
Ad esempio, un uomo politico serbo, Primo Ministro della Serbia Vladan Djordjeviç, improvvisatosi antropologo, aveva sostenuto seriamente nel 1913 che gli albanesi erano residuati di popolazioni primitive che avevano avuto la coda per appendersi agli alberi (secondo lui, ancora nel secolo scorso c'erano nel Kosovo esemplari umani con residui della coda!). Il residuo animalesco degli "arnauti", come venivano chiamati da turchi e serbi gli albanesi, sarebbe stato provato dalla mancanza di un alfabeto.

La stessa musica continua ancora oggi solo che per la maggiore va il traffico dei stupefacenti e il pericolo islamico.

Il gobbo

PS Non è che per caso anche questo luogo è stato contagiato dalla propaganda della Grande Serbia

I LINK.VOGLIO VEDERE I LINK,PLEASE.
Silver
Inviato: 29/7/2006 23:38  Aggiornato: 29/7/2006 23:44
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2005
Da: Torino
Inviati: 615
 Re: All'ombra dei papaveri
Citazione:
Qual'è il fine ultimo della produzione e spaccio di droghe? Delle guerre e del conflitto politico?


Non ho neanche per un secondo pensato che il denaro non centri.
Ma il danaro è un mezzo e non un fine. Serve a comprare persone e mezzi, ma è il risultato che ottengo dal servizio reso da questi ultimi il vero obiettivo.

Citazione:
Quest'ottica è furviante e sbagliata, perchè implica il fatto che tutti quelli che usano droghe leggere arrivino all'eroina, come affermare che tutti quelli che bevono birra diventino sicuramente alcolisti marc


Perdonami e non volermene, ma devo notare che hai usato frasi molto banali per obiettare .
Soprattutto non hai colto il messaggio che volevo trasmettere, cosa che invece ha fatto Mayer.

Premesso che non entrerò nel merito di ciò che hai scritto perché altrimenti si andrebbe OT, cercherò di essere più chiaro.

L'esempio delle droghe leggere, è solo uno dei mille e più esempi possibili.

Il messaggio che volevo trasmettere è che l''uso di droghe (tutte: dalle sigarette ai farmaci), come l'uso di porno (dalle ballerine svestite ai night), come l'abuso della TV (forse si salvano le previsioni del tempo), fanno parte integrante del controllo delle masse.

C'è qualcuno che dubita che l'attuale posizione della serbia e del kosovo, sia frutto della messinscena politica ed orchestrata da una regia nascosta? Siamo davvero fiduciosi di ciò che ci viene fatto vedere alla luce del sole?

Citazione:
a volte mi vedo morpheus che spiega a neo come matrix sia stato creato affinche l'uomo divenisse una pila per le macchine..


Mi sa che però a noi il tubo non ce lo mettono in bocca...


Silver

Mayer
Inviato: 29/7/2006 23:49  Aggiornato: 29/7/2006 23:49
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/3/2006
Da:
Inviati: 202
 Re: All'ombra dei papaveri
Citazione:
Mi sa che però a noi il tubo non ce lo mettono in bocca...




sempre piu' agghiacciante,
rido x non piangere..

DarkAngel
Inviato: 30/7/2006 12:54  Aggiornato: 30/7/2006 12:54
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/12/2005
Da: Amsterdam
Inviati: 57
 Re: All'ombra dei papaveri
>>Perdonami e non volermene, ma devo notare che hai usato frasi molto banali per obiettare .
Non te ne voglio affatto, ho scelto di usare il to stesso tono per dimostrare come tu abbia usato lo
stesso concetto molto banale e scaduto.

>>Soprattutto non hai colto il messaggio che volevo trasmettere, cosa che invece ha fatto Mayer.
No, il messaggio l'ho colto e lo sento vicino al mio pensiero, ed è appunto per questo che mi ha dato fastidio
il supporto ce hai dato alla tua tesi, e ho voluto risponderti


>>L'esempio delle droghe leggere, è solo uno dei mille e più esempi possibili.
Beh, su questo non mi trovo daccordo, per "loro" la cannabis equivale alla fusione fredda, un nemico da combattere
pericoloso per un sistema di controllo dell'energia e dell'informazione che stanno attuando.

