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Medicina : E' tutto grasso che costa
Inviato da Mnz86 il 13/3/2007 5:30:00 (11174 letture)

di Andrea Franzoni

«Bisogna trovare un punto di equilibrio tra le responsabilità degli individui e quelli dei governi e delle società. Non è accettabile lasciare che gli individui siano i soli responsabili per la loro obesità. E’ essenziale che l’azione intrapresa [dai governi] sia ben inserita all’interno del contesto culturale di ciascun paese o regione, così come è essenziale che sia riconosciuto il piacere offerto da una dieta sana e dall’attività fisica».

Nel novembre del 2006 i paesi europei membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si sono riuniti in Turchia per un summit dedicato all’obesità [1]. Al termine dei lavori tutti i ministri della sanità presenti hanno sottoscritto il documento che lancia l’ennesima campagna mondiale dedicata, in questo caso, alla lotta al sovrappeso. Obiettivo dell’OMS quello di riuscire, attraverso politiche non meglio specificate, nell’obiettivo di invertire la tendenza all’aumento del numero di obesi entro 4 o 5 anni.

La determinazione è tale da ventilare l’ipotesi di andare oltre le campagne informative, l’educazione scolastica, le norme a difesa dei minori ...

... (cibi salutari nei distributori e nelle mense scolastiche e “fascia protetta” dalle pubblicità di snack ipercalorici), l’obbligo di etichette più oneste o gli sgravi sull’attività sportiva per i minori introdotti dalla finanziaria Prodi. I ministri mondiali hanno infatti sottoscritto la necessità di «trovare un punto di equilibrio tra le responsabilità degli individui e quelle dei governi». La forma fisica, infatti, sembra non essere più essere una questione unicamente privata (legata alla salute, alla funzionalità dell’organismo, alla minor incidenza di malattie e al biasimo sociale) in quanto a quanto pare lede lo stato, e quindi la collettività, due volte. Da una parte, ha sottoscritto il ministro Livia Turco a novembre, il soggetto obeso incide direttamente sui bilanci pubblici: «L’obesità e il sovrappeso negli adulti sono responsabili della spesa sanitaria nella regione europea per una quota che arriva fino all’8%», 6% della Spesa Pubblica e 1% del PIL (in Italia il 9% degli adulti sono obesi, il 34,7% sovrappeso). Dall’altra, «[obesi e sovrappeso] comportano costi indiretti, conseguenti alla perdita di vite umane, di produttività e guadagni correlati, che sono almeno il doppio dei costi diretti». Insomma l’obeso “va troppo piano”, e contribuisce in maniera insufficiente a “far girare l’economia”.

Per queste ragioni, evidentemente, «non è accettabile lasciare che gli individui siano i soli responsabili per la loro obesità» (“holding individuals alone accountable for their obesity should not be accepted”). Essi costano, e producono meno. Tradotto, il cittadino rischia di perdere il diritto di poter essere obeso. E’ probabilmente un dovere dello stato quello di informare il cittadino, suggerendo i comportamenti positivi per la sua salute, arrivando anche a “proteggerlo” dalle forze speculative più seducenti e potenzialmente dannose, al limite con forme di tassazione del junk food per coprire parte dei costi riconducibili all’obesità (come per le tasse sulle sigarette, che coprono in buona parte le spese per patologie connesse), anche se spesso il junk food è praticamente l’unico cibo alla portata di certi tipi di portafoglio. Se una vera informazione e una vera educazione (per non parlare della revisione degli stili frenetici di vita) continueranno a non bastare, però, veniamo a scoprire lo stato dovrà provare ad essere più convincente nel far valere le sue ragioni.

Certo, rassicurano gli esperti, «in una non trascurabile percentuale di pazienti [la malattia sarebbe] frutto di alterazioni dei sistemi di neurotrasmissione» tanto che «in futuro potrebbero essere individuati 'cocktail di farmaci' personalizzati, sempre meno dannosi e in grado di curare anche i disturbi connessi all'obesità» come il Rinombant. Poco importa che, secondo i test, il calo ponderale reale (al netto dell’effetto placebo) si sia dimostrato del 2,5% su base annua: un’interessante occasione di profitto per la Avertis, giocato sul solito rovesciamento tendenzioso del rapporto causa effetto per cui non si considera la possibilità che le “alterazioni dei sistemi di neurotrasmissione” possano essere sintomo di fattori psicologici, o un adattamento dell’organismo ad una particolare condizione fisiologica, piuttosto che cause meccaniche delle patologie. [2]

La molla che forse potrebbe mettere tutti gli europei a dieta, creando una sorta di fantozziano stato etico-salutista, è stata però ipotizzata da Tony Blair. Secondo il primo ministro inglese la sanità pubblica potrebbe negare le cure a chi si rende colpevole di stili di vita dannosi, rifiutando alcuni tipi di intervento a determinate categorie di cittadini (fino a quando, dopo un trattamento adatto, non si ripresenteranno in condizioni più favorevoli alla buona riuscita dell’intervento), inserendo obesi e fumatori in coda alle liste di attese, facendo pagare ticket e extra. Questo anche perché, secondo il governo inglese, le campagne informative ed educative intraprese hanno dato risultati insufficienti e il cittadino imprudente ha bisogno, in sostanza, di un castigo economico.

«Quello che viene presentato come un nuovo approccio alla salute è dettato in realtà dalle difficoltà sempre crescenti delle casse della sanità pubblica, che non ce la fa più a far fronte a tutte le richieste e che è costretta ad operare delle scelte» spiega Repubblica. «Per far digerire quella che si annuncia come una vera e propria rivoluzione, dato che fino ad oggi tra i capisaldi dell'assistenza sanitaria c'era il principio che non si può fare alcuna discriminazione tra malati e malattie, Blair ha coinvolto i cittadini formando dei focus group che a marzo renderanno note le conclusioni del loro lavoro. Curare l'obesità oggi costa 10 miliardi di euro l'anno; le malattie contratte in conseguenza del fumo costano più di 20 miliardi. Ai cittadini è stato chiesto: ‘Se tu fossi un ministro, che cosa faresti?’» [3]

Lo slogan è stato tanto forte che Livia Turco, Ministro della Sanità, si è sentita in dovere di rispondere prendendo le distanze dalla proposta di Blair considerata una «via drastica, quasi vendicativa o comunque di stampo giustizialistico nei confronti dei cittadini, che sembra non tener conto dei molteplici fattori economici, sociali, mentali che stanno quasi sempre dietro un comportamento a rischio per la propria salute». [4]

Certo la spesa pubblica legata agli stili di vita scorretti è anche per il ministro Turco insostenibile: probabilmente la ricchezza prodotta servirà ad altro, o meglio ad altri. «Quasi nove decessi su 10 e oltre il 75% della spesa sanitaria in Europa e in Italia, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, sono causati da diverse malattie legate ai cattivi stili di vita. Disturbi cardiovascolari, tumori, diabete, malattie respiratorie croniche, disturbi mentali e muscolo-scheletrici - ricorda la Turco - sono i sei killer più pericolosi per la nostra salute, responsabili del 77% degli anni di vita persi in buone condizioni psicofisiche. Ma sono anche ampiamente prevenibili grazie a stili di vita salutari».

Tuttavia l’approccio della Turco è più “sociologico”: «le malattie da cattivi stili di vita colpiscono maggiormente le classi sociali meno abbienti, le più esposte al bombardamento mass mediatico e meno ricettive a messaggi salutari».[5] Non pervenuta né dibattuta l’idea che il cittadino voglia volontariamente sgarrare, né che questo possa essere un suo diritto; si riconosce però che l’obesità è una condizione da valutare con parametri più complessi che il semplice concetto di colpa, e che lo stato non ha il diritto di intervenire.

