Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE


news internazionali : Budapest 50 anni dopo
Inviato da Pausania il 23/9/2006 0:33:45 (3648 letture)

di Giorgio Mattiuzzo

Lunedì 18 settembre nel centro di Budapest sono scoppiati degli incidenti, dopo una manifestazione di piazza contro il Primo Ministro Ferenc Gyurcsány. Il tutto sarebbe stato causato da una cassetta con la registrazione di un discorso di Gyurcsány, nel quale il Primo Ministro afferma a chiare lettere che negli ultimi due anni il governo ha mentito su tutto, allo scopo di rimanere in vita.

La notizia ha fatto il giro del mondo. E i media hanno prontamente riportato le tragiche parole del Capo del Governo, secondo cui quella è stata la notte più lunga ed oscura dalla caduta del comunismo in poi.

La rivolta è scoppiata quando si sono diffuse le parole di Gyurcsány, assai poco consone

... al ruolo che egli ricopre: «Non c'è scelta, siamo fottuti. Non un po', parecchio. Non c'è nessun altro Paese in Europa che abbia mostrato tanta stupidità come il nostro. È chiaro che abbiamo mentito per un anno e mezzo, forse due anni. È del tutto evidente che quello che abbiamo detto non era vero. Non abbiamo fatto nulla per quattro anni. Non riuscireste a indicarmi un solo provvedimento del governo di cui essere orgogliosi, se non il fatto di essere rimasti al potere. Se dovessimo render conto al Paese di ciò che abbiamo fatto per quattro anni, cosa diremmo?»

Lunedì 18 settembre una manifestazione di circa 2-3000 persone si è radunata in piazza Szabadság e di fronte al Parlamento per chiedere le dimissioni del Primo Ministro. Da questa manifestazione si è staccato un gruppo di 300 persone che si è diretto verso la sede della televisione nazionale, controllata dal governo, MTV. Pare che l'intento iniziale fosse quello di rilasciare un comunicato alla Nazione, ma che poi la situazione sia degenerata. Ne sono scaturiti scontri con la polizia e l'assalto all'edificio, mentre in piazza Szabadság veniva preso d'assalto il monumento ai Sovietici.(1)
Il risultato è stato un centinaio di feriti e danni per 150 milioni di Fiorini (circa 540.000 Euro). (2)
La notizia ha fatto il giro del mondo principalmente per due motivi: innanzitutto perché il prossimo ottobre sarà il cinquantesimo anniversario della Rivoluzione del '56 contro l'invasione sovietica. Inoltre perché non si è potuto evitare di notare l'assonanza con altre rivolte di piazza di altri paesi ex-comunisti, come per esempio la confinante Ucraina.

Tuttavia, vista dall'interno la faccenda pare molto più modesta. Ecco una fonte ungherese: “Una piccola rivolta nel centro della capitale ungherese la scorsa notte ha mandato delle scosse telluriche ai più importanti media del mondo, quando i giornalisti e gli editori hanno combattuto invano per determinare in quale dei vecchi stereotipi riguardo ai tumulti politici nell'Europa post-sovietica la storia potesse essere infilata. [...] Gli editori nelle redazioni in giro per il mondo sono rimasti titubanti quando hanno capito che quella che inizialmente sembrava un'altra sollevazione del tipo “potere al popolo” ad uso delle telecamere era in realtà qualcosa di abbastanza differente. A differenza delle folle di liberal speranzosi e sciatti alla moda scesi in strada nelle recenti proteste contro – e per aiutare a far cadere – i regimi autoritari di Ucraina, Georgia e Serbia, i tumulti di Budapest erano composti per lo più di grezzi contadini di destra con indosso abiti da camionista, del genere con cui nessun illuminato corrispondente-tipo straniero vorrebbe mai uscire insieme, pur non avendo nessun'altra storia sul modello “io c'ero quando è successo” con cui eccitarsi. [...] Non puoi avere una storia su giovani manifestanti che assaltano gli edifici governativi se sono i cattivi – soprattutto quando stanno protestando contro lo stesso tipo di riforma economica approvata dal Fondo Monetario Internazionale contro cui quegli adorabili e virtuosi contadini giù in Bolivia o dovunque sia stanno protestando. Proprio non funziona.” (3)

