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Medicina : Il killer nel cassetto
Inviato da Redazione il 27/9/2006 22:16:58 (7407 letture)

di Cassandra

Tre, in un giorno. Un uomo uccide, senza motivo, la madre e il padre a martellate. Una mamma, senza motivo, si getta dal balcone con la sua bimba in braccio e muore.

Gli inquirenti indagano, alla ricerca del "motivo scatenante, magari un litigio", riferisce la televisione. Pare che tutti e due i personaggi in questione avessero "problemi di depressione" e "fossero in cura" per questa ragione.

Questi casi succedono sempre pi spesso. Suicidi, omicidi di parenti, carneficine in famiglia... tutte persone che non avevano problemi, tranne "un po' di depressione" per la quale "erano in cura".

Chiss se gli inquirenti un giorno, alla trecentesima vittima,

riusciranno ad avere un colpo di genio e a fare due pi due, magari andando a ravanare tra le ricette mediche.

Non lo dico da giallista. Lo dico perch ogni volta che sento una di queste storie mi viene in mente la scioccante rivelazione fattami da un amico, professore universitario e ricercatore ad alto livello di biochimica.

"Il Prozac uccide. E' provato che in molti casi provoca impulsi irrefrenabili che portano al suicidio o all'omicidio, in genere di persone vicine". Nell'ambiente scientifico lo sanno tutti, il segreto di Pulcinella. Perch non lo dicono???

Ma dai!!!! E rideva, come a darmi dell'ingenua.

C' qualche inquirente online? Andate a guardare tra le ricette mediche, chiss che non troviate l'assassino.

Cassandra

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I commenti sono propriet dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
soleluna
Inviato: 27/9/2006 22:34  Aggiornato: 27/9/2006 22:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2005
Da: orbita di Anarres
Inviati: 1309
 Re: Il killer nel cassetto
Citazione:
Questi casi succedono sempre pi� spesso. Suicidi, omicidi di parenti, carneficine in famiglia.


Su questa nota avrei qualche perplessità

L'aumento dei casi di crimini familiari è un dato statistico sul quale molte posso essere le note di merito rispetto alla rilevazione dei casi e le interpretazioni stesse ai dati

nel primo caso, una raccolta sistematica di dati non è comparabile in periodi differenti tra loro, visto che le modalità di rilevazione degli eventi muta, pertanto dati di oggi, con dati di 40-60 anni fa sono tra loro non sempre conciliabili

il secondo punto è più spinoso:
potrebbe essere che ad una apparente variazione in alto del numero complessivo di casi si associ una maggiore visibilità sociale e mediatica degli eventi incresciosi, concomitante ad una maggiore denuncia delle violenze domestiche, ora reato, anni addietro no.

Paradossalmente, il maggior numero di eventi venuti a conoscenza delle statistiche potrebbe rivelare più che un aumento complessivo dei casi, solo un aumento dei casi noti, erodendo quello che in criminologia viene chiamato il numero oscuro (reati di cui non si viene a conoscenza)

Pat

"perche' ballate e vi fate l'acconciatura, visto che qua e' impossibile anche comprare da mangiare?"
"perche' magari oggi e' l'ultimo giorno che viviamo, e vogliamo amarlo quanto piu' possibile"
Grozny
ivan
Inviato: 27/9/2006 22:43  Aggiornato: 27/9/2006 22:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: Il killer nel cassetto
Dalla Stampa:

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200609articoli/11384girata.asp

Citazione:


CRONACHE
Macerata, uccide padre e madre con un'ascia
e confessa l'omicidio
Erano circa le 22, quando si sono udite grida provenire dall'abitazione
27/9/2006



MACERATA. Ha ucciso il padre e la madre in preda a un raptus - dovuto ai disturbi nervosi di cui era sofferente. L'uomo ha dichiarato sul primo momento ai carabinieri intervenuti in soccorso della donna (morta successivamente in ospedale per le ferite riportate alla testa e alle braccia) di non sapere nulla del delitto, dimostrando però di essere in pieno stato confusionale.

...


_gaia_
Inviato: 28/9/2006 0:01  Aggiornato: 28/9/2006 0:01
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/2/2006
Da:
Inviati: 1460
 Re: Il killer nel cassetto
Gli psicofarmaci hanno effetti collaterali tra cui gli stessi fenomeni che vorrebbero "curare".
La situazione peggiora quando questi psicofarmaci vengono somministrati a minori.
Fantomatiche sindromi da iperattivit annegate nella droga di turno che causa fra le altre infinite cose: depressione, tachicardia, idee suicide... solo per dirne tre.
Per chi ha la voglia e la pazienza di spulciare un bel database di info e notizie, segnalo questo sito specificamente dedicato alla farmacovigilanza sui minori:
www.giulemanidaibambini.org

Quando l'arte medica si vende al mero profitto...

Demon84
Inviato: 28/9/2006 0:20  Aggiornato: 28/9/2006 0:20
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/2/2006
Da:
Inviati: 224
 Re: Il killer nel cassetto
Non possiamo dire che ogni volta che ci sia una strage in famiglia sia colpa di un farmaco, però sicuramente un farmaco un serve ad un beneamato ca**o secondo me.

