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dagli Usa : Rapporto Segreto da Iron Mountain
Inviato da music-band il 23/11/2007 10:10:00 (11010 letture)

di Federico Povoleri

Un vecchio modo di dire recita: "Vedere soltanto la punta dell'Iceberg", è noto infatti che gli Iceberg , visti in superfice, possono apparire come innocue isolette di ghiaccio; ma in realtà la parte sommersa nasconde vere e proprie montagne con una tale estensione e sviluppo da risultare assai pericolose per la navigazione delle incaute navi che si avventurano nelle zone di mare da essi popolate.

Oggi stiamo assistendo al ritorno di un nuovo oscurantismo in cui i neo-negazionisti come provetti comandanti del Titanic non hanno semplicemente deciso di ignorare l'iceberg dell' 11 settembre; ma negano che le montagne di ghiaccio erranti siano mai esistite. Un paradossale tentativo di cancellare molti tragici fatti e tante cospirazioni che hanno segnato la storia dell'umanità portato avanti con un'improbabile inversione di ruoli: chi infatti dimostra di assumere un dogma di fede a livello di fanatismo non è chi evita di porsi domande scomode ma chi avanza dubbi e incertezze. Non è “razzista” chi è convinto che gli arabi siano un popolo incivile e fanatico, ma lo è chi vorrebbe evitare uno scontro di civiltà che non ha ragione d'essere. “Chi non ha rispetto per i morti” non è colui che non si chiede il perchè di tutti quei morti, ma sono quelli che tentano di amplificare le voce dei molti familiari di ogni razza e religione che quei morti li piangono, invocando una giustizia che tarda ad arrivare. Teoricamente, quindi, anche le stesse famiglie “non avrebbero rispetto” per le loro perdite.

Gli Iceberg, in poche parole, non esistono e non sono mai esistiti; e il Titanic non è mai affondato, anzi è probabile che non sia mai nemmeno stato costruito. L'invenzione del termine "Complottista" è in realtà l'ultima spiaggia di chi spera ardentemente che la creazione di una nuova categoria umana da disprezzare (la creazione del personaggio "Complottista" si sta arricchendo infatti di nuovi particolari: razzista, negazionista dell'olocausto, ...

... sfruttatore del nuovo mercato che promette di essere più sporco e redditizio di quello del porno e via dicendo) induca i dubbiosi a rinunciare alle loro domande per non vedersi additati da parenti, colleghi e datori di lavoro.

Ai fini di un'indagine ufficiale che ancora non è stata fatta (se escludiamo la pagliacciata della commissione ufficiale che per stessa ammissione dei suoi componenti "non ha indagato"), risulta determinante sapere, solo per fare un esempio, che va contro ogni logica e statistica il crollo e la polverizzazione di tre palazzi in acciaio nello stesso giorno e con le stesse identiche modalità. Ma per capire gli eventi dell'11 settembre e il loro significato può essere più produttivo studiare il contesto storico. In questa ottica gli Iceberg esistono e conoscendo le esperienze di chi ci ha avuto a che fare in passato si può anche prevedere la stagione in cui incontrarli e perfino la rotta da essi seguita al fine di evitarli. Nonostante questo però, qualcuno può sempre decidere di ignorarli andandoci a sbattere contro.

Ogni "tassello storico" infatti rappresenta il pezzo di un puzzle che aiuta la composizione del quadro generale permettendo di comprendere eventi altrimenti difficilmente interpretabili se presi singolarmente. E' utile ad esempio conoscere, la storia della famiglia Bush, così come è utile conoscere l'esistenza di un'ideologia che si è concretizzata in un movimento chiamato "Neocon", così come è utile sapere chi è davvero Osama Bin Laden e qual'è stato il suo ruolo e i suoi rapporti negli anni precedenti all'11 settembre. Collegando i punti con una linea, inizia a formarsi un disegno.

In questa ottica c'è un'episodio che si è sviluppato tra il 1963 e il 1967 che può aiutare i ricercatori ad unire nuovi fili: stiamo parlando del: "Rapporto Segreto da Iron Mountain sulla Possibilità e Desiderabilità della Pace".

Si tratta di un libro pubblicato dalla "Dial Press" nel 1967, che ha scatenato un vero putiferio sulla stampa dell'epoca, e un forte imbarazzo nei palazzi del potere a Washington. Ma che cosa conteneva di tanto sconvolgente questo libro?

Era lo studio segreto di un gruppo di 15 esperti in vari campi (politica, sociologia, economia etc.), finanziato dal governo, che in seguito alla crisi di coscienza di uno di loro - un eminente sociologo di una grande università del Mid-West che si fa chiamare John Doe (il nome che viene dato nei documenti di carattere legale alla persona di cui non si conosce il vero nome) - è stato consegnato nel 1965 al giornalista indipendente Leonard C. Lewin, perchè lo facesse pubblicare.

In sintesi questo rapporto arrivava alla conclusione che per garantire la prosperità dell'economia degli Stati Uniti e mantenere un equilibrio nella società e la sopravvivenza dei governi è necessario uno stato di guerra permanente, mentre la pace porterebbe il mondo alla catastrofe. La tesi sostenuta è che i preparativi bellici e la guerra sono culturalmente, psicologicamente e politicamente necessari all'equilibrio mondiale e agli interessi degli Stati Uniti.

Secondo "U.S. News & World Report" (20 Novembre 1967), fonti vicine alla Casa Bianca affermano che dopo la consegna del libro da parte della casa editrice a recensori e funzionari governativi, prima della pubblicazione, sono state diramate istruzioni telegrafiche alle ambasciate statunitensi perchè minimizzassero la discussione pubblica su Iron Mountain, dichiarando la totale estraneità con la politica governativa. Le stesse fonti confermerebbero che lo studio è stato costituito da un alto funzionario dell'Amministrazione Kennedy (lo studio fu commissionato nel 1963), e che la successiva presentazione al presidente Johnson abbia provocato l'immediato ordine di insabbiamento da parte dello stesso.

