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media : Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Inviato da Redazione il 6/1/2007 0:36:03 (5988 letture)

Un botta e risposta sulla rivoluzione chavista fra Peacereporter e Gennaro Carotenuto, che tocca il cuore del principio della libertà di espressione: pluralismo delle voci contro censura governativa. Una questione che - fatte le debite proporzioni, ovviamente - ci riguarda anche da vicino.

Anna Artemisia: ho appena letto su Peacereporter.net che [il presidente venezuelano Hugo] Chávez nei giorni scorsi ha minacciato di non rinnovare la licenza a Radio Caracas Television, la seconda emittente più grande del paese e notoriamente favorevole all'opposizione. Ammetto che la notizia mi ha lasciata perplessa: insomma non sarà una scelta sbagliata che attirerà critiche strumentali sulla rivoluzione bolivariana e su Chávez che proprio in un momento come questo ha un sostegno popolare tanto che non avrebbe davvero bisogno di rispondere alle sfide dell'opposizione con gesti antidemocratici come questi. Tuttavia sono anche cosciente di non avere tutte le informazioni sulla questione, per cui avrei piacere se lei volesse esprimere la sua opinione a riguardo [...]

Gennaro Carotenuto: Cara Anna, anche l'articolista di Peacereporter sembra non avere tutte le informazioni in merito. Frequento da tempo il Venezuela e i media venezuelani e, come Osservatore Internazionale, ho partecipato all'Osservatorio sui media durante le ultime elezioni del 3 dicembre 2006 in Venezuela. Ho quindi avuto occasione di studiare approfonditamente il tipo di copertura ...

... tanto dei media filogovernativi, quanto di quelli dell’opposizione.

I fatti inconfutabili sono:

1) Non c'è un solo paese al mondo dove continua ad esserci uno strapotere informativo dell'opposizione come in Venezuela. In tutto il mondo è in genere il governo a godere di vantaggi. In Venezuela, fin dal 1998, succede l'opposto. Ancora nell'ultima campagna elettorale è stato attestato che l'83% dei servizi televisivi, radiofonici, articoli di giornale, erano favorevoli all’opposizione. Se questa può essere –come la definisce Peacereporter- una “deriva totalitaria”, io sono la Befana. Al tempo del colpo di stato dell'11 aprile 2002, tale cifra sfiorava il 100%. Eppure i venezuelani non hanno creduto ai media né allora né oggi. E sicuramente non crederebbero all’articolo firmato Alessandro Ursic.

2) In Venezuela, fin dal 1998, agiscono attori di primo livello mondiale (cfr. per favore il mio pezzo sulla CNN perché è esemplificativo di molte cose) che utilizzano i media per diffondere informazioni false e tendenziose atte a creare il caos nel paese. Nonostante ciò, nel paese caraibico, non è MAI stato chiuso un media dell'opposizione, neanche quelli che avevano partecipato attivamente al colpo di stato, RCTV in testa. Se in Cile erano le multinazionali del rame a fomentare il golpe, il golpe in Venezuela ha avuto l'indubbio protagonismo delle multinazionali mediatiche.

La maniera con la quale ha risposto il Venezuela bolivariano allo strapotere dell’opposizione nei media è stata creare, in pace, democrazia e pluralismo media di eccellente livello come Vive Tv o Telesur.

Uno dei grandi successi del processo bolivariano è infatti proprio quello di aver fomentato la nascita e la crescita di un sistema informativo antagonista a quello mainstream, obbligando perfino la CNN ad adattare la sua agenda informativa. Prima CNN ignorava quello che non conveniva, adesso, se Telesur copre un evento, la CNN è costretta a non ignorarlo. Oggi i media parlano di povertà, un argomento tabù prima di Chávez!

3) Il livello della programmazione televisiva venezuelana è spesso infimo, ma in pochi paesi al mondo come in Venezuela esiste un livello così alto di libertà di espressione e di pluralismo informativo. Sfido chiunque a dimostrare il contrario. Su Chávez si può dire di tutto, dargli del pedofilo, insultarlo e chiamare apertamente al colpo di stato dai canali televisivi dell’opposizione, e non è mai successo nulla. In Italia non è possibile ironizzare sul Papa e Piero Ricca fu denunciato solo per avere invitato Berlusconi a farsi processare. Eppure Peacereporter -in genere così prudente- del tutto a sproposito, forse senza neanche capire bene la gravità dei termini utilizzati, parla di “deriva totalitaria” in Venezuela.

Il Canal 8, filogovernativo, è francamente pessimo, ma ha scelto di rincorrere il livello pessimo della comunicazione televisiva dei canali dell'opposizione, che ricordo una volta di più, sono spesso apertamente golpisti. Proprio RCTV per esempio, è stata più volte denunciata per incorporare nei suoi programmi, anche in quelli non politici, messaggi subliminali (fotogrammi nascosti) antigovernativi. Se il governo lo denuncia è antidemocratico? E' questa la libertà di stampa da garantire?

Quando chi scrive dal Venezuela è ritornato in Messico, subito dopo le elezioni, direttamente a Oaxaca, è stato aggredito dal tanfo del monopolio informativo filogovernativo (100% di televisioni filogovernative) messicano, che occultava completamente i morti e le torture di Oaxaca, e che per cinque giorni ha aperto il più importante telegiornale (TV Azteca) con la notizia della separazione tra una coppia di attori di soap opera. Ho immediatamente rimpianto il baccano politico costante dei media venezuelani.

E' pleonastico notare che gli amici di Peacereporter -cascando con tutte le scarpe nella trappola indotta dai media mainstream- si preoccupano del Venezuela e di RCTV, ma non del desolante panorama televisivo messicano. E pure preoccupandosi del Venezuela, che giustamente è il merito della questione, lo fanno a senso unico, arrivando a citare l’anatema di Reporter Senza Frontiere, organizzazione che ammette di essere finanziata dalla CIA, e presentando la naturale scadenza della licenza come un fatto opinabile e secondario: "secondo il presidente venezuelano, la licenza di RCTV scade nel marzo 2007".

Le licenze scadono, i contratti d'affitto non sono eterni, si ribandiscono e può anche vincere qualcun altro che non sia espressione di quelli di sempre per i quali batte il cuore dell’articolista di Peacereporter. Una delle possibilità è che le frequenze di RCTV possano essere assegnate ad un canale gestito in maniera cooperativa dai lavoratori. L'etere è un bene pubblico limitato e che si dà in concessione, non si vende. Sembra strano doverlo spiegare a un italiano. Eppure, chi dal Venezuela si straccia le vesti per il mancato rinnovo della licenza, parla testualmente di "esproprio", come se le frequenze fossero di proprietà di RCTV. Sono quelli di sempre, quelli che controllano il 99% dei media mondiali, li conosciamo.

E' scandalosamente strumentale considerare che esista un diritto divino al rinnovo automatico di una licenza che scade. Parlare di "deriva totalitaria" come fa l'autore del pezzo di Peacereporter, riprende in toto un linguaggio degno di Emilio Fede. Evidentemente quello di Rete4/Peacereporter è un linguaggio che paga visto che in Italia da molti anni Rete4 dovrebbe essere sul satellite ma nessun politico ha mai avuto le ***** per mandarcela.

L'articolo di Peacereporter, intitolato addirittura “dalle minacce ai fatti”, è francamente pessimo e non fa onore all'importante lavoro che da anni fa Peacereporter. L'autore, tale Alessandro Ursic, riprende in maniera grossolana tutti i peggiori stereotipi antichavisti. Probabilmente vuol farsi notare da La Repubblica. In particolare, e chiudo, millanta una “deriva totalitaria” per:

a) "pressioni per la formazione di un partito unico di governo, che sostituisse la coalizione attuale". Se Prodi in Italia vuol fare il Partito Democratico va bene e se lo vuole fare Chávez è totalitario? Ursic non sa né cosa voglia dire "totalitario" né che il partito unico di Chávez è esattamente la stessa cosa del partito unico di Prodi. Ma lo dice, mentendo, manipolando, copiando pedissequamente le bugie dell'opposizione e dei media mainstream, che giocano con i termini e fanno finta di credere e scandalizzarsi che il partito unico chavista (attualmente c'è una coalizione di una ventina di partiti, alcuni microscopici) significhi la proibizione dei partiti dell'opposizione. Sono falsità mille volte svelate, ma Ursic tiene loro il gioco e sembra quasi contento di attaccare, azzannare, poter partecipare al "dagli a Chávez".

b) "le dichiarazioni di intenti per cambiare la Costituzione (da lui introdotta nel 1999) in suo favore". Mi faccia capire signor Ursic, in Italia negli ultimi anni abbiamo modificato -male- molte volte la Costituzione del 1948. Lo scorso anno c'è stata una riforma costituzionale approvata dal parlamento e poi bocciata in un referendum. Se Chávez vuole introdurre -con tanto di referendum confermativo- dei cambiamenti nella Costituzione- è totalitario, e se lo facciamo in Italia siamo democratici?

Articoli come questo sono sconcertanti ed abdicano dall’unico motivo d’essere di media come Peacereporter, quello di fornire un’informazione indipendente e opportuna che faccia le pulci all’occupazione manu militari nei media da parte dei grandi potentati economici che li invadono di informazioni false e tendenziose. Se Peacereporter sceglie –in maniera oltretutto così facilmente confutabile- di far parte del coro, perde ogni ragion d’essere.

Gennaro Carotenuto


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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
dr_julius
Inviato: 6/1/2007 1:29  Aggiornato: 6/1/2007 1:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/8/2006
Da:
Inviati: 1637
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
"Lei si preoccupa di quello che pensa la gente? Su questo argomento posso illuminarla, io sono un'autorità su come far pensare la gente.Ci sono i giornali per esempio, sono proprietario di molti giornali da New York a San Francisco." (Kane)

Dal film Quarto Potere di Orson Welles (1941)

Dal 1941 ad oggi, abbiamo in più le TV, le Organizzazione Non Governative, i telefonini (per far parlare e specialmente chiacchierare fra loro le genti) e quindi c'è stato un gran progresso sul "come far pensare la gente"...


Un solo imprevisto ostacolo. Certi usi di Internet su siti poco controllabili si pensava di far andare internet solo attraverso i grandi portali invece poi ognuno si fà un sito, un blog, un P2P e le notizie in questi circuiti sembra che girino in modo non sempre controllabile ...
bisognerà pensare di trovare il modo di oscurare i siti scomodi vediamo un Pechino come si può fare...


Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
spettatore
Inviato: 6/1/2007 12:02  Aggiornato: 6/1/2007 12:02
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/11/2004
Da:
Inviati: 883
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
"....verranno come lupi con pelli d'agnello..." e ancora "...li riconoscerete dalle loro azioni...".


Lo spettatore

Citazione:
Non metterti a discutere con un idiota. La gente potrebbe non accorgersi della differenza.
Marco M
Inviato: 6/1/2007 13:31  Aggiornato: 6/1/2007 13:31
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/8/2006
Da:
Inviati: 826
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Citazione:
anche l'articolista di Peacereporter sembra non avere tutte le informazioni in merito.


carriera assicurata!

edo
Inviato: 6/1/2007 14:02  Aggiornato: 6/1/2007 14:02
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
anche l'articolista di Peacereporter sembra non avere tutte le informazioni in merito. carriera assicurata!

articolo da inoltrare a tutte le redazioni giornalistiche di nostra conoscenza?
voi non immaginate quanto gli "roda" sentirsi dire la verità!

zufus
Inviato: 6/1/2007 14:49  Aggiornato: 6/1/2007 14:49
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/6/2006
Da: Roma
Inviati: 43
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
lunga vita a Chavez!

Non penso positivo, penso diverso.
(I. Sibaldi)
lx_alfo_xl
Inviato: 6/1/2007 17:34  Aggiornato: 6/1/2007 17:34
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/9/2006
Da:
Inviati: 93
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Esiste un video con i sottotitoli in italiano del discorso all'ONU? Perchè giorni fa vedendo blob ho visto un pezzettino del discorso con i sottotitoli in ita...grazie e scusate il "fuori tema"

Linucs
Inviato: 6/1/2007 20:52  Aggiornato: 6/1/2007 20:52
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Anna Artemisia: ho appena letto su Peacereporter.net che [il presidente venezuelano Hugo] Chávez nei giorni scorsi ha minacciato di non rinnovare la licenza a Radio Caracas Television,

Ma licenza di che?

L'etere è un bene pubblico limitato e che si dà in concessione, non si vende.

Questa poi! Se nel 2007 mi tocca ancora leggere certe boiate, figuriamoci nel 2008: magari salterà fuori che il terreno è un bene pubblico limitato, e dobbiamo darlo in concessione stile Zimbabwe, terra di successi e speranze.

E sono dappertutto, con i loro dentini aguzzi e il loro bene pubblico limitato da far gestire a coglioni in divisa d'ogni ordine e grado, oppure ai rappresentanti scelti dal blob democratico e informe.

Fanculo il bene pubblico: fanculo Chávez e fanculo il blob democratico.

Badombe> "Is the radio spectrum a unique resource that belongs to the public, or can it be privately owned like any other good or service?"

Sono quelli di sempre, quelli che controllano il 99% dei media mondiali, li conosciamo.

Però non li nominiamo, altrimenti ci fanno il culo a strisce?

E nessuno vuol fatto il culo a strisce, nevvero?

Chi saranno mai?



Collezionali tutti!

UncasO
Inviato: 6/1/2007 21:02  Aggiornato: 6/1/2007 21:06
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/7/2005
Da: ss11 "Rivoltana"
Inviati: 267
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Pensa un pò, pare che "L'uomo dell'anno" secondo il Times non fosse al 19 dicembre "l'utente di internet(YOU" ma Hugo Chavez, seguito a ruota da Amadhi Najad. Alla faccia della patata bollente.

Date un occhiata qui.

Non vorrei mai morire per le mie idee, perchè potrebbero essere sbagliate.
Bertrand Russell
Paxtibi
Inviato: 6/1/2007 21:37  Aggiornato: 6/1/2007 21:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Pensa un pò, pare che "L'uomo dell'anno" secondo il Times non fosse al 19 dicembre "l'utente di internet(YOU" ma Hugo Chavez, seguito a ruota da Amadhi Najad.

Se è solo per questo, la voce più cercata su Goooogle nel 2006 è stata Paris Hilton.

La maggioranza ha sempre ragione...

nike
Inviato: 7/1/2007 0:45  Aggiornato: 7/1/2007 0:48
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/3/2006
Da:
Inviati: 845
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Citazione:
Articoli come questo sono sconcertanti ed abdicano dall’unico motivo d’essere di media come Peacereporter, quello di fornire un’informazione indipendente e opportuna che faccia le pulci all’occupazione manu militari nei media da parte dei grandi potentati economici che li invadono di informazioni false e tendenziose. Se Peacereporter sceglie –in maniera oltretutto così facilmente confutabile- di far parte del coro, perde ogni ragion d’essere.


Fondamentalmente si spera che dietro agli occhi ci sia un cervello e che quel cervello quando legge rifletta. Se lo scopo non è perdere tempo, ma informarsi va da sé che approfondire è valido sia per chi ancora legge solamente il giornale o guarda solamente la tv, che per chi ha a disposizione uno strumento come internet, attraverso il quale approfondire lo stesso argomento è moltiplicato per enne volte; sta sempre a chi legge -al proprietario di quella cosa che sta tra gli orecchi- il dovere di avere un approccio speculativo, e diffidente, dell’ informazione. Se di quotidiani se ne leggono almeno tre, in internet si può navigare. Questo è il bello!

Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
SWE
Inviato: 7/1/2007 10:25  Aggiornato: 7/1/2007 10:25
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 744
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
zufus
(citz)
lunga vita a Chavez!

Solo perchè "fa affari" con la Cina adottando una politica opportunisticamente antiamericana ?
A me 'sto Chavez non mi convince per niente...

Redazione
Inviato: 7/1/2007 11:35  Aggiornato: 7/1/2007 11:35
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
LINUCS, capisco (e concordo con) certi principi di LvM, ma questa me la DEVI spiegare. L'etere disponibile per radiotrasmissioni è una banda limitata, e non ci vuole niente per 4 signori che si chiamano Ber, Lus, Co, e Ni ad acquistarlo tutto. E dopo?

Tam tam e piccioni viaggiatori (visto che immagino anche internet "abbia il diritto" di fare la stessa fine)?

lx_alfo_xl
Inviato: 7/1/2007 12:02  Aggiornato: 7/1/2007 12:02
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/9/2006
Da:
Inviati: 93
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
beh io ascoltando le sue parole non posso che condividerle dalla riforma dell'Onu alla critica della politica americana...

opportunisticamente? Incompatibilmente direi...

non si può condividere la sua politica, ma ricordatevi che grazie a migliaia di gente che è corsa per le strade dopo il golpe (CIA!?! :D) che è ancora li

ti convince più la democrazia di Bush?

SWE
Inviato: 7/1/2007 12:34  Aggiornato: 7/1/2007 12:35
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 744
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
lx_alfo_xl
(Citz)
ti convince più la democrazia di Bush?

Io vorrei sapere PERCHE' si deve sempre andare al di là delle intenzioni stravolgendo il senso del pensiero altrui...
Ho forse detto questo nel mio commento ?

Io ho solo espresso dubbi sulle "buone intenzioni" di Chavez dato che la situazione economica nella quale vivono i venezuelani ( che teoricamente dovrebbero campare di rendita viste le enormi ricchezze petrolifere di cui - sempre teoricamente - dovrebbero essere beneficiari ) è disastrosa

lx_alfo_xl
Inviato: 7/1/2007 13:04  Aggiornato: 7/1/2007 13:17
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/9/2006
Da:
Inviati: 93
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
su questo non posso darti torto dopo la nazionalizzazione delle riserve petrolifere (prima non vivevano certo meglio anzi...) fin quando è appoggiato dalla popolazione e dalle fasce più deboli che dire?!?!

girandola
Inviato: 7/1/2007 15:08  Aggiornato: 7/1/2007 15:08
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/8/2005
Da: Roma
Inviati: 64
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Non so come definire l'inopportuno interesse rivolto all'informazione Venezuelana,in un paese come il nostro che si colloca dietro persino a paesi medioorientali per la libertà di informazione,è patetico interessarsi della libertà venezuaelana,propagandismo di bassa lega,pensiamo prima alla nostra libertà negata e dopo potremmo anche interessarci di altro.

carloooooo
Inviato: 7/1/2007 15:25  Aggiornato: 7/1/2007 15:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/7/2006
Da: marca gioiosa et amorosa
Inviati: 1386
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Citazione:
Se è solo per questo, la voce più cercata su Goooogle nel 2006 è stata Paris Hilton. La maggioranza ha sempre ragione...


No, è la domanda più consistente ad avere sempre ragione.


Carlo

Lestaat
Inviato: 7/1/2007 15:38  Aggiornato: 7/1/2007 15:38
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/7/2005
Da: Perugia
Inviati: 1774
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
lx_alfo_xl Citazione:
non si può condividere la sua politica


Perchè?

lx_alfo_xlCitazione:
su questo non posso darti torto dopo la nazionalizzazione delle riserve petrolifere


?? in che senso?

In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
SWE
Inviato: 7/1/2007 15:46  Aggiornato: 7/1/2007 16:15
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 744
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
lx_alfo_xl
(citz)

prima non vivevano certo meglio anzi..


E ti sembra un’ attenuante ?

Io non vivo in Venezuela e quindi non potrei confermare se prima vivessero "meglio" o "peggio" in ogni caso non credo sia un paese particolarmente “attraente” dal punto di vista della libertà d’espressione… . Non per niente, NOI ne sappiamo qualcosa, mi pare, o no ?

Tu ci vivresti con un Chavez al governo ?

Comunque, visto che non ho un' esperienza diretta non capisco perché dovrei fidarmi ad occhi chiusi di quello che dicono a sostegno di Chavez gli intellettuali (Cassen, Ramonet, Chomsky ecc..) e gli osservatori internazionali ufficialmente accreditati ( i quali però si guardano bene dal soggiornare in Venezuela per più di 48 ore ..) senza aver parallelamente soppesato con altrettanta attenzione il punto di vista degli opinionisti dell’opposizione (Petkoff )
o le testimonianze di sconosciuti esponenti della “società civile”

lx_alfo_xl
Inviato: 7/1/2007 16:26  Aggiornato: 7/1/2007 16:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/9/2006
Da:
Inviati: 93
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Citazione:
Lestaat -citazione-



lx_alfo_xl

non si può condividere la sua politica



Perchè?


...purtroppo non siamo tutti uguali e non la pensiamo alla stessa maniera...e che ci vo fa!?!?!




