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storia & cultura : Sindone di Torino: la prima fotografia della storia umana?
Inviato da Redazione il 22/12/2008 9:00:00 (41855 letture)



Uno degli argomenti più dibattuti, all’interno della querelle mondiale sul cristianesimo, è sicuramente quello che riguarda la sindone di Torino.

Il realtà, l’importanza attribuita all’autenticità di quel telo appare esagerata, sia da un fronte che dall’altro.

Da parte dei cristiani, poter dimostrare che quel telo sia autentico (che risalga cioè ai tempi di Pilato) non dimostra comunque che il cadavere avvolto fosse quello di Gesù.

Sul fronte opposto, dimostrare che il telo non risalga a quell’epoca non aiuterebbe in alcun modo coloro che vogliono negare l’esistenza del cristo storico tout court: solo perchè quello NON è il telo che avvolse Gesù, non significa che questi non sia esistito.

Nonostante l’evidente futilità della disputa, orde di appassionati, su un fronte e sull’altro, hanno fatto della verità sulla sindone una specie di test supremo, conclusivo e irrefutabile, dal quale sembra quasi dipendere la legittimità stessa del cristianesimo.

L’ABUSO DEL METODO SCIENTIFICO

La cosa più interessante è che proprio il cristiano, che ripete incessantemente – e correttamente - che la fede sia questione di dogma, e vada quindi accettata al di fuori dell’ambito razionale, stia poi a scervellarsi per trovare il modo di “dimostrare” in maniera scientifica l’autenticità di quel telo.

Ne è un ottimo esempio, fra i tanti reperibili in rete, un articolo pubblicato da un'associazione di medicina alternativa, dal titolo “Uomo della Sindone. Riflessioni sul significato simbolico specifico delle ferite”.

Vale la pena di seguire per intero il ragionamento dell’Autore, perchè è tipico di un abuso del metodo scientifico/razionale da parte di chi lo disdegna, quando rappresenti un ostacolo alle proprie tesi, ma è pronto a farsene scudo …



… se crede invece che possa tornargli utile.

L’Autore si dice interessato ad una lettura della sindone in luce del taoismo e della simbologia orientale, ma sembra tradire già in partenza la sua vera finalità, quando dichiara:

Proprio per necessità di coerenza vengono dichiarati in apertura due preconcetti, prefissi di conformità, da cui queste riflessioni nascono “viziate”:
 
• il primo è che il crocifisso avvolto nel lenzuolo fosse tal Jeshua (Gesù) di Nazareth.

• il secondo è che lo stesso Gesù di Nazareth sia il Cristo Salvatore e che sulla croce sia avvenuto per Lui per un verso il compimento del suo Mandato, per l’altro la vittoria definitiva sul Maligno, il compimento del confronto iniziato fra i due con le tentazioni nel deserto.

A quel punto l’Autore si accorge di aver forse esagerato, e cerca supporto nel “metodo scientifico”:

Primo preconcetto: in effetti non è più solo un preconcetto. Una serie rilievi scientifici ne fa un dato statisticamente certo.

• la fattura del lenzuolo, il cui filato è “ritorto a Z” (in senso orario) anzichè ad S (in senso antiorario) come invece in epoche successive, indica trattarsi di un telo antico perchè composto con tecniche di filatura e tessitura delle quali s’era persa memoria già nel primissimo Medioevo

• la presenza di pollini (vi sono depositati pollini di oltre 30 piante primaverili del Medio Oriente e pollini di flora delle Alpi) e frammenti di fiori primaverili palestinesi (A.Danin, U. Baruch 1999).

• Sono state rilevate le impronte di due diverse monete poste sul viso dell’uomo sindonico, che appartengono al tempo di Ponzio Pilato (una delle due è fatta coniare da lui medesimo), la cui esistenza era ignota fino al secolo scorso (Moroni, Barbesino ,Bettinelli, 2002).

• inoltre, si trovano sul telo tracce di aloe e di mirra nonchè di aragonite (una composizione di carbonato di calcio, ferro e stronzio), una terra presente a Gerusalemme e, in particolare, in una tomba studiata dal Levy-Setti, ricercatore di Chicago che, confrontando con l’aragonite della Sindone, ha concluso che le due terre sono esattamente uguali.

In ogni caso, l’Autore sa bene che tutti questi “argomenti” possono al massimo dimostrare che il telo provenga dalla Palestina di 2.000 anni fa, ma nulla di più, e cerca quindi qualcosa di preciso e incontestabile, che possa chiudere definitivamente la partita a suo favore:

Accurate e pazienti ricerche con l’avanzatissimo microdensitometro dell’Istituto d’Orsay di Parigi, hanno fatto affiorare tracce grafiche, secondo un preciso modulo paleografico, nei pressi del volto. Secondo i paleografi sono caratteri greci. Essi riporterebbero delle scritte sbiadite.  In particolare due, una alla sinistra del volto scritta da lato e l’altra sotto il mento: “NAZARENO” e “IHOY”, Jeshua in ebraico.

Ovvero, l’ “avanzatissimo microdensitometro”, che con “accurate e pazienti ricerche” ci rivelerebbe il nome di Gesù, viene citato come cardine della dimostrazione in corso, mentre l’Autore sceglie di ignorare le arcaiche, imprecise - ed evidentemente “frettolose” - datazioni al radiocarbonio, eseguite una trentina di anni fa, che collocavano invece la sindone intorno al 1340, con un margine di errore di + - 50 anni.

Dicesi “scienza discrezionale”, nella quale è lecito citare le nozioni utili alla tesi, ignorando con grande eleganza tutte le altre.

In realtà, quello della datazione al radiocarbonio costituisce ancora oggi l’ostacolo principale per chi insiste nel sostenere l’autenticità del telo, ma di questo parleremo in seguito. Vediamo prima fino a che punto può spingersi l’abuso del cosiddetto approccio scientifico, quando ritenuto utile alla causa. L’articolo prosegue così:

La probabilità complessiva calcolata che l’impronta cadaverica del lenzuolo sindonico non appartenga all’uomo di cui è narrata la sevizie nei Vangeli, vista la inusualità di alcune sequenze della tortura, è stata calcolata essere 1 su 200 miliardi. Sufficiente a essere certezza in considerazione del fatto che non ci sono stati 200 miliardi di morti per crocifissione.

Sarebbe interessante sapere come si giunga a determinare la cifra di 200 miliardi esatti – non 201, e non 199 – partendo dalla “inusualità di alcune sequenze della tortura”. Notiamo inoltre che, secondo il ragionamento proposto, solo una volta raggiunto il duecentomiliardesimo “morto per crocefissione” potremmo avanzare dubbi sull’autenticità della sindone. Come se le scienze statistiche non permettessero ad un determinato caso di ripetersi prima che tutti gli altri si siano verificati.

Ma non basta:

Da un altro modello probabilistico recente (G. Fanti, E. Marinelli 1998) che tiene conto delle nuove acquisizioni scientifiche risulta che la Sindone è autentica con probabilità del 100% e corrispondente incertezza pari a 10 - 83; Ciò equivale ad affermare che è più probabile fare uscire per 52 volte consecutive uno stesso numero al gioco della roulette piuttosto che affermare che la Sindone non sia autentica. L’alternativa falso medievale ha una probabilità dello 0% e corrispondente incertezza pari a 10 - 183.

Finora, a 183, io avevo solo la pressione sanguigna. Ora ho anche l’incertezza, e la cosa mi preoccupa non poco. (In compenso, prima non sapevo che i “modelli probabilistici” offrissero certezze assolute, ora lo so).

A tanto giunge la disperazione di chi, evidentemente, non si rende conto nè della futilità dell’argomento in sè, nè del ludibrio a cui si espone nel cercare di sdoganarlo a tutti i costi “con metodo scientifico”.



IL PROBLEMA DEL RADIOCARBONIO




Come dicevamo, quello della datazione al radiocarbonio rimane l’ostacolo principale per chi voglia continuare a sostenere l’autenticità della sindone, e su questo fronte, dopo la delusione dei test scientifici, si è tentato letteralmente di tutto:

I più faciloni hanno provato a sostenere che l’esame sia stato erroneamente effettuato “su alcuni rattoppi medievali del telo”, e non sull’originale. Questi scienziati, in altre parole, sono in grado di datare un frammento organico, misurandone il decadimento radioattivo, ma non sanno nemmeno distinguere un “rattoppo medioevale” da un tessuto di 1300 anni più vecchio.



(E soprattutto, una volta accortisi dell’errore, costoro si dimenticano di rifare il test, e dicono semplicemente “va bè, ormai è andata così. Vuol dire che la prossima volta staremo più attenti”).

Ci sono anche, naturalmente, tentativi più cauti ed equilibrati di mettere in dubbio la validità del radiocarbonio, ma la loro improbabilità viene denunciata dalla contorsione stessa del ragionamento a cui debbono affidarsi: l’esempio che segue dovrebbe bastare per tutti.

In un recente documentario della BBC, intitolato “The Turin Shroud”, scopriamo che esistono tracce di una sindone, simile in tutto e per tutto a quella di Torino, già nella chiesa di Costantinopoli nel 1200 (un centinaio di anni prima della fatidica datazione al radiocarbonio, tanto per intenderci).

Le prove che si trattasse dello stesso telo starebbero nel fatto che il telo di Costantinopoli – che compare solo dipinto, nell’iconografia locale, e non nell’originale - presenti alcune pieghe, e alcuni fori, proprio negli stessi punti della sindone.



Va bene, accontentiamoci. Sappiamo che questo non basta a retrodatare la sindone fino al tempo di Gesù, ma è già un buon passo avanti (anzi, indietro).

Ecco che a quel punto salta fuori dal cilindro il cosiddetto “sudario di Oviedo”, ...



... un velo mortuario che risale al 6° secolo, e che presenta macchie di sangue “perfettamente sovrapponibili a quelle che compaiono sulla Sindone, in vicinanza del volto”. Al pubblico, in realtà, viene mostrata solo una vaga somiglianza fra due macchie qualunque...



... ma noi continuiamo a fidarci, e “deduciamo” che la sindone di Torino, essendo “perfettamente sovrapponibile” al sudario di Oviedo, debba aver avvolto per forza lo stesso corpo. (E’ noto infatti che i morti, specialmente se crocefissi, non sanguinino mai nello stesso punto).

Ci siamo quasi: la sindone ora ha 1.500 anni, e ne mancano solo 500 all’agognato traguardo.

Scopriamo a questo punto che l’isotopo del carbonio, che nasce negli strati alti dell’atmosfera, prima di venir assorbito dall’anidride carbonica, e trasferirsi definitivamente nelle piante da cui viene prodotto il lino, passa un paio di mesi a bighellonare fra le nuvole come monossido di carbonio.



“Se quindi quel monossido di carbonio – spiega il documentario – si fosse in qualche modo legato al lino della sindone, potrebbe farla apparire più giovane di quello che è. In realtà – precisa il documentario – basterebbe una contaminazione del 2% della superficie del telo per influenzare la datazione del carbonio di ben 1300 anni”.

Ecco fatto: ora la sindone può avere tranquillamente 2000 anni, in barba a qualunque esame scientifico ci si possa inventare. E poi dicono che i miracoli non esistono!

Naturalmente, il documentario si dimentica di citare le conseguenze devastanti che questo ragionamento, se davvero corretto, porterebbe a TUTTE la datazioni al radiocarbonio mai eseguite fino ad ora. Ma questo, per certe persone, non ha la minima importanza: ora sappiamo che la sindone può avere 2000 anni, e che quindi era sicuramente il telo che avvolse il corpo di Cristo.

Ite, Missa est.

Massimo Mazzucco


Marco Pizzuti ha realizzato una scheda sulla sindone che potrebbe apparire, a questo punto, addirittura blasfema: pensate, ha osato anteporre l’analisi dei fatti alle conclusioni, lasciando che fosse il ragionamento stesso a dettarle, invece di forzare il medesimo a favore di una tesi preconcetta.


La sacra sindone
 

Scheda storica

Cosa è la sacra sindone

La reliquia cristiana più famosa del mondo è indubbiamente la sacra sindone, custodita nel Duomo di Torino. Il Vaticano non ha mai assunto una posizione ufficiale in proposito, ma secondo i fedeli si tratterebbe del lenzuolo di lino utilizzato per coprire le spoglie mortali del salvatore divino dopo la sua crocefissione. A testimoniare la presunta autenticità della reliquia ci sarebbe l’immagine stessa del Cristo rimasta impressa nel telo.



La sua prima apparizione pubblica

Tutti gli studiosi sono d'accordo nel ritenere documentata a sufficienza la storia della Sindone a partire dalla metà del XIV secolo, data della sua prima apparizione pubblica [1]. Sul suo precedente trascorso, come sull’epoca di origine, non vi è invece accordo tra storici ed esperti.

Di certo sappiamo solo che la sindone, verso la metà del XIV secolo, si trovava in possesso del cavaliere Goffredo di Charny e di sua moglie Giovanna di Vergy. Non è tuttavia noto come i due coniugi l’abbiano ottenuta. Il 20 giugno 1353 Goffredo donò la sindone al capitolo dei canonici della Collegiata di Lirey [2].

La prima ostensione pubblica avvenne nel 1357, un anno dopo la morte di Goffredo.

Nel 1415 Margherita di Charny, discendente di quest’ultimo, si riappropriò del lenzuolo (dando origine ad un lungo contenzioso con i canonici), e lo tenne fino al 1453, anno in cui lo vendette ai duchi di Savoia.

Questi la conservarono a Chambéry, dove nel 1532 la sindone sopravvisse ad un incendio che la danneggiò in diversi punti.

Nel 1578 venne infine trasportata a Torino, dove nel frattempo i Savoia avevano trasferito la loro capitale, per rimanervi quasi ininterrottamente fino ad oggi.
Nel 1898 la sindone venne fotografata per la prima volta, e in tale occasione si scoprì che l'immagine impressa sul lenzuolo presentava le caratteristiche di un negativo fotografico.

Nel 1988 venne eseguita la perizia radiometrica con la tecnica del Carbonio 14 [3] che ha datato la realizzazione del lenzuolo in un intervallo di tempo compreso tra il 1260 e il 1390. Il risultato tuttavia fu contestato da alcuni studiosi cattolici, come Luigi Gonella, che affermarono che gli esami erano stati eseguiti esclusivamente sulle parti del telo che costituivano dei rattoppi medioevali [4].

Le caratteristiche antropometriche

Mediante analisi antropometrica computerizzata è stata verificata la compatibilità anatomica dell’immagine frontale con quella dorsale, nonché la compatibilità delle caratteristiche somatiche dell'uomo della sindone a quelle del ceppo razziale semita.

Secondo le misurazioni antiche, la statura di Gesù che si desume dalla sindone sarebbe di 183 cm. Gli accertamenti moderni tuttavia hanno dato risultati differenti: la maggior parte degli studiosi calcola la statura dell'uomo della sindone tra i 175 e i 185 cm. Altri, come Giulio Ricci, hanno proposto una misura di soli 163 cm, che sarebbe più vicina alla statura media degli abitanti della Palestina del I secolo.

Esame dei pollini

Secondo il criminologo svizzero Max Frei Sulzer, sul tessuto della Sindone sono presenti pollini di diverse specie vegetali specifiche della Palestina e dell'Asia Minore. Il transito della Sindone per questi paesi concorda con la ricostruzione proposta per la storia della Sindone anteriore al XIV secolo. Dopo la morte di Frei (1983), il suo lavoro è stato criticato pesantemente da alcuni ricercatori indipendenti che hanno avanzato sospetti di manipolazione dei campioni.

Esame delle polveri

Il pulviscolo trovato sul lenzuolo ha una composizione chimica simile a quella della polvere utilizzata per i teli funerari egiziani, il che suggerisce l'uso di natron, un composto usato per l'inumazione dei cadaveri. Inoltre è stata rilevata aragonite dalla composizione analoga a quella di campioni prelevati a Gerusalemme.

Datazione chimica

Raymond Rogers ha proposto un metodo chimico di datazione della Sindone basato sulla misura della vanillina presente nel tessuto. Secondo la sua stima, la datazione della Sindone sarebbe compresa all'incirca tra il 1000 a.C. e il 700 d.C..

La postura

Un’altra caratteristica della sacra sindone che possiamo facilmente constatare riguarda la postura del corpo impressa su si essa. L’impronta dorsale completa infatti è ottenibile solo qualora la salma sia stata posta su una superficie morbida.



Le piante dei piedi ad esempio sono in grado di lasciare una traccia solamente se questi ultimi sprofondano all’interno di un cuscino o di un altro materiale dalle caratteristiche simili.
 
E se poi con una simulazione solleviamo le spalle di circa 15 cm rispetto al tronco ci accorgiamo che le mani scivolano proprio nella stessa posizione impressa sulla Sindone, ma ciò a patto che anche la parte superiore delle braccia venga sorretta da supporti morbidi.

