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news internazionali : Darfur, parola misteriosa
Inviato da Redazione il 11/11/2006 0:33:36 (6010 letture)



Il Darfur non è - come pensa qualche nostro rappresentante in parlamento - "uno stile di vita particolarmente affrettato", è una tragedia umana che riguarda quasi 3 milioni di persone, di cui evidentemente nessuno si vuole occupare.

Il Darfur è la zona occidentale del Sudan che confina con il Chad, ed è abitata prevalentemente da neri africani, ovvero non-arabi, in una nazione a forte maggioranza araba. Zona depressa e apparentemente "inutile" (inizialmente gli americani ci avevano fatto un pensierino, come fonte petrolifera di seconda scelta, ma poi si sono trovati troppo impegnati sul fronte iracheno), il Darfur è stato da tempo abbandonato al suo destino, tanto da scatenare, tre anni fa, una serie di violente sollevazioni popolare che hanno richiesto l'intervento dell'esercito sudanese per riportare la calma.

Ma le proteste su base etnico-geografica - la Cecenia insegna - sono tutt'altro che facili da domare da parte dei governi centrali, i cui soldati si trovano regolarmente di fronte un nemico costituito dall'intera popolazione locale. I soldati sudanesi inoltre pare che non siano particolarmente portati alla battaglia, ...

... e spesso si trovano a prendere delle sonore bastonate dal molto meno equipaggiato NRF, o National Redemption Front (Fronte di Riscatto Nazionale).

Il rifiuto generalizzato da parte dei militari sudanesi di partecipare a questo tipo di operazioni è diventato talmente frequente che da un paio di anni a questa parte sono comparsi sulla scena i cosiddetti janjaweed. Vere e proprie bande armate di mercenari arabi che saccheggiano uccidono stuprano rapiscono violentano distruggono tutto quello che trovano sul loro percorso, con il complice silenzio delle autorità sudanesi, che volgono regolarmente lo sguardo altrove.

Le incursioni dei janjaweed hanno già casuato il dislocamento di due milioni e mezzo di persone, mentre sono oltre duecentomila i morti lasciati sul terreno da questa interminabile serie di scontri brutali.

Tutto questo crea un evidente imbarazzo al governo sudanese, che un anno fa si era impegnato a disarmare e riportare all'ordine le bande dei Janjaweed. Ma la cosa non è mai avvenuta, e il genocidio prosegue indisturbato.

Ci si domanda questo punto perché mai in una situazione molto simile - quella libanese - l'intero occidente abbia sentito il dovere di intervenire addirittura con l'invio di forze nazionali, mentre in uesto caso i nostri parlamentari possono addiruttura permettersi di non sapere che cosa sia il Darfur. Di non sapere cosa sia, faccio notare, non di non sapere "dove sia".

In fondo, anche il governo libanese si era impegnato a disarmare i suoi "ferocissimi" Hezbollah, e non essendoci riuscito, è stato costretto a prendersi qualche centinaio di tonnellate di bombe sulla testa, senza nemmeno poter protestare più di tanto. Mentre a nessuno viene in mente di intervenire contro il governo sudanese, che ha fallito nello stesso indentico compito che si era impegnato a realizzare.

Che differenza ci può mai essere far le due situazioni, così macroscopica da creare questo evidente paradosso, senza che a nessuno venga voglia di trovare la risposta? Dov'è il nostro Ministro degli Esteri, sempre pronto ad intervenire dovunque sia in corso una chiara violazione dei più fondamentali diritti umani?

Forse reputa che i "negri" del centroafrica valgano meno di un qualunque altro essere umano che vive in Palestina, israeliano arabo o norvegese che sia?

Massimo Mazzucco

VEDI ANCHE:

Do you know janjaweed?


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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Marco M
Inviato: 11/11/2006 0:59  Aggiornato: 11/11/2006 0:59
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/8/2006
Da:
Inviati: 826
 Re: Darfur, parola misteriosa
Innanzitutto complimenti per l'articolo su una questione riguardo la quale il silenzio e l'indifferenza che la circonda grida vendetta.

Citazione:
i cosiddetti janjaweed. Vere e proprie bande armate di mercenari arabi che saccheggiano uccidono stuprano rapiscono violentano distruggono tutto quello che trovano sul loro percorso, con il complice silenzio delle autorità sudanesi, che volgono regolarmente lo sguardo altrove.


Negli ultimi tempi stanno andando ben oltre il semplice "voltare lo sguardo altrove".
E' di oggi la notizia (ovviamente non da grandi giornali tg speciali approfondimenti, ma da Peacereporter) che:
La Ong Norwegian Refugee Council ha comunicato di aver deciso di cessare le attività in Darfur, la regione occidentale sudanese teatro di un conflitto che dal 2003 ha provocato 300.000 morti e 2 milioni di profughi. Il Nrc ha denunciato continue restrizioni da parte delle autorità sudanesi, che avrebbero costretto la Ong a sospendere l'assistenza ai rifugiati per 210 giorni nel solo 2006. Il governo di Khartoum è stato più volte accusato di mettere i bastoni tra le ruote alle organizzazioni umanitarie che operano in Darfur e che denunciano gli abusi compiuti dalle milizie Janjaweed e dalle truppe governative loro alleate.

kalpoterni
Inviato: 11/11/2006 9:41  Aggiornato: 11/11/2006 9:41
Ho qualche dubbio
Iscritto: 19/10/2006
Da:
Inviati: 217
 Re: Darfur, parola misteriosa

francesco7
Inviato: 11/11/2006 10:38  Aggiornato: 11/11/2006 10:38
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da: Tarentum
Inviati: 886
 Re: Darfur, parola misteriosa
Un deputato della nostra beneamata Repubblica Italiana confonde la parola Darfur con Fastfood. Che tristezza vedere uomini di mezza età che incalzati dalle domande di una giornalista che potrebbe essere loro figlia farfugliano delle risposte o trovano delle penose scuse ("mi stanno chiamando perchè devo andare a votare") pur di tirarsi fuori d'impaccio. A me questo filmato ricorda molto certe scene comiche che avvenivano alla cattedra durante le interrogazioni quando uno "studente" evidentemente impreparato pur di non fare scena muta sparava delle tremende scemenze. Ma in fondo un giornale che cos'è? E' solo un foglio di carta.....igienica, perchè mi sa che è solo quello l'uso che ne fanno i nostri deputati.

La mente non è un vaso da riempire ma un legno da far ardere perché s'infuochi il gusto della ricerca e l'amore della verità. (Plutarco)
bandit
Inviato: 11/11/2006 11:49  Aggiornato: 11/11/2006 11:54
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: Darfur, parola misteriosa
"Ci si domanda questo punto perché mai in una situazione molto simile - quella libanese - l'intero occidente abbia sentito il dovere di intervenire addirittura con l'invio di forze nazionali, mentre in uesto caso i nostri parlamentari possono addiruttura permettersi di non sapere che cosa sia il Darfur. Di non sapere cosa sia, faccio notare, non di non sapere "dove sia"........
.....Che differenza ci può mai essere far le due situazioni, così macroscopica da creare questo evidente paradosso"
++++++++
sono un po' confuso.
finchè si tratta di far notare l'ipocrisia, gli interessi nascosti, il paradosso, sono pienamente d'accordo.
però se non ho capito male, la tesi prevalente qui (permettete la semplificazione) è che intervenire con l'esercito non sia mai giustificato.
allora non capisco quale sarebbe la soluzione di cui si lamenta la non applicazione.
si dice "il Darfur è stato da tempo abbandonato al suo destino": e non è proprio questo che si raccomanda ?
bisognerebbe fare in Darfur come in Libano o in Irak, o fare come in Darfur (cioè niente) ogni volta che in un paese il dittatore di turno e/o milizie assortite ammazzano stuprano torturano ecc. ?
può sembrare una domanda provocatoria ma non la è. si tratta di stabilire se si ritiene o no necessario l'intervento armato di forze esterne in uno stato "sovrano" che al suo interno fa o permette atti sanguinari, violazioni costanti e sistematiche dei più elementari diritti.

"In fondo, anche il governo libanese si era impegnato a disarmare i suoi "ferocissimi" Hezbollah, e non essendoci riuscito, è stato costretto a prendersi qualche centinaio di tonnellate di bombe sulla testa, senza nemmeno poter protestare più di tanto. Mentre a nessuno viene in mente di intervenire contro il governo sudanese, che ha fallito nello stesso indentico compito che si era impegnato a realizzare."
++++++++
beh messa così secondo me non sta molto in piedi: in questo senso la differenza c'è (almeno una).
sul Libano è intervenuto un paese terzo, capace di farlo, che si sentiva minacciato da quei gruppi che nessuno voleva realmente disarmare. (non sto dicendo che fosse giustificato intervenire in quel modo).
nel Sudan non si verifica questa condizione.
non che faccia una gran differenza, sicuro, tuttavia non è nemmeno corretto dire che le situazioni siano identiche. l'approccio col quale affrontare il problema rimane quello di cui al punto precedente.

