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news internazionali : Dove vanno i soldi del petrolio?
Inviato da Redazione il 9/6/2008 2:40:00 (10801 letture)

Quando fu chiaro, nel 2005, che la guerra in Iraq stava alimentando una spirale di aumento nel prezzo del petrolio, qualcuno profetizzò con orrore: “verrà un giorno in cui il petrolio raggiungerà i 100 dollari al barile”. (Allora il prezzo era sui 37-40 dollari al barile, e già sembrava una cifra enorme).

Nel gennaio del 2008 il limite dei 100 dollari è stato sfondato, e da allora il prezzo ha continuato a salire in maniera impressionante: la scorsa settimana c’è stato addirittura un aumento di dieci dollari al barile in un solo giorno, e ormai stiamo viaggiando tranquillamente verso i 150 dollari di media mondiale, che si prevede verranno raggiunti nel corso dell’estate.

E c’è chi già prevede che entro 18 mesi il prezzo del barile sarà arrivato a 200 dollari.

In occasione del recente G8 in Giappone si è parlato di varie misure per cercare di contenere questa spirale terrificante, ma nessuno sembra in grado di spiegare con precisione a che cosa sia dovuta.

C’è chi punta il dito sulla crescente domanda dei paesi in forte espansione industriale, ...

... come la Cina e l’India, che di recente ha superato il Giappone come secondo consumatore di petrolio in assoluto al mondo.

Altri parlano di fattori psicologici, come ad esempio la recente minaccia da parte di Israele di attaccare l’Iran, che avrebbe fatto crollare la borsa americana e schizzare in alto il prezzo del barile.

C’è chi sostiene che il rialzo sia dovuto alle aspettative troppo ottimistiche dei paesi non-OPEC, che sono liberi di fissare i prezzi a piacimento, e non sono obbligati a rispettare il tetto imposto all’interno dell’OPEC stessa.

Altri invece accusano i paesi membri dell’OPEC di limitare intenzionalmente la loro produzione, proprio perché obbligati ad un tetto massimo sul prezzo di vendita.

Altri ancora rimandano la spirale di mercato alla sempre più imminente, presunta “fine delle risorse“ - la cosiddetta teoria del Peak Oil, che sostiene che il ritmo massimo di estrazione mondiale sia già stato superato - ma nessuna di queste spiegazioni, né in assoluto ne combinata con le altre, sembra sufficiente a spiegare il letterale raddoppio dei prezzi, avvenuto in un solo anno, della più venduta materia prima al mondo.



Quando un bene di consumo è così diffuso, oltre che indispensabile, si presume infatti che le fluttuazioni del suo prezzo debbano essere molto più lente, e comunque sempre giustificabili in qualche modo in maniera razionale.

Ma è evidente che questo punto, nel mondo “impazzito” – non certo per caso - del post 11 settembre, di razionale sia rimasto ben poco, e questo è purtroppo un pessimo presagio per chi ama pensare, oltre che ai propri interessi a breve termine, anche al futuro dei propri figli.

Massimo Mazzucco

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
ElwoodBlue
Inviato: 9/6/2008 3:06  Aggiornato: 9/6/2008 3:06
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/4/2008
Da:
Inviati: 426
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Il petrolio non è un problema reale.

Entro novembre gli USA invaderanno l'iran per debellare la minaccia atomica e probabilmente anche il kuwait. Se poi a novembre le elezioni le vinceranno i repubblicani mc cain invaderà di nuovo il kuwait per liberarlo dall'oppressione straniera come fece bush babbo.

Con l'iran lanciato nel lunghissimo percorso verso la democratizzazione, sotto il saggio patrocinio statunitense, e il kuwait ormai saldamente inserito nella sfera d'influenza occidentale - visto che la guerra di liberazione americana l'ha liberato dall'oppressione americana - il prezzo del greggio cesserà di essere un problema.
Almeno per gli americani.

Redazione
Inviato: 9/6/2008 4:02  Aggiornato: 9/6/2008 4:02
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
ELWOODBLUE: "Il petrolio non è un problema reale. Entro novembre gli USA invaderanno l'iran per debellare la minaccia atomica ..."

C'è anche chi suggerisce che sia l'esatto contrario.

edo
Inviato: 9/6/2008 8:33  Aggiornato: 9/6/2008 8:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
A proposito della partita tra Iran e resto del mondo, posto pari pari ciò che messo in un thread apposito:
... Ad Ahamdinejad basterebbe, tanto per cominciare, vietare l'esportazione di petrolio che, facendo una sosta di comodo in Olanda, giunge in Israele proprio da quelll'Iran che vorrà pure la distruzione dello stato ebraico ma intanto ne è il principale fornitore energetico. Potrebbe pure, il Presidente iraniano, bloccare i rapporti commerciali tra i due Paesi, per non parlare delle importazioni di armi israeliane. Non ci azzardiamo nemmeno a sognare un dietrofront in Iraq ove gli iraniani sono forza di occupazione, insieme agli inglesi, agli americani e agli israeliani e, con questi ultimi, preparano e addestrano battaglioni della morte. Né la “comunità internazionale” è poi così ostile a Teheran; non solo perché l'Iran gode del sostegno interessato di Russia e Cina ma perché sono gli inglesi i principali collaboratori al suo programma nucleare....

QUI

aggiungo anche una tabella riguardante le variazioni dei prezzi ed il raffronto euro/dollaro:

2000 2004 2008 Variazione in %
€/$ 1,10 0,80 0,64
barile petrolio in $ 27,60 50.64 120,00 334,78
barile petrolio in € 30,36 40,51 76,80 152,96


quello che succede è che se il dollaro non si fosse indebolito nei confronti dell'euro (o il contrario, cioè l'euro si è apprezzato nei confronti del dollaro) adesso pagheremmo la benzina a 2 euro, e quegli imbroglioni che si lamentano dell'euro forte si lamenterebbero dell'euro debole.

quello che è successo è che il prezzo del petrolio per noi è cresciuto di una volta e mezzo e per loro di più di tre volte

la causa è che chi vende petrolio sta dicendo agli Usa, e a tutti, che il petrolio bisogna pagarlo di più, ma sopratutto che il dollaro è carta straccia, e se non fosse che BCE e Cina lo sostengono, il dollaro varrebbe ancor meno.

rumenta
Inviato: 9/6/2008 8:52  Aggiornato: 9/6/2008 8:52
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2006
Da: Repubblica di Genova
Inviati: 801
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
c'è anche chi dice che siano i gruppi come goldman sachs che, con le loro speculazioni sui futures, stiano facendo crescere i prezzi.
il che, sommato a tutte le altre ragioni, gli farà superare i 200$ al barile nel giro di pochi mesi.....



"La verità dev'essere brutale, violenta, armata ed arrabbiata. Altrimenti soccombe."
cocis
Inviato: 9/6/2008 9:35  Aggiornato: 9/6/2008 9:35
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?

infosauro
Inviato: 9/6/2008 9:45  Aggiornato: 9/6/2008 9:45
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/5/2008
Da: questo mondo (credo)
Inviati: 2376
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Ecché problema c'é?
Come dice Sgarbi dove ci sono le basi americane c'é la libertá

Anche se questo tizio la pensa diversamente:

Ali Akbar Hashemi Rafsanjani, il potente leader iraniano, di solito moderato, ieri ha affermato che tale intesa avrebbe portato ad “un'occupazione permanente”. Ed ha aggiunto: “La sostanza di questo accordo è la trasformazione degli iracheni in schiavi degli americani”.

Cosa dite lo diamo il benvenuto agli iracheni nel nuovo secolo?

"It's just a ride"
William Melvin "Bill" Hicks, l'ultimo degli hippy, il primo dei complottisti (a comparire in TV).
StandAlone
Inviato: 9/6/2008 9:49  Aggiornato: 9/6/2008 12:23
So tutto
Iscritto: 16/7/2006
Da: Section 9
Inviati: 13
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
I fattori che stanno influenzando il prezzo del petrolio sono molteplici. Qualche giorno fa sul mio blog scrissi un post che riguardava essenzialmente la parte speculativa dell'attuale prezzo e riprendeva una relazione illustrata davanti ad un comitato governativo americano (chi è interessato può leggersela qui http://duecents.blogspot.com/2008/05/il-costo-del-fallimento.html),
Il prezzo del petrolio è una bolla destinata a scoppiare, anche se è molto difficile prevedere quando. La cosa che potrebbe fare impazzire tutto è ovviamente il tanto paventato attacco all'Iran. Un economista come Nuriel Roubini spesso citato perché previde con un certo anticipo l'attuale collasso finanziario, si è detto certo che l'attacco ci sarà (potete leggere la sua valutazione qui ). Nel caso buona fortuna a tutti. Rimpiangeremo i bassi prezzi attuali.

Freeman
Inviato: 9/6/2008 10:34  Aggiornato: 9/6/2008 10:35
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 31/7/2006
Da: NiggahCity
Inviati: 2092
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Qualche possibile spiegazione aggiuntiva/alternativa qui, collegata con il Bilderberg.

"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Ghilgamesh
Inviato: 9/6/2008 10:40  Aggiornato: 9/6/2008 10:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/10/2005
Da:
Inviati: 3001
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Qualche giorno fa, mi hanno mandato questo:


Nel 2000: 1 $ = 1.2 €

1 barile di petrolio = 60 $

e quindi 1 barile = 72 €



Oggi: 1 $ = 0.62 €

1 barile circa 115 $

e quindi 1 barile = 71,3 € (Oups !)


Credo sia semplice ed efficace ... anche se fa incazzare.

Visto che qualcuno (non i giornalisti per carità) potrebbe chiedersi perchè la benzina è aumentata anche in europa.





cocis
Inviato: 9/6/2008 10:56  Aggiornato: 9/6/2008 10:56
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?

Infettato
Inviato: 9/6/2008 11:04  Aggiornato: 9/6/2008 11:05
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/11/2006
Da: Roma
Inviati: 1499
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Ghilgamesh

Qualche giorno fa, mi hanno mandato questo

qui anche, ma credo che il fulcro è

Freeman Qualche possibile spiegazione aggiuntiva/alternativa .....
Questa non è aggiuntiva/alternativa, è LA spiegazione.

Infettato dal morbo di Ashcroft
---------------------------------------------
Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
blackbart
Inviato: 9/6/2008 11:06  Aggiornato: 9/6/2008 11:06
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Il mio punto di vista, ne ho discusso più volte sul forum, è che ci sono un insieme di cause che partecipano a innalzare esponenzialmente il prezzo del greggio.

Cerco di riassumerle brevemente..

1) I paesi produttori (Arabia Saudita in primis) affermano di poter incrementare la produzione: non sappiamo cosa aspettino a farlo nè se sia possibile per loro mantenere le promesse.

2) Numerosi analisti affermano che la produzione potrà essere aumentata (per decenni) grazie all'estrazione di petrolio dalle sabbie bituminose: in realtà non sembra venire conteggiato l'altissimo costo economico e anche ambientale del processo.

3) Essendo la produzione di petrolio in calo dal 2006 vengono smentite le promesse e le previsioni di un suo aumento.

4) Il consumo di petrolio, pur in leggero calo nei paesi occidentali, è mantenuto in crescita dai paesi orientali a causa di un incremento delle industrie, motorizzazione, produzione energia elettrica, ecc..
La recente affermazione di Ahamdinejad, secondo cui "la produzione è superiore alla domanda", è difficilmente sostenibile.