Citazione:
Lestaat-citazione-

lx_alfo_xl

su questo non posso darti torto dopo la nazionalizzazione delle riserve petrolifere



?? in che senso?



Dipende da chi ne trarra beneficio dei proventi delle riserve petrolifere vedi i comunicati dei guerriglieri in Nigeria...se lui è stato eletto con la promessa di combattere l'analfabetismo, la povertà e gli altri mali sociali in teoria una nazionalizzazione delle riserve dovrebbero, sempre in teoria, beneficiarne la popolazione intera e non una stretta cerchia.

nichilista
Inviato: 7/1/2007 16:40  Aggiornato: 7/1/2007 16:42
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2006
Da:
Inviati: 955
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
b) "le dichiarazioni di intenti per cambiare la Costituzione (da lui introdotta nel 1999) in suo favore". Mi faccia capire signor Ursic, in Italia negli ultimi anni abbiamo modificato -male- molte volte la Costituzione del 1948. Lo scorso anno c'è stata una riforma costituzionale approvata dal parlamento e poi bocciata in un referendum. Se Chávez vuole introdurre -con tanto di referendum confermativo- dei cambiamenti nella Costituzione- è totalitario, e se lo facciamo in Italia siamo democratici?


mah...


Il presidente del Venezuela, Hugo Chavez, appena rieletto, ha già annunciato che cambierà la costituzione facendo si che possa restare almeno fino al 2052.


questo provvedimento come dovrebbe essere inteso?in che senso dovrebbe migliorare il tenore di vita dei venezuelani?

"Questa istanza può tuttavia dar luogo ad un’altra
convinzione ERRONEA, la seconda e più rilevante
opinione di cui occorre sbarazzarsi. Essa può
denominarsi TEORIA SOCIALE DELLA COSPIRAZIONE." K.POPPER
girandola
Inviato: 7/1/2007 16:55  Aggiornato: 7/1/2007 16:55
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/8/2005
Da: Roma
Inviati: 64
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Io vivrei peggio con Berlusconi al governo,io che pago le tasse,io che faccio mille sacrifici per mandare i figli a scuola,io che faccio mille sacrifici per pagare un mutuo,io che devo stare attento a non ammalarmi altrimenti mi devo indebitare per curarmi,io che per trovare un'informazione libera devo navigare sui siti più disparati,io che quando vado fuori,devo barricare casa per non essere derubato,io che vorrei una giustizia fruibile per tutti,io........

SWE
Inviato: 7/1/2007 17:47  Aggiornato: 7/1/2007 17:49
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 744
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
(citz)

Se Prodi in Italia vuol fare il Partito Democratico va bene e se lo vuole fare Chávez è totalitario? Ursic non sa né cosa voglia dire "totalitario" né che il partito unico di Chávez è esattamente la stessa cosa del partito unico di Prodi.

Non ho capito… L’articolista, per caso sostiene che in paesi diversi due mosse politiche “nominalmente” uguali lo siano anche sostanzialmente ?

Ossia : non tiene conto - facendone allegramente tabula rasa - delle eredità storiche, dei contesti culturali, delle mentalità, degli stili di vita. delle condizioni ambientali, sociali, ECONOMICHE ! completamente differenti che identificano e caratterizzano i due paesi e che dunque non permettono di equiparare le rispettive scelte e i rispettivi percorsi ?


Mah…forse non ho letto bene...

MetroWeb
Inviato: 7/1/2007 19:24  Aggiornato: 7/1/2007 19:24
So tutto
Iscritto: 26/5/2006
Da:
Inviati: 25
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Io ci sono appena tornato (2 ore fa) dal Venezuela.
E vi assicuro che in quel paese l'ultima preoccupazione potrebbe essere quella dell'informazione: anzi proprio direi che è un problema che non dovrebbe essere neppure valutato.
In Venezuela Chavez ottiene ill favore del ceto più debole solo attraverso la mancanza di educazione. Lo sapete che ad esempio, nelle scuole l'istruzione è facoltativa, e si passa ad esempio dalla prima alla seconda classe (se vogliamo adottare parametri a noi affini) in maniera automatica, vale a dire "d'ufficio", senza nemmeno passare uno straccio di esamino da prima elementare?
Qualcuno di voi ha presente pur quanto lontanamente le condizioni di miseria, di assenza di stato, di assenza di regole o di totale bypass delle stesse che siste in Venezuela? Fateci un giro, poi vi sfido a pronunciare frasi come "Viva Chavez"

Il Venezuela è uno stato allo sfascio, dove gli unici padroni di tutto sono dodici famiglie, che ruotano attorno ai 12 apostoli che comandano il commercio di petrolio. Perchè con le riserve energetiche che ha, il Venezuela potrebbe permettere di mantenere tutti i suoi abitanti, facendoli vivere uno stile di vita di buon livello, senza che nessuno lavori.
Invece si assiste a scene pietose. Si scopre che gli alberghi non investono nemmeno nella sicurezza delle strutture, intimoriti dalla minaccia di Statalizzazione (e parlo per esperienza: il mio hotel, il Flamingo Beach, situato a Pampatar, nel quartiere più benestante di Isla Margarita, cade a pezzi: maniglioni antipanico saldati ai muri, impianti antincendio verniciati e non funzionanti....
Vi porto un altro esempio di cose che succedono in Venezuela, che per noi sono dell'altro mondo: qualche tempo fa la Lufthansa ha sopseso i voli su Caracas per 2 mesi, perchè un loro pilota di linea non voleva atterrare nello scalo, visto che la pista a lui destinata aveva metà delle luci fulminate. In Torre di controllo invece continuavano a trasmettere l'ordine di atterraggio solo in quella pista, e al reiterato rifiuto del pilota, un operatore della torre gli ha urlato (cito traducendo LETTERALMENTE: "non rompere le palle e porta giù quel merdoso bestione tedesco"
LA notizia ha fatto scalpore in tutto il Venezuela ai tempi. 2 mesi senza Luftansa sullo scalo di Caracas e secondo voi, che provvedimenti hanno preso contro l'addetto della sala controllo che ha pronunciato quelle frasi? Nulli ovviamente: aveva ragione lui, tutti concordi: e infatti il personaggio è ancora al suo posto.

Riftellete prima di schierarvi: ma soprattutto abbiate il polso della situazione prima di dire delle idiozie come "viva Chavez"

MetroWeb
Inviato: 7/1/2007 19:27  Aggiornato: 7/1/2007 19:27
So tutto
Iscritto: 26/5/2006
Da:
Inviati: 25
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
P.S. Girandola: Fatti un giro a Caracas in qualunque ora del giorno e della notte, e poi mi dici se vivresti meglio con chavez che con Berlusconi, Prodi o chi altro politico italiano.

trotzkij
Inviato: 7/1/2007 19:58  Aggiornato: 7/1/2007 19:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Salve,
Che Peacereporter si adatti a certe prese di posizone aprioristiche, non è la prima volta. Mi ricordo dei fatti di Beslan, e la colpa era, ovviamente per il direttore Piovesana, di Putin... Ora Chavez, in fondo, è inviso alla sinistra maggioritaria, che sia diessina, bertinottiana o cossuttiana, o pacifinta. Raitre e l'imperdibile necrofaga Botteri, al momento del golpe del 2002, erano andate in visibilio.
Tale sinistra italica ha sempre disprezzato Chavez e il bolivarismo, i loro miti non sono i vincitori (Castro, Chavez, Ortega), ma i cacciaballe alla Marcos. Insomma, la sinistra radicalchic stile Candìto, Tg3 e dintorni, pretende di giudicare l'azione rivoluzionaria che fanno gli altri; e se essa non si adegua ai loro 'standard', allora merita di essere schiacciata. Ciò si può ottenere tramite le rivoluzioni colorate, (quelle architettate da Soros, il miliardario filoantropofago tanto amato dalle sinistre nostrane).
E se tale pacifintismo armato non funziona, ci sono sempre i bombardamenti umanitari. Solo che queste brave persone della sinistra 'nonviolenta' e New Global, tanto invocano i Bombardamenti umanitari prima, quanto coccodrillescamente li 'condannano' dopo. I bravi sinistri d'Italia hanno paura di sporcarsi le mani e, soprattutto, di scoprirsi.

saluti
alessandro lattanzio

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
SWE
Inviato: 7/1/2007 20:33  Aggiornato: 7/1/2007 20:33
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 744
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
MetroWeb

dal Venezuela mi arrivano notizie con scenari molto ma molto simili ai tuoi
Per non parlare delle elezioni di dicembre.
Sarebbe interessante sapere se gli “osservatori internazionali “ - oltre a tener d’occhio che il risultato delle “macchinette” non venisse manipolato ( e in effetti non ce n’ è stato bisogno visto che erano state già prese le debite "precauzioni per l'uso" ) - non so se abbiano tenuto d’occhio anche a quello che è avvenuto “a monte” delle medesime (nei seggi, per esempio, dove “la garanzia” del controllo dei documenti e delle iscrizioni era tutta nelle mani di Chavez )

Tu eri lì in quel periodo ?
Hai qualche testimonianza in proposito ?….

Comunque confermo : se parli con un venezolano stai attento a dire "viva Chavez !"

bigivan
Inviato: 7/1/2007 21:34  Aggiornato: 7/1/2007 21:34
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/1/2006
Da:
Inviati: 167
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
MetroWeb:

concordo in pieno con utto ciò che hai detto.

Girandola:

non essere troppo convinto di ciò che dici.. fatti prima un giro in quei posti..

Tutto sta procedendo come avevo previsto.
Paxtibi
Inviato: 7/1/2007 22:18  Aggiornato: 7/1/2007 22:18
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
È proprio vero che in ogni male c'è sempre un po' di bene: nel caso di questi articoli su Chavez, ad esempio, c'è di buono che, per una volta, non mi tocca di scannarmi con SWE...


miradio
Inviato: 7/1/2007 23:42  Aggiornato: 8/1/2007 0:03
Mi sento vacillare
Iscritto: 27/8/2004
Da:
Inviati: 513
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Citazione:
L'etere disponibile per radiotrasmissioni è una banda limitata, e non ci vuole niente per 4 signori che si chiamano Ber, Lus, Co, e Ni ad acquistarlo tutto. E dopo?

e dopo il pluralismo: bananas tv1, bananas tv2, bananas tv3, bananas tv 4....
Citazione:
Tam tam e piccioni viaggiatori (visto che immagino anche internet "abbia il diritto" di fare la stessa fine)?

suggerisco anche scritte murali e messaggi dentro bottiglie di cocacola

"...che il gregge si trasformi in branco... È questo l’incubo dei potenti"
(Ernst Junger)
nichilista
Inviato: 8/1/2007 0:22  Aggiornato: 8/1/2007 0:24
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2006
Da:
Inviati: 955
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
anche io quoto metroweb.



In Venezuela Chavez ottiene ill favore del ceto più debole solo attraverso la mancanza di educazione

non posso fare altrto che diffidare da qul uomo

"Questa istanza può tuttavia dar luogo ad un’altra
convinzione ERRONEA, la seconda e più rilevante
opinione di cui occorre sbarazzarsi. Essa può
denominarsi TEORIA SOCIALE DELLA COSPIRAZIONE." K.POPPER
SENTIERO
Inviato: 8/1/2007 0:26  Aggiornato: 8/1/2007 0:26
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 24/4/2006
Da: ROMA
Inviati: 1110
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Io in Venezuela ci sono andato la prima volta nel '90 e ricordo che a Caracas la delinquenza era gia' ai massimi livelli. Notizie fresche mi dicono che ora e' peggiorata. In venezuela c'e' un grande problema di corruzione nella polizia, di analfabetizzazione (che sta migliorando moltissimo), mancanza di stato sociale (migliorato anch'esso). Un degrado che va avanti da piu' di 40 anni, non si risolve in poco tempo.
A livello di politica estera Chavez lo ritengo geniale. Sta rivoluzionando il Sud America in positivo per cio' che mi riguarda.
La nazionalizzazione del petrolio ritengo sia giustissima, anzi vuole lanciare un'opa per ri-acquistare la banca centrale venezolana.
Il punto e' non il potere e quanto ne ha, ma se chi lo usa lo fa per il bene comune.

La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele
servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha
dimenticato il dono

A.Einstein
nonno
Inviato: 8/1/2007 19:26  Aggiornato: 8/1/2007 19:26
Ho qualche dubbio
Iscritto: 14/7/2006
Da:
Inviati: 183
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
ANTIAMERICANO! Come a dire: infamia massima. Un pò come ANTISEMITA.
Chavez è riuscito a collezionare tutte e 2 queste onorificenze quindi sarà sicuramente un cattivone.

Ma perchè Chavez è antiamericano?

Perchè ha detto che le risorse del Venezuela sono di propietà dei venezuelani e non degli stati uniti?

O perchè ha detto che la politica venezuelana deve essere di pertinenza del governo venezuelano e non di Washington?

Esigere l'indipendenza del proprio paese è antiamericano?
Si, forse per un noi che scontiamo 60 di sudditanza e ormai abbiamo assunto come normale un atteggiamento schiavile.
Forse proviamo solo invidia verso chi ha un pò più rispetto di sè stesso e per la propria dignità di quanta ne abbia l'elettore medio italiano .
Bastardi i venezuelani, che non hanno ministri degli esteri che vanno in pellegrinaggio negli USA e primi ministri che si fanno scrivere i discorsi da Olmert.


Chavez antiamericano?

Non mi risulta che Chavez abbia mai tentato di influenzare o manipolare le elezioni americane.

Non mi risulta che chavez nel 2002 abbia tentato un golpe per instaurare un Governo filo-venezuelano in america

Non mi risulta che Chavez abbia ma assoldato dei sicari per assassinare i Presidente degli Stati Uniti.

Non mi risulta che Chavez abbia mai finanziato l'opposizione democratica in funzioni anti-repubblicana.

Ah è vero Chavez ha definito il Presidente degli Stati uniti "il diavolo". Da parte sua il Presidente degli Stati uniti aveva già definito Chavez "ditatore", "criminale", "golpista", "amico dei teroristi".

Forse il crimine di Chavez è aver fatto di più per i poveri americani di quanto faccia il Governo Statunitense?

700.000 americani dei quartieri più poveri delle città del Massachusetts, di New Cork, di Rhode Island, della Pennsylvania, del Vermont, del Delaware, del Connecticut e del Maine traggono vantaggio dei prezzi di favore sul combustibile voluti dalla Citgo.

Gli stati uniti non si fano alcun problema a
tentare di manipolare le elezioni venezuelane, organizzare colpi di stato, tentare l'assasinio del Presidente venezuelano.
Non sarà che sono gli USA ad essere anti-vezuelani?

Bisogna incolpare Chavez per la l'alto tasso di criminalità del Venezuela.
Come che prima di Chavez il venezuela non fosse già uno dei paesi più viloenti del mondo.
Come che Messico e colombia, paesi amici e quindi intoccabili, non abbiano tassi di criminalità ben più elevati del Venezuela.
Come che il Governo Venezuelano non stesse agendo per arginare il problema della criminalità che è un problema storico del Venezuela.
E' favoloso sentire tutto ciò detto da quegli italiani che si dividono equamente tra chi elegge un mafioso e chi elegge gli insabbiatori di intercettazoini e gli scarceratori folli

bandit
Inviato: 8/1/2007 19:54  Aggiornato: 8/1/2007 19:54
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
qualcuno ha notizie su Panama ?

nike
Inviato: 8/1/2007 21:38  Aggiornato: 8/1/2007 23:01
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/3/2006
Da:
Inviati: 845
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Citazione:
ANTIAMERICANO! Come a dire: infamia massima. Un pò come ANTISEMITA.
Chavez è riuscito a collezionare tutte e 2 queste onorificenze quindi sarà sicuramente un cattivone.

Ma perchè Chavez è antiamericano?

Perchè ha detto che le risorse del Venezuela sono di propietà dei venezuelani e non degli stati uniti?

O perchè ha detto che la politica venezuelana deve essere di pertinenza del governo venezuelano e non di Washington?


[ ironic mode on ]

La mobilitazione in difesa della libera accumulazione di denaro è ehmm..”democratico”. Gli Stati Uniti d’America, sono il regno del denaro e quindi anche della democrazia. La democrazia va difesa come un bene comune; e il pluralismo dell’informazione non ha prezzo.

Chavez denounced for canceling TV license (Los Angeles Times)

[…] "We have a democratic tradition and we have been a model of that tradition.

"Not renewing our license is like President Bush one day announcing that NBC is going off the air because it was involved in a conspiracy against the United States," Granier said.


[…]

The network produces news and prime time programming, including 1,000 hours of telenovelas, or soap operas, each year. It owns 40 radio and television stations across Venezuela.

Granier said RCTV had "earned a place in Venezuelan society and we want to continue working as we have done." Asked whether the owners would sell if appeals failed, Granier said the market might be limited.

"Who is going to want to buy such a business in a country where there is a president in a military uniform saying which media can exist and which can't?" Granier said. "People want to invest in a country where there is rule of law."


[ ironic mode off ]

------

The Spirit of Democracy in Venezuela

December 8, 2006 by Stephen Lendman


[…]

Chavez's Goal to Build A Socialist Society in the 21st Century

Chavez first announced to the world his hope to build a socialist society in the 21st century in Venezuela at the January 30, 2005 Fifth World Social Forum. He wants a humanistic one based on solidarity, not the bureaucratic kind that doomed the Soviet Union and Eastern European states where governments were top - down with no participation of the people who ended up ill-served.

Later on, Chavez elaborated saying "We have assumed the commitment to direct the Bolivarian Revolution towards socialism....a new socialism....a socialism of the 21st century....based in solidarity, fraternity, love, justice, liberty and equality" beyond the free-market model based on exploitation of working people for the interests of capital.

The Chavez government has pursued these goals incrementally since it came to power in February, 1999 following Hugo Chavez's election in December, 1998. He promised Venezuelans his vision of a Bolivarian Revolution to free them from what 19th century liberator Simon Bolivar called the imperial curse that always "plague(d) Latin America with misery in the name of liberty." His Movement for the Fifth Republic Party (MVR) got a peoples' mandate for change at its outset to draft a new constitution that transformed Venezuela from an oligarchy serving wealth and power alone to a model humanist democratic state serving everyone based on solidarity and the principles of political, economic and social justice.

He delivered in ways unimaginable in the US where essential government-delivered services for the people are denounced as radical and denied in a nation now dominated by a reactionary ideology and the notion that only neoliberal market-based solutions are acceptable - even though it's proved they don't work. Under this flawed model, government only works for the privileged few that benefit under its law-of-the-jungle rules that come at the expense of the great majority losing out the way it always happens in a top-down society run by and for them. This is the state of things today in the US, a nation where its founding principles have been turned upside down and is now run by and for plutocrats with values corrupted by false notions of fairness, equity and justice.

That was how Venezuela was governed before the age of Hugo Chavez. In the 28 years before he was first elected, the people suffered from deprivation, neglect and indifference. Venezuelan inflation-adjusted per capita income fell 35% in those years, the worst decline in the region and one of the worst in the world. Chavez halted the decline and turned it around as high oil prices and a favorable economic climate lifted the nation's growth to the highest level in the region following the crippling 2002-03 oil strike and destabilizing effects of the short-lived coup deposing Hugo Chavez for two days in April, 2002. Since that time, unemployment declined and the crushing poverty level in the country fell from a high of around 62% in 2003 to a level near 40% today and falling.
[...]

Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
bandit
Inviato: 8/1/2007 22:10  Aggiornato: 8/1/2007 22:13
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
"Later on, Chavez elaborated saying "We have assumed the commitment to direct the Bolivarian Revolution towards socialism....a new socialism....a socialism of the 21st century....based in solidarity, fraternity, love, justice, liberty and equality" beyond the free-market model based on exploitation of working people for the interests of capital. […]"
++++++++++++
WOW ! bastava dirlo, no ?


dico ma uno che parla così si può prendere sul serio ?

trotzkij
Inviato: 9/1/2007 2:40  Aggiornato: 9/1/2007 2:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Sì sarai da prendere sul serio te, banditello, il nazistello, i figliocci umanisti di pinochet e sto' metroweb, che ritiene civilizzati i paesi che gli fanno trovare asciugamani puliti negli alberghi che frequenta, o che trattano con i guanti bianchi un degno rappesentante della luftwaffe degli herrenvolk, la razza di cui senza dubbio metroweb si crede appartenente.
Per il 'turista preoccupato' e i suoi amichetti, il grado di civiltà non si misura mica dalle cure mediche somministrate gratis alla popolazione, né dalla scuola, né dall'educazione. NO! la civiltà è data da quanti bambini vi potete accattare nei marciapiedi, anzi che dico, nei marciapiedi? No, No.
I paesi in via di civilizzazione non fanno andare in strada attempati white-men, impotenti ma superiori, a comprarsi 'l'amore' di bambini più o meno colorati. I veri civilizzati del terzo mondo, i bimbetti da sollazzo glieli portano direttamente negli ... alberghi...
Com la tailandia, paese sulla retta via, luminosamente mercantile e democratica. Mica il gretto VietNam comunista, che non favorisce la liberalizzazione dei rapporti tra bimbetti musi gialli e i generosi e altruistici superbi occidentali in pensione...

