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media : Il futuro della libera informazione
Inviato da Redazione il 16/9/2008 6:50:00 (5228 letture)

di Marco Cedolin

Beppe Grillo e Antonio Di Pietro sono pronti a scommettere sul fatto che il futuro della “libera” informazione si giocherà sul web e da tempo spendono le proprie energie nella gestione di blog molto popolari fra coloro che frequentano assiduamente internet.

Giulietto Chiesa considera imprescindibile, anche in chiave futura, lo strumento televisivo e punta tutto su Pandora Tv, un canale televisivo finanziato attraverso il contributo volontario dei cittadini che nelle sue intenzioni dovrebbe portare informazione "libera" anche fra tutti coloro che non frequentano la rete.

Massimo Fini continua a credere nella forza della parola stampata ed ha creato "La voce del ribelle" una nuova rivista mensile che si propone di fornire informazione "libera" e spunti di riflessione indirizzandosi ad un lettore attento, non necessariamente internauta e consumatore dei prodotti TV.

Non si può evitare di domandarsi chi fra di loro abbia torto e chi ragione. Esiste veramente un "veicolo d'informazione" che nel prossimo futuro soppianterà tutti gli altri ...


... accreditandosi come l'unico in grado di raggiungere la maggior parte delle persone?

Con tutta probabilità no, così come molto probabilmente Grillo ha torto quando afferma che la TV ed i giornali risultano strumenti anacronistici ormai incapaci d'interpretare il futuro in chiave d'informazione, mentre Chiesa è altrettanto in errore nel ritenere che solamente la televisione continuerà ad essere in grado di veicolare l'informazione verso una fetta di cittadini numericamente rilevante.

Nel futuro prossimo, inteso come a medio termine e quantificabile in una quindicina di anni, sicuramente la rete continuerà ad incrementare la propria popolarità attraendo un numero sempre maggiore di lettori, ma nonostante ciò non sarà assolutamente in grado di fagocitare la TV ed i giornali, come Grillo e Di Pietro ritengono accadrà.

Al tempo stesso il rilevante incremento del numero di coloro che hanno i mezzi per navigare sul web farà si che diventi sempre meno indispensabile possedere un canale televisivo per nutrire l'ambizione di raggiungere mediaticamente un grande numero di persone, come più volte sostenuto da Giulietto Chiesa.

I giornali al tempo stesso manterranno la propria importanza, dal momento che continueranno a essere complementari tanto all'informazione per "immagini" proposta dalla TV, quanto al tempo reale spesso ipercinetico che contraddistingue buona parte dell'informazione su internet.

Il vero problema non è costituito da quale mezzo scegliere per meglio veicolare l'informazione "libera" bensì da quali strumenti usare per far si che questa informazione, libera, risulti esserlo veramente e in merito a ciò, nonostante da più parti si possano apprezzare discreti sforzi e molte buone intenzioni, la strada da percorrere sembra essere ancora piuttosto lunga.

Marco Cedolin

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
ivan
Inviato: 16/9/2008 7:25  Aggiornato: 16/9/2008 7:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: Il futuro della libera informazione
"Con tutta probabilità no, così come molto probabilmente Grillo ha torto quando afferma che la TV ed i giornali risultano strumenti anacronistici ormai incapaci d'interpretare il futuro in chiave d'informazione".

Non è così, non almeno in questo paese, in cui i giornali sono tenuti in vita dal cordone ombelicale delel nostre tasse.

Senza i fianziamenti statali il 99 % di quotidiani, settimanali ed altro chiuderebbe i battenti in pochi giorni.

Un suo interevento in merito: "viedo sul finanziamento dei giornali

Per avere un'idea sulle diemensioni del fenomeno link

Citazione:


L'esborso complessivo dello Stato italiano a favore della Casta dell’editoria – compresi i peones della comunicazione e poche decine di piccole e medie testate e imprese, in essa cooptate o ad essa assimilate, che cercano di fare dignitosamente informazione – tende a toccare il tetto dei mille milioni di euro



Cioè tre volte e passa di piu' delle pensioni sociali (che con la volevano abolire) : link


Ora io mi vergognerei se il mio giornale non fosse in grado di camminare da solo e per tirare avanti dovesse competere con i vecchietti e gli invalidi per avere un qualche sussidio.
Ma io sono io, e il paragone non regge. Ovviamente.

mentre Chiesa è altrettanto in errore nel ritenere che solamente la televisione continuerà ad essere in grado di veicolare l'informazione verso una fetta di cittadini numericamente rilevante

Intanto le televisioni se le tengono strette strette; e a scanso di spiacevoli equivoci prendono le dovute precauzioni : link video illuminante .

E non ci vuole molto a capire chi vince le elezioni e perchè le vince.

edo
Inviato: 16/9/2008 8:19  Aggiornato: 16/9/2008 21:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Il futuro della libera informazione
Tutto interessante, ma neanche su internet ho trovato un "riepilogo" (con "nomi e congomi"), di ciò che riguarda il meccanismo triangolare di controllo dell'informazione in cui i media, che attingono le notizie dalle agenzie (di proprietà degli stessi media), sono a loro volta di proprietà prevalentemente bancaria.

LoneWolf58
Inviato: 16/9/2008 8:21  Aggiornato: 16/9/2008 8:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Il futuro della libera informazione
Perchè ridurre le risorse?... pluralità di fonti WEB/TV/GIORNALI/HYDE PARK... pluralità (reale non fittizia) di soggetti editori/redattori/giornalisti... e soprattutto, in Italia, smettiamola con 'sta cavolata dell'"Ordine dei Giornalisti".

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Sarevok
Inviato: 16/9/2008 8:45  Aggiornato: 16/9/2008 8:45
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/4/2007
Da: Pesaro
Inviati: 191
 Re: Il futuro della libera informazione
Secondo me grazie a internet non è che la TV e i giornali scompariranno, semplicemente avranno spazi diversi, come è sempre accaduto ogni volta che si è scoperto un mezzo di comunicazione di massa più efficiente (quando è comparsa la tv, la radio non si è mica estinta!).

Tra poco, spero, avremo la televisione via internet e le principali testate giornalistiche dovranno trasferirsi in rete (come già sta succedendo negli USA e altrove). Questo produrrà due vantaggi: 1) risparmieremo molta carta per la gioia dei nostri boschi, 2) i canali ufficiali anche se non scompariranno dovranno affrontare una cosa con cui non sono più abituati ad avere a che fare da un pezzo...la CONCORRENZA!.

Quindi finalmente, la maggioranza dei cittadini quando vedranno su Rete4 Emilio Fede gridare che il governo di mr. B. sta facendo miracoli, potranno cambiare canale e trovarne uno con un giornalista serio che dica che non è vero un C...O per questo e quel motivo.

Lunga vita e prosperità.
shevek
Inviato: 16/9/2008 10:08  Aggiornato: 16/9/2008 10:08
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: Il futuro della libera informazione
Salut y Libertad Marco!

La questione, come l'hai posta tu, mi sembra non tenere conto a sufficienza di un parametro essenziale: radio, televisioni e carta stampata sono sostanzialmente canali chiusi, monodirezionali, Internet è sostanzialmente un canale aperto, multidirezionale. Dove giri meglio l'informazione libera, è evidente.

Il futuro riposerà pure sulle ginocchia degli dei, ma dipenderà anche dai tanti piccoli atti che compiamo oggi nel presente; per cui tutti gli amanti dell'informazione libera ed autogestita dovrebbero, a mio avviso, fare di tutto perché prevalga l'opzione "rete". Tra l'altro, nei canali monodirezionali noi partiamo e giochiamo svantaggiatissimi; sulla rete, siamo alla pari se non, talvolta, in netto vantaggio: chi ce lo fa fare di imbarcarci in una gara sui primi?

Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
www.portadimassa.net - WEB-TV e non solo di Filosofia
Redazione
Inviato: 16/9/2008 10:13  Aggiornato: 16/9/2008 10:13
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il futuro della libera informazione
Per fare un discorso un po’ più “focalizzato“, bisognerebbe prima di tutto separare i termini “libertà” e “informazione”, e definire bene il secondo, distinguendolo da quella che è la semplice “comunicazione“.

Se uno apre un blog e inizia a sparare cazzate dal mattino alla sera non fa necessariamente informazione, ma della semplice comunicazione.

Nella “cascata“ del meccanismo informativo invece c’è sempre, a monte di tutto, il fatto nudo e crudo. Esempio: “E’ scoppiata una bomba a Baghdad. 20 morti e 85 feriti”.

Per far sapere questo al mondo è sufficiente la nota di agenzia.

Nel momento in cui questa nota viene ripresa da una qualunque “testata editoriale“ - che sia un quotidiano, una TV, oppure un qualunque “luogocomune“ in Internet - inizia il cosiddetto “spin“: il fatto comincia cioè a ruotare in una direzione piuttosto che nell’altra, a seconda della “linea editoriale” della testata: se ascolti certe voci, ti diranno che è stato il “terrorismo islamico”, se ne ascolti altre ti senti magari dire che AlQueda CIA e Mossad sono più o meno la stessa cosa.

Il terzo livello dell’informazione inizia con la discussione dei vari possibili spin che vengono dati ai fatti originali, ed è quello a cui soprattutto ci dedichiamo noi. Ma l'informazione viaggia sempre "top-down".

Se a questo punto vogliamo cercare dove sta la “libertà”, possiamo trovarla soltanto dove esista l’accesso ad una pluralità di spin, e dove sia possibile eventualmente metterli in discussione. Cioè soltanto in rete ("bottom-up").

Ecco perché ritengo Internet completamente diverso da qualunque altro mezzo di comunicazione mai esistito al mondo: è il primo mezzo nella storia a funzionare nei due sensi, e quindi impedisce, per sua stessa natura, la deformazione univoca del fatto originale.

Se quindi persone come Grillo, Chiesa, o Fini cercano il futuro della “libera informazione“, devono riuscire prima di tutto a staccare le due parole. I fatti sono una cosa, la libertà di discuterne (e quindi valutarla correttamente) è un’altra.

E la seconda si trova solo in Internet. L'idea di Chiesa di fare una "TV gestita dal popolo" è semplicemente un ossimoro mostruoso. (Se il mezzo è top-down per natura, come fai a farlo funzionare bottom-up?)

Redazione
Inviato: 16/9/2008 10:13  Aggiornato: 16/9/2008 10:13
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il futuro della libera informazione
cacchio, Shevek mi ha bruciato sul filo di lana!

Redazione
Inviato: 16/9/2008 10:19  Aggiornato: 16/9/2008 10:21
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il futuro della libera informazione
SHEVEK: "sulla rete, siamo alla pari se non, talvolta, in netto vantaggio: chi ce lo fa fare di imbarcarci in una gara sui primi?"

Infatti, lo hai detto: mentre una "competizione" pura e semplice sarebbe persa in partenza, Internet spesso ha un vantaggio: velocità e ubiquità insieme, che formano una miscela poderosa. Non a caso il giornalismo istituzionale viene sempre più spesso ad attingere in rete, quindi...

(In fondo, Matrix ha dovuto venire in rete, per cercare il bandolo della matassa sul 9/11, e Larry King negli USA sta facendo la stessa identica cosa con gli UFO).

LoneWolf58
Inviato: 16/9/2008 10:22  Aggiornato: 16/9/2008 10:23
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Il futuro della libera informazione
Non mi trovo molto concorde con il puntare tutto sulla rete che non dimentichiamo è controllata e controllabile... vedi Cina.
Ogni mezzo ha i suoi lati positivi e quelli negativi per questo preferisco una pluralità di sistemi, finanche il foglio di carta ciclostilato... chissà se esiste ancora il ciclostile?! (vero simbolo di libertà di stampa)

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
dangp
Inviato: 16/9/2008 10:50  Aggiornato: 16/9/2008 10:50
So tutto
Iscritto: 28/5/2008
Da:
Inviati: 20
 Re: Il futuro della libera informazione
Chiesa non punta tutto sulla tv, vuole fare un format fruibile anche su internet e cellulari:
Si chiamerà pandora

Atque ubi solitudinem faciunt pacem appellant.
Ladri di marmellate
Aless
Inviato: 16/9/2008 11:20  Aggiornato: 16/9/2008 11:20
So tutto
Iscritto: 15/9/2008
Da:
Inviati: 6
 Re: Il futuro della libera informazione
Secondo me il probblema principale è chi dà l'informazione, perchè più il giornalista o scrittore è famoso e conosciuto più la gente gli crede e ascolta con maggiore attenzione la sua notizia. La libera informazione siamo noi, ognuno di noi deve avere il compito di informarsi liberamente e parlare con gli amici e i parenti e mostrarli un mondo che fino a poco tempo fà non conoscevano.

CatOrcio
Inviato: 16/9/2008 11:34  Aggiornato: 16/9/2008 11:44
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/7/2008
Da:
Inviati: 109
 Re: Il futuro della libera informazione
Io preferisco cercare le informazioni e i relativi commenti in rete, ma solo perché già so che in tivvì sono tutte balle manipolate, e che l'alternativa esiste.
Bisogna prima di tutto recapitare a chi ancora si fida della tivvì questo messaggio di alternativa possibile. Ma come si fa? Di certo non con la rete stessa, perché chi ci arriva ha già superato in qualche modo l'orizzonte degli eventi (dopodiche non può più tornare indietro).
Se Chiesa attraverso la stessa tivvì riuscisse semplicemente ad inculcare alla ignara massa dei forti dubbi sulla presunta attendibilità delle notizie televisive, tanto da spingere la gente a fare il salto della fiducia e cercare altrove, farebbe un'opera meritevole.
Che ci riesca è un'altra cosa.

Alberto
Inviato: 16/9/2008 11:49  Aggiornato: 16/9/2008 11:58
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/4/2007
Da:
Inviati: 113
 Re: Il futuro della libera informazione
Secondo me è inevitabile che tra 30 anni Internet avrà la meglio su tutti gli altri mezzi d'informazione, allo stato attuale si ritagli importanti spazi, ma fra 30 anni sarà l'unico.
Tutto va in quella direzione, anche gli accordi Google/Yahoo e prossimamente il tanto ventilato acquisto, da parte di Google, di Microsoft.

Già la generazione dei 50enni fruisce di internet quotidianamente, per i trentenni ormai è quasi l'unica fonte d'informazione, per i ventenni è l'unica.

Gli unici "attaccati" alla tv sono coloro i quali non si interesserebbero all'informazione neanche se la sbattessero loro in faccia, altrimenti la tv spazzatura a chi serve?
Quindi rimanendo solo strettamente all'ambito "informazione" internet avrà un posto di rilievo sempre maggiore.
La cosa che rende la tv, al momento, più forte è la sensazione di verità che essa genera nella gente, esempi:
"è uscito in tv";
"l'hanno detto in tv";
"l'ho visto in tv";
Anche noi, involontariamente cerchiamo ancora conferma (e speranza) nella tv, quando parliamo di documentari sull'11/9 in tv, sulle scie chimiche....
quasi la televisione infondesse profondità e concretezza alle cose che pensiamo e sancisse definitivamente l'ufficialità della notizia.

Forse perchè c'è chi ha visto il papa morire in tv, chi la guerra, chi l'allunaggio, chi "i campioni del mondo", insomma la tv riesce a renderci spettatori dei grandi cambiamenti ed eventi del mondo.
Quando internet farà lo stesso nel luogocomune tra la gente (e il 9/11 potrebbe dare un'accelerazione a questo processo) sarà inevitabilmente la fonte di riferimento di tutti, perchè sarà ovunque cellulari, palmari, pc... insomma ovunque.

Al momento però su internet "si dicono tante cazzate...." e quindi giornali e tv continueranno a coesistere con la rete, ma secondo me è solo questione di tempo.

lalonde
Inviato: 16/9/2008 13:06  Aggiornato: 16/9/2008 13:06
Ho qualche dubbio
Iscritto: 29/11/2005
Da:
Inviati: 294
 Re: Il futuro della libera informazione
Mi sembra che nessuno abbia ancora accennato al prossimo avvento degli e-papers, anello di congiunzione tra tv, quotidiani e internet.
A mio avviso, gli e-papers potrebbero essere lo strumento adatto per tornare ad un controllo quasi totale dell'informazione nell'era di internet.

blackbart
Inviato: 16/9/2008 13:18  Aggiornato: 16/9/2008 13:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Il futuro della libera informazione
Citazione:
Con tutta probabilità no, così come molto probabilmente Grillo ha torto quando afferma che la TV ed i giornali risultano strumenti anacronistici ormai incapaci d'interpretare il futuro in chiave d'informazione, mentre Chiesa è altrettanto in errore nel ritenere che solamente la televisione continuerà ad essere in grado di veicolare l'informazione verso una fetta di cittadini numericamente rilevante.


Come è già stato fatto notare da Shevek, la TV e la radio non permettono interazione tra le persone e non facilitano il collegamento delle informazioni. Quindi sono ad un livello qualitativo inferiore.
Se escludiamo l'intrattenimento puro, già con le attuali bande medie, la TV e la radio possono benissimo venire inglobate da internet (tramite streaming o archivi video come yotube per esempio).
Certo qualunque sia il mezzo saranno sempre necessari dei bravi giornalisti in grado di fare informazione e pubblicarla da qualche parte.

Il fatto che "solamente la televisione continuerà ad essere in grado di veicolare l'informazione verso una fetta di cittadini numericamente rilevante" ciò vale solo in Italia dove il 90% di share televisivo è suddiviso tra le 3 TV pubbliche e le 3 di Berlusconi. Sai che libidine..

marcocedol
Inviato: 16/9/2008 13:58  Aggiornato: 16/9/2008 13:58
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Il futuro della libera informazione
Ho letto molti spunti di riflessione estremamente interessanti e condivisibili.

Massimo e Shevek hanno messo in risalto una delle principali differenze fra la rete e gli altri strumenti, costituita dal fatto che il web funziona in maniera bidirezionale consentendo un reale confronto con il lettore.
Massimo ha anche fatto un giustissimo distinguo fra comunicazione ed informazione, sostenendo (secondo me a ragione) che l'informazione può diventare libera solamente in presenza di una pluralità di voci e la possibilità di metterle in discussione.

Alberto ha sottolineato qualcosa d'importantissimo, cioè la funzione di "certificazione" della realtà che ancora oggi larga parte dell'opinione pubblica (e inconsciamente perfino noi stessi) riconosce alla TV.
A tutti sarà capitato di sentirsi rispondere "l'ho visto in TV quindi è vero" oppure "era scritto su internet perciò mi fido poco".
Noi stessi poi percepiamo come estremamente più "forti" i nostri stessi argomenti quando la TV li "certifica" attraverso un documentario o quant'altro.

Volevo inoltre sottolineare come questo confronto di opinioni "meglio internet o la TV?" abbia prodotto un'accesa discussione(seppure a distanza) fra Giulietto Chiesa e Beppe Grillo, culminata con l'accusa di Chiesa vs Grillo di non avere capito un cazzo. Bonjour finesse

nene
Inviato: 16/9/2008 14:19  Aggiornato: 16/9/2008 14:19
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2008
Da: tra i sogni e questo schifo di realtà
Inviati: 86
 Re: Il futuro della libera informazione
mah...il problema alla fine è sempre lo stesso: chi scrive, chi legge e la capacità critica di entrambi.
ci sono ancora giornali e radio che riescono a fare informaione e sopratutto a creare un interscambio con gli utenti, ma si tratta sempre di cose locali. certo internet ora come ora è il mezzo migliore, sopratutto perchè si può iteragire con persone distantissime e scambiare commenti e impressioni direttamente, oltre ad allenare la propria capacità di mettere in discusione tutto e rielaborare personalmente le informazioni, anche se bisogna essere in grado di muoversi in rete e sapere cosa si va a ricercare (si trovano delle cazzate immani), ma non sono certa che fra quindici anni sarà ancora così, anzi. non trovo assolutamente improbabile e distante la possibilità che riescano a trovare il modo di controllare anche la rete...

per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
...di verità...di umanità...
(F. De Andrè)
ilBarone
Inviato: 16/9/2008 15:11  Aggiornato: 16/9/2008 15:11
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/12/2007
Da:
Inviati: 82
 Re: Il futuro della libera informazione
a proposito di informazione......

Effedieffe è bloccato da venerdì,
oggi è sparito Comedonchisciotte....mah...dobbiamo preoccuparci?

nene
Inviato: 16/9/2008 15:20  Aggiornato: 16/9/2008 15:20
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2008
Da: tra i sogni e questo schifo di realtà
Inviati: 86
 Re: Il futuro della libera informazione
cosa vuol dire è sparito comedonchisciotte????era tipèo due settimane che non ci andavo, ma è uno dei siti che guardo di più!!!!!! e che cazzo adesso manca solo che sparisca anche luogocomune e poi sto fresca, mi sa che inizierò a scaricare tutto lo scaricabile e archiviarlo prima che sparisca dalla rete

per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
...di verità...di umanità...
(F. De Andrè)
matzuyagi
Inviato: 16/9/2008 15:25  Aggiornato: 16/9/2008 15:25
So tutto
Iscritto: 30/5/2006
Da:
Inviati: 11
 Re: Il futuro della libera informazione
Nella discussione che si sta sviluppando c’è qualche equivoco.

Diversi interventi tendono a polarizzare la questione in modo dicotomico, o TV o web (i giornali sembrano rimanere in disparte). La questione non è questa. Ognuno dei due sistemi ha una gittata diversa ed è ragionevole ritenere che convivranno per molti anni, magari integrandosi in certe aree.

La cosa in parte accade già.
Il web – salvo un “11/9 di internet” come quello paventato da Lawrence Lessing – svilupperà meglio la capacità di informare in modo più completo e interattivo e l’attitudine a integrarsi con più aspetti dell’esistenza civile.
La TV continuerà a essere per anni ancora una forza ineludibile per decine di milioni di persone (stando alla dimensione italiana, ma è così anche altrove): decine di milioni di individui che non comprano libri, non leggono un quotidiano, non sanno cercare informazioni sulla rete, se non in pochi siti.

Il progetto Pandora è un tentativo di porre qualche base per rendere concepibile una TV diversa da quella attuale, almeno dal lato di certi tabù informativi. Non è un’alternativa alla Rete. Non è cosa che si ponga in contrasto con la blogosfera o con un'agorà tipo Luogocomune, anzi. È semmai un seme di alternativa alla TV attuale, fermo restando che può funzionare su più piattaforme (web, analogico, digitale terrestre, satellite), ognuna con sue dinamiche.

C’è uno spazio per una TV diversa? Io ritengo di sì. Esiste in Italia un pubblico televisivo sommerso e bastonato, che raggiungerebbe un audience paragonabile a quella di Rai3 di 15 anni fa (una TV con una sua precisa identità culturale, criticabile ma distinta dalla robaccia di oggi), però questo pubblico latente non trova nulla perché Berlusconi domina spietatamente il sistema. Questo pubblico potenziale è composto da milioni di persone che potrebbero avere una serie di prodotti diversi, ma non si riesce a rompere il tabù.

Un nuovo format TV servirebbe a creare un po' più di società aperta. Offrire una tv generalista come quelle che ci sono non serve, non si sono spazi né soldi e comunque fanno schifo.
Non servirebbe un'abborracciata imitazione di esperimenti come Current TV perché la guardano quattro gatti.