Per il ministro Turco, quindi, è sufficiente insistere con le campagne informative: lo stato, in Italia, non è ancora pronto per «trovare un [nuovo] punto di equilibrio tra le responsabilità degli individui e quelli dei governi». Ma per quanto?

Il “problema” è che il ragionamento di Blair sembra formalmente corretto e rischia di avere abbastanza presa sull’opinione pubblica, almeno se si riconosce che esiste una disperata necessità di ridurre le spese dello stato, diminuendo il prelievo fiscale e accantonando di pari passo tutte quelle ragioni politiche, etiche e sociali, che hanno portato alla costruzione di uno stato sociale basato sulla solidarietà nei confronti della collettività e su una certa spinta universalistica, almeno riguardo ad alcuni diritti ritenuti basilari. Se la sanità pubblica, non a scopo di lucro, alla portata di tutti e rimborsata dai cittadini in proporzione ai loro averi, è un diritto, spiega Blair, ci deve essere anche un dovere del cittadino che mette in gioco qualcosa di suo. Fino ad oggi bastava il pagamento delle imposte e il rispetto delle leggi: da domani, probabilmente, sarà un dovere quello di comportarsi bene, mangiare frutta e verdura, non fumare, impegnare le pause pranzo in demenziali sedute di fitness simili alle olimpiadi per grassi gerarchi di fascista e fantozziana memoria. Rimane aperto il “come” e il “quanto” valutare l’adesione allo stile di vita, ma l’impianto complessivo sembra convincente. D’altra parte siamo il popolo “altruista” del “io sono fertile, se tu non lo sei è un problema tuo”, con tanto di linguaccia infantile, che abbiamo avuto il piacere di conoscere all’ultimo referendum: un etto al di sotto del limite diventerà un’occasione di vanto, e perché pagare il lettone d’ospedale del vicino peccatore? Paradossale e beffardo, è compito dello stato addirittura quello di far «riconoscere il piacere offerto da una dieta sana e dall’attività fisica». Speriamo ce la facciano.

Se le tasse su sigarette e alcolici permettono di coprire (integralmente secondo alcuni, parzialmente per altri) le spese per patologie per cui fumo e alcol sono concause, una forma di prelievo simile non esiste obesi e sovrappeso e non è considerata l’opportunità di una tassa sul “junk-food” (cibo spazzatura). Con i dovuti ammortizzatori, insomma, un progetto simile potrebbe anche essere accettato di buon grado.

Certo, una volta che si permette allo stato la possibilità di frugare negli stomaci e nei carrelli della spesa dei cittadini imponendo con il ricatto lo stile di vita corrente, esiste la concreta possibilità che esso arrivi ad imporre comportamenti o trattamenti più discutibili ma accettati dall’opinione pubblica, in un domani molto prossimo, grazie alle campagne propagandistiche e all’azione di pseudo-scienziati prezzolati. Come, negli Stati Uniti, l’utilizzo di forme di Trattamento Sanitario Obbligatorio, magari raggiunto tramite ricatti e terrorismo, per sindromi discutibili come l’ADHD, l’iperattività dei bambini, curata con psicofarmaci che recentemente la FDA (Food and Drug Administration) ha definito in grado di «provocare gravi complicanze cardiache e problemi psichiatrici anche in bambini sani, inclusi ictus e morte improvvisa» (chiedendo per ora una revisione delle avvertenze sulle confezioni).

Ma questa è fantascienza, anche se accade dall’altra parte dell’oceano.

La dottrina Blair arriverà anche in Italia? Probabile.

Certo erano belli i tempi in cui lo stato si limitava ad informare e a difendere i cittadini e, una volta coscienti e vaccinati, li lasciava sbagliare pronto a riaccoglierli, solidaristicamente, almeno per le ultime cure nella camera di un ospedale pagata da qualche anonimo cittadino “generoso”. In un futuro di intransigenza e di individualismo dobbiamo forse prepararci a scontri tra fumatori e salutisti, a colpi bassi tra lobby degli istruttori di palestra e comitati “fat pride”, a battaglie giocate sui centimetri, a schermaglie fra bravi e cattivi ragazzi. Far rotolare il compagno di corsia già dal letto è coerente con l'epoca in cui ci stiamo sollazzando, d'altra parte.

Certo, se si potesse evitare, ci risparmieremmo l’ennesima guerriglia fra impoveriti. Evitando nuovi apartheid, potremmo tornare a considerare l’idea di costruire un mondo più sereno, e chissà che non ne arrivi a trarre giovamento anche la salute.

Andrea Franzoni (Mnz86)

[1] Trad. Istituto Superiore Sanità
[2] ADN Kronos
[3] Repubblica.it
[4] La Stampa
[5] ADN Kronos

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
daste
Inviato: 13/3/2007 9:48  Aggiornato: 13/3/2007 9:48
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/4/2006
Da: Sessa Cilento (SA) / Torino / Helsinki
Inviati: 123
 Re: E' tutto grasso che costa
... e c'è pure chi continua a dire che il Medioevo era un'età buia...

davlak
Inviato: 13/3/2007 9:57  Aggiornato: 13/3/2007 9:57
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/6/2006
Da:
Inviati: 678
 Re: E' tutto grasso che costa
la so...la so, ho visto la puntata di 8 e 1\2 con la ministra scucchiarola brufolosa con l'alitosi!
lei si che aveva titolo!!!

«Proclamare il diritto all'uguaglianza in una società che ha bisogno di una massa di schiavi salariati vuol dire aver perso la testa» (F. Nietzsche)
cocis
Inviato: 13/3/2007 10:15  Aggiornato: 13/3/2007 10:15
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: E' tutto grasso che costa
RITALIN

il farmaco pericoloso ritalin torna in italia


nonno
Inviato: 13/3/2007 10:18  Aggiornato: 13/3/2007 10:18
Ho qualche dubbio
Iscritto: 14/7/2006
Da:
Inviati: 183
 Re: E' tutto grasso che costa
-Non pervenuta né dibattuta l’idea che il cittadino voglia volontariamente sgarrare, né che questo possa essere un suo diritto-

bene, ma dal momento che un obeso o un drogato o un fumatore hanno deciso VOLONTARIAMENTE di sgarrare perchè bisogna sottrarre denaro e personale ospedaliero destinati alla cura di chi si è ammalato (involontariamente) per impiegarli nell'assistenza a chi ha deciso (conscio dei rischi) di farsi del male da solo?

Delle due l'una: o l'antifiscalismo o una sanità pubblica senza distinzioni.....

PikeBishop
Inviato: 13/3/2007 10:58  Aggiornato: 13/3/2007 11:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: E' tutto grasso che costa
Resta da capire perche' nelle categorie infami di bastardi che sfruttano le tasse che ci rapinano per scopi di alta levatura morale come il finanziare guerre e ladrocigni ci finiscano drogati (ma a loro la droga gliela passano gratis, e va bene cosi'), fumatori (ma non bisogna opprimerli troppo, le tasse sulle sigarette sono un bell'introito) e ciccioni (infami puzzolenti bastardi che si ammalano volontariamente perche' sono degli ingordi ignoranti), ma mai anoressici, che tanto sani non devono essere e ci costano tanto di consulenza psichiatrica e ricoveri.

Che voglia essere un'indicazione di come si dovra' presentare il popolo nel nuovo paradiso ecologicamente corretto nel quale dovranno essere confinati - per evidenti ragioni di limitazione dell'inquinamento che ci portera' alla catastrofe, con Napoli sott'acqua per l'effetto serra e tutti i napoletani a Bolzano - in graziose e salutari baracche di legno ecosostenibili non riscaldate e con spostamenti limitati da efficienti misure quali reticolato elettrizzato in modo da ridurre i trasferimentii forieri di spese sociali?