Di gente che fa viaggi turistici, per poi riproporre i loro filmini nella trasmissione kilimangiaro, non casualmete condotta dalla filotibetana e sorosiana colò, non ci si deve aspettare nè l'analisi, nè il riconoscimento della realtà. Ci si deve aspettare, appunto, solo volgarità da bar dello sport, come pinochettaini e nazistelli vari qui presenti ben dimostrano.

Alessandro

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
nichilista
Inviato: 9/1/2007 3:34  Aggiornato: 9/1/2007 12:24
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2006
Da:
Inviati: 955
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
sarai da prendere sul serio te, banditello, il nazistello, i figliocci umanisti di pinochet e sto' metroweb, che ritiene civilizzati i paesi che gli fanno trovare asciugamani puliti negli alberghi che frequenta, o che trattano con i guanti bianchi un degno rappesentante della luftwaffe degli herrenvolk, la razza di cui senza dubbio metroweb si crede appartenente


ma che bel intervento! che sottile ironia!

come si dice qui :uhmmmmm, mi ricorda qualcosa....
solo che io aggiungo che cosa:
quel tipo di persone che per difendere la propria idea( e spesso non solo quella) ti accusano di un insensato antisemitismo.orrore.



il corretto intervento di metroweb non era certo quello di un "turistasessuale" deluso dalla scomodità dell'idromassaggio nella sua camera. ma sottolineava le odierne condizioni sociali ed economiche di un PVS del sud america dopo anni di amministrazione del populista chavez, tanto caro alla sinistra antimperialista, disposta ad ignorare le macchie del loro nuovo leader rosso , in funzione della più ampia battaglia antiamericana.il resto è noia

ecco parte dellla sua esperienza diretta( seppur marginale è breve)



In Venezuela Chavez ottiene ill favore del ceto più debole solo attraverso la mancanza di educazione. Lo sapete che ad esempio, nelle scuole l'istruzione è facoltativa, e si passa ad esempio dalla prima alla seconda classe (se vogliamo adottare parametri a noi affini) in maniera automatica, vale a dire "d'ufficio", senza nemmeno passare uno straccio di esamino da prima elementare?
Qualcuno di voi ha presente pur quanto lontanamente le condizioni di miseria, di assenza di stato, di assenza di regole o di totale bypass delle stesse che siste in Venezuela? Fateci un giro, poi vi sfido a pronunciare frasi come "Viva Chavez".



Il Venezuela è uno stato allo sfascio, dove gli unici padroni di tutto sono dodici famiglie, che ruotano attorno ai 12 apostoli che comandano il commercio di petrolio. Perchè con le riserve energetiche che ha, il Venezuela potrebbe permettere di mantenere tutti i suoi abitanti, facendoli vivere uno stile di vita di buon livello, senza che nessuno lavori.
Invece si assiste a scene pietose. Si scopre che gli alberghi non investono nemmeno nella sicurezza delle strutture, intimoriti dalla minaccia di Statalizzazione



quindi non vedo cosa c'entri nel discorso e che confutazione sarebbe questa


Di gente che fa viaggi turistici, per poi riproporre i loro filmini nella trasmissione kilimangiaro, non casualmete condotta dalla filotibetana e sorosiana colò, non ci si deve aspettare nè l'analisi, nè il riconoscimento della realtà. Ci si deve aspettare, appunto, solo volgarità da bar dello sport, come pinochettaini e nazistelli vari qui presenti ben dimostrano

o il tirare in ballo il comportamento tenuto dal governo di altri paesi come attenuante o aggravante


I veri civilizzati del terzo mondo, i bimbetti da sollazzo glieli portano direttamente negli ... alberghi... Com la tailandia, paese sulla retta via, luminosamente mercantile e democratica. Mica il gretto VietNam comunista, che non favorisce la liberalizzazione dei rapporti tra bimbetti musi gialli e i generosi e altruistici superbi occidentali in pensione...


trotzkij , come giustifica la scelta di chavez di modificare la costituzione in modo da prolungare il proprio mandato(referendum permettendo, certamente ) ?

la trova una misura essenziale per migliorare il tenore di vita dei propri cittadini ed affrontare i vari problemi che affliggono questo potenzialmente ricco paese del MECOSUR?

"Questa istanza può tuttavia dar luogo ad un’altra
convinzione ERRONEA, la seconda e più rilevante
opinione di cui occorre sbarazzarsi. Essa può
denominarsi TEORIA SOCIALE DELLA COSPIRAZIONE." K.POPPER
bandit
Inviato: 9/1/2007 8:12  Aggiornato: 9/1/2007 8:19
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
bene bene, da conservare questo post di trotzkij. lo salvo, si sa mai che ci ripensi e si renda conto di quello che ha scritto.
davvero stupendo:

"Sì sarai da prendere sul serio te, banditello, il nazistello, i figliocci umanisti di pinochet e sto' metroweb, che ritiene civilizzati i paesi che gli fanno trovare asciugamani puliti negli alberghi che frequenta, o che trattano con i guanti bianchi un degno rappesentante della luftwaffe degli herrenvolk, la razza di cui senza dubbio metroweb si crede appartenente.
Per il 'turista preoccupato' e i suoi amichetti, il grado di civiltà non si misura mica dalle cure mediche somministrate gratis alla popolazione, né dalla scuola, né dall'educazione. NO! la civiltà è data da quanti bambini vi potete accattare nei marciapiedi, anzi che dico, nei marciapiedi? No, No.

I paesi in via di civilizzazione non fanno andare in strada attempati white-men, impotenti ma superiori, a comprarsi 'l'amore' di bambini più o meno colorati. I veri civilizzati del terzo mondo, i bimbetti da sollazzo glieli portano direttamente negli ... alberghi...
Com la tailandia, paese sulla retta via, luminosamente mercantile e democratica. Mica il gretto VietNam comunista, che non favorisce la liberalizzazione dei rapporti tra bimbetti musi gialli e i generosi e altruistici superbi occidentali in pensione...

Di gente che fa viaggi turistici, per poi riproporre i loro filmini nella trasmissione kilimangiaro, non casualmete condotta dalla filotibetana e sorosiana colò, non ci si deve aspettare nè l'analisi, nè il riconoscimento della realtà. Ci si deve aspettare, appunto, solo volgarità da bar dello sport, come pinochettaini e nazistelli vari qui presenti ben dimostrano.


Alessandro
Sito Aurora - http://www.aurora03.da.ru

"
++++++
poco male, naturalmente, finchè ci sono altri che con interventi come questi dimostrano tutt'altra capacità di "analisi e riconoscimento della realtà"

gobbo
Inviato: 9/1/2007 9:03  Aggiornato: 9/1/2007 9:03
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2005
Da: Neverland
Inviati: 1347
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Trotzkij il fatto che tu hai le tue idee sul Venezuela è un tuo diritto inalienabile invece il fatto che tu etichetti vari partecipanti nei commenti solo perchè hanno idee diverse dalle tue è un errore.
Ricordati che su LC si discute sulle idee e non sugli uomini che si fanno portatori di tale idee.
Cerchiamo tutti di attenersi al tema in discussione senza offendere nessuno.

il gobbo

I LINK.VOGLIO VEDERE I LINK,PLEASE.
RockMorice
Inviato: 9/1/2007 10:53  Aggiornato: 9/1/2007 10:56
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/10/2006
Da:
Inviati: 32
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
del Venezuela e dei rapporti con gli USA
Ne parlavo pochi giorni fa con un ex-compagno di studi, analista presso una multinazionale americana... tra i temi quello dell'interesse americano nel controllo dell'informazione da/per il sud America.

L'errore che loro stessi (il governo americano) si imputano è l'aver sottovalutato la crescita del movimento "bolivarista", dello spirito di unione rappresentato da Lula, Castro ma soprattutto Chavez.

Concentrate l'attenzione e le risorse sul fronte mediorientale, hanno colpevolmente lasciato crescere fenomeni come Chavez, ritenendolo a torto un personaggio solo folkloristico...

ma per rendervi più chiara la mia esperienza venezuelana (ci sono stato, ci tornerò, ho vari parenti e notizie fresche settimanalmente), cercherò, con tutte le premesse del caso, di fare un

paragone tra il Venezuela e l'Italia
per poi tornare a bomba (USA!?)

1) il Venezuela (V) non è l'isla Margarita
mi dispiace per le maniglie rotte, ma gli hotel sono per gli Americani, piscine piene e nessuno in spiaggia e, dimenticavo, sono DEGLI AMERICANI (o dei filo-)... Rimini e Riccione in agosto sono molto più rappresentative

2) il V è Caracas (4-5-6 milioni di abitanti) ma non solo... si passa dalla metropoli attraversata da una autostrada a 5 corsie (per parte) con le baracche costruite a 5 metri e l'ambasciata americana che occupa un'intera collina (anche DENTRO)

alle città come Valencia (piatta e più razionale ma altrettanto violenta)

ai villaggi/cittadine sparse su un territorio "abbastanza" vasto

In confronto l'Italia (I) è molto più omogenea

3) in V i salari vengono dati il VENERDI

ma pensate se in I venissimo pagati due volte a settimana, magari poco prima della chiusura delle ricevitorie del lotto, dovrei togliere questo punto dalle differenze...

dell'informazione

pluralismo in I significa televisioni (2e1/2 dei partiti, 3 di B, 2 della telecom) giornali (tolti quelli dei partiti, rimangono quelli di confindustria) radio (qualche cosa in più)

in V significa sostanzialmente pro-Usa vs contro-Usa

in I fede (minuscolo) mette le icone di B e le caricature di P... in V Chavez (C) parla 4 ore alla Tv nazionale, canta l'inno e rispode alle telefonate (e se una vecchietta protesta per i rifiuti sotto casa, chiama il ministro e gli fa una ramanzina in diretta, episodio VERO)

in I le leggi cambiano di nascosto, le elezioni fanno tanto fumo e poco arrosto, le persone sono le stesse... in V si fa un referendum (contro-pro C, che diventa pro-contro una settimana prima), si incendia un palazzo (eh sì, proprio quello, vedi altri miei post) con dentro le schede elettorali, si portano gli elettori del 2006 da 12 a 16 milioni (con 1.800.000 iscritti residenti allo stesso numero civico)

in I e in V il gossip è lo stesso...

ma se la pluralità dell'informazione è un concetto relativo, non basta né enumerare le fonti né mitizzarne i contenuti... per me pluralità significa poter confrontare gli aspetti di ogni singola notizia

se in I si nasconde e in V si sbandiera, se in I ci si indigna e in V ci si insulta (per davvero!) la sostanza non cambia... parliamo sempre di NOTIZIA e non di INFORMAZIONE

per questo,
tornando a bomba (USA!)
dobbiamo mettere in conto che il governo Bush (b minuscola) continuerà a finanziare i media anti-C (perché, qui da noi non finanzia nessuno?)
così come sui network passeranno sempre le immagini di C rosso in faccia che lancia esorcismi (ehi, ma B non dava del kapò?), quello che conta è che chi ha VOGLIA DI INFORMARSI e non si ferma alla notizia (anche se viene da peacerep, vedi caso dei giornalisti senza frontiere) i mezzi li trova...

in I e in V internet funziona! (a 56k... )

____________________________

ps per chi non si è addormentato o perso tra le varie BCIVb.....

non ritengo C un "buono" o un "cattivo", è un politico che cerca di sopravvivere (non solo letteralmente) e che fa errori ma che secondo me va nella direzione giusta... cercare l'indipendenza del sud dal nord
i suoi tratti da "indio" ricordano la sua provenienza, quella di un popolo che ha un significato diverso del termine "domani"... per loro conta il presente (non hanno un concetto di "risparmio" paragonabile al nostro) e se al posto del Venerdì venissero pagati il Lunedì coi bar chiusi (vedi sotto RIVOLUZIONE INDUSTRIALE) la povertà e la violenza probabilmente diminuirebbero (sui giornali della capitale il Lunedì mattina c'è la "classifica" delle morti violente nel weekend), così come se l'assistenzialismo fosse più mirato potrebbe smuovere un poco le acque.

ma mentre C ha anche sangue "europeo", o almeno in certe intuizioni lo dimostra, noi "europei" verso la nostra informazione stiamo adottando lo stesso lassismo indio?
teniamo d'occhio i nostri di pissreporters, che è meglio!

Cercherò di essere obiettivo, anche se non potrò mai esserlo
SWE
Inviato: 9/1/2007 11:30  Aggiornato: 9/1/2007 11:30
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 744
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Mi sarei aspettata controargomentazioni analiticamente più articolate e meno dispersive...

Chavez e Ahmadinejad sono le uniche due figure nel panorama internazionale ad aver osato prendere apertamente e senza mezzi termini le distanze dall’egemonia statunitense

Non credo però sia sufficiente la correlazione : il nemico del mio nemico è mio amico per valutare necessariamente efficaci le loro rispettive “politiche” ( soprattutto quelle interne) al punto di – come nel caso di Chavez - farne automaticamente un Bolivar del terzo millennio o un novello Che Guevara redivivo

Io non ho sufficiente conoscenza del processo – piuttosto disomogeneo e ancora poco delineato – che vedrebbe impegnati Chavez, Lula, Evo Morales, Kirchner, Bachelet, e Vázquez in un fronte comune per smantellare i pilastri dell' economia neoliberale finora saldamente dominante in america latina e avviare la costruzione di un Sud America sul modello dell’ Unione europea, con una moneta unica sganciata dal dollaro.

Non conosco i termini del programma in atto per ridar vita al Mercosur

Non so quanto le tendenze populiste di Chavez siano in sintonia con le politiche più moderate di Brasile Argentina Uruguay e Paraguay e non ho ben chiari i movimenti interni alla sinistra latinoamericana dove Lula e Bachelet guidano una corrente socialdemocratica moderata, mentre Chávez - e forse l'ex cocalero Morales ? - si attesta come rappresentante di un movimento più radicale….

So – perché ne ho notizia diretta – che in questi ultimi anni la qualità della vita e le condizioni economiche dei venezolani , anzichè migliorare, sono peggiorate

Può darsi che questo sia “il prezzo” da pagare in vista della lungimirante politica di Chavez i cui benefici effetti saranno – forse - patrimonio delle generazioni future
Non saprei dire..

Prego dunque TROZKY e NONNO di illuminarmi in tal senso ( possibilmente evitando lunghe citazioni in inglese perché non ne ho una padronanza tale da comprenderne complesse analisi geopolitiche..)

nonno
Inviato: 9/1/2007 21:20  Aggiornato: 9/1/2007 21:20
Ho qualche dubbio
Iscritto: 14/7/2006
Da:
Inviati: 183
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
A me risulta che:

-Secondo le Nazioni Unite il Venezuela figura tra i tre paesi più avanzati dell'America latina, con un tasso di denutrizione infantile del 4,4%, dopo Cuba (4,1%) e Cile (0,8%).

-Grazie alla crescita economica più alta dell'America latina, con un 17,9% nel 2004 ed un 9,4% nel 2005, Hugo Chávez ha creato il Fonden, un fondo speciale destinato a finanziare i programmi sociali, a cui l’industria petrolifera dello Stato (PDVSA) contribuisce con più di 5.000 milioni di dollari l'anno. Nel 2004 più di 13.000 milioni di dollari sono stati impiegati esclusivamente per i programmi sociali

-Per eliminare i problemi di denutrizione, il governo ha creato nel settembre 2004 la catena di alimentari chiamata Mercal, i cui articoli sono sovvenzionati dallo Stato per il 30%.
Sono stati creati nel paese 14.000 punti vendita, incluse le zone più remote. La metà della popolazione, cioè più di 13 milioni di persone, vanno a fare la spesa in quei negozi che vendono 6.000 tonnellate di alimenti al giorno, fra cui 250 prodotti alimentari di base

-Quanto all'educazione, circa 1 milione e mezzo di venezuelani ha imparato a leggere grazie alla campagna di alfabetizzazione chiamata missione Robinson I.
Nel dicembre del 2005 l'Unesco ha decretato che l'analfabetismo era stato sradicato in Venezuela. Ora è stata lanciata la missione Robinson II, col fine di portare tutta la popolazione a raggiungere il sesto grado. A ciò si aggiungono le missioni Ribas e Sucre, che hanno permesso a varie decine di migliaia di giovani adulti di fare studi universitari. Hugo Chávez ha sottolineato la necessità di "garantire a tutti i venezuelani […] un'educazione superiore di qualità."
Circa 10.000 studenti stanno seguendo un corso di medicina a Cuba.
Nel 2006 sono state inaugurate 20 nuove università,

-Per quanto riguarda la sanità, Chavez ha creato il Sistema Nazionale Pubblico Sanitario, per garantire a tutti i venezuelani l'accesso gratuito alle cure mediche. La missione “Dentro il Quartiere”, lanciata tre anni fa, ha dato risultati eccezionali. Circa 17 milioni di persone sono state ospitate nelle nuove strutture mediche costruite, mentre prima avevano accesso regolare agli ambulatori meno di 3 milioni di persone. Dal 2004 sono stati realizzati circa 175 milioni di visite mediche. Il tasso di mortalità infantile è diminuito al 10 per mille. Il Venezuela ora dispone di più di 150 centri diagnostici integrali, e ne avrà un totale di 600 alla fine del 2006. Nel marzo 2006, il governo ha inaugurato 180 centri sanitari in tutto il paese, che si sommano ai più di 1.000 già esistenti. Per questo settore, l'appoggio di 26.000 medici cubani ed altro personale sanitario che lavora nelle zone depauperate, è stato preponderante

-Per il problema della casa, le autorità hanno intrapreso una politica di grandi opere con la costruzione di nuovi alloggi destinati alle fasce popolari. L'obiettivo che ha annunciato il presidente Chávez è quello di costruire 150.000 abitazioni nel corso del 2006. L'ambizioso programma è già in funzione. In effetti, nel primo trimestre del 2006, sono state vendute 15.921 abitazioni (a prezzi stracciati) alla popolazione più povera
Le nuove abitazioni fanno parte di un piano di urbanistica sviluppata con servizi di trasporto, aree comuni, commerci e scuole. A Pueblo Nuevo si stanno costruendo 7.000 case ed appartamenti, una scuola, un liceo ed un campo sportivo. Il Ministro per l'Abitazione e Habitat, Luis Carlos Figueroa, ha dichiarato che ogni giorno, sul posto, vengono edificati 12 appartamenti (di m² da 57 a 72) ed ha aggiunto: " Per lo Stato venezuelano è una questione di priorità.”
Il concetto di integrazione economica latino-americana è già attivo in questo progetto immobiliare. In effetti, Cuba prevede di fornire 500.000 tonnellate di cemento. Lo Stato, in totale, ha concesso un finanziamento di 430 milioni di euro per quest’obiettivo di edilizia popolare. Il prezzo medio per abitazione è salito a 21.000 euro, ed il governo ne sovvenziona l'acquisto per i ceti più modesti contribuendo con 9.000 euro ciascuna. Per diventare proprietarie di abitazioni, più di 7.000 famiglie hanno già goduto di quest’aiuto dello Stato. Sono anche state adottate leggi per limitare i tassi di interesse ed evitare le situazioni di indebitamento

-Gli anziani non sono stati abbandonati. Dal 1999 al 2006, l'Istituto Venezuelano delle Assicurazioni Sociali (IVSS) ha emesso 462.000 pensioni per i pensionati indigenti.
"In sette anni di Governo bolivariano abbiamo incluso nella previsenza sociale oltre il doppio della quantità di pensionati che ne ha beneficiato nei 40 anni della IV Repubblica. Da 387.000 pensionati siamo passati a 849.000",ha dichiarato il presidente Chávez

-Sono state create le missioni “Madri del Quartiere” per lottare contro il consumo di droga, l’abbandono della scuola, la gravidanza precoce e per censire le casalinghe in difficoltà.
Per questa missione sociale, le donne svolgono un ruolo fondamentale dal punto di vista preventivo e educativo. I comitati diretti dalle madri si sono insediati in ogni quartiere, ed ora integrano i consigli comunali. Le casalinghe che non hanno reddito mensile ricevono un contributo equivalente allo 80% del salario minimo. Ad essere beneficiate da quest’aiuto governativo sono circa 200.000 donne; aiuto che può essere temporaneo o permanente, secondo i casi



-Quanto all'acqua potabile, gli obiettivi del millennio, previsti dalle Nazioni Unite per l'anno 2012 in Venezuela sono già stati raggiunti. Nel 1998 circa la metà della popolazione non aveva accesso all'acqua potabile, ora può godere di questo servizio. Il Consiglio dei Ministri ha investito 17 milioni di euro col Ministero dell’Ambiente e Risorse Naturali, per creare una rete d’acqua potabile nelle regioni che ancora ne sono sprovviste

-E’ stato elaborato un piano integrale di sviluppo rurale ed agricolo. Più di 1,5 milioni di ettari di terre non utilizzate sono stati recuperate per l'agricoltura. Circa 23 milioni di tonnellate di alimenti sono prodotte proprio grazie a questo programma. Nella regione di Apure, il 99% delle terre non si coltivano, e lo Stato ha deciso di destinarli alla produzione. Questa lotta contro il latifondo permetterà di produrre l’80% delle calorie che consumano i venezuelani

-La Banca Universale e Commerciale, ha promosso una politica di microcrediti bancari destinata a stimolare i progetti commerciali privati tra i ceti più svantaggiati. Il successo di questa iniziativa è stato fantastico: tra marzo del 2005 e marzo del 2006, sono stati prestati più di 300 milioni di euro

Se questo è populismo Dio benedica il populismo.......

nichilista
Inviato: 9/1/2007 21:38  Aggiornato: 9/1/2007 21:38
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2006
Da:
Inviati: 955
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
articolo quello di nonno trovato su questo sito


eccolo

molto interessante(potevi citare la fonte però)

cerchèro sulla rete qualche altra conferma

"Questa istanza può tuttavia dar luogo ad un’altra
convinzione ERRONEA, la seconda e più rilevante
opinione di cui occorre sbarazzarsi. Essa può
denominarsi TEORIA SOCIALE DELLA COSPIRAZIONE." K.POPPER
bigivan
Inviato: 9/1/2007 22:22  Aggiornato: 9/1/2007 22:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/1/2006
Da:
Inviati: 167
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
trotzkij,

grazie del nazistello..potrei risponderti per le rime visto il nick che ti ritrovi..
ma con gente cosi'meglio lasciare perdere..
complimenti..soprattutto per la tua convinzione ed i tuoi giudizi sensati..