Molte opinioni allarmate e disparate si sono susseguite nelle alte sfere; da chi bolla il rapporto come l'abile truffa di un mistificatore, a chi teme si tratti di un filone di propaganda filocomunista, a chi, addirittura sostiene trattarsi di un tentativo delle forze di Kennedy per screditare Lyndon Johnson.

Secondo il "The Wall Street Journal" (13 Novembre 1967) si tratta soltanto di un commentario politico analogo a molti altri, usciti di recente e firmati da funzionari della Casa Bianca sotto pseudonimo, che miravano a screditare Johnson. Il giornalista Felix Kessler, autore dell'articolo, ricorda come l'uso di pseudonimi nella pubblicistica politica abbia una storia lunga e insigne e cita, tra gli altri, il caso in cui un articolo sui Vietcong, apparso su una nota rivista e attribuito a George A. Carver Jr., presentato come studioso di politica e esperto di affari asiatici, fosse in realtà un dipendente della CIA che provocò l'aspra critica del senatore Henry Steele Commager, che accusò l'ente governativo di propaganda sleale.

John Leo (New York Times, 5 novembre 1967) si chiede se Iron Mountain, che l'anonimo autore colloca vicino alla città di Hudson, nello stato di New York, sia in realtà lo Hudson Institute dove, sotto la direzione di Herman Kahn, vengono portati avanti studi sui "giochi di guerra" e sulla vita futura per conto del Governo e di altre organizzazioni private. Ma il signor Kahn smentisce categoricamente che il suo istituto sia coinvolto in questa storia.

Una curiosa analogia sta nel fatto che negli stessi anni del rapporto da Iron Mountain un altro gruppo di studio si riunì nel "Centro di Washington per la Politica Estera", producendo un documento destinato "all'Organizzazione per il Controllo degli Armamenti e per il Disarmo", che venne pubblicato il 10 luglio 1966, e in cui si affermava che il piano di disarmo del presidente Johnson avrebbe potuto sconvolgere l'equilibrio mondiale invece di promuovere la pace. Entrambi gli enti hanno in ogni caso negato che quello studio possa aver fornito la base per il Rapporto da Iron Mountain.

Ma oltre alle conclusioni del Rapporto, cosa fu a scatenare un tale putiferio di dichiarazioni sulla carta stampata, che propenderà anche per la tesi di "Un'abile Montatura" e da parte di molti enti governativi che prenderanno imbarazzate distanze dal documento?

Si tratta dei sistemi suggeriti nel rapporto stesso per realizzare ciò che viene auspicato nelle sue conclusioni; vediamone alcuni (New York Times, 20 Novembre 1967):

La fine della guerra comporterebbe automaticamente la fine della nazione-stato;

alcuni rimedi auspicabili come surrogati della guerra per mantenere il controllo e l'equilibrio potrebbero comprendere:

la reintroduzione in una forma sofisticata della schiavitù;

l'invenzione di nemici inesistenti con la pianificazione di minacce credibili, se necessario anche al di fuori del nostro pianeta;

l'avvelenamento deliberato in un modo politicamente accettabile dell'atmosfera e delle fonti d'acqua;

un programma spaziale volutamente dispendioso (non soggetto alle fluttuazioni del libero scambio) e deliberatamente improduttivo con obiettivi irragiungibili;

procreazione controllata da calcolatori;

possibilità di reintroduzione dell'omicidio rituale;

possibilità di genocidio.

Poiché l'efficacia di alcuni di questi metodi verrebbe ad essere gravemente compromessa ed anche annullata dalla consapevolezza pubblica della loro deliberata messa in atto, essi devono essere mantenuti segreti.

"La guerra stessa nel sistema sociale di base, entro il quale altre organizzazioni sociali entrano in conflitto o cospirano, è il sistema che ha governato la maggior parte delle società umane... I sistemi economici, le filosofie politiche e i "Corpora Juris" servono e allargano il sistema basato sulla guerra e non viceversa. Bisogna mettere bene in evidenza che la priorità del potenziale di guerra d'una società sulle sue altre caratteristiche non è il risultato della presupposta minaccia da parte di un'altra società in qualsiasi momento. E' invece l'inverso della situazione di base; le minacce contro l'interesse nazionale sono di solito create o accelerate per andare incontro ai bisogni mutevoli del sistema di guerra..."

La guerra dunque, sintetizza Hoke Norris (Book Week, Chicago Sun Times, 5 novembre 1967), si serve per perpetrarsi di tutti i principali elementi della società; è superiore alla società, all'infuori dei suoi normali controlli... Produce benefici per entrambe le parti... Fornisce i mezzi per l'impiego del surplus; serve da asilo per gli anti-sociali; da lavoro a molta gente eliminando la disoccupazione; riproduce la popolazione; intrattiene; drammatizza la lotta del bene (noi) contro il male (loro); appaga il bisogno ritualistico e tribale del versamento di sangue; preserva i sistemi di classe e tiene unita la nazione.

Il Gruppo, prosegue Norris, non ha saputo trovare un sostituto all'altezza di operare le molteplici funzioni svolte dalla guerra per i suoi appassionati seguaci.

Robert Lekachman (New York Times, 26 Novembre 1967), parlando del rapporto di Iron Mountain afferma: "Tutto ciò è redatto nello stitico linguaggio della commissione pubblica, coscienziosamente libera da personalismi stilistici o da espressioni pittoresche. Il modo è quello tipico del testo partorito da un comitato, il tono naturale di una società burocratica contemporanea."

