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opinione : A DIFESA DELL'AMERICA
Inviato da Redazione il 24/5/2004 23:23:09 (2646 letture)


Sin
dal giorno in cui è nato, due mesi fa, questo sito ha mostrato
senza ambiguità come il suo scopo non sia tanto quello di dare
notizie (quelle più o meno sono a disposizione di tutti, ormai),
ma di commentarle da una precisa angolazione. E negli ultimi giorni
abbiamo avuto una piacevole crescita sia di letture che di iscritti. Ma
fra i molti messaggi di incoraggiamento, c'è stato anche chi ha
voluto  far notare un
eccessivo, diffuso antiamericanismo, che sbilancia il sito e lo fa
apparire più “sessantottardo” di quello che vorrebbe essere.
Abbiamo cercato di dare una risposta, anche e soprattutto per noi
stessi, perchè di certo qui nessuno viaggia a scienza infusa.



A DIFESA DELL’AMERICA




Fra scandalo torture, omicidio Berg, e tutto quello che ormai esce
giornalmente dai tombini più imprevisti, la nostra
capacità di comprendere, accettare e digerire nuove
realtà negli ultimi tempi è stata messa a dura prova.


Ed è vero, la homepage ultimamente gronda di veleno
antiamericano da ogni poro. E dispiace che debba essere così,
perchè in fondo non è l’America il nostro vero bersaglio,
ma chi la guida in questo momento. Che non è affatto quel
pover’uomo di George Bush, sia chiaro: a lui va già bene se
prima di morire si renderà conto di essere davvero lui quello
fotografato dietro la scrivania presidenziale. No, alla
guida dell’America, e quindi del mondo, sta oggi ...

... una stretta cerchia di petrolieri, di industriali, e di costruttori
di macchine da guerra, che manovrano Bush tramite i suoi più
vicini collaboratori, Dick Cheney, Karl Rowe e Condolezza Rice. Lo
scopo di questa cerchia, enfaticamente descritto dal cosiddetto PNAC
(Project for the New American Century), è quello di ricostuire
l’ordine mondiale, con gli USA che lo controllino in maniera non tanto
diversa da come lo faceva la Roma imperiale di duemila anni fa. Le
conseguenze sono state guerre totalmente artificiali ed assolutamente
illegali, scatenate grazie ad un’operazione –
l’11 Settembre – che a sua volta rappresenta il pinnacolo storico del
crimine di stato organizzato. Ed è forse il dolore di vedere
l’Italia legata a filo doppio a questa ondata di barbarismo che ci fa
spingere l’acceleratore al massimo contro l’amministrazione USA di
queste ore.



Ma in realtà qui nessuno è anti-americano per partito
preso (anzi, un’hamburger, presa con le dovute precauzioni, piace sempre a
tutti), proprio come nessuno è antisemita solo per il fatto di
discordare a fondo con le scelte di Ariel Sharon. Gli ebrei non sono il
governo israeliano, come gli americani non sono quello americano.



Sta però a loro, ai popoli di ciascun paese, valutare se tenersi
o meno i leaders che si sono scelti. E così anche noi, nel frattempo,
cerchiamo di dare una mano - una goccia nell’oceano, sia chiaro, ma chi
è in grado di versarne due? - a risvegliare anche nei nostri
connazionali quei sentimenti che dovrebbero impedire all’attuale
governo di proseguire nella politica scellerata che ha scelto di
sposare.



Sembrerà quindi paradossale, ma se un “odio di fondo” traspare, è comunque un odio a fin di bene. Il nostro.



Berlusconi aveva detto “voglio cambiare l’Italia”, e gli va
riconosciuto di esserci riuscito abbastanza bene. Adesso però
ridateci la nostra.



La Redazione





VEDI ANCHE:







PRIGIONIERI DELLA BUGIA -
La tenaglia mentale che immobilizza l'Occidente e gli impedisce di vedere la realtà che è sotto il naso di tutti.









SANGUE CHIAMA SANGUE - Una riflessione sulla mancanza di un organo di riferimento internazionale.







LA NOSTRA POSIZIONE POLITICA
- Quattro righe per dire quello che molti hanno già capito.





















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Autore Albero
Anakin
Inviato: 25/5/2004 9:18  Aggiornato: 25/5/2004 9:18
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/5/2004
Da:
Inviati: 34
 Re: A DIFESA DELL'AMERICA
Non credo assolutamente che questo sito sia anti-americano. L'operato dell'amministrazione Bush è contestato da una buona parte della popolazione mondiale, al di là delle fede di appartenenza e della cultura in cui si è cresciuti. Tutto è nato quando Bush ha deciso di fare guerra all'Irak. Nessuno era d'accordo e la sua ostinazione di andare avanti, ha attirato solo antipatie e dissensi. Nessuno toglie all'America e al suo popolo le grandi capacità che dimostrano in ogni settore, ma non per questo bisogna sempre e comunque dirgli "BRAVI! Avete ragione!" Questa volta hanno torto, hanno sbagliato e, a mio avviso, si sono dimostrati (sempre riferendomi ai governati) di essere delle vere e proprie iene.

Redazione
Inviato: 25/5/2004 9:51  Aggiornato: 25/5/2004 9:51
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: A DIFESA DELL'AMERICA
Ti ringrazio. La cosa sconvolgente - per me almeno - è che a tutt'oggi rimanga ancora un 40/42 percento della popolazione USA che si dice generalmente contenta dell'operato del presidente. (La stessa cifra era oltre i 90, al momento di attaccare l'Afghanistan!) Ora, tutti sanno che c'è uno "zoccolo duro" di conservatori, che piuttosto che ammettere errori di qalunque tipo andrebbe volentieri incontro al ridicolo più grossolano, ma questo è noto non superare il 22/25 per cento della popolazione adulta. Ma l'altro 15%, che fette di salame usa? Imbevute di inchiostro e foderate di catrame? M.M.

SWE
Inviato: 25/5/2004 14:29  Aggiornato: 25/5/2004 14:29
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 744
 Re: A DIFESA DELL'AMERICA
Non capisco... ma la "gente" ragiona con la propria testa o l'ha data in "affitto" a Bush & Co.? I quali, tutto sono tranne che "americani" "inglesi" o "italiani"... purtroppo ! Io penso invece che coloro che sostengono essere questo sito "antiamericano" e "sassantottardo" ( che brutto neologismo ! tra l'altro non vuol dire NIENTE...) se sono in buona fede evidentemente non hanno ancora "realizzato" bene come stanno le cose... Se sono in malafede... beh allora... non c'è niente da dire ! ( né da fare...a parte sperare...) emanuela

mc
Inviato: 25/5/2004 15:27  Aggiornato: 25/5/2004 15:27
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 A DIFESA DELL'AMERICA
La Propaganda e' riuscita a fare anche questo : porre chi denuncia i continui abusi di potere politico-economico da parte della Alta Finanza Internazionale (perche' non e' di americani che si parla ma di RICCHI contro RICCHI, uniti contro i poveri del mondo) in un angolo, costretto a scegliere di essere dei comunisti mangia-bambini o dei filo-terroristi complici delle stragi di AlQaeda&Co. Che poi questa Alta Finanza e' pilotata dalle multinazionali americane e' solo un caso, fortemente voluto, ma un caso... Grazie alla Propaganda anche gli oppositori politici di Sharon sono a scelta o terroristi palestinesi o antisemiti. Pero' che vasta possibilita' di scelta!? Detto cio', mi stupisco come si possa cedere il fianco nel negare di essere dell'una o dell'altra fazione imposta, senza rivendicare una posizione individuale di sconcerto, disgusto, disapprovazione totale semplicemente perche' e' quello che riflette il proprio pensiero. E anche perche' segue le normative Internazionali, perche' rispetta i diritti umani, o semplicemente perche' e' giusto che si sia contro. L'imperialismo non e' una teoria e' la realta'. Vero come le stragi israeliane a Gaza. Saluti mc

Quaglioz
Inviato: 25/5/2004 23:27  Aggiornato: 25/5/2004 23:27
So tutto
Iscritto: 25/5/2004
Da: Riviera Ligure
Inviati: 17
 Re: A DIFESA DELL'AMERICA
Gentile redazione, credo che le posizioni politiche di Luogocomune.net siano già spiegate ottimamente dall’insieme dei contributi che possiamo leggere sul sito che non da questo ultimo distinguo anti-ideologico. Se America vuol dire l’hamburger in ogni paese, la massificazione culturale, la mercificazione della salute pubblica, un sistema elettorale ottocentesco, un sistema giudiziario ridicolo, insomma, la dittatura dell’imprenditoriato (come la chiama Giulietto Chiesa) io SONO ANTI-americano e rivendico questa mia posizione. Non nel senso nazionalista ovviamente, ma nel senso di essere contrario all’ottusità, all’integralismo, alla visione del mondo unilaterale (quella stessa che gli americani denunciano nei loro alter-ego mediorientali). E’ chiaro che anch’io come voi sono cresciuto con la musica, il cinema e i prodotti televisivi americani. Statunitensi sono artisti e scrittori straordinari, o, per esempio, la più autorevole Agenzia per la Protezione dell’ambiente (US EPA). Ma non è un caso che alcuni degli americani che sono passati alla storia (E.L. Masters, W. Whitman, C. Chaplin, P.H. Dick, pescando a caso nel mazzo…) hanno denunciato le ipocrisie e le aberrazioni di un SISTEMA, che è quello dell’oligarchia mascherata da democrazia, insito nella costituzione degli USA fin dalle origini. Il controllo del potere economico su quello politico non è stato inventato dagli americani, ma negli USA ha semplicemente raggiunto, con le lobby e le corporazioni moderne, la perfezione dell’auto-conservazione, grazie ad un sistema di propaganda che “crea” il consenso democratico allo stesso modo dei desideri del consumatore sul mercato. L’America è il simbolo, la quintessenza della nostra civiltà deteriorata, in declino, senza via d’uscita, perché non riesce a valutare il mondo in altro modo se non con i parametri del PIL e del profitto a breve termine. Il fatto che nel terzo millennio siano ricominciate le guerre coloniali condotte sotto altro nome, non significa che c’è stato un cambiamento di leadership, la cui auspicabile sostituzione produrrà un mutamento di coscienze. Significa che è ancora viva l’anima razzista e genocida delle origini. Soltanto, i crimini contro l’umanità, che prima venivano perpetrati sottobanco e con l’imprimatur dell’ONU (organismo inutile e ipocrita), oggi vengono fatti alla luce del sole. Per altro, prima dell’amministrazione Bush, anche Clinton ha democraticamente bombardato i Balcani senza alcuna autorizzazione e legittimità internazionale. Cordiali saluti e complimenti per l’ottimo sito, Quaglioz

mc
Inviato: 26/5/2004 16:14  Aggiornato: 26/5/2004 16:14
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: PER DIFESA DALL'AMERICA
Perdonatemi la parafrasi del titolo, ma volevo introdurre una delle possibili soluzioni al Problema planetario. L'unico modo di sconfiggere la propaganda imperialista e' aumentare il livello culturale e liberare l'informazione dai vincoli finanziari. In questo modo si offrono i mezzi al popolo (che non dimentichiamolo mai, e' il vero finanziatore diretto ed indiretto di tutti i governi democratici... e non!) per capire e interagire nei processi evolutivi del proprio paese d'appartenenza, usando la politica. Tutti Noi 'occidentali', siamo stati vittime di un bombardamento mediatico (diciamo per periodo di circa 10 anni ... uhh! ...Per l'Italia praticamente il periodo di esistenza delle reti Mediaset... che coincidenza!), perpretato al fine di 'analfabetizzare' una intera generazione, per poi eliminare, piu' facilmente, ogni sfumatura individuale di tipo politico-sociale e controllare un'unica e confusa "massa" informe. Il Disegno e' semplice: Il primo passo e' la Comunicazione (leggi controllo culturale...), gli altri sono il controllo politico e la disgregazione istituzionale. Non a caso parlavo di Propaganda nel precedente intervento... Propaganda2 (meglio nota come P2): in un documento di un gran Maestro di Loggia di venti anni fa e' tutto teorizzato come in una sceneggiatura cinematografica. Tre anni fa la 'produzione' (diciamo alcuni tesserati di un noto Cineclub ...occulto...) ha messo in moto la macchina per la realizzazione di questa 'fiction' tutta italiana... e adesso dopo avercela propinata e riproninata per tre anni consecutivi, cercano di convincerci che e' ancora bellissima, totalmente diversa dall'inizio anche se identica, ma, soprattutto, che quella e' la realta' e non e' mai stata un film. Qualcuno in platea ci credera' ancora, qualcun'altro cambiera' cinema e autori. Gli spettatori della maggior parte delle nazioni occidentali sono piu' fortunati e hanno a disposizione piu' cinema. Hanno la possibilita' di cercarsi un'altro film (...la dottrina Bush sta minacciando anche questa possibilita' ... leggi M.Moore...). Gli italiani hanno a disposizione un solo cinema che e', si, una multisala, ma che trasmette nel 90% delle Sue, lo stesso film. Per dirla con i motori..... Michael Moore (che pare sia riuscito a trovare un distributore...) : ha fatto ribaltare questa macchina di propaganda targata Hollywood, l'ha rimessa in carreggiata e, usandone i pezzi ancora utilizzabili, pochi ma sufficienti, ha contrastato la scuderia favorita nella corsa... Casabianca Trophy. Ha gia' vinto quasi tutte le tappe... anche se come meccanico-tifoso non come pilota. Ed insieme a lui, speriamo possano gioire in molti, anche gli altri tifosi. mc


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