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di Massimo Mazzucco
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Iraq : Tre Iraq per un'America felice
Inviato da Redazione il 20/10/2006 9:36:51 (6718 letture)

Ormai le notizie, almeno per chi ha un pò di memoria, non sono più degli "eventi che accadono ", ma una semplice conferma di una nuova scena del Grande Copione che è stata girata e messa in archivio esattamente come previsto.

Il Grande Copione è il progetto di conquista mondiale da parte dei neocons, noto come PNAC, che punta sulla installazione strategica permanente di forze militari americane in medio Oriente, dovunque sia possibile controllare le risorse energetiche presenti in quella zona. Un esempio a caso può essere l'Afghanistan, per il suo gas naturale, oppure l'Iraq, per il suo petrolio. Con l'Iran stretto fra i due, a fare gola ai neocons in maniera fin troppo provocante.

Già dall'autunno del 2003, quando si iniziava a capire che la "passeggiata a Baghdad" rischiava di diventare un secondo Viet-Nam, ...

... qualcuno iniziò sospettare che la palese "incapacità" degli americani di mettere sotto controllo la nazione fosse in realtà una scelta ben precisa, intesa a gettare il paese nel caos, portarlo alla guerra civile, e poter così procedere alla divisione in tre parti dello stato iracheno, che avrebbe permesso un molto più facile controllo dei pozzi petroliferi.

Il vero problema degli americani infatti sono i sunniti, che vivono soprattutto nel centro-nord del paese, quindi senza sbocchi sul mare. Sunnita era Saddam, sunniti erano tutti i capoccioni del suo governo, e sunnita era stato quindi il tallone sotto cui questa decisa minoranza - i sunniti non superano il 20% della popolazione irachena - aveva tenuto sotto controllo l'intero paese per oltre trent'anni.

La sfortuna dei sunniti è che dalle loro parti di petrolio ce n'è poco, e le strutture di cui dispongono per estrarlo sono le più obsolete ed inefficienti dell'intero paese. Logico quindi per gli americani cercare di liberarsi in qualunque modo di questo peso morto, per lasciarli poi a marcire nel loro angolo di deserto inutile. E visto che i Kurdi, l'altra minoranza del paese, che vive quasi tutta nel nord-est (a ridosso della Turchia), non vedono l'ora di diventare uno stato indipendente, la ripartizione a tre lascerebbe gli americani liberi di fare affari con i soli sciiti, molto più malleabili e sensibili ai "valori americani" dei buzzurri del nord.

Una conferma che il piano di ripartizione era in via di implementazione - e che quindi tutti i disordini erano non solo tollerati ma forse addirittura provocati - fu il palese accordo fra gli americani e l'Ayatollah Al-Sistani durante l'assedio di Najaf, roccaforte del ribelle sciita Al Sad'r. Dopo aver promesso al mondo che non avrebbero tolto l'assedio finchè fosse stato loro consegnato il ribelle, bastò un fugace intervento dell'Ayatollah per mettere a tacere il barbuto rivoltoso, mentre i corazzati e le jeep americane retrocedevano silenziosamente fra le sabbie del deserto.

Che cosa possa aver voluto in cambio l'Ayatollah non è difficile da immaginare, visto che da quel giorno gli sciiti divennero ufficialmene i "buoni" del paese, e ottennero la promessa di una Costutizione basata sulla religione islamica, esattamente come l'Ayatollah desiderava. [I sunniti invece avevano impostato una società a forte prevalenza laica, in cui il potere religioso era stata ridotto ad un ruolo marginale].

E così, di bomba in bomba, di attentato in attentato, di disordine in disordine, si è arrivati ultimamente ad una media nazionale di cento morti giornalieri, dovuti agli scontri fra le diverse fazioni, che nessuno può più permettersi di ignorare.

Puntuale, dalle pagine del Sunday Times della scorsa domenica, spunta l'inossodabile James Baker che ci fa sapere, a nome dell'"Iraqi Study Group" di cui è presidente, che stanno per presentare una ricerca dalla quale emerge chiaramente la necessità di dividere al più presto in tre parti la nazione irachena, vittima di una guerra civile ormai inarrestabile.