E il cadere nella miopia di vedere le cannabis solo come una droga è esattamente quello che vogliono farci credere.

Ti consiglio vivamente di farti un pò di cultura su cosa era la cannabis in Italia prima degli anni 50, a cosa faceva Mr. Ford negli anni 30 con quella piantina, e controlla l'enormità della minaccia che quella piantina alle compagnie petrolifere, energetiche, chimiche, farmaceutiche.

Ripensandoci, hai ragione. L'esempio delle droghe leggere, è solo uno dei mille e più esempi possibili di come usano
una risorsa utile e magnifica contro di noi.

Pausania
Inviato: 30/7/2006 13:07  Aggiornato: 30/7/2006 13:07
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: All'ombra dei papaveri
GobboCitazione:
l’articolo lascia fuori il punto di vista dei albanesi visto che a parlare per il Kossovo nel articolo c'e solo il Primo Ministro della Serbia


E' vero, perché l'articolo non parlava della situazione del Kosovo. Lungi da me mettermi a fare il Salomone e dire chi è nel torto e chi no.

Infatti il mio articolo non parla per niente né dei diritti del Kosovo né di quelli della Serbia. E' vero che sono partito dalle parole del PM serbo, ma che dovevo fare? Se lui ha detto quelle parole in una conferenza ufficiale e io le riporto non significa che lo sostenga.

Comunque, a scanso di equivoci, non mi sono schierato nè per i serbi né per i kosovari

Bimbodeoro
Inviato: 31/7/2006 10:48  Aggiornato: 31/7/2006 10:48
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/6/2006
Da: Amicoland
Inviati: 388
 Re: All'ombra dei papaveri
Mamma mia, ma la realtà supera sempre la fantasia?


"Non è il popolo che deve aver paura del proprio governo, ma è il governo che deve avere paura del proprio POPOLO."

"Sotto questa maschera non c'è solo carne, sotto questa maschera c'è un idea e le idee sono a prova di proiettile."
gobbo
Inviato: 31/7/2006 20:24  Aggiornato: 31/7/2006 20:24
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2005
Da: Neverland
Inviati: 1347
 Re: All'ombra dei papaveri
Ciao Giorgio
Ti rispondo con un po’ di ritardo perchè ho avuto problemi con il pc.

Tu scrivi:
Citazione:
Infatti il mio articolo non parla per niente né dei diritti del Kosovo né di quelli della Serbia. E' vero che sono partito dalle parole del PM serbo, ma che dovevo fare?


Semplicemente non riportarli,anche perché il tema del articolo era se non ho capito male io,
il traffico della droga e il suo sfruttamento
perciò a mio parere non era necessario fare perno sulle dichiarazioni del signor Primo Ministro Serbo,penso che si poteva fare anche diversamente.
Tanto per farti un esempio tu nel articolo parli dei mujaheddin che hanno combattuto sia in Kosovo sia in Bosnia.

Il Primo Ministro Serbo li paragona ai terroristi perchè di fede musulmana, paventando un grande rischio per l’Europa, pero tu capisci che questo non fa null’altro che portare l’acqua nel mulino di certi gruppi e di una media mainstream anche di casa nostra,
dando per scontato l’equazione mujaheddin islamici = terroristi.
Calcando l’accento specialmente sulla parola “islamici”, fomentando cosi il tanto agognato “scontro di civiltà “ che certi gruppi di potere ci riempiono le orecchie da mattina a sera.
Anche perché volendo credere ai soliti noti la cellula da dove parti ATTA non si situava né in Bosnia né in Kosovo ma ad Amburgo nella cattolicissima Germania.

Per queste ragioni credo che avresti fatto bene a non riportarli, ma comunque resta inteso che questo e un semplice parere, e ovviamente non ho la pretesa che tu lo trovi giusto.

Citazione:
Se lui ha detto quelle parole in una conferenza ufficiale e io le riporto non significa che lo sostenga.

Comunque, a scanso di equivoci, non mi sono schierato né per i serbi né per i kosovari.


