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11 Settembre
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di Massimo Mazzucco
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11 settembre : Il punto di non-ritorno
Inviato da Redazione il 3/11/2008 8:10:00 (6252 letture)

La sezione 11 settembre del sito, inaugurata nel 2003, esordiva con un capitolo intitolato “Il vero problema è psicologico”. Il testo diceva: Come potrà constatare chiunque affronti l'indagine a mente aperta, sgombra di preconcetti, gli indizi contro la versione ufficiale si rivelano presto essere di una quantità sconcertante. Ma per arrivare a vederli con chiarezza, bisogna prima rimuovere quella spessa corazza protettiva che tutti noi portiamo, e che ci impedisce di vedere tutto ciò che in qualche modo non saremmo in grado di accettare. Se sentiamo che un certo discorso ci porta verso una conclusione poco gradita, alziamo tutti istintivamente una barriera di rifiuto - gli americani lo chiamano denial, o diniego - assolutamente solida e impenetrabile, anche a costo di apparire ridicoli davanti al mondo.

A cinque anni di distanza compare fra i commenti, in maniera quasi casuale, il post di un nuovo iscritto che vale la pena di rileggere per intero.

***

Sull'11/9 ormai nessuna persona aggiornata ed in buona fede può avere dubbi:

1 - La versione ufficiale è, fisicamente parlando, impossibile.

2 - I "fatti", le immagini documentati e diffusi in tempo reale e non più alterati (registrazioni fatte personalmente il 9/11), se analizzati con attenzione, non sono spiegabili senza ammettere che siano stati eguiti lavori specialistici di cablaggio delle cariche esplosive nelle torri e nel Building 7.

3 - Le "coincidenze" che hanno reso la debacle possibile (es. sette esercitazioni di sicurezza aerea che prevedevano aerei pirati -o nemici - nei cieli nordamericani), ...

... se non fossero state accuratamente coordinate avrebbero una probabilità di verificarsi su un milione di miliardi.

E poi ci sono decine e decine di documenti che convalidano quanto detto sopra. Certo, non si dispone di prove che possano essere portate in tribunale, ma sulla base dei documenti pubblicamente disponibili (compresi gli incredibili “ritocchi” operati su certi materiali, ritocchi che in qualche modo convalidano operazioni di depistaggio con la loro sola esistenza), appare impossibile che almeno una parte importante della struttura dello stato non sia stata complice, se non il centro organizzatore e coordinatore dell'evento.

Un paio di anni fa contattammo Andreas von Bulow, autore di "CIA und 9/11", ministro per la ricerca e già nella commissione parlamentare di controllo dei servizi informativi tedeschi. Volevamo invitarlo a tenere una conferenza sull'argomento. La sua risposta fu più o meno la seguente: a che serve, ormai ti fatti sono noti ed accettati, tutti sanno, non c'è più niente da aggiungere.

Fu così che lasciammo perdere la conferenza: in effetti oggi chi può e vuole essere informato, chi è capace di affrontare i fatti con sufficiente apertura ed onestà intellettuale, non può avere dubbi su cosa sia successo il 9/11.

Chi ancora oggi non accetta la realtà del 9/11, nonostante tutte le credibili informazioni che sono accessibili con un semplice click, semplicemente non “può“ farlo. Nè è possibile aiutarlo: si può portare il cavallo alla fonte, ma non si può farlo bere se lui si rifiuta!

Anche senza voler considerare quelle persone preoccupate solo di difendere il loro "status" acquisito o altri interessi personali, o quelle che devono onorare debiti di appartenenza, dobbiamo arrenderci all'evidenza. Dall'esterno non sarà mai possibile rimuovere quei blocchi psichici attuati per difendere la propria sanità mentale di fronte a situazioni potenzialmente traumatiche.

Troppe sono le tipiche reazioni del tipo: non può essere vero, se lo fosse sarebbe troppo orribile, quindi non è vero.

D'altra parte è proprio la sua incredibile mostruosità che costituisce la migliore protezione dei perpetratori di questo evento mostruoso.

Accettarlo vuol dire accettare che lo stato del faro della democrazia del nostro mondo sia disposto a sacrificare 3000 suoi cittadini in uno show Hollywoodiano per un oscuro fine.

Vuol dire accettare che il campione delle libertà abbia messo in moto un programma di dimensioni paragonabili alla sua entrata in guerra dopo Pearl Harbour (quando 3000 vite innocenti furono sacrificate rinunciando ad una difesa possibile da un attacco conosciuto: ma si doveva garantire la credibilità del Presidente (alll'epoca la parola di un presidente valeva ancora qualcosa).

Vuol dire accettare che Tony Blair ne fosse al corrente (forse prima di Bush), che Putin suia stato prontissimo a saltare sul carro in corsa, vuol dire che TUTTI i leaders che chi hanno chiesto sacrifici o che ci hanno chiesto di rinunciare a diritti civili, alla privacy, alle nostre libertà in cambio di sicurezza... in qualche modo oscuro fossero complici di questo atto di violenza inaudita che ha lo scopo, forse, di installare un “nuovo ordine mondiale” autoritario, poliziesco, vagamente Orwelliano.

Vuol dire rinunciare a vedere nelle notizie del TG i vari episodi fondanti del “Nuovo Ordine Mondiale” come singoli alberi indipendenti, vuol dire doverli riconoscere come un'unica, minacciosa foresta.

Vuol dire trovarsi a vivere in una realtà sempre più diversa da quella percepita dalla maggior parte dei “bravi cittadini”, da quella che ci è ammannita dai media e proposta dagli imbonitori.

Forse tutto questo comporta delle scelte troppo coraggiose , in qualche modo troppo terribili per poterle chiedere a tutti: il coraggio, se uno non ce l'ha, non se lo può dare...

alearge

---

Ringrazio questo nuovo utente per aver saputo sintetizzare – forse involontariamente - la fine di un percorso compiuto da moltissime persone come noi in Internet in tutti questi anni.

Oggi le informazioni ci sono, e sono di facile accesso per chiunque le voglia trovare. Da quel punto in poi non sta più a noi deterninare quanto accade, ma sta alla coscienza del singolo cittadino.

Forse non ce ne rendiamo conto, ma ci troviamo ad anni luce di distanza da quello che era il mondo fino a dieci di anni fa: le menzogne ci sono sempre state, ma per la prima volta nella storia il cittadino qualunque ha la possibilità di verificare di persona, senza filtri aggiuntivi, qualunque fatto importante che avvenga sul nostro pianeta.

Da questo punto in poi il mondo, semplicemente, non potrà più tornare indietro. Nel bene come nel male.

