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politica italiana : Barnard e la scuola pubblica
Inviato da Redazione il 26/10/2008 6:18:00 (5734 letture)

Con un articolo in certo modo folgorante, Paolo Barnard ha colto un aspetto tanto evidente quanto inespresso – almeno fino ad oggi – della situazione politica italiana: la destra fa il suo mestiere, la sinistra non lo fa più.

Al di là della sottile ambiguità politica – nel dire che i cattivi “continuano a fare il loro mestiere”, in qualche modo si finisce per giustificarli acriticamente – lo spunto proposto da Barnard merita una seria riflessione, perchè sembra portare dritto alla radice del problema politico italiano: la mancanza di una vera alternativa.

E’ da una ventina d’anni, ormai, che il problema ha iniziato a palesarsi. Fu durante la sua prima campagna elettorale (intorno al ’92, se non sbaglio) che Berlusconi un giorno esplose sulla stampa, gridando ai quattro venti: “D’Alema mi ha rubato il programma!” Sembrava un bambino a cui hanno tolto il lecca-lecca, ma in realtà Berlusconi – forse senza saperlo - denunciava i primi sintomi della nascente globalizzazione, che avrebbe necessariamente portato ad una unificazione delle diverse politiche nazionali.

La “morte” delle sinistre - non solo quella italiana, ma anche tedesca, spagnola, francese, inglese, ecc. – origina infatti, in buona parte, dalla nascita della globalizzazione ...


... e dalla necessaria unificazione dei criteri economico-politici internazionali (a quei livelli, l’economia “è” la politica) che questa ha imposto.

Quando senti un “laburista” come Blair combattere i limiti alle emissioni di CO2, oppure un “socialista” come Zapatero sposare allegramente il nucleare, ti domandi se per caso qualcuno abbia messo un “meno” fuori dalla parentesi, capovolgendo l’intera serie di valori all’interno dell’equazione.

il Nuovo Ordine Mondiale non è una “società segreta”che si riunisce ogni terzo giovedì del mese a casa di Rockefeller (forse lo è anche, ma) è soprattutto un nuovo ordine mondiale - con la minuscola - che impone una revisione delle regole politico-economiche a livello nazionale, a costo di restare esclusi dalla competizione.

In casa propria però, nel sociale soprattutto, esistono ancora i margini per esprimere una sostanziale differenza fra conservatori e progressisti. Ne è un buon esempio – checchè ne dicano i “qualunquisti alla rovescia” di oggi – l’alternativa Obama/McCain, attualmente in gioco nelle presidenziali americane.

Se vincerà McCain, la sanità pubblica verrà tranciata a fette, le grandi corporations vedranno le loro tasse scendere, il Pentagono vedrà continuare ininterrotta la pioggia di denaro pubblico, e la scuola statale – ohibò – diventerà una specie di lager per minoranze senza speranza e senza futuro. Se vincerà Obama aumenteranno un pò le tasse per le corporations, il Pentagono tirerà un pò la cinghia, e con quei soldi si darà un pò di respiro alla pubblica sanità e al sistema scolastico. Tutto qui. Può essere poco, per gli idealisti dal futuro tinto di rosso, ma è moltissimo per i milioni di famiglie americane che sudano dal mattino alla sera esattamente come le nostre.

Io mi trasferii negli USA nel ’93: Clinton era appena salito al potere, e la scuola pubblica, dopo 12 anni di reaganomics, versava in condizioni disperate. Le classi erano di 40-50 alunni, i punteggi delle scuole erano fallimentari, e le maestre dovevano portarsi le matite da casa, se volevano che i ragazzi facessero i compiti in classe. Alla fine del mandato Clinton il numero degli alunni per classe era dimezzato, i punteggi saliti sensibilmente, e c’erano matite e pennarelli per tutti.

Tornando alla scuola e alla sinistra italiane, bisogna riconoscere che il duo Prodi-Veltroni, pur potendolo, non ha fatto nulla di quanto sopra, e la cosa è particolarmente grave se si pensa che l’educazione è la vera chiave politica di una nazione. Obama parla di scuola pubblica come metodo per investire nel futuro della nazione, e propone addirittura un sistema di punteggio attraverso il quale i ragazzi che offriranno un servizio pubblico durante le scuole medie saranno poi ricompensati con un aiuto per accedere alle superiori.

In questo modo si inculca il senso civico nelle nuove generazioni, e ci si propone di preparare anche i meno abbienti per competere a livello globale.

Veltroni di Obama si limita a imitare gli slogan, con un doppio effetto di tristezza da una parte, e di assoluta immobilità dall’altra.

Ha quindi perfettamente ragione Barnard a puntare il dito sulla vera colpa – storica, sociale e morale – della sinistra italiana negli ultimi anni: aver contribuito a quella distruzione del sistema scolastico (non opponendosi con forza alla sua demolizione, quando non erano al governo, e non facendone una priorità assoluta, quando lo erano) che rappresenta la vera sconfitta del nostro paese futuro.

Massimo Mazzucco

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Red_Knight
Inviato: 26/10/2008 6:29  Aggiornato: 26/10/2008 6:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: Barnard e la scuola pubblica
A che si deve un articolo su un altro articolo di poco precedente? Comunque Barnard non ha dato la colpa alla sinistra (non dimentichiamoci che fino a prova contraria comunque hic et nunc al governo c'è Silvio), l'ha data agli studenti...

Redazione
Inviato: 26/10/2008 6:36  Aggiornato: 26/10/2008 6:37
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Red-Knight: "A che si deve un articolo su un altro articolo di poco precedente?"

Volevo approfondire l'argomento, offrire un angolo aggiuntivo, e prendere posizione nel frattempo (se posso, ovviamente ).

vernavideo
Inviato: 26/10/2008 7:22  Aggiornato: 26/10/2008 7:22
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Ciao massimo
Citazione:
Volevo approfondire l'argomento, offrire un angolo aggiuntivo, e prendere posizione nel frattempo (


No, secodo me, te tu c'hai la scimmia da flames.

Clinton socialista? ma tu te le cerchi....

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
sigmatau
Inviato: 26/10/2008 8:18  Aggiornato: 26/10/2008 8:18
Mi sento vacillare
Iscritto: 18/9/2007
Da: Provincia di Piacenza
Inviati: 705
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Il problema della scuola pubblica in Italia [e vorrei limitarmi alla scuola soltanto...] è soprattutto una questione di inadeguatezza. Pensiamo soltanto ai dati [pochi ma 'brutali'...] che riguardano le nostre università, un tempo apprezzate nel mondo intero. Oggi non vi è una sola università italiana nella classifica delle prime cento al mondo. Inoltre il Cile [uno dei tanti esempi che si possono fare...], pur avendo una popolazione quattro volte inferiore e una 'tradizione culturale' neppure lontanamente paragonabile a quella italiana, produce più laureati dell'Italia e di livello più elevato. Io stesso nell'ambito del mio lavoro [telefonia e telecomunicazioni via cavo e radio...] ho potuto constatare degrado dei laureati italiani nel corso degli anni, arrivato a un punto tale che in molti casi occorre insegnare loro l'a,b,c...

Il problema da affrontare in sintesi non è [soltanto...] quello di ridurre i costi della scuola, è quello di spendere meglio le risorse destinate alla scuola puntando sulla qualità dell'insegnamento...

saluti!...

--------------

... chè perder tempo a chi più sa più spiace... Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio, III, 78

… men of few words are the best men… William Shakespeare King Henry V
skywalker
Inviato: 26/10/2008 8:26  Aggiornato: 26/10/2008 8:26
Ho qualche dubbio
Iscritto: 1/3/2006
Da: Cesena
Inviati: 231
 Re: Barnard e la scuola pubblica
tutti siamo concordi che la scuola è da riformare.. ma la voglia di riforma non deve peggiorare le situazioni.. soprattutto nella scuola elementare che secondo le classifiche PISA è ad un buon livello mentre invece il tracollo si verifica alle medie..

qualcuno ha sentito parlare di riforma delle medie?? io no...

se vogliamo essere onesti ieri Veltroni mi sembra che a parole (e sottolineo a parole) sia stato molto chiaro.. non si vuole una scuola come quella odierna ma una scuola migliore, eliminando gli sprechi e utilizzando meglio le risorse.. ha citato Sarkozy e che il PD quando (quando?) sarà al governo aumenterà, costi quel che costi, le risorse alla scuola del 50% ogni anno..

se poi vogliamo parlare di Barnard che dice concludendo: "..la destra fa il suo dovere.."

ma dov'è la destra scusate?? io nn la vedo?? perchè forza italia è un partito di destra? e la lega è di destra??

io di destra non ne vede nemmeno una briciola.. i valori della destra italiana , quella vera, sono ben altri.. è meglio che il sig. Barnard ritorni a scuola, forse lui c'è andato quando c'era il maestro unico..

Pasquino
Inviato: 26/10/2008 8:30  Aggiornato: 26/10/2008 8:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2005
Da:
Inviati: 234
 Re: Barnard e la scuola pubblica
ciao Massimo,
se avevi ancora dubbi sulla tua analisi ci ha pensato il guerriero rosso a toglierteli, in effetti i politici di sinistra Italiani, non sanno cosa sia essere di sinistra per il semplice motivo che non sono di sinistra. Non da meno, c’è da assolvere la gente che segue il comunismo, essa è talmente confusa dalla dirigenza, che non sa riconoscere la differenza che c’è nell’avere un bene sociale (socialismo) ed uno in comunione (comunismo) quando la gente comune avrà capito questa grande differenza, il comunismo sarà riconosciuto finalmente per quel che è, ovvero il raggiungimento del massimo della scala dei valori del fascismo, dove il proprietario, sceglie a chi dare o a chi non dare un bene di sua proprietà mettendolo conseguentemente in comunione, ma solo a chi dice lui.

L’esempio di questo, è oggigiorno sotto gli occhi di tutti o almeno dovrebbe per chi non sa farsi ingannare, l’originarsi del Nuovo Governo Mondiale punta proprio a questo, le grandi famiglie, mettono in comunione i beni che genera il mondo ma solo tra di loro, escludendo cosi a priori miliardi di persone, che se potessero beneficiare ognuno di quei beni, la parola “povertà” avrebbe uno scarso valore tanto da essere usata raramente.

La socialità invece, implica principalmente per tutti un senso di responsabilità, affinché tutti possano beneficiare di un bene trovandolo chi è ultimo intonso, cosi come lo ha trovato intonso il primo.

Ora conoscendo la natura umana, che vuole che ogni persona abbia il possesso delle cose (non per niente si costruiscono muri o staccionate per dividere i beni) fa si che, tutto questo non sia possibile, prova ne sia, che coloro che si dichiarano a loro volta comunisti, poco gli importa se le Nike che hanno ai piedi sono il risultato di uno sfruttamento di un loro simile, poco gli importa se usare l’auto comporta un precoce avvelenamento dell’aria che è di tutti, poco gli importa se per farsi la barba consuma mediamente 14 litri di acqua e c’è chi muore di sete. Con gli esempi potrei continuare all’infinito per quanti ve ne sono, ma se andrai singolarmente a chiedere loro cosa sono, nessuno di loro ti dirà che è un fascista travestito di rosso.

Lo Stato al cittadino pignora, all'industriale elargisce, al banchiere regala.
skywalker
Inviato: 26/10/2008 8:35  Aggiornato: 26/10/2008 8:35
Ho qualche dubbio
Iscritto: 1/3/2006
Da: Cesena
Inviati: 231
 Re: Barnard e la scuola pubblica
ma poi vogliamo parlare della Gelmini che da 3mesi va in giro a dire sempre la stessa cosa:

il 97% delle risorse se ne va in stipendi;

come se gli insegnanti prendessero troppo in busta paga..

e nessuno, nemmeno il gigante Barnard, a sottolineare che sono le risorse ad essere troppo esigue, non il contrario!!!
il Governo ci mette il minimo e poi si lamenta che le risorse se ne vanno tutte in stipendi, anzi forse anche meno del minimo visti i tagli fatti degli insegnanti di sostegno di inizio anno scolastico che Barnard non sa perchè non gli importa, tanto è compito della destra tagliare sui ragazzi disabili..

10 100 1000 Prodi rispetto a questo populismo berlusconismo..

e il ministro Gelmini che fa l'università a Brescia e poi va a laurearsi a reggio calabria??

http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_04/stella_dbaef098-7a47-11dd-a3dd-00144f02aabc.shtml

ma questo è compito della destra..

Barnard vai a lavorare che è meglio!!!

LoneWolf58
Inviato: 26/10/2008 9:12  Aggiornato: 26/10/2008 9:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
la destra fa il suo mestiere, la sinistra non lo fa più.
Non concordo... vero che la sinistra non fa e non ha fatto il proprio lavoro ma che la destra stia facendo il suo si dovrebbe chiederlo ad Almirante... o forse è meglio alla Santanché...

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
skywalker
Inviato: 26/10/2008 10:11  Aggiornato: 26/10/2008 10:11
Ho qualche dubbio
Iscritto: 1/3/2006
Da: Cesena
Inviati: 231
 Re: Barnard e la scuola pubblica
lonewolf la Santanchè è come una bandiera.. si volta dove tira il vento.. uomoni di destra, con i veri valori della destra (un uomo di destra era Borsellino) ce ne sono rimasti ben pochi e credo che non votino per quella classe dirigente a cui Barnard fa riferimento..

come dall'altra parte chi ha avuto maestri come Berlinguer faccia fatica a votare personaggi come D'Alema & co..

skywalker
Inviato: 26/10/2008 10:14  Aggiornato: 26/10/2008 10:14
Ho qualche dubbio
Iscritto: 1/3/2006
Da: Cesena
Inviati: 231
 Re: Barnard e la scuola pubblica
x la serie X NON DIMENTICARE:

Paolo Barnard è quel personaggio che ha attaccato la Gabanelli (ultimo baluardo del giornalismo in italia) per colpe non sue.. è quell'uomo li.. e quindi bisogna fargli la tara, come quando parla Cossiga..

Pyter
Inviato: 26/10/2008 11:31  Aggiornato: 26/10/2008 11:31
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Barnard e la scuola pubblica
SUITE TEATRALE.

DIALOGO TRA UN IMPEGNATO E UN NON SO.

Scena unica.
Interno di una biblioteca universitaria.
Studenti immersi nella merda fino al collo.
Dalla merda sbucano i libri dal quale studiano.
Scuola in "fermentazione".


Studente 1:
-Non riesco a studiare con tutta questa merda intorno.
L'odore poi è insopportabile. Non riesco a muovermi, la
mia libertà è soffocata e devo fare qualcosa.

Studente 2:
In effetti si fa una fatica atroce per sollevare la mano
e girare la pagina.

Studente 1:
Veramente io parlavo di qualcosa che và aldilà dei semplici
problemi quotidiani. Ti sei mai chiesto perchè abbiamo tutta
questa merda intorno?

Studente 2:
Sono rifiuti organici. E' concime.
Ci prepara ad affrontare le insidie della vita.
Comunque il RETTOre ha detto che farà una riforma epocale.

Studente 1:
Questa gente ci ha cagato sopra per 50 anni e ci siamo così tanto
abituati all'idea che basta che uno, invece di cagarci, scoreggi, che sembra che stia tirando aria nuova.

Studente 2:
Cosa vuol dire?

Studente 1:
Che scoreggiare non significa che c'è aria nuova. Significa che la scoreggia
fa parte del naturale ciclo della roba che ci propinano i culi.

Studente 2:
C'era uno come te gli anni scorsi che frequentava questa università.
Un vero rivoluzionario. Pensa che entrava in aula con le mascherine.
Un vero anticonformista nemico del sistema.
Rivoluzionari così non se ne vedono più in giro. Lui sì che era forte.
Anche tu con il tuo modo di parlare sembri chissà chi ma poi alla fine
non fai niente, parli e stai fermo lì. Pensi di essere più pulito degli altri
ma sei nella nostra stessa situazione.

Studente 1:
Non sei in grado di dare giudizi sugli altri se non riesci neanche a capire
qual'è la TUA situazione.

Studente 2:
Senti chi parla. Fai il paio con quello lì.

Studente 1:
Chi?

Studente 2:
Sopra di te. Alza la testa. Vedi quello che sta sopra lo scranno?
Quello si è allontanato dai rifiuti almeno da una trentina d'anni...è lindo e pulito e ora pretende di dire a tutti che siamo dei pirla, mentre ancora non è chiaro chi è e come abbia fatto lui a uscirne senza sporcarsi.

Studente 1:
Si può fare se si vuole. Non sempre si può avere la cacca pronta.
Ma come si chiama? Lo voglio conoscere.

Studente 2:
Barnard.

Studente 1:
Quello che fa operazioni al cuore?

Studenti 2:
Ma dove cazzo studi? Su internet? Quello è morto.
Questo fa "operazioni" sull'IO e sull'anima consapevole.

Studente 1:
I rifiuti organici metafisici sono preferibili ai rifiuti organici materiali.
Su questo non ci piove.

Studente 3:
Volete stare zitti lì in fondo? Non si riesce a concentrarsi.

Voce del RettoRE dall'altoparlante:
Studenti, fermo restando che tutti avete il diritto di esprimere le
vostre opinioni, devo comunque avvertirvi che nel malaugurato caso
che qualcuno volesse strumentalizzare il vostro cervello, siete cortesemente
pregati di farlo a bassa voce, in modo da permettere anche agli altri di studiare. Grazie.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Stefano
Inviato: 26/10/2008 11:31  Aggiornato: 26/10/2008 11:32
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/8/2004
Da:
Inviati: 344
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Di Barnard mi interessava di più la sacrosanta scudisciata sull'ipocrisia marcia degli studenti, apparenti "liberi", in realtà cazzeggiatori manovrati come pecore da quando mondo è mondo. Vent'anni fa facevo parte di loro, in un liceo romano rinomato per la sua "carica rivoltosa", e so quello che dico. Allora almeno si leggeva davvero (e si faceva pure a cazzotti e sprangate davvero), e qualche straccio di pensiero critico c'era. Oggi, cosa c'è? L'antiberlusconismo mistico?

Se la scuola fa cagare, è certamente colpa dei governi che l'hanno distrutta anno dopo anno, riforma dopo riforma, in contemporanea alla distruzione della cultura e delle infrastrutture del paese. Ma anche e soprattutto di chi la popola, dopo essersi abbeverato il cervello alla tv, senza reagire, se non a comando e per fini eterodossi.

Destra e Sinistra, Prodi e Berlusconi... Roma e Lazio. Massimo continua a stuzzicare le braci della visceralità italica, che esce inevitabilmente anche qui su LC, scatenando persino slogan o attacchi ad personam (l'ultimo a Barnard). Vuole vedere se ne esce una scintilla critica.

Costanzo Preve - che per aver criticato da marxista la sinistra italiana, è stato naturalmente accusato di tutto - mi ha detto una volta: non puoi permetterti di scoraggiarti, anche se vedi che in apparrenza non c'è nulla da fare. Tu sei giovane, e ti resterebbe solo il suicidio. Non posso permettermelo nemmeno io, che sono vecchio. In realtà dobbiamo metterci in testa che stiamo nel desertio e che dobbiamo attarversarlo: montare sul cammello, fare riserve d'acqua, e andare avanti.

Personalamente sono assai scettico su Obama (sono convinto che la sua elezione sia stata pianificata, il "film" dell'uomo semi-nero, buono, bello e bravo è venuto così bene). Però mi pare tu abbia ragione nell'assumere un atteggiamento non cinico, anche perché l'unica alternativa pare essere l'assai improbabile rivoluzione. E la rivoluzione, come diceva Mao "non è un pranzo di gala" (e poiché in Occidente fino ad ora è stato tutto un costante gozzovigliare... almeno fino a oggi...).

Oppure esiste un tertium quid (magari propedeutico alla fine del pranzo di gala): la formazione di una consapevolezza critica nella maggior parte delle persone, anche se essa sarà sempre insufficiente e arriverà comunque sempre troppo tardi, visto che i media reseteranno sempre in mano al potere per ovvie ragioni.

Che Prodi e Berlusconi, che tutto il sistema politico nazionale, siano ufficialmente in funzione di una piattaforma ideologica globalista ed economicista almeno dal 1991, alla quale evidentemente l'Italia e nessun paese occidentale può "dire di no", mi pare evidente. E' vero: si rubano i programmi a vicenda. Almeno a parole una volta il PCI voleva lo stalinismo, uscire dalla NATO, alzare la bandiera rossa, ecc. Oggi, i DS vogliono solo essere dei "Berlusconi dalla faccia buona". Per cui chi va a votare deve scegliere tra un "Berlusconi dalla faccia buona" e un "Berlusconi dalla faccia cattiva", sulla basa di chi gli dà meno brividi lungo la schiena.

Ciao,

Stefano

sitchinite
Inviato: 26/10/2008 11:40  Aggiornato: 26/10/2008 11:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/6/2007
Da: Roma - Pomezia
Inviati: 3270
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Non sono completamente d' accordo con l' analisi di Bernard perchè lui, come del resto quasi tutti i sinistrorsi, sostengono che la sinistra debba 'fare'.
Il che a mio avviso non è assolutamente vero.
La sinistra storicamente non ha quasi mai FATTO.
La sinistra è sempre stata una corrente che prende il malcontento generale, lo sfrutta, si oppone ad altri, dà 'idee' e 'concetti' ma non FA. Lo dimostra il fatto che ogni volta che la sinistra ha potuto gestire, non ha mai fatto niente di importante.
L' ottica sinistrorsa é sempre basata su utopie irrealizzabili, alle quali gioco forza non pò mai seguire una azione.
Quelli citati nell' articolo son solo alcuni esempi... io aggiungerei: decreto ronchi ... ve lo ricordate?
Tuonò con un "le discriche vanno chiuse - ognuno deve studiare una soluzione alternativa".
Insoma: io do una idea - ma non ti dico cosa fare nè faccio niente. Non studio alternative. lascio agli altri la palla.
Si sono diffusi gli inceneritori... e ancora la sinistra: no gli inceneritori fanno male: trovate una soluzione. Chi? Quale soluzione? L sinistra non ne ha trovate, non ha dato indicazioni.
Le poche volte che la sinistra ha provato a FARE erano sempre cose copiate ad altri, o per le quali, non essendo riuscita a combinare niente, quando la parte avversa voleva fare la stessa cosa lei si é scagliata contro:
Esempi...
i famosi 'un milione di posti di lavoro' di berluskaz...
tutti a ridere... la sinistra che blatterava di impossibilità. Salvo poi, un anno e mezzo dopo, Bertinotti che dice "in effetti con le nuove posizioni di lavoro potremmo dare 1,5 milioni di nuove occupazioni".
E che dire della famosa ebolizione dell' ICI.
Era una proposta (del 96 mi pare) di Bertinotti. Non riuscita.
Quando Berluskaz ne ha fatto il suo cavallo di battaglia, tutta la sinistra a ridere e dire che era impossibile.

LoneWolf58
Inviato: 26/10/2008 11:55  Aggiornato: 26/10/2008 11:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
Oppure esiste un tertium quid (magari propedeutico alla fine del pranzo di gala): la formazione di una consapevolezza critica nella maggior parte delle persone,
è l'unica alternativa praticabile per poter cercare di costruire una società realmente evoluta... ma credo si possa relegare ai libri di fantapolitica... l'uomo generalmente non è più intelligente di un qualsiasi animale, tranne rare eccezioni...

Citazione:
la Santanchè è come una bandiera..
il fatto che volevo evidenziare è che destra o sinistra in Italia non esistono e non dalle ultime elezioni...

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Alby-LatoB
Inviato: 26/10/2008 12:02  Aggiornato: 26/10/2008 12:02
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/5/2006
Da: Marostica
Inviati: 124
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Sono ormai 11 anni che non frequento più la scuola. Mi capita però di parlare con persone che stanno uscendo dall' università.

Pochi anni fa stavo con una ragazza neo-laureata in economia con una delle cosiddette "lauree brevi". Vi giuro che la sua impreparazione era a dir poco imbarazzante. Non aveva nemmeno idea di cosa fosse il debito pubblico.

Se la scuola italiana riesce a sfornare somari di tal ordine il discorso è davvero preoccupante. Spero di essermi imbattuto in un'eccezione ma comincio a dubitarne sempre più!!!

Per me la scuola dovrebbe togliere l'assolutismo dentro alle persone; dovrebbe insegnare a non dare nulla per scontato e a pensare con la propria testa. Solo con questa mentalità la scuola la porti avanti per tutta la vita e riesci a imparare ogni giorno, anche da piccoli eventi quotidiani.

Penso che un Veltroni o qualsiasi attivista di un partito, farebbe fatica ad applicare questi concetti, visto che devono difendere il partito ad ogni costo, qualsiasi sia l'argomento!!!
Loro ragionano per "partito preso"!

Scusate lo sfogo!

Sono incazzato, ma con garbo
girandola
Inviato: 26/10/2008 12:20  Aggiornato: 26/10/2008 12:20
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/8/2005
Da: Roma
Inviati: 64
 Re: Barnard e la scuola pubblica
L'attacco continuo alle condizioni dei lavoratori al loro futuro di pensionati .
L'attacco continuo alla speranza dei giovani ed alle loro possibilità di realizzazione futura,fa perdere speranze e fiducia.
Occorre portare avanti una operazione culturale con un respiro ampio che a tutto campo riesca a rappresentare un modo alternativo di concepire la società.
Nel mondo del lavoro le condizioni sono sempre più pesanti, stressanti e poco dignitose per milioni di lavoratori, in questo quadro la banca d'Italia ancora insiste con l'allungamento dell'età pensionabile e mentre chi ha speculato,Banche ed imprenditori incapaci, ricevono l'aiuto dello stato, i lavoratori che lavorano in condizioni proibitive dovrebbero allungare la loro età pensionabile, perchè si vive più a lungo.
Questa non è vita, basta con parassiti che vorrebbero far morire di vecchiaia i lavoratori sul posto di lavoro.Anche queste tematiche riguarderebbero una sinistra inesistente.Si sopravvive più a lungo per troppi non è vita.

Paxtibi
Inviato: 26/10/2008 12:35  Aggiornato: 26/10/2008 12:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Se vincerà Obama aumenteranno un pò le tasse per le corporations, il Pentagono tirerà un pò la cinghia, e con quei soldi si darà un pò di respiro alla pubblica sanità e al sistema scolastico.

Basta crederci...
__________________


Di Barnard mi interessava di più la sacrosanta scudisciata sull'ipocrisia marcia degli studenti, apparenti "liberi", in realtà cazzeggiatori manovrati come pecore da quando mondo è mondo.

In effetti l'altra sera ho visto un pezzo di Matrix. Hanno mostrato alcune scene dalla manifestazione. In realtà si trattava di un vero e proprio set: una cinquantina o poco più di studenti, davanti a loro forse dieci pulotti che agitavano i manganelli facendo attenzione a non colpirli, spintarelle, finte, grida "vergogna vergogna", il tutto ripreso da una telecamera che non ha mai allargato il campo. Poi, stacco sugli stessi studenti che facevano sit-in, uno di loro in piedi che si teneva il gomito con un fazzoletto, ma con la pettinatura da parrucchiere ancora perfettamente in ordine e nessun segno visibile di violenza subita, che blaterava qualcosa in un megafono. Insomma una patetica messinscena per le telecamere, un Big Brother della ribellione, in cui tutti, sbirri compresi, recitavano scrupolosamente la loro parte.

Tutto finto.

Alby-LatoB
Inviato: 26/10/2008 12:41  Aggiornato: 26/10/2008 12:41
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/5/2006
Da: Marostica
Inviati: 124
 Re: Barnard e la scuola pubblica
X GIRANDOLA:

Questa non è vita, basta con parassiti che vorrebbero far morire di vecchiaia i lavoratori sul posto di lavoro.Anche queste tematiche riguarderebbero una sinistra inesistente.Si sopravvive più a lungo per troppi non è vita.

Voglio darti un po' di speranza: Venerdì sera a Bassano del Grappa c'era Serge Latouche, il professore di economia dell'università di Parigi che propone la DECRESCITA economica come soluzione per un'economia che risponda ai bisogni veri dell'uomo.

ERAVAMO 800/1000 PERSONE CIRCA!!!! C'era gente venuta fin da Roma, Firenze, Bologna, Trento, non tutti sono riusciti ad entrare; anche i corridoi della scuola che ospitava l'evento erano stracolmi, e molti hanno ascoltato in piedi per 2 ore e mezza senza poter vedere niente....

Mi sembra che qualcosa stia cambiando se serate come queste, in una cittadina di provincia richiamano una tale massa di gente!!!!

Piano piano, mattone dopo mattone, qualcosa si muove!

Sono incazzato, ma con garbo
totonno
Inviato: 26/10/2008 12:51  Aggiornato: 26/10/2008 12:51
Ho qualche dubbio
Iscritto: 6/3/2007
Da:
Inviati: 93
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Ciao Massimo l'altro giorno parlavo con un caro amico a proposito di Report, la trasmissione della Gabanelli,quella su RAI 3, ci si chiedeva come fosse possibile che un programma di quel tipo riuscisse ad andare in onda sulle reti Rai, insomma Report è una trasmissione che di denunce e sputtanamenti ne ha fatte parecchie, voglio dire ha indagato sulla mafia, sui politici, sulle amministrazioni comunali,regionali, su i vari enti, sulle truffe e quant'altro, ma stranamente non si è mai ( o almeno credo ) occupata dell'11/9,o delle guerre che bush ha sparso in giro per il mondo...... mmah. Poi di conseguenza il discorso è scivolato su Grillo sul suo blog, su Travaglio, che a pelle non mi è mai piaciuto molto, e sul fatto che nemmeno loro hanno mai toccato l'argomento 11/9, e si sono sempre guardati bene dal criticare le politiche sioniste in genere. Non siamo riusciti a darci una risposta fino a quando non è apparso questo articolo/conversazione tra Barnard e Travaglio su Comedonchsciotte .................

A CURA DI ALTRA INFORMAZIONE

Quello che segue è un interessante confronto privato intercorso tra Paolo Barnard e Marco Travaglio. Interessante perchè Barnard, pubblicandone il contenuto, ci ha dato la possibilità di conoscere “più da vicino” uno dei personaggi pubblici saliti “spontaneamente” alla ribalta come “tribuno del popolo”. Ci accorgiamo così che tutti i leader dell’antipolitica a cui viene concesso ampio spazio mediatico, sono tutti al guinzaglio dei soliti padroni.

Marco Pizzuti

Introduzione di Barnard

Il mio rapporto col collega Marco Travaglio inizia quando gli spedii il mio libro “Perché ci Odiano” (Rizzoli BUR 2006) sul grande terrorismo di USA, GB, Israele e Russia. Lo feci perché eravamo autori nella stessa collana, la Futuro Passato della BUR, e convinto di fargli cosa gradita, visto che il mio libro era soggetto a una censura feroce da parte di tutti i media. A pensarci oggi mi vien da ridere: Marco è un appassionato pro-sionista, un fan di Israele che non perdona gli arabi, e chi ha letto il mio libro sta ridendo con me.

Seguì poi un secondo contatto con lui, che trovate qui sotto, uno scambio di mail molto sanguigno da entrambe le parti, ma che finì con l’ira di Travaglio al punto da sbattere il sottoscritto nella sua cartella spam.
In ogni caso, a parte gli screzi personali, il mio vero scontro con Marco Travaglio rientra nella mia critica all’ipocrisia, all’inutilità e alla dannosità dei ‘nuovi paladini’ dell’antisistema italiano.
Ho divulgato due pezzi su Travaglio: la prima fu una 'lettera aperta' [si veda anche la breve replica di Travaglio commentata a sua volta da Barnard N.d.r.] a lui diretta, sul pericolo della fama, cioè dello Stardom, dell’essere osannato come Guru, Vate. Era una riflessione, assolutamente essenziale, sui meccanismi con i quali il Sistema perfidamente ingloba i personaggi dell’Antisistema (lui e altri) attraverso l’uso del subdolo strumento della fama mediatica, che li risucchia nel circo dei VIP e nei suoi meccanismi travianti, annullandoli di fatto. Avvisavo Marco, lo invitavo a riflettere, e con lui i suoi compagni di Stardom.

Le email

Qualche giorno fa a Parma, durante una serata sul mio libro, una signora nel pubblico mi ha chiesto cosa pensassi della sopravvivenza di Report in RAI negli anni del Berlusca. Me lo chiedono da anni, me lo chiedevano sempre quando stavo a Report. Le ho risposto “Lo chieda a Travaglio, ne sa più di me” e le ho dato la tua mail.
La tizia mi ha girato oggi la tua risposta, e cioè che la Gaba è lì per puri meriti professionali perché ogni tanto qualcuno ci scappa.
Sai cosa mi è venuto in mente? Il famoso “ritrovamento” dei documenti di Mohammed Atta fra le rovine delle Torri Gemelle. Stessa plausibilità. Se è plausibile che Report stia 4 anni in prima serata lungo tutto l’olocausto berluscon/gasparriano, allora è anche plausibile che i documenti di Atta siano sopravvissuti appena bruciacchiati all’olocausto che ha disintegrato tonnellate di acciaio a NY.
Sai meglio di me che non sempre si hanno le prove dei fatti che osserviamo, ma per fortuna esiste l’intelligenza. Nel caso della Gaba è meglio un No Comment, se no uno che ha scritto quello che hai scritto tu sul vampirismo televisivo ci perde la faccia. I vampiri non si distraggono per 4 anni sulla prima serata, non si fanno sfuggire le Gabanelli e le sue inchieste dai buchi del mantello.
Un’ultima cosa. In “Inciucio” tu scrivi: “Report… già nel mirino delle polemiche e delle denunce per le puntate sul terrorismo filo USA in Sud America…”. Quali denunce e polemiche? Quell’inchiesta come sai è mia e ti assicuro che passò nel silenzio più blindato, non si mosse una foglia. Chi ti ha informato su questo punto? Grazie,
Paolo Barnard
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Travaglio 12 Dec 2006, dopo pochi minuti:

mah, francamente non capisco queste domande. le polemiche erano su tutti i giornali.
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Barnard:

Convenient…

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Travaglio:

vabbè, chiudiamola qui, perchè la conversazione si fa kafkiana
mt
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Barnard:

Non c’è nulla di kafkiano, tu non rispondi, tu come tutti, per supponenza, disonestà intellettuale, ma soprattutto maleducazione.
_______________________________
Travaglio:

bene, sta a vedere che il maleducato sono io. continui a insinuare cose strane sulla gabanelli senza venire al punto, oppure pretendi che io mi schieri contro una collega brava e coiraggiosa per misteriosi motivi. non mi piace questo tuo modo di faree ti prego, d’ora in poi, di lasciarmi in pace. ho di meglio da fare.
_________________________________
Barnard:

Ho scritto, in semplice italiano, che sulla ‘libertà’ di Report, su cui tu ti spendi pubblicamente, sarebbe prudente un no comment, e ho motivato la cosa con la semplice logica del tuo stesso lavoro. Non ho fatto alcuna insinuazione, né pretendo da te schieramenti, ho solo avanzato una logica speculativa, su cui avrei voluto discutere con te alla pari. Ho usato parole cortesi cui tu hai risposto con monosillabi maleducati e sarcastici nella scarsissima attenzione che dedichi a un collega che ti pone una questione. Sei troppo famoso e già si sente. Diventate così tutti. Spiace a questo punto offrirti un paragone, ma Noam Chomsky o John Pilger, al cui confronto io e te siamo intellettuali di cartapesta, rispondono da anni a ogni mia questione con cortesia a considerazione, anche quando siamo in grave disaccordo. Ti lascio in pace star.
Barnard
___________________________________
Travaglio:
la star, caro il mio bel cafone, non c’entra nulla. rispondo sempre a tutte le mail. ma mi stufo di rispondere a chi vuole sentirsi rispondere quel che vuole lui. IO LA GABANELLI LA STIMO COME GIORNALISTA LIBERA E CAPACE: CHIARO? PUNTO E BASTA. passo e chiudo.
___________________________________
Barnard:
E’ una piccolezza, ma la tua abilità nel sovvertire il vero, nel mutare la vittima in carnefice, è pari, qualitativamente e non quantitativamente, a quella di tutti gli orridi personaggi che trafiggi nei tuoi libri. Sei fatto così, così sono stati tutti i grandi censori.
Infine: comprendo perché hai così accuratamente evitato di rispondere alla mia mail sulla feroce censura di chi espone i crimini di Israele. Anche in quel caso la vittima è dipinta come il carnefice, roba che fa per te evidentemente.
Un abbraccio, e senza ironia.
B
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Travaglio:

ecco, dimenticavo di dirtelo: io sono anche appassionatamente filoisraeliano. ora vorrei lavorare in pace
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Barnard:

Sei filoisraeliano. Era sarcasmo o per davvero? B.
______________________________________
Travaglio:

lo sono per davvero. da sempre. e ne sono fiero.
_______________________________________
Barnard:

Marco, ridiamoci su. Io che ti scrivo e che ti mando il mio libro perché è censuratissimo. Tu che tutto gentile mi dici “prego, fai pure, grazie!”. Poi mi immagino la tua faccia quando lo hai ricevuto…
Che divertente sta roba. In ogni caso se sei filoisraeliano o sei ignorante di storia mediorientale o sei emotivamente ricattato oppure sei un uomo senza pietà. Notte,
B.
_______________________________________
Travaglio:

io sono filoisraeliano per convinzione, perchè adoro israele e gli ebrei, perchè ci sono stato e ho visto di che cosa sono capaci gli arabi, perchè conosco la storia, perchè ho imparato la pietà studiando i campi di concentramento, perchè rifuggo dai ricatti emotivi e amo le democrazie per quanto imperfette ma sempre migliori delle tirannie corrotte arabo-musulmane. ma sono curioso di sentire tutte le campane e dunque leggo anche chi non la pensa come me. non vedo che ci sia di strano.
________________________________________

Barnard:

No Marco, la tua pietà imparata studiando i campi di concentramento è cartavelina. Chi veramente conosce la pietà per un martirio, non la nega di fronte all’altro martirio.
Tu non sai nulla di Palestina e non hai visto nulla laggiù. Appari, e probabilmente sei, un cronista ben tenuto che non sa quello che dice. Sei troppo giovane, troppo famoso e troppo incosciente per poterti permettere di calpestare l’orrore patito da chi non ha mai conosciuto neppure un quarto d’ora della tua pasciuta vita. Siete tutti così, tu, Lerner, Teodori, Mieli, quelli che pontificano sulla barbarie dei negri mentre finiscono il carpaccetto all’aceto balsamico a Milano. Il mio libro ha una dedica a quelli come te. Te la riproduco qui sotto, ne hai bisogno.
“… e in quanto a voi, sentite bene quel ch’io vi prometto. Verrà un giorno…”
___________________________________________
Travaglio:

Bene, signor Sotuttoio, adesso la mia pazienza ha un limite e non intendo farmi insultare oltre. ti sarei grato se la smettessi di importunarmi.in ogni caso, non risponderò più.
___________________________________________
Barnard:

Quelli della Pietas selettiva, dalla Moratti a te.. passando per tutti quei personaggi che, se mai messi in discussione 5 secondi, reagiscono come te: “lei mi insulta!”, da Dell’Utri a Cuffaro. Sei bravo a sputtanarli nei tuoi libri, li conosci bene, perché tu sei loro e loro sono te, arroganti, mistificatori di dialoghi, sovvertitori di ruoli, sprezzanti e ciechi di successo. “Verrà un giorno” Marco… e capirai cos’è la pietas senza condizioni. Arriva per tutti.
__________________________________________
Travaglio:

si, verrà un giorno in cui ti vergognerai di questi insulti. nell’attesa, ti comunico che sei entrato ufficialmente nella mia posta indesiderata. bye bye

Fonte: http://altrainformazione.it

masmor
Inviato: 26/10/2008 13:06  Aggiornato: 26/10/2008 13:06
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/10/2008
Da: pianeta verde
Inviati: 66
 Re: Barnard e la scuola pubblica
ciao a tutti..prima volta, ma vi leggo da tre anni, insomma vi conosco...che piacere.

la mia pigrizia è stata disturbata ed accantonata da tre idee lette in questi primi commenti:
dire che la destra fa il suo dovere significa dire che riporta nella prassi i principali assunti teorici che la sorreggono: liberismo, razzismo, guerra come mezzo politico, polizia per la concertazione, più importanza alla produttività che all'ambiente. in italia la destra c'è e fa, il pdl è un vero partito di destra.
la sinistra non c'è, e quindi non fa. per criticare come ho letto "la sinistra" credo bisogni ben distinguere la prassi della sinistra italiana, e quindi i partiti - e torneremmo presto a parlare di p2 e sinistra come il più utile mezzo per il controllo sociale - dalla teoria che sorregge questo pensiero.
"cari studenti così non va" certo ma non perchè non si è manifestato contro il governo prodi, i motivi sono altri da quelli portati da barnard.
ciao paxtibi, come mai dici che è tutto finto, studenti manovrati ebla bla? la massainscena l'hai vista a matrix, cosa ti aspettavi da mentana?! vai in qualche ateneo, vedrai tantissimi studenti - come non se ne vedevano da anni - con le idee più diverse, che credono nei modi di dissenso più diversi, spesso mal organizzati ma sinceramente intenzionati a far qualcosa per non far sparire l'università

peonia
Inviato: 26/10/2008 13:15  Aggiornato: 26/10/2008 13:15
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Barnard e la scuola pubblica
questo mio post e' ot? non e' ot? a me non interessa...lo posto comunque, forse qualcuno, dico qualcuno, capira'.....(spero..)


http://www.namir.it/veltroni12.htm

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
gato
Inviato: 26/10/2008 14:09  Aggiornato: 26/10/2008 14:09
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/1/2006
Da: camposanto + +
Inviati: 175
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Vedo che sempre di più si stanno criticando le persone e non le idee. Travaglio sarà anche filoisraeliano, ma questo non diminuisce il valore delle sue denunce su tantissime cose. La Gabanelli avrà anche lei i suoi peccati, ma penso che anche lei di denunce ne ha fatto un sacco. Io devo ancora trovare la persona perfetta senza macchia. Qualcuno diceva: "scagli la prima pietra chi è senza peccato". Non sarebbe più semplice prendere da ognuno quello che ha di buono, piuttosto che guardare il pelo. Anche perché i cavalieri senza macchia o vengono ammazzati o vengono ignorati. Per quanto riguarda l'articolo di prima di Barnard se gli studenti non dicono niente sono addormentati, se protestano sono manipolati. Invece di essere contenti che qualcosa si muove finalmente, che la gente inizia a svegliarsi..................
Chiudo solamente dicendo che criticare è la cosa più facile. Più difficile è quando si deve fare qualcosa. Tutti a criticare ferocemente Grillo che non dice niente sul 11-09. Tutti a criticare Travaglio. Pero loro almeno provano a fare qualcosa. Cosa che non posso dire di tanti che sono "maestri" della critica.

masmor
Inviato: 26/10/2008 15:37  Aggiornato: 26/10/2008 15:37
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/10/2008
Da: pianeta verde
Inviati: 66
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Barnard: "No, così non va cari ragazzi. Lo slancio civico, la difesa dei diritti, sarebbero in voi una manifestazione straordinaria se non fosse che ancora una volta l’evidenza mi costringe a concludere che ciò che anima questo vostro insolito livello di indignazione è la deleteria febbre contro l’Odioso Designato, e non la sostanza dell'ingiustizie...Invece di perdere tempo a odiare Berlusconi e il suo clan, perché non vi chiedete le ragioni per cui le sinistre sono finite a brandelli, svendute alle destre, protettrici del piduista Silvio, privatizzatrici, precarizzatrici, traditrici del nostro bene comune?"

Massimo, questa è la tesi principale dell'articolo di Barnard, l'operato dei manifestanti di queste settimane.
La vera colpa della sinistra italiana non è aver contribuito alla demolizione della scuola italiana prima e con berlusconi, è esser parte di un sistema etichettabile come piduista, un sistema che ha tradito la costituzione ed ogni altro presupposto ad uno stato moralmente legittimo, un sitema atto alla difesa di privilegi ed interessi in drammatico contrasto con il bene comune.
Nei confronti di chi sta manifestando in queste settimane contro la legge-riforma Gelmini, si possono trovare le accuse più disparate, restano però individui, per di più non guidati, non organizzati, non controllati, che cercano spontaneamente - e, perchè no, ingenuamente - di alzarsi dal divano e fare qualcosa per bloccare la spada di un leviatano che cerca ancora una volta di imporre una volontà criminale per quanto dannosa alle sorti del paese.


David87
Inviato: 26/10/2008 15:48  Aggiornato: 26/10/2008 15:48
So tutto
Iscritto: 24/6/2008
Da: Macerata
Inviati: 29
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Bla, bla, bla. Ma cazzo!
è possibile che si leggono sempre i soliti commenti volti a offendere o a sceditare qualcuno?
Non ci arrivate alla conclusione che Barnard parla di RESPONSABILITA?
Le destre mondiali, cagnolini dei potenti economisti, rovinano il mondo.
Di chi è la colpa? Della sinistra che non c'è.
La sinistra viene corrotta dal sitema creato e automaticamente scompare.
Di chi è la colpa? LA NOSTRA.
è tanto difficile?

SI.
La maggioranza delle persone non ci pensa, ma non perchè sia idiota, ma perchè non ci vuole pesare. Preferisce Grillo e Travaglio che gli danno in pasto un paio di politicanti, così la sera quando spengono la TV pensano: "fortuna che ci sono Grillo e Travaglio che fanno qualcosa".
In realtà che cazzo hanno fatto?
NIENTE.
Anzi, peggio ancora, ci hanno fatto scaricare le nostre responsabilità.
Così, un gregge di pecoroni segue la politica, ed il secondo segue l'antipolitica.
Risultato?
La solita minestra ipocrita che siamo abituati a vedere, e che ci inizia a piacere.
Siamo cosi abituati a navigare nella merda, che senza il suo odore non ci sentiamo più nessuno.
In questo modo, un forum frequentato da persone che si dicono libere, diventa un teatrino in stile porta a porta, dove fotunatamente non c'è bruno vespa, ma c'è Massimo, che con qualche commento cerca di portare un pò di Realtà.

Bisogna criticare sempre per giungere alla verità, ma bisogna farlo poggiando le proprie argomentazioni su delle basi solide, delle basi ragionate, ed evitare di scrivere cazzate tanto per smerdare qualcuno, giusto per sentirsi un più cazzuti di un'altro.

E se non potete essere i santi della conoscenza, siatene perlomeno i guerrieri. Questi sono i compagni e i precursori di tale santità.

F.W.Nietzsche
Red_Knight
Inviato: 26/10/2008 16:09  Aggiornato: 26/10/2008 16:18
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: Barnard e la scuola pubblica
@Totonno
Caspita, uno scambio epistolare tra Barnard e Travaglio...
Il fatto che Travaglio sia filoisraeliano non dice nulla. Si è sempre dichiarato di destra, anticomunista e cosa peggiore di tutte cattolico. Sono tutte cose che non mi piacciono, per nulla, anzi di per se stesse di solito mi fanno schifo. Ma non vedo cosa vorresti dimostrare e soprattutto cosa vorrebbe dimostrare Barnard. A parte il fatto che si criticano le idee e non le persone, a me da quella conversazione la prima cosa che balza all'occhio è quanto sia rompicoglioni Barnard, non quanto sia ipocrita Travaglio. Siamo di fronte all'ennesimo caso di sindrome paranoica da caccia al gatekeeper.

@Peonia
Il link che riporti è interessante. Le poche cose che ci sono scritte sono inequivocabilmente vere. Dissento dall'ultima frase: Veltroni non può, non sa e non vuole fare opposizione ma soprattutto non deve ed è bene che non lo faccia. Lui e la sua compagine sono finiti, e prima il consenso nei loro confronti sarà approssimabile a zero, meglio sarà per tutto il paese.

@David87
Scusa sai, forse sono pecorone e stupido, ma se le cose in queste paese vanno male per colpa di 4 o 5 delinquenti che assoggettano il paese ai loro sporchi interessi personali non mi va di sentirmi dire che la carogna sono io, specialmente quando non mi limito a parlare ma alzo il culo per andare a manifestare. Chi ha chiamato in causa Grillo e Travaglio? Barnard parlava degli studenti. Ora, non so quanti e come di quegli studenti siano delle persone disoneste, stupide, crudeli, disinformate, pecore etc ma se anche lo fossero tutte non sarebbe certo perché vanno a manifestare - vuoi ingenuamente, vuoi perché peggio di così la disperazione può solo portare all'autoestinzione - per ragioni a dir poco sacrosante.
Le cose vanno male in questo paese? Impicchiamo al lampioni i responsabili. E' così difficile? Qualcuno che avrebbe dovuto vigilare non l'ha fatto? Lampione anche per loro magari, ma ci penseremo in seguito, che dici?
Hai presente Luttazzi quando dice che il Papa "perdona le vittime"? Barnard fa lo stesso.

David87
Inviato: 26/10/2008 16:38  Aggiornato: 26/10/2008 16:38
So tutto
Iscritto: 24/6/2008
Da: Macerata
Inviati: 29
 Re: Barnard e la scuola pubblica
@Red Knight
Non si tratta di impiccare i responsabili, ma guardarsi dentro ed ammettere che nel proprio piccolo ogni uno di noi è responsabile. Scaricare tutto sulle spalle di qualcuno è troppo facile. Hitler era colpevole, ma il popolo tedesco no? Bush è colpevole, ma il popolo americano no? Dobbiamo pensare e smettere di farci prendere per il culo. La nostra colpa è quella di non essere pronti per la Libertà.
Io non posso avercela con chi manifesta nelle università, anzi, sono uno di loro, ma voglio che quete proteste vengano fuori da una presa di coscienza reale.
Una volta che tutti si prenderanno le proprie responsabilità, e saranno degli individui realmente Liberi, allora potremmo impiccare ai lampioni chi ci rovina il mondo, ma fino a quel giorno, non faremo che assitere alla presa di potere di qualche altro stronzo.

E se non potete essere i santi della conoscenza, siatene perlomeno i guerrieri. Questi sono i compagni e i precursori di tale santità.

F.W.Nietzsche
Paxtibi
Inviato: 26/10/2008 16:43  Aggiornato: 26/10/2008 16:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Barnard e la scuola pubblica
come mai dici che è tutto finto, studenti manovrati ebla bla? la massainscena l'hai vista a matrix, cosa ti aspettavi da mentana?! vai in qualche ateneo, vedrai tantissimi studenti - come non se ne vedevano da anni - con le idee più diverse, che credono nei modi di dissenso più diversi, spesso mal organizzati ma sinceramente intenzionati a far qualcosa per non far sparire l'università

Quello che ho visto a Matrix era finto: perché un gruppo di studenti e di sbirri si sono prestati a questa messinscena? A chi e a cosa serve questa rappresentazione della realtà?

Per il resto, finora non ho sentito argomentazioni coerenti che prendano in considerazione tutte le sfaccettature del problema. La maggior parte degli studenti hanno idee molto vaghe su come funzioni il sistema, e per quanto riguarda le soluzioni siamo nel campo del wishful thinking. Le cose che dicono sono le stesse dette da ogni generazione prima di loro, compresa la mia, "i ragazzi dell'86, dicevano: il nulla assoluto, e s'è visto.

La scuola e l'università sono uno schifo, se uno ha a cuore la propria istruzione dovrebbe fare quello che ha scritto Sitchinite, prendere i libri e studiare, per i cazzi propri. Tutto il resto è una perdita di tempo, utile a incanalare la naturale tendenza alla ribellione dei giovani.

slump
Inviato: 26/10/2008 16:44  Aggiornato: 26/10/2008 16:44
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/6/2006
Da:
Inviati: 199
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Direi che David87 ha quasi (quasi) centrato il punto: la Società dello
Spettacolo è QUESTA società in cui viviamo (anche "globalizzata" come
si dice oggi), che non significa affatto una società nelle mani della
TV (la TV è solo un mezzo, come anche Internet, i giornali ecc.) ma una
società in cui tutto è rappresentato ed è rappresentazione. Ogni parte
ha la sua parte che recita, consapevolmente o no: ciò che sta sul
palcoscenico è lo spettacolo, fatto da destra, sinistra, buoni,
cattivi, corrotti, candidi, ingenui, falchi, Travaglio, Barnard,
Veltroni, Berlusconi, Juve, Milan, Obama, McCain, guerra, pace, crisi,
non crisi, inflazione, deflazione, merda, Chanel5, ecc.

Questo non significa però che dietro il palcoscenico vi siano registi e
sceneggiatori occulti -- sarebbe troppo facile! -- è lo spettacolo che
si autosostiene e che, soprattutto, ha o DEVE avere un significato
astratto che dovremmo desumere dalla rappresentazione stessa -- questo
sarebbe il compito di veri intellettuali e di veri "agitatori".

La discussione sui fatti in quanto fatti (politici, economici, sociali,
individuali ecc.) è inutile o è utile solo ad alimentare lo spettacolo
stesso: queste discussioni sulla scuola sono emblematiche. Prendere una
parte (o un'altra) è già venir trascinati nel gorgo spettacolare.
Analizzare sarebbe invece già meglio, con lente da entomologo ancora
meglio, con una macchina Kirlian ancora meglio.

Bisogna tornare a dar la caccia ai fantasmi, a ciò che non si vede né
si sente né si annusa. Il resto, oggi, è ciancia.

PS: facendo la mia "parte" consiglio agli studenti di studiare e ai
professori di insegnare -- o di andare tutti a lavorare sul serio,
tanto non contano comunque un cazzo.

"In powerful rain, they laid down their heads to die"
(My Dying Bride)
David87
Inviato: 26/10/2008 17:13  Aggiornato: 26/10/2008 17:13
So tutto
Iscritto: 24/6/2008
Da: Macerata
Inviati: 29
 Re: Barnard e la scuola pubblica
@slump
Esatto... ANALIZZARE!

Chi protesta, compreso me, sa che il decreto 133 non è che un pretesto. Una goccia in un vastissimo mare che ha creato questo vuoto morale e culturale.
Ed è proprio questo che dovrebbe essere analizzato, tuttavia è pericoloso, si rischia di rimanere isolati, e questo mette paura.

E se non potete essere i santi della conoscenza, siatene perlomeno i guerrieri. Questi sono i compagni e i precursori di tale santità.

F.W.Nietzsche
Pyter
Inviato: 26/10/2008 17:25  Aggiornato: 26/10/2008 17:25
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Certo, per chi ha un avatar come quello di slump, è facile analizzare.
E' difficile per chi non può usufruire di quella posizione privilegiata.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Red_Knight
Inviato: 26/10/2008 17:48  Aggiornato: 26/10/2008 17:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: Barnard e la scuola pubblica
@David87
Oh sì, il tuo ragionamento è corretto ma ripeto, non accetto di essere infilato in quell'ognuno di noi. Non esistono le colpe collettive. Non dovresti infilartici neanche tu. Ci sono persone, come me e te e quasi tutti quelli qui dentro, e innumerevoli altri là fuori, che in questo paese di merda hanno la consapevolezza di essere in un paese di merda e non vedo in che modo debbano spartire le colpe con i veri responsabili. Che poi gli altri 55 milioni di italiani sono responsabili? I neandertaliani rincoglioniti dalla TV sono responsabili dell'essere nati poveri e ignoranti ed essere rimasti tali? Dai, avanti, piantiamola di fare i cattolici e per una volta lasciamoci andare: la colpa di tutto questo è di poche precise persone al potere negli ultimi decenni, com'è sempre stato nella storia. Il popolo tedesco? Sei sicuro che tutti i tedeschi fossero nazisti? Proprio tutti? Gli americani sono tutti favorevoli alla guerra al terrore?

"Una volta che tutti si prenderanno le proprie responsabilità, e saranno degli individui realmente Liberi, allora potremmo impiccare ai lampioni chi ci rovina il mondo, ma fino a quel giorno, non faremo che assitere alla presa di potere di qualche altro stronzo." Il tuo discorso è nobile negli intenti, e hai perfettamente ragione a parlare di prese di coscienza reali. Sarebbe bello. Ma la responsabilità io e te non ce la dobbiamo prendere, e chi deve non lo farà e lo sai bene. Suggerirei di passare immediatamente al metodo lampione. Ovviamente sto facendo un discorso da bar sport e non pretendo di avere grandi argomentazioni, sto solo parlando sentimentalmente, ma semplificando all'estremo sono convinto che il qualunquismo al contrario non porti da nessuna parte. Se avessimo anzi un po' più di cazzutaggine e orgoglio da "duri e puri", anche nella vita quotidiana, forse riusciremmo a combinare qualcosa.

Stefano
Inviato: 26/10/2008 17:49  Aggiornato: 26/10/2008 17:49
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/8/2004
Da:
Inviati: 344
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Quoto Slump in pieno.

(beh, quoterei volentieri anche il suo avatar... e vedo che non sono il solo )

Stefano

manneron
Inviato: 26/10/2008 18:06  Aggiornato: 26/10/2008 18:17
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/2/2006
Da:
Inviati: 951
 Re: Barnard e la scuola pubblica
e ci domandavamo come mai travaglio riesce a lavorare: è filoisraeliano, tanto ci voleva. destra e sinistra sono cazzate nostre italiane, quello che conta è la posizione internazionale. per forza poi non dice nulla sull'11 sett., meglio astenersi. e abbiamo trovato il punto debole del giornalismo di travaglio, quello sul quale non riesce ad andare oltre, il suo muro, rispetto al quale le sue analisi si fermano. ora capisco quando travaglio ha detto che in italia l'unica cosa che conta è la politica italiana e i fatti italiani, perchè se esci da questo limite ti stroncano probabilmente sul serio. se ti occupi di politica italiana, al massimo si occupa di te la mafia o il centro informazioni della telecom, ma se sconfini ti lasciano a casa nel silenzio e fai la fine di barnard. ovviamente è solo un'ipotesi.

ma il riassunto di tutta la questione è molto più semplice e sta nella premessa del discorso: PERCHE' BISOGNA GARANTIRE A TUTTI UGUALI DIRITTI?
e soprattutto perchè tra i diritti-doveri presunti vi è stata posta l'istruzione e non il mangiare, bere e un posto caldo per dormire?
Perchè a qualcuno è venuto in mente che se hai una istruzione poi ti trovi un lavoro e hai il privilegio di mantenerti (cosa per nulla vera), invece di stabilire che se hai un pasto caldo e un letto sicuro poi se vuoi hai il privilegio di istruirti? è questo che non capisco.
In realtà destra e sinistra partono sempre da un principio meritocratico, l'unica differenza è che la sinistra vorrebbe teoricamente una partenza uguale e pone tale uguale partenza nell'istruzione. Non è contraddittorio che un ministro dell'istruzione di sinistra mandi a scuola privata i propri figli, perchè avendo in mente una concezione meritocratica, egli semplicemente pensa che bisogna garantire a chi non potrebbe avere la stessa base di partenza, la stessa partenza degli altri, ma non esclude che se una famiglia parte economicamente più in alto, non usufruisca di tale "merito". si tratta di inalzare il livello minimo, non di abbassare il livello massimo.
Poi quando mi viene il resto, lo scrivo.

David87
Inviato: 26/10/2008 18:17  Aggiornato: 26/10/2008 18:17
So tutto
Iscritto: 24/6/2008
Da: Macerata
Inviati: 29
 Re: Barnard e la scuola pubblica
@Red Knight
Per precisare, ho smesso di fare il cattolico da quando avevo 13 anni.
Il discorso che faccio si basa sull'Individuo e la sua libertà.
Bignerebbe piuttosto smettere di fare i comunisti e le vittime di questo sistema, in quanto sono principalmente le vittime a tenerlo in piedi.
Impicchiamo i potenti per poi farcelo mettere in culo dal Fidel Castro di turno.
Che senso ha?
Ma non si impara proprio un cazzo dalla storia?
Pensi che non comprenda che la maggioranza siano delle vittime?
Lo so benissimo, ma non è ceramente della mia compassione che hanno bisogno, ma di uno strumento che li faccia pensare di testa propria.
Umanesimo e pietà alimentano il sitema d'oppressione.
Cristianesimo e comunismo muoiono quando sparisce l'oppressione del potente, in quanto esse esistono e si alimentano di questo sistema.
Scompare la vittima, scompaiono pietà e compassione.
Rimane la Persona, l'Io, l'Uomo e la sua dignità naturale.

E se non potete essere i santi della conoscenza, siatene perlomeno i guerrieri. Questi sono i compagni e i precursori di tale santità.

F.W.Nietzsche
LoneWolf58
Inviato: 26/10/2008 18:22  Aggiornato: 26/10/2008 18:22
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
Autore: David87 Inviato: 26/10/2008 18:17:04
...
Ma non si impara proprio un cazzo dalla storia?
...
tu che dici?
La storia insegna che la storia non insegna nulla.
(Alessandro Manzoni)

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
manneron
Inviato: 26/10/2008 18:26  Aggiornato: 26/10/2008 18:32
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/2/2006
Da:
Inviati: 951
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Riprendendo il filo del mio discorso bisogna arrivare al nocciolo:
la questione dei diritti. I diritti umani sono una costruzione sociale e teorica, ma devono fare i conti con la realtà fisica. finchè tale realtà ha confini lontani, ognuno si può inventare i diritti che gli pare e cercare di metterli in pratica. ma in periodo di carestia, avete mai visto nessuno che vuole che si sancisca per legge il diritto a mangiare? se non ce n'è che cazzo vuoi fare una legge perchè finisca la carestia? Piuttosto se vedono che vi sono ampi terreni non coltivati di proprietà di pochi individui, vorranno una legge che garantisca tot quantitativo di terreno a testa e una riforma agraria, diritto alla terra, la terra è di tutti, poi ognuno si coltiverà il suo pezzo. Perchè per me sarebbe più logico avere diritto al proprio pezzo di terra visto che la terra è di tutti o è tutta pubblica o io voglio il mio pezzo come gli altri. (Ah, per inciso, vorrei anche un pezzo di mare.)
Quello che voglio dire è che il diritto si esercita solo su ciò che è ABBONDANTE. ma se l'abbondanza finisce, fine del diritto.
Aspetto che mi venga il seguito.

David87
Inviato: 26/10/2008 18:26  Aggiornato: 26/10/2008 18:26
So tutto
Iscritto: 24/6/2008
Da: Macerata
Inviati: 29
 Re: Barnard e la scuola pubblica
@LoneWolf58
Se solo volessimo imparare...

E se non potete essere i santi della conoscenza, siatene perlomeno i guerrieri. Questi sono i compagni e i precursori di tale santità.

F.W.Nietzsche
manneron
Inviato: 26/10/2008 18:38  Aggiornato: 26/10/2008 18:38
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/2/2006
Da:
Inviati: 951
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Torniamo al concetto di abbondanza: se garantisci benessere in abbondanza a tutti, cosa ottieni? Ottieni che i tutti diventano TROPPI. e qui entra in ballo l'economia: l'economia è l'arte di rendere scarso quello che è abbondante al fine di rendere abbondante quello che è scarso. La definizione non è mia e non ricordo di chi sia.
Se gli esseri umani diventano troppi, allora sono abbondanti mentre le risorse che prima erano abbondanti diventano scarse. e allora il gioco continua:
se le risorse sono scarse, non sono un diritto. Se gli esseri umani sono troppi, allora diventano un diritto di qualcuno che pensa bene di sfruttarli e che sia un suo diritto. Questa mi piace. Azzo, come fila il discorso. Poi mi ricollego all'istruzione.

Red_Knight
Inviato: 26/10/2008 18:42  Aggiornato: 26/10/2008 18:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: Barnard e la scuola pubblica
@David87
Citazione:
Ma non si impara proprio un cazzo dalla storia?
Pensi che non comprenda che la maggioranza siano delle vittime?
Lo so benissimo, ma non è ceramente della mia compassione che hanno bisogno, ma di uno strumento che li faccia pensare di testa propria.
Umanesimo e pietà alimentano il sitema d'oppressione.


E questo strumento qual è? Provare rimorso tutti anziché compassione solo per loro? Ammazza, che salto di qualità... non è che lo strumento, ammesso che ci sia (facciamo gli utopici, va'), sono i pochi che capiscono che SI INCAZZANO e provano a distribuire generosamente manciate di INCAZZO anche alle suddette vittime? La consapevolezza passa per l'incazzo. E dove la consapevolezza comunque non arriva un po' di casino non guasta, tanto peggio di così. Analizziamo la realtà, in tutto il mondo e in tutte le epoche ha sempre valso la divisione in alti medi e bassi e ha sempre valso quanto descritto in Teoria e Pratica del Collettivismo Oligarchico. Forse sarà sempre così, forse no, in ogni caso non è una novità. Ciò non toglie che qui in Italia le cose vanno peggio che altrove, dove pure i potenti la mettono nel culo agli altri. Nello specifico i problemi di questo sciagurato paese sono mafia, Vaticano, casta politica e capitalismo di rapina, con confini molto molto sfumati, e in secondo luogo la sudditanza agli interessi esteri. Tolto il vaticano, dove più dove meno gli stessi problemi ce li hanno anche in Svezia, ma avrei qualche problema a paragonare l'Italia a un paese scandinavo. Va bene fare discorsi idealistici, tutto sommato sono d'accordo con te, ma non perdiamo di vista il caso particolare. Hic et nunc qualsiasi cambiamento sarebbe una manna dal cielo.

David87
Inviato: 26/10/2008 19:00  Aggiornato: 26/10/2008 19:00
So tutto
Iscritto: 24/6/2008
Da: Macerata
Inviati: 29
 Re: Barnard e la scuola pubblica
@Red Knight
Niente rimorsi, compassioni ho cazzate varie! Mai!
è proprio l'incazzo dovuto ad un ragionamento.
Infatti, nei precendenti commenti non ho fatto altro che incazzarmi.
Tra l'altro, non ho mai negato che qualche casino faccia male, anzi, però bisogna capire ciò che si fà.

@manneron
Il problema è chi controlla l'abbondanza, cioè chi controlla l'economia.
La soluzione potrebbe essere creare un'economia al servizio degli uomini, e non sfornare pecore al servizio di un'economia.
beh... poi, se in futuro dovessimo diventare veramente troppi, cercheremo una soluzione, se no... ...saranno cazzi amari...

E se non potete essere i santi della conoscenza, siatene perlomeno i guerrieri. Questi sono i compagni e i precursori di tale santità.

F.W.Nietzsche
manneron
Inviato: 26/10/2008 19:11  Aggiornato: 26/10/2008 19:14
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/2/2006
Da:
Inviati: 951
 Re: Barnard e la scuola pubblica
per ricollegarmi all'istruzione: avete notato che da quando la cultura è diventata un diritto, si è poi trasformata in una merce rara? milioni di studenti che non sanno un cazzo? L'unico modo per cui una cosa raggiunga l'apice del proprio sviluppo è ritrasformarla in un privilegio. Paradossalmente, una cosa immateriale come la cultura, che potrebbe essere acquisita senza perdite all'infinito e al massimo grado, ha seguito lo stesso sviluppo economico di una merce materiale: che da abbondante e per tutti poi diventa rara.
Mettiamo il caso del petrolio: il petrolio diventa raro perchè ce n'è sempre meno da estrarre. La cultura invece diventa rara, perchè non essendo più un privilegio, non è remunerata.
Ovviamente sto volutamente confondendo pezzi di carta che attestano cultura con cultura vera e propria. Sto facendo una confusione linguistica di termini. uso lo stesso termine, cultura, per conoscenza vera e propria, e attestato di conoscenza. Lo faccio e credo che sia lecito, perchè credo sia lo stesso meccanismo che accade socialmente quando una persona debba decidere o meno se studiare e al fatto che studiare serva. Lo fanno gli stessi politici quando dicono che ci sono troppi laureati in un certo settore e che bisogna diminuirli perchè non servono. ovviamente loro non prendono in considerazione il fatto che una persona possa volere quel tipo di conoscenza per motivi personali, ma solo per motivi economici derivanti dal vantaggio del pezzo di carta.
E anche questo pezzettino è fatto. ma è un poco oscuro.

redna
Inviato: 26/10/2008 19:18  Aggiornato: 26/10/2008 19:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
Certo, per chi ha un avatar come quello di slump, è facile analizzare. E' difficile per chi non può usufruire di quella posizione privilegiata


certo che li non si analizza nulla.
Ovvero mi sembra una posizione per un clistere...oooopppsss...

La posizione privilegiata mi pare sia solo una posizione del tutto scomoda, anche perchè chi adotta quelle posizioni non le mette come avatar.
Mi spiace perchè chi scrive (con quell'avatar...)dice molte cose che hanno senso, ma poi se si guarda l'avatar si resta un pò perplessi...
Ma vedo solo donne che si presentano in quella posizione e mi pare del tutto sessista.Se fossero uomini messi così si potrebbe dire lo stesso!

PS-sarà la scuola pubblica che inculca questo o la tv?
o forse entrambe....Resta il fatto che è di cattivo gusto,comunque sia.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
girandola
Inviato: 26/10/2008 19:31  Aggiornato: 26/10/2008 19:35
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/8/2005
Da: Roma
Inviati: 64
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Il problema della scuola pubblica in Italia non è solo rappresentato da tagli e misure inadeguate che si stanno succedendo da tre legislature una delle quali durata solo 18 mesi.
La scuola Italiana è un circolo chiuso,dove troppi inadeguati insegnanti trasformano il principio di autonomia in esercizio di libero arbitrio.
questo accade in ogni ordine e grado,nelle elementari nelle medie nelle superiori.
Insegnanti inadeguati che sono la causa principale di abbandoni e di sofferenze psicologiche ,innanzi alle quali gli alunni e le famiglie possono assistere solo impotenti,in quanto nessun organo di verifica,accerta se nelle scuole vengono portati avanti metodi di insegnamento ed atteggiamenti idonei a dare formazioni adeguate,nel rispetto delle identità culturali sociali e psicologiche dell'alunno,questa scuola sforna omologati individui guai uscire dall'ovvio.
Troppo spesso diversità dalle grandi potenzialità,vengono represse e non comprese,e le frustrazioni del corpo insegnante si scaricano sulle famiglie che nel silenzio mediatico ed istituzionale possono solo subire.
Nell'ambienti universitari,troppo spesso la ragione di maggiore stanchezza è rappresentata dal dover rapportarsi con docenti che non sono mai al servizio dello studente,ma con lassismo supponenza ed arroganza,troppo spesso sono la causa principale di abbandoni e scarsa preparazione.
Inutile fare ipocrite difese di ufficio,insieme ad insegnanti eroi ce ne sono altrettanti non degni di svolgere questo lavoro, basterebbe avere il coraggio di guardare quello che accade, la scuola italiana è autoreferenziale con tutto quello che ne consegue.
Questo grazie anche a sindacati corporativi ed una classe politica che non mostra avere l'interesse a formare i giovani e dargli la speranza di un futuro.

Freeman
Inviato: 26/10/2008 19:42  Aggiornato: 26/10/2008 19:46
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 31/7/2006
Da: NiggahCity
Inviati: 2092
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Una precisazione (giusto una per capire quanto sia fuorviante-fuorviata la Gelmini):

ma poi vogliamo parlare della Gelmini che da 3mesi va in giro a dire sempre la stessa cosa:
il 97% delle risorse se ne va in stipendi;
come se gli insegnanti prendessero troppo in busta paga..


A parte che la frase di per sé non significa nulla, questa è una quasi-menzogna: il 95% (non il 97%, stando alle cifre del suo stesso ministero) delle risorse del MIUR va in stipendi (e compensi accessori), non di tutte le risorse per l'istruzione, come si potrebbe erroneamente capire.
Nel bilancio complessivo dell'istruzione bisogna infatti far confluire anche i finanziamenti provenienti da altri ministeri e soprattutto le spese a carico degli enti locali (comuni e province) per gli edifici scolastici ed i sussidi. E non si tratta certo di una piccola parte delle spese.
En passant, i tagli dei trasferimenti agli enti locali e la diminuzione delle risorse grazie alla genialata dell'abolizione dell'ICI stanno mettendo in seria difficoltà i comuni, sui quali grava l'onere di fornire la disponibilità e la gestione dei locali e della refezione per l'istruzione primaria e per la secondaria di primo grado (scuola media): dalle mie parti non ci sono soldi per le manutenzioni, e la refezione viene pagata quasi interamente dalle famiglie. E col taglio dell'ICI andrà peggio.

P.S.: quanti di voi sanno che il taglio dell'ICI è stato coperto anche attingendo al fondo per la stabilizzazione dei precari del pubblico impiego (per 55 milioni di euro, una "miseria" nel bilancio dello stato, ma comunque una cifra ragguardevole)? E adesso vengono a dirci che non ci sono i soldi per stabilizzare i precari... e grazie al cazzo.

"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
rekit
Inviato: 26/10/2008 20:52  Aggiornato: 26/10/2008 20:52
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Barnard e la scuola pubblica
bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla ...............


siamo in dittatura, il primo ministro fa il Duce e oggi dalla CONTROINFORMAZIONE scopro che e' tutta colpa mia! e di quelli che manifestano il loro dissenso.....

ma bene, meno male sono gia emigrato da un pezzo in un paese che probabilmente e' invischiato nella stessa merda internazionale nella quale e' invischiata l'italia, ma che almeno ha un governo che riesce a far star bene i propri cittadini.....nessuno qui si sogna di ringraziare il leader dell'opposizione di tanta grazia......

secondo me, senza offesa, vi si e' incartato il cervello a furia di analisi e controanalisi....

Red_Knight
Inviato: 26/10/2008 21:59  Aggiornato: 26/10/2008 21:59
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: Barnard e la scuola pubblica
@David87
Allora siamo perfettamente d'accordo.

Comunque acciderbolina, questo normale articolo di Barnard è diventato un vero e proprio flame. Che spreco!

Cassandra
Inviato: 27/10/2008 0:35  Aggiornato: 27/10/2008 0:35
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/5/2006
Da:
Inviati: 1551
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Barnard si sta Blondettizzando.
Succede così, quando ti buttano fuori dal media mainstram e sei costretto a guadagnarti lettori e pagnotta su Internet.
Le sparano grosse pur di farsi notare di nuovo.

"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
Barnard
Inviato: 27/10/2008 3:39  Aggiornato: 27/10/2008 3:39
So tutto
Iscritto: 25/10/2008
Da:
Inviati: 10
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Sono Paolo Barnard.

Intervengo per dire alcune cose. Innanzi tutto sono desolato dalla quantità di commenti il cui tono è di livore nei mei confronti. Si cerca di farmi passare per un patetico perdente. In realtà non mi sembra di esserlo. Chi come me si può permettere di perdere fama, carriera, amicizie in alto, editori importanti, e le infinite serate cui mi invitavano in tutta Italia (tutto documentato) per rimanere un libero pensatore, non è un fallito. E' uno con coraggio, una tenuta fuori dal comune, e soprattutto un attaccamento all'etica come prima condizione di vita. Io combatto per riportare le persone al centro, le persone comuni, altri (da Berlusconi a Travaglio) combattono per essere al centro e tenere le persone chine, adoranti e impotenti. Quello che faccio con i miei pezzi, è di dire sempre una cosa: se prima noi (attivisti, giornalisti 'contro', giovani antagonisti, intellettuali, contestatori, altermondialisti, studenti) non ci guardiamo dentro e se non accettiamo di vedere quanto in realtà replichiamo i difetti e le ipocrisie del Sistema, se non facciamo il durissimo lavoro di pretendere da noi stessi prima di tutto l'adesione all'etica senza eccezioni, noi tutti saremo fallimentari, e facilmente manipolabili dal Sistema. E' stato il destino di Travaglio o della Guzzanti, di Santoro e della Gabanelli, più molti altri.

Dico a tutti, prima di accusarmi di pontificare senza prove, di leggere ciò che ho scritto nel mio sito, (www.paolobarnard.info).

Ho pubblicato la mia corrispondenza con Travaglio per motivi di interesse pubblico. Essi sono: Travaglio è stato eletto da masse di italiani al ruolo di Vate salvatore della patria e detentore della verità mediatica. A lui tantissimi si affidano in buona fede. Io espongo il lato oscuro di Travaglio come paradigma generale: cioè, avviso le persone che è sempre sbagliato e pericoloso aderire adoranti a chiunque, per quanto 'eroico paladino' egli/ella appaia. A questo serve la pubblicazione di quelle mail, e di altri miei lavori. La corrispondenza in oggetto dimostra che quell'uomo è un arrogante che non tollera l'essere messo in discussione in modo duro, cosa che invece si riserva di fare con tutti gli altri; che si rifiuta di rispondere ad una imbarazzantissima evidenza (caso Gabanelli in prima serata 5 anni con Berlusconi), un fatto centrale che contraddice clamorosamente ciò su cui lui stesso ha edificato il suo teorema del 'regime' tv, e dunque tanta della sua fama (e cosa ci fa lui oggi in prima serata in quel 'regime'?); che per evitare tale risposta si trincera dietro il paravento del 'lei mi insulta', esattamente come gli orribili personaggi che lui stesso critica; che, nella discussione su Israele, dimostra una pietas selettiva, cioè una agghiacciante mancanza di compassione per il 50% di una tragedia e una incondizionata compassione per l'altro 50%; che nella difesa acritica della Gabanelli anche nella sua scandalosa implicazione in 'Censura Legale' (si veda mio sito) egli abdica disastrosamente a qualsiasi principio etico, a quegli stessi principi che però lui pretende ferocemente da altri. Ora, un uomo così può essere il depositario della fiducia incondizionata di masse di italiani in totale buona fede? E allora, non è forse più saggio che, come sostengo da anni, questi 'personaggi' ipertrofici vengano ridimensionati a ruolo di semplici fonti di possibili verità, e che sia invece la persona e porsi al centro della propria verità? Ecco a cosa servono quelle mail.

Alla fine il mio discorso è sempre uno: se Travaglio, se Gabanelli, se gli studenti, se i pacifisti, se noi tutti non ci ripuliamo delle repliche del Sistema che abitano in noi, mai potremo essere utili a questa disperata Italia, mai cambieremo la nostra Storia. Mai saremo 'eroici paladini' di qualsivoglia giustizia.

Barnard

Freeman
Inviato: 27/10/2008 9:06  Aggiornato: 27/10/2008 9:32
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 31/7/2006
Da: NiggahCity
Inviati: 2092
 Re: Barnard e la scuola pubblica
@ Barnard
Confesso di essere combattuto, non riesco a definire la mia posizione su questa vicenda, sto vivendo un reale conflitto interiore.

Per onestà, devo dire che non apprezzo molto il Suo modo di porsi, in generale, che appare spesso supponente.
D'altro canto, mi rendo conto che non deve essere facile essere Paolo Barnard oggi.
Mi era sembrata di cattivo gusto la pubblicazione di una corrispondenza privata, e continua a sembrarmi tale anche alla luce della condivisibile motivazione fornita:
Citazione:
Ho pubblicato la mia corrispondenza con Travaglio per motivi di interesse pubblico. Essi sono: Travaglio è stato eletto da masse di italiani al ruolo di Vate salvatore della patria e detentore della verità mediatica. A lui tantissimi si affidano in buona fede. Io espongo il lato oscuro di Travaglio come paradigma generale: cioè, avviso le persone che è sempre sbagliato e pericoloso aderire adoranti a chiunque, per quanto 'eroico paladino' egli/ella appaia.

La pubblicazione non autorizzata di una corrispondenza privata comporta sempre una violazione del vincolo di fiducia reciproca, ed è pericoloso quando si comincia a ragionare per "mali necessari" (per la serie à la guerre comme à la guerre).
Tuttavia, non volendo ricadere in un eccesso di ipocrisia, e volendo essere onesto soprattutto con me stesso, devo confessare che una parte di me è grata a Barnard perché la sua azione (a cui ho dato spazio anche sul mio blog e nella mia firma), pur eticamente e deontologicamente opinabile, ha consentito di mostrare un lato del "vate" che in pochi conoscono. E di dimostrare come NESSUNO sia in grado di essere sempre e comunque davvero super partes.
Neanche lo stesso Paolo Barnard, presumo. E' questo il messaggio, vero?

"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Pausania
Inviato: 27/10/2008 9:58  Aggiornato: 27/10/2008 9:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Bello: nel fine settimana non avevo internet e mi sto aggiornando un po'.

E così vedo che c'è in tutta l'internet italiana un tale che sta postando lo stesso testo su tutti i forum a nome di Paolo Barnard. La cosa divertente è che questo testo si lamenta degli insulti ricevuti, anche quando nessuno gli ha mai rivolto la parola.

Inoltre è chiaramente accompagnato dall'invito a seguire il link al proprio sito personale.

Questo genere di attività a casa mia ha un nome preciso.

Speriamo che questa storia finisca presto, perché dei tumulti amorosi dei giornalisti italiani non credo in fondo interessino a nessuno.

A proposito: per l'ennesima volta, ricordo a tutti che Travaglio è un uomo di destra, ha idee di destra, di stampo conservatore e formate su certo liberalismo italiano che non va confuso ovviamente con la destra becera e fascistoide che sta oggi al governo.

Quindi cerchiamo di farla finita con questa storia di Travaglio cattivo servo del sistema: Travaglio dice quello che ha sempre detto, da quando era uno sconosciuto giornalista che scrisse un libro sul calcio.

Se i gonzi pensavano di aver trovato un guru e di sinistra, sono loro da biasimare, non Travaglio.

Cassandra
Inviato: 27/10/2008 10:17  Aggiornato: 27/10/2008 10:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/5/2006
Da:
Inviati: 1551
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Pausania, non scrivo nulla perchè mi hai tradotto per filo e per segno!

"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
mc
Inviato: 27/10/2008 12:01  Aggiornato: 27/10/2008 12:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
Questo genere di attività a casa mia ha un nome preciso.

Spam (ti vergogni a dirlo ? )

Bene. Ora che lo si e' detto, vi chiedo, a te e a Cassandra che sembra essere d'accordo con te:
A parte l'innegabile ed irrilevante screzio tra i due giornalisti gli spunti forniti vi sembrano cosi' inutili?
Di sicuro non risolveranno i problemi del paese, ma, caspita, mi pare sia condivisibile, almeno liberato dalla parte personalistica, il ciclostile inviato in giro...
Qual'e' la vostra posizione in merito a cio' che si legge, "tumulti amorosi"(*) a parte?


p.s.:
Travaglio ... Travaglio di Destra? ... ma va? ... ovviamente non per questo dice cazzate ... dice cose generalmente condivisibili, se, anch'esse, separate dal proprio modo di essere e di vedere le cose.


(*)
Vorrei far notare, che, appello vero o finto che sia, la discussione fra i due e' solo un pretesto per parlare di analisi consapevole degli eventi, cosa scontata almeno quanto la destrorsita' di Travaglio.

mc

Freeman
Inviato: 27/10/2008 12:17  Aggiornato: 27/10/2008 12:19
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 31/7/2006
Da: NiggahCity
Inviati: 2092
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
Quindi cerchiamo di farla finita con questa storia di Travaglio cattivo servo del sistema: Travaglio dice quello che ha sempre detto, da quando era uno sconosciuto giornalista che scrisse un libro sul calcio.

Se i gonzi pensavano di aver trovato un guru e di sinistra, sono loro da biasimare, non Travaglio.

Non mi posso annoverare tra i suddetti "gonzi", non riconoscendomi nelle etichette di "destra" e "sinistra". Posso però dirmi deluso da Travaglio, al quale attribuivo maggiore onestà intellettuale ed integrità morale di quanto meritasse, senza per questo averlo eletto a mio "guru".
In quello sono stato un po' ingenuo, lo ammetto, ma niente di più.

Certo, c'è sempre quello che "io avevo già capito tutto, e non era difficile". ;)
Ma per tutti gli altri, ben vengano le rese dei conti tra primedonne, se servono a scoprire certi altarini.

"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
redna
Inviato: 27/10/2008 12:41  Aggiornato: 27/10/2008 12:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
Vorrei far notare, che, appello vero o finto che sia, la discussione fra i due e' solo un pretesto per parlare di analisi consapevole degli eventi, cosa scontata almeno quanto la destrorsita' di Travaglio.


Un pretesto che arriva al momento giusto.
Di fine stagione, quindi scontatissimo..


.Citazione:
Travaglio ... Travaglio di Destra? ... ma va? ... ovviamente non per questo dice cazzate ... dice cose generalmente condivisibili, se, anch'esse, separate dal proprio modo di essere e di vedere le cose.


Riassumendo: se Travaglio è di destra e ci racconta le 'gran brutte fazende' di Berlusconi un senso ci sarà?
Magari vorrà fare col tempo un poema che ne sò 'Berlusconeade' nel quale vengono esaltate le nobili origini; infatti lui e il medico Scappagnini mettono le mani avanti dicento: è immortale.
Ok....andiamo avanti a caz...te e le cose nel paese senza dubbio miglioreranno.(???)

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
mc
Inviato: 27/10/2008 12:55  Aggiornato: 27/10/2008 12:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
se Travaglio è di destra e ci racconta le 'gran brutte fazende' di Berlusconi un senso ci sarà?

Il senso e' quello che ci trovi tu, ne piu' ne meno.
Nessuna illuminazione particolare di tipo assolutistico.
E' questo che sfugge ai piu', te compresa.

Il senso che ci trovo io e' che, per esempio, potrebbe essere il semplice lavoro di un giornalista che confronta le proprie convinzioni socio-politiche con quelle di questo governo, sedicente destrorso... (e sono consapevole che ve n'e' piu' di uno... ma non mi interessa).

Citazione:
Un pretesto che arriva al momento giusto.

Sono mesi che e' stato tirato in ballo...

Ma, a parte la pochezza di questa considerazione personale, parlavo "di analisi consapevole degli eventi" che e' un concetto al di fuori di qualsiasi contesto temporale, quindi mai in anticipo o in ritardo sui tempi: l'importante e' affrontarlo.


mc

BlSabbatH
Inviato: 27/10/2008 12:58  Aggiornato: 27/10/2008 12:58
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
Travaglio dice quello che ha sempre detto, da quando era uno sconosciuto giornalista che scrisse un libro sul calcio.

l'essere un fiero baciaebrei lo renderà forse un pò meno simpatico, ma i suoi monologhi rimangono sempre godibili.

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
redna
Inviato: 27/10/2008 13:06  Aggiornato: 27/10/2008 13:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
Il senso e' quello che ci trovi tu, ne piu' ne meno. Nessuna illuminazione particolare di tipo assolutistico. E' questo che sfugge ai piu', te compresa.


mc, che ne sai? mc, che ne sai? (e sono buona...non aggiungo altro...)

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
mc
Inviato: 27/10/2008 13:08  Aggiornato: 27/10/2008 13:10
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
mc, che ne sai? mc, che ne sai?


C'e' l'eco?

Niente.
Ma trovo giusto (e oggettivo) che ognuno trovi il "suo" senso in ogni cosa.

mc

Pausania
Inviato: 27/10/2008 13:10  Aggiornato: 27/10/2008 13:10
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Barnard e la scuola pubblica
mc Citazione:
Spam (ti vergogni a dirlo ? )

No, dirlo è contrario alle regole del sito


Citazione:
A parte l'innegabile ed irrilevante screzio tra i due giornalisti gli spunti forniti vi sembrano cosi' inutili?
Di sicuro non risolveranno i problemi del paese, ma, caspita, mi pare sia condivisibile, almeno liberato dalla parte personalistica, il ciclostile inviato in giro...
Qual'e' la vostra posizione in merito a cio' che si legge, "tumulti amorosi"(*) a parte?