Orwell era un'ottimista.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
NiHiLaNtH
Inviato: 13/3/2007 12:13  Aggiornato: 13/3/2007 12:13
Sono certo di non sapere
Iscritto: 5/12/2005
Da:
Inviati: 3225
 Re: E' tutto grasso che costa
Citazione:
Che voglia essere un'indicazione di come si dovra' presentare il popolo nel nuovo paradiso ecologicamente corretto nel quale dovranno essere confinati - per evidenti ragioni di limitazione dell'inquinamento che ci portera' alla catastrofe, con Napoli sott'acqua per l'effetto serra e tutti i napoletani a Bolzano - in graziose e salutari baracche di legno ecosostenibili non riscaldate e con spostamenti limitati da efficienti misure quali reticolato elettrizzato in modo da ridurre i trasferimentii forieri di spese sociali?


Purtroppo è proprio così.
Se dovesse accadere tanto vale andare a vivere in una baracca sperduta sulle montagne. Meglio povero e libero che povero e schiavo.

Sciamano77
Inviato: 13/3/2007 14:02  Aggiornato: 13/3/2007 14:06
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/9/2005
Da:
Inviati: 168
 Re: E' tutto grasso che costa
....combattere l'obesità è una questione non solo di educazione alimentare ma anche di cultura....La civiltà carnivora umana attuale ci costa molto e ci costerà molto, non solo in termini di denaro....condivido la soluzione di Jeremy Rifkin....i campi di allevamento di bestiame sono corresponsabili della produzione di Co2...allevare bestiame da macello, comporta un consumo spropositato di litri di acqua....la foresta amazzonica viene disboscata anche per cercare nuovi campi per la produzione di mangime del bestiame da macello....dopo un po una terra di monocoltura perde la sua fertilità...ed ecco che comincia il disboscamento per trovare nuovi campi...la soluzione contro l'obesità e per combattere la fame nel mondo, potrebbe essere quella di orientarci ad un consumo molto più vegetariano (non completamente vegetariano cmq)....riducendo di molto l'allevamento di bestiame da macello....non piacerà a molti questa idea...ma una ricerca ha dimostrato che coi costi per produrre il mangime per il bestiame da macello, si potremme sfamare, con prodotti agricoli, il terzo mondo! Altri vorrebbero inviare OGM al terzo mondo...con l'ipocrisia di aiutare il terzo mondo cosi...mandano gli OGM, un cibo di serie b, tanto loro sono il terzo mondo! Senza conoscere tutti i potenziali effetti negativi degli OGM....il diritto ad un cibo sano e biologico deve essere per tutti...fosse per me proporrei una diminuzione del 60% di carne ed un incremento di agricoltura biologica del 60% o più....

Un nuovo mondo è già qui, non potranno più far finta di non vedere...
HAVEADREAM
Inviato: 13/3/2007 14:03  Aggiornato: 13/3/2007 14:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/8/2005
Da:
Inviati: 209
 Re: E' tutto grasso che costa
Buongiorno a tutti.
L'articolo di Andrea Franzoni, e soprattutto tutta la vicenda legata alla prevenzione, fanno veramente riflettere.
Se, come afferma l'OMS, 9 decessi su 10 sono causati da cattivi stili di vita, i primi ad arrivare a preoccuparsi non dovrebbero essere i nostri politici, ma noi stessi.
Chissà se nello studio dei decessi è stato anche calcolato quanti effettivamente muoiono per alcoolismo e tabacco, oppure quante sono le vittime delle diete fai-da-te vendute dai canali pubblicitari.
Senza poi considerare che in uno sfrenato consumismo, dove la produzione di un bene va ben oltre la domanda per logiche di mercato che non stiamo qui a discorrere, la filosofia del "frigorifero pieno per stare tranquilli" ci porta tutti al supermarket perchè ti serva una ciriola o una baguette, e in 20 minuti ti ritrovi alle casse con un carrello pieno di prodotti....ma non la ciriola e la baguette.
Ma questa è un'altra storia.

Comunque, le affermazioni di Blair e la risposta della Turco possono arrivare ad essere condivisibili entrambi, ma la coerenza imporrebbe maggiori attenzioni verso una delle cause scatenanti dell'obesità:
l'obesità infantile.

Scendere per strada e contare tutti i ciccioni che passeggiano può servire solo alla statistica o a elencare dei dati su cui riflettere.
Perchè invece non farla sulle spiagge a luglio ed agosto, e rimanere sbalorditi nel vedere quanti bimbi sovrappeso ci sono?
Non viene a nessuno il sospetto che molte mamme e molti papà dovrebbero ritornare ai banchi di scuola, e capire che 50cmq di pizza con la "mortazza" ad un ragazzino di 15 anni non fa di certo bene?

Non si diventa obesi solo mangiando tanto, e solo da grandi, e non è solo un fatto di "rispetto, quando c'è chi non può mangiare" come mi diceva mia mamma.
E' una mancata educazione alimentare che porta a tutto questo.

Quindi, caro Blair, che facciamo? Lasciamo morire chi , ormai a 50 anni, è obeso irrimediabilmente dalla tenerà età?
Quindi, cara Turco, come facciamo a ritenere "sufficienti" le campagne informative, quando ci sono "ottime" e ancora più convincenti campagne pubblicitarie a sostegno dei mangioni?

Sciamano77
Inviato: 13/3/2007 14:13  Aggiornato: 13/3/2007 14:13
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/9/2005
Da:
Inviati: 168
 Re: E' tutto grasso che costa
"inserendo obesi e fumatori in coda alle liste di attese, facendo pagare ticket e extra. Questo anche perché, secondo il governo inglese, le campagne informative ed educative intraprese hanno dato risultati insufficienti e il cittadino imprudente ha bisogno, in sostanza, di un castigo economico."

Questo è il solito cazzuto sistema all'anglossassone o all'occidentale...per NON RISOLVERE I PROBLEMI...SI DEVONO INVECE RISOLVERE LE CAUSE DEI PROBLEMI....il problema non si risolve con queste "punizioni" in stile fascista.....
E' il sistema alimentare della società che va corretto! Ci vuole meno alimentazione carnivora e più alimentazione vegetale biologica, secondo me....DIMINUIRE LA PRODUZIONE DI CARNE DA MACELLO, CHE TRA L'ALTRO E MOLTO CARA E PRODUCE CO2....E AUMENTARE LA PRODUZIONE AGRICOLA BIOLOGICA....SFAMANDO ANCHE IL TERZO MONDO....Geremy Rifkin ha fatto un libro molto interessante su questo tema:

Ecocidio. Ascesa e caduta della cultura della carne

Un nuovo mondo è già qui, non potranno più far finta di non vedere...
HAVEADREAM
Inviato: 13/3/2007 14:20  Aggiornato: 13/3/2007 14:21
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/8/2005
Da:
Inviati: 209
 Re: E' tutto grasso che costa
Sciamano77
sono d'accordo, ma secondo il mio modo di vedere la faccenda, il problema non è solo COSA ma anche QUANTO.
Esempio:
con l'agricoltura biologica produco grano e farina, ok?
L'obeso o chi si avvicina ad esserlo, continuerà a mangiare 6 etti di pasta in mancanza di carne.
E nei cereali, biologici o meno, i carboidrati sono sempre gli stessi.
Quindi la CAUSA rimarrà comunque il QUANTO.