Massimo Mazzucco

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8/11/2015 9:09:03 - Commenti liberi

I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
snoopy
Inviato: 3/11/2008 9:07  Aggiornato: 3/11/2008 9:10
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/6/2006
Da: phuket - thailandia
Inviati: 106
 Re: Il punto di non-ritorno
si , ho capito chi vuol sapere sa' e chi non vuol sapere si ficca la testa sotto la terra come gli struzzi .....

e noi che sappiamo , adesso , cosa facciamo ???

abbiamo un'arma in piu' , oppure rimaniamo impassibili a vedere un'altro attacco " terroristico / chimico / biologico / islamico " ?


gli illuminati presto o tardi faranno la prossima mossa , e noi cosa possiamo fare per fermarli ?



SNOOP

Io so tutti questi nomi e so tutti i fatti ...
Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.

P.P. Pasolini

http://www.corriere.it/speciali/pasolini/ioso.html
nosh1t
Inviato: 3/11/2008 9:27  Aggiornato: 3/11/2008 9:27
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/9/2008
Da:
Inviati: 143
 Re: Il punto di non-ritorno
analisi lucida, anche se la teoria del cavallo e' vera fino a un certo punto: se il cavallo non e' stupido prima o poi capisce che quell'acqua se la dovra' bere che lo voglia o no, e l'americano medio - lo dico perche' ne conosco parecchi via web, non e' stupido.
Il fatto e' che e' terribilmente difficile far inghiottire un'acqua sporca in quella maniera; io ho personalmente fatto molta fatica a 'rivelare' l'evidenza anche a persone al di fuori degli USA e culturalmente molto al di sopra di Joe l'idraulico - per esempio a mio zio ingegnere edile non e' bastato dire: "ma zio ti pare che 2 torri di cemento e acciaio possano cadere in quel modo per una collisione con un aereo?", ma solo dopo aver fatto ricerche e 1000 riscontri si e' convinto. Quindi e' solo questione di insistere, un po come fa il berlusca nel far credere le balle, ma al contrario

tiburon
Inviato: 3/11/2008 10:42  Aggiornato: 3/11/2008 10:42
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/11/2007
Da:
Inviati: 150
 Re: Il punto di non-ritorno
joy! joy! joy!!

Amici miei...compagni...fratelli...

Con questa si mette la zeta di Zorro: IL MONDO E' CAMBIATO!!


la forza bruta non contiene più le idee e la gente, il loro bisogno di connetterci e connetersi per il mercato unico si è rivelato un morso venefico al potere come lo conosciamo, le scimmiette da tastiera sono i ripetitori, gli amplificatori del più grande colpo della storia dell'umanità. E' STATA FERITA A MORTE L'ASIMMETRIA INFORMATIVA, e ben presto ci lascerà a gestire un mondo nel caos ma con grosse potenzialità di equa crescita...

SHUTO! (non so come si scrive in giapponese) il grande pareggiatore, l'annichilitore ha colpito ad effetto, e - con luoghi virtuali come questo- la gente inizia il risveglio...

AAAAaaaaahhhh!!! com'è corroborante...

Ora i primi preparino il caffè per quelli che ancora dormono, ben presto ci sarà da lavorare per tutti!!!

Ehm... il partito d'azione ha ancora molto pochi fautori, ma è solo questione di pazienza, le cose accelerano...

Al goccetto di prima mattina, benaugurante



Notturno
Inviato: 3/11/2008 11:42  Aggiornato: 3/11/2008 11:42
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: Il punto di non-ritorno
Gran bel lavoro, Massimo.... davvero complimenti.

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
yarebon
Inviato: 3/11/2008 12:52  Aggiornato: 3/11/2008 12:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2366
 Re: Il punto di non-ritorno
Citazione:
abbiamo un'arma in piu' , oppure rimaniamo impassibili a vedere un'altro attacco " terroristico / chimico / biologico / islamico " ?


la fase terrorismo islamico è già passata, in un mondo che si appresta a perdere l'unipolarità americana, la funzione "terroristica" serve a poco e sarà usata solamente in casi disperati, anche perchè la gente per fortuna, nonostante i toni pessimistici che emergono anche da questo articolo è più vaccinata rispetto a prima, soprattutto in Italia, la p2 e le varie stragi e segreti di stato, anche inconsciamente hanno "vaccinato" il pubblico e lo hanno reso meno permeabile, anche grazie ad internet, basti vedere l'attentato a Londra, l'Inghilterra è un paese molto meno credulone di quello americano e l'attentato del 07-07-2005 è avvenuto in silenzio, di nascosto e in maniera poco spettacolare, quindi non sono pessimista.
Il percorso verso una maggiore consapevolezza è molto, molto lento e graduale, ma c'è e si sta muovendo, già il fatto che molta gente rispetto al passato non è più disposta a manifestare sotto qualche bandiera la dice lunga, quindi il lavoro di Mazzucco e tutti gli altri è un piccolo seme piantato, che se non avrà i suoi frutti nella generazione presente, lo avrà in quella futura.
L'aspirazione alla libertà da parte dell'uomo,nonostante la favola dell'homo homini lupus è più forte di qualsiasi altra barriera, ma come detto il percorso è lento è graduale e ciò potrebbe portare attualmente ad un peggiorare della situazione mondiale.

Alby-LatoB
Inviato: 3/11/2008 13:03  Aggiornato: 3/11/2008 13:03
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/5/2006
Da: Marostica
Inviati: 124
 Re: Il punto di non-ritorno
Concordo in pieno. Dopo aver conosciuto i fatti non puoi più tornare indietro, non si riesce più a fingere che non sia accaduto nulla. E' un processo a 360° che coinvolge tutta la tua vita.

Sono passati anni da quando passavo le ore la sera a studiare le foto, le traduzioni dei testi di Griffin, le temperature di fusione dei materiali, a cercare di capire cosa fosse veramente successo.
Spesso mi sfiorava il dubbio di essere sulla strada sbagliata e cercavo di giustificare in qualche modo la versione ufficiale... ma non c'era proprio modo di farla stare in piedi in tutta onestà intellettuale.

Ora all'11/9 non ci penso più, a stento riesco a leggere nuovi articoli sull'argomento.

Ma la consapevolezza maturata non mi ha più abbandonato: ho smesso di credere alla tv, ai giornali, non perdo più tempo a sentire i discorsi dei politici, ecc...

Ho capito che se voglio cercare la verità, la trovo dentro di me.

Sembra quasi uno scherzo, ma per me è stato un percorso spirituale che ha risvegliato la mia mente e il mio cuore.

Sono incazzato, ma con garbo
soter
Inviato: 3/11/2008 15:04  Aggiornato: 3/11/2008 15:04
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/9/2007
Da:
Inviati: 88
 Re: Il punto di non-ritorno
Una relazione concisa ma precisa di alcuni fatti molto interessanti. La psicologia di massa dellì11 Settembre è senza dubbio una svolta nel progetto del nuovo ordine mondiale. Dimostra che i pianificatori hanno una approfondita conoscenza della mente umana, dei suoi meccanismi e dei suoi strumenti di difesa che intervengono per salvaguardare un equilibrio precario. Sicuramnete negli anni questi personaggi hanno accumulato studi ed esperimenti che permetton loro di agire sulle masse come sui singoli in maniera straordinariamente efficace.

ataulfo163
Inviato: 3/11/2008 15:43  Aggiornato: 3/11/2008 15:43
So tutto
Iscritto: 5/5/2007
Da: trentino
Inviati: 15
 Re: Il punto di non-ritorno
Complimenti per l'analisi fatta dal lettore,l'evidenza sui fatti dell11/9 ormai sono tali che solo il Teodori di turno ormai crede alla favola governativa!!!!ma non ditelo in giro!!!!!

tiburon
Inviato: 3/11/2008 16:29  Aggiornato: 3/11/2008 16:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/11/2007
Da:
Inviati: 150
 Re: Il punto di non-ritorno
to snoop:

my friend...