Inoltre, se il capo dell’uomo della sindone fosse stato poggiato su una superficie rigida e piatta i suoi capelli sarebbero scesi verso il basso, mentre in questo caso li vediamo incorniciare il viso proprio come se fosse adagiato su di un cuscino.


Pertanto, nel caso della sindone di Torino la sola conclusione logica possibile indica che l’immagine che appare su di essa sia stata prodotta da un corpo che era stato coricato su una superficie soffice.

Il mistero irrisolto

Al di là di tutti i dati riportati, che permettono solo delle conclusioni di tipo probabilistico, resta il problema di fondo, posto dalla meccanica stessa che avrebbe portato alla formazione dell’immagine sul telo. Anche ipotizzando che sia un falso medioevale, infatti, nessuno è mai riuscito a spiegare come quell’immagine sarebbe stata impressa sul supporto di lino.

1) L’immagine si presenta come se fosse un negativo fotografico, ed è necessario invertirla a sua volta, al negativo, per vedere le normali fattezze del corpo:



Tuttavia, se si osserva alla luce infrarossa (8-14 micrometri), essa appare come un positivo fotografico, con particolari anatomici non del tutto corrispondenti.

2) L’immagine rivela alcune proprietà tridimensionali, in quanto i chiaroscuri corrispondono alla distanza effettiva fra un lenzuolo e le varie parti di un eventuale cadavere avvolto in esso.

Questa caratteristica di tridimensionalità suggerisce che il meccanismo di formazione dell’immagine abbia agito a distanza, e si sia attenuato in conformità delle leggi fisiche relative al tipo di energia irradiata.

3) La riproduzione è superficiale da due diversi punti di vista:

a) Un filo sindonico è composto di 80-120 fibrille di lino e se prendiamo in esame un singolo filo su cui è impressa l’immagine, solo pochissime delle fibrille più esterne (10-20 al massimo) risultano essere colorate, mentre tutte le rimanenti non lo sono;



b) Considerando una singola fibrilla di immagine, la cellulosa che compone più del 90% del tessuto di lino non è tinta: risulta colorato solo lo strato più superficiale del telo, per uno spessore totale di appena 200-300 nanometri.

4) Il ritratto corporeo frontale è particolarmente superficiale in corrispondenza del volto e delle mani. All’interno del tessuto di lino infatti non risulta impressa alcuna immagine. Le macchie di sangue invece sono impregnate nel tessuto, trapassandolo da parte a parte.

5) L’immagine corporea dorsale è leggermente più profonda, rispetto alla superficie del telo.

6) La figura non è composta da pigmenti pittorici, come acquarello o tempera, nè risulta la presenza dei classici collanti utilizzati normalmente per aggregare il colore al supporto tessile. L’immagine appare invece generata da una reazione chimica, che ha interessato solo il sottile rivestimento superficiale delle fibrille. Nasce a questo punto

 L’ipotesi della bruciatura: dovendo escludere il banale falso pittorico, qualcuno ha suggerito che l’immagine sia in realtà una bruciatura, ottenuta appoggiando il telo ad un bassorilievo – riscaldato appositamente - della figura rappresentata.



Il fatto però che la “colorazione” (l’immagine) compaia solo sulla primissima superficie del telo, ma non in profondità, sembra escludere l’ipotesi della bruciatura, che comporterebbe invece un’alterazione istantanea di tutta la sua sezione. (Per “scottarlo” solamente in superficie, senza intaccare le fibre sottostanti, occorrerebbero tecniche molto più raffinate di quelle disponibili a quel tempo).

7) La figura non può essersi formata per contatto diretto con il cadavere, in quanto compare anche nelle zone del telo dove non vi è stata aderenza con il corpo.
 
Vi è inoltre, in proposito, un serio problema di tipo prospettico: l’immagine presenta caratteristiche di tipo tridimensionale (i chioaroscuri), ma risulta “disegnata” su un piano bidimensionale, come se si trattasse di una fotografia.
 
In altre parole, si tratta di un’immagine bidimensionale che contiene al suo interno informazioni tridimensionali.

Se adagiamo un telo di lino bianco su un corpo fisico rivestito di colorante, per poi distenderlo su un piano orizzontale (“aprirlo”), non potremo più riconoscere le fattezze del soggetto originario.



In quel caso avremmo un’impronta prospetticamente deformata, se non irriconoscibile del tutto, a causa dell’alterazione delle proporzioni risultante dalla distensione del telo.

Sulla sindone appare invece un’immagine perfettamente proporzionata, che non può esservi stata impressa dal contatto diretto con il corpo fisico sottostante.
 
CONCLUSIONE

Tutto questo sembra lasciare aperte due ipotesi soltanto: o l’immagine riprodotta dalla sindone è frutto di un evento miracoloso, non spiegabile scientificamente, che trova fondamento solo all’interno del dogma religioso, oppure si tratta di un falso realizzato con l’aiuto di qualche tecnica chimico-fotografica a noi rimasta sconosciuta.

Il maggiore indiziato, come geniale artefice dell’opera, è senza dubbio Leonardo Da Vinci (1452-1519), ma in tal caso non potrebbe trattarsi del telo esposto già nel 1357, bensì di un falso successivo.
 
Marco Pizzuti

NOTE:

1) Wikipedia

2) Giulio Ricci, L'uomo della Sindone è Gesù, 1989, p. 22.

3) P.E. Damon et al., Radiocarbon dating of the Shroud of Turin, Nature 337, 611-615, 1989.

4) Joseph G. Marino, M. Sue Benford, Evidence for the skewing of the C-14 dating of the Shroud of Turin due to repairs, Sindone 2000, Orvieto Worldwide Congress 2000.

5) Wikipedia

6) Citaz. degli atti presentati nel convegno di Lorenzago del 19 luglio 2007: “LA SINDONE: VANGELO SCIENTIFICO DA RIVALUTARE.



SINDONE: La prima fotografia della storia umana?


In realtà, l'ipotesi che vi sia il genio di Leonardo dietro al mistero della sindone è tutt'altro che gratuita.

E' vero infatti che la comparsa ufficiale della sindone (1357) escluderebbe l’ipotesi che Leonardo, nato un centinaio di anni dopo, ne sia stato l'autore. Ma sappiamo anche che la sindone presentata nel 1357 fece storcere il naso a molte persone, prelati compresi, poichè sembra fosse solo l'ennesimo tentativo maldestro di far passare per sudario di Cristo un banalissimo lino dipinto in malo modo.

Di "croste" di quel tipo ne circolavano già in abbondanza, ...



... mentre la sindone che oggi è conservata a Torino, assolutamente credibile, tornò in scena proprio nel periodo in cui Leonardo viveva gli anni di maggiore fulgore della propria carriera.

Vi sono inoltre stretti legami fra Leonardo, i Savoia e il papa stesso: Giuliano de' Medici, per cui Leonardo lavorava, era sposato con Filiberta di Savoia, ed era anche il fratello di Papa Leone X.

Nulla di più probabile, quindi, che il Papa gli abbia commissionato il lavoro, e che Leonardo abbia accettato la sfida, apparentemente impossibile, di realizzare finalmente un "sudario di Cristo" che non venisse deriso dal popolo nell'arco di 24 ore dalla sua presentazione.

LA TECNICA

Ma soprattutto, vi sono diverse indicazioni di tipo tecnico a suggerire che Leonardo abbia realizzato il telo misterioso.

Per prima cosa, esisteva già a quel tempo, nel castello di Fontanellato, una primitiva "camera obscura", ovvero una stanza nella quale l'unica luce disponibile passava attraverso un foro nella parete, dove era stata collocata una rudimentale lente di ingrandimento.



In questo modo si potevano vedere, riflesse sulla parete opposta, le immagini capovolte di quanto accadeva all'esterno di quel muro.



Leonardo, nel frattempo, aveva già mostrato un preciso interesse per le leggi ottiche in generale, ed per il meccanismo di proiezione che sta alla base della camera obscura in particolare.



Se quindi Leonardo avesse messo a punto un processo chimico in grado di fissare in qualche modo la luce su un supporto tessile, come ad esempio il lino, sarebbe stato perfettamente in grado di realizzare il misterioso telo che ancora oggi affascina gli studiosi di mezzo mondo.

Nicholas Alan, uno studioso sud-africano della sindone, ha provato a realizzare qualcosa di simile, utilizzando solo le tecniche e i materiali conosciuti al tempo di Leonardo. Piazzando una figura umana di fronte ad una "camera obscura" (sotto, al centro), e collocando al suo interno un drappo di lino, ricoperto di particolari sostanze vegetali, a mo' di lastra fotografica ...



... ha ottenuto un risultato molto simile a quello che vediamo ancora oggi sulla sindone di Torino.



Fino ad oggi questa sembra l'unica spiegazione plausibile - senza ricorrere al sovrannaturale, ovviamente - che sia in grado di accomodare tutti i dati disponibili che formano il cosiddetto mistero della sindone:

- le caratteristiche di negativo
- la tridimensionalità dell'immagine
- la superficialità dell'impressione
- la mancanza di collanti, pigmenti, o altri composti di genere pittorico

Se questa fosse la soluzione dell'enigma, non solo avremmo di fronte la prima fotografia scattata nella storia dell'umanità, ma quasi sicuramente avremmo anche un soggetto eccezionale che compare al suo interno: Leonardo medesimo.

E' noto infatti come il maestro toscano amasse comparire, nelle proprie opere, celato sotto forme diverse, ed in questo caso la somiglianza fra il volto di Leonardo e quella dell'uomo della sindone sarebbe troppo forte per non pensare che sia stato lui stesso, per la prima volta nella storia, a voler essere immortalato in un'immagine di tipo fotografico.



Massimo Mazzucco


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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
cherubino
Inviato: 22/12/2008 10:23  Aggiornato: 22/12/2008 10:25
Mi sento vacillare
Iscritto: 1/6/2006
Da: Haute-Normandie
Inviati: 430
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Molto interessante, se non fosse che il risultato di Nicholas Alan, in piena era tecnologica, assomiglia più alle patacche del XIV secolo che alla Sindone "originale".

Una cosa mi è sfuggita: di cosa è fatta l'immagine, se non è fatta di pigmenti, di bruciature o di sangue?

Redazione
Inviato: 22/12/2008 10:52  Aggiornato: 22/12/2008 10:55
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
CHERUBINO: di cosa è fatta l'immagine...

Qui si parla di cristalli minerali, sali di argento e sale di ammoniaca (se ho tradotto bene: Rock crystals, silver salt, salt of ammonia).

Un saggio arabo (di cui non ricordo il nome) aveva già mostrato come ottenere nitrato d’argento, in forma cristallina, nel IX secolo.

Ho visto in giro che la disputa su Alan - ovviamente - è stata bollente, ma non mi pare che nessuno abbia messo in dubbio la disponibilità effettiva dei componenti foto-sensibili in quell'epoca.

E' casomai l' "idea" di fissare l'immagine ad un supporto, che risulta veramente rivoluzionaria per quel periodo. Ecco perchè, a mio parere, Leonardo è l'unico "imputabile". Quello progettava elicotteri e carri armati, quando la gente combatteva ancora a piedi e a cavallo.

Descartes
Inviato: 22/12/2008 11:04  Aggiornato: 22/12/2008 11:05
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Ho messo le due immagini una accanto all'altra (compensando leggermente la differenza di luminosità), ed in effetti sembra proprio la stessa tecnica:


tiburon
Inviato: 22/12/2008 12:06  Aggiornato: 22/12/2008 12:06
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/11/2007
Da:
Inviati: 150
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
la cosa stupenda è la banalità delle spiegazioni inconfutabili.

Un'impronta su un telo non maniene le proporzioni...

ma le macchie di sangue? sono state fatte delle analisi anche su quelle immagino...

Al messia. Ci salvi tutti in ordine di intelligenza

cherubino
Inviato: 22/12/2008 13:20  Aggiornato: 22/12/2008 13:20
Mi sento vacillare
Iscritto: 1/6/2006
Da: Haute-Normandie
Inviati: 430
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Citazione:
E' casomai l' "idea" di fissare l'immagine ad un supporto, che risulta veramente rivoluzionaria per quel periodo. Ecco perchè, a mio parere, Leonardo è l'unico "imputabile". Quello progettava elicotteri e carri armati, quando la gente combatteva ancora a piedi e a cavallo.


A ben vedere, ha previsto con qualche secolo di anticipo anche l'Urlo di Munch.


hendrix
Inviato: 22/12/2008 14:46  Aggiornato: 22/12/2008 14:46
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/9/2006
Da:
Inviati: 1048
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Toh, c'è anche una striscia che lo dice chiaramente.


hendrix
Inviato: 22/12/2008 14:57  Aggiornato: 22/12/2008 14:57
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/9/2006
Da:
Inviati: 1048
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...

Silver
Inviato: 22/12/2008 15:21  Aggiornato: 22/12/2008 15:21
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2005
Da: Torino
Inviati: 615
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Chissà come mai tutta questa novizia di particolari non viene mai fuori nelle trasmissioni TV spaccapalle sull'argomento...

Kolza
Inviato: 22/12/2008 16:20  Aggiornato: 22/12/2008 16:20
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/6/2004
Da: MMMMMMonza
Inviati: 916
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Ma Baima Bollone non aveva trovato tracce di alcune monete poste sopra gli occhi del soggetto?

fedor
Inviato: 22/12/2008 16:24  Aggiornato: 22/12/2008 16:24
So tutto
Iscritto: 7/3/2006
Da: campagna piemontese
Inviati: 29
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Solo un appunto al ragionamento: se la sindone che é giunta fino a noi é dunque un'altra opera del geniale Leonardo, a questo punto sarebbe proprio la "fatidica datazione" al radiocarbonio a indicare un errore.

Vabbé, son 50 anni di errore contro 1300, ma tant'é..

fefochip
Inviato: 22/12/2008 17:36  Aggiornato: 22/12/2008 17:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Citazione:
Vabbé, son 50 anni di errore contro 1300, ma tant'é..


certo che se la storia è corretta è quantomeno sospetto che la prima esposizione della sindone avviene in degli anni(1357) precisamente individuati dalla datazione al carbonio(1340 +o-50anni).

a me pare comunque una tipica bufala ..... e tutto sommato una bufala del piu grande scienziato di tutti i tempi ci starebbe tutta...

comunque a ben ragionare non si capisce perche mai quel pezzo di stoffa può avere tanta importanza...per i fedeli la fede è piu forte dell'evidenza quindi ....
la verità è che la fede è una questione politica che è la propria rinuncia alla razionalità e al buon senso a favore di qualcuno che ci dirige e ragiona per noi ...

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
baciccio
Inviato: 22/12/2008 18:07  Aggiornato: 22/12/2008 19:01
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/1/2006
Da: Genova
Inviati: 536
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
L'articolo è molto interessante e ricco di informazioni, per me inedite.
Non ho argomenti da portare, se non un commento ad una involontario ( credo) accostamento iconico: il supposto volto di Cristo accomunato al sicuro volto di Leonardo.
Per quanto ne ho letto in passato, quell'"autoritratto" di Leonardo sarebbe un falso prodotto da un pittore accademico dell' '800.
Comunque sia, anche quel ritratto di "Leonardo" è stato al centro di una annosa disputa in merito alla sua autenticità.

Redazione
Inviato: 22/12/2008 21:11  Aggiornato: 22/12/2008 21:11
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
FEDOR: "Solo un appunto al ragionamento: se la sindone che é giunta fino a noi é dunque un'altra opera del geniale Leonardo, a questo punto sarebbe proprio la "fatidica datazione" al radiocarbonio a indicare un errore."

Ciao Fedor. Il radiocarbonio ti dà l'età del telo, non la data in cui è stato fatto il falso.

Leonardo ha semplicemente preso un lenzuolo che aveva 100 anni, e ci ha appiccicato sopra l'immagine.