Ci sono tantissime cause che possono portare ad uno sbilanciamento del proprio bioritmmo, e a volte non le vediamo, quello che a tanta gente manca è uno sfogo fisico, magari un bel sacco da boxe in camera per dare una bella 50ina di pugni dopo il lavoro.
Molte persone sono paranoiche, si mettono in testa di avere cose che non hanno: "sono stressato" "sono depresso".. invece di guardare dentro di se e dirsi "devo reagire" pigliano e vanno dal medico a farsi infinocchiare.
Molti sono scontenti della propria vita, ma la vita alla james bond non esiste, le avventure a scoprire tesori nascosti o girare il mondo sono cose da film, le 4 settimane di vacanze all'anno non servono a niente lo stesso, perché tanti non partono nemmeno (spesso perché le finanze non lo permettono), per cui bisogna trovare qualcos'altro per sfogarsi.

Provate a cambiare lavoro se potete, diminuite il carico di lavoro che vi danno, basta farsi mettere i piedi in testa.
Basta portarsi il lavoro a casa, il lavoro sta dov'è e basta, state con la famiglia e gli amici.
Fate sport, anche mezz'oretta a sera basta, un po' di corsa, palestra, o altro.
Ogni tanto spegnete il cellulare, la luce, anche il/la fidanzato/a, chiudetevi in un angolo possibilmente silenzioso (mettetevi i tappi) e chiudete gli occhi.. lasciatevi andare.. vedrete che dopo stare meglio perché a volte basta un po di relax e di silenzio per sentirsi bene.
Sono sistemi collaudati, provateli e vedrete che di farvi prescrivere spazzatura non ne avrete bisogno!!!!

Notte a tutti!!!!

Citazione:
"Il mio viaggio di scoperte non ancora finito, sebbene io ormai sia un uomo...pi cose conosco meno cose capisco e meno cose capisco pi mi sembra di tornare bambino" (Demon's summons 2006)
florizel
Inviato: 28/9/2006 0:32  Aggiornato: 28/9/2006 0:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Il killer nel cassetto
"Andate a guardare tra le ricette mediche, chiss� che non troviate l'assassino."

Qualche link informativo:

"Molti, sempre meno comunque, si chiederanno se il contenuto di questo articolo corrisponde a verità. A loro dico di non dimenticare Poggiolini che ha accumulato ricchezze enormi assecondando le case farmaceutiche. Dico anche di non dimenticare De Lorenzo che ha confessato di avere riscosso una tangente di 600 milioni delle vecchie lire per rendere obbligatoria la vaccinazione per l'epatite B. A loro non gliene fregava niente della tua salute né di quella dei tuoi bambini."

Leggo dallo stesso articolo:"Negli Usa la pillola è stata autorizzata per la terapia di depressione e disturbi ossessivo-compulsivi dopo una fase sperimentale che ha messo in evidenza la sua efficacia in età pediatrica, dopo gli 8 anni. "

***** *****
"Da notare che le persone coinvolte nello studio scientifico citato non solo svilupparono idee di suicidio, ma in diversi casi tentarono di commetterlo con modalità tali da cercare di evitare ogni tentativo di salvarli.Alcuni acquistarono o si procurarono armi da fuoco. Altri si sono dichiarati perseguitati da idee suicidarie così intense e violente che togliersi la vita sembrava essere l'unico modo di farle cessare.
Gli effetti descritti si manifesterebbero in una percentuale di pazienti che assumono Prozac che può variare dal 1,3 al 7,5 %."


***** *****
Questo l'avevo già postato in un forum di LC sull'argomento, ma vale la pena ripostarlo qui:

" Questa denuncia, pubblicata dal giornale «The Observer», parte dall’agenzia che si occupa della protezione ambientale: nel corso di normali ispezioni, il «Drinking Water Inspectorate» (Dwi) ha infatti inaspettatamente trovato tracce di Prozac® nell’acqua potabile."


La casa produttrice del Prozac è la Eli Lilly, statunitense.
Qualche informazione circa il "criterio" sanitario seguito da questa multinazionale:

Antipsicotico Zyprexa, Eli Lilly pagherà 690 mln $ per chiudere migliaia di cause

C'è una sua filiale anche in Italia.

***** *****
"Eli Lilly multinazionale farmaceutica statunitense che produce il maggior numero di “pastigliette” della felicità!"

E con questo link qui, le cose cominciano ad essere un po' più chiare:

"Poco prima che il presidente George W. Bush convertisse la proposta di legge sulla Sicurezza Interna in legge, un non meglio specificato membro del Congresso ha inserito nel testo della legge una disposizione che blocca le cause legali intentate contro il produttore - il produttore farmaceutico Eli Lilly & Co. - di un discusso vaccino conservativo denominato thimerosal, utilizzato nei vaccini somministrati ai bambini.
(...)
I critici affermano che la famiglia Bush e l'attuale amministrazione hanno troppi legami con la Eli Lilly: Bush padre, che negli anni '70 faceva parte del consiglio di amministrazione; l'amministratore del bilancio della Casa Bianca Mitch Daniels, un tempo dirigente della Eli Lilly; il CEO della Eli Lilly Sidney Taurel, che lavora nel Gruppo di Consulenza per la Sicurezza Interna del Presidente."