Mnz86
Inviato: 11/11/2006 11:50  Aggiornato: 11/11/2006 11:50
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/7/2005
Da: BS
Inviati: 246
 Re: Darfur, parola misteriosa
La guerra del Darfur guerra dimenticata?

Da PeaceReporter: La sensazione è che attorno al Darfur si combatta da due anni una parallela guerra mediatica, che non favorisce di certo la comprensione della verità. PeaceReporter ha contattato in Sudan un operatore umanitario, la cui identità verrà tenuta segreta per ragioni di sicurezza, che condivide questo punto di vista: “Nei colloqui con il personale umanitario di ritorno dal Darfur nessuno mi ha mai parlato di genocidio. Il problema è che, da quando nella regione è stato scoperto il petrolio, un conflitto tra popolazioni nomadi e stanziali per il possesso delle terre è stato strumentalizzato, per gli interessi delle varie compagnie e degli stati che le sostengono. Non si spiega altrimenti l’attenzione che questo conflitto ha suscitato: nel sud del Sudan si è combattuta la più lunga guerra civile del continente, che ha provocato milioni di morti. Ma di quella nessuno ha mai parlato”. In effetti la guerra del Darfur può vantare due primati singolari: è il conflitto africano maggiormente seguito dai media di tutto il mondo, senza però che se ne sappia molto.

L'attenzione data al conflitto (che arriva di riflesso anche in Italia, benchè l'Italia non abbia interessi nella regione) è strumentale; ovviamente ciò non significa che questo conflitto non sia degno di attenzione (anzi).

Per capire il perchè di questo interesse è necessario conoscere i retroscena. Premesso che la copertura mediatica è favorita dal fatto che i cattivi, cioè i janjaweed, siano arabi (musulmani come i darfurini i quali,però, sono di etnia africana), rifacciamoci ancora a Peacereporter per la FONDAMENTALE spiegazione del conflitto (senza la quale la prospettiva è distorta).

La guerra nel Darfur è stata presentata come un genocidio condotto dalle milizie Janjaweed contro le popolazioni africane. Non c’è dubbio che le atrocità contro i locali siano avvenute anche grazie al sostegno del governo sudanese, ma le colpe non sono solo da una parte. I racconti dei profughi parlano anche dei crimini commessi dai ribelli, che godono di appoggi forti all’estero. Testimonianze confermate dagli operatori umanitari, molti dei quali riferiscono come i ribelli siano meglio armati dell’esercito. La risposta potrebbe venire dai giacimenti petroliferi da poco scoperti nel sud del Darfur, e che sarebbero stati dati in concessione alla Chinese National Petroleum Corporation. Lasciando fuori dalla torta le imprese occidentali dopo che gli Usa si sono impegnati a fondo negli ultimi anni per risolvere la guerra civile tra nord e sud. Un brutto rospo da ingoiare per Washington, che da allora è tornata a una politica di ostilità nei confronti del governo sudanese, seguita a ruota da Londra. E non è un caso che al Consiglio di Sicurezza dell’Onu i più strenui difensori di Khartoum siano proprio i Cinesi, mentre Usa e Gran Bretagna sono pronti a addossare al governo sudanese le responsabilità di qualsiasi atrocità. A dimostrazione di come la guerra venga presentata sotto luci diverse a seconda dei poco limpidi interessi in gioco.

Nell'aprile 2005 il ministero sudanese ha confermato il ritrovamento di enormi giacimenti di petrolio nel territorio sudanese e da allora sono cominciate le accuse di genocidio che hanno reso la guerra in darfur un conflitto pop, addirittura da salotto televisivo di cui parlare a Mattina in Famiglia o a La Vita in Diretta. Da una parte la Cina, che ha accordi con il Sudan anche per il Darfur e che fornirebbe armi a Khartoum, dall'altra Francia e USA. I quali attaccano il Sudan in sede ONU, tacendo sui ribelli (del quale lo spezzone di articolo parla). Questi ribelli sono bande armate darfurine che si dice trovino rifugio e protezione in Chad. Lottano per l'indipendenza dal Sudan (e forse, chissà, per l'annessione al Chad) e sono ben armati: da chi? Il Chad è uno stato legato a Francia e Stati Uniti nella persona del presidente Deby la cui poltrona scotta sempre a causa dei fermenti sul confine col Sudan dei quali si conosce poco.

Siamo insomma di fronte al classico conflitto africano nel quale si scontrano gli interessi di due blocchi i quali, attenti a non farsi prendere con le mani nella marmellata, sfruttano le bande di diseredati e i governi più o meno legittimi. in Europa se ne parla, di questa guerra, perfino sulla Rai (televisione tanto provinciale da non avere nemmeno una redazione in Africa) che ha dedicato più di una volta servizi al TG1 delle 20 (da quando c'è la nuova gestione Riotta).

Ma se ne parla da una prospettiva distorta e, quindi, difficilmente produttiva.

Mnz86
Inviato: 11/11/2006 11:57  Aggiornato: 11/11/2006 12:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/7/2005
Da: BS
Inviati: 246
 Re: Darfur, parola misteriosa
Per Bandit:

dal mio punto di vista (poi Massimo ti darà il suo forse diverso) l'intervento di forze internazionali (quindi non Nato o Nato con la bandiera Onu ma provenienti da stati credibili) o meglio ancora delle forze dell'Unione Africana (che già dovrebbero essere sul territorio ma pare non siano efficaci -e andrebbero rese efficaci) è giustificato quando ci siano prove di genocidio (come fu nel caso del Rwanda) e come potrebbe essere in Sudan.

in Libano l'intervento è privo di senso e sarebbe servito all'inizio dell'attacco israeliano per difendere la popolazione libanese dal genocidio. Oggi secondo me è inutile; può servire semplicemente a scongiurare Israele da nuove violazioni anche se pare non funzioni (aerei israeliani, per esempio, continuano a violare lo spazio aereo libanese e hanno rischiato di entrare in contatto con truppe francesi e tedesche).

Si tratta però di interventi di emergenza da effettuare solo in ultimissima battuta: non si può intervenire perchè lo stato viola alcuni (presunti) diritti umani, non applica la facciata democratica, ha una concezione differente della donna o dei diritti civili. Non spetta a noi stabilire quanto la situazione del Sudan sia effettivamente drammatica e certo prima va mossa la diplomazia.

Per interrompere le violenze sono necessarie due cose:

A) la fine delle interferenze straniere (vedi il commento sopra per la situazione sudanese nello specifico) che sono occidentali ma, più recentemente, anche cinesi.

B) un piano di emancipazione dell'Africa onesto e, se possibile, non predatorio.

Oggi l'occidente non è credibile perchè, è noto, agisce solo per difendere i suoi interessi e non certo quelli di qualche milione di abbronzati. Per questo bisogna cambiare prospettiva e per questo non abbiamo alcuna credibilità nè alcun impatto diplomatico.

Si può -e si deve- intervenire, nei casi disperati, per contenere le violenze ai danni dei civili. Però bisogna anche creare le condizioni per una pacificazione disponibili, anche, a applicare quel benedetto principio di autodeterminazione che i confini coloniali impediscono.

Credo si possa essere tutti d'accordo (magari con ricette diverse) su questo principio.

Paxtibi
Inviato: 11/11/2006 12:12  Aggiornato: 11/11/2006 12:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Darfur, parola misteriosa
A) la fine delle interferenze straniere

...

B) un piano di emancipazione dell'Africa



Ma non sono in contraddizione questi due punti?

Mnz86
Inviato: 11/11/2006 12:26  Aggiornato: 11/11/2006 12:28
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/7/2005
Da: BS
Inviati: 246
 Re: Darfur, parola misteriosa
Citazione:
A) la fine delle interferenze straniere
...
B) un piano di emancipazione dell'Africa

Ma non sono in contraddizione questi due punti?


ciao Pax.

fine delle interferenze straniere significa smetterla di aizzare una banda contro l'altra per controllare direttamente le risorse. piano di emancipazione (si noti il termine emancipazione) significa dare all'Africa le conoscenze (principalmente tecnologiche e di mezzi di produzione) per sviluppare una propria economia autonoma e per non dovere quindi dipendere dagli stranieri.

La prima è la più importante, la seconda è una specie di "buona uscita" che potremmo dare alle nostre neo-colonie (certo cancellare i debiti -tra l'altro già ripagati: mancano da pagare i miliardi di dollari di interessi-, restituire la sovranità e mettere fine all'usura e agli aggiustamenti strutturali con il coraggio di mettere in discussione i confini disegnati dai colonizzatori potrebbe essere già una cosa produttiva)

decontestualizzando le frasi paiono in contraddizione, ma spiegate credo stiano in piedi.

Seppuku
Inviato: 11/11/2006 12:42  Aggiornato: 11/11/2006 12:42
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/9/2006
Da:
Inviati: 35
 Re: Darfur, parola misteriosa
Libano, Israele, area mediorientale, li ci sono dei chiari interessi USA e suoi alleati, o no?
Sudan, Chad, Darfur, evidentemente li non ce ne sono abbastanza, perchè interessarcene allora?
Diceva Benigni in una sua battuta: "Il ministro dei lavori pubblici chiede al ministro della sanità "Come và?" l'altro risponde "Sono preoccupato per la riforma della sanità". "Ma scusa" ribatte il primo "sei per caso ammalato?" "Certo che non lo sono dice il secondo" "Ma che hai da preoccuparti allora?"