Pyter
Inviato: 22/12/2008 22:41  Aggiornato: 22/12/2008 22:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
SINDONI MUSULMANE

1.
Telo con l'immagine sacra di Maometto al momento della morte:



Il volto si è miracolosamente impresso sul lenzuolo.
Maometto non si vede perchè professando i musulmani l'iconoclastia
ovviamente l'immagine è sparita con lui subito dopo.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Pyter
Inviato: 22/12/2008 22:54  Aggiornato: 22/12/2008 22:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
SINDONI MUSULMANE

2.
Immagine di Satam Al Suqami su carta plastificata intessuta a mano:



Da una lettera apocrifa di elogio per i morituri spedita e mai arrivata perchè sequestrata all'aereoporto:

Era giovane, e ha dedicato l'ultima parte della sua esistenza alla
predicazione del verbo di Allah. Pochi mesi di intenso pellegrinaggio, è sbarcato in occidente, e dopo un iniziale e comprensibile sbandamento ha visitato i luoghi della perdizione, i bordelli, le sale da gioco, le discoteche, ma solo perchè voleva redimere i peccatori. Ha preso subito un brevetto per guidare un aereo. Volevano fargli guidare uno shuttle ma lui, modesto musulmano, ha optato per un più consono 757 con guida automatica e servosterzo. Lui, modesto musulmano
iconoclasta, non ha potuto evitare di essere ripreso dalle telecamere di tutti questi luoghi, ma è riuscito almeno nel disperato tentativo di non farsi riprendere mentre compiva l'ultimo gesto eroico che lo avrebbe trasformato in martire per tutta l'eternità.
Sarebbe rimasto uno sconosciuto, lui, se le bizarrie del destino non avessero provveduto a lasciare un segno indelebile del suo passaggio su questa terra.
Al momento del trapasso la sua immagine è rimasta impressa sullo stesso foglio di carta sul quale scriveva le sue ultime volontà e al contatto col monossido di carbonio si è plastificata, trasformandosi in quella che è considerata dagli esperti la più moderna delle Sindoni in circolazione.

Allegato a questo documento un foglio con i disegni di un'ala del 757,
secondo alcuni fatte dallo stesso Satam:



alcuni sostengono però che il disegno è un falso di Leonardo da Vinci.

La più famosa sindone musulmana ha resistito non solo a incendi ma anche a veri e propri armageddon:



I veri credenti però hanno portato avanti le loro convinzioni a suon di ipotesi scientifiche alla mano. C'è solo 1 possibilità su 200 miliardi che quello non sia il vero Satam. In base alle ferite non riscontrate
su un corpo mai trovato (e le ferite non riscontrate su un corpo mai trovato sono rarissime e peculiari) se ne deduce che si ha la totale calcolata possibilità dell'identità, sufficiente a essere certezza in considerazione del fatto che non ci sono stati 200 miliardi di morti catalogati come "martirizzazione su torri gemelle", ma solo 19.
Accurate e pazienti ricerche con l’avanzatissimo microdensitometro dell’Istituto d’Orsay di Parigi, hanno fatto affiorare tracce grafiche, secondo un preciso modulo paleografico, nei pressi del volto. Secondo i paleografi sono caratteri arabi.
Essi riporterebbero delle scritte sbiadite. In particolare due, una alla sinistra del volto scritta da lato e l’altra sotto il mento:
“SATAM” e “SUQAMI”, cioè JOHNNY in ebraico.

Da un altro modello probabilistico recente (nist, ultimate dogma, 2008)
che
tiene conto delle nuove acquisizioni scientifiche risulta che la Sindone
è autentica con probabilità del 100% e corrispondente incertezza pari a 79; Ciò equivale ad affermare che è più probabile fare uscire per 79 volte consecutive uno stesso numero al gioco della roulette piuttosto che affermare che la Sindone non sia autentica. L’alternativa falso post-11 settembre ha una probabilità dello 0% e corrispondente incertezza ad una schedina giocata senza triple e senza la colonna 79.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Redazione
Inviato: 23/12/2008 23:51  Aggiornato: 23/12/2008 23:51
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Stavo ripensando a tutta la faccenda, e mi è venuta una riflessione "pagana":

Se quello fosse il drappo in cui fu sepolto Gesù, bisognerebbe riconoscere che l'impronta è davvero molto dettagliata, visto che il corpo c'è rimasto avvolto per 40 ore soltanto.

Con cosa li avvolgevano i morti, in quel tempo? Con la carta carbone?

cherubino
Inviato: 24/12/2008 1:17  Aggiornato: 24/12/2008 1:17
Mi sento vacillare
Iscritto: 1/6/2006
Da: Haute-Normandie
Inviati: 430
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Citazione:
mi è venuta una riflessione "pagana":

Tutto quello che riguarda la Sindone è paganesimo. Ad ogni vero cristiano, la Sindone non interessa una cippa. Come disse Cristo a Tommaso:

"Beati quelli che pur non avendo visto, crederanno".

-ZR-
Inviato: 24/12/2008 18:27  Aggiornato: 24/12/2008 18:27
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/9/2008
Da:
Inviati: 436
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Sono anche io per l'ipotesi di Leonardo Da Vinci.
Ma so che la sindone ha due monete sugli occhi. Perchè Leonardo le avrebbe messe?
So che sul collo della sindone ci sono tre iniziali scritte nella lingua che parlava Gesù, e che adesso mi sfugge.
Quale gigantesco scopo doveva avere Leonardo per inserire tale dettaglio? Si doveva illudere i fedeli dell'epoca per far aumentare la fede in dio e quindi il potere di chiesa e preti?

Leonardo capito questo ha pure accettato la missione di costruire una bugia di queste proporzioni sfornata dalla chiesa in persona???

L'immagine della sindone, non potrebbe essere il risultato delle esalazioni che il corpo umano emette nelle successive 24 ore dopo il decesso? e queste esalazioni hanno combinato con qualche unguento o sostanza con cui veniva lavato o lavorato il lino prima che avvolgesse il corpo del defunto?


-ZR-

" I grandi spiriti hanno sempre incontrato violente opposizioni da menti mediocri."
Albert Einstein
Redazione
Inviato: 24/12/2008 19:33  Aggiornato: 24/12/2008 19:48
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
ZR - "So che ci sono le monete....."

Io le immagini di queste monete, e della scritta ebraica, non le ho mai viste. Tu si?

"L'immagine della sindone, non potrebbe essere il risultato delle esalazioni che il corpo umano emette nelle successive 24 ore dopo il decesso?"

Quel risultato delle esalazioni dovrebbe essere stato "catturato" 1.300 anni dopo. Non dimenticare che la sindone è del 14 secolo.

trotzkij
Inviato: 25/12/2008 17:41  Aggiornato: 25/12/2008 17:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
A proposito di Bufale e loro relativi 'cacciatori':Dove va il complottismo italiano?

Giovani attivissimi crescono...

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
cherubino
Inviato: 25/12/2008 18:47  Aggiornato: 25/12/2008 18:47
Mi sento vacillare
Iscritto: 1/6/2006
Da: Haute-Normandie
Inviati: 430
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Citazione:
L'immagine della sindone, non potrebbe essere il risultato delle esalazioni che il corpo umano emette nelle successive 24 ore dopo il decesso? e queste esalazioni hanno combinato con qualche unguento o sostanza con cui veniva lavato o lavorato il lino prima che avvolgesse il corpo del defunto?


Bah, che io sappia le "esalazioni" (se ho ben capito cosa intendi con questo termine) si verificano non prima di alcuni giorni, e comunque questo non spiega nè il come abbiano colorato il telo nè perchè l'immagine in questa maniera generata possa essere tanto nitida (una sindone impressa con esalazioni dovrebbe assomigliare più ad un' "ombra a forma di corpo umano" che ad un corpo umano).

-ZR-
Inviato: 25/12/2008 19:15  Aggiornato: 25/12/2008 19:18
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/9/2008
Da:
Inviati: 436
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Citazione:
Autore: Redazione Inviato: 24/12/2008 19:33:45
ZR - "So che ci sono le monete....."
Io le immagini di queste monete, e della scritta ebraica, non le ho mai viste. Tu si?


Con calma.... non prendo in giro nessuno.
Mamma mia che fatica massimo per ritrovare questa cosa!!!
Allora, Questo è il Filmato al minuto 4:06 si parla di queste monete che ho citato prima.
Al minuto 4:59 si parla di queste iniziali sul collo dell'uomo raffigurato sulla sindone.
Anche se ho detto qualcosa che non è stato citato nel tuo testo non lo faccio per ridicolizzare il tuo lavoro. Spero che questo almeno sia chiaro.


-ZR-

" I grandi spiriti hanno sempre incontrato violente opposizioni da menti mediocri."
Albert Einstein
3mind
Inviato: 25/12/2008 23:08  Aggiornato: 25/12/2008 23:08
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/5/2008
Da: Terminus
Inviati: 32
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Su Youtube ho trovato questo video sulla sindone. Anche qui si parla dell'ipotesi Leonardo..

"Il vero valore di un uomo non è determinato dal possesso, supposto o reale, della Verità, ma piuttosto dal suo sincero impegno a cercarla." - Gotthold Lessing
Redazione
Inviato: 26/12/2008 1:03  Aggiornato: 26/12/2008 1:04
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Ciao ZR, il mio tono non era risentito, e non suggerivo minimamente che tu mi avessi preso in giro.

Era un tono ironico, per dire "tu le hai viste" nel senso di "esisteranno davvero?"

Infatti, come tu dici, nel documentario SI PARLA di queste monete, ma le immagini non si vedono. Idem per lo "studioso", che dice di aver individuato le lettere in rilievo, ma non ce le mostra.

Sono PALLE COLOSSALI, inventate per sostenere una tesi che comunque non sta in piedi, a causa del radiocarbonio.

Alla fine risulta che la chiesa è stata la più grande produttrice di BUGIE nella storia, altro che "verità rivelata".

ps. Delle monete comunque il mio articolo ne parla, all'inizio, citando l'articolo "scientifico" dell'associazione medica.

Redazione
Inviato: 26/12/2008 1:07  Aggiornato: 26/12/2008 1:07
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
3mind. Grazie, quello non lo conoscevo.

mangog
Inviato: 26/12/2008 14:58  Aggiornato: 26/12/2008 14:59
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Siamo sicuri che la datazione al carbonio sia l'unico "parametro" valido per risalire all' origine temporale del manufatto o del reperto biologico?
Trovo strano che la redazione abbia preso per dato certo riguardante la datazione, solamente l'esame al carbonio.
Non si sono prese in considerazioni eventuali contaminazioni, tipo muffe o incendi, che potrebbero sfalsare i risultati. E' una posizione che trovo non in sintonia con il modus operandi che molte volte costituisce la miglior virtu' di LC.

kirillov81
Inviato: 26/12/2008 20:03  Aggiornato: 26/12/2008 20:03
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/3/2007
Da: Milano
Inviati: 451
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Redazione ha scritto:Citazione:
Il realtà, l’importanza attribuita all’autenticità di quel telo appare esagerata, sia da un fronte che dall’altro. [...] Nonostante l’evidente futilità della disputa, orde di appassionati, su un fronte e sull’altro, hanno fatto della verità sulla sindone una specie di test supremo, conclusivo e irrefutabile, dal quale sembra quasi dipendere la legittimità stessa del cristianesimo.

Discutere della Sindone non è utile né a dimostrare la verità del Cristianesimo, né a demolire il Cristianesimo. Dunque perché mai Massimo Mazzucco se ne sarà occupato?
Redazione ha scritto:Citazione:
Sono PALLE COLOSSALI, inventate per sostenere una tesi che comunque non sta in piedi, a causa del radiocarbonio. Alla fine risulta che la chiesa è stata la più grande produttrice di BUGIE nella storia, altro che "verità rivelata".

Ah, mi sembrava... Ora pare più chiaro, naturalmente per dare addosso alla Chiesa Cattolica. Sei proprio fissato..., almeno nei giorni di Natale potevi evitare...

Ut Veritas Patefiat
Descartes
Inviato: 26/12/2008 21:15  Aggiornato: 26/12/2008 21:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Citazione:

Autore: kirillov81 Inviato: 26/12/2008 20:03:59

Ah, mi sembrava... Ora pare più chiaro, naturalmente per dare addosso alla Chiesa Cattolica. Sei proprio fissato..., almeno nei giorni di Natale potevi evitare...


Non vedo perchè Massimo non avrebbe dovuto scrivere l'articolo. Anzi. Evitare di dare addosso alla chiesa cattolica quando si hanno argomenti concreti sarebbe da irresponsabili. Dopo 2000 anni questi criminali ancora svolgono il loro ruolo di manipolatori delle masse proprio perchè esiste una casta di giornalisti ed un industria mediatica che è collusa con loro. Invece di rallegrarsi che ci sono ancora quei quattro gatti onesti intellettualmente come Mazzucco che ogni tanto dicono pane al pane, pergiunta aprendosi al dibattito e non chiudendosi su posizioni dogmatiche, lo si critica. Che tristezza.

redna
Inviato: 26/12/2008 21:40  Aggiornato: 26/12/2008 22:23
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
http://www.edicolaweb.net/libr184e.htm


Citazione:
Una delle caratteristiche più straordinarie della Sindone è che le tracce si comportano come un negativo fotografico, sono cioè scure in corrispondenza del corpo dell'uomo in essa rappresentato e chiare nelle altre parti. Quando si fotografa un oggetto si ottiene sulla pellicola il negativo fotografico, ovvero un'immagine che presenta i chiaroscuri completamente invertiti rispetto all'oggetto fotografato, nonché l'inversione spaziale che scambia vicendevolmente la destra con la sinistra. Dal negativo si ottengono poi le immagini fotografiche che riproducono l'oggetto nel suo aspetto originale. Quando noi osserviamo il telo sindonico è come se vedessimo un negativo fotografico, il negativo del corpo originale. Di conseguenza, le ferite che vediamo sul polso destro si riferiscono, nel positivo, a quello sinistro mentre la ferita al costato, che sul lenzuolo vediamo a sinistra, si trova in realtà a destra.


Citazione:
nelle zone orbitali del volto si trovano le impronte di due monete romane coniate nell'anno sedicesimo dell'impero di Tiberio (5)


come abbiano fatto due monete romane coniate nell'anno sedicesimo di Tiberio a restare impresse su di un tele del 1400 dovrebbe essere la domanda di rito.

Citazione:
Ora pare più chiaro, naturalmente per dare addosso alla Chiesa Cattolica. Sei proprio fissato..., almeno nei giorni di Natale potevi evitare...

qui si capisce che rispondere a delle domande certi utenti non ci pensano proprio. Farebbe qualche differenza se l'articolo fosse stato fatto in un periodo non natalizio? e a chi?

cherubino
Citazione:
Tutto quello che riguarda la Sindone è paganesimo. Ad ogni vero cristiano, la Sindone non interessa una cippa.

Strano....pare che alcuni la pensino in altra maniera.
Ma allora ci sono 'diverse' scuole di pensiero?!


edit
http://www.vaticano.com/sacra-sindone.asp

La storia della Sacra Sindone, invece, ha radici lontane, anche se la sua documentazione è completa a partire dalla metà del XIV secolo. Sul precedente periodo non si hanno fonti certe, ma solo ipotesi delle sue tappe: Gerusalemme, Edessa e Costantinopoli.
Nel 1353 in un piccolo paese non lontano da Parigi il conte Geoffry I de Charny, cavaliere e uomo di fede, ne è il proprietario, che espone come reliquia della morte di Gesù.
Dopo la sua scomparsa, la nipote Marguerite, rimasta vedova, è costretta a viaggiare per l’Europa; nel 1453, la donna, in cambio di denaro, cede la reliquia ai duchi di Savoia.
La Famiglia Reale, consapevole del suo valore, la porta sempre con sè, posta in un cofano e ripiegata varie volte per occupare poco spazio.
Il telo giunge, per la prima volta, in Piemonte nel 1478 e, nel 1498, a Torino.
Nel 1502 la Sindone viene trasferita nella Sainte-Chapelle di Chambery.
Un violento incendio la danneggia nel 1532; due anni dopo le suore Clarisse riparano le parti incendiate, rattoppandole con pezzi triangolari di tessuti di vario tipo e cucendola su una tela d’Olanda, per rinforzarne la struttura.
Quando i francesi occupano la città, il Duca Carlo II è costretto ad abbandonare i suoi stati.
In seguito, il Duca Emanuele Filiberto riporta la Sindone a Chambery, e poi a Torino, nel 1578.
Viene posta nella Cappella di Guarini solo nel 1694.
Durante i secoli la reliquia fu oggetto di numerose ostensioni sia pubbliche che private, e in una di queste, nel 1898, viene fotografata per la prima volta. La Sindone si mostra come il negativo fotografico di un’immagine, e conferma l’ipotesi che non si tratta di un falso pittorico.
Molti studi e numerose supposizioni sono state fatte sulla natura del telo della Sindone, un lenzuolo di lino, tessuto a spina di pesce, che raffigura l’immagine frontale e dorsale del cadavere di uomo flagellato e crocifisso.
Dalla fine dell’ 800 inizia un esame critico del lenzuolo, sottoponendo il telo, nel corso del tempo, ad analisi sempre più precise grazie alle nuove tecnologie messe a disposizione.
Il sudario, considerato come l’impronta lasciata da un corpo umano, raffigura un insieme di segni che rimanda, in modo significativo, alle stesse modalità descritte nel Vangelo per la crocifissione e la morte di Gesù di Nazareth.
Purtroppo non ci sono ancora certezze sulla sua origine, poiché alcuni studi hanno dato pareri discordanti circa la sua provenienza.
La ricerca rimane aperta…

La ricerca rimane aperta...dice il Vaticano.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Redazione
Inviato: 26/12/2008 22:21  Aggiornato: 26/12/2008 22:22
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Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Ciao Kirillov. “Sei proprio fissato..., almeno nei giorni di Natale potevi evitare...”