Cazzarola, tiriamole anche in materia di "salute" le nostre conclusioni.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libert non verr declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
mowax
Inviato: 28/9/2006 1:04  Aggiornato: 28/9/2006 1:04
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/7/2006
Da:
Inviati: 33
 Re: Il killer nel cassetto
miiiiiiiii ma sti bush sono come il prezzemolo
sono dapertutto ...

ha ragione chavez.... devil

Tubo
Inviato: 28/9/2006 1:37  Aggiornato: 28/9/2006 1:37
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 16/6/2006
Da:
Inviati: 1663
 Re: Il killer nel cassetto
Io non vedo tutta questa novità.
Atti del genere non sono nè una novità ne' dovrebbero shockare alcuno.
Dare la colpa ai "rimedi" farmacologici neanche mi sembra la giusta via.
E' più un fatto di come la specie umana si conformi man mano all'epoca che vive.
Questo tipo di manifestazioni di violenza ci sono sempre state nel sopito animo dell'uomo, e nel corso dei tempi hanno preso connotazioni differenti ma non troppo diversificate; l'omicidio è quanto di più naturale esista, cosi' come il suicidio.

Il vecchio discorso della nonna ( ai miei tempi....) come al solito si rivela in tutta la sua scarsezza documentaria:
Noi viviamo da qualche anno nell'era dell'accesso, accesso a informazioni audio e video come nessun'altra generazione ha mai potuto sperimentare.
Ogni tipo di retorica sull'argomento quindi si esaurisce ancor prima di nascere.

E' tutto sommato in buona fede la nonna...ma non può avere un termine di paragone, e questo è da tenere ben presente sempre!

Ricordiamoci di Euripide e della sua Fedra ad esempio, e di come 2400 anni fa alcuni "orribili" tabù odierni come Edipo venissero trattati pubblicamente perchè pubblicamente veritieri.

Tubo
Inviato: 28/9/2006 1:49  Aggiornato: 28/9/2006 1:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 16/6/2006
Da:
Inviati: 1663
 Re: Il killer nel cassetto
Aggiungo che sono assolutamente certo del fatto che l'utilizzo di alcuni psycho-farmaci deteriori e ottunda alcune facoltà che di solito sono "sveglie".
Esperienza fatta.

ivan
Inviato: 28/9/2006 4:38  Aggiornato: 28/9/2006 4:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: Il killer nel cassetto
La cosa più "simpatica" di molti farmaci, prozac e caffeina compresi, e' che essi passano indisturbati dagli impianti di depurazione cittadini e finiscono, pertanto, nell'ambiente con ripercussioni sul lungo termine che nessuno al momento può provedere.
Tant'è vero che mi pare che la CE voglia stringere le maglie sulle caratteristiche degli impianti di depurazione delle acque reflue urbane.

cocis
Inviato: 28/9/2006 8:31  Aggiornato: 28/9/2006 8:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Il killer nel cassetto

Satirus
Inviato: 28/9/2006 9:33  Aggiornato: 28/9/2006 9:33
Mi sento vacillare
Iscritto: 24/4/2006
Da: Luogocomune
Inviati: 511
 Re: Il killer nel cassetto

vernavideo
Inviato: 28/9/2006 10:22  Aggiornato: 28/9/2006 10:24
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: Il killer nel cassetto
Ma quale Prozac, per la depressione molto meglio la canapa!