Paxtibi
Inviato: 11/11/2006 12:48  Aggiornato: 11/11/2006 12:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Darfur, parola misteriosa
smetterla di aizzare una banda contro l'altra

E siamo d'accordo...

dare all'Africa le conoscenze (principalmente tecnologiche e di mezzi di produzione) per sviluppare una propria economia autonoma

A parte il fatto che non so quanto queste conoscenze manchino o quanto piuttosto non abbiano possibilità di fruttare in loco, chi è che dovrebbe "dare", e per quale motivo?

iowa
Inviato: 11/11/2006 12:55  Aggiornato: 11/11/2006 12:55
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/5/2006
Da:
Inviati: 63
 Re: Darfur, parola misteriosa
guarda che il filmato non funziona...

Mnz86
Inviato: 11/11/2006 13:09  Aggiornato: 11/11/2006 13:14
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/7/2005
Da: BS
Inviati: 246
 Re: Darfur, parola misteriosa
Citazione:
quanto queste conoscenze manchino o quanto piuttosto non abbiano possibilità di fruttare in loco


in che senso non avrebbero possibilità di fruttare in loco? (nel senso: ci sono le risorse, c'è la manodopera, c'è la necessaria "fame"; mancano in parte i mercati interni ma quelli si costruiscono una volta che si sviluppa un'economia. E si può considerare, per determinati settori, l'esportazione).

perchè la dovrebbero dare: non sta scritto da nessuna parte che la si debba dare, ma alcune ragioni potrebbero essere: "buona uscita" per il colonialismo, il neo-colonialismo e tutte le attività predatorie e le guerre accese e sostenute; solidarietà; (grossolanamente) tentativo di evitare che incazzati vengano tutti da noi.

ovviamente non sta scritto da nessuna parte che si debba fare qualcosa, e su questo siamo d'accordo.

kalpoterni
Inviato: 11/11/2006 13:13  Aggiornato: 11/11/2006 13:13
Ho qualche dubbio
Iscritto: 19/10/2006
Da:
Inviati: 217
 Re: Darfur, parola misteriosa
Secondo me sono tutti dei COPESUUS

PikeBishop
Inviato: 11/11/2006 13:20  Aggiornato: 11/11/2006 13:24
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Darfur, parola misteriosa
Citazione:
piano di emancipazione
= farli diventare come noi, grazie alla nostra bonta' e lungimiranza (o cattiveria? Chi vorrebbe essere come noi, una razza in estinzione?). Un problemino: chi fara' il negro? La risposta la sapete gia', nevvero?
Citazione:
dare all'Africa le conoscenze (principalmente tecnologiche e di mezzi di produzione) per sviluppare una propria economia autonoma

Autonoma, ma strettamente globalizzata, mi raccomando, e tutti insieme marciando uniti saluteremo alla maniera solita il Furher del NWO (Blair o Schwarzie?).
Citazione:
per non dovere quindi dipendere dagli stranieri.
Che buffo, io pensavo che fossero gli stranieri a dipendere da loro: se non chi glielo farebbe fare ad intervenire?Citazione:
una specie di "buona uscita" che potremmo dare alle nostre neo-colonie
Nostre di chi? Mie no.
Citazione:
cancellare i debiti - mancano da pagare i miliardi di dollari di interessi

Una bella favoletta, chiediamo di fare cosi' anche coi nostri mutui, che ci riducono in schiavitu' per generazioni Citazione:
restituire la sovranità
Che cosa sarebbe? Magari anche all'Italia, se e' quello che penso che tu stia pensando.
Citazione:
mettere fine all'usura
Ottima idea da sottoporre a Padova-Schiappa per la penisoletta.
Citazione:
con il coraggio di mettere in discussione i confini disegnati dai colonizzatori
Per ridisegnarne dei nuovi ideati dai radical-pezzenti.
Citazione:
decontestualizzando le frasi paiono in contraddizione, ma spiegate credo stiano in piedi
Non mi sembra.
L'unica maniera decente di finire le ingerenze straniere sarebbe, appunto, finire TUTTE le ingerenze straniere, una volta per tutte e ovunque. Ma c'e' sempre qualche ficcanaso che costantemente, con la scusa pelosa e schifosa di farlo per il mio bene, ha da ridire se porto o no i calzini coi sandali.

Che vadano tutti a farsi sodomizzare in un vicolo lercio.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Ashoka
Inviato: 11/11/2006 13:59  Aggiornato: 11/11/2006 13:59
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: Darfur, parola misteriosa
Citazione:
in che senso non avrebbero possibilità di fruttare in loco? (nel senso: ci sono le risorse, c'è la manodopera, c'è la necessaria "fame"; mancano in parte i mercati interni ma quelli si costruiscono una volta che si sviluppa un'economia. E si può considerare, per determinati settori, l'esportazione).


Beh ad esempio può accadere quando le politiche ultraliberiste di libero commercio impongano di non importare... banane.. da determinati paesi...

Oppure quando l'ultraliberista Unione Europea sovvenzioni la produzione di derrate alimentari, ne vieti il commercio (le famose “quote” per tenere alto il prezzo) e poi vada a svenderle negli stessi paesi a cui aveva vietato l'esportazione di banane di cui sopra (rovinando l'agricoltura locale)

Oppure quando l'ultraliberista Fondo Monetario Internazionale garantisce prestiti (et voilà ecco il debito da cancellare) in modo che il dittatorucolo di turno possa comprare armi

Etc. Etc. Etc.

Insomma il problema è l'ultraliberismo.

Ashoka

Curioso86
Inviato: 11/11/2006 14:12  Aggiornato: 11/11/2006 14:12
Ho qualche dubbio
Iscritto: 2/6/2006
Da: La terra che non c'è...Sicilia
Inviati: 162
 Re: Darfur, parola misteriosa
Dio che tristezza vedere quelle povere anime abbandonate al loro destino! E' VERGOGNOSO vedere politici così SCECCHI(ignoranti)da non saper un fatto importante come questo.....gli sputerei in faccia e li manderei a zappare(sempre se ne sono capaci) Nessuno vuole muovere il culo???? Auuuu svegliatevi politici corrotti e ignoranti, la gente ha bisogno d'aiuto e nn di mensogne e guerra! Porca puxxana!!!! Ci vuole una rivoluzione per mettere al ROGO sti politici.

Il mio sogno è che i miei quattro bambini possano vivere un giorno in una nazione dove non saranno giudicati dal colore della loro pelle ma dal contenuto del loro carattere.
Se un uomo non ha ancora scoperto qualcosa per cui morire non ha ancora inizi...
PikeBishop
Inviato: 11/11/2006 14:21  Aggiornato: 11/11/2006 14:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Darfur, parola misteriosa
Citazione:
Ci vuole una rivoluzione

Comincia tu, che a me scappa da ridere.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Curioso86
Inviato: 11/11/2006 14:31  Aggiornato: 11/11/2006 14:31
Ho qualche dubbio
Iscritto: 2/6/2006
Da: La terra che non c'è...Sicilia
Inviati: 162
 Re: Darfur, parola misteriosa
Non capisci un modo di dire??

Il mio sogno è che i miei quattro bambini possano vivere un giorno in una nazione dove non saranno giudicati dal colore della loro pelle ma dal contenuto del loro carattere.
Se un uomo non ha ancora scoperto qualcosa per cui morire non ha ancora inizi...
PikeBishop
Inviato: 11/11/2006 14:43  Aggiornato: 11/11/2006 14:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Darfur, parola misteriosa
Citazione:
Non capisci un modo di dire?

Si, e sento anche puzza di comizio populista/millantatore a miglia di distanza, figurati quando me la si alita in faccia.

Da queste parti il tempo per gli slogan lo abbiamo gia' passato da un pezzo.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Enrico
Inviato: 11/11/2006 15:09  Aggiornato: 11/11/2006 15:09
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Darfur, parola misteriosa
Citazione:
in Libano l'intervento.....Oggi secondo me è inutile; può servire semplicemente a scongiurare Israele da nuove violazioni anche se pare non funzioni


Mah.....è stato ed è tuttora utile comunque a far smettere la carneficina di civili libanesi da parte israeliana. E questa è la cosa fondamentale.
E se gli israeliani continuano a fare i top gun sbruffoni prima o poi si beccano un missile dai francesi. Quindi la presenza ONU servirà ancora di più; sto infatti aspettando da due mesi con ansia il primo jet israeliano abbattuto dai francesi e se poi il missile invece sarà italiano giuro che festeggio veramente.

Per quanto riguarda un intervento militare ONU in Darfur, se tutte le parti in loco lo vogliono, che si organizzi pure. E lo stesso dicasi per i Territori palestinesi. In tutti i casi comunque ci vuole il consenso di tutte le parti in gioco, altrimenti sarebbe l'ennesimo caso "d'ingerenza umanitaria".....

