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media : "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Inviato da Redazione il 28/10/2006 11:33:14 (6792 letture)

Vedere Americas Reaparecidas di Fulvio Grimaldi è stato per me un violento, struggente, ma anche fortificante tuffo nel passato. Un tuffo, prima di tutto, nel passato del giornalismo, quello vero, quello di una volta.

Erano anni che non vedevo una persona - un essere umano, intendo, con tutte le emozione dipinte sul volto, e non un ibrido pupazzo asettico uscito dai sondaggi di gradimento della CNN - aggirarsi col microfono in mano nel mondo vero di altri esseri umani. Ho visto qualcuno bussare con delicatezza, entrare con dolcezza nelle vite altrui, e vedersi ripagato con la moneta piu rara e preziosa di questo mondo, il sorriso di un altro essere umano.

Americas Reaparecidas è un documentario antico e modernissimo insieme, che riesce a mescolare la retorica della rivoluzione - la ridondanza dell' "Internazionale" a volte è quasi ossessiva - con una rivoluzione della retorica, nel senso che salta a piè pari tutte le trappole di tipo evocativo, e adotta un linguaggio talmente semplice e pulito da portarci a visitare direttamente il cuore delle persone.

Cuba, Argentina, Brasile, Venezuela. Oppure: tenacia, riscatto, rinascita, illusione.

Come il lungomare di La Havana, perfettamente identico a se stesso da cinquant'anni, …

… Cuba ci appare ferma, immobile nel tempo, prigioniera del proprio sogno realizzato solo a metà: educazione, cibo e sanità - fra le migliori al mondo - per tutti, fanno da stridente contrasto con la povertà generale imposta dallo strozzinaggio dell'embargo perenne. Fissata sugli slogan un pò consunti che l'hanno tenuta in qualche modo unita nonostante tutto, Cuba sembra ormai attendere solo che scompaia Fidel per conoscere il suo vero destino. Raùl appare troppo piccolo, sia di statura che di carisma, accanto al barbudo ultraottantenne, per legittimare una speranza di continuità effettiva al momento della sua morte. Ma ormai l'esempio è stato dato, e nessuno potrà mai cancellare il fatto che Castro - l'uomo che secondo i piani della CIA doveva durare solo alcune settimane - sia riuscito a sopravvivere, fisicamente e politicamente, ad almeno dieci presidenti americani: Eisenhower, Kennedy, Johnson, Nixon, Ford, Carter, Reagan, Bush padre, Clinton, Bush figlio. E se solo Fidel arrivasse al 2008, i presidenti diventerebbero undici.

Qualcosa ci deve pur essere, in quell'esperimento politico chiamato socialismo, per aver retto per quasi cinquant'anni in condizioni tutt'altro che facili. E quel qualcosa - sembra suggerire Grimaldi - ha brillato abbastanza a lungo da accendere nuove speranze fino all'estremo opposto del continente. L'Argentina che cinque anni fa si era ritrovata a terra, con le casse statali completamente vuote, senza leadership e senza futuro, ha saputo riprendersi non solo economicamente ma anche moralmente. Fabbriche occupate e autogestite mostrano che non è assolutamente necessario perdere soldi nel farle funzionare, e che con un pò di oculatezza si riesce persino ad andare in attivo. Ora sappiamo quanto costa una cucitrice - dice una lavorante di una fabbrica di vestiti - sappiamo quanto costa il tessuto al metro, sappiamo quanto costano assicurazione e previdenza sociale, e possiamo quindi calcolare quanto ci veniva rubato giornalmente dai proprietari di una volta.

La presa di coscienza della classe popolare è anche la chiave di lettura del Brasile di Lula, a cui Grimaldi riconosce i giusti meriti senza per questo incensarlo spudoratamente. Non è facile portare a tutti una buona educazione, in un paese dove le foreste coprono il settanta per cento del territorio, i grandi fiumi sono ancora la via principale di comunicazione, e ti ritrovi la mafia dei proprietari terrieri lungo ogni metro del tuo cammino.

Ma soprattutto, quello che strangola Brasile e Argentina è la morsa ricattatrice del debito pubblico, che ha consegnato i due principali paesi sudamericani nelle mani del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale: apparenti salvatori, visti da lontano, si rivelano invece perfidi aguzzini nelle mani degli Yanquis, che controllando la ricchezza di buona parte del mondo ne controllano in pari misura anche la povertà.

La miseria in sudamerica non è cambiata, e le sproporzioni grottesche fra ricchi e poveri non si sono spostate di molto da quell'uno per cento che le ha caratterizzate sin dall'inizio. Solo partendo dal colonialismo spagnolo, e seguendo la sua evoluzione nell'imperialismo americano - che considera il sudamerica alla stregua del granaio di casa, da cui attingere ogni ben di Dio ogni volta che ne senta il bisogno - è possibile capire come un continente fra i più ricchi di risorse al mondo sia fra i più poveri in assoluto dal punto di vista dello standard di vita.

Folgorante in questo senso la dichiarazione di un padre francescano, buon erede della Teologia della Liberazione: "Non abbiamo bisogno di nessuna elemosina da parte del mondo. Basta che non ci rubino tutto quello che abbiamo".

E persino nel "ruspante" Venezuela di Chavez, dove il petrolio sta chiaramente facendo la differenza, si sente la fatica nel voler "evolvere" troppo in fretta un popolo che fino a ieri ha sofferto in condizioni più o meno simili a quelle dei loro vicini di casa. Non basta dire "socialismo" perchè questo si realizzi d'incanto, non basta dire "siamo tutti uguali" perchè questo avvenga immediatamente, e non basta certo distribuire tre milioni di libri in tutto il paese in un solo week-end per liberarsi da una ignoranza secolare, e quindi "congenita". (E' comunque molto di più rispetto a chi, dalle nostre parti, ha distribuito a tutti i suoi concittadini un piccolo calcolatore con allegata la sua biografia personale, ma questo è tutt'altro discorso).

Il viaggio di Grimaldi, giustamente, si conclude a Cuba, dov'era cominciato, e solo in quel momento ci si accorge che il tono leggero delle interviste, e la presenza invisibile della narrazione, hanno permesso di disegnare una traccia precisa che "unisce i punti" comuni dei quattro paesi visitati, formando una parola chiaramente leggibile attraverso l'intero continente: speranza.

Il popolo del sudamerica sta lentamente ma irreversibilmente prendendo coscienza, e il documentario ti lascia con la precisa sensazione che questo tuffo nel passato possa anche essere stato, in realtà, un visionario e tonificante tuffo nel futuro.

Massimo Mazzucco

(Per altre informazioni, o per ordinare il DVD: visionando@virgilio.it, oppure tel/fax 06-5896991) (Grazie a Refosco e Piero79 per la segnalazione dell'email)

VEDI ANCHE:

"Fidel, meravigliso bastardo, stupendo criminale" un articolo uscito al tempo della polemica per le condanne a morte a Cuba, che costò proprio a Grimaldi la cacciata da Liberazione.

Sudamerica: la guerra silenziosa degli "eserciti privati"

I documenti desecretati della CIA che risalgono all'epoca della rivoluzione:

1959. Primo dispaccio CIA da CUBA: "Sembra che Castro non voglia mollare".

1960. Operazione "questo fa sul serio". Castro diventa il proiblema CIA n. 1

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
chopperman
Inviato: 28/10/2006 12:10  Aggiornato: 28/10/2006 12:10
Ho qualche dubbio
Iscritto: 28/9/2005
Da: PLONKER CITY
Inviati: 269
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Che gran bell'articolo Mazzucco era un po' che le tue parole non trasferivano emozioni, oggi si.
Complimenti, adesso lo assorbo un pochino, poi magari commenterò su qualcosa che magari merita ragionevole attenzione.
<< Hasta la victoria, Siempre!!!>>

Forgil
Inviato: 28/10/2006 12:18  Aggiornato: 28/10/2006 12:18
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/8/2006
Da: Villa Bacilla
Inviati: 211
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Citazione:
Il popolo del sudamerica sta lentamente ma irreversibilmente prendendo coscienza, e il documentario ti lascia con la precisa sensazione che questo tuffo nel passato possa anche essere stato, in realtà, un visionario e tonificante tuffo nel futuro.