La marijuana come la penicilina

«Non si può più negare l'alto valore terapeutico della cannabis». Intervista a Lester Grinspoon, psichiatra e docente all'Università di Harvard
Marina Impallomeni
Lester Grinspoon, psichiatra e professore emerito dell'Università di Harvard, è uno dei maggiori studiosi della canapa e dei suoi usi, tra i quali quello terapeutico. A quest'ultimo ha dedicato «Marijuana: la medicina proibita», una pietra miliare per il movimento americano e internazionale che si batte per vedere riconosciuto il diritto dei malati di curarsi con la canapa senza dover ricorrere necessariamente ai derivati sintetici o semi-sintetici, come il Marinol o il Sativex, acquistabili in farmacia. Grinspoon ha tenuto un seminario ieri a Roma per iniziativa di Forum droghe-Fuoriluogo, in collaborazione con la Regione Lazio.
Professor Grinspoon, perché ha paragonato la cannabis alla penicillina?
Per me è sempre più chiaro che la marijuana è un farmaco meraviglioso. Quando la penicillina fu scoperta per la prima volta, nel 1928, il suo valore terapeutico non era stato ancora riconosciuto, e fu compreso solo nel 1941. Essa aveva tre qualità. La prima era il suo bassissimo livello di tossicità; allo sesso modo, la marijuana ha una tossicità molto bassa, e non ha mai causato un singolo caso di morte per overdose. In secondo luogo, la penicillina era estremamente versatile; così anche la marijuana, che è indicata per trattare il glaucoma, il morbo di Crohn, la sclerosi multipla, l'emicrania, e l'elenco potrebbe continuare a lungo. In terzo luogo, la penicillina, una volta entrata in produzione, si è rivelata poco costosa. Lo stesso vale per la marijuana, se togliamo quella che io chiamo la «tassa della proibizione». Negli Usa, un'oncia di marijuana sul mercato nero può costare anche 300 dollari (un'oncia è pari a 28,35 grammi, ndr). Se non fosse proibita, costerebbe al massimo 30, 40 dollari. E un'oncia è tanto! Ma c'è di più: la marijuana può essere inalata e quando la si fuma, va subito nei polmoni e fa effetto in pochi minuti. Questo è molto importante per il paziente, perché gli consente di valutare qual è la dose sufficiente a lenire il dolore o a produrre l'effetto desiderato. Il paziente è la persona che si trova nella condizione migliore per giudicare e regolare la dose a seconda del bisogno.
Ma secondo la sua esperienza clinica, i pazienti sono in grado di autoregolarsi?
Sì, ci riescono molto bene. Alcuni di loro assumono cannabis solo due volte alla settimana e gli basta. La necessità varia a seconda del tipo di disturbo di cui il paziente soffre, e anche da persona a persona, ma le persone imparano a capire quel è la dose di cui hanno bisogno. Il fatto che il paziente abbia il controllo su ciò che assume è un bene.
Lei ha parlato di «farmaceuticalizzazione» della marijuana. Cosa intende?
Prendiamo la GW Pharmaceuticals (casa farmaceutica inglese produttrice del Sativex, uno spray sublinguale, ndr). Nel Sativex non c'è niente che non sia presente anche nella marijuana fumata. Mancano però degli ingredienti che a mio parere possono contribuire all'effetto terapeutico insieme al Thc. La GW è andata dal governo inglese e ha detto: «Noi possiamo produrre una marijuana che non rappresenta una minaccia per i due principali effetti tossici: il danno polmonare e l'effetto psicoattivo». Per me questo non ha senso, perché chiunque può avere un effetto psicoattivo assumendo il Thc, che è il principale principio attivo della marijuana. Inoltre, con il Sativex, è molto più difficile adattare la dose alle proprie esigenze. In teoria dovrebbe fare effetto in una ventina di minuti, ma è difficile valutare quanto principio attivo venga assorbito attraverso la lingua, e quanto venga ingerito involontariamente, con un assorbimento molto più lento. Vi è poi un'altra considerazione. Non sono affatto sicuro che l'effetto psicoattivo costituisca un problema. Che c'è di male se un paziente malato di sclerosi multipla riferisce di sentirsi meglio? Tra le altre cose, la cannabis è un antidepressivo. Secondo me il governo federale teme che la gente veda con i propri occhi gli effetti benefici della marijuana. Vedendo che assumendola non succede niente di terribile, le persone si chiederanno perché negli Usa vengono arrestate quasi 800.000 persone all'anno per uso di cannabis, quando perdiamo ogni anno 150.000 persone per il tabacco e 50.000 per l'alcol, e nessuno per la marijuana.
Sugli effetti medici della canapa c'è chi chiede ulteriori sperimentazioni cliniche, nonostante esista già una mole enorme di evidenze aneddotiche. Qual è il valore di queste ultime?
Quelle che adesso sono chiamate evidenze aneddotiche, fino all'inizio degli anni '60 venivano chiamate evidenze cliniche. Le persone facevano osservazioni empiriche sui pazienti, ed è così che abbiamo scoperto tante cose sulle medicine. Poi sono arrivati gli «studi controllati a doppio cieco», diventati la misura dell'efficacia del farmaco. Ma questi studi non sono infallibili, come dimostra ad esempio il caso del Vioxx, un farmaco simile all'aspirina, ritirato dal mercato perché aveva fatto registrare una maggiore incidenza dei casi di infarto. Altri farmaci approvati dalla Food and Drug Administration si sono rivelati dotati di una efficacia molto bassa. Inoltre, i criteri con cui stabiliamo se un farmaco è accettabile sono due: l'efficacia e la tossicità, più o meno bassa.
A suo parere l'approvazione della cannabis da parte della Food and Drug Administration dovrebbe essere o no un obiettivo per il movimento americano?
No, penso che non sia necessario. Che cosa fa la Fda? Essa garantisce al paziente che una sostanza sia efficace e sicura. Ma migliaia di anni di uso della marijuana hanno dimostrato, in particolare negli ultimi duecento anni, che è un farmaco efficace ed è infinitamente meno tossico , ad esempio, dell'aspirina.

___________

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sar utile a tutti per capire meglio i termini della questione
Bimbodeoro
Inviato: 28/9/2006 13:54  Aggiornato: 28/9/2006 13:54
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/6/2006
Da: Amicoland
Inviati: 388
 Re: Il killer nel cassetto
Attenzione sempre achi ci circonda

"Non il popolo che deve aver paura del proprio governo, ma il governo che deve avere paura del proprio POPOLO."

"Sotto questa maschera non c' solo carne, sotto questa maschera c' un idea e le idee sono a prova di proiettile."
florizel
Inviato: 28/9/2006 14:21  Aggiornato: 28/9/2006 14:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Il killer nel cassetto
vernavideo, ho "qualche" perplessità.
Se la maijuana dovesse "passare" come rimedio curativo approvato dal sistema sanitario degli stati,diventerebbe IMMEDIATAMENTE appannaggio di qualche multinazionale che la metterebbe in commercio, proponendone l'uso anche dove eventualmente non serve; dal momento che il suo principio attivo è l'alcaloide, il Thc, appunto,siamo sicuri che non andrebbe ad amplificare gli stati d'animo che si vorrebbero "curare"?

