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Economia : La fine del mondo secondo Ron Paul
Inviato da Redazione il 7/7/2008 10:00:00 (11143 letture)

“Qualcosa di grosso sta accadendo”

di Ron Paul

È da 35 anni che vado esprimendo le mie gravi preoccupazioni per il futuro dell’America. La strada che abbiamo intrapreso nel secolo scorso ha messo a rischio le nostre libertà, la nostra sicurezza e la nostra prosperità. Nonostante queste preoccupazioni di lunga data, vi sono giorni - che diventano sempre più frequenti - in cui mi sento convinto che siamo giunti ad un momento nel quale accadranno dei fatti di grande importanza.

L’arrivo imminente di questi fatti non passerà inosservato. Essi toccheranno le vite di tutti noi. Non saranno limitati ad alcune zone del paese, ma l’intero mondo economico e il sistema politico saranno coinvolti nel caos che sta per scatenarsi.

Per quanto il mondo abbia già sofferto a lungo per l’insensatezza di guerre che potevano essere evitate, la mia paura maggiore è che la rotta in cui ci troviamo porterà ancora maggiori conflitti e sofferenze economiche per tutti gli innocenti del mondo, a meno che cambiamo drasticamente la nostra direzione.

L’America, con la sua tradizione di libero mercato e di diritto alla proprietà ha aperto la strada verso grande ricchezza e progresso, sia nel mondo che a casa nostra. Da quando abbiamo perso la fiducia nei principi di libertà, autosufficienza, duro lavoro e frugalità, ...

... e ci siamo invece messi a costruire imperi finanziati con il debito e l’inflazione, tutto questo è cambiato. Questo è certamente un evento storico spaventoso.

Il problema che abbiamo di fronte non è nuovo nella storia. L’autoritarismo esiste da lungo tempo. Per secoli inflazione e debito sono stati usati dai tiranni per mantenere il potere, promuovere le aggressioni, e offrire “panem et circenses” alla popolazione. L’idea che si possa avere la botte piena e la moglie ubriaca [“guns and butter” = letteralmente, “fucili e burro”], senza pagarne le conseguenze in maniera significativa, esisteva già prima degli anni ‘60, quando divenne uno slogan popolare. In quei tempi ci fu detto che la guerra del Vietnam e una forte espansione dei sussidi statali non sarebbero stati un problema. Gli anni ’70 hanno dimostrato il contrario.

Oggi le cose sono diverse, sia dai tempi antichi che dagli anni ‘70. Non ha torto chi sostiene che viviamo in una economia globale. Il mondo è più popolato, ed è più integrato grazie alla moderna tecnologia, alle comunicazioni, ai viaggi. Se la moderna tecnologia fosse stata usata per promuovere le idee di libertà, di libero mercato, di moneta solida e di scambi commerciali, avrebbe introdotto una nuova età dell’oro, e una globalizzazione che potremmo accettare.

Invece la ricchezza e la libertà di cui disponiamo si stanno restringendo, e poggiano su una fragile infrastruttura ideologica. Un po’ come le dighe e i ponti del nostro paese, che il nostro sistema di guerre e sussidi statali ci ha portato ad ignorare.

Temo che le mie preoccupazioni fossero legittime, e che le cose possano essere ancora peggio di quanto pensassi all’inizio: ormai sono giunte alla soglia di casa nostra. C’è poco tempo per fare una correzione di rotta, prima che questo grandioso esperimento di libertà venga messo in profonda ibernazione.

Vi sono buoni motivi per credere che la crisi in arrivo sarà diversa, e molto più grande di quanto il mondo abbia mai vissuto prima. Invece di usare il globalismo in maniera positiva, è stato usato per globalizzare tutti gli errori dei politici, dei burocrati e dei grandi banchieri.

Essere l’unica superpotenza senza avversari non è mai stato vissuto da noi con senso di umiltà e rispetto. La nostra arroganza e aggressività sono state usate per promuovere un impero mondiale sostenuto dal più poderoso esercito della storia. Questo interventismo globale crea dei problemi a tutti i cittadini del mondo, e impedisce di contribuire al benessere della popolazione mondiale. Pensate soltanto a come sono state calpestate le nostre libertà personali negli ultimi dieci anni.

La crisi finanziaria, ancora allo stadio iniziale, è evidente per tutti: prezzo della benzina oltre i 4 dollari al gallone, costi di educazione ed assistenza medica alle stelle, crollo della bolla edilizia, crollo della bolla NASDAQ. Borse che crollano, disoccupazione che cresce, sotto-occupazione massiccia, eccessivo debito governativo, e incontrollabile debito personale. Ci sono pochi dubbi che arriveremo a una stagflazione. La domanda che presto verrà fatta è questa: quando la stagflazione diventerà depressione inflazionaria?

Vi sono vari motivi per cui l’economia mondiale è stata globalizzata, e i problemi che ci troviamo di fronte sono mondiali. Non possiamo comprendere ciò che abbiamo di fronte senza capire la “fiat money” [soldi creati dal nulla] e la bolla a lungo termine del dollaro.

Vi sono state diverse fasi. Dalla formazione del sistema di Riserva Federale, fra il 1913 e il 1933, la Banca Centrale si è imposta come controllore ufficiale del dollaro. Dal 1933 in poi, gli americani non potevano più possedere oro, togliendo così l’impedimento per la Federal Reserve di inflazionare a favore della guerra e del sussidio pubblico.

Nel ’45 altri impedimenti sono stati tolti, con la creazione del sistema monetario di Bretton Woods, che ha fatto del dollaro la moneta di riserva nel mondo. Questo sistema è durato fino al 1971. Fra il ‘45 e il ‘71 i federali avevano ancora qualche limitazione. Gli stranieri, ma non gli americani, potevano convertire dollari in oro a 35 dollari all’oncia. A causa dei troppi dollari che venivano stampati, questo sistema ha avuto fine nel 1971.

Il sistema post-Bretton Woods è stato responsabile per la globalizzazione dell’inflazione e dei mercati, e per la nascita della gigantesca bolla del dollaro mondiale. Quella bolla sta per esplodere, e stiamo vedendo cosa significa pagare le conseguenze per troppi errori economici fatti in precedenza.

Ironicamente, negli ultimi 35 anni noi abbiamo beneficiato di questo sistema profondamente distorto. Poiché il mondo accettava dollari come se fossero oro, dovevamo semplicemente falsificare altri dollari, spendere oltre oceano (incoraggiando in maniera indiretta anche il trasferimento del nostro lavoro all’estero) e goderci una prosperità immeritata. Coloro che prendevano i nostri dollari, e ci davano in cambio dei servizi, non vedevano l’ora di poter tornare a prestare quei dollari a noi. Questo ci ha permesso di esportare la nostra inflazione e ritardare le conseguenze che ora stiamo iniziando a vedere. Ma non era comunque destinato a durare, e ora ci tocca pagare il conto.

Il nostro debito estero deve essere pagato o liquidato. Gli altri debiti sono maturati proprio ora che il mondo è diventato più riluttante ad accettare dollari. La conseguenza di quella decisione è un’inflazione dei prezzi nel nostro paese, questo è ciò a cui stiamo assistendo oggi. L’inflazione all’estero è addirittura più alta che da noi, come conseguenza della volontà delle banche centrali estere di monetizzare il nostro debito.

Stampare dollari per un lungo periodo di tempo può anche non far aumentare immediatamente i prezzi, ma nel tempo lo farà certamente. Ora stiamo assistendo alle conseguenze per avere inflazionato nel passato la disponibilità di moneta. Per quanto possa sembrare grave oggi 4 dollari al gallone, siamo solo all’inizio.

È una grossolana distrazione mettersi a dire “perforiamo, perforiamo, perforiamo” come soluzione alla crisi del dollaro e all’alto prezzo della benzina. Va bene aumentare le disponibilità sul mercato e le perforazioni, ma l’argomento è di grave distrazione dalle colpe del deficit e dai peccati commessi dalla banda monetaria della Federal Reserve.

Questa bolla è diversa e più grande delle altre per un altro motivo. Le banche centrali del mondo si accordano segretamente per centralizzare la pianificazione dell’economia mondiale. Io sono convinto che degli accordi fra le banche centrali, per monetizzare il debito americano negli ultimi 15 anni, siano esistiti, per quanto in forma segreta e fuori dalla portata delle orecchie di chiunque, specialmente del parlamento americano, che non se ne preoccupa o semplicemente non capisce.

Ora che il nostro “regalo“ si esaurisce, i nostri problemi peggiorano. Le banche centrali e i diversi governi sono molto potenti, ma prima o poi i mercati si saturano, e quando la gente si ritrova in mano il sacco di dollari senza valore comincia a spendere in un’economia di tipo emotivo, scatenando la febbre inflazionaria.

Questa volta - poiché abbiamo a che fare con così tanti dollari e così tante nazioni – la Fed è riuscita a “cartolarizzare“ ogni crisi in arrivo, negli ultimi 15 anni, specialmente sotto la presidenza di Alan Greenspan alla Federal Reserve, che ha permesso alla bolla di diventare la più grande di tutta la storia.

Gli errori commessi con troppo credito concesso a tassi artificialmente bassi sono enormi, e ora i mercati richiedono una correzione. Questo riguarda l’eccessivo debito, gli investimenti mal diretti, gli investimenti eccessivi ed altri problemi causati da un governo che spendeva soldi che non avrebbe mai dovuto avere.

Militarismo all’estero, elargizione di sussidi statali, e 83 biliardi [trillion] di impegni in titoli stanno tutti per venire a termine. Non abbiamo nè i soldi nè la capacità di creare una ricchezza che ci permetta di rispondere a tutte le necessità di oggi, poiché abbiamo rifiutato l’economia di mercato, la moneta solida, la fiducia in noi stessi e i principi di libertà.

Poiché la correzione per l’errata allocazione delle risorse è necessaria, e dovrà arrivare, si può cercare di vedere anche degli aspetti positivi mentre questi grandi eventi accadranno.

La gente ha di fronte due scelte. La scelta che non è disponibile per noi è quella di continuare a trascinarci nella presente situazione, cercando di sorreggere il sistema con ulteriore debito, inflazione e bugie. Questo non accadrà. Una delle due scelte, che è stata praticata così sovente dal governo nel passato, è quella di rifiutare i principi di libertà e ricorrere ad un governo ancora più burocratico e autoritario. Qualcuno sostiene che dovremmo dare al Presidente dei poteri dittatoriali, nello stesso modo in cui gli abbiamo permesso di comandare l’impero americano. Questo è il grande pericolo, e in questa atmosfera post-11 settembre troppi americani preferiscono la sicurezza alla libertà.

Abbiamo già perso troppe delle nostre libertà personali, e la vera paura di un crollo economico potrebbe portare i pianificatori centrali ad intervenire con misure che farebbero apparire il New Deal degli anni ‘30 come la Dichiarazione di Indipendenza di Jefferson.