5) I due fatti, produzione in calo e domanda in crescita, producono un aumento dei prezzi e inevitabilmente qualcuno che rimane a "secco".

6) Il fatto che il petrolio sia una materia prima necessaria ma in esaurimento (o almeno che sia percepita come tale) ha indirizzato una serie di speculazioni e investimenti da parte di grossi gruppi finanziari o piccoli investitori nei futures legati al greggio.
E' possibile leggere in rete previsioni di "grandi analisti" che prevedevano, anche recentemente, che la bolla speculativa petrolifera sarebbe esplosa molto presto e che il barile si sarebbe attestato nel 2008 a circa 75$ (siamo praticamente al doppio..).

7) Le speculazioni, che partecipano a far aumentare il prezzo del greggio, sono ulteriormente incrementate dalla svalutazione del dollaro, malato terminale, oramai visto come un peso da cui conviene liberarsi al più presto.
Quindi da un lato il prezzo in dollari del greggio aumenta perchè è il dollaro a svalutarsi (se in area euro la situazione è preoccupante, in USA è tragica) ma a ciò bisogna comunque sommare le speculazioni.

9) Non è detto che se il petrolio fosse scambiato in euro il prezzo in Europa diminuirebbe. Se il dollaro non fosse più legato al greggio diventerebbe definitivamente carta straccia creando non solo una crisi mondiale senza precedenti ma esploderebbero quegli stessi fenomeni speculativi che sono alla base del problema!

10) Le soluzioni "alternative" quali per esempio i bio-carburanti sono riuscite, se possibile, a peggiorare la situazione producendo di fatto una carestia a livello mondiale (oltretutto i cereali sono già sottoposti a dinamiche inflazionistiche e speculative simili a quelle del petrolio!)

Quindi le cause che secondo me producono l'aumento del prezzo del greggio sono peak-oil, svalutazione e speculazione. E ognuna di queste si combina con le altre in un unico effetto catastrofico.

Ma la domanda di Mazzucco era: chi ci guadagna e chi no?

I grafici sono interessanti ma le foto sono secondo me più esplicative.










blackbart
Inviato: 9/6/2008 11:17  Aggiornato: 9/6/2008 16:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Ghilgamesh:

Citazione:
qualche giorno fa, mi hanno mandato questo:

Nel 2000: 1 $ = 1.2 €
1 barile di petrolio = 60 $
e quindi 1 barile = 72 €
Oggi: 1 $ = 0.62 €
1 barile circa 115 $
e quindi 1 barile = 71,3 € (Oups !)

Credo sia semplice ed efficace ... anche se fa incazzare.
Visto che qualcuno (non i giornalisti per carità) potrebbe chiedersi perchè la benzina è aumentata anche in europa.


Mah.. una mezza bufala basata su dati "aggiustati".. leggi il commento #3

LoneWolf58
Inviato: 9/6/2008 11:27  Aggiornato: 9/6/2008 11:27
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Ammesso il fatto che dietro l'aumento del greggio ci siano speculazioni a carattere internazionale...
Cosa c'è dietro la speculazione sul gasolio?! se non erro la differenza di prezzo tra super e gasolio era dovuta ai costi di produzione, ora cos'è cambiato al punto tale da "aumentare i costi di produzione del gasolio" fino a renderlo più costoso della benzina???...
Chi dovrebbe tutelare il mercato da simili speculazioni?!
Quanto ci costerà quest'altra speculazione?

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
tccom
Inviato: 9/6/2008 12:08  Aggiornato: 9/6/2008 12:09
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/11/2005
Da: civitavecchia
Inviati: 903
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?

...gli Stati Uniti non ci hanno guadagnato nulla dall'11 settembre (c'è bisogno di dirlo?)...[].... Ragioniamo: chi ci guadagna quando piove? i produttori di ombrelli. Da questo si deduce che i produttori di ombrelli controllano la pioggia.
Infettato
Inviato: 9/6/2008 12:12  Aggiornato: 9/6/2008 12:12
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/11/2006
Da: Roma
Inviati: 1499
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
blackbart

Ma la domanda di Mazzucco era: chi ci guadagna e chi no?

I grafici sono interessanti ma le foto sono secondo me più esplicative.

L'iniziativa “stalle aperte” della Coldiretti vuole salvare dunque dall'estinzione il latte italiano che viene prodotto dagli allevatori ad un prezzo (in Lombardia dove si produce il 40 per cento del latte italiano) di 0,42 euro al litro che moltiplica di quasi quattro volte (+281 per cento) prima di arrivare sul banco del negozio a 1,6 euro al litro.

Ho postato questo esempio recente che ci riguarda, per come la vedi tu sembra che l'aumento dipenda in gran parte dai produttori, non c'è dubbio che il loro ricavo è elevato, altrimenti non si chiamerebbe oro nero...ma non credo sia quello il problema di dove vanno a finire i soldi del petrolio.

Infettato dal morbo di Ashcroft
---------------------------------------------
Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
Descartes
Inviato: 9/6/2008 12:31  Aggiornato: 9/6/2008 12:38
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
blackbart scrive:

Citazione:

5) I due fatti, produzione in calo e domanda in crescita, producono un aumento dei prezzi e inevitabilmente qualcuno che rimane a "secco".


blackbart, sei decisamente fuori strada. Le bufale che leggi sui media sono pianificate da loro proprio per distrarre dalla vera ragione.

- BUFALA NUMERO UNO: I PREZZI SALGONO PERCHE' AUMENTA LA DOMANDA.
Falso. La domanda modiale di petrolio è IN CALO. Le raffinerie hanno ridotto i loro ritmi di raffinazione proprio per adeguarsi alla domanda calante.

- BUFALA NUMERO DUE: IL PETROLIO SI STA ESAURENDO. Falso. Il peak oil è una balla colossale, smentita da innumerevoli esperti di giacimenti. Il petrolio è sovrabbondante e lo resterà fino ad un altro secolo.

- BUFALA NUMERO TRE: INVADERE IRAQ E IRAN SONO MOSSE DEGLI USA PER OTTENERE IL CONTROLLO SUL PETROLIO DEL MEDIO ORIENTE. Falso. Il petrolio è l'ultima cosa che gli americani cercano in medio oriente. Tanto che le raffinerie le hanno abbandonate e non le stanno costruendo. Quello che cercano è il controllo militare del territorio, puro e semplice. Hanno infatti costruito basi militari in tutto l'Iraq, grazie alle quali ora possono minacciare militarmente tutti i paesi della regione.

- BUFALA NUMERO QUATTRO: GLI STATI UNITI PROTEGGONO ISRAELE PERCHE' GLI EBREI LI COSTRINGONO. Falso. Israele è un territorio che gli USA hanno interesse a mantenere sotto il loro controllo per la stessa ragione dell'Iraq e dell'Iran: presenza di basi e porti militari e quindi possibilità di minacciare militarmente tutti i paesi della regione. La religione e la terra promessa non c'entrano assolutamente nulla.

Quello che sfugge agli osservatori meno attenti è che quella che stiamo vedendo è una vera e propria guerra di conquista. Gli USA stanno conquistando territori, semplicemente espandendo i confini NATO in Ucraina e costruendo basi militari in MO.

Oggi le guerre non hanno più bisogno di essere combattute realmente, perchè l'analisi strategica militare è così avanzata che un paese può determinare con certezza se vincerà o meno uno scontro. Per questo gli USA non hanno bisogno di usare le basi militari realmente, devono solamente costruirle, i paesi nel raggio di quelle basi si arrenderanno automaticamente e obbediranno perchè sanno già che una guerra reale non gli conviene perchè la perderebbero.

Quella a cui assistiamo è una conquista militare "silenziosa", ma non meno imperialista di quelle dei primi del '900.


A chi giova allora la crescita di prezzo del petrolio, creata ad arte dalla Goldman Sachs?

Blondet sostiene che la GS stia semplicemente facendo una manovra per reindirizzare il colossale "buco" dei derivati sui futures del petrolio, e rifilarli così agli ingenui investitori:

Citazione:

Manipolare i rincari attraverso i futures è facilissimo, perchè all’ICE si può comprare sulla carta una partita di petrolio ad una data stabilita (future, appunto), versando in anticipo solo il 6% del prezzo. Con un margine così lieve, gli speculatori hanno in mano una leva moltiplicatrice da 16 ad 1. Rischiando mille dollari, generano una domanda di 16 mila dollari di petrolio. Domanda fittizia.

William Engdahl infatti avanza il sospetto che la bolla speculativa petrolifera stia per scoppiare (come già quella edilizia sub-prime), e Goldman usi la sua «profezia» e le sue manipolazioni per rifilare agli ingenui investitori (tipicamente, i devastati fondi-pensione USA) contratti di cui la stessa Goldman si sta silenziosamente disfacendo.

Aseptik
Inviato: 9/6/2008 13:31  Aggiornato: 9/6/2008 13:31
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/1/2007
Da: Messapia
Inviati: 139
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Citazione:
BUFALA NUMERO DUE: IL PETROLIO SI STA ESAURENDO. Falso. Il peak oil è una balla colossale, smentita da innumerevoli esperti di giacimenti. Il petrolio è sovrabbondante e lo resterà fino ad un altro secolo.


Azz.. allora dovremo aspettare un bel po' per la fusione fredda..

io comunque ci credo poco alla sovrabbondanza di petrolio, ma sono un pessimista.

La politica è l’arte cortese di ottenere voti dai poveri e finanziamenti dai ricchi, promettendo di difendere gli uni dagli altri.
Oscar Ameringer
Cassandra
Inviato: 9/6/2008 13:37  Aggiornato: 9/6/2008 13:38
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/5/2006
Da:
Inviati: 1551
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Gilghamesh......

BASTAAAAAAAAAA
ANCORA QUELLA BUFALAAAAAAAAAA

Nel 2000 il petrolio costava 26 dollari, non 60!!!!!

Ma possibile che prendete per buona ogni catena di sant'antonio che vi arriva? Maronna mia bella r'o Carmine...


"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
Aseptik
Inviato: 9/6/2008 13:40  Aggiornato: 9/6/2008 13:40
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/1/2007
Da: Messapia
Inviati: 139
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Segnalo anche questo articolo di Blondet anch'esso collegato con l'aumento del petrolio. http://www.effedieffe.com/content/view/3464/179/

La politica è l’arte cortese di ottenere voti dai poveri e finanziamenti dai ricchi, promettendo di difendere gli uni dagli altri.
Oscar Ameringer
CiEmme
Inviato: 9/6/2008 13:42  Aggiornato: 9/6/2008 14:01
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/2/2008
Da: Roma
Inviati: 446
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Vorrei anche ricordare che nell'ultimo anno, in Italia, il prezzo della benzina e' salito del 37,6% mentre quello del gasolio del 67,3%.
Vorrei capire come mai.
Una differenza del 30% non mi pare poco.

Negli Stati Uniti (fonte DOE) il prezzo medio al dettaglio per la benzina era di 3.20 $ al gallone il 28.5.2007 mentre il 28.5.2008 era 4.05. Un aumento del 40% circa. Considerando il calo del cambio del dollaro mi pare che gli aumenti li stiamo pagando solo noi.