Penso che valga la pena esplorare invece l’ipotesi che Pandora possa essere l'ariete che riapre l'asfittico mercato italiano, rompe le censure, fa cose interessanti, spinge a moltiplicare gli esempi di TV collaborativa e la varietà di strumenti informativi utili. Una parte di questo nuovo mercato sarà per chi avrà filo da tessere, per altri progetti che verranno.

Lawrence Lessig
Pandora

"ai piedi del faro non c'è luce",
(Ernst Bloch)
SMU
Inviato: 16/9/2008 15:50  Aggiornato: 16/9/2008 15:50
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/1/2007
Da:
Inviati: 158
 Re: Il futuro della libera informazione
Un altro aspetto importante e da non sottovalutare è l'accessibilità dei mezzi di informazione.
Tutti hanno in casa almeno una TV, mentre PC+Internet sono decisamente meno diffusi.
Se voglio fare una scorpacciata di sana informazione dal web devo (nella peggiore delle ipotesi, ossia a PC spento):
1. accendere il PC attendendo il caricamento di sistema operativo e software annessi;
2. accedere ad internet;
3. cercare il sito di interesse.
Chi ha un browser preferito (tipo google) non ha che da cliccare su news (da notare che io che sono avezzo ad internet dico “non ha che da…”, perché se non lo fossi direi “..deve..”) per accedere al menù delle notizie del giorno (che in genere sono quelle del mainsteam ufficiale); poi sta al suo senso critico approfondire, commentare, cercare altre fonti, ecc. e se ad esempio non crede alla V.U. sull’11 settembre di sicuro gli capiterà di passare per LC o da ATTIVISSIMO (o se il suo senso critico è altissimo su entrambi).
Per la TV il discorso è diverso. All’orario prestabilito (13:00; 13:30; 20:00, ecc.) schiaccio ON sulla TV e poi un numerino sul telecomando et voila, il gioco è fatto. Se il mio senso critico è pari a 0 (zero) premo 4 sul telecomando (…ok lo so da 1 a 7 fa lo stesso) e mi godo lo spettacolo fino alle previsioni meteo. Se il mio senso critico è appena un po’ più spinto aspetto le 21:00 della domenica per vedere BLUNOTTE o la Gabanelli per REPORT, se all’inverso scende sotto lo 0 (zero) canto l’inno di Forza Italia in diretta con Fede.
Insomma tutto ciò per dire che se non c’è senso critico (o si è troppo pigri) il TG lo vedo solo perché so che dopo c’è la mia SOAP preferita. Anche per internet il rischio è lo stesso….Un quindicenne che se ne frega con quale pianta è fatto un medicinale e che come massima aspirazione ha quella di fare il tronista se entra in Internet andrà comunque a finire nella “RETE” della disinformazione, tra un Youtube ed un Youporn.

...a buon intenditor, poche parole...
SMU
Inviato: 16/9/2008 16:03  Aggiornato: 16/9/2008 16:03
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/1/2007
Da:
Inviati: 158
 Re: Il futuro della libera informazione
nene tranquilla, per quanto riguarda COMEDONCHISCIOTTE funziona il sito omologo

http://www.comedonchisciotte.net/

...a buon intenditor, poche parole...
SMU
Inviato: 16/9/2008 16:06  Aggiornato: 16/9/2008 16:06
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/1/2007
Da:
Inviati: 158
 Re: Il futuro della libera informazione
per effedieffe, non so se è vero, ma sembra che sia diventato a pagamento...

http://ilpunto-borsainvestimenti.blogspot.com/2008/09/eefedieffe-pagamento.html

...a buon intenditor, poche parole...
nene
Inviato: 16/9/2008 16:12  Aggiornato: 16/9/2008 16:12
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2008
Da: tra i sogni e questo schifo di realtà
Inviati: 86
 Re: Il futuro della libera informazione
il problema è proprio questo se in più ci aggiungi la manipolazione dei mass-media, et voilà il gioco è fatto....
la cosa peggiore è che neanche quando sbatti in faccia alla gente spunti per delle riflessioni e approfondimenti personali ottieni qualcosa, anzi la maggior parte delle volte ti prendi pure della comunista di merda se solo provi a instaurare un dialogo che vada al di la del "com'era l'ultima puntata di beautiful?"
eppure resto convinta che sia l'unica soluzione, fare di tutto perchè la gente si faccia un opinione sulle cose, abbia accesso a mezzi d'informazione e inizi ad usare quella protuberanza con cui termina il loro collo...
non prendiamoci in giro, se si vuole ci si riesce, almeno in parte, a informarsi, però bisogna farsi il culo, andare in giro a cercare libri che non trovi nelle biblioteche di paese, selezionare attentamente i messaggi che ti arrivano da ogni canale e mezzo, che sia tv, internet, radio, stampa ecc.. e soprattutto, mettere a confronto il tuo punti di vista con quello di altri, e per molte persone questo è troppo faticoso.
senza contare quelli che il tempo per farlo non ce l'hanno proprio

per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
...di verità...di umanità...
(F. De Andrè)
nene
Inviato: 16/9/2008 16:15  Aggiornato: 16/9/2008 16:15
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2008
Da: tra i sogni e questo schifo di realtà
Inviati: 86
 Re: Il futuro della libera informazione
ps
grazie smu, mi ero fiondata a verificare appena ho letto che non funzionava e l'avevo trovato, stavo per scrivertelo ma mi hai preceduto

però un mezzo infarto l'ho fatto
ci ho messo un sacco a trovare quei tre siti che seguo di solito tra la selva che è la rete, mi sarebbe dispiaciuto davvero

per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
...di verità...di umanità...
(F. De Andrè)
Oldboy
Inviato: 16/9/2008 16:16  Aggiornato: 16/9/2008 16:16
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/7/2007
Da:
Inviati: 411
 Re: Il futuro della libera informazione
E' vero che per leggere gli articoli di Effedieffe bisogna essere abbonati, ma la home page è comunque accessibile per tutti, o così dovrebbe.

Da qualche giorno, invece, il sito è proprio irraggiungiblie.
Evidentemente ci sono problemi tecnici.

Il sito omologo di donchisciotte.com non è completo come l'originale.
Voglio sperare che anche in quel caso si tratti solo di un problema tecnico.

SMU
Inviato: 16/9/2008 16:18  Aggiornato: 16/9/2008 16:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/1/2007
Da:
Inviati: 158
 Re: Il futuro della libera informazione
per la cronaca, tra i commenti alla notizia di effedieffe a pagamento straquoto, anche perché assai attinente all’articolo di Cedolin il commento di Anonimo:

“Anonimo ha detto...
a Maurizio Blondet voglio solo dire che l'ho conosciuto casualmente navigando liberamente sulla rete...ecco, da domani, con i suoi articoli a pagamento eviterà gli acefali ma, perderà anche migliaia di quei contatti casuali e silenziosi che non avranno la possibilità di apprezzare i suoi pungenti articoli.
peccato...

...a buon intenditor, poche parole...
totonno
Inviato: 16/9/2008 17:10  Aggiornato: 16/9/2008 17:10
Ho qualche dubbio
Iscritto: 6/3/2007
Da:
Inviati: 93
 Re: Il futuro della libera informazione
e nel frattempo è da almeno tre giorni che il sito di Blondet,"effedieffe"risulta irraggiungibile.Qualcuno ha informazioni a riguardo?sarà solo un guasto temporaneo,oppure è cominciata la censura cibernetica?quanto dobbiamo preoccuparci?

MarcoBZ
Inviato: 16/9/2008 17:16  Aggiornato: 16/9/2008 17:22
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/9/2005
Da: Bolzano - Alto Adige - Italy
Inviati: 192
 Re: Il futuro della libera informazione
Riguardo a effedieffe riporto il mio post inserito sul forum:

"Come Tibberio ha anticipato a Effedieffe é andato in crash il server.
Due server in mirror e entrambi hanno avuto guasti hardware, guasti di tipo diversi ma nello stesso momento.
Dal punto di vista di un amministratore di sistema equivale ad un miracolo al contrario!

Confidano comunque di risolvere al piu presto...

stringiamo le dita
"

Poi ho scoperto grazie all´utente lalonde che sul sito http://www.effedieffeshop.com/ la redazione ha messo un messaggio di scuse per l´irraggiungibilità del sito.

Gli eventi si stanno susseguendo così rapidamente che è quasi impossibile per noi compilare, assorbire, analizzare, e distillare la mole di informazioni. - Gerald Clemente
phechiac
Inviato: 16/9/2008 17:17  Aggiornato: 16/9/2008 17:17
So tutto
Iscritto: 15/9/2008
Da:
Inviati: 28
 Re: Il futuro della libera informazione
Citazione:
Nella “cascata“ del meccanismo informativo invece c’è sempre, a monte di tutto, il fatto nudo e crudo. Esempio: “E’ scoppiata una bomba a Baghdad. 20 morti e 85 feriti”.
Per far sapere questo al mondo è sufficiente la nota di agenzia.
Nel momento in cui questa nota viene ripresa da una qualunque “testata editoriale“ - che sia un quotidiano, una TV, oppure un qualunque “luogocomune“ in Internet - inizia il cosiddetto “spin“: il fatto comincia cioè a ruotare in una direzione piuttosto che nell’altra, a seconda della “linea editoriale” della testata: se ascolti certe voci, ti diranno che è stato il “terrorismo islamico”, se ne ascolti altre ti senti magari dire che AlQueda CIA e Mossad sono più o meno la stessa cosa.


Nascono così anche gli articoli di questo sito?

Agenzia: "Raikkonen rompe lo scarico a due giri dal termine"

Articolo: "Evidente Inside-Job nella Ferrari. Un complotto per favorire Massa"

shevek
Inviato: 16/9/2008 17:19  Aggiornato: 16/9/2008 17:19
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: Il futuro della libera informazione
Salut y Libertad Lonewolf!

Vero, Internet può essere censurata: ma lo stesso vale per gli altri media che, però, sono costosissimi e monodirezionali. Si tratta perciò di ragionare su come reagire ad una sua eventuale chiusura/controllo, non certo di preferirgli altri mezzi meno efficaci dal nostro punto di vista.

Nota OT ma non troppo: in realtà, già negli anni scorsi si è cercato di utilizzare lo spauracchio dei "siti pedofili" e dei "siti di (vicini a) Al-Qaueda" per cercare di veicolare l'idea di una censura per la rete delle reti, operazione non riuscita ma che potrebbe tornare utile a lorsignori in futuro. Si tratta di attrezzarsi in merito; la prima cosa da fare sarebbe denunciare sin da ora il tentativo come una vera e propria provocazione. In entrambi i casi, si tratta di bufale vere e proprie, dal momento che nessuno, p. e., vende eroina in rete e/o offre i suoi servigi come killer (ben conoscendo i rischi di immediata riconoscibilità/imputabilità), cosa che rende evidente come si tratti, nel caso della pedofilia e del terrorismo, di siti legati ad agenzie di polizia e/o a servizi per, nella migliore delle ipotesi, beccare i gonzi che li prendono sul serio.


Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
www.portadimassa.net - WEB-TV e non solo di Filosofia
MarcoBZ
Inviato: 16/9/2008 17:22  Aggiornato: 16/9/2008 17:22
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/9/2005
Da: Bolzano - Alto Adige - Italy
Inviati: 192
 Re: Il futuro della libera informazione
@SMU: Io non sono d´accordo con la tua riflessione, chiaro che avere la possibilita di leggere articoli gratuitamente é sicuramente piu comodo. In ogni caso stare dietro ad un sito, mantenerlo e ospitarlo su un server veloce, costa. Per anni Effedieffe si é autosostenuto, si vede che i costi incominciavano ad essere troppo elevati. Ad ogni buon conto mi sono abbonato e 25 euro per 6 mesi di articoli, non mi sembrano un costo esagerato. Una serata fuori mi costa di piu...

Gli eventi si stanno susseguendo così rapidamente che è quasi impossibile per noi compilare, assorbire, analizzare, e distillare la mole di informazioni. - Gerald Clemente
marcocedol
Inviato: 16/9/2008 17:48  Aggiornato: 16/9/2008 17:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Il futuro della libera informazione
Fondalmentalmente sono d'accordo con MarcoBZ,
la riflessione evidenziata da SMU non fa una piega però temo che molte volte tutti quanti noi (me compreso) cadiamo in una sorta di equivoco in virtù del quale si pensa che chi tenta di fare informazione in rete abbia credito solamente qualora riesca a condurre la propria attività a titolo gratuito.

Se così fosse (e generalmente così è) solamente chi ha ricevuto una ricca eredità potrebbe dedicarsi a produrre siti e blog d'informazione, dal momento che tutti gli altri (e generalmente così accade) prima o dopo saranno costretti ad abbandonare ciò che fanno per dedicarsi ad un lavoro remunerato che consenta loro di mettere insieme il desco.
Chi disinforma (i media) sugge lauti stipendi e può dedicare alla disinformazione il proprio tempo e le proprie energie.
Chi tenta d'informare correttamente lo fa a titolo gratuito e una volta finiti i propri risparmi sarà costretto a chiudere baracca e burattini (come presto accadrà a me e Mazzucco ) e buttare alle ortiche tutto quanto di buono costruito fino a quel momento.

Questo è comunque un grosso problema irrisolto in grado d'impedire l'affermazione di qualsiasi esercizio d'informazione libera organizzata e continuativa.

Orwell84
Inviato: 16/9/2008 17:49  Aggiornato: 16/9/2008 17:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/3/2006
Da: Ground Zero
Inviati: 1114
 Re: Il futuro della libera informazione
Il vero problema non è costituito da quale mezzo scegliere per meglio veicolare l'informazione "libera" bensì da quali strumenti usare per far si che questa informazione, libera, risulti esserlo veramente e in merito a ciò, nonostante da più parti si possano apprezzare discreti sforzi e molte buone intenzioni, la strada da percorrere sembra essere ancora piuttosto lunga.

Il vero problema è che dalla Scuola di Stato ci devono passare tutti...

Spooky_max
Inviato: 16/9/2008 17:53  Aggiornato: 16/9/2008 17:59
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/9/2007
Da: vetrina
Inviati: 99
 Re: Il futuro della libera informazione
Ormai è un po' che ci ragiono sopra.
Finora ho sempre pensato bene di internet della libertà di informarsi etc.
C'è però qualcosa di assai pericoloso correlato a questo mezzo.
Abbiamo sviluppato senso critico e ci siamo allontanati dall'informazione di massa come tv e giornali, scelta fra l'altro felicissima per quanto mi riguarda. Il rischio però che vedo è quello di sopravvalutare le nostre possibilità e capacità nei normali confronti dialettici con gli altri. Non è capitato a nessuno di ritenere il proprio interlocutore "un disinformato" perché a differenza di lui ci si sente ferrati sull'argomento in quanto lo si è "letto/studiato su internet"?
Altra cosa è che secondo me internet porta a radicalizzare le proprie opinioni e convinzioni. Può anche non essere un difetto ma bisogna tenerlo presente.
Ho sempre pensato che la libertà di autoinformarsi porterà a fare a meno di giornalisti faziosi, di propaganda e di pubblicità invadenti e riuscirà a svegliare la gente dal torpore mediatico, dal qualunquismo che ci circonda, dalla politica dei bar etc. Una sorta di emancipazione culturale.
In effetti è così. E' un po' come prendere la pillola rossa (Matrix) in un certo senso.
Ma allora mi chiedo: Visto che c'è tutta questa gente che si "risveglia": Non dovrebbero sparire dagli schermi i vari Fede, Mimun, Riotta o comunque propagandare in maniera più sottile, meno sfacciata. Perchè gli editori (l'editore) li vogliono così i loro (fede)giornali? Come mai i mass-media ce le sparano sempre più grosse? Come mai alzano così tanto il tiro?
Una risposta ho provato a darmela: 15 anni fa stavamo tutti davanti allo stesso schermo. Qualunquisti, ignoranti, intellettuali, disperati, intelligenti, somari etc, tutti insomma.
Chiaramente devi mostrare qualcosa di mediamente decente o perdi spettatori, ascolti etc. si possono sollevare critiche e proteste. Ma se il tuo scopo di editore è principalmente la propaganda (due) e la controinformazione ti porta via una fetta di pubblico, ti rendi pure conto che è quella fetta che già ti è in qualche modo critica e avversa, e che già era immune dalla tua propaganda. Quindi te ne freghi e alzi il tiro, tanto continuano a guardarti ed ascoltarti comunque, visto che la controinformazione non può arrivare a tutti come fa la tv.
E il pericolo che intendevo dire fin dall'inizio di questo post viene proprio da chi rimane spettatore passivo e continua a bersi tutte le balle in perfetta solitudine convinto invece di informarsi insieme a tutti gli altri cittadini proprio come si faceva tutti insieme 15 anni fa.
Penso poi che quando alla fine hai un pubblico così si possa dire qualsiasi cosa.
Concludendo: Non c'è percui il rischio di avere, al posto dell'emancipazione culturale, una spaccatura culturale e sociale che può trascinarsi dietro serie e gravi ripercussioni nella nostra vita (e mi pare che qualcosa stiamo già assaggiando in termini di libertà personali)?
O è una mia paranoia?

Max "the spooky"

"The future is unwritten" John Graham Mellor
Redazione
Inviato: 16/9/2008 19:06  Aggiornato: 16/9/2008 19:06
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il futuro della libera informazione
O è una mia paranoia?

Ciao SpookyMax: Secondo me quello che scrivi è tutto giusto, ma dimentichi un piccolo particolare: il tempo passa.

La gente invecchia e muore, e altre generazioni prendono il loro posto. E come ha scritto qualcun altro, man mano che si abbassa l’età aumenta la gente che usa solo internet.

Guarda solo Cedolin, ad esempio: quando l’ho conosciuto era un giovane aitante pieno di belle speranze. Oggi è un vecchietto rachitico e rognoso che si trascina a stento fino al bar sotto casa. (Scherzo, ovviamente, per chi non ci conoscesse).

L’errore che commettiamo, a volte, è quello di guardare la situazione come una fotografia, e non come un film. Ci sono voluti secoli per distorcere in questo modo il mondo dell'informazione, non possiamo pretendere di raddrizzarlo in tre settimane.

emabardo
Inviato: 16/9/2008 19:51  Aggiornato: 16/9/2008 19:51
So tutto
Iscritto: 11/8/2006
Da:
Inviati: 10
 Re: Il futuro della libera informazione
Vado velocemente per punti:
1) Condivido lo spirito dell'articolo. E sarei più drastico: del futuro non sappiamo niente. Chi azzarda previsioni lo fa perché deve supportare più o meno implicitamente il suo prodotto.
2) Giustissima la distinzione fra informare e comunicare. Facendo un po' di filosofia grezza, la libertà di comunicare è una libertà negativa, mentre quella di informare è una libertà positiva. QUella di comunicare ha come unico vincolo il fatto che non via sia nessuno che mi impedisca di parlare (libertà da), mentre nel caso della libertà dell'informare è una libertà vincolata da alcuni prerequisiti fondamentali, del tipo, verificare le fonti, corroborare dai fatti le proprie spiegazioni, ecc..

nene
Inviato: 16/9/2008 19:59  Aggiornato: 16/9/2008 19:59
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2008
Da: tra i sogni e questo schifo di realtà
Inviati: 86
 Re: Il futuro della libera informazione
)spooky_max, non credo sia solo una tua paranoia, io ci ho riflettuto molto. per quanto riguarda la prima parte del tuo commento, ho smesso di considerarlo un problema da un po di tempo, per il semplice fatto che non è discriminante sapere più o meno di altri, io stessa ho imparato e imparo moltissimo grazie al dialogo con gente molto più informata che mi mette la famosa pulce nell'orecchio e grazie alla quale ho avuto modo di iniziare a informarmi su argomenti che altrimenti non avrei mai studiato, quelli che non perdono e a cui mi sento si superiore (mea culpa) sono quelli con cui parli, non sanno risponderti, gli dai i mezzi per informarsi e magari controbattere, e loro preferiscono passare le giornate a cazzeggiare, seguire i campionati o le telenovela ecc.
la seconda cosa che hai detto (e che è spiegata bene in un pezzo del film citizen berlusconi) è verissimo, il potere non ha nessun interesse a censurare in modo totale ed evidente le voci fuori dal coro, ma perchè sa che sono diretti principalmente a elettori/consumatori che hanno già fatto una scelta precisa. piuttosto che rischiare ad andare troppo oltre e smascherare la dittatura sotto cui viviamo preferisce tenersi stretta quella parte dell'elettorato che non vuole vedere ne sentire altro che loro e, soprattutto, accapararsi coloro che sono incerti, neo elettori o vaccilanti tra diverse possibilità di "scelta" (è nel momento in cui i mezzi d'informazione alternativi arrivano a queste persone che nasce il problema, e scatta la risposta; caso lampante di questo, i perstaggi al no dal molin ora che inizia a raccogliere veramente consensi tra la gente "normale" e a essere troppo spesso notizia da quotidiano). la granda sfida che ci sttende, secondo me, è prorpio quella di riuscire a trovare il modo di raggiungere quelle persone, non tanto der tirarle da una fantomatica "nostra" parte, tanto quanto per dare stimoli e mezzi a queste persone di crearsi una propria opinione, sia pure contraria alla mia!!!

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...di verità...di umanità...
(F. De Andrè)
peppe75
Inviato: 16/9/2008 21:16  Aggiornato: 16/9/2008 21:17
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/10/2006
Da: London
Inviati: 399
 Re: Il futuro della libera informazione
il mezzo fa certamente differenza,
ma attenzione...il sistema bidirezionale funziona bene solo se chi gestisce la discussione "il moderatore" rispetta e da' spazio a tutte le opinioni e i post che arrivano.

come sapete il moderatore può decidere di cancellare post così come un giornale può non pubblicare notizie o interpretazioni scomode.

credo che la vera novita dirompente di internet sia invece il fatto che le diverse fonti sono sullo stesso piano, grazie all'economicità del mezzo internet: non c'è nessuna differenza tra luogocomune e cnn su internet, perchè i due canali sono accessibili allo stesso modo, sugli altri mezzi invece questo non sarebbe possibile.

gnaffetto
Inviato: 16/9/2008 21:25  Aggiornato: 16/9/2008 21:25
Mi sento vacillare
Iscritto: 4/1/2008
Da:
Inviati: 336
 Re: Il futuro della libera informazione
Tema interessante e oserei dire.. CENTRALE.

riassumo alcuni aspetti importanti:

* c'e' informazione quando c'e' CONFRONTO (pluralita' di punti di vista, infatti in_formarsi vuol dire farsi un'idea)

* internet è BIdirezionale e quindi consente questo confronto .. alla pari (attenzione ai troll che potrebbero inquinare o appesantire le discussioni in modo che i punti salienti alla fine rimangono nascosti)

* i media tradizionali sono MONO direzionali e raggiungono piu' persone e hanno un effetto di "ufficialita'" (se lo ha detto la tv vuol dire che e' vero).

* esistono una miriade di sorgenti di informazione (siti, TV, giornali, radio) cosicche' in realta' ognuno si sceglie quello che vuole ascoltare (formazione di gruppi che non si confrontano e trovano conforto nei loro simili).

come legare (se possibile) i vari aspetti positivi dei diversi media? ecco la mia proposta.

immagino come mezzo principale un canale TV "ufficiale" (che puo' essere un canale nazionale tipo rai ma anche una TV locale di proprieta' e gestione dell'amministrazione comunale... attenzione, solo gestione e non riempita di contenuti delle stesse istituzioni) che trasmetta la versione UFFICIALE degli avvenimenti.
e chi ha detto che un'informazione debba essere data subito come VERA? perche' non pensare ad una informazione che viene data in 2 tempi (o anche 3)? e che nell'intermezzo tra i 2 tempi possa usare uno spazio di approfondimento e confronto basandosi su un mezzo informatico tipo internet per confermare o confutare la prima edizione della notizia?

e che per esempio tenga anche conto dell'onesta o della veridicita' dei giornalisti o agenzie che forniscono le notizie (perche' non pensare anche alla prima parte della notizia data 2 o 3 volte in successione da piu' punti di vista)

succede un fatto
viene data la notizia in tv e riportate in successione 2 o piu' versioni. lo spettatore è stimolato a prendere posizione e non a subire o prendere per vera la notizia (la spiegazione).
a questo punto su internet vengono confermate, smentite , criticati gli elementi di come è stata data la notizia.
vengono quindi trasmesse in tv i risultati di quel confronto, naturalmente sempre in 2 o piu' versioni. lo spettatore quindi potra' confermare la prima impressione o cambiare idea.. l'importante è che si abitui (e questo lo crea il meccanismo della informazione in 2 tempi con intermezzo di discussione) ad essere critico e a "giudicare" anche l'informatore.

non so se sono riuscito a spiegarmi bene.

naturalmente, devono anche esserci dei meccanismi che puniscono quelli che raccontano frottole nel primo tempo della notizia.

mi sembra un buon sistema che unisce le peculiarita' dei vari mezzi. cosa ne dite?

nene
Inviato: 16/9/2008 21:57  Aggiornato: 16/9/2008 21:57
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2008
Da: tra i sogni e questo schifo di realtà
Inviati: 86
 Re: Il futuro della libera informazione
che sarebbe bello.
ho parlato più di una volta con un amico della possibilità di creare un canale tv "alternativo",e si ragionava su un modello simile a quello che dici tu, anche se non l'avevamo rapportato a internet o altri mezzi d'informazione (anche se vista la nostra condizione di studentessa liceale e lavoratore precario è rimasto sempre tutto a livello molto utopico...)
il progetto pandora di cui si parlava qualche commento più su (perdono non ricordo l'utente l'ha pubblicato in questo momento) mi sembrava una soluzione decisamente buona...

per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione
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per consegnare alla morte una goccia di splendore
...di verità...di umanità...
(F. De Andrè)
Linucs
Inviato: 16/9/2008 22:19  Aggiornato: 16/9/2008 22:19
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Il futuro della libera informazione
Non è così, non almeno in questo paese, in cui i giornali sono tenuti in vita dal cordone ombelicale delel nostre tasse. Senza i fianziamenti statali il 99 % di quotidiani, settimanali ed altro chiuderebbe i battenti in pochi giorni.

"Ma è giusto così: l'informazione è un diritto e dev'essere garantita a tutti la facoltà di pubblicare un giornale."

dr_julius
Inviato: 16/9/2008 22:40  Aggiornato: 16/9/2008 22:40
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/8/2006
Da:
Inviati: 1637
 Re: Il futuro della libera informazione
nene ha detto: Citazione:
il problema alla fine è sempre lo stesso: chi scrive, chi legge e la capacità critica di entrambi.
...
non prendiamoci in giro, se si vuole ci si riesce, almeno in parte, a informarsi, però bisogna farsi il culo, andare in giro a cercare libri che non trovi nelle biblioteche di paese, selezionare attentamente i messaggi che ti arrivano da ogni canale e mezzo, che sia tv, internet, radio, stampa ecc.. e soprattutto, mettere a confronto il tuo punti di vista con quello di altri, e per molte persone questo è troppo faticoso.


Aldilà dei discorsi degli aspetti tecnici delle differenze fra i vari mezzi di informazione, straquoto queste due frasi di nene.
In realtà in Italia, il "portare informazione" mi sembra che interessi più chi vuole fare l'informazione che chi dovrebbe riceverla. Agli italiani medi, ignoranti e pigri, basta sapere qualcosa di calcio e sapere solo quel poco che basta da potersene "fregare"... una favoletta alla settimana insomma è sufficiente...

Sul discorso "quale futuro per l'informazione video", credo che con la TV digitale e la net-TV si potrebbe avere una pluralità. Primi passi potenzialmente interessanti stream.it (qui)

Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Spooky_max
Inviato: 17/9/2008 0:24  Aggiornato: 17/9/2008 0:25
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/9/2007
Da: vetrina
Inviati: 99
 Re: Il futuro della libera informazione
@Redazione: Il tempo passa??
Dai Redazione puoi fare di meglio! Lo so.

@nene:
Condivido quello che hai scritto ma credo che tu abbia solo intuito il problema.

Abbiamo troppa fiducia sul mezzo e non teniamo conto della strada.
Tutto il senso del mio discorso voleva essere semplicemente questo: Come mai l'informazione di regime alza così il tiro sui suoi canali? Perchè Fede è sempre più Fede, Mimun è sempre più Fede e Riotta sempre più Mimun?
Non dovrebbe essere il contrario? Ovvero l'aumento del numero degli emancipati (chiamiamoli/ci così) non dovrebbe invogliare i giornalisti a fare il proprio lavoro in maniera più obiettiva ed essere meno servili, meno faziosi e pallonari?
Vi chiedo conferma di questa mia impressione, perchè qualcuno potrebbe vederla in maniera differente.
Per me comunque le possibili risposte sono due:
1 - Sono dei vanitosi orgogliosi e permalosi.
2 - Perseguono il progetto di spaccare la società, anche a livello di opinione. Il pensiero unico da una parte e un agglomerato eterogeneo indefinito dall'altra.
Se è vera la prima tante risate.
Ma se è vera la seconda bene che ci vada e sottolineo bene che ci vada, rischiamo a breve uno scontro culturale fra vecchi e giovani "chiusi" e "aperti", fra telerincoglioniti ed interemancipati, fra tecnoignoranti e iperacculturati (perdonatemi i neologismi).
Insomma direi che è un bel problema. Nel frattempo godiamoci i superpoteri dei sindaci, la tolleranza zero, i diritti calpestati, i bambini che non giocano più a pallone perché è proibito e tante altre belle cose...
Se qualcuno condividesse la mia impressione iniziale ma avesse altre risposte le tiri pure fuori perchè sono sinceramente interessato.
Aggiungo questo aneddoto:
A messa il parroco ha detto per l'ennesima volta una frase di troppo, un qualcosa che non ci è piaciuto. Abbiamo alzato la testa e ci ha visto, gli altri no perché stavano pregando, ce ne siamo andati sbattendo la porta e ci ha lasciato fare ma perchè? Perché così lui può continuare a benedir la messa in santa pace. Insisterà e se ne andrà anche qualcunaltro, ma tanti, fin troppi direi, rimarranno purtroppo. Ma noi con questi rimasti ci dobbiamo vivere tutti i giorni.
Ma poi chi siamo noi per criticare il pensiero del parroco? E chi ce l'ha fatto fare di andare a messa? Si sta così bene fuori all'aria aperta...

Max "the spooky"

"The future is unwritten" John Graham Mellor
dr_julius
Inviato: 17/9/2008 0:40  Aggiornato: 17/9/2008 0:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/8/2006
Da:
Inviati: 1637
 Re: Il futuro della libera informazione
@Spooky_max
Citazione:
Si sta così bene fuori all'aria aperta...


L'aria aperta stà per diventare pesante come una gabbia. Secondo questa notizia "l'Unione internazionale per le telecomunicazioni (Itu), sta discutendo l'idea di rimuovere le protezioni che garantiscono di operare in Internet mantenendo l'anonimato."

Domani se ne parlerà molto sul web.

Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
blackbart
Inviato: 17/9/2008 1:35  Aggiornato: 17/9/2008 1:35
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Il futuro della libera informazione
"Ma è giusto così: l'informazione è un diritto e dev'essere garantita a tutti la facoltà di pubblicare un giornale."

E sarebbe ancora il meno. Molti finanziamenti finiscono in giornaletti di partito che non vengono letti nemmeno dai "tesserati" o addirittura in carta pronta al riciclo.

blackbart
Inviato: 17/9/2008 1:36  Aggiornato: 17/9/2008 1:36
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Il futuro della libera informazione
Secondo questa notizia "l'Unione internazionale per le telecomunicazioni (Itu), sta discutendo l'idea di rimuovere le protezioni che garantiscono di operare in Internet mantenendo l'anonimato.

Perchè di solito si è anonimi?

marcocedol
Inviato: 17/9/2008 2:09  Aggiornato: 17/9/2008 2:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Il futuro della libera informazione
Dai Massimo, non raccontare a tutti che ci siamo conosciuti quando avevamo 20 anni e tutta un'altra figura di adesso che ne abbiamo 35 e stiamo entrando nella piena maturità

Sicuramente la realtà occorre guardarla sotto forma di divenire e non come qualcosa di statico.

Credo che Spookymax abbia ragione quando dice di percepire una profonda dicotomia fra una minoranza di persone molto informate che ormai rifiutano le balle propagandate dai media tradizionali ed una maggioranza di persone senza grandi ambizioni di conoscenza che bevono (inconsapevolmente o consapevolmente?) ogni fesseria che gli viene propinata dalla TV e dai giornali.
Se la scissione del popolo in due tronconi così differenti fosse voluta da chi gestisce tutto il teatrino, forse la ragione potrebbe essere quella di isolare una minoranza che possa essere identificata dal resto delle persone come "deviante" e alla bisogna incolpata di qualsiasi nefandezza.

In ultima analisi è vero che la gente invecchia e muore ed i giovani s'informano su internet molto di più degli anziani, però è anche vero che laddove si "lotta" sul territorio per difendere i diritti, l'ambiente o quant'altro di giovani non ce ne sono.
All'interno dei comitati che lottano contro le grandi opere e le nocività la percentuale dei giovani è drammaticamente bassa. La maggior parte delle persone sono nella fascia 30/50 anni e ci sono anche molti pensionati.
Ritengo che anche questa anomalia meriterebbe di diventare spunto di riflessione.

Merimange
Inviato: 17/9/2008 3:05  Aggiornato: 17/9/2008 3:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/6/2006
Da: Roma
Inviati: 117
 Re: Il futuro della libera informazione
C’è anche da dire che diversi studi hanno confermato che l’effetto della propaganda ( soprattutto politica ) si svolge in direzione di un rafforzamento di opinioni preesistenti, piuttosto che “di conversione”. Questo significa che è difficile credere all’esistenza di effetti dei mezzi di comunicazione di massa praticamente illimitati, ed è difficile credere che eliminando il mezzo o il messaggio le masse “facilmente” manipolate improvvisamente rinsaviscano…più facile credere, purtroppo, che se le masse sono così ignoranti e prive di capacità critiche lo siano a prescindere, e il mezzo svolga solo una funzione di rafforzativo di opinioni preesistenti, rappresentando ciò che la “maggioranza” vuole sentire e ciò che realmente è. Questa seconda ipotesi, che è quella che da meno speranze, purtroppo è quella più credibile, e la minoranza, cioè noi, che usa i circuiti di contro-informazione, destinata a rimanere tale…Lo so, è una visione molto pessimista, ma spero vivamente in futuro di essere smentito...

Redazione
Inviato: 17/9/2008 5:24  Aggiornato: 17/9/2008 5:31
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il futuro della libera informazione
SPOOKYMAX: "Non dovrebbe essere il contrario? Ovvero l'aumento del numero degli emancipati (chiamiamoli/ci così) non dovrebbe invogliare i giornalisti a fare il proprio lavoro in maniera più obiettiva ed essere meno servili, meno faziosi e pallonari?"

Se gli “emancipati” facessero ancora parte del pubblico televisivo, avresti perfettamente ragione. Ma queste persone si emancipano proprio DALLA televisione, e quindi i vari Mimun e Riotta possono continuare a fingere di saperla lunga con gli spettatori rimanenti.

Non a caso in rete mica ci vengono, a discutere. Ho invitato tre o quattro volte Zucconi a darci delle risposte sull’11 settembre, ma lui si è ben guardato dal confronto diretto. Leggeva tutto, e lo si capiva da quello che scriveva, ma mica si arrischiava a rispondere.

Idem per quel grandioso "giornalista" che dirige Focus. Si fanno belli sulle pagine della rivista, ma ai miei inviti diretti ha sempre evitato di rispondere.

°°°

SPOOKYMAX / CEDOLIN: “Perseguono il progetto di spaccare la società,” “Se la scissione del popolo in due tronconi così differenti fosse voluta da chi gestisce tutto il teatrino,...”

Secondo me non perseguono un beato... pesciolino, inseguono e basta. Anzi, hanno pure la lingua fuori, ultimamente. Sono tutti rimasti spiazzati dalla potenza di Internet, che avevano sottovalutato fino a ieri, e che oggi temono più della peste bubbonica (guarda solo la reazione isterica che hanno avuto di fronte al caso Grillo).

Qui sta succedendo la stessa cosa: fino a ieri la rete era il “cyberspace”, confinato chissà dove in un universo parallelo, oggi non c’è puntata di Anderson Cooper, o di Larry King (i due programmi primetime della CNN) che non si concluda con l’invito a “venire sul nostro blog per discuterne insieme”.

Hanno capito che fra un pò non li caga più nessuno, e si stanno buttando a pesce nella dimensione “dialettica”, prima che sia troppo tardi.

nene
Inviato: 17/9/2008 7:26  Aggiornato: 17/9/2008 7:26
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2008
Da: tra i sogni e questo schifo di realtà
Inviati: 86
 Re: Il futuro della libera informazione
spooky_max perdono, è una mia cattiva abitudine spaziare un po troppo o non spiegarmi bene, causa anche il tempo.
allora, post velocissimo che poi mi fiondo a scuola:
è indubbio che siamo divisi e il divario aumenterà, ma questo anche a causa nostra. quello che manca è la volontà di informare anche le persone "medie" (non ti preoccupare non sono pazza, ci ho già provato e so che è difficilissimo, e ammiro ancora di più massimo, però, pur vivendo in una èpicco,la città xenofoba e leghista qualche risultato l'ho ottenuto).
ecco, da qui mi ricollego velocemente al post precedente, quando gli eventuali tentativi di "svegliare fuori" gli "altri" si allargano troppo e investono un pubblico troppo vasto ecco che scattano i sistemi di censura.
ad ogni modo, secondo me il fatto che la qualità dei programmi mediaset (e rai) sia in continuo calo, in maniera piuttosto ecclatante, è dovuto proprio al fatto che sannno che tanto non c'è più una concorrenza tra loro, e che la gente si beve praticamente qualsiasi cosa.
mi spiego. chiedi a qualsiasi persona e ti dirà che sa perfettamente che fede è un coglione e i giornalisti sono tutti venduti, che le notizie sono manipolate ecc. ma arriva a casa la sera e si guarda studio aperto lo stesso (o tg1, non è che cambia tanto)!!!!!!
secondo me il problema di fondo (ma non solo per la libera informazione, per ogni frangente della vita pseudo pubblica, sociale, politica itliana) è quest'apatia che è stra generalizzata. è come dire "so che il nano ruba ed è un criminale, ma lo voo lo stesso, tanto anche se voto qualcos'altro non arriva all'8%" oppure "sono contrario al no dal molin ma tanto non cambia niente" ecc.
non hanno bisogno d'indottrinarci, l'hanno già fatto....
ps comunque io sarei rimasta in chiesa, avrei aspettato la fine della messa e mi sarei messa a discutere con parroco e fedeli (o ho detto una stronzata??? apparte che nemmeno mi ricordo com'è fatta una chiesa )

per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
...di verità...di umanità...
(F. De Andrè)

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