E non può certo mancare un po' di sano humor nero ungherese: ”Le sporadiche dimostrazioni violente che sono esplose a Budapest e in varie città nel Paese hanno messo l'Ungheria sulle prime pagine dei giornali e dei siti web in giro per il mondo. Ma indovinate.... Non ce ne importa più! Esatto: considerando la questione nel suo complesso, mentre inizialmente era abbastanza interessante, adesso è di una noia mortale. E volete sapere perché? Per un motivo solo, perché verosimilmente non ne uscirà niente di concreto, come per esempio la caduta del governo o un'altra invasione della Russia. Di più, non c'è stato un solo morto, o un singolo edificio bruciato alle fondamenta.

Fino a stamattina, la conta dei feriti raggiunge appena un numero a tre cifre, solo una manciata dei quali sono più seri di una caduta in bicicletta, e non abbiamo visto un solo edificio bruciato completamente oppure esploso, e meno di 10 veicoli incendiati (paragonati alle 1173 auto bruciate in una sola notte durante gli stessi festeggiamenti in Francia lo scorso autunno). [...]
Ma siccome l'intera faccenda dovrebbe riguardare l'onestà, continueremo nel gioco e saremo anche più onesti del solito. Allo stato dei fatti, tratteremo l'intera “Rivoluzione del '06” per quello che riteniamo sia: un piccolo e colorato carnevale da strada allestito per fare un favore ad annoiati scocciatori di destra, a boriosi politici (inclusi alcuni disonesti come e più dell'attuale primo ministro) e a boriosi mass-media.
(4)

Secondo i testimoni oculari, i fatti si sono svolti secondo quanto più o meno riferito dai media internazionali: 2-3000 manifestanti in piazza Szabadság, controllati da una sessantina di poliziotti. (5) Qui sono scoppiati i tafferugli, e un gruppo di 300 persone si è diretto verso la sede della televisione ungherese. Pochi manifestanti contro pochi poliziotti male equipaggiati e male addestrati hanno creato un bel po' di confusione, ma niente di così serio da poter gridare ad una nuova rivoluzione. Pare che a questi scontri abbia partecipato anche un noto commentatore sportivo nazionale ed anche un poliziotto, già tratti in arresto.

Tuttavia qualche giorno prima si era sparsa una notizia allarmante: un gruppo che si definiva “Organizzazione dei Guerrieri della Democrazia” aveva minacciato di far diventare Budapest un “buco fumante” se il Primo Ministro non si fosse dimesso. E questi aveva incolpato il capo dell'opposizione, Viktor Orbán, di legittimare questo genere di minacce, poiché aveva affermato in precedenza che il governo attuale è illegittimo. (6)

Gyurcsány ha colto la palla al balzo, affermando che “dimostrare in strada non è una soluzione ma una fonte di crisi e di conflitto. Dobbiamo contenere quel conflitto e prevenire la crisi”. Ha inoltre aggiunto che il suo discorso altro non era se non l'accusa fatta ad un'intera classe dirigente di essere corrotta ed inetta. Perché – come è noto – il problema è un altro: “La vera questione nella politica ungherese non è più chi ha mentito e quando, ma chi è che può fermare tutto questo. Chi osa affrontare – onestamente, a volte con passione e senza peli sulla lingua – le bugie e le mezze verità degli ultimi 16 anni? Noi l'abbiamo fatto.” (7)

Non sono mancati i provocatori: durante la pacifica manifestazione contro il governo nella città di Pécs, nel sud del Paese, alcuni agitatori hanno preso d'assalto la sede del Partito Socialista, quello del Primo Ministro. Mentre sempre a Budapest una donna che parlava inglese è stata fermata mentre aveva con se dei coltelli da cucina. Ha affermato di essere andata in Ungheria per manifestare contro il premier. (8)

