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politica italiana : Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affari Riservati
Inviato da rascalcitizen il 26/6/2007 5:30:00 (8885 letture)

di Rascalcitizen

Poco tempo fa su "Il Foglio" di Ferrara è stato pubblicato uno sconcertante intervento di Adriano Sofri.

Nel mezzo delle più disparate considerazioni riguardanti gli anni '70, la strategia della tensione, l'uso della violenza nello scontro politico, ecc., l'ex leader di Lotta Continua, parlando dello stato, confessa candidamente che "Una volta uno dei suoi più alti esponenti venne a propormi un assassinio da eseguire in combutta, noi e i suoi affari riservati".

Dopo alcuni giorni, sempre su "Il Foglio", Sofri approfondisce la questione e "vuota il sacco": nel 1974 il funzionario dell'Ufficio Affari Riservati del ministero dell'interno, Federico Umberto D'Amato, si reca a casa del massimo dirigente di una importante organizzazione dell'estrema sinistra italiana per proporgli di eliminare fisicamente l'intero gruppo dirigente dei Nuclei Armati Proletari, organizzazione terroristica di cui facevano parte numerosi ex-militanti di Lotta Continua.

D'Amato spiega a Sofri che ciò si potrebbe realizzare con una "mutua collaborazione e la sicurezza dell'impunità". Ma questi rifiuta l'indecente proposta e lo invita ad andarsene.

Prima di qualsiasi considerazione su queste gravissime affermazioni, rinfreschiamoci la memoria ...

... circa i due protagonisti principali di questa vicenda.

Il suddetto Federico Umberto D'Amato, deceduto nel 1996, dirigeva il famigerato Ufficio Affari Riservati del ministero dell'interno. D'Amato, ferreo anticomunista, iniziò la sua carriera in polizia pochi giorni dopo la caduta del regime fascista.

Con l'arrivo degli alleati collaborò con l'ufficio di controspionaggio dell'OSS, diretto dal famoso James Angleton. Le sue amicizie con gli americani, ma anche con poliziotti che avevano aderito alla Repubblica di Salò (alcuni dei quali entreranno a far parte del suo ufficio) contribuirono a radicalizzare il suo solido imprinting filo-atlantico e controrivoluzionario.

L'ufficio da lui diretto ha gestito la parte iniziale della strategia della tensione. A tale proposito l'ex-capo di stato maggiore della difesa, generale Giuseppe Aloia, esprime una interessante opinione: "L'attentato di Piazza Fontana è stato in qualche modo organizzato dall'Ufficio Affari Riservati del ministero dell'interno: Il Sid si adoperò per coprire tutto" (pag.121-122 di "Sovranità limitata" A.e G. Cipriani,1991 Edizioni Associate Roma).

Quell'ufficio si occupava di operazioni sporche, depistaggi, di infiltrazioni nella sinistra estrema e non, e collaborava con la destra, con cui aveva rapporti privilegiati.

Noto era il rapporto di collaborazione tra D'Amato e lo stragista nero, nonchè picchiatore, Stefano Delle Chiaie, braccio destro di Junio Valerio Borghese e dirigente di Avanguardia Nazionale, successivamente rifugiatosi in America Latina dove ha continuato a svolgere i suoi servigi in favore della reazione e dell'anticomunismo.

La struttura retta da D'Amato fu sciolta nel 1974, due giorni dopo la strage di Brescia, ma il nostro volenteroso serv...itore dello stato continuò a svolgere il suo lavoro in maniera più riservata di quanto abbia mai fatto precedentemente.

Iscritto alla P2, strettamente legato alla CIA, divenne membro del comitato di crisi parallelo costituito presso il ministero della marina militare nei giorni del sequestro Moro, insieme a Licio Gelli e Steve Pieczenik, braccio destro di Kissinger.

Continuò a mettere a disposizione degli apparati statali la sua enorme esperienza, diventando nei fatti il consigliere del ministro dell'interno Cossiga nei giorni dell'emergenza Moro. I segreti di D'Amato sparirono insieme a lui nel 1996.

Sofri, l'altro protagonista di questa vicenda, è stato il principale dirigente della più famosa organizzazione della estrema sinistra italiana, Lotta Continua, nata nel 1969, che pubblicava l'omonimo quotidiano.

Un'organizzazione tipicamente estremista che contava alcune migliaia di militanti, molti dei quali si distinsero in una efficace opera di controinformazione sulla strategia della tensione e sulle stragi di stato che iniziarono con quella di Piazza Fontana.

Lotta Continua fu anche l'organizzazione che lanciò una campagna per far luce sull'uccisione di Pinelli, l'anarchico deceduto in "misteriose" circostanze negli uffici della squadra politica della questura milanese di via Fatebenefratelli.

Pinelli, accusato ingiustamente della strage del 12 dicembre 1969, precipitò dal quarto piano di quegli uffici e per quella terribile morte le istituzioni statali coniarono il geniale quanto improbabile termine di "malore attivo".

Secondo questa tesi Pinelli cadde dalla finestra in seguito ad una sorta di collasso, che, spostando violentemente il baricentro del corpo, lo fece piombare nel vuoto...

Il commissario Calabresi, funzionario presente all'interrogatorio di Pinelli e collaboratore del dottor Allegra (dirigente dell'Ufficio Politico della questura di Milano iscritto alla P2 e amico di D'Amato) fu indicato nella campagna politica di Lotta Continua come principale responsabile della morte di Pinelli.

Sul quotidiano furono pubblicati molti articoli contro di lui, nonchè vignette. Una di queste ritraeva Calabresi mentre istruiva una bambina che era intenta a decapitare bambole con una A cerchiata sul petto tramite una mini-ghigliottina.

Ma una brutta mattina del 17 maggio 1972, Calabresi fu assassinato sotto casa a Milano.

Da subito le indagini si indirizzarono a sinistra e in particolare verso Lotta Continua.

La conseguente repressione fu facilitata dalla allucinante e demenziale posizione politica assunta da Lotta Continua stessa: "L'omicidio politico non è certo l'arma decisiva per l'emancipazione delle masse.....così come l'azione armata clandestina non è certo la forma decisiva della lotta di classe nella fase che attraversiamo. Ma queste considerazioni non possono assolutamente indurci a deplorare l'uccisione di Calabresi, un atto in cui gli sfruttati riconoscono la propria volontà di giustizia" (Lotta Continua, 18 maggio 1972).

Unica organizzazione a sostenere queste tesi nell'ambito della sinistra rivoluzionaria, Lotta Continua attraverserà non pochi guai giudiziari, e al suo interno, giustamente, si levarono molte voci dissenzienti.

Nel 1976 l'organizzazione, in seguito all'esplodere di contraddizioni che qui sarebbe lungo analizzare, si dissolse dal punto di vista organizzativo, continuando a mantenere in vita il giornale ancora per qualche anno.

Sofri intraprese la "carriera" di intellettuale e opinion maker, molto apprezzato, da buon ex-rivoluzionario, nei salotti buoni della borghesia e dagli ambienti vicini a Craxi.

Ma nel 1988, un pentito, Leonardo Marino ex militante di Lotta Continua, si autoaccusò dell'omicidio Calabresi, accusando anche Bompressi e Pietrostefani, due dirigenti di Lotta Continua, oltre che lo stesso Sofri.

Dopo alcuni anni ed alterne vicende gli stessi furono condannati sulla base di prove ed indizi insufficienti ed in buona parte inesistenti.

Oggi, di fronte a quello che Sofri racconta, non c'è da meravigliarsi del fatto che lo stato e i suoi apparati facciano frequentemente uso dell'omicidio politico.

Notiamo anzi come la definizione "strage di stato" oggi non sia più appannaggio dell'estrema sinistra o dell'anarchismo, ma sia entrata anche nel linguaggio comune di magistrati o di esponenti politici riformisti e moderati.

Un magistrato anni fa affermò che non esistono servizi segreti "deviati" o "paralleli". Esistono servizi segreti, e basta. Svolgono il loro lavoro e la loro funzione istituzionale, al servizio naturalmente di chi le istituzioni le controlla.

Quello che è meno scontato, ed è tanto grave da lasciare indignati, è l'atteggiamento di Sofri decisamente ambiguo, omissivo e complice dei peggiori veleni statali, che , con molta nonchalance, ci dice di aver ricevuto nel suo appartamento il capo di una struttura statale dedita alle attività sopra descritte, e all'epoca di quell'incontro, ancora impegnata nei depistaggi sulle vere responsabilità della strage di Piazza Fontana.

D'Amato gli propone la realizzazione di una "mazzetta di omicidi" e Sofri cosa fa? Lo invita ad andarsene, e custodisce gelosamente per sè e pochi intimi questo vero e proprio segreto di stato...per oltre trent'anni.

E' questo il rispetto che il "compagno" Sofri nutre verso i militanti di Lotta Continua caduti in quegli anni, e verso tutti coloro che, per responsabiltà dirette o indirette dell'Ufficio Affari Riservati di D'Amato, hanno perso la vita o hanno vissuto delle tragedie umane in quanto familiari delle vittime di stragi di stato?

Perchè Sofri non ha denunciato pubblicamente e immediatamente questo tentativo da parte degli apparati statali di intraprendere “relazioni pericolose” con la sua organizzazione?

Lotta Continua era solita fare campagne politiche su tutto. Famosa fu quella sul "fanfascismo" e sul MSI fuorilegge, ed altre ancora. Perchè, con un quotidiano a disposizione e con un patrimonio umano fatto di migliaia di militanti in buona fede, non ha iniziato una campagna di denuncia di massa per smascherare il carattere violento di una organizzazione che dovrebbe essere al servizio di uno stato democratico?

Invece la relazione pericolosa è esistita realmente, e lo stesso Sofri ammette: "Misi a parte dell'episodio poche persone" tra questi Enrico Deaglio, oggi direttore del settimanale “Diario”.

Inizialmente Deaglio aveva detto «mai sentito parlare di quell'episodio», ma dopo la seconda uscita di Sofri sul Foglio ha corretto vistosamente la mira: «Ne ho riparlato poco fa con Adriano e credo di ricordare qualcosa, vagamente. Mi raccontò della visita di D'Amato e mi disse di averlo messo alla porta. Il resto l'ho letto sul Foglio».

Si, proprio lui, il fiero difensore di Popular Mechanics e demolitore (poco convincente per la verità) delle tesi alternative alla versione ufficiale sull'11/9. Che ironia! L'anticomplottista direttore del "Diario" era fra i pochi a essere informato dell'incontro cospiratorio Sofri/D'Amato, finalizzato ad un possibile complotto di stato insieme alla più importante organizzazione dell'estrema sinistra italiana.

Quel che racconta Sofri è di una gravità inaudita, e ci dà la misura della specularità tra apparati statali e organizzazioni presuntamente rivoluzionarie come Lotta Continua.

La questione riassume e contiene emblematicamente tutte le negatività e i difetti della sinistra italiana, la cui onda lunga ha conseguenze fino ai nostri giorni.

Coltivare l'illusione che il sistema possa essere sconfitto investendo le proprie energie esclusivamente sul terreno politico, contrapponendosi sterilmente e politicamente agli aspetti più odiosi dell'oppressione statale, salvo poi credere che la stessa macchina statale possa essere strumento di un potere "proletario" alternativo a quello borghese; lottare permanentemente "contro" e mai "per"; farsi portatori della logica della "presa del potere" a tutti i costi, senza interrogarsi su quale possa essere una reale strada per la liberazione e per l'autoemancipazione degli oppressi.

Assumere l'ottica del fine che giustifica i mezzi, senza curarsi affatto dell'indispensabilità dell'armonia tra mezzi e fini per chi si batte per l'emancipazione della gente, conduce inevitabilmente ad assomigliare pericolosamente al nemico che si dice di voler combattere.

Questi criteri e questi metodi riproducono con forme diverse il potere che si dice di voler scalzare. Criteri che portarono, per esempio, l'organizzazione a concepire la questione dell'antifascismo unicamente sul terreno militare e dello scontro fisico: Lotta Continua partecipò alla campagna elettorale del 1972 con la parola d'ordine "i fascisti non devono parlare", che comportava l'attacco e l'impedimento fisico dei comizi del MSI.

Nell'aprile del 1972, infatti, il convegno di Rimini di Lotta Continua aveva deciso una sorta di centralizzazione politico-militare dell'organizzazione che si concretizzava in un rafforzamento dei servizi d'ordine, approfondendo così una delirante concezione tutta militare dello scontro politico, speculare al sistema, e che ben poco ha a che vedere con l'emancipazione delle masse.

Addirittura lo stesso servizio d'ordine di Lotta Continua fu usato per "regolare" i conti con le femministe di Lotta Continua stessa, che chiedevano più spazio e maggiore rispetto per le tematiche di genere.

Questa logica tutta politica condusse Lotta Continua a partecipare allle elezioni del 1976 con risultati catastrofici. Come se al socialismo si potesse arrivare per via parlamentare, o fosse possibile fare la rivoluzione nelle cabine elettorali.

Le relazioni pericolose Sofri/D'Amato vanno inquadrate in questo ambito di potere che, come tutti i poteri, è caratterizzato dal marchio di fabbrica del segreto e dalla menzogna, da atteggiamenti cospiratori sistemici non detti e non denunciati, anzi assunti come propri.

La liberazione e l'emancipazione non possono poggiarsi sugli strumenti della politica e del sistema, proprio perchè creati dal potere e con cui il potere stesso ha più dimestichezza.

Una dimestichezza talmente grande da far sentire il massimo dirigente di una delicata struttura del Viminale per niente a disagio nel proporre degli omicidi politici ad un leader presuntamente rivoluzionario in quel lontano, ma, allo stesso tempo, ancora troppo pericolosamente vicino 1974.

Rascalcitizen

Dello stesso autore vedi anche: ”Sotto il cielo di Napoli”

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
psycho
Inviato: 26/6/2007 10:44  Aggiornato: 26/6/2007 10:44
So tutto
Iscritto: 30/7/2005
Da:
Inviati: 23
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
leggendo queste righe mi è venuto in mente che qualcuno, mi pare Maurizio Blondet in un articolo su DEAGLIO cita il fatto che questa "lotta continua" fu largamente finanziata dalla CIA.

provate a rileggere l'articolo alla luce di questo fatto (Blondet documenta sempre i suoi interventi) e forse certe "cose di stato" saranno molto piu' lucide e meno fumose...

d'altra parte anche il Ferrara che lo ospita si è pubblicamente vantato di avere tra i suoi finanziatori la CIA...

la democrazia è l'alibi del potere
BlSabbatH
Inviato: 26/6/2007 10:44  Aggiornato: 26/6/2007 11:00
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
mentre in urss si soffocava la libertà d'espressione con la rozza forza, nel democraticissimo occidente ci si prendeva gioco delle masse intorbidendo le acque a destra e a manca.. ma tanto tutto era già stato deciso a yalta, nel '45

la chiara e forte appartenenza politica degli anni 70 in italia era manipolata dalla strategia della tensione, con alti costi, forti rischi e instabilità. oggi il sacro dio P.I.L. ha dato stabilità e sicurezza.. un pò come nel "nuovo mondo" di huxley

una molotov in meno e un pantalone a vita bassa in più, tanto alla fine il popolo non ha mai deciso un cazzo.

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
LaoTzu
Inviato: 26/6/2007 11:27  Aggiornato: 26/6/2007 11:27
Mi sento vacillare
Iscritto: 1/2/2006
Da: Prefettura di Ku stato di Chu provincia di Henan o forse Gouyang in Anhui o forse ...
Inviati: 672
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
Si ma la notizia dov'è !?

Sto quieto a non far nulla, arriva la primavera e l'erba cresce rigogliosa.
FOTO
rumenta
Inviato: 26/6/2007 11:30  Aggiornato: 26/6/2007 11:30
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2006
Da: Repubblica di Genova
Inviati: 801
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
qui l'articolo di blondet sui legami tra LC e cia.

e, come sempre, pian piano si uniscono i puntini.......



"La verità dev'essere brutale, violenta, armata ed arrabbiata. Altrimenti soccombe."
Redazione
Inviato: 26/6/2007 12:38  Aggiornato: 26/6/2007 12:38
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
LAO-TZU: Le notizie le danno i giornali, noi le commentiamo.

Bambooboy
Inviato: 26/6/2007 12:58  Aggiornato: 26/6/2007 12:58
Mi sento vacillare
Iscritto: 27/12/2006
Da:
Inviati: 535
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
mi sfugge il senso per il quale bisognerebbe prestare anche solo un minimo di attenzione alla parole che dice sofri : uno che le 'capriole' le sa fare bene anzi benissimo, tanto da finire stipendiato dal mondo editoriale del berlusca.

Gustav
Inviato: 26/6/2007 13:08  Aggiornato: 26/6/2007 13:08
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/9/2006
Da: Pisa
Inviati: 80
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
...grande!

"Non sempre chi ti butta la cacca addosso lo fa per farti del male, non sempre chi ti tira fuori della cacca lo fa per farti del bene, ma soprattutto, quando sei nella cacca fino al collo, stà zitto!"
HAVEADREAM
Inviato: 26/6/2007 14:31  Aggiornato: 26/6/2007 14:31
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/8/2005
Da:
Inviati: 209
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
Buongiorno a tutti.
Condivido l'analisi finale di Rascalcitizen, quando afferma
La questione riassume e contiene emblematicamente tutte le negatività e i difetti della sinistra italiana, la cui onda lunga ha conseguenze fino ai nostri giorni.
In effetti, con venti anni di lotte, per arrivare agli anni 70 e pensare di fare a meno del sostegno delle masse e di chi quindi ha lottato, cercando di realizzare sogni e speranze con l'uso delle armi, significa non essere di sinistra o di destra.
Significa essere incoscienti e criminali. Sia a destra che a sinistra.
Significa anche rientrare stupidamente nello schema della "strategia della tensione", dove i neri alla fine non sono altro che semplice pedine come i rossi.
L'unica cosa che li accomuna è il numero dei morti e delle morti inutili, anche solo per aver usato una bomboletta spray o per aver contestato aspramente e a voce alta in una assemblea scolastica una corrente politica piuttosto che un'altra.

Sulla indiscrezione di Sofri, no comment.
Dopo trentatreanni, e da un fatto con riscontri uguale a zero......
Forse è più facile scoprire se le lesioni ai crociati dei ginocchi del faraone Amenofi IV siano riconducibili alle sue frequenti eiezioni intestinali che lo costringevano a stare piegato sulla turca per diverse ore al giorno.

Perchè, signori,qui stiamo parlando proprio delle mummie e dei segreti del continente perduto di Atlantide.
Ma nessuno di questi signori archeologi che parla, parla, parla, scrive (e vende), porta fatti, persone e prove.
Tra terroristi, estremisti, anarchici e politicanti, in quanti hanno veramente raccontato quanto è successo in quegli anni?

Sofri è l'ultimo della serie, e purtroppo non fa eccezione, fermo restando la mia solidarietà per un uomo accusato di un omicidio ancora poco chiaro, legata ad una morte poco chiara come quella di Pino Pinelli.

Al2012
Inviato: 26/6/2007 15:03  Aggiornato: 26/6/2007 15:03
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2158
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
Complimenti per il pezzo. Condivido l’analisi ed il ragionamento.

Voglio mettere in evidenza, un pezzo, perché penso che sia utile ragionarci sopra con attenzione, che poi è il succo dell’articolo (a mio avviso)

<< Coltivare l'illusione che il sistema possa essere sconfitto investendo le proprie energie esclusivamente sul terreno politico, contrapponendosi sterilmente e politicamente agli aspetti più odiosi dell'oppressione statale, salvo poi credere che la stessa macchina statale possa essere strumento di un potere "proletario" alternativo a quello borghese; lottare permanentemente "contro" e mai "per"; farsi portatori della logica della "presa del potere" a tutti i costi, senza interrogarsi su quale possa essere una reale strada per la liberazione e per l'autoemancipazione degli oppressi.


Assumere l'ottica del fine che giustifica i mezzi, senza curarsi affatto dell'indispensabilità dell'armonia tra mezzi e fini per chi si batte per l'emancipazione della gente, conduce inevitabilmente ad assomigliare pericolosamente al nemico che si dice di voler combattere. >>

In effetti, rivoluzioni, lotta contro le dittature, governi rovesciati dalla rivolta popolare, la storia della umanità ne è piena, ma la Vera Democrazia non è mai sorta.

E’ forse colpa dell’uomo che è antidemocratico geneticamente ??

E’ geneticamente egoista per cui trova solo “fini” per una emancipazione personale a discapito di quella del vicino ??

“Capire … significa trasformare quello che è"
florizel
Inviato: 26/6/2007 15:23  Aggiornato: 26/6/2007 15:25
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
Dall'articolo:
Citazione:
D'Amato gli propone la realizzazione di una "mazzetta di omicidi" e Sofri cosa fa? Lo invita ad andarsene, e custodisce gelosamente per sè e pochi intimi questo vero e proprio segreto di stato...per oltre trent'anni.


Già. E' questa la cosa che più dovrebbe smuovere una riflessione: dopo trent'anni. Perchè? In vista, o in cambio, di cosa?
Forse, inserendo la "confessione" di Sofri nell'attuale contesto della tanto reiterata "antipolitica", si spera di adottarla a "monito", per scoraggiare quelle prese di distanza scaturenti dalla delusione verso gli ambiti istituzionali;

prese di distanza a cui si attribuisce, inevitabilmente e strumentalmente, un carattere "eversivo", un "codice segnaletico" inequivocabile ed aprioristico. E tale attribuzione, se l'ipotesi fosse reale, dimostra quanto sia diventato necessario, per le classi dirigenti ed il mondo politico, "mettere le mani avanti" a scongiurare uno scollamento tra cittadini ed istituzioni stesse.

HAVEADREAMCitazione:
Ma nessuno di questi signori archeologi che parla, parla, parla, scrive (e vende), porta fatti, persone e prove.


E' questo che fa pensare più ad un uso "strategico" della notizia, piuttosto che alla possibilità di mettere in luce quelle che, per lo stato, sarebbero veri e propri elementi di accusa.

Qualche link circa la notizia:

Sofri: lo Stato mi propose un delitto

Il diavolo in cucina con Sofri

Altre polemiche sul condannato Sofri

"Noi, lo Stato, Calabresi e Pinelli".

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
LaoTzu
Inviato: 26/6/2007 16:25  Aggiornato: 26/6/2007 16:25
Mi sento vacillare
Iscritto: 1/2/2006
Da: Prefettura di Ku stato di Chu provincia di Henan o forse Gouyang in Anhui o forse ...
Inviati: 672
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
Citazione:

Autore: Redazione Inviato: 26/6/2007 12:38:25

LAO-TZU: Le notizie le danno i giornali, noi le commentiamo.


Si Max io mi riferivo alla "notizia" infatti, non al lecito articolo di commento Luogocomunista.

Tu lo sai, che per me, nel mondo dell'informazione (eanchesenondovreidirlo della disinformazione) tutto è CIA!

Non mi ricordo quale "Cì-oso" diceva: "un giornalista vale più di 20 agenti".

Sto quieto a non far nulla, arriva la primavera e l'erba cresce rigogliosa.
FOTO
shevek
Inviato: 26/6/2007 17:07  Aggiornato: 26/6/2007 17:07
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
Salut y Libertad Rascalcitizen...


della questione ne discutemmo personalmente all'inizio della prima esternazione del Sofri e. come certo ricordi, avevo già "predetto" il nome di Amato.

Quoto in pieno il tuo articolo. Nei processi di "clandestinizzazione" dell'agire politico, iniziati negli anni settanta, la lotta armata è stata solo un aspetto: tra massoneria, servizi più o meno "deviati" e gruppi armati eterodiretti, la nostra vita è stata pilotata e deviata. La riflessione "complottista" si mostra oggi come uno strumento di difesa per il domani, per la nostra libertà da ogni potere - occulto o meno.


Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
www.portadimassa.net - WEB-TV e non solo di Filosofia
LaoTzu
Inviato: 26/6/2007 17:38  Aggiornato: 26/6/2007 17:38
Mi sento vacillare
Iscritto: 1/2/2006
Da: Prefettura di Ku stato di Chu provincia di Henan o forse Gouyang in Anhui o forse ...
Inviati: 672
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
Autore: Al2012 Inviato: 26/6/2007 15:03:30
<<Assumere l'ottica del fine che giustifica i mezzi, senza curarsi affatto dell'indispensabilità dell'armonia tra mezzi e fini per chi si batte per l'emancipazione della gente, conduce inevitabilmente ad assomigliare pericolosamente al nemico che si dice di voler combattere. >>


E' solo uno dei tanti affascinanti modi per intortare ed arruolare soldati nell'eterno gioco delle "uniche strade possibili".


Autore: Al2012 Inviato: 26/6/2007 15:03:30
In effetti, rivoluzioni, lotta contro le dittature, governi rovesciati dalla rivolta popolare, la storia della umanità ne è piena, ma la Vera Democrazia non è mai sorta.


Quindi ... vuol dire che ...

Autore: Al2012 Inviato: 26/6/2007 15:03:30
E’ forse colpa dell’uomo che è antidemocratico geneticamente ??
E’ geneticamente egoista per cui trova solo “fini” per una emancipazione personale a discapito di quella del vicino ??


Si è egoista, non ha nulla a che vedere con un essere razionale, come spesso erroneamente si crede, è troppo sensibile al suono del piffero ... e sono troppo efficienti le organizzazioni di pifferai scaltri contro i pifferai scalzi.

Non mi ricordo dove lessi una frase "inglisc" del tipo: "non ci sono limiti alle cose che può fare un piccolo gruppo di persone intelligenti" ... suona bene ... basta aggiungere ... dotate di sufficiente avidità e abbondante crudeltà.

Sto quieto a non far nulla, arriva la primavera e l'erba cresce rigogliosa.
FOTO
Linucs
Inviato: 26/6/2007 18:28  Aggiornato: 26/6/2007 18:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
E’ forse colpa dell’uomo che è antidemocratico geneticamente ??

Ci mancherebbe altro!

E’ geneticamente egoista per cui trova solo “fini” per una emancipazione personale a discapito di quella del vicino ??

Intendi dire che qualcuno potrebbe trovare vantaggioso proporre alcuni "progressi sociali" che in realtà nascondono ben altri fini?

rascalcitizen
Inviato: 26/6/2007 18:46  Aggiornato: 26/6/2007 18:46
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/7/2005
Da: napoli
Inviati: 249
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
Al2012 Citazione:
In effetti, rivoluzioni, lotta contro le dittature, governi rovesciati dalla rivolta popolare, la storia della umanità ne è piena, ma la Vera Democrazia non è mai sorta.


Salve a tutti.
Mi sembra che le domande che si pone Al2012 siano fondamentali e, soprattutto, rappresentino le "madri" di tutte le domande...
Domande che molti si stanno ponendo, a vari livelli.

Io non credo che l'uomo sia "geneticamente antidemocratico". Credo piuttosto che esista un sistema che fa leva sugli aspetti peggiori insiti nella natura umana.
Ma se ci sono gli aspetti peggiori, devono esistere anche gli aspetti migliori....solo che spesso, nell'epoca che stiamo vivendo, si fa fatica a rintracciarli.

E' chiaro che tutto questo discorso ha ben poco a che vedere con la "politica".

Se l'umanità, che attualmente sta camminando pericolosamente sul filo del rasoio, avrà una possibilità di, passatemi il termine, salvarsi o autoemanciparsi, questa passerà esclusivamente per una "umanizzazione" costante della vita in tutti i suoi aspetti. Nel far venire alla luce le potenzialità migliori dell'essere umano, nella sua interezza...Queste il sistema non ce le ha ancora sottratte completamente.

LaoTzu
Inviato: 26/6/2007 18:57  Aggiornato: 26/6/2007 18:58
Mi sento vacillare
Iscritto: 1/2/2006
Da: Prefettura di Ku stato di Chu provincia di Henan o forse Gouyang in Anhui o forse ...
Inviati: 672
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
Autore: rascalcitizen Inviato: 26/6/2007 18:46:36

Se l'umanità, che attualmente sta camminando pericolosamente sul filo del rasoio, avrà una possibilità di, passatemi il termine, salvarsi o autoemanciparsi, questa passerà esclusivamente per una "umanizzazione" costante della vita in tutti i suoi aspetti. Nel far venire alla luce le potenzialità migliori dell'essere umano, nella sua interezza...Queste il sistema non ce le ha ancora sottratte completamente.


Scusate non resisto: ... e la marmotta incarta la cioccolata!

Sto quieto a non far nulla, arriva la primavera e l'erba cresce rigogliosa.
FOTO
rekit
Inviato: 26/6/2007 19:30  Aggiornato: 26/6/2007 19:30
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
cit:
o non credo che l'uomo sia "geneticamente antidemocratico". Credo piuttosto che esista un sistema che fa leva sugli aspetti peggiori insiti nella natura umana.
Ma se ci sono gli aspetti peggiori, devono esistere anche gli aspetti migliori....solo che spesso, nell'epoca che stiamo vivendo, si fa fatica a rintracciarli.

E' chiaro che tutto questo discorso ha ben poco a che vedere con la "politica".

Se l'umanità, che attualmente sta camminando pericolosamente sul filo del rasoio, avrà una possibilità di, passatemi il termine, salvarsi o autoemanciparsi, questa passerà esclusivamente per una "umanizzazione" costante della vita in tutti i suoi aspetti. Nel far venire alla luce le potenzialità migliori dell'essere umano, nella sua interezza...Queste il sistema non ce le ha ancora sottratte completamente
....................

nell'epoca che stiamo vivendo....
attualmente sta camminando pericolosamente.......
il sistema.............


pur condividendo in linea generale l'articolo ti chiedo:
quandomai c'e' stata un'epoca con un sistema pacifico,limpido, senza l'ombra del baratro?
non mettiamoci a fare i catastrofisti

l'occasione fa l'uomo ladro, assassino, e corrotto, etc...etc... cosi e' stato, cosi e' e cosi sara per sempre...
non c'e' modo di evitarlo

rascalcitizen
Inviato: 26/6/2007 19:41  Aggiornato: 26/6/2007 19:41
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/7/2005
Da: napoli
Inviati: 249
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
Citazione:
non mettiamoci a fare i catastrofisti


Ciao rekit, insomma non c'è via di scampo a quanto pare....
Capisco quello che vuoi dire, ma credo che questa epoca sia più pericolosa delle precedenti.
In passato sembrava ci fosse stato qualche episodio della storia in cui si iniziava ad intravedere una possibile strada diversa, ma era, appunto, solo una possibilità.
Poi purtroppo spunta fuori "l'occasione".
"L'occasione" di cui parli si chiama POTERE ed è quello che trasforma l'uomo in assassino, corrotto, ecc.
Dobbiamo per forza rassegnarci?

fiammifero
Inviato: 26/6/2007 20:04  Aggiornato: 26/6/2007 20:04
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
Citazione:
Dobbiamo per forza rassegnarci?

no, ma neanche sognare utopicamente.
Bisogna solo avere vista acuta e mira precisa,e non parlare solo di generico potere quale fosse un'entità astratta,ha nomi e cognomi
E' come per lo stato,generico incolpare lo stato o le istituzioni,hanno persone che li fanno funzionare,atttenzione a guardare la luna non il dito che la indica

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
apocalisse
Inviato: 26/6/2007 21:43  Aggiornato: 26/6/2007 21:43
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/6/2007
Da:
Inviati: 47
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
la vera democrazia è esistita: nata e morta ad atene 2400 anni fa...abbiamo provato ad adattarla agli stati nazionali ma è impossibile per i cittadini esercitare sovranità e controllo e responsabilità a fronte di una comunità di 50 milioni di persone; e quando il controllo sfugge, è gioco facile per chi detiene dall'origine potere e denaro creare le condizioni per incrementarli...qualche giorno fa si parlava dei black bloc infiltrati in germania e dell'assurda prosecuzione di tecniche di protesta così facilmente criminalizzabili e picchiabili con tanta grazia e senso appagante di giustizia; non è che assistiamo alla stessa vicenda?
certo è che i nostri archivi segreti non si apriranno mai, neanche per dirci se cossiga è veramente sardo o è il figlio naturale del generale custer!

pensa intergalattico, agisci interplanetario
Siudal
Inviato: 26/6/2007 21:49  Aggiornato: 26/6/2007 21:49
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/5/2007
Da:
Inviati: 70
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
Citazione:
"nel 1974 il funzionario dell'Ufficio Affari Riservati del ministero dell'interno, Federico Umberto D'Amato, si reca..."

Poco oltre:
"La struttura retta da D'Amato fu sciolta nel 1974, due giorni dopo la strage di Brescia, ma il nostro volenteroso serv...itore...."

Mhhhh....

Qualcuno sa le date esatte?

“Uno degli effetti veramente negativi della religione è che si insegna a considerare una virtù il pascersi della propria ignoranza.” Richard Dawkins, The God Delusion.
winston
Inviato: 26/6/2007 22:09  Aggiornato: 26/6/2007 22:14
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/10/2005
Da: Eurasia
Inviati: 392
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
Come riassunto da qualcuno: “il ’68: Mario Capanna” “la tragedia del titanic: Leonardo di Caprio” “Lotta Continua: Adriano Sofri” ...

Poca sorpresa per le uscite di Adriano, questo: il principe sapiente sconvolge quanto il “re degli ignoranti”... Un poco stringata la sintesi che lo ha reso personaggio “Dopo alcuni anni (...) condannati sulla base di prove ed indizi insufficienti ed in buona parte inesistenti.” ma, a prescindere: con un curriculum rotto a tanto, la discrezione usata al d’Amato fu coerente con l’esprit du temp: il motivo era in sintonia con lo spartito del movimento (Calabresi, Pedrazzini, Alceste Campanile); la proposta fu indecente solo per via del bersaglio: intoccabile unta sinistra, non per il rito, già ispirato a principi del tipo “uccidere un fascista non è reato” “colpiscine uno per educarne 100” “hazel 36, fascista dove sei?”...

Come risposta ad altri “perchè”, certo aiuta grattare certe collusioni CIA di cui si è detto e chiedersi il solito cui prodest, oltre a scorrere l’organigramma dei caporioni lottatori ed aggiornarsi sulle loro vicende: il generale approdo alla greppia del potere è cospicua prova di vizio e servizio. La rarità di apostati è indizio che anche i gregari si siano adeguati, il “patrimonio umano “(boni quelli) di migliaia di militanti in buona fede. “ è forse meglio definito “peculio”: portatori di spranga prima, portatori d’acqua dopo; i sofristi si fanno sofisti.

"Chi controlla il presente controlla il passato, chi controlla il passato controlla il futuro" Orwell, 1984
rekit
Inviato: 26/6/2007 22:48  Aggiornato: 26/6/2007 22:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
cit:
Dobbiamo per forza rassegnarci?
.............
non che la cosa mi ecciti o mi faccia sentire meglio, ma hai alternative concrete?
con tutto il rispetto per chi naviga su luogocomune (me compreso) e denuncia certe situazioni o commenta la nostra fantomatica societa', ma credo che serva a poco.
intendo dire che probabilmente ai tempi dei romani, o nel medioevo oppure nel rinascimento l'opposizione al potere sottoforma di gruppi piu o meno organizzati sia sempre esistita come sempre e' esistito l'abuso di potere...il risultato e' quello che vediamo oggi e che vedremo in futuro...

chiamalo cinismo,o rassegnazione se vuoi ma purtroppo e' cosi.....

lamefarmer
Inviato: 26/6/2007 22:51  Aggiornato: 26/6/2007 22:52
Mi sento vacillare
Iscritto: 23/9/2005
Da: vacu°u(m)
Inviati: 334
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
Ti ringrazio Rascalcitizen,
per l'ottima sintesi e i tanti elementi che mi mancavano per mettere un po' di tessere al loro posto.

Però, però, non posso non diventare triste nel vedere quanta poca strada é stata fatta da quando la strategia del binario di ferro é stata messa in piedi.

Una strategia semplice e rudimentale, usata dalla chiesa, ereditata dai Romani, e forse ancora più anticamente dagli Egizi: Fornire al popolo bove un motivo per combattere e mettere gli uni contro gli altri quando é necessaria l'attesa.

Certamente le tecniche oggi sono molto più raffinate, perché abbiamo mezzi a disposizione di potenza mai sperimentata prima (da memoria umana)

Il Binario di Ferro, così lo chiamo, perché é una sottigliezza figlia di un passato ricco di successi, nata con l'industria ed in particolare con la ferrovia, primo vero mezzo per lo spostamento di massa a basso costo per grandi tragitti.

Binario, perché fatto di due opposti fissi: il potere del denaro e il potere della persona. Che poi se vogliamo é anche una visione del passato un po' romantica, che sostituisce Artù a Gengis Kan, contrapposta al progresso, cioé al sudario che copre il volto marcio di un cadavere (l'industria) divorata al suo interno dai vermi (i giochi della finanza).

Se infatti leviamo alla società la falsa scusa che il progresso é emancipazione (qualcuno mi dovrebbe spiegare da cosa, dai veleni che ci stanno uccidendo?) non rimane che l'altra faccia della medaglia: senza libero denaro, non c'é accesso ai piani alti della società, quindi chi si trova da quelle parti a tutto l'interesse a privarti di tali prospettive e a schiacciarti giù nella polvere.

Come? Facile con i doni. Con il volto buono di Babbo Natale e le canzoncine dolci di bambini innamorati del mondo. Basta prendere, basta volere.
Poi però con la mano libera appena ti avvicini ti vengono strette le palle dentro una morsa indistruttibile.

Sono doni. Perché dovresti esserne preoccupato? Poi però scattano le richieste, le contropartite del Paese dei Balocchi.
Il problema però é che nel Paese dei Balocchi non ci siamo "andati" ci siamo nati. Siamo nati già con le catene ai coglioni ed é difficile in questa posizione anche solo ammettere di essere i figli dell'asino.

Allora ti arrabbi. E' lì che scatta la trappola: se ti arrabbi devi reagire, se vuoi reagire devi uscire, se vuoi uscire hai due porte: quella falsamente vera e quella veramente falsa, così segui sempre gli stessi solchi: diventerai un sognante utopista o un bastarto ma con i piedi ben piantati a terra.

In entrambi i casi avrai la strada lastricata di buone intenzioni e di timori (cioé odio) che faranno di te un uomo piccolo vulnerabile e manovrabile. Anche se sei intelligentissimo.
E non occorre neppure che si sacrifichino al gioco del binario di Ferro tutti: basta uno stadio, un drappello di eroici valorosi, le fiere e tanto tanto bel pubblico che tifa, magari in TV.


Ognuno parla di se stesso, sempre e comunque
clausneghe
Inviato: 26/6/2007 23:06  Aggiornato: 26/6/2007 23:06
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/4/2006
Da: nordcentro
Inviati: 1679
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
Ottimo scritto Rascalcitizen


Metti l'accento sulle infiltrazioni maliziose e i doppi giochi che si svolgono
nel fosco sottobosco del potere...

dove individui che credono lecita , praticandola, la violenza come leva per raggiungere il dominio sugli altri uomini, non fanno fatica a mettersi d'accordo..

Naturalmente sulla pelle dei militanti in buona fede, in quanto tali ,babbei per antonomasia siano essi Statalisti o Rivoluzionari..

Il Sofri non mi è per nulla simpatico,mi sembra una versione spinta dell'amico istituzionale -voltaggabbana Bertunsconi ...

Il Calabresi riposi in pace, se ce la fà...

In definitiva niente di nuovo sotto il sole (che scalda sempre di più! )

Tutte le persone di buon senno sanno che la mano che tirava le bombe

nella "stagione della tensione" ,senza tanti giri di parole, apparteneva allo Stato...

All'Autore Rascal che saluto affettuosamente va cmq il merito di aver riproposto questa vecchia storia ,con l'aggiunta di nuovi particolari che però temo ahimè,non faranno gridare nessuno allo scandalo....

Al2012
Inviato: 26/6/2007 23:22  Aggiornato: 26/6/2007 23:22
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2158
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
X Rascalcitizen
Condivido ancora il tuo pensiero.


Criticare è lecito e doveroso, ma oltre a demolire o smontare o deridere, bisogna anche saper costruire una alternativa.
Per costruire una alternativa bisogna: comprendere i problemi cercando l’origine da cui nascono, e cercare le soluzioni.
Criticare etichettando con le varie etichette è troppo facile, ripeto è giusta l’analisi critica, e anche l’ironia, ma se non è seguita da un ragionamento che porta verso una proposta diversa, non serve a nulla.

La forza e l’ingegno per non rassegnarsi alla situazione, la capacità di sognare e di credere alle “utopie” è una delle caratteristiche che distingue l’uomo dal resto degli animali. Questa è una caratteristica genetica propria dell’essere umano, che lo differenza dal resto della natura.

Prima che l’uomo costruisse l’aeroplano, era una “Utopia” pensare che fosse possibile volare con un mezzo più pesante dell’aria, e in buona fede ne era convinta la maggioranza delle persone, a questo punto mi domando: che cosa è una “Utopia”, visto che la storia è piena di utopie,che in seguito sono diventate realtà ??

A che serve dire che l’umanità è una accozzaglia di egoisti, pronti a montare sulla testa degli altri per stare più in alto, così è e così sarà per sempre ?? Amen !!
Non è forse questo il pensiero principe su cui si appoggia il POTERE ??
Pensare che l’uomo è immondo e che quindi ha bisogno di una guida forte che riesca a controllarne gli istinti bestiali, non è forse il “fine” che giustifica i mezzi adottati dal POTERE ??

Nomi e cognomi delle persone che si sono alternate al potere, sono ovviamente tante, ed ogni periodo ha avuto i propri personaggi. Ma la gestione del “Potere”, sia pure con ideologie e tecnologia del tempo, è rimasta praticamente identica. Dominio di pochi eletti, sulla massa peccaminoso del resto dell’umanità.

Per indicare la luna nel cielo basta un dito, ma una volta trovata la luna bisogna distogliere l’attenzione dal dito. Ma in questo specifico caso: che cos’è la luna e che cosa è il dito ?

Da come la vedo io, in questo caso, la luna è il potere e il dito chi lo detiene.

In risposta alla domanda di Lao Tzu, sul fatto che la Vera Democrazia non è mai sorta, non vuol dire che sia “utopia”, vuol dire che dobbiamo creare le condizioni perché questo possa avvenire, un po’ come con l’aereo, ma molto più complessa è difficile.

Il potere può essere paragonato ad una entità astratta, che cambia le persone quando lo tengono in mano, è questo il punto …..

“Capire … significa trasformare quello che è"
vincenzo
Inviato: 26/6/2007 23:54  Aggiornato: 26/6/2007 23:54
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/6/2004
Da: u-oy-topos middle Oceania
Inviati: 1304
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
Pace e bene a tutti

A te rascal

Citazione:
ma credo che questa epoca sia più pericolosa delle precedenti.
In passato sembrava ci fosse stato qualche episodio della storia in cui si iniziava ad intravedere una possibile strada diversa, ma era, appunto, solo una possibilità.
Poi purtroppo spunta fuori "l'occasione".
"L'occasione" di cui parli si chiama POTERE ed è quello che trasforma l'uomo in assassino, corrotto, ecc.


Non lo so, non ho vissuto epoche precedenti, in ogni caso quello che scrivi mi fa riflettere ancora una volta su qualcosa che vado pensanso da anni. Il potere affascina e prima o poi "ogni" intento di dissidenza sfocia nel ripercorrere i passi precedenti. Infatti, pare che il che fare sembri sempre il quesito ricorrente e la domanda, cambiare da dentro o da fuori il sistema, pure.

L'uomo, si sa, è molto bravo a trovare autogiustificazione e a mutare "coerentemente" pensiero col passare degli anni e al cambiare delle condizioni sociali economiche e politiche.

Tu mi pare poni l'accento proprio su ciò e, in passato già ne abbiamo discusso e la conclusione sembra proprio essere "rassegnazione".

Se anche intenti, partiti con nobili propositi, sono arrivati li dove sono arrivati, ebbene si, sarà il potere, col suo fascino. E noi? Alcuni di noi aspetteranno di essere corteggiati dal potere, altri vivranno una vita ordinaria arrabbiandosi e provando a riflettere, altri ancora vivranno in tranquillità senza arrabbiarsi più di tanto...

Un saluto a te

1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
lamefarmer
Inviato: 27/6/2007 12:13  Aggiornato: 27/6/2007 12:13
Mi sento vacillare
Iscritto: 23/9/2005
Da: vacu°u(m)
Inviati: 334
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
Citazione:
A che serve dire che l’umanità è una accozzaglia di egoisti, pronti a montare sulla testa degli altri per stare più in alto, così è e così sarà per sempre ?? Amen !!


A cominicare a fare un po' di autocritica, in un mondo dove manca persino il principio della critica oggettiva -sostituito da quella soggettiva- ?

Citazione:
Non è forse questo il pensiero principe su cui si appoggia il POTERE ??


Il potere non si fonda su pensieri ma su asservimenti: nell'istante in cui ti dichiari servo di un qualunque padrone, umano o no, trasferisci potere. Di solito cio avviene per timore, odio o invidia, raramente per generosità e amore, poi comunque anche negli ultimi due casi chi riceve é sempre tentato ad approfittarne.

Citazione:
Pensare che l’uomo è immondo e che quindi ha bisogno di una guida forte che riesca a controllarne gli istinti bestiali, non è forse il “fine” che giustifica i mezzi adottati dal POTERE ??


L'uomo non ha bisogno di nessua guida forte, ma di rendersi conto che nessuno, nemmeno lui stesso e necessario a questo mondo. A quel punto le paure svaniscono come neve al sole assieme alla volonta di rompere le palle al prossimo.

Ognuno parla di se stesso, sempre e comunque
rascalcitizen
Inviato: 27/6/2007 19:34  Aggiornato: 27/6/2007 19:36
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/7/2005
Da: napoli
Inviati: 249
 Re: Le Relazioni Pericolose: Sofri e l'Ufficio Affar...
Citazione:
Il potere può essere paragonato ad una entità astratta, che cambia le persone quando lo tengono in mano, è questo il punto …..


Al2012, condivido e mi sembra molto interessante questo tuo approccio verso una questione così complicata, così come quel che dice lamefarmer.
E' vero, il potere è qualcosa che cova dentro ognuno di noi: lo si nota nelle relazioni sociali, nei rapporti familiari genitore-figlio, nelle relazioni di coppia, ecc, Insomma in tutti gli aspetti della vita delle persone.Per non parlare dei rapporti tra istituzioni statali/cittadino...

Ma se il potere ha questa terribile capacità di "cambiare" le persone, esiste qualcosa di "altro", di "benefico" che possa cambiare decisamente in meglio l'individuo??
Io credo che esista quel qualcosa. Non so se possiamo chiamarlo "ricerca del bene" o tendenza verso la solidarietà o forse dovremo inventarci altri termini...

E' un qualcosa che nel corso della storia umana, nei grandi come nei piccoli eventi, fa spesso capolino, per poi scomparire e riapparire quando uno meno se l'aspetta... E' quella specie di utopia concreta che sembra sia lì lì per realizzarsi, per venire poi risucchiata dai labirinti del potere...

Hai ragione quando dici che "dobbiamo creare le condizioni" per far sorgere quella che tu chiami la Vera Democrazia, ma io forse potrei chiamare una umanità autoemancipata o liberata.
Ma c'è una questione imprescindibile per creare le condizioni: non dobbiamo rassegnarci, non diffondere quel messaggio secondo il quale "l'umanità è un'accozzaglia di egoisti", e non c'è nulla da fare, ecc,ecc.
Così rischiamo di veicolare, anche in buona fede, il messaggio del potere e
l' adattamento ad esso...
Se ognuno si sforzasse, anche nel proprio piccolo, di riconoscere il potere anche dentro sè stessi, per tentare di espellerlo dalle relazioni umane, sarebbe una cosa non da poco....


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