Sciamano77
Inviato: 13/3/2007 14:28  Aggiornato: 13/3/2007 14:32
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/9/2005
Da:
Inviati: 168
 Re: E' tutto grasso che costa
Ma infatti il sistema che ho proposto...a dire il vero ho preso spunto da Jeremy R...non è che risolva interamente il problema dell'obesità...è una soluzione per orientare gradualmente la società ad un sistema alimentare che a lungo termine...faccia diminuire la percentuale di obesi del mondo....

Perchè guarda la percentuale di obesi è molto maggiore nei paesi ricchi e gran consumatori di carne...come ad esempio gli Usa o L'inghilterra...se prendiamo i paesi asiatici, dove si anno abitudini alimentari differenti, dove si consumano meno carni rosse o dove non si consumano proprio carni rosse, e dove c'è un maggior consumo di vegetali...li la percentuale di obesità è molto minore....poi è chiaro che se uno mangia sei etti di pasta al giorno rimane obeso...però la cultura e la tradioni alimentari di un paese comunque fanno tanto

Un nuovo mondo è già qui, non potranno più far finta di non vedere...
Pausania
Inviato: 13/3/2007 14:43  Aggiornato: 13/3/2007 14:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: E' tutto grasso che costa
Infatti, secondo me bisogna eucare fin da piccoli i cittadini ad essere vegetariani e ad essere magri.

Non bisogna usare metodi fascisti, sia chiaro. Bisogno soltanto prenderli da piccoli.

Perché ricordiamocelo tutti: se sei vegetariano campi cent'anni, non inquini, non sei un assassino, sei magro, sei bello, inverti il riscaldamento globale, elimini l'inquinamento, porti la pace nel mondo, ristabilisci l'equilibrio tra sud e nord del mondo, abolisci la fame nel pianeta come per magia. E tutto questo senza fare niente se non non mangiare carne.

Perché naturalmente c'è sempre un buon motivo per lo Stato per venirmi a dire cosa devo fare, cosa devo dire, come devo vestirmi.

Adesso è l'ora dell'obesità, nemmeno fosse la peste nera del medioevo. Sono ciccione e costo al sistema sanitario? E chi cazzo se ne frega, visto che il sistema sanitario lo pago comunque, sia che scoppi di salute che sia un malato terminale.

La Turco - con la faccia che si ritrova - viene a dire a me cosa devo fare del cibo che mangio? Ma dove cazzo siamo arrivati?

HAVEADREAM
Inviato: 13/3/2007 14:49  Aggiornato: 13/3/2007 14:49
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/8/2005
Da:
Inviati: 209
 Re: E' tutto grasso che costa
Altra lacuna che va ricordata alla Turco è la scarsa considerazione su una corretto stile di vita salutare a partire dalle scuole.

Quando frequentavo le scuole inferiori, l'ora di ginnastica era in pratica una pausa ricreativa, dove l'attività fisica al massimo era quella di uscire dall'aula e arrivare alla sala ginnica.
Forse non sarà stato per tutti così, ma non mi pare che qui in Italia sia stata data molta importanza a quella che veniva chiamata "Educazione Fisica".
Una sola ora alla settimana.
Come l'ora di religione.
Come l'ora di stenografia.
Come l'ora di dattilografia.

A trent'anni da allora non so nemmeno che cosa sia la dattilografia o la stenografia, e credo che quella stupidissima ora di ginnastica, se insegnata nello stesso fervore in cui venivano letti il vangelo o il metodo Cima, probabilmente non arrivava con "Posta Prioritaria" sui tavoli di chi di solito (leggi Blair) è abituato a trattare con ben altro tipo di "bombe", rispetto a quelle caloriche.

goldstein
Inviato: 13/3/2007 14:52  Aggiornato: 13/3/2007 14:52
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 4/11/2004
Da:
Inviati: 2827
 Re: E' tutto grasso che costa
Citazione:
Non è accettabile lasciare che gli individui siano i soli responsabili per la loro obesità.



migiu2
Inviato: 13/3/2007 15:15  Aggiornato: 13/3/2007 15:15
Mi sento vacillare
Iscritto: 1/6/2006
Da:
Inviati: 358
 Re: E' tutto grasso che costa
Perché ricordiamocelo tutti: se sei vegetariano campi cent'anni, non inquini, non sei un assassino, sei magro, sei bello, inverti il riscaldamento globale, elimini l'inquinamento, porti la pace nel mondo, ristabilisci l'equilibrio tra sud e nord del mondo, abolisci la fame nel pianeta come per magia. E tutto questo senza fare niente se non non mangiare carne.

Wow! pur nel tentativo fallito di ridicolizzare la questione vegetariana hai detto delle belle verità! Bravo!


Ps PICCOLI gesti quotidiani -come smettere di mangiare carne e prodotti lattiero-caseari- può fare la differenza e soprattutto può frenare le potentissime multinazionali dell'agroalimentare e della carne, che a tutto possono essere interessate tranne che alla nostra salute!

Un bovino ha un'efficienza di conversione delle proteine animali di solo il 6%: consumando cioè 790 kg di proteine vegetali, produce meno di 50 kg di proteine.
Pausania
Inviato: 13/3/2007 15:22  Aggiornato: 13/3/2007 15:22
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: E' tutto grasso che costa
Non era un tentativo di ridicolizzare la questione vegetariana. Ho semplicemente riportato ciò che ho appreso informandomi a riguardo.

Che poi la cosa suoni ridicola, non é certo colpa mia

migiu2
Inviato: 13/3/2007 15:41  Aggiornato: 13/3/2007 15:41
Mi sento vacillare
Iscritto: 1/6/2006
Da:
Inviati: 358
 Re: E' tutto grasso che costa
Da due anni a questa parte aumentavano la massa muscolare dei bovini nutrendoli con farmaci tra cui cloranfenicolo e furaltadone, prodotti cancerogeni proibiti.

E' avvenuto in 21 allevamenti fra Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia e Toscana, ma ora i Nas hanno scoperto il sodalizio fra aziende agricole e distributori di medicinali e denunciato 55 persone, accusate di adulterazione di sostanze alimentari e commercio o somministrazione di medicinali guasti. Sei sono accusate di associazione per delinquere.
da veganitalia.com

se tanto mi dà tanto...

Un bovino ha un'efficienza di conversione delle proteine animali di solo il 6%: consumando cioè 790 kg di proteine vegetali, produce meno di 50 kg di proteine.
orkid
Inviato: 13/3/2007 15:57  Aggiornato: 13/3/2007 15:57
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/2/2006
Da: La Beverly Hills italiana
Inviati: 786
 Re: E' tutto grasso che costa
Vegetariani o no, penso che bisogna distinguere (ed è un consiglio che dò alla ministressa Turco) fra le cattive abitudini alimentari e i "cattivi stili di vita" che porterebbero ad un aumento della spesa sanitaria nazionale.

Se facessimo passare la dottrina Blair dovremmo cominciare a non curare:

- Chiunque si ferisca o venga ferito in uno sport agonistico definito "violento";
- Chiunque pratichi i cosidetti sport estremi;
- Chiunque superi i limiti di velocità in macchina e và a sbattere contro un palo;

etc.
mi sembra un precedente un poò "pericoloso" da applicare...

In occasione del malore del Berlusprodi, si fece ricoverare in un ospedale pubblico... in effetti il suo malore era causato da un cattivo stile di vita: racconta te tutte quelle balle, corrompi te tutti quei giudici, e a 70anni suonati vai in giro a far comizi!!! Cazzi tuoi io lo considero un cattivissimo stile di vita quindi .... Ticket aggiuntivo per lo psiconano!!!


Autodidatta Bonsai


"Quando l'uomo comune capisce diventa saggio, quando il saggio capisce diventa un uomo comune."
spettatore
Inviato: 13/3/2007 16:06  Aggiornato: 13/3/2007 16:06
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/11/2004
Da:
Inviati: 883
 Re: E' tutto grasso che costa
GRANDE ORKID!!!!!!!!!!!!!!!