Ma, più specificamente: andrebbero indagate le cause dei disagi sociali e personali, e andrebbe spiegato meglio cosa si intende con "depressione".
Ho la sensazione che, insieme a tante altre cose che accadono "normalmente", qui ci stiano togliendo anche il diritto di "sentirsi tristi", o di esprimere i propri disagi.
Attraverso l'intervento "sanitario" ad oltranza, si limitano quelle possibilità di intervenire "empaticamente" sui disequilibri interiori, senza considerare che la tendenza è quella di mettere allo stesso livello comuni malesseri e malattie mentali più complesse.
Ovviamente, questo riduce l'individuazione delle specificità e porta acqua al mulino del grande business farmaceutico, è ovvio che un farmaco adatto a "TUTTI" o alla "MAGGIOR PARTE" è auspicabile per chi lo produce e lo distribuisce.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libert non verr declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
vernavideo
Inviato: 28/9/2006 14:44  Aggiornato: 28/9/2006 14:45
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: Il killer nel cassetto
Ciao Florizel,
Citazione:

Se la maijuana dovesse "passare" come rimedio curativo approvato dal sistema sanitario degli stati,diventerebbe IMMEDIATAMENTE appannaggio di qualche multinazionale che la metterebbe in commercio, proponendone l'uso anche dove eventualmente non serve;

Sarebbe difficile, visto che tra le altre cose la canapa e' facilissima da coltivare a qualsiasi latitudine e con qualsiasi clima tranne i piu' estremi. Bastano un vaso ed un poco di acqua per coltivare una pianta che cresce come l'ortica (di cui e' una parente stretta).
Citazione:

..dal momento che il suo principio attivo è l'alcaloide, il Thc, appunto,siamo sicuri che non andrebbe ad amplificare gli stati d'animo che si vorrebbero "curare"?

Se ti riferisci all'effetto comunemente chiamato "paranoia", credo che sia dovuto alle sostanze con cui la resina della canapa (l'elemento di base per il "fumo") viene tagliata e/o concimi chimici usati per la coltivazione.
A basse dosi, l'erba produce semplicemente un senso di rilassatezza. A dosi maggiori puo' provocare stordimento ed/o euforia. In genere si tratta di senzazioni piacevoli, sopratutto quando non e' fumata, ma consumata come tisana o aereosol.
Tra l'altro, l'effetto antidepressivo della canapa e' solo un "effetto collaterale" di una pianta indicata per trattare una serie impressionante di patologie.

Per il resto sono assolutamente d'accordo con te.

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sar utile a tutti per capire meglio i termini della questione
Demon84
Inviato: 28/9/2006 16:12  Aggiornato: 28/9/2006 16:12
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/2/2006
Da:
Inviati: 224
 Re: Il killer nel cassetto
Per quanto riguarda la canapa..

Citazione:
Ma secondo la sua esperienza clinica, i pazienti sono in grado di autoregolarsi?


Volete una piccola confessione????
Ho fumato canapa quasi tutte le sere per un anno intero...anche 6 "canne" a sera e da quel periodo mi sento meglio con me stesso, mi ha aiutato ad ammorbidire certi lati del mio carattere, e mi ha aperto, per così dire "nuovi orizzonti" mentali, naturalmente il grosso del lavoro l'ho fatto io in quel periodo (parlo di un anno fa), la canapa è stata un aggiunta.. ma credo che sia meglio molto pratica come calmante (mi facevo di quelle dormite!).
Bisogna solo abituarsi all'odore, e al "gusto" che lascia in bocca, ma penso sia il minimo o no ?

Citazione:
"Il mio viaggio di scoperte non ancora finito, sebbene io ormai sia un uomo...pi cose conosco meno cose capisco e meno cose capisco pi mi sembra di tornare bambino" (Demon's summons 2006)
Demon84
Inviato: 28/9/2006 16:17  Aggiornato: 28/9/2006 16:21
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/2/2006
Da:
Inviati: 224
 Re: Il killer nel cassetto
Citazione:
A basse dosi, l'erba produce semplicemente un senso di rilassatezza.


diciamo che riesce a farti ridere anche quando sei incazzato nero.

Citazione:
Tra l'altro, l'effetto antidepressivo della canapa e' solo un "effetto collaterale" di una pianta indicata per trattare una serie impressionante di patologie


Fai una terapia di gruppo con gente che fuma canapa a tutto spiano.. altro che antidepressivo..si va in discoteca tutti dopo!!!!

Citazione:
Se la maijuana dovesse "passare" come rimedio curativo approvato dal sistema sanitario degli stati,diventerebbe IMMEDIATAMENTE appannaggio di qualche multinazionale che la metterebbe in commercio, proponendone l'uso anche dove eventualmente non serve


Sarebbe la fine delle case farmaceutiche, perché TUTTI l'avrebbero in casa, quindi un medicinale a bassissimo costo, visto che si potrebbe andare tranquillamente a comprare i semi e poi coltivarcela per i fatti nostri.
Anche se si mettessero a vendere "fialette" di canapa o "sigarette" di canapa, non servirebbe a niente, secondo me, perché prima o poi tutti capirebbero che costano meno i semi!
Ed è per questo che non viene legalizzata, anzi la si combatte, c'è una bella sezione sotto luogocomune che parla della storia della "mari".

Pensate che le case farmaceutiche non sappiano quanto fa bene la canapa?
Lo stesso motivo per cui i medicinali hanno migliaia di controindicazioni, le più comuni sono mal di testa, dolori di vario tipo, nausee,... perché????
Perché il corpo avrebbe diritto di ribellarsi a quelle schifezze chimiche che ci fanno ingerire per curare cose di cui forse, non siamo nemmeno veramente malati.

Per il mal di testa bastano un divano, un po' di silenzio e un té caldo, che in sostanza non vi costa nulla, invece le aspirine qui si pagano 12 franchi a confezione (circa 7-8 euro), il té mi costa sicuramente meno!!!!

