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dagli Usa : Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Inviato da marcocedol il 5/4/2007 3:10:00 (24093 letture)

di Marco Cedolin

Il problema dello stoccaggio e della messa in sicurezza delle scorie nucleari appare tanto insormontabile quanto lontano da una possibile soluzione anche in virtù del fatto che in tutto il mondo i rifiuti radioattivi continuano ad accumularsi in maniera sempre più cospicua anno dopo anno. Basti pensare che gli Stati Uniti producono annualmente 2300 tonnellate di rifiuti radioattivi e nella sola Francia si produce una quantità annua di nuove scorie pari a tutte quelle presenti in Italia.

Il solo smantellamento di una centrale nucleare alla fine della sua vita operativa produce una quantità di scorie di quasi tre volte superiore a quella prodotta durante i 40 anni della sua attività.

Attualmente si è tentato di “neutralizzare” solamente le scorie meno pericolose, la cui radioattività rimane tale per periodi relativamente brevi nell’ordine dei 300 anni.

Nella maggior parte dei casi le scorie sono state stoccate all’intermo di depositi di superficie, costituiti da trincee, tumuli, silos e sarcofaghi di calcestruzzo, …

… più raramente si sono utilizzate alla bisogna cavità sotterranee e depositi geologici profondi.

Per mettere in sicurezza le scorie nucleari ad alta radioattività, minori quantitativamente ma enormemente più pericolose, in quanto fonti di radiazioni per periodi lunghissimi di tempo che arrivano ai 250.000 anni, fino ad oggi non è stato fatto assolutamente nulla, in quanto tutto il gotha della tecnologia mondiale ha dimostrato di non avere assolutamente né i mezzi né tanto meno le conoscenze tecnico/scientifiche per affrontare un problema che travalica di gran lunga le capacità operative degli esseri umani.

Solamente gli Stati Uniti, dove la situazione legata ai rifiuti radioattivi è particolarmente grave in virtù delle oltre 100 centrali nucleari e del pesante contributo dato a questo tipo d’inquinamento dall’industria degli armamenti, hanno deciso di procedere alla costruzione di un sito di stoccaggio definitivo per le scorie nucleari ad alta radioattività, ma tale scelta si sta rivelando estremamente complessa e scarsamente risolutiva.

Il Dipartimento dell’energia statunitense, per tentare di risolvere il problema delle scorie nucleari, consistente in circa 37 milioni di metri cubi di materiali radioattivi che giacciono stipati in depositi di fortuna sparsi nel paese, impiegherà dai 70 ai 100 anni, spendendo dai 200 ai 1000 miliardi di dollari. Il suo programma prevede di decontaminare le 10 principali aree inquinate del paese e di raccogliere il materiale radioattivo più pericoloso, disperso in svariati siti, per poi trasportarlo in un grande deposito sotterraneo adatto ad una sistemazione definitiva.

Il progetto dovrà superare difficoltà quanto mai ostiche, quali la decontaminazione di aree vastissime (grandi quasi quanto la Valle D’Aosta) trovare un sistema di trasporto sicuro che consenta di trasferire per migliaia di chilometri le scorie più pericolose e individuare una sistemazione che possa restare sicura per molte decine di migliaia di anni.

Il monte Yucca che sorge nel Nevada meridionale circa 160 km. a nord ovest di Las Vegas, in una zona collocata all’interno della famigerata Area 51, notoriamente sede di test nucleari superficiali e sotterranei, nonché oggetto di voci concernenti un’ipotetica presenza extraterrestre, è stato scelto come sito di quella che può essere definita senza tema di smentita come la “grande opera” più costosa e complessa che mai sia stata progettata.

Solo per gli studi preliminari del terreno e il progetto sono stati spesi circa 8 miliardi di dollari e per la costruzione del deposito è previsto un esborso che supererà i 60 miliardi di dollari.

Il progetto colossale prevede lo scavo di una rete di tunnel sotterranei a spina di pesce della lunghezza di 80 km che correranno sotto la montagna alla profondità di 300 metri.

L’interno dei tunnel sarà composto da un materiale di acciaio inossidabile denominato “lega 22” protetto da un ombrello di titanio volto a costituire uno scudo antisgocciolamento che impedisca all’acqua d’infiltrarsi attraverso la volta delle gallerie. Dentro la montagna dovranno essere stivate 77.000 tonnellate di scorie radioattive che sono attualmente dislocate in 131 depositi distribuiti all’interno di ben 39 stati.

Per effettuare il trasporto saranno utilizzati 4600 fra treni ed autocarri che dovranno coprire centinaia di migliaia di chilometri attraversando 44 stati con a bordo materiale pericolosissimo. Le scorie nucleari verranno poi immagazzinate all’interno di 12.000 sfere container simili ai cassoni serbatoio dei camion cisterna. I container saranno a questo punto sigillati singolarmente ed allineati nelle viscere della montagna all’interno dei tunnel come fossero le perle di una collana.