James Baker, l'uomo che guidò il team di Bush alla conquista della Casa Bianca nelle controverse elezioni del 2000, dove la storia prese la svolta che ci ha condotto nella situazione catastrofica in cui ci troviamo oggi. James Baker, l'uomo che nel 1991 era, casualmente, ministro degli esteri durante la Prima Guerra del Golfo, condotta in Iraq dal padre dell'attuale Presidente.

Da Baghdad l'ambasciatore americano in Iraq, Zalmay Khalilzad - che sarebbe come se noi avessimo un italiano a far da ambasciatore americano a Roma - fa sapere che il governo "di unità nazionale" sta scricchiolando sotto il peso delle violenze, e che nei due mesi che mancano alla consegna della Costituzione definitiva ormai si potrà fare molto poco per raggiungere un accordo fra i diversi gruppi etnici che si stanno contendendo il potere a Baghdad. Bisogna cominciare a pensare ad una soluzione diversa, che permetta agli americani di ritirarsi senza per questo lasciare il paese nel caos più totale. Ad esempio, perchè non dividere in tre la nazione, secondo le linee etnico-geografiche che già la contraddistinguono?

Dulcis in fundo, anche Madame Condolezza allarga sconsolata le braccia, fa boccuccia di dispiacere, e annuncia tutta compita che ormai la situazione irachena è irrimediabilmente fuori controllo.

Un Iraq diviso in tre parti sembra davvero essere l'unica soluzione valida per una situazione che nessuno avrebbe mai potuto prevedere.

Massimo Mazzucco


VEDI ANCHE:

Il doppio inganno iracheno

Come si dice "guerra civile"?

Sadr “fuorilegge” come nei western: è Bremer lo sceriffo.

Mai fare i conti senza l'Ayatollah

Tutte le notizie sull'Iraq (categoria)

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Pasquino
Inviato: 20/10/2006 9:43  Aggiornato: 20/10/2006 9:51
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2005
Da:
Inviati: 234
 Re: Tre Iraq per un'America felice
scusa Massimo se vado leggermente OT ma questa notizia è spassosa
inevitabile leggerla e commentarla...

in pratica, trovati morti delle torri dopo aver aperto un tombino... ma davvero pensano che siamo scemi o non sanno loro di esserlo?

Lo Stato al cittadino pignora, all'industriale elargisce, al banchiere regala.
cocis
Inviato: 20/10/2006 10:17  Aggiornato: 20/10/2006 10:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Tre Iraq per un'America felice
la forza dell'esplosione delle torri li avrà fatti passare attraverso i tombini...

Autore: Pasquino Inviato: 20/10/2006 9:43:57

scusa Massimo se vado leggermente OT ma questa notizia è spassosa
inevitabile leggerla e commentarla...

in pratica, trovati morti delle torri dopo aver aperto un tombino... ma davvero pensano che siamo scemi o non sanno loro di esserlo?

bigdaddy
Inviato: 20/10/2006 10:22  Aggiornato: 20/10/2006 10:22
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/1/2006
Da: roma
Inviati: 293
 Re: Tre Iraq per un'America felice
Aspetto con sempre più impazienza la campagna elettorale del mid-term ed i suoi relativi sviluppi...penso proprio che stavolta ne vedremo delle belle...chissà che non comincino ad entrare in funzione i "campi di lavoro" della Hally Burton...

Votarsi alla materia Frantuma le anime

Trovarsi nello spirito Unisce gli uomini

Vedere sé nell'altro Edifica mondi
Ramingo
Inviato: 20/10/2006 11:00  Aggiornato: 20/10/2006 11:02
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/10/2005
Da: Puglia
Inviati: 657
 Re: Tre Iraq per un'America felice
Massimo,sembra strano,ma la notizia era passata in televisione la settimana scorsa...ero sotto la doccia e l'ho sentita chiaramente,ma uscito(dato che laragazza faceva zapping)non ho capito la fonte.
Pensavo di essermela sognata!
Ma secondo "loro" i "gomblottisti" ste cose le indovinano a culo...!?