Linucs
Inviato: 11/11/2006 15:28  Aggiornato: 11/11/2006 15:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Darfur, parola misteriosa
B) un piano di emancipazione dell'Africa onesto e, se possibile, non predatorio.

Cosa che non può essere e non sarà mai fatta: in caso contrario non avrebbe senso mantenere la flotta di ONG buone e generose che ufficialmente "hanno il compito di aiutare i poverelli" (che casualmente aumentano), e non ci sarebbe neanche più la scusa per "accogliere i milioni di poveri del mondo nell'occidente". Magari - orrore - salterebbe fuori che per l'emancipazione non era necessario spedire miliardi di dollari ai vari dittatori dementi in divisa, con eventuali conseguenze su tutta la dottrina demente di redistribuzione forzata e terzomondismo colpevolista.

E se il giocattolo si rompe, i nostri amici di sempre con cosa dovrebbero mettersi a giocare? Suvvia...

Ma le proteste su base etnico-geografica - la Cecenia insegna - sono tutt'altro che facili da domare da parte dei governi centrali, i cui soldati si trovano regolarmente di fronte un nemico costituito dall'intera popolazione locale.

Ci sarà da divertirsi quando gli inglesi si stancheranno di essere arrestati per non aver omaggiato a sufficienza qualche minoranza artificiale messa lì apposta per creare qualche nuova legge...

Linucs
Inviato: 11/11/2006 15:43  Aggiornato: 11/11/2006 15:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Darfur, parola misteriosa
"buona uscita" per il colonialismo, il neo-colonialismo e tutte le attività predatorie e le guerre accese e sostenute;

Cosa della quale nessuno tra i presenti - suppongo - ha partecipato, quindi non si capisce per quale motivo dovremmo sborsare.

solidarietà;

Che va avanti da 60 anni, con gli effetti ben visibili.

(grossolanamente) tentativo di evitare che incazzati vengano tutti da noi.

Magari pagando 5.000 dollari un biglietto, il che esclude per definizione che i "veri poveri" possano andare da qualsiasi parte.

Ovviamente non possiamo dire che il "negro" ha diritto alla proprietà e a non essere derubato dal governo porco e ladro, altrimenti poi qualcuno potrebbe sostenere che si tratti di un diritto umano universale e non potremmo più prenderci per il culo con la favoletta della redistribuzione solidale. Ergo, il "negro emancipato" è un pericoloso precedente: meglio lasciarli morire tutti di fame, purché si possa salvare la fiaba che consente ai ladri di continuare a rubare, ammantati di moralità, solidarietà e curiose teorie economiche altrimenti destinate alla tazza del water.

bandit
Inviato: 11/11/2006 16:15  Aggiornato: 11/11/2006 17:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: Darfur, parola misteriosa
"l'intervento...è giustificato quando ci siano prove di genocidio (come fu nel caso del Rwanda) e come potrebbe essere in Sudan. "
++++++++++
ok, probabilmente non saremmo d'accordo sul quando e sul come, ma sul principio nulla da controbattere - nel senso che non noto rispetto a te la contraddizione che ho evidenziato prima.
[non mi è piaciuta molta l'idea che "non sarebbe sufficiente una concezione diversa della donna", considerando che stai parlando della metà degli esseri umani, non delle varie ed eventuali, ma probabilmente interpreto male io (siamo ancora molto nel vago - e poi non è nemmeno una questione di quantità) e poi ci porterebbe OT].


"Per quanto riguarda un intervento militare ONU in Darfur, se tutte le parti in loco lo vogliono, che si organizzi pure. E lo stesso dicasi per i Territori palestinesi. In tutti i casi comunque ci vuole il consenso di tutte le parti in gioco, altrimenti sarebbe l'ennesimo caso "d'ingerenza umanitaria"...."
+++++++++
oh tuoni e fulmini, questa ancora mi mancava.
imparo adesso che quando sono nel vicolo e il bruto mi sta minacciando col macete, la polizia prima di intervenire deve chiedere il permesso pure a lui. notevole caso di applicazione del diritto di veto, vien da dire.
volendo, nel caso vi siano N bruti all'opera e M vittime, si può aspettare a chiedere circa la desiderabilità dell'intervento finchè queste ultime ci abbiano infine lasciato tutte quante la pelle, così si è sicuri di ottenere addiritura un parere unanime nella risposta.

Linucs
Inviato: 11/11/2006 16:18  Aggiornato: 11/11/2006 16:18
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Darfur, parola misteriosa
E se gli israeliani continuano a fare i top gun sbruffoni prima o poi si beccano un missile dai francesi.

Il giorno dopo, una mandria di utili "jobless youths" darebbe fuoco a mezza Parigi cantando slogan antisemiti, ed uscirebbe il solito titolo a 20 colonne sul quotidiano: "governo francese incapace di arginare l'ondata di antisemitismo provocata dall'incauta azione militare", con le solite, consuete e note conseguenze.

Enrico
Inviato: 11/11/2006 16:23  Aggiornato: 11/11/2006 16:23
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Darfur, parola misteriosa
Citazione:
imparo adesso che quando sono nel vicolo e il bruto mi sta minacciando col macete, la polizia prima di intervenire deve chiedere il permesso pure a lui. notevole caso di applicazione del diritto di veto, vien da dire.


Guarda che se dipendesse da me... potrei anche diventare guerrafondaio e dire che auspicherei che qualche Stato "volenteroso" si coalizzasse e dichiarasse guerra a Israele per difendere i civili palestinesi.
Poi però non mi venite a rompere i cogl...oni rivangando la guerra del Kosovo e bla bla bla...

Linucs
Inviato: 11/11/2006 16:28  Aggiornato: 11/11/2006 16:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Darfur, parola misteriosa
Guarda che se dipendesse da me... potrei anche diventare guerrafondaio e dire che auspicherei che qualche Stato "volenteroso" si coalizzasse e dichiarasse guerra a Israele per difendere i civili palestinesi.

Ohibò, e perché mai? Si potrebbe cominciare chiudendo il rubinetto dei soldi: quando devi lavorare per campare, stranamente ti passa la voglia di comprare valanghe di F16. I vari Murderberg e Killerstein domiciliati negli USA saranno comunque liberi di versare il loro denaro per la nobile causa, sempre che qualcuno nel frattempo non li abbia sbattuti fuori a pedate nel culo.

Max_Piano
Inviato: 11/11/2006 16:29  Aggiornato: 11/11/2006 16:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 10/12/2005
Da:
Inviati: 3666
 Re: Darfur, parola misteriosa
Citazione:
Guarda che se dipendesse da me... potrei anche diventare guerrafondaio e dire che auspicherei che qualche Stato "volenteroso" si coalizzasse e dichiarasse guerra a Israele per difendere i civili palestinesi.


Non sarai mica antisemita?

Enrico
Inviato: 11/11/2006 16:29  Aggiornato: 11/11/2006 16:29
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Darfur, parola misteriosa
Citazione:
Il giorno dopo, una mandria di utili "jobless youths" darebbe fuoco a mezza Parigi cantando slogan antisemiti, ed uscirebbe il solito titolo a 20 colonne sul quotidiano: "governo francese incapace di arginare l'ondata di antisemitismo provocata dall'incauta azione militare", con le solite, consuete e note conseguenze.


Echissenfrega dei titoli sull'antisemitismo.....

Linucs
Inviato: 11/11/2006 16:30  Aggiornato: 11/11/2006 16:30
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Darfur, parola misteriosa
Echissenfrega dei titoli sull'antisemitismo.....

A qualcuno dovrà pur fregare, visto che il giochino continua a funzionare senza alcun problema.

Enrico
Inviato: 11/11/2006 16:33  Aggiornato: 11/11/2006 16:33
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Darfur, parola misteriosa
Citazione:
Non sarai mica antisemita?


No, sono semplicemente contro la politica applicata nei confronti dei palestinesi dai vari governi israeliani che si sono succeduti negli ultimi 40 anni almeno.
Se questo significa per qualcuno essere antisemita, vabbè allora sono antisemita...che ti devo dire....

Linucs
Inviato: 11/11/2006 16:35  Aggiornato: 11/11/2006 16:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Darfur, parola misteriosa
Se questo significa per qualcuno essere antisemita, vabbè allora sono antisemita...che ti devo dire....

Ed ecco che, associando ad ogni critica d'Israele un'intenzione antisemita, i nostri allegri eroi con la scodella in testa hanno in pratica contribuito a sdoganare l'antisemitismo. Si può essere più stupidi?


Enrico
Inviato: 11/11/2006 16:36  Aggiornato: 11/11/2006 16:36
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Darfur, parola misteriosa
Citazione:
A qualcuno dovrà pur fregare, visto che il giochino continua a funzionare senza alcun problema.


Certo continuerà a fregargliene, intanto però qualcuno avrebbe cominciato a tirargli giù il primo F16; quando poi cominceranno ad aumentare gli F16 abbattuti magari qualcun'altro comincia a ragionare sul fatto se non sia il caso di cambiare politica...