Ci mancherebbe altro che tu patteggiassi per lì uni o per lì altri.

il gobbo

I LINK.VOGLIO VEDERE I LINK,PLEASE.
Silver
Inviato: 1/8/2006 3:48  Aggiornato: 1/8/2006 3:48
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2005
Da: Torino
Inviati: 615
 Re: All'ombra dei papaveri
Citazione:
>>Perdonami e non volermene, ma devo notare che hai usato frasi molto banali per obiettare .
Non te ne voglio affatto, ho scelto di usare il to stesso tono per dimostrare come tu abbia usato lo
stesso concetto molto banale e scaduto.

>>Soprattutto non hai colto il messaggio che volevo trasmettere, cosa che invece ha fatto Mayer.
No, il messaggio l'ho colto e lo sento vicino al mio pensiero, ed è appunto per questo che mi ha dato fastidio
il supporto ce hai dato alla tua tesi, e ho voluto risponderti


>>L'esempio delle droghe leggere, è solo uno dei mille e più esempi possibili.
Beh, su questo non mi trovo daccordo, per "loro" la cannabis equivale alla fusione fredda, un nemico da combattere
pericoloso per un sistema di controllo dell'energia e dell'informazione che stanno attuando.

E il cadere nella miopia di vedere le cannabis solo come una droga è esattamente quello che vogliono farci credere.

Ti consiglio vivamente di farti un pò di cultura su cosa era la cannabis in Italia prima degli anni 50, a cosa faceva Mr. Ford negli anni 30 con quella piantina, e controlla l'enormità della minaccia che quella piantina alle compagnie petrolifere, energetiche, chimiche, farmaceutiche.



Massimo lascia questo forum molto libero. E io ne condivido in pieno il suo modo.

Ha dato però, nei giorni scorsi, una regola. Una soltanto.

Tu non l'hai rispettata.

Non te ne faccio una colpa, ma io voglio rispettare quella regola, che trovo giusta, e quindi non risponderò al tuo post.


Mi auto-modero e auto-censuro.


Gradirei, nel rispetto della su citata regola, che anche te ti accorga di cosa e come hai scritto.

Per non andare OT, prego tutti di leggere ma non replicare a questo messaggio.
L'articolo di testa è sicuramente più importante.


Silver

Pausania
Inviato: 1/8/2006 16:34  Aggiornato: 1/8/2006 16:34
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: All'ombra dei papaveri
Citazione:
Il Primo Ministro Serbo li paragona ai terroristi perchè di fede musulmana

Il PM serbo dice che sono terroristi. L'allora primo ministro italiano oggi dice che erano terroristi. Un inviato americano dice che sono terroristi. Conclusione: si è fatta la guerra sostenendo i terroristi.

In effetti sarebbe interessante chiedere a D'Alema perché i combattenti per la libertà di ieri sono i terroristi di oggi, visto che abbiamo mandato i nostri aerei a fare la guerra per difendere i terroristi.

Citazione:
tu capisci che questo non fa null’altro che portare l’acqua nel mulino di certi gruppi e di una media mainstream anche di casa nostra, dando per scontato l’equazione mujaheddin islamici = terroristi.

No, non capisco. I media mainstream hanno sempre sostenuto la causa dell'Uck e del Kosovo contro il novello Hitler, genocida e pazzo, Milosevic, a capo di un popolo altrettanto pazzo, quello Serbo.
L'equazione che dici tu in un certo senso è vera, dipende dai punti di vista. Quelli che hanno preso la scuola di Beslan erano terroristi o combattenti per la libertà? (bada che mujaheddin erano pure loro)

Comunque io scrivo quello che è, e se il PM serbo dice una cosa e persino i suoi oppositori gli danno ragione, non dico che sia la verità, ma di certo non lo considero una bufala.

Se poi l'attento lettore(TM) non capisce che tutto ciò che gli viene detto è falso e non realizza che i terroristi islamici sono pagati e armati da noi, quindi anche se esistono lo fanno per il piacere dei gioverni democratici e liberali, non sono io il maestro di scuola che deve spiegare come gira il mondo.

Il discorso dei mujaheddin in Kosovo è strettamente funzionale al discorso generale, che non è solo il traffico di droga, ma il fatto che il traffico di droga, i mujaheddin e le operazioni Nato-America si tengano per manina come i bambini dell'asilo e combacino perfettamente. Il punto è chiedersi se questo sia un caso oppure no....