Una serie di domande mi nasce però...
l'Iran può aver fatto un patto con un dichiarato nemico!?
Gli sciiti sembrano accettare meglio le "americanate",dici...
Ma vogliono una legislatura religiosa!?
L'ayatollha e Admaninejhad sono in perpetuo scontro,va bene,ma possono agire in così disaccordo!?Con gli USA!?
Lo smembramento dell'Iraq fa gola anche a loro,finalmente avrebbero la maggior parte di quel territorio "sciitizzato"...ma sanno che va bene anche all'odiato Israele,sanno che lo vogliono bombardare...
O sono solo idioti che pensano che alla lunga ogniuno sia in grado di fottere l'altro...
Oppure hanno ragione quelli del LEAP.
Cioè la nuclearizzazione dell'Iran renderebbe quel petrolio praticamente inutilizzabile per taaaanto tempo;ergo sono minacce vane,troppo anti-economico.
Allora dovrei dare credito a quell'articolo di Disinformazione su quel gruppo segreto contro-Tradizionale in Iran!!!???
Più mi sembrano chiare le cose,più mi incasino...

La storia insegna che quando si diventa indifferenti e si perde la volontà di combattere, qualcuno che ha la volontà di combattere prenderà il sopravvento. Colonel Arthur "Bull" Simons
Linucs
Inviato: 20/10/2006 13:57  Aggiornato: 20/10/2006 13:57
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Tre Iraq per un'America felice
Il Grande Copione è il progetto di conquista mondiale da parte dei neocons, noto come PNAC, che punta sulla installazione strategica permanente di forze militari americane in medio Oriente, dovunque sia possibile controllare le risorse energetiche presenti in quella zona. Un esempio a caso può essere l'Afghanistan, per il suo gas naturale, oppure l'Iraq, per il suo petrolio.

Tradotto: siccome il prezzo del petrolio è lievemente aumentato (anche negli USA, ovviamente) a causa del brillante intervento in medio oriente, si sospetta che "l'amministrazione Bush" sia al servizio di quattro teste di scodella dementi che sfruttano l'altrettanto demente governo federale (a sua volta sfruttatore di contribuenti) per i propri luridi interessi, tra i quali parare il culo allo stradannato quanto inutile fazzoletto di terra il cui nome non scrivo, perché ho appena mangiato e mi verrebbe la nausea a sentirne parlare un'altra volta.

Ma possiamo sempre sperare che negli USA ritorno il più selvaggio maccartismo rivolto però ai nostri allegri eroi col cappellino, così almeno avremo il piacere di vedere certe testoline di pesce (ormai troppo avvezze a comandare) farsela finalmente nei pantaloni e possibilmente togliersi dai piedi, per non farsi mai più rivedere fuori dal proverbiale "muro di difesa" pagato da qualche imbecille americano con le sue povere tasse.

"Evviva!"

Dulcis in fundo, anche Madame Condolezza allarga sconsolata le braccia, fa boccuccia di dispiacere

Lo so io che "boccuccia" fa Condoglianza Rice...

cocis
Inviato: 20/10/2006 14:10  Aggiornato: 20/10/2006 14:10
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Tre Iraq per un'America felice
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo332301.shtml

l'iraq come il vietnam..


Bush: "L'Iraq come il Vietnam"
Ammessa per la prima volta un'analogia

Forgil
Inviato: 20/10/2006 15:18  Aggiornato: 20/10/2006 15:18
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/8/2006
Da: Villa Bacilla
Inviati: 211
 Re: Tre Iraq per un'America felice
Oh ma come sono carucci, ora tireranno anche in ballo l'autodeterminazione dei popoli

"Le uniche idee a cui abbiamo diritto sono quelle che mettiamo in pratica" informazione alternativa peacereporter
Det.Conan
Inviato: 20/10/2006 15:23  Aggiornato: 20/10/2006 15:23
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/6/2006
Da:
Inviati: 1754
 Re: Tre Iraq per un'America felice
Egalite'(tutti gli iracheni senza distizioni di classe stanno morendo)
Fraternite'(tutti gli iracheni senza distizione di etnia stanno morendo)
Liberte'(tutti gli iracheni sono liberi di morire a iosa)

Vedete,antiamericani che non siete altro che stanno applicando i beneamati principi libertari!