Tutto sta procedendo come avevo previsto.
trotzkij
Inviato: 10/1/2007 0:36  Aggiornato: 10/1/2007 0:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Caro Nonno,
Inutile snocciolare cifre, a certa gente, (la maggioranza degli interventi di questo forum), dell'opera di Chavez, case, scuole, sanità, ecc. non gliene sbatte una cippa.
L'attaccano perchè così sono stati ammaestrati: a mordere il nemico del padrone.
A Metroweb gli interessano solo gli alberghi, gli aeroporti e gli intrattenimenti per herrenvolk, magari in compagnia del nazistello che si nasconde sotto la bandiera della marina imperiale germanica (e si firma con il tristo motto di mussolini. Pensierino che deve aver elaborato mentre guardava a testa in giù il popolo italiano, a Piazzale Loreto, nell'ultima sua adunata oceanica.)
A Swe e RockMaurice dico solo che li, in America Latina, la scelta democratica è tra Chavez e Mancuso, uno chiacchierone ma che fa non poche cose utili, l'altro squarta contadini e sindacalisti, e perciò è amico di gente come metroweb e il nazistello: gli tiene puliti i bordelli (ed è anche il vostro?).
Nichilista, paxtibi e gli altri loro pari, non hanno saputo rispondere con nulla al mio intervento, se non con battutine idiote, e hanno sputato sentenze su Chavez, salvo dire, dopo, che dovevano documentarsi... . O al massimo tirano fuori le testimonianze dirette di essi stessi (eros-turisti?) o di fantomatici amici (i parenti italiani ivi emigrati? Ma lì gli italiani sono i privilegiati, e i ricchi sono contro Chavez per partito preso).
In America Latina i poveri sono solo nemici da abbattere, come la storia di quelle parti insegna. Ma certuni non hanno bisogno dei libri, un pò perchè non saprebbero riconoscerne uno; e un pò perchè frequentano zii d'America danarosi da cui sperano di ricevere in eredità qualche dollaro. Ecco questo è il timore di quelle persone che vedono l'economia venezuelana 'degradarsi'; in realtà vedono svanire la possibilità di fare soldi facili.
Ipocriti miserabili.
Non si attaccano le idee, caro gobbo, perchè sono le persone che attaccano te.

saluti
alessandro

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
Paxtibi
Inviato: 10/1/2007 0:47  Aggiornato: 10/1/2007 0:47
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Nichilista, paxtibi e gli altri loro pari, non hanno saputo rispondere con nulla al mio intervento

Guarda che io ancora non ho risposto al tuo intervento, che cazzo mi tiri in mezzo a fare?

Quando avrò tempo, forse, lo farò. Ma fino ad allora evita di nominarmi, grazie.

nichilista
Inviato: 10/1/2007 1:26  Aggiornato: 10/1/2007 1:38
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2006
Da:
Inviati: 955
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Sì sarai da prendere sul serio te, banditello, il nazistello, i figliocci umanisti di pinochet e sto' metroweb, che ritiene civilizzati i paesi che gli fanno trovare asciugamani puliti negli alberghi che frequenta, o che trattano con i guanti bianchi un degno rappesentante della luftwaffe degli herrenvolk, la razza di cui senza dubbio metroweb si crede appartenente.
Per il 'turista preoccupato' e i suoi amichetti, il grado di civiltà non si misura mica dalle cure mediche somministrate gratis alla popolazione, né dalla scuola, né dall'educazione. NO! la civiltà è data da quanti bambini vi potete accattare nei marciapiedi, anzi che dico, nei marciapiedi? No, No.
I paesi in via di civilizzazione non fanno andare in strada attempati white-men, impotenti ma superiori, a comprarsi 'l'amore' di bambini più o meno colorati. I veri civilizzati del terzo mondo, i bimbetti da sollazzo glieli portano direttamente negli ... alberghi...
Com la tailandia, paese sulla retta via, luminosamente mercantile e democratica. Mica il gretto VietNam comunista, che non favorisce la liberalizzazione dei rapporti tra bimbetti musi gialli e i generosi e altruistici superbi occidentali in pensione...

Di gente che fa viaggi turistici, per poi riproporre i loro filmini nella trasmissione kilimangiaro, non casualmete condotta dalla filotibetana e sorosiana colò, non ci si deve aspettare nè l'analisi, nè il riconoscimento della realtà. Ci si deve aspettare, appunto, solo volgarità da bar dello sport, come pinochettaini e nazistelli vari qui presenti ben dimostrano


Caro Nonno,
Inutile snocciolare cifre, a certa gente, (la maggioranza degli interventi di questo forum), dell'opera di Chavez, case, scuole, sanità, ecc. non gliene sbatte una cippa.
L'attaccano perchè così sono stati ammaestrati: a mordere il nemico del padrone.
A Metroweb gli interessano solo gli alberghi, gli aeroporti e gli intrattenimenti per herrenvolk, magari in compagnia del nazistello che si nasconde sotto la bandiera della marina imperiale germanica (e si firma con il tristo motto di mussolini. Pensierino che deve aver elaborato mentre guardava a testa in giù il popolo italiano, a Piazzale Loreto, nell'ultima sua adunata oceanica.)
A Swe e RockMaurice dico solo che li, in America Latina, la scelta democratica è tra Chavez e Mancuso, uno chiacchierone ma che fa non poche cose utili, l'altro squarta contadini e sindacalisti, e perciò è amico di gente come metroweb e il nazistello: gli tiene puliti i bordelli (ed è anche il vostro?).
Nichilista, paxtibi e gli altri loro pari, non hanno saputo rispondere con nulla al mio intervento, se non con battutine idiote, e hanno sputato sentenze su Chavez, salvo dire, dopo, che dovevano documentarsi... . O al massimo tirano fuori le testimonianze dirette di essi stessi (eros-turisti?) o di fantomatici amici (i parenti italiani ivi emigrati? Ma lì gli italiani sono i privilegiati, e i ricchi sono contro Chavez per partito preso).
In America Latina i poveri sono solo nemici da abbattere, come la storia di quelle parti insegna. Ma certuni non hanno bisogno dei libri, un pò perchè non saprebbero riconoscerne uno; e un pò perchè frequentano zii d'America danarosi da cui sperano di ricevere in eredità qualche dollaro. Ecco questo è il timore di quelle persone che vedono l'economia venezuelana 'degradarsi'; in realtà vedono svanire la possibilità di fare soldi facili.
Ipocriti miserabili.
Non si attaccano le idee, caro gobbo, perchè sono le persone che attaccano te.

saluti
alessandro




alessandro lattanzio,se non lo hai fatto fino ad ora( e spero proprio di no) rileggi i tuoi 2 interventi.
trovaci un'informazione essenziale;un valore aggiunto nella comprensione della difficile situazione del sud america;una considerazione sulla storia, la politica, la società venezuelana; nulla più.ci riesci? io no

sai perchè quello che salta agli occhi sono frasucole razziste da bagno pubblico tipo:
"sarai da prendere sul serio te, banditello, il nazistello" o "un pò perchè frequentano zii d'America danarosi da cui sperano di ricevere in eredità qualche dollaro" che ti devo dire la verità fanno solo accapponare la pelle(per giunta assolutamente vacue e demagogiche) .non so cosa ci sarebbe da ribattere in questi tuoi interventi che non finisca per essere uno scambio di insultistile buona domenica.non mi pare vi sia nulla da controbattere.
almeno potevi avere il buon gusto di stare zitto e fare un bel copia incolla da resistenze.org ,come ha fatto nonno.invece

NAZISTI, FASCISTI, AMICI DI PINOCHET, PEDOFILI, TURISTI SESSUALI ANTISEMITI E COMUNISTI!

e quello che preoccupa è che magari sei pure un giornalista...

hasta siempre trotzkij


scusate lo sfogo ma è piacevole parlare con persone dalle ampie vedute


p.s. ti avevo anche posto una domanda.l'hai letta o ti sei fermato alle prime 2 frasi giuste per fare l'equazione oppositori chavez=imperialisti, degna del peggior interprete di lenin?


salutoni gianluca

"Questa istanza può tuttavia dar luogo ad un’altra
convinzione ERRONEA, la seconda e più rilevante
opinione di cui occorre sbarazzarsi. Essa può
denominarsi TEORIA SOCIALE DELLA COSPIRAZIONE." K.POPPER
trotzkij
Inviato: 10/1/2007 2:23  Aggiornato: 10/1/2007 2:23
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
A Pax Tibi, scusa ti ho messo nel mezzo, ti ho confuso con banditello.

a Nichilista, nome azzeccato, sei tu quello che nulla porta e nulla ha da portare, e per giunta lo pretendi dagli altri. Come ho detto voi presentate esperienze dirette (ma di chi? quelli di voi eros-turisti o quelli dei vostri parenti/amici ricchi?). Sei tu e i tuoi amichetti che non avete detto nulla di sensato. La lufthansa e gli hotel sono gli ultimi dei pensieri di quel popolo.
Sì si, sfogati pure, e accapponati pure la tua pelliccia delicata.
Chavez modifica la costituzione?
E a te che importa, la costituzione la si deve modificare solo in Italia? Solo i tuoi berluconi e dalema & friends hanno questi diritti divini? Eppoi si vede che Chavez modifica la costituzione perchè non ha un figlio deficente da mettere al posto suo!

Cara al sol ...camerata!
alessandro

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
nichilista
Inviato: 10/1/2007 2:39  Aggiornato: 10/1/2007 8:15
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2006
Da:
Inviati: 955
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
AUTORIMOSSO

alla fin fine me la sono presa troppo;non è da me montare una polemica inutile e personale.In fondo ognuno è libero di pensare e interpretere le cose nella maniera che più gli aggrada; i post sono la.mi scusocomunque per l'ecceso. l'unica cosa che non mi piace è quel camerata che davvero poco mi si addice, per molti motivi.ma se lo si vuole pensare...


ciao da gianluca

"Questa istanza può tuttavia dar luogo ad un’altra
convinzione ERRONEA, la seconda e più rilevante
opinione di cui occorre sbarazzarsi. Essa può
denominarsi TEORIA SOCIALE DELLA COSPIRAZIONE." K.POPPER
SWE
Inviato: 10/1/2007 8:51  Aggiornato: 10/1/2007 9:12
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 744
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
NONNO

premetto – per sgombrare il campo da qualunque fraintendimento ! – di guardare con grandissimo favore al lento ma costante cammino intrapreso dai paesi latinoamericani verso l’autodeterminazione e la riappropriazione della propria identità, processi ostacolati prima dalla dominazione europea e poi dal neocolonialismo statunitense.

E’ proprio per questo motivo che mi chiedo se Chavez abbia effettivamente le capacità per guidare il Venezuela in questa direzione e se lo stia facendo nel modo giusto

Le statistiche che mi hai segnalato m’interessano relativamente
Non credo a numeri astratti se non ho la possibilità di confrontarli con dati reali
Così come resto scettica di fronte alle valutazioni di intellettuali ed analisti politici come Ramonet e Chiesa ( al quale, oltre la stima mi lega anche una profonda amicizia, sentimenti che però non m’impediscono l’esercizio della critica ) che, esaminando i fatti da un osservatorio privilegiato, non so quanto tengano conto di ciò che quotidianamente sperimenta la “gente comune” sulla propria pelle nella vita di tutti i giorni

Insomma non vorrei che sia il critico "a creare" l’artista , tanto per semplificare il mio pensiero

Ciò che si sta verificando in America Latina va appoggiato ma soprattutto va protetto da derive populiste che potrebbero vanificare gli sforzi di popoli legittimamente impegnati a riappropriarsi delle proprie risorse e a gestirle secondo i propri bisogni e le proprie inalienabili culture.
Non è la violenza ad essere il pericolo maggiore a cui guardare ma la corruzione, fenomeno endemico e largamente sviluppato in Venezuela

( è possibile proseguire la discussione senza inutili , qualunquistici e gratuiti attacchi personali ? Oltretutto volutamente e stupidamente offensivi )

RockMorice
Inviato: 10/1/2007 10:40  Aggiornato: 10/1/2007 10:41
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/10/2006
Da:
Inviati: 32
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Innanzitutto mi scuso con "Troschi" per essere un ipocrita miserabile... quando intervengo in questo forum cerco sempre di farlo filtrando con la mia esperienza diretta le idee e i fatti che propongo...

in-fatti mi sento molto ipocrita a girare per un paese sudamericano con parenti emigrati lì 30 anni fa come operai e che ora mandano avanti una piccola azienda che ha formato decine di attrezzisti, ragazzi del barrio, che ora hanno le loro piccole attività... ragazzi che rispetto ai loro coetanei senza stimoli e senza una visione del futuro non sopravvivono di espedienti...

mi sento molto più miserabile quando vado a Canaima e al posto di stare nel resort sulla laguna sto dagli indios dei villaggi a sistemargli le rete (ops, hanno anche internet!) e, dato che li sfrutto riempiendo la borsa dei prodotti artigianali sono costretto a lasciargli quegli inutili libri (in italiano, inglese e spagnolo) che mi ero portato dietro

e non sai quanto mi senta eros-turista ad andare alle feste di paese con MIA MOGLIE , o girare per i centri commerciali come un CONSUMISTA (mia aggiunta, te ne eri scordato) per vedere se quella maglietta della NIKE è ancora a 135$...

apro parentesi:
le aziende Venezuelane che vogliono commerciare con l'estero di fatto "vendono" allo stato che "rivende" alle aziende straniere, e viceversa se hanno bisogno materiali dall'estero; ovviamente il tasso di cambio da è diverso dal tasso per, così ogni prodotto in entrata (vedi abbigliamento usa) ha costi altissimi mentre un loro prodotto locale costa come uno europeo...
chiusa parentesi...

Volevo chiudere ricordando come mi sento "per partito preso" favorevole agli states quando sto al barbeque italiano con parenti e amici (privilegiati italiani) che HANNO VOTATO CHAVEZ e che comunque lo chiamano el loco per le sue trovate "simpatiche"....

d'altra parte se la scelta è tra americanismo (latifondismo) e populismo (togliere la terra ai latifondisti, spezzettare le proprietà, riassegnarle a varie famiglie che non avevano mai coltivato/gestito la terra, e vedere il tutto andare in rovina) non c'è da stare allegri...

l'umore migliora quando Chavez ammette pubblicamente il proprio errore (cosa che da noi non fa nessuno) e baratta il petrolio con le mucche argentine, trasforma i terreni in pascoli e li affida agli allevatori...

d'altra parte il tema era l'informazione... quindi dal basso della mia miserabile ipocrisia chiederei di essere informato da chi ha solo LETTO e non è/è stato traviato da quello che ha VISSUTO

_________________________
ps, un aneddoto sull'informazione...

un noto "terrorista" colombiano si rifugia in Venezuela ma una bella notte un commando su elicottero attraversa il confine, se lo ripiglia e rienta in Colombia (Colombia, Uribe, fantoccio degli Usa, l'altra metà della Colombia, droga quindi terroristi).
Chavez si "altera", prende tutti i carrarmatini e li mette girati verso la Colombia... TUTTI i media per una settimana fanno grancassa "e forza chavez, che siamo fortissimi", poi c'è la finale del baseball e tutto finisce a bistecche e birra

i sondaggi prima e dopo i fatti sono rimasti IDENTICI

Cercherò di essere obiettivo, anche se non potrò mai esserlo
bigivan
Inviato: 10/1/2007 11:44  Aggiornato: 10/1/2007 11:44
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/1/2006
Da:
Inviati: 167
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
trotzkij ,

-citazione-

...voi presentate esperienze dirette (ma di chi? quelli di voi eros-turisti o quelli dei vostri parenti/amici ricchi?)...


Apparte il fatto che dai degli eros turisti a persone che neanche conosci.. ma apparte questo: tu che "esperienze dirette" ci porti di questi luoghi?

Tutto sta procedendo come avevo previsto.
davlak
Inviato: 10/1/2007 14:00  Aggiornato: 10/1/2007 23:47
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/6/2006
Da:
Inviati: 678
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
certo che noi "occidentali" siamo fantastici.
noi italiani poi...insuperabili.
via a spaccare il capello a chavez, quando qui abbiamo un governo di sinistra (??) che fa gli interessi di banchieri e industriali, paghiamo il ticket al pronto soccorso, eleggiamo decine di condannati in parlamento alcuni dei quali prima di entrare timbrano dai carabinieri, una legge elettorale da fare ancient regime , una legge sulla "flessibilità" generatrice di schiavi ancor più schiavi e nata grazie alle demenziali teorizzazioni di un "socialista", 30 anni di informazione spazzatura, centinaia di privatizzazioni avviate dai governi di sinistra, il crimine TAV che pagheremo per 3\4 generazioni e via dicendo...


editato dall'autore per libera scelta.


davlak

«Proclamare il diritto all'uguaglianza in una società che ha bisogno di una massa di schiavi salariati vuol dire aver perso la testa» (F. Nietzsche)
SWE
Inviato: 10/1/2007 15:00  Aggiornato: 10/1/2007 15:18
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 744
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
CHIEDO L’INTERVENTO DEL MODERATORE
.
Mi dissocio dalla gravissima affermazione ( relativa alla legge Biagi ) contenuta nel commento pubblicato il 10/1/2007 14:02 dall' utente davlak il quale se ne assume personalmente tutta la responsabilità e le relative eventuali conseguenze

****
mi dispiace aver dovuto fare pubblicamente questa richiesta ma non conosco i nomi dei moderatori

luke14477
Inviato: 10/1/2007 16:07  Aggiornato: 10/1/2007 16:07
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/3/2006
Da: Imola
Inviati: 120
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Solo Massimo sa quanto mi stà a cuore Arcoiris di cui sono amico assieme ad altri ben più altisonanti nomi, però, obiettivamente, affidare una replica a quel post ad un collaboratore di telesur
http://www.gennarocarotenuto.it/dblog/storico.asp
come lui stesso afferma nel suo sito, Telesur che notoriamente è la televisione di stato vicina a Chavez, risulta deleterio per tutta la discussione.
Tanto di cappello all'esperienza di Carotenuto.
Ma sarebbe stata interessante una reply di qualcuno un pochetto più fuori dai giochi....non trovate?
Ciao

...the matrix è già qui....
trotzkij
Inviato: 10/1/2007 22:13  Aggiornato: 10/1/2007 22:13
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Caro Rock Maurice,
l'Insulto di ipocrita miserabile NON era rivolto né a te, nè a Swe, nè a Pax tibi (che pare non c'entri nella discussione), nè tanto meno a Nonno.
Pensavo di aver fatto chiare distinzioni nel post precedente.
Tanto meno dico che gli italiani lì a Caracas siano tutti nemici di Chavez. Mi pare anche che ne abbia molti invece, anche tra gli imprenditori.
Solo che mi ha dato fastidio l'affermazione della banda metroweb, che parla di esperienze dirette, dicendo che il governo Chavez sta mandando in malora il paese. E ciò solo perchè trovano alberghi sporchi (e in Italia quanti ne abbiamo) o insultano piloti ariani (e metroweb chissà quanti piloti/tassisti/ferrovieri/autisti, in sciopero, avrà insultato?) .
Dicono di avere rapporti diretti. Ma chissà perchè, nessuno gli parla dei vari programmi sanitari, sociali o istruttivi attuato dal governo.
Ciò mi ha fatto sorgere dubbi sull'onestà di certi partecipanti al forum.
O mi sbaglio?

saluti
alessandro

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
trotzkij
Inviato: 10/1/2007 22:15  Aggiornato: 10/1/2007 22:15
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Caro Swe e caro Davlak,
ma nessuno vi ha mai fatto notare che l'assistente universitario di Biagi, sei mesi dopo l'assassinio del professore, fu trovato impiccato?
Non lo sapevate, e se lo sapevate, sospetti non ve ne bengono?

saluti
Alessandro

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
trotzkij
Inviato: 10/1/2007 22:19  Aggiornato: 10/1/2007 22:19
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Sì sì, Luke, assumiamo in difesa di Chavez, gli interventi di qualche giornalista-spia della CiaNN, oppure qualche reporter leccaculo di Fede (stile brosio), oppure magdi allam o carlo panella. Tutti indiscutibilmente imparziali, al di sopra delle parti e al di sopra di ogni sospetto...

saluti
Alessandro

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
SWE
Inviato: 10/1/2007 22:55  Aggiornato: 10/1/2007 22:59
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 744
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Citazione:
Caro Swe e caro Davlak,
ma nessuno vi ha mai fatto notare che l'assistente universitario di Biagi, sei mesi dopo l'assassinio del professore, fu trovato impiccato?
Non lo sapevate, e se lo sapevate, sospetti non ve ne bengono?