Una bussola non dispensa dal remare.
stg44
Inviato: 9/6/2008 14:14  Aggiornato: 9/6/2008 14:14
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/3/2008
Da:
Inviati: 79
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Il petrolio aumenta di prezzo 2 volte al giorno,ma io non vedo NESSUNO usare la bicicletta al posto dell'auto,rinunciare al condizionatore,agli asparagi cileni e non vado oltre che già mi vien male.
La legge della domanda/offerta non perdona: ad un prodotto super richiesto si può applicare qualunque prezzo,la droga ne è un bell'esempio.
Ma chi vende pertolio in Italia??
Massimo Moratti,che si sputtana il ricavato in Ronaldi e Adriani...
Perchè non formiamo una delegazione e chiediamo a Moratti di pagare il fotovoltaico e l'auto ad idrogeno a tutte le famiglie italiane?
Naturalmente io farò parte della delegazione e quando il fottuto plutocrate si metterà a ridere alla nostra richiesta gli sparo al fegato con una calibro 9.

CiEmme
Inviato: 9/6/2008 15:19  Aggiornato: 9/6/2008 15:19
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/2/2008
Da: Roma
Inviati: 446
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Il Presidente dell'Iran da un lato ha detto che il picco di estrazione del petrolio non si e' raggiunto e che l'offerta soddisfa facilmente la domanda, dall'altra ha detto che l'Iran sta sviluppando l'energia nucleare per usi civili.

Mi sembrano due dichiarazioni in contrasto. L'Iran il petrolio lo produce, perche' imbarcarsi in una fonte di energia primaria cosi controversa come il nucleare?

Una bussola non dispensa dal remare.
Cassandra
Inviato: 9/6/2008 15:45  Aggiornato: 9/6/2008 15:45
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/5/2006
Da:
Inviati: 1551
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Citazione:
Mi sembrano due dichiarazioni in contrasto. L'Iran il petrolio lo produce, perche' imbarcarsi in una fonte di energia primaria cosi controversa come il nucleare?

Perchè la gran parte del petrolio prodotto finisce in usi interni, dato che l'Iran ha 60 milioni di abitanti, non è un Paese arretrato e la benzina è anche sovvenzionata e costa niente.

Se continuano così, tra due o tre anni non avranno più petrolio da esportare, ed il petrolio è l'unica esportazione che hanno. Muoiono di fame.
Quindi, fanno centrali nucleari per produrre energia e continuare ad esportare petrolio.

"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
Freeman
Inviato: 9/6/2008 16:01  Aggiornato: 9/6/2008 16:01
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 31/7/2006
Da: NiggahCity
Inviati: 2092
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Aseptik, il link l'avevo già postato un po' più sopra...

"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
blackbart
Inviato: 9/6/2008 16:11  Aggiornato: 9/6/2008 16:20
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Descartes:

Citazione:
blackbart, sei decisamente fuori strada. Le bufale che leggi sui media sono pianificate da loro proprio per distrarre dalla vera ragione


A dire il vero poco di ciò che ho detto compare sui media..

Citazione:
La domanda modiale di petrolio è IN CALO. Le raffinerie hanno ridotto i loro ritmi di raffinazione proprio per adeguarsi alla domanda calante.


Forse localmente, in USA e in parte in Europa, dove in effetti molte industrie stanno chiudendo per spostarsi dove la manodopera costa meno. Ma affermare che la domanda mondiale sia in calo è assurdo.
E per quale motivo dovrebbe esserlo?
Solo Cina e India (2 miliardi di persone) con PIL in crescita a botte di 7 - 10% all'anno bastano a giustificare (almeno) un aumento nella domanda, non certo una sua diminuzione.. o forse hanno trovato nuove forme di energia?

Citazione:
Il peak oil è una balla colossale, smentita da innumerevoli esperti di giacimenti. Il petrolio è sovrabbondante e lo resterà fino ad un altro secolo


I cosiddetti esperti di giacimenti cercano solo di tenere in vita un'economia, quella del petrolio, alla frutta perchè le loro vaghe profezie sono smentite da tutta una serie di fatti oggettivi e verificabili.

Parlare di sovrabbondanza è quantomeno azzardato: se fosse così non si capirebbe perchè le compagnie petrolifere stanno investendo in costosissime trivellazioni nell'Artico e in nuove forme di carburanti (per esempio dal carbone).
E dove sono questi misteriosi giacimenti che, se fossero in grado di sostenere il livello di estrazione odierno per un secolo (?), dovrebbero essere 3-4 volte più estesi di quelli attuali? Dove???

Ancora meno si capisce perchè, se davvero la domanda fosse in calo, l'OPEC prometta continuamente di aumentare la produzione! (ma non lo fa)
Infatti, unica verità nel marasma di menzogne, dal 2006 la produzione è in calo.

Infine c'è una cosa da sottolineare:
il petrolio che è rimasto NON è il petrolio che abbiamo già estratto ovvero come noto richiede costi di estrazione e lavorazione (economici, energetici ed ambientali) nettamente superiori.
Le sabbie bituminose non si dovrebbero nemmeno inserire nel conto perchè sono davvero un'altro paio di maniche ed è impensabile possano sostituire i pozzi petroliferi tradizionali!

Citazione:
Il petrolio è l'ultima cosa che gli americani cercano in medio oriente.


Con quello che gli è costata la guerra gli USA avrebbero fatto prima a comprarlo al triplo del prezzo attuale, certo.
Sappiamo però che è il contribuente a pagare le guerre (con le tasse e la vita dei propri figli) ma sono le aziende private a farle. E poi guadagnano le risorse.
Molti membri del governo americano, a cominciare da Bush (padre, figlio e spirito Jeb santo) e dal suo entourage (Rice e Cheney per dirne due), non sono solo SPONSORIZZATI apertamente ma sono essi stessi ex-dirigenti di aziende petrolifere che hanno sapientemente indirizzato le guerre laddove avevano interessi strategici. Come la camorra nostrana hanno impiegato la forza quando la strada diplomatica ed economica non era vantaggiosa (i famosi accordi sul gasdotto tra Cheney-UNICAL e i Talebani: “ricoprirli con un tappeto d'oro o seppellirli sotto un tappeto di bombe”).

Insomma: mai confondere una nazione con gli stronzi che la pilotano..

Citazione:
Hanno infatti costruito basi militari in tutto l'Iraq, grazie alle quali ora possono minacciare militarmente tutti i paesi della regione.


Il giochetto deve essere andato storto visto che oramai l'Iran prende le decisioni in Iraq senza nemmeno sentire cosa ne pensano gli americani.

Citazione:
Israele è un territorio che gli USA hanno interesse a mantenere sotto il loro controllo per la stessa ragione dell'Iraq e dell'Iran: presenza di basi e porti militari e quindi possibilità di minacciare militarmente tutti i paesi della regione.


Su questo sono in parte d'accordo: Israele necessita di "protezione" cioè di cospicui finanziamenti, finanziamenti che servono a comprare armamenti dalle solite aziende americane.
Ma i sogni di gloria degli USA sono oramai giunti al termine.

Citazione:
La religione e la terra promessa non c'entrano assolutamente nulla.


Certo. Sono sfruttate come paravento per addossare la colpa della politica militarista ai soliti "fondamentalisti" (ebrei, cristiani, arabi non importa).

Citazione:
Oggi le guerre non hanno più bisogno di essere combattute realmente, perchè l'analisi strategica militare è così avanzata che un paese può determinare con certezza se vincerà o meno uno scontro.


A quanto pare le guerre non hanno nemmeno più bisogno di essere vinte. Basta farle. Gettare nel fango un paese e arricchire i produttori di armi. Quello importa.

In effetti le ultime avventure americane sono state tutto fuorchè una vittoria. Anzi si può parlare apertamente di disastro strategico, militare, politico ed economico (dal punto di vista Statale ovviamente). Costi che sono stati pagati dalla classe media ora alla frutta.
Oltre il danno anche la beffa visto che gli ex-portavoce di Bush si mettono a vendere libri su quanto sia stata sbagliata la guerra in Iraq, fondata su prove inventate.

Pyter
Inviato: 9/6/2008 16:42  Aggiornato: 9/6/2008 16:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
...Altri parlano di fattori psicologici,

...C’è chi sostiene che il rialzo sia dovuto alle aspettative troppo ottimistiche

...C’è chi punta il dito sulla crescente domanda dei paesi in forte espansione industriale

...Altri ancora rimandano la spirale di mercato alla sempre più imminente “fine delle risorse“


Quando leggo queste frasi, per me assolutamente prive di senso in quanto frutto di disquisizioni teologicamente troppo "avanzate" per le mie potenzialità intellettive,mi viene da pensare a tutte quelle persone convinte che il consiglio di Nicea, il medioevo dei secoli bui e la teologia studiata a tavolino per sopperire alla mancanza di accettabili convinzioni razionali, sia una cosa disdicevole e fortunatamente superata dal progresso scientifico e culturale. Io penso invece che i produttori di petrolio e, più di loro, i Venditori di petrolio, sia la vera teocrazia del XXI secolo.
Sono loro, i veri CRE-AZIONISTI.
Per poter combattere queste persone, bisognerebbe tornare alla vera religione ,quella delle origini.La nuova strada presa dalla Chiesa Avventizia Globale del Nuovo Ordine Industriale e Progressista non rispecchia più i vecchi valori della prima timida rivoluzione industriale.
Bisogna recuperare i vecchi valori etici, con il vecchio semplice volgare pragmatismo:LA BICICLETTA.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Descartes
Inviato: 9/6/2008 18:26  Aggiornato: 9/6/2008 18:26
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
blackbart scrive:

Citazione:

Forse localmente, in USA e in parte in Europa, dove in effetti molte industrie stanno chiudendo per spostarsi dove la manodopera costa meno. Ma affermare che la domanda mondiale sia in calo è assurdo.
E per quale motivo dovrebbe esserlo?
Solo Cina e India (2 miliardi di persone) con PIL in crescita a botte di 7 - 10% all'anno bastano a giustificare (almeno) un aumento nella domanda, non certo una sua diminuzione.. o forse hanno trovato nuove forme di energia?


OPEC cuts 2008 global oil demand forecast
Posted by Jon Nones on 15 May 2008 @ 13:15

Thomson Financial reports: OPEC has cut its 2008 global oil demand forecast, amid expectations OECD consumption will tail off this year on lower gasoline demand. Full-year global oil demand is now expected to total 86.95 million barrels per day, against previous expectations of 86.97 million barrels.

Demand for OPEC crude is seen at 31.8 million barrels in 2008, it continued, down from 32.0 million barrels last year. Non-OECD countries, chiefly China, the Middle East, India and Latin America, are expected to account for almost all of this year's growth in oil consumption.


http://www.resourceinvestor.com/pebble.asp?relid=42813&t=57

Aseptik
Inviato: 9/6/2008 18:29  Aggiornato: 9/6/2008 18:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/1/2007
Da: Messapia
Inviati: 139
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Freeman

ehmm ... è un altro link, collegato sempre a quello, ma è un altro.

La politica è l’arte cortese di ottenere voti dai poveri e finanziamenti dai ricchi, promettendo di difendere gli uni dagli altri.
Oscar Ameringer
Freeman
Inviato: 9/6/2008 19:20  Aggiornato: 9/6/2008 19:20
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 31/7/2006
Da: NiggahCity
Inviati: 2092
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Citazione:

Freeman

ehmm ... è un altro link, collegato sempre a quello, ma è un altro.

mea culpa, sono stonato ultimamente...