E' triste vedere come appena un popolo inizia a svegliarsi, altri vengano avvolti nei lacci dell'ignoranza e della censura. Forse il futuro è veramente a sud-ovest, forse il cielo non è tutto buio.

"Le uniche idee a cui abbiamo diritto sono quelle che mettiamo in pratica" informazione alternativa peacereporter
Refosco
Inviato: 28/10/2006 12:30  Aggiornato: 28/10/2006 18:23
Mi sento vacillare
Iscritto: 26/5/2004
Da: Bologna
Inviati: 785
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
l'indirizzo email indicato in coda all'articolo, per ulteriori informazioni o ordinazioni, è errato.

quello giusto è visionando@virgilio.it

la libertà è un bene incommensurabile solo per chi brama essere eretico

(non ricordo di chi)
Piero79
Inviato: 28/10/2006 13:19  Aggiornato: 28/10/2006 13:19
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/5/2006
Da:
Inviati: 781
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi

astro
Inviato: 28/10/2006 13:36  Aggiornato: 28/10/2006 13:36
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/6/2006
Da:
Inviati: 233
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Citazione:
VEDI ANCHE: "Fidel, meravigliso bastardo, stupendo criminale" un articolo uscito al tempo della polemica per le condanne a morte a Cuba, che costò proprio a Grimaldi la cacciata dal Manifesto.



Era Liberazione, non Il Manifesto.

Grazie.

bandit
Inviato: 28/10/2006 13:38  Aggiornato: 28/10/2006 13:42
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
"… Cuba ci appare ferma, immobile nel tempo, prigioniera del proprio sogno realizzato solo a metà: educazione, cibo e sanità - fra le migliori al mondo"
++++++++++
sull'educazione mi piacerebbe sapere quanto liberi sono i loro programmi. dopo di chè mi aspetterei di trovare in giro top manager che hanno fatto il master a Cuba, anzichè ad Harvard, per dirne una.
sul fatto che il cibo sia tra il migliore al mondo, che dire, prendiamo atto, sarebbe bello sapere in base a quali parametri.
e anche magari essere un po' sospettosi sulle fonti, abitudine che pare ammettere eccezioni.
sulla sanità, stessa cosa. di solito poi si sente di gente che deve andare a new york per fare operazioni altrimenti impossibili, non a Cuba, però...

"fanno da stridente contrasto con la povertà generale imposta dallo strozzinaggio dell'embargo perenne."
+++++++
naturalmente, se si deve dire qualcosa di poco bello, la colpa (e, notare bene, l'unica colpa/causa indicata) di chi sarà ?

"Castro - l'uomo che secondo i piani della CIA doveva durare solo alcune settimane - sia riuscito a sopravvivere, fisicamente e politicamente, ad almeno dieci presidenti americani....Qualcosa ci deve pur essere, in quell'esperimento politico chiamato socialismo, per aver retto per quasi cinquant'anni in condizioni tutt'altro che facili"
+++++++++++
che c'entri il modo con cui vengono "trattati" gli oppositori ? curiosamente per sapere qualcosa al riguardo dobbiamo leggere Libero, chè neanche il nostro utente Cubainform, che periodicamente ci aggiorna su Cuba e dintorni, ci dice alcunchè al riguardo.
davvero curioso paragonare una dittatura con situazioni dove, con tutti i difetti che si vuole, a votare ci si può andare e i presidenti si cambiano, per utilizzare la longevità del dittatore al potere come argomento favorevole alla dittatura.
de gustibus.

Redazione
Inviato: 28/10/2006 13:44  Aggiornato: 28/10/2006 13:44
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Corretto "Liberazione". Grazie Astro.

Paxtibi
Inviato: 28/10/2006 13:53  Aggiornato: 28/10/2006 13:53
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Anche nell'Iraq di Saddam la sanità era ottima, la migliore del Medio Oriente, si diceva.
La soluzione dei nostri problemi è quindi ovvia: ci vuole l'Uomo Forte, ci vuole la dittatura.

Per inciso, io preferisco morire di fame da uomo libero, che vivere cent'anni con l'elemosina statale.
Siamo uomini, non bestiame.

Forgil
Inviato: 28/10/2006 14:23  Aggiornato: 28/10/2006 14:25
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/8/2006
Da: Villa Bacilla
Inviati: 211
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Citazione:
io preferisco morire di fame da uomo libero, che vivere cent'anni con l'elemosina statale.

Prova due settimane senza cibo, poi fammi risapere
Tra fare la fame e morirne passano molti giorni e molte opinioni.

"Le uniche idee a cui abbiamo diritto sono quelle che mettiamo in pratica" informazione alternativa peacereporter
Paxtibi
Inviato: 28/10/2006 14:46  Aggiornato: 28/10/2006 14:46
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Prova due settimane senza cibo, poi fammi risapere

E tu trasferisciti a Cuba e mandami una cartolina.

Forgil
Inviato: 28/10/2006 17:42  Aggiornato: 28/10/2006 17:42
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/8/2006
Da: Villa Bacilla
Inviati: 211
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Non sto dicendo che a Cuba si stia "bene" per i nostri standard né che sia un paese libero (anche se di sicuro ormai lo è + degli USA), ma solo che un contadino boliviano con famiglia a carico farebbe qualsiasi cosa per viverci. Proponigli di scambiare l'assistenza sanitaria dei figli col diritto di voto (che nel suo paese vale quanto vale). Non so cosa ti risponderebbe.

"Le uniche idee a cui abbiamo diritto sono quelle che mettiamo in pratica" informazione alternativa peacereporter
Paxtibi
Inviato: 28/10/2006 17:50  Aggiornato: 28/10/2006 17:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Proponigli di scambiare l'assistenza sanitaria dei figli col diritto di voto (che nel suo paese vale quanto vale).

E che cavolo c'entra il diritto di voto con la libertà?
Farebbe bene il contadino a mandarmi a quel paese, se gli proponessi un simile scambio.

Ma io mi guardo bene da proporgli alcunché, così come desidererei che nessuno venisse a dire a me cosa devo e non devo fare.

fmelone
Inviato: 28/10/2006 18:06  Aggiornato: 28/10/2006 18:10
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/7/2005
Da:
Inviati: 61
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Io di cubani morti di fame non ne ho mai sentiti ne per conoscenza diretta ne per notizie di conoscenti.

La situazione attuale a Cuba è in costante evoluzione, i cittadini hanno una tarjeta con cui hanno diritto a cibo (riso, zucchero, uova, pollo, olio...) e ad alcuni generi di prima necessita (sapone, lamette...) in quantità limitata e a prezzo sociale.

Chiaro che non è sufficiente per tirare a fine mese (come se qui ce la facessimo) ma sono comunque un buon aiuto.

Tutto il resto, soprattutto le cibarie si possono trovare nei vari mercati, numerosi nei paesi della provincia, a prezzi più elevati, ma comunque accessibili.


Il superfluo si paga in pesos convertibili e a prezzi simili al nostro.

Per quanto riguarda l'energia, Cuba sta cercando di rendersi parzialmente indipendente da fonti esterne convertendo le proprie centrali elettriche adatte ad usare il petrolio locale ricco di zolfo.
l'anno scorso ha cominciato ad assegnare a prezzo politico pentole per il riso e cucine elettriche alle famiglie in modo da limitare l'uso di combustibili raffinati (e quindi difficilmente producibili con il petrolio locale).

Certo non hanno una vita facile i cubani.
Se le cronache arrivano da Miami o dall'Havana sappiamo giaà che ci racconteranno di una società repressa e sull'orlo della rivolta popolare.
Io ho paragonato la situazione di Cuba a quella dell'Albania di 20 anni fa sotto il comunismo.
L'albania era un paese povero ma nel suo isolazionismo era autonomo economicamente.
Quando hanno iniziato ad avere contatti con il "mondo esterno", le prime televisioni, le prime trasmissioni dell'allora nascente "tv commerciale" italiana che potevano essere viste anche laggiù, la popolazione albanese ha iniziato a farsi un idea di quello che c'era "fuori".
Qui in Italia era tutto facile, fare soldi, macchine potenti, il superfluo alla portata di tutti, ed hanno cominciato a illudersi di potercela fare anche loro.
quello che è successo dopo l'abbiamo vissuto sulla nostra pelle e loro purtoppo sulla loro.