Più si concede al governo di gestire l’economia, più profonda diventa la depressione, e più a lungo questa dura. E’ stata la storia degli anni ‘30 e ‘40, e gli stessi errori saranno commessi di nuovo, se non ci sveglieremo.

L’aspetto positivo è che le cose non devono per forza essere tragiche, se faremo le giuste scelte. Ho visto “qualcosa di grosso“ succedere negli ultimi 18 mesi di campagna elettorale, e sono stato incoraggiato dal fatto che noi siamo in grado di svegliarci e fare le giuste scelte. Ho conosciuto letteralmente migliaia di studenti, del liceo e dell’università, che sono particolarmente disposti ad accettare le sfide e le responsabilità di una libera società, rifiutando quel sussidio statale “dalla culla fino alla tomba” che ci viene promesso da così tanti politici “benefattori”.

Se più persone ascoltano questo messaggio di libertà, più persone si uniranno in questo sforzo. I fallimenti della nostra politica estera, del sistema di sussidio statale e delle politiche monetarie, e virtualmente tutte le soluzioni governative sono così chiare all’apparenza, che non ci vuole molto per convincere la gente. E’ urgente un messaggio positivo su come funziona la libertà e sul perché sia possibile ottenerla.

Uno degli aspetti migliori nell’accettare la fiducia in se stessi, in una libera società, è che possiamo raggiungere nella nostra vita delle vere soddisfazioni individuali. Questo non avviene quando il governo si assume il ruolo di guardiano, genitore o custode, poiché ti toglie il senso dell’orgoglio. Ma il vero problema è che il governo non è in grado di farci avere la sicurezza economica di cui va parlando.

I cosiddetti vantaggi che il governo sostiene di poterci procurare vengono sempre ottenuti a spese della libertà altrui. E’ un sistema fallimentare, e le giovani generazioni lo sanno.

Ritornare ad una libera società non elimina la necessità di mettere le cose in ordine, per pagare le spese stravaganti. Ma il dolore non durerebbe a lungo, se faremo le cose nel modo giusto, e soprattutto l’impero avrebbe fine per motivi finanziari. Le nostre guerre finirebbero, gli attacchi alle libertà civili finirebbero, e la prosperità farebbe ritorno. Le scelte sono chiare: non dovrebbe essere difficile, ma il grande evento che sta per avere luogo ci offre la grande opportunità di invertire la marea, e riprendere la vera grande rivoluzione americana iniziata nel 1776.

L’ opportunità si presenta nonostante l’urgenza e i pericoli che abbiamo di fronte. Facciamo in modo che il “Grande Evento” ci porti alla scoperta che la libertà funziona e diventi popolare, e che il grande evento politico ed economico al quale stiamo assistendo sia in realtà una benedizione sotto mentite spoglie.

Ron Paul

(Traduzione di luogocomune.net)

Fonte

Vedi anche: Ron Paul, il Leviathan e la Costituzione americana









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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
music-band
Inviato: 7/7/2008 10:42  Aggiornato: 7/7/2008 10:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/10/2005
Da: Shangri-la
Inviati: 1680
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Autorimosso

(non avevo visto la fonte)

Redazione
Inviato: 7/7/2008 10:42  Aggiornato: 7/7/2008 10:42
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Quello che mi delude un pò di Ron Paul è il suo atteggiamento idealistico, quando dice frasi come “bisogna cambiare drasticamente la nostra direzione”.

Non esistono cambiamenti drastici, e nessuno può pensare di poter dire “OK, da lunedì mattina si torna alla libera moneta, si toglie il welfare e si mandano a casa i federali” come se si trattasse di cambiare la camicia o le gomme della macchina.

La “grande rivoluzione americana” che Ron Paul vorrebbe “riprendere”, in realtà non è mai iniziata, poichè il suo stesso idealismo si è subito scontrato con la prepotenza e l’ingordigia dei poteri forti di allora.

La società odierna è diventata quello che è in seguito ad una lunga e lenta mutazione, dettata dalla filosofia di fondo degli uomini che ne hanno fatto parte, e non basta certo un “decreto legge” per “capovolgere” il corso della storia.

Bisognerà che cambi prima quella filosofia di fondo, perchè cambi il modo di vivere in comune dell’umanità.

Redazione
Inviato: 7/7/2008 10:44  Aggiornato: 7/7/2008 10:44
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
MUSICBAND: "Dove ha detto queste cose?"

Secondo il sito che l'ha pubblicata, è una dichiarazione che Paul intende presentare al più presto in parlamento (vedi link a fine articolo).

Sarevok
Inviato: 7/7/2008 11:00  Aggiornato: 7/7/2008 11:00
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/4/2007
Da: Pesaro
Inviati: 191
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Forse ho capito male, ma quando Ron Paul dice che lo stato che si prende cura del cittadino "dalla culla fino alla tomba" è un male, sostiene che lo stato sociale andrebbe abolito del tutto?

Spero di no.
Va bene il libero mercato ma io penso che certe cose come il diritto alla sanità e all'istruzione vadano garantite a tutti.

Sinceramente speravo che Ron Paul fosse un uomo più pragmatico e meno idealista.

Lunga vita e prosperità.
BlSabbatH
Inviato: 7/7/2008 11:48  Aggiornato: 7/7/2008 11:56
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Citazione:
La “grande rivoluzione americana” che Ron Paul vorrebbe “riprendere”, in realtà non è mai iniziata, poichè il suo stesso idealismo si è subito scontrato con la prepotenza e l’ingordigia dei poteri forti di allora.

meno male che qualcuno mi fa tirare il fiato ogni tanto..
Citazione:
quando Ron Paul dice che lo stato che si prende cura del cittadino "dalla culla fino alla tomba" è un male

"adoro l'odore del napalm di mattina" (sulla malefica norvegia)..

edit:
p.s. di Ron Paul condivido la diagnosi, ma non la terapia..

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
cocis
Inviato: 7/7/2008 12:01  Aggiornato: 7/7/2008 12:01
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
in america hanno bisogno di uno come lui



peppe75
Inviato: 7/7/2008 12:39  Aggiornato: 7/7/2008 12:39
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/10/2006
Da: London
Inviati: 399
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
ad essere onesti, da quando gli ho visto prendere le distanze dalle teorie alternative sull'11 settembre, Ron Paul mi e' un po' scaduto dal cuore.

E' pur sempre americano e pur sempre repubblicano, lo stato sociale e' un nemico, e il liberismo tutto cio' di cui l'uomo ha bisogno, o quasi..
e poi sta santa costituzione americana..redatta e firmata da massoni...
mah!

puo' anche esser vero, ma non sarebbe una rivoluzione

Linucs
Inviato: 7/7/2008 12:55  Aggiornato: 7/7/2008 12:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Sinceramente speravo che Ron Paul fosse un uomo più pragmatico e meno idealista.

"In realtà lui vuole semplicemente far diventare tutti ricchi, uccidendo tutti i poveri con la fame e con le malattie. Inoltre vuole privarci del diritto all'istruzione pubblica, per uccidere le nostre anime ancor prima dei nostri corpi mortali. Una volta infatti non c'era la scuola pubblica e gli americani erano tutti analfabeti ed imbecilli, mica come oggi."

imike
Inviato: 7/7/2008 14:51  Aggiornato: 7/7/2008 14:51
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/1/2008
Da: Milano
Inviati: 85
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Qualcosa sta accadendo, e forse di grosso.

Finora nessuno ha voluto cambiare il proprio modello di ricchezza, per nessun motivo, anche a costo di sostenere una economia di guerra (da decenni).

Ma ci sono nuove forze, prepotenti e ingorde anch'esse, che spingono per non vedersi scaricare addosso le scelte, i costi, gli errori e l'inflazione altrui. E a loro volta cercheranno di fare lo stesso, e vorranno arricchirsi di più e essere più potenti, e andranno allo scontro (economico, ideologico, sociale).

Forse è per questo che proveranno a cambiare direzione, per evitare uno scontro frontale. Ma non è detto.

CiEmme
Inviato: 7/7/2008 15:03  Aggiornato: 7/7/2008 15:16
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/2/2008
Da: Roma
Inviati: 446
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Ho conosciuto letteralmente migliaia di studenti, del liceo e dell’università, che sono particolarmente disposti ad accettare le sfide e le responsabilità di una libera società, rifiutando quel sussidio statale “dalla culla fino alla tomba” che ci viene promesso da così tanti politici “benefattori”.

Tanti piccoli superuomini.

Tanto vale fare il richiamo che ha fatto il papa: applicare l'etica al sistema basato sul profitto.

Divertentissimi. Tutti e due.

Chissa' quale realta' vivono.

Ma i numeri della popolazione mondiale nessuno li considera? I numeri. Dico, solo i numeri. Nessuno immagina che Cinesi, Indiani, Nigeriani, Indonesiani, ecc., non aspettano altro che emulare lo stile di vita occidentale? Chi glielo spiega al Papa e a Ron Paul che cio' e' inevitabile e quali conseguenze cio' avra'?

Edit:

Cosa intendera' questo genio con: le sfide e le responsabilità di una libera società.

In cosa consistera' la libera societa' cui fa riferimento? Soppressione di banche, valute, stato, giustizia pubblica, esercito, e quant'altro????

Kes Ki l'e' mat.....

Una bussola non dispensa dal remare.
Linucs
Inviato: 7/7/2008 17:21  Aggiornato: 7/7/2008 17:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
In cosa consistera' la libera societa' cui fa riferimento? Soppressione di banche, valute, stato, giustizia pubblica, esercito, e quant'altro????

Ma guarda, prova a cercarlo sui fumetti di Topolino, magari trovi lì la spiegazione.

cocis
Inviato: 7/7/2008 18:07  Aggiornato: 7/7/2008 18:07
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
http://www.effedieffe.com/content/view/3826/179/

crisi in cina .. i traposti rallentano

soter
Inviato: 7/7/2008 18:55  Aggiornato: 7/7/2008 18:55
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/9/2007
Da:
Inviati: 88
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Niente da aggiungere. Il commento di Paul mi sembra ineccepibile. Però non devono cambiare i poteri forti. Deve cambiare la mentalità degli americani e anche la nostra per evitare la catstrofe. Ovvero bisogna ammettere che la festa è finita. Il benessere non deve più essere quello economico. Ma quello reale del quotidiano.
Non dico di arrivare a livello del Butah dove non esiste il PIL per determianre la ricchezza della nazione ma il FIL ovvero la Felicità Interna Lorda.

Sono avanti!!

FIL

Descartes
Inviato: 7/7/2008 19:19  Aggiornato: 7/7/2008 19:53
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Ron Paul ha ragione.