Nelle intenzioni dei progettisti, dopo la conclusione dei lavori di scavo e preparazione del sito, prevista inizialmente per il 2010 ma già slittata al 2017, il deposito dovrebbe rimanere in attività per qualche decina di anni per poi essere chiuso permanentemente una volta completato il suo riempimento. Dopo la chiusura il deposito di Yucca Mountain dovrebbe impedire la migrazione delle scorie nell’ambiente in quantità significativa per un periodo di 10.000 anni.

Il progetto Yucca Mountain oltre ad essere stato avversato fin dall’inizio dalla popolazione del Nevada, il 70% della quale è contraria all’opera, e dalle autorità locali, ha destato grandi critiche e perplessità anche all’interno della comunità scientifica.

Da parte di molti esperti è stata messa fortemente in dubbio l’opportunità di seppellire le scorie nucleari in maniera definitiva ed irreversibile con l’ausilio di una tecnologia come quella odierna scarsamente evoluta in materia e pertanto largamente soggetta ad errori di valutazione e di scelta, tanto dei materiali da impiegare quanto dei processi tecnologici da mettere in atto.

Altrettante perplessità riguardano il lasso temporale di 10.000 anni durante il quale le scorie nucleari dovrebbero rimanere in condizione di sicurezza nelle viscere del monte Yucca. La National Academy of Sciences e il National Research Council ritengono questa grandezza temporale del tutto insufficiente perché si possa parlare di “messa in sicurezza” di materiale radioattivo che rimarrà tale per centinaia di migliaia di anni. Proprio in virtù di queste osservazioni, la Corte d’Appello Federale ha recentemente stabilito che un sito destinato al seppellimento delle scorie nucleari deve dimostrare di potere accogliere in sicurezza le stesse per almeno 300.000 anni, fino al decadimento della loro radioattività.

Il deposito di Yucca Mountain oltre a non essere in grado di rispondere a questa necessità, pone anche una serie d’interrogativi correlati alla sua reale capacità di preservare il materiale radioattivo in sicurezza per 10.000 anni come previsto nel progetto. Recenti studi hanno infatti dimostrato come anche il modesto grado di umidità della zona (19 cm annui di pioggia) sia in grado di corrodere i contenitori delle scorie nel corso di un periodo temporalmente così significativo, con il risultato di trasportare la radioattività attraverso i sistemi irrigui ed i pozzi di acqua potabile della regione, bombardando in questa maniera ignare generazioni d’individui con rilevanti dosi di radioattività.

Un altro problema è determinato dal calore connaturato nei rifiuti nucleari stipati all’interno di una montagna in mancanza di sistemi di raffreddamento. Tale calore determinerà la formazione di vapore acqueo in grado di corrodere i contenitori o frantumare la roccia circostante, con gravi conseguenze per la sicurezza.

Nel corso del decadimento radioattivo le particelle altamente energetiche potrebbero inoltre interagire con i materiali circostanti, frantumandoli o provocando l’emissione d’idrogeno, innescando in questo modo la possibilità di esplosioni ed incendi.

Altri studi mettono seriamente in dubbio i dati che sanciscono la scarsa sismicità della zona in cui sorge il monte Yucca ed identificano in 1.400.000 le persone che vivendo in prossimità dell’area interessata dal progetto, risulterebbero nel corso del tempo a rischio di contaminazione. Il fatto che la stessa città di Las Vegas si trovi all’interno di un raggio di circa 150 km. dal futuro deposito, crea fondati motivi di allarme nel caso di eventuali fuoriuscite radioattive.

Il trasporto al deposito di Yucca Mountain delle scorie sparse in ogni angolo del paese rappresenta inoltre uno degli aspetti più complessi dell’intero progetto. Non esistono al momento stime attendibili concernenti gli enormi costi di una simile operazione, così come non è ancora stato determinato il reale grado di rischio che la movimentazione comporterà per le popolazioni residenti nei territori attraversati dal trasporto. Si tratterà in ogni caso della più grande operazione logistica mai sperimentata prima dall’uomo, avente come oggetto materiale altamente pericoloso. Qualunque situazione di pericolo connessa ad eventuali incidenti, attentati terroristici, guasti dei mezzi preposti ad effettuare il trasporto, rischierebbe di creare una tragedia senza paragoni.

Come corollario a tutta questa lunga sequela di dubbi e problematiche che sta dividendo il mondo scientifico e politico americano, nella primavera del 2005 il Dipartimento dell’Energia statunitense ha denunciato forti sospetti concernenti una serie di gravi omissioni ed irregolarità compiute dai tecnici del servizio geologico, al fine di costruire in maniera fraudolenta elementi che confermassero la sicurezza del sito di Yucca Mountain.

Tali sospetti ingenerati dal contenuto di alcune mail intercettate, hanno contribuito a creare nuove perplessità sulla reale affidabilità di un progetto che è già costato circa 8 miliardi di dollari, senza riuscire a proporsi con una qualche credibilità come risolutivo di un problema come quello delle scorie nucleari che ogni giorno che passa appare sempre più un rebus senza soluzione.

Marco Cedolin

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
ziomao
Inviato: 5/4/2007 6:25  Aggiornato: 5/4/2007 6:25
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/10/2005
Da:
Inviati: 339
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
HEY, ma ci sono i cinesi :

7.700.000 Kg di materiale radiativo del deposito
diviso 1.118.000.000 di cinesi ....

7 grammi a testa per 50$ da sepellire in giardino o nei vasi dei fiori.

Quelli si vendono anche la nonna per quella cifra.
ehehehee

Mao

Freeman
Inviato: 5/4/2007 7:27  Aggiornato: 5/4/2007 7:27
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 31/7/2006
Da: NiggahCity
Inviati: 2092
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Citazione:

HEY, ma ci sono i cinesi :

E per i cinesi, ci sono i tibetani .
Ad ognuno la sua Yucca Mountain.

"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
gubbo
Inviato: 5/4/2007 9:50  Aggiornato: 5/4/2007 9:50
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/6/2006
Da: Un mondo ipocrita
Inviati: 634
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Qui si dice che il monte Yucca è costituito di tufo, noto materiale di origine vulcanica non molto resistente, non mi sembra una buona scelta per un sito di stoccaggio di scorie radioattive.....

"Io giudico l'uomo, nella sua coscienza, l'essere vivente più incosciente che popoli questa terra" ; dovrebbe essere mia ma non ne sono sicuro
redna
Inviato: 5/4/2007 10:00  Aggiornato: 5/4/2007 10:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Si fanno sempre delle cose pericolose e poi non si sa come riciclarle e disfarsene. Si spendono patrimoni per fare questi tunnel di contenimento dei rifiuti nucleari non sapendo neanche se reggono al tempo e alla geologia del territorio. Del nucleare è stata scelta la fissione, più pericolosa, lasciando da parte studi per la fusione che potrebbe essere stata la via più pulita. Sarebbe ora di finirla di far studi con degli investimenti che sono viziati dall'inizio.Cioè sono dati solo per arrivare il più in fretta possibile adelle conclusioni . Poi chi si gratterà le scorie saranno tutti gli altri uomini che vivranno in futuro come in una pattuniera e moriranno di questo. Chi dobbiamo ringraziare? E soprattutto ci sarà qualcuno che ferma questa corsa buia....

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Thibault
Inviato: 5/4/2007 10:45  Aggiornato: 5/4/2007 10:45
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da: Un mondo folle
Inviati: 343
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Citazione:
il Dipartimento dell’Energia statunitense ha denunciato forti sospetti concernenti una serie di gravi omissioni ed irregolarità compiute dai tecnici del servizio geologico, al fine di costruire in maniera fraudolenta elementi che confermassero la sicurezza del sito di Yucca Mountain.

Perchè mi vengono in mente nomi come SAVA, monte Toc e monte Vajont?
Effettivamente trovare un rimedio per questo problema penso che sia di primaria importanza, anche perchè tutto quel materiale pericolosissimo infilato in "siti di fortuna" non è che ispiri molta sicurezza.
Certo che però quando si sente di costi del livello di 8 miliardi di dollari già spesi per non far nulla e 60 miliardi di dollari previsti, altro ceh alzare il livello delle acque di una diga oltre il livello di guardia, certe persone e soprattutto certe aziende farebbero veramente un pensiero sull'ipotesi cinese...

E' una tranquilla notte di regime
BlSabbatH
Inviato: 5/4/2007 12:13  Aggiornato: 5/4/2007 12:13
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
con solo i soldi dello stoccaggio chissà quanti pannelli e quante centrali solari a concentrazione (leggasi posti di lavoro) ma si sa, il sole si concede a tutti, un'eresia quindi per la strategia kissinger..

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
gato
Inviato: 5/4/2007 12:57  Aggiornato: 5/4/2007 12:57
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/1/2006
Da: camposanto + +
Inviati: 175
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Il grosso problema è che c'è ancora gente in giro che pensa che la più economica fonte energetica sia il nucleare......

Orwell84
Inviato: 5/4/2007 13:18  Aggiornato: 5/4/2007 13:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/3/2006
Da: Ground Zero
Inviati: 1114
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Si può avere la fonte delle prime 10/15 righe? Sapere se sono conteggiate anche le scorie prodotte dalla medicina nucleare? Poi se qualcuno volesse spiegarmi anche dove ha intenzione di stoccarle gliene sarei grato. Un reattore da 1 000 MW (taglia standard) produce 25 tonnellate di scorie radioattive di 3a categoria all'anno (pari ad un volume di circa 3 metri cubi).
Nello stesso anno la medicina nucleare in Italia produce circa 500 tonnellate di scorie radioattive, ossia 20 volte di più in termini di peso.

Dorian
Inviato: 5/4/2007 14:18  Aggiornato: 5/4/2007 14:21
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/1/2007
Da:
Inviati: 1275
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Vorrei ricordare che il problema del stoccaggio delle scorie non riguarda solo i prodotti di scarto delle centrali nucleari ma anche i rifiuti radioattivi provenienti da impianti industriali e ospedali: questi ultimi producono annualmente circa 500 tonnellate sebbene siano considerate a bassa intensità.

Per scorie nucleari si intendono soprattutto quei materiali che, trovandosi nel reattore o nei pressi, sono soggetti a una continua emissione di radiazioni.
Dal semplice bullone alle componenti mettaliche più grandi (pareti, contenitori ecc.).
Al termine del ciclo di vita della centrale nucleare, questi oggetti devono essere trattati come rifiuti speciali da trattare con molta attenzione in quanto fortemente radioattivi, e quindi pericolosi.
Sono definiti per semplicità "scorie nucleari" ma occorre fare delle distinizioni.
Le scorie nucleari non sono tutte uguali.
E' un tipico errore dei giornali confondere le scorie ospedaliere con quelle delle centrali nucleari.


Le scorie nucleari si distinguono in base al grado di radioattività da cui dipende anche la durata del decadimento e la loro pericolosità

[...]

Queste ultime due categorie hanno una vita radioattiva inferiore. Necessitano soltanto di poche centinaia di anni per decadere. Queste scorie provengono, in gran parte, dagli ospedali (es. residui della medicina nucleare).

Scorie Nucleari (ecoage.com)

Dorian
Inviato: 5/4/2007 14:28  Aggiornato: 5/4/2007 14:28
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/1/2007
Da:
Inviati: 1275
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Il grosso problema è che c'è ancora gente in giro che pensa che la più economica fonte energetica sia il nucleare......

Concordo ma un'altro problema è l'ipocrisia italiana dal momento che importiamo circa il 15% del nostro fabbisogno dalle centrali nucleari Francesi.

marcocedol
Inviato: 5/4/2007 15:10  Aggiornato: 5/4/2007 15:10
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Orwell,
le fonti delle prime 15 righe sono molteplici, fra le quali anche un interessante studio di Emilio Novati su altraeconomia. Il link più completo ritengo sia http://www.zonanucleare.com/index.htm che probabilmente già conosci.

Nei dati riportati sull'articolo non sono compresi i rifiuti "ospedialieri" derivanti dalla medicina nucleare. I 3 metri cubi di scorie radioattive di terza categoria prodotte annualmente da una centrale nucleare da 1000 MW che tu citi giustamente si riferiscono alle stesse dopo che sono state riprocessate e vetrificate.
Negli Stati Uniti a differenza dell'Europa le scorie nucleari non sono finora state oggetto di riprocessamento.

Il peso ed il volume delle scorie hanno ovviamente un'importanza relativa in quanto la componente primaria in termini di pericolosità è data dai tempi di dimezzamento radioattivo del materiale che ne caratterizza appunto la categoria di appartenenza.
E' importante notare come le scorie di terza categoria (le più pericolose) rappresentino solamente il 3% del volume totale ma determinino ben il 95% della radioattività.

Citazione:
Poi se qualcuno volesse spiegarmi anche dove ha intenzione di stoccarle gliene sarei grato


Non ho capito solo questa domanda.

Orwell84
Inviato: 5/4/2007 15:25  Aggiornato: 5/4/2007 15:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/3/2006
Da: Ground Zero
Inviati: 1114
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Ti ringrazio per la puntuale e precisa risposta, marco.

Citazione:
Non ho capito solo questa domanda.


Era rivolto in generale a chi paventava che il problema dello stoccaggio fosse circoscritto all'energia nucleare e non alla medicina.

marcocedol
Inviato: 5/4/2007 15:34  Aggiornato: 5/4/2007 15:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Ah capito

In effetti le scorie nucleari derivanti dalla medicina (di prima e seconda categoria) sono un problema estremamente importante.

Quelle di prima categoria finiscono nelle discariche speciali e (temo anche) negli inceneritori speciali per rifiuti ospedalieri.
Quelle di seconda categoria dovrebbero essere stoccate insieme alle scorie delle centrali e come hai ricordato tu si tratta di una quantità estremamente rilevante anche in Italia dove le centrali non sono in attività.

PikeBishop
Inviato: 5/4/2007 16:16  Aggiornato: 5/4/2007 16:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Mi e' preso un colpo, quando ho confrontato lo schema della Yucca Mountain Disposal Plan incluso nell'articolo e QUESTO !!!

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Thibault
Inviato: 5/4/2007 16:21  Aggiornato: 5/4/2007 16:21
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da: Un mondo folle
Inviati: 343
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Scusate l'ignoranza, ma le scorie della medicina nucleare cosa sarebbero?
Non credo ceh vi riferiate a semplici radiografie

E' una tranquilla notte di regime
marcocedol
Inviato: 5/4/2007 16:26  Aggiornato: 5/4/2007 16:26
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Parlando di scorie della medicina nucleare ci si riferisce a tutta una serie di elementi che vanno dai guanti usati da chi opera in radiologia ai macchinari usati per la stessa, al loro "combustibile", a tutto ciò che in ambito ospedaliero emette radiazioni o viene a contatto con le stesse.

ivan
Inviato: 5/4/2007 16:31  Aggiornato: 5/4/2007 16:31
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
L'ottimo articolo di Cedolin mostra come si affronta il problema dei rifiuti radioattivi nel Nord America, con annessi e connessi.

Si può essere d'accordo o meno sul nucleare, ma vediamo come dalle nostre parti si è affrontato il probema dei rifiuti di quel tipo:

Da http://www.sciroccorosso.org/

Citazione:


Verità sulla Jolly Rosso


La verità in fondo al mare

Continuano le ricerche nel mare Tirreno delle navi tossiche



Il sost. Procuratore di Paola Francesco Greco non demorde e continua la sua ricerca delle navi tossiche nei fondali del Mar Tirreno fra Diamante e Cetraro.

....

«Io stesso», queste le parole del boss pentito pubblicate dal settimanale L’Espresso, , «mi sono occupato di affondare navi cariche di rifiuti tossici e radioattivi. Nel settore avevo stretto rapporti nei primi anni Ottanta con la grande società di navigazione privata Ignazio Messina, di cui avevo incontrato un emissario con il boss Paolo De Stefano di Reggio Calabria. Ci siamo visti in una pasticceria del viale San Martino a Messina, dove abbiamo parlato della disponibilità di fornire alla famiglia di San Luca navi per eventuali traffici illeciti. Fu assicurato che non ci sarebbero stati problemi, e infatti in seguito è successo. Per la precisione nel 1992, quando nell'arco di un paio di settimane abbiamo affondato tre navi indicate dalla società Messina: nell'ordine la Yvonne A, la Cunski e la Voriais Sporadais. La Ignazio Messina contattò la famiglia di San Luca e si accordò con Giuseppe Giorgi alla metà di ottobre. Giorgi venne a trovarmi a Milano, dove abitavo in quel periodo, e ci vedemmo al bar New Mexico di Corso Buenos Aires per organizzare l'operazione per tutte le navi. La Yvonne A, ci disse la Ignazio Messina, trasportava 150 bidoni di fanghi, la Cunski 120 bidoni di scorie radioattive e la Voriais Sporadais 75 bidoni di varie sostanze tossico-nocive.

Ci informò anche che le imbarcazioni erano tutte al largo della costa calabrese in corrispondenza di Cetraro, provincia di Cosenza. lo e Giorgi andammo a Cetraro e prendemmo accordi con un esponente della famiglia di ndrangheta Muto, al quale chiedemmo manodopera. Ci mettemmo in contatto con i capitani delle navi tramite baracchino e demmo disposizione a ciascuno di essi nell'arco di una quindicina di giorni di muoversi. La Yvonne A andò per prima al largo di Maratea, la Cunski si spostò poi in acque internazionali in corrispondenza di Cetraro e la Voriais Sporadais la inviammo per ultima al largo di Genzano. Poi facemmo partire tre pescherecci forniti dalla famiglia Muto e ognuno di questi raggiunse le tre navi per piazzare candelotti di dinamite e farle affondare, caricando gli equipaggi per portarli a riva. Gli uomini recuperati», si legge nel memoriale, «sono stati messi su treni in direzione nord Italia. Finito tutto, io tornai a Milano, mentre Giuseppe Giorni andò a prendere dalla Ignazio Messina i 150 milioni di lire per nave che erano stati concordati». “ So per certo», racconta l'ex boss della 'ndrangheta, «che molti altri affondamenti avvennero in quel periodo, almeno una trentina, organizzati da altre famiglie, ma non me ne occupai in prima persona.”

...



Che dire ... paese che vai, usanze che trovi ....

In Nord AMerica megabuncker hi-tech nel sottosuolo del deserto, altrove, bè, ... c'è mica bisogno di dire altro ....

Redazione
Inviato: 5/4/2007 16:35  Aggiornato: 5/4/2007 16:36
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
"Un reattore da 1000 MW (taglia standard) produce 25 tonnellate di scorie radioattive di 3a categoria all'annoPoi se qualcuno volesse spiegarmi anche dove ha intenzione di stoccarle gliene sarei grato."

Finiscono tutte nei concimi "transgenici", nei nostri dentifrici "fosforescenti", e nei coloranti dei ghiaccioli che mangiamo ogni domenica, non lo sapevi? Questo sistema non butta via niente, non preoccuparti che da qualche parte te li ritrovi di sicuro.

Dorian
Inviato: 5/4/2007 16:52  Aggiornato: 5/4/2007 16:53
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/1/2007
Da:
Inviati: 1275
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Mi e' preso un colpo, quando ho confrontato lo schema della Yucca Mountain Disposal Plan incluso nell'articolo e QUESTO !!!

Usare le piramidi per nascondere qualche scoria?
Difficilmente si potrebbero però stipare le quasi 100000 tonnellate che saranno accolte nel monte Yucca: più o meno il peso di ognuna delle Twin Towers.

RiccardoII
Inviato: 5/4/2007 17:44  Aggiornato: 5/4/2007 17:44
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/10/2006
Da:
Inviati: 74
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
eh si Massimo, l'altra sera ho ordinato un'orata al ristorante e il cameriere mi ha chiesto: "quelle solite o quelle nuove con 3 occhi?"

Recentemente mi sono occupato dello studio dei cosiddetti satelliti SPS (Solar Power Satellites), cioè dei giganteschi satelliti muniti di pannelli solari della grandezza di 10x10 km orbitanti in geosincrona attorno alla terra che dovrebbero trasmettere sulla terra, per mezzo di microonde, l'energia (gratis) generata tramite la conversione fotovoltaica dei raggi solari. Vi sembrerà una cazzata ma l'idea venne ad uno statunitense nel lontano 1968, tale Peter Glaser, e un po' tutte le agenzie spaziali del mondo se ne sono interessate, anche l'ESA. I giapponesi, tra l'altro erano ad un passo dal mandare in orbita il primo SPS pilota dimostrativo.

Tutti i progetti, però, sono stati accantonati. Perchè? PERCHE' COSTA TROPPO!!! Sebbene le tecnologie per realizzare una tale opera non mancassero.

Evidentemente costa troppo anche la ricerca di nuovi processi industriali volti ad abbassare il costo degli odierni pannelli solari?

e quanto si sta investendo sulle optical rectenna, le celle solari di nuova generazione che impiegando le nanotecnologie dovrebbero arrivare a convertire poco meno della totalità dell'energia solare intercettata?

lo stesso Peter Glaser affermò negli anni '90 che se fosse stato investito negli SPS solo metà del denaro impiegato nella ricerca della fissione prima e della fusione dopo ad oggi probabilmente l'umanità avrebbe già almeno un satellite che invierebbe sulla terra GRATIS E SENZA INQUINARE potenze dell'ordine dei 10 GW.

Per quanto riguarda la medicina nucleare, le scorie radioattive derivano solo dall'utilizzo di macchinari a raggi X? se si, non sono ancora state sviluppate tecnologie per rimpiazzarli, tipo la risonanza magnetica per esempio, che tra l'altro non nuoce (sembra...) alla salute del paziente? chiedo perchè non ne so proprio nulla.

Citazione:
Concordo ma un'altro problema è l'ipocrisia italiana dal momento che importiamo circa il 15% del nostro fabbisogno dalle centrali nucleari Francesi.


non spariamo sulla croce rossa...

Riccardo

marcocedol
Inviato: 5/4/2007 17:52  Aggiornato: 5/4/2007 17:52
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Le scorie radioattive ospedaliere oltre che dai macchinari per le radiografie derivano anche dagli strumenti per la radioterapia oncologica e da altri sistemi sia diagnostici che terapici.
Sicuramente comunque le strumentazioni per i classici "raggi" rappresentano una parte cospicua del totale e potrebbero essere sostituite da tecnologie meno pericolose ed inquinanti.

Orwell84
Inviato: 5/4/2007 18:02  Aggiornato: 5/4/2007 18:02
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/3/2006
Da: Ground Zero
Inviati: 1114
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Citazione:
Finiscono tutte nei concimi "transgenici", nei nostri dentifrici "fosforescenti", e nei coloranti dei ghiaccioli che mangiamo ogni domenica, non lo sapevi? Questo sistema non butta via niente, non preoccuparti che da qualche parte te li ritrovi di sicuro.


Attento a tirare dentro i dentifrici e le saponette, che poi Attivissimo ti prepara un mega dossier "Letto e debunkato"...

PikeBishop
Inviato: 5/4/2007 18:06  Aggiornato: 5/4/2007 18:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Citazione:
Usare le piramidi per nascondere qualche scoria? Difficilmente si potrebbero però stipare le quasi 100000 tonnellate che saranno accolte nel monte Yucca: più o meno il peso di ognuna delle Twin Towers.

Non siamo ancora cosi' progrediti come i costruttori di Piramidi, magari

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
marcocedol
Inviato: 5/4/2007 18:15  Aggiornato: 5/4/2007 18:15
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
In effetti uno dei sistemi di smaltimento dei rifiuti tossici, nucleari e non, più usato al mondo consiste nel gettarli in fondo al mare, "donarli" a qualche paese in "via di sviluppo" o interrarli nelle gallerie dismesse di cave e miniere.

Qualche genio sembra sia anche riuscito a spillare alcune centinaia di milioni di dollari per un programma di spedizione delle scorie nucleari nello spazio.

Altre anime pure hanno invece messo in atto il progetto Pangea, finanziato da enti internazionali, che prevedeva di realizzare un unico enorme sito di stoccaggio delle scorie nucleari in Australia.
Tutto sembra sia naufragato quando questi signori si sono resi conto che trasportare le scorie fin lì dai 4 angoli del mondo sarebbe stato molto più complicato di quanto non lo fosse corrompere in merito il governo australiano.

Dorian
Inviato: 5/4/2007 18:16  Aggiornato: 5/4/2007 18:16
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/1/2007
Da:
Inviati: 1275
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Non siamo ancora cosi' progrediti come i costruttori di Piramidi, magari

O forse non abbiamo faraoni per cui valga la pena costruirle..
(un pilastro di cemento potrebbe essere più che sufficiente)

RiccardoII
Inviato: 5/4/2007 18:33  Aggiornato: 5/4/2007 18:33
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/10/2006
Da:
Inviati: 74
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
grazie Marco.

un'altra cosa: un po' di tempo fa avevo letto che un ricercatore europeo era riuscito ad ottenere un nuovo tipo di combustibile fissile rigenerando in qualche maniera quello esaurito delle centrali nucleari. questa nuova scoperta potrebbe quindi permettere il riciclaggio delle scorie radioattive, magari anche solo parzialmente. Sai per caso qualcosa a riguardo? questi studi hanno avuto un seguito poi o si sono rivelati un buco nell'acqua?

Riccardo

marcocedol
Inviato: 5/4/2007 23:36  Aggiornato: 5/4/2007 23:36
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Non ho presente questo ricercatore.
Tieni comunque presente che il riprocessamento delle scorie nucleari comporta già il ricavo dalle stesse di una certa quantità di combustibile fissile che può essere "riusato" nelle centrali nucleari.

Questa tecnica o altre simili possono semmai ovviare in piccola parte alla scarsa disponibilità di una risorsa non rinnovabile come l'uranio, non certamente incidere in maniera significativa sul problema delle scorie radioattive e della loro gestione.

edo
Inviato: 5/4/2007 23:44  Aggiornato: 5/4/2007 23:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
per quanto ne so: nel mondo non risulta chiusa nessuna centrale nucleare (per chiusa intendo che "hanno buttato via le chiavi"); tutte le centrali, anche quelle che non producono più energia, costano quasi quanto quelle in piena attività.
In Italia ill top degli sprechi tocca alla centrale di caorso, non ha prodotto un solo chilowatt e ancora ci lavora lo stesso n° di tecnici che avrebbe dovuto farla funzionare.
Trino vercellese ha passato più tempo in manutenzioni che in attività.
Su montalto di castro stendiamo un velo...quella centrale ha subìto più trasformazioni di Houdinì.

Rimane il discorso scorie: se non le tratti, per poi costruirci dei proiettili all'uranio impoverito, sei costretto a tenertele in casa, possibilmente in casa dei "giornalisti" alla aldo forbice che non perdono occasione per sponsorizzare qualunque nefandezza, centrali nucleari (tranne quelle iraniane eh!), comprese; perciò, visto che ex Jugoslavia, Iraq e Afganistan hanno già raccolto più scorie nucleari di quante dovrebbe contenerne ill monte yucca, il problema delle scorie (tranne che per gli americani), rimane.

Considerando che la centrale francese phoenix produce abbastanza energia da poterla vendere, tutto sommato è molto meglio comprarla; è vero che in caso d'incidente nessuno può dirsi "salvo" (cernobyl docet), ma almeno non avremo i problemi delle scorie.
Scusate se è poco.

p.s. mi fanno sorridere gli sciemenziati che ancora oggi affermano:"si ma oggi le centrali sono sicurissime". Sicurissime venivano definite anche le centrali degli anni ottanta rispetto a quelle degli anni sessanta...se è per questo

Orwell84
Inviato: 6/4/2007 0:06  Aggiornato: 6/4/2007 0:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/3/2006
Da: Ground Zero
Inviati: 1114
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Citazione:
mi fanno sorridere gli sciemenziati che ancora oggi affermano:"si ma oggi le centrali sono sicurissime" sicurissime venivano definite anche le centrali degli anni ottanta rispetto a quelle degli anni sessanta...se è per questo


La tendenza ad potizzare che quello che è accaduto a Chernobyl potesse accadere anche in Europa è priva di fondamento. In realtà la centrale in cui si verificò il tragico incidente è del tipo RBMK-1000, che per la sua pericolosità intrinseca non è mai stata autorizzata in occidente (e gli stessi inesperti ingegneri russi che vi lavoravano non nascosero i loro dubbi, a partire da Anatoliy Dyatlov). Per intenderci:

“A Cernobil non si è verificato alcun fenomeno che non fosse prevedibile in fase di analisi di sicurezza” (rapporto Insag alla Conferenza di Vienna, 25-29 agosto 1986).

I problemi principali di quel reattore erano dovuti alla vicinanza grafite-acqua-zirconio, a un coefficiente di vuoto fortemente positivo e, udite udite, l'efficienza del sistema era inversamente proporzionale alla temperatura (per via della disposizione delle condutture dell'acqua del nocciolo). A questo si aggiunga che secondo il rapporto sopracitato, alla data dell'incidente, solo 7 barre di controllo su 211 erano collegate (il "manuale di sicurezza" delle RBMK ne prevede come minimo 15)

L'Unione Sovietica costruì lo stesso quel determinato modello di reattore (in 17 esemplari), non perchè fosse in preda a pulsioni suicide, ma perchè necessitava di plutonio per il proprio arsenale bellico.

EDIT:

Aggiungo che attualmente gli standard di sicurezza sono altissimi, soprattutto in Europa. L'HTR di Hamm-Uentrop, in Germania, è stata progettata anche a prova di schianto aereo. Inoltre ci sono tutta una serie di criteri mirati ad evitare incidenti di reattività (come quello di Chernobyl) o un surriscaldamento (come a 3 Miles Island).

Dorian
Inviato: 6/4/2007 0:08  Aggiornato: 6/4/2007 0:08
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/1/2007
Da:
Inviati: 1275
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Considerando che la centrale francese phoenix produce abbastanza energia da poterla vendere, tutto sommato è molto meglio comprarla; è vero che in caso d'incidente nessuno può dirsi "salvo" (cernobyl docet), ma almeno non avremo i problemi delle scorie.
Scusate se è poco.


Sì ma Cernobyl fu davvero un caso unico: sia come modalità di incidente (si è trattato di un folle esperimento o di un disastro voluto) sia soprattutto come tecnica di costruzione (alla sovietica): in pratica il reattore era contenuto in un capanno industriale (!) il cui tetto è miseramente crollato lasciando scoperto il nocciolo (praticamente le barre si ritrovarono all'aperto!).

Cose simili non potrebbero mai accadere con centrali di quarta generazione (con sistemi di sicurezza attivi e passivi e livelli multipli di ridondanza).

Il vero problema però non è tanto la sicurezza quanto appunto lo stoccaggio delle scorie.

edo
Inviato: 6/4/2007 0:26  Aggiornato: 6/4/2007 0:26
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
L'HTR di Hamm-Uentrop, in Germania, è stata progettata anche a prova di schianto aereo

faccio uno sforzo di memoria...come il wtc

Orwell84
Inviato: 6/4/2007 0:45  Aggiornato: 6/4/2007 0:45
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/3/2006
Da: Ground Zero
Inviati: 1114
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Citazione:
faccio uno sforzo di memoria...come il wtc


Stai forse dicendo che se nell'HTR ci fossero cariche esplosive, in caso di schianto aereo ci sarebbero conseguenze disastrose?

Ma non è progettato per le cariche esplosive!

Ramingo
Inviato: 6/4/2007 20:01  Aggiornato: 6/4/2007 20:01
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/10/2005
Da: Puglia
Inviati: 657
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Yucca Mountain mi ricordava qualcosa...
BECHTEL
http://www.effedieffe.com/rx.php?id=1055%20&chiave=bechtel
La solita mega-ultra-super corporazione...
Fra l'altro implicata nella Guerra dell'Acqua in Bolivia...

La storia insegna che quando si diventa indifferenti e si perde la volontà di combattere, qualcuno che ha la volontà di combattere prenderà il sopravvento. Colonel Arthur "Bull" Simons
marcocedol
Inviato: 6/4/2007 20:29  Aggiornato: 6/4/2007 20:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Yucca Mountain, il nuovo cimitero delle scorie nucleari
Citazione:
BECHTEL


Molto molto interessante Ramingo


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