Per me, nessuna posizione, perché di fronte al nulla non c'è nessuna posizione che io possa prendere. Sono mesi che Barnard scrive le stesse cose e cioè: io ho lavorato per anni alla Rai, la Rai mi ha cacciato, la Rai è cattiva. Adesso voglio che tutti mi aiutiate.

Bella lì! E quando ci lavorava lui in Rai, invece?

Come la vedo io? La Rai è nata come megafono del potere, ci hai lavorato per anni, sei stato megafono del potere. Mi fanno ridere queste lamentazioni a scoppio ritardato.



Citazione:
p.s.:
Travaglio ... Travaglio di Destra? ... ma va? ... ovviamente non per questo dice cazzate ... dice cose generalmente condivisibili, se, anch'esse, separate dal proprio modo di essere e di vedere le cose.

E' quello che intendevo io. Solo che i sinistri, siccome per loro non è possibile che uno di destra dica una cosa buona, rimuovono il problema convincendosi che quello sia di sinistra. Salvo poi scontrarsi con la realtà.


Citazione:
Vorrei far notare, che, appello vero o finto che sia, la discussione fra i due e' solo un pretesto per parlare di analisi consapevole degli eventi, cosa scontata almeno quanto la destrorsita' di Travaglio.

Quale analisi? Quella del "lui non mi da ragione, quindi è un gatekeeper"?
Lui non parla di signoraggio, quindi è al soldo delle banche? Suvvia...

***

Freeman Citazione:
Non mi posso annoverare tra i suddetti "gonzi", non riconoscendomi nelle etichette di "destra" e "sinistra". Posso però dirmi deluso da Travaglio, al quale attribuivo maggiore onestà intellettuale ed integrità morale di quanto meritasse, senza per questo averlo eletto a mio "guru".
In quello sono stato un po' ingenuo, lo ammetto, ma niente di più.

No, Freeman, non sei stato ingenuo, hai semplicemente basato il tuo giudizio su quello che Travaglio ha scritto riguardo ad un dato argomento. Adesso i tuoi dubbi nascono in base alla presunta corrispondenza tra Barnard e Travaglio, resa pubblica da Barnard stesso, in cui non si dice niente di rilevante che possa interessare altri se non i due interessati.

E anzi non capisco perché dovresti cambiare giudizio sul lavoro di Travaglio (non su Travaglio) solo in base a questa specie di melodramma lacrimevole.


Citazione:
Certo, c'è sempre quello che "io avevo già capito tutto, e non era difficile". ;)

Non so se ti riferivi a me, ma quello che volevo dire è che non ci può essere stupore nell'udire quello che Travaglio pensa dal punto di vista politico, perché le sue posizioni sono sempre le stesse da anni, ha sempre dichiarato quali fossero e quindi non gli si può certo imputare adesso di non essere quello che non è mai stato.


Citazione:
Ma per tutti gli altri, ben vengano le rese dei conti tra primedonne, se servono a scoprire certi altarini.

Mah, se siamo ancora qui a guardare le checche isteriche che si tirano i capelli...

LoneWolf58
Inviato: 27/10/2008 13:20  Aggiornato: 27/10/2008 13:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
Autore: BlSabbatH Inviato: 27/10/2008 12:58:26

Citazione:

Travaglio dice quello che ha sempre detto, da quando era uno sconosciuto giornalista che scrisse un libro sul calcio.


l'essere un fiero baciaebrei lo renderà forse un pò meno simpatico, ma i suoi monologhi rimangono sempre godibili.
e soprattutto, fino a prova del contrario, fondati...
che fine ha fatto la policy di L.C. dove si giudicano i fatti/idee e non le persone?

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
mc
Inviato: 27/10/2008 13:22  Aggiornato: 27/10/2008 13:22
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
No, dirlo è contrario alle regole del sito

Sorry... non lo sapevo.. (speriamo passi inosservato ).

Citazione:
Quale analisi? Quella del "lui non mi da ragione, quindi è un gatekeeper"?

No, non la sua analisi. Ma quella di ognuno di noi si approcci ad ogni argomento.
Trovo fondamentale il discernere bene argomenti e persone. E trovo fondamentale farlo, sempre e comunque.
Dovrebbe essere meccanicamente automatico farlo, perche' regala una visione coscienziosa di tutto cio' che ci circonda... (pure se il ragionamento e' viziato da errori ... ma chi analizza di solito sta cercando di correggersi, se in buona fede).

Questa discussione (come molte altre) sfiora un argomento importante e non e' certo la questione scuola, secondo me.

ciao

mc

redna
Inviato: 27/10/2008 13:24  Aggiornato: 27/10/2008 13:31
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
Ma trovo giusto (e oggettivo) che ognuno trovi il "suo" senso in ogni cosa.



Il 'suo senso in ogni cosa' ognuno lo trova senza degli 'ammaestratori' come ti senti 'investito' di fare tu mc.

Il fatto che tu ti senta superiore NON fa in modo che qualcuno diventi inferiore.
Pertanto le regole esistono anche per te e allora non parlare di persone che non capiscono, quando tu stesso non puoi conoscere quelle che possono o non possono sapere/conoscere i vari utenti

.Citazione:
Questa discussione (come molte altre) sfiora un argomento importante e non e' certo la questione scuola, secondo me.


Il titolo del 3d è : barnard e la scuola pubblica.
Ovviamente qualcuno ha letto male...forse c'è un eco....forse anche non ci sono persone in grado di affrontare l'argomento.


Citazione:
che fine ha fatto la policy di L.C. dove si giudicano i fatti/idee e non le persone?


Ben Lonewolf hai fatto a ricordarlo.
Qui pare ci siano ogni tanto degli smemorati, anche se di vecchia data.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Freeman
Inviato: 27/10/2008 13:28  Aggiornato: 27/10/2008 13:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 31/7/2006
Da: NiggahCity
Inviati: 2092
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
No, Freeman, non sei stato ingenuo, hai semplicemente basato il tuo giudizio su quello che Travaglio ha scritto riguardo ad un dato argomento.

Appunto, pur sapendo da anni del suo essere filo-USRAELIANO, finora non avevo ancora letto una dichiarazione così aperta di adesione INCONDIZIONATA al genocidio (lui che "adora Israele" e che ignora le sofferenze dei palestinesi, il che oggi, con la libertà di informarsi che c'è, per un giornalista, può derivare solo da malafede).
Per cui, avendo letto con quale ardore si profonde per i suoi amici israeliani, il mio giudizio su di lui subirà inevitabilmente una modifica. Proprio per "quello che Travaglio ha scritto".
Ovviamente, continuerò a leggere/ascoltare quello che scrive/dice, ma con qualche riserva ed attenzione in più.

Citazione:
Non so se ti riferivi a me,...

Certo che sì, ma era solo una boutade affettuoso/scherzosa, che mi è servita da lancio per l'affermazione successiva ;)
Sapevo chi avevo di fronte e perciò di potermelo permettere. Sbaglio?

"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Pausania
Inviato: 27/10/2008 13:36  Aggiornato: 27/10/2008 13:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Freeman Citazione:
finora non avevo ancora letto una dichiarazione così aperta di adesione INCONDIZIONATA al genocidio (lui che "adora Israele" e che ignora le sofferenze dei palestinesi, il che oggi, con la libertà di informarsi che c'è, per un giornalista, può derivare solo da malafede).

A parte che io prenderei con le molle quelle parole, visto che non so sul serio se le ha scritte Travaglio, comunque la malafede non è dimostrata: magari lui odia veramente quei mezzi negri di Palestinesi e li vuole sinceramente vedere sterminati


Citazione:
Sapevo chi avevo di fronte e perciò di potermelo permettere. Sbaglio?

Tranquillo, era solo un artificio retorico per lasciare libero spazio all'ego

mc
Inviato: 27/10/2008 13:38  Aggiornato: 27/10/2008 13:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
Il 'suo senso in ogni cosa' ognuno lo trova senza degli 'ammaestratori' come ti senti 'investito' di fare tu mc.

AS... FIDANKEN! (eh si... Drive in ...!).

Citazione:
Il fatto che tu ti senta superiore NON fa in modo che qualcuno diventi inferiore.

Certo, che ci vuole tanta preparazione e acume per psicanalizzare qualcuno dai post che scrive in un blog (o una forte idiozia per non capire che non e' possibile). E' il business del futuro... Wanna Marchi sicuramente apprezzera' il tuo spunto.

Citazione:
Pertanto le regole esistono anche per te e allora non parlare di persone che non capiscono, quando tu stesso non puoi conoscere quelle che possono o non possono sapere/conoscere i vari utenti.

Ti pare che io me ne tiri fuori?
E allora, permettimi di confermare che non hai capito (Eureka, allora e' possibile "parlare di persone che non capiscono"!).

Comunque, quando hai finito, torniamo a discutere dell'argomento e non del tuo orgoglio ferito.

ciao

mc

redna
Inviato: 27/10/2008 14:14  Aggiornato: 27/10/2008 14:14
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
Comunque, quando hai finito, torniamo a discutere dell'argomento e non del tuo orgoglio ferito.


ferito da chi?

e nessuno ti vieta di discutere. Lasciando ovviamente da parte Drive-i, as fidanken e vanna marchi.

Buon proseguimento!

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
peppe75
Inviato: 27/10/2008 15:23  Aggiornato: 27/10/2008 15:23
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/10/2006
Da: London
Inviati: 399
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Mazzucco, magari te ne sei scordato, ma noi non possiamo votare, questa campagna pro-Obama qui e' inutile...

"Veltroni di Obama si limita a imitare gli slogan"

non credo ci sia altro da imitare al momento, o mi e' sfuggito qualcosa?

mc
Inviato: 27/10/2008 17:49  Aggiornato: 27/10/2008 17:49
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
A parte che io prenderei con le molle quelle parole, visto che non so sul serio se le ha scritte Travaglio, comunque la malafede non è dimostrata: magari lui odia veramente quei mezzi negri di Palestinesi e li vuole sinceramente vedere sterminati

Su questo Blog si attribuisce a Travaglio una certa dose di filoisraelianita' evinta dalle parole scritte sull'Unita' (novembre 2003)... citato QUI.
Niente odio per i "mezzi negri" palestinesi ( )... a quanto pare in blog che cita l'Unita' e il suo editoriale. Anzi, attribuisce le pene palestinesi ai vertici arabi... (non troppo balzana come ipotesi, anche se poco empatica, in effetti... ).

Eppure, neanche a me sembra troppo in malafede... (volevo dire "ancora in malafede" ).

Barnard, dal canto suo non credo si metta a mistificare le email ... forse e' solo una risposta d'impeto, diciamo, un po' poco ponderata per tagliar corto. Una risposta che e' meno articolata di quell'editoriale a cui si riferisce il Blog.... e comunque, da Barnard, il pensiero e' stato pesantemente interpretato secondo i propri canoni.

Cionostante... lo spunto e' sempre forte...

mc

sitchinite
Inviato: 27/10/2008 18:01  Aggiornato: 27/10/2008 18:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/6/2007
Da: Roma - Pomezia
Inviati: 3270
 Re: Barnard e la scuola pubblica
@ Barnard: non condivido assolutamente la sua analisi del 'compito' della destra, che sa tanto di quel buonismo che ha rovinato l' italia e di quel 'razzismo al contrario' di chi accusa i fascisti di essere violenti e razzisti e poi canta "ho un rigurgito antifascista, se vedo un punto nero gli sparo a vista".

Il suo:

"Le destre politiche di tutto il mondo sono cromosomicamente programmate dai loro padroni per fare una e solo una cosa: distruggere il bene comune e il senso di collettività, per sempre, e imporre il privato individuale ovunque. Sono nate per fare questo. Punto. "

é un atteggiamento subdolo e disinformato. Non sono solo le destre a privatizzare, e non sono solo le destre a distruggere il bene comune.
Le ricordo che il DDL772 "Lanzillotta" é stato firmato da Prodi e Bersani e prevede l' obbligo di messa in gara di tutti i servizi pubblici locali con la SOLA eccezione dell' acqua.

Apprezzo tantissimo invece il suo aver mostrato chi é Travaglio, un personaggio che reputo più becero di tanti altri e del quale ho sempre sostenuto la disonestà di metodi e di intenzioni.


@ Freeman: il tono saccente secondo me dovrebbe essere ignorato, bisognerebbe discutere sui contenuti non sui toni.

@ Pausania: Travaglio non é assolutamente un uomo di destra. E' un 'mercenario ideologico' prezzolato, e come tale non ha nessuna appartenenza o affiliazione.

mc
Inviato: 27/10/2008 18:26  Aggiornato: 27/10/2008 18:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
Apprezzo tantissimo invece il suo aver mostrato chi é Travaglio, un personaggio che reputo più becero di tanti altri e del quale ho sempre sostenuto la disonestà di metodi e di intenzioni.

Ha solo detto che si e' montato la testa (ma e' una sua opinione, fino a prova contraria) e che e' filoisraeliano.
Ah ... ho capito tutto!

ciao

mc

LoneWolf58
Inviato: 27/10/2008 19:57  Aggiornato: 27/10/2008 19:59
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
Apprezzo tantissimo invece il suo aver mostrato chi é Travaglio, un personaggio che reputo più becero di tanti altri e del quale ho sempre sostenuto la disonestà di metodi e di intenzioni.
Devi solo dimostrarne la falsità, torna a parlarne quando lo avrai fatto... il resto è gossip.
Travagliate...

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Skabrego
Inviato: 27/10/2008 20:18  Aggiornato: 27/10/2008 20:18
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/12/2006
Da:
Inviati: 178
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Su questo forum è stato scritto davvero "baciaebrei"?

E nel Luogocomune spunta un luogocomune...

Redazione
Inviato: 27/10/2008 20:28  Aggiornato: 27/10/2008 20:30
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Barnard e la scuola pubblica
PEPPE: "ma noi non possiamo votare, questa campagna pro-Obama qui e' inutile..."

Nessuna campagna. Scrivo perchè le cose si sappiano. Lo ripeto per la millesima volta: faccio informazione, non politica.

Pausania
Inviato: 27/10/2008 20:33  Aggiornato: 27/10/2008 20:33
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
@ Pausania: Travaglio non é assolutamente un uomo di destra. E' un 'mercenario ideologico' prezzolato, e come tale non ha nessuna appartenenza o affiliazione.

Io non ho detto semplicemente "destra", che ha un significato troppo vago. Ho detto, più che altro perché lo dice sempre lui e perché si capisce da come parla quando espone dei pareri politici personali, si rifà a quel modello di destra liberale che ormai non ha rappresentanza in parlamento praticamente da quando Mussolini è andato al potere. Una volta si chiamava destra giolittiana, insomma, quella roba lì.

Si capisce da quando parla: il tono paternalistico, legalitario, lo Stato buono che tutto capisce e amministra, la sacra democrazia rappresentativa che negli Usa moltiplica i pani e i pesci, dove tutto funziona a meraviglia, un sorta di elitismo d'annata che era tipico della destra di inizio secolo.

D'altronde non gli ho mai visto pubblicare un libro in cui teorizza sistemi sociali alternativi, in cui viene a spacciare soluzioni magiche che risolvono i problemi del mondo, non viene a rompere ogni tre secondi col signoraggio, né altro. Quindi non capisco a cosa tu ti riferisca quando dici "mercenario ideologico", visto che di ideologia io non ho mai vista.

Certo, io mica condivido la sua posizione politica: ma non mi pare carino trattare da pezzo di merda uno solo perché non la pensa come me.

Ovviamente il giorno in cui dovesse scrivere un libro modello Fallaci, penseremo anche a lui sotto questo punto di vista.

Redazione
Inviato: 27/10/2008 21:03  Aggiornato: 27/10/2008 21:03
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Capita che io non sia l'unico a fare paragoni con Obama.

Fonte

Mariastella Gelmini come Barak Obama? Due appunti sull’ennesima grembiulata di Santa Ignoranza

Qui a sinistra potete leggere un frammento dell’intervista concessa dal Ministro Mariastella Gelmini al Corriere della Sera di oggi che può essere letta per intero qui.

La Ministra si paragona niente meno che a Barak Obama, in un evidente tentativo di provocare il campo della protesta, gli studenti, il mondo della scuola e dell’Università, l’opposizione e i manifestanti del Circo Massimo.

di Gennaro Carotenuto

Come prima cosa va detto che ci va bene che la Gelmini si paragoni con Obama; l’alternativa sarebbe stata Sarah Palin. Ma al di là delle battute è importante rispondere sul merito per sbugiardare l’ennesima offensiva mediatica del governo contro il mondo della scuola, dell’università e della ricerca.

La Gelmini, proprio paragonandosi ad Obama, mette per iscritto la sua inconsistenza e la sua malafede. Barak Obama, che non è ancora stato eletto, può star fermo sulla propaganda e alla politica degli annunci. Per la Gelmini invece non è più tempo di politica degli annunci e parlano chiaramente le Leggi dello Stato e i decreti legge che portano il suo nome.

INCENTIVI E MERITO

Si può tranquillamente sfidare la Ministra a trovare un solo provvedimento che permetta ad un solo insegnante o docente universitario meritevole di guadagnare un solo Euro in più. I tagli nelle prospettive di carriera sono uguali per tutti.

Sfidiamo la Gelmini a trovare una sola riga in un provvedimento legislativo a lei legato nella quale un ricercatore o un gruppo di ricerca meritevole possa ottenere un solo Euro in più, non per intascarlo ma per investirlo nella ricerca medesima. I tagli ci sono per tutti, indiscriminati.