"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
slump
Inviato: 9/6/2008 20:16  Aggiornato: 9/6/2008 20:16
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/6/2006
Da:
Inviati: 199
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Bene, temevo che Mazzucco si proponesse come aficionado del "peak oil"
-- adesso sembra essere una gran moda quella di dirsi "peak-oilisti",
un paio d'anni fa credo che solo io e altri quatro gatti sapessimo cosa
significasse. Per me comunque non c'entra nulla con la crisi attuale,
anzi, se proprio vogliamo complottare, sembra proprio che il "Peak oil"
sia la teoria giusta per lavare l'anima agli alternativi,
accontentandoli con una risposta di nicchia e un po' fashion ad una
questione ormai strabordante: perché il petrolio aumenta così?

Giusto oggi pomeriggio ho ascoltato l'inizio della trasmissione
economica di Radio24 "focus economia" (dopo le 17): parlava ovviamente,
come quasi ogni giorno, di petrolio. Rispetto al solito mainstream oggi
si sono sentite un paio di cose interessanti: la prima e più importante,
che io vado ripetendo da tempo, è che il prezzo del petrolio
sembra in corsa per far inverare la predizione straordinaria della
Goldman-Sachs fatta già l'anno scorso (non quest'anno): 200$ al barile.
La Goldman-Sachs domina i mercati dei futures (i prezzi sono i prezzi
dei futures non c'entrano nulla coi prezzi di estrazione del petrolio
che viaggiano, in media, sui 20$ al barile) e sicuramente ha un non
piccolo tornaconto a inverare determinate previsioni...

Tenete presente che ogni giorno vengono scambiati valori in futures
pari a ca. 1 miliardo di barili contro i ca. 85 milioni di barili REALI
prodotti e utilizzati: cioè più di 10 volte gli scambi reali
quotidiani. Questi contratti NON hanno necessità di venire
effettivamente realizzati, cioè la scommessa sul prezzo futuro è a
bassissimo rischio.

Svalutazione del dollaro e speculazione dunque hanno la loro non
piccola importanza ma perché proprio ora e in maniera così massiccia?
Siamo nei mesi che seguono immediatamente i problemi dei mutui, del
crollo immmobiliare, di molte banche salvate per i capelli da altre
banche o dallo Stato, c'è una massa enorme di mezzi finanziari che sono
fuorisciti dai fondi basati sui mutui e prodotti similari e che cercano
un modo per valorizzarsi. Qual'è la cosa, se ce n'è una, di cui tutto
il mondo ha bisogno e che assicura una resa certa? Il petrolio di
sicuro e poi, naturalmente, le materie prime alimentari.

Il problema dunque non è di carenza produttiva (non è pensabile infatti
che ci sia, allo stesso momento, un picco del petrolio, del grano, del
mais, dell'oro, del rame, del ferro, del metano ecc. ecc. o, che è lo
stesso, un'improvviso aumento della domanda di cibo e materie prime
quasi da un mese all'altro), l'OPEC ripete un giorno sì e l'altro anche
che la produzione supera la richiesta (infatti, come scrive anche qui
qualcuno, la domanda di petrolio è, se non in calo, abbastanza stabile)
ma di sovrabbondanza di liquidi in cerca di valorizzazione -- il che è
come dire che il denaro moltiplicato grazie a strumenti finanziari è
costretto a riagganciarsi ad una base produttiva reale quando la
cosiddetta "bolla creditizia" scoppia -- o comunque si sgonfia.

È come a Monopoli: due o tre giocatori hanno accumulato tanti liquidi
che ammucchiati sul tavolo non portano a nulla allora ingaggiano una
lotta per comprare anche il misero Vicolo Corto a prezzi molto alti pur
di assicurarsi qualcosa di reale e realmente produttivo e assicurarsi
dunque la "cosa vera".

L'inflazione è il segno principale di tutto questo: l'aumento del
prezzo delle materie prime, e il petrolio è il re delle materie prime,
innesca una catena di aumenti delle merci e dunque un deprezzamento dei
liquidi. In primo luogo ciò che viene deprezzato è il dollaro a causa
di tutta una serie di dinamiche che derivano dagli ultimi decenni
economici e si concretizzano nel disastroso bilancio USA.

C'era uno, un cosiddetto "neomarxista" tedesco, che queste dinamiche le
aveva previste almeno 15/20 anni fa: è ancora in circolazione, forse su
IBS trovate ancora qualche suo libretto di saggi, e si chiama Robert
Kurz. Prima faceva parte di un gruppo di intellettuali denominato
"Gruppo Krisis", adesso è un po' invecchiato e gioca da solo e credo
che in parte se la goda della situazione presente: molti suoi scritti,
perlopiù in tedesco ma alcuni tradotti, si trovano su
Exit-online
Cliccando su "Transnationales" potete accedere ad alcuni saggi in
italiano e altre lingue.

Per cominciare in inglese potete leggere questo breve ma denso articolo:
Currency Crisis

"In powerful rain, they laid down their heads to die"
(My Dying Bride)
PikeBishop
Inviato: 9/6/2008 22:29  Aggiornato: 9/6/2008 22:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Citazione:
Mi sembrano due dichiarazioni in contrasto. L'Iran il petrolio lo produce, perche' imbarcarsi in una fonte di energia primaria cosi controversa come il nucleare?


Citazione:
fanno centrali nucleari per produrre energia e continuare ad esportare petrolio


Perche' non credere invece che una volta tanto ci dicano la verita' e all'Iran serva La Bomba? E se volessero farla, che ci sarebbe da dire, visto che in zona tutti gli altri (USraele, Pakistan, India, Russia etc.) gia' ce l'hanno?
O il mondo e' SEMPRE diviso fra cattivoni Yankees che mentono sempre e tutti gli altri, che dicono la verita'? Suvvia...

Tutti mentono e l'Iran non fa eccezione. Con la Bomba come deterrente non avrebbero piu' bisogno dell'amicizia pelosa di Putin per trattare con gli Americani.

Il petrolio non sta finendo, e' il sistema che sta scoppiando e l'Iran cerca semplicemente di prendere delle contromisure appropriate: non vorreste mica partecipare ad una sparatoria armati di coltello, eh?

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
BlSabbatH
Inviato: 9/6/2008 22:53  Aggiornato: 9/6/2008 23:16
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Citazione:
Falso. La domanda modiale di petrolio è IN CALO. Le raffinerie hanno ridotto i loro ritmi di raffinazione proprio per adeguarsi alla domanda calante.

alla domanda in calo è associata un'eplosione delle emissioni da parte di tutti i paesi.. evidentemente c'è un'epidemia globale di aerofagia.
Le raffinerie, che non sono ong, riducono il raffinato.. evidentemente per far salire il prezzo.
Citazione:
IL PETROLIO SI STA ESAURENDO. Falso. Il peak oil è una balla colossale, smentita da innumerevoli esperti di giacimenti. Il petrolio è sovrabbondante e lo resterà fino ad un altro secolo.

si, se lo si estrarrà dalle sabbie bituminose o dalla fossa delle marianne. Peccato che per fare ciò il barile debba superare certi valori.
Citazione:
INVADERE IRAQ E IRAN SONO MOSSE DEGLI USA PER OTTENERE IL CONTROLLO SUL PETROLIO DEL MEDIO ORIENTE. Falso. Il petrolio è l'ultima cosa che gli americani cercano in medio oriente. Tanto che le raffinerie le hanno abbandonate e non le stanno costruendo. Quello che cercano è il controllo militare del territorio, puro e semplice. Hanno infatti costruito basi militari in tutto l'Iraq, grazie alle quali ora possono minacciare militarmente tutti i paesi della regione.

in parte vero, certo è che il "controllo militare" significa poter aprire e chiudere molti rubinetti.. e non solo verso gli USA.
Citazione:
GLI STATI UNITI PROTEGGONO ISRAELE PERCHE' GLI EBREI LI COSTRINGONO. Falso. Israele è un territorio che gli USA hanno interesse a mantenere sotto il loro controllo per la stessa ragione dell'Iraq e dell'Iran: presenza di basi e porti militari e quindi possibilità di minacciare militarmente tutti i paesi della regione

i SIONISTI (ebrei, cristiani, atei-devoti e quant'altro) con tutto l'ambaradan di israel-lobbies influenzano in maniera determinante le scelte di governo statunitense. Israele era comodo quando c'era l'unione sovietica, è stato "inventato" per quello. Adesso è solo un peso morto (per i contribuenti americani).
Citazione:
Quella a cui assistiamo è una conquista militare "silenziosa", ma non meno imperialista di quelle dei primi del '900.

lo spero vivamente.
Gli imperialisti non hanno mai il tempo per godersi l'impero.. che subito collassa.

EDIT
Citazione:
Tutti mentono e l'Iran non fa eccezione. Con la Bomba come deterrente non avrebbero piu' bisogno dell'amicizia pelosa di Putin per trattare con gli Americani.

that's right
Inoltre non vedo perchè un mucchietto di sabbia possa averla ed un grande paese produttore di petrolio no.

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
bandit
Inviato: 9/6/2008 23:31  Aggiornato: 9/6/2008 23:31
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
articolo di Blondet, che diversi citano:

"Manipolare i rincari attraverso i futures è facilissimo, perchè all’ICE si può comprare sulla carta una partita di petrolio ad una data stabilita (future, appunto), versando in anticipo solo il 6% del prezzo. Con un margine così lieve, gli speculatori hanno in mano una leva moltiplicatrice da 16 ad 1. Rischiando mille dollari, generano una domanda di 16 mila dollari di petrolio"
++++++++
quindi ci fa un intero articolo sopra, e non sa, dico non sa, cos'è un contratto future. boh. prova ad aprirne uno, cosi' poi impari il concetto di margin call, e ci ripensi.

blackbart
Inviato: 9/6/2008 23:33  Aggiornato: 9/6/2008 23:33
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Descartes:

Basta mettersi d'accordo sui termini..

Sul sito dell'Agenzia Internazionale per l'Energia (I.E.A.) si legge:

Global oil product demand has been lowered for both 2007 and 2008, to 85.8 mb/d and 86.8 mb/d respectively.

Quindi, secondo i dati della IEA, nel 2008 si consuma un milione di barili in più al giorno rispetto che nel 2007: è un aumento assoluto pari a circa +1,2%.

Slower economic growth, high prices and 2006 baseline adjustments suggest that OECD oil demand will contract for the third successive year in 2008. Non-OECD demand growth in 2008, led by China and the Middle East, remains strong at 3.7% or 1.4 mb/d,

Cina e Medio Oriente hanno dunque un incremento della domanda pari allo 3,7% che pesa molto a livello mondiale..

leaving growth for the world as a whole at 1.2% (+1.0 mb/d).

Eh già..

Però forse è bene chiarire cosa si intenda per Peak Oil, a prescindere che sia o meno già in atto.

Tanto per cominciare non è che il petrolio finisca da un giorno all'altro come un rubinetto che si chiude. Anzi il petrolio, in senso assoluto, è "inesauribile" perchè man mano che il prezzo aumenta (per esempio perchè va pescato nell'Artico) ci saranno sempre meno persone disposte o in grado di acquistarlo.
E' chiaro però che la "domanda", intesa come consumi, potrebbe anche ridursi ma questo non negherebbe affatto l'ipotesi che sia o sarà in atto un peak oil.

Nel seguente grafico, vai al link se lo trovi un po' piccolo, è evidenziata in azzurro la curva effettiva di petrolio prodotto e in rosso la proiezione basata su una crescita lineare all'1,8% (così come è stato e per quasi vent'anni fino al 2006). Ma dal 2006 la produzione/consumo effettivo si discosta nettamente dalla proiezione. E questo è un dato.