Nigthmare
Inviato: 20/10/2006 18:34  Aggiornato: 20/10/2006 18:34
Ho qualche dubbio
Iscritto: 10/6/2006
Da:
Inviati: 73
 Re: Tre Iraq per un'America felice
Riposto questa notizia di un paio di settimana fa, riportata da Blondet a margine di un'altra e - forse - sfuggita a qualcuno.
da Effedieffe

Lo rivela il giornale turco Zaman: a Roma, in una riunione del Defense College della NATO, il 15 settembre scorso, durante una lezione tenuta da un colonnello americano.
Forse per inavvertenza, il colonnello si è servito di una mappa dell'area molto particolare, che ha irritato gli ufficiali turchi presenti.
La mappa mostra un Iraq diviso in un «Arab Shia State» con capitale Bassora, in un «Sunni Iraq», e in un «Free Kurdistan».
Quest'ultimo soprattutto: è il più grosso ed esteso dei nuovi Stati, ricavato a spese di Siria e Turchia.
Proprio ciò che i sospettosi turchi temono: il progetto di premiare i curdi collaborazionisti (oggi addestrati da israeliani) regalando loro uno Stato con sottrazione di territorio alla Turchia e alla Siria.
Immediatamente, gli ufficiali turchi hanno abbandonato la riunione.
E il capo di Stato Maggiore Yasar Buyukanit ha chiamato il suo pari grado al Pentagono, generale Peter Pace, per chiedere a brutto muso spiegazioni.
Il Dipartimento di Stato ha dovuto scusarsi ufficialmente e assicurare Ankara che la mappa «non riflette le visioni americane», e che l'incidente era «inaccettabile».
Ma le scuse non hanno placato i turchi.
Il primo ministro Erdogan è tornato a chiedere agli americani, a voce ormai altissima, di «stroncare» le azioni del PKK che attacca la Turchia dal santuario del Kurdistan iracheno.
La mappa mostrata per errore mostra che è ancora in piedi - anzi più attivo che mai - il progetto dettato da Kivunim (la rivista dell'Organizzazione Sionista Mondiale) nel lontano febbraio del 1982: dove Oded Ynon, giornalista vicino al Mossad, preconizzava, per la sicurezza d'Israele, lo smembramento degli Stati circostanti secondo linee etnico-religiose, frantumandoli in staterelli innocui: l'Iraq era il primo candidato, ma anche la Turchia era nel novero delle entità smembrabili.
I generali turchi conoscono bene quel documento, e non possono ovviamente rassegnarsi - loro, i custodi della nazione - alla sua realizzazione.
E' possibile che da un momento all'altro le forze turche penetrino in Iraq ed occupino il cosiddetto Kurdistan: al punto che il PKK, su consiglio americano, ha dichiarato in queste ore una tregua unilaterale.


AL link segnalato, nella parte inferiore della pagina, c'è anche la mappa presentata alla riunione del Defense College della NATO. L'avrei postata qui ma... non ci sono riuscito
Qualche volontario mi spiega come fare?

bigdaddy
Inviato: 20/10/2006 18:38  Aggiornato: 20/10/2006 18:38
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/1/2006
Da: roma
Inviati: 293
 Re: Tre Iraq per un'America felice
Ed anche zio Ruini fa outing, finalmente, sulla loro posizione relativa alla VU:

'Chiesa più attenta dopo l'11 settembre'

Votarsi alla materia Frantuma le anime

Trovarsi nello spirito Unisce gli uomini

Vedere sé nell'altro Edifica mondi
javaseth
Inviato: 20/10/2006 19:24  Aggiornato: 20/10/2006 19:24
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/3/2006
Da:
Inviati: 1182
 Re: Tre Iraq per un'America felice
Citazione:
spunta l'inossodabile James Baker che ci fa sapere, a nome dell'"Iraqi Study Group" di cui è presidente, che stanno per presentare una ricerca dalla quale emerge chiaramente la necessità di dividere al più presto in tre parti la nazione irachena, vittima di una guerra civile ormai inarrestabile.


