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opinione : DUE VOLTE NELLA POLVERE, DUE VOLTE SULL’ALTARE
Inviato da Redazione il 22/6/2004 8:56:41 (3377 letture)

DUE VOLTE NELLA POLVERE, DUE VOLTE SULL’ALTARE  



di Massimo Mazzucco



21.06.04 - Per ben due volte, nel corso degli ultimi 12 mesi, le alte
corti di due fra i maggiori esportatori di democrazia, Stati Uniti e
Italia, hanno dovuto ricorrere a indecorosi “trucchi del mestiere”, pur
di non cedere di fronte a richieste tanto legittime da parte dei loro
cittadini quanto scomode per i loro governanti.



In Italia, il cittadino e padre di famiglia Adel Smith ha protestato
contro la presenza nelle scuole pubbliche del simbolo di una certa
religione, che pure essendo quella professata dalla grande maggioranza
della nazione, non era purtroppo la sua. E vista la separazione
costituzionale fra Stato e Chiesa, implementata dalla revisione al
Concordato del 1984, ha avanzato la legittima richiesta di vedere o il
simbolo di quella religione rimosso, oppure quello della sua aggiunto
accanto ad esso. E seppur il giudizio in primo grado gli fosse stato
necessariamente favorevole, alla fine dell’iter giudiziario il signor
Smith se ne è tornato a casa ...

... con le pive nel sacco. Ma ci sono volute tutte le capacità
acrobatiche della Corte di Cassazione – la stessa che era riuscita a
riconoscere implicitamente l’innocenza di Sofri pur confermandogli
l’ergastolo – per impedire l’applicazione di quel semplicissimo e
sacrosanto principio di uguaglianza che è riaffermato dalla
costituzione stessa, pochi paragrafi più avanti.





Sull’altra sponda, è stata invece la Corte Suprema degli Stati
Uniti (i magnifici 9, ago della bilancia delle ultime presidenziali), a
trovarsi in imbarazzo di fronte alla richiesta semplicemente disarmante
di un altro cittadino, anch’egli papà di famiglia: perchè
mai mia figlia deve essere obbligata a recitare – o anche solo ad
ascoltare – il noto Pledge of Allegiance, l'Impegno di Fedeltà
alla nazione che tutti i bambini debbono recitare in piedi e con la
mano sul petto, quando esso contiene il verso “una nazione sotto Dio”?
Dov’è il mio diritto ad essere ateo?





Se da noi la separazione Stato/Chiesa è sancita dalla
costituzione, negli Stati uniti (ove lo è altrettanto) essa
è addirittura uno dei cardini stessi del sistema sociale. Ed
inoltre, quella frase non faceva nemmeno parte del pledge originale, ma
fu aggiunta di straforo durante il maccartismo, quando chiunque aprisse
bocca contro il governo rischiava letteralmente di fare la fine di
Julius ed Ethel Rosemberg.





Ed anche in questo, come nel nostro caso, le corti inferiori non
avevano potuto che dar ragione al padre della bambina, salvo poi vedere
il medesimo tornarsene a casa pure lui a mani vuote, una volta che la
questione ebbe raggiunto la Corte Suprema.





Sembrerebbe quasi, quindi, che le corti superiori abbiano un doppio
compito: da una parte, quello ufficiale di garantire il cittadino
contro un errato uso delle leggi vigenti, dall’altra quello sottinteso
di garantire i governi contro un corretto uso delle medesime da parte
del cittadino.





C’è da dire, se non altro, che la corte americana è stata
molto meno ipocrita di quella italiana, nel giustificare la propria
sentenza: in tempi come questi - ha detto in soldoni – rimuovere quella
frase creerebbe un tale putiferio che l’esperienza suggerisce sia
più saggio rimandare a tempi migliori (leggi, post-elettorali).





Infatti, mentre Sofri resterà probabilmente in prigione
finchè campa, e la bimba di Smith i simboli islamici
dovrà vederseli solo nel tinello di casa sua (se le va bene), la
corte americana non ha avuto il coraggio di calpestare così
plateamente la costituzione, ed ha voluto lasciare il caso aperto per
il prossimo che abbia voglia di rifarsi l’intero iter giudiziario. E
più d’uno ha già cominciato ad organizzarsi.





Se in una cosa soltanto gli americani stanno meglio di noi, è in
quella profonda fiducia nelle istituzioni che ancora riescono a
conservare – nonostante i fatti più recenti - che invece da noi
è stata erosa all’inverosimile da secoli di prevaricazioni
sistematiche da parte di tutti coloro che ci hanno governato fino ad
oggi.





Massimo Mazzucco




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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
mc
Inviato: 22/6/2004 10:36  Aggiornato: 22/6/2004 10:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 religione e politica
I miei precedenti Posts la dicono lunga su il come la penso... Posso aggiungere che la malafede delle Religione (in qualunque area del mondo) e' dimostrata dal continuo tentativo della Stessa (e purtroppo, in molti Stati e' realta'!) di intromettersi nelle leggi dei popoli. Cosa ha a che fare le religione, la summa delle Leggi Divine e delle regole del buon credente, con la gestione sociale che una Costituzione accettabile cerca di regolamentare. Perche' mischiare l'umano con divino. Perche' le istituzioni religiose non si preoccupano di curare l'anima e non si accontentano di questa missione di salvezza? Il perche' e' da ricercare nel potere. Tutto qui. Le religioni hanno bisogno di un minimo garantito (come una retribuzione fissa...) altrimenti, o si e' abbastanza potenti per estorcerlo, o si cerca di contrastare le avversita' con tutti mezzi. Se non fosse una questione di potere non ci sarebbe bisogno di leggiferare e di inserire postille nelle "leggi degli uomini". ciao a tutti mc

Redazione
Inviato: 22/6/2004 11:20  Aggiornato: 22/6/2004 11:20
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: religione e politica
Togli le religioni dalla storia umana, e dimmi solo tre guerre che si sarebbero combattute lo stesso dai giorni più antichi ad oggi. Massimo

mc
Inviato: 22/6/2004 11:56  Aggiornato: 22/6/2004 11:56
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: religione e politica
Direi tutte. La religione e' solo un mezzo da utilizzare per la guerra ... il piu' facile e di immediata presa sulle popolazioni. C'e' sempre e' solo il potere di mezzo (potere strategico, economico, politico). Credo sia piu' facile elencare quelle che si sono fatte veramente nel nome di un Dio contro un altro. O mi sbaglio? mc

mc
Inviato: 22/6/2004 11:56  Aggiornato: 22/6/2004 11:56
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 ops...error
auto censured [ Modificato da mc Attivo 22/6/2004 10:59 ]

Cily
Inviato: 22/6/2004 14:55  Aggiornato: 22/6/2004 14:55
So tutto
Iscritto: 24/5/2004
Da:
Inviati: 3
 Re: ops...error
Le guerre romane erano dettate da sete di conquista di Roma, così come quasi tutte le guerre dell'epoca (cartaginesi, ittiti, egiziani) non certo per religione. Attualmente in Africa poi molte guerre vengono fatte per motivi legati alla povertà o alla ricchezza (diamanti? ecc) Per cui le religioni hanno reso a volte + facili l'inizio degli scontri, ma non sono sempre motivo di ammazzarsi. Personalmente da bravo ateo (anche se non mi riconosco nella visione di ateo comune) poi penso che invece la religione possa anche dire la sua per fare del bene e non possa solo essere strumentalizzata per interessi nazionali. Comunque questo è il mio primo post, spero di trovarmi bene qua con voi [ Modificato da Cily Attivo 22/6/2004 13:55 ] La prima guerra mondiale non ricordo bene come sia partita, ma dubito che avesse nella religione un motivo portante. Forse però si va off topic così [ Modificato da Cily Attivo 22/6/2004 13:57 ]

mc
Inviato: 22/6/2004 16:46  Aggiornato: 22/6/2004 16:46
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: ops...error
Off topic per me e' discutere dei fatti in se', mentre il punto e' quanto influisce la Chiesa nelle decisione dello Stato e perche'. E sopratutto influisce perche' fornisce un alto modello etico-morale o semplicemente perche' ha presa sulla gente e permette un certo controllo, di pensiero e, quindi di voti? Come diceva Guzzanti : "e' la seconda che hai (ho) detto...". Sono d'accordo con Cily che la religione e' stata centrale solo in alcuni conflitti dove, per'altro, il controllo religioso coincideva con quello del potere ... ma cosi' non vale...! Ehehe... salut mc

TheCrystalShip
Inviato: 23/6/2004 3:25  Aggiornato: 23/6/2004 3:25
So tutto
Iscritto: 18/6/2004
Da:
Inviati: 3
 Re: religione e politica
Poniamo due “mondi”: uno Capitalista, l’altro centrato sulla Religione, Uno fa e cerca la guerra per un discorso espansionistico a livello economico; l’altro pone al centro della sua guerra il loro Dio..combattendola con ogni mezzo E’ un po’ far combattere i Romani (molto simile alla politica americana, anche nei metodi…dove non vincono.. embargo! ) con i Crociati..(motivazioni indotte da un credo) e mi domando: Si arriverà mai ad una fine? Siamo arrivati ad un punto di non ritorno? Come si può combattere una guerra con motivazioni cosi diverse tra loro? Non è per stati, per posizioni strategiche, non è una prova di forza di due nazioni poco inclini al dialogo.. al di là di tutti i bei..e sottolineo bei discorsi, perché tali li reputo, c’è veramente da aver paura.! Il problema secondo me, a parte bush e i suoi valletti (che stanno facendo l’errore più grande della storia) sarà quello che dovremmo affrontare nei prossimi anni, anche con governi diversi. Questo perché, oltre la guerra (problema non piccolo) ci sarà da affrontare l’incomunicabilità tra due “mondi” che vivono la vita in maniera diatralmente opposta. Allora.. o loro iniziano a vederla sotto un profilo più economico (cosa che ora fanno solo di riflesso perché consapevoli che quello che gli “occidentali” cercano di ottenere è quello di potere) oppure si deve mettere sul piano religioso..cosa che i governi occidentali hanno accantonato da circa trecento anni… E non parlo solo delle guerre in Afghanistan ed Iraq, ma nei vari stati Africani, Latino Americani, dei vari embarghi imposti dagli usa, (vedi Libia, Cuba..ecc) dei vari “ricatti” economici a governi (tra cui anche l’Italia)..ma qui ci sarebbero altri duemila discorsi da fare…e poi credo che se ne siano viste e sentite tante in proposito. Tornando,in qualche modo, all’argomento dell’articolo..le guerre.. o per religione, o per interessi, hanno in qualche maniera avuto sempre un “punto in comune” uno “scopo” .. nella situazione attuale l’unico scopo che mi viene in mente è la sopravvivenza! Saluti

Redazione
Inviato: 23/6/2004 4:49  Aggiornato: 23/6/2004 4:49
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: religione e politica
Chiedo scusa, forse avete letto la mia "provocazione" ben oltre il senso che le volevo dare. Non penso in realtà che le guerre si combattano PER le religioni, suggerisco piuttosto che le religioni siano il migliore sistema (se non l'unico, fino al secolo scorso), di tenere unita una certa quantità di umanità, e di amalgamarla sotto lo stesso "padrone", per poi scagliarla a testa bassa alla conquista di ciò che tu desideri. Ecco la necessità, per tutte le Chiese e per tutti i Costantino della storia, di trovare a tutti costi un accordo reciprocamente vantaggioso*: uno ha la spada, ma non ha la forza per muoverla, l'altro ha la forza, ma non ha spada, e tutti e due vogliono comandare. Che dite, si accorgeranno prima o poi che dal cielo qualcuno ha detto "in hoc signo vincis"? (*da cui anche le lotte per le investiture,volendo) [ Modificato da Redazione Attivo 23/6/2004 12:57 ]

mc
Inviato: 23/6/2004 10:32  Aggiornato: 23/6/2004 10:32
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: religione e politica
Quindi, sei d'accordo che dietro le scelte morali cattoliche (e piu' in generale, religiose) ci sono altre motivazioni, condivise dall'area politica, atte al controllo delle masse? mc

tommy79
Inviato: 23/6/2004 11:34  Aggiornato: 23/6/2004 11:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 1131
 Re: religione e politica
Ma io mi chiedo una cosa, indipendentemente, da tutto l'iter processuale. Ma perchè un fondamentalista attaccabrighe, che non sa far altro che scatenare risse in tv e lanciare crocifissi dalle finestre degli ospedali, deve venir qua nel nostro paese e pretendere di dettar legge? Vogliamo uno stato laico...bene allora che il velo islamico, che tante portano, venga vietato. Poi vediamo se al "Signor Smith" sta bene....

mc
Inviato: 23/6/2004 12:31  Aggiornato: 23/6/2004 12:31
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: religione e politica
Lo Stato laico di cui parli prevederebbe, come chiede il tuo 'pocotollerato' ospite straniero, anche l'abolizione del crocifisso dalle aule pubbliche, per legge. Lo Stato italiano proprio per i vincoli politico-sociali che esistono, vorrebbe vietare il velo ma chiudere un occhio per il resto. Causando confusione nell'opinione pubblica, che vede il gesto provocatorio come un ricatto morale e offensivo. Ma una provocazione, non e' usata per questo motivo? E il fatto che sia contraria al pensiero popolare, non e' la prima causa di fastidio e di intolleranza, visto che come provocazione e' ineccepibile? (...o si vieta tutto o non si vieta niente... e qui si dovrebbe aprire un capitolo sul proibizionismo...altro incongruenza di questa societa', che trascina con se' anche la Chiesa e la Malavita-politica e non...) mc

Redazione
Inviato: 23/6/2004 13:56  Aggiornato: 23/6/2004 13:56
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: religione e politica
Tommy? Cartellino giallo, temo! (E sarebbe anche doppio, volendo) Prima di tutto il signor Smith non "viene" da nessuna parte, perchè è un cittadino italiano fin dalla nascita. Secondo, non "detta" affatto legge, caso mai chiede che siano rispettate quelle che altri hanno dettato quando furono fatte. Che poi scagli crocifissi o sia un attaccabrighe, non cambia minimamente la questione da un puntro di vista legale. O togli il crocifisso, o tieni anche la sura. Dimmi che non sei d'accordo su questo.

Redazione
Inviato: 23/6/2004 14:24  Aggiornato: 23/6/2004 14:24
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: domanda di mc
Mc - "quindi sei d'accordo che dietro le scelte morali cattoliche (e piu' in generale, religiose) ci sono altre motivazioni, condivise dall'area politica, atte al controllo delle masse?" Cacchio, come fai a mettermela in maniera così drastica, sì o no? Se la “religione cattolica” fosse un signore ben identificato – o al massimo un gruppo ristretto di persone, come un consiglio di amministrazione – si potrebbe anche tentare di decifrarne le intenzioni ultime. Ma la chiesa è semplicemente l’istituzione più longeva dell’intera storia umana, ed è come un enorme Titanic lanciato nel tempo, su cui salgono e scendono in continuazione persone di ogni tipo (o quasi: certo, gente come Togliatti lì non ce la trovi), che contribuiscono al massimo a deviare la rotta di un millesimo di grado. Sono infatti convinto che il percorso della chiesa sia proprio il risultato di un continuo scontro di forze e di interessi contrastanti al suo interno, da quello più sinceramente spirituale a quello più cinicamente politico. Secondo me l’attuale Papa è la sintesi perfetta di tutte queste contraddizioni. Modernista notevole da una parte, e di una tolleranza tale verso le altre religioni, da aver provocato veri e propri scismi interni (a destra, ovviamente), ed assolutamente statico, antico, decisamente improponibile sotto certi altri aspetti, di ordine sia morale che politico. E quindi, quando si tratta di fare una scelta morale (che sò, legge sulla fecondazione, donne sul pulpito, omosessuali ecc.) sono sicuro che dentro quelle mura succeda di tutto, con lo scontro inevitabile fra le ragioni della dottrina e quelle della politica. Però non credo, per rispondere in qualche modo a una domanda impossibile, che la Chiesa sia semplicemente una cinica ”associazione a delinquere”, che freddamente manipola le questioni morali a fini esclusivamente politici. Temo invece, dopo aver cercato di studiare in ogni modo possibile la testa di quelle persone, che per loro certe questioni politiche SIANO morali, e così viceversa. E' lì il problema. [ Modificato da Redazione Attivo 23/6/2004 13:27 ]

mc
Inviato: 23/6/2004 17:06  Aggiornato: 23/6/2004 17:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: domanda di mc
Naturalmente, non sono cosi' rigido nella mia analisi (o bianco, o nero)... mi ritrovo pero' un po' piu' pessimista di te in quanto ad "associazione a delinquere" (che incredibilmente e' il termine che uso piu' spesso parlando dell'Istituzione Chiesa!...sono gia' sotto controllo con microspie?). Di solito parlo della piu' Longeva (Leggilo assolutamente come un complimento...) associazione a delinquere della storia....eheheh. Ma e' solo una provocazione... P.S.: una volta parlando con un professore di religione si fantasticava sulla possibilita' che se invece di trovare delle pergamene con la storia di Cristo, si fossero trovate delle pergamene di Collodi da Gerusalemme, adesso ci sarebbero miliardi di persone idrolatanti un burattino nodoso e saremmo invasi da milioni di marionette nasute appese ad un ramo, piuttosto che dentro una balena. Non so se e' chiaro il nesso con l'associazione a delinquere... mc

Linucs
Inviato: 28/6/2004 18:52  Aggiornato: 28/6/2004 18:52
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: domanda di mc
Quando vedo il Santo Padre seduto sopra un trono con una croce rovesciata, oppure mentre passeggia con quello strano bastone che termina in un crocefisso stranamente deformato, oppure mentre discorre allegramente di "nuovo ordine mondiale" al cospetto di una folla festante, penso che forse durante il millenario percorso della Chiesa qualcosa è andato storto.

Redazione
Inviato: 29/6/2004 14:03  Aggiornato: 29/6/2004 14:03
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: domanda di mc
"penso che forse durante il millenario percorso della Chiesa qualcosa è andato storto." Diciamo, a partire dall’elezione di Giovanni XXIII, per esempio? Bent Cross? B’B? Massimo [ Modificato da Redazione Attivo 29/6/2004 13:07 ]


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