DarkAngel
Inviato: 10/6/2008 0:01  Aggiornato: 10/6/2008 0:03
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/12/2005
Da: Amsterdam
Inviati: 57
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
C'e' il picco del petrolio?
No, non c'e', 3 motivi:

1) In Irak ci sono ancora immense riserve non utilizzate
2) In Alaska negli anni 70 sono stati trovati giacimenti di petrolio che darebbero l'autosufficienza agli usa per 200 anni, forse il giacimento piu' grande mai scoperto, e mai utilizzato
2) I russi utilizzano tecniche di estrazione differenti, basati su una teoria scientifica differente: Il petrolio si forma naturalmente all'interno della terra, dove gas semplici vengono compressi a pressioni elevatissime costruendo via via catene di idrocarburi sempre piu' lunghe, il cui miscuglio e' il cosiddettto petrolio.
Scavano pozzi molto profondi in zone come il Vietnam (secondo le teorie classiche di petrolio non ce ne dovrebbe essere l'ombra) con ottimi risultati.

E basta con ste sabbie bituminose, di petrolio ce ne' e in abbondanza.
L'eta' della pietra, comunque, non e' terminata per mancanza di pietre

Cassandra
Inviato: 10/6/2008 0:16  Aggiornato: 10/6/2008 0:16
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/5/2006
Da:
Inviati: 1551
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
blackbart,
lascia perdere, è fiato sprecato. La gente preferisce credere alla marmotta che incarta la cioccolata.

"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
Redazione
Inviato: 10/6/2008 0:17  Aggiornato: 10/6/2008 0:17
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
"L'eta' della pietra, comunque, non e' terminata per mancanza di pietre"

bella dark angel, la metto subito nella "voce del sito".

trotzkij
Inviato: 10/6/2008 1:06  Aggiornato: 10/6/2008 1:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
nessuna di queste spiegazioni, né in assoluto ne combinata con le altre, sembra sufficiente a spiegare il letterale raddoppio dei prezzi

E' il petrolio che aumenta? O è il valore dei dollari che crolla?

Per alcune spiegazioni sul Peak Oil e dintorni, vedasi qui:
Kudrjavtsev, Linetskij e Porfiriev e la Teoria Abiogenica del Petrolio

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
blackbart
Inviato: 10/6/2008 10:38  Aggiornato: 10/6/2008 10:47
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Citazione:
In Irak ci sono ancora immense riserve non utilizzate


Falso. Sono ben utilizzate.
Che la guerra in Iraq abbia qualcosa a che fare con il petrolio ce lo sugggerirebbe anche la posizione dei pozzi, oleodotti e raffinerie.



Citazione:
In Alaska negli anni 70 sono stati trovati giacimenti di petrolio che darebbero l'autosufficienza agli usa per 200 anni, forse il giacimento piu' grande mai scoperto, e mai utilizzato


Siamo contenti per gli americani naturalmente. Ma..

According to three government studies since 1980, anywhere from 1.69 to 14.77 billion barrels of recoverable oil may be located at the protected ANWR. (ANWR sono le aree naturali protette).
link

Gli USA consumano ogni giorno circa 21 milioni di barili di cui solo il 60% è importato (dati IEA 2006)
(tra parentesi gli americani si ciucciano il 25% del petrolio mondiale).

Una riserva che dovesse permettere agli USA una autonomia di 200 anni (ma LOL) dovrebbe avere un quantitativo di greggio pari a (correggetemi se sbaglio..):

( 200 anni x 365 giorni ) x 21 milioni barili/giorno= 1500 miliardi di barili

ma questo supera di diverse CENTINAIA di volte (quasi 3 ordini di grandezza) le stime più ottimistiche sulle riserve "domestiche".

Sempre dai rapporti IEA reperibili sul sito gli USA hanno una riserva provata di petrolio pari a circa 21 miliardi di barili cioè, più o meno, 1000 volte il loro consumo totale giornaliero oppure 4000 volte la loro produzione.

Ma 1000 giorni sono 3 anni.. non 200!


Citazione:
I russi utilizzano tecniche di estrazione differenti, basati su una teoria scientifica differente: Il petrolio si forma naturalmente all'interno della terra, dove gas semplici vengono compressi a pressioni elevatissime costruendo via via catene di idrocarburi sempre piu' lunghe, il cui miscuglio e' il cosiddettto petrolio.
Scavano pozzi molto profondi in zone come il Vietnam (secondo le teorie classiche di petrolio non ce ne dovrebbe essere l'ombra) con ottimi risultati.


Tanto per cominciare pozzi più profondi significa costi sempre maggiori: quello che non si riesce a capire è che il problema non è tanto l'esaurimento fisico del petrolio ma il suo costo di estrazione. Se il costo diventasse proibitivo (anche a causa della rarità) è come se, appunto, il petrolio fosse inutilizzabile.
Anche i diamanti non sono esauriti ma ci penseremmo due volte prima di bruciarli nel caminetto..

Ma questa del petrolio di origine abiotica è, per come viene puntualmente fraintesa, una "bufala": ciò a prescindere dal fatto che la teoria abbia una qualche validità o abbia una importanza non trascurabile rispetto alla teoria biogenica.
Perchè?
Perchè in ogni caso si tratta di fenomeni che avvengono in tempi aventi scala geologica e non certo produzioni dell'ordine dei milioni di barili al giorno! Ovviamente basterebbe solo un minimo di buon senso per capire che se questo fosse vero dovremmo avere oceani interi di petrolio formatisi in milioni di anni, cosa che è piuttosto difficile da pensare e allo stato attuale IMPOSSIBILE da provare.

Descartes
Inviato: 10/6/2008 11:17  Aggiornato: 10/6/2008 11:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
blackbart scrive:

Citazione:
Quindi, secondo i dati della IEA, nel 2008 si consuma un milione di barili in più al giorno rispetto che nel 2007: è un aumento assoluto pari a circa +1,2%.


Si ma è un aumento MINORE rispetto a quello che si è avuto negli ultimi anni... la domanda non sta crescendo più ai ritmi di una volta, ma rallenta la sua crescita. Non ha quindi alcun senso pensare che la domanda sia la causa dell'aumento dei prezzi del petrolio, altrimenti la domanda sarebbe dovuta aumentare più rapidamente del solito, mentre invece il ritmo di crescita sta diminuendo.



Citazione:

Dal 2006 la produzione/consumo effettivo si discosta nettamente dalla proiezione. E questo è un dato.




Questo grafico e gli altri sul sito da cui è preso sono basati sul dato ipotetico che la domanda cresca all'1.8% annuo, come si legge nella stessa legenda. Ma tu stesso hai riportato il dato IEA che la crescita della domanda è calata ormai al 1.2% annuo. Quindi è un grafico che non prova nulla, anzi conferma che non vi è stata nessuna impennata della domanda ma un rallentamento dello -0.6% annuo. Questo è totalmente in controtendenza rispetto ad una crescita del +200% del prezzo del petrolio.

No, la ragione per cui la Goldman Sachs e chi vende petrolio sta facendo tutto questo è un altra. La vera ragione è probabilmente sempre la stessa: la crisi del dollaro. l'Asia ha portato miliardi di dollari fuori dagli USA ed ora ce li deve riportare. I paesi asiatici hanno riserve di miliardi di dollari che possono potenzialmente far crollare l'economia se dovessero essere convertiti in euro. Ecco perchè gli USA e i produttori petrolio stanno pompando il prezzo del greggio e costringendo i paesi asiatici a riversare le eccedenze di dollari sui barili.

Leggete qua:

The U.S. finds itself in a be-careful-what-you-wish-for situation here. If China tomorrow announced it was letting the yuan float, as the U.S. wants, its central bank wouldn't need anything near the $191 billion of U.S. debt it holds. Massive dollar selling could follow.

www.bloomberg.com

Asia now holds about half the currency reserves on the planet, more than $1.5 trillion, according to FinanceAsia, a financial Web site in Hong Kong. By 2008, Asia will hold two-thirds of the world's reserves, according to a forecast by ING Barings. As much as 80 percent of this money is flowing into U.S. Treasurys because they have long been a haven for central banks seeking reliable returns.

Asia's role as financier of U.S. debt is peaking just as complaints grow in Washington about the very source of its wealth -- its soaring trade surpluses with the United States. China and Japan each have annual trade surpluses with the United States in excess of $100 billion.

The Japanese government also has massive amounts of dollars to invest because of its efforts to hold down the value of its currency, the yen, against the dollar, to boost exports to the United States. To do so, Japan's central bank used yen to buy billions of dollars this summer, but then it had to invest the dollars in U.S. assets.


www.washingtonpost.com

Or what if, long before that comes to pass, exporters of oil simply cease to price it in ever-devaluing dollars, and instead make a mint by switching to the rising euro and/or a basket of East Asian currencies? That would at one stroke vastly diminish the world demand for and price of dollars by obliging anyone who wants to buy oil to purchase and increase the demand price of the euro or yen/yuan instead of the dollar. That would crash the dollar and tumble Uncle Sam in one fell swoop, as foreign - and even domestic - owners of dollars would sell off as many of them as fast as they could, and other countries' central banks would switch their reserves out of dollars and away from Uncle Sam's no-longer-safe haven. That would drive the dollar down even more, and of course halt any more dollar inflow to Uncle Sam from the foreigners who have been financing his consumption spree. Since selling oil for falling dollars instead of rising euros is evidently bad business, the world's largest oil exporters in Russia and OPEC have been considering doing just that. In the meantime, they have only raised the dollar price of oil, so that in euro terms it has remained approximately stable since 2000. So far, many oil exporters and others still place their increased amount of dollars with Uncle Sam, even though he now offers an ever less attractive and less safe haven, but Russia is now buying more euros with some of its dollars.

So also many countries' central banks have begun to put ever more of their reserves into the euro and currencies other than Uncle Sam's dollar. Now even the Central Bank of China, the greatest friend of Uncle Sam in need, has begun to buy some euros. China itself has also begun to use some of its dollars - as long as they are still accepted by them - to buy real goods from other Asians and thousands of tons of iron ore and steel from Brazil, etc. (Brazil's president recently took a huge business delegation to China, and a Chinese one just went to Argentina. They are going after South African minerals too.)

So what will happen to the rich on top of Uncle Sam's Ponzi scheme when the confidence of poorer central banks and oil exporters in the middle runs out, and the more destitute around the world, confident or not, can no longer make their in-payments at the bottom? The Uncle Sam Ponzi Scheme Confidence Racket would - or will? - come crashing down, like all other such schemes before, only this time with a worldwide bang. It would cut the present US consumer demand down to realistic size and hurt many exporters and producers elsewhere in the world. In fact, it may involve a wholesale fundamental reorganization of the world political economy now run by Uncle Sam.


www.globalresearch.ca



www.safehaven.com

Dollar and oil link
A common speculation strategy amid a declining US economy and a falling US dollar is for speculators and ordinary investment funds desperate for more profitable investments amid the US securitization disaster to take futures positions selling the dollar "short" and oil "long".


Asia Times


Thus the fall of dollar has persisted and the US has taken no economic steps to rectify the situation. It then exploited this low-cost dollar to politically blackmail countries that have huge dollar reserves such as China which has dollar reserves in the range of a thousand billion dollars causing it to lose colossal sums, then it exploited India, European countries and the oil countries forcing them float their currencies and buy dollars. This increased the demand for dollars and marginally contained the US deficits.

www.khilafah.com

CiEmme
Inviato: 10/6/2008 11:39  Aggiornato: 10/6/2008 11:54
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/2/2008
Da: Roma
Inviati: 446
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
In the meantime, they have only raised the dollar price of oil, so that in euro terms it has remained approximately stable since 2000. So far, many oil exporters and others still place their increased amount of dollars with Uncle Sam, even though he now offers an ever less attractive and less safe haven, but Russia is now buying more euros with some of its dollars.