Citazione:
Non metterti a discutere con un idiota. La gente potrebbe non accorgersi della differenza.
usemlab
Inviato: 13/3/2007 16:21  Aggiornato: 13/3/2007 16:21
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/8/2006
Da:
Inviati: 156
 Re: E' tutto grasso che costa
sempre migliaia di parole quando il problema e' sempre e solo uno: lo stato e i servizi "pubblici" che deresponsabilizzano l'individuo (oltre a togliergli le liberta' nel tentativo di risolvere un problema insolubile). privatizzi tutto e risolvi ogni problema.

in una societa' senza stato, o con stato minimo ridotto veramente all'osso... chi fuma, chi mangia male, chi si alcolizza, chi si droga, diventerebbe finalmente responsabile diretto delle proprie azioni: non scaricherebbe i costi delle proprie azioni sugli altri e pagherebbe tutto di tasca sua.

-----------------------
Stato? NO GRAZIE

The State is the great predatory enemy of the human race, and in its very being, the organization and regularization of predation, exploitation, and robbery
orkid
Inviato: 13/3/2007 16:39  Aggiornato: 13/3/2007 16:39
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/2/2006
Da: La Beverly Hills italiana
Inviati: 786
 Re: E' tutto grasso che costa
D'accordo usemlab, peccato che ci siano anche malati non responsabili delle proprie sofferenze... che pagherebbero di tasca propria (sempre che sia degnamente rimpinzata) !!!

Il tuo stesso discorso si può ben applicare in molte cose che lo stato gestisce a sproposito ma la sanità merita un discorso a parte


Autodidatta Bonsai


"Quando l'uomo comune capisce diventa saggio, quando il saggio capisce diventa un uomo comune."
Nigthmare
Inviato: 13/3/2007 17:14  Aggiornato: 13/3/2007 17:14
Ho qualche dubbio
Iscritto: 10/6/2006
Da:
Inviati: 73
 Re: E' tutto grasso che costa
Citazione:
Quasi nove decessi su 10 [...] sono causati da diverse malattie legate ai cattivi stili di vita


Da questa frase, sembra che qualcuno muore letteralmente di salute!

Scherzi a parte, non vi sembra che sarebbe assai più efficace concentrare la prevenzione su altre cause che prosciugano notevoli risorse della sanità pubblica? Mi riferisco agli incidenti stradali e quelli sul lavoro.

Proviamo a togliere l'assistenza sanitaria a chi è responsabile della mancata applicazione delle regole di sicurezza nei posti di lavoro o chi si mette al volante in stato di ebbrezza e lasciamo in pace gli amici ciccioni...

nike
Inviato: 13/3/2007 17:21  Aggiornato: 13/3/2007 17:21
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/3/2006
Da:
Inviati: 845
 Re: E' tutto grasso che costa
L’ avete visto “Super Size Me” di Morgan Spurlock? Del 2005 mi pare..



“Partendo dal dato che negli Stati Uniti il 37% degli adolescenti supera il proprio peso forma e due adolescenti su tre sono soprappeso o obesi, il regista Morgan Spurlock ha viaggiato per 25 mila miglia, visitando 20 città americane, decidendo di mangiare per 30 giorni solo nei fast food. Durante il viaggio, in cui ha effettuato 250 ore di riprese, ed ha preso 13 kg di peso, ha intervistato medici generici, preparatori atletici, cuochi, ragazzi, avvocati, per denunciare con fermezza il fenomeno dell’obesità negli USA, il declino dell’ educazione fisica nelle scuole, la dipendenza dal cibo e i provvedimenti estremi che vengono presi per perdere peso….”

Super Size Me opening (video)


Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
Mnz86
Inviato: 13/3/2007 17:22  Aggiornato: 13/3/2007 17:55
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/7/2005
Da: BS
Inviati: 246
 Re: E' tutto grasso che costa
Il problema è molto serio:

dietro al discorso di Blair c'è infatti quel discorso ideologico (e generalmente, salvo casi patologici, altamente interessato) ben riassunto da usemlab:

Citazione:
sempre migliaia di parole quando il problema e' sempre e solo uno: lo stato e i servizi "pubblici" che deresponsabilizzano l'individuo (oltre a togliergli le liberta' nel tentativo di risolvere un problema insolubile). privatizzi tutto e risolvi ogni problema.

in una societa' senza stato, o con stato minimo ridotto veramente all'osso... chi fuma, chi mangia male, chi si alcolizza, chi si droga, diventerebbe finalmente responsabile diretto delle proprie azioni: non scaricherebbe i costi delle proprie azioni sugli altri e pagherebbe tutto di tasca sua.


(a prescindere dal fatto che quel "pagare tutto di tasca sua" già avviene in anni di vita persi, umiliazioni e quant'altro; ma evidentemente qui c'è gente che non sa vedere più in là del conto in banca)

Insomma il sistema americano estremizzato.

Io credo che questo sistema sia un passo indietro sia a livello utilitaristico (maggiore diseguaglianza, maggiore conflittualità, tracollo della mobilità sociale e della sicurezza -non solo violenta, ragione fondamentale per cui lo stato esiste) sia (in secondo luogo, visto che l'etica -anche laica- è "campata in aria" e con molta gente non può attaccare) etico.

Con un sistema totalmente privato ci troveremmo probabilmente con un 80% (o più) della popolazione che pagherebbe di più, e un 20% che pagherebbe di meno, più pochi noti che arriverebbero addirittura a trarre profitto sulla pelle dei poveracci. E con bande di sottoproletari che riproporrebbero giustamente qualche biennio rosso. Pensiamo poi agli anziani: sapeste quanto ci costano! Eliminare la mutua sarebbe la loro fine: chi vota per eliminarli? Alla fine i costi ricadrebbero lo stesso sulle spalle delle famiglie, tra l'altro.

Con un pò di fumo negli occhi, tuttavia, questa soluzione -che annulla il "controllo" dello stato (spostandolo ai non-democratici assicuratori)- può diventare probabilmente seducente.

Più seducente la soluzione Blair, probabilmente di transizione prima della soluzione tutto privato: Ben venga la prevenzione, ma perchè devo pagare io la mutua ai peccatori di gola o al genitore che non vuole imbottire il figlio di Ritalin? In questo caso, però, il controllo dello stato aumenterebbe: esso sarebbe libero di introdurre comportamenti, presunte patologie e stili di vita da un giorno con l'altro inventandone magari sempre di nuovi per risparmiare.

Si tratterebbe insomma di una bella guerra tra poveri, e secondo me non è il caso..

intanto: chi fuma si paga con le tasse quello che poi ci costerà in sanità (totalmente o, secondo alcuni, parzialmente- non so, ma si può modulare). Idem per l'alcol. Chi si droga in maniera non pesante non vedo che costi possa avere per lo stato, in ogni caso una bella legalizzazione permetterebbe di offrire al consumatore un prodotto a prezzo minore -senza i costi per i rischi legati a traffico e a spaccio-, trovando magari un margine per pagare gli eventuali costi. Gli eroinomani, non penso siano una voce cospicua del bilancio dello stato, e così le altre minoranze.

Restano sostanzialmente anziani ed obesi. I primi, quelli che costano di più, non hanno colpa se non quella di essere vecchi.

Perchè gli obesi sono obesi? Alcuni lo fanno a loro rischio e pericolo, altri sono vittime di patologie, di meccanismi psicologici o di stili di vita che non necessariamente scelgono liberamente.