A conti fatti quindi le proteste sembrano essere state ingigantite dai media internazionali, complice l'imminente anniversario della Rivoluzione e i precedenti dei Paesi circonvicini, più che essere una vera e propria sollevazione popolare contro il governo. Ma alcune notizie fanno riflettere, soprattutto quella dell'attacco, simbolico e per questo pregno di significati, al monumento ai Sovietici. Infatti a luglio il Comitato Nazionale per le Elezioni ha stabilito che i monumenti sovietici in Ungheria non devono essere demoliti ed è stato raggiunto un accordo con la Russia a riguardo. (9)

I rapporti con la Russia devono essere complicati. Anche l'Ungheria dipende per le forniture economiche dalla Gazprom. Inolre la Russia vuole mettere le mani sulla compagnia di bandiera ungheresa, la Malév. (10) Ma d'altro canto la OTP Bank, la principale banca ungherese, si sta espandendo su tutta la regione ed anche in Russia, dopo aver acquisito il 96,4% del capitale della russa Investsberbank per $477 milioni. (11)

E' quindi probabile che questa manifestazione, anche se non è la Rivoluzione del '56, né la Rivoluzione Arancione, possa costituire un avvertimento di quello che accadrà in futuro.
Giorgio Mattiuzzo (Pausania)

Note:


(1) Lies' admission fuels fire, BudapestSun.com 21/9/06.
(2) Ft 150mn damage caused to property in BudapestCaboodle.hu 22/9/06.
(3) Hungary's Revolution that Wasn't, Pestiside.hu 19/9/06.
(4) Your Uprising is, Like, So Two Nights Ago Pestiside.hu 21/9/06.
(5) Budapest burns, BudapestSun.com 21/9/06.
(6) Hungarian Voters Open New Dialogue with Government, Pestiside.hu 15/9/06.
(7) Cfr. n. 1.
(8) Update on Budapest demonstrations, Caboodle.hu 22/9/06
(9) Soviet monument to stay on Budapest central square, Caboodlenews 24/7/06.
(10) Siberian company KrasAir to bid for Malév, Cabbodlenews 11/9/06.
(11) , Borsainside.com 9/7/06;
(12) [url=http://www.thebanker.com/news/fullstory.php/aid/4177/Hungary's_OTP_buys_banks_in_Balkans,_Russia_and_Ukraine.html] Hungary’s OTP buys banks in Balkans, Russia and Ukraine [/url] TheBanker.com 7/8/06.


Voto: 0.00 (0 voti) - Vota questa news - OK Notizie


Altre news
28/11/2015 10:00:00 - Il nuovo sito è pronto
26/11/2015 19:40:00 - Fulvio Grimaldi a Matrix
24/11/2015 11:00:00 - Caccia russo abbattuto dai turchi
22/11/2015 20:20:00 - Ken O'Keefe: "ISIS = Israeli Secret Intelligence Service"
21/11/2015 21:00:00 - L'uomo che uccise Kennedy
19/11/2015 19:00:00 - La solitudine
18/11/2015 21:21:31 - Vladimir Putin - conferenza stampa al summit del G20
17/11/2015 13:50:00 - Dopo Parigi
15/11/2015 22:30:00 - Commenti liberi
14/11/2015 9:40:00 - À la guerre comme à la guerre
13/11/2015 23:00:00 - Nuovi attentati a Parigi
11/11/2015 19:50:00 - Atleti russi dopati, brutti e cattivi
10/11/2015 19:30:00 - Fini, Grillo, Travaglio - e il giornalismo che non fa i conti con sé stesso
9/11/2015 18:30:00 - "Bag it!" Documentario (Ita)
8/11/2015 9:09:03 - Commenti liberi

I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Pausania
Inviato: 23/9/2006 10:08  Aggiornato: 23/9/2006 10:08
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Budapest 50 anni dopo
BUDAPEST '06 VS BUDAPEST '56: UNA GUIDA PER SCRIBACCHINI STRANIERI SENZA INDIZI


1956 - 2006

I rivoluzionari sfidano la fanteria pesante che ha l'ordine di sparare per uccidere
Chi protesta sfida poliziotti a noleggio armati alla leggera che hanno l'ordine di andare a casa prima che qualcuno si faccia male