Sfidiamo la Gelmini a trovare un solo provvedimento che differenzi tra insegnanti meritevoli e insegnanti scadenti, favorendo i primi rispetto ai secondi. L’unica differenza è fatta per età, penalizzando i giovani.

Al contrario, nonostante Santa Ignoranza si riempia la bocca di “merito”, “meritocrazia” e “incentivi”, tutti i provvedimenti vanno in direzione opposta: premiare chi è già lì, basta che non rompa le scatole.

Lo testimonia il non inserimento in graduatoria a scuola dei più giovani insegnanti abilitati nelle SSIS a favore della stabilizzazione dei precari storici senza alcuna procedura concorsuale che stabilisca chi merita e chi no. Semplicemente i vecchi staranno dentro e i giovani cambieranno mestiere. Non vi è nessun motivo plausibile per tenersi un insegnante scadente per 40 anni in una scuola a rovinare i ragazzi. Ma sfido chiunque a trovare una sola riga contro gli insegnanti scadenti in un provvedimento della Gelmini.

Lo stesso vale per l’Università. I fondi per i progetti di ricerca, i PRIN, vengono tagliati. I migliori giovani per il blocco del turn over non saranno immessi in ruolo; le progressioni di carriera sia dei meritevoli come degli immeritevoli sono tutte indistintamente bloccate.

RAZIONALIZZAZIONE E QUALITA’

Santa Ignoranza non sa, o ovviamente finge di non sapere, che non un Euro dei tagli da scuola e università saranno reinvestiti nella scuola e nell’università. TUTTI i tagli sono semplicemente soldi che Giulio Tremonti rivuole indietro per destinarli ad altri cespiti della fiscalità generale. E’ quindi una MENZOGNA dire che i tagli sono reinvestiti nella qualità dell’istruzione.

Allo stesso modo non vi è una sola lira investita nel diritto allo studio dei non abbienti ai quali la Gelmini si riferisce. Ovviamente la Gelmini non parla mai di “diritto allo studio”, sancito dalla nostra Costituzione, ma preferisce rifugiarsi in una labile “possibilità per tutti”. In Università con meno soldi a disposizione tale possibilità è piuttosto un’improbabilità.

La sostanza è che non c’è una lira in più destinata a borse di studio, collegi, oppure all’edilizia scolastica, in un contesto, ricordiamolo, dove un terzo delle aule sono a malapena adattate all’uopo. Secondo la Gelmini tali studenti non abbienti arriveranno in università non costose (esistono già e sono le università pubbliche) senza beneficiare di collegi o borse di studio e nonostante ciò otterrebbero un’istruzione di qualità? Balle! Balle che spingono l’Italia nel sottosviluppo.

Ovviamente carta canta, le leggi e i decreti legge da lei firmati, e la ministra mente, manipola, tergiversa. Come quando nasconde dietro il ripristino del grembiule il taglio di 87.000 insegnanti. Spieghiamolo, con fatica e con tenacia a tutti: non c’è alcun provvedimento che premia i meritevoli. Non c’è alcun provvedimento che reinveste nella scuola e nell’Università. Ci sono solo i tagli, le bugie della ministra e Barak Obama è innocente.

LoneWolf58
Inviato: 27/10/2008 21:21  Aggiornato: 27/10/2008 21:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
Autore: Redazione Inviato: 27/10/2008 21:03:38

Capita che io non sia l'unico a fare paragoni con Obama.

Fonte

Mariastella Gelmini come Barak Obama? Due appunti sull’ennesima grembiulata di Santa Ignoranza
Dai Massimo da te non me la sarei mai aspettato... ti metti pure a sparare sulla croce rossa adesso
Guarda che la Gelmini è laureata e Ministra dell'Istruzione...

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Mande
Inviato: 27/10/2008 22:10  Aggiornato: 27/10/2008 22:10
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Redazione
Citazione:

Nessuna campagna. Scrivo perché le cose si sappiano. Lo ripeto per la millesima volta: faccio informazione, non politica.

Permetti a qualche "qualunquista" di aggiungere qualche informazione che notando come parli di Obama definendolo "il diverso o il nuovo che avanza" evidentemente ti è sfuggita.

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5172

Come ben sai nessun politico è un "tuttologo". Può avere esperienza in uno o più campi ma per districarsi nel compito gravoso di un eventuale governo deve per forza avvalersi di collaboratori dei quali si fida ed ai quali affidare svariate competenze. In pratica quelli che in Italia sono i ministri.

Quali saranno mai i collaboratori di Obama?

Tu stesso ci hai informato che Colin Powell ora appoggia Obama. Quello che non sai è che Obama in cambio gli ha promesso:
"Powell "avrà un ruolo come mio consigliere" e un posto formale nel governo è "qualcosa di cui dovremo discutere"."
E' necessario spiegare chi sarà uno dei prossimi ministri di Obama nel caso venga eletto?
http://en.wikipedia.org/wiki/Colin_Powell

Poi c'è Warren Buffet chiamato anche "l'oracolo di Obama". Candidato al gravoso compito di Segretario del Tesoro.
http://en.wikipedia.org/wiki/Warren_buffet

Non poteva mancare George Soros. Amatissimo anche qui in Italia quando nel 1992 ha svalutato la Lira del 30% in pochi giorni. Questo ha dato il via alle famose liberalizzazioni decise sul britannia ed ha comportato la scelta del cambio Lira-Euro ad un livello del quale ancora oggi paghiamo le amare conseguenze. Un vero e proprio filantropo non c'è che dire.
http://en.wikipedia.org/wiki/George_soros

Si nota anche Zbigniew Brzezinski che in Italia non è molto conosciuto. Nel resto del mondo però è piuttosto famoso...
http://en.wikipedia.org/wiki/Zbigniew_Brzezinski

Se nominiamo poi Rupert Murdock è facile capire perché tutti i media del mondo dipingano positivamente Obama. Peccato però che sappiamo benissimo che ciò che passa per il "mainstream" ufficiale quando non è falso è comunque solo parzialmente vero...
http://en.wikipedia.org/wiki/Rupert_Murdock

Per essere "il cambiamento" Obama si accompagna veramente male...
ma che ci vuoi fare...
sono probabilmente solo un "qualunquista".

Paxtibi
Inviato: 27/10/2008 23:14  Aggiornato: 27/10/2008 23:14
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Se poi aggiungiamo che il suo consigliere per il Medio Oriente è Mabus, il quadro è completo...


BlSabbatH
Inviato: 27/10/2008 23:24  Aggiornato: 27/10/2008 23:30
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
Su questo forum è stato scritto davvero "baciaebrei"?

in effetti il termine corretto sarebbe "baciasionisti", il quale includerebbe certi cristiani ed escluderebbe certi ebrei...


Citazione:
Se poi aggiungiamo che il suo consigliere per il Medio Oriente è Mabus, il quadro è completo...

sinceramente nn conosco.. ma sembrerebbe "pulito" (perlomeno + pulito di molti altri).. sempre che sia lui

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
Redazione
Inviato: 28/10/2008 0:12  Aggiornato: 28/10/2008 0:18
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Barnard e la scuola pubblica
MANDE, PAXTIBI: Ho già detto che io non voto per Obama, ma per Cinthia McKinney.

Permettete però che io veda delle differenze fra Obama e McCain, e che preferisca DI GRAN LUNGA che vinca il primo? (A quanto pare no, non mi è permesso )

°°°

MANDE: "sono probabilmente solo un "qualunquista""

Io ho parlato di "qualunquismo al rovescio", e lo riferisco a coloro che dicono "tanto non cambia niente fra Obama e MCCain, perchè è tutto già deciso".

(Se così fosse - fra le altre cose - bisognerebbe spiegare perchè i due continuinino a spendere VENTI MILIONI DI DOLLARI ALLA SETTTIMANA per riuscire a vincere).

Red_Knight
Inviato: 28/10/2008 2:51  Aggiornato: 28/10/2008 2:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Tra l'altro, un leader politico non si valuta da chi sceglie come consigliere ma da quello che fa. Certo, visto come funziona il sistema viene difficile credere a un "nuovo che avanza", ma che ne sai che una volta salito al potere non faccia uccidere tutti quelli che hai elencato e si proclami paladini dei poveri e degli oppressi? :D
Cazzate a parte, intendo dire che anche se sei l'uomo più onesto del mondo, quando inizi la carriera di leader non puoi non accompagnarti a qualcuno più potente di te. Non ci vedo nulla di scandaloso, in questo. Vedremo fra qualche mese (se tutto va bene) chi è davvero Barrack Obama.

Dusty
Inviato: 28/10/2008 7:57  Aggiornato: 28/10/2008 7:57
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 3/10/2005
Da: Mondo
Inviati: 2248
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
Io ho parlato di "qualunquismo al rovescio", e lo riferisco a coloro che dicono "tanto non cambia niente fra Obama e MCCain, perchè è tutto già deciso".

(Se così fosse - fra le altre cose - bisognerebbe spiegare perchè i due continuinino a spendere VENTI MILIONI DI DOLLARI ALLA SETTTIMANA per riuscire a vincere).

Non cambierebbe nulla per la gente "normale".

Per loro invece, ovviamente, cambierebbe moltissimo: chi sta ai vertici del potere decide come impiegare gli enormi afflussi di danaro, e quindi decidere quale amici e parenti arricchire (tramite appalti, consulenze, contractor, etc).

"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Redazione
Inviato: 28/10/2008 8:34  Aggiornato: 28/10/2008 8:34
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Barnard e la scuola pubblica
DUSTY: "Per loro invece, ovviamente, cambierebbe moltissimo."

Ammettendo che sia vero, mi stai quindi dicendo che NON E' AFFATTO tutto già deciso, giusto?

In altre parole: mettiamo pure che lo facciano per "rapacità", personale o di club. Questo vuole dire che la presidenza se la contendono davvero, giusto?

infosauro
Inviato: 28/10/2008 9:17  Aggiornato: 28/10/2008 9:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/5/2008
Da: questo mondo (credo)
Inviati: 2376
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:

MANDE, PAXTIBI: Ho già detto che io non voto per Obama, ma per Cinthia McKinney.


Ma tu puoi votare? Cosa hai fatto per ottenere un tal "privilegio"?

A proposito qualche tempo fa andai sul sito del green party ed era stato hackerato da un tal "islamic team", nel momento in cui scrivo invece sembra sia a posto.

"It's just a ride"
William Melvin "Bill" Hicks, l'ultimo degli hippy, il primo dei complottisti (a comparire in TV).
Redazione
Inviato: 28/10/2008 9:24  Aggiornato: 28/10/2008 9:30
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Ma tu puoi votare? Cosa hai fatto per ottenere un tal "privilegio"?

Ho la doppia cittadinanza. Nessun privilegio, ma visto che avevo il "dovere" di pagare le tasse, come residente estero, mi è sembrato giusto avere anche il diritto di dire la mia, e ho preso la cittadinanza.

In realtà le elezioni qui servono a decidere un sacco di cose, non solo la presidenza. Ad esempio, a S. Francisco votano una legge per rendere legale la prostituzione.

LoneWolf58
Inviato: 28/10/2008 9:39  Aggiornato: 28/10/2008 9:39
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
Ad esempio, a S. Francisco votano una legge per rendere legale la prostituzione.
Sgamato...

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Siciliana
Inviato: 28/10/2008 15:03  Aggiornato: 28/10/2008 15:08
So tutto
Iscritto: 14/1/2006
Da:
Inviati: 18
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Cossiga consiglia:

"Maroni, l’attuale Ministro degli Interni, dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro degli Interni. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino di dodici anni rimanesse ucciso o gravemente ferito... Lasciar gli studenti universitari continuare la protesta. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì … questa è la ricetta democratica, spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio"


Siciliana replica:

"lascio a voi i commenti, io sono senza parole!"

sick-boy
Inviato: 28/10/2008 15:15  Aggiornato: 28/10/2008 15:19
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 18/10/2006
Da: Leith
Inviati: 2710
 Re: Barnard e la scuola pubblica
lascio a voi i commenti, io sono senza parole!

puntualissima

tibberio
Inviato: 28/10/2008 15:45  Aggiornato: 28/10/2008 15:45
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/12/2007
Da: Qui
Inviati: 450
 Re: Barnard e la scuola pubblica
oopss ho rimesso le lancette...sara' stata l'ora legale

A parte gli scherzi. Il discorso e' disgustoso ma va letto bene.

La storia inizia e si ferma, va avanti e poi si perde e, in mezzo a ogni parola, quanti silenzi, quante parole sfuggono e svaniscono per non essere mai piu' ritrovate. (P. Auster)
redna
Inviato: 29/10/2008 21:04  Aggiornato: 29/10/2008 21:04
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Barnard e la scuola pubblica



comunque sia, mi pare che i ragazzi abbiano le idee chiare circa la scuola pubblica.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
pirbag
Inviato: 29/10/2008 23:57  Aggiornato: 29/10/2008 23:57
So tutto
Iscritto: 29/10/2008
Da:
Inviati: 4
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Torno sulla questione iniziale: la politica su scuola e università della destra e del centro-sinistra, quando sono al governo, sono IDENTICHE. Almeno da Berlinguer in poi. Adesso Veltroni & C. cercano di cavalcare le mobilitazioni degli studenti, dentro e fuori da scuole e università. Naturalmente cercando d non farsi troppo male. E' un tetrino che conosciamo fin troppo bene. E' vergognoso vedere professori e presidi di facoltà indignati per le misure del governo attuale, quando non hanno mosso un dito né speso una parola contro i governi di centro-sinistra.
La questione è allora dire a gran voce che il re è nudo. Non tanto a noi stessi, che già, a quanto pare, lo sappiamo bene, quanto alle migliaia di giovani che si affacciano per la prima volta alla politica in questi giorni. Non sarebbe male pubblicare in questo sito una buona analisi delle politiche sull'istruzione degli ultimi governi: cifre che parlano molto più di tanti bei discrorsi.
C'è qualcuno che ha voglia di farlo? Io qualche dato ce l'ho. Potremo metterci al lavoro fin da subito

redna
Inviato: 30/10/2008 8:18  Aggiornato: 30/10/2008 8:39
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Barnard e la scuola pubblica
pirbag


Citazione:
Torno sulla questione iniziale: la politica su scuola e università della destra e del centro-sinistra, quando sono al governo, sono IDENTICHE. Almeno da Berlinguer in poi.


Ma sono identiche prima o dopo Berlinguer...!!!
Io direi, e l'ho già detto che sono così da quando (bisognava) che ci fosse la repubblica...ovvio che il tutto è stato graduato...


Citazione:
Adesso Veltroni & C. cercano di cavalcare le mobilitazioni degli studenti, dentro e fuori da scuole e università. Naturalmente cercando d non farsi troppo male.


Perchè SOLO Veltroni?
Si può sapere perchè si guarda da una parte sola stavolta, proprio quando la destra è in maggioranza, per giunta...
Chi non si vuole fare del male non è Veltroni (che è una opposizione fittizia, come lo è il governo del resto...) ma altri che stanno in disparte infiltrando ad hoc la miccia che 'si vorrebbe' portare ad esplodere...
Quindi non è Veltroni che che non vuole farsi 'troppo'male ma è proprio qualcun altro (con i media proni a zerbini, come da prassi consolidata...)


Citazione:
E' vergognoso vedere professori e presidi di facoltà indignati per le misure del governo attuale, quando non hanno mosso un dito né speso una parola contro i governi di centro-sinistra


O consideriamo i professori e presidi delle università come rincoglioniti oppure un motivo ci sarà perchè nei governi precedenti NON hanno mosso un dito.
Che sia vergognosi per alcuni non toglie che quello che stanno facendo al governo in questo periodo (e il governo è in carica solo da maggio...)non ha precedenti per GRAVITA'....lasciando da parte che il tutto è fatto anche ad arte.
Si cavalca la protesta giovanile e in sordina si privatizza l'acqua, e nessuno lo sa, e chi attualmente ricopre la carica di primo ministro è INDAGATO e con il caso Mills ancora aperto e tutt'ora senza esito finale.


Citazione:
La questione è allora dire a gran voce che il re è nudo.


Ti sei iscritto da poco, vedo, perchè qui da molto tempo lo si sta dicendo che il re è nudo, ma ancora non se ne accorge.


Citazione:
Non tanto a noi stessi, che già, a quanto pare, lo sappiamo bene, quanto alle migliaia di giovani che si affacciano per la prima volta alla politica in questi giorni.


Le migliaia di giovani NON si affacciano alla vita politica in questi giorni, perchè la vita politica in italia NON esiste.
Se la politica è quella che abbiamo al governo è meglio stendere un pietoso velo e non farlo nemmeno sapere alle giovani generazioni, perchè non si scoraggino.
Se la vita politica è quella di aver distorto ogni settore delle istituzioni, primo la giustizia ora l'istruzione è meglio pensare un momento n più a quello che si sta andando incontro, visto che quelli che ci governano è evidente NON ne sanno proprio nulla.


Citazione:
Non sarebbe male pubblicare in questo sito una buona analisi delle politiche sull'istruzione degli ultimi governi: cifre che parlano molto più di tanti bei discrorsi.