Io credo che educazione, informazione, modelli e campagne stampa possano favorire un cambiamento culturale, in parte già in atto: chi ha la "cultura", si può permettere certi stili di vita e soprattutto ha un ruolo sociale per cui il grasso già oggi è visto negativamente -con eccessi- tendenzialmente non è obeso. (Certo che se il sistema favorisce impoverimento e diseducazione..)

Basta un pò di pazienza, secondo me, per evitare una guerra tra poveri, l'avvento dello stato etico o quello, altrettanto pernicioso, dell'anarco capitalismo.

Andr.

zuldan
Inviato: 13/3/2007 17:24  Aggiornato: 13/3/2007 17:24
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/7/2006
Da: 4 angoli
Inviati: 115
 Re: E' tutto grasso che costa
Citazione:
«le malattie da cattivi stili di vita colpiscono maggiormente le classi sociali meno abbienti,


Chissà perchè?
Forse perchè devono lavorare 12 ore(se non sono disoccupati) al giorno per una paga che non gli permette di arrivare alla fine del mese.
Forse perche non possono permettersi 2 mesi all'anno al mare o in montagna ed i week end in posti ameni.
Forse perchè possono mangiare solo pane e pasta,che sono gli alimenti meno costosi,o invece dei ristoranti alla moda,un hamburger da 1 euro da mac Donald.

Già,i ministri al ristorante ci vanno gratis,(pagati da noi).

PikeBishop
Inviato: 13/3/2007 17:25  Aggiornato: 13/3/2007 17:46
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: E' tutto grasso che costa
E' giusto, bisogna anche tassare di piu' quei Sardi che si ostinano a non mischiare il loro pool genetico con quello dei migranti evitando cosi' di perpetuare l'anemia mediterranea, cattivi.
Sono anche cattivi perche' si ostinano a vivere in un posto insalubre, che deve servire alla nostra vitale alleanza che porta in giro per il mondo missioni di pace e contro il terrorismo: tutti sanno che l'uranio fa male, ma loro no, ostinati non emigrano tutti nel continente.

Inoltre vanno messi per ultimi nelle liste di attesa gli omosessuali che provocano l'AIDS solo perche' viziosi (anche gli africani, ma loro non lo fanno apposta, l'ha detto il papa) quelli troppo magri e per finire, alla ennesima e periodica variazione nel pensiero scientifico dominante, quando verra' stabilito dal 90% degli scienziati e percio' al di la' di ogni possibile dubbio che la carne non solo fa bene, ma e' la forma di cibo piu' ecologicamente sostenibile e sana, i vegetariani (alcuni di quelli che fanno propaganda su questo sito saranno i primi a convertirsi, alla parola d'ordine di KONTRORDINE KOMPAGNI).

Ovvero, come smantellare la sanita' pubblica per finanziare guerre pacifiste e ruberie varie, con la collaborazione dei soliti utili idioti.

PS
Come avevo gia' detto altrove, l'assistenza sanitaria e' una delle poche cose per cui serva qualche forma di organizzazione sociale: andata in culo l'assistenza sanitaria generalizzata e diventate la polizia e l'esercito delle strutture repressive autogiustificanti ed autoperpetuanti (come tutto l'apparato governativo) la nostra situazione sarebbe preferibile anche con l'adozione dell'"anarchia" del tutti contro tutti che tanto spaventa i democratici del meno peggio: almeno non si finanzierebbero i nostri aguzzini.
Della serie: preferisci combattere contro una banda di Hooligans o contro Zio Dubaia e la sua macchina di morte, succursale amministrativa italiana?

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
aras74
Inviato: 13/3/2007 19:53  Aggiornato: 13/3/2007 19:53
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/5/2006
Da: il mondo dei sogni
Inviati: 105
 Re: E' tutto grasso che costa
Citazione:
per NON RISOLVERE I PROBLEMI...SI DEVONO INVECE RISOLVERE LE CAUSE DEI PROBLEMI.


Be', ma è meglio andare a cercare la causa di un problema e partire da lì per la cura, piuttosto di curare il sintomo.
Almeno si ha la possibilità di far si che il problema non si manifesti di nuovo.
Quindi trovo estremamente intelligente questo modo di muoversi.

Che poi si possa discutere sui modi, sono d'accordo.
Bisogna educare le persone sin da piccole ad un'alimentazione sana, in modo che diventi uno stile di vita.
Ma la mamma italiana, si sa, preferisce rimpinzare il figlio di lasagne per merenda, anzichè di frutta e verdura!


Salut!

Non vi sono al mondo che due tipi interessanti:
quelli che sanno tutto e quelli che non sanno nulla.

(Oscar Wilde)
davlak
Inviato: 13/3/2007 20:06  Aggiornato: 13/3/2007 20:06
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/6/2006
Da:
Inviati: 678
 Re: E' tutto grasso che costa
ma la ministra o ancor prima quel cazzone di Blair se la saranno posta la domanda e cioè come mai le opulente società democratiche occidentali abbonderebbero di malati (o presunti tali) di iper-qualcosa?

«Proclamare il diritto all'uguaglianza in una società che ha bisogno di una massa di schiavi salariati vuol dire aver perso la testa» (F. Nietzsche)
soleluna
Inviato: 13/3/2007 20:17  Aggiornato: 13/3/2007 20:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2005
Da: orbita di Anarres
Inviati: 1309
 Re: E' tutto grasso che costa
Certo Aras74
bisogna che mammina stato e paparino fisco ci accompagnino dalla culla alla bara, per il nostro bene dicendoci per filo e per segno cosa fare

Ammesso non concesso che la linea repressiva sia utile, con chi se la pigliano? Con il cittadino of course, pensino mai, mai sia, che so a regolamentare (visto che gli piace tanto) le pubblicità dei cibi , le multinazionali alimentari, a tassare LORO per i prodotti ipercalorici, a contenere i prezzi di alimenti come frutta e verdura, NO! E' l'utente che deve essere gestito.

Il nodo problematico, oltre alle ottime linee che ha unito Andrea, è che nonostante tutto questo cibo, questi opinabili stili di vita, noi si invecchia e parecchio anche solo rispetto a qualche decennio fa. E se ci si ammala, non si muore velocemente, che sarebbe un bello sgravio per mammina e paparino, ma si sopravvive a lungo, ecchecavolo!
Come qualcuno ha già scritto, dobbiamo morire sani

Cinica-mente
Pat

"perche' ballate e vi fate l'acconciatura, visto che qua e' impossibile anche comprare da mangiare?"
"perche' magari oggi e' l'ultimo giorno che viviamo, e vogliamo amarlo quanto piu' possibile"
Grozny
fiammifero
Inviato: 13/3/2007 20:46  Aggiornato: 13/3/2007 20:46
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: E' tutto grasso che costa

hanno inziato così e finiremo con le razioni alimentari

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Pausania
Inviato: 13/3/2007 21:49  Aggiornato: 13/3/2007 21:49
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: E' tutto grasso che costa
Citazione:
Ma la mamma italiana, si sa, preferisce rimpinzare il figlio di lasagne per merenda, anzichè di frutta e verdura!

Ma la dieta mediterranea e la tradizione locale non erano la salvezza contro l'imperialismo mcdonaldesco?