Se parlerete con un Havanero che ha contatti giornalieri con i turisti e ha modo di vedere le TV satellitari negli hotel sarà portato ad avere delle "necessità superflue" (!) superiori ad un non habanero.
L'embargo, che dal punto di vista macroeconomico è un danno colossale per Cuba, per il cittadino comune è in realtà un modo per riuscire a vedere le sue necessità reali senza farsi abbagliare dal superfluo.

Scusate la disomogeneintà degli argomenti e dell'esposizione, ma la carne al fuoco è tanta e sentire parlare di Cuba chi non la conosce mi fa inc..


Saludos

Mel

Edit: Pax a fine novembre parto, se mi mandi l'indirizzo una cartolina te la mando + che volentieri

Paxtibi
Inviato: 28/10/2006 18:25  Aggiornato: 28/10/2006 18:25
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
L'embargo, che dal punto di vista macroeconomico è un danno colossale per Cuba, per il cittadino comune è in realtà un modo per riuscire a vedere le sue necessità reali senza farsi abbagliare dal superfluo.

Un po' come il picco immobiliare, insomma. Viva la povertà e la miseria, allora! Se è un modo per raggiungere una superiore consapevolezza, orsù, che aspettiamo? Mettiamoci il saio e approntiamo la capanna di sterco per la notte, fratelli!

Scusate la disomogeneintà degli argomenti e dell'esposizione, ma la carne al fuoco è tanta e sentire parlare di Cuba chi non la conosce mi fa inc..

Sentiamo un po': e in Albania quanti anni hai vissuto?

Pax a fine novembre parto, se mi mandi l'indirizzo una cartolina te la mando + che volentieri

Occhio a quello che ci scrivi sopra.

bandit
Inviato: 28/10/2006 18:29  Aggiornato: 28/10/2006 18:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
bene Mel, quantomeno ho letto una descrizione un po' meno parziale di quelle incontrate fino ad ora.

mi viene una domanda: ma le medicine e gli strumenti sanitari, vengono tutti prodotti localmente ? (visto che l'embargo dovrebbe bloccare le importazioni).

"Occhio a quello che ci scrivi sopra [alla cartolina]"
+++++++++++

fmelone
Inviato: 28/10/2006 18:41  Aggiornato: 28/10/2006 18:41
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/7/2005
Da:
Inviati: 61
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Un po' come il picco immobiliare, insomma. Viva la povertà e la miseria, allora! Se è un modo per raggiungere una superiore consapevolezza, orsù, che aspettiamo? Mettiamoci il saio e approntiamo la capanna di sterco per la notte, fratelli!

Guarda che la maggior parte degli abitanti di questo pianeta non è parte attiva dell'economia. gran parte dell'africa, dell'asia e dell'america latina non è minimamente interessata da quello che succede "fuori". Il loro modo di vita è destinato alla sopravvivenza e non certo alla ricerca del superfluo. Il fatto che i contatti con il mondo "globalizzato" siano scarsi, aiuta a limitare le necessità e protegge la diversità culturale. (so che sarà frainteso, ma non ho trovato modo migliore x scriverlo)

Sentiamo un po': e in Albania quanti anni hai vissuto?

No, non ci ho vissuto, però gli anni 80 ce li ricordiamo, anche se tu da Atene, magari puoi analizzare meglio la situazione dei tuoi vicini.

Occhio a quello che ci scrivi sopra.

Beh, io a Guantanamo ci sto vicino, meno male che la posta da Cuba all'Europa non passa per gli USA

fmelone
Inviato: 28/10/2006 18:54  Aggiornato: 28/10/2006 18:54
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/7/2005
Da:
Inviati: 61
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
mi viene una domanda: ma le medicine e gli strumenti sanitari, vengono tutti prodotti localmente ? (visto che l'embargo dovrebbe bloccare le importazioni).

Le medicine vengono prodotte localmente, il know how in tal senso è notevole, ovviamente non si chiamano Aulin, Tachipirina etc.. ma sono i principi attivi. Inoltre, visto che sono all'avanguardia anche nella cura dell'AIDS non penso che abbiano problemi di royalties commerciali.

Gli Strumenti sanitari sono per la maggior parte importati. Se sono di produzione statunitense (Come la maggior parte anche da noi credo) Si usano tringolazioni tramite Canada o Messico. Lo stesso vale anche per tutti i beni di consumo prodotti negli USA. La Coca Cola, le Nike, per esempio, arrivano tramite il Messico.

(Comunque un buon Cuba Libre si fa solo con la TropiCola )

bandit
Inviato: 28/10/2006 18:55  Aggiornato: 28/10/2006 19:06
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
"Il fatto che i contatti con il mondo "globalizzato" siano scarsi, aiuta a limitare le necessità e protegge la diversità culturale."
++++++++++
praticamente desideri limitati e tradizioni si conservano solo/in gran parte grazie all'ignoranza su cosa facciano i nostri simili, e per questo tale ignoranza va perseguita. ho freinteso ?

"Beh, io a Guantanamo ci sto vicino, meno male che la posta da Cuba all'Europa non passa per gli USA"
+++++++++++
si, meno male, così sappiamo a chi addebitare la censura senza che a taluni sia fornita l'occasione di tirare in ballo la mafia di miami come d'abitudine.

bandit
Inviato: 28/10/2006 19:05  Aggiornato: 28/10/2006 19:16
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
grazie per la risposta sulle medicine.
ma proprio tutte le producono ? se sì, bene, la cosa è notevole.
strano allora che l'embargo sia così malefico, visto che esiste la capacità di essere autonomi.

trovo poi curioso il fatto che le medicine le producano, mentre gli strumenti li importino.
cosa hanno di particolare gli strumenti che impedisce al lavoro locale di produrli ?
stessa cosa per gli altri beni di cui si lamenta la mancanza...speriamo che l'eccellenza nel far medicine non si deva al fatto che si concentrano solo su quelle.

inoltre, ci hai appena insegnato che l'embargo è superabile e molto meno efficace di quanto si vuol far credere...speriamo che qualcuno ne prenda nota, nell'analizzare le cause della povertà locale.

fmelone
Inviato: 28/10/2006 19:21  Aggiornato: 28/10/2006 19:21
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/7/2005
Da:
Inviati: 61
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
trovo poi curioso il fatto che le medicine le producano, mentre gli strumenti li importino. cosa hanno di particolare gli strumenti che impedisce al lavoro locale di produrli ?

Non escludo che macchinari a bassa tecnologia vengano prodotti, non ho avuto occasione di chiedere se tutto è importato (presumo che gli stetoscopi se li producano)

inoltre, ci hai appena insegnato che l'embargo è superabile e molto meno rigido di quanto si vuol far credere...speriamo che qualcuno ne prenda nota, nell'analizzare le cause della povertà.

Importare beni di consumo in un paese in cui il reddito medio mensile è di 300 Pesos (pari a circa 12/13 dollari) non è una cosa molto intelligente, salvo che non siano destinati a turisti o si voglia dimostrare alla poolazione che quel bene è superfluo.
I salari sono commisurati alle necessità, negli ultimi tempi sono stati aumentati ed è stata aggiunta una parte in Pesos Convertibili (cambio Pesos Convertibile = 24/25 Pesos Nazionali) per poter facilitare l'acquisto di beni di consumo. Personalmente (l'ho detto a Fidel ma non mi ha dato retta ) non credo sia una mossa coerente con la politica fin qui perseguita.

Mel

fmelone
Inviato: 28/10/2006 19:24  Aggiornato: 28/10/2006 19:24
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/7/2005
Da:
Inviati: 61
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
si, meno male, così sappiamo a chi addebitare la censura senza che a taluni sia fornita l'occasione di tirare in ballo la mafia di miami come d'abitudine.

Io pensavo più a dabliù che a una banda di criminali (non che il primo non lo sia)

Linucs
Inviato: 28/10/2006 19:25  Aggiornato: 28/10/2006 19:25
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Il fatto che i contatti con il mondo "globalizzato" siano scarsi, aiuta a limitare le necessità e protegge la diversità culturale.