Citazione:
"Il mio viaggio di scoperte non ancora finito, sebbene io ormai sia un uomo...pi cose conosco meno cose capisco e meno cose capisco pi mi sembra di tornare bambino" (Demon's summons 2006)
_gaia_
Inviato: 28/9/2006 19:36  Aggiornato: 28/9/2006 19:37
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/2/2006
Da:
Inviati: 1460
 Re: Il killer nel cassetto
Una news in tema:
(link per scaricare l'allegato completo)
Gli inquietanti effetti collaterali degli psicofarmaci
Ricercatori indipendenti, non sovvenzionati dalle case farmaceutiche, hanno rilevato che diversi psicofarmaci causano nelle persone che li assumono tendenza al suicidio e atteggiamenti violenti. Pi di 200 azioni legali sono state indette contro la Eli Lilly, Pfizer e GlaxoSmithKline, i produttori rispettivamente del Prozac (fluoxetine) Zoloft (sertraline) e Paxil (paroxetine), con laccusa di aver causato suicidi ed omicidi da parte di pazienti pochi giorni o settimane dopo che furono loro prescritti uno o pi di questi psicofarmaci, occultando informazioni preziose ai consumatori sui potenziali effetti colleterali di questi psicofarmaci.


Florizel:
Citazione:
ndrebbero indagate le cause dei disagi sociali e personali, e andrebbe spiegato meglio cosa si intende con "depressione".
Ho la sensazione che, insieme a tante altre cose che accadono "normalmente", qui ci stiano togliendo anche il diritto di "sentirsi tristi", o di esprimere i propri disagi.

Sono d'accordo: con un tessuto sociale disgregato in cui i rapporti di reciproca solidariet sono quasi aboliti diviene pi facile cadere nella rete abilmente tesa in nome del "una pasticca per ogni male", distorcendo sentimenti umanissimi e trasformandoli in disturbi se non addirittura vere malattie.

Dov' il rapporto personale tra gli individui? Sparito! Sostituito dal piattume della pasticca uguale per tutti.

Credo che riusciremmo a risolvere il 99% dei problemi "sociali" semplicemente... parlandoci, e riappropriandoci di un rapporto autentico e profondo che fa della "societ" non gi una massa informe e indefinita, ma un caleidoscopio di individui tutti diversi e unici che sono e si sentono vicini -- allora la "societ" diverr davvero un "tessuto sociale".

(scusate ma sono una frana a esplicare concetti come questi)

clausneghe
Inviato: 28/9/2006 19:54  Aggiornato: 1/10/2006 19:39
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/4/2006
Da: nordcentro
Inviati: 1679
 Re: Il killer nel cassetto
Anch'io faccio la mia piccola "confessione"...Sono 30 anni che fumo tutti i giorni Hascish ,tabacco e (quando si trova) erba... Eppure godo di ottima salute e il medico mi conosce poco,l'ospedale meno ancora... Non ho mai avuto bisogno delle schifezze proposte dalla medicina ufficiale,e spero di andare avanti cos,fino a che mi prenda un colpo secco,in modo da non farmi toccare dalle manacce degli uomini in bianco (o verde) Per contro,purtroppo tante persone che conoscevo,anche pi giovani di me,che si astenevano da Bacco,Tabacco ecc. sono gi passate a miglior vita.. Deve essere come ha detto quel tale: Ci che per alcuni un veleno,per altri una ambrosia deliziosa... Il THC il mio alleato fidato,dopo 30 anni di uso ( ho calcolato di aver consumato fin'ora c.a 18 Kg di canapa e derivati) il mio corpo-mente ne totalmente impregnato e io ne sono contento... E per non ne sono dipendente perso,mi trovo pi condizionato dal tabacco... Comunque ,se mi fosse chiaro che morir per questo "stile di vita" mi andrebbe anche bene,sempre meglio di morire per avere assorbito a mia insaputa i veleni sparsi dai soliti noti,che di fatto ci circondano,presenti nel cibo,nell'acqua e nell'aria... Arrivato alla soglia dei 50 anni,voglio adesso dedicarmi alla coltivazione del mio Dio vegetale,e nel contempo cominciare a estrarre i principi psico-attivi dalle droghe naturali,che sono presenti attorno a noi (funghi,piante,fiori,radici e anche insetti) gratis,basta saperle riconoscere e trattare.. Devo anche dire che solo ora dico la mia verit senza paura,per tutti questi anni ho vissuto come clandestino,per via del pesante e artificiale marchio del proibizionismo,che ci ha gettato addosso lo stesso potere nefasto che celebra i venefici e le bombe,che pratica l'omicidio a freddo e che si alimenta con i soldi derivanti dalla proibizione... Il proibizionismo non vuole il nostro bene,altrimenti non ci manderebbe in galera o peggio,esso un dogma ideologico della peggior specie...Basta guardare i suoi alfieri per capirlo..

tiziano
Inviato: 28/9/2006 21:32  Aggiornato: 28/9/2006 21:32
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/2/2006
Da:
Inviati: 31
 Re: Il killer nel cassetto
Scusate se esco fuori tema.... ma come mai da due giorni vedo tutti i caratteri accentati nel sito in maniera errata?

es.. "Il Prozac uccide. E' provato che in molti casi provoca impulsi irrefrenabili che portano al suicidio o all'omicidio, in genere di persone vicine". Nell'ambiente scientifico lo sanno tutti, 蠩l segreto di Pulcinella. Perch蠮on lo dicono???