Come ti ho detto il partito del movimento fattivo è ancora intorpidito dal sonno, sul topic "Circo massimo: poche luci e tanta ombra" come puoi vedere i più 'facinorosi' (fra i quali ho il piacere di annoverarmi) cercano di organizzare dei contenitori specifici per essere attivi... Ahimè è lunga. Ma è solo il caffè. Ti invito a seguire la discussione e se ti va iscriverti al forum di Gnaffetto, appena si raggiungerà un numero discreto avremo magari modo di creare uno strumento.

E poi lo si sottopone alla comunità 'mamma' qui presente, e così via le idee vengano a pioggia...magari LUOGOCOMUNE diventa un orticello di teste pensanti operative sul campo... hai visto mai.

All'olio aromatico della bontà, che impregna le cose richiedendo tempo...




trotzkij
Inviato: 3/11/2008 16:44  Aggiornato: 3/11/2008 16:44
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: Il punto di non-ritorno
Non puoi dire a un cieco: Guarda!

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
Al2012
Inviato: 3/11/2008 17:21  Aggiornato: 3/11/2008 17:21
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2158
 Re: Il punto di non-ritorno
Cito Massimo:
<< Forse non ce ne rendiamo conto, ma ci troviamo ad anni luce di distanza da quello che era il mondo fino a dieci di anni fa: le menzogne ci sono sempre state, ma per la prima volta nella storia il cittadino qualunque ha la possibilità di verificare di persona, senza filtri aggiuntivi, qualunque fatto importante che avvenga sul nostro pianeta.

Da questo punto in poi il mondo, semplicemente, non potrà più tornare indietro. Nel bene come nel male. >>

Vero e questo grazie a quella fettina di spazio di libera informazione che si può recuperare e creare su internet.

Internet è una rete di collegamento che può connettere l’individuo (il punto sulla rete) all’insieme dei vari punti di rete che, nell’insieme, formano la maglia rete.

Internet è la materializzazione di un concetto olistico che vede ogni individualità (organica e energetica) interconnessa a tutto l’esistente, è come se l’intelligenza umana cercasse di scimmiottare una sensazione di unità che inconsciamente è dentro ognuno di noi.


Cito Alby-LatoB :
<< Ho capito che se voglio cercare la verità, la trovo dentro di me.

Sembra quasi uno scherzo, ma per me è stato un percorso spirituale che ha risvegliato la mia mente e il mio cuore. >>

Non credo che sia uno scherzo, e penso che questa tua riflessione sia vera per molti …

“Capire … significa trasformare quello che è"
Pyter
Inviato: 3/11/2008 17:45  Aggiornato: 3/11/2008 17:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Il punto di non-ritorno
Il post-articolo di alearge rappresenta un passo importante nella storia di LC.
Da tutto questo (e dal fatto che sia il post numero 1) possiamo dedurre che:

- Il morbo di Ashcroft è stato assimilato dall'organismo e fatto suo dal codice genetico. Ciò vuol dire che ora si riproduce senza che l'organismo ne risenta in salute, dando vita ad un organismo di nuova generazione, di cui alearge è il primo esempio.

- Il periodo di incubazione dura circa cinque anni.

- Il nuovo organismo, che possiamo chiamare "LClone", possiede già tutte le informazioni necessarie quindi può fare a meno di arrivare alla verità senza scrivere 4000 post. Un salto generazionale notevole.

- Il processo: So tutto -----> Ho qualche dubbio ------> Mi sento vacillare ------> Dubito ormai di tutto ------> Sono certo di non sapere è inequivocabilmente OBSOLETO.

L'unico dubbio è: quanto vive un LClone? E se non sappiamo quanto vive, come facciamo a sapere se riuscirà a riprodursi prima di morire?

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
tino
Inviato: 3/11/2008 18:30  Aggiornato: 3/11/2008 18:30
So tutto
Iscritto: 6/9/2006
Da:
Inviati: 21
 Re: Il punto di non-ritorno
a proposito di problemi psicologici

iniziai a studiare decine di siti dell' 11 settembre spinto da questo interrogativo:
perchè mai i musulmani ce l' hanno così tanto con l' occidente ?
non solo ho affrontato le tematiche dell' 11 settembre , ma anche quelle dell' islam, estendendo poi lo studio al cristianesimo, alla bibbia,
all' ebraismo ecc.
risultato: sono diventato "cospirazionista" convinto e contemporaneamente anche ateo convinto
perché studiando ho scoperto che la menzogna dell' 11 settembre non è niente in confronto alla madre di tutte le menzogne: la religione, specie quella cristiana

quindi non c' è da stupirsi se esistono tante persone che credono alla VU dell' 11 settembre
visto che esistono anche tante persone intelligenti, razionali, obiettive e coraggiose
(come per es Blondet, al quale avevo fatto una mail di questo tipo)
che da un lato si battono affinchè emerga la verità in tante questioni,
come l' 11 settembre, la questione palestinese, la politica italiana, ecc 
e dall' altro lato si bevono tutto ciò che riguarda la bibbia, cristo, dio e la religione in generale, invece di prendere le distanze e battersi perchè emerga la verità anche lì. 

Per chi ancora non lo avesse scoperto la bibbia, il corano, i dogmi, ecc altro non sono che le versioni ufficiali delle rispettive chiese e sono piene di controsensi, cose che non stanno in piedi, menzogne e storie fatte passare per realmente accadute, mentre nascondono e falsano la realtà a vantaggio di una cricca
esattamente come fa la VU dell' 11 settembre.

Redazione
Inviato: 3/11/2008 21:20  Aggiornato: 3/11/2008 21:22
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il punto di non-ritorno
TINO: "Per chi ancora non lo avesse scoperto la bibbia, il corano, i dogmi, ecc altro non sono che le versioni ufficiali delle rispettive chiese e sono piene di controsensi, cose che non stanno in piedi, menzogne e storie fatte passare per realmente accadute, mentre nascondono e falsano la realtà a vantaggio di una cricca esattamente come fa la VU dell' 11 settembre."