La prossima volta ci racconterai che è cosa buona e giusta blindare i confini per proteggere la "diversità culturale" dei preziosi migranti, che fanno i lavori che noi non vogliamo fare.

Che poi è la stessa tesi di Repubblica (gooooogle).

Paxtibi
Inviato: 28/10/2006 19:26  Aggiornato: 28/10/2006 19:26
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
si voglia dimostrare alla poolazione che quel bene è superfluo.

Come si fa con le bestie, appunto.
Chiaramente il governo illuminato è l'unico che può decidere cos'è superfluo e cosa no.

Immagino che, ad esempio, internet sia superfluo, non si mangia mica. Ne deduco che anche da noi, quindi, ci si preoccupi di limitarlo per il nostro bene, per la nostra crescita.

Che ci lamentiamo a fare?

bandit
Inviato: 28/10/2006 19:29  Aggiornato: 28/10/2006 19:32
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
"Non escludo che macchinari a bassa tecnologia vengano prodotti"
+++++++++
mmh, ma se nel settore sanità brillano per eccellenza, avranno pure il dominio dell'alta tecnologia, no ? o che devono cancellare il logo e il "made in xxx" sulle macchine per farlo credere ?

"Importare beni di consumo in un paese in cui il reddito medio mensile è di 300 Pesos (pari a circa 12/13 dollari) non è una cosa molto intelligente"
+++++++++
quindi abbiamo un problema di reddito e non di mancanza di beni per volontà esterne.

tu con cosa parti, qualche dollaro o tasche vuote ?

Linucs
Inviato: 28/10/2006 19:41  Aggiornato: 28/10/2006 19:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
L'embargo, che dal punto di vista macroeconomico è un danno colossale per Cuba, per il cittadino comune è in realtà un modo per riuscire a vedere le sue necessità reali senza farsi abbagliare dal superfluo.

Fammi capire bene: dopo quello che hai scritto ti permettono pure di votare?

fmelone
Inviato: 28/10/2006 20:01  Aggiornato: 28/10/2006 20:07
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/7/2005
Da:
Inviati: 61
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Scusate le risposte concise ma devo abbandonarvi, torno appena possibile, al massimo domani sera

Immagino che, ad esempio, internet sia superfluo, non si mangia mica. Ne deduco che anche da noi, quindi, ci si preoccupi di limitarlo per il nostro bene, per la nostra crescita.

Cuba sta sviluppando un sistema abanda larga per sevire principalmente i "centros de computacion", cmq si sta sviluppando anche nelle famiglie. Visto che mi stanno scrivendo mail da Cuba spero di aggiornarvi sui mezzi tecnici a disposizione della gente (ed anche eventuali limitazioni)



quindi abbiamo un problema di reddito e non di mancanza di beni per volontà esterne.

credi che per un paese sotto embergo da 40 anni sia più facile dare 500 USD ad ogni cittadino o acquistare all'estero materie prime per lo stesso importo ?

Fammi capire bene: dopo quello che hai scritto ti permettono pure di votare?

Linucs, no, io voto in questo grande e libero paese che è l'italia (scusate ma non riesco a scrivere piegato dalle risate)

Saludos

Mel

Edit:
mmh, ma se nel settore sanità brillano per eccellenza, avranno pure il dominio dell'alta tecnologia, no ? o che devono cancellare il logo e il "made in xxx" sulle macchine per farlo credere ?

Le attrezzature elettroniche sono basate principalmente su chip prodotti da case statunitensi (motorola, ST etc), ok per la coca cola, ma il microcip mica te lo fanno passare.
(ho girato per settimane l'havana alla ricerca di un chip x un televisore)

fiammifero
Inviato: 28/10/2006 20:05  Aggiornato: 28/10/2006 20:05
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Quante contraddizioni!
Da una parte si critica un sistema che non induce in tentazione per il superfluo,dall'altro si condanna il consumismo dato dal superfluo:
proprio vero chi non da denti ha il pane e chi ha il pane non ha denti
Dai zio lincus,uccidimi

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
bandit
Inviato: 28/10/2006 20:13  Aggiornato: 28/10/2006 23:01
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
"credi che per un paese sotto embergo da 40 anni sia più facile dare 500 USD ad ogni cittadino o acquistare all'estero materie prime per lo stesso importo ?"
++++++++++
invero, se l'embargo funzia, non è possibile nemmeno acquistare le materie prime.

ad ogni modo, sia chiaro che io mica sono favorevole all'embargo, ci mancherebbe.
così come sono favorevole ai liberi scambi all'interno, lo sono anche fra paesi; piuttosto, sono i signori contrari al libero scambio all'interno (ovvero quelli che omaggiono l'"esperimento socialista"), che, quando se la prendono con l'embargo, dovrebbero dare qualche spiegazione in più prima di tutto a sè stessi.

e dovrebbero considerare anche che, una volta tolta la libertà di negoziare ai singoli per riservarla allo stato, uno stato può benissimo decidere di non negoziare con un altro stato, così come io adesso posso decidere di non fare la spesa alla coop.

inoltre, gli stessi signori prima di prendere l'embargo come la causa di tutti i mali di Cuba, dovrebbero considerarne la sua reale efficacia (in questo senso il tuo post è già un aiuto) e, se non è troppo disturbo, considerare anche qualche problema diverso che non sia necessariamente esterno.

fmelone
Inviato: 28/10/2006 20:20  Aggiornato: 28/10/2006 20:20
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/7/2005
Da:
Inviati: 61
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Le materie prime arrivano da paesi che non hanno l'embargo verso Cuba (Come Italia, canada, messico venezuela).
Cmq L'embargo al momento io lo vedo come la fortuna di Cuba (domani te l'argomento)

per informarvi vi consiglio gli scritti di Gianni Minà e alcune fonti dirette

Granma
Ginestri

Saludos
Mel

(azz... arriverò in ritardo...)

bandit
Inviato: 28/10/2006 20:32  Aggiornato: 28/10/2006 20:32
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
"Le materie prime arrivano da paesi che non hanno l'embargo verso Cuba (Come Italia, canada, messico venezuela)."
+++++++++
e anche questo lo mettiamo sotto il titolo "efficacia e dimensione dell'embargo"
anzi, dal tuo link...
http://www.granma.cu/italiano/economia.html
alla faccia dell'embargo e del socialismo !

"Cmq L'embargo al momento io lo vedo come la fortuna di Cuba (domani te l'argomento)"
++++++++
a me sembra la fortuna di quelli che hanno bisogno di un argomento "particolare" per spiegare alcune cose che non funzionano (e che c'entrano poco con l'embargo).

"(azz... arriverò in ritardo...)"
+++++++
sorry..ti capisco...sto sito è una trappola, accidenti a me quando l'ho trovato

shevek
Inviato: 28/10/2006 23:59  Aggiornato: 28/10/2006 23:59
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Salut y Libertad a todos...


La discussione si sta incentrando su Cuba che è solo uno degli aspetti del lavoro di Grimaldi. A me - a parte il fatto che la discussione su Cuba si sta incentrando su una illusione di alternative (o la dittatura "socialista" con l'uguaglianza nella povertà o la "libertà" capitalista con la disuguaglianza con la possibilità della ricchezza) - pare che, invece, siano altri i momenti di interesse nel latinoamerica: l'autogestione operaia argentina (e più in generale popolare tramite le "organizzazioni dei vicini di strada") ed il prosieguo, lontano dalla luce dei media, dell'esperienza zapatista. Qui il popolo latinoamericano sta sperimentando forme libertarie di organizzazione, molto più vicine al socialismo di quanto lo sia Cuba. Come mi disse negli anni settanta un vecchio anarchico, il "socialismo reale" è come una bottiglia di acqua di fogna su cui qualcuno ha appiccicato l'etichetta di un grande champagne. Meritiamo tutti - a partire dal popolo cubano - molto di meglio che finire stritolati nell'alternativa tra Fidel e Bush.


Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
www.portadimassa.net - WEB-TV e non solo di Filosofia
bandit
Inviato: 29/10/2006 0:12  Aggiornato: 29/10/2006 0:12
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
eh eh, sta a vedere che tra un po' mi tocca quotare Shevek !

sagada
Inviato: 29/10/2006 1:44  Aggiornato: 29/10/2006 1:44
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/8/2006
Da:
Inviati: 114
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
cuba e una nazione che da anni e sotto una dittatura fascista/comunista ci dobbiamo sempre ricordare di questo

-"Pillola azzurra: fine della storia, domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai; pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio" .
Redazione
Inviato: 29/10/2006 1:49  Aggiornato: 29/10/2006 1:49
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
BANDIT: "sta a vedere che tra un po' mi tocca quotare Shevek"

Io lo faccio già in pieno.

Come ho cercato di dire anche nell'articolo, Cuba è l'unica "variabile" del teorema che è rimasta immutata, e trovo la discussione socialismo/dittatura ormai stantìa. E' sul continente che si svolge la nuova sfida, e Grimaldi a mio parere ha centrato in pieno la chiave di analisi del suo lavoro.

Qui non si tratta di essere "fascisti" o "comunisti", ma di valutare un fenomeno assolutamente nuovo nella storia di quei paesi, cercando di dargli un minimo di prospettiva storica.

sagada
Inviato: 29/10/2006 2:57  Aggiornato: 29/10/2006 2:57
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/8/2006
Da:
Inviati: 114
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
ba...nn sono proprio sicuro che il punto nn sia proprio questo..Contrariamente alla situazione riscontrabile in molte altre nazioni Latino Americane e Caraibiche, nessun bambino cubano vive per la strada. I tassi di mortalità infantile sono i più bassi della regione (perfino più bassi di nazioni come gli Stati Uniti), il livello della sanità è elevato e tutti i cubani ricevono latte quasi gratis fino all'età di sette anni..certo che mangiare tutti i giorni vale anche la liberta...se devi vivere strisciando alzati e muori

-"Pillola azzurra: fine della storia, domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai; pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio" .
mincuzzi
Inviato: 29/10/2006 7:13  Aggiornato: 29/10/2006 7:14
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/2/2006
Da:
Inviati: 60
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Citazione:
cuba e una nazione che da anni e sotto una dittatura fascista/comunista ci dobbiamo sempre ricordare di questo

A me sembra una grande cavolata missare il fascismo con il comunismo.
Tempo addietro nell'articolo "fascista" di Lillina si parlò proprio di questo con risultati...ehm meglio lasciare perdere.
http://luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=519

Paxtibi
Inviato: 29/10/2006 10:45  Aggiornato: 29/10/2006 10:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Qui non si tratta di essere "fascisti" o "comunisti", ma di valutare un fenomeno assolutamente nuovo nella storia di quei paesi, cercando di dargli un minimo di prospettiva storica.

Sarà, ma se la tua "prospettiva storica" dà per scontato che il socialismo è un bene siamo di nuovo punto e a capo, visto che socialismo e fascismo sono due facce dello stesso orrore.

Linucs
Inviato: 29/10/2006 11:35  Aggiornato: 29/10/2006 11:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Linucs, no, io voto in questo grande e libero paese che è l'italia

E' proprio quello che temevo.

Redazione
Inviato: 29/10/2006 16:54  Aggiornato: 29/10/2006 16:54
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
PAX: "Sarà, ma se la tua "prospettiva storica" dà per scontato che il socialismo è un bene siamo di nuovo punto e a capo, visto che socialismo e fascismo sono due facce dello stesso orrore".

Io non riesco a ragionare per categorie predefinite, almeno non a certi livelli di complessità dei termini. Non riesco cioè a immaginare come sia possibile dire, ad esempio, "il socialismo è un bene", oppure "il fascismo è un male". Se fosse così facile determinare certi assiomi, e soprattutto se "bene" e "male" non fossero così relativi al punto di vista di ciascuno di noi, molto probabilmente non avremmo più nessun bisogno di discutere di nulla.

Bimbodeoro
Inviato: 29/10/2006 20:31  Aggiornato: 29/10/2006 20:31
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/6/2006
Da: Amicoland
Inviati: 388
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Bell'articolo, ora è da chiderci se riusciremo anche noi a prendere coscienza della nostra situazione sociale....................

Caio

"Non è il popolo che deve aver paura del proprio governo, ma è il governo che deve avere paura del proprio POPOLO."

"Sotto questa maschera non c'è solo carne, sotto questa maschera c'è un idea e le idee sono a prova di proiettile."
Paxtibi
Inviato: 29/10/2006 21:47  Aggiornato: 29/10/2006 21:47
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
se "bene" e "male" non fossero così relativi al punto di vista di ciascuno di noi

Appunto: io mica voglio impedire a chicchessia di farsi il suo bel sistema sociale, ma dovrei essere anch'io libero di rifiutare qualsiasi relazione con organizzazioni che io considero criminali, tipo "la Repubblica Italiana", la "Ellenikì Dimokratia", e via maiuscolando.

Se uno trova attraente il sistema sociale cubano, si trasferisca pure, nessuno glielo deve impedire. Così come dovrebbero anche i cubani essere liberi di fare quello che gli pare.

Che la nostra – diciamo – democrazia faccia cagare è un fatto, ma non è certo un buon motivo per rivalutare barbudos e caudillos. Ma soprattutto, mi sorprende constatare l'impossibilità che molti palesano di riconoscere la stessa figura d'uomo, lo stesso profilo psicologico, che traspare al disotto delle diverse divise, questo sì che è davvero molto strano.

targaryen
Inviato: 30/10/2006 0:03  Aggiornato: 30/10/2006 0:03
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/10/2006
Da: Trono di Spade
Inviati: 213
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
sarei curioso di sapere il menu' a pranzo del caro fidel..........e come mai tante belle figliole cubane sono cosi disponibili con i turisti..........

Mai accettare di diventare Primo Cavaliere
zuldan
Inviato: 30/10/2006 13:56  Aggiornato: 30/10/2006 13:56
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/7/2006
Da: 4 angoli
Inviati: 115
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Credo che tutte le persone di buon senso, sia che vivano a Cuba o in ogni altra parte del pianeta (Italia compresa),vorrebbero vivere in un mondo pacifico e giusto.
Per giustizia intendo la ricerca del bene comune,
senza discriminazioni di razza,sesso,età,religione.
Avere garantiti i diritti più elementari:vita,salute,lavoro,istruzione,dignità.
Questi popoli dell'america latina,sembrerebbe che si siano rotti i coglioni di essere il "punging ball"di Paesi, che con la complicità dei loro governi fantoccio,li hanno,perl unghissimo tempo( e li stanno purtroppo ancora)
depredando.
Spero che questo processo, di presa di coscienza collettiva, si rafforzi e dia dei buoni frutti,che sarebbero comunque un esempio ed un aiuto a tutto il mondo.

Una domanda:se poteste,chi scegliereste come presidente del consiglio,Fidel o Prodi?

P.S Fidel Castro sarà anche un dittatore ma non è mai andato a braccetto con gli yankees,a bombardare con bombe all'uranio Paesi sovrani come ha fatto invece qualche "sinistro"di casa nostra.(per intenderci mi
stò riferendo alla ex-Yugoslavia).

Hasta siempre.

Santaruina
Inviato: 30/10/2006 14:05  Aggiornato: 30/10/2006 14:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Citazione:
Una domanda:se poteste,chi scegliereste come presidente del consiglio,Fidel o Prodi?

L'eterno, annoso dilemma che ciclicamente si ripropone:
"meglio una bastonata sui denti o una martellata sulle palle?"

E' difficile...

L'importante è non arrivare mai al punto di ringraziare e glorificare colui che ci martella le palle, ringraziandolo di averci evitato la bastonata sui denti.

Dignità, amici, dignità.
E' l'unica cosa che ci resta.

Non vendiamola in cambio delle ossa.