Eccoci dunque tornati ai nostri Iceberg in navigazione come mine vaganti; ai nostri puzzle ai quali manca sempre il pezzo che cerchiamo ma se ne trovano altri che aiutano a comporre il quadro, e a un mondo che sembra aver proceduto a colpi di burle come chi è convinto che questa sia la vera essenza del rapporto da Iron Mountain; perchè le cospirazioni non esistono ed è per questo che dovrebbe apparire chiaro come il sole che il Vajont è stato una disgrazia, Ustica un cedimento strutturale, Kennedy l'attentato di un folle, l'11 settembre l'opera del fondamentalismo islamico e...

Avete tempo? La lista è lunga.

Federico Povoleri (Musicband)


NOTA AGGIUNTIVA: Nel 1972 il giornalista Lewin ammise di essere stato lui l'autore del controverso rapporto. Rimane interessante l'imbarazzo provocato negli ambienti governativi alla sua uscita e il fatto che il rapporto anche dopo l'ammissione del falso d'autore abbia continuato a far parlare dei suoi contenuti. Ecco alcuni interessanti articoli sull'argomento:

http://www.philipcoppens.com/ironmountain.html

http://www.theforbiddenknowledge.com/hardtruth/iron_mountain.htm

http://www.mega.nu:8080/ampp/ironmtn.html

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Autore Albero
cocis
Inviato: 23/11/2007 10:54  Aggiornato: 23/11/2007 10:54
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
IL TASER UCCIDE

ora lo ammettono...

NaVaR
Inviato: 23/11/2007 12:02  Aggiornato: 23/11/2007 12:02
Ho qualche dubbio
Iscritto: 10/9/2006
Da: Monza
Inviati: 35
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
Mi piace pensare che il giusto metodo per verificare una teoria, piuttosto che trovare infiniti punti a suo favore, sia cercare di confutarla. Quindi sto leggendo il libro "11 settembre il complotto impossibile".
Sono ancora alle prime pagine, ma già sono basito. Una delle prime ipotesi che vengono proposte e' che chi vede punti oscuri nella versione ufficiale sotto sotto non sia altro che un razzista che non accetta che la nazione piu' progredita al mondo possa essere messa in ginocchia da dei beduini.
Il tutto e' anche piuttosto ben articolato e quasi convincente...
Sicuramente il libro diventerà l'ennesima auto-referenza per poter dire che tutti i dubbi sono stati risolti li (cosa peraltro non vera per sua stessa ammissione: subito si dice che vari dubbi permangono), piuttosto che popular mechanich, etc..
Ma come puo' essere additato come razzista (in quanto inconsciamente considera la popolazione arabo-musulmana inferiore) chi si pone semplicemente dei dubbi?
Cos'e' invece chi ha completamente distrutto la cultura irakena e di mille atrli popoli? O chi ha ucciso milioni di persone con un genocidio di dimensioni sicuramente paragonabili all'olocausto?
Sto avendo difficoltà a riprendere la lettura del libro, che e' sul mio comodino intoccato da un paio di settimane.. ma devo trovarne la forza..

Jeronimo
Inviato: 23/11/2007 12:41  Aggiornato: 23/11/2007 12:41
So tutto
Iscritto: 20/6/2007
Da:
Inviati: 4
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
LA GUERRA E' PACE...... diceva George Orwell nel famosissimo 1984.
Leggendo questo articolo mi e' sembrato proprio di rileggere quelle stesse pagine......senza dimenticare pero' che il testo e' stato scritto nel 1948. Ci stiamo progressivamente avvicinando sempre piu' a quanto scritto da Orwell oppure no?

erik
Inviato: 23/11/2007 12:59  Aggiornato: 23/11/2007 12:59
Mi sento vacillare
Iscritto: 1/10/2007
Da:
Inviati: 430
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
Dalla wikipedia inglese "Iron Mountain report"

"However, it was not until five years later that the work was claimed a hoax. In 1972, fretting how the Pentagon Papers and other documents about the Vietnam War "read like parodies of Iron Mountain rather than the reverse"[1], Lewin confessed in the March 19 New York Times Book Review that he had written the entire report. It was even listed in the Guinness Book of World Records as the "Most Successful Literary Hoax.""

I debunker chiedono prove, e viene fuori questa roba qui...
Omicidio rituale...
procreazione assistita da calcolatori....
I protocolli di Sion sono un falso fatto meglio

Sertes
Inviato: 23/11/2007 13:59  Aggiornato: 23/11/2007 13:59
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/6/2006
Da: Bologna
Inviati: 9236
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
Citazione:
I debunker chiedono prove, e viene fuori questa roba qui...


Veramente quando i debunker hanno chiesto prove, son venute fuori le pozze di acciaio fuso. I debunker sono ancora fermi lì.

Questa è la pagina linkata da ae911truth.org sul molten steel, in inglese:
http://911research.wtc7.net/wtc/evidence/moltensteel.html

Questa è la pagina scritta da Massimo Mazzucco, in italiano:
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=2043
fai il comando Trova sulla frase "Dead on arrival"

Se vuoi parlarne possiamo farlo nel thread giusto, quello di luogocomune sopra indicato.

Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
cocis
Inviato: 23/11/2007 14:16  Aggiornato: 23/11/2007 14:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain

redna
Inviato: 23/11/2007 14:22  Aggiornato: 23/11/2007 14:22
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
cito-
I protocolli di Sion sono un falso fatto meglio
---
Interessante sapere che c'è qualcuno che SA che i protocolli di Sion sono dei falsi.

Visto che ha così certezze sarebbe il caso che li togliesse dalla circolazione...Ma invece, circolano indisturbati, anche da chi è certo che sono falsi...

Ma come si pò fare meglio un falso?

