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media : The media is the message
Inviato da Redazione il 29/7/2007 4:40:00 (5455 letture)

Con questa intuizione folgorante, “il mezzo è il messaggio”, Marshall McLuhan aveva catturato, più di 40 anni fa, la quintessenza del nascente mondo della comunicazione globale.

Un mondo, che noi ben conosciamo, nel quale una realtà parallela ci osserva e si fa osservare dallo schermo televisivo, con una tale persistenza e capacità di penetrazione da apparirci spesso più reale del mondo reale.

Naturalmente, la macchina televisiva ha continuamente bisogno di inventare storie da gettare nel grande tritacarne del telegiornale permanente. E così ieri a Phoenix, nell’ennesimo tentativo di costruire una notizia che di per sè non esisteva, due elicotteri della televisione si sono scontrati in aria, diventando notizia loro stessi.

Quella di seguire in diretta, dall’elicottero, una qualunque fuga da un qualunque negozio di un qualunqre rapinatore di caramelle, è diventata una moda sin dal giorno in cui O.J. Simpson fuggì sulla sua Bronco bianca, per non essere arrestato dopo l’omicidio della ex-moglie, di cui si scoprì poi essere il colpevole. Fu soprannominato lo “slow-motion chase”, “l’inseguimento al rallentatore”, perchè i poliziotti avevano l’ordine assoluto di non sparare, ...


... ma semplicemente di seguire Simpson finchè si rendesse conto che doveva per forza consegnarsi alla polizia. Ma nei normali casi di rapina, le cortesie dei poliziotti vengono messe da parte, e spesso avvengono inseguimenti e sparatorie degne dei migliori film d’azione.

Ed è proprio con questo spirito che vengono seguiti di solito gli inseguimenti dal cielo: al pubblico non interessa affatto sapere chi sia il fuggitivo, nè cosa abbia fatto per ritrovarsi nelle condizioni di dover scappare in mezzo al traffico cittadino. Con un meccanismo inconscio, messo in moto dai mille film visti su quello stesso schermo, il fuggitivo diventa automaticamente “il cattivo” di ogni puntata televisiva, e si aspetta solo di vedere se finirà schiantato contro un palo, o se verrà crivellato di colpi mente fa un ultimo tentativo di fuggire a piedi nella boscaglia.

Tutti sanno infatti che molto difficilmente l’uomo arriverà ammanettato fino alla prigione, perchè lui stesso sa che a quel punto si pentirebbe amaramente di non essere finito contro un palo della luce: i poliziotti americani hanno un modo molto diretto ed efficace per farti capire che non amano chi crea disordine nella società.

E quindi si attende con ansia crescente un epilogo che non può non arrivare, e che sarà in tutto per tutto simile ad un qualunque B-movie di mezzanotte, con la differenza di essere vero.

“Vero”, ma creato dalla stessa TV, che però questa volta ha pagato con la vita di alcuni reporter il proprio tentativo di generare notizie e audience da un fatto assolutamente banale.

Diventando, appunto, notizia loro stessi.

Massimo Mazzucco


°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

"TV costruttrice di realtà"

di Stefano Negro ("negvo")

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°




Il caso O.J. Simpson
, all’interno della nostra Sezione 11 settembre

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
utrevolver
Inviato: 29/7/2007 9:10  Aggiornato: 29/7/2007 9:10
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/6/2007
Da: Sandalia
Inviati: 411
 Re: The media is the message
Scusate, ma non ho potuto che provare un moto di soddisfazione a vedere i due elicotteri schiantarsi l'uno con l'altro e precipitare (senza ammazzare altri). E questa soddisfazione è tipica di chi non ne può più di vedere "spettacoli" costruiti ad arte sulla sofferenza altrui. Sostanzialmente ci siamo trovati di fronte ad un contrappasso: il cacciatore di notizie diventa preda e... ben gli sta.
Ricordate il film "The running man" proiettato in Italia col nome "L'implacabile" con come protagonista Schwarzenegger? Era la storia di un poliziotto che veniva incastrato grazie ad un filmato digitalmente modificato. Erano gli anni ottanta, ragazzi! E oggi ci troviamo nella identica falsità dei media prospettata dai film di quell'epoca! E la matrice di quella falsità sono i Network con i loro volontari artefici, i cameramen, i cronisti i giornalisti, tutti scrittori e montatori di falsità.

Durante il mio servizio militare in capitaneria, è capitato un caso emblematico e ve ne voglio parlare.
Un pescatore subacqueo è scomparso durante una battuta di pesca. Subito, presso la nostra Capitaneria è arrivato un giornalista del giornale locale regionale: un ometto con un atteggiamento srafottenete e presuntuoso; mentre lo registravo all'ingresso gli ho chiesto, data la sua giovane età, cosa ne pensasse del fatto e lui, asettico come un androide, parlava della necessità di scrivere un articolo dove evidenziare il "pathos" della tragedia.
Poco tempo dopo, si scoprì che il sub era stato ritrovato in una spiaggia, ubriaco e per nulla in pericolo, ma l'articolo del giornale regionale locale mise in risalto il "pathos", la tragedia e... lo scampato pericolo.

Ecco come funziona la libertà di stampa.

clausneghe
Inviato: 29/7/2007 10:50  Aggiornato: 29/7/2007 10:50
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/4/2006
Da: nordcentro
Inviati: 1679
 Re: The media is the message
Questi quattro poveracci schiantatisi sul sagrato di una chiesa (casualmente?) nulla avviene per caso... appartenevano alla folta schiera di coloro che "volevano suonare e sono stati suonati".

Le loro libellule meccaniche nella foga vojeuristica si sono toccate e sono miseramente precipitate e i loro resti carbonizzati figurano come un sacrificio offerto,non a caso davanti alla casa di un Dio che li ha puniti,togliendoli di mezzo a noi con una poderosa palettata ,come si fà con le mosche fastidiose...

BlSabbatH
Inviato: 29/7/2007 10:54  Aggiornato: 29/7/2007 10:56
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: The media is the message
Citazione:
al pubblico non interessa affatto sapere chi sia il fuggitivo, nè cosa abbia fatto per ritrovarsi nelle condizioni di dover scappare in mezzo al traffico cittadino. Con un meccanismo inconscio, messo in moto dai mille film visti su quello stesso schermo, il fuggitivo diventa automaticamente “il cattivo” di ogni puntata televisiva, e si aspetta solo di vedere se finirà schiantato contro un palo, o se verrà crivellato di colpi mente fa un ultimo tentativo di fuggire a piedi nella boscaglia.

Guy Montag in Fahrenheit 451 ?

la maggiore dose di cronaca spettacolarizzata somministrata per distrarre la massa dagli affari dei plutocrati rasenta sempre più spesso il limite dell' overdose.

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
mIr
Inviato: 29/7/2007 11:24  Aggiornato: 29/7/2007 11:25
So tutto
Iscritto: 19/3/2006
Da:
Inviati: 30
 Re: The media is the message
Citazione:
non ho potuto che provare un moto di soddisfazione a vedere i due elicotteri schiantarsi l'uno con l'altro e precipitare (senza ammazzare altri). E questa soddisfazione è tipica di chi non ne può più di vedere "spettacoli" costruiti ad arte sulla sofferenza altrui. Sostanzialmente ci siamo trovati di fronte ad un contrappasso: il cacciatore di notizie diventa preda e... ben gli sta.

Questa soddisfazione (neanche indifferenza, soddisfazione...è qualcosa di tragicamente anormale) è invece tipica di chi ormai fa parte del meccanismo.

L'Homo Televisivus, una delle peggiori modificazioni genetiche della specie umana.

Anche lo schianto degli elicotteri è spettacolo, non tragedia, anche delle persone che lavoravano (e non facevano del male a nessuno) erano attori della scena che si girava...e se sono morti, mah, non saranno stati reali, erano controfigure...ben gli sta (!)
Tristissimo.
Non abbiamo più la visione della realtà.

theMatrix
Inviato: 29/7/2007 11:28  Aggiornato: 29/7/2007 12:04
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/4/2007
Da:
Inviati: 86
 Re: The media is the message
Raga'! Avete notato tutto il fumo nero nero che usciva dagli elicotteri schiantati??

Mi ha fatto ricordare l'"aereo" che si è schiantato a Shanksville, da cui uscì solo uno sbuffo di fumo...
Rido per non piangere, hahaha!

hendrix
Inviato: 29/7/2007 11:53  Aggiornato: 29/7/2007 11:53
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/9/2006
Da:
Inviati: 1048
 Re: The media is the message
Da:
http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/esteri/scontro-elicotteri/scontro-elicotteri/scontro-elicotteri.html

>>> "Con tutti quei rottami sembrava una scena da 11 settembre", ha commentato un altro testimone rievocando gli attentati delle Torri Gemelle del 2001.
Un portavoce delle forze dell'ordine ha detto che potrebbe essere incriminato anche per la morte dei quattro reporter televisivi. <<<

CI RISIAMO, Repubblica non aspettava altro che il " paragone " con l' undici settembre.

E poi PERCHE' MAI SI DOVREBBE INCRIMINARE l'uomo inseguito dalla polizia ?
CHE C' AZZECCA con l'imprudenza degli elicotteristi ?

Redazione
Inviato: 29/7/2007 12:01  Aggiornato: 29/7/2007 12:01
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: The media is the message
Con tutti quei rottami sembrava una scena da 11 settembre", ha commentato un altro testimone rievocando gli attentati delle Torri Gemelle del 2001.

Infatti: con i rottami di due elicotteri fai bene o male tutto quanto si è trovato sul prato del Pentagno. Il che conferma che non potesse essere un grosso aereo commerciale.

(Questa è la parte di ragionamento che il "giornalista" di repubblica si è dimenticato di formulare. A proposito dell'altro articolo di oggi).

TheOne
Inviato: 29/7/2007 12:14  Aggiornato: 29/7/2007 12:23
So tutto
Iscritto: 27/4/2007
Da:
Inviati: 11
 Re: The media is the message
Citazione:
Un mondo, che noi ben conosciamo, nel quale una realtà parallela ci osserva e si fa osservare dallo schermo televisivo, con una tale persistenza e capacità di penetrazione da apparirci spesso più reale del mondo reale.


Sono perfettamente in risonanza con queste parole.

"Che cos'è Matrix? E' controllo. Matrix è un mondo virtuale elaborato al computer creato per tenerci sotto controllo."(Morpheus)

In questo caso basta sostituire alla parola Matrix, la parola TV.
Ormai mi è chiaro come l'acqua che la TV è stata appositamente creata per controllare l'opinione di massa, per disseminare ignoranza e futilità a tutto spiano e distruggere il senso critico degli individui, non certo per fare informazione costruttiva.
Al diavolo la TV!!!Al diavolo la TV!!!

"Ogni uomo considera i limiti della propria visione personale come i limiti del mondo." (Arthur Schopenhauer)
winston
Inviato: 29/7/2007 23:47  Aggiornato: 29/7/2007 23:54
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/10/2005
Da: Eurasia
Inviati: 392
 Re: The media is the message
"O.J. Simpson fuggì sulla sua Bronco bianca, per non essere arrestato dopo l’omicidio della ex-moglie, di cui si scoprì poi essere il colpevole"

Vulgata così sedimentata nel comune sentire.., stranamente simile alla sintesi ufficiale dell’11 Settembre.. ------"La verità è raramente pura, e mai semplice." diceva Oscar Wilde....
Ed il caso O.J. Simpson forse semplice non è, se ad essa si sono dedicati
centinaia di libri.

Esemplare per scrutinare le verità conclamate: “cogito, ergo... “
Di utile ausilio il capitolo che gli dedica Michael Moore nel suo “Downsize this” (Giù le mani) presentando la sua convinzione:
-non che O.J. colpevole l’abbia fatta franca perchè ricco..,
-bensì, solo perchè ricco ha potuto pagare i costi per provarsi innocente.
E le argomentazioni sono solide...

Qualce estratto:

<< "O.J. Is Innocent."
When you’re white like me, and you believe that O.J. Simpson did not kill Nicole Brown and Ronald Goldman, life can get very, very lonely. Nearly all of your friends think you’ve taken a vacation from reality. They caution you not to repeat your belief in his innocence in pubblic, and certainly not in this book.

White people are verty upset about the OJ verdict. Very uspest.

But why? (..)

If you are black, you already know the reasons why White America is so angry at the Oj verdict, and you probably know what I’m about to say...

My first inkling that O.J. was culprit was the week after the murders, when Time magazine ran the photo of O,J looking really, really BLACK (.) like a convict, like a black guy.

Once they got him looking really dark and scary, I was convinced he was the killer, How did I know? I go to a lot of movies and I faithfully watch the eleven o’clock news every night (.)

People complain that O.J. got off because he was rich . In fact, his wealth was only an equalizer that somewhat leveled the playfield in the court room. The prosecution always has more money and resources than the defense; (.) O.J. Simpson’s wealth was his only hope to make up for the fact that he was black.
>>


2+2 = 5?

"Chi controlla il presente controlla il passato, chi controlla il passato controlla il futuro" Orwell, 1984
utrevolver
Inviato: 4/8/2007 17:42  Aggiornato: 4/8/2007 17:42
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/6/2007
Da: Sandalia
Inviati: 411
 Re: The media is the message
Grazie per aver letto tutto il mio messaggio e per averne colto l'ironia.


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