In sostanza, secondo questo articolo, coloro i quali hanno redditi in dollari avrebbero dovuto assistere al triplicare del prezzo dei carburanti alla pompa mentre per coloro i quali percepiscono reddito in euro il prezzo alla pompa avrebbe dovuto rimanere sostanzialmente invariato....yeah, right... e' aumentato lo stesso e del 67% solo nell'ultimo anno, per la precisione.

Anche facendo i conti della serva e' una spiegazione sbagliata.

Soprattutto perche se il dollaro non viene accettato piu per i pagamenti internazionali (es. gli acquisti di materie prime in sudamerica fatte dalle Cina) i cazzi sono di chi vuol pagare in dollari e non di chi i dollari li emette. In sostanza, stanno cercando di far uscire lo Yuan dal buco in cui si e' nascosto e lasciarlo confrontare con le altre monete.

Come indicato, gli Stati Uniti si ciucciano il 25% del petrolio mondiale. Sono il maggior paese di consumo (inteso come mercato dei beni) e tuttora tutti cercano di vendere negli USA. Gli USA stanno rifilando a tutti una valuta che tra poco nessuno potra' + usare se non per comprare dagli USA stessi. Altro che Ponzi scheme.

Okkio.

Una bussola non dispensa dal remare.
Descartes
Inviato: 10/6/2008 11:58  Aggiornato: 10/6/2008 12:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
CiEmme scrive:

Citazione:
In sostanza, secondo questo articolo, coloro i quali hanno redditi in dollari avrebbero dovuto assistere al triplicare del prezzo dei carburanti alla pompa


Il prezzo alla pompa è legato a troppe variabili per essere indicativo. Se ne è già discusso ampliamente. Le compagnie che vendono al dettaglio hanno riserve di raffinato per anni, il prezzo del greggio potrebbe non influenzare il prezzo alla pompa anche per 3-4 anni. Per non parlare del fatto che il 75% del prezzo è costituito da tasse nazionali variabili.

Si continua a non vedere il punto chiave, che è: chi permette alla Goldman Sachs e alla Citicorp di fare questa speculazione che riversa il buco dei derivati sui futures del greggio? Risposta: il governo USA, che dovrebbe intervenire (come chiedono molti paesi asiatici) e invece non lo fa. Che interesse ha il governo USA? Uno solo: mantenere il controllo della valuta mondiale, impedendo al dollaro di essere abbandonato. E la strategia per farlo è quella di alzare la domanda del dollaro gonfiando i prezzi del greggio, costringendo così i paesi con grosse riserve di dollari come la Cina a mantenerle.

Cassandra
Inviato: 10/6/2008 13:41  Aggiornato: 10/6/2008 13:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/5/2006
Da:
Inviati: 1551
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
La storia del miliardo di barili sui futures del greggio è una
BUFALAAAAAAAAAAAAAAAA

Ma possibile che proprio voi vi beviate tutte le caxxate della TV e dei giornali? Eppure il callo dovreste avercelo fatto!

"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
CiEmme
Inviato: 10/6/2008 13:57  Aggiornato: 10/6/2008 13:57
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/2/2008
Da: Roma
Inviati: 446
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Che interesse ha il governo USA? Solo uno: mantenere il controllo della valuta mondiale, impedendo al dollaro di essere abbandonato. E la strategia per farlo è quella di alzare la domanda del dollaro gonfiando i prezzi del greggio, costringendo così i paesi con grosse riserve di dollari come la Cina a mantenerle.

Okkio. La produzione del greggio non e' in mano USA.

Se fosse vero quanto concluso da Descartes, basterebbe aumentare la produzione di greggio per scaricare la pistola in mano a GS.

Ma questo non avviene.

Gonfiando il prezzo del greggio si crea solo un accumulo di ricchezza da qualche parte, che e' la domanda che ci pone redazione. Il prezzo di estrazione e' rimasto + o - stabile...quindi il triplicarsi del prezzo - solo mitigato dalla riduzione del valore della valuta usata per gli scambi - va nelle tasche di chi???

Mi pare che questo accumulo di ricchezza stia mettendo tutti daccordo, Iran in testa. "Guardate quel che facciamo, non quello che diciamo".

Una bussola non dispensa dal remare.
CiEmme
Inviato: 10/6/2008 14:03  Aggiornato: 10/6/2008 14:36
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/2/2008
Da: Roma
Inviati: 446
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
La storia del miliardo di barili sui futures del greggio è unaBUFALAAAAAAAAAAAAAAAA

Detta cosi, non capisco. Non ho capito manco quello che hai scritto sopra. Cassandra, spieghi con calma, please?

Una bussola non dispensa dal remare.
Descartes
Inviato: 10/6/2008 14:12  Aggiornato: 10/6/2008 14:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Cassandra scrive:

Citazione:
La storia del miliardo di barili sui futures del greggio è una
BUFALAAAAAAAAAAAAAAAA


Ti consiglio di leggerti questo interessante articolo:

More on Oil Prices from the Asia Times Newspaper
Speculators knock OPEC off oil-price perch
By F William Engdahl

The price of crude oil today is not made according to any traditional relation of supply to demand. It is controlled by an elaborate financial market system as well as by the four major Anglo-American oil companies. As much as 60% of today's crude oil price is pure speculation driven by large trader banks and hedge funds. It has nothing to do with the convenient myths of Peak Oil. It has to do with control of oil and its price. How?

First, the role of the international oil exchanges in London and New York is crucial to the game. Nymex in New York and the Intercontinental Exchange (ICE) Futures in London today control global benchmark oil prices which in turn set most of the freely traded oil cargo. They do so via oil futures contracts on two grades of crude oil - West Texas Intermediate and North Sea Brent.

A third rather new oil exchange, the Dubai Mercantile Exchange (DME), trading Dubai crude, is more or less a daughter of Nymex, with Nymex president James Newsome sitting on the board of DME and most key personnel British or American citizens.

Brent is used in spot and long-term contracts to value much of crude oil produced in global oil markets each day. The Brent price is published by a private oil industry publication, Platt's. Major oil producers including Russia and Nigeria use Brent as a benchmark for pricing the crude they produce. Brent is a key crude blend for the European market and, to some extent, for Asia.

West Texas Intermediate (WTI) has historically been more of a US crude oil basket. Not only is it used as the basis for US-traded oil futures, but it is also a key benchmark for US production.

The tail that wags the dog.

All this is well and official. But how today's oil prices are really determined is done by a process so opaque only a handful of major oil trading banks, such as Goldman Sachs or Morgan Stanley, have any idea who is buying and who is selling oil futures or derivative contracts that set physical oil prices in this strange new world of "paper oil".

With the development of unregulated international derivatives trading in oil futures over the past decade or more, the way has opened for the present speculative bubble in oil prices.

Since the advent of oil futures trading and the two major London and New York oil futures contracts, control of oil prices has left the Organization of the Petroleum Exporting Countries (OPEC) and gone to Wall Street. It is a classic case of the "tail that wags the dog".

A June 2006 US Senate Permanent Subcommittee on Investigations report on "The Role of Market Speculation in rising oil and gas prices" noted, "... there is substantial evidence supporting the conclusion that the large amount of speculation in the current market has significantly increased prices".


.....continua qui:

http://proteanperspectives.blogspot.com/2008/05/more-on-oil-prices-from-asia-times.html

In particolare dove dice:

The CFTC opens the door
Then, in January 2006, ICE Futures in London began trading a futures contract for WTI crude oil, a type of crude oil that is produced and delivered in the United States. ICE Futures also notified the CFTC that it would be permitting traders in the United

States to use ICE terminals in the United States to trade its new WTI contract on the ICE Futures London exchange. ICE Futures as well allowed traders in the United States to trade US gasoline and heating oil futures on the ICE Futures exchange in London.

Despite the use by US traders of trading terminals within the United States to trade US oil, gasoline and heating oil futures contracts, the CFTC has until today refused to assert any jurisdiction over the trading of these contracts.

Persons within the United States seeking to trade key US energy commodities - US crude oil, gasoline and heating oil futures - are able to avoid all US market oversight or reporting requirements by routing their trades through the ICE Futures exchange in London instead of the NYMEX in New York.

Is that not elegant? The US government energy futures regulator, CFTC, opened the way to the present unregulated and highly opaque oil futures speculation. The present chief executive officer of NYMEX, James Newsome, who also sits on the Dubai Exchange, is a former chairman of the US CFTC. In Washington doors revolve quite smoothly between private and public posts.

A glance at the price for Brent and WTI futures prices since January 2006 indicates the remarkable correlation between skyrocketing oil prices and the unregulated trade in ICE oil futures in US markets. Keep in mind that ICE Futures in London is owned and controlled by a US company based in Atlanta, Georgia.

In January 2006, when the CFTC allowed the ICE Futures the gaping exception, oil prices were trading in the range of US$59-60 a barrel. Today, some two years later, we see prices tapping $120 and trending upwards. This is not an OPEC problem. It is a US government regulatory problem of malign neglect.

CiEmme
Inviato: 10/6/2008 14:34  Aggiornato: 10/6/2008 14:40
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/2/2008
Da: Roma
Inviati: 446
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
What I read in the article you link, are Bernanke's conclusions. These:it is more likely that as much as 60% of the oil price today is pure speculation. No one knows officially except the tiny handful of energy trading banks in New York and London, and they certainly aren't talking.

The question is where does that excess profit end up? Again the answer is contained in the article you link: For huge US or EU pension funds or banks desperate to get profits following the collapse in earnings since August 2007 and the US real estate crisis, oil is one of the best ways to get huge speculative gains.

Get it now?

There may be other collateral advantages - and that is probably the reason why the loophole was placed there in the first place - but theorizing the control of a global currency is pure exercise in fantasy.

Una bussola non dispensa dal remare.
Descartes
Inviato: 10/6/2008 14:59  Aggiornato: 10/6/2008 14:59
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
CiEmme scrive:

Citazione:
The question is where does that excess profit end up? Again the answer is contained in the article you link: For huge US or EU pension funds or banks desperate to get profits following the collapse in earnings since August 2007 and the US real estate crisis, oil is one of the best ways to get huge speculative gains.

Get it now?

There may be other collateral advantages - and that is probably the reason why the loophole was placed there in the first place - but theorizing the control of a global currency is pure exercise in fantasy.


Non è un esercizio di fantasia. Come ho già detto sopra, la domanda non è perchè gli speculatori stiano approfittando di questa deregolamentazione introdotta nel 2006 dal governo USA. E' ovvio che gli speculatori ne avrebbero approfittato. La domanda è perchè il governo usa lo ha permesso in primo luogo. E la risposta è ovvia a chiunque si renda conto del baratro in cui si trovano gli stati uniti attualmente: una economia che non produce più nulla e che non è più competitiva come una volta, visto che tutta l'industria si è spostata in asia, non è più in grado di restare il paese che controlla la valuta mondiale di riferimento. Il dollaro è al capolinea, e se dovesse essere venduto in massa dai paesi asiatici, gli americani si troverebbero peggio dell'argentina, con dollari carta straccia in mano.