Siccome mi capita da due diversi computer, immagino che il problema non sia del mio sistema.....

clausneghe
Inviato: 28/9/2006 21:47  Aggiornato: 28/9/2006 21:47
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/4/2006
Da: nordcentro
Inviati: 1679
 Re: Il killer nel cassetto
Tiziano,ciao... Vedi che non è un problema del tuo p.c. è proprio qualcosa che riguarda il Sito... ora io non sò dirti se è un gap tecnico oppure un deliberato sabotaggio.. il che non mi sorprenderebbe... Perchè può essere che a forza di molestare il can che dorme abbiamo provocato i primi minacciosi ringhii.. saluti da C.N.

TrunksZ
Inviato: 29/9/2006 12:33  Aggiornato: 29/9/2006 12:33
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/4/2006
Da:
Inviati: 56
 Re: Il killer nel cassetto
Mi associo a tutto quello detto sulla marijuana. Complimenti a clausneghe per il suo stile di vita, lo stesso di molti di noi.
Io ad esempio ho smesso di fumare sigarette e mi "curo" solamente con la maria.
Non da dipendenza e non tossica.
Consiglio lo stesso anche a voi.

abbidubbi
Inviato: 29/9/2006 14:41  Aggiornato: 29/9/2006 14:52
Mi sento vacillare
Iscritto: 31/8/2005
Da: roma
Inviati: 671
 RE: Il killer nel cassetto
La cannabis Linux e il prozac windows...
La cannabis mette paura a bigfarma perch ha costi risibili ( open-source ) e cresce in tutto il pianeta (localizzazione eccellente). Potenzialmente rappresenta una minaccia su ben tre fronti: farmacologico, tessile ed editoriale (carta, giornali ecc).

Discutevo tempo fa con alcuni amici sullo scellerato proibizionismo e conseguente demonizzazione della cannabis (demonizzazione ben documentata in questo articolo di Massimo Mazzucco).
Incollo il mio intervento per "confessarmi" come il buon clausneghe.

(Il thread verteva sulle conseguenze di una eventuale "morte" del proibizionismo):

"Dici che ci sarebbe un aumento del consumo di cannabis? sai a chi penso? a quelli come me che si rompono un p le palle di dover frequentare ambienti infrequentabili per potersi fare una trombetta in santa pace. Che bel sogno, andare in tabaccheria e comprarsi un p di hashish doc, magari scegliendosene anche la provenienza o la qualit. Non sto qui ad elencare i vantaggi che questa "rivoluzione" porterebbe. Voglio solo far notare che la demonizzazione della cannabis, questa generosissima pianta che tanto ha dato all'umanit, ben si presta a motivi squisitamente elettorali, laddove l'elettorato (la massa, i grandi numeri) purtroppo sistematicamente male informato.
Io sono informato. Io so. Io so cosa succede al mio corpo quando mi faccio una canna. Lo so perch me le faccio da quando riesco a tenerle in mano, insomma io sono quello che si dice un "consumatore abituale", e lo sono da circa 25 anni. E ho sempre voluto sapere, sin dall'inizio, cosa mi mettevo in corpo. Aggredii lo scibile sull'argomento, divorai (e divoro) avidamente tutto, di parte e non. Per giungere a una verit, soggettiva, mia: le canne non fanno tutto il male che mi vogliono far credere. Tralasciando allegramente pesanti elementi sociali, economici e politici, guarder pi approfonditamente "il mio particulare". Io non ho mai riscontrato ripercussioni fisiche sul mio corpo, dovute all'uso di cannabis: sfido chiunque a dimostrami la nocivit della cannabis e la sua eventuale influenza sulla mia costante, intensa attivit sportiva (anche a livello agonistico internazionale) che ha costellato la mia vita. Sfido chiunque a dimostrarmene la sbandierata dipendenza: per me fumare un piacere indissolubilmente legato alle possibilit finanziarie del momento, non da stimoli del mio corpo, fisiologici o patologici che siano. Dal mio corpo non ne ho. Dalla mente nemmeno.Non ho mai avvertito pressioni, non ho mai patito l'assenza di uno stato mentale. Per me, fumare canne solo un piacere, innocente ed innocuo, (il danno maggiore lo fa la combustione del tabacco e la nicotina) come pu esserlo il bere un bicchiere di vino o l'addentare una tavoletta di cioccolato."

Io sto mentendo. (Eubulide, V secolo a.C.)
tommy79
Inviato: 29/9/2006 17:56  Aggiornato: 29/9/2006 17:56
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 1131
 RE: Il killer nel cassetto
Perch non parliamo, invece, delle migliaia di persone che NON si suicidano(o NON ammazzano qualcuno) proprio a causa degli psicofarmaci?

E' del tutto improbabile che la causa degli eventi narrati nell'articolo dipenda dagli antidepressivi ma, qualora fosse anche vero, questi pochi casi sono solo poche eccezioni che non inficiano l'utilit di tanti psicofarmaci.
Che poi ci siano medici che li danno anche quando non servono un altro discorso ma l colpa del medico non certo del farmaco.
Io di gente che guarita dalla depressione e la tiene sotto controllo grazie alle pillole ne conosco a bizzeffe.........e mai nessuno impazzito.

wuorf40
Inviato: 30/9/2006 1:04  Aggiornato: 30/9/2006 1:53
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/4/2005
Da:
Inviati: 335
 RE: Il killer nel cassetto
Citazione:
..dal momento che il suo principio attivo è l'alcaloide, il Thc, appunto,siamo sicuri che non andrebbe ad amplificare gli stati d'animo che si vorrebbero "curare"?