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
shm
Inviato: 23/11/2007 14:26  Aggiornato: 23/11/2007 14:26
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/8/2007
Da: perugia
Inviati: 1802
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
IL "DEBUNKER" ITALIANO:

da "perle complottiste" fake-blog dei "debunker" italiani:


"Un solo articolo, due complottisti all'attacco con visioni contrapposte.

"E' quello che è successo su Undicisettembre, dove l'articolo Operazione Bojinka ha provocato la reazione di due conoscenze del nostro blog: il complottista Wells e il complottista Stuart (alias Stuarthwyman alias Tont alias SHM...)."

La scorrettezza del "debunker" è capace di fare dire cose che nessuno ha mai detto o a pensato...

Dopo un pò ci si fa un callo di questa situazione!

Si sta parlando di cose diverse, ma in difesa di John, braccato per le sciocchezze che spara a tutto spiano si accorre come al solito in infermieristica difesa!!!!

Wells gli dice praticamente "che Bojinka rappresentava un preavviso"

e, io faccio una distinzione tra lo scenario dell'11 settembre e il piano "Bojinka", che John vede come primordio degli atti del 9/11....!!!

Ciononostante io e Wells saremmo in contraddizione!!!

http://debunkerfakeblog.blogspot.com/



Scopo del debunker è debunkare se non debunka non è un debunker, e di conseguenza non può eleggersi tale, se lo facesse si dovrebbe considerare un millantatore, un falso, un bugiardo, un meschino, un idiota e via dicendo…

La tragedia è che “il gruppo” si definisce debunker, ma ciò è un concetto erroneo, travisato poi dal lettore in maniera fallace…

Il gruppetto dovrebbe più giustamente definirsi “presunto debunker”, fino a prova contraria, quando potrà definirsi realmente un debunker vero!


http://bugietotali.blogspot.com/


“Se un ebreo ortodosso mi considera "immondo" o mi saluta per primo per non dover essere costretto a rispondere al mio saluto, la cosa non preoccupa più di tanto.” (John)
9/11 anomalies
cocis
Inviato: 23/11/2007 14:52  Aggiornato: 23/11/2007 14:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain

music-band
Inviato: 23/11/2007 15:35  Aggiornato: 23/11/2007 15:35
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/10/2005
Da: Shangri-la
Inviati: 1680
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
Buongiorno a tutti,

devo fare una doverosa precisazione: nell'articolo parlo di questo libro che alla sua uscita scatenò una bufera tra la stampa e i funzionari governativi. Tutti gli articoli citati dell'epoca sono assolutamente autentici con riportate le date e le firme di chi li ha scritti.

Il libro è a tutt'oggi oggetto di discussione ma è necessario ricordare che il giornalista Lewin, come ha giustamente fatto notare Erik, nel 1972 ha ammesso di averlo scritto lui.

Se qualcuno desidera approfondire questa vicenda che fa ancora molto discutere; potete trovare degli articoli interessanti

QUI

QUI

E QUI

L'articolo verrà aggiornato dalla redazione per correttezza

Grazie a tutti

Pyter
Inviato: 23/11/2007 16:09  Aggiornato: 23/11/2007 16:09
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
I protocolli di Sion sono un falso fatto meglio

E sono fatti decisamente moooolto meglio della V.U. DELL'11/9.
-----------------------------------------------------------------------------------------------
redna:
Visto che ha così certezze sarebbe il caso che li togliesse dalla circolazione...Ma invece, circolano indisturbati

E visto che c'è, potrebbe togliere di mezzo anche Bin Laden, un altro falso
che circola indisturbato da svariati anni...

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
erik
Inviato: 23/11/2007 17:09  Aggiornato: 23/11/2007 17:09
Mi sento vacillare
Iscritto: 1/10/2007
Da:
Inviati: 430
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
Citazione:
l libro è a tutt'oggi oggetto di discussione ma è necessario ricordare che il giornalista Lewin, come ha giustamente fatto notare Erik, nel 1972 ha ammesso di averlo scritto lui.


Apprezzo la correttezza.

@sertes
No, di pozze di metallo non voglio parlare. Tu consideri prove convincenti alcune testimonianze rese in circostanze non ufficiali e da persone non sappiamo quanto affidabili e competenti. A me invece non basta. Va bene così. Potremmo discuterne per un secolo, ma se non viene fuori qualcos'altro non verremo mai a capo di niente.

yarebon
Inviato: 23/11/2007 17:23  Aggiornato: 23/11/2007 17:23
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2366
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
come per i protocolli di sion l'importante in testi come iron mountain ecc. è il loro contenuto che prevede ed anticipa i tempi con sconcertante preveggenza.
Ora lewis potrebbe aver ammesso tutto questo per paura, perchè ha scritto un articolo su cose più grandi di lui o può aver scritto per davvero iron mountain ed allora dovremo ammettere che questo lewis è più che un semplice giornalista.
Comunque il rapporto è stato discusso in ambiti governativi e questo vuol dire che è più che un semplice parto proveniente dalla fantasia di un giornalista.
Spesso si pubblicano libri o cose come iron mountain per mandare dei messaggi a terzi, per preparare, per vedere la reazione della gente, ma se l'autore non è quello che è, il contenuto al contrario potrebbe essere molto vero.
I protocolli (se leviamo da essi il complotto ebraico ) descrivono perfettamente la nostra società eppure sono stati scritti un secolo fa.
Anche se iron mountain fosse vero non lo sapremo mai. Chi lo ha scritto è così stupido da dirlo a noi? Basta un pò d'intuito alle volte, i dati di "fatto" spesso sono fuorvianti.

Pyter
Inviato: 23/11/2007 19:37  Aggiornato: 23/11/2007 19:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
Gli Iceberg, in poche parole, non esistono e non sono mai esistiti; e il Titanic non è mai affondato, anzi è probabile che non sia mai nemmeno stato costruito.