Baker è bravo a copiare. O magari a ricordare i bei tempi, nell'82, quando lui era uno dei pupari (o dei pupazzi?)...

Da Una strategia per Israele negli anni 80

A Strategy for Israel in the Nineteen Eighties
by Oded Yinon
This essay originally appeared in Hebrew in KIVUNIM (Directions), A Journal for Judaism and Zionism; Issue No, 14--Winter, 5742, February 1982, Editor: Yoram Beck. Editorial Committee: Eli Eyal, Yoram Beck, Amnon Hadari, Yohanan Manor, Elieser Schweid. Published by the Department of Publicity/The World Zionist Organization, Jerusalem.


......

The dissolution of Syria and Iraq later on into ethnically or religiously unqiue areas such as in Lebanon, is Israel's primary target on the Eastern front in the long run,

e infatti ancora s'ha da fare...

while the dissolution of the military power of those states serves as the primary short term target

e questo, per l'Iraq almeno, è stato fatto. La Siria a breve, sembra.

Continuando a leggere il profetico documento dell'82....

In Iraq, a division into provinces along ethnic/religious lines as in Syria during Ottoman times is possible. So, three (or more) states will exist around the three major cities: Basra, Baghdad and Mosul, and Shi'ite areas in the south will separate from the Sunni and Kurdish north....

Non c'è che dire, profeti erano e profeti sono rimasti. Mi chiedo solo se ci mettono del proprio o gli va sempre a culo.

Ciao
-javaseth

"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
Det.Conan
Inviato: 20/10/2006 19:50  Aggiornato: 20/10/2006 19:50
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/6/2006
Da:
Inviati: 1754
 Re: Tre Iraq per un'America felice
Che strano!!

Pochi giorni fa al TG2 un video di "Al-CIA-Qaeda" incitava ad una divisione etnica dell'Irak da frantumarsi in vari staterelli.
C'era un tizio che udite udite...AVEVA IL VOLTO COPERTO(non si capisce per quale misteriosa ragione)da un pallino bianco in sovrimpressione(forse era troppo bianco per assomigliare ad un mediorientale ) che questa divisione la invocava IN NOME DI BIN LADEN!!!!!!!!!!!!!

Possibile che Al Qaeda e la CIA abbiano SEMPRE gli stessi interessi???




Gianna
Inviato: 20/10/2006 23:29  Aggiornato: 20/10/2006 23:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/6/2006
Da:
Inviati: 77
 Re: Tre Iraq per un'America felice
Ecco, che Turchia e Siria diano pezzi per fare il grande Kurdistan è il genere di sciocchezze che Blondet spra con noncuranza, m che sono assolutamente infondate.
Mi meraviglia che abbia dei fan, fonda quasi tutti gli articoli su panzane del genere...il più è farci caso...

cocis
Inviato: 21/10/2006 9:33  Aggiornato: 21/10/2006 9:33
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Tre Iraq per un'America felice
bush spara molte + cazzate ogni volta che apre bocca ....

"lo spazio è mio e dell'america, gli stati nemici dell'america non hanno dititto allo spazio".
--------------------------------

Autore: Gianna Inviato: 20/10/2006 23:29:41

Ecco, che Turchia e Siria diano pezzi per fare il grande Kurdistan è il genere di sciocchezze che Blondet spra con noncuranza, m che sono assolutamente infondate.
Mi meraviglia che abbia dei fan, fonda quasi tutti gli articoli su panzane del genere...il più è farci caso...

cocis
Inviato: 21/10/2006 9:35  Aggiornato: 21/10/2006 9:35
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Tre Iraq per un'America felice
bush fa interrogare una bambina di 14 anni..
per fortuna che non la hanno portata a guantanamo..