Ho già evitato, caro amico, ho già evitato.

Mi sono dovuto morsicare le mani per non scrivere niente, qualche giorno fa, quando Joseph “scarpette rosse” Ratzinger ha detto che bisogna salvare l’umanità dagli omosessuali.

Mi veniva voglia di mandargli gli indirizzi dei 4000 preti pedofili americani, perchè cominciasse a far fuori quelli.

Ma non l’ho fatto, mi sono trattenuto.

E mentre io ho ancora le dita che sanguinano tu, ingrato, mi accusi di avere una fissazione!

La fissazione ce l’ha lui, casomai, che non riesce a stare una settimana senza sparare cazzate.

Io sono un santo, al suo confronto.

Redazione
Inviato: 26/12/2008 22:45  Aggiornato: 26/12/2008 22:58
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
MANGOG: Citazione:
"Siamo sicuri che la datazione al carbonio sia l'unico "parametro" valido per risalire all' origine temporale del manufatto o del reperto biologico? Trovo strano che la redazione abbia preso per dato certo riguardante la datazione, solamente l'esame al carbonio.
Non si sono prese in considerazioni eventuali contaminazioni, tipo muffe o incendi, che potrebbero sfalsare i risultati."


Non ho mai sentito che una muffa possa falsare un test del C14, che misura il tempo di decadimento della radioattività del carbonio. Mentre voglio sperare che gli scienziati che hanno fatto i test, convenuti a Torino da ogni parte del mondo, non siano stati tutti così distratti da aver preso proprio un pezzo di telo bruciato per fare la datazione.

In ogni caso, il test dà un margine di + - 50 anni, proprio per tenere conto di eventuali variabili di quel tipo.

Citazione:
E' una posizione che trovo non in sintonia con il modus operandi che molte volte costituisce la miglior virtu' di LC.
Il “modus operandi di LC”, se proprio vogliamo tirarlo in ballo, è questo:

- Il test al radiocarbonio dice che il telo risale al XIV secolo.

- La mancanza di deformazione prospettica indica che non può essere stato un corpo avvolto nel telo ad imprimervi l’immagine.

- La mancanza di pigmenti, come di collanti pittorici, indica che l’immagine non è stata “dipinta” sul telo.

- La superficialità della colorazione esclude una qualsiasi tecnica di bruciatura.

- L’unica ipotesi che resta agibile è una forma imprecisata di “impressione senza contatto”, sul telo, di un’immagine bi-dimensionale con informazioni tri-dimensionali, come quelle fotografiche.

- Leonardo sperimentava già a quel tempo con una rudimentale “camera obscura”.

- Esisteva al tempo la possibilità di produrre nitrati d’argento allo stato cristallino, indispensabili per fissare la luce su un supporto fisico.

- Leonardo si divertiva come un pazzo a prendere per il culo il mondo intero.

- In quel periodo, in Toscana, c’era grande abbondanza di lenzuola, vecchie anche di un centinaio d’anni.

- Conclusione: mentre si esclude che l’immagine sul telo sia stata lasciata dal cadavere di CHIUNQUE, vi sono ottime probabilità che ce l’abbia messa Leonardo.

Qual’è la parte del “modus operandi” che non ti piace?

Redazione
Inviato: 26/12/2008 22:51  Aggiornato: 26/12/2008 22:59
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
THE VATICAN VOICE (citata da Redna): "Purtroppo non ci sono ancora certezze sulla sua origine, poiché alcuni studi hanno dato pareri discordanti circa la sua provenienza."

Sull'origine ci sono incertezze, sull'età no.

Finchè questa gente continua a giocare con le parole, come può pretendere che il mondo la rispetti?

Redazione
Inviato: 26/12/2008 22:53  Aggiornato: 26/12/2008 23:03
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
KIRILLOV: "Discutere della Sindone non è utile né a dimostrare la verità del Cristianesimo, né a demolire il Cristianesimo. Dunque perché mai Massimo Mazzucco se ne sarà occupato?"

Perchè evidentemente al mondo non esiste solo il cristianesimo. Ad esempio, qualcuno potrebbe trovare interessante il fatto che la sindone sia la prima fotografia della storia umana.

(Altri potrebbero domandarsi come faccia un genio assoluto come Leonardo ad essere il progenitore di una stirpe di coglioni come gli italiani di oggi).

kirillov81
Inviato: 26/12/2008 23:02  Aggiornato: 26/12/2008 23:02
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/3/2007
Da: Milano
Inviati: 451
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Redazione ha scritto:Citazione:
Mi veniva voglia di mandargli gli indirizzi dei 4000 preti pedofili americani, perchè cominciasse a far fuori quelli.
Attenzione, esprimiti più chiaramente, se no si potrebbe pensare che tu alluda ad una qualche relazione tra omosessualità e tendenze pedofile. Non sia mai! Sono cose su cui non è permesso proferire verbo..., a differenza di tutte le "PALLE COLOSSALI" di cui sopra .
Ciao

Ut Veritas Patefiat
Redazione
Inviato: 26/12/2008 23:09  Aggiornato: 26/12/2008 23:13
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
KIRILLOV: "Attenzione, esprimiti più chiaramente, se no si potrebbe pensare che tu alluda ad una qualche relazione tra omosessualità e tendenze pedofile."

Io mi sono espresso molto chiaramente: non risultando casi (se non rarissimi) di molestie sessuali a FEMMINE, quasi tutti i casi di pedofilia dei preti sono ANCHE casi di OMOSESSUALITA'.

Essendo i casi di preti pedofili circa 4.600, negli Stati Uniti, mi sembra giusto parlare di 4.000 preti omosessuali.

( )

Parlando seriamente: a te invece non viene il voltastomaco, nel sentire la stessa persona che li protegge parlare di "salvare l'umanità dagli omosessuali"?

No, così, per capire...

LoneWolf58
Inviato: 26/12/2008 23:12  Aggiornato: 26/12/2008 23:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Citazione:
Autore: Redazione Inviato: 26/12/2008 22:53:17
...
(Altri potrebbero domandarsi come faccia un genio assoluto come Leonardo ad essere il progenitore di una stirpe di coglioni come gli italiani di oggi)
Io mi chiedo come faccia tu a farti tale domanda... quando hai la risposta nel cassetto...

ma gl'era 'n'omino verde... deh!

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Redazione
Inviato: 26/12/2008 23:14  Aggiornato: 26/12/2008 23:14
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
LONEWOLF: "ma gl'era 'n'omino verde... deh!"

Tu scherzi, ......

LoneWolf58
Inviato: 26/12/2008 23:16  Aggiornato: 26/12/2008 23:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Citazione:
Autore: Redazione Inviato: 26/12/2008 23:14:25

LONEWOLF: "ma gl'era 'n'omino verde... deh!"

Tu scherzi, ......
Credi?... mica ne sarei tanto certo

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
kirillov81
Inviato: 26/12/2008 23:38  Aggiornato: 26/12/2008 23:38
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/3/2007
Da: Milano
Inviati: 451
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Redazione Citazione:
quasi tutti i casi di pedofilia dei preti sono ANCHE casi di OMOSESSUALITA'
Non per sottilizzare, ma è come dire che poiché tutti i casi di uxoricidio sono anche casi di conflitto familiare, allora si possa usare il termine "conflitto familiare" come sinonimo di uxoricidio. Il che potrebbe stonare un poco alle orecchie di chi ha conflitti familiari senza aver mai pensato di uccidere la moglie...

Redazione Citazione:
Parlando seriamente: a te invece non viene il voltastomaco, nel sentire la stessa persona che li protegge parlare di "salvare l'umanità dagli omosessuali"?
Naturalmente se tu avessi ragione su Ratzinger, la tua sarebbe una domanda puramente retorica...

Ut Veritas Patefiat
mangog
Inviato: 27/12/2008 9:11  Aggiornato: 27/12/2008 9:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Citazione:

Il test al radiocarbonio dice che il telo risale al XIV secolo.


Il test misura solamente la quantita' di carbonio rimanente.
Non dice nulla sull'origine del carbonio che potrebbe essere benissimo il carbonio di materiale organico depositatosi successivamente o "contaminato" da esalazioni dovute ad un incendio.
Se dobbiamo essere puntigliosi sarebbe giusto esserlo fino in fondo.
Non e' la prima volta che la datazione al carbonio risulta fallace per cause di contaminazione in maniera certa, come nel caso delle mummie egiziane conservate al museo di Manchester.
Ad ogni modo la Chiesa non impone di credere alla Sindone. lascia la liberta' di fede.
Certamente anche io concordo che Leonardo era veramente "fuori" dal suo tempo in un modo che semplicemente non si puo' spiegare, ma dobbiamo anche sapere che Leonardo annotava in maniera puntigliosa tutto, dal pagamento del pane al garzone ai soldi incassati per i suoi lavori, oltre che annotare in maniera "bizzarra" tutto quello che riguardava la sua curiosita' scientifica, ma dobbiamo dire che non risulta traccia di questa "scoperta fotografica" che avrebbe permesso a Leonardo di arricchirsi ulteriormente. Era anche un bravo affarista che non perderva occasione per fare dei soldi.

PikeBishop
Inviato: 27/12/2008 12:33  Aggiornato: 27/12/2008 12:33
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Citazione:
- Il test al radiocarbonio dice che il telo risale al XIV secolo.

Il test al radiocarbonio e' una indicazione di massima per confermare cio' che e' gia' stato datato con accuratezza mediante altri metodi. E' "la ciliegina sulla torta". Ma prenderlo come unica evidenza porta a cantonate micidiali. Questo almeno e' quello che mi si diceva ai tempi dell'Universita'.

Quindi in realta', non vi e' certezza.

Citazione:
- L’unica ipotesi che resta agibile è una forma imprecisata di “impressione senza contatto”, sul telo, di un’immagine bi-dimensionale con informazioni tri-dimensionali, come quelle fotografiche.

Un miracolo...

Citazione:
- Leonardo sperimentava già a quel tempo con una rudimentale “camera obscura”.

Sono sicuro che c'e' una lista lunga un chilometro di gente che utilizzava la camera oscura un migliaio di anni prima di Leonardo. Non era una novita'.

Citazione:
- Esisteva al tempo la possibilità di produrre nitrati d’argento allo stato cristallino, indispensabili per fissare la luce su un supporto fisico.

Idem come sopra.

Citazione:
- Leonardo si divertiva come un pazzo a prendere per il culo il mondo intero.

In numerosa compagnia.

Citazione:
- In quel periodo, in Toscana, c’era grande abbondanza di lenzuola, vecchie anche di un centinaio d’anni.

Anche in Irlanda, Kaffiristan, Palestina e Andalusia. Ma la Sindone arriva dalla Francia e, possibilmente, da Costantinopoli...

Citazione:
mentre si esclude che l’immagine sul telo sia stata lasciata dal cadavere di CHIUNQUE, vi sono ottime probabilità che ce l’abbia messa Leonardo.

O mio cuggino.

In futuro si dira' che l'inventore della televisione e' stato Berlusconi...

PS
Questa storia della fotografia e' puro buon senso, ma Leonardo, suvvia, questo Thomas Alva Edison del Rinascimento, e' mad guessin'.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Pyter
Inviato: 27/12/2008 15:46  Aggiornato: 27/12/2008 15:46
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
REDAZIONE:
(Altri potrebbero domandarsi come faccia un genio assoluto come Leonardo ad essere il progenitore di una stirpe di coglioni come gli italiani di oggi).

Ma allora anche Charles Darwin era un INVENTORE e ci ha presi tutti per il culo anche lui:



E tu chiamala, se vuoi, evoluzione.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
redna
Inviato: 27/12/2008 16:23  Aggiornato: 27/12/2008 16:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...


Citazione:
Ma la Sindone arriva dalla Francia e, possibilmente, da Costantinopoli...


in effetti il giro è un 'tantino' più lungo
se si legge bene qui.

Per quanto riguarda le monetine sugli occhi:

Nel 1954 il teologo di Chicago p. F. L. Filas, sulla base di alcune lastre fotografiche del volto sindonico, affermò d'individuare sulla palpebra destra impronte simili a una moneta dell'epoca di Cristo.

Successivamente l'elaborazione tridimensionale dell'immagine negativa ingrandita della palpebra destra metteva in evidenza la presenza di quattro lettere: Y, C, A, I, nonché un'impronta centrale, un bastone, simile a un punto interrogativo.

La scritta poteva essere, verosimilmente, questa: TIBERIOY CAICAPOS, corrispondente all'errore di conio (abbastanza frequente sulle monete dell'epoca) della scritta TIBEPIOY KAI APO (una "C" al posto della "K").

In questo caso si trattava del "dilepton lituus", moneta emessa da Pilato nell'anno XVI del regno di Tiberio, corrispondente al 29-30 d.C.

Si confermava così l'usanza ebraica di ricoprire con monete gli occhi del morto.

La seconda moneta fu trovata dai docenti B. Bollone e N. Balossino. Si tratta di un "lepton" che ha sul verso una coppa rituale con manico ("simpulo") e la scritta di Tiberioy Kaisaros, nonché la sigla finale LIS, che indica la datazione: "L" sta per "anno", "I" indica il valore "dieci" e "S" il valore "sei". Quindi ancora una volta anno XVI http://www.homolaicus.com/nt/vangeli/sindone/monete.htmTiberio.

Da quando L sta per anno, I ha valore dieci e S valore sei?
Poi dicono che Leonardo faceva invenzioni???
O forse si, perchè LIS vuole proprio dire LIS

Perchè sperticarsi in acrobazie per convincere tutti che le monete erano del sedicesimo anno di Tiberio?!
Forse perchè non si possono trovare altre monete, da comparare, proprio di quell'anno?

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Celacanto
Inviato: 27/12/2008 19:40  Aggiornato: 28/12/2008 7:48
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/11/2008
Da:
Inviati: 58
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Ciao a tutti!

Questo è il mio contributo alla discussione!

Riguardo le monete redna ha scritto:

Perchè sperticarsi in acrobazie per convincere tutti che le monete erano del sedicesimo anno di Tiberio?! Forse perchè non si possono trovare altre monete, da comparare, proprio di quell'anno?

Se qualcuno vuol dare un'occhiata a questo indirizzo ci sono le foto delle stesse monete, ritrovate sugli occhi di alcuni scheletri a Gerico:

Le monete di Pilato

http://www.dicecca.net/sindone/scienza/immagine-1.htm


Prendendo in considerazione l’ipotesi che l’autore della Sindone sia stato Leonardo, sorge subito un problema: infatti nel 1353 Leonardo da Vinci (1452-1519) non era ancora nato. I sostenitori di questa tesi sottolineano il fatto che la cattedrale di Lirey, in cui era conservata la Sindone in quegli anni, subì un incendio gravissimo che la distrusse quasi completamente. Dunque affermano che la cosiddetta sindone di Lirey andò distrutta e quella che osserviamo oggi a Torino è solo una copia, proprio quella costruita successivamente da Leonardo.

Per confutare questa tesi, ci sono altri riferimenti storici da spiegare come per esempio quello che riguarda il passaggio della Sindone ad Anna di Lusingano, moglie del conte Ludovico di Savoia il 22 marzo 1453 quando Leonardo aveva circa un anno, ma questi dettagli sono spesso trascurati.

La Redazione ha scritto:

Il test al radiocarbonio dice che il telo risale al XIV secolo

Riguardo la datazione al radiocarbonio rimando a questi studi:

http://www.shroud.it/STUDI.HTM

http://www.dim.unipd.it/fanti/Tesina.pdf

http://www.dim.unipd.it/fanti/Sindone.htm

http://shroud.wikispaces.com/CARBON.14.DATING

La Redazione ha scritto:

- La mancanza di deformazione prospettica indica che non può essere stato un corpo avvolto nel telo ad imprimervi l’immagine.

Cito un paragrafo dallo studio di Giulio Fanti Professore associato di Misure Meccaniche e Termiche presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università di Padova:

http://www.dim.unipd.it/fanti/Tesina.pdf

"Sono evidenti alcune distorsioni causate dell’avvolgimento del lenzuolo per esempio in corrispondenza delle mani, delle spalle e dei polpacci."

La Redazione ha scritto:

Leonardo sperimentava già a quel tempo con una rudimentale “camera obscura”.

Nel 1353 Leonardo doveva ancora nascere, dato che la storia della Sindone di Torino dal 1353 in poi, è ben documentata!