Un vecchio modo di dire recita: "Vedere soltanto la punta dell'Iceberg"
------------------------------------------------------------------------------------------------
E infatti "non vedere" per credere!
Una nave sbatte contro un Iceberg e l' iceberg non c'è!

E TRA POCO FORSE NON CI SARA' NEPPURE LA NAVE

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Linucs
Inviato: 23/11/2007 20:09  Aggiornato: 23/11/2007 20:09
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
Interessante sapere che c'è qualcuno che SA che i protocolli di Sion sono dei falsi.

Oltretutto, se uno proprio vuole tenersi aggiornato sulle eroiche imprese della Scodelleria Riunita, è sufficiente leggere Haaretz o il Jerusalem Post.

shm
Inviato: 23/11/2007 20:11  Aggiornato: 23/11/2007 20:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/8/2007
Da: perugia
Inviati: 1802
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
tg4 diceva a mezzogiorno parlando con un meteorologo è impossibile che la nave avesse impattato un'1ceberg...!

“Se un ebreo ortodosso mi considera "immondo" o mi saluta per primo per non dover essere costretto a rispondere al mio saluto, la cosa non preoccupa più di tanto.” (John)
9/11 anomalies
redna
Inviato: 23/11/2007 20:21  Aggiornato: 23/11/2007 20:27
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
Dunque, una nave da crocera che si chiama Explorer...e il comandane come si sarà chiamato Spock?
In antartide hanno messo in salvo tutti.
Nel porto di Livorno li hanno lasciati bruciare tutti.
La differenza dove sta?

shm
se fede parla con il metereologo (mercalli????) e dice che è impossibile che la nave avesse impattato un iceberg.....stiamo tranquilli che le possibilità che 'abbia impattato un iceberg' salgono di gran lunga....
Ma che crociera stavano facendo in quei mari?Lo sapremo mai?

edit-
la differenza....l'explorer era <<una crociera di lusso>> e non un traghetto da livorno a olbia.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
shm
Inviato: 23/11/2007 20:41  Aggiornato: 23/11/2007 20:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/8/2007
Da: perugia
Inviati: 1802
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
140 passeggeri per 6000 euro a persona

facevano una crociera da un milione di dollari...

e la nave era italiana. uscita dai cantieri navali di Genova nel '69...

Nel '69 si andava... sulla luna?

Da Genova partì Cristoforo Colombo...

“Se un ebreo ortodosso mi considera "immondo" o mi saluta per primo per non dover essere costretto a rispondere al mio saluto, la cosa non preoccupa più di tanto.” (John)
9/11 anomalies
Pyter
Inviato: 23/11/2007 21:16  Aggiornato: 23/11/2007 21:17
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
redna:
Nel porto di Livorno li hanno lasciati bruciare tutti.
La differenza dove sta?

L' iceberg si è sciolto spegnendo l'incendio.

Ecco anche perchè l'iceberg non c'è più.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
maxgallo
Inviato: 23/11/2007 22:32  Aggiornato: 23/11/2007 22:33
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 26/5/2004
Da: Prov. Pescara
Inviati: 2078
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
Citazione:
e la nave era italiana. uscita dai cantieri navali di Genova nel '69...


No, la nave era stata "aggiustata" in Italia, ma non era italiana. Secondo me gli hanno forato le gomme.....

(ho sentito 8 mila euro a testa.....ma che c***o c'avevano da guardare in antartide?)

"Il brutto della vita è che gli idioti sono pieni di loro e gli intelligenti sono pieni di dubbi"

edo
Inviato: 23/11/2007 22:50  Aggiornato: 24/11/2007 1:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
citazione articolo: Poiché l'efficacia di alcuni di questi metodi verrebbe ad essere gravemente compromessa ed anche annullata dalla consapevolezza

interessante...

winston
Inviato: 23/11/2007 23:20  Aggiornato: 23/11/2007 23:45
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/10/2005
Da: Eurasia
Inviati: 392
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
«L'invenzione del termine (..) "Complottista" si sta arricchendo infatti di nuovi particolari: “razzista”, negazionista dell'olocausto» Ah.., da non dimenticare i classici “nazista, fascista & antisemita”...

Forse non è il termine “complottista” che si sta arricchendo di nuove connotazioni.., quanto piuttosto l’uso di vecchi termini a rendere più palese la loro funzione di “vuoti a rendere” utili ad imbottigliare sotto perniciosa etichetta ogni forma di dissenso. A prescindere dai contenuti: gazzosa come formaldeide, così come al contrario.

E non si dimentichino i classici “fascista, nazista & antisemita” nella selezione di motivi ai vertici della Hit Parade Pop-folk: osannati, plauditi & paludati.

Chissà: visto che l’etichetta rimane quella HMV con cane & grammofono, parole & musica degli stessi artisti, magari prefiche e cantori sono della stessa scuola.

“E' utile ad esempio conoscere, la storia della famiglia Bush, così come è utile conoscere l'esistenza di un'ideologia che si è concretizzata in un movimento chiamato "Neocon", così come è utile sapere chi è davvero Osama Bin Laden”

Stimolo ottimo. Ma forse riduttivo, musicalmente parlando “Per Voi Giovani”...
Con riferimento alla montagna di ghiaccio, si rimane prossimi alla linea di galleggiamento. UTILE davvero è scrutarne con attenzione ogni particolare, in superficie esotto, in profondità & ampiezza, a mente aperta e senza prevenzioni: “In questa ottica gli Iceberg esistono e conoscendo le esperienze di chi ci ha avuto a che fare in passato si può anche prevedere la stagione in cui incontrarli e perfino la rotta da essi seguita al fine di evitarli”.