La BMI (Bank for International Settlements) nel suo report annuale di pochi giorni fa ha finalmente ammesso quello che tutti gli istituti cercano di nascondere, ovvero che sta arrivando la deflazione:

http://nogger-noggersblog.blogspot.com/2008/07/deflation-next-bank-warns.html
http://www.dailykos.com/storyonly/2008/7/1/12426/43669


C'è un grande dibattito tra gli economisti riguardo alla questione inflazione/deflazione, ovvero se stiamo per andare incontro all'inflazione (espansione della massa monetaria dovuta all'incremento del credito e alla distruzione del debito) o alla deflazione (riduzione della massa monetaria, dovuta alla distruzione del credito e all'incremento del debito). In un angolo ci sono persone come Mike Sheldock del Mish's Global Economics Trend Analysis che sostiene che stiamo assistendo ad un processo deflattivo. Questi punta il dito sulla distruzione del credito nei mercati finanziari, sul crollo dei prezzi delle casa, sul calo dei salari americani e sui crolli dei mercati azionari. Dall'altro lato della barricata ci sono persone come Peter Schiff di Euro Pacific Capital che ritiene che la Fed stia inflazionando la massa monetaria e che quindi stiamo andando incontro ad uno scenario iperinflattivo. Egli punta il dito sul prezzo dell'oro e delle commodities, sull'aumento dell'M3 e su altre misure monetarie, e sulla svalutazione del dollaro.

La verità è che tutti e due i fronti hanno ragione. La deflazione STA avvenendo, ma (come dice Ron Paul) i banchieri internazionali si sono accordati segretamente per ritardare i suoi effetti con strumenti inflazionistici, creando una iperinflazione artificiale che però mentre manterrà a galla i ricchi investitori farà impoverire intere fasce sociali e spazzerà via dall'occidente la cosiddetta classe media.

E qualcuno potrebbe sospettare che questo disastro sia intenzionale, parte di una precisa strategia per spostare la ricchezza che si era accumulata nelle fasce medie nelle mani di una elite che, raccolti i benefici di un ciclo economico, potrà ripartire fra qualche anno con un altro ciclo avendo nuovamente disposizione una massa di cittadini poveri disposti a lavorare a qualsiasi condizione per un tozzo di pane, come fu nel '29.

Per chi vuole capire:

http://jonspoliticalramblings.blogspot.com/2008/07/inflation-or-deflation-taking-money.html
http://kennysideshow.blogspot.com/2008/07/shape-of-things-to-come.html
Debate Over Its Hyperinflation
Deflation In a FIAT Regime
http://auspundits.typepad.com/auspundits/2008/07/inflation-or-de.html
Why we should be worring about deflation
Inverse stagflation hits Europe
Morgan Stanley Warns of Catastrophe

Redazione
Inviato: 7/7/2008 19:35  Aggiornato: 7/7/2008 19:35
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
IMIKE: Benvenuto sul sito.

Mande
Inviato: 7/7/2008 20:16  Aggiornato: 7/7/2008 20:16
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Descartes
Citazione:

C'è un grande dibattito tra gli economisti riguardo alla questione inflazione/deflazione, ovvero se stiamo per andare incontro all'inflazione ... o alla deflazione.

Basta non ascoltare gli economisti ma guardare alle azioni delle banche centrali.
-Attualmente la BCE ci sta accompagnando verso la deflazione.
-Attualmente la FED continua a portare gli USA in inflazione.

Sono dati di fatto. Se non riesci a capirlo probabilmente è perché dopo tutto quello che si è detto a riguardo non hai ancora compreso il significato di inflazione e deflazione.
Citazione:

inflazione (espansione della massa monetaria dovuta all'incremento del credito e alla distruzione del debito)

Distruzione del debito ?
Ma se un debito viene "distrutto" o perché è stato ripagato o per insolvenza anche la moneta che lo rappresentava viene distrutta.
Forse non ti sei accorto che in economia quando si parla di credito si intende debito.
Ahh, le stranezze dell'economia.
Mai sentito parlare di credito al consumo? Facilitazioni al credito? Carte di credito?
Si chiamano crediti ma sono debiti...
Casomai non te ne fossi accorto prima.
Citazione:

deflazione (riduzione della massa monetaria, dovuta alla distruzione del credito e all'incremento del debito).

Lo stesso discorso uguale a prima. Se si aumenta il debito si assiste all'inflazione.
Altrimenti col debito pubblico che ci ritroviamo perché ci lamentavamo dell'inflazione man mano che cresceva?

Spero i tuoi siano solo refusi di scrittura
Citazione:

La verità è che tutti e due i fronti hanno ragione. La deflazione STA avvenendo, ma (come dice Ron Paul) i banchieri internazionali si sono accordati segretamente per ritardare i suoi effetti con strumenti inflazionistici, creando una iperinflazione artificiale che però mentre manterrà a galla i ricchi investitori farà impoverire intere fasce sociali e spazzerà via dall'occidente la cosiddetta classe media.

Non hai ancora capito come funziona un ciclo economico.
Fino a quando aumentano i debiti (dello stato o delle persone) aumenta la massa monetaria e ne consegue l'inflazione.
Appena le persone rallentano o fermano l'indebitamento non esiste sufficiente moneta per ripagare i debiti dunque la moneta si "distrugge" per insolvenza. Non a caso per risolvere le crisi deflattive/depressive fino ad oggi si sono usate le teorie Keynesiane che sintetizzate dicono così:
"Quando le persone non sono più disposte ad indebitarsi bisogna che lo stato si indebiti al posto loro così da creare moneta sufficiente a ripagare gli interessi ed infondere fiducia per nuovi debiti."

La parola chiave è fiducia.

Questa truffa si regge unicamente sulla fiducia che questo schema Ponzi possa replicarsi all'infinito.
Ma tutti sappiamo che come ogni schema Ponzi raggiunto il limite non può proseguire.

Ecco perché oggi la moneta è stata creata come debito e non come merce.
L'oro come merce può esaurirsi ma i debiti possono essere infiniti fino a quando vi è la fiducia che possano essere ripagati.
Quando la fiducia viene meno lo schema Ponzi collassa e può riprendere solo con nuova fiducia in esso.

clausneghe
Inviato: 7/7/2008 20:18  Aggiornato: 7/7/2008 20:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/4/2006
Da: nordcentro
Inviati: 1679
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Vede chiaro questo out-sider nella corsa alla presidenza..

Però, si dimentica di citare nella lunga lista delle miserie del suo Paese, anche le avversità climatiche anomale.. che stanno bersagliando sempre più il "sogno americano" allagandolo, bruciandolo e soffiandolo via...
Mi riferisco ai disastrosi tornado, all'esondazione del Missisipi e agli incendi Californiani
Proprio come aveva profetizzato Edgard Cayce tanti anni fa,quando a domanda sulle catastrofi future rispose: L'uomo inizia,la natura fa il resto.

Il male e la violenza che i loro falsi profeti, che sono anche i capi militari politici e finanziari,hanno sparso a piene mani nel mondo,ora gli ritorna moltiplicato.

In più,non creda Ron che il suo Paese se la cavi così,come se nulla fosse..
Voglio dire,che la guerra non si perde impunemente e c'è sempre il "guai ai vinti"

Se gli ottusi sudditi americani avessero seguito uomini come Ron Paul invece che i loro venefici falsi profeti al comando tutt'ora e fino alla fine,sembra, oggi il mondo sarebbe un posto meno brutto e gli Usa potrebbero sperare in una vita che sia come il placido fiume invece avranno con tutta probabilità da navigare in un mare in sconvolgente e mortale tempesta.
Arriva sempre, il Sabato di paga...

Redazione
Inviato: 7/7/2008 20:22  Aggiornato: 7/7/2008 20:22
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
MANDE: Evita perfavore i riferimenti più o meno velati all'intelligenza altrui, e limitati a commentare i fatti di cui si sta discutendo.

Grazie.

Pyter
Inviato: 7/7/2008 21:10  Aggiornato: 7/7/2008 21:10
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Le scelte sono chiare: non dovrebbe essere difficile, ma il grande evento che sta per avere luogo ci offre la grande opportunità di invertire la marea, e riprendere la vera grande rivoluzione americana iniziata nel 1776.


E quale sarebbe questa grande rivoluzione che è iniziata nel 1776?
Qualcuno l'ha vista?
Sono passati 232 anni e per gli idealisti inseguitori del sogno americano deve essere dura accettare la realtà.
232 anni e non sentirli.
Anzi, 232 anni svaniti nel nulla, così... PUFF!, come uno scoreggio.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Descartes
Inviato: 7/7/2008 21:15  Aggiornato: 7/7/2008 21:23
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Citazione:

Mande scrive:

Distruzione del debito?
Ma se un debito viene "distrutto" o perché è stato ripagato o per insolvenza anche la moneta che lo rappresentava viene distrutta.
Forse non ti sei accorto che in economia quando si parla di credito si intende debito.


Forse non mi sono espresso bene. Quello che intendo per distruzione del debito nella fase inflattiva è nient'altro che l'effetto della svalutazione del denaro sul debito di una persona.

Se io ho 1 milione di dollari, l'inflazione fa svalutare questo denaro e ne riduce il valore. Quindi io sono più povero.

Se io ho però 1 milione di dollari di debito, l'inflazione mi aiuta perchè svalutandosi il denaro quel milione di dollari vale di meno e quindi lo ripago con meno lavoro rispetto a prima.

Se arriverà un periodo deflazionistico invece, avverrà l'opposto. Ovvero una persona con 1 milione di dollari di debito riuscirà a pagarlo sempre con maggiore difficoltà in quanto nel frattempo il valore del denaro è aumentato e quel milione di dollari è come se ne valesse molti di più, e guadagnare quella cifra per ripagarlo diventa più difficile.

Per questo tutta la classe media americana, oggi indebitata fino al collo, con l'arrivo di una deflazione sarà impoverita. In quanto il suo debito aumenterà di valore, e sarà sempre più difficile ripagarlo, fino a portare migliaia di famiglie alla bancarotta.

Per citare Dick Eastman che lo spiega meglio di me:


Inflation has done great damage to Americans - it robs the middle class of its savings. But inflation can be a good thing for the country, for almost all Americans, depending on certain other things. Please let me explain, because no other concept in economics is as important at the moment for us to understand.
Yes, prices are going up -- but it is not because of too many dollars IN THE HANDS OF AMERICANS chasing too few goods -- rather the prices of food and oil are high because of monopoly pricing by oil and agribusiness, by flight from dollars to the agricultural and minerals (copper etc.) futures markets.
Right now the American people are crushed by debt, loss of jobs, loss of their businesses, loss of their homes -- because of lack of purchasing power.
Now loss of purchasing power and inflation and wages and debt burden all must be considered together when asking whether inflation is desirable or not.
Let me spell it out.
If prices go up and if wages go up -- wage-prices-balanced inflation -- then purchasing power is not lost and people are as well off after the price increase as before.
At the same time, if people have a tremendous debt burden owed to predatory finance capitalists -- i.e., obligations to pay back their loans at high rates of compound interest -- then they definitley benefit from inflation that reduces the burden of that debt upon them.
As Calvin Coolidge one pointed out, inflation is debt repudiation
-- and in 2008 debt repudiation without invoving the sheriff in foreclosures and collection agencies is what this country needs.
It was through criminal manipulation of markets that the lords of high finance engineered the debt crisis, the dollar crisis and the monopoly pricing catastrophe we are now suffering through. It is altogether right and proper that GOOD INFLATION be introduced to remedy the current crisis. Good inflaion is the expansion of money and credit in the hands of the public so they can bid against the foreigners buying up our money.
Good inflation redistrubites purchasing power from the manipulating internationalist reditor-class crime syndicate and the holders of all of dolalrs internationally (the multinational corporations and drug lords and the China slave-labor masters etc.) -- by diminishing drain on purchasing power that the IOU's they hold represents. For imaginary example, if in the year 3010 a man owes 100,000 Euros which is enough to buy a new car -- if inflation comes along with a commensurate wage increase so that the debt of 100,000 Euros is only the burden of purchasing power to buy a bag of groceries -- then the debtor has gotten has had the debt lifted.
Today everyone is crushed by debt. Clearly the system has been biased to favor the creditor class. The monetary policies and the reglatory structure of the finacial system as allowed the bankers too much advantage -- so that they have put everyone in the country in debt to themselves. Inflation is the only corrective to the problem -- without a revolution that will replace the entire system with a social credit system.
Remember, it is wrong to call a these price increases "inflation" when the cause is monopoly pricing. People need to distinguish between "Price inflation" and "inflation of the money supply".
"Price inflation is an increase in prices -- but it does not necessarily mean that the majority of Americans are worse off if there is also "wage inflation" to keep pace with it. And the third concept "money supply inflation" is a good thing because it is the only thing that will reduce the disastrous mountain of debt that the financial elites have contrived to place on the backs of almost every American household that can obtain any credit at all.
The International Bankers are dead set against "money supply inflation" ("MSI" in Eastmanian economics) although they are cheerfully giving us "Price Inflation ("PI") and wage deflation (through very tight money and credit for almost all American households) -- but when MSI serves their purposes they have always been happy to inflict it upon us. WHen the American people still had a lot of savings after the 1950s and 1960s they robbed those savings through high inflation under Fed Chairmen Burns and especially Miller (sort of the GWBush of Fed Chairmen) -- and when our savings were eaten up they switched to deflation under Volker -- because by then we had no savings and they had all of the IOUs and so deflation served their purposes. And then there was the German hyperinflation. After World War One the German people had tremendous savings and savings bonds. The victors -- international finance -- then simply arranged for massive MSI -- bad inflation from the standpoint of most German households -- to rob them of the savings, to rob them of their claims on future production.
Therefore, we see that the financial elite use MSI to rob the middle class when the middle class have savings and they oppose it when the financial elite hold IOU's (negative savings for us).
But is is exactly after the parasites have taken everyting and we are all debt slaves that real money supply inflation (MSI) can save the people. The new money in the hands of the people reduces their debt burden. It allows them to bid against the foreign-held dollars that are now pouring in to buy out our lands, businesses, homes, roads and bridges, ports and airports etc. etc. And whether we get good MSI inflation right now to save us as a nation -- or whether we get "inflation fighting" tightening of the domestic money supply -- or even the most sinister plot of all, a switch to a gold standard so that the debtors must repay their compound-interest debt in gold.
So don't confuse the need of lots of new purchasing power in the hands of the public -- with the problem of the fact that foreigners no longer want to lend us money to feed ourselves -- isn't it amazing how the Zio-cons set up this arrangement -- putting the whole country on international welfare all these years -- which they knew we (not them) would eventually have to pay by selling foreigners everything of value in this country!!! We need MSI -- good inflation -- immediately. This will enable the people to fight back against monopoly pricing and debt enslavement. To get this solution is a political problem, not an economic one. It is politics, not laws of market economics that prevents this from happening.


http://kennysideshow.blogspot.com/2008/07/shape-of-things-to-come.html

Redazione
Inviato: 7/7/2008 21:19  Aggiornato: 7/7/2008 21:19
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
DESCARTES: "Per questo tutta la classe media americana, oggi indebitata fino al collo, con l'arrivo di una deflazione sarà impoverita. In quanto il suo debito aumenterà di valore, e sarà sempre più difficile ripagarlo, fino a portare migliaia di famiglie alla bancarotta."

Shit.

Descartes
Inviato: 7/7/2008 21:31  Aggiornato: 7/7/2008 21:32
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Citazione:

Autore: Redazione Inviato: 7/7/2008 21:19:48

DESCARTES: "Per questo tutta la classe media americana, oggi indebitata fino al collo, con l'arrivo di una deflazione sarà impoverita. In quanto il suo debito aumenterà di valore, e sarà sempre più difficile ripagarlo, fino a portare migliaia di famiglie alla bancarotta."

Shit.


Tu vendi candele e hai un debito di 1000 dollari. Ogni candela la vendi a 100 dollari.

Arriva la deflazione.

Nessuno è disposto più a pagare 100 dollari per candela, e sei costretto a venderle a 10 dollari.

Invece di ripagare il tuo debito vendendo 10 candele, ora ti serve di venderne 100.

Quindi la deflazione ha reso il tuo debito più pesante.

E' chiaro ora?

Redazione
Inviato: 7/7/2008 21:48  Aggiornato: 7/7/2008 21:48
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
DESCARTES: "Quindi la deflazione ha reso il tuo debito più pesante. E' chiaro ora?"

La cosa era chiarissima fin dall'inizio. "Shit" era riferito alla mia situazione personale. (Scusami se lo hai interpretato come un commento a quanto hai detto tu).

Descartes
Inviato: 7/7/2008 22:03  Aggiornato: 7/7/2008 22:37
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Citazione:

"Shit" era riferito alla mia situazione personale.


Ah ok, in effetti la tua reazione è più che giustificata, specie vivendo in america. In uno scenario deflazionistico anche pagare le rate di un frigorifero diventa impossibile.

In teoria la strategia migliore sarebbe quella puntare sulla liquidità, vendendo tutto, in quanto durante la deflazione l'unica cosa che aumenta di valore sono i soldi stessi (ed è proprio per questo che c'è la crisi economica: perchè la gente si tiene i soldi sotto il tappeto e non li investe più, la cosiddetta liquidity trap). Ma vista la controstrategia iperinflazionistica messa in atto forzatamente dai banchieri internazionali, sarà impossibile risparmiare in quanto le commodities (benzina, cibo, etc.) continueranno probabilmente a salire di prezzo vertiginosamente. Questa è la tenaglia che ci troveremo di fronte. Una cosa è certa: non bisogna più fare debiti, e ripagare quelli che si hanno il prima possibile.

carloooooo
Inviato: 7/7/2008 22:12  Aggiornato: 7/7/2008 22:12
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/7/2006
Da: marca gioiosa et amorosa
Inviati: 1386
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Citazione:
Tu vendi candele e hai un debito di 1000 dollari. Ogni candela la vendi a 100 dollari.

Arriva la deflazione.

Nessuno è disposto più a pagare 100 dollari per candela, e sei costretto a venderle a 10 dollari.

Invece di ripagare il tuo debito vendendo 10 candele, ora ti serve di venderne 100.

Quindi la deflazione ha reso il tuo debito più pesante.


Però seguendo questo ragionamento la deflazione dovrebbe essere problematica solo per chi vende.

Ho un debito di 1000 dollari. Ogni candela la compro a 100 dollari. Arriva la deflazione e pago ogni candela non più 100 ma 10 dollari. Me ne restano 90 per pagare il mio debito.

No?

Carlo

Descartes
Inviato: 7/7/2008 22:31  Aggiornato: 7/7/2008 22:39
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Citazione:

carloooooo

Però seguendo questo ragionamento la deflazione dovrebbe essere problematica solo per chi vende.

Ho un debito di 1000 dollari. Ogni candela la compro a 100 dollari. Arriva la deflazione e pago ogni candela non più 100 ma 10 dollari. Me ne restano 90 per pagare il mio debito.

No?


Si, la deflazione ha un effetto potenziale (ma non certo) di abbassare i prezzi.

Il problema è che abbassa anche i salari. Infatti mentre quando c'è l'inflazione i sindacati spingono per alzare i salari al livello dell'inflazione, durante la deflazione le industrie spingono per rifare i contratti al ribasso.

Solo chi ha un capitale e non è un salariato (appunto un capitalista) percepisce il vantaggio del calo dei prezzi.

In deflazione in teoria un salariato vede abbassarsi lo stipendio dello stesso grado con cui scendono i prezzi, quindi non percepisce vantaggi. L'unica cosa che non cala sono i suoi debiti, che invece aumentano, e questo lo manda sul lastrico.

Ma il peggior problema della deflazione è un altro: poichè i capitalisti non trovano più conveniente investire, ma tenersi il denaro sotto il letto, le aziende chiudono e licenziano in massa. La disoccupazione aumenta quindi oltre ogni misura. E di conseguenza la gente si ritrova senza lavoro e con i debiti che diventano ogni giorno più pesanti. Fu questo che avvenne infatti nel '29.

Pyter
Inviato: 7/7/2008 22:37  Aggiornato: 7/7/2008 22:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Bisogna al più presto stabilire il prezzo delle candele.
Se tutto va bene ce ne sarà un gran bisogno tra qualche anno.

Candele e fiammiferi.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
carloooooo
Inviato: 7/7/2008 22:39  Aggiornato: 7/7/2008 22:39
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/7/2006
Da: marca gioiosa et amorosa
Inviati: 1386
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Giusto, perché pensandoci anche il salariato è uno che vende qualcosa, ossia il suo lavoro:

Arriva la deflazione.

Nessuno è disposto più a pagarti 100 dollari all'ora, e sei costretto a farti pagare 10 dollari.

Invece di ripagare il tuo debito con 10 ore di lavoro, ora te ne servono 100.

Quindi la deflazione ha reso il tuo debito più pesante.


Grazie per il chiarimento,

Carlo

carloooooo
Inviato: 7/7/2008 22:49  Aggiornato: 7/7/2008 22:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/7/2006
Da: marca gioiosa et amorosa
Inviati: 1386
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Quindi, fatemi capire:

se c'è deflazione il lavoratore-debitore ce l'ha in quel posto perché il suo debito rimane immutato mentre i salari calano;

se c'è inflazione il lavoratore-debitore ce l'ha in quel posto perché il suo debito, pur diminuendo di valore, diventa più difficile da ripagare in quanto a fine mese non gli restano soldi, visto l'aumento del prezzo dei beni che è costretto a comprare.

Dico giusto? Spero di no.

Carlo

dr_julius
Inviato: 7/7/2008 22:57  Aggiornato: 7/7/2008 22:57
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/8/2006
Da:
Inviati: 1637
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Solidarietà al popolo statunitense, costretto a breve a tornare all'età della candela...

In realtà la via d'uscita potrebbe esserci. Mi ricorda le brioche di una certa Maria Antonietta...
E' anche vero che con la valuta che vale a mala pena la carta su cui è stampata, confiscare i $oldi ai ricchi non potrà mai sfamare la moltitudine dei poveri.

Una domanda tecnica: non sarà il caso, prima della catastrofe, di iniziare a cambiare la liquidità in monete (che comunque valgono più della carta-moneta)?

Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Descartes
Inviato: 7/7/2008 23:02  Aggiornato: 7/7/2008 23:04
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Citazione:

Autore: carloooooo Inviato: 7/7/2008 22:49:37

se c'è inflazione il lavoratore-debitore ce l'ha in quel posto perché il suo debito, pur diminuendo di valore, diventa più difficile da ripagare in quanto a fine mese non gli restano soldi, visto l'aumento del prezzo dei beni che è costretto a comprare.

Dico giusto? Spero di no.


In teoria no, perchè alla crescita dei prezzi dovrebbe corrispondere un equivalente crescita dei salari. I salari infatti vengono ricontrattati annualmente in base proprio alla crescita dell'inflazione. Addirittura una volta in italia questo avveniva automaticamente con la famosa "Scala Mobile" (vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Scala_mobile_(economia) ).

Ma in pratica si... perchè? Per il semplice fatto che il tasso di inflazione che viene usato nelle contrattazioni (e in tutti i parametri del governo del welfare) è quello indicato dai famigerati istituti statistici nazionali (istat etc.) che sono tutti notoriamente corrotti e che mettono nel paniere di valutazione dell'inflazione prodotti completamente irrilevanti al fine di far apparire l'inflazione minore di quella reale.

L'inflazione reale è stata da anni sopra il 10%-15% mentre l'Istat continuava a dirci che era al 2%.

Lo stesso accade in tutti i paesi. Vedi questo articolo su come il governo degli Stati Uniti manipola il CPI per far apparire l'inflazione minore di quella reale:

Inflation Part 1: How the Government Lies About Inflation

from Free Money Finance by NA

The following is a guest post from Marotta Asset Management. For more on the issue of inflation, see my post titled Inflation and Its Impact on Retirement.

Officially, inflation today is calculated about 4%. Unofficially, it is over 7%. Since 1997 the government Consumer Price Index (CPI) has manipulated the raw data and significantly underreported inflation.

For years I've hesitated writing about the CPI, computed by the Bureau of Labor Statistics, for fear of being compared with a paranoid character like the one in "Conspiracy Theory." The message that the government lies to us about inflation and, as a result, quietly confiscates hundreds of billions of dollars from its citizens isn't the easiest message to swallow. It only goes down when accompanied by a healthy draught of political cynicism.

What's changed over the past year, however, is that we are closer to the end of the movie. It is clearer now not only that inflation is running rampant but also that the government's numbers are still ridiculously low. More Americans have come to mistrust official inflation statistics, and therefore they are ready to understand how and why the government skews these numbers and to learn how they can protect their family's savings.

Take 2007 as an example. Bread price rose 7.4%, gasoline 8.2%, health insurance 10.1%, whole milk 13.1%, eggs 29.2%, but according to the CPI, somehow inflation was only calculated as 4.1%. This year to date we have seen an even shaper rise, which still has barely affected the official numbers.

In 1975 programs such as government pensions, Medicare and Social Security were indexed to inflation. With rising inflation in the early 1990s, public officials realized that entitlement programs made government deficits impossible to control. Politically it was just too difficult to cut spending to this program. It was much easier simply to lower their cost-of-living adjustments.

So a commission of five economists in 1996 studied the CPI and issued a report stating that the index overstated inflation by at least 1.1%. Lower CPI adjustments would not only save money in entitlement programs but also raise tax rates mostly among the middle class. Tax brackets, personal exemptions and the standard deduction are all indexed for inflation. Lowering these adjustments has the effect of increasing the tax paid, with the greatest impact on middle-class taxpayers.


http://sacoinvest.blogspot.com/2008/07/inflation-part-1-how-government-lies.html

aeremita
Inviato: 7/7/2008 23:28  Aggiornato: 7/7/2008 23:35
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/12/2007
Da: Dolceacqua
Inviati: 211
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Perdonatemi, ma sono un povero contadino: non ho ancora ben capito il meccanismo con cui si "esporta l'inflazione". E anche "monetizzare il debito", che cosa vuole dire? E tutto questo e' legato alla politica guerrafondaia americana? A chi me lo spiega gli mando una forma di gorgonzola con una cesta di pere.

Descartes
Inviato: 8/7/2008 0:46  Aggiornato: 8/7/2008 3:23
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Citazione:

Autore: aeremita Inviato: 7/7/2008 23:28:40

Perdonatemi, ma sono un povero contadino: non ho ancora ben capito il meccanismo con cui si "esporta l'inflazione". E anche "monetizzare il debito", che cosa vuole dire? E tutto questo e' legato alla politica guerrafondaia americana? A chi me lo spiega gli mando una forma di gorgonzola con una cesta di pere.


Per dirla con le parole di Benn Steil, direttore del dipartimento di Economia Internazionale del CFR (Council on Foreign Relations): "Gli Stati Uniti stanno esportando inflazione in tutto il mondo costringendo le nazioni a stampare montagne dei loro soldi per poter comprare i nostri biglietti verdi". (fonte: link )

In sostanza, essendo il dollaro la moneta internazionale privilegiata (in quanto molti beni essenziali si comprano in dollari, come petrolio, grano, etc.), gli Stati Uniti possono costringere gli altri paesi a comprare dollari e quindi ad aumentare la domanda per il dollaro. Se le transazioni internazionali avvenissero in un altra moneta, il dollaro, inflazionandosi per l'immissione di nuova moneta da parte della Fed, perderebbe molto più valore, in quanto verrebbe incrementata l'offerta su una domanda del mercato interno USA che non è sufficientemente grande. Invece in questo modo gli stati uniti possono stampare molto denaro scaricando l'inflazione sui paesi stranieri, costretti a inflazionare la loro moneta per comprare dollari.

Ma se l'economia asiatica dovesse rallentare, ad esempio, i dollari verrebbero rivenduti agli americani e l'inflazione tornerebbe sul territorio USA.

Riguardo a "monetizzare il debito", si riferisce forse al fatto che vengano venduti e convertiti in dollari o altra valuta i titoli del tesoro USA (lo stato emette tali titoli per garantirsi la copertura quando compra denaro dalla Fed e si indebita. Molti di tali titoli, circa il 27%, sono nelle mani di stati stranieri, specie la Cina che ne possiede la maggior parte).

Linucs
Inviato: 8/7/2008 1:33  Aggiornato: 8/7/2008 1:33
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
se c'è deflazione il lavoratore-debitore ce l'ha in quel posto perché il suo debito rimane immutato mentre i salari calano;

se c'è inflazione il lavoratore-debitore ce l'ha in quel posto perché il suo debito, pur diminuendo di valore, diventa più difficile da ripagare in quanto a fine mese non gli restano soldi, visto l'aumento del prezzo dei beni che è costretto a comprare.


Semplificando: in presenza di politica monetaria, il lavoratore-debitore lo prende in quel posto prima degli altri, ma il sindacato non gli aveva spiegato un cazzo nonostante il versamento della quota associativa (pare che anche l'istruzione gratuita abbia omesso qualche dettaglio in merito).

desbouvet
Inviato: 8/7/2008 2:50  Aggiornato: 8/7/2008 2:50
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/6/2007
Da:
Inviati: 541
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Molti amici miei non capirebbero un acca da questo corollario politico-economico di Ron. Pazienza. Occore re-imparare a fare qualcosa con le mani. Oltre a girare un volante, digitare sulle tastiere e a segare l'ucc....

Paxtibi
Inviato: 8/7/2008 9:30  Aggiornato: 8/7/2008 9:31
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
(pare che anche l'istruzione gratuita abbia omesso qualche dettaglio in merito).

Ma infatti lo scopo della scuola gratuita e obbligatoria non è mai stata l'istruzione dei proles...

Teachers get guidance on how to relay the lessons of Sept. 11

As chairman of the national 9/11 commission, former Gov. Thomas Kean has gone before the president, Congress and other powerful dignitaries with lessons of Sept. 11.

Yesterday, Kean spoke to an ar guably more-influential audience when he shared many of those same lessons with educators crafting a curriculum for teaching New Jersey's children about the attacks.

"You have an enormous responsibility," Kean told the group gathered at Liberty Science Center in Jersey City. "How to teach this terrible event and get across these things to our children, you are vested with that incredible responsibility. But if I have faith in anything, I have faith in teachers."

The setting was a conference kicking off a yearlong effort to develop curriculum and resources for teachers faced with a dual chal lenge of teaching the history and context of the terrorist attacks in communities that witnessed them.

And with about 100 educators in attendance yesterday, it was clear the hurdles don't stop there. There are rising demands on teachers throughout the year, scant resources in textbooks and elsewhere and even the timing difficulty of an niversaries that come only days after schools open.

"We need to be dealing with this in totality ... more than a simple commemoration," said Robert Barnshaw, a Gloucester Township teacher. "And in the pattern of the year, Sept. 11 is probably not the best time to be doing that."

To hear Kean and others speak, Sept. 11 could easily be its own course, although most agreed it's a topic better infused across different subjects and even into nurses' and counselors' offices.

"It's an event that's absolutely unique in the history of this coun try and needs to be treated as such," said Kean.

The former governor's national commission in 2004 penned a scathing report on the lead-up to the attacks, with widespread blame meted out for security lapses and policy failures. While mincing few words yesterday in sharing those lessons with teachers, Kean also implored them to tell students about the courage and action that arose from the attacks, from the heroism on Flight 93 to the activism of survivors' families.

"Tell the story in the classroom about those who suffered losses simply unimaginable, but also about what came out of that loss that was absolutely amazing," said Kean, a former teacher. "As part of 9/11, you have to tell that story."

The ultimate report will be modeled off New Jersey's successful Holocaust curriculum, which is not specifically mandated by the state but has provided background and lesson plans for teachers.

Most at the conference agreed there's a need for such guidance, but they also said the task of teaching the many facets of Sept. 11 will only begin there.

"It's not a cut-and-dry issue," said Vincent Soccodato, social studies supervisor in Woodbridge. "And not something that will be going away anytime soon."

ilberneri
Inviato: 8/7/2008 10:45  Aggiornato: 8/7/2008 10:45
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/3/2006
Da: Coimbra
Inviati: 238
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
ho una domanda per descartes,
essendo lo stato il debitore n. 1 che interesse ha questo a consentire allo svilupparsi di una situazione deflazionistica?

"l'utopia esiste, è radicata nello spirito degli uomini.Credo che sempre di più il capitalismo le sue logiche appaiano inutili.Il mio cervello,il mio sapere,i miei desideri non hanno più bisogno di un padrone:io, individuo lavoro nella mia autonomia
Ashoka
Inviato: 8/7/2008 11:30  Aggiornato: 8/7/2008 11:30
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Citazione:
ho una domanda per descartes,
essendo lo stato il debitore n. 1 che interesse ha questo a consentire allo svilupparsi di una situazione deflazionistica?


Non è che lo Stato sia contento di una situazione deflazionistica ma la sua situazione di debitore diventa ancora peggiore in caso di alta inflazione (se non ha accesso alla stampante magica dei soldi). Se è vero che in termini reali il debito pubblico diminuisce ( in caso di inflazione) è altrettanto vero che crescono tutte le spese mentre le entrate (tasse) lo fanno in modo meno marcato.

Quindi il debito esistente vale meno ma si somma a quello appena creato.

Linucs
Inviato: 8/7/2008 11:54  Aggiornato: 8/7/2008 11:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Molti amici miei non capirebbero un acca da questo corollario politico-economico di Ron. Pazienza. Occore re-imparare a fare qualcosa con le mani. Oltre a girare un volante, digitare sulle tastiere e a segare l'ucc....

"Tu porta il pickup e guida, io ci metto la corda?"

CiEmme
Inviato: 8/7/2008 13:29  Aggiornato: 8/7/2008 13:36
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/2/2008
Da: Roma
Inviati: 446
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
In cosa consistera' la libera societa' cui fa riferimento? Soppressione di banche, valute, stato, giustizia pubblica, esercito, e quant'altro????

Cito Linucs:
Ma guarda, prova a cercarlo sui fumetti di Topolino, magari trovi lì la spiegazione.

Magari fosse scritto su Topolino. Purtroppo sta scritto nell'intervento:

Il mondo è più popolato, ed è più integrato grazie alla moderna tecnologia, alle comunicazioni, ai viaggi. Se la moderna tecnologia fosse stata usata per promuovere le idee di libertà, di libero mercato, di moneta solida e di scambi commerciali, avrebbe introdotto una nuova età dell’oro, e una globalizzazione che potremmo accettare.

Dai post mi sembra di leggere interpretazioni moooolto lontane dal pensiero di Ron Paul:

L’America, con la sua tradizione di libero mercato e di diritto alla proprietà ha aperto la strada verso grande ricchezza e progresso, sia nel mondo che a casa nostra.

..sia nel mondo, che a casa nostra. E' questo quello che pensa Ron Paul. La ricetta riparatoria?

......fiducia nei principi di libertà, autosufficienza, duro lavoro e frugalità....

Un bel guazzabuglio di ovvieta' irreali al pari dei politici benefattori. Sia chiaro, non sto osannando l'attuale sistema, ma sostenere:
Uno degli aspetti migliori nell’accettare la fiducia in se stessi, in una libera società, è che possiamo raggiungere nella nostra vita delle vere soddisfazioni individuali.
E' la teoria del superuomo di Nietsche foriera di un quarto reich peggio dell'attuale.

Una bussola non dispensa dal remare.
aeremita
Inviato: 8/7/2008 14:00  Aggiornato: 8/7/2008 14:00
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/12/2007
Da: Dolceacqua
Inviati: 211
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Grazie per la spiegazione, Decartes

Comunque non sapevo che Ru Paul fosse un esperto di di economia politica
http://blakstone.com/Dragstravaganza%20Site/Images/RuPaul_fl.jpg

Descartes
Inviato: 8/7/2008 16:33  Aggiornato: 8/7/2008 16:33
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Forse Ron Paul è al corrente della crisi per una ragione ben precisa. Se è vero quanto riporta Blondet, i parlamentari USA sembra ne siano stati informati in una seduta segreta:

Seduta Segreta al Parlamento USA


[...] I rappresentanti avrebbero ascoltato dettagli su «l’imminente collasso dell’economia USA previsto per settembre 2008, l’imminente collasso delle finanze statali per febbraio 2009, la possibilità di guerra civile in USA come conseguenza del crollo» economico. Si sarebbe parlato anche di «retate anticipate di cittadini USA insorgenti» e della loro detenzione in campi di concentramento (denominati REX 84) già costruiti sul territorio.

Ai membri del Congresso sarebbero stati promessi «luoghi sicuri» di residenza per sè e le famiglie durante i disordini. Sarebbe stata avanzata la «necessità ineludibile della fusione degli USA col Canada e il Messico» - l’uno perchè possiede le necessarie materie prime, l’altro per la manodopera a basso costo - in una nuova unione, con una nuova moneta, l’Amero, a sostituire il dollaro ormai liquefatto.[...]

usemlab
Inviato: 8/7/2008 17:27  Aggiornato: 8/7/2008 17:27
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/8/2006
Da:
Inviati: 156
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
ancora con questa confusione tra inflazione deflazione... dimenticatevi la diminuzione dei prezzi nella eventualità di deflazione del sistema corrente basato su fiat paper... vedrete SEMPRE i prezzi salire e in maniera esponenziale nonostante la distruzione di crediti/debiti

quando lo schema di ponzi tende a sgonfiarsi la banca centrale non potrà che evitarne il collasso continuando a stampare ed emettere in una maniera o nell'altra nuova fiat paper... quindi avrete deflazione (diminuzione creditidebiti) con iperinflazione (iperaumento dei prezzi)... ergo crackupboom... mises docet.

The State is the great predatory enemy of the human race, and in its very being, the organization and regularization of predation, exploitation, and robbery
Mande
Inviato: 8/7/2008 17:55  Aggiornato: 8/7/2008 17:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Descartes
Citazione:

[...] I rappresentanti avrebbero ascoltato dettagli su «l’imminente collasso dell’economia USA previsto per settembre 2008, l’imminente collasso delle finanze statali per febbraio 2009, la possibilità di guerra civile in USA come conseguenza del crollo» economico.

Forse questa volta Blondet ha esagerato nel dar credito alle fonti Australiane. Le date settembre 2008 e febbraio 2009 mi paiono troppo ravvicinate nel tempo per essere credibili. Prima della crisi gli Americani hanno ancora alcune carte da giocare e dubito non lo facciano.

Comunque sarebbe interessante parlare anche di Amero...
Visto l'interesse della Redazione sul trattato di Lisbona ed il suo parere che non mi è sembrato poi così critico forse gli farà piacere conoscere qualche retroscena sulla prossima "unione" della quale parla anche Blondet e che è tutto meno che un'ipotesi.

Approfitto per il commento per scusarmi del malinteso precedente. Vista la competenza e la correttezza con cui ti esprimi sempre mi sembravano strane quelle affermazioni. Non avevo capito io il senso del tuo discorso

Usemlab
Citazione:

ancora con questa confusione tra inflazione deflazione... dimenticatevi la diminuzione dei prezzi nella eventualità di deflazione del sistema corrente basato su fiat paper... vedrete SEMPRE i prezzi salire e in maniera esponenziale nonostante la distruzione di crediti/debiti

Certo, sbagliamo noi e i prezzi saliranno in eterno
Ma senza soldi chi mai potrà comprare le merci coi prezzi che salgono?
Dipingi uno scenario di un futuro dove nessuno vende più nulla forse?
Citazione:

quando lo schema di ponzi tende a sgonfiarsi la banca centrale non potrà che evitarne il collasso continuando a stampare ed emettere

Questo presuppone che secondo te una banca guadagni solo in caso di inflazione. Ma "il banco" vince sempre. Sia in caso di deflazione che inflazione. Perché secondo te la loro unica scelta è inflazionare?
Guarda la BCE...
Non si può ancora dire che stia deflazionando però sta sicuramente cercando di rallentare l'inflazione.
Citazione:

emettere in una maniera o nell'altra nuova fiat paper...

Se non cambiano le regole in corsa esiste una ed una sola maniera per emettere nuova "fiat paper". Qualcuno deve andare da loro e chiedere che gliela prestino. Teoricamente se nessuno più si indebitasse il gioco finisce.
Citazione:

quindi avrete deflazione (diminuzione creditidebiti) con iperinflazione (iperaumento dei prezzi)... ergo crackupboom... mises docet.

Mises docet???
Di quale Mises stai parlando?
La scuola Austriaca dice che l'inflazione è l'aumento della massa monetaria e la deflazione è la sua diminuzione.

Mande
Inviato: 8/7/2008 18:09  Aggiornato: 8/7/2008 18:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
ilberneri
Citazione:

ho una domanda per descartes,
essendo lo stato il debitore n. 1 che interesse ha questo a consentire allo svilupparsi di una situazione deflazionistica?

Lo stato non ha alcun interesse nel consentire la deflazione...
In caso di deflazione i governi ricevono solo insulti, rivolte ma cosa ben più pericolosa domande...
Che cos'è la deflazione?
Perché ieri stavo bene e oggi no?
Dove sono finiti i nostri soldi?

Ma la domanda giusta è un'altra...

Se lo stato, ma sarebbe meglio parlare di governo, in caso di deflazione riceve solo grattacapi perché non le impedisce?
Può uno stato praticare realmente una politica economica?
Inflazione e deflazione sono imprescindibili da qualsiasi sistema economico?

sick-boy
Inviato: 8/7/2008 18:16  Aggiornato: 8/7/2008 19:31
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 18/10/2006
Da: Leith
Inviati: 2710
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Quando il credito cessa di esapndersi accade questo (a grandi linee) :

Innanzitutto, l’effetto immediato del blocco dell’espansione del credito è che l’ammontare di moneta maggiore speso in beni di consumo (per reagire alla scarsità di beni e conseguentemente alla contrazione del consumo) non è più compensato da un aumento proporzionale della domanda in beni di produzione. Quindi, all’inverso di ciò che accadeva quando ad aumentare era la domanda per i beni di produzione, i beni dell’ultimo stadio aumentano di prezzo e si creano, in generale, extra-profitti negli stadi più bassi della catena, causando il trasferimento verso di essi di molti beni non-specifici, che ora possono essere utilizzati con rendimento maggiore in questo punto della produzione. La nuova domanda di questi beni provocherà un aumento relativo dei loro prezzi, aumento considerevole tenuto conto che ad esso si aggiunge un livello dei prezzi dei beni di consumo maggiore di quello che si avrà dopo l’adeguamento dell’offerta alla domanda. Inoltre la catena di produzione tenderà ad accorciarsi, ovvero ad arrivare più velocemente il bene finito sul mercato. Infatti l’aumento del prezzo relativo dei fattori originari e dei prodotti intermedi facilmente trasferibili renderà svantaggiosi i processi più lunghi, la cui prima conseguenza è la caduta dei prezzi dei beni di produzione più specifici, la cui produzione verrà interrotta (a causa del trasferimento di beni complementari di carattere non specifico, i beni specifici sono divenuti relativamente abbondanti; può convenire, ora, terminare i processi produttivi tramite i fattori originari piuttosto che affidarsi a beni specifici, solitamente presenti negli ultimi stadi della produzione). La caduta del prezzo dei prodotti intermedi, cumulativa, porterà infine ad un arresto del lavoro in tutti i primi stadi dei processi più lunghi. Quindi molti processi non possono essere continuati in maniera profittevole, ed i lavoratori impiegati nei primi stadi lo sono adesso ad un prezzo svantaggioso per l’imprenditore. Inoltre, poiché l’avvio di nuovi processi di produzione più brevi deve necessariamente ripartire da zero, i nuovi beni di consumo potranno assorbire i prodotti intermedi solo gradualmente, man mano che i nuovi beni avanzano verso il consumo ed i prodotti intermedi necessari avanzano.

Così che, mentre nei processi più lunghi le attività produttive cessano quasi nello stesso istante in cui diventano svantaggiose per effetto della variazione dei prezzi relativi dei beni specifici e non-specifici in favore degli ultimi e dell’aumento del saggio di interesse, i beni lasciati liberi troveranno nuovo impiego solo quando i nuovi processi più brevi saranno prossimi al completamento. *

La situazione, spiega l’economista austriaco, è simile a quella degli abitanti di un’isola che abbiano lavorato per costruire una macchina destinata a rifornirli di tutte le cose necessarie, salvo poi scoprire di aver esaurito i risparmi e tutto il capitale libero. Non avrebbero altra scelta che abbandonare il processo per dedicarsi al sostentamento quotidiano. Solo qualora accumulassero nuovamente le scorte necessarie a compiere il processo produttivo senza esaurire il cibo potrebbero rimettere in funzione la macchina. Nel mondo reale, semplicemente, il lavoratore rimosso dal processo produttivo, diviene disoccupato, non potendo senza l’ausilio di capitale produrre a sufficienza per vivere. Le conclusioni qui riportate valgono per tutti i beni e servizi la cui messa al consumo richiede beni e servizi ausiliari che, in seguito ad un mutamento della struttura produttiva, potrebbero non essere disponibili nelle quantità desiderate. In altre parole la macchina capitalistica può funzionare in maniera continua solo fintanto che si consumi quella parte di reddito destinata al consumo secondo l’organizzazione corrente della produzione. Ogni aumento del consumo richiede, preventivamente, risparmio nuovo. E’ ingannevole pensare che la struttura del capitale esistente, come sostengono in molti per via dell’esistenza di impianti produttivi sovradimensionati, possa permettere di accrescere la produzione quasi illimitatamente: gli strumenti durevoli di produzione non rappresentano tutto il capitale necessario ad espanderla, e sarebbe invece necessario investire una gran quantità di altri mezzi in investimenti lunghi che darebbero risultati solo in futuro.

*F.v.Hayek, Prices and Production, pag 73 Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 1990

carloooooo
Inviato: 8/7/2008 21:20  Aggiornato: 8/7/2008 21:20
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/7/2006
Da: marca gioiosa et amorosa
Inviati: 1386
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Citazione:
E' la teoria del superuomo di Nietsche foriera di un quarto reich peggio dell'attuale.


Ma su Topolino c'è anche l'inserto "Filosofia" curato da Pico de Paperis?

Carlo

Pausania
Inviato: 8/7/2008 23:01  Aggiornato: 8/7/2008 23:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Citazione:
Ma su Topolino c'è anche l'inserto "Filosofia" curato da Pico de Paperis?

No no, è solo la cara vecchia scuola di Stato

trotzkij
Inviato: 8/7/2008 23:44  Aggiornato: 8/7/2008 23:44
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Quando Ron Paul parla del 'Grande Evento' si riferisce a qualcosa del genere?: JERICHO


I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
briza
Inviato: 8/7/2008 23:51  Aggiornato: 8/7/2008 23:51
So tutto
Iscritto: 5/7/2008
Da: Sorulandia
Inviati: 6
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Citazione:
L’arrivo imminente di questi fatti non passerà inosservato. Essi toccheranno le vite di tutti noi. Non saranno limitati ad alcune zone del paese, ma l’intero mondo economico e il sistema politico saranno coinvolti nel caos che sta per scatenarsi.


Questa e alcune altre frasi dell'articolo mi ricordano le profezie sul 2012...

Al di là di tutte le dissertazioni politico/economiche, ma voi ci credete che accadrà qualcosa di eclatante, improvviso e inesorabile che sposterà in qualche modo "la terra dal suo asse" ? (in senso figurato... o anche no)

Secondo me Ron Paul si, o almeno ci spera...

trotzkij
Inviato: 8/7/2008 23:55  Aggiornato: 8/7/2008 23:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
...essendo il dollaro la moneta internazionale privilegiata (in quanto molti beni essenziali si comprano in dollari, come petrolio, grano, etc.), gli Stati Uniti possono costringere gli altri paesi a comprare dollari e quindi ad aumentare la domanda per il dollaro.

Ed ecco spiegato l'aumento di grano e petrolio, ma quali cinesi e quali indiani. Bernanke, Paulson, GoldmanSachs, Soros, Rohatyn & Company, questi sono i veri colpevoli dell'inflazione mondiale dei prezzi dei beni di prima necessità e dell'energia. Ma sono loro a pagare i giornalisti-coccodè che ci additano il nuovo nemico: i contadini indiani e gli operi cinesi.

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
CiEmme
Inviato: 9/7/2008 14:09  Aggiornato: 9/7/2008 14:23
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/2/2008
Da: Roma
Inviati: 446
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Buongiorno Pausania.
Buongiorno Carloooo.
Buongiorno Linucs.



Un po' di scuola non fa male a nessuno. Magari, conoscendo, si puo' essere in grado di scegliere. Da quello che commentate su questo articolo di Ron Paul e' evidente che non capite "where he is coming from" quando affronta certi argomenti. Su quale leva dell'elettore medio americano fa forza.



Hasta Luego, Trotzkij.

Mai pensato di additare nei cinesi e negli indiani il nemico. Constatare le conseguenze di quell'espansione demografica secondo il modello occidentale, dovrebbe dar da pensare. Magari Malthus non aveva sbagliato di molto...

Se poi la causa di tutti i mali per te sono Goldman Sachs e quegli altri balordi che citi, liberissimo di pensarlo. A me preoccupano i numeri e come gestirli, perche' sono quelli che impattano sulle risorse. Goldman Sachs che scommette su quel che cinesi e indiani saranno disposti a pagare il petrolio tra sei/dodici mesi non mi preoccupa. Non e' Goldman che paga, ma Goldman che scommette su chi compra. E' la spinta di quei numeri che obbliga chi compra a cedere al ricatto di Goldman.... e noi paghiamo.

Ora, tu (con Pausania, Carloo, Linucs & Co.) puoi certamente Seguire David Icke e sostenere che ci sia un cartello di illuminati che studia a tavolino l'impoverimento del mondo. Personalmente, trovo insostenibile una teoria del genere. Non me ne vogliate.

Scusate la vecchia scuola di Stato.



P.S. Prima che fate un'oservazione fuori luogo, vi dico che per "un po' di scuola non fa male a nessuno" e' riferito a chi la scuola l'ha frequentata. In nessuna maniera alcuno di questi post puo' essere inteso come "far scuola".

Una bussola non dispensa dal remare.
trotzkij
Inviato: 9/7/2008 15:08  Aggiornato: 9/7/2008 15:11
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Mai pensato di additare nei cinesi e negli indiani il nemico....

E chi te l'ha detto? O anche tu sei un gazzettiere-coccodè?

Goldman Sachs che scommette su quel che cinesi e indiani saranno disposti a pagare il petrolio tra sei/dodici mesi non mi preoccupa. Non e' Goldman che paga, ma Goldman che scommette su chi compra. E' la spinta di quei numeri che obbliga chi compra a cedere al ricatto di Goldman.... e noi paghiamo.

Ma davvero? Macchebbbravocchessei! Tu hai letto nei libri 'di stato' (quello del vaticano?) quelle cose che neanche Icke oserebbe pensare. Goldmann Sachs, Soros scommettono!!! E stanno a guardare su chi è il Vincitore!!!! Imparziali!!!! (?????)
Sarà per questo, per spirito sportivo, che i personaggi su citati (da Paulson a Draghi) pirma hanno fatto i garzoni della GS, Direttori di Banche, e poi, puff!! Magia! Diventano ministri del tesoro, governatori della Banca d'Italia, sottosegretari. Eppoi, sigh! sigh!, quell'onest'uomo di Soros, che poverino, vero filantropo (o meglio filantropofago), va in giro, nel mondo, a finanziare e organizzare colpi di stato. Poverino, l'ultima in Mongolia: per sincero spirito democratico, ha ordinato ai suoi di rigettare il risultato elettorale (regolarissimo), sol perchè han vinto i demoniaci comunisti locali. Demoniaci, ben inteso, non perchè gustano bimbi alla griglia, ma perchè, egoisti, hanno deciso di non concedere le licenze per lo sfruttamento dei giacimenti d'oro mongoli (i più grandi del mondo!!) alle democratico-umanitarie società minerarie occidentali...
E tutto questo lo fanno per noi, per puro spirito democratico-liberal-liberistico. Acc! Come oso pensare male, (da gomblottista!!) di questi sant'uomini, che ogni tanto si riuniscono riservatamente (ma con scorta armata...) in qualche amena località VIPperistica... Lo fanno per il bene di tutti noi, scommettono (alle corse dei cavalli immagino. Danno vincente il vecchio ronzino McCain o il mezzosangue Obama? Dimmi, che punto anch'ìo i miei due centesimi..) eppoi si fanno i fattacci loro...
Per non sentire queste tesi alla 'David Icke' (che tiri in ballo solo tu, a ennesima dimostrazione che Icke et similia, sono solo falseflag create ad arte dai tuoi benefattori) puoi sempre ciondolare nei siti 'seri', (corriere, la repubblica, il manifesto) e disquisire con persone che non credono ai complotti ed altre malvagità (anche perchè ne fanno parte, vedi Riotta, Veltroni, Bonino, Monti e Tremonti). Loro sì che ti daranno ragione e ti tranquillizzeranno: hai ragione, i complotti non esistono, i cattivoni non sono i ricchi&potenti che si riuniscono in segreto, i libri di scuola dicono la verità, di numeri ne puoi dare quanti ne vuoi...ecc. ecc.