Gli USA devono continuare a mantenere il dollaro come valuta di riferimento. Poichè come diceva qualcuno:

"Control the oil and you can control entire continents. Control food and you control people. Control money and you control the world." - Henry Kissinger

CiEmme
Inviato: 10/6/2008 15:14  Aggiornato: 10/6/2008 15:14
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/2/2008
Da: Roma
Inviati: 446
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
La domanda e':

DOVE VANNO I SOLDI DEL PETROLIO?

e la risposta e': In tasca agli speculatori.

La seconda domanda e':

Perche' gli Stati Uniti lo hanno permesso?

e la risposta e' la stessa: per far riprendere banche e quant'altro consentendo una speculazione che ha trasferito il costo economico del loro dissesto sui consumatori di tutto il mondo. Ognuno si fa una sua opinione del contenuto etico di una tale azione.

Vorrei far presente che il titolo dell'articolo e':

Speculators knock OPEC off oil-price perch

"Gli speculatori sbalzano l'OPEC dal controllo del prezzo del greggio" e non "Il controllo della valuta statunitense passa in mano agli speculatori".

Infatti, la frase di Kissinger citata non parla di currency ma di money. Puo' essere riferita, quindi, all'attivita' delle banche e degli intermediari finanziari, di borsa, ecc., ma non ad una valuta. Non ha senso una valuta globale. Non ce l'ha proprio.

Una bussola non dispensa dal remare.
vernavideo
Inviato: 10/6/2008 16:15  Aggiornato: 10/6/2008 20:39
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Ciao, Cassandra
Citazione:
La storia del miliardo di barili sui futures del greggio è una
BUFALAAAAAAAAAAAAAAAA


Credo che in fondo Descartes abbia ragione, e vedro' di spiegarmi.

Si e' parlato di contratti "futures" e di "derivative products", senza spiegare bene cosa siano.
Semplificando si tratta di contratti stipulati tra un compratore e un venditore o produttore che obbligano da una parte il compratore a comprare il prodotto al prezzo e alla data definiti nel contratto, e dall'altra parte obbliga il venditore/produttore a consegnare il prodotto alla data e al prezzo stabiliti nel contratto.

Al momento della stipula del contratto il compratore versa un anticipo sulla quota finale (tipicamente il 10%) mentre il resto verra pagato alla scadenza del contratto (tipicamente 6 mesi dopo)

Inizialmente il contratto "future" , un tipo di "prodotto derivato", e' nato per proteggere sia il compratore che il produttore: immaginate un forno che vuole assicurarsi il prezzo della farina ad un certo prezzo e un contadino che vuole essere sicuro di venderla a quel prezzo (e magari che ha bisogno di un anticipo per comprare le sementi).

tuttavia proprio per il fatto che al momento di stipulare il contratto basta versare solo il 10%, e' diventato ben presto uno strumento speculativo, in quanto piccole fluttuazioni del prezzo del prodotto alla base del contratto future si possono tradurre in un enorme guadagno.

Tornando all' esempio del grano, immaginate di avere un forno e di stipulare un contratto per 1000 quintali di grano a $10 per quintale. Dopo aver stretto la mano al contadino gli versate il 10% del totale del contratto, (quindi 1000*10*10/100=$1000) al contadino che egli userà per comprarsi le sementi, e con la promessa di versare i restati $9000 al momento del raccolto 6 mesi dopo, in cambio dei 1000 quintali.
Non e' una buona annata per le granaglie e il prezzo del grano aumenta del 10%
Il valore di 1000 quintali sara' quindi di $11000 rispetto ai $10000 iniziali.

Siccome il prezzo delle materie prime e' quasi sempre al rialzo, vi rendereste conto molto presto che guadagnereste molto di piu' stipulando contratti futures piuttosto che rompervi la schiena per fare il pane.

Infatti potreste rivendere il grano a $11000, e pagare i rimanenti $9000 al contadino, guadagnando ben $1000 con soli $1000 di investimento iniziale in soli 6 mesi!!!!

e perche' limitarsi solo al grano? petrolio, gas, elettricita' ma anche tassi di cambio e azioni societarie! per tutto quello per cui ci sia un interesse ad una compravendita dilazionata nel tempo si possono emettere contratti future e speculare sullo "spread", la differenza di prezzo tra l'offerta iniziale e quello alla scadenza del contratto. questo spiega il boom dei derivati. In efffetti al giorno d'oggi petrolio gas, ma anche la corrente eletrrica nelle compravendirte all'ingrosso, non si compra piu' direttamente, ma quasi esclusivamente tramite contratti futures.

Certo, se il prezzo di un bene dovesse scendere, potreste perderci anche parecchio, ma in un regime inflattivo, e' difficile che cio' avvenga. Inoltre se foste particolarmente avidi, potreste sempre far circolare la voce che un certo bene aumentera' di prezzo per assicurarvi cospicui quadagni.

Torando al petrolio, il prezzo di un contratto future (e quindi il bene sottostante, cioe' il petrolio) puo' salire grazie a queste provvidenziali voci di corridoio, e questo spiega la crescita attuale. Infatti, se un bene venisse scambiato giornalmente secondo le leggi della domanda e dell' offerta, il prezzo sarebbe fissato dove si incontrano queste 2 curve sulla curva del prezzo estrattivo.
In altre parole, se ad un produttore x che ha capacita estrattive di mettiamo 10000 barili ad un costo per questa quantita' di $10 al barile, provera' a metterla sul mercato ad un prezzo sufficiente a fargli fare un certo profitto, quindi superiore ai $10. Non potra' pero' metterlo in vendita a poniamo $100 a barile, altrimenti tutto il suo petrolio resterebbe invenduto, perche' un produttore Y con costi estrattivi simili lo mettrebbe in vendita ad un prezzo molto minore. In un mercato sano, quindi con molteplici produttori non riuniti in cartello e con aquirenti informati sui prezzi, il prezzo tende ad essere uguale o leggermente superiore al costo di produzione.

Ma in un mercato in cui non c'e compravendita diretta, ma solo tramite contratti futures, la domanda e' falsata, in quanto il trader di contratti futures, sicuro di poter fare un guadagno, proporra' al produttore un prezzo molto piu' alto rispetto al costo estrattivo. Quasi la totalita' dei contratti futures sul petrolio e' monopolizzato dai traders dei soliti noti, ma anche quando dovesse affacciarsi un trader indipendente che propone un contratto future al compratore ad un prezzo inferiore, il produttore preferira' comunque venderlo al trader che gli propone un prezzo di acquisto maggiore.

spero che questa breve ed incompleta spiegazione dei futures sia servita per comprendere perche' (e sopratutto grazie a quli meccanismi) il prezzo del petrolio e' falsato dagli speculatori tramite contratti futures.

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
BlSabbatH
Inviato: 10/6/2008 20:04  Aggiornato: 10/6/2008 20:04
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
vernavideo, grazie per il tuo "corso futures per dummies" se in futuro ti serviranno delucidazioni farmaceutiche.. fammi un fischio

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
vernavideo
Inviato: 10/6/2008 20:59  Aggiornato: 10/6/2008 20:59
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Grazie in anticipo.
Tornando al discorso futures, quello che ho scritto e' molto incompleto in quanto ho solo cercato di spiegare il meccanismo di leva che rende possibile la speculazione. Non ho accennato per niente al fatto che i contratti futures, essi stessi sono alla base di contrattazioni, e tipicamente un contratto future cambia di mano migliaia di volte prima della scadenza naturale.

Tutto un mercato che non ha niente a che fare con il prodotto sottostante il contratto (prodotto che esso stesso può essere a sua volta una virtualizzazione, come nel caso dei futures sugli indici borsistici). Un mercato dove i possessori hanno tutto l'interesse che il prezzo del prodotto sottostante aumenti, cosi' da poter rivendere il future anche solo dopo pochi minuti ad un prezzo maggiore di quello con cui lo hanno acquistato.

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
DarkAngel
Inviato: 10/6/2008 23:19  Aggiornato: 10/6/2008 23:20
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/12/2005
Da: Amsterdam
Inviati: 57
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Rispondendo a blackbart:

1) Irak: Riserve accertate: intorno ai 120 miliardi di barili
le riserve stimate (comprese zone inesplorate) 200 forse 300 miliardi
Al ritmo di 2.3 milioni di barili al giorno (articolo da te citato) fanno
120Mld: 142 anni
200Mld: 238 anni mi fermo qui

2) All'apparenza puo' sembrare un vecchietto in una sala conferenza di uno spizio, eccetto per quello che racconta:

The Energy Non-Crisis

Quote
"There's enough crude oil in the northern side of Alaska, as much as it is in Saudi Arabia.
The governer of Alaska state on a TV show, in real time, on march 18, 2005: There's potentially enough crude oil on the northern side of Alaska to supply the United States for 200 years"

Guardati il resto e fai qualche ricerca nel caso

3)

Citazione:
Tanto per cominciare pozzi più profondi significa costi sempre maggiori: quello che non si riesce a capire è che il problema non è tanto l'esaurimento fisico del petrolio ma il suo costo di estrazione. Se il costo diventasse proibitivo (anche a causa della rarità) è come se, appunto, il petrolio fosse inutilizzabile.


Guarda, potessi decidere io il petrolio sarebbe a 500 dollari al barile, e la benzina a 10 euro al litro.
ci sarebbero auto superefficienti e non si sprecherebbe nemmeno un grammo di plasitica, evitando magari cose come questa


http://it.wikipedia.org/wiki/Pacific_Trash_Vortex

Per il resto, nonostante abbiamo opinioni di partenza contrastanti, credo che siamo entrambi daccordo sulla conclusione.

slump
Inviato: 10/6/2008 23:23  Aggiornato: 10/6/2008 23:23
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/6/2006
Da:
Inviati: 199
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Ringrazio vernavideo per le sintetiche spiegazioni sui futures che io
avevo omesso perché pensavo che, almeno a grandi linee, si conoscesse
cosa fossero.

Il fatto fondamentale che avevo cercato di delineare nel mio
precendente intervento è che questa economia "di carta" che moltiplica
liquidità anticipando produzioni future (detta alla buona) non può fare
a meno di ritornare sulla terra della produzione effettiva, della
effettiva produzione di valore tramite le merci fisiche: il punto
cruciale è che il denaro pare crearsi dal nulla, senza controvalori
effettivi. Tutto questo non può durare a lungo e ciclicamente nel corso
degli ultimi decenni abbiamo assistito a crisi devastanti ma locali (da
quella delle tigri asiatiche a quella del Messico e Argentina): quella
in atto pare profilarsi invece come la più grossa e la più globale
perché sembra investire in primo luogo la tenuta del dollaro e
l'economia americana che sono a loro volta il perno dell'economia
mondiale.

Anche il denaro è una merce, sia pur particolare, e la crisi attuale
sembra una classica crisi da sovraproduzione ma non delle merci normali
bensì del denaro stesso: di qui l'inflazione e in particolare
l'inflazione di tutte le materie prime, alimentari e non, petrolio in
primis -- anche per tutte le connessioni geopolitiche lo riguardano.