“Very cool” come esempio: difficile trovarne di più appropriati; si dice che un’immagine valga più di mille parole: si notino i particolari del sommerso, forma & colore, nonchè per l’iceberg radice ed assonanza: potrebbe risultarne un quadro... agghiacciante.

"Chi controlla il presente controlla il passato, chi controlla il passato controlla il futuro" Orwell, 1984
Redazione
Inviato: 24/11/2007 0:58  Aggiornato: 24/11/2007 8:03
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
Concordo in pieno con Yarebon: prendiamola con le molle, questa "confessione" di Lewin. A me infatti ricorda molto da vicino il coroner di Shanksville, che fa una plateale marcia indietro dopo aver detto che intorno alla buca non c'erano nè sangue nè resti umani, oppure quella dell'arcinoto" Mike Walter, che chissà perchè ha "sentito il bisogno" di chiarire che la sua frase sul Cruise era stata male interpretata.

Anzi, a me la ritrattazione di Lewin (cioè il "riconoscere" che il Rapporto se lo è inventato lui) suona proprio come una conferma che invece di inventato lì c'è ben poco.

E non so perchè, ma sento che fra qualche tempo anche il buon Mineta si "accorgerà" di essersi sbagliato sulle frasi udite in presenza di Cheney.

L'unico che vedo messo male è Giuliani: come farà a smentire se stesso, con la faccenda del WTC che stava per cadere?

Stay tuned, le primarie si avvicinano.

sigmatau
Inviato: 24/11/2007 9:06  Aggiornato: 24/11/2007 9:06
Mi sento vacillare
Iscritto: 18/9/2007
Da: Provincia di Piacenza
Inviati: 705
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
Certo un articolo interessante e che richiama concetti che in fondo sono antichi quanto la storia stessa dell’umanità. Volendo trovare qualcosa però di più recente e più direttamente collegato all’11 settembre e agli eventi che esso ha scatenato mi parrebbero più appropriate le seguenti letture…

http://www.newamericancentury.org/iraqclintonletter.htm

Si tratta di una lettera inviata nel 1998 al presidente Clinton dai membri del PNAC [The Project for the New American Century] nella quale si segnalava il pericolo rappresentato dalle 'armi di distruzione di massa' da parte dell’Iraq di Saddam e la necessità impellente di intervento militare volto a sopprimere quella ‘minaccia’. Tra i firmatari i seguenti futuri membri dell'amministrazione Bush…

John Robert Bolton - Under Sec - Arms Control & Inter Sec Aff
Paula Jon Dobriansky - Under Sec (Global Affairs)
Peter Warren Rodman - Asst Sec (Intl Sec Affairs)
Donald Rumsfeld - Secretary of Defense
Paul Wolfowitz - Dep Sec
Robert B. Zoellick - U.S. Trade Representativ

http://www.israeleconomy.org/strat1.htm

Si tratta di un’altra ‘lettera’, questa volta del 1996, preparata dallo Study Group on a New Israeli Strategy Toward 2000 e inviata all’allora premier israeliano Benjamin Netanyahu. In essa si auspicava ‘un taglio netto’ nella ‘politica di pace’ seguita fino ad allora da Israele e si auspicava una ‘politica aggressiva’ nei confronti degli stati arabi mediorientali che tradizionalmente rappresentavano una ‘minaccia di esistenza’ per Israele, in primo luogo l’Iraq. I firmatari… …



Richard Perle, American Enterprise Institute, Study Group Leader
James Colbert, Jewish Institute for National Security Affairs
Charles Fairbanks, Jr., Johns Hopkins University/SAIS
Douglas Feith, Feith and Zell Associates
Robert Loewenberg, President, Institute for Advanced Strategic and Political Studies
Jonathan Torop, The Washington Institute for Near East Policy
David Wurmser, Institute for Advanced Strategic and Political Studies
Meyrav Wurmser, Johns Hopkins University

Se non altro questi due documenti, oltre che essere assai più recenti, non destano [per ora] sospetti di ’essere un falso’…

saluti!...

--------------

... chè perder tempo a chi più sa più spiace... Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio, III, 78

… men of few words are the best men… William Shakespeare King Henry V
music-band
Inviato: 24/11/2007 10:03  Aggiornato: 24/11/2007 10:03
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/10/2005
Da: Shangri-la
Inviati: 1680
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
Citazione:
Se non altro questi due documenti, oltre che essere assai più recenti, non destano [per ora] sospetti di ’essere un falso’…


Il mio articolo non era certo uno scoop sul rapporto da Iron Mountain e non è teso alla dimostrazione che sia un falso o meno. Infatti la precisazione dell'ammissione dello stesso Lewin è giusta ed è per questo che ho chiesto alla redazione di aggiornare l'articolo inserendo questa annotazione.

Quoto anch'io il post di Yarebon perchè ha in effetti capito il senso dell'articolo.

Arcadia
Inviato: 24/11/2007 18:20  Aggiornato: 24/11/2007 18:23
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/5/2007
Da:
Inviati: 122
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
"alcuni rimedi auspicabili come surrogati della guerra per mantenere il controllo e l'equilibrio potrebbero comprendere:

la reintroduzione in una forma sofisticata della schiavitù;

l'invenzione di nemici inesistenti con la pianificazione di minacce credibili, se necessario anche al di fuori del nostro pianeta;

l'avvelenamento deliberato in un modo politicamente accettabile dell'atmosfera e delle fonti d'acqua;

un programma spaziale volutamente dispendioso (non soggetto alle fluttuazioni del libero scambio) e deliberatamente improduttivo con obiettivi irragiungibili;

procreazione controllata da calcolatori;

possibilità di reintroduzione dell'omicidio rituale;

possibilità di genocidio."

-------------------------------

A questo punto, l'importante non e' se il rapporto sia stato scritto da Lewin o meno, ma e' importante notare che molti dei punti sopraelencati, se non tutti, sono gia' in piena via di realizzazione. Ad esempio, la "forma sofisticata di schiavitu" e' riconoscibile nel modo in cui vive oggi una grandissima parte di lavoratori (non solo in usa). Cosa sono i lavoratori della Wal-Mart, tanto per citarne una, se non schiavi? Il braccialetto per controllare ogni loro movimento, l'impossibilita' di protestare o lottare per i prorpi diritti e via di questo passo. E i sistemi di controllo su tutta la societa' fanno parte di questa strategia.

Il "nemico", dopo la trasformazione del blocco sovietico, e' diventato il terrorismo e, per ogni chissa', vi si aggiungono di nuovo gli Ufo, di cui ora si parla con piu' insistenza, pubblicando le testimonianze di piloti, cosmonauti e quant'altro.

Il fatto stesso che le guerre vengono sfornate una dopo l'altra dimostra che sono riconosciute come utili e necessarie agli usa (altrimenti non le farebbero, spendendo quantita' colossali di denaro che potrebbero salvare dalla fame, dalla malaria e da altre disgrazie mezza popolazione della terra).

Il genocidio: e' collegato a quanto sopra.
E' una forma di genocidio la restrizione e il confinamento del popolo palestinese, come e' una forma di genocidio il creare situazioni grazie alle quali muoia il maggior numero possibile di persone (incluse le proprie).

L'avvelenamento graduale dell'ambiente: e' sotto gli occhi di tutti.
Il programma spaziale: e' anche quello sotto gli occhi di tutti.

Piu' che la parte sommersa di un iceberg, tutto questo mi sembra un iceberg in secca, bello intero e in piena vista.

@Music-band, grazie per questo interessante articolo.

Red_Knight
Inviato: 25/11/2007 1:54  Aggiornato: 25/11/2007 1:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
Mi viene in mente "Teoria e pratica del collettivisimo oligarchico", il Libro nel libro 1984.

George Orwell andrebbe insegnato nelle scuole come materia a parte a partire dalla prima superiore.

Pyter
Inviato: 25/11/2007 11:15  Aggiornato: 25/11/2007 11:15
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
Red_Knight :
George Orwell andrebbe insegnato nelle scuole come materia a parte a partire dalla prima superiore.

La nostra esistenza è molto breve, i tempi dell'istruzione ancora meno...
...come potremo in così poco tempo imparare e assimilare tutto lo
scibile umano?
Bisogna quindi rinunciare a qualcosa...e la dottrina non prevede lo studio
di determinati punti di vista.
Orwell non fa parte della teoria del "Quanto", ma della teoria dell' "espulsione dal Quanto".

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
cocis
Inviato: 25/11/2007 23:11  Aggiornato: 25/11/2007 23:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain

AlexMai
Inviato: 29/11/2007 14:13  Aggiornato: 29/11/2007 14:13
Ho qualche dubbio
Iscritto: 19/9/2005
Da: Roma
Inviati: 74
 Re: Rapporto Segreto da Iron Mountain
Nella cache di Google ho trovato questo articolo...

Kennedy, storia di un volume svanito nel nulla

Stefania Limiti

Esiste un libro che spiega meglio di tutti, con una infinità di dettagli, prove, riferimenti, anche inediti, da chi, come e perché Kennedy fu assassinato. Questo libro non lo troverete più (se mai c'è stato) nelle librerie. Si intitola L'America brucia (in inglese Farewell America)". Sono parole scritte nel febbraio del 1974 (sulla rivista Linus) da Saverio Tutino, giornalista, testimone di grandi eventi, ripubblicate nel suo libro Da Kennedy a Moro, la vera storia degli ultimi vent'anni (Studio Tesi, 1979).
Tutino si mise sulle tracce di Farewell America, edito da una sconosciuta casa editrice di Torino, l'Albra, che curava testi scolastici. La curiosità, ci ha spiegato durante un recente incontro nella sua casa romana, fu mossa dalla straordinaria documentazione, dalla densità di materiale evidentemente tratto da archivi di Stato e dalla lucida analisi della tragica morte del presidente americano riferita dal quel testo che gli pervenne per puro caso.

L'imboscata di Dallas
Secondo il suo autore James Hapburn (vedremo di chi si tratta), John Fitzgerald Kennedy fu ucciso da un "Comitato" costituito da esponenti di quei grandi monopoli industriali, essenzialmente i miliardari petroliferi texani che controllavano polizie, quadri militari, servizi segreti. Fin qui niente di speciale. Il punto è che Hepburn nel 1968, alla vigilia dell'assassinio di Robert Kennedy, fa nomi e cognomi. Indica in Haroldson Lafayette Hunt ed Edwin Walker (secondo Tutino, “il petroliere più ricco del mondo e il generale più fascista degli Stati Uniti") i massimi dirigenti del "Comitato" che ha pensato e portato a termine l'operazione e rivela pure che Edgar Hoover, capo dell'Fbi, era al corrente del complotto, così come lo stesso futuro presidente Lyndon Johnson. Quasi tutti i membri attivi del "Comitato" provenivano dal Texas o dalla Luisiana: le principali compagnie che figuravano nei libri paga del Pentagono (la General Dynamics, la Lockheed, la Boeing, la General Electric e la Nord Aviation) non gradivano il controllo civile sulla Difesa inaugurato da Kennedy insieme al ministro Robert Mac Namara.
Inoltre le tre principali organizzazioni paramilitari, la John Birch Society, la Minutemen e il Ku Klux Klan, di cui Walker allevava i capi, e che vedevano in Kenney un “braccio sovietico” che s'impossessava degli Usa, non gradivano il suo tentativo di scongelare la "guerra fredda" con la diplomazia. I particolari forniti dall'autore sono impressionanti per la coerenza del quadro politico e gli interessi in gioco. L'inchiesta più misteriosa sull'omicidio di Kennedy mette anche il naso nel mondo dei petrolieri, spiegando che l'era Kennedy avrebbe dato un taglio allo scandaloso sistema di detrazioni fiscali per il petrolio: infatti nel 1962 il Kennedy Act eliminò per le società americane che operavano all'estero la distinzione tra profitti rimpatriati e quelli reinvestiti fuori dal territorio nazionale. Un altro provvedimento, annunciato al Congresso il 24 gennaio del 1963, colpiva tutte le società che si erano arricchite su assurdi benefici. SecondoHepburn, Kennedy iniziò allora il suo ultimo anno di vita. Haroldson Lafayette Hunt, l'uomo del Texas, il più grande propagandista americano d'estrema destra, definì un "delitto" quella politica: finanziò la campagna estremista e militarista organizzata in combutta con Walker.
Coloro che organizzarono l'imboscata di Dallas, esperti di guerriglia, si stupirono "di scoprire che il Servizio segreto di Kennedy lavorava come un gruppo di boy-scout" - il suo capo, Jerry Behn, era così poco preoccupato della visita in Texas, che stava pranzando in un ristorante di Washington al momento dell'assassinio. Il suo vice, Roy Kellerman, si dimostrò così incompetente che al Parkaland Hospital i suoi uomini cominciarono a prendere ordini dall'agente Emory Roberts. L'autista della Lincoln presidenziale, Bill Green (54 anni e 35 di servizio), sarebbe stato in gran parte responsabile della riuscita dell'attentato, visto che non mutò affatto la velocità dell'auto dopo il primo sparo.
In Farewell America si possono leggere una quantità enorme di notizie di straordinario interesse. Il libro contiene anche un'appendice che indica le fonti documentali usate, ma non solo: l'editore dell'opera (Frontiers) scrive che l'autore è venuto in possesso di due copie del filmato di Zapruder che, unico al mondo, riprende la scena dell'omicidio. Si tratta però delle copie integrali e inedite dalle quali emerge che senza i tagli e le contraffazioni operate alla pellicola messa in circolazione da Time-Life, è possibile ricostruire l'urto dei proiettili, compreso quello sparato a distanza ravvicinata da qualcuno che si trovava di fronte all'automobile, e l'esatta posizione di ogni sparatore.

L'agente Oswald
Tutto ciò, non dimentichiamo, veniva scritto nel 1968 e che quelle immagini furono rese pubbliche al mondo per la prima volta solo l'anno successivo, come prova determinante nel solo processo intentato sull'assassinio del presidente Kennedy dal procuratore distrettuale Jim Garrison (anche nella copia poi fornita alla Commissione Warren dall'Fbi due fotogrammi decisivi erano stati misteriosamente invertiti per suscitare la falsa impressione che il colpo arrivato alla testa del presidente fosse stato sparato da dietro).
Per quanto riguarda l'uomo accusato di aver sparato, Lee Harvey Oswald, non fu che una comparsa: non sfuggono al nostro Hepburn tutti i particolari della vita di questo "buon soldato" al servizio della Cia. Il generale Walker e Clay Show (direttore dell'International Trade Mart, Itm, di New Orleans) avevano scelto Oswald facendogli credere di partecipare a una nuova azione anticomunista: il piano consisteva nell'influenzare l'opinione pubblica simulando un attentato al presidente. Oswald non sapeva che Kennedy deve morire e che altri prenderanno la mira giusta.

Saverio Tutino indaga
Saverio Tutino pensò che valesse la pena di spendere un po' di tempo per rintracciare l'autore di L’America brucia: andò all'ambasciata degli Stati Uniti a Roma, dove non avevano mai sentito quel nome, mentre l'archivio Usis, il Servizio di informazione, dopo accurate ricerche rintracciò un signore di nome James Hepburn che, tuttavia, si occupava di floricoltura. Tutino si recò allora alla Camera di commercio di Torino: qui un impiegato della sconosciuta Casa Editrice, gli spiegò che L'America brucia era l'unico libro fuori collana pubblicato da Albra. Ma chi era James Hepburn? Il signore sorrise, narra Tutino: "Non esiste. E il libro non è mai apparso negli Stati Uniti". Dietro quel nome c'è forse un gruppo legato ai Kennedy?, chiese il giornalista. "Fece un gesto come per dire: chissà", ricorda Tutino.
Nel suo libro Tutino va oltre e si chiede se l'Albra era legata, come quasi tutto a Torino, alla Fiat e se i guai che portarono Gianni Agnelli ad accettare il compromesso con Eugenio Cefis furono legati a una politica della sua azienda che per un certo periodo di tempo "prima che se ne occupasse Umberto, aveva imprudentemente indotto Gianni a nutrire qualche avversione nei confronti degli autori del colpo di Stato di Dallas. Si tratta di una guerra dei grandi imperi e non osiamo cercare di penetrare tutti i misteri, ma qualcosa può trapelare magari attraverso un libro che appare in Italia senza neppure la data di pubblicazione, stampato da una tipografia dei salesiani, che malgrado la sua importanza non è già più in circolazione e che in America non è mai stato pubblicato. Solo in Inghilterra, da Frontiers".
Farewell America fu una sorta di controinchiesta sull'assassinio di Kennedy, una vera e propria contro-commissione Warren. Per quanto riguarda il nome dell'autore, James Hepburn, era naturalmente uno pseudonimotato da "Michel" il quale amava perdutamente e naturalmente senza speranza l'attrice Audry Hepburn: James sta per J'aime, il cognome è quello della diva del cinema.
E' una storia che sembra un romanzo, ma non lo è.

Alessandro
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