Alcuni giorni fa una ragazzina di quattordici anni è stata interrogata da funzionari dei Servizi Segreti Usa, per aver postato in Internet, su un sito di chat, un commento contro George W. Bush. Julia Wilson, viso pieno di lentiggini, apparecchio ai denti ed in spalla uno zaino decorato con un tenero cuore, è stata prelevata dalla sua scuola a Sacramento, in California, durante una lezione di biologia, e obbligata a rispondere alle domande degli agenti di sicurezza.


http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=2641

bigivan
Inviato: 21/10/2006 10:34  Aggiornato: 21/10/2006 10:35
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/1/2006
Da:
Inviati: 167
 Re: Tre Iraq per un'America felice
Ecco come dovrebbe essere il volto del nuovo medio oriente secondo i politici neocon del governo usa:



Che fine ha fatto l'Iraq??

Tutto sta procedendo come avevo previsto.
Forgil
Inviato: 21/10/2006 17:36  Aggiornato: 21/10/2006 17:42
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/8/2006
Da: Villa Bacilla
Inviati: 211
 Re: Tre Iraq per un'America felice
Citazione:
Alcuni giorni fa una ragazzina di quattordici anni è stata interrogata da funzionari dei Servizi Segreti Usa, per aver postato in Internet, su un sito di chat, un commento contro George W. Bush. Julia Wilson, viso pieno di lentiggini, apparecchio ai denti ed in spalla uno zaino decorato con un tenero cuore, è stata prelevata dalla sua scuola a Sacramento, in California, durante una lezione di biologia, e obbligata a rispondere alle domande degli agenti di sicurezza.

AAAAAAGH!!!!!!!!!!A CHE PUNTO!!!!!!!!!

"Le uniche idee a cui abbiamo diritto sono quelle che mettiamo in pratica" informazione alternativa peacereporter
Forgil
Inviato: 21/10/2006 17:41  Aggiornato: 21/10/2006 17:41
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/8/2006
Da: Villa Bacilla
Inviati: 211
 Re: Tre Iraq per un'America felice
Scusate l'urlo...sniff ...Comunque vedo che tra soli 45 iscritti arriviamo a 6000 cerchiamo di essere positivi (oddio mi sembro Berlusca )

"Le uniche idee a cui abbiamo diritto sono quelle che mettiamo in pratica" informazione alternativa peacereporter
javaseth
Inviato: 21/10/2006 18:56  Aggiornato: 21/10/2006 18:58
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/3/2006
Da:
Inviati: 1182
 Re: Tre Iraq per un'America felice
Citazione:
Possibile che Al Qaeda e la CIA abbiano SEMPRE gli stessi interessi???


Non è molto strano se consideriamo la possibilità, tutt'altro che remota, che Al Quaeda sia una una creatura della CIA stessa.

La cosa strana invece è che Al Quaeda, e quindi la Cia, abbia gli STESSI interessi della World Zionist Organization, interessi messi nero su bianco sul loro giornale, for Judaism and Zionism, KIVUNIM, Issue No 14 Winter, 5742 del February 1982....

Non trovi che QUESTO sia strano, Det.Conan?

La domanda allora è: La CIA, o qualunque agenzia sta dietro ad Al Quaeda, quali interessi fa? Di chi?

Ciao
-javaseth

"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
riccardo86
Inviato: 22/10/2006 1:10  Aggiornato: 22/10/2006 1:10
So tutto
Iscritto: 22/5/2006
Da: Monserrato
Inviati: 20
 Re: Tre Iraq per un'America felice
Divide et Impera...

Beta
Inviato: 22/10/2006 14:47  Aggiornato: 22/10/2006 14:48
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/7/2005
Da:
Inviati: 230
 Re: Tre Iraq per un'America felice
Citazione:
Non è molto strano se consideriamo la possibilità, tutt'altro che remota, che Al Quaeda sia una una creatura della CIA stessa.