Citazione:
Per queste ragioni credo che avresti fatto bene a non riportarli

Autocensura perché altrimenti il popolo bue non capirebbe e si farebbe fuorviare? No, grazie.

Nessuno ha bisogno che si tacciano alcune cose solo perché si teme che possano far male...

Duvel
Inviato: 1/8/2006 21:28  Aggiornato: 1/8/2006 21:28
So tutto
Iscritto: 13/3/2006
Da: Vicenza
Inviati: 16
 Re: All'ombra dei papaveri
Bell'ananlisi!!

Qualche anno fa ho letto il libro :"Menzogne di Guerra: le bugie della NATO e le loro vittime nel conflitto per il Kosovo" di Jurgen Elsasser. Questo giornalista utilizzando fonti ufficiali d' una visione della guerra e delle parti in causa completamente opposta a quella delle Tv&Co. Ad esempio addita come terroristi i guerriglieri dell'UCK, i quali avrebbero realizzato la vera pulizia etnica dei balcani: quella di 300000 serbi,rom,ed altre etnie non albanesi. Questo nell'intento di realizzare i progetto della "Grande Albania". In particolare poi getta una luce completamente opposta sugli eccidi di Srebrenica (sarebbero state gonfiate le cifre dei morti, molti scontra con i miliziani sarebbero stati raccontati come massacri di civili) e Racak (non sarebbe opera di serbi)!
E' una ricostruzione corretta?

Pausania
Inviato: 1/8/2006 23:28  Aggiornato: 1/8/2006 23:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: All'ombra dei papaveri
Citazione:
E' una ricostruzione corretta?


L'idea della Grande Albania, speculare alla Grande Serbia, esiste eccome.

La famosa strage di Srebrenica è molto discussa, per la collaborazione dell'Onu all'eccidio e per il fatto di essere stata gonfiata; su Racak ho linkato qualcosina

Purtoppo non è facile dire chi sono i buoni, perché di solito non ce ne sono...

shevek
Inviato: 2/8/2006 12:05  Aggiornato: 2/8/2006 12:05
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: All'ombra dei papaveri
Salut y Libertad. Duvel!

Ho letto anch'io il libro. Per rinfrescare la memoria: Madeleine Albright disse in TV (cito a memoria): "abbiamo fonti sicure (sic) e vi garantiamo che ci teniamo bassi: non ci sono meno di ottocentomila kosovari uccisi dall'esercito serbo". Ora, i kosovari sono (tuttora) poco piu' di novecentomila: la notizia, fosse stata vera anche solo al 10%, avrebbe certamente giustificato il termine "genocidio" allora usato a destra ed a manca. 0ra, la notizia era vera allo 0%. Completamente falsa. L'ONU ha spedito centinaia di medici e paramedici per le decine di migliaia di autopsie che - si presumeva - questi avrebbe dovuto compiere in vista dei processi internazionali. Hanno passato il loro tempo a passeggiare per il Kosovo e, quando hanno potuto analizzare qualche cadavere - come nel caso della famosa strage che doveva giustificare l'intervento NATO - le autopsie hanno completamente smentito le versioni UCK e confermato quelle del governo serbo. Ha ragione PAUSANIA: qui non e' questione di "dire chi sono i buoni, perché di solito non ce ne sono". Milosevicz era quello che era. La questione importante, per noi, e', pero', sapere quale sia la verita', chi dice il falso e, soprattutto, perche'.


Shevek (dalla Croazia, dove finalmente ha ritrovato un INTERNET Point)