Blessed be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
bandit
Inviato: 30/10/2006 15:57  Aggiornato: 30/10/2006 15:57
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
"Una domanda:se poteste,chi scegliereste come presidente del consiglio,Fidel o Prodi?"
+++++++
non mi pare sia tanto un problema di persona, di capacità o di "intenzione di far bene", quanto del sistema che i due rappresentano.
da una parte c'è una democrazia farlocca finchè si vuole, ma dove un minimo di libertà ci sono, non ultima quella di andarsene.
dall'altra una situazione in cui il dittatore ha potere assoluto su tutti e può decidere anche il colore dei calzini. ad alcuni la cosa piace perchè pare in cambio si riceva "una tazza di riso per tutti".
per parte mia, finchè l'uomo darà un valore alla sua libertà (o per tutti gli uomini che lo fanno), mi sembra che la domanda non si ponga nemmeno.

shevek
Inviato: 30/10/2006 20:23  Aggiornato: 30/10/2006 20:23
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Salut y Libertad a todos...

Citazione:
"Una domanda:se poteste,chi scegliereste come presidente del consiglio,Fidel o Prodi?"


Insomma la solita richiesta di scegliere tra democrazia e dittatura. A me sembra non solo un'illusione di alternative, ma ho addirittura l'impressione che lo scopo della democrazia sia quello di far rimpiangere la dittatura, e lo scopo della dittatura sia quello di far rimpiangere la democrazia. Cambiare tutto per non cambiare niente, insomma, in un'altalena ciclica dove a pagare il conto del luna park siamo sempre noi.


Shevek
P.S. Ovviamente quoto pienamente Santaruina...

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
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sagada
Inviato: 31/10/2006 1:08  Aggiornato: 31/10/2006 1:08
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/8/2006
Da:
Inviati: 114
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
1) democrazia : se siamo in 10 e 6 mi votono contro devo fare quello che decidono loro

2) comunismo: quello che e mio e di tutti

3) opzionefascismo:se nn sei daccordo ti spacco la testa

quale conviene? xche avete dubbi e da sempre che l uomo sceglie la 3

-"Pillola azzurra: fine della storia, domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai; pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio" .
sagada
Inviato: 31/10/2006 1:11  Aggiornato: 31/10/2006 1:11
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/8/2006
Da:
Inviati: 114
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
1) democrazia : se siamo in 10 e 6 mi votono contro devo fare quello che decidono loro

2) comunismo: quello che e mio e di tutti

3) fascismo:se nn sei daccordo ti spacco la testa

quale conviene? xche avete dubbi e da sempre che l uomo sceglie la 3 opzione

-"Pillola azzurra: fine della storia, domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai; pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio" .
bandit
Inviato: 31/10/2006 7:34  Aggiornato: 31/10/2006 7:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
"3) fascismo:se nn sei daccordo ti spacco la testa

2) comunismo: quello che e mio e di tutti"
++++++++++
e, se non sei d'accordo...

shevek
Inviato: 31/10/2006 9:09  Aggiornato: 31/10/2006 9:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Salut y Libertad a todos...


Citazione:
comunismo: quello che è mio è di tutti


Beh, mica male: anche quello che è di tutti sarebbe mio! A meno che per "comunismo" s'intenda il "socialismo reale": ma in quel caso quello che è mio non era di tutti, ma del partito che controlla lo Stato.

Direi che a favore del comunismo, rispetto alla democrazia ed al fascismo, gioca un dato essenziale: non è stato mai realizzato su larga scala, quindi lascia inespresse le sue potenzialità, e, dove è stato provato su piccola scala, non ha dato "effetti collaterali". Per democrazia e fascismo, invece, abbiamo già dato...


Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
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bandit
Inviato: 31/10/2006 9:23  Aggiornato: 31/10/2006 9:23
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
"Beh, mica male: anche quello che è di tutti sarebbe mio!"
+++++++++
ussignur, non vi è dubbio che la replica più ad effetto la può fare solo Linucs.
nel frattempo io continuo a chiedere perchè nel comunismo alla Shevek non mi posso comperare il mio te, è molto strano perchè ancora non è uscito fuori che qualcuno me lo impedirebbe (parlare esplicitamente di autorità non aiuta la causa), però non posso. aspetto con pazienza...

shevek
Inviato: 2/11/2006 21:26  Aggiornato: 2/11/2006 21:26
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Salut y Libertad bandit!


Dici:Citazione:
continuo a chiedere perchè nel comunismo alla Shevek non mi posso comperare il mio te


Ed io ti continuo a rispondere: perché il denaro non esiste. Lo puoi avere, gratis, come tutte le altre cose relative ai tuoi bisogni, in cambio del tuo lavoro. Hai presente una "Banca del Tempo"? Estendila ad ogni aspetto dell'economia ed avrai "il comunismo alla shevek"...


Shevek

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bandit
Inviato: 2/11/2006 21:52  Aggiornato: 2/11/2006 21:54
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
ennò, caro Shevek !
sorry ma la questione del denaro la avevamo già neutralizzata, non rileva.
eravamo nel forum dell'anarchia, e dopo un po' di rimbalzi, arrivasti a dire che lo scambio (in cui io volevo ottenere il mio te) non sarebbe stato possibile.
il problema non era il denaro, ma il fatto che il produttore del te chiedeva una controprestazione assolutamente "sproporzionata" rispetto ad un valore medio del te.
tuttavia, io adoro quel te e sono disponibile a dargli quello che vuole: noi saremmo d'accordo.
allora mi dici che cosa mai ci impedisce di fare lo scambio ?

Redazione
Inviato: 2/11/2006 23:34  Aggiornato: 2/11/2006 23:34
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
La premessa, cacchio, la premessa!!!! Ormai mi insulto da solo, ogni volta che mi accorgo che il problema - quando un teorema non quadra - è SEMPRE nella premessa, che noi diamo "aristotelicamente" per scontata, invece di sottoporre anche lei a esame critico, e che a quel punto ci fotte QUALUNQUE tentativo di soluzione al suo interno.

E' il maledetto segno "meno" che sta fuori dalla parentesi, e che noi da dentro non vediamo, a fotterci invariabilmente il risultato finale.

In questo caso la premessa che rovina ogni possibile soluzione è l'egoismo innato dell'individuo, senza rimuovere il quale NESSUN sistema sociale potrà mai funzionare in maniera decente.

E una volta rimosso il quale, con tutta probabilità, non ci sarà più bisogno di nessun "sistema" predefinito per convivere in santa pace. Una volta che tutti avremo imparato a prendere solo quello che ci serve, saremo noi stessi ad evitare i mille conflitti che ora caratterizzano tutti i più diversi sistemi sociali sperimentati al mondo.

Una volta qualcuno mi "accusò" di essere "comunista", e io risposi che non potrei mai esserlo, perchè di una presunta "eguaglianza" imposta dall'alto non saprei che farmene. O ti viene spontaneo dividere quello che c'è a disposizione di tutti, oppure è perfettamente inutile arrabattarsi a cercare il "sistema sociale" ideale.

fmelone
Inviato: 3/11/2006 0:17  Aggiornato: 3/11/2006 0:18
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/7/2005
Da:
Inviati: 61
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Urka Redazzucco .. quando fai così mi spaventi...

Mi ricordi i figli dei fiori, (non che sia un male).

Un tempo ero anch'io così idealista, peccato che col tempo l'utopia di un mondo di pace e fratellanza mi sia caduta... intorno ai 4/5 anni credo


Adesso mi accontento... meglio un sistema in cui almeno la teoria sia di uguaglianza, piuttosto di uno in cui si esalta l'egoismo personale.

Mel

P.S. Se trovi quel pianeta manda almeno un PM....

sagada
Inviato: 3/11/2006 1:33  Aggiornato: 3/11/2006 1:33
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/8/2006
Da:
Inviati: 114
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
<<Una volta qualcuno mi "accusò" di essere "comunista", e io risposi che non potrei mai esserlo, perchè di una presunta "eguaglianza" imposta dall'alto non saprei che farmene. O ti viene spontaneo dividere quello che c'è a disposizione di tutti, oppure è perfettamente inutile arrabattarsi a cercare il "sistema sociale" ideale.>>
x me la societa ideale e quella che segue i dettami del piu grande comunista mai esistito al mondo "gesu" i suoi insegnamenti principali sono:nn fare agli altri quello che nn vorresti fosse fatto a te...ama gli altri come te stesso....