Funziona come la morra cinese? Lasagna vince hamburger, soia vince lasagna e via dicendo?

totonno
Inviato: 13/3/2007 21:59  Aggiornato: 13/3/2007 21:59
Ho qualche dubbio
Iscritto: 6/3/2007
Da:
Inviati: 93
 Re: E' tutto grasso che costa
..." Il Quirinale ci costa 224 milioni di euro l'anno,440 miliardi di lire,......... Quanti obesi,fumatori,cardiopatici,tossici,malati terminali,anoressici,bulimici,malati di mente,handicappati,ecc.ecc. potremmo curare con la montagna di soldi che tutti questi indegni ci costano????????

fiammifero
Inviato: 13/3/2007 23:51  Aggiornato: 13/3/2007 23:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: E' tutto grasso che costa
tanto per essere chiari

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
usemlab
Inviato: 14/3/2007 9:45  Aggiornato: 14/3/2007 9:45
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/8/2006
Da:
Inviati: 156
 Re: E' tutto grasso che costa
la sanita' non merita discorsi a parte, e anche il caso americano e' mal compreso (si pensa che i problemi del caso americano siano dovuti al fatto di essere "privato"... si legga lew rockwell a proposito). in ogni caso con quello che si risparmierebbe sulla rapina fiscale a mano armata da parte dello stato, ci sarebbero soldi anche per poter gestire individualmente la propria sanita' (privata) in maniera 100 volte piu' efficiente di quella attuale.

The State is the great predatory enemy of the human race, and in its very being, the organization and regularization of predation, exploitation, and robbery
nonno
Inviato: 14/3/2007 11:20  Aggiornato: 14/3/2007 11:20
Ho qualche dubbio
Iscritto: 14/7/2006
Da:
Inviati: 183
 Re: E' tutto grasso che costa
-la sanita' non merita discorsi a parte, e anche il caso americano e' mal compreso -

questa era per "La sai l'ultima?" ?

Linucs
Inviato: 16/3/2007 13:27  Aggiornato: 16/3/2007 13:27
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: E' tutto grasso che costa
E' giusto, bisogna anche tassare di piu' quei Sardi che si ostinano a non mischiare il loro pool genetico con quello dei migranti evitando cosi' di perpetuare l'anemia mediterranea, cattivi.

Non è per cattiveria, ma per mancanza di opportunità. Ecco perché lo Stato dovrebbe costruire un ponte Sardegna-Africa per facilitare la normale e spontanea migrazione delle masse (a senso unico, ovviamente, pena il colonialismo).


Sono anche cattivi perche' si ostinano a vivere in un posto insalubre, che deve servire alla nostra vitale alleanza che porta in giro per il mondo missioni di pace e contro il terrorismo: tutti sanno che l'uranio fa male, ma loro no, ostinati non emigrano tutti nel continente.

"Questi sardi sono peggio dei cinesi!! Lavazza Olooo[0]. "



[0]...e giù denuncia congiunta di Mastella e Foxman...[1]

[1] ...chi vuol capire...

Rino
Inviato: 8/6/2007 12:45  Aggiornato: 8/6/2007 12:45
So tutto
Iscritto: 17/4/2007
Da:
Inviati: 9
 Re: E' tutto grasso che costa
Mi sa di si, che funziona come la morra.
Comunque...per dieta mediterranea non si intendono lasagna a merenda...
e dire che tutto il mondo ci invidia perchè abbiamo (avevamo vist come vanno le cose) una delle piu alte aspettative di vita...
a proposito dei vegetariani...scusate ma se a me piace il latte non lo dovrei piu bere perchè se no inquino?
e non dovrei piu mangiare carne nostrana perchè se no sono un deliquente?
dopo il radicalismo religioso, ora il radicalismo alimentare...
fantastcio...
una volta non si diceva in medio stat virtus?
l'importante forse è davvero il quanto si mangia, un pò di moderazione non guasta.
e comunqe sono dell'idea che il junk food andrebbe pesantemente penazlizzato. tassato anche, così forse certe aziende inizierebbero a pensare che il biologico gli costa meno e scenderebbe anche il prezzo al consumantore del bio.
signori, la vera risposta è la nostra cucina...non quella del boom economico, iper calorica e così via, ma quella che semplicemente ti fa mangiare un pò di tutto e con moderazione, ma soprattutto tante verdure, cosa che in italia sappiamo fare.
quindi signore per una volta, sentiamoci orgogliosi di avere nel nostro paese qualcosa di buono...anche se a me il pesce non piace molto quindi parto svantaggiato

fiammifero
Inviato: 8/6/2007 12:59  Aggiornato: 8/6/2007 12:59
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: E' tutto grasso che costa
Ma mangiare ognuno quello che cavolo gli pare non è più previsto e possibile sensa sensi di colpa?
Aridaje con il biologico,vogliamo finalmente chiamarlo cibo con meno pesticidi?
Di bio-logico non c'è niente visto che gli OGM sono ovunque anche per effetto dell' impollinazione degli insetti,(mica hanno il guinzaglio) che nell'aria non ci sono barriere,che nel terreno ci sono veleni e che Chernobyl 8 sensa parlare di altri disastri ambientali) ha inquinato tutti i terreni con elementi che forse si dissolveranno fra centinaia di secoli .
e la marmotta incarta la cioccolata.

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
migiu2
Inviato: 8/6/2007 13:06  Aggiornato: 8/6/2007 13:06
Mi sento vacillare
Iscritto: 1/6/2006
Da:
Inviati: 358
 Re: E' tutto grasso che costa
Citazione:
a proposito dei vegetariani...scusate ma se a me piace il latte non lo dovrei piu bere perchè se no inquino?
e non dovrei piu mangiare carne nostrana perchè se no sono un deliquente?
dopo il radicalismo religioso, ora il radicalismo alimentare...
fantastcio...
una volta non si diceva in medio stat virtus?


Facciamo così, visita un macello, assisti all'esecuzione di una mucca o di un maiale, ascolta i pianti di madre e figlio quando vengono allontanati per sempre e poi....decidi dove sta in medio
Non è fanatismo religioso, ti assicuro.

Un bovino ha un'efficienza di conversione delle proteine animali di solo il 6%: consumando cioè 790 kg di proteine vegetali, produce meno di 50 kg di proteine.
sitchinite
Inviato: 8/6/2007 14:26  Aggiornato: 8/6/2007 14:26
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/6/2007
Da: Roma - Pomezia
Inviati: 3270
 Re: E' tutto grasso che costa
Citazione:
allevare bestiame da macello, comporta un consumo spropositato di litri di acqua....la foresta amazzonica viene disboscata anche per cercare nuovi campi per la produzione di mangime del bestiame da macello....dopo un po una terra di monocoltura perde la sua fertilità...


A mio avviso queste due affermazioni son discutibili, la prima perchè la foresta amazzonica viene disboscata anche per la coltivazione della soja per l' industria vetegariana/vegetaliana, tempo fa lessi che nel solo 2001 fu disboscata una area di foresta granbde quanto la Sicilia per la coltura della soja... era un vecchio numero di Focus, in versione cartacea, quindi nion saprei come portarne qui il testo esatto, ma pensate che pure la soja da qualche parte deve saltare fuori per una produzione così massiccia atta a soddisfare l' industria del vegetarianesimo...
La seconda perchè un terreno se di composizione é abbastanza ricco di sali, dopo 4 anni di monocoltura abbisogna solo di 1 anno di pausa O di dedica a un diverso tipo di colutra che riequilibri la composizione salina del terreno. L' ho vissuta in prima persona perchè sperimentato nella campagna di famiglia, adibita prima a vigneto, poi a oliveto, poi una parte a patate e l' altra a frutteto.


Citazione:
Altri vorrebbero inviare OGM al terzo mondo...con l'ipocrisia di aiutare il terzo mondo cosi...mandano gli OGM, un cibo di serie b, tanto loro sono il terzo mondo!


