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11 settembre : La madre di Moussaui chiede clemenza alla perestroika di Obama |
Inviato da Redazione il 16/12/2008 4:20:00 (5279 letture) |
di Giulietto Chiesa
Leggo che Barack Obama ha in programma di chiudere Guantanamo. Sarà – sarebbe - uno degli atti più significativi della sua presidenza. Paragonabile alla decisione di Gorbaciov, all’inizio della perestroika, di liberare tutti i prigionieri politici che ancora stavano in carcere o esiliati da qualche parte dell’immensa Unione Sovietica. Sarà, sarebbe, un gesto di rottura con la catastrofica discesa agli inferi della cultura giuridica americana durante la presidenza di George Bush. Quando, sull’onda dell’11 settembre, con l’accompagnamento del Patriot Act, i diritti individuali dei cittadini americani sono stati lesionati pesantemente, i controlli senza autorizzazione delle relazioni personali sono stati di fatto legalizzati, la tortura è stata di fatto e di diritto reintrodotta nella pratica degli interrogatori dei prigionieri, e perfino è entrata nel dibattito politico, giuridico, costituzionale come cosa ammissibile, tollerabile, addirittura auspicabile, in ogni caso utile per strappare confessioni. Ma Obama dovrebbe anche dare un’occhiata alle carceri “normali”. Ho incontrato Aicha El-Wafi, la madre di Zacarias Moussaoui, l’unico “terrorista” (in verità aspirante terrorista perché fu arrestato nell’agosto 2001, due settimane prima dell’attentato al World Trade Center e al Pentagono, e dunque non poté prendervi parte, dato e non concesso che fosse tra quelli che erano stati designati a prendervi parte). Zacarias Moussaoui è stato condannato al carcere a vita, presentato dal mainstream informativo come “il ventesimo dirottatore”, ...
... mancato, dell’11 settembre. È emerso, qualche tempo fa, dopo la conclusione del processo, che il “ventesimo” era un altro, tale Tourki ben Fheid al-Mouteiri-Faouaz al-Nachmi, saudita, ucciso nel 2004. La fonte è Al-Qa‘ida. Forse non gli si può credere, come non si può credere allo stesso Osama bin Laden, o chi per lui, che lo ha scagionato con un comunicato ufficiale, addirittura. E non si può certo credere nemmeno a Khaled Sheikh Mohammed, la “mente” dell’11 settembre per sua stessa ammissione, che ha detronizzato Osama bin Laden dal ruolo di ideatore dell’intera operazione. Tutte le fonti provenienti da Al-Qa‘ida hanno fatto a gara a scaricare Zacarias. A quanto pare con suo grande disappunto, perché la sua condotta processuale è stata tutta all’insegna del voler dimostrare la propria colpevolezza. Recentemente è apparso negli atti processuali di un altro presunto terrorista imprigionato a Guantanamo, che il “ventesimo” era un altro ancora. Resta il fatto che Zacarias Moussaoui è l’unico che sia stato processato pubblicamente, e condannato, da un tribunale normale (cioè non militare e non speciale), in connessione all’11 settembre. La storia di sua madre, Aicha El-Wafi, è anch’essa una storia straordinaria. L’ha messa per iscritto in un libro che ha avuto grande risonanza in Francia, dove abitava Zacarias e dove ancora abita lei, e che è recentemente stato pubblicato in Italia da Piemme, con il titolo “Mio figlio perduto” . Una donna indomabile, che ha allevato da sola quattro figli, sfuggendo di continuo a un marito padrone e violento. E che non ha abbandonato suo figlio, pur non condividendo nulla delle sue idee. Una madre che non proclama l’innocenza del figlio, ma che chiede che egli sia condannato per quello che ha fatto e non per un’azione che non ha commesso e che non era in condizione di commettere. Incontrandola ho potuto misurare la sua tenacia indomabile, la sua fortissima coscienza di sé, dei suoi diritti umani, di donna, di madre. Ovvio che ciò che dice è anche figlio del suo affetto inestinguibile, della sua materna pietà. Ma la sua descrizione del sistema processuale e carcerario degli Stati Uniti di George Bush è tale da far accapponare la pelle anche in un paese come l’Italia, in cui la condizione dei carcerati è tra le più indecenti del mondo intero. Zacarias, anche lasciando da parte la descrizione che la madre fa degl’interrogatori cui Zacarias Moussaoui è stato sottoposto, vive ora la sua detenzione di carcerato a vita in condizioni di isolamento totale: nessuna possibilità di incontrare altri detenuti, permanenza in una cella di tre metri per due per 23 ore al giorno. Un’ora di movimento isolato e sotto sorveglianza a vista. Nella cella la luce rimane sempre accesa. Non può leggere giornali o libri. Non può guardare la televisione esterna: la sua scelta è limitata a programmi di educazione religiosa. I pasti gli vengono serviti facendo scivolare il vassoio attraverso un’apertura. Non può ricevere visite. È la descrizione allucinante di una vendetta più che quella dello sconto di una pena, già di per se tremenda e senza redenzione. Aicha chiede solo che vengano mitigate le condizioni estreme. Barack Obama dovrebbe ascoltare la sua preghiera. Giulietto Chiesa Fonte Megachip
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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore |
Albero |
Redazione |
Inviato: 16/12/2008 4:30 Aggiornato: 16/12/2008 4:30 |
Webmaster Iscritto: 8/3/2004 Da: Inviati: 19594 |
Re: La madre di Moussaui chiede clemenza alla perestroika... Vorrei aggiungere che Guantanamo fu proprio il simbolo - fortemente voluto, e rumorosamente propagandato, dai neocons - della loro arroganza politica e militare. Se Obama parla di chiuderlo vuole dire che in qualche modo si è già accordato con i militari, e questo confermerebbe che il cambio della guardia, a livello top brass del Pentagono, sia già stato completato. (Non credo che Obama si arrischierebbe ad annunciare un gesto del genere, profondamente significativo, se sapesse che questo rischia di sollevare un polverone da parte dei militari).
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dangp |
Inviato: 16/12/2008 11:57 Aggiornato: 16/12/2008 11:57 |
So tutto Iscritto: 28/5/2008 Da: Inviati: 20 |
Re: La madre di Moussaui chiede clemenza alla perestroika... Speriamo che la chiusura di Guantanamo sia solo l'inizio di un cambiamento e non un'operazione di facciata.
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gnaffetto |
Inviato: 16/12/2008 14:20 Aggiornato: 16/12/2008 14:20 |
Mi sento vacillare Iscritto: 4/1/2008 Da: Inviati: 336 |
Re: La madre di Moussaui chiede clemenza alla perestroika... secondo me la possibilita' di poter comunicare con gli altri dovrebbe essere un principio fondante di qualsiasi accordo tra uomini, piu' importante della stessa liberta' di movimento (per esempio un sistema di giustizia potrebbe prevedere di rinchiudere un delinquente ma MAI dovrebbe impedire che chiunque possa avere contatti con chi lo desidera.. magari senza privacy). liberta' di poter essere contattato come secondo PRINCIPIO assoluto (il primo è quello di non usare violenza fisica e come estrama conseguenza non uccidere).
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alsecret7 |
Inviato: 16/12/2008 15:47 Aggiornato: 16/12/2008 15:47 |
Mi sento vacillare Iscritto: 11/6/2007 Da: Inviati: 561 |
Re: La madre di Moussaui chiede clemenza alla perestroika...
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MrTheFly |
Inviato: 16/12/2008 20:46 Aggiornato: 16/12/2008 20:46 |
So tutto Iscritto: 23/10/2008 Da: Inviati: 3 |
Re: La madre di Moussaui chiede clemenza alla perestroika... H.
Non entro nel merito della vicenda perché non la conosco a fondo. In ogni caso, l'annuncio di Obama (presupponendo che, anche se non dovesse avere esito, almeno ci sia una sua reale intenzione in questo senso) credo sia significativo. Se un altro carcere simile non viene aperto dopo la chiusura di Guantanamo, si tratta di un cambiamento importante.
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tiburon |
Inviato: 17/12/2008 10:36 Aggiornato: 17/12/2008 10:36 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 20/11/2007 Da: Inviati: 150 |
Re: La madre di Moussaui chiede clemenza alla perestroika... Beh, questa mossa non è male per gli entusiasti del nuovo presidente... Quello che mi domando è: il problema non è a monte? se dei tribunali con prove pretestuose riescono a mandare in isolamento a vita un uomo fattivamente innocente sul fatto contestatogli in virtu' della fanatica dottrina, che garanzie ci sono che la situazione migliori?il sistema giudiziario è almeno opinabile... o meglio. se ci fosse un riflusso delle correnti opposte allora sarebbe possibile appendere i neocons per i piedi? in caso fatemi sapere...io parteciperei... Alla giustizia degli uomini, che porta ad invocare Allah
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blackhawk |
Inviato: 17/12/2008 13:57 Aggiornato: 17/12/2008 13:57 |
Mi sento vacillare Iscritto: 8/8/2007 Da: Inviati: 305 |
Re: La madre di Moussaui chiede clemenza alla perestroika... "Ma la sua descrizione del sistema processuale e carcerario degli Stati Uniti di George Bush è tale da far accapponare la pelle anche in un paese come l’Italia, in cui la condizione dei carcerati è tra le più indecenti del mondo intero."
Già! Avere tre pasti al giorno e non fare un cazzo dal mattino alla sera, magari con una tv in camera.... è proprio un trattamento indecente. Bisognerebbe dare ai signori detenuti servizi come: idromassaggio e massaggiatrici. Il tutto, ovviamente, pagato dalla Stato...cioè noi.
Non so come sia il tutto negli Usa, ma qualcuno che definisce "indecente" il trattamento dei detenuti in Italia, ha già definito la sua mentalità.
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edo |
Inviato: 17/12/2008 21:24 Aggiornato: 17/12/2008 21:24 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 9/2/2006 Da: casa Inviati: 4529 |
Re: La madre di Moussaui chiede clemenza alla perestroika... Il coraggio di questa madre, mette a nudo l'ipocrisia del mondo con cui si scontra. Tutti i tg dell'italiota patria hanno sempre dato risalto al Mussaoui-oggetto, ma neanche un minuto alla sua mamma che avrebbe potuto spiegare (almeno lei può comunicare, se mai qualcuno volesse ascoltarla), alcune cose a proposito del figlio.
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