La domanda principale è secondo me: perché proprio adesso? Ovviamente
non credo sia una coincidenza il fatto che ciò accade a ruota della
crisi dei mutui, tenuta sinora piuttosto sottotraccia: quanti gruppi
bancari, fondi pensione e altro cercano adesso di ripianare buchi di
cui sappiamo poco o nulla scommettendo sull'aumento dei prezzi del
petrolio e di molto altro? Cioè buttandosi a comprare virtualmente
petrolio prossimo venturo? Il vero problema potrebbe accadere se, visti
i prezzi attuali e quelli prevedibili a breve, calasse la richiesta di
petrolio e dunque per forza di cosa calasse il prezzo a valori
inferiori a quelli attuali, tornasse diciamo a quelli di 8/10 mesi fa
in un arco di tempo relativamente breve: sarebbe la catastrofe che
probabilmente Goldman-Sachs e simili stanno cercando di evitare coi
loro annunci del barile a 200$ dopo aver per anni collaborato a creare
tutto il gigantesco mondo effimero di soldi fantasma. Sarebbe lo
scoppio della probabilmente più grossa bolla speculativa mai vista!

Stanno cercando di sgonfiare la bolla dei mutui (e di altrosimile)
gonfiando quella energetica e delle materie prime, alimentari inclusi,
propagando inflazione: c'è una possibilità che il tutto si risolva
lentamente con un rialzo continuo e relativamente moderato dei prezzi,
una moderata recessione, e uno sgonfiarsi progressivo della bolla
stessa. Cioè, in parole povere, c'è la possibilità (ed è la migliore)
che TUTTI paghiamo un po' alla volta la debacle finanziaria facendo il
pieno, mangiando, riparando la casa ecc. C'è anche la possibilità che il
tutto invece accada di corsa, con crolli e fallimenti a catena, cioè
uno shock.

Come si dice: "chi vivrà vedrà"...

"In powerful rain, they laid down their heads to die"
(My Dying Bride)
blackbart
Inviato: 11/6/2008 19:00  Aggiornato: 11/6/2008 19:00
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
DarkAngel:

Citazione:
1) Irak: Riserve accertate: intorno ai 120 miliardi di barili
le riserve stimate (comprese zone inesplorate) 200 forse 300 miliardi
Al ritmo di 2.3 milioni di barili al giorno (articolo da te citato) fanno
120Mld: 142 anni
200Mld: 238 anni mi fermo qui


E se i dati fossero falsi?
Un'analisi dei moventi dietro ad una possibile falsificazione

Ma perché mai l'Arabia dovrebbe gonfiare i dati sulle riserve?

«Semplice: le regole dell'Opec prevedono che le quote di produzione degli Stati membri siano proporzionali alle riserve», risponde Campbell.

«Tutto comincia nel '51, quando l'Iran espropria i pozzi della Bp e nazionalizza il petrolio, poi seguito dagli altri Stati mediorientali. I gruppi petroliferi si mettono allora a fare ricerca e trovano buoni giacimenti, in Alaska o nel Mare del Nord. Al che, i Paesi produttori decidono di raggrupparsi in un cartello, l'Opec, per difendere i loro interessi, con le regole che dicevo. Fin quando nell'85 il Kuwait alza improvvisamente le stime sulle sue riserve, presto seguito da tutti gli altri che non volevano perdere sulle quote», come si vede nella tabella qui sopra.

«Le riserve dovrebbero rappresentare quel che resta, giusto? E perché fino a oggi sono solo aumentate, nonostante l'Arabia Saudita pompi da anni una media di 8 milioni di barili al giorno?», riprende Campbell. «Sono convinto — insiste Simmons — che quei dati siano finti».


Insomma.. nessun paese produttore ha interesse a denunciare scorte inferiori a quelle misurate perchè sarebbe costretto a ridurre la produzione.

Solo un dato curioso.. ogni giorno si producono quasi 90 milioni di barili (159 litri l'uno).. fanno 165 metri cubi al secondo..

Speculazioni dietro al rincaro del greggio? Si ma non è l'unica ragione.

usemlab
Inviato: 12/6/2008 10:39  Aggiornato: 12/6/2008 10:39
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/8/2006
Da:
Inviati: 156
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Nel 2000: 1 $ = 1.2 €
1 barile di petrolio = 60 $
e quindi 1 barile = 72 €

Oggi: 1 $ = 0.62 €
1 barile circa 115 $
e quindi 1 barile = 71,3 € (Oups !)
------------------------------------------------------------------
Chiaramente sono dati bufala

in euro nel 2000 il petrolio arrivò a 42, oggi vale praticamente il doppio (in questo momento siamo a quasi 88 neuri)

dal 2000 a oggi l'espansione degli aggregati monetari in area euro ha corso al ritmo del 12-14% l'anno, ergo in 7 anni è duplicata...

al di là di ogni congettura, teoria su peak oil, offerta in calo o domanda di paesi emergenti, il prezzo del petrolio si è solo adeguato al raddoppio della fiat paper in circolazione. e ci è andata anche troppo bene... finora!!

The State is the great predatory enemy of the human race, and in its very being, the organization and regularization of predation, exploitation, and robbery
Santaruina
Inviato: 12/6/2008 11:35  Aggiornato: 12/6/2008 11:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Probabilmente la spiegazione è semplice, e se ne è parlato in passato negli articoli che trattavano del sistema truffaldino del money from nothing, detto anche "stampanti magiche al lavoro giorno e notte".

Come dice Usemlab, è aumentata a dismisura la "produzione" dal nulla di denaro, con la conseguenza che il denaro in circolazione perde di valore, e tutti i prezzi aumentano.

L'arcano segreto dell'inflazione, talmente banale da lasciare perplessi anche i bambini.

Quando un gruppo di amici gioca a fantacalcio solitamente si assegna a ciascun giocatore un budget da spendere per la campagna acquisti.
Se il budget iniziale è, poniamo , 100 miliardi virtuali, potrò svenarmi e offrirne 30 per avere Kakà, mettiamo.

Se il Budget iniziale fosse di di 500 miliardi virtuali (fantacalcio modello moratti) potrei offrirne anche 100.

Più soldi ci sono in circolazione, più le merci costano.

Banale.

E se le stampanti magiche lavorano giorno e notte producendo euri e dollari dal nulla, il risultato è identico.

Blessed be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
CiEmme
Inviato: 12/6/2008 13:32  Aggiornato: 12/6/2008 13:32
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/2/2008
Da: Roma
Inviati: 446
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
Santaruina, credo la frase completa sia questa:

Money for nothing and chicks for free.

Non si produce ricchezza. Infatti e' una speculazione.

Dove vanno questi soldi?

Una buova previsione fu data nel 2005 da Krassimir Petrov: Uno stato tassa i propri cittadini, un impero gli altri stati con l'inflazione. Per citarlo (previsione del 2005 in tempi non sospetti):

Senza dubbio il Commander-in-Chief Ben Bernanke, un rinomato alunno della Grande Depressione e pilota Black Hawk sceglierà l'inflazione con il potere annichilante del declino dei prezzi.

Una bussola non dispensa dal remare.
Descartes
Inviato: 13/6/2008 0:29  Aggiornato: 13/6/2008 0:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
L'Adusbef (Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari Finanziari Assicurativi Postali) ha pubblicato un articolo sulla speculazione che sta avvenendo sulle materie prime:


PETROLIO: LA CUPOLA MASSONICA-FINANZIARIA CONTINUA A SPECULARE SULLE MATERIE PRIME

PREZZI ENERGIA E COMMODITIES: ODIOSA LA SPECULAZIONE PETROLIFERA DELLE BANCHE DI AFFARI SUI BARILI VIRTUALI PER RIFARSI SUB-PRIME ! LA POLITICA,ESPROPRIATA DEL SUO RUOLO DECISIONALE DA OLIGARCHI SENZA SCRUPOLI CHE AFFAMANO IL MONDO,DEVE BATTERE UN COLPO !

Dopo la speculazione dei sub-prime, titoli spazzatura certificati con la tripla “A”,il massimo dell’affidabilità finanziaria dalle tre sorelle del rating (Fitch, Moody’s,Standard & Poor’s) e la crescita esponenziale dei prodotti derivati (solo gli OTC fuori bilancio ammontano a 600.000 miliardi di dollari,a fronte di un PIL mondiale di 40 miliardi di dollari), le banche biscazziere stanno speculando sul petrolio e sulle commodity (generi alimentari, cereali, oli,energia,ecc.), per rientrare dalle esposizioni e dalle precedenti perdite generate dai mutui facili cartolarizzati,insaccati ed immessi sui mercati globali.
Senza la speculazione sui “barili virtuali” pari ad 1 miliardo al giorno,a fronte di una produzione di 85 milioni giornalieri e sul dollaro quotato oggi 1,5784 sull’euro, indebolito artatamente dai ben noti oligarchi che decidono i destini delle economie mondiali ricattando la sovranità degli Stati, il prezzo del petrolio dovrebbe essere di 70 dollari al barile e non 139,con la volontà di portarlo a 200 da ben note banche di affari.
La politica espropriata dal suo ruolo e dalle sue decisioni da un sistema tentacolare di grandi banche di affari, che adotta pratiche spesso collusive con banche centrali ed autorità monetarie spogliate dei loro compiti e relegati a notai delle loro malefatte, deve riprendere la propria missione guida se vuole evitare un collasso finanziario globale ancor più grave e profondo della crisi del 1929.
Le grandi banche di affari,in primis Goldman Sachs, che ha teorizzato il prezzo del barile a 200 dollari, possono contare su appoggi importanti, come il segretario americano Henry Paulson, che prima di assumere l’incarico nell’amministrazione Bush ha passato la sua carriera professionale nella stessa Goldman Sachs, culminata nella carica di presidente ed amministratore delegato, incassando stock option miliardarie. Il segretario Paulson è anche stato il maggior artefice del salvataggio di alcune banche di affari,quali Bear Stearns, che stavano per affondare sotto il peso della crisi dei sub-prime. I fondi pensione americani hanno investito ben 40 miliardi di dollari nella speculazione sulle materie prime (cereali e petrolio) per recuperare le perdite subite con i sub-prime.
Un ruolo chiave nella speculazione sul petrolio, che scommette sui futures movimentando un miliardo di barili al giorno,contro una produzione reale di 85 milioni di barili giornalieri, lo gioca il successore di Alan Greenspan (artefice della ripresa dell’economia fondata sul debito), il presidente della Fed (Federal Riserve) Ben Bernanke, che dopo aver dimostrato agli operatori di Wall Street che per quanto sbaglino non falliranno mai,perché a salvarli ci penserà lui con i soldi dei contribuenti abbattendo i tassi di interesse.
Bisogna intervenire subito, per evitare che l’economia reale ed i risparmi delle famiglie,vengano mangiati dalla speculazione, cercando di inserire nell’agenda del prossimo G8 previsto in Italia alla Maddalena,una discussione sulla riforma dell’ordine monetario,per sottrarre a banchieri centrali ed altri oligarchi il libero arbitrio sui destini del mondo.

Roma,9 giugno 2008


http://www.adusbef.it/consultazione.asp?Id=6542&T=A

Redazione
Inviato: 13/6/2008 8:30  Aggiornato: 13/6/2008 8:30
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Dove vanno i soldi del petrolio?
SANTARUINA: Probabilmente la spiegazione è semplice, e se ne è parlato in passato negli articoli che trattavano del sistema truffaldino del money from nothing, detto anche "stampanti magiche al lavoro giorno e notte". Come dice Usemlab, è aumentata a dismisura la "produzione" dal nulla di denaro, con la conseguenza che il denaro in circolazione perde di valore, e tutti i prezzi aumentano."

D'accordo, ma il pane non è aumentato del 200% in un anno, e nemmeno le brioches.


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