-"Pillola azzurra: fine della storia, domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai; pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio" .
PikeBishop
Inviato: 3/11/2006 1:37  Aggiornato: 3/11/2006 1:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Il trucco e' pero' che per applicarli, i suoi dettami, devi essere come lui, altrimenti e' impossibile.
Un casino.....

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
sagada
Inviato: 3/11/2006 1:47  Aggiornato: 3/11/2006 1:47
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/8/2006
Da:
Inviati: 114
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
infatti mica lo abbiamo messo sulla croce x niente cosi nn dice piu ovvieta che ci turbano

-"Pillola azzurra: fine della storia, domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai; pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio" .
bandit
Inviato: 3/11/2006 23:06  Aggiornato: 3/11/2006 23:08
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Massimo:
"In questo caso la premessa che rovina ogni possibile soluzione è l'egoismo innato dell'individuo, senza rimuovere il quale NESSUN sistema sociale potrà mai funzionare in maniera decente."
+++++++++++
rimuovere quella premessa mi sembra dura...[considerando tra l'altro che anche tu lo chiami "innato" (l'egoismo)].
comunque, seguendo il tuo ragionamento si possono fare due robe distinte:
1) ci si chiede se e come è possibile rimuovere l'egoismo (e magari, anche se tale rimozione sia effettivamente positiva sotto ogni punto di vista).
2) si fa l'ipotesi che non sia possibile [cioè che il piano 1. non sia realistico o comunque non produca i risultati voluti], e ci si chiede allora quale forma organizzativa produca i risultati migliori, posto che siamo tutti (o quasi) irrimediabilmente egoisti, e con ciò dobbiamo fare i conti.

intanto io continuo ad aspettare, con pazienza, che Shevek mi dica, finalmente...

sagada
Inviato: 4/11/2006 0:12  Aggiornato: 4/11/2006 0:12
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/8/2006
Da:
Inviati: 114
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
l egoismo e un ottimo principio morale :io sono egoista con i miei amici quindi cerco di trattarli meglio che posso xche soffrirei x il loro abbandono o x la loro sofferenza... chi distruggere il mondo,creare poverta e sofferenza nn e egoista ma solo stupido( volevo dire figlio di puttana ma poi mi censurano)

-"Pillola azzurra: fine della storia, domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai; pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio" .
sagada
Inviato: 4/11/2006 0:25  Aggiornato: 4/11/2006 0:25
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/8/2006
Da:
Inviati: 114
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Anno 2006. Il mondo sprofonda improvvisamente in una terribile crisi economica. Dio stesso torna sulla Terra per vedere cosa si puo' fare. Va in America e trova Bush immerso fino alla vita nella merda; si reca in Europa e trova Blaire anch'egli immerso nella merda fino a tutto il torace; va in Russia e trova Putin immerso nella merda fino al collo; arriva in Italia e trova Napolitano immerso nella merda fino alle ginocchia e quindi si complimenta con lui: "Bravo! Mi avevano detto che la situazione italiana era la piu' disastrosa, ma vedo che erano solo fandonie!". E Napolitano : "Sara'... ma le garantisco che non e' molto comodo stare in bilico sulle spalle di Prodi...".

-"Pillola azzurra: fine della storia, domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai; pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio" .
Redazione
Inviato: 6/11/2006 22:04  Aggiornato: 6/11/2006 22:04
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
FMELONE: "Un tempo ero anch'io così idealista, peccato che col tempo l'utopia di un mondo di pace e fratellanza mi sia caduta... intorno ai 4/5 anni credo"

Non preoccuparti, vedrai che con l'età ti ritorna. E' solo questione di cambiare l'angolo della visuale. A quello serve invecchiare.

bandit
Inviato: 8/11/2006 14:09  Aggiornato: 8/11/2006 14:14
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
"A Cuba, ad esempio, il governo vieta ai dissidenti e ai giornalisti indipendenti di poter utilizzare la rete, e la punizione per aver scritto un articolo per un sito web straniero può arrivare anche a un anno di carcere."
link
(da repubblica.it)
qualcuno ha ancora qualcosa da aggiungere ?

Redazione
Inviato: 8/11/2006 21:31  Aggiornato: 8/11/2006 21:31
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
BANDIT: "A Cuba, ad esempio, il governo vieta ai dissidenti e ai giornalisti indipendenti di poter utilizzare la rete, e la punizione per aver scritto un articolo per un sito web straniero può arrivare anche a un anno di carcere"

Negli Stati Uniti il governo non vieta nulla a nessuno, e chiunque può accedere a internet e scrivere su tutti i siti del mondo che vuole. Se però sei un dissidente, prima o poi ti viene a trovare l'FBI e ti regala una bella canna da pesca, suggerenditi vivamente di dedicarti ESCLUSIVAMENTE a quell'attività da quel momento in poi. Se ci tieni alla salute dei tuoi figli, è sottinteso.

E se sei un giornalista indipendente, e rompi troppo i coglioni, o ti fanno sparare per sbaglio dal fuoco amico in Iraq, oppure ti fanno fuori direttamente in qualche modo, come è successo di recente a uno dei più bravi e coraggiosi di loro in assoluto.

Come vedi, alla fine è solo questione di forma, la sostanza non cambia. La libertà vera non esiste, esiste solo il privilegio di illuderti di averla, che è quello di cui godiamo noi.

bandit
Inviato: 8/11/2006 22:05  Aggiornato: 8/11/2006 22:08
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Massimo,
a testimoniare che non è vero, ci sono le migliaia di voci di contestazione - inclusa la tua - che nei paesi "democratici" scrivono da dentro e da fuori i confini.
se vuoi contestare Cuba o altri paesi dello stesso tipo, invece, lo puoi fare solo da fuori - e possibilmente da uno di quei paesi di cui sopra.
non vuol dire che la libertà "qui" sia garantita per tutti, e nemmeno che contestare sia sempre esente da rischi - la perfezione non è ancora di questo mondo.
tuttavia, le differenze ci sono eccome, e sono a disposizione di chi le vuole cogliere.
però purtroppo pare che la capacità di percezione si affini solo in un senso. chiaramente poi si è portati a chiamare "illusione" ciò che non si vede, ma che altri vedono benissimo.

Redazione
Inviato: 8/11/2006 23:52  Aggiornato: 8/11/2006 23:52
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
D'accordo, certo che una differenza c'è. Io parlavo della sostanza: chi ha il potere comunque usa tutti i mezzi che ha a disposizione per tacitare tutto quello che gli da contro.

Quello che non caspisco (però non ho seguito tutta la discussione) è che cosa ti sembra di aver dimostrato, dimostrando che Castro è un dittatore. Non credo infatti che nessuno lo possa negare.

Cosa dimostri, che "allora il comunismo non funziona"? Perchè se questo è il tuo ragionamento, mi sembra un pò superficiale.

Io credo che la misura della libertà che ogni governo - di qualunque tipo, colore e dimensione - ha concesso ai suoi popoli derivi da talmente tanto fattori che se non prendi in considerazione almeno i più importanti fai un discorso basato sul nulla.

Anche Peròn, tecnicamente, era un dittatore, ma prova a chiedere agli argentini quanti lo rimpiangevano, sotto i militari di Varela e company.

fmelone
Inviato: 9/11/2006 0:25  Aggiornato: 9/11/2006 0:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/7/2005
Da:
Inviati: 61
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Vorrei introdurre un'altra variabile.

Dando per Assioma il fatto che Cuba sia una dittatura e l'Italia no, dobbiamo prendere atto che il governo cubano tra il popolo ha un appoggio forte in quanto le decisioni che lo riguardano vengono comunicate e, anche se spesso penalizzanti, condivise.

In Italia, indipendentemente da chi governi, le decisioni prese vengono comunicate e basta, l'eventuale parvenza di condivisione non avviene "pubblicamente", ma spesso tramite consultazioni con lobbies, in modo che il popolo "sovrano" abbia sempre quella senzazione di inciucio che tutti abbiamo ben presente.

Io preferisco che almeno chi ci governa abbia la faccia di venirmi a dire che me lo sta mettendo in quel posto piuttosto che sentire il bruciore e non capire chi mi ha sodomizzato (e soprattutto con cosa)

Saludos

Mel

Edit :
Secondo l'associazione Freedom House, al 2005 ben 44 Paesi del mondo sono not free, ossia dittature, su un totale di 192. La tendenza, tuttavia, è negli anni una costante democratizzazione. Regimi dittatoriali restano prevalenti nell'area dell'ex URSS (Russia inclusa), in Medio Oriente, in Africa, in Cina e nei Paesi limitrofi. Oggi l'Europa, l'America Settentrionale, l'America Latina e l'Oceania sono continenti privi di regimi dittatoriali.

America latina e Oceania continenti privi di dittature ??

da Wikipedia

Ashoka
Inviato: 9/11/2006 0:39  Aggiornato: 9/11/2006 0:39
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Citazione:
Dando per Assioma il fatto che Cuba sia una dittatura e l'Italia no, dobbiamo prendere atto che il governo cubano tra il popolo ha un appoggio forte in quanto le decisioni che lo riguardano vengono comunicate e, anche se spesso penalizzanti, condivise.


Ma ovviamente vengono condivise all'interno di una dittatura... ed altrettanto chiaramente vengono comunicate..

« Attenzione, camerati! Abbiamo meravigliose notizie, per voi. Ab-biamo vinto la battaglia per la produzione! Completati ora i calcoli delle eccedenze di tutte le classi di prodotti di con-sumo, siamo in grado di annunziare che il livello della vita è salito di non meno del 20 per cento rispetto all'anno scorso. In tutta Oceania ci sono state questa mattina irrefrenabili manifestazioni spontanee di lavoratori in marcia fuori delle fabbriche e degli uffici, osannanti lungo le strade, con le bandiere in testa, un segno di gratitudine al Gran Fratello per la nuova, felice esistenza che la sua oculata guida ha reso possibile per noi. Ecco alcune delle cifre pervenute: cibarie...»
[..]
Sembrava che ci fossero state dimostrazioni di gratitudine al Gran Fratello per aver aumentata la razione del cioccolato a venti grammi la settimana. E soltanto ieri, ri-fletté per un momento, era stato annunciato che la razione sarebbe stata ridotta a venti grammi la settimana. Era possibi-le farla andar giù dopo appena ventiquattr'ore? Sì, l'avevano mandata giù tutti.
(1984)

oppure... questa

Combattenti di terra, di mare, dell'aria... camice nere della rivoluzione e delle Legioni. Uomini e donne d'Italia, dell'Impero e del regno d'Albania, ascoltate...

Un ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria. L'ora delle decisioni irrevocabili.

La dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia.


Tutti esultavano.. eppure è stata la più grossa catastrofe per il nostro paese..

Ashoka

bandit
Inviato: 9/11/2006 9:20  Aggiornato: 9/11/2006 9:20
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
mmh mi vibra la tastiera ma mi devo allontanare.
bandit torna.

bandit
Inviato: 9/11/2006 23:27  Aggiornato: 10/11/2006 8:16
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
Massimo:
"D'accordo, certo che una differenza c'è. Io parlavo della sostanza: chi ha il potere comunque usa tutti i mezzi che ha a disposizione per tacitare tutto quello che gli da contro."
+++++++++
anche io parlavo della sostanza: tra non avere nessun limite a quei mezzi che dici tu, e averne parecchi, mi pare che la differenza non sia esattamente di forma.

"Quello che non caspisco (però non ho seguito tutta la discussione) è che cosa ti sembra di aver dimostrato, dimostrando che Castro è un dittatore. Non credo infatti che nessuno lo possa negare."
++++++++
però stranamente si tende a dimenticarlo, cercando di portare davanti agli occhi solo le cose (supposte) "belle", mentre quelle inaccettabili, tipo quella che ho riportato io, il buon Grimaldi ce le risparmia.
se volevo andare a sciare e non ho trovato la neve, e mi sono "consolato" con un buon caffè al bar, quando torno posso parlare solo del caffè ?
tra l'altro vedi che anche tu, poche righe sopra, lasci intendere che la differenza di libertà sia solo nella "forma".
è questa la cosa curiosa, per me: chi è nemico degli USA, in qualche modo, pare guadagni automaticamente il biglietto per un trattamento di lusso.

"Cosa dimostri, che "allora il comunismo non funziona"? Perchè se questo è il tuo ragionamento, mi sembra un pò superficiale."
+++++++++
certo non era quella la mia intenzione nel riportare le 4 righe relative alla (non) libertà di stampa (tra l'altro: ricordo che vi sono giornalisiti a Cuba che fanno lo sciopero della fame per protestare contro le condizioni di lavoro, ma anche qui, chi dovrebbe esserne informato tralascia di riportare. eppure immagino che tali giornalisti sarebbero contenti che si sappia un po' in giro cosa stanno facendo e perchè).
la dimostrazione del fatto che il comunismo non funzioni del resto non ha bisogno dei post di bandit (ma so che non è così per tutti, infatti ad esempio sto ancora aspettando la risposta di Shevek sulla "questione del te" di cui a qualche post sopra).

"Io credo che la misura della libertà che ogni governo - di qualunque tipo, colore e dimensione - ha concesso ai suoi popoli derivi da talmente tanto fattori che se non prendi in considerazione almeno i più importanti fai un discorso basato sul nulla."
++++++++
dipende dal punto di vista. sicuramente è vero quello che dici se ti poni in una prospettiva storico/evolutiva.
per stabilire dove si sta meglio o peggio, ad esempio, non mi pare necessario.

"Anche Peròn, tecnicamente, era un dittatore, ma prova a chiedere agli argentini quanti lo rimpiangevano, sotto i militari di Varela e company."
++++++++
le democrazie non sono tutte uguali, e nemmeno le dittature; la distanza tra democrazia e dittatura rimane (a parere di chi scrive).


Mel:
"Dando per Assioma il fatto che Cuba sia una dittatura e l'Italia no, dobbiamo prendere atto che il governo cubano tra il popolo ha un appoggio forte in quanto le decisioni che lo riguardano vengono comunicate e, anche se spesso penalizzanti, condivise.
In Italia, indipendentemente da chi governi, le decisioni prese vengono comunicate e basta, l'eventuale parvenza di condivisione non avviene "pubblicamente", ma spesso tramite consultazioni con lobbies, in modo che il popolo "sovrano" abbia sempre quella senzazione di inciucio che tutti abbiamo ben presente.
Io preferisco che almeno chi ci governa abbia la faccia di venirmi a dire che me lo sta mettendo in quel posto piuttosto che sentire il bruciore e non capire chi mi ha sodomizzato (e soprattutto con cosa)"
+++++++++
capire chi ti sodomizza e con che cosa non è difficile, non serve necessariamente una dittatura per capirlo, e se permetti il costo per la tua comprensione sarebbe un tantino caro. strane soddisfazioni (del tutto legittime finchè le conseguenze fossero solo personali).

sulla comunicazione ti ha già risposto Ashoka; del resto non mi sembra che sia quella la maggiore carenza che ci ritroviamo.

curioso poi il fatto che le decisioni a Cuba sarebbero "condivise". quindi ci siamo sbagliati, non è vero che è una dittatura (assioma falso), ma siamo di fronte ad un caso avanzato di democrazia diretta, anche se come si misuri questa condivisione rimane da capire, visto che chi non condivide e lo dice in giro ha buone probabilità di finire in galera. comunque, per quanto bizzarro, risulta a questo punto che il popolo cubano fosse d'accordo nel mandare in galera i dissidenti, impedire ai giornalisiti di usare la rete, e limitare le possibilità di uscita dal paese, tanto per aggiungerne un altra.

sagada
Inviato: 10/11/2006 2:35  Aggiornato: 10/11/2006 2:35
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/8/2006
Da:
Inviati: 114
 Re: "Americas reaparecidas" di Fulvio Grimaldi
<<capire chi ti sodomizza e con che cosa non è difficile>>

c e un detto che dice si ti stanno "sodomizzando" nn agitarti faresti il loro gioco....io dico che e ora di smetterla e altro che agitarsi bisogna mostrare che e finita l epoca in cui il popolo china la testa

-"Pillola azzurra: fine della storia, domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai; pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio" .

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