La Sindone scompare per ricomparire a Lirey nel 1353. Ne abbiamo una conferma nel 1389 da una lettera del Vescovo di Troyes, Pierre d'Arcis, dove si legge che c'era stata una ostensione della Sindone nel 1355 a Lirey.
Ancora più certa è la data del dono della reliquia da parte di Marguerite di Cherny alla moglie di Ludovico di Savoia, il 22 marzo 1453 (Leonardo aveva circa un anno).

La Redazione ha scritto:

Conclusione: mentre si esclude che l’immagine sul telo sia stata lasciata dal cadavere di CHIUNQUE

Gli scienziati che studiano da anni la Sindone NON escludono affatto che l'immagine sia stata lasciata da un cadavere!

Posto l'indirizzo di un sito di 100 scienziati di tutto il mondo (Shroud Science Group's) che studiano la Sindone da anni e sono convinti che l'immagine della Sindone di Torino sia stata lasciata da un cadavere avvolto nel telo:

http://shroud.wikispaces.com/

La Redazione ha scritto:

vi sono ottime probabilità che ce l’abbia messa Leonardo.

Le probabilità che l'immagine sulla Sindone di Torino ce l’abbia messa Leonardo sono pari a ZERO! (doveva ancora nascere)

Inoltre ci sono alcuni problemi con l'esperimento fotografico di Nicholas Allen, cito sempre lo studio del Professor Giulio Fanti:

http://www.dim.unipd.it/fanti/Tesina.pdf

"Lo studioso sudafricano ha ipotizzato che già nel XIV secolo qualche genio potesse avere creato immagini tramite una tecnica fotografica primordiale. N. Allen osservò che tutti gli ingredienti necessari per eseguire una fotografia rudimentale potevano essere noti già da diversi secoli e che tutto quello che avrebbe dovuto fare il geniale artista sarebbe stato quello di sospendere un cadavere umano per tre o quattro giorni alla luce solare -trascurando gli effetti della putrefazione- e di porre ad una opportuna distanza un lenzuolo lungo come la Sindone precedentemente trattato con nitrato d’argento o solfato d’argento, rinchiuso in una camera oscura avente una lente bi-convessa di cristallo di quarzo di 15 cm di diametro e spessa 7 mm in un’apertura della camera.

L’immagine negativa che si sarebbe formata sarebbe stata poi fissata con ammoniaca o con urine. Dato però che l’immagine è doppia e la risoluzione del volto è relativamente elevata, N. Allen ipotizza che il geniale artista abbia ottenuto la Sindone tramite tre diverse esposizioni sullo stesso lenzuolo consistenti nella sovrapposizione dell’immagine frontale, di quella dorsale e quella del volto.

L’immagine risultante è ovviamente un negativo fotografico e per questa caratteristica è simile all’immagine sindonica. Ma a differenza di questa e caratterizzata dai pigmenti di nitrato d’argento o solfato d’argento utilizzati per fissare l’immagine sulla tela.
Inoltre la protofotografia corrisponde ad una proiezione dell’immagine del cadavere sul telo e quindi, a parte qualche trascurabile aberrazione ottica, l’immagine risultante non presenta distorsioni degne di nota. Invece sull’immagine corporea della Sindone è stata evidenziata la presenza di distorsioni cilindriche, per esempio in corrispondenza dei polpacci".

Cito inoltre uno studio fatto nel 2000 da Barrie M. Schwortz che "invalida" la possibilità che un esperimento fotografico come quello fatto da Nicholas Allen, abbia originato la Sindone di Torino. Ci sono anche le foto del negativo dell'esperimento di Nicholas Allen confrontate con l'immagine reale della Sindone di torino:

http://www.shroud.com/pdfs/orvieto.pdf

Abstract:

"In this paper, I will review the "proto-photography" theory proposed by Prof. Nicholas Allen of South Africa...

To his credit, Allen has actually achieved what he set out to accomplish. He has, without question, used medieval raw materials to create a faint but good quality photographic image on linen cloth. As I will show however, his own results provide the best evidence against the validity of his theory. In the end, any attempt at duplicating the image on the Shroud of Turin must match all of its physical and chemical properties, not just a select few. It must also withstand the scrutiny of careful, side-by-side comparison to the original.

In this paper I will provide just such side-by-side comparisons of key areas of the Shroud image vs. Allen's results and present my arguments against the validity of his theory based on my 30 years of professional photography experience.

Se a qualcuno interessa posto l'indirizzo del sito di Giulio Fanti Professore associato di Misure Meccaniche e Termiche presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università di Padova, con i relativi studi fatti da lui insieme ad altri 100 scienziati di tutto il mondo del Shroud Science Group's:

http://www.dim.unipd.it/fanti/

Questa è la pagina dove si trovano alcuni dei suoi studi più recenti:

http://www.dim.unipd.it/fanti/Sindone.htm

P.S. per la redazione

Lo studioso sudafricano si chiama Nicholas Allen!

Ciao!

In un qualche tempo avvenire, non molto lontano se misurando per secoli, è quasi certo che le razze umane incivilite STERMINERANNO e si sostituiranno in tutto il mondo alle razze selvagge - (Charles Darwin)
Notturno
Inviato: 27/12/2008 20:45  Aggiornato: 27/12/2008 21:02
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Citazione:

"Cito un paragrafo dallo studio di Giulio Fanti Professore associato di Misure Meccaniche e Termiche presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università di Padova:

http://www.dim.unipd.it/fanti/Tesina.pdf

"Sono evidenti alcune distorsioni causate dell’avvolgimento del lenzuolo per esempio in corrispondenza delle mani, delle spalle e dei polpacci." "


Ehm... per mero amor di precisione, vorrei far notare che quel link porta ad un lavoro che non è firmato dal "prof. Giulio Fanti, professore associato ...ecc", ma da un tale Guglielmo Fanti.

In effetti, quel lavoro è intitolato "Liceo Scientifico I. NIEVO di Padova -
Tesina per l’esame di maturità" e risale all'anno scolastico 2006/2006.

Si tratta di una tesina di maturità.

In teoria scritta da un 18enne. In pratica un pelino troppo dettagliata e scientifica, secondo me, per essere un lavoro da diciottenni.

Fa pensare più ad un "aiutino" ottenuto dal papa', che potrebbe essere il "prof. Giulio Fanti, associato dell'universita'", ecc.....

Della serie: "Vuoi una mano, figlio mio?"

Comunque, a parte i segni di avvolgimento dei polpacci, resta il problema della mancanza di segni di avvolgimento per il viso.

Quelli sul telo non possono essere effetto di un telo posato sul viso, sono impossibili.

Come diceva Massimo.

EDIT: mi sta venendo una curiosità pruriginosa.... quanto avra' preso all'esame di maturità quel giovanotto???

EDIT II: un'altra curiosità pruriginosissima: come mai il lavoro di una tesina di maturità di un liceo scientifico (Ippolito Nievo di Padova) si trova sul sito di un'università (quella di Padova)???

EDITIII: dubbio amletico: secondo voi quel link resterà attivo a lungo?

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
redna
Inviato: 27/12/2008 21:05  Aggiornato: 27/12/2008 21:14
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Celacanto

da sito che hai indicato:


Citazione:
Le monete di Pilato
Altra cosa che sarebbe risultato difficile da architettare al nostro falsario Medioevale, è la presenza di due monete sugli occhi dell'uomo della Sindone. Questo rito di derivazione pagana, era sicuramente sconosciuto nel periodo dell'Alto Medioevo (data presumibile derivata dall'analisi del Carbonio 14). Tale scoperta è data dall'elaborazione tridimenzionale dell'immagine del volto sindonico. La moneta scoperta sul volto sindonico è per la precisione un dilepton lituus coniato sotto Ponzio Pilato tra il 29 ed 32 d.C., su cui è visibile un bastone astrologico dall'estremità ricurva, detto lituus, contornato dalle lettere UCAI. Le quattro lettere identificate dovrebbero rappresentare la scritta Tiberou Kaisaros, cioè Imperatore Tiberio. Indubbiamente la C dovrebbe essere K, ma è anche vero che le monete coniate da Pilato sono di pessima qualità: decentrate e con grossi errori ortografici. La sicurezza che le immagini delle monete riscontrate sono dei dilepton lituus coniate sotto Ponzio Pilato sono autentiche, è data da Alan Whanger, che con la tecnica della luce polarizzata, ha riscontrato 74 punti di congruenza, quando ne bastano solo 14 per affermarne l'autenticita (come si fa per le impronte digitali). Ad avvalorare tale tesi vi sono gli studi effettuati dai Proff. Pierluigi Baima-Bollone e Nello Balossino che hanno riscontrato sul sopracciglio sinistro dell'uomo della Sindone, un lepton bronzeo con una coppa rituale incisa sopra e la scritta TIBEPIOY KAICAPOC LIS, cioè sedicesimo anno (LIS) dell'impero di Tiberio. Tale periodo, è compatibile con la data del 29 - 30 d.C. La possibilità che tale usanza pagana, sia stata adottata anche dalla cultura ebraica è dovuta al fatto che sono stati ritrovati altri scheletri a Gerico, che avevano le stesse monete negli occhi.


Non è che abbiamo fatto passi in avanti.
- non si sa assolutamente perchè LIS si traduce con sedicesimo anno di Tiberio. L in romano è il numero cinquanta. Non ha mai significato anno di per se.
I non ha mai avuto valore dieci
e S valore sei.
Che cosa vogliono dire? Che cosa ci portano a pensare?

La data del sedicesimo anno dell'impero di Tiberio trovata sulle due monete che senso ha in tutta la storia della sindone o dell'uomo della sindone?
Come è possibile constatare se le monete sono autentiche quando L'ORIGINALE non è assolutamente possibile averlo ( ci sono i SEGNI delle monete, NON fisicamente le monete metalliche da esaminare...)
Il fatto che a Gerico si siano trovati dei cadaveri con le monete sugli occhi non singnifica nulla in tutto il contesto della morte e resurrezione di gesucristo.


Citazione:
La sicurezza che le immagini delle monete riscontrate sono dei dilepton lituus coniate sotto Ponzio Pilato sono autentiche, è data da Alan Whanger, che con la tecnica della luce polarizzata, ha riscontrato 74 punti di congruenza, quando ne bastano solo 14 per affermarne l'autenticita (come si fa per le impronte digitali).

La sicurezza in questo caso è pari a zero.
Infatti : ....ha riscontrato 74 punti di congruenza, quando ne bastano solo 14 per affermare l'autenticità (come si fa con le impronte digitali).

Vogliamo considerare che per le impronte digitali ci sono I POLPASTRELLI presenti e qui non c''è nulla se un'immagine su di un telo?
Vogliamo considerare che finchè non ci sono le monete fisicamente non è nemmeno il caso di fare congetture?
Vogliamo considerare anche che non ci può essere comparazione con altre monete dell'epoca e che i falsari ci sono sempre stati?
(PS-le monete trovate sugli occhi dell'uomo della sindone e le monete trovate sui cadaveri a Gerico hanno una relazione?
Gerico è una città antichissma, forse la più antica del medioriente, pertanto i culti pagani in quella zona ci sono stati per lungo tempo.
Da tener presente che Nazareth non ESISTEVA nemmeno al tempo di gesucristo, pertanto anche la scritta I.N.R.I ha un significato diverso da quello che si VORREBBE dare. Invece di nazareno potrebbe essere nazireo (che è diverso....).

Invece esiste una relazione fra LIS e Leonardo.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Descartes
Inviato: 27/12/2008 21:24  Aggiornato: 27/12/2008 21:35
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Citazione:

Autore: Notturno Inviato: 27/12/2008 20:45:24

resta il problema della mancanza di segni di avvolgimento per il viso.

Quelli sul telo non possono essere effetto di un telo posato sul viso, sono impossibili.


Sono d'accordo. Infatti manca l'effetto di mappatura cilindrica tipico che si vede ad esempio quando nella computer grafica si mappa una texture piana su un volto:



A parte gli occhiali, che sono un oggetto 3d separato, è facile capire da questa immagine che la mappatura di un piano su un volto (destra) corrisponde sempre ad una impronta del volto deformata ben diversa dal volto corrispondente (sinistra). Ad esempio la mascella è enormemente allungata. Cosa che invece nel caso della sindone non è presente. Quindi questo esclude che il telo della sindone fosse avvolto intorno al corpo, e corrobora la tesi che, quale fosse la tecnica utilizzata per ottenerlo, il telo al momento di ricevere l'immagine dovesse essere tenuto sospeso a distanza e teso in modo da mantenersi perfettamente piano. Cosa spiegabile solo nel caso di una produzione artificiosa dell'immagine.

Celacanto
Inviato: 27/12/2008 23:24  Aggiornato: 28/12/2008 7:49
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/11/2008
Da:
Inviati: 58
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Ciao Notturno

Hai scritto:

Ehm... per mero amor di precisione, vorrei far notare che quel link porta ad un lavoro che non è firmato dal "prof. Giulio Fanti, professore associato ...ecc", ma da un tale Guglielmo Fanti.

Non ci avevo fatto caso!

Hai scritto:

Comunque, a parte i segni di avvolgimento dei polpacci, resta il problema della mancanza di segni di avvolgimento per il viso.

Nella tesina di Guglielmo Fanti c'è scritto:

"Sono evidenti alcune distorsioni causate dell’avvolgimento del lenzuolo per esempio in corrispondenza delle mani, delle spalle e dei polpacci."

L'immagine fatta da Nicholas Allen non ha nemmeno una delle distorsioni dellavvolgimento del lenzuolo, e con il metodo che ha usato Allen non si può imprimere nell'immagine una simile distorsione! Dai un'occhiata al negativo dell'esperimento di Nicholas Allen messo a confronto con il negativo della Sindone di torino:

http://www.shroud.com/pdfs/orvieto.pdf

Hai scritto:

dubbio amletico: secondo voi quel link resterà attivo a lungo?

Sembra che quel link ci sia già da circa tre anni, speriamo che resti ancora a lungo!



redna ha scritto:

Da tener presente che Nazareth non ESISTEVA nemmeno al tempo di Gesu cristo

http://it.wikipedia.org/wiki/Nazaret

il vasellame più antico ritrovato in essi qui a Nazaret è della seconda età del ferro (900-600 a.C.)

Sono state trovate anche ventitré tombe, la maggior parte a una distanza dai 200 ai 700 metri dalla basilica verso nord, ovest, e sud. Siccome queste devono essere state fuori del villaggio, la loro posizione dà un'idea dei limiti dell'insediamento. Diciotto delle tombe sono del tipo kokim, che era noto in Palestina circa dal 200 a.C

Dalle tombe, pertanto, si può concludere che Nazaret era un insediamento fortemente ebraico nel periodo Romano. - (The Archaeology of the New Testament, Princeton University Press: Princeton, 1992: pages 44-46)

Nazaret era abitato secoli prima di Cristo, e un insediamento ebraico esisteva in quel luogo sia prima che dopo la prima rivolta ebraica del 70 d.C.

('Nazareth,' Avraham Negev & Shimon Gibson, eds., Archaeological Encyclopedia of the Holy Land, new ed. 2001); - e B. Bagatti, Excavations in Nazareth, vol. 1 1969)



Descartes ha scritto:

la mappatura di un piano su un volto (destra) corrisponde sempre ad una impronta del volto deformata ben diversa dal volto corrispondente (sinistra). Ad esempio la mascella è enormemente allungata. Cosa che invece nel caso della sindone non è presente.

Cosa c'entra la mappatura delle textures con la Sindone?!?!?

Le textures si applicano al modello 3d! La mascella è allungata perchè il modello 3d del viso in questione (se non sbaglio è Half life) ha i poligoni costruiti in quel modo, di conseguenza le textures applicate al volto assumeranno la fattezza allungata dei poligoni della mascella.

Ma questo cosa c'entra con l'immagine della Sindone?

Hai scritto:

e corrobora la tesi che, quale fosse la tecnica utilizzata per ottenerlo, il telo al momento di ricevere l'immagine dovesse essere tenuto sospeso a distanza e teso in modo da mantenersi perfettamente piano. Cosa spiegabile solo nel caso di una produzione artificiosa dell'immagine.

Su quale base scientifica fai questa affermazione, dato che sono evidenti alcune distorsioni causate dell’avvolgimento del lenzuolo per esempio in corrispondenza delle mani, delle spalle e dei polpacci.

Con il metodo di Nicholas Allen è impossibile riprodurre una distorsione dell'avvolgimento del lenzuolo sull'immagine del corpo.

Prova a dare un occhiata allo studio di Barrie M. Schwortz che invalida la teoria della proto-foto di Nicholas Allen:

http://www.shroud.com/pdfs/orvieto.pdf

Saluti!