Caro trotzkij
ma nessuno ti ha fatto mai notare che rispondi senza riflettere a sufficienza ?

Si può sapere cosa c’entra Michele Landi con il delinquenziale “compiacimento” espresso da Davlak,riguardo all’assassinio di Biagi ? ( compiacimento dal quale -, voglio sperare ! - anche tu prenda le distanze )

Mi viene il dubbio che tu, i commenti altrui non li leggi proprio.

Solo così posso spiegarmi le tue risposte fuori luogo e fuori dalle righe

trotzkij
Inviato: 10/1/2007 23:08  Aggiornato: 10/1/2007 23:08
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Che non c'è nessun motivo di compiacersi. Ma ritengo per te è naturale che uno si suicidi perchè gli ammazzato il padrino univeritario... E' chiaro che è stato liquidato un testimone scomodo. Altro che terrorismo delle brigate rosse! Questo è terrorismo teelguidato, come l'11 settembre e come buona parte della storia delle stesse BR dimostra.
Ma a quanto pare la tua è solo fifa blu. Non vuoi ragionarci e rispondi, tu, a sproposito. Insomma, se non vuoi essere arrestato per compartecipazione all'assassinio di biagi (perchè, a questo punto, ritengo che pensi ciò solo per un commento buttato lì in un forum che frequenti) allora è meglio che l'abbandoni.
Starai con l'animo in pace.

saluti
alessandro

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
nichilista
Inviato: 10/1/2007 23:20  Aggiornato: 10/1/2007 23:20
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2006
Da:
Inviati: 955
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
che disgusto! non mi era mai capitato su luogocomune.

va be' saprò quali post saltare d'ora in avanti

"Questa istanza può tuttavia dar luogo ad un’altra
convinzione ERRONEA, la seconda e più rilevante
opinione di cui occorre sbarazzarsi. Essa può
denominarsi TEORIA SOCIALE DELLA COSPIRAZIONE." K.POPPER
davlak
Inviato: 10/1/2007 23:59  Aggiornato: 11/1/2007 0:10
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/6/2006
Da:
Inviati: 678
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
SWE: ho editato.
mi spiace avere urtato la tua suscettibilità ma non sono un ipocrita e penso comunque che il mio sia un diffuso sentire, soprattutto tra i giovani schiavi reclutati dal sistema.
...forse se avessi anche tu un figlio che ha cambiato 14 lavori in 6 mesi a volte licenziato con preavviso di 5 minuti...
e comunque: il mio non era compiacimento, se ben ricordi la frase editata...forse ti sei scaldata un pò troppo soprattutto per quanto riguarda il "delinquenziale".

«Proclamare il diritto all'uguaglianza in una società che ha bisogno di una massa di schiavi salariati vuol dire aver perso la testa» (F. Nietzsche)
gobbo
Inviato: 11/1/2007 3:15  Aggiornato: 11/1/2007 3:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2005
Da: Neverland
Inviati: 1347
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Caro Trotzkij in questa discussione hai scritto ben 8 post. Guardiamoli più da vicino uno ad uno.

Primo post
te la prendi con Peacereporter,la sinistra radical chic,sparando giudizi a raffica

Secondo Post
Con Bandit,Metroweb

Terzo Post
Con Nonno,Swe,Rockmaurice,Nichilista,Paxtibi (salvo poi scusarsi il con metà di loro nel post successivo)ovviamente apostrofandoli come “eros-turisti” e come “Ipocriti miserabili”

Quarto post
Con Nichilista apostrofando il suo nick

Quinto post
Di nuovo con la “banda Metroweb”

Sesto post
Fai una associazione con la morte dell’assistente di Biaggi che in pochi hanno capito.

Settimo Post
Te la prendi con Luke

Ottavo Post
Te la prendi con Davlak

Puoi spiegare a tutti noi (ovviamente se ti va) qual è stato il tuo apporto a questa discussione?Quali sono le informazioni che tu hai portato in sostegno alle tue affermazioni?
Se uno entra in una discussione caro Trotzkij innanzitutto rispetta tutti gli interlocutori,e poi se ha voglia di dire la sua,lo dice senza offendere nessuno e portando per quanto possibile delle informazioni in sostegno delle sue affermazioni. E tu questo non lo hai fatto,anzi tutt’altro.
Tu accenni nei tuoi post dei programmi sanitari,ecc,ecc di Chavez chiedendo agli altri di portare questi documenti, perchè non gli porti tu, tali documenti, che non solo arricchiranno la discussione ma potrebbero essere anche un nuovo punto di partenza?
Questo è il secondo avvertimento ricordati che se hai voglia di discutere si discutono le idee e non le persone.
Ah, che mi dimentico, un'altra cosa, ho scritto discutere e non attaccare.


Il gobbo

I LINK.VOGLIO VEDERE I LINK,PLEASE.
Anonimo
Inviato: 11/1/2007 5:11  Aggiornato: 11/1/2007 5:11
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Ho letto i vostri commenti, riferendovi su Chavez, e il problema venezuelano, vi posso dire che siete ben lontani dalla realtà che si vive in questo paese.E molto facile parlane da lontano.Chavez promette case..ma dove sono? Vuole che le terre siano divise, ma quelli che le occupano non sanno nemmeno cosa vuol dire coltivare.Il sistema di educazione esisteva anche prima, gli ha cambiato solo di nome.Le nuove università sono gl'uffici che prima aveva PDVSA,i ragazzi che escono da queste università non hanno in mano nessun pezzo di carta valido.Possono optare solo a determinate facoltà che fanno comodo al governo, da queste università non uscirà nessun Medico, Avvocato, Ingeniere,hanno solo una piccola infarinatura.Ma come si dice meglio poco che niente.Barrio Adentro, sì aiuta nelle prime necessita , dopo di che devi andare in un ospedale o in una clinica privata, che se non hai un'assirurazione o una carta di credito non entri.Voi pagate i tick sulle medicine, noi paghiamo il prezzo completo. Mercal aiuta molto la popolazione , dopo che ti sei fatto ore sotto un sole cocente arrivi che quello che cerchi non c'è o è già finito, o se te ne servono due ne puoi comprare solo uno. Sono mesi che dai supermercati non si trova più lo zucchero.Vi sembrerà una cretinata.La mentalità del popolo venezuelano è differente a quella europea.A loro basta avere i soldi per la "cerveza"se ho da mangiare oggi, poi domani si vedrà.Quando Chavez ha bisogno dei voti del suo popolo regala buste piene di mangiare.Così si compra i voti.Molti credono ancora in lui .Perchè parla, come parlano loro.Lui parla, parla ma alla finale non dice nulla.Lui insulta, strilla, promette, non compie.Aveva promesso che non ci sarebbbero stati più bambini per la strada, c'è ne sono più di prima.Quando prese il Governo esistevano 12 Ministeri, disse che erano troppi, ora c'è ne sono 30.Gl'impiegati che lavorano negl'uffici del Governo devono vestire con una maglietta e un berretto rosso, tutti uguali.Quando vai in un ufficio per rinnovare il passaporto e ti dicono che Roma si scrive RRoma.Sono figlia d'emigranti, non sono nessuna zia d'america, il poco o il molto che abbiamo ,l'abbiamo sudato, non ci ha regalato niente nessuno.Ed ora vedere questo paese diventare una II Cuba ci dispiace,in fin dei conti è la nostra II Patria.

Piero79
Inviato: 11/1/2007 6:36  Aggiornato: 11/1/2007 6:50
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/5/2006
Da:
Inviati: 781
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Citazione:
gobbo ha scritto:

Fai una associazione con la morte dell’assistente di Biagi che in pochi hanno capito.


Anche perché non si capisce a chi alluda

Se, come dice SWE, trotzkij sta parlando di Michele Landi, ebbene Michele Landi (curriculum vitae) non è mai stato assistente di Marco Biagi.


Michele Landi era l'esperto informatico, che stava indagando sugli omicidi D'antona e Biagi, trovato "suicidato" il 4 aprile 2002. In particolare Landi stava cercando di risalire al mittente della rivendicazione via e-mail dell'omicidio di Marco Biagi...

trotzkij ha scritto:
E' chiaro che è stato liquidato un testimone scomodo. Altro che terrorismo delle brigate rosse! Questo è terrorismo teelguidato, come l'11 settembre e come buona parte della storia delle stesse BR dimostra.

non posso che essere d'accordo..

per maggiori informazioni sul caso Landi segnalo questo sito http://www.michelelandi.it/

e in particolare questi articoli:

1 e 2

e questa inchiesta divisa in tre parti:
1, 2 e 3


buona giornata a tutti,

piero

luke14477
Inviato: 11/1/2007 9:30  Aggiornato: 11/1/2007 9:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/3/2006
Da: Imola
Inviati: 120
 Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Riaffermando la mia più totale neutralità sulla questione, in quanto credo che solo chi l'ha vissuta in prima persona possa deliberare veramente con cognizione di causa, sono a riportare per par condicio quello che mi ha scritto un carissimo amico Venezuelano che risiede in Friuli da circa 15 ed è appena tornato dalla sua terra natia.

Saluti.


Il viaggio in Venezuela mi ha fatto capire un bel po di cose in più e
fatto vedere altre ancora, per ora scrivo quello che so, ma penso mi
ritirerò nello studio di quello che mi son portato dietro per poi fare
un unico tomo sulla questione Venezuelana.

Permettetemi di dire che questo Gennaro, osservatore o meno, non la dice
giusta.

Immagino che l'articolo in questione è questo:
http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idart=7020

Ho scritto un articolo a tal proposito:
http://www.comincialitalia.net/interna.asp?id_tipologia=5&id_articolo=1382&pagina=

>Gennaro Carotenuto: Cara Anna, anche l'articolista di Peacereporter
>sembra non avere tutte le informazioni in merito. Frequento da tempo
>il Venezuela e i media venezuelani e, come Osservatore Internazionale,
>ho partecipato all'Osservatorio sui media durante le ultime elezioni
>del 3 dicembre 2006 in Venezuela. Ho quindi avuto occasione di
>studiare approfonditamente il tipo di copertura tanto dei media
>filogovernativi, quanto di quelli dell'opposizione.
>
>
I mezzi d'informazione, scusatemi se sono diretto, li ha avuti dal
Governo. Gli osservatori, oltre a sentire la voce "indipendente" del CNE
(quando ben si sa che di indipendente non c'è niente, neanche la corte
suprema di giustizia:
http://www.comincialitalia.net/interna.asp?id_tipologia=5&id_articolo=1441&pagina=),
sicuramente ascoltavano la voce "indipendente" di Telesur. E poi tal
Gennaro ci collabora o addirittura lavora, e da prima del 3 Dicembre
2006 (il suo sito l'ho visitato già altre volte in passato, e potete
vedere quanto è legato a quel canale). Un osservatore un po di parte non
credete?

>I fatti inconfutabili sono:
>
>1) Non c'è un solo paese al mondo dove continua ad esserci uno
>strapotere informativo dell'opposizione come in Venezuela. In tutto il
>mondo è in genere il governo a godere di vantaggi. In Venezuela, fin
>dal 1998, succede l'opposto. Ancora nell'ultima campagna elettorale è
>stato attestato che l'83% dei servizi televisivi, radiofonici,
>articoli di giornale, erano favorevoli all'opposizione. Se questa può
>essere –come la definisce Peacereporter- una "deriva totalitaria", io
>sono la Befana. Al tempo del colpo di stato dell'11 aprile 2002, tale
>cifra sfiorava il 100%. Eppure i venezuelani non hanno creduto ai
>media né allora né oggi. E sicuramente non crederebbero all'articolo
>firmato Alessandro Ursic.
>
>
>2) In Venezuela, fin dal 1998, agiscono attori di primo livello
>mondiale (cfr. per favore il mio pezzo sulla CNN perché è
>esemplificativo di molte cose) che utilizzano i media per diffondere
>informazioni false e tendenziose atte a creare il caos nel paese.
>Nonostante ciò, nel paese caraibico, non è MAI stato chiuso un media
>dell'opposizione, neanche quelli che avevano partecipato attivamente
>al colpo di stato, RCTV in testa. Se in Cile erano le multinazionali
>del rame a fomentare il golpe, il golpe in Venezuela ha avuto
>l'indubbio protagonismo delle multinazionali mediatiche.
>

Assurdo che venga a dire che nell'ultima campagna elettorale ci sia
stato un 83% dei servizi televisivi a favore dell'opposizione, siccome
le TV del Governo sono 4, e altre 4 private di cui due son
dell'opposizione e due sono zittite dalla legge "Mordaza".

Al tempo del colpo di stato del 2002 sono successe molte cose, Reporters
Without Borders ha denunciato vari crimini contro i giornalisti e la
libertà d'espressione, sia da una parte che dall'altra. Sempre la stessa
associazione ha denunciato il controllo mediatico di Chavez prima, che
alle ore 16 dell'11 di Aprile ha fatto sospendere i programmi dei canali
televisivi privati. Perchè? Chavez si giustifico perchè sosteneva che si
attuava campagna diffamatoria e incitando la violenza. Ma l'ordine
avvenne poco dopo che uno dei canali (Globovision), non accettando
l'ordine di trasmettere esclusivamente un discorso del Presidente a reti
unificate, aveva fatto una trasmissione simultanea dividendo lo schermo
in due parti facendo vedere le immagini della repressione da parte delle
forze armate contro le manifestazioni dell'opposizione.
Quella sera dell'11 Aprile i media erano circondati da elementi del
servizio d'informazione militare (Direccion de Inteligencia Militar), e
solo alle 22 di notte si era ristabilito il segnale alle televisioni.
Sempre alle 22, il canale di VTV del Governo fu occupato dalla Guardia
Nacional che prima lo proteggeva, sospendendone la programmazione.

Il 13 Aprile i canali privati non mandarono in onda nessuna immagine
delle manifestazioni dei simpatizzanti del Governo, per paura di essere
sottoposti alle violenze dei manifestanti verso i propri reporters.
Nel pomeriggio ci furono forti manifestazioni violente nella sede del
canale privato RCTV, cosi come contro Globovision e Venevision.
La paura era tanta che nei giorni seguenti i giornalisti e i tecnici
delle televisioni private non si presentarono al lavoro, alcuni se
n'erano addirittura andati fuori dal paese.

Per dire, RWB denunciò i seguenti casi di aggressione: il fotografo
Jorge Tortoza ucciso nel centro di Caracas da dei manifestanti
dell'opposizione (secondo testimonianze, ha ricevuto il colpo di pistola
da un uomo vestito da civile); Jonathan Freitas, del quotidiano Tal Cual
(oppositore) fu ferito al braccio da un colpo di pistola; Enrique
Hernández, dell'aggenzia pubblica Venpres, fu ferito alla testa da una
pietra e da un colpo di pistola al ventre, mentre suo fratelo Luis, del
quotidiano Avance, da un colpo di pistola all'anca; Miguel Escalona del
Carabobeño fu ferito alla testa con una mazza da baseball, rubandogli
tutto il materiale.

RWB aveva fatto poi le seguendi "denunce" alla commissione
interamericana dei diritti umani:

- condannare l'uso abusivo del governo del sistema delle "cadenas" (reti
unificate) e le modalità usate dalle autorità. Per RWB non si può
giustificare in nessun caso la interruzione dei programmi televisivi o
radiofonici in 30 occasioni nello spazio dello stesso giorno com'è
avvenuto nel paese.
- condannare la sospensione dei canali privati di televisione per ordine
del presidente Chavez
- investigare sul perchè i media privati non hanno trasmesso e non hanno
informato in quei giorni.

Come vedete le denunce son volate sia a destra che a sinistra, e non a
sola una parte politica, ed è per quello che sinceramente credo in RWB
(o RSF se preferite)

Devono capire una volta per tutte che il colpo di stato è avvenuto solo
per mano dei militari, che hanno chiesto la rinuncia al Presidente, che
accettò. Poi quel pazzo di Carmona si autoproclamò presidente, mandando
in fumo tutto e facendo tornare Chavez sempre dagli stessi militari.

>La maniera con la quale ha risposto il Venezuela bolivariano allo
>strapotere dell'opposizione nei media è stata creare, in pace,
>democrazia e pluralismo media di eccellente livello come Vive Tv o
>Telesur.
>
>Uno dei grandi successi del processo bolivariano è infatti proprio
>quello di aver fomentato la nascita e la crescita di un sistema
>informativo antagonista a quello mainstream, obbligando perfino la CNN
>ad adattare la sua agenda informativa. Prima CNN ignorava quello che
>non conveniva, adesso, se Telesur copre un evento, la CNN è costretta
>a non ignorarlo. Oggi i media parlano di povertà, un argomento tabù
>prima di Chávez!
>
>
Insomma, come si sta creando ora uno strapotere mediatico del Presidente
Hugo Chavez, dove dopo la famosa legge "Mordaza" e il non rinnovo della
concessione a RCTV, avrà 4 canali del Governo (p.s. in questi giorni
nelle TV come Vive mostrano propaganda contro RCTV giustificando il
rifiuto della concessione, se non è propaganda mediatica e politica...)
e solo Globovision nell'opposizione, e canali come Puma TV ad
aggiungersi al gruppo del Governo. 5 contro 1 che è etichettato come
golpista.

Dai luoghi pubblici come aereoporti, stazioni e persino nei cinema
trasmettono la propaganda di PDVSA con Chavez protagonista e lo slogan
del Governo. Una propaganda elettorale per 365 giorni l'anno.

Ci lamentavamo di Berlusconi con Rai e Mediaset, vediamo se qualcuno non
ha i brividi a vedere l'uso dei media in Venezuela da parte del Governo.

>3) Il livello della programmazione televisiva venezuelana è spesso
>infimo, ma in pochi paesi al mondo come in Venezuela esiste un livello
>così alto di libertà di espressione e di pluralismo informativo. Sfido
>chiunque a dimostrare il contrario. Su Chávez si può dire di tutto,
>dargli del pedofilo, insultarlo e chiamare apertamente al colpo di
>stato dai canali televisivi dell'opposizione, e non è mai successo
>nulla. In Italia non è possibile ironizzare sul Papa e Piero Ricca fu
>denunciato solo per avere invitato Berlusconi a farsi processare.
>Eppure Peacereporter -in genere così prudente- del tutto a sproposito,
>forse senza neanche capire bene la gravità dei termini utilizzati,
>parla di "deriva totalitaria" in Venezuela.
>
>
Come ho scritto nell'articolo di Comincialitalia.net: "Una libertà di
stampa che è andata a mancare negli anni. Secondo Freedom House nel 2002
il paese latinoamericano era considerato un paese parzialmente libero,
ma che già nel 2003 è stato classificato come paese non libero. Secondo
la classifica di Reporters Without Borders, il Venezuela occupava il 77′
posto, mentre oggi occupa il 115′, il tutto nel giro di pochi anni."