Volontà dei rivoluzionari di sacrificare la loro vita per la causa
Non volontà dei manifestanti di di sacrificare le loro vite per la causa, soprattutto perché non sono esattamente certi di quale sia la loro causa

Rivoluzionari lasciati giacere morti sulle strade
Manifestanti lasciati giacere ubriachi sulle strade

Decine di carri armati dati alle fiamme
Alcune auto date alle fiamme

Folle che superano il milione
Molti nella folla hanno stipendi che superano il milione

Sollevazione contro la dittatura di un solo partito imposta dall'esterno Sollevazione contro un governo democraticamente eletto cinque mesi prima, due settimane prima di un'altra elezione

Quando la nube di polvere si dissolve, i rivoluzionari sconfitti passano l'inverno tra le nevi della Siberia
Quando la nube di polvere si dissolve, i manifestanti sconfitti passano l'inverno tra le nevi dell'Austria

Si formano enormi file per il pane
Si formano enormi file per fare una foto

I rivoluzionari vengono accusati di essere le pedine di cinici reazionari di destra
I manifestanti sono le pedine di cinici reazionari di destra

Gli ungheresi stanno spaventati in casa, impressionati dai russi
Gli ungheresi stanno spaventati in casa, impressionati dai manifestanti

L'occidente rifiuta in intervenire, distratto dagli eventi in Medio Oriente e temendo la guerra nucleare globale con la Russia
L'occidente rifiuta in intervenire, distratto dagli eventi in Medio Oriente e perché fondamentalmente non gliene frega niente.

I corrispondenti esteri che coprono il conflitto intelligentemente scivolano non visti attraverso il confine ovest protetti dal buio della notte, che ha permesso loro di sfuggire l'arresto da parte dell'omicida polizia segreta Comunista
I corrispondenti esteri che coprono il conflitto intelligentemente convincono i loro giornali che non ci sono voli a basso costo disponibili, facendo in modo di maturare costosi punti fedeltà presso le compagnie aeree di loro gradimento




- MESSAGGIO PROMOZIONALE -

Chi riesce a pronunciare correttamente il nome del Primo Ministro ungherese vince bambolina e cappellino. Nemmeno Linucs ha mai offerto tanto in una volta sola.

Satirus
Inviato: 23/9/2006 10:14  Aggiornato: 23/9/2006 11:23
Mi sento vacillare
Iscritto: 24/4/2006
Da: Luogocomune
Inviati: 511
 Re: Budapest 50 anni dopo

felice
Inviato: 23/9/2006 10:28  Aggiornato: 23/9/2006 10:28
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/3/2006
Da: Parma
Inviati: 759
 Re: Budapest 50 anni dopo
ecco cosa avviene a Roma, oggi 24 dicembre 2006

rivoluzionari sfidano la fanteria pesante che ha l'ordine di sparare per uccidere
Chi protesta sfida poliziotti a noleggio armati alla leggera che hanno l'ordine di andare a casa prima che qualcuno si faccia male

Volontà dei rivoluzionari di sacrificare la loro vita per la causa
Non volontà dei manifestanti di di sacrificare le loro vite per la causa, soprattutto perché non sono esattamente certi di quale sia la loro causa

Rivoluzionari lasciati giacere morti sulle strade
Manifestanti lasciati giacere ubriachi sulle strade

Decine di carri armati dati alle fiamme
Alcune auto date alle fiamme

Folle che superano il milione
Molti nella folla hanno stipendi che superano il milione

Sollevazione contro la dittatura di un solo partito imposta dall'esterno Sollevazione contro un governo democraticamente eletto cinque mesi prima, due settimane prima di un'altra elezione

Quando la nube di polvere si dissolve, i rivoluzionari sconfitti passano l'inverno tra le nevi della Siberia
Quando la nube di polvere si dissolve, i manifestanti sconfitti passano l'inverno tra le nevi dell'Austria

Si formano enormi file per il pane
Si formano enormi file per fare una foto

I rivoluzionari vengono accusati di essere le pedine di cinici reazionari di destra
I manifestanti sono le pedine di cinici reazionari di destra

Gli ungheresi stanno spaventati in casa, impressionati dai russi
Gli ungheresi stanno spaventati in casa, impressionati dai manifestanti

L'occidente rifiuta in intervenire, distratto dagli eventi in Medio Oriente e temendo la guerra nucleare globale con la Russia
L'occidente rifiuta in intervenire, distratto dagli eventi in Medio Oriente e perché fondamentalmente non gliene frega niente.

