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Energia e Ambiente : Api e nicotinoidi
Inviato da Redazione il 19/9/2008 8:28:06 (10238 letture)

di C. Andrea Eremita

La natura, nel corso del tempo, può permettersi di rinunciare ad alcune specie animali. È naturale che alcune forme di espressione della vita lascino il posto a nuove forme, così come è naturale che un uomo nel corso del tempo maturi e crei nuove idee. Ma al presente stadio evolutivo la natura non può permettersi di perdere le api. Le api sono un fondamentale pilastro della vita su questo pianeta. Senza le api la natura è come un’automobile che perde una ruota: fa ancora qualche metro e poi, senza controllo, si schianta. E con essa si schianta anche il suo passeggero privilegiato, l’uomo, con tutte le sue idee, vecchie o nuove che siano.

Le api sono responsabili dell’ 80% delle impollinazioni entomofile, ovvero quelle che per la fecondazione dei fiori necessitano dell’attività pratica di un insetto. La differenza che c’è tra un’ape e qualunque altro insetto impollinatore sta nel fatto che quest’ultimo opera in modo occasionale. Al contrario madre natura ha conferito all’ape caratteristiche anatomiche e un temperamento tale da trasformarla nel più specializzato e professionale degli operai.

Da un altro punto di vista, il 30% di tutto ciò che finisce nel piatto dell’uomo avviene per conseguenza diretta dell’impollinazione di un ape. Nessun altro animale può vantare una incidenza così alta. Mele, pere, mandorle, agrumi, pesche, kiwi, castagne, ciliege, albicocche, susine, meloni, cocomeri, pomodori, zucchine, soia, girasole e colza dipendono decisamente dalle api. Ma esse sono anche fondamentali nell’allevamento di animali per effetto dell'azione impollinatrice che svolgono nei confronti delle colture da foraggio, come l'erba medica ed il trifoglio.

Per queste ragioni qualunque segnale di malessere o malattia delle api dovrebbe essere registrato dall'uomo ...

... e dalle Istituzioni con il massimo dell’attenzione. Qui non si tratta di salvare un minuscolo moscerino dell’Amazzonia la cui incidenza nella biosfera la natura può facilmente supplire; qui si tratta di un essere da cui dipende la nostra stessa vita terrena. Ma così non é.

Le morie di api che hanno coinvolto l’intero pianeta nel corso degli ultimi anni sono impressionanti e non risparmiano nessuna latitudine. In Germania, sulla base di sette anni, si registrano perdite medie annue del 25%. In Gran Bretagna dal 10 al 12%, ma con una netta impennata l’anno scorso. In Francia l’annus horribilis è stato il 2006, con perdite del 50%. Per quanto riguarda gli Stati Uniti si parla senza sofismi di collasso: le colonie di api sono passaste dai 5 milioni degli anni Quaranta, ai 2 milioni del 1989, tutto ciò unitamente ad una drastica diminuzione di tutti gli animali pronubi, come uccelli, pipistrelli, coleotteri, vespe, calabroni, farfalle e falene. Questa crisi annunciata nel 2004 ha aperto per la prima volta la strada all’importazione di api straniere, sia per la produzione del miele, sia per il servizio di impollinazione (qualcuno deve per forza impollinare le immense distese di mandorli della California). Le cause più palesi immediate di queste morie sono da addebitarsi naturalmente all’inquinamento, alla varroa e più di recente al CCD.

CCD è l’abbreviazione di Colony Collpase Disorder. In questo caso, alveari apparentemente sani popolati da decine di migliaia di api, si ritrovano spopolati e allo stremo nello spazio di brevissimo tempo. Diversamente da altre avversità, le api morte non si ritrovano dentro l’arnia, bensì fuori, nei campi. È come se avessero perso la via del ritorno e per questo motivo, lontano dalla regina e dal calore della propria colonia, muoiono. Inizialmente tale fenomeno è stato messo in relazione con l’inquinamento elettromagnetico generato tendenzialmente dalle antenne della telefonia mobile; invece, più di recente, una serie di sperimentazioni hanno messo in evidenza un chiaro legame tra questo fenomeno e una serie di insetticidi in uso dagli anni 80 e sempre più diffusi.

Si chiamano neonicotinoidi.

Questi insetticidi sono altamente sistemici: il principio attivo, una volta assorbito dalla pianta, viene traslocato non solo sui germogli in fase di crescita, ma anche sui fiori dove api ed insetti vanno a bottinare. Tali agenti chimici agiscono poi a livello del sistema nervoso dell’insetto e bloccano il passaggio degli impulsi nervosi con la conseguente perdita dell’orientamento e morte degli insetti.

Nel 2006, in Francia, in seguito alla moria eccezionale a cui si accennava, i neonicotinoidi sono stati messi fuori commercio (fu uno dei primi provvedimenti di Sarkozy). In Germania, dove la Bayer produce il Gaucho, otto contestati pesticidi sono stati sospesi in seguito a perdite del 30, 40% nell’inverno 2007 / 2008.

E in Italia, patria dell’apis mellifera ligustica, un’ape dalle caratteristiche eccezionali e per questo esportata in tutto il mondo?

L'Unaapi (Unione Nazionale Associazione Apicoltori d'Italia) ha contato 40.000 alveari spopolati a inizio aprile in Pianura Padana. Anche queste morìe, come quelle avvenute in Germania, si sono verificate al momento della semina del mais conciato (cioè trattato con neonicotinoidi). Un successivo aggiornamento ha portato a 50.000 gli alveari colpiti.

Questa è la testimonianza di un allevatore piacentino, Alberto Magnani, che nell’arco di un solo mese, nel 2007, ha perso quasi tutti i suoi alveari:

[...] Ora pienamente sconfortato dall’inatteso esito dell’avvelenamento, ma anche deciso a fare chiarezza ed inquadrare il mio caso nel panorama di morie generalizzate che ormai emerge chiaramente in tutta Italia, inizio a contattare vari operatori del settore: dalle associazioni di apicoltori, ai laboratori di analisi, ai colleghi professionisti ed inevitabilmente ancora all’INA.

Ne traggo un quadro desolante di interessi e divisioni che mi addolora approfondire.

In seguito a numerosi casi come questo, i primi di aprile una delegazione di apicoltori protestava davanti alla sede del Parlamento a Roma. Il governo di sinistra, poi scalzato, non fece niente. Attualmente, dopo le insistenze degli apicoltori e alcune interrogazioni parlamentari da parte dei Verdi (quello che rimane), il blando impegno del nuovo governo è quello di istituire una inchiesta sulla reale ragione di tali decimazioni, poichè nel quadro desolante di interessi e divisioni a cui accenna l’apicoltore, l’unica verità che emerge é che non c’é nessuna comprovata certezza che la reale causa di queste decimazioni sia imputabile ai neonicotinoidi. Infatti, per un eventuale bando di tali sostanze, si parla di un anno di tempo. Solo il Ministro della Salute Zaia, apicoltore hobbista che l’anno scorso ha perso tre dei tre alveari che possedeva, si impegna a sospenderne l’utilizzo.

Spesso si parla di distanza delle Istituzioni dalla vita reale del paese. Il politico appare sempre più come una figura astratta, che vive soltanto nelle luminescenze dell’ LCD e nelle piatte dichiarazioni che si consegnano alla stampa. Non solo c’è distanza, ma anche una vera forma di ritardo mentale ed operativo, che separa l’Istituzione da questioni ambientali urgentissime. Mentre il mondo abbandona le centrali nucleari perchè costose, perchè di grave impatto ambientale e perchè le riserve di uranio sono in rapido esaurimento, il nuovo governo pensa a costruirne delle nuove. Mentre il carbone viene abbandonato, si apre una nuova centrale nel Lazio. Non é questione di mancanza di denaro, ma di pura e semplice volontà e fiducia nell’operatività del singolo: per questo si preferisce costruire un costoso termovalorizzatore che brucia la monnezza di tutti, piuttosto che organizzare una raccolta differenziata “spinta” che ha come punto cardinale l’assunzione di responsabilità del cittadino. Per questo si preferisce puntare su una centrale nucleare, piuttosto che incentivare il fotovoltaico di cui ciascuno può disporre.

Tornando alle api e alla questione neonicotinoidi, mettere in relazione le blande parole dei politici con il fatto che l’Italia sia uno dei più grandi sversatori di insetticidi, e che un eventuale eliminazione dal commercio dei prodotti della Bayer, della Basf e della Syngenta, causerebbe attriti con le lobby del settore, è gioco facile su cui non voglio insistere.

Piuttosto, c’è da mettere in conto le responsabilità del puro e semplice contadino, il quale dovrebbe essere il primo a valutare la sanità dei prodotti che usa sul campo, così da tutelare ambiente, risorse ed anche il più importante dei suoi collaboratori: che non è nè il politico, nè lo scienziato e neanche l’agronomo, ma la pura, semplice e laboriosa ape.

C. Andrea Eremita

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
aeremita
Inviato: 19/9/2008 9:53  Aggiornato: 19/9/2008 9:53
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/12/2007
Da: Dolceacqua
Inviati: 211
 Re: Api e nicotinoidi
Per chi volesse approfondire la questione, e' da poco uscito per Mondadori il libro di Sylvie Coyaud "La scomparsa delle api".

deadbeef
Inviato: 19/9/2008 10:27  Aggiornato: 19/9/2008 10:27
Ho qualche dubbio
Iscritto: 29/12/2007
Da:
Inviati: 59
 Re: Api e nicotinoidi
grazie per l'articolo Andrea

Io_sono
Inviato: 19/9/2008 10:51  Aggiornato: 19/9/2008 10:51
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/4/2008
Da: Nürnberg
Inviati: 373
 Re: Api e nicotinoidi
Lo pubblico qui perchè non so dove farlo altrimenti... Nel caso la redazione mi cancelli il post, ma questo articolo lo dovete leggere per forza... Raccapricciante banalismo di terza categoria:
Non centra una beata cippa...
Ma leggetevi questo e i commenti successivi!!!!
http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/09/18/contro-il-cospirazionismo/
E sto fenomeno scrive su Repubblica....senza parole. sono veramente allibito pure dall´ignoranza della gente che commenta...
Di una banalità impressionante

ectobius
Inviato: 19/9/2008 10:54  Aggiornato: 19/9/2008 10:54
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/1/2007
Da:
Inviati: 205
 Re: Api e nicotinoidi
Ho sempre considerato Giorgio Bocca un giornalista molto attento e consapevole, ma ora cosa gli sta succedendo? Vi trascrivo alcune frasi da lui scritte sul "Venerdì di Repubblica di oggi: "... le croste continentali si spostano, le glaciazioni succedono alle desertificazioni [...] ma ecco lo stupore per i mutamenti anche minimi, la nevrosi dell'incerto [...] editoriali allarmanti perché si son viste meno api e meno mosche...".

infosauro
Inviato: 19/9/2008 10:55  Aggiornato: 19/9/2008 10:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/5/2008
Da: questo mondo (credo)
Inviati: 2376
 Re: Api e nicotinoidi
Io la butto lí da ignorante della materia:

Le api sono responsabili dell’ 80% delle impollinazioni entomofile

ok, ma, nel caso scomparissero, il loro posto non sarebbe preso da altri insetti che, trovando vuota quella nicchia, la occuperebbero?
Si potrebbe avere qualche delucidazione in piú sulla necessarietá dell'ape? In pratica perché l'ape é insostituibile?

Se la causa della scomparsa é un pesticida, l'evoluzione non dovrebbe fare la sua parte e garantire all'ape una versione a questo immune?

"It's just a ride"
William Melvin "Bill" Hicks, l'ultimo degli hippy, il primo dei complottisti (a comparire in TV).
Cassandra
Inviato: 19/9/2008 11:13  Aggiornato: 19/9/2008 11:13
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/5/2006
Da:
Inviati: 1551
 Re: Api e nicotinoidi
Domanda all'esperto:
ho letto nonsodove che le industrie biotech avrebbero pronto un bombo geneticamente modificato in grado di sostituire le api, ovviamente va pagato profumatamente a costoro.

C'è un fondo di verità? Si configurerebbe il complotto...

"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
nicoforca
Inviato: 19/9/2008 11:30  Aggiornato: 19/9/2008 11:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/4/2007
Da:
Inviati: 161
 Re: Api e nicotinoidi
Siamo nel complotto puro.
Come mai in Italia la materia dei pesticidi dipende unicamente dal ministero della sanità, secondo me un ministero altamente connivente corruttibile e permeato degli interessi dei farmaceutici, e non di quello dell'agricoltura come in Francia, dove se non altro tutti quanti hanno più a cuore l'impollinazione?

In quanto ai contadini, non mi farete mica credere che le api muoiono per le quantità dei piccoli contadini, specie in via di estinzione???

Certo starebbe a loro decidere, ma quei pochi che rimangono, i nostri vecchi, molti sono ignoranti, gli altri non li mettono, e visto che si sta riformando il latifondio in tutta la penisola a vantaggio di società holding trust finanziare, italiane (Zonin) o estere (miriadi di nomi dall'azionariato APPARENTEMENTE diffuso), IO ADDITEREI LORO NELL'IMPIEGO DEI PESTICIDI...

LORO e le ASL che promuovono i prodotti e fanno il lavaggio del cervello ai "contadini" per mettere i fitosanitari come li chiamano con i loro programmi fitosanitari...

Una domanda: VOI CHE DENTIFRICIO USATE???

Ah, allora non incriminate il povero vecchio talvolta ignorante contadino...

rumenta
Inviato: 19/9/2008 11:30  Aggiornato: 19/9/2008 11:57
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2006
Da: Repubblica di Genova
Inviati: 801
 Re: Api e nicotinoidi
ectobius:

sai chi è bocca, sì??

e allora di cosa ti stupisci......



"La verità dev'essere brutale, violenta, armata ed arrabbiata. Altrimenti soccombe."
rumenta
Inviato: 19/9/2008 11:57  Aggiornato: 19/9/2008 11:57
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2006
Da: Repubblica di Genova
Inviati: 801
 Re: Api e nicotinoidi
infosauro:

Io la butto lí da ignorante della materia:

Le api sono responsabili dell’ 80% delle impollinazioni entomofile

ok, ma, nel caso scomparissero, il loro posto non sarebbe preso da altri insetti che, trovando vuota quella nicchia, la occuperebbero?
Si potrebbe avere qualche delucidazione in piú sulla necessarietá dell'ape? In pratica perché l'ape é insostituibile?


ti cito dall'articolo:
La differenza che c’è tra un’ape e qualunque altro insetto impollinatore sta nel fatto che quest’ultimo opera in modo occasionale. Al contrario madre natura ha conferito all’ape caratteristiche anatomiche e un temperamento tale da trasformarla nel più specializzato e professionale degli operai.

inoltre non è così certo che possa comparire un altro insetto il quale, dall'oggi al domani, possa occupare la "nicchia" dell'ape....

Se la causa della scomparsa é un pesticida, l'evoluzione non dovrebbe fare la sua parte e garantire all'ape una versione a questo immune?

l'evoluzione non è cosa che avviene da un giorno all'altro, mentre le morie da insetticidi, sì.

Cassandra:

Domanda all'esperto:
ho letto nonsodove che le industrie biotech avrebbero pronto un bombo geneticamente modificato in grado di sostituire le api, ovviamente va pagato profumatamente a costoro.

C'è un fondo di verità? Si configurerebbe il complotto...


ho cercato un po' ma google non mi è stato amico.... non ho trovato nulla ma se poi saltasse fuori che esiste per davvero non mi stupirei più di tanto.
un'altra porcata da aggiungere alla lista....



"La verità dev'essere brutale, violenta, armata ed arrabbiata. Altrimenti soccombe."
CatOrcio
Inviato: 19/9/2008 12:29  Aggiornato: 19/9/2008 12:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/7/2008
Da:
Inviati: 109
 Re: Api e nicotinoidi
Spero di non essere troppo fuori tema, ma ho trovato una teoria interessante secondo cui tutto il grano di cui ci nutriamo deriva da mutazioni genetiche indotte tramite radiazioni. C'è chi sostiene che questa sia la principale causa dell'aumento dei casi di celiachia

http://www.celiachiablog.it/post/151/grano-ogm-e-celiachia-possibile

ed anche qui se ne parla

http://www.mednat.org/alimentazione/mutazioni_gen_grano.htm

rumenta
Inviato: 19/9/2008 12:57  Aggiornato: 19/9/2008 12:57
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2006
Da: Repubblica di Genova
Inviati: 801
 Re: Api e nicotinoidi
CatOrcio:

Spero di non essere troppo fuori tema, ma ho trovato una teoria interessante secondo cui tutto il grano di cui ci nutriamo deriva da mutazioni genetiche indotte tramite radiazioni.

non è una teoria.
se poi sia la causa della celiachia non saprei.



"La verità dev'essere brutale, violenta, armata ed arrabbiata. Altrimenti soccombe."
peonia
Inviato: 19/9/2008 13:14  Aggiornato: 19/9/2008 13:14
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Api e nicotinoidi
Checchè se ne dica e se ne rida...le scie chimiche potrebbero essere la CAUSA PRIMARIA della moria delle api, nonché di altre specie....fra cui l'uomo.
Quelli come il blogger che ho tristemente letto, al pari di Angela, Attivissimo, Cicap & Co., mi fanno pensare che quando questa cose saranno smascherate, perché prima o poi lo saranno, rimarranno inebetiti ed esterrefatti (se in buona fede!) o gli verrà un coccolone...

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
aeremita
Inviato: 19/9/2008 14:02  Aggiornato: 19/9/2008 14:02
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/12/2007
Da: Dolceacqua
Inviati: 211
 Re: Api e nicotinoidi
infosauro: ok, ma, nel caso scomparissero le api, il loro posto non sarebbe preso da altri insetti che, trovando vuota quella nicchia, la occuperebbero? Si potrebbe avere qualche delucidazione in piú sulla necessarietá dell'ape? In pratica perché l'ape é insostituibile?

In questo reame non accade come nel mondo degli umani che quando una cosca decade un' altra prende subito il posto con spaccio, prostituzione e pizzo. L'ape e' "troppo"specializzata in questo compito e pensare che altri insetti possano supplire tutto il suo lavoro e' impensabile. La raccolta di polline e nettare e' al centro di un intensissima attivita' collettiva che coivolge in primavera ed estate cinquantamila api per alveare. Il bombo o la farfalla che anch'esse suggono il nettare e impollinano, dopo il rifornimento se ne vanno a spasso perche' conducono vita solitaria o quasi. Le api no. Hanno a casa che le aspettano migliaia di bocche affamate.

infosauro: Se la causa della scomparsa é un pesticida, l'evoluzione non dovrebbe fare la sua parte e garantire all'ape una versione a questo immune?
L'impatto di tali sostanze e' troppo pesante perche' api ed insetti in genere possano metabilizzarlo. Poi non si tratta soltanto di un pesticida. E' solo l'ultimo di una lunga serie, la quale va ad assommarsi a tutti gli altri tipi di inquinamento gia' presenti. In questo senso l'ape e' un recettore finissimo. E' una vera ancella della natura.

aeremita
Inviato: 19/9/2008 14:23  Aggiornato: 19/9/2008 14:26
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/12/2007
Da: Dolceacqua
Inviati: 211
 Re: Api e nicotinoidi
Cassandra: ho letto nonsodove che le industrie biotech avrebbero pronto un bombo geneticamente modificato in grado di sostituire le api.

So di tentativi di spargizione di polline in USA con aeroplani, ma che non hanno funzionato.
Pero' ti dico una cosa interessante: la tradizione esoterica spiega che le api sono il frutto di una mutazione genetica attuata sullle vespe ideata non so quanti milioni di anni fa da grandissimi iniziati che desiderarono mettere accanto all'uomo una creatura che fosse di aiuto, di ispirazione e d'esempio lungo il suo cammino evolutivo. Aiuto: perche' miele, polline, propoli e cera sono delle sostanze dalle qualita' stratosferiche (la pappa reale la devo ancora un po' capire); ispirazione: perche' la sua laboriosita' non passa inosservata, cosi' come il suo spirito di sacrificio e la sua solarita'; esempio: per l'amore che regna dentro l'alveare, per il senso di responsabilita' che anima ciascuna, per essere tutte intrinsecamente votate al bene collettivo. Nell'ape c'e' veramente un sunto di tutto il molteplice bene che offre la natura.
Ora, questi signori del biotech, dopo essere stati complici di queste decimazioni, offrono un'alternativa. Ma quale moralita' avranno questi rambobombi? Quali ispirazinioni aliteranno sull'uomo? Di quali valori si faranno interpreti?

aeremita
Inviato: 19/9/2008 14:30  Aggiornato: 19/9/2008 14:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/12/2007
Da: Dolceacqua
Inviati: 211
 Re: Api e nicotinoidi
nicoforca: Una domanda: VOI CHE DENTIFRICIO USATE???

E' una provocazione del tutto sensata, la tua.
Comunque io intingo lo spazzolino nel propoli accuratamente diluito con acqua.

bodj
Inviato: 19/9/2008 15:29  Aggiornato: 19/9/2008 15:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 31/3/2008
Da: Germany
Inviati: 79
 Re: Api e nicotinoidi
Porto alcune testimonianze raccolte in Trentino:

- un apicoltore (ex presidente della relativa associazione) mi confermava drammatiche morie di api nell' ultimo decennio e in particolare gli ultimi anni.

- una dirigente formatrice di un noto Istituto Agrario del Nord-Est va ad incontro di aggiornamento a Monaco di Baviera. Stupefatta, scopre che la dose del tal pesticida viene usato a dose massima in Germania esattamente la metà che in Italia. Chiede conferma più volte di quanto sentito poi al ritorno all' Istituto informa i colleghi. Il giorno successivo si presentano nel suo ufficio il direttore della scuola e il responsabile vendite Italia della nota multinazionale chimico-farmaceutica interessata: "Lei signorina si occupi del SUO lavoro e non di altro!".

-------------------------
Un recente articolo interessante sotto di seguito.
Ad ogni modo esiste sempre un sinergismo aggravante (es. dalle radiofrequenze) rispetto ad una causa primaria ampaiamente studiata e confermata come nel caso di alcuni tipi di pesticidi circa la moria devastatrice delle api. Non è da escludere inoltre che vi sia stato aggiunto un ulteriore fattore ambientale aggravante per accellerare la crisi alimentare prossima ventura globale per finalizzare gli scopi dicerti ambienti eletti che conosciamo.

-----------------------------------

Fonte: CS-eXchange Research Group

http://rinf.com/alt-news/environmental-news/colony-collapse-disorder-debunked-pesticides-cause-bee-deaths/4168/
Colony Collapse Disorder Debunked: Pesticides Cause Bee Deaths
Wednesday, July 23rd, 2008
Discuss this report in the RINF forums >

By Heidi Stevenson | The great mystery of bee deaths has been solved. Colony Collapse Disorder is poisoning with a known insect neurotoxin. Clothianidin, a pesticide manufactured by Bayer, has been clearly linked to die offs in Germany and France.

Although the bee die offs that have occurred recently are more severe, there have been many in the past from the same and similar products. In North Dakota, a lawsuit is pending against Bayer for the loss of their bees in 1995, the result of spraying rapeseed with Imidacloprid. In 1999, the same product was banned in France for use as a seed dressing for sunflowers when they lost one-third of their hives after widespread spraying. In 2004, it was banned for use on corn. Recently, France refused to approve Bayer's request to sell Clothianidin.

Clothianidin and Imidacloprid are both members of a class of pesticides called neonicotinoids. They are well known as insect neurotoxins, especially with regard to bees. The spokesperson for the Coalition Against Bayer Dangers, based in Germany, stated, "We have been pointing out the risks of neonicotinoids for almost 10 years now. This proves without a doubt that the chemicals can come into contact with bees and kill them. These pesticides shouldn't be on the market."

Not a Surprise

That neonicotinoids are potent neurotoxins, especially in insects, is unsurprising. They were developed for precisely that purpose. Bayer says that their use is safe for bees, when used according to instructions. This involves using a glue that keeps the pesticides stuck to the seeds on which they're used.

There are many problems with this. Agribusiness corporations are known to evade anything that costs them money. The glue costs money. The equipment and personnel required to apply it costs money. More careful pesticide application to try to keep it from becoming airborne costs money. Obviously, both unscrupulous agribusiness farmers and unknowing small farmers — not to mention home gardeners — will, at least occasionally, not use the glue.

Even then, it's impossible to believe that a fair amount of these pesticides won't become airborne. Further, their residue will poison the soil. It will be passed on into foods, which means that insects will come into contact with it there.

Pharmaceutical Connection

Isn't it interesting that a major pharmaceutical manufacturer, Bayer, also makes a product that is a poison by design? Bayer is not an exception. Many, if not most, do business in both arenas. That alone should give pause for thought.

Here's a list of corporations — not expected to be complete — that profit in both pharmaceuticals and pesticides:

* American Home Products

* AMVAC

* Astra Zeneca

* Aventis

* BASF

* Bayer

* Dow Chemical

* Dupont Chemical

* Merck

* Monsanto

* Novartis

* Pharmacia

Is it an accident that most of Big Pharma also manufactures pesticides? Is there a connection between the two types of products? Do the pharmaceutical arms of these corporations profit on the illness caused by the pesticide arms? These questions are rhetorical. We'll let the reader decide.

Mythical Disease

Mike Adams has humorously shown with his Disease-Mongering Engine ((http://www.naturalnews.com/disease-mong…), which creates new diseases at the push of a mouse button, how easily phony diseases can be created to sell pharmaceuticals and fatten the pocketbooks of the medical world. The same technique has been used to cloak massive bee die-offs with an air of mystery.

Colony Collapse Disorder is a false name that serves to mislead the public into believing that there's a new, mystery disorder, probably something very complex, that needs tons of money to be thrown at it so that every possible angle can be studied. The reason is simple. By misdirecting the public, and apparently many professionals too, the real reason for bee die-offs is obscured.

This is very much like the misleading pseudoscience that supposedly debunks global climate change by giving a false impression that there is no consensus among scientists. By stirring pesticides into a mix of other supposedly possible causes, such as bacterial infections, fungal infections, and environmental stress, a false controversy is created. That results in precious time being wasted, while we really do move into a world without bees. At the same time, money is being thrown at scientists, who should know better, but being just as human as the rest of us, they're tempted.

Eventually, the real cause starts to become obvious, as is happening now in bee die-offs. However, the guilty party, the one making obscene profits by selling neurotoxic poisons that destroy the earth, launches a campaign of disingenuous lies, misdirection, and lawsuits to continue to sell their contaminants as long as possible.

Meanwhile, we're being told that we must prepare to live in a world without bees, as if it's inevitable. All because of Colony Collapse Disorder, a cleverly marketed nonexistent disease. We live in fear of the implications of no bees, when the real threat is poisons manufactured for the sole benefit of obscene profits.

How to Avoid These Pesticides

Neonicotinoids are used in agribusiness and home gardens. To help the reader avoid these products, we are providing their generic names, along with as many brand names as could be found.

The neonicotinoids include: acetamiprid, dinotefuran, clothianidin, imidacloprid, thiamethoxam.

Acetamiprid and dinotefuran are manufactured by many companies. Thiamethoxam is made by Syngenta. Only Bayer makes clothianidin and imidacloprid.

Brand names for imidacloprid include: Kohinor, Admire, Advantage, Gaucho, Merit, Confidor, Hachikusan, Premise, Prothor, and Winner.

Brand names for clothianidin include: Gaucho, Titan, Clutch, Belay, Arena.

Brand names for acetamiprid include: Assail, Intruder, Adjust.

Brand names for thiacloprid include: Calypso.

Brand names for thiamethoxam include: Actara, Cruiser, Helix, Platinum, Centric.

References

Guardian, "Pesticides: Germany bans chemicals linked to honeybee devastation", by Alison Benjamin, ((http://www.guardian.co.uk/environment/2…)

Wikipedia, "Imidacloprid", (http://en.wikipedia.org/wiki/Imidacloprid)

University of Florida, "Insect Management on Landscape Plants", (http://edis.ifas.ufl.edu/IG013)

Crop Protection Monthly, 31 January 2002, Issue 146, ((http://www.crop-protection-monthly.co.u…)

"Poison for Profit — What A Business Plan!", by Ashley Simmons Hotz

Institute of Science in Society, "Requiem for the Honeybee", by Professor Joe Cummins
About the author

* Heidi Stevenson, BSc, DIHom, FBIH
* Fellow, British Institute of Homeopathy
* Gaia Therapy (http://www.gaia-therapy.com)
*
* The author is a homeopath who became concerned with medically-induced harm as a result of her own experiences and those of family members. She says that allopathic medicine is the arena that best describes the motto, "Buyer beware."
*
* Iatrogenic disease is illness, disability, and death caused by medical practice. It is common, resulting in huge costs to society and individuals. It's possible - even common - to suffer an iatrogenic illness without realizing its source.
*
* Heidi Stevenson provides information about medically-induced disease and disability, along with incisive well-researched articles on major issues in the modern world, so members of the public can protect themselves.

Alcune ricerche sul tema:
GLOBAL RESEARCH
http://rinf.com/alt-news/environmental-news/colony-collapse-disorder-debunked-pesticides-cause-bee-deaths/4168/

peonia
Inviato: 19/9/2008 16:11  Aggiornato: 19/9/2008 16:11
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Api e nicotinoidi
articolo tratto dal quotidiano Il Manifesto: è un punto di
svolta nella questione “scie chimiche” per almeno due motivi. In primo
luogo, perché, per la prima volta, una testata di livello nazionale, cita
correttamente le chemtrails come concausa della moria delle api; inoltre
perché si è compreso che le irrorazioni chimiche, da alcuni ingenuamente
considerate solo una tattica diversiva, sono dannosissime. Si stanno
estinguendo, infatti, anche gli anfibi, le ostriche e molte specie
dell'avifauna. Di ciò renderemo conto, appena possibile.

Werner Wenning, presidente del Consiglio Direttivo della Bayer, dovrà
rispondere di un'accusa pesantissima davanti al tribunale di Friburgo: aver
invaso il mercato mondiale con pesticidi pericolosi che hanno causato e
stanno causando, una moria di massa delle api in tutto il mondo.

È una delle catastrofi ecologiche che più preoccupano gli scienziati: le
api, infatti, sono preziosissime per l'impollinazione di molti vegetali e
sono considerate vere e proprie sentinelle dell'ecosistema, tanto che gli
alti tassi di mortalità registrati ovunque, negli ultimi anni, possono avere
ripercussioni pesanti su diversi settori dell'agricoltura. I pesticidi della
Bayer - insieme con le onde elettromagnetiche per la telefonia e le scie
chimiche e biologiche rilasciate nell'aria (metalli, batteri, virus) - sono
da dieci anni sul banco degli imputati. Adesso, anche formalmente.

La potentissima multinazionale tedesca, leader in più settori (salute,
agricoltura, polimeri, chimica) con vendite stimate oltre i 30 miliardi di
dollari l'anno, è stata denunciata ieri dalla Coalizione contro i pericoli
derivanti dalla Bayer (C.b.g.), un'associazione nata come iniziativa locale
nel 1978 e che oggi è attiva in quarantasei paesi del mondo
(www.cbgnetwork. org). L'ultima azione legale è stata possibile grazie alla collaborazione con gli apicoltori tedeschi del Baden-Wuerttemberg che, lo scorso maggio, hanno perso migliaia di alveari, in seguito all'accertata intossicazione con il pesticida clothianidina.

Secondo il Centro di ricerca sulle piante coltivate, 29 su 30 delle api
esaminate erano morte dopo essere entrate in contatto con la sostanza
incriminata che, insieme con l'imidaclopride, viene usata nella coltivazione
della rapa, della barbabietola da zucchero e del mais. I due insetticidi
vengono esportati in 120 paesi, con il risultato che la Svizzera si è
ritrovata con il 25% di api in meno e l'Italia, la Germania e la Francia con
metà delle api morte; in Francia, dove l'imidaclopride è vietata dal 1999 e
l'approvazione della clothianidina è stata appena respinta, in dieci anni
sono morte 90 miliardi di api, con un calo della produzione di miele attorno al 60%.
Il fenomeno si è registrato anche negli Stati Uniti con proporzioni
ancora più catastrofiche: 60-70% di api morte.

Harro Schultze, avvocato della C.b.g., è convinto che la Bayer gioca sporco.
«Il pubblico ministero - ha dichiarato - deve chiarire quali sono stati i
tentativi della Bayer di opporsi ad un bando dell'imidaclopride e della
clothianidina, in seguito alla sospensione di entrambe le sostanze in
Francia. Abbiamo il sospetto che abbia presentato studi difettosi per
sminuire il rischio di residui del pesticida nelle piante».

Philipp Mimkes, portavoce della C.b.g., ha chiesto che la multinazionale
ritiri dai mercati mondiali tutti i neocotinoidi come i due insetticidi in
questione. «I rischi - ha dichiarato - sono noti da più di dieci anni. Con
vendite annuali per quasi 800 milioni di euro, l'imidaclopride e la
clothianidina sono tra i prodotti più importanti della Bayer. Questa è la
ragione per cui si oppone alla proibizione del loro uso». I rassicuranti
studi della Bayer sui suoi prodotti sono stati rispediti al mittente anche
dall'Agenzia per la regolamentazione dei pesticidi del Canada. «Tutti gli
studi sul campo - si legge in una nota - sono stati trovati carenti sia
nell'impostazione sia nella conduzione e sono quindi stati considerati solo
come informazione aggiuntiva. La clothianidina può mettere a rischio le api mellifere ed altri impollinatori, se l'esposizione avviene attraverso il
polline ed il nettare delle coltivazioni avviate con semi trattati».

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
nartek
Inviato: 19/9/2008 16:56  Aggiornato: 19/9/2008 16:56
So tutto
Iscritto: 22/7/2006
Da:
Inviati: 9
 Re: Api e nicotinoidi
Ho la fortuna di vivere ancora in aperta campagna, inoltre al sud , anche se non siamo indenni dall'inquinamento...
Voglio portare la mia testimonianza in proposito, che seppur non basata su dati statistici , vorrà pur dire qualcosa , dato che ne sono testimone diretto.
Siamo da tempo diciamo sotto la campagna mediatica di alert in merito alla diminuzione delle api e alle conseguenze che ci aspettano.
Però io ho una esperienza contraria, assolutamente contraria, dato che nella mia tenuta negli ultimi anni e in special modo anno 2007 e odierno 2008 , le api sono aumentate considerevolmente e in modo evidentissimo.
A parte tutti i frutti che mi hanno intaccato , assolutamente dimostrabile è l'aumento dei nidi che ho trovato in giro nel mio campo. Parlo evidentemente di api allo stato brado e non in allevamento.
Posso senza dubbio affermare (anche se non le ho contate) che a "vista" in questa estate ho notato come minimo un aumento di tre volte rispetto al solito del numero di api nel mio ambiente.
E così pure per le campagne circostanti.
Ora potremo essere anche una eccezione, e godere di condizioni climatiche favorevoli, o essendo una zona ventilata gli insetticidi si disperdono piu' velocemente...non conosco le cause...ma se dovessi basarmi su cio' che percepisco personalmente dovrei concludere che le api sono in aumento.
Vorrà pur dire qualcosa , anche se in una zona infinitesima rispetto al resto del mondo.

vittmax
Inviato: 20/9/2008 0:37  Aggiornato: 20/9/2008 0:37
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/5/2006
Da: perugia
Inviati: 48
 Re: Api e nicotinoidi
Salve forse mi sfugge qualche cosa ma sull'articolo si parla di una riduzione della popolazione di api di un 25% e più all'anno ma allora in 4 anni già dovrebbero essere estinte la matematica non è un'opinione si dice.

"Il potere te lo danno le bugie.Grandi bugie per convincere il mondo a parteggiare per te.
Se riesci a far accettare a tutti, quello che in cuor loro sanno essere falso,
li tieni per le palle."

DAL FILM "SIN CITY"
Redazione
Inviato: 20/9/2008 0:45  Aggiornato: 20/9/2008 0:45
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Api e nicotinoidi
VITTMAX: "... sull'articolo si parla di una riduzione della popolazione di api di un 25% e più all'anno ma allora in 4 anni già dovrebbero essere estinte la matematica non è un'opinione si dice."

Lascio che sia Andrea a rispondere, ma suggerisco che forse lui intendesse il 25% di quelle esistenti, non del totale iniziale Tipo interesse semplice e interesse composto, tanto per capirsi.

(Nel qual caso le api, secondo il paradosso della tartaruga, non si estinguerebbero MAI).

ivan
Inviato: 20/9/2008 9:00  Aggiornato: 20/9/2008 9:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: Api e nicotinoidi
News:

Da http://www.teatronaturale.it/articolo/5559.html

Citazione:


Sospesi cautelarmente alcuni prodotti fitosanitari per tutelare le api
Il decreto ministeriale sospende l’utilizzo di thiamethoxan, clothianidin, imidacloprid e fipronil per la concia dei semi. Gli agricoltori non potranno utilizzare sementi trattate con questi principi attivi


aeremita
Inviato: 20/9/2008 9:19  Aggiornato: 20/9/2008 9:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/12/2007
Da: Dolceacqua
Inviati: 211
 Re: Api e nicotinoidi
Grazie ivan per la notizia che mi conforta e che inoltro a tutti gli interessati. Ma questo e' davvero solo un piccolo passo. Per quanto vengano messi fuori commercio quattro prodotti, mille ancora sono in circolazione. Finche' Rondrup e figli saranno sparsi sui campi nessuno puo' dormire sogni tranquilli. Inoltre, nel frattempo, altri prodotti sono stati messi in circolo senza alcuna reale precauzione. Una vera percezione a livello di Istituzione e di massa dell'impatto della chimica sul mondo naturale e' lungi da essere compresa. Anche per questo mi e' piaciuta la provocazione precedente di chi chiedeva che dentifricio usiamo. Siamo fuori dal mondo, e per questo siamo incatenati dalla chimica di cui i nostri corpi sono intrisi fino all'osso: tutto cio' compensato dal fatto di credere che siamo liberi, civili e tutte queste belle storie.
Comunque, se non altro, qualche cosa si muove.

rekit
Inviato: 20/9/2008 10:04  Aggiornato: 20/9/2008 10:04
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Api e nicotinoidi
@ Redazione:
se partiamo da un gruppo di 100 api che si riduce del 25% all'anno otteniamo che:

1) 100-25% = 75
2) 75-25% = 56.25
3) 56.25-25%= 42.18
4) 42.18-25%= 31.64
5) 31.64-25%= 23.73
6) 23.73-25%= 17.79
7) 17.79-25%= 13.34
8) 13.34-25%= 10.01
9) 10.01-25%= 7.50
10) 7.50-25%= 5.60
11) 5.60-25%= 4.20
12) 4.20-25%= 3.16
13) 3.16-25%= 2.37
14) 2.37-25%= 1.78 >>>>>(meno di 2 individui=estinzione)

in 14 anni risulterebbe impossibile la riproduzione.
non so che tipo di matematica usino le tartarughe....

fefochip
Inviato: 21/9/2008 0:41  Aggiornato: 21/9/2008 0:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Api e nicotinoidi
prego l'autore del'articolo ,la redazione e tutti noi di non usare piu questa parola come se fosse italiano :"monnezza".
Citazione:
.....un costoso termovalorizzatore che brucia la monnezza di tutti.....

NON è ITALIANO

è a dir poco irritante trovare da ogni parte ignoranza crassa che continua a parlare di "monnezza" di qua e scrivere "monneza" di là.
sui giornali ,in televisione in internet .....

tutti dicono "monnezza" .

non ce la faccio piu un conto è lo scherzo ,un conto è la parolaccia voluta ,la bestemmia ,il dialetto scherzoso ...ma qui non se ne può più ...
la parola IMMONDIZIA è STATA SOSTITUITA CON "MONNEZZA"

mi chiedo quindi : chi scrive "monnezza" lo fa per scherzo o non sa o si è dimenticato che la parola in italiano è immondizia?

p.s. e poi per pietà non ditemi che sono l'unico che ha notato questa cosa o/e gli da fastidio

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
MaxFico
Inviato: 21/9/2008 8:51  Aggiornato: 21/9/2008 8:51
Ho qualche dubbio
Iscritto: 2/6/2004
Da: Cupramontana
Inviati: 57
 Re: Api e nicotinoidi
Saluti a tutti, oltre ad essere un iscritto a luogocomune da lungo tempo, ho anche una piccola azienda agricola con circa una cinquantina di famiglie di api.
Premesso che mi trovo nelle Marche, in collina, in una zona ricca di vigneti dove probabilmente non si fa un largo uso dei succitati pesticidi, devo dire che la mia esperienza diretta non è poi così negativa.
Ho notato che negli ultimi anni, nonostante svariati problemi sanitari, quali la varroa o anche virosi, orfanità delle famiglie, peste americana etc., sono riuscito a mantenere invariato il numero complessivo di alveari. Questo essenzialmente in virtù della sciamatura che ogni anno, in primavera, permette alle api di moltiplicarsi e di creare nuove famiglie.
Posso dire che fino ad oggi la vitalità e l’adattabilità delle api è riuscita a sopravvivere agli innumerevoli problemi ambientali che indubbiamente ci assillanno.
Resta da chiedersi fino a quando riusciranno a farlo…
Massimiliano

il tragitto è sempre più interessante della meta
aeremita
Inviato: 21/9/2008 9:41  Aggiornato: 21/9/2008 9:41
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/12/2007
Da: Dolceacqua
Inviati: 211
 Re: Api e nicotinoidi
...monnezza qui monnezza la'
hey, fefo, il tuo chip non ha colto la mia ironia

fefochip
Inviato: 21/9/2008 11:25  Aggiornato: 21/9/2008 11:26
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Api e nicotinoidi
Citazione:
...monnezza qui monnezza la' hey, fefo, il tuo chip non ha colto la mia ironia


non c'è nessuna ironia .
sono disgustato dall'imperante ignoranza di alcuni e dal "copia e incolla" di altri
riguardo al termine "monnezza" che NON è italiano .
il problema appunto è che citandolo nel contesto non c'è nessuna vena "ironica" o dialettale o altro che la può giustificare la presenza costante di questo termine nei media e anche qui su internet.
in italiano si scrive "immondizia" e non "monnezza".

non capisco tra l'altro che ironia non avresti colto nelle mie parole.
il mio è solo un appello a non trasformarci in pappagalli che ripetono parole sbagliate sentite da altri...per un solo motivo :se si ripetono parole sbagliate di altri vuol dire che ripetiamo anche i concetti senza il filtro del pensiero e ciò è molto piu grave di un errore di italiano e la dice lunga sulla nostra "capacità critica"

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
laRobi
Inviato: 22/9/2008 11:59  Aggiornato: 22/9/2008 11:59
So tutto
Iscritto: 22/9/2008
Da:
Inviati: 1
 Re: Api e nicotinoidi
Ciao a tutti.
Ho un meraviglioso amico che mi ha fatto scoprire questo posto e gliene sarò per sempre grata.
E' la prima volta che scrivo perciò chiedo scusa fin da subito se combino qualche pasticcio...

Duuunque... io vivo in collina, sono fuggita dalla città e ne sono felice. Ho le api e sono iscritta all'associazione apicoltori della mia città cioè Bergamo. Per quanto possa valere la mia esperienza la situazione è VERAMENTE allarmante. Lo scorso anno ho perso 5 arnie su 8 e gli apicoltori bergamaschi non hanno avuto molta più fortuna, compresi quelli di notevole entità numerica. Infatti in primavera, cioè in momento in cui si possono acquistare sciami/famiglie noi piccolissimi hobbisti abbiamo avuto davvero difficoltà a reperirne perchè le poche disponibili erano state tutte prenotate... insomma è stata proprio una corsa all'accaparramento....

Quest'anno non so... per quanto riguarda le mie apine cerco di coccolarle il più possibile anche se ne ho persa ancora una e per un'altra ho dovuto acquistare la regina nuova... quando ricominceranno le riunioni in associazione mi informerò riguardo agli altri, per avere la situazione nella bergamasca...

Ci tenevo a specificare in riguardo alla "matematica delle tartarughe" e al fatto che perdere il 25% di api all'anno significa dopo tot anni non averne più... non è così... la matematica delle api prevede che ogni anno un numero x di arnie sciamino (cioè lo sciame si divide in due con due regine, uno rimane nell'arnia e l'altro esce) perciò l'apicoltore recuperando gli sciami aumenta il numero di arnie... in questo modo... si recupera l'x%, si perde il 25% ma le arnie non arrivano mai a zero.... oddio mi rendo conto che non mi sono spiegata in modo molto chiaro... sarà l'emozione di intervenire qui per la prima volta.

Roberta.

_gaia_
Inviato: 23/9/2008 18:05  Aggiornato: 23/9/2008 18:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/2/2006
Da:
Inviati: 1460
 Re: Api e nicotinoidi
Volevo solo ringraziare aeremita per avere riproposto questo argomento, e quanti stanno portando la propria testimonianza, anche se 'piccola' (locale), inoltre dare un caloroso benvenuto a Roberta

Per quanto riguarda me, che non ho arnie ma ho sempre vissuto in campagna, ricordo che anni fa iniziai a notare un calo drastico e quasi improvviso di farfalle (tornate da poco, ma davvero 'poca cosa' rispetto alle quantità e varietà di anni fa), per non parlare di altri insetti come lucciole e coccinelle.. sparito quasi tutto il comparto di insetti 'buoni', così come i pipistrelli che tanto bene farebbero all'agricoltura; da qualche tempo avevo poi notato come api e vespe si facciano vedere molto più di rado. Qualcuno ricorda il libro "Primavera silenziosa"? E' del '62. Preannunciò tutto questo.

Penso che le nostre diverse esperienze personali dipendano molto dal tipo di agro-paesaggio che ci circonda: un conto sono i coltivi intensivi della pianura padana, un altro conto sono i vigneti sulle colline marchigiane, un altro ancora i frutteti in qualche zona interna del Meridione o piuttosto in una vallata alpina.. Sono situazione diverse, l'uso intensivo di pesticidi in un caso è diverso che nell'altro, anche se personalmente ritengo che i pesticidi siano un fattore determinante ma non unico per questo 'collasso mondiale' delle api.

PS: per chi pensa sia troppo 'complottista' vedere un nesso tra l'attuale situazione e qualche insettone ogm che aspetta solo di essere piazzato sul mercato.. questa notizia chiarisce che non sarebbe la prima volta:
http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.1670.7

edit per esser più precisi: non sarebbe la prima volta che si 'complotta' per fare in modo che un territorio abbia bisogno di prodotti ogm, intendo. Finora non mi risulta che si sia complottato per immettere un insetto ogm in agricoltura, comunque il meccanismo di base è quello.

nicoforca
Inviato: 25/9/2008 14:43  Aggiornato: 25/9/2008 14:43
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/4/2007
Da:
Inviati: 161
 Re: Api e nicotinoidi
Forse tu ignori l'importanza dei dialetti nella nascita evoluzione e arricchimento della nostra linga, e sicuramente utilizzare un termine dialettale è molto meglio di tutti gli anglicismi che dobbiamo subire ogni giorno.
Io il termine monnezza lo utilizzo per parlare della crisi rifiuti in campania, crisi che come vedrai ben presto tende a espandersi in tutta italia pertanto si può espandere anche l'uso del termine monnezza.
per il resto il tuo tono mi sembra avere una sorta di accento totalitario completamente fuori luogo.

Curati la tua rigidità mentale

Linucs
Inviato: 28/9/2008 22:48  Aggiornato: 28/9/2008 22:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Api e nicotinoidi
La natura, nel corso del tempo, può permettersi di rinunciare ad alcune specie animali. È naturale che alcune forme di espressione della vita lascino il posto a nuove forme, così come è naturale che un uomo nel corso del tempo maturi e crei nuove idee.

Notare il paragone.


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