Per Freedom House aggiungo una cosa: nel 2003 il Venezuela era tra il
61° e 70° posto, ora nel 2006 è al posto 158 insieme al Bahrain.
Freedom House, tanto citato anche da Sabina Guzzanti & Co per la libertà
d'espressione in Italia contro Berlusconi.

Chavez poi si permette di dire dell'insulso o "pendejo" (deficente) al
presidente dell'OEA durante il suo discorso di ieri, è molto colorito il
suo linguaggio (ricorda Berlusconi con il suo "kapò" o "coglioni" & Co,
ma molto più diretto e duro). Non ci pensa due volte ad insultare la gente.

>Il Canal 8, filogovernativo, è francamente pessimo, ma ha scelto di
>rincorrere il livello pessimo della comunicazione televisiva dei
>canali dell'opposizione, che ricordo una volta di più, sono spesso
>apertamente golpisti. Proprio RCTV per esempio, è stata più volte
>denunciata per incorporare nei suoi programmi, anche in quelli non
>politici, messaggi subliminali (fotogrammi nascosti) antigovernativi.
>Se il governo lo denuncia è antidemocratico? E' questa la libertà di
>stampa da garantire?
>
>
Questo Gennaro non sa nemmeno cos'è Canale 8. E' VTV, Venezolana de
Television, non è filogovernativo, ma è il canale ufficiale del Governo
Venezuelano. Prima era un canale che abbondava di telenovelas, programmi
di varietà e naturalmente d'opinione ed informazione, ma dal 1999 questi
ultimi due campi occupano la maggior parte della quota televisiva
giornaliera. Inoltre ospita il programma ufficiale del Presidente,
chiamato "Alò Presidente" (http://www.alopresidente.gob.ve/), dove
Chavez fa la sua campagna settimanale (vi immaginate Berlusconi che
conduce un programma senza contradditorio con solo lui che parla?).

>E' pleonastico notare che gli amici di Peacereporter -cascando con
>tutte le scarpe nella trappola indotta dai media mainstream- si
>preoccupano del Venezuela e di RCTV, ma non del desolante panorama
>televisivo messicano. E pure preoccupandosi del Venezuela, che
>giustamente è il merito della questione, lo fanno a senso unico,
>arrivando a citare l'anatema di Reporter Senza Frontiere,
>organizzazione che ammette di essere finanziata dalla CIA, e
>presentando la naturale scadenza della licenza come un fatto opinabile
>e secondario: "secondo il presidente venezuelano, la licenza di RCTV
>scade nel marzo 2007".
>
>
Per Berlusconi RSF era una associazione comunista, come ha detto a
Palazzo Chigi quando RSF aveva classificato l'Italia al 45° posto sulla
libertà di stampa, criticando la legge Gasparri e il conflitto di
interessi.

A Cuba RSF viene considerata di destra e finanziata dalla Cia solo
perchè a dare soldi al gruppo è un associazione di nome Center for a
Free Cuba (che nel 2005 ha donato 92 mila dollari, mica milioni), ma RSF
è finanziata dalla vendita dei prodotti editoriali, dall'Onu e dall'Ue e
tante altre associazioni. Ditemi poi se a Cuba c'è libertà d'espressione
e in particolar modo democrazia.

>Le licenze scadono, i contratti d'affitto non sono eterni, si
>ribandiscono e può anche vincere qualcun altro che non sia espressione
>di quelli di sempre per i quali batte il cuore dell'articolista di
>Peacereporter. Una delle possibilità è che le frequenze di RCTV
>possano essere assegnate ad un canale gestito in maniera cooperativa
>dai lavoratori. L'etere è un bene pubblico limitato e che si dà in
>concessione, non si vende. Sembra strano doverlo spiegare a un
>italiano. Eppure, chi dal Venezuela si straccia le vesti per il
>mancato rinnovo della licenza, parla testualmente di "esproprio", come
>se le frequenze fossero di proprietà di RCTV. Sono quelli di sempre,
>quelli che controllano il 99% dei media mondiali, li conosciamo.
>
>
Con un aumento esponenziale dei media del Governo Bolivariano, la
censura attraverso leggi e la mancata concessione a RCTV in vista della
scadenza della stessa danno davvero preoccupazioni, in un paese che
sulla libertà d'espressione sta scendendo sempre più nelle classifiche
mondiali.

>E' scandalosamente strumentale considerare che esista un diritto
>divino al rinnovo automatico di una licenza che scade. Parlare di
>"deriva totalitaria" come fa l'autore del pezzo di Peacereporter,
>riprende in toto un linguaggio degno di Emilio Fede. Evidentemente
>quello di Rete4/Peacereporter è un linguaggio che paga visto che in
>Italia da molti anni Rete4 dovrebbe essere sul satellite ma nessun
>politico ha mai avuto le ***** per mandarcela.
>
>
Rete4 è un caso molto diverso, siccome c'è di mezzo uno strapotere
mediatico e incostituzionale per l'Italia. Rete4 non è in dubbio che
debba andare al satellite e lasciare posto a Europa7, che ne ha diritto,
ma difficilmente il Governo Bolivariano accetterà che RCTV possa andare
sul "Cable" (simile a Sky per intenderci), siccome già è stato detto che
"probabilmente potrà andare via Cable", e quel "probabilmente" fa
pensare. Inoltre lo spazio di RCTV verrà preso dal Governo per creare
l'ennesimo canale governativo dopo VTV, Telesur, ANTV, Vive e il canale
che sostituirà Puma TV.

>L'articolo di Peacereporter, intitolato addirittura "dalle minacce ai
>fatti", è francamente pessimo e non fa onore all'importante lavoro che
>da anni fa Peacereporter. L'autore, tale Alessandro Ursic, riprende in
>maniera grossolana tutti i peggiori stereotipi antichavisti.
>Probabilmente vuol farsi notare da La Repubblica. In particolare, e
>chiudo, millanta una "deriva totalitaria" per:
>
>
Minacce ci son sempre state, manifestazioni violente dov'erano presenti
anche deputati chavisti si son fatte contro le TV private, e dopo le
minacce, le leggi apposite per la censura ora la stoccata finale per
RCTV. Il titolo dice giusto si.

>a) "pressioni per la formazione di un partito unico di governo, che
>sostituisse la coalizione attuale". Se Prodi in Italia vuol fare il
>Partito Democratico va bene e se lo vuole fare Chávez è totalitario?
>Ursic non sa né cosa voglia dire "totalitario" né che il partito unico
>di Chávez è esattamente la stessa cosa del partito unico di Prodi. Ma
>lo dice, mentendo, manipolando, copiando pedissequamente le bugie
>dell'opposizione e dei media mainstream, che giocano con i termini e
>fanno finta di credere e scandalizzarsi che il partito unico chavista
>(attualmente c'è una coalizione di una ventina di partiti, alcuni
>microscopici) significhi la proibizione dei partiti dell'opposizione.
>Sono falsità mille volte svelate, ma Ursic tiene loro il gioco e
>sembra quasi contento di attaccare, azzannare, poter partecipare al
>"dagli a Chávez".
>
>
Peccato che Chavez abbia detto delle cose sul partito unico che Prodi
non se le sogna nemmeno di fare perchè è mille volte più democratico.

Cos'ha detto Chavez? Che non han votato i partiti, ma lui. Mi ricorda
tanto Berlusconi. Non obbliga i partiti ad unirsi, ma se decidono di non
stare nel partito unico sono fuori dai giochi (“I partiti che lo
desiderano possono rimanere soli. Chiaro, uscirebbero dal governo!",
scritto dal sito di Telesur:
http://www.telesurtv.net/secciones/noticias/nota/index.php?ckl=4496).

>b) "le dichiarazioni di intenti per cambiare la Costituzione (da lui
>introdotta nel 1999) in suo favore". Mi faccia capire signor Ursic, in
>Italia negli ultimi anni abbiamo modificato -male- molte volte la
>Costituzione del 1948. Lo scorso anno c'è stata una riforma
>costituzionale approvata dal parlamento e poi bocciata in un
>referendum. Se Chávez vuole introdurre -con tanto di referendum
>confermativo- dei cambiamenti nella Costituzione- è totalitario, e se
>lo facciamo in Italia siamo democratici?
>
>
La riforma costituzionale è stata molto simile a quella del centrodestra
in Italia nel 2006, dove a fare da assemblea costituente erano i partiti
di Chavez e basta. Come? Il sistema usato alle elezioni per costituire
la costituente ha permesso che col 62% dei voti la coalizione di Chavez
abbia avuto diritto al 95% dei costituenti (125 su 131), mentre
l'opposizione con i restanti voti abbia avuto solo il 5%.

Certo, vinse sul campo del Referendum (con un assenteismo al voto del
55,63% degli aventi diritto al voto), ma come costituente e il sistema
usato per creare l'assemblea non è dei migliori.

Ora la vuole cambiare di nuovo, per rendere i mandati presidenziali
illimitati o come dice lui governare fino al 2021. Lui dice di rifarsi
ai pensieri di Bolivar, ma si sbaglia di grosso.

Voglio citare le parole di Simon Bolivar al suo discorso al Congreso di
Angostura:

“La continuación de la autoridad en un mismo individuo frecuentemente ha
sido el término de los gobiernos democráticos. Las repetidas elecciones
son esenciales en los sistemas populares, porque nada es tan peligroso
como dejar permanecer largo tiempo en un mismo ciudadano el poder. El
pueblo se acostumbra a obedecerle y él se acostumbra a mandarlo; de
donde se origina la usurpación y la tiranía. Un justo celo es la
garantía de la libertad republicana, y nuestros ciudadanos deben temer
con sobrada justicia que el mismo magistrado, que los ha mandado mucho
tiempo, los mande perpetuamente.”

Traduzione:

“La continuazione dell’autorità in uno stesso individuo frequentemente è
stata la fine dei governi democratici. La frequenza elettorale è
fondamentale nei sistemi popolari, perch`r niente è più pericoloso come
lasciar permanere per largo tempo lo stesso cittadino al potere. Il
popolo si abitua ad obbedirgli e lui si abitua a comandarlo; è dove ha
origine l’usurpazione e la tirannia. Una giusta attenzione è la garanzia
di una libertà repubblicana, e i nostri cittadini devono temere con
suprema giustizia che lo stesso legislatore, che li ha comandati per
tanto tempo, li comandi perpetuamente.”

Chavez, eletto dal 1999, invece che ha detto? “Tengo que pedirles
permiso por adelantado para irme el 24 de junio 2021″ (traduzione: “Devo
chiedervi il permesso anticipato per andarmene il 24 luglio del 2021″,
parole dette il 14 aprile 2003, poi la stessa data ripetuta nel dicembre
2006 durante le elezioni).

Sulla questione degli scontri tra Venezuela-USA ho dei dubbi, seri dubbi.

In queste elezioni c'era la Penn, Schoen and Berland, ditta americana di
sondaggi specializzato in elezioni governative presente se ben ricordo
in Serbia, Ukraina, Biellorussia e altri paesi dove aiutavano i
preferiti degli USA (era la ditta che dava i sondaggi anche a Berlusconi
nel 2006). Bene, la PSB dava sempre per vincente Chavez con l'avversario
al solo 37% delle preferenze a settembre, e con un aumento al 42% poco
prima della data elettorale, ma sempre vincente Chavez.
Altre imprese americane di sondaggi erano la Associated Press, che diede
vincente Chavez col 59% e l'avversario al 27%, e la Zogby International
che diede vincente Chavez per il 60% e il 31% a Rosales (p.s. i restanti
voti erano per altri candidati minori). Altra americana era la
Evans/McDonough, che dava vincente Chavez per il 57% e Rosales al 35%.

Di 16 imprese addette ai sondaggi nel paese, una sola diede per
sconfitto Chavez per 2 punti percentuali. L'impresa si chiama
Encuestadora Ceca, ed è venezuelana di Caracas.

Tra l'altro pare, nota che devo approfondire, un'impresa della C. Rice,
la Chevron, è situata nel paese, e Chavez non dice niente a proposito.
La Chevron è sempre in mezzo per questioni di petrolio e gas, anche in
Ukraina aveva i suoi interessi
La Exxon, che hai nominato, prima collaborava con la Repsol nel campo
Quaimare-La Ceiba, ora, dopo aver venduto la sua parte alla Repsol e
restando in buone relazioni col Governo, si occupa della zona di Cerro
Negro, dove vengono estratti 120000 barili di crudo pesante per poi
essere convertiti in 108000 barili di altro petrolio crudo (oh, non mi
so il termine). Il 42% di quel petrolio alimenta la raffineria di
Chalmette, in Texas negli USA.
La zona del Cerro Negro è il maggior deposito di petrolio pesante al
mondo, tanto PDVSA sta compiendo una campagna d'invito ad altre imprese
latinoamericane a una futura collaborazione per estrarre e migliorare il
crudo pesante.

Per quanto riguarda il controllo elettorale degli americani, c'era un
solo organo di controllo di loro origine, il Centro Carter (proprietario
l'ex presidente degli USA), un organo tenuto molto in considerazione dal
Governo Venezuelano durante il referendum del 2004 e anche in queste
elezioni del 2006. Con gli anni poi il commercio tra i due paesi è
aumentato, e con la nascita di PDVSA Finance alle Bahamas, gli
investitori di petrolio americani sono privilegiati, e il Centro Carter
non ha mai fatto storie e proclamato vittoria a Chavez.

_David Puente

...the matrix è già qui....
Linucs
Inviato: 11/1/2007 12:09  Aggiornato: 11/1/2007 12:09
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
I paesi in via di civilizzazione non fanno andare in strada attempati white-men, impotenti ma superiori, a comprarsi 'l'amore' di bambini più o meno colorati.

Ma infatti, io questi "white-men" li ammazzerei tutti col gas, un po' anche per onorare la memoria della Sontag che li aveva tanto a cuore.

Dopo averli ammazzati tutti finalmente il mondo conoscerà una nuova armonia, perché i Popoli della Terra saranno finalmente liberi di vivere secondo le Regole di Madre Natura.

Il lettore obietterà che ammazzarli col gas non risponde alle regole della natura, ecco perché sostengo la necessità di castrarli tutti da piccoli in modo che non si riproducano più, o almeno di farli riprodurre in modo più scientifico per - come dire? - ammorbidire i loro geni assassini.

Anche se preferire accopparli tutti col gas, sia chiaro, avendo costoro inventato il capitalismo e lo sfruttamento, nonché l'inquinamento. Kill the farmer, kill the boer!

(un vago ricordo...)

bigivan
Inviato: 11/1/2007 13:40  Aggiornato: 11/1/2007 13:41
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/1/2006
Da:
Inviati: 167
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
-citazione-

Da: gobbo

Caro Trotzkij in questa discussione hai scritto ben 8 post. Guardiamoli più da vicino uno ad uno.

Primo post
te la prendi con Peacereporter,la sinistra radical chic,sparando giudizi a raffica

Secondo Post
Con Bandit,Metroweb

Terzo Post
Con Nonno,Swe,Rockmaurice,Nichilista,Paxtibi (salvo poi scusarsi il con metà di loro nel post successivo)ovviamente apostrofandoli come “eros-turisti” e come “Ipocriti miserabili”

Quarto post
Con Nichilista apostrofando il suo nick

Quinto post
Di nuovo con la “banda Metroweb”

Sesto post
Fai una associazione con la morte dell’assistente di Biaggi che in pochi hanno capito.

Settimo Post
Te la prendi con Luke

Ottavo Post
Te la prendi con Davlak



...senza contare tutte le volte che ha detto "nazistello" a me..

Tutto sta procedendo come avevo previsto.
nonno
Inviato: 11/1/2007 19:45  Aggiornato: 11/1/2007 19:45
Ho qualche dubbio
Iscritto: 14/7/2006
Da:
Inviati: 183
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Se si fa un discorso generale viene chiesto di citare i dati. Se si citano i dati viene detto che non sono i dati che contano (mi scuso per non aver citato la fonte, solitamento lo faccio sempre, ma mi sono scordato).

In tutti i casi mi sembra davvero ipocrita sostenere che il Venezuela con Chavez in questi anni sia non sia progredito sia dal punto di vista e economico, che dal punto di vista dell'indipendenza dagli USA, sia dal punto di vista dei diritti sociali.
E mi sembra ipocrita il negare che nel Venezuela di oggi le differenze sociali, pur essendo sicuramente forti, sono comunque meno drammatiche che nell'epocha pre-chavista.
E non penso si possa negare che la politica di Chavez ha permesso a milioni di persone di accedere a diritti prima sconosciuti, come il diritto alle cure mediche e all'istruzione.
Si può odiate Chavez come persona quanto si vuole, si può odiare il fatto che non sia alleato degli USA, che non sposi le politiche liberiste o che non adori le privatizzazioni e ma non si può negare l'evidenza e l'importanza dei suoi provvedimenti sociali.

Quali sono allora le critiche contro Chavez?

-Si dice che Chavez è antiamericano.
Ma Chavez non ha intrapreso alcuna azione ostile contro gli Stati Uniti, a differenza di ciò che gli USA hanno fatto contro il Venezuela.
Chavez si è limitato a sottrarre il suo paese dall'egemonia americana, a nazionalizzare le risorse venezuelane e ad esprimere la sua solidarietà con le popolazioni vittime dell'occupazione americana o israeliana.
Non sarebbe questo certo nulla di particolarmente "rivolzuzionario" o "estremista".
In tempi diversi anche un conservatore
come De Gaulle o un mafioso come Craxi potevano rivendicare l'autonomia del loro paese dalle direttive USA.
Certo ai giorni nostri la subordibnazione agli USA è accettata come un dato di fatto ed il solo metterla in discussione fa drizzare i capelli e provoca accuse di sovvesione.
E' certo però che il fatto che paesi come Boliva o Ecuador (non certo annoverabili tra le potenze mondiali) abbiano le palle di ribellarsi agli USA rende ancora più penoso il caso dell'Italia, "potenza induistrale", "paese del primo mondo" (come ama auto-definirsi), e della sua classe politica, ormai ben adagiati nel ruolo di vasalli.

-Chavez dittatore

Chavez è stato eletto a grande maggioranza con innumerevoli elezioni democratiche.
Elezioni più pulite, è bene ricordarlo, di quelle che hanno hanno visto vinctori Bush o Prodi.
E sicuramente il governo Chavez è molto più democratico e legittimo del Governo D'Alema, creato con abili e spegiudicati giochini politici.
In Venezuela chi ha cercato di fozare le elezioni con colpi di stato e manipolazioni mediatiche sono sempre stati gli oppositori di Chavez.
E se chavez è sempre riuscito a non soccommbre e pechè gode del sostegno del popolare, il sostegno di quei ceti più poveri
che hanno protestato ad ogni colpo di mano del'opposizione (golpe, scioperi "padronali, ecc).
Se Chavez è al poter è grazie al fatto che la parte più disagiata del popolo venezuelano lo vota in massa e sostiene la sua politica.
E se Chavez gode dell'appoggio popolare è perchè ha dato motvo di speare e alcuni diritti fondamentali a chi non aveva ne diritti ne speranze.

-Chavez negativo pre il processo di "rinnovamento" in corso in America Latina

A mio avviso Chavez è il motore del processo di cambiamento in corso in aerica latina.
Il suo impegno per i più poveri del venezuela ha dato motovo di speranza alla masse dei popolari di tutto il subcontinente.
Lo sconoscito Humala non avrebbe sfiorato la vittoria elettorale se milioni di peruviani non lo avessero visto come il "Chavez peruviano" (e restano comunque forti dubbi sulla regolarità delle elezioni che hanno dato la vittoria a Garcìa).
E anche Correa e Morales devono gran parte del loro sucesso alla sua vicinanza a Chavez.
E questo nulla togliendo a Lula o Kirchner.
Anzie se anche loro oggi possono portare avanti le loro politiche nomostante le pressioni contrarie degli USA è perchè il "fenomeno Chavez" ha dato una scossa all'america meridonale ed il suo progetto di collaborazine e solidarietà tra i paesi del Sud america permette anche ai goveni progressisti argentino e brasiliano di poter più liberamente portare avanti i loro progett, nonostante lostilita di Stati Uniti, FMI, Banca mondiale.
Non ho mai detto che il modello venezuelano deve andar bene ed essere ricopiato fedelmente in tutti i pasi del Sud America.
Kirchner sta facendo ottime cose per l'argentina e anche Lula sta agendo positivamente nonostante la popaganda avversa e i molti scandali montati dai suoi avversari.
La Bachelet scondo me è fuori da questo discorso e non ha nulla in comune con questi 2 progressisti "moderati" (fossro tutti così i progressti moderati!). Sfido a trovare una sola differenza tra le plitiche liberiste, filoamericane e militariste della Bachelet e quelle dei suoi predecessori.
Nel Cile di oggi, caro ai centrosinistri nostrani, il governo mobilita l'esrcito e i blindati contro i manifestanti, cosa che non accade nel tanto disprezzato Venezuela.