Il thc e' solo uno dei 60 principi attivi benefici contenuti nella canapa ....
inoltre provate ad associare un po' di spirulina e quanche goccia di ginseng durante il giorno e poi mi saprete dire....
io riesco a lavorare concentrato anche 20 ore al giorno....( anche la notte a volte)

edit:
le erbe e' vero che non hanno controindicazioni ne' danno assuefazione ma e' sempre bene provare una minuscola dose x vedere se sono idonee al nostro fisico....magari a me fa benissimo la spirulina mentre ad un altra persona potrebbe risultare inefficace e allora deve provare altre cose tipo rabarbaro, iperico ecc ecc...
ad esempio se prendo tropppo ginseng mi manda in overclock e devo prenderne solo 10 goccie al giorno su dose consigliata di 60 ...cmq una volta ne ho prese 90 gocce e sono solo stato sveglio un po' di piu' la notte ma null' altro!

wuorf40
Inviato: 30/9/2006 1:29  Aggiornato: 30/9/2006 1:31
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/4/2005
Da:
Inviati: 335
 RE: Il killer nel cassetto
Citazione:
Io di gente che guarita dalla depressione e la tiene sotto controllo grazie alle pillole ne conosco a bizzeffe.........e mai nessuno impazzito.

Non tutti certo!
molti vanno diretti al campo santo prima del tempo!!...e senza impazzire!!

wuorf40
Inviato: 30/9/2006 5:28  Aggiornato: 30/9/2006 5:33
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/4/2005
Da:
Inviati: 335
 RE: Il killer nel cassetto
Citazione:
E' del tutto improbabile che la causa degli eventi narrati nell'articolo dipenda dagli antidepressivi

se gli antidepressivi avessero sempre lo stesso medesimo effetto sul cervello come se fosse il primo giorno di assunzione allora sarebbe del tutto improbabile che la causa degli eventi narrati nell'articolo dipenda dagli antidepressivi
ma purtroppo l'effetto cambia nel tempo e si chiama assuefazione

TrunksZ
Inviato: 30/9/2006 15:31  Aggiornato: 30/9/2006 15:31
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/4/2006
Da:
Inviati: 56
 RE: Il killer nel cassetto
Oltre ai benefici fisici c' da considerare l'impatto sociale. Sono rimasto estasiato dall'armonia che si respira ad Amsterdam dove legale. Una scena tipo: due distinti signori in un coffeshop che fanno colazione leggendo il giornale, gustandosi una pipetta d'erba; avrei voluto vedere mio padre al loro posto. Oppure si vede gente da sola che va li per riflettere sulla vita,leggersi un libro etc.
Viene presa come una filosofia di vita, un modo per rilassarsi e conoscere se stessi, oltre a socializzare e tanti altri aspetti positivi.
Ovviamente qui da noi si pensa solamente che chi ne fa uso vada in giro a bruciare bidoni e fare incidenti. Sempre per via dell'ideologia comune inculcata da chi sapete voi.

tommy79
Inviato: 30/9/2006 15:49  Aggiornato: 30/9/2006 15:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 1131
 RE: Il killer nel cassetto
Bhe...a questo punto ho visto anche gente stare malissimo per via degli spinelli. Su me stesso non che facciano dei begli effetti. ora non santifichiamo la cannabis......

TrunksZ
Inviato: 30/9/2006 20:59  Aggiornato: 30/9/2006 21:01
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/4/2006
Da:
Inviati: 56
 RE: Il killer nel cassetto
Ovviamente come per tutte le cose il troppo stroppia. se uno che non ha mai bevuto birra si scola 1 litro non star certo bene ma chi abituato gli fa il solletico.
La stessa cosa vale per le canne, dipende dal tuo fisico e da altri fattori, come ad esempio la paura degli effetti e lo stato d'animo della persona.Se non c' informazione qualcuno pu anche farne un uso errato.
Lodevole l'iniziativa ai rave ad esempio dove all'ingresso ti forniscono dei volantini con gli usi,pro e contro delle singole robe che possibile reperire all'interno del rave stesso.

clausneghe
Inviato: 1/10/2006 19:46  Aggiornato: 1/10/2006 19:46
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/4/2006
Da: nordcentro
Inviati: 1679
 RE: Il killer nel cassetto
Ciao,Abbidubbi...sei dei nostri.. Una pura curiosit: che sport pratichi? grazie se vorrai rispondere... Ti saluto con simpatia C.Neghe

clausneghe
Inviato: 1/10/2006 19:57  Aggiornato: 1/10/2006 19:57
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/4/2006
Da: nordcentro
Inviati: 1679
 RE: Il killer nel cassetto
Ciao Trunksz...Citazione:
Sono rimasto estasiato dall'armonia che si respira ad Amsterdam dove legale.
vero,gi vent'anni f io provai la stessa bella sensazione freguentando piazza Dam e la Milkstrasse...Reputo l'Olanda come uno dei Paesi pi liberi e tolleranti in materia,noi Italiani meschini e terroni dovremmo imparare da loro..


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