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11 settembre : 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Inviato da Redazione il 26/9/2008 10:09:25 (10867 letture)

di Pino Cabras

Un dibattito sull’11 settembre 2001, sette anni dopo? Il giornalismo di oggi non lo può tollerare.

Disobbedisci al tabù? E io ti licenzio in tronco, parbleu!

Hai solo il tempo di portarti via lo scatolone con le tue robettine, come i mesti neo-disoccupati della Lehman Brothers. Non importa se la tua TV è decapitata. È successo a un paio di giornalisti di «France 24», la “CNN francese”. Non due giornalisti qualsiasi, come vedremo.

I due sono Grégoire Deniau, direttore dell’informazione di «France 24», e Bertrand Coq, redattore capo della stessa rete. In Italia i loro nomi non dicono molto, ma oltralpe sono noti come autori di grandi inchieste, eccellenti inviati di guerra, cronisti capaci di indipendenza. Entrambi hanno vinto il premio Albert Londres, una sorta di “Pulitzer francese”.

La loro credibilità ha contribuito al lancio di «France 24», l’emittente internazionale tanto voluta dall’allora presidente Jacques Chirac, finché, nel febbraio 2008, Christine Ockrent, un’altra vecchia volpe del giornalismo transalpino, non è diventata amministratrice delegata di «France Monde», la holding che controlla «France 24» e altri canali.

Si dà il caso però che Christine Ockrent sia anche moglie del ministro degli esteri francese Bernard Kouchner, ...


... con il quale condivide un forte slancio mirante a riportare Parigi nell’ovile della Washington neoconservatrice.

Lo scorso giugno Ockrent era anche presente all’annuale riunione del gruppo Bilderberg, la riservatissima conferenza che riunisce la ‘crème de la crème’ delle classi dirigenti che dominano le due sponde dell’Atlantico.

Il nuovo corso dell’Eliseo riconverte totalmente le autonomie praticate per decenni da De Gaulle, Mitterrand e Chirac. Gli intellettuali organici dell’era Sarkozy, come la Ockrent, si adeguano alla nuova missione: riallineare l’informazione su onde più affini alla “rivoluzione neocon” d’oltreoceano.

La posizione di Deniau e Coq traballava già prima del dibattito televisivo incriminato. Non tanto perché sulla redazione incombesse ormai una vera primadonna (per anni mezzobusto del tg serale), quanto perché da parte loro, anni fa, erano giunti grossi dispiaceri a carico del dottor Kouchner. Molto grossi.

Coq in particolare nel 2000 aveva scritto “Les tribulations de Bernard K. en Yougoslavie ou l’imposture humanitaire”, un libro durissimo che smascherava l’attuale inquilino del Quai d’Orsay, visto come consapevole strumento di un progetto di dominio statunitense sui Balcani, dentro un disegno ad ampio spettro: lui, Kouchner, a coprire il campo della cosiddetta “ingerenza umanitaria”; l’UCK e gli altri tagliagole jihadisti a fare invece il lavoro sporco (erano gli stessi anni in cui Osa-ma bin La-den esibiva un passaporto bosniaco con i timbri a posto).

Il pretesto per mandare via i due giornalisti di punta è stato il dibattito sull’11 settembre. Inutile cercare le immagini della tavola rotonda nell’archivio del sito di «France 24». A differenza di altre trasmissioni, non se ne conserva traccia. Si può però trovare su altri siti. Tra l’altro, non è stato nemmeno un dibattito alla pari. I difensori delle versioni ufficiali dell’11/9 erano quattro, il critico solo uno, continuamente interrotto dagli altri quattro e anche da Sylvain Attal, conduttore del programma. Il titolo della trasmissione era a sua volta molto sbilanciato, e non certo a sfavore della versione ufficiale: “11/9, il mito del complotto”. Attal aveva perfino esordito così: «Qui non si tratta di equiparare le ‘teorie del complotto’ al rapporto della Commissione d’inchiesta».

Eppure, niente. Non poteva bastare. I tabù non si profanano, e basta.

L’editore ha lamentato che il dibattito era stato inserito a sua insaputa. Non si può. «Colpa professionale» è la sommaria giustificazione ufficiale con cui è scattato il licenziamento in tronco di Deniau e Coq. I passi di "Bernard K." saranno ora più rilassati. E anche le corsettine di Sarkozy fuori dell’Eliseo saranno più distese, lungo un panorama mediatico sempre più ‘normalizzato’.

La prima grande voce francese critica sul racconto dell’11/9, Thierry Meyssan, vive ormai esule in Libano.

Negli anni di Chirac, pur bersagliato da critiche e inchieste feroci di Meyssan, il presidente in persona aveva nondimeno assicurato un’alta protezione al giornalista, già soggetto a minacce molto concrete. La ‘liberté’, se è vera, tutela i dissidenti. Chirac ha mostrato di credere a un principio fondante della ‘République’. Meyssan non ha mancato di esprimergli gratitudine.

Con Sarkozy cambia tutto. Nessuna protezione per il fondatore della «Rete Voltaire», anzi. I messaggi che riceve sono di segno opposto. Meyssan non è al sicuro in nessun paese NATO. Il termine ‘dissidente’, con tutto il suo sapore da Cecoslovacchia anni settanta, è da rispolverare qui ed ora, in Occidente. I porti sicuri diminuiscono.

Esagero, forse? Può darsi. Ma i segnali, solo per rimanere al caso francese, sono pesanti e congruenti. Prendete per esempio l’attore e autore satirico Jean-Marie Bigard. Il 7 settembre 2008, durante una trasmissione radio a «Europe 1», ha argomentato contro la versione ufficiale dell’11/9, citando film, documentari, libri, tesi di specialisti. Dichiarazioni insomma non “pour parler”, ma legate a un prolungato ed evidente percorso di apprendimento.

Apriti cielo! La fustigazione dei media è stata così univoca e spietata, a partire dal “progressista” «Libération» (proprietà Rotschild), che appena il 9 settembre Bigard dichiarava contrito alle agenzie: «chiedo scusa a tutti per quanto ho detto venerdì durante la trasmissione di Laurent Ruquier a “Europe 1”, non parlerò mai più degli eventi dell’11 settembre; non esprimerò mai più dei dubbi, sono stato trattato da revisionista, cosa che evidentemente io non sono». Un tipico cerimoniale di autocritica sotto pressione.

Poi Bigard è stato capace di venir meno alla promessa, per fortuna della libertà di parola, ma i cannoni sono sempre puntati contro chi manifesta il Grande Dubbio dell’11/9.

Qualche mese fa anche l’attrice francese Marion Cotillard, premio Oscar 2008, aveva dovuto faticare oltremisura per contestualizzare le sue frasi scettiche sull’11/9 “ufficiale”.

Il brutale licenziamento di Coq e Deniau non è stato però l’unico caso eclatante della resa dei conti mediatica in corso a Parigi. Il 12 agosto 2008 il benservito è toccato al giornalista Richard Labévière, uno specialista di Medio Oriente per la rete RFI, un’altra emittente del polo televisivo spadroneggiato da Christine Ockrent. Anche qui il licenziamento in tronco ha trovato una giustificazione occasionale superbamente pretestuosa: l’accusa a Labévière è di non aver avvisato la direzione della radio dell’intervista al presidente siriano Bashar al-Assad registrata a Damasco e trasmessa il 9 luglio da TV5 e il 10 luglio da RFI, pochi giorni prima della visita ufficiale di al-Assad in Francia su invito di Sarkozy.

Labévière a suo tempo era stato anche autore di uno scoop clamoroso, assieme alla giornalista Alexandra Richard di «Le Figaro». Rivelò infatti che appena due mesi prima dei mega-attentati sul suolo USA, dal 4 al 14 luglio 2001, Osa-ma bin La-den, gravemente ammalato, sarebbe stato curato in un reparto VIP dell’ospedale americano di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Durante il soggiorno in ospedale, oltre alle visite di molti maggiorenti sauditi, Osa-ma avrebbe ricevuto anche quella del rappresentante locale della CIA. Una notizia bomba, in totale controtendenza rispetto alla lettura del ruolo di al-Qa-‘ida nell’11/9. Una notizia cui la Francia di Chirac dava segno di credere. Altri tempi.

Richard Labévière era uno di quegli ostinati cronisti che quando parlavano della capitale di Israele dicevano ancora Tel Aviv e non Gerusalemme, ricevendo in cambio pubbliche reprimende dell’ambasciatore israeliano, di solito efficaci per farlo spostare da un programma visibile a uno meno visibile. Fino al licenziamento vero e proprio, stavolta per l’intervista al presidente siriano. «Colpa professionale», anche in questo caso.

Sui media francesi, per settimane, silenzio assoluto sulla notizia.

Tornando ancora indietro, ma non di molto, a luglio 2008 era stato licenziato su due piedi Maurice Sinet, in arte Siné, un disegnatore e autore di satira. Siné ha 80 anni, e ha una ben nota e lunghissima carriera di vignette satiriche. Le sanzioni però arrivano oggi, guarda un po’. Sul settimanale satirico «Charlie Hebdo» (lo stesso che aveva ristampato in nome della libertà di espressione le vignette su Maometto del danese «Jylladen Posten») Siné aveva pubblicato una vignetta su Jean Sarkozy, figlio del Presidente francese. La caricatura satireggiava su una presunta conversione del giovane rampollo all’ebraismo. Il direttore, travolto dalla canea dei media che parlavano di “antisemitismo”, lo ha cacciato ‘ad nutum’.

Oggi l’ottuagenario vignettista ha ancora la mirabolante energia per lanciare a tamburo battente una nuova rivista satirica, «Siné Hebdo».

Ma il messaggio è arrivato forte e chiaro a chi ottantenne non è, e deve tenersi caro il posto in redazione.

Nei media della stagione sarkozyana il cerchio si chiude con forza.

L’azionista di riferimento di TF1 è Martin Bouygues, un intimo di Sarkozy (è anche padrino del figlio). Il patron della catena M6 è Nicolas de Tavernost, meno intimo, ma comunque schierato. Sul digitale terrestre investono i miliardari vicinissimi a Sarko: il finanziere Vincent Bolloré e Arnaud Lagardère. Quale sia il concetto di indipendenza giornalistica per il signor Lagardère, si è pregiato di comunicarlo egli stesso: «Che cos’è l’indipendenza in materia di stampa? È aria fritta. Prima di sapere se sono indipendenti, i giornalisti farebbero meglio a sapere se il loro giornale è perenne». [«Le Monde Diplomatique»]

Queste sono le tendenze in atto sui media in Francia, un paese che pure ha prodotto straordinari anticorpi contro l’omologazione informativa angloamericana.

La portata delle crisi internazionali in corso, nel secolo inaugurato dall’Evento dell’11 settembre, ammette sempre meno letture dissonanti agli occhi delle classi dirigenti e del loro specchio mediatico.

Se la stagione delle censure e degli ostracismi si accelera impetuosamente persino in Francia, l’allarme deve essere massimo per tutti gli altri luoghi che hanno generato meno anticorpi, come l’Italia.

Il crudo monito di Lagardère, al di là del suo uso intimidatorio, contiene una verità: la garanzia dell’indipendenza informativa è l’esistenza di una solida base organizzativa del medium di massa utilizzato.

Pino Cabras

Sul BLOG di Cabras l’articolo originale, con diverse clip video sull’episodio.

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
etrnlchild
Inviato: 26/9/2008 11:58  Aggiornato: 26/9/2008 11:59
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/10/2007
Da:
Inviati: 1200
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Aoh, mai una notizia buona...e' caduta pure la bastiglia .

Gli anticorpi ce li abbiamo al governo quindi a noi la cosa non tocca proprio

Comunque, guardando questi video noto sempre piu' spesso che la fisionomia delle parti contrapposte e' sempre piu' riconoscibile ed evidente.

Insomma anche senza sentirli parlare i complottisti e i contro-complottisti si distinguono immediatamente.

"Lo spirito del guerriero non conosce né il lasciarsi andare né il lagnarsi, né conosce il vincere o il perdere."
tibberio
Inviato: 26/9/2008 13:13  Aggiornato: 26/9/2008 13:13
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/12/2007
Da: Qui
Inviati: 450
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Una volta.....neanche tanto tempo fa....guardavo alla Francia come ad un baluardo per l´europa.....ma come cazzo hanno fatto i francesi a prendersi uno come quello?
Ah, gia´ dimenticavo! in Italia abbiamo gli Alter Ego.

La storia inizia e si ferma, va avanti e poi si perde e, in mezzo a ogni parola, quanti silenzi, quante parole sfuggono e svaniscono per non essere mai piu' ritrovate. (P. Auster)
italofranc
Inviato: 26/9/2008 13:24  Aggiornato: 26/9/2008 13:24
So tutto
Iscritto: 7/11/2004
Da:
Inviati: 25
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Si amici miei

confermo tutto. Io abito in Francia da molto tempo e confermo che qui non c'è piu' libertà di stampa. E si permettono pure di criticare i cinesi tutti i giorni. L'altro giorno i senatori socialisti hanno anche votato a favore dell'ocupazione dell' Afganistan.

Per questo ho deciso di ritornare in Italia per la mia pensione, tanto da punto di vista delle libertà è uno schifo sia di qua e di là.

Cari giovani, penso che dovreste programmare subito di un altro 68 prima che sia troppo tardi .

Italofranc

etrnlchild
Inviato: 26/9/2008 13:38  Aggiornato: 26/9/2008 13:38
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/10/2007
Da:
Inviati: 1200
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Noto anche che alcuni di questi capi di governo sono particolarmente nani.
Il prossimo incontro lo chiamerano G 7dwarfs+1.
Oggi m'ha preso male co sta fisiognomica...

"Lo spirito del guerriero non conosce né il lasciarsi andare né il lagnarsi, né conosce il vincere o il perdere."
Freeman
Inviato: 26/9/2008 13:39  Aggiornato: 26/9/2008 13:39
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 31/7/2006
Da: NiggahCity
Inviati: 2092
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
E c'è chi osa parlare di "dibattito" sull'11 settembre.
Certe "teorie" semplicemente non hanno diritto di cittadinanza, nel "democratico" occidente, è ovvio, e di 11 settembre si può parlare solo secondo la dottrina ortodossa fissata dalla congregazione della fede di Washington, e fatta fedelmente osservare da numerosi accoliti in tutto il mondo, come i nostri attiverrimi.
Forse è la prova più grande di tutte, a favore del complotto: occorre, infatti, un potere enorme per condizionare ed orientare TUTTI i grandi media occidentali TUTTI nello stesso senso, e per impedire che emerga un vero dibattito sulle cose che non tornano.
E per chi ha il potere di far saltare i grandi anchorman e newsmaker come cagnolini, cosa volete che sia l'organizzazione di un attentato come quello dell'11 settembre? Poco più che un dettaglio...

"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
DrHouse
Inviato: 26/9/2008 14:00  Aggiornato: 26/9/2008 14:02
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Citazione:
Noto anche che alcuni di questi capi di governo sono particolarmente nani.
Il prossimo incontro lo chiamerano G 7dwarfs+1.

Questa è la migliore che ho sentito ultimamente.
Se è tua, meriti davvero una standing ovation!

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
alexg
Inviato: 26/9/2008 14:04  Aggiornato: 26/9/2008 14:04
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/5/2006
Da: Sybar
Inviati: 179
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Io, invece, in questa notizia ci vedo un progresso.
Prima ridicolizzavano le teorie alternative sull'11 settembre, ora le attaccano con spietatezza.
Ancora qualche anno e saranno i tifosi del rapporto ufficiale ad arrendersi all'evidenza dei fatti.

Ci sono due errori che si possono fare lungo la via verso la verità...non andare fino in fondo, e non iniziare.

"Democrazia" è due lupi e una pecora che decidono ai voti cosa mangiare.
"Libertà" è la pecora ben armata che contesta il voto.
BlSabbatH
Inviato: 26/9/2008 14:10  Aggiornato: 26/9/2008 14:10
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Citazione:
Il termine ‘dissidente’, con tutto il suo sapore da Cecoslovacchia anni settanta, è da rispolverare qui ed ora, in Occidente.

pensiero unico, dogmi ideologici, propaganda, completa nazionalizzazione.
E' la nuova USASR che avanza.

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
audisio
Inviato: 26/9/2008 14:39  Aggiornato: 26/9/2008 14:39
Sono certo di non sapere
Iscritto: 29/4/2008
Da:
Inviati: 3471
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Black, scusa cosa intendi per completa nazionalizzazione?
Mi sembra che ormai la parola nazione sai utilizzata solo per
mascherare colossali free ride banditesche tipo la CAI in
Alitalia.
Per il resto, la sovranità nazionale è un ricordo del passato.
Comunque, è ormai chiaro che la dittatura globale è già un
dato di fatto, non solo in Italia (e questo è abbastanza evidente)
ma in tutta Europa.
Solo un esempio:
in Polonia, la maggioranza della popolazione è contro lo scudo stellare
ma non se ne fotte nessuno.

P.S.: a faccia come il culo 'sto Kouchner batte anche il nano pelato.

GgCc
Inviato: 26/9/2008 14:48  Aggiornato: 26/9/2008 14:48
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/7/2005
Da:
Inviati: 170
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Per quanto riguarda il " grande" Sarkozy bisogna leggersi quest'articolo su Disinformazione.it ( http://www.disinformazione.it/sarkozy.htm). Si vede un bel quadretto familiare... mafia corsa, CIA, matrimoni d'interesse... Anche la nostra Carla Bruni ne esce con ossa rotte... Ma sulla questione 11 Settembre e l'impossibilità di fare una critica alla versione ufficiale siamo d'accordo, il problema piuttosto per i neo-con è che su quelle bugie hanno fatto due guerre e si stanno preparando a farne altre. L'unico modo per giustificare queste continue guerre è quello di spaventare continuamente ( qualcuno si ricorda il " Ministro della Paura" fatto da un certo comico italiano?). Il problema principale qual'è? Che qualcuno rompa l'incantesimo, ricordando, citando, insomma applicando il modello di Socrate ( si proprio lui, la cui colpa era principalmente dovuta al fatto che interrompendo il discorso ripetuto a memoria degli interlocutori, chiedeva sempre: perchè? chi? dove? quando? come?). Bisogna impedire a qualunque costo, come in Francia, l'effetto spiazzamento, il " singhiozzo", per così dire, della versione ufficiale. Esempio: " Bin Laden è con certezza la mente dietro i fatti dell'11 Settembre, non ci sono dubbi!!!!", basta dire: " Può essere così gentile da farmi leggere il " Libro bianco" di Colin Powell su quei fatti? Non riesco a trovarlo da nessuna parte, lei di sicuro ne ha una copia, vero? Me ne può dare una copia gentilmente". Questo è il problema. L'effetto " singhiozzo"...

spettatore
Inviato: 26/9/2008 15:08  Aggiornato: 26/9/2008 15:08
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/11/2004
Da:
Inviati: 883
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Diceva Gandhi: "Prima ti ridicolizzano, poi ti attaccano, poi tu vinci".
Ben venga quindi la Fase 2 e che passi presto, in attesa della Fase 3.


Lo spettatore

Citazione:
Non metterti a discutere con un idiota. La gente potrebbe non accorgersi della differenza.
cherubino
Inviato: 26/9/2008 15:26  Aggiornato: 26/9/2008 15:27
Mi sento vacillare
Iscritto: 1/6/2006
Da: Haute-Normandie
Inviati: 430
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Tristissimo articolo.

Mi conferma tutto quello che sospettavo su Sarkozy e Kouchner, e che dentro di me speravo non fosse vero.

Da oggi non vedo più tutto grigio, vedo nero. La krisis è alle porte.

illupodeicieli
Inviato: 26/9/2008 15:28  Aggiornato: 26/9/2008 15:28
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/1/2005
Da:
Inviati: 323
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Non è proprio OT ma stamattina a Radio Capital Vittorio Zucconi in merito all'osservazione di un ascoltatore circa l'invio di 4 tornado in Afghanistan, ha sostenuto che la guerra in Afghanistan è giusta perchè lì si annida il terrorismo. E che sappiamo bene che i tornado non vanno lì in missione di pace. Anche chi a parole si definisce progressista,e mi riferisco a giornalisti, poi alla fine è un leccapiedi ( e forse lecca anche altro) di chi gestisce e amministra la politica. Anche nei nostri dibattiti le domande sono sempre concordate e nelle conferenze stampa le famose domande inopportune non si pongono e quando lo si fa il Silvio di turno "mima ,con le mani,la sparatoria "verso il giornalista (da licenziare). E poi neppure risponde.

peonia
Inviato: 26/9/2008 17:20  Aggiornato: 26/9/2008 17:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Come stupirsi? D'altronde se non si crede che un complotto esista, ci si stupisce...ma è tutto perfettamente architettato e pianificato...
Consiglio di leggere l'articolo su Sarkozy su disinformazione.it, oppure qui:

Operazione Sarkozy
Come la CIA ha piazzato uno dei suoi agenti alla presidenza della Repubblica francese
di Thierry Meyssan – 12 settembre 2008 - http://www.voltairenet.org/article157210.html


...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
schottolo
Inviato: 26/9/2008 17:51  Aggiornato: 26/9/2008 17:51
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/7/2007
Da:
Inviati: 772
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
In un certo senso gli è andata bene..rispetto a molti altri che sono stati messi a tacere in modo molto meno "delicato"..

Linucs
Inviato: 26/9/2008 18:06  Aggiornato: 26/9/2008 18:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Eppure, niente. Non poteva bastare. I tabù non si profanano, e basta.

Ma se sono passati ben sette anni, allora il 9/11 è già storia: mi pare una giusta iniziativa contro i nuovi revisionismi. Non si tratta dunque di tabù bensì di difesa della Memoria delle Vittime del Terrorismo.

schottolo
Inviato: 26/9/2008 19:01  Aggiornato: 26/9/2008 19:01
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/7/2007
Da:
Inviati: 772
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Citazione:
Ma se sono passati ben sette anni, allora il 9/11 è già storia: mi pare una giusta iniziativa contro i nuovi revisionismi. Non si tratta dunque di tabù bensì di difesa della Memoria delle Vittime del Terrorismo.


Lo stesso terrorismo che prima dell'11 settembre è stato capace a mala-pena di piazzare una bomba in un garage..(con l'aiuto dell'FBI)
Qui si pretende che siano stati capaci di abbattere i grattacieli con gli aerei sospendendo(come minimo) un centinaio di leggi della fisica ..

dr_julius
Inviato: 26/9/2008 21:11  Aggiornato: 26/9/2008 21:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/8/2006
Da:
Inviati: 1637
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
In Francia non c'è più libertà, in Italia c'è solo il popolo delle libertà (ma la libertà poco si vede) e in Germania? non faranno i fannulloni?!?