Max_Piano
Inviato: 11/11/2006 16:42  Aggiornato: 11/11/2006 16:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 10/12/2005
Da:
Inviati: 3666
 Re: Darfur, parola misteriosa
Citazione:
No, sono semplicemente contro la politica applicata nei confronti dei palestinesi dai vari governi israeliani che si sono succeduti negli ultimi 40 anni almeno.


Pensiamo a chi ha da sempre sponsorizzato/paraculato Israele in nome della lotta all'antismitismo:
potremmo concludere che non solo i tuoi desideri potrebbero non avverarsi mai ma anche che Israele non sia neppure l'obiettivo migliore della crociata giustizialista.

Enrico
Inviato: 11/11/2006 16:42  Aggiornato: 11/11/2006 16:42
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Darfur, parola misteriosa
Citazione:
Ed ecco che, associando ad ogni critica d'Israele un'intenzione antisemita, i nostri allegri eroi con la scodella in testa hanno in pratica contribuito a sdoganare l'antisemitismo. Si può essere più stupidi?


No, ma ci sei o ci fai?
Per te tirare giù un F16 israeliano, che continua a violare lo spazio aereo libanese e ad eseguire raid simulati in violazione della Risoluzione, da parte del contingente ONU, significa veramente compiere un'azione antisemita?

Ma dai, non scherziamo per favore...

Enrico
Inviato: 11/11/2006 16:49  Aggiornato: 11/11/2006 16:49
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Darfur, parola misteriosa
Citazione:
potremmo concludere che non solo i tuoi desideri potrebbero non avverarsi mai ma anche che Israele non sia neppure l'obiettivo migliore della crociata giustizialista.


Certo che non si avvererà mai, che scoperta. Infatti il mio "auspicio" era una mera "utopia paradossale".
Non c'è poi alcuna crociata giustizialista in campo, ma semplicemente il fatto che Israele continua a violare la Risoluzione ONU sul Libano, per non parlare poi di tutte quelle che continua a violare dal 1967.
E il contingente UNIFIL ha la possibilità di reagire se qualcuno viola la Risoluzione, infatti i francesi avevano già puntato i missili contro i jet israeliani che scendevano in picchiata simulando un attacco; i missili non sono partiti solo perchè all'ultimo momento i jet hanno virato.

Max_Piano
Inviato: 11/11/2006 17:09  Aggiornato: 11/11/2006 17:09
Sono certo di non sapere
Iscritto: 10/12/2005
Da:
Inviati: 3666
 Re: Darfur, parola misteriosa
Citazione:
Israele continua a violare la Risoluzione ONU sul Libano, per non parlare poi di tutte quelle che continua a violare dal 1967.


Perchè mai questo avviene impunemente? Non è abbastanza ovvio trovare la risposta nella domanda stessa ?

bandit
Inviato: 11/11/2006 17:14  Aggiornato: 11/11/2006 17:14
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: Darfur, parola misteriosa
"Guarda che se dipendesse da me... potrei anche diventare guerrafondaio"
++++++++
eh eh, e perchè mai allora limitare la tua libertà di pensiero di fronte al fatto che invece non dipende da te ?
rispetto a quanto sopra, rimane che sarebbe paradossale (per restare in tema) chiedere il permesso per l'intervento a tutte le parti in causa.
chi ha da guadagnare dalla situazione attuale, non lo concederà mai.

Linucs
Inviato: 11/11/2006 17:37  Aggiornato: 11/11/2006 17:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Darfur, parola misteriosa
Certo continuerà a fregargliene, intanto però qualcuno avrebbe cominciato a tirargli giù il primo F16; quando poi cominceranno ad aumentare gli F16 abbattuti magari qualcun'altro comincia a ragionare sul fatto se non sia il caso di cambiare politica...

Ad esempio, potrebbero chiedere altri soldi al contribuente americano per ricomprare tutti gli F16.

No, ma ci sei o ci fai? Per te tirare giù un F16 israeliano, che continua a violare lo spazio aereo libanese e ad eseguire raid simulati in violazione della Risoluzione, da parte del contingente ONU, significa veramente compiere un'azione antisemita?

Fosse per me, li abbatterei pure senza "Risoluzione". Ma trovo più divertente vederli rompersi il culo a lavorare dopo che il contribuente americano si sarà stancato di regalare 3 miliardi di dollari l'anno a lorsignori.

Tra parentesi, l'F16 non è "israeliano" perché nessun "israeliano" l'ha pagato, quindi possiamo chiamarlo tranquillamente "F16 americano".

Un'azione "antisemita" sarebbe prendere di peso tutti gli stronzi con doppio passaporto strategicamente piazzati negli USA, per dirne una, e sbatterli fuori a pedate nel culo, Lieberman e Foxman in testa: che vadano a vivere nella villa di Leonid e degli altri delinquenti "russi" domiciliati a Tel Aviv, senza romper tanto i coglioni. E più lorsignori tirano la corda, più aumenta la probabilità che prima o poi qualcuno valuti seriamente l'ipotesi.

Colgo l'occasione per ricordare che, fatto ciò, il contribuente americano potrebbe buttare in mare tutti i "rappresentanti dell'ONU" e costruire un bel McDonald's al posto del "palazzo di vetro": almeno il McDonald's produce qualcosa.

Enrico
Inviato: 11/11/2006 17:40  Aggiornato: 11/11/2006 17:40
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Darfur, parola misteriosa
Citazione:
eh eh, e perchè mai allora limitare la tua libertà di pensiero di fronte al fatto che invece non dipende da te ?


Sai in ognuno di noi c'è la parte animalesca istintivo-irrazionale e quella invece riflessiva e razionale ....e quindi, come è successo per il Libano, per quanto riguarda un intervento militare ONU in Darfur e nei Territori palestinesi ci vuole l'assenso di tutti....purtroppo questo forse non avverrà mai, basti vedere alla seconda bozza di Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dopo la strage di Beit Hanoun che è molto più blanda della prima (come sempre del resto) e che dovrebbe essere votata oggi.

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mondo/news/2006-11-11_11113779.html

Enrico
Inviato: 11/11/2006 17:45  Aggiornato: 11/11/2006 17:45
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Darfur, parola misteriosa
Citazione:
Tra parentesi, l'F16 non è "israeliano" perché nessun "israeliano" l'ha pagato, quindi possiamo chiamarlo tranquillamente "F16 americano".


Ok, ma porta stampata sulle ali la bandiera israeliana ed è guidato da un pilota israeliano...e dai quanto sei capzioso..

Comunque non credevo che tu fossi così paladino dei contribuenti yankees...

Redazione
Inviato: 11/11/2006 18:14  Aggiornato: 11/11/2006 18:57
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Darfur, parola misteriosa
BANDIT: Non ho capito bene dove stia la tua confusione, ma cerco di darti una risposta lo stesso.

Tu dici: "Qui" si sostiene che l'intervento armato sia comunque da evitare.

Diciamo che così in astratto non vuole dire molto. Se intendi "essere pacifisti" come filosofia di fondo, allora è chiaro che non "ci" sta bene niente. Se fosse per me, L'ONU [che sarebbe ben diversa da quello che è ] avrebbe dovuto ricacciare Israele [che non sarebbe mai diventato così arrogante] nei confini del '67 a partire dal 1° gennaio '68. Ma il mondo non va come piacerebbe a ciascuno di noi, ed infatti da quel giorno che si attente l'implementazione delle due risoluzioni che rimetterebbero IMMEDIATAMENTE a posto le cose.

Nel mondo attuale, quello vero, abbiamo invece un'Europa che interviene a favore della "vittima" degli Hezbollah, Israele, e punisce il governo che sarebbe responsabile di disarmarli per non averlo fatto.

Mentre in Sudan nessuno interviene a favore della vittima dei janjaweed, per punire il governo che sarebbe responsabile di disarmarli per non averlo fatto.

L'unioca differenza "tecnica" e che gli Hezbollah se la prendono con un popolo confinante, mentre i Janjaweed lo fanno con dei "connazionali". Ma in realtà, etnicamente parlando, c'è molto meno differenza fra un libanese e un israeliano, che non fra un sudanese arabo e un sudanese nero/africano.

Anzi, questo è genocidio vero e proprio, mentre l'altra volendo è solo una "diatriba fra cugini": il primogenito di Abramo, secondo la Bibbia, fu un arabo egiziano.

Volevo quindi far notare soltanto il doppio standard plateale, specialmente da parte del nostro Ministro degli Esteri "di sinistra", e non certo invocare l'intervento armato di nessuno.

Come hanno già detto molti altri, non è comunque così che si risolvono i problemi.