In un qualche tempo avvenire, non molto lontano se misurando per secoli, è quasi certo che le razze umane incivilite STERMINERANNO e si sostituiranno in tutto il mondo alle razze selvagge - (Charles Darwin)
redna
Inviato: 28/12/2008 0:21  Aggiornato: 28/12/2008 0:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
da: storiacristianesimo.it:

Per molti storici tra cui Marcello Craveri (Vita di Gesù) Nazareth non è esistita ai tempi del Messia ;

Non è mai menzionata nell'Antico testamento;

Non compare mai negli scritti di Giuseppe Flavio o di Filone Alessandrino;

Non compare nei testi rabbinici;

Non esistono resti o rovine del villaggio di Nazareth; cosa diversa per Cafarno, Korazim, Bet Zayda, Betania, Samaria, Betlemme, Gerico eccetera;

Non esistono rovine della sua sinagoga;

C'è una lapide di 15 centimetri per 12 ritrovata a Cesarea che contiene le lettere "nzrt" che (Vittorio Messori - Ipotesi su Gesù pag. 191) sostiene non posteriore al terzo secolo prima di Cristo e che significano Nazareth (questo miseroappiglio contraffatto, dal 300 d.c. si passa al 300 a.c. evidenzia l'inconsistenza di prove sull'esistenza della città di Nazareth).

Questo può essere il nome di una località geografica dove negli anni successivi alla rivolta ebraica si costruì il Villaggio di Nazareth nuova residenza di una parte delle classi Sacerdotali.)
...
la cittadina di Nazareth, secondo gli archeologi, sarebbe stata fondata all’incirca 40 anni dopo l’eventuale data di morte convenzionalmente assegnata al Messia)
....
====
Nulla riguardo le monete trovate sulla sindone?

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Descartes
Inviato: 28/12/2008 2:22  Aggiornato: 28/12/2008 3:08
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Citazione:

Autore: Celacanto Inviato: 27/12/2008 23:24:47

La mascella è allungata perchè il modello 3d del viso in questione (se non sbaglio è Half life) ha i poligoni costruiti in quel modo, di conseguenza le textures applicate al volto assumeranno la fattezza allungata dei poligoni della mascella.

Ma questo cosa c'entra con l'immagine della Sindone?


Se i poligoni della testa del personaggio di Half Life fossero allungati eccessivamente il personaggio avrebbe una faccia deforme.

Invece ha una faccia perfettamente proporzionata.

La ragione per cui la mascella è deforme è che per stendere un piano su un oggetto cilindrico come una testa devi realizzare quella che in matematica si chiama proiezione cilindrica. Il caso delle texture 3d è solo una delle applicazioni più comuni di questa tecnica.



Ma si può anche applicare a volti reali:



Necessariamente un piano curvato per avvolgere un oggetto pone la sua superficie in una corrispondenza che segue la legge della proiezione cilindrica. Quindi quando si svolge e si rimette in piano il risultato NON può essere assolutamente quello che si vede nella sindone.

Nell'articolo postato da Mazzucco c'è anche una foto con una dimostrazione fatta mettendo della vernice sulle orecchie e notando che quando il panno si apre le orecchie hanno lasciato una impronta molto più distante di quella che si vede nella sindone.



Ma puoi fare l'esperimento sulla tua stessa faccia con un tovagliolo e un pennarello.

E' palese che l'immagine sul telo ha una corrispondenza che invece obbedisce ad una proiezione planare, e quindi ottenibile solamente tenendo il telo teso a distanza dal corpo e perfettamente piano. Uno scenario assolutamente incompatibile con quello della sindone come sudario, quale che sia la tecnica usata per realizzarla.

Redazione
Inviato: 28/12/2008 2:31  Aggiornato: 28/12/2008 4:01
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
KIRILLOV: Citazione:
“Naturalmente se tu avessi ragione su Ratzinger, la tua sarebbe una domanda puramente retorica...”
E’ già successo in precedenza di essere stato provocato, con frasi di questo tipo, che sono finite per costare molto più del previsto a chi le ha scritte.

Vedasi, fra gli altri, l’episodio più recente: siamo partiti dalla scarpette rosse, e per non voler riconoscere l’ipocrisia di quel caso siamo finiti dagli indiani canadesi.

Vedrò quindi di accontentarti al più presto, anche perchè non voglio che si pensi che io faccia affermazioni di quel tipo senza essermi prima informato a fondo.

(Dopo però ti chiederò di rispondere comunque alla mia “domanda retorica”, OK?)

***

PIKEBISHOP: Citazione:
l test al radiocarbonio e' una indicazione di massima… Quindi in realta', non vi e' certezza.
Infatti, io scritto che “Il test al radiocarbonio DICE che il telo risale al XIV secolo.”
Non ho scritto che “il test al radiocarbonio CONFERMA che il telo risale al XIV secolo”.

Citazione:
Sono sicuro che c'e' una lista lunga un chilometro di gente che utilizzava la camera oscura un migliaio di anni prima di Leonardo. Non era una novita'.
Infatti, il Codice di Hammurabi non è un testo scritto su rozze tavolette di argilla, ma un glorioso film in cinemascope ad alta definizione.

Dài, Pike, sii serio.

Citazione:
Ma la Sindone arriva dalla Francia e, possibilmente, da Costantinopoli...
Non esistono prove che la sindone di Torino sia la stessa presentata in Francia. Anzi è proprio su questo dubbio che si basa l’ipotesi di Leonardo - che è nato un centinaio di anni dopo - come spiega l'articolo.

Citazione:
Questa storia della fotografia e' puro buon senso, ma Leonardo, suvvia, questo Thomas Alva Edison del Rinascimento, e' mad guessin'.
Non capisco: se i mezzi – come dici tu – erano a disposizione di tutti, perchè mai dovrebbe esserci arrivato qualcuno altro ma non Leonardo?

Curioso inoltre che ci siano voluti altri trecento anni, prima che un’idea così “semplice” ed accessibile venisse in mente a qualcun altro, non trovi?

***
CELACANTO: Citazione:
Gli scienziati che studiano da anni la Sindone NON escludono affatto che l'immagine sia stata lasciata da un cadavere!


Non lo escludono, ma non sanno spiegare come sia potuto succedere. Se fossero davvero “scienziati”, quindi, sarebbe lo stesso metodo scientifico ad escluderlo. Quello non l'ho inventato io.

Citazione:
Nel 1353 Leonardo doveva ancora nascere, dato che la storia della Sindone di Torino dal 1353 in poi, è ben documentata!


Ragazzi, però gli articoli dovete leggerli, cazzo!

“E' vero infatti che la comparsa ufficiale della sindone (1357) escluderebbe l’ipotesi che Leonardo, nato un centinaio di anni dopo, ne sia stato l'autore. Ma sappiamo anche che la sindone presentata nel 1357 fece storcere il naso a molte persone, prelati compresi, poichè sembra fosse solo l'ennesimo tentativo maldestro di far passare per sudario di Cristo un banalissimo lino dipinto in malo modo. Di "croste" di quel tipo ne circolavano già in abbondanza, mentre la sindone che oggi è conservata a Torino, assolutamente credibile, tornò in scena proprio nel periodo in cui Leonardo viveva gli anni di maggiore fulgore della propria carriera.”

Se no qui stiamo a perdere tempo e basta.

Redazione
Inviato: 28/12/2008 2:44  Aggiornato: 28/12/2008 2:44
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
PYTER: Sei proprio uno stupidotto, lasciatelo dire. Il vero volto di Gesù era questo:



… ed è quindi logico che il telo, una volta steso, risultasse così:



Dove sta il problema?

Ovvero: “Onesto è colui che accetta di adattare il proprio pensiero alla realtà delle cose, disonesto è colui che cerca di adattare la realtà delle cose al proprio pensiero” (Antico proverbio arabo)

Redazione
Inviato: 28/12/2008 2:57  Aggiornato: 28/12/2008 3:29
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
CELACANTO: Citazione:
Se qualcuno vuol dare un'occhiata a questo indirizzo ci sono le foto delle stesse monete, ritrovate sugli occhi di alcuni scheletri a Gerico
D’accordo, ma le foto in cui si vedono le monete nella sindone dove stanno?

E quelle in cui si vede la scritta?

Io le ho definite PALLE COLOSSALI, Kirillov ha protestato, ma intanto le immagini non si trovano.

***

MANGOG: Citazione:
dobbiamo anche sapere che Leonardo annotava in maniera puntigliosa tutto, dal pagamento del pane al garzone ai soldi incassati per i suoi lavori, oltre che annotare in maniera "bizzarra" tutto quello che riguardava la sua curiosita' scientifica, ma dobbiamo dire che non risulta traccia di questa "scoperta fotografica" che avrebbe permesso a Leonardo di arricchirsi ulteriormente. Era anche un bravo affarista che non perderva occasione per fare dei soldi.
Tutto corretto, esatto e preciso fino all’ultima virgola.

Sappi però che quanto hai scritto non fa che rafforzare l’ipotesi Leonardo, invece di indebolirla.

I Savoia infatti (non ricordo esattamente in che anno) spesero una cifra notevole per acquistare proprio UNO dei quaderni di Leonardo. UNO SOLTANTO. Ma poi di quel quaderno, al quale evidentemente tenevano in modo particolare, si persero le tracce.

Curioso, non trovi?

L’info – presumendo che tu me lo chieda – sta in un documentario di Discovery Channel. Spero che tu ti fidi di me, ma se vuoi posso farne un estratto e postarlo.

E' vero, nessuno ci garantisce che le informazioni di Discovery Channel siano corrette, ma al di là dei Savoia è presumibile - nell'ipotesi che la Chiesa abbia commissionato la sindone a Leonardo - che qualcuno si sia comunque preoccupato di far sparire quel quaderno.

PROPRIO PERCHE' Leonardo annotava tutto, sarebbe stato poco astuto lasciare ai posteri quel quaderno.

Se fai una rapina (e non sei un perfetto deficiente), ti preoccupi anche di cancellare le tue impronte, no?

PikeBishop
Inviato: 28/12/2008 7:35  Aggiornato: 28/12/2008 7:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Citazione:
Citazione:
Sono sicuro che c'e' una lista lunga un chilometro di gente che utilizzava la camera oscura un migliaio di anni prima di Leonardo. Non era una novita'.

Infatti, il Codice di Hammurabi non è un testo scritto su rozze tavolette di argilla, ma un glorioso film in cinemascope ad alta definizione.

Dài, Pike, sii serio.


Sono serio:

The first mention of the principles behind the pinhole camera, a precursor to the camera obscura, belongs to Mozi (470 BC to 390 BC), a Chinese philosopher and the founder of Mohism.[1] The Mohist tradition is unusual in Chinese thought because it is concerned with developing principles of logic. Aristotle (384 to 322 BC) understood the optical principle of the pinhole camera. He viewed the crescent shape of a partially eclipsed sun projected on the ground through the holes in a sieve, and the gaps between leaves of a plane tree.
[...]
Although the pinhole camera and camera obscura are credited to Ibn al-Haytham (Alhazen, 965-1039),[2] for the first clear description[3] and correct analysis[4] of the device and for first describing how an image is formed in the eye using the camera obscura as an analogy, primitive forms of a camera obscura were known to earlier scholars since the time of Mozi and Aristotle. Euclid's Optics (ca 300 BC), presupposed the camera obscura as a demonstration that light travels in straight lines.[5] When Ibn al-Haytham began experimenting with the camera obscura phenomenon, he himself stated, with respect to the camera obscura phenomenon, Et nos non inventimus ita, "we did not invent this".
[...]
In 13th-century England Roger Bacon described the use of a camera obscura for the safe observation of solar eclipses.


Citazione:
Non capisco: se i mezzi – come dici tu – erano a disposizione di tutti, perchè mai dovrebbe esserci arrivato qualcuno altro ma non Leonardo?

Perche' Leonardo e non qualcun altro (prima di lui, magari?).

Citazione:
Curioso inoltre che ci siano voluti altri trecento anni, prima che un’idea così “semplice” ed accessibile venisse in mente a qualcun altro, non trovi?

Non tanto. Ci vollero trecento anni perche' l'idea fosse accessibile commercialmente, ma, come ben sappiamo da queste parti, la conoscenza non e' sempre accessibile al pubblico, anche se alcuni ne hanno accesso...
Non ho accostato Leonardo ad Edison per niente.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
PikeBishop
Inviato: 28/12/2008 7:49  Aggiornato: 28/12/2008 7:49
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Citazione:
I Savoia infatti (non ricordo esattamente in che anno) spesero una cifra notevole per acquistare proprio UNO dei quaderni di Leonardo. UNO SOLTANTO. Ma poi di quel quaderno, al quale evidentemente tenevano in modo particolare, si persero le tracce.

Curioso, non trovi?

I Savoia spendevano cifre notevoli per qualsiasi cosa, chi ha visitato Torino approfonditamente si sara' reso conto del perche' abbiano dovuto vendersi ai banchieri dello square mile e conquistare il resto d'Italia.
Troviamo infatti a Torino importanti reperti Leonardeschi.

Niente vieta a questo punto che la tua l'ipotesi sia vera: di fronte ad una spiegazione di Leonardo su come ottenere la Sindone per via fotografica potrebbero avere deciso di occultare il libro.

Ma cio' non significa necessariamente che la Sindone non fosse la stessa acquistata in Francia o che l'avessero commissionata a Leonardo.
Leonardo aveva una bocca larga ed in comune con i Savoia una passione maniacale per l'esoterismo ed una predisposizione a spendere grandi quantita' di denaro. Molte delle sue invenzioni, come quelle di Edison, semplicemente non sono sue, ma erano bensi' conosciute da tempo in circoli ristrettissimi. Se la teoria secondo la quale Leonardo facesse parte in posizione di prestigio di ambienti esoterici (come ci dige Baigent) fosse provata, si spiegherebbero immediatamente molti eventi bizzarri.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Redazione
Inviato: 28/12/2008 12:36  Aggiornato: 28/12/2008 12:39
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Ok, Pike, faccio un passo indietro, e ti do ragione. Certe cose non le sapevo.

Mi sta bene anche come hai chiuso: niente di dimostrato, nè in un senso nè nell'altro.

Ci si riduce ad una valutazione probabilistica, che lascia comunque il tempo che trova.

Pyter
Inviato: 28/12/2008 16:58  Aggiornato: 28/12/2008 16:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
redazione:
Io le ho definite PALLE COLOSSALI, Kirillov ha protestato, ma intanto le immagini non si trovano.

Kirillov pensa che siano due monete, e non si trovano.

Redazione le ha definite PALLE COLOSSALI.
Ma se le palle fossero colossali si dovrebbero vedere più delle monete.
E invece non si vede niente lo stesso.

Boh!

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
redna
Inviato: 28/12/2008 18:59  Aggiornato: 28/12/2008 19:03
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Citazione:
Troviamo infatti a Torino importanti reperti Leonardeschi.


Per quello che ho visto sull'entrate principale della cappella della sindone
hanno collocato il quadro dell'ultima cena di leonardo.
Ci sarà una relazione fra il refettorio di s. maria delle grazie a milano e la cappella del guarini a torino?
Ovvero perchè collocare questo quadro di leonardo proprio di fronte all'altare principale?

Citazione:
Ma se le palle fossero colossali si dovrebbero vedere più delle monete. E invece non si vede niente lo stesso.

Ma non si vedono nemmeno risposte per quanto riguarda le monete!
Probabilmente le palle sono talmente colossali che nessuno si azzarda a far ipotesi!?

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Celacanto
Inviato: 29/12/2008 18:54  Aggiornato: 29/12/2008 23:38
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/11/2008
Da:
Inviati: 58
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Ciao a tutti!

Per redna

Gli studi che avevo già citato mi sembrano un tantino più consistenti della parola dello storico Marcello Craver. Gli studi sono stati fatti da archeologi, e i ritrovamenti ci sono:

http://it.wikipedia.org/wiki/Nazaret

il vasellame più antico ritrovato in essi qui a Nazaret è della seconda età del ferro (900-600 a.C.)

Sono state trovate anche ventitré tombe, la maggior parte a una distanza dai 200 ai 700 metri dalla basilica verso nord, ovest, e sud. Siccome queste devono essere state fuori del villaggio, la loro posizione dà un'idea dei limiti dell'insediamento. Diciotto delle tombe sono del tipo kokim, che era noto in Palestina circa dal 200 a.C

Dalle tombe, pertanto, si può concludere che Nazaret era un insediamento fortemente ebraico nel periodo Romano. - (The Archaeology of the New Testament, Princeton University Press: Princeton, 1992: pages 44-46)

Nazaret era abitato secoli prima di Cristo, e un insediamento ebraico esisteva in quel luogo sia prima che dopo la prima rivolta ebraica del 70 d.C.

('Nazareth,' Avraham Negev & Shimon Gibson, eds., Archaeological Encyclopedia of the Holy Land, new ed. 2001); - e B. Bagatti, Excavations in Nazareth, vol. 1 1969)

Hai scritto:

C'è una lapide di 15 centimetri per 12 ritrovata a Cesarea che contiene le lettere "nzrt" che (Vittorio Messori - Ipotesi su Gesù pag. 191) sostiene non posteriore al terzo secolo prima di Cristo e che significano Nazareth (questo miseroappiglio contraffatto, dal 300 d.c. si passa al 300 a.c. evidenzia l'inconsistenza di prove sull'esistenza della città di Nazareth).

Prova a dare un'occhiata in questo sito dove si può vedere il video registrato al Museo di Nazaret dove sono esposti antichi reperti archeologici risalenti all'età del bronzo ritrovati nella parte alta di Nazaret e che testimoniano come questo villaggio esisteva sin dall'età del bronzo (2000-1500 a.C.)

Da http://www.gesustorico.it/htm/archeologia/nazaret_avijonah.asp

Nel 1962, però, una èquipe di archeologi israeliani diretta dal prof. Avi Jonah dell'università di Gerusalemme, compì una campagna di scavi tra le rovine di Cesarea Marittima, sede estiva dei procuratori romani in Giudea. Da quelle rovine gli archeologi estrassero una lapide in marmo grigio, di circa 15 centimetri per 12, con quattro righe di iscrizione in scrittura ebraica quadrata, sicuramente non posteriore al terzo secolo prima di Cristo. Su quell'antico marmo, inciso quindi almeno trecento anni prima di Gesù, una grossa sopresa: il nome di una località, quello di Nazareth.

Per la prima volta era raggiunta la sicurezza scientifica dell'esistenza della città ai tempi di Gesù. Nella fossa degli scavatori israeliani cadevano le innumerevoli teorie elaborate per spiegare le ragioni per cui i vangeli avrebbero inventato un posto chiamato Nazareth.

Insomma gli archeologi hanno sempre torto, qualsiasi prova esista di Nazareth, bisogna negarla sempre, magari perchè lo dice lo storico Marcello Craver, palesemente di parte!

Nel sito cristianesimo che hai citato, c'è scritto:

studio storico alla ricerca della verità senza alcun interesse di parte, seguendo il buon senso e non la fede.

Ovviamente il buon senso ce l'hanno solo coloro che non credono in Dio!

Poi c'è scritto:

Nessun Dio provvede ai poveri, ai miseri, agli ammalati, agli ultimi, agli emarginati; possono solo sperare nel tuo aiuto, e alla tua intelligenza

Sembra un inno alla massoneria!

Poi c'è scritto:

Il cristianesimo attuale è opera di Paolo di Tarso o chi per lui, che mediante una delle più geniali operazioni del pensiero umano, fuse e interpretò, concezioni ebraiche, ellenistiche ed orientali, in parte storiche e in parte mitologiche. Il successo fu dovuto alla sua genialità, che prendendo lo spunto dal fallimento del messia esseno, (un uomo chiamato in seguito Gesù e dichiaratolo successivamente Figlio di Dio), trasformò la sua crocifissione e la sua presunta resurrezione in un sacrificio salvifico per l'intera umanità. ...Paolo predicò infatti una salvezza spirituale futura, intesa come un nuovo rapporto tra Dio e l'uomo, costatando la difficoltà di ottenere dei cambiamenti politici e sociali terreni in quel tempo attraverso una rivolta armata.

Alla faccia del buon senso!

Che cos'è il secondo episodio del film di Dan Brown?

Un sito proprio infarcito di buon senso e di obiettività!

Questo è un sito sulla "vera" storia del cristianesimo con tanto di documentazioni, studi etc..

http://www.christianismus.it/modules.php?name=News&new_topic=2

Per quanto riguarda le monete che secondo te non esistevano, adesso però le hai viste. La presenza di due monete sugli occhi dell'uomo della Sindone è data dall'elaborazione tridimensionale dell'immagine del volto sindonico. Gli studiosi "dicono" che sono come quelle trovate sugli scheletri di Gerico.

Sono stati riscontrati 74 punti di congruenza, quando ne bastano solo 14 per affermarne l'autenticita (come si fa per le impronte digitali).
Ad avvalorare tale tesi vi sono gli studi effettuati dai Proff. Pierluigi Baima-Bollone e Nello Balossino che hanno riscontrato sul sopracciglio sinistro dell'uomo della Sindone, un lepton bronzeo con una coppa rituale incisa sopra e la scritta TIBEPIOY KAICAPOC LIS (proprio come la scritta che si vede nella foto delle monete che ho postato)

Qui trovi un altra foto di una moneta "lepton simpulum", oltre ad alcune immagini delle impronte lasciate dalle monete sulla Sindone.

http://www.sindone.it/ricerche_immagine_monete.asp?sm=sindone&check=null&ss=6&pic=info6#

Gli esperti di "numismatica" sanno che queste tre lettere significano "anno sedicesimo", in quanto la "L" sta per anno, la "I" per il valore di dieci e la "S" per il valore di sei. Si parla quindi dell'anno sedicesimo dell'impero di Tiberio che corrisponde all'anno 29 dell'era cristiana.

La relazione di LIS con Leonardo, io non la capisco, però se qualcuno me la spiega ne prenderò atto!

In un qualche tempo avvenire, non molto lontano se misurando per secoli, è quasi certo che le razze umane incivilite STERMINERANNO e si sostituiranno in tutto il mondo alle razze selvagge - (Charles Darwin)
Celacanto
Inviato: 29/12/2008 19:01  Aggiornato: 29/12/2008 23:38
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/11/2008
Da:
Inviati: 58
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
La redazione ha scritto:

D’accordo, ma le foto in cui si vedono le monete nella sindone dove stanno? E quelle in cui si vede la scritta?

A questo indirizzo c'è qualche foto:

http://www.sindone.it/ricerche_immagine_monete.asp?sm=sindone&check=null&ss=6&pic=info6

In questo ci sono delle spiegazioni e degli studi sulle monete:

Da http://www.nicolocinquemani.it/index.php?option=com_content&task=view&id=103&Itemid=34

Le monete poste sui coaguli delle palpebre rimasero in situ per la posizione orizzontale del Capo...la radiazione, bloccata dalla stessa benda, non avrebbe registrato sul lino l'immagine della parte superiore del volto

Un punto da chiarire è il processo di formazione dell’immagine delle monete. E’ da escludere un processo di contatto. Non si può pensare a semplici radiazioni luminose che non avrebbero mai potuto registrare le scritte delle monete, ma solo due immagini compatte tondeggianti prive dei particolari posti sulla loro superficie. Infatti le monete sono assimilabili a due bassorilievi.

Sull’occhio destro è stata identificata la scritta UCAI e un LITUO,bastone con manico ricurvo verso destra. Non si tratta dell’immagine speculare della moneta per contatto sulla tela intrisa di sangue ma dell’mmagine diretta della faccia della moneta opposta alla tela , come si vede chiaramente nelle diapositive di F. Filias nel libro la Sindone Edizioni Paoline 1986.

Le immagini sono tridimensionali come ha dimostrato Robert Moralick del laboratorio di analisi dati spaziali del Politecnico di Stato della Virginia. La tridimensionalità delle immagini e la riproduzione non speculare escludono il meccanismo di contatto.

La Redazione ha scritto riguardo i scienziati:

Non lo escludono, ma non sanno spiegare come sia potuto succedere

Esattamente!

Ancora oggi con le moderne tecniche di cui disponiamo, gli scienziati NON sono riusciti a riprodurre una immagine identica a quella della Sindone di Torino con le sue particolarità chimiche, e tutti i suoi particolari anatomici, della flagellazione e del sangue. E' un mistero per gli stessi scienziati che la studiano da anni! Figuriamoci se erano in grado di riprodurla nel medioevo!

La redazione ha scritto riguardo la comparsa ufficiale della Sindone:

Ragazzi, però gli articoli dovete leggerli, cazzo!

Ho letto che la storia della Sindone dal 1353 in poi E' BEN DOCUMENTATA:

La Sindone scompare per ricomparire a Lirey nel 1353. Ne abbiamo una conferma nel 1389 da una lettera del Vescovo di Troyes, Pierre d'Arcis, dove si legge che c'era stata una ostensione della Sindone nel 1355 a Lirey.
Ancora più certa è la data del dono della reliquia da parte di Marguerite di Cherny alla moglie di Ludovico di Savoia, il 22 marzo 1453 (Leonardo aveva circa un anno)
.

Perfino su Wikipedia ammettono che la storia della Sindone di Torino dal 1353 in poi è documentata!

Per chi ammette l'evidenza, Leonardo NON può aver riprodotto l'immagine della Sindone, perchè doveva ancora nascere!

In un qualche tempo avvenire, non molto lontano se misurando per secoli, è quasi certo che le razze umane incivilite STERMINERANNO e si sostituiranno in tutto il mondo alle razze selvagge - (Charles Darwin)
redna
Inviato: 29/12/2008 19:28  Aggiornato: 29/12/2008 19:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Citazione:
Ovviamente il buon senso ce l'hanno solo coloro che non credono in Dio!


questa è una affermazione che di qualifica 'di parte'.
Infatti ci sono molte, moltissime persone che credono in Dio ma non nel Gesù storico.
Pertanto dire che il buon senso ce l'hanno solo coloro che non credono in Dio ti colloca fra coloro ( e sono tanti anche qui) che non accettano di sapere poco della fede cattolica, che non accettano nemmeno le prove più evidenti.


Citazione:
Il cristianesimo attuale è opera di Paolo di Tarso o chi per lui,

è proprio così. Ma mi meraviglia molto che tu non lo sappia ancora.
Il cattolicesimo deve 'tutto' a paolo di tarso.


Per quanto riguarda le monete poste sugli occhi dell'uomo della sindone si può leggere SOLO un verso. Deve essere stato un miracolo leggere anche l'altro visto che sono tutti sicuri che appartengono all'anno sedicesimo dell'impero di Tiberio, pur vedendo un lato solo della moneta.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Celacanto
Inviato: 29/12/2008 19:34  Aggiornato: 29/12/2008 19:38
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/11/2008
Da:
Inviati: 58
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
redna ha scritto:

questa è una affermazione che di qualifica 'di parte'. Infatti ci sono molte, moltissime persone che credono in Dio ma non nel Gesù storico. Pertanto dire che il buon senso ce l'hanno solo coloro che non credono in Dio ti colloca fra coloro ( e sono tanti anche qui) che non accettano di sapere poco della fede cattolica, che non accettano nemmeno le prove più evidenti.

Se ti riferisci alle altre religioni hai ragione!

Ma se stiamo parlando di cristiani come si fa a credere in Dio e non nel Gesù storico?

Quali sarebbero le prove evidenti?

Hai scritto:

è proprio così. Ma mi meraviglia molto che tu non lo sappia ancora. Il cattolicesimo deve 'tutto' a paolo di tarso.

Mi meraviglio che si creda alle favole alla Dan Brown!

Hai scritto:

Per quanto riguarda le monete poste sugli occhi dell'uomo della sindone si può leggere SOLO un verso. Deve essere stato un miracolo leggere anche l'altro visto che sono tutti sicuri che appartengono all'anno sedicesimo dell'impero di Tiberio, pur vedendo un lato solo della moneta.

Deve essere stato un miracolo l'immagine sulla Sindone!

In un qualche tempo avvenire, non molto lontano se misurando per secoli, è quasi certo che le razze umane incivilite STERMINERANNO e si sostituiranno in tutto il mondo alle razze selvagge - (Charles Darwin)
Pyter
Inviato: 29/12/2008 19:38  Aggiornato: 29/12/2008 19:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Celacanto:
Non riesco a postare una immagine da imageshack, come risolvo il problema?

Imageshack non accetta immagini tridimensionali.
Trasforma le immagini proiettandole su una tela di lino tessuta possibilmente dopo il 2000. Poi fai l'upload bidimensionale.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Celacanto
Inviato: 29/12/2008 19:39  Aggiornato: 29/12/2008 19:43
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/11/2008
Da:
Inviati: 58
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Grazie Pyter molto gentile!

Dalla tua risposta immagino che non vuoi che posti un'immagine!

In un qualche tempo avvenire, non molto lontano se misurando per secoli, è quasi certo che le razze umane incivilite STERMINERANNO e si sostituiranno in tutto il mondo alle razze selvagge - (Charles Darwin)
redna
Inviato: 29/12/2008 19:42  Aggiornato: 29/12/2008 19:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Citazione:
Mi meraviglio che si creda alle favole alla Dan Brown!

Ma infatti ancora credi alle favole alla Dan Brown proprio perchè non hai mai letto nessun altro che parla di questo.

La storia del cattolicesimo non è una favola e Dan Brown non ha scritto nulla che il vaticano non volesse.
Pertanto, anche qui, invece di parlare delle moneta farlocche si va a parare su altre cose.
Per quanto riguarda la religione ho parlato a sufficienza, mi piacerebbe sapere come mai le monete dell'uomo della sindone sono del sedicesmo anno dell'impero di tiberio quando si possono vedere da un lato solo.
Mancano solo mila e shiro che lanciano i componenti....!

Citazione:
Deve essere stato un miracolo l'immagine sulla Sindone!

questa è una idea del tutto tua personale.
Il vaticano non lo dice. Anzi lascia aperta qualsiasi ricerca....
Pensa un pò!

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Celacanto
Inviato: 29/12/2008 19:44  Aggiornato: 29/12/2008 23:37
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/11/2008
Da:
Inviati: 58
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
redna ha scritto:

questa è una idea del tutto tua personale. Il vaticano non lo dice. Anzi lascia aperta qualsiasi ricerca

Quindi tutte le accuse alla Chiesa Cattolica di voler per forza far credere alla gente che l'immagine della Sindone sia realmente di Gesù, sono prive di fondamento!

In un qualche tempo avvenire, non molto lontano se misurando per secoli, è quasi certo che le razze umane incivilite STERMINERANNO e si sostituiranno in tutto il mondo alle razze selvagge - (Charles Darwin)
Celacanto
Inviato: 30/12/2008 10:59  Aggiornato: 30/12/2008 11:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/11/2008
Da:
Inviati: 58
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Ciao a tutti!

Per Descartes e coloro che credono alla ipotesi della foto medievale

Da http://www.shroud.com/pdfs/orvieto.pdf

Il problema dei dettagli nella testa

Nicholas Allen ha espresso la sua più recente credenza a Barrie M. Schwortz, che il Sudario è davvero un composito di tre esposizioni diverse. Nicholas Allen ha scritto:

"I particolari della testa sono molto più impegnativi di quelli del corpo e particolarmente dell'immagine dorsale (che è l'immagine di gran lunga più difettosa) Sto congetturando che la testa è stata fatta con un obiettivo separato. La figura frontale (senza la testa) è stata fatta con un obiettivo più vicino di quello che io usai originariamente… ed infine questo obiettivo è stato usato per l'immagine dorsale che non necessita di alcun dettaglio come quelli trovati sulla faccia, sulle dita, ecc..

Nicholas Allen sostiene la sua teoria affermando che lui ha scoperto recentemente le "aberrazioni sferiche" nell'immagine facciale sul Sudario, che lo conduce alla conclusione che siano state fatte TRE diverse esposizioni sullo stesso lenzuolo. Chiaramente, questa conclusione di Allen, fa si che il processo per creare l'immagine sul Sudario, sia addirittura più complesso per un fotografo medievale ed anche più difficile da portare a termine.
Oggi, anche con lo stato avanzato di tecniche di formazione d'immagini digitali e moderne, tale immagine composita e perfetta potrebbe essere solamente portata a termine accuratamente da un fotografo esperto ed estremamente competente. Credere che l'immagine della Sindone sia stata prodotta da un fotografo medievale è veramente un abuso dell'immaginazione.

Il problema dei segni della flagellazione

Sia le immagini ventrali che dorsali del Sudario in effetti comprendono molti particolari complicati, anche se Allen si riferisce all'immagine dorsale come "di gran lunga più difettosa". Faccio presente che la vista dorsale difetta del particolare equivalente soltanto perché le caratteristiche facciali e le dita non si vedono da dietro. Tuttavia, NON si deve ignorare i risultati dei segni del flagello attraverso le spalle, la schiena, le natiche e le gambe sull'immagine dorsale, poiché in effetti sono particolari eccellenti che sono stati verificati da almeno tre esperti patologi e anatomisti. - (Dr. Pierre Barbet, Dr. Robert Bucklin and Dr. Frederick Zugibe)

Nelle discussioni con Barrie M. Schwortz, Nicholas Allen affermò anche:

"...(il Sudario) mostra le stigmate che riflettono i principi morali religiosi del tredicesimo e gli inizi del quattordicesimo secolo.

Nicholas Allen ha sparato proprio una GIGANTESCA CAZZATA!