I corrispondenti esteri che coprono il conflitto intelligentemente scivolano non visti attraverso il confine ovest protetti dal buio della notte, che ha permesso loro di sfuggire l'arresto da parte dell'omicida polizia segreta Comunista
I corrispondenti esteri che coprono il conflitto intelligentemente convincono i loro giornali che non ci sono voli a basso costo disponibili, facendo in modo di maturare costosi punti fedeltà presso le compagnie aeree di loro gradimento

Solo col governo di sinistra possono passare SORDIDE e SILENTI le riforme di destra. Il SOLE é storto! Sento di navigare su una nave tarmata. Le tarme sono tante che la nave sulla quale viaggio é destinata a risolversi consumata nel fuoco delle GUERRE.
Forgil
Inviato: 23/9/2006 22:06  Aggiornato: 23/9/2006 22:06
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/8/2006
Da: Villa Bacilla
Inviati: 211
 Re: Budapest 50 anni dopo
Belli i tempi in cui si sapeva chi manifestava contro cosa, se si era in guerra o no e chi combatteva contro chi...e anche i tempi in cui la gente non riceveva informazioni, rispetto ai nostri in cui ogni parola è storpiata dallo specchio della menzogna o è soffocata nell' indifferenza.

"Le uniche idee a cui abbiamo diritto sono quelle che mettiamo in pratica" informazione alternativa peacereporter
Vivi
Inviato: 24/9/2006 3:30  Aggiornato: 24/9/2006 3:36
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/10/2004
Da: nord Italia
Inviati: 198
 Re: Budapest 50 anni dopo
Citazione:
Autore: yabasta88 Inviato: 23/9/2006 22:06:11

Belli i tempi in cui si sapeva chi manifestava contro cosa, se si era in guerra o no e chi combatteva contro chi...e anche i tempi in cui la gente non riceveva informazioni, rispetto ai nostri in cui ogni parola è storpiata dallo specchio della menzogna o è soffocata nell' indifferenza.

E che vi aspettavate, sono più di 15 anni di frustrazioni causate dalle “riforme” per la “flessibilità” ed il “risanamento finanziario” pretese da Bruxelles per entrare nell'Unione. È la rivolta contro l’Unione Sovietica d’Europa.

Citazione:
"Nos pays en ont assez de devoir se serrer la ceinture et de supporter la tutelle occidentale. Il est temps de renouer avec nos valeurs et nos intérêts nationaux", martelaient les populistes tchèques, hongrois et slovaques au cours des campagnes électorales législatives de 2006, fédérant ainsi des populations aux motivations très diverses.

"I nostri paesi ne hanno abbastanza di doversi stringere la cintura e sopportare la tutela occidentale. È tempo di ricollegarsi ai nostri valori ed i nostri interessi nazionali ", martellavano i cechi populisti, ungheresi e slovacchi nel corso delle campagne elettorali legislative del 2006, unendo così popolazioni con delle motivazioni molto diverse. Infatti cosa c'è in comune tra il populismo della destra polacca euro-scettica ed anti-russa e l’alleanza ultra nazionalista slovacca?

Sotto forme diverse, nazionalismo, populismo - "la lotta contro la corruzione ha reso il populismo rispettabile" - questa è la rivolta contro questa 'democrazia' come 'mercato', contro la corruzione, l’iniquità e le promesse non mantenute, contro l'abbandono delle identità nazionali al “mercato” e lo smantellamento dello Stato sociale che, bene o male, prima c’era.

Analyse
Turbulences en Europe centrale, par Anne Rodier
LE MONDE - 21.09.06

http://www.lemonde.fr/web/imprimer_element/0,40-0@2-3232,50-815308,0.html


Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA