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Economia : Una vita a credito
Inviato da Redazione il 22/8/2008 7:10:00 (5508 letture)

di Marco Cedolin

Secondo i dati resi pubblici dalla Cgia di Mestre l’indebitamento delle famiglie italiane dal momento dell’introduzione dell’euro è praticamente raddoppiato, avendo raggiunto a dicembre 2007 una media di 15.765 euro a famiglia su base nazionale, con punte che superano i 21.000 euro nelle grandi aree metropolitane come Roma e Milano, facendo registrare una crescita del 93,28% rispetto al 2002. Uno studio precedente della stessa Cgia aveva evidenziato come già nel 2006 il 78% delle famiglie italiane non fosse riuscito più a risparmiare trovandosi anzi costretto a ridurre i propri consumi per riuscire ad arrivare alla fine del mese, quantificando in circa 500.000 le famiglie italiane sovraindebitate o sotto usura.

Le famiglie italiane stanno perciò continuando ad indebitarsi sempre più, anche se la situazione risulta per certi versi meno drammatica rispetto agli Stati Uniti dove il debito medio delle famiglie ha ormai superato gli 84.000 euro, ma il peggiore campanello di allarme arriva dall’analisi della natura dell’indebitamento.

In Italia le ragioni per le quali si domanda denaro a prestito sono infatti costituite sempre meno da investimenti a lungo o medio termine quali mutui per l’acquisto della casa o da crediti finalizzati ad acquistare beni di consumo dal costo estremamente elevato come autovetture o componenti d’arredo, e sempre più dalla cessione del quinto dello stipendio, da prestiti non finalizzati come le carte di credito revolving o da prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi che negli anni passati risultavano voci marginali nell’ambito dei finanziamenti, ...




... quali viaggi, spese mediche, palestre, piccoli elettrodomestici e beni di consumo dal costo relativamente basso. Pur in una situazione di pesante riduzione dei consumi, dai dati relativi al 2007 emerge infatti l’estrema vivacità del credito al consumo, cresciuto dell’11,3% (+ 12,8% per quanto riguarda la cessione del quinto dello stipendio) contro l’8,7% del mercato dei mutui, arrivando a sfiorare il 20% dell’indebitamento totale per una cifra di circa 100 miliardi di euro.

Il ricorso al credito da parte delle famiglie italiane, il cui indebitamento medio ha ormai superato il 50% del reddito disponibile, sta pertanto continuando a crescere, pur alla luce della vistosa contrazione dei consumi, risultando sempre più indirizzato a contenere, almeno in parte, la progressiva perdita del potere di acquisto di salari e pensioni. Sempre più spesso ci si indebita per riuscire a fare la spesa l’ultima settimana del mese, per comprare i libri di scuola ai figli, per andare comunque in vacanza una settimana, per non rinunciare alla palestra o ad una cena con gli amici, per riparare l’auto, per fare tutte quelle cose che fino a qualche anno fa rientravano nell’ambito della capacità di spesa di una famiglia dal tenore di vita normale ed ora necessitano di un accesso al credito.

Sempre più spesso ci si indebita per aiutare economicamente i figli ormai in età adulta che non riescono a trovare lavoro, tanto che stanno crescendo in maniera esponenziale le formule di finanziamento orientate alla categoria dei pensionati e destinate a questo scopo. Ci si indebita per allontanare la consapevolezza del fatto che si sta diventando sempre più poveri, più infelici, più indebitati e più ricattabili, perché proprio sulla libertà di scelta finisce per ripercuotersi il costo più grave di una vita a credito.

Marco Cedolin

http://ilcorrosivo.blogspot.com/
http://marcocedolin.blogspot.com/

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Infettato
Inviato: 22/8/2008 9:23  Aggiornato: 22/8/2008 9:35
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/11/2006
Da: Roma
Inviati: 1499
 Re: Una vita a credito
Marco, non riesco a capire se nei dati citati sono calcolate anche i pagamenti imposti a rate dai vari fornitori, su alcuni generi, tipo mobili elettrodomestici il finanziamento risulta essere obbligatorio.

Morale, si cerca di vendere esclusivamente tramite finanziamenti anche se in alcuni casi non è necessario, ossia, chi compra un bene, e ha la possibilità di pagarlo in contanti, non può esercitare questo diritto, è costretto a pagare tramite finanziaria, magari paga in unica rata dopo 6 mesi, quindi senza nessun interesse….. ma quel pagamento come risulta?

Certo nella situazione economica attuale i molti che hanno problemi “sfruttano” le “agevolazioni” che tali non sono.

Il dramma è questo

Il ricorso al credito da parte delle famiglie italiane, il cui indebitamento medio ha ormai superato il 50% del reddito disponibile, sta pertanto continuando a crescere, pur alla luce della vistosa contrazione dei consumi, risultando sempre più indirizzato a contenere, almeno in parte, la progressiva perdita del potere di acquisto di salari e pensioni.

Se la tendenza è questa non serve neanche farsi due conti.

edit: "Le città più indebitate - rileva Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre - sono quelle che registrano anche i livelli di reddito più elevati.

Tradotto consumismo sfrenato...

Infettato dal morbo di Ashcroft
---------------------------------------------
Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
dr_julius
Inviato: 22/8/2008 10:17  Aggiornato: 22/8/2008 10:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/8/2006
Da:
Inviati: 1637
 Re: Una vita a credito
Citazione:
Sempre più spesso ci si indebita [...] per andare comunque in vacanza una settimana, per non rinunciare alla palestra o ad una cena con gli amici,

Questo fenomeno non lo capisco proprio. Ma io, per mentalità, per educazione, condanno questo stile di ragionamento; se non ho i soldi e non me lo posso permettere, il superfluo aspetta. A casa mia si diceva: "si tira la cinghia". Oggi invece tutti devono avere Sky e almeno due cellulari a testa...

Mi preoccupa seriamente invece che ci siano sempre più famiglie che si indebitano
Citazione:

per riuscire a fare la spesa l’ultima settimana del mese, per comprare i libri di scuola ai figli

Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Daniele
Inviato: 22/8/2008 10:28  Aggiornato: 22/8/2008 10:28
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/12/2005
Da: Trentino
Inviati: 128
 Re: Una vita a credito
Prego prendere visione di questa iniziativa che si sta espandendo a livello nazionale
http://www.arcipelagoscec.org/
proprio per evitare/limitare le situazioni dell'articolo di Marco.
Saluti
Daniele

illupodeicieli
Inviato: 22/8/2008 11:05  Aggiornato: 22/8/2008 11:05
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/1/2005
Da:
Inviati: 323
 Re: Una vita a credito
Nel 2004 e 2005 ho avuto modo di accompagnare la mia compagna che, per necessità ha eseguito un lavoro che a me non piace (se leggete il mio blog capireste perchè), cioè recupero crediti. La società cui lei faceva capo acquisiva "a blocco" insoluti di telecom, pagineutili, e anche di società come auchan che avevano delle card, che erano delle carte di credito. Ebbene ho visto che spesso chi le aveva richieste e utilizate non conosceva il meccanismo che è quello delle carte revolving:morale della favola spesso gli inadempienti erano persone che avevano acquistato telefonini e tv a schermo piatto, pc e cose non dico futili ma comprate come ,lo dico da commerciante fallito, non si dovrebbe, cioè senza trattare sul prezzo , a prezzo superpieno. Non so quanto possa incidere sul monte debiti, però trattare sul prezzo sarebbe già qualcosa: ovvio che data la situazione l'indebitamento familiare rimane e non so quanto sia sostenibile. Si dice di tagliare di quà o di là:chi ha e può ha ridotto le vacanze da 14 a 12 giorni o anche a 11. Noto lo stato di salute mentale che è cambiato e preoccupante, si legge ansia negli occhi delle persone, sopratutto se le conosci e puoi valutare i cambiamenti:sapete che cosa vuol dire? Tra le altre cose,spesso dimenticate o sottaciute, che il lavoro che viene svolto può essere svolto con pressapochismo.Dettaglio inutile?No perchè poi non riesci a valutare mentre compri, ti fai consegnare una card revolving, entri nel giro dei pagamenti a strozzo...

epicureo99
Inviato: 22/8/2008 11:07  Aggiornato: 22/8/2008 11:07
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/1/2005
Da: Bonastre
Inviati: 150
 Re: Una vita a credito
Quoto al 100% il Dr Julius, la preoccupazione va solamente a coloro che hanno difficoltà nell'arrivare dignitosamente a fine mese, a comprare libri di scuola per i figli, minorenni aggiungerei, a pagare spese mediche,....

Credo comunque che la maggior parte cosideri ormai necessarie un po' troppe cose e se c'è da tirare la cinghia si tira....
Il viaggio per le vacanze non è uno dei diritti fondamentali dell'uomo; così come la cena al ristorante con gli amici o la dolce metà che può essere sostituita da una cena in casa; come la palestra......se si vuole fare esercizio la palestra è perfettamente inutile mentre se ci si deve mettere in mostra come pavoni è allora indispensabile; i vestiti servono per coprirsi e non devono essere necessariamente di marca con il logo più grande possibile...; neanche mi pronuncio su SKY......; la macchina è un mezzo che ti deve portare da un punto A a un punto B e questo mi sembra che molti se lo siano dimenticato....; cellulare è l'aggettivo di telefono e non di computer nè di macchina fotografica......; il ruolo dei genitori è di insegnare ai figli a vivere e non di mantenerli finchè non hanno trovato il lavoro della vita a 35 anni.........

La maggior parte della gente che conosco in Italia che dice di avere difficoltà difficilmente fa a meno di queste cose.

Chi è causa del suo mal pianga se stesso.........


Cuando la violencia es esclusiva del estado, tod@s somos terroristas
Kolza
Inviato: 22/8/2008 11:15  Aggiornato: 22/8/2008 11:15
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/6/2004
Da: MMMMMMonza
Inviati: 916
 Re: Una vita a credito
Dopo aver letto questo articolo (di chiarezza esemplare), mi viene in mente la canzone "Happy Hour" di Ligabue, e in particolare la frase "quanto costa fare finta di essere una star?".
Ecco un quesito che si potrebbe porre a quanti buttano via i soldi per spese "inutili"... e poi si lamentano che il dentista costa troppo (esempio di spesa medica importante)!

Meglio non pensarci troppo

Saludos
Kolza

Nieuport
Inviato: 22/8/2008 11:29  Aggiornato: 22/8/2008 11:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/12/2007
Da: Firenze
Inviati: 189
 Re: Una vita a credito
Caro Epoicureo99 (e caro Kolza)
chi è causa del suo mal pianga se stesso... ma fino a un certo punto.
Quote:
la macchina è un mezzo che ti deve portare da un punto A a un punto B e questo mi sembra che molti se lo siano dimenticato...
Ricordiamoci però che molta gente è stata costetta a cambiare macchine perfettamente valide per assurde ordinanze che vietano l'utilizzo di auto cosiddette Euro 0 o roba del genere, in nome di una presunta lotta all'inquinamento (nessuno vi dice quanta era la presenza di ossido d'azoto o di monossido di carbonio nel 1970 o nel 1990 o oggi) che serve solo a far fare più quattrini alla Fiat.
Nieuport

hi-speed
Inviato: 22/8/2008 11:59  Aggiornato: 22/8/2008 12:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/12/2004
Da: preda lunga
Inviati: 3211
 Re: Una vita a credito
Dillo a me.
Ho una macchina euro 2 diesel del 2000 ancora in ordine e dovrò buttarla nel cesso.

Ieri ho visto uno che telefonava al suo amico sotto casa per chiamarlo anzichè usare il campanello.

hi-speed

Cosa Sta Succedendo? Madre, madre Ci sono troppi di voi che piangono Fratello, fratello, fratello Ci sono troppi di voi che stanno morendo Sai che dobbiamo trovare una maniera Per portare un pò di amore qui oggi
Cinqui
Inviato: 22/8/2008 12:01  Aggiornato: 22/8/2008 12:02
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/3/2006
Da:
Inviati: 227
 Re: Una vita a credito
beh, credo si stia parlando del superfluo..
di chi "coglie l'occasione" delle limitazioni di traffico per cambiare auto,
non certo di chi, come fate notare, ha bestemmiato duro ed ha cercato di farsi spellare il meno possibile.

Di sicuro la mentalità che si vuole e si sta diffondendo è quella del consumo, senza dubbio!
Se penso allo spot per "far girare l'economia" di qualche anno fà....

"Una bella donna non è colei di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella la cui bellezza complessiva è tale da togliere la possibilità di ammirare le singole parti..." - Seneca - .
Orwell84
Inviato: 22/8/2008 13:08  Aggiornato: 22/8/2008 13:08
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/3/2006
Da: Ground Zero
Inviati: 1114
 Re: Una vita a credito
Citazione:
Quoto al 100% il Dr Julius, la preoccupazione va solamente a coloro che hanno difficoltà nell'arrivare dignitosamente a fine mese, a comprare libri di scuola per i figli, minorenni aggiungerei, a pagare spese mediche,....

Credo comunque che la maggior parte cosideri ormai necessarie un po' troppe cose e se c'è da tirare la cinghia si tira....
Il viaggio per le vacanze non è uno dei diritti fondamentali dell'uomo; così come la cena al ristorante con gli amici o la dolce metà che può essere sostituita da una cena in casa; come la palestra......se si vuole fare esercizio la palestra è perfettamente inutile mentre se ci si deve mettere in mostra come pavoni è allora indispensabile; i vestiti servono per coprirsi e non devono essere necessariamente di marca con il logo più grande possibile...; neanche mi pronuncio su SKY......; la macchina è un mezzo che ti deve portare da un punto A a un punto B e questo mi sembra che molti se lo siano dimenticato....; cellulare è l'aggettivo di telefono e non di computer nè di macchina fotografica......; il ruolo dei genitori è di insegnare ai figli a vivere e non di mantenerli finchè non hanno trovato il lavoro della vita a 35 anni.........

La maggior parte della gente che conosco in Italia che dice di avere difficoltà difficilmente fa a meno di queste cose.

Chi è causa del suo mal pianga se stesso.........


Allo stesso modo la guerra in Afghanistan, Libano, l'auto blu, il canone per tre reti di propaganda lottizzate e le consulenze per una non-infrastruttura che non vedrà mai la luce non sono fra i diritti fondamentali del contribuente. Però, a differenza di sky (che peraltro conta si e no 4 milioni e mezzo di abbonati), del cellulare, del vestito firmato e delle vacanze, siamo costantemente costretti a pagarli. Ora che piaccia o meno, togliessimo dalle tasse le voci di cui sopra aggiungendoci magari anche le pensioni date ad minchiam e molte spese sanitarie in appalti mafiosi miglioreremmo notevolmente la qualità della vita di ciascuno (che rimarrebbe in ogni caso libero di sperperare in abbonamenti a milan channel il suo denaro). Perchè questo discorso del "tirare la cinghia" suona sostanzialmente come una beffa per il contribuente, che non può nemmeno decidere liberamente come spendere, o sperperare, il 30% dello stipendio che gli rimane in tasca (contando anche la tassazione indiretta, vero e proprio caposaldo della redistribuzione fiscale dello stato). Si aggiunga che il cittadino è ulteriormente colpito dal fatto che di quel 70% del suo stipendio nemmeno un centesimo torna in servizi al pubblico, bensì finisce nelle tasche di chi con la forza lo ruba. Un'ulteriore vessazione è costituita dall'apparato legislativo, che spesso costituisce un costo anche quando prende una decisione, come dimostrato dall'esempio di Nieuport.

Insomma per questo costante indebitamento più che puntare il dito contro il singolo sarebbe ora di spostare le proprie attenzioni un po' più in alto, verso lo Stato, per i motivi appena elencati e verso le Banche Centrali per altre motivazioni, di carattere inflazionistico, già ampiamente trattate in questo sito. In ogni caso l'articolo è utilissimo per una riflessione che dovrebbe finalmente portare alla conclusione che questa situazione non è causata nè dal capitalismo nè dal libero mercato, visto che viviamo in una realtà economica in cui gli investimenti non sono pagati dai risparmi bensì dal credito fornito dalle banche e prodotto dalle Banche Centrali. Un sistema che oltre a rendere inutili i risparmi (sviliti dall'inflazione e dalla "carta creata dal nulla") si basa su continue spinte inflazionistiche che hanno come conseguenza quella di ridurre il potere d'acquisto del salariato. La perdita del potere d'acquisto e l'annullamento dei risparmi hanno come logica conseguenza quella di spingere il contribuente a consumare (anche per via della facilità con cui ciascuno può accedere al credito).

Quindi in sintesi in primis c'è da risolvere il "problema" della fiat money, in secondo luogo della tassazione (peraltro Stato e Banca Centrale vanno abbastanza a braccetto) e poi magari possiamo discutere sulla libertà di ciascuno di disporre del proprio stipendio.

ivan
Inviato: 22/8/2008 13:15  Aggiornato: 22/8/2008 14:11
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: Una vita a credito
Osservazioni sul campo ...

Tutti gli anni vado allo stesso camping per far trascorrere qualche dì di vacanza alla famiglia.

Niente di particolare, un camping "popolare", con prezzi dei bungalow e delle piazzole ragionevoli.

Gli altri anni i bungalow erano tutti occupati, da giugno fino a settembre, c'era sempre un via via di persone.

Quest'anno è stato diverso: il 75 % dei bungalow è rimasto vuoto. La maggior parte delle persone si sono arramgiate con le tende o delle roulotte.

Stesso scenario sulla spiaggia: gli ombrelloni che negli anni precendeti erano sembre pieni fino alla terza fila, quest'anno erano vuoti; e nessuno era disposto apgare 18 euro al dì per un ombrellone e due straio malconce.

La gente si arrangiava come poteva sul pezzettino di spiaggia ancora rimasta libera.

Ho Fatto poi una gita al di là dello stretto, in ubna nota cittadina turistica; i negozi di cianfrusaglie erano vuoti, vuote erano le boutique.

Volevo andare a bagnarmi i piedi nel mare spiagge di quella ridente cità turistica, ma tutti gli accessi alle spiagge erano privati: o pagavi, o nisba.

E lo scenario si ripeteva lungo tutto il litorale.

Ho visto una triste estate quest'anno.

marcocedol
Inviato: 22/8/2008 14:37  Aggiornato: 22/8/2008 14:37
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Una vita a credito
Ciao Infettato,
nei dati contenuti nell'articolo sono compresi tutti i tipi di prestiti, quindi anche quelli cui fai riferimento tu.

Anonimo
Inviato: 22/8/2008 21:11  Aggiornato: 22/8/2008 21:11
 Re: Una vita a credito
La prima città in classifica è Napoli, la seconda Reggio Emilia.

Qualcosa di sicuro significa.

A Reggio il lavoro c'è, e quindi ci sono più soldi per comprare le STRONZATE.
A Napoli lavoro ce n'è di meno, ma si comprano ancora più STRONZATE inutili.

Se la gente è idiota, c'è poco da adare addosso a chi se ne approfitta. Nessuno li obbliga a comprare il cellulare nuovo da SOLO 399€

Eppure lo comprano, non hanno i soldi per mangiare, non li hanno manco per ricaricare il credito, ma l'importante è averlo il cellulare per sentirsi meno merde alla faccia di questo mondo di merda.

I discorso degli squali speculatori cattivi capitalisti non me lo scendo...

rumenta
Inviato: 22/8/2008 21:19  Aggiornato: 22/8/2008 21:19
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2006
Da: Repubblica di Genova
Inviati: 801
 Re: Una vita a credito
come non quotare Orwell84??

perché sarò un po' libero di farci che cazzo voglio con i 4 soldi che mi sudo....

il problema è che non bastano più.

io guadagno intorno ai 1100 euro al mese, in lire poco più di 2.000.000.
stranamente quando c'era, appunto, la lira, una famiglia normale, senza troppe pretese, ci campava discretamente, anche essendo monoreddito.
oggi non succede più.... che mistero misterioso.... eppure tutti a decantarmi i pregi infiniti dell'euro, che se non c'era lui altro che argentina.....

per me c'è qualcosa che non torna..... solo per me eh.......



"La verità dev'essere brutale, violenta, armata ed arrabbiata. Altrimenti soccombe."
ivan
Inviato: 22/8/2008 22:34  Aggiornato: 22/8/2008 22:39
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: Una vita a credito
A proposito di tempi di magra:

LINK

Citazione:


Draghi: «Uscire dalla crisi economica non sarà un percorso indolore»
«E' prevedibile una bassa propensione al rischio e un progressivo abbassamento della leva finanziaria»


ROMA - Mario Draghi prevede che gli aggiustamenti economici dei prossimi anni «non saranno indolori» e «assicurare che essi avvengano in maniera ordinata porrà importanti sfide ai policy makers: supporto alla crescita e una continua iniezione di liquidità... in tempi di forte pressione inflazionistica e di stretta creditizia». Il governatore della Banca d'Italia e presidente del Financial Stability Forum, lo ha detto nel suo intervento al consueto appuntamento annuale organizzato dalla Fed di Kansas City a Jackson Hole. Secondo Draghi, «i prossimi anni saranno probabilmente caratterizzati da una bassa propensione al rischio a da un progressivo abbassamento della leva finanziaria».


POLITICA MONETARIA - «La politica monetaria non può essere il solo strumento, e neanche lo strumento principale per stimolare l'economia e il sistema finanziario. Dobbiamo creare invece un ambiente nel quale le banche possano e vogliano ricorrere alle loro riserve e concedere prestiti ed i mercati finanziari possano e vogliano rischiare» ha aggiunto Draghi, spiegando che che «ciò richiede capitali adeguati al rischio, sia nei bilanci delle banche che nelle mani di appropriati operatori non bancari. Ma può anche significare un contesto in cui le incertezze - sulle esposizioni di rischio e sulle valutazioni dei profitti, sugli sviluppi nell'economia reale, sulla forza dei bilanci finanziari, societari e familiari - sono state gestite in modo adeguato». Secondo il governatore, «ciò implica assegnare un ruolo centrale all'aumento della trasparenza così come l'iniziativa da parte del settore privato per risanare i bilanci e rafforzare il funzionamento dei mercati».



«Uscire dalla crisi economica non sarà un percorso indolore» ... chissà chi sarà "lo campione che patirà lo dolore " (video - 5.5 min -).

Mande
Inviato: 23/8/2008 0:47  Aggiornato: 23/8/2008 0:47
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: Una vita a credito
Qualcuno pensa ci siano debitori "buoni" e debitori "cattivi"...
Chi si indebita per un viaggio=cattivo.
Chi si indebita per il pane=buono.

Mi ricorda molto la dialettica di chi diceva che gli stati con un alto debito pubblico erano "cattivi".
Non esistono debiti buoni o cattivi. Che lo vogliamo o no col sistema economico odierno ogni debito è necessario.
Gli USA hanno un debito pubblico in relazione al PIL molto più basso rispetto a quello Italiano eppure comunemente di dice che sono iperindebitati con l'estero. Infatti hanno un altissimo debito privato. Non ci manca molto per raggiungerli. Ci mancano solo i debiti per ripagare i debiti e poi arriviamo al loro stesso livello.
Ma com'è potuto succedere tutto ciò? Come è stato possibile che da un paese di risparmiatori ci stiamo trasformando in un paese di debitori?
Semplicemente lo stato Italiano ha rallentato l'indebitamento pubblico. Quando gli Italiani erano risparmiatori lo erano perché lo stato creava il denaro che le persone mettevano da parte.
Per come è stata programmata l'economia il denaro nasce unicamente dai debiti. L'unico modo che noi abbiamo per possedere ogni singolo Euro è chiederlo in prestito in banca.
E' già noto che le banche non prestano soldi che già possiedono ma bensì li creano ex nihilo ogni qualvolta una persona ne fa richiesta.

Ma a questo punto dovremmo chiederci il perché è necessario venga creata sempre nuova moneta ovvero perché stati e cittadini sono costretti ogni anno che passa ad indebitarsi in maniera esponenziale.

In questo ultimo periodo si parla spesso di crisi economica e si fanno svariate teorie su come e quando possa scatenarsi...
La realtà è molto più semplice di quanto si possa immaginare.

Supponiamo che tutta la moneta creata venga prestata dalle banche al tasso di sconto ufficiale della BCE.
Se la BCE decide un tasso del 5% non vuol dire altro che la massa monetaria deve obbligatoriamente crescere di almeno il 5%. Questo se si vuol dare la possibilità a tutte le persone indebitate di ripagare gli interessi. Se l'indebitamento è maggiore del 5% il denaro creato è abbondante ed è facile ripagare i debiti. Se viceversa è inferiore assistiamo alla cosiddetta rarefazione monetaria ovvero sempre più persone non saranno in grado di poter onorare i propri debiti.
Il tasso di sconto non serve unicamente a regolare l'inflazione, nonostante ne abbia la capacità, ma serve soprattutto a regolare i cicli economici.
In questo momento la FED applica un tasso di sconto molto basso al 2%. Questo da un lato invoglia le persone ad indebitarsi visto che il costo (interesse) è basso e dall'altro rende più facile ripagare i debiti (per lo stesso motivo).
In definitiva la FED applica una politica espansiva dell'economia che posticipa la fine del ciclo economico.
La BCE invece opera esattamente all'opposto alzando il tasso di sconto ormai vicino al 5%. In pratica scoraggia la creazione di nuova moneta (debiti) ed allo stesso tempo alza il costo (interesse) che chi è già indebitato deve pagare.
Se la BCE riuscirà nel suo intento di spaventare le persone per far si che l'inflazione cali (meno debiti) al di sotto del tasso di sconto (5%) allora scatenerà una serie di insolvenze a catena note anche come depressione.

Prima di dare per spacciati gli Americani sarebbe il caso di guardare in casa nostra come si comportano i nostri enti "superpartes".

epicureo99
Inviato: 23/8/2008 2:13  Aggiornato: 23/8/2008 2:49
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/1/2005
Da: Bonastre
Inviati: 150
 Re: Una vita a credito
Salve ancora a tutti.

Credo che bisogna guardare in faccia la realtà, forse è per questo che me ne sono andato....
Guerre, canoni televisivi, cambi obbligatori della macchina e privilegi mafiosi dei politici sono sicuramente da combattere però la strada è ancora lunga per vincere queste battaglie e non credo che un divano, uno schermo piatto e un abbonamento a Sky aiutino molto la causa.

Su alcune cose c'è però la scelta.
Tra una macchina usata e una Mini Nuova per esempio.
Tra delle scarpe da 20 o da 130
Tra un telefono usato da 40 e uno nuovo superaccessoriato da 400
eccetera.
Una serata tra amici non vuol dire per forza ristorante-pub-disco spendendo 100 o più euro. Scusate ma io non ho mai avuto il coraggio di bruciare tanti soldi in una notte ed è forse per questo che posso uscire quando mi pare!

Poi ognuno è liberissimo di spendere i suoi soldi sudati come più gli piace però se sul tuo divano non riesci a concentrarti nella partita di pallone perchè il tuo stomaco è vuoto, con chi te la vuoi prendere?
Ogni tanto bisogna prendersi le proprie responsabilità.

Caro Nieuport, nel caso del cambio della macchina o del canone obbligatorio ecc. non credo che il cittadino comune sia causa del suo male e dunque ha tutto il diritto di incazzarsi.

Capitolo Euro.
Nonostante sia costato un occhio della testa e qualche costola, forse anche uno dei due pendenti, personalmente credo non che ci abbia salvato dalla fine dell'argentina, ma che ci abbia dato tempo per cercare di evitarla.
Questo tempo è stato completamente sprecato, si è continuato esattamente sulla stessa linea, si è lasciato il paese nelle mani di Silvio ed ora penso che quella fine, se non è imminente, è per lo meno vicina.

Un'ultima cosa.
Se c'è una, dico una, cosa buona fatta dal governo di centrosinistra è stato un libretto con i diritti del bagnante.
Non è possibile proibire o far pagare per l'accesso alla spiaggia.
Se davanti all'unico accesso c'è un ristorante chic, per esempio, il cittadino ha tutto il diritto di passare tra i tavoli in costume, con tutto il suo armamento di ombrelloni e teli da mare e con i bambini che urlano emozionati.
La colpa è del ristorante.

Tu ti lamenti, ma che ti lamenti,
Piglia 'nu bastone e tira fora li denti.

Cuando la violencia es esclusiva del estado, tod@s somos terroristas
utrevolver
Inviato: 23/8/2008 7:52  Aggiornato: 23/8/2008 7:52
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/6/2007
Da: Sandalia
Inviati: 411
 Re: Una vita a credito
Secondo me da questo articolo si capisce solo una cosa: che gli italiani, in media, sono dei sempliciotti; spendono, spandono e poi si lagnano perchè non finiscono il mese.

Ma avete mai pensato quanto fa spendere un cellulare al mese? E due? E chi si concede il videopoker?

Dài ragazzi, la gente ha perso la capacità di spendere con lucudità e spesso butta via i soldi, complice una moneta fasulla come l'Euro.

liberta
Inviato: 23/8/2008 21:11  Aggiornato: 23/8/2008 21:11
So tutto
Iscritto: 23/8/2007
Da:
Inviati: 28
 Re: Una vita a credito
Io non capisco, ogni qualvolta che torno in Italia vedo gli amici sempre vestiti bene, sempre con l'auto lucida sempre con i nuovi cellulari e guadagnano 1200 1400 euro al mese. Sara' che si stanno mangiando le ricchezze della famiglia accumulate in decenni sempre piu' velocemente. I padri risparmiavano i figli sperperano. Comunque l'Italia e' in una pessima posizione. Sarebbe meglio andare in Default con il debito e reiniziare da zero. Forse allora si i valori fondamentali potrebbero riemergere. Non conosco molto bene la realta' Italiana del momento ma da quel poco che vedo penso siano sull'orlo di un precipizio.

Linucs
Inviato: 24/8/2008 11:17  Aggiornato: 24/8/2008 11:17
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Una vita a credito
Ci si indebita per allontanare la consapevolezza del fatto che si sta diventando sempre più poveri, più infelici, più indebitati e più ricattabili, perché proprio sulla libertà di scelta finisce per ripercuotersi il costo più grave di una vita a credito.

L'importante è non essere riusciti a metter via neanche un centesimo in risparmi per regalare "solidarietà" alla nobile causa del giorno.

Ora magari qualcuno sarà così cortese da spiegare, dato che ora sono i cittadini in generale ad essere diventati dei pezzenti, chi sarà così cortese da accorrere in loro soccorso. In particolare sarebbe interessante conoscere l'opinione dell gruppo "solidarietà forzosa" e quella del clan "politica monetaria oculatamente gestita, pena il baratro del medioevo". Ma già sappiamo come andrà a finire: è colpa del panettiere.

S'impiccassero entrambi, farebbero solo un favore.

L'unica cosa che mi regala sollievo è che prima o poi qualcuno proporrà di costruire qualche altro monumento o memoriale a qualche caduto per la patria o minoranza offesa, e la massa affamata comincerà a rovesciare automobili per strada (e magari qualche camionetta dei soldatini messi lì a mangiare brioche).

aeremita
Inviato: 25/8/2008 0:55  Aggiornato: 25/8/2008 0:55
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/12/2007
Da: Dolceacqua
Inviati: 211
 Re: Una vita a credito
"sempre più poveri, più infelici, più indebitati e più ricattabili..."
accetto tutto, cedolin, ma non che si diventi piu' infelici per questioni di soldi. Preoccupati magari si', ma infelici proprio no.
Andrea

aeremita
Inviato: 25/8/2008 0:58  Aggiornato: 25/8/2008 0:58
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/12/2007
Da: Dolceacqua
Inviati: 211
 Re: Una vita a credito
Inoltre sono del tutto convinto che questo stato di poverta' sia utilissimo per richiamare l'attenzione degli italiani su quali siano le cose necessarie nella vita e quali non lo siano.

marcocedol
Inviato: 25/8/2008 1:35  Aggiornato: 25/8/2008 1:35
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Una vita a credito
Aeremita,
ho detto che stiamo diventando sempre più infelici e sono pronto a sottoscriverlo.
Non sono entrato nel merito del perchè, nè mi sognerei di affermare che è solo per mancanza di soldi, le cause sono molteplici e fra di loro c'è proprio la mancata capacità di discernere quali cose sono realmente importanti e necessarie nella vita.

etrnlchild
Inviato: 25/8/2008 10:12  Aggiornato: 25/8/2008 10:12
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/10/2007
Da:
Inviati: 1200
 Re: Una vita a credito
Sarebbe interessante, guardando al passato, sapere cosa generi in un popolo la "massa critica" per una reazione. Considerando anche che oggi, rispetto al passato, abbiamo una possibilita' di scambio di informazioni (che di certo i nostri antenati non avevano.) e quindi possibilita' di aggregazione e organizzazione e quindi concertazione per una azione polarizzata

Che ci sia sempre la necessita' di un leader ? O si aspetta che la tolleranza del singolo scenda sotto il livello critico ? E qual e' questo livello critico ?

"Lo spirito del guerriero non conosce né il lasciarsi andare né il lagnarsi, né conosce il vincere o il perdere."
Notturno
Inviato: 28/8/2008 9:19  Aggiornato: 28/8/2008 9:19
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: Una vita a credito
Proviamo a riassumere:

1) da una parte ci sono le banche ed i poteri finaziari che tendono a spremerci come limoni;

2) dall'altra ci sono politici collusi e/o inetti che non ci tutelano;

3) nel mezzo ci siamo noi....

Sul punto 3 vorrei fare un'annotazione.

C'è chi divide i debitori "buoni" (per necessità) dai "cattivi" (per frivolezze).

Premesso che il "tonto" è difficile da estirpare del tutto e che è altrettanto difficile tutelarlo e proteggerlo, direi anche che c'è una fortissima pressione mediatica sulla gente.

Proporre continuamente in tivvu' modelli di vita vacua e basata sul "Sono ciò che possiedo" o sul "guarda che belle le mie nuove tette rifatte" è tremendamente devastante.

Ricordate che il "consumista perfetto" è colui che non ragiona, che viene deprivato del suo senso critico, che agisce in base all'istinto e non alla ragione e che risponde come un automa agli stimoli pubblicitari.

Per far questo bisogna togliere forza a tutto ciò che stimola il senso critico (scuola, educazione, ecc...) e mi sembra che anche su questo fronte il Cainano si stia distinguendo per il suo agire.

Togliere risorse alla scuola pubblica ed erigere una parallela struttura privata è parte di quel piano.

Ovviamente alla scuola privata (luminoso faro di scienza per lo più orientata in senso religioso) accederanno solo i rampolli delle classi dirigenti, mentre gli altri dovranno accontentarsi di frequentare una scuola in cui gli insegnanti saranno sempre meno pagati e dunque meno preparati, qualificati e motivati e in cui ci si preparerà solo al concorso per il Grande Fratello o per Miss TeLaDoSeMiMandiInOnda.

Una volta considerato questo tipo di pressione ulteriore operato nei confronti di chi già è stretto tra le forze 1 e 2, sarà difficile continuare a parlare di "indebitati stupidi" o "oculati", ma forse si dovrebbe parlare solo di gente più o meno indifesa.

PS: l'accesso libero alle spiagge private esiste da almeno venti anni in forza di numerose sentenze dela Cassazione. La Sinistra non ha innovato alcunché.

Però voi provate a esibire una sentenza o una legge ai gestori di una spiaggia privata delle mie parti e vedete quanti denti vi restano in bocca dopo 5 minuti.


Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
tibberio
Inviato: 28/8/2008 9:54  Aggiornato: 28/8/2008 9:57
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/12/2007
Da: Qui
Inviati: 450
 Re: Una vita a credito
@ etrnlchild

Che ci sia sempre la necessita' di un leader ? O si aspetta che la tolleranza del singolo scenda sotto il livello critico ? E qual e' questo livello critico ?

Quando 1/3 della popolazione muore di fame non succede nulla.
Quando 1/2 della popolazione muore di fame non succede nulla.
Quando 2/3 della popolazione muore di fame scoppia la rivolta.

Generalmente, e´ cosi´ che funziona in uno Stato che fino a poco tempo prima era benestante.

La storia inizia e si ferma, va avanti e poi si perde e, in mezzo a ogni parola, quanti silenzi, quante parole sfuggono e svaniscono per non essere mai piu' ritrovate. (P. Auster)

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