Si stanno organizzando: in mancanza di poter punire giornalisti eroici che possano avere seguito, per ora arrestano i "presunti kamikaze" su un aereoplano...

Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
trotzkij
Inviato: 26/9/2008 23:30  Aggiornato: 26/9/2008 23:31
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Oramai lo dicono apertamente, la libertà d'informazione è un lusso che si poteva permettere l'impero vincente. Ma ora, questo impero, non vince più alcuna battaglia (solo un momentaneo trionfo, in quel della Somalia); quindi solo buone notizie, solo strepitose vittorie, virili e italiche, sui fronti di guerra. 1000 taliban uccisi in Pakistan, già s'inizia alla grande con la propaganda di guerra Luce-Style...
perciò incominciate a farvi l'abitudine: più notizie insulse e 'non-notizie', più simone venture e meno Riccardo Iacona, niente chiacchere sull'11 settembre, con Augias che invita Chiesa o Blondet... Scurdativillo, in TV solo tante Mare Carfagne che sollazzerano i più birichini pensierini dei futuri possibili premier...

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
Stefano
Inviato: 27/9/2008 0:46  Aggiornato: 27/9/2008 0:46
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/8/2004
Da:
Inviati: 344
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Passerò per maniaco, ma intanto in Russia (dove dell'11 settembre si discuteva criticamente sulla stampa fin dall'esordio)... http://www.lsdi.it/2008/09/16/tv-in-russia-%E2%80%9Cuna-seria-carenza-di-idee-%E2%80%9C/

Complimenti per l'articolo. E' proprio vero che l'Italia in Europa fa sempre da apripista... la Francia che ci derideva per Berlusconi, ora si sciroppa Sarkozy, qualcosa di decisamente peggiore.

robowsky
Inviato: 27/9/2008 9:05  Aggiornato: 27/9/2008 9:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/9/2008
Da:
Inviati: 37
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Concordo con il commento di AlexG.

Anche se questa notizia può sembrare scoraggiante, questo è un sintomo di paura: paura della verità.
E' un significativo passo avanti e non dobbiamo vedere nero se si verificheranno altre situazioni come queste.
Ricordatevi che l'indifferenza è il peggiore dei mali.
Questo tipo di notizie lasciano discutere la gente e sono estremante significative: piano piano l'opinione pubblica capirà.

Signori, non potete fare a botte in Centrale Operativa! Il Dottor Stranamore
edo
Inviato: 27/9/2008 9:08  Aggiornato: 27/9/2008 9:13
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Citazione:
Io, invece, in questa notizia ci vedo un progresso.
Citazione:
Prima ridicolizzavano le teorie alternative sull'11 settembre, ora le attaccano con spietatezza.
Citazione:
Ancora qualche anno e saranno i tifosi del rapporto ufficiale ad arrendersi all'evidenza dei fatti.


quoto, anche nella speranza che l'ultima frase si realizzi.
Credo che, nell'ipotesi che mccain perda, chi desidera mantenere lo status quo ha la sola chance di ottenere tale risultato mettendo "in scena" l'uccisione di wbush, con cui si otterrebbe la sospensione delle elezioni ed il passaggio di poteri al vicepresid.

Nel contempo è meglio, per prudenza nei confronti della libertà di pensiero tanto cara all'occidente trionfatore sulla barbarie nazista, mettere in atto la silenziosa inquisizione attraverso la quale colpire qualche "giornalista" per educarne duecento.

p.s. complimenti a Pino Cabras.

vittmax
Inviato: 27/9/2008 14:04  Aggiornato: 27/9/2008 14:04
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/5/2006
Da: perugia
Inviati: 48
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Che articolo , non me lo aspettavo che in francia stessero molto peggio di noi ,
a sentire certi personaggi qui in italia l'informazione è tutta di parte , inbavagliata e "semilibera" ora si viene a sapere che oltralpe patria della "libertè"
si caccia via senza tanti riguardi e per molto meno.
Da loro un mentana l'avrebbero crocefisso al biscione invece qui non si riesce a toglierselo dalle scatole.
(comunque ultimamente si è dato solo ai comici , sarà che in italia si fa così

saluti max

"Il potere te lo danno le bugie.Grandi bugie per convincere il mondo a parteggiare per te.
Se riesci a far accettare a tutti, quello che in cuor loro sanno essere falso,
li tieni per le palle."

DAL FILM "SIN CITY"
Aseptik
Inviato: 27/9/2008 21:28  Aggiornato: 27/9/2008 21:28
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/1/2007
Da: Messapia
Inviati: 139
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Vi consiglio questo interessante articolo
Non penso sia OT.

La politica è l’arte cortese di ottenere voti dai poveri e finanziamenti dai ricchi, promettendo di difendere gli uni dagli altri.
Oscar Ameringer
Paxtibi
Inviato: 28/9/2008 13:12  Aggiornato: 28/9/2008 13:13
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Canadian Politician forced to resign over 9/11 Conspiracy Remark

The Conservative Party today called for the resignation of Stéphane Dion’s extremist Manitoba candidate Lesley Hughes for writing an essay accusing Israel and America of complicity in the terrorist attacks on September 11, 2001.

“Canadians rightfully relegate 9/11 conspiracy theorists to the extreme ideological fringes of our society,” said Conservative candidate Rochelle Wilner. “They are also repelled by those who intentionally target the world’s only Jewish nation as a target of suspicion and scorn. These kind of extremist ramblings have no place in any mainstream political party and if Mr. Dion were any kind of leader, he would fire Lesley Hughes without delay.”

In the aftermath of the brutal terrorist attacks of September 11, self-styled journalist Lesley Hughes wrote an inflammatory article accusing the governments of the United States and Israel of having forewarning of, or being complicit in, the attacks that left 3,000 innocent people dead.

__________________________

Vi consiglio questo interessante articolo

Casualmente, in data 11 settembre, sul Pakistan Observer era apparso il qui tradotto articolo:

Guerra al Terrore: i fatti


La guerra degli Stati Uniti contro il terrorismo è in realtà una guerra sionista contro i musulmani nel mondo. In effetti è una Terza Guerra Mondiale che sta procedendo unilateralmente dal 1948, cioè dalla creazione di Israele. Da quando l'attuale governo democratico ha preso il potere, funzionari degli Stati Uniti sono accorsi in Pakistan per accertarsi che i capi del nuovo governo continuino il loro supporto nel raggiungimento degli obiettivi della guerra al terrore. Dal momento che non ci sono obiettivi dichiarati e gli obiettivi reali sono nascosti è necessario che noi li conosciamo. L'obiettivo ultimo e nascosto della guerra contro il terrorismo è di fare di tutti i paesi musulmani delle colonie degli Stati Uniti e di assicurarsi così le loro risorse naturali. L'altro obiettivo è di diffamare e ridicolizzare i musulmani e distorcere il concetto di Jehad. L'obiettivo finale sionista della guerra contro il terrorismo è di creare una giustificazione e quindi effettuare attacchi a La Mecca e a Madian e quindi compiere il sogno sionista della Grande Israele. I sionisti stanno usando gli Stati Uniti e la NATO per realizzare il loro obiettivo.L'ONU inoltre sta aiutando sotto tutti gli aspetti i sionisti.

Alcune delle domande più frequenti e le loro risposte sono:

• Qual è il ruolo di Al-Qaeda nella guerra contro il terrorismo?

Al-Qaeda è un'organizzazione fantasma. Sempre ammesso che esista, non ha mai avuto la capacità di distruggere il WTC nè era coinvolta nel 9/11. C'è un malinteso comune che tutti gli arabi sono musulmani (mentre tra gli arabi ci sono ebrei così come cristiani) e che un arabo non può essere un nemico dei musulmani. Una confessione recente da “Shaikh Saeed” (che si sostiene sia un capo di Al-Qaeda) su un canale televisivo privato ha reso assolutamente chiaro che lo scopo stesso dell'intervista fosse di diffamare i musulmani perché l'Islam non consente tali attacchi. Una persona o un'organizzazione che portano cattiva reputazione ai musulmani non può essere un loro amico ma soltanto un nemico. Così gli attacchi che si è sostenuto essere eseguiti dal fantasma Al-Qaeda hanno fornito agli Stati Uniti un'autorizzazione per intensificare ulteriormente gli attacchi ai paesi musulmani.

• Qual è il ruolo dei talebani nella guerra contro il terrorismo?

Si crede che i talebani stiano combattendo per liberare il loro paese. Ora hanno esteso la loro attività nel Pakistan creando molti rischi per la sicurezza. La maggior parte di loro sono ignoranti ed innocenti e non possono giudicare la sincerità dei loro capi poiché non è facile per un afgano comune conoscere la verità. Non sono ben consapevoli della strategia degli Stati Uniti e sono confusi sui loro sforzi. Attualmente c'è una guerra fra talebani e il governo afgano aiutato da Stati Uniti e NATO. Nelle parole di un capo della ANP: “La guerra degli Stati Uniti contro il terrore è in effetti una guerra contro i pashtun.” Da entrambi i lati gli afgani vengono uccisi. L'obiettivo degli Stati Uniti è di polverizzare completamente gli afgani poiché sono l'unica nazione che nonostante la relativo mancanza di risorse sta provando a mettere una certa resistenza contro il successo degli obiettivi sionisti.

I talebani sono incolpati di tutti gli attacchi suicida in Pakistan benchè questi possano essere opera di agenzie americane o indiane. Queste attività creano la giustificazione per le pressioni degli Stati Uniti sul governo del Pakistan per ulteriori azioni nelle zone di frontiera. C'è molta confusione sul confine afgano del Pakistan e gli Stati Uniti stanno traendo il massimo vantaggio dalla situazione. Per sconfiggere gli Stati Uniti è richiesta un'attenta pianificazione basata su informazioni fattuali dettagliate.

• Qual è il ruolo del Mossad e della CIA nella guerra contro il terrorismo?

CIA e Mossad stanno svolgendo un ruolo molto importante nella cosiddetta guerra contro il terrorismo. Pianificano la guerra in base ad informazioni raccolte in segreto dai loro agenti e quindi effettuano operazioni come il 9/11 e gli attacchi suicida per generare tormento per la gente e giustificazione per la continuazione degli attacchi degli Stati Uniti ai paesi musulmani.

• Perché i musulmani sono stati designati come bersaglio?

L'Islam ed i musulmani sono l'unico ostacolo davanti al programma sionista per realizzare il Nuovo Ordine Mondiale e il controllo economico/politico del mondo. Quindi i musulmani sono stati designati e perseguitati ingiustamente dovunque.

• Perché il 9/11 è stato eseguito?

Il 9/11 è stata la più grande operazione segreta della CIA nella sua storia. Lo scopo di questa operazione era di creare nel popolo americano la paura che gli Stati Uniti possano essere e sono stati attaccati da musulmani e che c'era quindi una giustificazione per aumentare ed accelerare la guerra contro di loro. Il timore che eventi come il 9/11 possano accadere ancora è mantenuto vivo costantemente fra gli americani.

• Potrebbe un dirottatore realizzare una simile impresa?

Se parlate con un pilota con molta esperienza nei grandi aerei di linea, vi dirà che è impossible che persino un pilota esperto manovri un grande velivolo nella giusta direzione senza assistenza al suolo e che colpisca una costruzione distante centinaia di chilometri anche nelle circostanze normali per non parlare di una condizione di disturbo. Per quanto possano essere forti i suoi nervi, un dirottatore non potrà mai eseguire un atto così impossibile. Si può immaginare com'è possibile che un dirottatore strappi il controllo di un velivolo dal suo pilota, mantenga i propri sensi intatti, quindi esibisca l'abilità di pilotare aerei a quota molto bassa nella giusta direzione senza alcun consiglio da terra ed infine colpisca la costruzione designata (WTC) a centinaia di chilometri di distanza con grande precisione esattamente nel suo centro. E questo processo è ripetuto con due aerei differenti con la stessa esattezza. Questo è incredibile anche per un pilota esperto.

• Degli aerei hanno mai colpito le torri?

I ricercatori dopo uno studio e un'analisi dettagliati sono giunti alla conclusione che nessun aereo ha mai colpito le torri del WTC. Ciò che è stato mostrato dalla BBC e dalla CNN il 9/11 era un video manipolato preparato in studio. Con il progresso tecnologico è un gioco da bambini. Un confronto fra i video realmente ripresi sul luogo e quelli trasmessi dalla BBC e dalla CNN può essere visto sul sito. È stato mostrato dalla TV che il muso di un aereo che ha colpito una torre è penetrato attraverso la struttura in cemento armato uscendo dall'altro lato della torre intatto, un'impossibilità. Mentre un video è stato mostrato in TV e le torri realmente sono crollate, non c'è testimone visivo di aerei che colpiscono le torri. La prova dei testimoni oculari è stata soppressa sotto la fanfara degli “Attacchi all'America.”

• Come è crollato il WTC?

Il WTC è crollato in seguito ad esplosioni nelle fondamenta delle costruzioni e non perché gli aerei le hanno colpite.

• Poteva il WTC crollare per gli impatti? Gli aerei avrebbero potuto danneggiare un paio di piani ma non avrebbero potuto mai provocare l'effetto richiesto per abbattere le strutture. Il combustibile negli aerei poteva appiccare il fuoco su alcuni piani.

• Il crollo delle strutture poteva essere dovuto alla fusione dell'acciaio in pochi minuti?

Il governo degli Stati Uniti ha diffuso soltanto un motivo per il crollo del WTC cioè la fusione dell'acciaio nella struttura dovuta al calore prodotto dal combustibile degli aerei. Il fatto è che la fusione del metallo utilizzato nella struttura richiedeva circa 1300 gradi C° mentre il combustibile potrebbe produrre non più di 600 gradi C°. Così la teoria del governo degli Stati Uniti che il WTC sia collassato a causa della fusione è stata rifiutata decisamente dalla Società Americana degli Ingegneri Civili (ASCE).

• Perché ci sono state esplosioni nelle fondamenta del WTC?

I vigili del fuoco affermano di aver sentito delle esplosioni alla base delle costruzioni ed hanno richiesto l'apertura di una ricerca indipendente. Si sono posti domande sulle sostanze immagazzinate nelle costruzioni, e non avendo e trovato lì una risposta, hanno ipotizzato esplosioni criminali che avrebbero implicato una squadra a terra. Un famoso esperto dall'Istituto di Estrazione Mineraria e Tecnologia del New Mexico, Van Romero, ha sostenuto che il crollo potrebbe soltanto essere stato causato da esplosivi. Si deve ricordare che ogni costruzione è crollata verticalmente su sé stessa, cosa possibile soltanto con la moderna tecnica di demolizione per mezzo di esplosivi.

• Come è crollato il WTC 7?

Sia come sia, gli impatti degli aerei non possono essere considerati la causa del crollo di una terza costruzione, la torre 7. L'ipotesi di una destabilizzazione delle fondamenta è stata scartata dalla Società Americana degli Ingegneri Civili.

fedeshoe
Inviato: 29/9/2008 17:09  Aggiornato: 29/9/2008 17:09
So tutto
Iscritto: 11/5/2008
Da: Trieste
Inviati: 21
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Chissà se è solo fantasia...

Operazione Sarkozy
Come la CIA ha piazzato uno dei suoi agenti alla presidenza della Repubblica francese
di Thierry Meyssan – 12 settembre 2008

http://www.disinformazione.it/sarkozy.htm

"L'albero si giudica dai frutti"
Sertes
Inviato: 29/9/2008 19:30  Aggiornato: 29/9/2008 19:33
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/6/2006
Da: Bologna
Inviati: 9236
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Secondo me l'articolo del Pakistan Observer è pura disinformazione. Iniziamo l'analisi col pezzo su cui siamo in disaccordo, la cosiddetta teoria no-wtc-planes; ci tengo a dire che può essere vera o può essere falsa, ma buttare lì frasi a casaccio come queste non possono che rinforzare i miei dubbi:

Citazione:

• Degli aerei hanno mai colpito le torri?

I ricercatori dopo uno studio e un'analisi dettagliati sono giunti alla conclusione che nessun aereo ha mai colpito le torri del WTC.

Quali ricercatori? Analisi dettagliata? Sarebbe ora di vederla un analisi dettagliata che spieghi la teoria no-wtc-planes!

Citazione:

Ciò che è stato mostrato dalla BBC e dalla CNN il 9/11 era un video manipolato preparato in studio. Con il progresso tecnologico è un gioco da bambini.

"Tutto ciò di tecnico che non si conosce, è facile" ... da uno dei libri di Murphy. Da un lato falsare i video è facile, dall'altro sono stati così caproni da farsi beccare. Delle due l'una, decidiamoci una buona volta oppure accorgiamoci del paradosso di questa affermazione.

Citazione:

Un confronto fra i video realmente ripresi sul luogo e quelli trasmessi dalla BBC e dalla CNN può essere visto sul sito.

Qual'è questo sito di cui parla? Altri misteri.

Citazione:

È stato mostrato dalla TV che il muso di un aereo che ha colpito una torre è penetrato attraverso la struttura in cemento armato uscendo dall'altro lato della torre intatto, un'impossibilità.

Impossibilità un cazzo. Si può scrivere che costui non ha idea di come fosse fatto un tipico piano del wtc, con COLONNE e SPAZI VUOTI TRA DI ESSE, pure nel core?

Citazione:

Mentre un video è stato mostrato in TV e le torri realmente sono crollate, non c'è testimone visivo di aerei che colpiscono le torri. La prova dei testimoni oculari è stata soppressa sotto la fanfara degli “Attacchi all'America.”

Sta dicendo davvero che non ci sono testimoni oculari del secondo aereo??

---

Bene, come ho detto la parte superiore è "in dubbio", perchè è legittimo che qualcuno possa considerare valida la teoria no-wtc-planes, nonostante le sciocchezze scritte sull'articolo . La parte che segue invece NO, queste sono pure menzogne:

Citazione:

• Come è crollato il WTC?

Il WTC è crollato in seguito ad esplosioni nelle fondamenta delle costruzioni e non perché gli aerei le hanno colpite.

Veramente semplicistico, tirato per i capelli per supportare la teoria no-plane. Forse (probabilmente) ci sono state ANCHE esplosioni nelle fondamenta, ma i crolli sono partiti dall'alto verso il basso, dai piani in cui gli aerei hanno colpito. Comunque dire che le torri sono crollate in seguito ad esplosioni nelle fondamenta è SBAGLIATO.

Citazione:

• Il crollo delle strutture poteva essere dovuto alla fusione dell'acciaio in pochi minuti?

Il governo degli Stati Uniti ha diffuso soltanto un motivo per il crollo del WTC cioè la fusione dell'acciaio nella struttura dovuta al calore prodotto dal combustibile degli aerei. Il fatto è che la fusione del metallo utilizzato nella struttura richiedeva circa 1300 gradi C° mentre il combustibile potrebbe produrre non più di 600 gradi C°. Così la teoria del governo degli Stati Uniti che il WTC sia collassato a causa della fusione è stata rifiutata decisamente dalla Società Americana degli Ingegneri Civili (ASCE).

Ecco un'altra balla colossale. Il governo degli Stati Uniti sostiene che il motivo per il crollo del WTC non è affatto la FUSIONE dell'acciaio, ma un effetto combinato dell'impatto degli aerei, dell'incendio del combustibile e dell'incendio della mobilia.
Vediamo infatti cosa dice il NIST:
Citazione:

3. How could the WTC towers have collapsed without a controlled demolition since no steel-frame, high-rise buildings have ever before or since been brought down due to fires? Temperatures due to fire don't get hot enough for buildings to collapse.

The collapse of the WTC towers was not caused either by a conventional building fire or even solely by the concurrent multi-floor fires that day. Instead, NIST concluded that the WTC towers collapsed because: (1) the impact of the planes severed and damaged support columns, dislodged fireproofing insulation coating the steel floor trusses and steel columns, and widely dispersed jet fuel over multiple floors; and (2) the subsequent unusually large, jet-fuel ignited multi-floor fires weakened the now susceptible structural steel. No building in the United States has ever been subjected to the massive structural damage and concurrent multi-floor fires that the towers experienced on Sept. 11, 2001.

http://wtc.nist.gov/pubs/factsheets/faqs_8_2006.htm

Citazione:

• Come è crollato il WTC 7?

Sia come sia, gli impatti degli aerei non possono essere considerati la causa del crollo di una terza costruzione, la torre 7. L'ipotesi di una destabilizzazione delle fondamenta è stata scartata dalla Società Americana degli Ingegneri Civili.


Ma come? Il WTC non era crollato per la fusione, secondo lui? Allora perchè si sente in dovere di negare l'ipotesi aereo? Mah, non sarà che questo tizio la versione ufficiale la conosce benissimo ma la piega ai suoi scopi?

Faccio una scommessa: il giornalista cacciato andrà a piagnucolare in TV, ripetendo la sua disinformazione. E qualcuno se la berrà pure. E unito alla parte iniziale (sulla cui validità non mi esprimo) potrà bollare tutti coloro che dubitano della versione ufficiale come no-planers e pure come antisemiti

Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
Paxtibi
Inviato: 29/9/2008 19:54  Aggiornato: 29/9/2008 19:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Secondo me l'articolo del Pakistan Observer è pura disinformazione.

Guarda che su questo sono d'accordo anch'io, a parte l'ipotesi no-plane che però, messa giù così, non ha senso.

Il punto, e le considerazioni da fare, erano altre. Il giornalista non mi risulta che sia stato cacciato, del resto l'articolo è stato pubblicato.

Teba
Inviato: 6/10/2008 22:29  Aggiornato: 6/10/2008 22:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/9/2007
Da:
Inviati: 1846
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
"Molto spesso le persone che aderiscono a teorie cospiratorie sono quelle che hanno meno controllo sulla propria vita o che avvertono di averlo perso. E' un link automatico: l'insicurezza ci porta a vedere nemici dappertutto e a rifugiarci in un mondo parallelo, del tutto personale".

repubblica

Sertes
Inviato: 7/10/2008 12:33  Aggiornato: 7/10/2008 12:33
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/6/2006
Da: Bologna
Inviati: 9236
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
Citazione:

"Molto spesso le persone che aderiscono a teorie cospiratorie sono quelle che hanno meno controllo sulla propria vita o che avvertono di averlo perso. E' un link automatico: l'insicurezza ci porta a vedere nemici dappertutto e a rifugiarci in un mondo parallelo, del tutto personale".


Per una volta sono d'accordo con repubblica:


Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
Pyter
Inviato: 7/10/2008 13:10  Aggiornato: 7/10/2008 13:10
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: 11/9 e dintorni, i nuovi tabù francesi
No Sertes, quelli che nei momenti di pericolo toccano la Bibbia
non rientrano nei casi di superstizione.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)

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