Marco M
Inviato: 11/11/2006 18:36  Aggiornato: 11/11/2006 18:36
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/8/2006
Da:
Inviati: 826
 Re: Darfur, parola misteriosa
Mentre noi ne discutiamo, Israele chiama ancora:

Il portavoce dell'esercito iraniano, Ali Fazli, ha dichiarato che "l'Iran risponderà a qualsiasi azione militare contro il Paese". Ieri sera, il vice ministro della Difesa israeliano, Ephraim Sneh, in un'intervista al Jerusalem Post non aveva escluso un'azione militare preventiva contro le istallazioni nucleari iraniane. "La considero l'ultima spiaggia. Ma, talvolta, l'ultima spiaggia e' la sola spiaggia". Sneh ha aggiunto di sperare che le sanzioni della comunità internazionale contro l'Iran possano trovare attuazione ma "le speranze non sono molto forti". L'Iran ha rivolto formali proteste anche all'Onu parlando di molteplici minacce da parte di Israele.
(fonte)

Pausania
Inviato: 11/11/2006 18:48  Aggiornato: 11/11/2006 18:49
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Darfur, parola misteriosa
Per quanto ci si sforzi, non si riesce a non parlare di Israele....

Interessante Marco il tuo link, secondo me dimostra come chi siede su una cadreghina ha sempre le medesime tendenze, quando parla:

Il portavoce dell'esercito iraniano, Ali Fazli, ha dichiarato che "l'Iran risponderà a qualsiasi azione militare contro il Paese".

Ah maddai?!? Ma sul serio? Pensavo che lasciasse fare per preservare il quieto vivere...

Ephraim Sneh: La considero l'ultima spiaggia. Ma, talvolta, l'ultima spiaggia e' la sola spiaggia"

Ah maddai?!? Ma sul serio? Dove si studia per fare il ministro? E noi che ci lamentiamo di Mastella....

Marco M
Inviato: 11/11/2006 18:56  Aggiornato: 11/11/2006 18:56
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/8/2006
Da:
Inviati: 826
 Re: Darfur, parola misteriosa
Et voilà (autocensura su qualsiasi commento)

Veto Usa su risoluzione condanna per Israele
La decisione degli Stati Uniti impedisce al Consiglio di Sicurezza di approvare il testo sulla strage di Beit Hanun, a Gaza

WASHINGTON - Gli Usa hanno fatto ricorso al veto e hanno impedito oggi al Consiglio di sicurezza di approvare la risoluzione che condanna Israele per la strage di Beit Hanun, a Gaza, nella quale morirono 18 civili palestinesi. La risoluzione spingeva per un rapido ritiro delle forze israeliane dalla zona
fonte

Enrico
Inviato: 11/11/2006 19:08  Aggiornato: 11/11/2006 19:08
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Darfur, parola misteriosa
11 nov 18:43
Onu: Veto Usa a condanna Israele
NEW YORK - Veto americano al consiglio di sicurezza dell'Onu per bloccare la bozza di risoluzione che condanna l'attacco di Israele sferrato l'8 novembre a Beit Hanoun, in cui sono morti diciotto civili palestinesi.

www.corriere.it

Mi associo all'autocensura su qualsiasi commento a questa notizia, perchè in questo momento la mia parte istintivo-irrazionale-animalesca sta schiacciando l'altra razionale e riflessiva....

lamefarmer
Inviato: 11/11/2006 19:22  Aggiornato: 11/11/2006 19:22
Mi sento vacillare
Iscritto: 23/9/2005
Da: vacu°u(m)
Inviati: 334
 Re: Darfur, parola misteriosa
Con indubbia massiccia dose di cinismo,
ho letto, guardato e riso alle lacrime.

Il problema però da capire, secondo me, non é tanto il livello medio di informazione che gira per i luoghi di potere, ma il livello medio di informazione.

Se viviamo in un paese dove sorprendo la gente, dicendo cosa é l'habeas corpus, dove nemmeno io sapevo cos'era prima che qualcuno lo togliesse di mezzo con un tratto di penna, in un paese dove, quando lo dici non ottieni un immediata sollevazione popolare generale come il fuoco con la paglia, per la semplce nuta e cruda paura che dovrebbe rattrappirti il culo, ma ottieni un freddo: "interessante, quindi?", manco parlassi dei biscotti che mancano per il te delle cinque.

In un paese dove c'é scollamento a tutti i livelli tra il reale e il fantastico, dove ciò che é fantastico é ritenuto reale (il fastfood) e ciò che é reale fantastico (l'inquinamento del cibo dovuto alle produzioni di massa), dove non c'é nessuno che si azzarda a fare un semplicissimo parallelo tra carne del bovino caricata di steroidi e altre sostanze che trattengono l'acqua nei tessuti viventi, e l'improvviso aumento (in italia) negli ultimi cinque anni, delle persone grasse, dopo trent'anni di benessere (ma i primi venticinque senza McDonald e con media di grasso bassa, tanto che la dieta mediterranea era un esempio nel mondo).

Quando lo dico ottengo opinioni, del tenore e della profondità che vediamo nel bel pezzo delle Iene. Ma con l'aggravante.
Tipo che mi sgolo mezzora a spiegare come funziona l'industria della carne, il fatto che la produzione e l'allevamento intensivo di grano e di bestiame, é in mano alle catene di fastfood, e ottengo una risposta tipo: "io non penso che però i fast food siano del tutto colpevoli, centra anche l'educazione alimentare..."

Vero. Quindi da domani i panini di plastica sarà meglio farseli a casa con la Mulino Bianco. Mancherà la sorpresina (sempre di plastica) ma vuoi mettere quant'é più genuino!?!


Ognuno parla di se stesso, sempre e comunque
Enrico
Inviato: 11/11/2006 19:24  Aggiornato: 11/11/2006 19:24
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Darfur, parola misteriosa
11 nov 17:23
Libano: ministri sciiti escono da governo Siniora
BEIRUT (Libano) - Cinque ministri sciiti, legati ai movimenti di Hezbollah e Amal, si sono dimessi dal governo libanese guidato da Fuad Siniora. L'iniziativa cade all'indomani dell'interruzione dei negoziati per la formazione di un governo di unita' nazionale.

www.corriere.it

......Proseguirei la notizia aggiungendo:" Tutto lascia presagire che i caschi blu saranno incastrati tra due fuochi e dovranno reagire a destra e a manca".

edo
Inviato: 11/11/2006 19:28  Aggiornato: 11/11/2006 19:32
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Darfur, parola misteriosa
Maurizio Blondet
11/11/2006
Pochi giorni fa, caccia israeliani hanno minacciato truppe francesi dell'UNIFIL in Libano, eseguendo la picchiata e probabilmente altre manovre preparatorie all'attacco, come il lancio di contromisure anti-missile.
«I nostri soldati sono stati a due secondi dallo sparare all'aereo, sarebbe stata una catastrofe», ha detto il ministro della Difesa Michele Alliot-Marie.
Parigi ha convocato l'ambasciatore giudeo Daniel Shek per una protesta ufficiale; poi ha chiesto a Washington, lamentosamente, di far ragionare gli israeliani. (1)
La risposta di Shek è stata come al solito arrogante: il sorvolo dei caccia sulle truppe «non era aggressivo», ed è stato «male interpretato».
E le violazioni continue dello spazio libanese proseguiranno, perché Israele «sorveglia» Hezbollah che «si riarma».

volendo si trova una spiegazione a tutto, anche (sopratutto), alla mancanza di limiti.

mi riferisco anche (seppure in senso ridicolo, rispetto alla tragedia del Darfur) ai nostri modestissimi e numerosissimi quanto inutilissimi politicanti di provincia.

lamefarmer
Inviato: 11/11/2006 21:22  Aggiornato: 11/11/2006 21:22
Mi sento vacillare
Iscritto: 23/9/2005
Da: vacu°u(m)
Inviati: 334
 Re: Darfur, parola misteriosa
Citazione:
Come hanno già detto molti altri, non è comunque così che si risolvono i problemi


Ora diro una cosetta un po' forte. Abbiate pazienza e leggete tutto però, prima di tirare conclusioni affrettate.

Io sono per la guerra, sono un guerrafondaio sanguinario convinto, e la guerra mi piace a tutti i livelli. La morte non mi spaventa come l'assenza della guerra.

Ma il punto é che questa, Janjaweed o Hezbollah inclusi, non é guerra. C'é un sottile filo che lega Afganistan al Laos, alla Cecenia, al Libano. Un filo conduttore che parte dalla seconda guerra mondiale.

Nessun conflitto, già CON la deniminata "seconda guerra", si può considerare una guerra.
State attenti perché come dice Grillo, le parole sono tutto, le parole cambiano il mondo. Allora se io chiamo guerra una cosa che non c'entra niente con la guerra, instillo in chi la subisce, in chi la vive e soprattutto in chi dopo di lui la ricorderà, un idea distorta degli avveniementi.

Cominciamo a decostruire questa "trama bellica", partendo dal concetto di guerra (dal garzanti): lotta armata tra due o più stati o tra fazioni di uno stesso stato.

La scuola (ma dovrei scriverla con la Q e pensare a Pinocchio) martella con un insegnamento storico di guerra che tra quelle puniche, le successive europee, riduce all'idea che la guerra sia A contro B nel luogo C per questioni territoriali (quindi C era nel territorio di A o in quello di B). In noi é così instillato il concetto di stato=territorio=popolo, che non viene assolutamente da criticare questo assioma anche se non c'é ne B ne C dietro la parola guerra.

Dalla seconda guerra mondiale (le prove generali di controllo globale) le cose sono cambiate. Dal confronto di A con B, uno dei due attori é proggressivamente diventato sempre più "virtuale" e C un luogo terzo in cui "esternalizzare" il conflitto:.l'attore concreto rimasto sulla scena "confligge" in un luogo che non centra niente ne con lui ne con l'attore virtuale. E' un C virtuale che spunta come "esternalità". Come dire: io devo picchiare il mio vicino che mi rompe le balle, quindi vado per strada e massacro di botte il primo che passa addossadogli tutta la colpa.

Queste non sono guerre. Queste sono semplici "epurazioni", normali procedure burocratiche di mattanza. Come le liste fatte con computer IMB e tecnici IBM, necessari a organizzare le deportazioni di massa tedeschi.
Semplicemente A decide che D non serve, che ha i mezzi e il controllo per operare sufficientemente indisturbato, quindi inventa B e va in C (territorio di D) "a combatterlo", e siccome B non esiste, "la guerra diventa dura e lunga", perché per sterminare completamenente D ci si mette un po' di tempo, allungato dal fatto che questi si riproducono.
Com'é normale.
Dato che non si tratta di un D esercito, non si tratta nemmeno di un assioma popolo=territorio=popolo. Si tratta solo di gruppi persone. Salta persino l'assioma popolo=cultura, perché D é semplicemente il gruppo di umani di si frappone tra A e i suoi progetti, e non é assolutamente detto si tratti di una etnia. Persino i militari mandati da A a combattere il male virtuale possono tranquillamene rientrare nel grande gruppo D.

Ma allora chi é A?
A é un Gruppo esattamente come D, eterogeneo di persone che sono "sconnesse" dai fatti.
Per esempio gli azionisti e i consumatori della Halliburton, o della CocaCola, o della McDonald.
Gli azionisti permono per perché le azioni salgano di valore, i consumatori premono in senso opposto, e cioé perché il servizio o il prodotto costi di meno (in generale)
Immezzo c'é chi dovrebbe fornire una soluzione ma non può, perché in questo meccanismo di follia globale, le soluzioni convenienti per A sono immorali e inaccettabili per A.
Chi vive in borsa ha da tempo sviluppato il vezzo schizzofrenico di condannare l'atto immorale (a parole) e di realizzarlo con fredda presenza di spirito (con i fatti), facendo di quest'atto un "normale modus operandi di lavoro", del tutto lecito.
La politica come le dirigenze delle multinazionali, hanno semplicemente adottato tattiche identiche, con il solo scopo/risultato di rendere le proprie posizioni di potere, molto più stabili.

Del grande gruppo A, rimane da chiarire il ruolo della società civile (consumatori) che vede il risultato ma non il meccanismo.

Quindi condanna, ma non si sente "legata" al fatto, all'esternalità, che generalmente accade lontano ed é ritrasmessa attraverso pochi canali concentrati in poche mani (le stesse che giocano con il potere) e che anche in completa trasparenza (senza saperlo) condivide un "addomesticamento" a un linguaggio scollegato dalla realta.

Quindi in virtù del fatto che le "parole cambiano il mondo" (per parafrasare Grillo) cominciamo a chiamare questi conflitti per ciò che sono: "semplici" mattanze.

Ognuno parla di se stesso, sempre e comunque
artax
Inviato: 11/11/2006 21:26  Aggiornato: 11/11/2006 21:26
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/11/2006
Da:
Inviati: 41
 Re: Darfur, parola misteriosa
Ringrazio ancora questo sito che continua ad aprirmi gli occhi sull mondo....fatevi anche un giro su www.disinformazione.it .........

nonno
Inviato: 11/11/2006 21:58  Aggiornato: 11/11/2006 21:58
Ho qualche dubbio
Iscritto: 14/7/2006
Da:
Inviati: 183
 Re: Darfur, parola misteriosa
Gli USA sono fin troppo interessati ad intervenire in Sudan.Sicuramente una guerra contro il Sudan è oggi molto più probabile che una guerra contro l'Iran.
Scrive Fulvio Grimaldi:
"Uno degli esempi di ottusa e codina subalternità alle invenzioni della guerra piscologica, una guerra che fa più vittime di tutte le altre messe insieme, è la linea adottata, su nettissima ispirazione imperialista, sul dramma del Darfur, regione occidentale del Sudan che dovrebbe essere attraversata da un oleodotto direzionato verso le prese angloamericane nel Golfo di Guinea (in direzione contraria a quello progettato da Khartum sul proprio territorio e verso il Mar Rosso). Il Sudan, contro la cui indipendenza dai britannici venne subito sobillata, nel 1959, la popolazione del Sud, è il paese arabo africano più vasto e meno ligio agli interessi occidentali, da qualche anno nel mirino dei nuovi colonialisti (Usa, Francia, Germania, Israele e Vaticano) per la sfiga di essersi scoperto traboccante di ricchezze minerarie (petrolio più che nella penisola arabica, gas, uranio, rame), oltrechè idriche (il Nilo) e per l’impertinenza di volerle amministrare secondo le proprie scelte (Cina e Scandinavia, piuttosto che Usa e Nato). Poco tempo fa, un invito a parlare di Iraq alla mano del mio documentario, “Un deserto chiamato pace”, fattomi da Laboratorio Zeta di Palermo, un dinamico e coraggioso centro giovanile dell’altra Sicilia, un’autentica isola di controintelligenza, mi ha costretto una volta di più a confrontarmi con il grado di intossicazione, vicino al 100%, che il totalitarismo mediatico, soprattutto di guerra, infligge anche a chi più si sbatte per sfuggire al fog dell’universale impostura comunicativa.

Ricordate la Cap Annamur?

Nella primavera del 2005 mi ritrovai completamente solo, almeno in Italia, a cercare di arginare l’uragano di solidarietà con “le popolazioni del Darfur sottoposte a genocidio” che, innescato da una serie di denunce ufficiali di Washington, Parigi, Berlino e Vaticano, affiancate dal solito coro delle organizzazioni umanitarie note per fornire alibi a qualsiasi aggressione imperialista, aveva preso a pretesto la clamorosa vicenda della nave “Cap Annamur”. Vicenda che va ricordata per come ha esaltato la disponibilità delle sinistre, sedicenti antiguerra, a farsi intossicare da una megaimpostura, dietro al malcerto riparo dei “diritti umani”, dell’ ovviamente cristiana pietà per gli ultimi e della solidarietà con i poveri del Terzo Mondo. Quella nave giracchiò per qualche giorno al largo della Sicilia, sparando appelli disperati per il suo carico di agonizzanti profughi. Diceva di avere a bordo una trentina di fuggiaschi dal Darfur massacrato dal governo sudanese. Vi si precipitarono tutti e tutti lessero negli occhi dei profughi l’orrore dei villaggi bruciati, delle stragi, degli stupri, delle inenarrabili nefandezze inflitte dalle milizie governative. Poi, ohibò, si scoprì che di quei trenta giovanotti, per niente agonizzanti, nessuno oltre i trent’anni, non uno veniva né dal Darfur, né dall’intero Sudan, semmai dal Ghana o dalla Costa d’Avorio. Sicuramente figli della tragedia africana, ma non del Darfur e, con ogni probabilità, reclutati per la bisogna. Trattavasi di bufala, di raggiro, di provocazione. Si scoprì che la Cap Annamur dipendeva dalla Gesellschaft fuer bedrohte Voelker (Società per i popoli minacciati), organismo tedesco legato al ministero degli esteri e specializzato fin dai Balcani e dal Vietnam in operazioni ordite per agevolare o giustificare i noti interventi “umanitari”. A Palermo, i compagni del Laboratorio Zeta ospitavano generosamente alcuni profughi sudanesi e, comprensibilmente, si risentirono molto alla mia denuncia che l’intero pandemonio umanitario sul Darfur non era che l’avvio, pari pari a quello della Jugoslavia, dell’Iraq e di tutti gli assalti Usa, di una campagna di diffamazione finalizzata allo squartamento del Sudan, nazione araba riottosa alla sottomissione, solidale con l’Iraq fin dal 1991, amica della Cina, di Cuba, del Venezuela. Questo sapevo anche per esperienza diretta in Darfur, dove già anni fa avevo assistito a una tragedia determinata dalla desertificazione (indotta dai giochini capitalistici col clima) e dalla contesa tra agricoltori stanziali e nomadi allevatori per il sempre più scarso spazio di pascolo e coltivazione. Tutti neri, tutti musulmani, tutti di lingua araba. Falsa la conclamata rivalità etnica e religiosa, falsa la dipendenza delle formazioni Janjaweed, di autoprotezione degli allevatori, dal governo di Khartum, che invece processava gli autori di abusi e si adoperava con ogni sforzo per provvedere ai profughi della siccità e del conflitto. Falsi al limite del grottesco i 400.000 uccisi e due milioni di profughi in un anno: quasi metà della popolazione del Darfur! Fate il conto di quanta gente dovevano essere riusciti ad ammazzare o scacciare i Janjaweed al giorno. Manco avessero i mezzi di Rumsfeld. Vera, invece, l’istigazione franco-tedesco-americana - ben lubrificata dagli alti lai dei padri comboniani, da sempre avanguardia colonialista in Africa - alla creazione e sollevazione violenta di un paio di organizzazioni secessioniste (Movimento di Liberazione del Sudan e Movimento per la Giustizia e l‘Uguaglianza), armate dagli alleati del Ciad e rafforzate con uomini e mezzi dai filoamericani e filoisraeliani dell’SPLA (l’organizzazione separatista del Sud). Vera la mobilitazione in appoggio ai secessionisti di tutte le forze della guerra permanente e globale: Israele, Berlino, Parigi, Washington, Londra e, negli Usa, il fior fiore dell’humus da cui scaturisce l’appoggio ai nazisionisti di Bush: 164 organizzazioni integraliste evangeliche e cattoliche, tutto lo schieramento tonitruante della lobby ebraica. A una loro manifestazione “Save Darfour” di 5000 persone a Washington, personalmente omaggiata da Bush (!), i media riservarono paginoni e telecronache. Sulla manifestazione dei 300.000 a News York contro Bush e la guerra, il giorno prima, silenzio o trafiletti. In Italia, pateticamente, al carro di guerra ancora una volta umanitario, si agganciò con rinnovato fervore dirittoumanista, implicitamente antimusulmano, razzista e colonialista, l’intero corpo d’armata delle Ong (affari in vista!), del pacifismo non violento, del folklore bertinottista e della stampa di sinistra (fatte salve pochissime nicchie). Per un’esauriente e documentata analisi dei trombettieri del “genocidio in Darfur”, nonchè degli interessi Usa in ballo, vedasi l’inconfutabile pezzo di Sara Flounders, dell’International Action Center di Ramsey Clark (www.workers.org/2006/world/darfur-0608/) ."