Le buone analisi sulle politiche dell'istruzione degli ultimi governi NON cambiano di un millimetro la situazione attuale che è stata attuata SOLO da questo governo.
Dopo che i sondaggi, la pubblicità e i media sono in mano SOLO di uno, seriamente NON si possono proporre analisi di nessun genere.

edit
Roma, 30 ott. (Apcom) - A volte lo dice in modo scherzoso, citando quello che chiama il 'metodo Thatcher'. Più spesso però il tono è quello di un vero e proprio atto d'accusa. Silvio Berlusconi torna ad attaccare i mezzi d'informazione, rei di aver diffuso "ansia" e "pessimismo" rispetto alla crisi dei mercati, protagonisti di un vero e proprio "divorzio dalla realtà". Il premier parla di fronte alla platea del Consiglio generale di Confcommercio, per oltre un'ora, a 360 gradi: scuola, situazione economica, vertici internazionali, clima, giro di vite contro i writer. Ma sempre tenendo l'indice puntato contro i mezzi di informazione. A cominciare dalla tv e, soprattutto da quella pubblica. Al punto da annunciare che adesso farà "tutto il possibile perchè le tv pubbliche e private non siano dei fattori ansiogeni come purtroppo stanno diventando". Il presidente del Consiglio ha una visione diversa di come dovrebbero andare le cose: "una televisione pubblica - spiega - dovrebbe cooperare perchè le cose vadano al meglio, adesso è il punto principale di diffusione del pessimismo". E il pessimismo, aggiunge Berlusconi, finisce con l'alimentarsi come nelle profezie che si auto avverano. "Io continuo a diffondere serenità - si lamenta il premier - ma, ogni volta che accendo la televisione, mi accorgo che non lo fanno i nostri politici, i nostri economisti, i nostri giornalisti". Nè il premier resiste alla tentazione di tornare ad accusare i media per aver 'reiventato' le sue dichiarazioni sull'invio della polizia nelle scuole. "Io ho fatto un ragionamento molto articolato e i giornali della sinistra hanno detto 'Berlusconi manda la polizia nelle scuole'. Poi il giorno dopo ho spiegato e hanno titolato 'Berlusconi torna indietro'. E' una lotta impari". Colpa dei giornalisti, per Berlusconi, anche se sono state travisate le sue frasi sulla sospensione dei mercati. "Mi hanno accusato di aver detto che avremmo chiuso le Borse. Ho paura ad abbracciare uno di sinistra - ha scherzato - altrimenti dicono che tento di soffocare l'opposizione". Insomma, un attacco serio ma anche faceto. Che alla fine il presidente condensa in quello che lui stesso definisce il 'metodo Thatcher'. Berlusconi racconta di un incontro in cui l'ex premier inglese gli avrebbe svelato la sua 'ricetta'. "Non si può governare e leggere i giornali. Io ho un ufficio stampa - avrebbe raccontato la Lady di Ferro - che mi fa leggere solo gli articoli che parlano di me". Inevitabile la battuta del premier: "Ho chiamato Paolino Bonaiuti e gli ho detto 'da domani metodo Thatcher'. E non l'ho visto per due mesi". Bac


Citazione:
. Nè il premier resiste alla tentazione di tornare ad accusare i media per aver 'reiventato' le sue dichiarazioni sull'invio della polizia nelle scuole. "Io ho fatto un ragionamento molto articolato e i giornali della sinistra hanno detto 'Berlusconi manda la polizia nelle scuole'. Poi il giorno dopo ho spiegato e hanno titolato 'Berlusconi torna indietro'. E' una lotta impari". Colpa dei giornalisti, per Berlusconi,


I discorsi molto articolati sono per esempio questi:


Citazione:
Berlusconi racconta di un incontro in cui l'ex premier inglese gli avrebbe svelato la sua 'ricetta'. "Non si può governare e leggere i giornali. Io ho un ufficio stampa - avrebbe raccontato la Lady di Ferro - che mi fa leggere solo gli articoli che parlano di me". Inevitabile la battuta del premier: "Ho chiamato Paolino Bonaiuti e gli ho detto 'da domani metodo Thatcher'


...da domani dice, quando questo lo fa sistematicamente da anni.

http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=80407

Citazione:
L'attore ha criticato duramente il governo Berlusconi ma non ha risparmiato delle stoccate anche al centrosinistra accusato di non aver risolto il problema del baronato nelle università italiane: «Hanno sbagliato anche loro quando stavano al potere, hanno sbagliato a non eliminare il sistema dei baroni perché di baroni ce ne sono anche di centrosinistra».

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
edo
Inviato: 2/11/2008 9:27  Aggiornato: 2/11/2008 9:27
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Barnard e la scuola pubblica
PERCHE' NON SONO ANDATO AL CORTEO

Mi presento: alla veneranda età di 44 anni ho vinto il concorso di Ricercatore all'Università di Cagliari, Scienze della formazione, e lì insegno. Avrei un contratto che prevede zero ore di lezione, ma in questo ultimo triennio ho svolto- come tutti i ricercatori di questo assurdo paese- lezioni (tra corsi d'afferenza, accorpamenti, laboratori) per una media di 100 ore l'anno. Vista la legge 133, con molti colleghi, abbiamo deciso di sospendere i nostri carichi non istituzionalmente prescritti, ed attualmente non stiamo facendo lezione oppure la facciamo all'aperto, in contatto con la città, così come sta avvenendo in varie parti del paese.
Sono contro le scelte di questo governo, quindi.
Scrivo quest'articolo per spiegare come mai, allora, non ho aderito e partecipato alle manifestazioni del 30 ottobre scorso.

'OCCUPIAMO ANCHE IL SENATO!...VIA VIA RIFONDAZIONE!'
Qualche sera fa, guardavo Blob e risuonavano questi slogan tra gli studenti a Roma.
Mi chiedevo: cosa e chi hanno votato questi ragazzi solo qualche mese fa ? Si sono astenuti ? Hanno votato Berlusconi (perchè qualcuno in Italia l'avrà pure votato quest'uomo, no...?)e si sono pentiti? Hanno votato Veltroni e si sono resi conto che se si affidano al maggioritario (voluto anche da lui) e da questa opposizione (si fa per dire) sono fregati ?
Queste proteste tagliano trasversalmente il fronte partitico tradizionale ed impongono la necessità di guardare, come direbbe Revelli, 'oltre il Novecento': oltre le distinzioni 'destra-sinistra', tipiche delle nostre generazioni nutrite a scudi-crociati e falci-martello, oltre il regime simil-post-democratico nel quale viviamo, grazie alla collaborazione dei ceti politici di professione oggi al potere (che siano attualmente al governo o meno).
Riemerge il conflitto sociale, attraversa generazioni e ruoli, schieramenti ed abitudini di pensiero.
Ma, ingenuamente e poco creativamente, va a intrupparsi dentro cortei e assemblee tradizionali, tipiche del secolo scorso. E va allo sciopero, quale unica forma di lotta da 'grandi'.
Davanti a questo stanco ripetersi di rituali consunti e inefficaci, a questo armamentario d'antan, provo noia e senso di estraneità.
Capisco che per molti si tratti di un battesimo, e non voglio togliere a mia nipote sedicenne il gusto e l'emozione di un primo corteo o di un'assemblea in cui ci si sente tutti uniti e si esce da quello scatolone asettico che è la scuola di ogni giorno. Ma noi 'grandi' quand'è che la smetteremo di imporre i nostri metodi e le nostre forme e proveremo ad andare verso il nuovo, magari spinti da giovani generazioni finalmente in campo ?

RISPETTIAMO SOLO I POMPIERI !
Altro slogan da Blob, stessa serata.
Il modello securitario è crescente, condiviso e foraggiato da entrambi gli schieramenti oggi in Parlamento, e la militarizzazione è e sarà l'unico metodo dei governi post-democratici per gestire le proteste e qualunque emergenza sociale ed economica del prossimo futuro. E' già così, in forme più o meno coperte, almeno dal G8 di Genova. I regimi attuali, in tutto il mondo, quando il populismo televisivo non basta e non funge, ricorrono alle botte e al terrore.
Trovo assolutamente ingenuo e inadeguato affrontare un avversario che ci fa la guerra utilizzando gli strumenti spuntati della democrazia liberale: documenti informativi, inviti al dialogo, petizioni, cortei. Gandhi non l'avrebbe fatto, se non in fase iniziale. Ma qui non siamo in fase iniziale, qui siamo alla fine di un processo in cui il nostro avversario ha deciso da solo, si vota da solo, e va avanti come un Caterpillar. E' coerente, lui, perchè così si fa quando si è dichiarata guerra.
Ma noi continuiamo a rimuovere il fatto e procediamo a tentare di persuaderlo a cambiare con le nostre parole, certamente razionali e giuste, ma inefficaci: in primo luogo, perchè Berlusconi è -anche nel campo delle parole- retoricamente e comunicativamente più bravo ed attrezzato del sindacato e del centrosinistra; in secondo luogo, perchè -con gli attuali rapporti di forza- giustamente non ha alcuna disponibilità ad ascoltarci.
Non si può negoziare tra diseguali. Il negoziato può iniziare solo tra forze equivalenti: e se una parte ha dalla sua il potere istituzionale, l'altra dovrà praticare forme d'azione che generino un riequilibrio dei poteri a proprio favore e che la facciano uscire dallo stato di minorità in cui si trova.
Non credo che i cortei di mezza giornata siano le modalità adatte per generare questo cambiamento.
Anzi, ci danno l'illusione che stiamo facendo qualcosa e si sostituiscono ad altre forme di lotta più continuative, efficaci e rischiose (ad es., azioni dirette nonviolente, orientate alla non collaborazione attiva e alla disobbedienza civile).

NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO !
Altro tormentone di questi giorni. Ineccepibile, se vogliamo dire che non siamo disposti a tagli indiscriminati, mentre altri ambiti vengono risparmiati o addirittura allattati dal denaro pubblico (banche, Alitalia, eserciti...).
Ma quella in cui versiamo non è una crisi finanziaria, è una catastrofe sistemica.
E come tale potrà avere effetti pedagogici (di apprendimento e di cambiamento) in quanto, e se e solo se, toccherà tutti, proprio tutti.
E ci costringerà a rivedere i nostri stili di vita, i consumi, il nostro rapporto deviato con le tecnologie e le comodità, i modi di intendere il successo e la competizione, le attuali visioni di produzione ed efficienza applicate ai sistemi educativi, la nostra capacità o meno di cooperare in situazioni di stress...
Ci siamo abituati male, abbiamo vissuto oltre le nostre possibilità, e soprattutto oltre i limiti del pianeta. Per vivere così abbiamo distrutto e stiamo distruggendo altre culture, altre specie viventi, la nostra stessa biosfera.
Tutto questo iniziamo a pagarlo anche noi.
Andiamo incontro allora a questa catastrofe con più intelligenza e consapevolezza, decresciamo volontariamente, scegliamo una nuova vita come aggiunta e non come perdita !
Forse così evolveremo, anche nel dolore e nell'inevitabile sofferenza che questa crisi porterà con sé.
Di tutto questo non ho visto alcun segno nei cortei del 30: anzi, i sindacati ed il centrosinistra continuano a parlare di sviluppo, di produttività, di investimenti.
E continuano ad aziendalizzare la scuola e la formazione.
Se questo è il modello, ha ragione il Governo: via con le Fondazioni !

NON SI PUO' DIFENDERE L'INDIFENDIBILE !
Parole sante di Beata Ignoranza, l'irraggiungibile Maria Stella...!
Troppo facile, però, prendersela con lei, povera stella...
Alcune domande e riflessioni:
 i moduli nella scuola primaria funzionavano ? A mio parere, quasi sempre, no. Avevano provato a superare l'approccio maternalistico-paternalistico del maestro unico, ma sostituendolo con approcci multidisciplinari assemblati e non trasversali; il lavoro di gruppo non si improvvisa, e le tradizioni di lavoro cooperativo tra gli insegnanti italiani non hanno mai brillato. Se i moduli non sono stati utilizzati come occasione per lavorare veramente su basi transdisciplinari, appaiono solo – e giustamente- come un costo. E non mi può convincere un'opposizione al maestro unico che si basa soltanto sulla necessità di far lavorare i nostri laureati o gli insegnanti già in servizio, e di proteggere i posti di lavoro ed evitare i licenziamenti.
 perchè continua ad esistere la scuola media ? Qualunque commissione di esperti ministeriali ha sempre dichiarato che, da un punto di vista didattico, non ha senso e andrebbe abolita. Questo non avviene: in primo luogo perchè non si saprebbe cosa fare in alternativa (se non spalmarla tra elementari e licei) e come contenere-controllare i ragazzini in fase puberale; in secondo luogo, perchè non si saprebbe cosa fare delle sue migliaia di insegnanti, già abbastanza misconosciuti e frustrati. Non varrebbe la pena di ripensarci ancora ?
 perchè gli studenti difendono le scuole superiori ? Ad ascoltarli, non si capisce. Come mai un luogo di obbligo formativo e di 'tortura' si trasforma all'improvviso in qualcosa da proteggere e valorizzare ? E' un bel paradosso, no ? Qualunque sondaggio e qualunque intervista rivela la disaffezione totale dei ragazzi verso la scuola, ed i motivi sono evidenti: passivizzazione, routine, promesse non mantenute, retorica del merito, violenze autoritarie, incoerenze tra parole e comportamenti, non senso.
Potremmo cogliere l'occasione di quel che accade per iniziare a trasformare dal basso questo mostro blob che si chiama istruzione ? Oppure preferiamo continuare a manifestare contro i tagli, e continuare a dare soldi ad una roba così ?
 cos'è l'Università oggi ? Un sistema castal-feudale, immobile e fossilizzato, che utilizza le riforme per non cambiare struttura di potere e per autoconservarsi nella sua essenza.
Un castello kafkiano, inframmezzato da oasi e nicchie ecologiche, per chi le sa creare e le trova.
Sì, perchè ci sono anche bravi ricercatori e professori che studiano e insegnano con passione, studenti intelligenti e desiderosi di capire.
Ma, in quanto sistema, quello universitario rappresenta soprattutto un colossale spreco di risorse pubbliche, regolato simultaneamente dal mercato globalizzato e da localismi familisti e clientelari, che produce (anche grazie alle lauree triennali, grande idea del centrosinistra !) masse di ignoranti laureati e disoccupati.
E mentre noi protestiamo contro le fondazioni, vediamo parte dei Rettori in stile Aquis che lavorano per farsi da soli le Università di qualità e di eccellenza.
No, davanti a cose come queste non ci si può limitare ad urlare una tantum in piazza.
I problemi, purtroppo, non ce li hanno creati Maria Stella e Tremonti, ma molti di quelli che oggi fanno i cortei al nostro fianco, senza aver cambiato nulla di quel che pensavano, sempre pronti a risalire sul carro dei vincenti di domani.
Il 30 ho scelto anche di continuare a non collaborare a questa ennesima mistificazione.


Cagliari 1.11.08 enrico euli

Pecorella
Inviato: 3/11/2008 15:15  Aggiornato: 3/11/2008 15:15
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/11/2005
Da:
Inviati: 34
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Un grande ringraziamento a que 40 milioni di persone che sono andate a votare e che ci hanno messo di nuovo nelle mani di questi cialtroni...tutti a lamentarsi come pecoroni ma non starete scherzando??Non mi stancherò mai di ripeterlo ma ogni popolo ha la classe politica che merita e noi che siamo un popolo di merda ci meritiamo questo.

@red_knight

spero tu non creda che il male dell'Italia,popolo di evasori e servi, si risolva impiccando i 5/6 soliti noti perchè allora vivresti in un altro mondo...

PS: le proteste non sono quelle fatte da quei quattro burattini fuoricorso che usano ogni pretesto per fare casino.Le vere proteste sono quelle, come in Francia, in cui gente di 60 anni con i propri nipotini al seguito scendono in piazza senza intenti bellicosi ma con la sola volontà di fare sentire la propria voce...

redna
Inviato: 3/11/2008 23:04  Aggiornato: 3/11/2008 23:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Barnard e la scuola pubblica
Citazione:
Un grande ringraziamento a que 40 milioni di persone che sono andate a votare e che ci hanno messo di nuovo nelle mani di questi cialtroni...tutti a lamentarsi come pecoroni ma non starete scherzando??Non mi stancherò mai di ripeterlo ma ogni popolo ha la classe politica che merita e noi che siamo un popolo di merda ci meritiamo questo.



Ma anche a chi ha messo al governo queste persone:


http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/politica/carfagna-governo/guzzanti-paolo/guzzanti-paolo.html


Citazione:
"C'entra il senso dello Stato, il primato delle regole, la limpidezza della democrazia. Abbasso la mignottocrazia, viva la Repubblica". E nel post vero e proprio, il parlamentare si chiede se sia possibile che in una democrazia "il capo di un governo nomini ministro persone che hanno il solo e unico merito di averlo servito, emozionato, soddisfatto personalmente? Potrebbe essere il suo giardiniere che ha ben potato le sue rose, l'autista che lo ha ben guidato in un viaggio, la meretrice che ha ben succhiato il suo uccello, ma anche il padre spirituale che abbia ben salvato la sua anima, il ciabattino che abbia ben risuolato le sue scarpe". Infine, un altro interrogativo: "è lecito o non è lecito che si faccia ministro in uno Stato immaginario e anzi in un Pianeta di un'altra costellazione, una persona che ha come suo merito specifico ben soddisfatto il capo del governo?".


Piano piano qualcuno si sveglia dal letargo.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
tibberio
Inviato: 3/11/2008 23:19  Aggiornato: 3/11/2008 23:19
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/12/2007
Da: Qui
Inviati: 450
 Re: Barnard e la scuola pubblica
mah...risveglio...io vedo solo una difesa della prole.
cmq....se si scoprisse trattarsi di cunnilingus....la causa la vince la carfagna

La storia inizia e si ferma, va avanti e poi si perde e, in mezzo a ogni parola, quanti silenzi, quante parole sfuggono e svaniscono per non essere mai piu' ritrovate. (P. Auster)

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