A questo punto secondo me i punto è se si considera o no positivo il processo di cambiamento che sta investendo gran parte dell'America Latina. Ma chi lo considera negativo dovrebbe portare argoimentazioni più forti che il cercare di screditare Chavez ho parlare di dittatura venzuelana.
Tanto più che quelle stesse pesone spesso non si fanno problemi ad elogiare la "democrazia" colombiana e quella messicana, mostrando così me i loro timori riguardo allo stato della democrazia in Venezuela siamo molto pretestuosi

PikeBishop
Inviato: 11/1/2007 20:08  Aggiornato: 11/1/2007 20:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Citazione:
Lo sapete che ad esempio, nelle scuole l'istruzione è facoltativa, e si passa ad esempio dalla prima alla seconda classe (se vogliamo adottare parametri a noi affini) in maniera automatica, vale a dire "d'ufficio", senza nemmeno passare uno straccio di esamino da prima elementare?

In Europa sono piu' evoluti, vai avanti per inerzia fino al diploma.
Citazione:
Qualcuno di voi ha presente pur quanto lontanamente le condizioni di miseria, di assenza di stato, di assenza di regole o di totale bypass delle stesse che siste in Venezuela?

La stessa cosa in Italia e' considerata come genio e sregolatezza, quello che ci permette di essere assassinati con il figlioletto in braccio da un'auto della polizia che nemmeno ci pensava di fermarsi sulle striscie pedonali, o metterci 9 anni per ritornare in possesso di uno stabile dopo che l'amministratore se ne e' proditoriamente impossessato, dovendo nel frattempo pagare tutte le tasse e le manutenzioni senza una lira di rimborso per il furto subito e quasi essere dalla parte del torto. peggio in Venezuela? Non credo.
Citazione:
Il Venezuela è uno stato allo sfascio, dove gli unici padroni di tutto sono dodici famiglie

Ma sono gli stessi che in Italia?
Citazione:
Vi porto un altro esempio di cose che succedono in Venezuela, che per noi sono dell'altro mondo: qualche tempo fa la Lufthansa ha sopseso i voli su Caracas per 2 mesi, perchè un loro pilota di linea non voleva atterrare nello scalo, visto che la pista a lui destinata aveva metà delle luci fulminate.

In Italia invece spengono i radar in presenza di nebbia.
Citazione:
In Torre di controllo invece continuavano a trasmettere l'ordine di atterraggio solo in quella pista, e al reiterato rifiuto del pilota, un operatore della torre gli ha urlato (cito traducendo LETTERALMENTE: "non rompere le palle e porta giù quel merdoso bestione tedesco"

In italia gente con incarichi di ancor piu' grande responsabilita' gli da' invece del "Kapo'", ai crucchi.
Citazione:
secondo voi, che provvedimenti hanno preso contro l'addetto della sala controllo che ha pronunciato quelle frasi? Nulli ovviamente: aveva ragione lui, tutti concordi: e infatti il personaggio è ancora al suo posto.

In Italia gli hanno pure dato ragione e non e' al suo posto per una manciata di voti, ma lavora (e lasciatelo lavorare, che diamine!) sempre nello stesso Palazzo.

PS
A proposito di piste di aereoporto, in Gran Bretagna (notizia dell'altro ieri) sono pericolose, ma solo quando piove - sempre-!!!

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
trotzkij
Inviato: 11/1/2007 20:44  Aggiornato: 11/1/2007 20:44
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Luke,
Il tuo amico venezuelano dimostra di essere antichavez a priori; non a caso, cita a sostegno delle tesi anti-chavez, reporter sans frontiéres- RSF (che riporti con nome in inglese, tanto per fare confusione). RSF ha ammesso, pubblicamente, di avere preso milioni di dollari dalla CIA (NED-IRI, fondazione soros e fondazione ford) allo scopo di attaccare Chavez e il suo governo. Anzi il suo esponente italiano, Mimmo Candìto, se ne è anche vantato.
Chi cita RSF, è in malafede, ogni venezuelano sa che lavoro sporco svolge RSF, amici e nemici. Rsf, tanto per capirci, non ha MAI detto nulla dei 70 giornalisti messicani assassinati in Messico solo l'anno scorso, nè ha ma detto nulla dei giornalisti iracheni ammazzati dai soldati USA in Iraq. Ripeto MAI.
Ipocriti miserabili.
Sui dati dell'intervento di Chavez in Venezuela, per averli basta usare i vostri ditini delicati sulle tastiere del PC; i dati si trovano basta cercarli. E cmq, mi pare che anche portarli a voi frega nulla, qualsiasi cosa faccia Chavez è inutile, e se la fa è sbagliata, e se non è sbagliata, c'è un secondo fine, ecc. ecc.
Sono i nemici di Chavez che non forniscono dati e informazioni, riportano solo la propaganda e gli insulti antichavisti, ma non spiegano mai cosa facevano i loro beniamini democratici quando governavano loro. Niente soldi, ne cure, ne scuole ai poveri. Tutto ai ricchi, e i ricchi venezuelani sono quelli che possono viaggiare e andare, per esempio, in Italia a raccontare balle ai loro amichetti del posto, italidioti che scoprono la miseria in Venezuela solo dopo l'arrivo al governo di Chavez.
Dite di amare la libertà del Venezuela e dei venezuelani, che poverini descrivete prigionieri di Chavez. E poi li presentate come un branco di zoticoni ginoranti e beoni.
Dimostrando la natura razzista e da erosturisti delle accuse a Chavez, che viene attaccato proprio perchè fa bene il proprio lavoro.

Vedo che qui ci sono tanti fan di andrè perez e dei suoi ministri-privatizzatori assassini (nel 1989 a causa del processo di privatizzazione esplose una rivolta popolare, che i democratici, idoli dei tanti fan antichavez qui presenti, non esitarono a reprimere con i carri armati. 10000 morti, ma che siccome sono morti per la democrazia, non contano, contano i pochi morti di Tien Anmen, là sparavano i comunisti.)
Eppoi ci sono gli insulsi soggetti che accusano Chavez di essere un dittatore, gli stessi che però non hanno nulla da eccepire sui golpisti filoyankee, che hanno tentato un golpe contro un presidente regolarmente eletto.

C'é poco da aggiungere.
Agli animi delicati di stomaco, quando sentono al parola rivoluzione, consiglio di rigenerarsi con l'esegesi del magnifico operato del governo italiano (tipo insabbiamento proUSA dei fatti di Ustica) .

Ai tanti piagnucolosi amici dei narcoparamilitari posso solo augurare di piangere assieme ai loro amichetti antipopolari, guardando le sguaiate e democratiche tv antichaviste dove si istiga, democraticamente ben inteso, all'omicidio e alla sovversione pro-USA.

saluti
alessandro

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
trotzkij
Inviato: 11/1/2007 20:52  Aggiornato: 11/1/2007 20:52
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
E' Gobbo che fa confusione
poi dicono che sono gli avversari....

saluti
alessandro

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
SWE
Inviato: 11/1/2007 23:18  Aggiornato: 11/1/2007 23:23
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 744
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
NONNO
hai riportato la discussione nei binari

Ma :

il NON ritenere che :

“il Venezuela con Chavez in questi anni sia non sia progredito sia dal punto di vista e economico, che dal punto di vista dell'indipendenza dagli USA, sia dal punto di vista dei diritti sociali “

“nel Venezuela di oggi le differenze sociali, pur essendo sicuramente forti, sono comunque meno drammatiche che nell'epocha pre-chavista.
E non penso si possa negare che la politica di Chavez ha permesso a milioni di persone di accedere a diritti prima sconosciuti, come il diritto alle cure mediche e all'istruzione”


non credo possa definirsi un atteggiamento ipocrita

Caso mai è una valutazione diversa dalla tua, originata dal riscontro diretto di chi vive in Venezuela e verifica di persona la “bontà” dei provvedimenti presi da Chavez a favore del suo popolo.
Alcuni interventi con testimonianze in tal senso non possono essere ignorati tout-court

Non mi sembra che qualcuno abbia qui accusato Chavez di essere anti-americano.
Se tu lo hai dedotto attraverso una tua personalissima interpretazione di ciò che è stato scritto finora credo di poter dire si tratti di un “ processo alle intenzioni”.
Non mi sembra corretto

L’accusa a Chavez è semmai quella di non fornire le necessarie garanzie all’attuazione del processo di autodeterminazione in atto in AamericaLatina : la sua politica populista ne potrebbe essere il peggior nemico

Credi che i venezolani non desiderino veder realizzare una confederazione di stati - simili per storia e per cultura – indipendente dall’egemonia statunitense ? Con un loro mercato comune ed una loro moneta unica ?

Pensi che il popolo venezuelano sia così sprovveduto da non essere in grado di esprimere un giudizio dubitativo e allarmante in ordine alla politica interna del proprio paese - non in sintononia con quello che “vedono” gli “osservatori internazionali” - ma attenda le valutazioni geopolitiche provenienti da NOI esperti e analisti di lungo corso ?

Affermi che Chavez è stato eletto a grande maggioranza con
“Elezioni più pulite, è bene ricordarlo, di quelle che hanno hanno visto vinctori Bush o Prodi.
E sicuramente il governo Chavez è molto più democratico e legittimo del Governo D'Alema, creato con abili e spegiudicati giochini politici.”


Non entro nel merito dell’elezione Bush ma io credo che il paragone con Prodi sia semplicemente improponibile e suggerito soltanto da una visione poco equanime e spassionata dei “fatti italiani”
Oltre al fatto che la certezza che le elezioni in Venezuela siano avvenute con la più assoluta regolarità non capisco da cosa ti provenga

Forse perchè sono state seguite da osservatori internazionali ?

Se è per questo analoghi "osservatori" sono stati inviati anche in Iraq per lo stesso motivo ed hanno confermato che TUTTO si è svolto REGOLARMENTE

Dici che Chavez gode dell’appoggio popolare perché ha dato ai diseredati “diritti e speranza”

Sarebbe molto bello SE FOSSE VERO.

Immagino che per sostenere questo tu abbia raccolto prove indiscutibili e documentate
E, ovviamente ! non fondate soltanto su “numeri” e “statistiche”

Infine

NESSUNO nei precedenti commenti ha mai considerato negativo il processo di cambiamento in atto in America Latina. Tutt'altro !

Non capisco quindi perché attribuisci agli altri posizioni MAI espresse e utili solo creare confusione

A meno che non siano “volute” e “indirizzate” a sostegno delle tue….

Scusami la malizia ma francamente mi sfugge il senso di queste tue affermazioni di cui non trovo riscontro… almeno in questa discussione.

***
Ps
aggiungo che mi aspetto una risposta "serena"

Se si dovesse innescare un'altra sequela d'insulti, per quanto mi riguarda, la discussione perderrebbe d'interesse

nichilista
Inviato: 11/1/2007 23:25  Aggiornato: 11/1/2007 23:25
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2006
Da:
Inviati: 955
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
quoto l'intero intervento di swe( ultimamente non faccio altro )

e non aggiungo nulla per inquinarlo

comunque e ad ogni modo grazie a nonno per aver espresso la propria posizione in modo comunque sereno e pacato( nessuno di noi comunque è un sostenitore dell'imperialismo capitalista euro-americano qui, lo voglio sottolineare )

ciao gianluca

"Questa istanza può tuttavia dar luogo ad un’altra
convinzione ERRONEA, la seconda e più rilevante
opinione di cui occorre sbarazzarsi. Essa può
denominarsi TEORIA SOCIALE DELLA COSPIRAZIONE." K.POPPER
EL_GUERCIO
Inviato: 12/1/2007 13:09  Aggiornato: 12/1/2007 13:09
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/11/2006
Da:
Inviati: 177
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
come si dice nei telefilm :"ogni uomo ha un suo prezzo, qual è il suo?". probabilmente, non sono esenti giornalisti di peacereporter. non mi stupirei se ursic, in un futuro prossimo, andasse a ingrossare le fila dei vari bondi, ferrara, guzzanti (padre) e voltagabbana assortiti

"Non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia". Otto von Bismarck
SWE
Inviato: 12/1/2007 13:30  Aggiornato: 12/1/2007 13:30
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 744
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Citazione:
:"ogni uomo ha un suo prezzo, qual è il suo?".


Concetto valido per TUTTI o solo per quelli che hai nominato ?

Lo chiedo così... tanto per sapere

In modo da stare tranquilli e poter contare sulla incorruttibilità di chi ha scritto l'articolo, per esempio.

nonno
Inviato: 12/1/2007 15:08  Aggiornato: 12/1/2007 15:08
Ho qualche dubbio
Iscritto: 14/7/2006
Da:
Inviati: 183
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Io come si è capito in Venezuela non ci sono mai stato e non ho mai detto il contrario .
E mi sono limitato a portare i dati che ho trovato, se qualcUno ne ha dei migliori li può contestare, ma così non è stato.
Ci si limita ad attaccare Chavez dicendo che ora in Venezuela vi è corruzione,criminalità e piloti svogliati, come che qualche anno fa il Venezuela fosse il regno dell'onestà e del rigore


Le notizie che ho sul paese e su Chavez le attingo dalle confrenze a cui ho assistito, da documentari e da articoli, come quelli di Minà, Grimaldi e Carotenuto, persone sicuramente "sinistre" e propense a valutare positivamente il chavismo ma anche attenti conoscitori del Venezuela e dei procesi in atto in America Latina per conoscenza diretta ed approfondita.

In tutti i modi chunque può verificare come giornali come il Corriere o la Reppublica, notoriamentre ostili a Chavez,in occasione delle ultime elezioni venezuelane hano anch'essi, magari a denti stretti, sottolineato il sostegno popolare a chavez, la sorprendente crescita e economica el venezuela e l'importanza delle riforme sociali chaviste.
C'è poi una srana malattia che colpisce i giornalisti italiani che li porta a definire "populiste" tutte quelle riforme economiche fatte in favore dei ceti più poveri come "moderne" tutte le riforme economiche che puntano a privatizzare, liberalizzare,flessibilizzare.

Comunque, questa è Wikipedia(sono bolscevichi anche loro?):

" In patria Chávez ha lanciato le Missioni Bolivariane, i cui obiettivi sono quelli di combattere le malattie, l'analfabetismo, la malnutrizione, la povertà e gli altri mali sociali. In politica estera si è mosso contro il Washington Consensus sostenendo modelli di sviluppo economico alternativi, richiedendo la cooperazione dei paesi più poveri del mondo, specialmente di quelli sudamericani."

"La sua politica interna è definita spesso "populista" dai suoi avversari ed oppositori (è stato paragonato persino a Hitler e Mussolini) ed etichettata come "Castro-comunista" nonostante le evidenti e sostanziali differenze espresse anche dal testo della nuova Costituzione Bolivariana. Il rapporto che Chávez ha costruito con la popolazione è del tutto particolare: i diseredati di sempre stanno ritrovando una propria dignità e migliore consapevolezza dei propri diritti: se nel 1998 quasi nessun venezuelano conosceva la Costituzione, oggi tutti ne possiedono almeno una copia.

Vengono spesso sottolineate, dalla stampa nazionale ed internazionale ostile al nuovo corso chavista, le misure prese dal presidente venezuelano per consolidare il proprio governo, come una legge che punisce severamente l'uso dei media privati per calunnie ed istigazioni alla violenza contro il governo, tutt'altro che infrequenti sui canali televisivi privati e sulla carta stampata in Venezuela. È stata inoltre cambiata la composizione della Corte Suprema con la nomina di 17 nuovi magistrati più vicini al regime e includendone uno che ha recentemente suggerito un emendamento alla Costituzione che permetterebbe al leader bolivariano di prolungare il proprio mandato presidenziale. Tuttavia, i sostenitori del governo sottolineano che la Corte Suprema precedentemente in carica era la stessa che ratificò passivamente il colpo di Stato dell'aprile 2002."

"In 7 anni di governo Chávez un milione e 406 mila venezuelani hanno imparato a leggere e scrivere in un anno e mezzo, e nel giro di poco tempo, agli stessi ritmi, il paese potrà dichiararsi libero dall'analfabetismo e tre milioni di venezuelani prima esclusi a causa della povertà, sono stati inseriti nell'educazione primaria, secondaria e universitaria. Diciassette milioni di venezuelani (quasi il 70% della popolazione) ricevono, per la prima volta nella storia del Venezuela, assistenza medica e medicinali gratuiti e, in pochi anni, nelle intenzioni governative tutti i venezuelani avranno accesso gratuito all'assistenza medica. Si somministrano più di 1 milione e 700 mila tonnellate di alimenti a prezzi modici a 12 milioni di persone (quasi la metà dei venezuelani), un milione dei quali li ricevano gratuitamente, in forma transitoria. La questione è centrale in un Paese come il Venezuela dove le persone sottonutrite sono cresciute dal 1992 al 2003 del 7%, raggiungendo la cifra di 4,5 milioni.
Si sono creati 700 mila posti di lavoro, riducendo la disoccupazione di 9 punti percentuali"


Rimango convinto che se in tanti paesi dell'america latina le sinistre sono andate il governo lo si debba la fascinazine che le politiche di chavez hanno per le classi poplari della regione. E rimango covinto che se non fosse stato per l'appoggio franco e sicuro del venzuela chavista e per l'atmosfera di cambiamento che dal venezuela ha investito tutto il sud america difficilmente Argentina e Brasile avrebbero potuto portare avanti le politiche economiche e sociali fortemente osteggiate da USA e FMI.

Non ho mai detto che il venezuela chavista sia la terra dell'abbondanza ma penso che ogni volta che si critica Chavez bisognerebbe tener conto di cos'era e cos'è sempre stato il Venezuela. Non si può imputare la criminalità diffusa o la corruzione endemica alle politiche chaviste più di quanto si possa incolpare il Governo Prodi dell'esistenza della 'ndrangheta.

Criticare Chavez dicendo che in Venzuela c'è gente che muore di fame è ridicolo. Il Venezuela liberista e subordinato agli USA era ben più povero di questo Venezuela.
era un Venezuela che pur essendo uno dei primi produttori mondiali di petrolio vedeva la quasi totalità dei ricavati petroliferi finire nelle casse delle compagnie occidentali e dei politici da loro corrotti.
Oggi il ricavato del petrolio rimane allo stato venezuelano, giuda una forte crescita economica del paese e viene in gran parte utilizzato per finanziare imponenti programmi sociali. Non è poco.
Vorrei che chi critica Chavez partisse da questi temmi, da un confronto tra Venezuela pre-chavista e Venezuela attuale, tenendo conto e magari criticando le scelte economiche e di politica estera del governo e considetrando sempre le ingerenze americane nelle vicende dell'america latina.

Invece si critica lo stato della democrazia in Venezuela e spesso queste critiche partono da chi (La Repubblica, Fassino, Bonino,RSF, libero) e non hai mai speso una parola sullo stato della democrazia in colombia o nell'america di Bush.
Si critica Chavez o Castro perchè fanno affari con la cina, ma vorrei capire perchè fare affari con la Cina e la Russia è pù scandaloso del fatto che l'italia faccia affari con gli Stati Uniti o con Israele.
E per quanto sia antidemocratico e brutale sia il regime cinese bisognerebbe ricordare he la Cina non è attualmente presente come esercito di occupazione in nessun paese del mondo (il tibet è una questine diversa), a differnza di USA, Isreaele. Italia.

si critica l' "estremismo" chavista e si dimentica di parlare dello Stato di polizia che vige in Cile con la "socialdemocratica" Bachelet.
Si dice che chavez è un ostacolo per Lula e per Kirchner eppure questi Governi hanno da sempre espresso la loro vicinanza ed alleanza con quello vezuelano e sono ben attenti a tenerselo alleato.

Si critica il controllo di Chavez sui media, scordandosi di dire che in venezuela 3/4 dell'informazione sono in mano all'opposizine. Non è così in Messico, non è così in Colombia, non è così nell'america neocon e non è così in Italia (dove maggioranza ed opposizion di dividono al 50% il controllo sull'informazione, togliendo spazio a chi non vogli incasellarsi come centrodestra/centrosinistra)

Quelo che ha me sembra è che, come ha già scritto qualcuno, quando si parli di Venezuela e di chavez si spacchi il capello in 4 mentre si chiude volentieri un occhio su ciò che avviene negli altri paesi latinoamericani, negfli USA, in europa e soprattutto in Italia.
Se lo scopo delle critiche è dimostrare che con chavez il Venezuela in meno di 10 anni non è diventato la Svezia allora avete ragione, non lo è diventato e non lo diventerà mai.