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
www.portadimassa.net - WEB-TV e non solo di Filosofia
gobbo
Inviato: 2/8/2006 13:08  Aggiornato: 2/8/2006 13:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2005
Da: Neverland
Inviati: 1347
 Re: All'ombra dei papaveri
Ciao Giorgio
forse io non mi sono spiegato bene e me ne scuso.
Quello che io trovo sbagliato non è la sostanza del tuo articolo ma la forma, e te lo assicuro che non è la questione del popolo bue.
Il fatto è, come ti ho detto (sempre secondo me ) che non si può fare perno sulle dichiarazioni (forse è meglio chiamare con il suo vero nome: Propaganda Ultranazionalista) del Signor Kostunica per quanto riguarda la situazione odierna nel Kosovo, per un motivo molto semplice:
Perché Lui è parte in causa
perciò qualsiasi cosa che lui dice è funzionale alla sua posizione come uomo politico di primo piano.
Come accenni nell’articolo la sua posizione politica in questo momento, è molto difficile perciò lui fa queste dichiarazioni con il semplice intento di portare acqua al suo mulino.
Va da se che tutto quello che Lui dice è in parte vera, mi sarei stupito del contrario,però lui usa queste sue dichiarazioni per buttare fango sui Albanesi del Kosovo,sulla loro dignità e sui loro diritti, e non solo questo ma cerca anche di spaventare gli europei con il bubbone del islamismo oppure quello dei trafficanti di droga.
Spero che ti ricordi quello che la propaganda serba diceva della Bosnia.
“Loro sono musulmani e l’Europa non può permettere di avere nel suo interno uno stato regolato con la Legge Coranica”
Non solo un discorso del genere era falso, ma aveva come un unico scopo di fare si, che i paesi europei non facessero nulla per fermare i massacri al danno del popolo Bosniaco. E fino al massacro nella piazza del mercato di Sarajevo ci sono riusciti.
Secondo il settimanale “Standart” pubblicato a Belgrado il governo serbo sta per sottoscrivere un contratto per 30 milioni di dollari con la compagnia americana “BG&R” (“Barbour, Griffith & Rogers”) che una delle più grandi compagnie nel suo campo, specializzata in lobbying e strategie comunicative.
Ti lascio solo immaginare, grazie alle ramificazioni nella stampa internazionale della suddetta compagnia, come saranno rappresentati il Kosovo e i suoi abitanti.

Citazione:
Quelli che hanno preso la scuola di Beslan erano terroristi o combattenti per la libertà? (bada che mujaheddin erano pure loro)


Non voglio fare un trattato su chi sono i terroristi e chi i combattenti per la libertà.
Però visto che me lo chiedi espressamente ti dico come lo penso:
Uccidendo donne e bambini, non solo non si fa un servizio alla causa della libertà e dell’indipendenza del proprio popolo, ma infanghi tale causa e basta. Chi commette tali crimini deve essere processato e condannato per crimini contro l’umanità.


il gobbo

PS Un caro saluto a Shevek.

I LINK.VOGLIO VEDERE I LINK,PLEASE.
shevek
Inviato: 2/8/2006 13:38  Aggiornato: 2/8/2006 13:40
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: All'ombra dei papaveri
Salut y Libertad a todos... (ed in particolare a Il Gobbo)


Pausania ha messo in evidenza un punto chiave delle politiche di controllo sociale che abbiamo visto all'opera nelle ultime generazioni. E' il caso, credo, di esaminare il contesto in cui queste peculiari politiche di controllo sociale si sono formate.

Agli inizi del secolo scorso, l'idea stessa di una "sostanza proibita" in generale faceva ridere come oggi l'idea di rendere illegale la marmellata alle albicocche: le sparate religioso/moralistiche sull'alcool facevano leva su una sorta di "autoproibizionismo", sul modello dell'astinenza sessuale volontaria. Allo stesso tempo, la forza del movimento operaio e socialista era ai suoi massimi storici e la societa' capitalistico/statale sembrava, a dir poco, traballante, reggendosi sempre piu' sulla pura forza militare - anche nelle democrazie liberali, l'uso degli squadroni della morte in funzione antisindacale era la norma e non l'eccezione (il fascismo italiano stesso, ai suoi inizi, si presentava come una delle tante bande armate antisindacali al servizio del padronato e del potere politico per i "giochi sporchi").

Poi, negli USA, usci' fuori l'idea di proibire per legge la piu' nociva in assoluto di tutte le sostanze psicotrope: l'alcool. Le conseguenze furono molteplici, alcune delle quali del tutto impreviste e inaspettatamente favorevoli al potere politico ed economico. Grazie al proibizionismo, alcune piccole famiglie malavitose si erano arricchite vendendo - rincarato decine e decine di volte rispetto al prezzo ordinario di mercato - l'alcool, instaurando una potenza criminosa mai vista in precedenza e comprando, con gli enormi profitti del proibizionismo, l'acquiescenza del potere politico. Nel periodo precedente, queste famiglie e le strutture corrotte della polizia erano proprio quelle che avevano animato i vari squadroni della morte antioperai e, proseguendo nel loro mestiere, crearono inaspettate forme di complicita'.