Occhio a non confondere religioni, chiese e libri sacri. Le chiese sono dei centri di potere che hanno approfittato dei libri sacri per costruire le “loro” religioni – quelle che gli fanno comodo per controllare le masse. Ma i libri sacri non sono necessariamente vuoti di vero significato. Contengono una rappresentazione talmente complessa della realtà che possono essere letti a livelli diversi. Tornano quindi comodi ai preti (di ogni religione), che preferiscono leggerli e presentarli in maniera acritica, ma non è detto che non contengano delle profonde verità.

In fondo è proprio in uno di quei libri sacri che si trova la frase “la verità vi rendera liberi”. Pensa: è proprio nel "libro della menzogna" che si trova l'invito a cercare la verità.

baciccio
Inviato: 3/11/2008 21:23  Aggiornato: 3/11/2008 21:23
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/1/2006
Da: Genova
Inviati: 536
 Re: Il punto di non-ritorno
Citazione: Il post-articolo di alearge rappresenta un passo importante nella storia di LC.
Da tutto questo (e dal fatto che sia il post numero 1) possiamo dedurre che:

- Il morbo di Ashcroft è stato assimilato dall'organismo e fatto suo dal codice genetico...


Pyter, lasciatelo dire: ti sei superato!

rekit
Inviato: 3/11/2008 21:25  Aggiornato: 3/11/2008 21:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Il punto di non-ritorno
tino dici cose condividibili sulle quali comunque servirebbero 2000 post, ma attento a non confondere la fede con la religione....la fede nasce dal non riuscire a rispondersi a domande esistenziali....la religione nasce quasi esclusivamente per l'indrottinamento delle persone....e controllo....

comunque il tema non e' la religione ma bensi la presa di coscienza che c'e' un presa di coscienza generale....e' ancora poco ma fa tirare un piccolo sospiro di sollievo...

purtroppo,come al solito l'uomo deve scottarsi prima di capire che sta bruciando....

Alby-LatoB
Inviato: 3/11/2008 21:30  Aggiornato: 3/11/2008 21:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/5/2006
Da: Marostica
Inviati: 124
 Re: Il punto di non-ritorno
Che dire??? Oggi quoto tutti!

X Tiburon e Gnaffetto: è bello il progetto di discussione che si sta cercando di creare, ma per semplicità, credo sia meglio parlarne sul forum di LC.

Lo spazio c'è e soprattutto non servono altre iscrizioni e tutti sappiamo già usare il sito che è istintivo e semplicissimo.
Il tempo è sempre poco per tutti e mettersi a girare (ops...navigare) per troppi siti ogni giorno diventa dispendioso... io ho già disinformazione, donchisciotte oltre a LC!

PS: sempre che Massimo sia d'accordo.

Sono incazzato, ma con garbo
Redazione
Inviato: 3/11/2008 22:26  Aggiornato: 3/11/2008 22:27
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il punto di non-ritorno
ALBY: "è bello il progetto di discussione che si sta cercando di creare, ma per semplicità, credo sia meglio parlarne sul forum di LC."

Ci arriveremo. Sono cose complesse e delicate, e vanno presentate nel modo giusto. Tutto questo richiede tempo.

A presto,

massimo

redna
Inviato: 3/11/2008 22:42  Aggiornato: 3/11/2008 22:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Il punto di non-ritorno
Pyter


Citazione:
L'unico dubbio è: quanto vive un LClone? E se non sappiamo quanto vive, come facciamo a sapere se riuscirà a riprodursi prima di morire?


Anche la pecora Dolly....alla fine non si è riprodotta

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
tiburon
Inviato: 3/11/2008 23:07  Aggiornato: 3/11/2008 23:07
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/11/2007
Da:
Inviati: 150
 Re: Il punto di non-ritorno
Ci arriveremo. Sono cose complesse e delicate, e vanno presentate nel modo giusto. Tutto questo richiede tempo. A presto, massimo

Mahatma MAzzucco... sigifica che il master sa pensando di buttarsi nella mischia con noi?

posso inorgoglire e vantarmi al bar?

Alle sinergie che creano energia...alle buone cose...



Redazione
Inviato: 3/11/2008 23:10  Aggiornato: 3/11/2008 23:15
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il punto di non-ritorno
"L'unico dubbio è: quanto vive un LClone? E se non sappiamo quanto vive, come facciamo a sapere se riuscirà a riprodursi prima di morire?"

Non ha più bisogno di riprodursi in maniera diretta: i siti come il nostro sono un luogo ideale per deporre le uova, che a quel punto possono crescere in tre mesi come in tre anni. Gli utenti più anziani sono quelli che le covano.

(Pyter, vogliamo subito una caricatura di Paxtibi o Santaruina come "galline reali"!!! )

Redazione
Inviato: 3/11/2008 23:13  Aggiornato: 3/11/2008 23:14
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il punto di non-ritorno
"Mahatma MAzzucco... sigifica che il master sa pensando di buttarsi nella mischia con noi?"

E' da tempo che il mahatma la mena con il corretto uso della democrazia, e insiste sul capovolgimento del meccanismo: se siamo NOI a scegliere LORO, perchè mai devono essere LORO a dirci cosa si deve fare?

tiburon
Inviato: 4/11/2008 0:20  Aggiornato: 4/11/2008 0:20
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/11/2007
Da:
Inviati: 150
 Re: Il punto di non-ritorno
una risposta che suona come una scarrellata di beretta...

mi piace

alla madre di tutte le battaglie...


Redazione
Inviato: 4/11/2008 0:23  Aggiornato: 4/11/2008 0:23
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il punto di non-ritorno

tiburon
Inviato: 4/11/2008 0:43  Aggiornato: 4/11/2008 0:43
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/11/2007
Da:
Inviati: 150
 Re: Il punto di non-ritorno
I see...

Alle strategie


atlantide1
Inviato: 4/11/2008 1:18  Aggiornato: 4/11/2008 1:26
So tutto
Iscritto: 24/10/2006
Da:
Inviati: 3
 Re: Il punto di non-ritorno
Dopo anni di letture silenziose, di questo e altri siti e libri, dopo aver visto con i miei occhi tante cose e sentiro con le mie orecchie... non riesco a non commentare questo articolo...

Dopo il 911, il mondo è cambiato. E' cambiato fuori e dentro di me.

Per me è stato come un effetto domino... prima sono state le scie chimiche... poi l'undici settembre... poi la religione... poi la politica... poi... poi... poi...

I miei "poi" sono stati tanti, troppi... e tutti estremamente dolorosi... soprattutto i primi... i più difficili.
C'è stato un tempo in cui difendevo una certa visione del mondo e tutto sommato ero felice e anche molto orgoglioso del mio pensiero. La mia vita era semplice... il mondo era diviso in buoni e cattivi, bianco e nero, islamici e cattolici, caldo e freddo, vero e falso, giusto e sbagliato. Sapevo tutto! O almeno ne ero convinto.

Poi un giorno è successo qualcosa. Ricordo che ero al mare, sdraiato in spiaggia... mi sorpresi a guardare uno strano reticolato di scie nel cielo. Quello fu solo l'inizio. Da quel giorno di quasi 4 anni fa, è stato come una pietra che ruzzola in discesa. Ho passato momenti in cui pensavo di diventare matto e credetemi, ancora oggi, nonostante tutto sono la persona più razionale e pragmatica che esista.

Il mondo è cambiato. Mi piace pensare che alla fine, i buoni, avranno la meglio.

Scusate se mi sono intromesso con questo unico messaggio. Ora vi saluto e torno nel mio silenzio.

DrHouse
Inviato: 4/11/2008 2:28  Aggiornato: 4/11/2008 2:28
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: Il punto di non-ritorno
Massimo, scusami, forse qualcun altro l'ha già segnalato, ma hai dato un'occhiata a
questo articolo?

Foreign Policy Journal Exclusive!
Senior Corporate Executives Warned to Leave N.Y. on 9/11: Source
November 3, 2008
by Jeremy R. Hammond
http://www.foreignpolicyjournal.com

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Redazione
Inviato: 4/11/2008 9:17  Aggiornato: 4/11/2008 9:19
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il punto di non-ritorno
Dr. House: "ma hai dato un'occhiata a questo articolo?"

No, non conoscevo il fatto. Interessante. In realtà ci sono molte notizie di segnalazioni antecedenti gli attentati, che vanno dal buon Ashcroft ("avvisato di non viaggiare su aerei commerciali all'inizio di settembre") fino alle stesse notizie di inside trading, che naturalmente nessuno ha mai saputo spiegare.

Questa è una perla in più nella lunga collana. (Quello che manca è il collo a cui appenderla).

***

ATLANTIDE: "Scusate se mi sono intromesso con questo unico messaggio. Ora vi saluto e torno nel mio silenzio."

E perchè mai? Quando senti di aver qualcosa da dire fallo tranquillamente, come fanno tutti gli altri. Siamo qui per quelllo.....

Ciao e benvenuto.

Massimo

Pyter
Inviato: 4/11/2008 9:57  Aggiornato: 4/11/2008 9:57
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Il punto di non-ritorno
redna:
Anche la pecora Dolly....alla fine non si è riprodotta

Dimentichi che la pecora Dolly non aveva il gene di Ashcroft.
Se lo avesse avuto forse non sarebbe morta. Non dimentichiamoci che Dolly
aveva il "morbo di Riot", una malattia dovuta ad una esposizione esagerata
alle radiazioni della TV, che diventa incurabile se non si interviene
subito in modo preventivo.

ps-
Bello il logo che in questi giorni c'è sopra la scritta TG1. La bandiera americana.
E la scritta "USA TG1" che è tutto un programma.
Attenti alle RADIAZIONI fulminanti, nella bandiera ci sono una cinquantina di
stelle sull'orlo del collasso gravitazionale, tutte di classe 1.
Questo dannaten Riotten è veramente diaboliken!

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Freeman
Inviato: 4/11/2008 10:47  Aggiornato: 4/11/2008 10:47
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 31/7/2006
Da: NiggahCity
Inviati: 2092
 Re: Il punto di non-ritorno
Citazione:
E' da tempo che il mahatma la mena con il corretto uso della democrazia, e insiste sul capovolgimento del meccanismo: se siamo NOI a scegliere LORO, perchè mai devono essere LORO a dirci cosa si deve fare?


Massimo, se questa è la tua idea, mi permetto di segnalarti uno scritto di Valerio Evangelisti, che mi sembra in linea con la tua idea:


[...]
Dunque, si dirà con scandalo, le classi esistono ancora. Certo che esistono. Cambiano forma e localizzazione perché così vuole il vero “fabbricante di classi”. Il capitale? Sì, ma non direttamente. Il capitale ha una sua estensione pratica. Il proprio “gabinetto d’affari”: lo Stato. Più i vari conglomerati statuali transnazionali che hanno preso vita nel corso dei decenni, su scala continentale e intercontinentale, a spese della democrazia. Tipo una Banca Europea che non è eletta da nessuno, e tuttavia regge attualmente il “sistema Europa”, decidendo direttamente, senza censure possibili, cosa sia meglio per i suoi cittadini. Una funzione ribadita dal recente progetto di Costituzione Europea, che santificava il libero mercato. Progetto respinto dalle cittadinanze di vari paesi (Francia, Danimarca, Irlanda), tra le poche chiamate a un voto diretto; e, poiché quel voto non era quello auspicato dalle classi dominanti, rimandate a votare come scolaretti colti in fallo, oppure aggirate a colpi di decreto e di maggioranze parlamentari. In nome della democrazia.
Si dirà: ma lo Stato è democrazia. I cittadini votano i loro rappresentanti, e costoro operano scelte in nome della pubblica utilità, per il bene di tutti. Non è affatto così. Lo Stato è anzitutto economia. Può scegliere di intervenire o non intervenire, sono scelte sue. A seconda delle decisioni, attraverso i propri organi interni o collaterali, rimodella o rinomina le classi sociali, amplia o contrae i servizi, indirizza l’imposizione fiscale e, attraverso il monopolio dell’uso della forza, reprime o neutralizza i segmenti riluttanti alla sua disciplina. Lo Stato è come un lombrico: contrae o prolunga il proprio corpo. Si proclamerà in ritirata nei periodi di prosperità del capitale, si allungherà nei momenti in cui il capitale va protetto dall’ennesima turbolenza. Se la crisi è grave per davvero, si spingerà fino a nazionalizzare i settori da proteggere e salvaguardare. Fase nella quale i commentatori meno avveduti parleranno di uno Stato neoliberista che si fa keynesiano, o addirittura “socialista”.
Stronzate. Marxisti e post-marxisti, o anche marxisti “eretici”, non hanno mai parlato di “nazionalizzazione”, bensì di “socializzazione” dei mezzi di produzione. La nazionalizzazione è un mezzo fra i tanti in mano al capitale. Per fare un esempio, la Corea del Sud, durante la crisi delle “tigri asiatiche”, nazionalizzò temporaneamente il sistema bancario, che poi cedette (con lucro) ad acquirenti privati. La “socializzazione” è qualcosa di molto diverso, e implica una capacità decisionale dal basso, dagli operai che partecipano alle scelte strategiche di una direzione eletta dalla base, e dunque revocabile.
Attualmente nessuna delle due alternative, nazionalizzazione o socializzazione, appare praticabile; salvo la prima, applicata occasionalmente in circostanze d’emergenza dallo stesso Stato-capitale. Ma perché insisto nel rendere indissolubile questo binomio, Stato e Capitale? Perché ritengo che entrambi diano corpo, congiuntamente, al “fabbricante di classi”? Non è lo Stato la proiezione diretta della volontà degli elettori, che, scegliendo i propri parlamentari, avvia, nei sistemi democratici, la sustanziazione di un potere decisionale che interpreta la volontà collettiva?
No, non lo è.
[...]

fonte: Carmilla

"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
redna
Inviato: 4/11/2008 11:38  Aggiornato: 4/11/2008 11:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Il punto di non-ritorno



Pyter

Citazione:
Bello il logo che in questi giorni c'è sopra la scritta TG1. La bandiera americana. E la scritta "USA TG1" che è tutto un programma. Attenti alle RADIAZIONI fulminanti, nella bandiera ci sono una cinquantina di stelle sull'orlo del collasso gravitazionale, tutte di classe 1. Questo dannaten Riotten è veramente diaboliken!


Come si vede nella foto il Riotten è del tutto bardato. Pare stia controllando la bandiera americana nel cinquantreesimo stato.
Siccome le stelle sono in prossimità di un collasso, gravitazionale o meno, il Riotten è sempre in diretta e all'erta; ci potrebbero essere dei brogli propio in quel luogo! La bandiera va salvaguardata...!!!

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
tino
Inviato: 4/11/2008 12:49  Aggiornato: 4/11/2008 12:49
So tutto
Iscritto: 6/9/2006
Da:
Inviati: 21
 Re: Il punto di non-ritorno
caro massimo, cos' è un "libro sacro" ?

cosa distingue un "libro sacro" dal resto della letteratura ??
Dicendo che la bibbia e il corano sono "testi sacri" implicitamente si mettono dei paletti
Quale autorità ha stabilito / stabilisce che sono "sacri" ???

Anche tanti passi pronunciati da gesù di nazareth contengono profonde verità

peccato che nazareth non esisteva ancora nel 1° secolo dC,
che nazareno non significa di nazareth ma profeta nazireo
che la descrizione di nazareth riportata nelle "sacre scritture" combacia perfettamente con la città di gamala
che gamala era la residenza del messia (cristo, unto : tutti sinonimi) rivoluzionario zelota antiromano
giovanni di gamala detto il nazareno, autoproclamatosi re dei giudei,
crocefisso dai romani a gerusalemme proprio nel 36 dC
(ma guarda quante "strane" coincidenze) ecc. ecc.

Pure il 9/11 commission report contiene delle verità, non scrive solo str… dalla prima all' ultima riga

Insomma la menzogna è proprio questa: qualcuno ha stabilito che sono "libri sacri" e la gente ci casca ovviamente
lo stesso vale per il 9/11 commission report
in conclusione: finchè non ti viene nessun dubbio o nessuno ti mette la pulce nell' orecchio
la sacra scrittura resterà sempre sacra e i fatti dell' 11 settembre resteranno sempre quelli della VU
comunque massimo, stiamo dicendo le stesse cose con parole diverse

Sandman
Inviato: 4/11/2008 13:57  Aggiornato: 4/11/2008 13:59
Mi sento vacillare
Iscritto: 29/5/2006
Da:
Inviati: 666
 Re: Il punto di non-ritorno
Si ok,noi siamo abbastanza disincantati da accettare il fatto che viviamo in un mondo dove il vero potere è in mano alle lobby ma io osservo me stesso e vedo che cmq vivo nel sistema come tutti, e come tutti sono ricattabile,e penso che tutti voi lo siate e ve ne rendete conto.Mi chiedo allora se qualcuno di noi qui sia davvero pronto a sfidare il sistema e mettere in gioco tutto quello che ha e penso che la risposta sia no.D'altronde, come dice lo stesso Chomsky (e non mi dite che è un gatekeeper,poi se volete ne parliamo) occorre uno sforzo continuo e costante per uscire dal sistema,e penso che pochi o nessuno possano davvero combatterlo.A me viene sempre in mente il titolo di un articolo che lessi tempo fa:La nostra consapevolezza non ci salverà

Sertes
Inviato: 4/11/2008 16:52  Aggiornato: 4/11/2008 16:52
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/6/2006
Da: Bologna
Inviati: 9236
 Re: Il punto di non-ritorno
Citazione:
D'altronde, come dice lo stesso Chomsky (e non mi dite che è un gatekeeper,poi se volete ne parliamo)


Non vogliamo sporcare il nome di Chomsky con un termine come gatekeeper? Ok, allora limitiamoci a ricordare i fatti e lasciamo che ciascuno esprima il proprio giudizio personale: è completamente allineato sulle versioni governative sia rispetto all'assassinio di JFK che sugli attacchi dell'undici settembre. Questi sono i fatti.

Poi il mio giudizio è: lui lì non è il cavallo, è FURIA in persona!

Quindi in un articolo come questo hai proprio trovato l'esempio calzante.

Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
Sandman
Inviato: 4/11/2008 17:17  Aggiornato: 4/11/2008 17:57
Mi sento vacillare
Iscritto: 29/5/2006
Da:
Inviati: 666
 Re: Il punto di non-ritorno
come volevasi dimostrare si tirano in ballo le posizioni di Chomsky sul 9/11 ma si dimenticano le feroci critiche alla politica USA(definita falsa democrazia)

Sertes
Inviato: 4/11/2008 21:03  Aggiornato: 4/11/2008 21:08
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/6/2006
Da: Bologna
Inviati: 9236
 Re: Il punto di non-ritorno
Veramente Chomsky l'hai tirato in ballo tu, e l'articolo dice: "Sull'11/9 ormai nessuna persona aggiornata ed in buona fede può avere dubbi"

Tu quale parte contesti, il ragionamento?
Oppure che Chomsky sia persona aggiornata?
Se non contesti nessuna delle due allora devi concordare con me che non può essere in buona fede, su JFK prima che sull'11/9.

Edit: Ti aggiungo un tassello: il personaggio in questione aveva contestato al 9/11 Truth Movement di non aver mai prodotto uno studio scientifico pubblicato su una rivista del settore, dicendo che avrebbe affrontato gli argomenti seriamente quando fossero stati presentati seriamente. Poi "Fourteen Points" è stato pubblicato, ma il nostro... che dice adesso? Nulla.

http://mathaba.net/news/?x=589560

Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
Linucs
Inviato: 4/11/2008 21:08  Aggiornato: 4/11/2008 21:08
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Il punto di non-ritorno
come volevasi dimostrare si tirano in ballo le posizioni di Chomsky sul 9/11 ma si dimenticano le feroci critiche alla politica USA(definita falsa democrazia)

Meno male che c'era Chomsky a dirlo, altrimenti...

slump
Inviato: 4/11/2008 22:34  Aggiornato: 4/11/2008 22:34
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/6/2006
Da:
Inviati: 199
 Re: Il punto di non-ritorno
Come dicevo in un altro post di un altro thread bisogna avere
innanzitutto la forza per andare contro se stessi, contro le profonde
convinzioni recluse nel nostro cervello anche solo per cominciare a
dubitare di verità ufficiali come quella del 911 (e parlo di gente in
buona fede con una discreta intelligenza): non è solo il semplice
prender visione di prove o indizi a smuovere una psicologia -- non una
abituata sin dall'infanzia a "credere" alle autorità, dal maestro, ai
genitori, al prete ecc. ecc. Non una che è impregnata di miti e di
figure mitiche alle quali il 911 si affianca riprendendo, come dicevo,
in maniera invertita il mito di Davide contro Golia. Mito che è stato
continuamente rinarrato dai media (e ancora lo viene anche solo per
citazione indiretta) innumerevoli volte.

Come dicevo, di fronte a questi "miti" anche persone intelligenti (ed
immaginiamole in buona fede) capitolano: anzi può succedere che le più
logiche e razionalistiche siano le prime a capitolare dinanzi al mito,
come se avessero bisogno di quelle favole per "riequilibrarsi".

Non serve aver letto la "Dialettica dell'Illuminismo" per comprendere
come il Potere abbia bisogno di miti per spadroneggiare e mantenersi e
sia in grado di produrli quando ne ha bisogno (di sicuro in epoca
moderna almeno a partire dal fascismo e dal nazismo soprattutto --
Goebbels e compagnia sono maestri probabilmente finora insuperati).

È come per la religione, ha ragione tino: per quanta scienza ci sia e
venga diffusa i "miracoli" hanno ancora gran corso, basta pensare a
quanti "santi" ha proclamato Woytila -- e per essere "santo" devi aver
fatto almeno un miracolo... Non è che siamo "stupidi" probabilmente
siamo ancora "antichi", mitici, non troppo diversi dai greci che si
sentivano parlare dentro gli dei.

Lo so che è un discorso generale ma serve (o dovrebbe servire) a capire
perché puoi anche dimostrare scientificamente ad uno o a tanti una
certa cosa e questo ti dica ancora che non è vera o che non è
possibile: questo vale anche per il 911. Voglio dire non si tratta solo
di stupidità, pigrizia o malafede: c'è qualcos'altro contro cui si
sbatte e che il Potere sfrutta perché conosce benissimo.

@ Freeman

[Sul pezzo di Evangelisti]

Valerio Ev. ha due grossi meriti che sono, in ordine:

1) Ascoltare heavy metal
2) Aver scritto buoni romanzi di fantastoria (o giù di lì).

Quando parla di massimi sistemi come Stato, Capitale ecc. lo prenderei
un po' meno sul serio e piuttosto andrei direttamente alla fonte di chi
ha scritto seriamente su queste cose (i soliti Marx e Lenin ecc. ma
anche, per dire, l'incazzato acido e ancora vivente Gianfranco La
Grassa), se non altro per vedere che le cose non sono così banalmente
semplici e schematiche, e da lì poi si dovrebbe ripartire (ok Paxtibi
mettiamoci anche gli "austriaci", giusto per non annoiarci col pensiero
unico... ).

"In powerful rain, they laid down their heads to die"
(My Dying Bride)
Redazione
Inviato: 4/11/2008 22:43  Aggiornato: 4/11/2008 22:47
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il punto di non-ritorno
TINO: "caro massimo, cos' è un "libro sacro" ? cosa distingue un "libro sacro" dal resto della letteratura ??"

Non li distingue nulla di particolare. Io per "libri sacri" intendo semplicemente i libri che riportano la tradizione su cui si basano le diverse religioni - Bibbia, Corano, Vedanta, ecc. - con le diverse versioni della cosmogenesi e dell'antropogenesi.

E' una categoria come un'altra, come dire "i libri sulla caccia", "i libri di automobili", o "i libri gialli".

Non vi è nulla di necessariamente "sacro" in quei libri, che non fanno altro che raccogliere e mettere per iscritto antiche tradizioni orali.

Il discorso “sacro” comincia solo quando inizi ad analizzarne i contenuti. Tu stesso infatti hai scritto: “Anche tanti passi pronunciati da gesù di nazareth contengono profonde verità. Peccato che nazareth non esisteva ancora nel 1° secolo dC, “ ecc...

Come sicuramente saprai, le “stupidaggini” (“miracoli”) come Gesù che cammina sull’acqua, che nasce da una vergine, o che trasforma l’acqua in vino, diventano perfettamente comprensibili a livello storico/allegorico, se guardi ad esempio la tradizione degli Esseni: l’Alto Sacerdote si recava al luogo del battesimo camminando su un pontile speciale, fatto per non bagnarsi i piedi, e visto dalla riva sembrava che “camminasse sull’acqua”. Nel linguaggio degli Esseni la “vergine” non era altro che la donna che avesse avuto rapporti sessuali prima del matrimonio. Nella comunità degli Esseni, solo l’Alto Sacerdote – quello che deteneva la “sapienza superiore” - aveva diritto a bere il vino, gli altri bevevavo acqua. “Trasformare l’acqua in vino” significa semplicemente che Gesù mise anche gli altri a conoscenza di tale sapienza.

Questi io intendevo per “diversi livelli di lettura”: quello che a prima vista può apparire una stupidaggine colossale (Gesù che cammina sull’acqua), diventa un boomerang micidiale nel momento in cui la chiesa cerca di farlo passare per “miracolo”, ma rimane perfettamente comprensibile se lo interpreti a livello storico/allegorico.

La colpa quindi non è delle “scritture” in se, ma dell’uso distorto che le varie chiese ne hanno fatto per costruirci sopra le proprie religioni.

Questo intendevo, quando invitavo a non confondere testi sacri, chiese e religioni.

Redazione
Inviato: 4/11/2008 23:14  Aggiornato: 4/11/2008 23:14
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il punto di non-ritorno
Grazie per la segnalazione, FREEMAN: Il discorso è lungo e complicato, lo affronteremo in un prossimo futuro.

PikeBishop
Inviato: 4/11/2008 23:41  Aggiornato: 4/11/2008 23:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Il punto di non-ritorno
Citazione:
bisogna avere innanzitutto la forza per andare contro se stessi, contro le profonde convinzioni recluse nel nostro cervello anche solo per cominciare a dubitare di verità ufficiali come quella del 911

Niente che una dose opportuna di psilocibina non possa curare
The "Stoned Ape" hypothesis of human evolution
Perhaps the most famous of Terence McKenna's theories and observations is his explanation for the origin of modern human consciousness and culture. McKenna theorized that as the North African jungles receded, near the end of the most recent ice age, giving way to savannas and grasslands, a branch of our tree-dwelling primate ancestors left the forest canopy and began to live in the open areas outside of the forest. There they experimented with new varieties of foods as they adapted, physically and mentally, to their new environment.

Among the new food items found in this new environment were psilocybin-containing mushrooms growing near the dung of ungulate herds that occupied the savannas and grasslands at that time. McKenna, referencing the research of Roland L. Fisher, Ph.D. (College of Optometry and Departments of Psychiatry and Pharmacology, College of Medicine, The Ohio State University)[14] [15] [16] [17], claimed that enhancement of visual acuity was an effect of psilocybin at low doses, and supposed that this would have conferred an adaptive advantage. He also argued that the effects of slightly larger doses, including sexual arousal (not reported as a typical effect in scientific studies[citation needed]) — and in still larger doses, ecstatic hallucinations and glossolalia — gave selective evolutionary advantages to members of those tribes who partook of it. There were many changes caused by the introduction of this psychoactive mushroom to the primate diet. McKenna hypothesizes, for instance, that synesthesia (the blurring of boundaries between the senses) caused by psilocybin led to the development of spoken language: the ability to form pictures in another person's mind through the use of vocal sounds.