PS. La tua valutazione positiva di Malthus, fa capire che per te, operai cinesi, contadini indiani, poveracci del primo mondo e miserabili del terzo mondo, sono tutti nemici da spazzare via. Marx ha messo in guardia da individui come Malthus. I malthusiani predicano il verbo: 'il ricco ha diritto di fare il parassita, e gli altri hanno il dovere di crepare se il ricco rischia di perdere questo suo diritto'. (In questo caso il ricco non è necessariamente il capitalista, ma assomiglia abbastanza ai 'giocatori di borse' da me indicati.)
Questa, nè più nè meno, è l'ideologia malthusiana (ereditata in spirito e in azione da coloro che ritieni scommetitori e benefattori dell''informazione'.)

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
CiEmme
Inviato: 9/7/2008 16:55  Aggiornato: 9/7/2008 16:55
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/2/2008
Da: Roma
Inviati: 446
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Cito Trotzkij:
[ l'ultima in Mongolia: per sincero spirito democratico, ha ordinato ai suoi di rigettare il risultato elettorale (regolarissimo), sol perchè han vinto i demoniaci comunisti locali. Demoniaci, ben inteso, non perchè gustano bimbi alla griglia, ma perchè, egoisti, hanno deciso di non concedere le licenze per lo sfruttamento dei giacimenti d'oro mongoli (i più grandi del mondo!!) alle democratico-umanitarie società minerarie occidentali...

For your discernment, faccio presente la contraddizione presente in questa frase. Soros guadagna sulla speculazione non sulla produzione. Quella la lascia ai locali per poi strozzarli quando devono vendere. Un senso avrebbe il tuo discorso se quelle licenze venissero congelate.

Marx ha messo in guardia da individui come Malthus. I malthusiani predicano il verbo: 'il ricco ha diritto di fare il parassita, e gli altri hanno il dovere di crepare se il ricco rischia di perdere questo suo diritto'

Piu' smaccatamente falsi di cosi non credo si possa essere. Prego usare il virgolettato con proprieta'.

For your discernement, faccio presente che la critica da me mossa al discorso di Ron Paul e' quella di sottindere l'avanzamento a mezzo dell'emergere delle persone piu' capaci. Cosa che vi e' sfuggita per pregiudizio ideologico, come emerge chiaramente dal tuo post: "visto che l'ha detto Marx, non bisogna metterlo in dubbio" (qua le virgolette ci stanno tutte).

Confondere i reali problemi posti dalla crescita demografica con la volonta' di "spazzare via" i meno fortunati mi pare mentire sapendo di mentire e serve solo a far presa su chi legge superficialmente.


Una bussola non dispensa dal remare.
carloooooo
Inviato: 9/7/2008 19:31  Aggiornato: 9/7/2008 19:31
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/7/2006
Da: marca gioiosa et amorosa
Inviati: 1386
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Citazione:
Ora, tu (con Pausania, Carloo, Linucs & Co.) puoi certamente Seguire David Icke e sostenere che ci sia un cartello di illuminati che studia a tavolino l'impoverimento del mondo. Personalmente, trovo insostenibile una teoria del genere. Non me ne vogliate.


Mai detto questo. Ti facevo solo notare la vaccata su Nietzsche.

Citazione:
No no, è solo la cara vecchia scuola di Stato


Eh adesso... non esageriamo. Trovami un solo testo di filosofia delle superiori che citi la relazione di Nietzsche con il nazismo (non per criticarla, ovviamente). Non è la cara vecchia scuola di Stato... è la semplice ignoranza.

Carlo

CiEmme
Inviato: 14/7/2008 10:53  Aggiornato: 14/7/2008 11:01
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/2/2008
Da: Roma
Inviati: 446
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Carlooo:

Non emettere sentenze prima di avere una risposta. Infatti, giudichi prima ancora di vedere se la tua ipotesi sia vera o meno. Atteggiamento tipico della persona piena di pre-giudizi.

Philosophers and popular culture have responded to Nietzsche's work in complex and sometimes controversial ways. Many Germans eventually discovered his appeals for greater individualism and personality development in Thus Spoke Zarathustra, but responded to those appeals divergently. He had some following among left-wing Germans in the 1890s; in 1894–95 German conservatives wanted to ban his work as subversive. During the late 19th century Nietzsche's ideas were commonly associated with anarchist movements and appear to have had influence within them, particularly in France and the United States.[60]

By the First World War, however, he had acquired a reputation as an inspiration for right-wing German militarism. German soldiers even received copies of Thus Spoke Zarathustra as gifts during World War I.[61] The Dreyfus Affair provides another example of his reception: the French anti-semitic Right labelled the Jewish and Leftist intellectuals who defended Alfred Dreyfus as "Nietzscheans".[62]

Political dictators of the twentieth century, including Stalin,[63] Hitler,[64] and Mussolini[65] read Nietzsche. The Nazis made use of Nietzsche's philosophy, but did so selectively; this association with National Socialism caused Nietzsche's reputation to suffer following the Second World War.

Non aggiungo commenti.

Secondo me, andresti bannato.

Voglio vedere se Mazzucco ha le palle per farlo.

Una bussola non dispensa dal remare.
PikeBishop
Inviato: 14/7/2008 12:23  Aggiornato: 14/7/2008 12:24
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Citazione:
Voglio vedere se Mazzucco ha le palle per farlo.

Quanto mi piacciono questi che da una parola (parola sbagliata, e la loro) in su decidono che se il padrone di casa non fa quel che e' il loro capriccio del momento, allora non ha le palle, non e' democratico, non e' giusto etc etc.

A casa mia saresti stato gia' defenestrato dopo una solenne mazziata, a casa di Massimo fa un po' quel che vuole lui, che e' poi il succo di quel che non riesci a capire di Ron Paul: il mondo non appartiene certamente a quelli che si fanno i cazzi degli altri.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
CiEmme
Inviato: 15/7/2008 14:00  Aggiornato: 15/7/2008 14:00
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/2/2008
Da: Roma
Inviati: 446
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Mr. PikeBishop, how are you.

You haven't the faintest idea who I am or what I know about Mr. Ron Paul, but you are sure I am wrong and you are right. Please do show me that my position is wrong instead of contesting me as a person. If the above exchanges prove anything, they nprove that the poorly educated person is user Carlooo

I have posted no comments about any blogger. Rather, I commented and expressed personal opionions about a vareity of subject-matters. You and blogger Carlooo decided it is best to verbally abuse me instead of contesting the opinions. Your call.

Regarding Mr. Mazzucco, I can only be thankful to him for the space he provides. There are certain rules to go by. Rules which you and user Carlooo have violated. Rules, that you, user Carlooo and webmaster Mazzucco have to play by also. You are not exempt. That's all. You are not exempt. Play by the rules yourself.

If you feel I should be banned because of my behaviour - hopefully not for expressing opinions whether contrary to your personal ethics or not - please show me which of my postings violated the basic rule. If you can show me just one instance, then I'm out of here this minute.

On the other hand, I have shown your violations as well as user Carlooo's. Please use a standard when you address users. There are no users of a lesser god, unless you, Carloo or the webmaster so decide.

Take care.

CM

Una bussola non dispensa dal remare.
CiEmme
Inviato: 15/7/2008 14:17  Aggiornato: 15/7/2008 14:17
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/2/2008
Da: Roma
Inviati: 446
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Cito PikeBishop:

(parola sbagliata, la loro)

Mi pare che sia stato dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio che l'affermazione sbagliata era quella dell'utente Carloooooo

Ancora PikeBishop:

decidono che se il padrone di casa non fa quel che e' il loro capriccio del momento, allora non ha le palle, non e' democratico, non e' giusto etc etc

Utente Carloooo ed altri che non sto qui a nominare fanno parte di una certa cerchia che include webmaster Mazzucco. Utente Carlooo ha commesso l'errore di insultare l'autore invece di contestare un'opinione, qualora ne avesse avuto voglia. Le palle adite sono quelle richieste per richiamare ad un comportamento adatto un componente della cerchia. Esercizio di democrazia e giustizia non vengono chiamate in causa dall'aver le palle o meno.

il mondo non appartiene certamente a quelli che si fanno i cazzi degli altri.

Ogni commento al nesso tra questa frase e con cio' di cui si parla e' superfluo.

Take care

CM

Una bussola non dispensa dal remare.
PikeBishop
Inviato: 15/7/2008 14:19  Aggiornato: 15/7/2008 14:22
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Hi, CiEmme

I'm fine.

I'm sure that you've noticed the English language section on LC.

Since overhere there is no need to use any language other than italian - should your aim to be understood by readers - I would invite you to use the proper section.

Should your aim be different - namely not to be properly understood, since you proved to master Italian - then you don't deserve any reply on the above issue.

Keep well.

PS
L'inglese e' il nuovo latinorum

EDIT
Mi accorgo solo ora di una risposta nell'idioma adeguato:
Citazione:
Le palle adite sono quelle richieste per richiamare ad un comportamento adatto un componente della cerchia.

Dove l'avevamo gia' sentita, questa qui della cerchia? A volte ritornano?

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
carloooooo
Inviato: 15/7/2008 14:20  Aggiornato: 15/7/2008 14:20
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/7/2006
Da: marca gioiosa et amorosa
Inviati: 1386
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Citazione:
If the above exchanges prove anything, they nprove that the poorly educated person is user Carlooo

You and blogger Carlooo decided it is best to verbally abuse me instead of contesting the opinions.

There are certain rules to go by. Rules which you and user Carlooo have violated.

On the other hand, I have shown your violations as well as user Carlooo's.

There are no users of a lesser god, unless you, Carloo or the webmaster so decide.


Caspita non pensavo di essere tenuto così in considerazione. Complimenti per l'inglese. Comunque ti invito a postare qui.

Allora, lo so benissimo anche io che qualche beota pieno di birra ha collegato il Superuomo Nietzschiano con le poco simpatiche tendenze della Germania di inizio secolo. Ma visto che tale collegamento non c'era, o meglio, derivava da una interpretazione intenzionalmente distorta e tendenziosa, dire che la "teoria del Superuomo" è "foriera di un quarto reich" (e per di più collegandola a caso con Ron Paul) è una inesattezza. Termine, questo, che coloritamente viene spesso sostituito dal termine vaccata.

Chiaro?

Carlo

carloooooo
Inviato: 15/7/2008 14:26  Aggiornato: 15/7/2008 14:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/7/2006
Da: marca gioiosa et amorosa
Inviati: 1386
 Re: La fine del mondo secondo Ron Paul
Citazione:
Utente Carloooo ed altri che non sto qui a nominare fanno parte di una certa cerchia che include webmaster Mazzucco.


(Chi è, qui, quello che fa commenti alle persone?)

Figata! Finalmente anche io sono parte degli utenti di LC che perpetrano terribili atti di nonnismo sotto la protezione dell'autorità Massima! Era ora caspita: non avete idea di quanto ho sospirato per godere di questo lustro.

Carlo


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