Quando il proibizionismo sull'alcool venne dismesso, se ne fecero infiniti altri: era cosi' comodo avere una criminalita' organizzata che:
1. Svolgeva funzioni di "polizia sporca" gratis (le bande precedenti, tipo la Pinkerton, le dovevi pagare profumatamente - queste le finanziavano quei fessi dei drogati);
2. Metteva fuori gioco la criminalita' sociale, che vedeva al suo interno anche tensioni politiche rivoluzionarie e rappresentava il suo ruolo alla "Robin Hood" (vedi il vero Arsenio Lupin);
3. Si infilava una parte delle "classi pericolose" in un percorso di vita assolutamente inconcludente e, soprattutto, la si allontanava da un potenziale percorso sovversivo.

La Criminalita' Organizzata fondata sul traffico delle "sostanze proibite", insomma, e' oggi tutt'altro che un'"Antistato": e' una vera e propria polizia nascosta, con funzioni di controllo sociale estremamente capillari e potenti. I luoghi in cui domina sono, infatti, anche quelli dove le condizioni di vita e di lavoro della popolazione sono i peggiori, perche' sono quelli in cui ha maggiori difficolta' a ribellarsi.

Per cui, di che stupirsi se gli Stati fanno di tutto per appoggiarla, sia direttamente, sia preservando ed ampliando le fonti del suo potere - le "sostanze proibite"?


Shevek (dalla Croazia, con una tastiera senza accentate...)

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
www.portadimassa.net - WEB-TV e non solo di Filosofia
Mayer
Inviato: 2/8/2006 21:51  Aggiornato: 2/8/2006 21:51
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/3/2006
Da:
Inviati: 202
 Re: All'ombra dei papaveri
a questo punto ci si potrebbe porre il quesito:
"cosa fare per contrastare questo dilagare di sostanze proibite, dal momento che sappiamo qual'e' il loro scopo ultimo?"

solo l'autocontrollo o si puo' proporre qualcosa di piu?

shevek
Inviato: 3/8/2006 17:43  Aggiornato: 3/8/2006 17:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: All'ombra dei papaveri
Salut y Libertad, Mayer!


Dici, giustamente: ""cosa fare per contrastare questo dilagare di sostanze proibite, dal momento che sappiamo qual'e' il loro scopo ultimo?"

Semplicemente smettere di proibirle e il problema svanirebbe, riducendosi alle dimensioni pre-proibizionismo. Il danno non sta nella sostanza in se' - tant'e' vero che si proibiscono anche sostanze del tutto innoque - ma in tutto cio' che dicevo nel mio post precedente. Il tossico di oggi andrebbe equiparato all'alcolista di oggi: se lo desidera, lo si puo' anche curare, se non lo desidera, continui pure nella sua dipendenza. Il 99,99% del problema e' nelle conseguenze del proibizionismo: decine di sostanze psicotrope sono state usate per millenni senza che nessuno si accorgesse che erano un "problema".

La soluzione e', dunque, semplicissima: il vero problema e' che le sostanze proibite sono la fonte di finanziamento delle varie "polizie sporche" - per cui, fateci caso, i partiti piu' ferocemente proibizionisti sono anche quelli maggiormente legati a doppio filo alla criminalita' organizzata...


Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
www.portadimassa.net - WEB-TV e non solo di Filosofia
bandit
Inviato: 3/8/2006 19:42  Aggiornato: 3/8/2006 19:42
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: All'ombra dei papaveri
"Semplicemente smettere di proibirle e il problema svanirebbe"
++++++++++++
yup, strano ma sono per una volta d'accordo con Shevek (almeno con la conclusione, con l'analisi un po' meno).
pero' bisogna fare i conti con i signori che dicono che lo stato "ci deve tutelare" (da noi stessi).


Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA