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politica italiana : A patti col Padreterno - L’eterna via crucis per la cittadinanza italiana |
Inviato da Redazione il 10/5/2007 9:00:00 (4060 letture) |
di Salvatore Viglia
O muore l’asino o il padrone. Si diceva, anticamente per sottolineare una attesa spasmodica nella speranza di ottenere qualcosa. Ma quando “qualcosa” è un diritto, allora l’attesa è indebita, il sopruso evidente, la rabbia tanta. Se mi dicessero che un certo signore, D. P., italiano che vive a Madrid, iscritto all’AIRE, sposato da tre anni con una signora spagnola, è stomacato dalla inefficienza delle nostre istituzioni, personalmente, ci crederei. E ci credo.
Sì, perché nella illusione di una democrazia, della quale il nostro paese si è solo vantato a chiacchiere, pensiamo che, nonostante tutto, il nostro, sia uno Stato di diritto. La quale cosa significa, in soldoni, che esistono regole scritte, leggi e regolamenti che garantiscono il dovuto, ritenuto più o meno giusto, dal Parlamento. Le conosciamo tutti, però, le leggi che pretendono l’ottemperamento dei doveri a costo di diventare restrittive. Ma, guarda caso, lasse e riluttanti nel concedere il famoso diritto.
Se mi dicessero che il sig. D.P. ha deciso di non votare più Ulivo, gli dovremmo credere e dovremmo giustificarlo. Non è solo uno sfogo, ma la delusione “dolorosa” di avere a che fare, giorno dopo giorno, ...
... con un problema personale che rasenta una ipotesi da terzo mondo. Eppure siamo nell’Europa più avanzata!
Ha chiesto la cittadinanza italiana per la signora moglie, M. V. per naturalizzazione. Passa dal Consolato italiano, una bella mattina, cioè in terra italiana all’estero non senza qualche nostalgia di casa, a fare la sua legittima istanza.
Si è sentito rispondere, credendo subito di aver capito male, che l’appuntamento gli era stato fissato per il 2010. Un momento. Poi, dal 2010, avrebbe dovuto cominciare a contare altri due anni prima di ottenere la cittadinanza richiesta. Quando, paradosso dei paradossi, sono sufficienti solo tre anni già, peraltro, trascorsi.
Se mi dicessero che questo signore ha scritto e si è rivolto al Presidente del Consiglio Prodi, al Ministro degli Affari Esteri D’Alema, al Direttore Generale per gli italiani all’estero Ambasciatore Benedetti, ai sottosegretari agli Affari Esteri Danieli, Intini, Sentinelli, Craxi, Crucianelli, Di Santo, Vernetti, agli Onorevoli e Senatori eletti all’estero nella Circoscrizione Europa, all’Ambasciatore italiano a Madrid Terracciano, al Console Generale del Consolato italiano a Madrid Barbanti, dovrei credergli, se non altro, per forza di cose ed in forza della corrispondenza che ho tra le mani.
Allora, la procedura ha richiesto: certificato plurilingue di matrimonio; certificato casellario giudiziale in italiano; copia tarjeta di residenza tradotta; copia prime 2 pagine del passaporto tradotte; istanza dell’interessato; dichiarazione sostitutiva effetti civili matrimonio. Lo sportello rilascerà: certificato di cittadinanza del coniuge; certificato stato famiglia coniuge. E…buona fortuna.
Tra tutte queste voci chiamate in causa, un’anima buona ha pensato di fare una interrogazione parlamentare, l'8 maggio, per chiedere se il governo non si vergognasse almeno un po’ di questo andazzo poco o niente civile. Soprattutto in considerazione della novella modifica della legge Bossi-Fini ormai agli atti. Perché? Perché ci chiediamo, poveri “subitori” passivi al cospetto di tanta inefficienza conclamata nei fatti: cosa succederà con gli extracomunitari?
Picchi, Guglielmo Picchi, parlamentare eletto all’estero, si è preso la briga di presentare questa interrogazione conscio, egli stesso, che non si sa bene tra quanto tempo otterrà risposta e se la otterrà mai. Il suo compito, purtroppo, finisce qui, resta solo da prendere atto, quando sarà e se sarà, di una risposta già scritta e, sicuramente, insoddisfacente.
Siamo in un Paese dove bisogna scendere a patti col Padreterno e stabilire con Lui modalità di vita e sopravvivenza non fosse altro per essere puntuali agli appuntamenti così come nel caso dei coniugi D.P. e M. V.
Noi glielo auguriamo di tutto cuore.
Salvatore Viglia
La "cittadinanza italiana" su Wikipedia
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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore |
Albero |
Redazione |
Inviato: 10/5/2007 9:22 Aggiornato: 10/5/2007 9:24 |
Webmaster Iscritto: 8/3/2004 Da: Inviati: 19594 |
Re: A patti col Padreterno - L’eterna via crucis per la c... E' particolarmente interessante il titolo che Viglia ha scelto per il suo articolo, poichè a mio parere riassume - forse senza volerlo - la quintessenza del problema.
Dover "venire a patti col Padreterno", infatti, è uno stato d'animo talmente diffuso, nel nostro paese, che ne è nata addirittura una frase fatta. Ma non à nata per caso: fa parte della nostra cultura (non nel senso di "conoscenza", ma di "storia passata"), e ha delle origini ben precise.
Uno dei modi migliori per esercitare il potere e per mantenerlo, infatti, è quello di togliere all'individuo ciò che egli spetta di diritto - e di cui quindi si suppone abbia bisogno - per poi offrirglielo "a prezzo maggiorato". Ovvero, io stato faccio di tutto per mettere delle pastoie burocratiche anche dove non sono necessarie, per poi obbligare te cittadino a venire "a chiedere un piacere", che naturalmente non potrai ottenere gratuitamente.
Mentre la cosa ti spettava già di diritto in partenza.
Alzi la mano chi non ha mai cercato una "conoscenza" in un qualunque ministero o altro ufficio civile per sveltire pratiche altrimenti condannate ad ammuffiure per anni sugli scaffali.
E alzi la mano chi non ha mai chiesto una mano al proprio parroco, vescovo o abate che fosse, per aggirare a sua volta i contorti percorsi del favoritismo secolare, imboccando direttamente l'autostrada divina, quando ogni altra opzione fosse sfumata.
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Pausania |
Inviato: 10/5/2007 10:03 Aggiornato: 10/5/2007 10:03 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 6/4/2006 Da: Inviati: 3872 |
Re: A patti col Padreterno - L’eterna via crucis per la c... Massimo, finché l'esercizio dei nostri diritti, quali che siano, dipende dalla volontà dello Stato, per principio noi chiediamo allo Stato di esercitarli.
Forse può accadere che non ci intralci nel loro esercizio, ma può in ogni caso togliercelo. Lo Stato può toglierci la libertà e la proprietà, può impedirci di parlare e in alcuni casi può anche toglierci la vita.
Quindi i diritti non sono nostri, nostra è solo la possibilità di usarli. E' come comprare Windows: non compri un sistema operativo, compri solo la facoltà di usarlo. Ma il SO è di Microsoft, che ne fa quello che vuole.
La libertà non è tua, è dello Stato che te la da in uso.
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lamefarmer |
Inviato: 10/5/2007 10:06 Aggiornato: 10/5/2007 10:06 |
Mi sento vacillare Iscritto: 23/9/2005 Da: vacu°u(m) Inviati: 334 |
Re: A patti col Padreterno - L’eterna via crucis per la c... Salve, sono quello che alza la mano. Ma lo faccio per avanzare una piccola (me lo si conceda) pretesa. E cioé che per far funzionare lo stato al rovescio, quello cioé dove ognuno chiede un favore al boss di turno, per avere quello che gli é garantito per legge, deve fare egli stesso parte del gioco, approvando in prima istanza la legge non scritta del boss. Osserviamo per esempio il Ricca di nome Piero. Il nostro Piero, per evidenziare il fatto che l'arroganza é coperta da un velo (in verità sempre meno necessaro e sempre più sottile) di sacrosanta ipocrisia (sacra, perché propria del clero da quando esiste qualunque sia la religione presa in esame, santa perché intoccabile per definizione) va dai potenti di turno e li provoca senza sconfinare nell'illegalità (cioé non li offende ma usa toni e atteggiamenti propri di chi é arrogante). Il Ricca recita la sua parte in attesa che il potente vada in fallo, quindi lo registra e lo mostra per quel che é: il re é nudo. Ma chi lo vuol vedere un re nudo? Nessuno. Quindi il re ha un vestito invisibile, mentre Ricca é l'arrogante presuntuoso che vorrebbe affermare il contrario.
Ognuno parla di se stesso, sempre e comunque
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ELFLACO |
Inviato: 10/5/2007 12:02 Aggiornato: 10/5/2007 12:02 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 28/10/2005 Da: Inviati: 1839 |
Re: A patti col Padreterno - L’eterna via crucis per la c... Citazione: La libertà non è tua, è dello Stato che te la da in uso. A me questa affermazione fa paura!! Lo Stato caso mai potrà mettere dei limiti al usufrutto della libertà.
“Le persone non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi a dover aver paura delle persone.”
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rumenta |
Inviato: 10/5/2007 13:21 Aggiornato: 10/5/2007 13:21 |
Mi sento vacillare Iscritto: 25/1/2006 Da: Repubblica di Genova Inviati: 801 |
Re: A patti col Padreterno - L’eterna via crucis per la c... -citazione- La libertà non è tua, è dello Stato che te la da in uso.
A me questa affermazione fa paura!!ti capisco, è sempre così la prima volta che si guarda la Bestia negli occhi.... Lo Stato caso mai potrà mettere dei limiti al usufrutto della libertà.certo, quella dei "cittadini". sicuramente non di quella che si autodefinisce "classe dirigente". quella, stà sicuro, non si farà MAI mancare NIENTE
"La verità dev'essere brutale, violenta, armata ed arrabbiata. Altrimenti soccombe."
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solenero |
Inviato: 10/5/2007 16:40 Aggiornato: 10/5/2007 16:40 |
Mi sento vacillare Iscritto: 19/7/2004 Da: Valle Seriana Superiore Inviati: 846 |
Re: A patti col Padreterno - L’eterna via crucis per la c... Pausania: Citazione: La libertà non è tua, è dello Stato che te la da in uso. Condivido e sottoscrivo. Siamo liberi... di fare ciò che ci dicono. Il 1984 si avvicina.
Lentamente, inesorabilmente, la sabbia del tempo ricopre la mente. - Frankie hi-nrg MC -
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usemlab |
Inviato: 10/5/2007 16:56 Aggiornato: 10/5/2007 16:56 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 18/8/2006 Da: Inviati: 156 |
Re: A patti col Padreterno - L’eterna via crucis per la c... pian piano su questo sito vedo crescere l'intolleranza contro statalismo e burocrazia, chisssa' che non vi spinga a leggere qualcosa di piu' sul libertarismo. io vi suggerisco per cominciare il manualetto libertario di fresca stampa scritto da un amico : Stato? No GrazieF.
The State is the great predatory enemy of the human race, and in its very being, the organization and regularization of predation, exploitation, and robbery
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Silver |
Inviato: 10/5/2007 17:25 Aggiornato: 10/5/2007 17:25 |
Mi sento vacillare Iscritto: 20/9/2005 Da: Torino Inviati: 615 |
Re: A patti col Padreterno - L’eterna via crucis per la c... Citazione: La libertà non è tua, è dello Stato che te la da in uso. Mai letto frase più sintetica, espressiva ed illuminante allo stesso tempo.
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Aseptik |
Inviato: 10/5/2007 17:41 Aggiornato: 10/5/2007 17:41 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 24/1/2007 Da: Messapia Inviati: 139 |
Re: A patti col Padreterno - L’eterna via crucis per la c... Ciao a tutti. A proposito di burocrazia.. ho cercato nella mia zona di aprire un chiosco in una zona turistica vicino al mare. "E che ci vuole?" mi sono detto, bastava avere bene in mente il punto dove aprirlo e avere una buona idea. Mi sono rivolto con fiducia ad un geometra il quale mi ha detto che era tutto fattibile ma bisognava fare un "progettino". Dopo alcuni mesi mi ha chiamato il geometra dicendomi che purtroppo il punto che avevo scelto rientrava metà in zona comunale e l'altra metà in zona demaniale.
Ma non c'erano problemi diceva lui. Dopo circa un altro mese mi ha chiamato dicendomi che era tutto pronto. Sono andato contento da lui e mi ha presentato un malloppo di circa mezzo metro di altezza ( non scherzo). Bisognava presentare progetto, domande, calcoli metrici, impatto ambientale etc etc. a 8 enti!!
Ho dovuto mettere circa 150 firme per presentare queste domande a tutti questi enti: regione, capitaneria di porto, comune, provincia, guardia forestale etc etc.
Tutti con con il loro ufficetto e un burocrate a coltivare il suo piccolo orticello.
Ho detto al geometra: " guarda che io non ho conoscenze in questi 8 enti per poter far passare la domanda". Non preoccuparti mi ha detto ci penso io..
Intanto ho sborsato 1500 euro di progetti e non sono memmeno sicuro di ottenere la concessione.
Che bellezza l'Italia, eh?
------------------------------------------------------------------------- La burocrazia? L'inefficienza organizzata.
La politica è l’arte cortese di ottenere voti dai poveri e finanziamenti dai ricchi, promettendo di difendere gli uni dagli altri. Oscar Ameringer
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Barnabo |
Inviato: 10/5/2007 18:29 Aggiornato: 10/5/2007 18:30 |
So tutto Iscritto: 10/5/2007 Da: Inviati: 1 |
Re: A patti col Padreterno - L’eterna via crucis per la c... Buongiorno Mazzucco, mi chiamo Leonardo Migliarini, sono un fiorentino che vive in Cile da 3 anni_
Presentandomi mi piace essere franco e trasparente, quindi le faccio subito una sintesi estrema della mia posizione sul 9/11_
Purtroppo in quel calderone che si vorrebbe denominare per intero "investigazione" entrano spesso anche personaggi con interpretazioni ben oltre il senso del ridicolo, almeno quanto i ricercatori della Commissione Ufficiale_
Io sull'argomento ho pochissime certezze, ma ci sono molti punti sui quali trovo le "teorie" dei sostenitori dell'inside job molto interessanti e credibili_ In particolare apprezzo quelle analisi che non si fissano sui particolari tecnici, per i quali purtroppo mancano e mancheranno sempre dati certi - comportamento davvero sospetto quello delle autorità con il materiale fisico dell'indagine - e sviluppano la critica storica e politica che ha portato e che è derivata dall'evento_
Il suo sito offre ovviamente argomenti interessanti, ma a volte mi lascia anche decise perplessità_ Del sito di Attivissimo non sarbbe neanche il caso di parlare, perché comunque non è un sito di investigazione, ma dottrinale - si dedica solo a smontare tutte le tesi che non concordino con quella ufficiale, e in quella dedita funzione si esaurisce tutta la sua utilità_
Quindi vengo al punto per cui le scrivo oggi_
Nel ricompormi il quadro dei fatti, delle analisi, degli sviluppi sulla vicenda 9/11 mi sono ritrovato che mi manca solo un piccolo tassello, ancora in dubbio_ Riguarda quel caso dei 18 sopravvissuti dalla torre sud che si sarebbero salvati scendendo le scale e attraversando i piani investiti dall'incendio_ A parte il video Inganno Globale, ci sono altre fonti su questo caso? Se ci sono mi potrebbe indicare i links, perfavore, perché non sono riuscito a trovarli in Rete?
Le sarei molto grato - la saluto con stima e le faccio i migliori auguri per le sue attività_
Leonardo Migliarini
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Ashoka |
Inviato: 10/5/2007 18:37 Aggiornato: 10/5/2007 18:37 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 11/7/2005 Da: Inviati: 3660 |
Re: A patti col Padreterno - L’eterna via crucis per la c... Ciao Leonardo, le fonti di Inganno Globale le puoi trovare all'interno della sezione 11 settembre ed in particolare a questo linkPer quanto riguarda ciò che chiedi... La scala A era quindi rimasta praticabile ed è proprio attraverso quella che molte altre persone, rimaste intrappolate ai piani superiori, sono riuscite a salvarsi, dopo Clark e Priamnath. Ma se delle persone hanno potuto transitare vive a quel livello, vicino al centro della struttura, vuol dire che la temperatura lì non ha mai raggiunto gli 800 gradi necessari anche solo ad ammorbidire i poderosi piloni d'acciaio delle torri. Fonti: 1, 2, 3, 4, 5Ashoka
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Freeman |
Inviato: 10/5/2007 18:53 Aggiornato: 10/5/2007 18:56 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 31/7/2006 Da: NiggahCity Inviati: 2092 |
Re: A patti col Padreterno - L’eterna via crucis per la c... Citazione: pian piano su questo sito vedo crescere l'intolleranza contro statalismo e burocrazia, chisssa' che non vi spinga a leggere qualcosa di piu' sul libertarismo. io vi suggerisco per cominciare il manualetto libertario di fresca stampa scritto da un amico : Stato? No Grazie Prima di avventurarsi nella lettura, sarebbe però bene fermarsi almeno un attimo riflettere sulla distinzione del pensiero economico e politico in pensiero "di destra" e pensiero "di sinistra", che si dimostra sempre più essere "artificiosa" e "irreale". Si direbbe che è propedeutico l'abbandono di questa dicotomia, perché il vero libertarismo contiene posizioni che canonicamente appartengono sia all'una che all'altra "sponda" classica del pensiero. Chi si è sempre pensato e considerato appartenente ad una delle due sponde, seppure con sfumature e gradazioni diverse, potrebbe trovarsi smarrito, nel constatare come il vero pensiero liberale contenga elementi di "solidarietà sociale" e "liberismo economico", e ne avrebbe in un primo contatto uno shock, un corto-circuito non sentendosi più né carne né pesce, abituato come è a pensare al mondo secondo le categorie classiche della contrapposizione destra/sinistra (parlo per mia esperienza piuttosto recente). O, forse, questo "manuale", ponendosi come guida ai "neofiti" del pensiero liberario, potrebbe al contrario costituire il primo passo per un diverso punto di vista? (non l'ho letto, quindi posso basarmi solo sulla prefazione...)
"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
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clausneghe |
Inviato: 10/5/2007 21:34 Aggiornato: 10/5/2007 21:34 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 17/4/2006 Da: nordcentro Inviati: 1679 |
Re: A patti col Padreterno - L’eterna via crucis per la c... Citazione: Alzi la mano chi non ha mai cercato una "conoscenza" in un qualunque ministero o altro ufficio civile per sveltire pratiche altrimenti condannate ad ammuffiure per anni sugli scaffali.
E alzi la mano chi non ha mai chiesto una mano al proprio parroco, vescovo o abate che fosse, per aggirare a sua volta i contorti percorsi del favoritismo secolare, imboccando direttamente l'autostrada divina, quando ogni altra opzione fosse sfumata. Io alzo la mano... Ho sempre preferito la minaccia per far valere i miei diritti che mi spettano per "legge" contro la sorda burocrazia.... Sarà per questo che tutte le mie"istanze" sono regolarmente bocciate Ora preferisco ignorarla e fotterla ,la dannata burocrazia costituita... Posso campare anche senza passar da loro, o almeno averci a che fare il meno possibile... Se tutti la smettessero di sottostare a regolamenti assurdi prendendo esempio dai Gitani o dai Boscimani, per dire..che se ne impippano delle pastoie burocratiche, i suddetti ingranaggi del potere costituito mancando di olio finirebbero per arruginirsi e bloccarsi...
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gato |
Inviato: 10/5/2007 21:54 Aggiornato: 10/5/2007 21:54 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 7/1/2006 Da: camposanto + + Inviati: 175 |
Re: A patti col Padreterno - L’eterna via crucis per la c... Volete un' esempio sulla via Crucis della cittadinanza? Eccomi!!! Il signore dell' articolo aveva problemi con la cittadinanza della moglie, ma lui era italiano. Io sono un ex extracomunitario (rumeno) che vive in Italia dal 1991. Pero all' inizio ero clandestino quindi non vale . Dal 1996 ho il permesso di soggiorno, ma ci vogliono 10 anni di residenza per poter chiedere la cittadinanza. I 10 anni sono passati alla fine dell' anno scorso, quindi all' inizio di quest' anno ho fatto la ricchiesta. Mi hanno detto che allo stadio attuale ci vogliono un minimo di 3 anni (più probabile 4-5). Sono sicuro di arrivare ad avere la cittadinanza prima della pensione solamente perchè la pensione la spostano sempre più in là, se no..... Poi leggo articoli dove tanti cittadini si chiedono indignati come è possibile dare il diritto di voto agli immigrati. P.S. Non so se andro a votare anche dopo aver acquisito la tanto sospirata cittadinanza italiana, visti i candidati, ma è una questione di principio. Non so se mi è permesso, visto che non sono italiano......
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clausneghe |
Inviato: 10/5/2007 22:05 Aggiornato: 10/5/2007 22:05 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 17/4/2006 Da: nordcentro Inviati: 1679 |
Re: A patti col Padreterno - L’eterna via crucis per la c... Citazione: visto che non sono italiano Per non essere Italiano però, scrivi benissimo, anche troppo mi pare Uno padrone dello scritto corrente come lo sei tu, a mio parere avrebbe già il diritto di cittadinanza... Ciao
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StandAlone |
Inviato: 11/5/2007 0:00 Aggiornato: 11/5/2007 0:04 |
So tutto Iscritto: 16/7/2006 Da: Section 9 Inviati: 13 |
Re: A patti col Padreterno - L’eterna via crucis per la c... La burocrazia in Italia e' una macchina impazzita e mai a corto di carburante lo sappiamo un po' tutti. Mia madre non e', o meglio non era italiana e neanche io tecnicamente fino al 18 anni, ma essendo nato in italia quando li compii mi venne prospettata la scelta di prendere la cittadinanza per direttissima e fare il militare o aspettare e richiederla per via normale piu' avanti. Scelsi la prima per non compicarmi troppo la vita ed incredibilmente in meno di 3 settimane (e' possibile quindi!) mi venne gentilmente concessa. Dopo diversi anni anche mia madre (che viveva in italia da 30 anni) decise di richiederla invece di perdere tempo a rinnovare scartoffie ogni 2 anni. Immagino si possa considerare fortunata perche' riusci ad ottenerla in poco meno di 3 anni. Tra le varie scartoffie da allegare alla domanda di cittadinanza una in particolare richiedeva che chiedesse la cessazione della cittadinanza precedente. La cosa mi lascio' leggermente perplesso sul momento, anche perche' avevo sempre pensato che in Italia fosse tranquillamente ammessa la doppia cittadinanza. Vado da un avvocato (della cgil) che si occupa un po' di queste cose e rimane perplesso pure lui (di solito non e' un buon segno). Per farla breve l'avvocato si va a spulciare una qualche oscura legge, compila un foglio di 4 righe per il consolato di mia madre richiedendo la rescissione della cittadinanza, mi chiede giustamente 300 euro per il suddetto foglietto, trascorrono 6 mesi tra una cosa e l'altra(c'erano pure le vacanze estive di mezzo) e il consolato di mia madre risponde: "non le concediamo la rescissione". Nessun problema pero'. Lo stato Italiano mi fa sapere che a lui non interessa minimamente che la rescissione venga concessa. Voleva solo che la chiedessimo. Che simpatico burlone. Mi ha fatto girare per 6 mesi, spendere 300 euro e preoccupare per nessuna reale ragione. Se non fosse una storia vera ci sarebbe quasi da ridere.
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