"Il nutrimento degli dei" in cui fornisce una serie e spassionata descrizione di più o meno tutte le sostanze psichedeliche ritrovate nel regno vegetale: psilocibina, ayahuasca, Soma, Amanita muscaria e altri funghi, segale cornuta, peyote e altre ancora; ma anche altre "droghe", quali alcool, tabacco, tè, caffè, zucchero e cacao che malgrado le loro caratteristiche spesso non vengono considerate come tali. Di altrettanto interesse è la collocazione della televisione che viene annoverata tra le droghe elettroniche, e viene considerata come la droga più utile alle recenti civiltà del dominio per il controllo delle masse. Inoltre McKenna propone un'altra sua teoria, secondo la quale circa 12.000 fa sono nate le attuali società del dominio, le cui strutture sono arrivate sino ad oggi, e questo a causa di un cambiamento climatico che ha tolto dalla dieta' umana i funghi.

"Non dobbiamo escludere questa fin troppo reale possibilità ma dobbiamo senz'altro scartare la nozione che sia possibile evitare questa visione del futuro con il sistema della caccia alle streghe, della soppressione delle ricerche e della diffusione isterica di disinformazione e di bugie. Asserire che il diritto alla ricerca della felicita' non comprenda il diritto di sperimentare con le piante e con le sostanze psicoattive significa fare un discorso che nella migliore delle ipotesi è restrittivo e nella peggiore, ignorante e primitivo.....La questione degli psichedelici è una questione di diritti e di libertà civili."


Citazione:
il Potere abbia bisogno di miti per spadroneggiare e mantenersi e
sia in grado di produrli quando ne ha bisogno (di sicuro in epoca
moderna almeno a partire dal fascismo e dal nazismo soprattutto --
Goebbels e compagnia sono maestri probabilmente finora insuperati).

Dilettanti allo sbaraglio: Tavistock docet
Citazione:
Valerio Ev. ha due grossi meriti che sono, in ordine:

1) Ascoltare heavy metal

Quello semmai e' un demerito...

Edit
Ecco una brillante esposizione della teoria dello "Scimmione Sballato", godete, popolo...

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Sandman
Inviato: 4/11/2008 23:44  Aggiornato: 4/11/2008 23:44
Mi sento vacillare
Iscritto: 29/5/2006
Da:
Inviati: 666
 Re: Il punto di non-ritorno
x Sertes

di Chomsky ho tirato in ballo solo quella frase per supportare il mio ragionamento,ma non vedo il suo scetticismo sul 9/11 sufficiente a sputtanare tutto quello che dice e ha detto,spesso con grande anticipo,sulla civiltà stessa,non solo sugli USA

absinth
Inviato: 6/11/2008 7:25  Aggiornato: 6/11/2008 7:25
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/12/2005
Da: FRIULI VENEZIA GIULIA
Inviati: 249
 Re: Il punto di non-ritorno
Bella la "scheda" riassuntiva! Non finirò mai di dire che internet sia il miglior mezzo per informarsi davvero, senza preconcetti! Nel contesto, Luogocomune resterà un tassello davvero significativo nel quadro delle Verità.
Ciao!

Daniele
Inviato: 6/11/2008 14:46  Aggiornato: 6/11/2008 14:46
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/12/2005
Da: Trentino
Inviati: 128
 Re: Il punto di non-ritorno
Segnalo questo video sul crollo del WTC 7.
Da un'angolatura che non avevo ancora visto.
Daniele

Requiem
Inviato: 7/11/2008 12:48  Aggiornato: 7/11/2008 12:48
So tutto
Iscritto: 7/11/2008
Da: Sempre in viaggio
Inviati: 23
 Re: Il punto di non-ritorno
Leggere 1984 di George Orwell, fa venire i brividi se comparato con la somigliantissima situazione attuale, si parla dei punti fondamentali che matengono in piedi la Dittatura: Paura, Ignoranza e Shiavitù.

Orwell visse in un'epoca in cui i affermarono le peggiori dittature della storia, compresa quella attuale, la dittatura del Capitale (sarebbe più giusto definirlo potere Finanziario ma non credo sia il momento per il Comunismo Teorico) che a confronto di quelle reali, ovvero dichiarate e Storiche è mille volte più subdola e meschina, facile capire dunque come nel suo libro sia facilmente riuscito a mettere insieme quella che è la quintessenza del Potere Assoluto, insieme con uno sguardo di lungimiranza verso il futuro (il libro è stato scritto nel 1949).

Il compito di coloro che vogliono svegliarsi è dunque quello di analizzare al meglio le caratteristiche sulle quali si fonda il potere e agire di conseguenza: non lasciare spazio a paure irrazionali, Istruirsi, non essere schiavo di ideologie (qualunque) e preconcetti, tanto per fare un esempio.
Poichè l'unico campo di battaglia dove possiamo affrontare e vincere questa guerra è la nostra Mente, poichè il "Nemico" non esiste materialmente: non è nessuno, e sono tutti quelli che abbiamo intorno, i nostri amici, colleghi, genitori e amanti.

Quando sarà la prossima mossa dell'Avversario non ci è dato sapere, l'unica cosa certa è che per quel giorno dovremo essere pronti e non "guardare dall'altra parte" ovvero non prendere per vero nulla, nemmeno quello che ci viene proposto sotto gli occhi, ed insegnare agli altri a guardare le cose da un altro punto di vista.

Non è facile. Per Niente. Ma è Necessario.

Una frase di Siddhārtha Gautama che rende l'idea:
"Non credete alle mie parole solo perché ve le ha dette un Buddha, ma esaminatele con cura. Siate luce e guida a voi stessi."

al futuro (quale?)

wireless
Inviato: 9/11/2008 22:33  Aggiornato: 9/11/2008 22:37
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/8/2007
Da:
Inviati: 228
 Re: Il punto di non-ritorno
Se un anno e mezzo fa,mentre leggevo la posta di alice,non avessi visto casualmente dei filmati che associavano le demolizioni controllate ai crolli delle Twin Towers,a quest'ora sarei convinto al 100% che l'11 settembre sia stato un atto terroristico.
Questi filmati facevano parte di "Inganno Globale" di Massimo Mazzucco.
Con questo non voglio dire di essere convinto al 100% del contrario,ma quantomeno grazie ad Internet c'è la possibilità di avere l'informazione a 360°.
Grazie soprattutto a gente che vuole arrivare al cuore delle notizie senza rimanere a ciò che viene raccontato dai mass-media come giornali e Tg importanti.
Quando affronto l'argomento tra amici e colleghi la risposta più comune è <<impossibile che gli USA possano avere fatto una cosa così grave a se stessi solo x fare guerra ad un altro stato>> senza discutere le prove e i dubbi.


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