SWE
Inviato: 12/1/2007 17:17  Aggiornato: 12/1/2007 18:42
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 744
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
NONNO
apprezzo la tua volontà di documentarti seguendo conferenze di Minà, Grimaldi e Carotenuto
Un po’ meno quella di informarti attraverso Wikipedia

Da parte mia, oltre a leggere le riflessioni a favore, ascolto, ricerco e prendo in considerazione anche quelle contrarie

Risalendo preferibilmente a fonti testimoniali dirette - sia dell’una che dell’altra tendenza - il “quadro” che mi sono trovata davanti è quello di una situazione alquanto contraddittoria e molto confusa nella quale è quasi impossibile prendere netta posizione.

Per questo nei miei commenti ho disapprovato l’incondizionato plauso riservato al Presidente in questione e legato quasi esclusivamente – questo mi è parso di capire - ad una sua netta presa di distanza dal governo USA

Ripeto : questo non mi è sufficiente per esprimere necessariamente un giudizio positivo sul suo operato


Infatti se da un lato la tendenza chavista di sganciarsi dalla prepotente e soffocante egemonia statunitense è una risoluzione lungimirante in linea con la politica degli altri paesi sudamericani, dall’altro la gestione della politica interna di Chavez è carica di pesanti interrogativi

Il capo di uno Stato dovrebbe essere valutato in funzione dei benefici procurati al popolo dalla sua politica interna, così come le sue scelte di politica estera dovrebbero essere giudicate in funzione delle ricadute che la stessa dovrebbe generare innescando un circuito virtuoso nell’ interazione con altri paesi

(Dico : “dovrebbe” perché mi rendo conto di quanto questa mia asserzione sia irrealizzabile pateticamente ingenua ed infantile e pertanto ti prego di attribuirgli il valore che merita .
Cioè : nessuno !)

Tuttavia quando un leader prende in mano le redini di una nazione come il Venezuela. ricchissima per risorse naturali ( che, se gestite con ragionevoli dosi di saggezza e incorruttibilità - qualità più o meno misconosciute da tutti i governanti del pianeta - potrebbero assicurare a tutti i suoi abitanti un tenore di vita invidiabile* ) e, anziché attenuare i contrasti interni, li amplifica a dismisura non credo sia giusto prendere ad ogni costo le sue difese

Inoltre, scendendo nel concreto per un momento :

cosa potrebbe succedere se il prezzo del petrolio dovesse diminuire – e sta accadendo – invece di aumentare come finora ha fatto permettendo a Chavez di finanziare - ma solo in piccola parte - le famose «Misiones», con le quali i venezuelani poveri sono stati indotti a dargli fiducia in ripetute occasioni, ma che ora si rivelano del tutto inadeguate alle effettive esigenze e rivendicazioni di giustizia sociale ?

cosa potrebbe succedere al programma della distribuzione delle terre se il cancro della burocrazia e della corruzione anziché essere estirpato è stato al contrario rafforzato con l’introduzione di personale “fidato” ma incompetente in tutti i gangli delle istituzioni ?

Queste sono alcune delle domande che mi faccio

Naturalmente mi posso sbagliare

Ma :

non avendo il polso della situazione esito a definire Chavez l’erede di Simon Bolivar cpme lui stesso si è autoproclamato e non mi sento di esprimere un giudizio a favore solo perché su Wikipedia c’è scritto quello che hai riportato

Così come non ho ben capito a quali giornalisti tu ti riferisca quando dici :
“C'è poi una strana malattia che colpisce i giornalisti italiani che li porta a definire "populiste" tutte quelle riforme economiche fatte in favore dei ceti più poveri come "moderne" tutte le riforme economiche che puntano a privatizzare, liberalizzare,flessibilizzare.”

Quelli che dovessero adottare questo genere di semplificazioni SBAGLIANO

In ogni caso un'analisi politica che metta a confronto la realtà italiana e quella venezolana così lontane sia geograficamente che storicamente rappresenta una forzatura .

Almeno secondo me

****

Ps non aggiungo link perché credo che la propria personale opinione debba scaturire da una altrettanto propria personale ricerca, magari faticosa, ma il più possibile obiettiva e non pilotata da punti di vista altrui già metabolizzati e risolti

* In Venezuela vivono, su una superficie di oltre 900.000 kq poco meno di 26 milioni di individui !

Petrolio, gas naturale, oro, ferro, diamanti, acqua ... sono le risorse naturali di loro PROPRIETA'

Tyto82
Inviato: 22/1/2007 12:53  Aggiornato: 22/1/2007 12:53
So tutto
Iscritto: 9/6/2006
Da: Udine
Inviati: 1
 Re: Sul Pluralismo informativo in Venezuela
Caro Alessandro, mi permetto di risponderti al tuo intervento.

Non ho problemi ad ammettere che sono contro la politica di Chavez, in particolare sui media televisivi, ci siamo tanto lamentati dell'uso mediatico e dello strapotere del centrodestra italiano che deteneva un totale di quasi 6 televisioni, attuando metodi di censura e condizionamento mediatico a dir poco sconvolgenti, sottolineando il Nostro paese nella sua visione di "anomalia" europea.

Ora Chavez sta compiendo passi analoghi, convergendo verso il proprio potere i media di comunicazione di massa come le televisioni.

Mi permetto di contraddirti sulle accuse da te fatte sui miei commenti e sulla mia citazione a RSF. Io ti dico con tutta sincerità che dei finanziamenti sapevo giusto di qualche migliaia di dollari, non milioni, ritenendoli non influenti. Fatto sta che ho agito in favore di associazioni come RSF e FreedomHouse perchè gli stessi furono citati da persone come Sabina Guzzanti e compagnia per denunciare la mancanza di libertà d'espressione in Italia, tanto che Berlusconi definì queste associazioni come "comuniste". Inoltre la stessa RSF critica l'azione dell'opposizione nei confronti dei giornalisti, e dell'uso coatto di Carmona nel censurare la TV di stato nel momento del suo golpe personale.
Spero tu ritiri le tue accuse che ritengo pesanti sulla mia presunta malafede e le tue accuse di razzista che nel tuo intervento hai citato ("dimostrando la natura razzista"). (p.s. Sai cos'è il razzismo?)

Quando parlo inoltre cerco di portare sempre più dati possibili, e se è meglio porto le dichiarazioni video degli stessi politici, che sono le migliori testimonianze delle azioni politiche (basti vedere Carta Canta di Travaglio che è un ottimo lavoro di informazione sull'incoerenza dei politici).

Ti dico inoltre che di beneamini democratici non ne ho, perchè ti dico con tutta sincerità che all'inizio sia io che la mia famiglia votavamo Chavez (va beh, io in Italia non potevo, ma provavo simpatia), perchè speravamo in un cambio di rotta dopo gli anni di piombo (anni 80, Caracazo e compagnia) che ci avevano convinto ad uscire dal paese. E prima di dire che Perez è un beneamino di tanti venezuelani antichavez, dovresti andare di persona per vedere che ciò che affermi è un esagerazione, demagogia creata per etichettare l'opposizione come un gruppo fascista. Il delinquente del Caracazo non si dimentica.

Se permetti, uso una tua frase, ossia "usa il tuo ditino delicato" e cerca: http://www.comincialitalia.net/interna.asp?id_tipologia=5&id_articolo=1268&pagina=

Se ce ne siamo andati nel 90 dal Venezuela c'erano due motivi. Uno è quello che ti ho illustrato prima, insicurezza sociale e governi assurdi. Secondo, l'economia. Mio padre, che è del Peru, aveva già vissuto nel suo paese il periodo di declino, e stava annusando nell'aria la stessa situazione nel Venezuela, e l'ha azzeccata. Io nel 1989 quando andavo a scuola, per farti un esempio sull'economia e la svalutazione della moneta, mi compravo al bar un panino, una bibita e un dolce con meno di 5 bolivars. Nei primi anni degli anni 90, che ero passato per Caracas per uno scalo per il Peru, con 5 bolivars mi compravo a malapena una bibita. Nel 2000 si usavano già i 10mila bolivars, che erano l'equivalente di 15 euro. Ora con 15 euro ho 41 mila bolivars. E non si va avanti con sta corsa frenetica dell'aumento dei prezzi.




Chavez è un golpista, e chi lo nega mi permetto fermamente di dire che è in malafede, perchè sotto il suo golpe è morta della gente. E se si fa il paragone con il Caracazo dicendo che in quello ci son stati più morti e quindi è peggio Perez, ok, vero, ma ciò non toglie che delle persone sono morte e basta, ogni singola vita è sacra e va difesa.

Arrestato, graziato da un anmistia poi è diventato Presidente (come Berlusconi se qualcuno si ricorda, il condannato della P2 poi graziato e diventato premier italiano). Allora, o siamo coerenti che i condannati non devono avere carichi di potere, oppure si fa solo un gioco di parti amiche e nemiche, dove solo la parte nemica è nel torto, nonostante anche dalla nostra stia sbagliando.

Dire poi che anche prima c'erano delinquenti al Governo non giustifica la presenza di delinquenti nell'attuale, dimostrando che tante parole sono rimaste parole nella lotta contro la corruzione. E' come qua, che si parla dei condannati (e insisto) e poi troviamo dei D'Elia al parlamento con il centrosinistra.

Delinquenti che poi erano presenti agli assalti delle TV private nel 2002. Non mi sembra un comportamento civile, bensi il contrario.

Delinquenti come Lilian Cristina Aya Ramírez, presidente della commissione di prevenzione al delitto del ministero della giustizia. Fu arrestata in seguito al ritrovamento nella sua abitazioni di armi militari destinate al gruppo "Tercer Camino", all'epoca in cui lei ne era militante (Tercer Camino, nato dal gruppo Sendero Luminoso peruano instauratosi in Venezuela in seguito alla cattura del loro Leader Guzman, un gruppo noto per la sua violenza e le sue azioni terroristiche). Ora lei è al di sopra di chi l'avevano arrestata. Come dire che appunto un Borghezio o un De Angelis diventassero ministri o facessero parte del ministero della giustizia con qualche incarico d'importanza.

Altro delinquente è Jesse Chacón, ministro degli interni e prima ministro dell'informazione ed ex presiente del Conatel (la nostra autorithy per intenderci). Lui nel colpo di stato del 27 Novembre, occupò il canale televisivo Venezolana de Television, e sulla sua testa pendono dei morti.

Alejandro Andrade Cedeño, ex militare golpista del golpe del 4 febbraio, arrestato, incarcerato, diventato poi politico e collaboratore del governo.

Pedro Miguel Carreño Escobar, golpista pure lui, direttore del ministero delle infrastrutture e dei rapporti presidenziali. E' stato, insieme ad un'altro politico golpista, ardito sostenitore dell'idea che Vladimiro Montesinos (noto delinquente peruano del Governo di Fujimori) era si in Venezuela, ma morto, per poi negare di sapere dov'era. Alla fine Vladimiro fu preso e deportato in Perù.

Ramón Rodríguez Chacín, militare golpista, fu ministro della Giustizia.

Eva Fanny Chacón de Delucía, giudicata per la sua partecipazione al golpe del 27N. Deputata.

Cilia Adela Flores, non è una condannata, ma è famosa per aver incitato in televisione di uccidere il sindaco maggiore di Caracas, Alfredo Peña, che si trovava in ospedale.

Ali Rodríguez Araque, una perla. Ex presidente di PDVSA, ministro dei rapporti con l'estero, fu guerrigliero, sequestratore, e partecipante ai colpi di stato del 4F e 27N.

Elias José Jaua Milano, vicepresidente del congresso, fu membro del gruppo terroristico "Bandera Roja, colpevole dell'incendio di un metrobus dell'UCV. Poi fondatore del gruppo terrorista Coordinadora Nacional Revolucionaria. Nel 97 entrò a far parte dell'MVR, di cui poi fu membro della costituente per la nuova costituzione.

María Lourdes Urbaneja, ex ministro della Salute, nel 2002 fu beccata con un grande quantitativo di armi nella sede del ministero. Il Governo non ha mai spiegato l'accaduto, e lei ora è ambasciatrice in Uruguay.

Samuel Ruh Ríos, direttore dell'istituto per la difesa e l'educazione del consumatore, si avvale di un irruzione illegale, seguita da un saccheggio, nelle installazioni delle imprese Polar e coca cola dello stato di Carabobo.


Altro dato che vi ho portato sono quelli del CNE, considerato un organo elettorale indipendente, ma che alla fine, se andate nel sito del CNE e usate il ditino (scusate, ma ci vuole) leggete che il CNE stesso è formato dal parlamento e può essere sciolto dallo stesso.
Sempre il CNE, nel 2004 quando era Presidente dell'associazione Rodriguez, venne data la lista dei firmatari del referendum al senatore Tascon, da cui la famosa lista e la persecuzione e discriminazione politica verso chi ha firmato, tanto che il 20 marzo del 2004, il Ministro della Salute e dello Sviluppo Sociale Roger Capella, ai microfoni della televisione nazionale, fece la seguente dichiarazione:

"Un traditore non deve stare in un posto di fiducia. E questo stato ha una politica di corrispondenza con il Governo che si ritrova, dove non c'è spazio per i traditori. Quanti siano, chi ha firmato è fuori!"

Video, dichiarazione aperta e mandata in onda dalla TV del Governo. Dati, testimonanza diretta, e non demagogia.

Poi ora Rodriguez è vicepresidente, la sorella di lui, che nel 2004 era viceministro, nel 2005 divenne ministro. Più chiaro di cosi non si può.

Pedro Carreño è stato designato come nuovo Ministro degli Interni e Giustizia.
Carreño, nel 2004, poco prima di annunciare il rinnovo dei 17 giudici del Tribunale Supremo di Giustizia, fece questa dichiarazione: “Assicuro che in questa lista non c’è nessuno vincolato con l’opposizione. Non andremo a farci autogol.”. Chiaro, preciso, un Tribunale Supremo che sta dalla parte del Governo (c'era pure Luís Velásquez Alvaray, deputato del Governo nominato magistrato della corte suprema), come se Berlusconi o Prodi mettessero in Corte Costituzionale o alla Corte Suprema di Cassazione solo i loro giudici preferiti, come si usa nel termine berlusconiano “giudici rossi”. Cosi anche la Giustizia è ufficialmente di parte.

Sul Tribunale supremo di giustizia come non ricordarci la presenza di Maikel Moreno. Chi è?
Facendo parte della Disip (servizi segreti) fu responsabile dell'omicidio di un ragazzo in Ciudad bolivar, condannato e incarcerato. Tornò poi nella Disip, e come premio lo nominano scorta del presidente Perez nel 1989. Nello stesso anno figura di nuovo come omicida, uscendo di nuovo dalla Disip e giudicato dal Tribunale Supremo di Giustizia. Esce dal carcere un anno dopo circa, trovando lavoro come segretario di un magistrato di Caracas, e nel 95 entra come impiegato universitario con il titolo di avvocato. fu diffensore dei pistoleros del Puente Llaguno, simpatizzanti del Governo. Ciò gli garantì in seguito un posto nel Tribunale Supremo di Giustizia, come giudice del controllo 34 dell'area Metropolitana.

Il Presidente poi del Tribunale Supremo di giustizia, Omar Mora Díaz, giurò apertamente devozione alla Rivoluzione e di lottare contro i giudici antirivoluzionari. Indipendenza della giustizia assicurata.


Ospedali gratuiti? Anche prima di Chavez ognuno poteva curarsi negli ospedali statali invece che in una clinica. Certo nelle cliniche private avevi più servizi,e cosi tutt'ora. Il problema degli ospedali statali è il seguente: l'operato del personale è gratuito, ossia non devi pagarlo, li paga lo stato, ma devi portarti dietro l'occorrente perchè ti curino. Se per caso mi sparano, mi conviene che qualcuno venga con me e prenda la lista delle cose che servono per curarmi e comprarmele. Un piccolo servizio di una TV europea (penso danese: http://video.google.it/videoplay?docid=-6694746713512546100&q=venezuela) aveva visto la situazione medica del paese (nel caso esemplare Caracas), e all'intervistare il presidente, lui ha deviato il discorso senza rispondere adeguatamente.

Certo, ha fatto le belle missioni, alcune che apprezzo e altre che mi fan ridere, come appunto quelle a livello sanitario. Ingaggiare medici cubani, creando demagogia sui dipendenti statali (i medici venezuelani) che secondo le affermazioni governative essi non son disposti a scendere nei barrios a curare, mi sembra una buffonata. Se tu sei mio dipendente e ti dico di andare a lavorare nei barrios, tu ci devi andare pena licenziamento.
Invece è stata fatta cosi una campagna pro-Cuba, la democratica Cuba.

L'unica a cui do veramente merito, ma tanto, è la missione di alfabetizzazione, ma ritengo enorme demagogia chi dice che solo ora con Chavez i figli dei contadini possono andare all'università. Tutti ci possono andare, l'istruzione pubblica e gratuita c'è, e l'università non costa, il problema di entrarci sono gli esami d'ammissione. Pensa che se sei un bravo atleta o artista, paghi ancora di meno.

Iscrizione: dai 170,00 bs ai 340,00 bs (tradotto in euro: 6 centesimi ai 12 centesimi

Il materiale necessario per l'iscrizione costa 7.750,00 bs. In euro: 2,78.

Da dove leggo? Dal sito dell'università di Merida (http://www.rector.ula.ve/opciones.php).

Come vedete, l'istruzione è praticamente gratuita e disponibile a tutti da sempre, solo che bisogna studiare.

Se poi la famiglia è povera, ti ritrovi come vedevo con i miei occhi a Merida questo dicembre che i genitori lasciavano in centro i figli la mattina presto per montare su il chioschetto ambulante o il negozietto ambulante. Mentre i bambini lavoravano in centro per arrotondare, i genitori andavano a lavorare altrove, e i piccoli l'istruzione se la sognano.


Dati sulla delinquenza poi sono da paura, e lo stesso Governo lo ammette, e l'esempio lampante è Caracas, che nel 2006 ha raccolto una media di 4 omicidi al giorno, altro che Iraq.

A Natale furono 120 le vittime per morte violenta. A capodanno 70. Ben 48 il primo di gennaio 2007. Nel solo mese di Dicembre 2006 i numeri arrivano a circa 500 morti.

Dati secondo il Corpo d’indagine scientifica, penale e criminale Cicpc, danno un totale di 1665 morti tra il 2 gennaio e il 17 dicembre, mentre il Ministero degli Interni e Giustizia (MIJ) sono 1495 i morti nella sola città di Caracas.
L’85% per armi da fuoco, 9% per armi bianche e il 5% fisiche. Le cause sarebbero per il 66% per delinquenza, 13% per “pendilleros” (ossia persone che formano una “pendilla”, ossia gruppo di persone con l’intenzione di fare del male ad altre), 8% uccisi dalla polizia e il 5% per violenza organizzata. L’età oscilla tra i 17 e i 35 anni.
Non tanto distante, nello Stato di Carabobo si son registrati 1287 decessi per morte violenta durante l’anno 2006.

Altrettanto spaventosi i dati sulle carceri (378 morti e 883 feriti nel 2006, rispetto al 2005 con 360 morti e 658 feriti), tanto che il Venezuela è stato oggetto di discussione alla Corte Interamericana dei Diritti Umani, sollecitando azioni previdenziali a favore dei carcerati, in maniera che non ci siano più morti e feriti all’interno delle carceri, le quali nessuna compie con gli standard internazionali in materia carceraria. Basti pensare che martedi 2 gennaio 2007 sono morti 16 detenuti e 13 feriti per uno scontro tra bande rivali all’interno del carcere di Uribana.


Ah, al mio ritorno in Italia, son dovuto rimanere un giorno in più nel paese. Ero nello stato di Vargas, dove c'era stato il disastro ecologico di qualche anno fa. Ci sono ancora zone devastate, davanti all'hotel dove mi trovavo la costa è ancora da sistemare, e l'indice di povertà lo vedi con i tuoi occhi passando per le strade.



Per concludere: non nego il passato dei vari Perez e compagnia, delinquenti assassini, ma dato il passato degli attuali membri del governo, le loro azioni di persecuzione politica ufficializzati dallo stesso sito internet del Governo (Maisanta, punto E: "Neutralizar el crecimiento del adversario" = "Neutralizzare la crescita dell'avversario"),e dato il mio desiderio di legalità nella politica, non posso accettare questo Governo.

_David


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