lamefarmer
Inviato: 11/11/2006 22:11  Aggiornato: 11/11/2006 22:11
Mi sento vacillare
Iscritto: 23/9/2005
Da: vacu°u(m)
Inviati: 334
 Re: Darfur, parola misteriosa
A proposito di quanto ho scritto sopra riporto due passaggi di questa intervista a Abu Khalil, membro del FPLP (un organizzazione palestinese).
Così faccio un doppio salto carpiato e collego i discorsi sulla palestina con il post di MM sul Darfur.

Citazione:
A questo proposito va magari ricordato che il \"terrorismo\" contro i civili è il carattere fondante di tutte le guerre dal 1940 ad oggi. Nella seconda guerra mondiale questo terrorismo fece il 45% di vittime civili, in quella contro il Vietnam il 70%, in quelle contro Iraq e Jugoslavia il 90%. In quella contro i palestinesi, temo, il 99%. Ma parlami ancora del ruolo dell\'Europa, sul quale tanto contavate fino a qualche tempo fa.


...e ancora...

Citazione:
Due anni fa, Chavez aveva parlato al vertice dei paesi dell\'Opec. Aveva spiegato come gli USA gli vendessero un barile di Coca Cola per 80 dollari e prendessero invece il loro petrolio a 5 dollari il barile. E aveva suggerito di rivedere questo rapporto sbilanciato. Da quel momento gli USA, la sola superpotenza rimasta in un mondo pur multipolare, chiamarono Chavez \"terrorista\" e lanciarono il loro golpe contro di lui. E fu una delle volte in cui fecero un fiasco clamoroso, proprio grazie alle masse popolari cui Chavez aveva dato una coscienza a un futuro e che aveva saputo politicizzare.


Prima del 1940 la media delle vittime civili era di 2 su 8, cioé due civili su otto soldati. Nel 1990 era diametralmente opposta: 8 civili per ogni due soldati. Adesso siamo circa a mezzo soldato ogni 9,5 civili.
Mi pare chiaro... no?!


Ognuno parla di se stesso, sempre e comunque
fiammifero
Inviato: 11/11/2006 22:51  Aggiornato: 11/11/2006 22:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: Darfur, parola misteriosa
Cinquantamila dollari a disposizione: quanti pozzi si possono costruire?
quante medicine contro HIV e tuberculosi si comprano?
quante case si costruiscono?
quanto cibo pro-capite può essere distribuito?
Naaaaaaaaa,servono per finanziare un videogame, col fine di sensibilizzare sul dramma sudanese Darfur is dying

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
florizel
Inviato: 12/11/2006 3:01  Aggiornato: 12/11/2006 3:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Darfur, parola misteriosa
nonnoCitazione:
Gli USA sono fin troppo interessati ad intervenire in Sudan.Sicuramente una guerra contro il Sudan è oggi molto più probabile che una guerra contro l'Iran.

Intanto, al posto della "democrazia" a forma di missili e "profumata" all'uranio, avrebbero affidato la "missione" alla Blackwater, ma purtroppo non son riuscita a trovare altre notizie, tranne questa.

"Cofer ha riferito che Blackwater USA ha avviato le sue operazioni di “marketing” per piazzare eserciti privati per conflitti del genere l’hanno scorso, dopo aver visto che “è nelle nostre possibilità”. Tra i primi teatri d’intervento Black prevede la regione del Darfur nel Sudan: “C’è chiaramente la possibilità di svolgervi operazioni di sicurezza ad un costo che è una frazione di quello sostenuto dalla NATO. È un argomento insolito, e per questo lo sollevo”."

A dare una più ampia misura della violenza che regna in quella regione, e del caos alimentato a dovere dai media internazionali, un articolo da "Altrenotizie":

DARFUR, LO SHOW DEL SILENZIO.

Ed uno da "WarNews".

Emergenza Darfur, tutto come prima.A piè pagina, altri articoli sul Darfur.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Marco M
Inviato: 12/11/2006 3:10  Aggiornato: 12/11/2006 3:10
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/8/2006
Da:
Inviati: 826
 Re: Darfur, parola misteriosa
Citazione:
Intanto, al posto della "democrazia" a forma di missili e "profumata" all'uranio, avrebbero affidato la "missione" alla Blackwater, ma purtroppo non son riuscita a trovare altre notizie, tranne questa.


C'era un articolo su altrenotizie che però non c'è più (a meno che non sia cambiato il link), in ogni caso lo avevo riportato qui

sagada
Inviato: 12/11/2006 21:02  Aggiornato: 12/11/2006 21:02
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/8/2006
Da:
Inviati: 114
 Re: Darfur, parola misteriosa
ma a chi frega del darfur ? cavolo anche su questo forun dopo uno/due post si e passati a parlare di israele usa e libano..in fondo nel darfur mica c e petrolio interessi politici....solo gente che muore...che tristezza

-"Pillola azzurra: fine della storia, domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai; pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio" .
winston
Inviato: 12/11/2006 23:20  Aggiornato: 13/11/2006 0:50
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/10/2005
Da: Eurasia
Inviati: 392
 Re: Darfur, parola misteriosa
Citazione:
...perché [...] in questo caso i nostri parlamentari possono addiruttura permettersi di non sapere che cosa sia il Darfur [...] a nessuno viene in mente di intervenire contro il governo sudanese...
L'ignoranza dei politici non è che il riflesso di quella del popolo che rappresentano. Mentre l'indignazione va ponderata: solo nei giorni comandati. E questo in comunione con i media, perchè ignoranti sì, ma buoni conoscitori del vento che tira e bene attenti a non pisciarci contro.

Strano, invece, che non si colga fra le righe il significato di certa attenzione pelosa, somministrata come pasticche, da prendersi in dose e frequenza prescritte: l'altro giorno i bosniaci, ieri i kosovari, poi la libertà del Q8, quindi le donne afghane... Poi il tizzone Darfur: da covare sotto cenere, ma con soffi opportuni per tenerlo acceso..: sarà prezioso quando ai soliti noti farà comodo buttarci sopra un pò di benzina.

Più strano ancora sentire LC in sintonia con il coro. Citazione:
"la Cecenia insegna"
Esatto, ma si pensi agli incendi boschivi: autocombustione o dolo?
La storiella del pompiere piromane può insegnare qualcosa...

"Chi controlla il presente controlla il passato, chi controlla il passato controlla il futuro" Orwell, 1984
vulcan
Inviato: 12/11/2006 23:27  Aggiornato: 12/11/2006 23:27
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/1/2005
Da: Sardigna
Inviati: 2092
 Re: Darfur, parola misteriosa
Citazione:
Che differenza ci può mai essere fra le due situazioni


Cio che emerge in modo inquietate tra le diverse interpretazioni, è comunque la contraddizione di un mondo occidentale (il nostro) , pronto a fregiarsi di retorica dei valori quando si parla di ; libertà, eguaglianza, diritti umani etc, ma indiffrente di fronte a stragi etniche che si realizzano a pochi Km di distanza...

(?)

"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone

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