La cosa strana invece è che Al Quaeda, e quindi la Cia, abbia gli STESSI interessi della World Zionist Organization, interessi messi nero su bianco sul loro giornale, for Judaism and Zionism, KIVUNIM, Issue No 14 Winter, 5742 del February 1982....


Già... in effetti nella mappa più sopra manca una cosa: il grande Israele, Eretz Israel, che dovrebbe accaparrarsi il Libano, la Siria, e una parte della Giordania.

Come dimenticare che molti Neocons hanno la doppia cittadinanza americana e israeliana?

Il sogno americano di conquista delle materie prime si accompagna qui all'esigenza sionista di aumentare il proprio "spazio vitale" per ricreare l'antico, mitologico regno biblico di Israele tra i due fiumi.
Ma come si diceva una volta, il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi, ossia ha sottovalutato la resistenza libanese in questo caso... :)

bigivan
Inviato: 23/10/2006 10:01  Aggiornato: 23/10/2006 10:03
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/1/2006
Da:
Inviati: 167
 Re: Tre Iraq per un'America felice
Beta,
si in effetti dalla mappa Israele risulterrebbe immutato nei suoi confini antecedenti il 67 comunque credo che per loro sarebbe stato troppo "inquietante" il grande Israele alla vista delle persone.
Io credo che quando gli americani avranno l'opportunità di creare il loro "Medio Oriente felice e diviso" Israele avrà in qualche modo l'opportunità e l'occasione di espandere i suoi confini nel modo che hai esposto te..una domanda però mi sorge:..in questo caso che fine farà tutta la popolazione a maggioranza araba che in quei luoghi vive da sempre?!


Tutto sta procedendo come avevo previsto.
Beta
Inviato: 23/10/2006 10:47  Aggiornato: 23/10/2006 10:47
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/7/2005
Da:
Inviati: 230
 Re: Tre Iraq per un'America felice
Citazione:
una domanda però mi sorge:..in questo caso che fine farà tutta la popolazione a maggioranza araba che in quei luoghi vive da sempre?!


Probabilmente verrà espulsa in qualche "territorio" di uno stato compiacente (per es. la Giordania) oppure rinchiusa in strisce sovraffolate, come lo è già la striscia di Gaza..., sorvegliata, sfruttata e priva di sovranità economica e di diritti civili.

bigivan
Inviato: 23/10/2006 10:53  Aggiornato: 23/10/2006 10:55
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/1/2006
Da:
Inviati: 167
 Re: Tre Iraq per un'America felice
..purtroppo credo anche io che finirà cosi'..
speriamo solo che in quel caso il mondo non starà solo a guardare e che le persone si ribelleranno contro i loro stessi governi,sembra un sogno ma io ci spero ancora..


Tutto sta procedendo come avevo previsto.
sagada
Inviato: 24/10/2006 5:16  Aggiornato: 24/10/2006 5:16
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/8/2006
Da:
Inviati: 114
 Re: Tre Iraq per un'America felice
ba!!!!!!!!!!!

-"Pillola azzurra: fine della storia, domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai; pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio" .
Beta
Inviato: 24/10/2006 12:20  Aggiornato: 24/10/2006 12:20
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/7/2005
Da:
Inviati: 230
 Re: Tre Iraq per un'America felice
Qualche mese fa vidi di sfuggita un'intervista, su un canale satellitare inglese, a un intellettuale "dissidente" ebreo, inglese, il quale prevedeva il fallimento completo, in questo secolo, dell'avventura israeliana... completamente da dimenticare, secondo lui, un po' come i tedeschi e gli italiani (parole quasi automaticamente sinonimo di "nazisti" e "fascisti", negli anni della seconda guerra mondiale) dovettero per forza dissociarsi dal nazismo e dal fascismo.
Chissà che non vada a finire così...

Interessante questo articolo di Réseau Voltaire, su Israele come aspirante potenza coloniale in medio oriente: http://www.voltairenet.org/article143785.html


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