Premetto che sono un iscritto ATTIVO di un paio di associazioni ANTI-OGM, quindi non li difendo a spada tratta, però non bisogna creare confusione in merito. Non si tratta esclusivamente di motivazioni tipo: terzo mondo = cibo di serie B.
Molti dei prodotti OGM che vengono mandati nel terzo mondo son destinati li perchè hanno proprietà particolari che li rendono più durevoli, più adatti a trasporti di vari giorni, e resistono anche se non perfettamente conservati in zona in cui i freezers manco esistono.
Quando parliamo di aiuti al terzo mondo bisogna stare attenti... non si tratta solo di grano, farina, tuberi etc...
Molti di questi posti son in zone a 50°C, distanziate tra loro di centinaia di km, in zone paludose, fangose, in montagne a 3000metri...
Prodotti come uova, latte, frutta etc non possono essere conservati per tutti questi giorni di viaggio e in posti con condizioni ambientali sfavorevoli.
Ergo, alcuni prodotti OGM (purtroppo non abbastanza analizzati nè sperimentati e quindi sollevano MOLTI dubbi sulla loro genuinità) son più adatti a portare il PRIMO SOCCORSO alimentare in certe zone.

Non nego assolutamente, anzi ne sono certo, che si tratti comunque di una scelta dovuta anche a interessi economici, ma questa scelta pilotata ha permesso di far arrivare cibi CONSUMABILI ALL' ISTANTE in zone in cui per le particolari condizioni geografiche o climatiche non sarebbe stato possibile portare vero e proprio cibo ma solo frumento.

Ovvio che poi a questo deve seguire una politica di bonifica delle zone paludose, di equidistribuzione delle risorse idriche, costruzione di strade, allevamento, agricoltura, costruzioni di serre e prima di tutto il portare l' energia DAPPERTUTTO.


Sol fatto che bisognerebbe diminuire la quantità di allevamenti, la produzione di carne, e tornare a una alimentazione più orientata alla frutta e alla verdura sono perfettamente daccordo. Pur essendo io un supercarnivoro convinto, tecnicamente obeso e contento di esserlo, se tornassimo un pò più alla frutta e alla verdura il fenomeno obesità non sarebbe così preoccupante.

Un discorso a parte meriterebbe il 'junk food'...
Provate a dirmi, con i tenori di vita di adesso, CHI ha la possibilità dovendo lavorare di tornare a casa a prepararsi un sano pranzo equilibrato?
Le mense aziendali fanno solitamente schifo, a quel punto preferisco mangiare a un fast food, o portare il panino da casa...

Voi che ne pensate?

sitchinite
Inviato: 8/6/2007 14:30  Aggiornato: 8/6/2007 14:30
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/6/2007
Da: Roma - Pomezia
Inviati: 3270
 Re: E' tutto grasso che costa
Citazione:
PICCOLI gesti quotidiani -come smettere di mangiare carne e prodotti lattiero-caseari- può fare la differenza e soprattutto può frenare le potentissime multinazionali dell'agroalimentare e della carne, che a tutto possono essere interessate tranne che alla nostra salute!


... e favorire la crescita invece delle altrettanto potenti multinazionali che gestiscono l' agricoltura...

migiu2
Inviato: 8/6/2007 14:49  Aggiornato: 8/6/2007 14:49
Mi sento vacillare
Iscritto: 1/6/2006
Da:
Inviati: 358
 Re: E' tutto grasso che costa
Citazione:
ma pensate che pure la soja da qualche parte deve saltare fuori per una produzione così massiccia atta a soddisfare l' industria del vegetarianesimo...è


Informati prima di parlare a vanvera. La stragrande maggioranza della soia prodotta è destinata al consumo degli animali da allevamento. Se non ci fossero allevamenti basterebbe la sola soia che si produce adesso per sfamare una popolazione molto più numerosa di quella attuale!!

Un "supercarnivoro convinto" che si interessa dove va a finire la soia prodotta in Brasile mi sa tanto di qualcuno che tenta di pararsi il culo e non vuole fare conti con la propria coscienza...

Un bovino ha un'efficienza di conversione delle proteine animali di solo il 6%: consumando cioè 790 kg di proteine vegetali, produce meno di 50 kg di proteine.
sitchinite
Inviato: 8/6/2007 18:04  Aggiornato: 8/6/2007 18:04
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/6/2007
Da: Roma - Pomezia
Inviati: 3270
 Re: E' tutto grasso che costa
A me invece sa tanto di persona che si informa su tutti i fronti , per non correre il rischio, come alcuni, di conoscere solo un lato della medaglia.
Per tua informazione la mia ragazza é vegetariana da 11 anni, prima stavo con un' altra vegetariana.

La soja a cosa é destinata?
Ai bestiami di allevamento? Perchè disboscare erba che può essere data agli animali per mettere soja daare agli animali?
C' é stato un aumento, si in seguito al fenomeno della mucca pazza, da é stato un incremento, tra Brasile e mato grosso, dell' 1,7%.

Ecco un bel link:

http://italy.peacelink.org/ecologia/articles/art_8900.html

qui si parla della coltivazione nel camerum:

http://www.x-cosmos.it/news/visualizza.php?id=1385

"A tutt'oggi le donne hanno prodotto quasi due tonnellate di soia. Il raccolto sarà così ripartito: 10% per la prossima semina, 50% per la commercializzazione, 40% per la trasformazione alimentare. "



Questo spiega che la soja vien coltivata disboscando perchè esaurisce meno il terreno e una industria variegata (alimentare, cosmetica) compresa quella dell' allevamento.

http://portalamazonia.globo.com/noticias.php?idN=11597

Invece qui:

http://www.ivu.org/italian/congress/euro97/food-biotech.html

C' é una intervista a Adria Granelli, Dottore in Scienze e Tecnologie Alimentari (Comitato Scientifico A.V.I.)

In Brasile tutte le produzioni locali sono state soppiantate dalla produzione della soia, il cambiamento dell’uso del terreno ha fatto sì che qualsiasi altro genere vegetale divenisse introvabile, gli agricoltori dovevano inoltre esportare tutto il raccolto. Questo fa capire come l’introduzione di queste bioagricolture vadano a modificare completamente tutta la società oltre al terreno. Le popolazioni diventano completamente dipendenti dall’azienda agricola e dagli speculatori.


Insomma basta informarsi...

kalpoterni
Inviato: 8/6/2007 18:56  Aggiornato: 8/6/2007 18:56
Ho qualche dubbio
Iscritto: 19/10/2006
Da:
Inviati: 217
 Re: E' tutto grasso che costa
Sitchinite:
A mio avviso queste due affermazioni son discutibili, la prima perchè la foresta amazzonica viene disboscata anche per la coltivazione della soja per l' industria vetegariana/vegetaliana, tempo fa lessi che nel solo 2001 fu disboscata una area di foresta granbde quanto la Sicilia per la coltura della soja... era un vecchio numero di Focus, in versione cartacea, quindi nion saprei come portarne qui il testo esatto, ma pensate che pure la soja da qualche parte deve saltare fuori per una produzione così massiccia atta a soddisfare l' industria del vegetarianesimo...
..............................................................................

Probabilmente sarà disboscata anche per la soia di consumo vegetariano,cmq è stimato che con i vegetali che oggi sono destinati all'industria animale si sfamerebbero 1.300.000.000 di esseri umani,considera tra i 15-20 kg di vegetali per un kg di carne,fai un po' il confronto quanta gente mangia con un kg di carne e quanta con 15-20 kg di cereali,tra il 1990 e il 2000 la foresta amazzonica brasiliana è stata disboscata per un aerea pari a 2 volte il portogallo,buona parte è diventata pascolo per bovini.

Se hai voglia di leggere qua trovi notizie al riguardo....
http://www.nutritionecology.org/it/index.html

fiammifero
Inviato: 8/6/2007 19:05  Aggiornato: 8/6/2007 19:05
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: E' tutto grasso che costa
potete continuare in questo forum .

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)

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