Questa conclusione è direttamente confutata dal gran numero di esperti patologi che hanno studiato "seriamente" il Sudario, ed ALL'UNANIMITA' hanno concluso che l'accuratezza della patologia illustrata sul tessuto è precisa e COMPLETAMENTE REALISTICA.

la totalità dei dati ricavabili dalla sindone con le tecnologie odierne rivelano conoscenze di medicina legale totalmente ignote nel medioevo (circolazione sanguigna, differenza sangue venoso-arterioso, pratica della crocifissione con lesione nervo mediano ai polsi e NON foro sulle palme come raffigurato in TUTTO il medioevo, RITRAZIONE DEL POLLICE ALL'INTERNO DELLA MANO PER LA SUDDETTA LESIONE, fratture multiple, conseguenze del trattamento dei condannati etc..

Se la Sindone fosse stata falsificata con in mano i vangeli e le conoscenze medievali si sarebbe fatto qualcosa di ridicolo dal punto di vista medico, come tutte le rappresentazoni artistiche che ignorano la pratica della crocifissione come realmente praticata.

Inoltre, Allen non tenta nemmeno di spiegare l'esattezza legale delle macchie di sangue sul Sudario. Dalle ricerche effettuate dallo Shroud of Turin Research Project (STURP) e altri, hanno dimostrato che NON C'E' L'IMMAGINE SOTTO QUESTE MACCHIE DI SANGUE, - "noi siamo stati capaci di concludere che le macchie di sangue erano sul tessuto PRIMA CHE L'IMMAGINE FOSSE FORMATA". Infatti, sembra che loro davvero agirono per inibire il meccanismo di formazione dell'immagine, vedi questo studio - http://www.shroud.com/pdfs/adler.pdf

il meccanismo del Prof. Nicholas Allen ha lasciato IL PROBLEMA CRITICO DELLE MACCHIE DI SANGUE TOTALMENTE IRRISOLTO.

La spiegazione razionale di Allen per la sua teoria è basata ovviamente sulla sua personale accettazione della datazione al carbonio del Sudario come medievale, ed il suo rifiuto dell'immagine come un dipinto. Così lui apparentemente conclude che, poiché l'immagine del Sudario esibisce delle proprietà fotografiche e non sembra essere un dipinto, deve essere una fotografia.

Infatti, lui afferma:

"(La Sindone) Mostra un'immagine che sarebbe potuta essere prodotta solamente fotograficamente"

I risultati dell'esperimento fotografico di Nicholas Allen forniscono LA MIGLIORE PROVA CONTRO LA VALIDITA' DI QUESTA SUA TEORIA. Qualsiasi tentativo per ricreare un'immagine come quella sulla Sindone di Torino deve misurarsi con tutte le proprietà fisiche e chimiche dell'originale, non solamente alcune.

Confronto tra Sindone di Torino e immagine di Nicholas Allen

Direzione della luce

Per gli artisti, la duplicazione esatta della luce che cade sui loro oggetti è la base primaria per il realismo nei loro risultati. La storia dell'arte documenta chiaramente i tentativi fatti dagli artisti a realizzare questo attraverso i secoli. È questa relazione tra le zone di massima luce e le ombre su un soggetto, che forniscono la profondità, la figura e la forma esistenti in un piano bidimensionale. Gli artisti devono in primo luogo disciplinare loro stessi per "vedere" gli effetti di luce sul loro soggetto, poi perfezionare le tecniche per comprendere questi effetti nella loro opera. Senza dubbio, questa operazione è molto più semplice per i fotografi poiché è la luce stessa che genera il risultato che è catturato sulla pellicola.

Le fotografie di Allen contengono una forte direzionalità di luce. Ciò è evidente dal getto profondo delle ombre sul suo soggetto dalla forte luce solare ambientale, che lui ha usato per generare le sue immagini (vedi figura 1). Questo si vede chiaramente nelle cavità degli occhi, sotto il naso, il mento e sotto le mani ed è diverso dall'immagine sulla Sindone di Torino (vedi figura 2), che non dimostra affatto tale direzionalità di luce.





La forte direzionalità di luce è ulteriormente confermata dalla "luminosità" dei particolari in determinate parti dell'immagine, specialmente le parti superiori dei piedi, che hanno ricevuto molta più luce ed esposizione cumulativa che il resto del corpo (vedi figura 3).




Quando Allen e Barrie M. Schwortz discuterono questa particolare proprietà della sua immagine, Allen ha affermato:

"…avrei aspettato il momento giusto dell'anno per fare questo, quando il sole è molto basso nel cielo. Il risultato sarà un'immagine frontalmente illuminata (come il Sudario di Torino).

In effetti, questo aggiunge un livello supplementare di complessità alla sua teoria e grava l'idea di accettare che un fotografo medievale possa comprendere tutti questi principi, e tanto meno applicare tutti questi principi al proprio lavoro.

In più, il suo suggerimento che l'immagine sulla Sindone sia "illuminata frontalmente", rende evidente che lui NON è riuscito a capire certe proprietà dell'immagine attestate sul tessuto. Specificamente mi riferisco alle zone più scure (sull'immagine negativa) che circondano le mani incrociate (vedi sopra la figura 2 della Sindone di Torino e la figura 4 qui in basso).




Se la Sindone fosse illuminata frontalmente, questo particolare scurimento non potrebbe esistere, poiché l'illuminazione frontale NON proietterebbe affatto alcuna ombra, e tanto meno sopra e sotto le mani. È evidente che lo scurimento intorno alle mani non è un ombra o l'effetto causato dalla direzionalità della luce. Tuttavia un'altra ricerca completata durante gli ultimi trent'anni fornisce una spiegazione molto logica per la loro esistenza.


LA CODIFICAZIONE DIMENSIONALE

Gli esperimenti completati dalla squadra dello STURP e da altri ricercatori hanno fornito in modo chiaro che ci sono determinate informazioni dimensionali codificate nell'immagine del Sudario.

Questo spesso si riferisce ai dati "tridimensionali". Naturalmente, quello non è tecnicamente corretto poiché i dati "tridimensionali" implicano una informazione a 360 gradi. Quello che noi davvero vediamo nell'immagine del Sudario è un rilievo dimensionale ed accurato, simile a quello creato dalla tecnica del basso rilievo. Il risultato sul Sudario è un naturale rilievo di una forma umana.

Questi dati dimensionali in primo luogo sono stati visualizzati dalla squadra dello STURP nel 1976 con uno strumento conosciuto come l'analizzatore di immagini VP-8, un dispositivo usato dalla NASA per il rilevamento della densità di un'immagine a rilievo verticale (vedi figura 5).




Questi dati furono ulteriormente confermati dalle tecniche di rilevamento densità/rilievo usate da parecchi ricercatori italiani intorno allo stesso periodo, e verificato negli ultimi anni tramite il lavoro di un fotografo professionista italiano e da un esperto di formazione d'immagini Sindoniche, che usa raffinate tecniche di miglioramento dei bordi. Naturalmente, oggi può anche essere fatto usando alcuni degli ultimi programmi per la formazione di immagini digitali (vedi figura 6).




Il fatto che tutte queste tecniche producono lo stesso risultato esatto, conferma chiaramente l'esistenza dei dati dimensionali rivelata visivamente dal VP-8 Image Analyzer.

La squadra dello STURP concluse che c'era una correlazione tra la densità (o oscurità) dell'immagine sul Sudario e la distanza del tessuto che c'era dal corpo quando l'immagine si è formata. I ricercatori calcolarono che l'immagine sul Sudario è stata formata ad una distanza del tessuto-corpo di circa 4 centimetri, e che oltre quella distanza non si sarebbe potuta formare. Più vicino il tessuto era al corpo, più scura risultava l'immagine in quella zona, con le parti più scure dell'immagine formate dove c'era contatto diretto fra il tessuto e il corpo. L'immagine divenne proporzionatamente più chiara con l'aumento della distanza, finché arrivò al massimo della distanza supposta.

È questo fatto stesso che spiega il fenomeno delle "ombre" che circondano le mani ed esclude totalmente l'illuminazione frontale per la formazione dell'immagine della Sindone di Torino. Poiché le mani incrociate dell'uomo della Sindone causarono una elevazione del tessuto dal corpo, la distanza tra il tessuto e il corpo nell'area che contorna le mani aumentò, diminuendo così la densità o oscurità dell'immagine (figure 2 e 4). Ciò è rappresentato chiaramente per le zone meno dense che circondano le mani incrociate nell'immagine e che sono identificate da Allen come "ombre". Questa proprietà dell'immagine della Sindone di Torino non può essere realizzata usando la luce o la fotografia.

Poiché le densità o le ombre su un negativo fotografico non dipendono dalla distanza fra il soggetto e la pellicola, non vi è alcun modo per cui queste informazioni di oscurità possano essere comprese fotograficamente in un'immagine. Di conseguenza, una volta sottoposti all'analizzatore di immagini VP-8 usato dalla NASA, i risultati dell'immagine del corpo della proto-fotografia di Nicholas Allen NON PRODUCONO UN RILIEVO DIMENSIONALE E CORRETTO DI UNA FORMA UMANA COME QUELLA NELLA SINDONE DI TORINO (vedi Figura 7).




Questo è sufficiente per eliminare la fotografia come spiegazione possibile per l'immagine sulla Sindone, ed è inoltre sostenuto dalla ricerca di un numero di fonti indipendenti. Le conclusioni di Allen sembrano indicare che lui non ha capito completamente queste proprietà dimensionali piuttosto complesse nell'immagine della Sindone di Torino.

I BORDI

C'è un aspetto supplementare dell'immagine di Allen che è considerevolmente diverso dall'immagine sulla Sindone di Torino. L'immagine del Sudario non ha margini nitidi, l'immagine del corpo di Allen ha invece un margine molto netto, come uno si aspetterebbe correttamente da una fotografia. Questa proprietà del Sudario rinforza la correlazione distanza-densità accennata prima. Essenzialmente, la distanza fra il margine del corpo ed il tessuto aumentò gradualmente finchè raggiunse la distanza massima di formazione dell'immagine, che si formò molto delicatamente, sfumando i bordi che semplicemente si affievoliscono nello sfondo. Ancora una volta, l'immagine di Nicholas Allen fornisce la prova necessaria per eliminare la fotografia come il processo di formazione dell'immagine nella Sindone di Torino.

CONCLUSIONI

A differenza dell'immagine della Sindone di Torino, l'immagine di Nicholas Allen è inoltre caratterizzata dai pigmenti di nitrato d’argento o solfato d’argento utilizzati per fissare l’immagine sulla tela. "Nell'immagine Sindonica di Torino sono evidenti alcune distorsioni causate dall’avvolgimento del lenzuolo per esempio in corrispondenza delle mani, delle spalle e dei polpacci." Sempre nell'immagine della Sindone di Torino, le macchie di sangue c'erano già prima che l'immagine del corpo fosse formata, questo è sufficiente a invalidare qualsiasi teoria fotografica.

La teoria della proto-fotografia proposta dal prof. Nicholas Allen può generare un immagine su un tessuto di lino, ma non può generare una immagine che duplica le proprietà dell'immagine della Sindone di Torino. Quando si tenta di fornire un meccanismo possibile per la formazione dell'immagine del Sudario, uno deve rappresentare tutte le proprietà dell'immagine, non solamente alcune. Nicholas Allen ha FALLITO perchè non ha capito determinati aspetti importanti dell'immagine sulla Sindone di Torino. Poichè per valutare correttamente un dipinto si prende un artista professionista, allo stesso modo si deve far valutare la fotografia da un fotografo professionista. Nel caso della teoria della proto-fotografia, altre valutazioni professionali della teoria di Nicholas Allen sono arrivate a conclusioni simili, ovvero che la Sindone di Torino NON può essere una foto.

Nicholas Allen è stato capace di generare un'immagine fotografica usando materiali medievali ma lo ha fatto con la prospettiva della scienza del Ventunesimo secolo. Certamente oggi esistono sul nostro pianeta i materiali che possono finalmente condurci allo sviluppo dei viaggi interstellari, ma la loro esistenza non è sufficiente per fornirci la tecnologia. Per lo sviluppo tecnologico interstellare dovremo attendere finché la nostra tecnologia sarà superiore al livello che esiste oggi.

Se accettiamo la discussione che l'esistenza di determinate materie prime sia sufficiente per credere che realmente qualcuno le ha usate per inventare una tecnologia in anticipo di 500 anni, noi dovremmo cominciare a cercare zone archeologiche in tutto il mondo con i resti di telefoni cellulari medievali, forni a microonde ed armi nucleari! Solo perché le materie prime per queste tecnologie altamente avanzate esistevano, questo non significa che qualcuno le abbia create veramente, specialmente prima che la conoscenza umana si sviluppasse abbastanza tecnologicamente per permettere questo.

In altre parole si tratta di una COLOSSALE BUFALA come quella già proposta da Dan Brown!

Questo è uno studio sulla fotografia con le foto tridimensionali della Sindone di Torino. Nessun esperimento fotografico è in grado di riprodurre una immagine come quella della Sindone di Torino:

http://www.shroud.com/pdfs/aldo1.pdf

http://www.shroud.com/pdfs/aldo2.pdf

Ecco alcune foto tridimensionali di questo studio:






L'effetto del rilievo si ottiene solamente con l'immagine Sindonica e NON con altre fotografie. Infatti applicando questa tecnica alla intera fotografia che mostra un positivo di una ragazza che tiene tra le mani il volto della Sindone, si può notare che l'effetto del rilievo si può ottenere solo sul volto Sindonico. vedi figura qui sotto:







Nella foto qui sotto si può vedere l'immagine della Sindone a confronto con alcuni tentativi NON riusciti di riprodurre l'immagine Sindonica:




E' evidente che solo l'immagine (in alto a sinistra) della Sindone di Torino ha dei rilievi reali e naturali.

In questo studio http://www.sindone.info/FAZIO1.PDF (in italiano) si dimostra che l'immagine del sangue è prodotta da un solo meccanismo, quello di contatto. Nelle zone dei colpi di flagello, i graffi delle ferite sono dell'ordine di un millimetro. La risoluzione dell'immagine del sangue è dello stesso ordine di quella del corpo, a conferma che il meccanismo di contatto ha interessato entrambe le immagini del sangue e del corpo.

Impossibile, infine, l'applicazione differenziata di sangue venoso ed arterioso nei punti anatomicamente giusti sulla fronte e di sangue post-mortale nella ferita del costato e ai piedi, dal momento che nella Sindone di Torino sotto il sangue non c'è l'immagine.

Saluti!

In un qualche tempo avvenire, non molto lontano se misurando per secoli, è quasi certo che le razze umane incivilite STERMINERANNO e si sostituiranno in tutto il mondo alle razze selvagge - (Charles Darwin)
redna
Inviato: 30/12/2008 11:19  Aggiornato: 30/12/2008 11:23
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Citazione:
Solo perché le materie prime per queste tecnologie altamente avanzate esistevano, questo non significa che qualcuno le abbia create veramente, specialmente prima che la conoscenza umana si sviluppasse abbastanza tecnologicamente per permettere questo.


C'è da tenere presente che l'attuale tecnologia NON si può paagonare a quella antica.
Finchè non abbiamo gli strumenti con cui comunicavano per capire il funzionamento non possiamo far paragoni.
Quello che chiamo sviluppo tecnologico si potrebbe chiamare anche ri-scoperta tecnologica.
Quello che è veramente importante è CHIUSO a CHIAVE altrove, e a noi non dicono nulla.


Citazione:
In altre parole si tratta di una COLOSSALE BUFALA come quella già proposta da Dan Brown!

Ancora con questo Dam Brown...che ti ha fatto.Basta non leggere i libri e sei a posto.
Per quanto riguarda la bufala della sindone: sai se veramente Leonardo non ha mai fatto, di certo, esperiementi fotografici?
Perchè parlare di TUTTO ma non delle MONETE SUGLI OCCHI?
Non sarà proprio questo particolare che NON deve essere analizzato?Infatti risposte NON ce ne sono....

Comunque sta sicuro che su quel pezzo di tela NON c'è NULLA di trascendente.
Non si può dire che sia gesucristo quindi perchè tanta venerazione, NON esiste UNA prova che lo sia.
Perchè il vaticano ha lasciato ai Savoia per tanti anni la Sindone senza COMPRARLA o reclamarla almeno?
Questo non desta qualche sospetto che LORO sappiano ...quello che noi non sappiamo!
Questo potrebbe essere messo in relazione al fatto che il corpo fisico di cristo ESISTEVA tanto che un
papa ha indetto anche una festa quella del CORPUS DOMINI.


PS-Leonardo era solito dire: se vuoi celare qualcosa devi metterla sotto gli occhi di tutti e nessuno allora se ne accorge.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Celacanto
Inviato: 30/12/2008 11:39  Aggiornato: 30/12/2008 11:40
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/11/2008
Da:
Inviati: 58
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Per redna

Hai scritto:

Perchè parlare di TUTTO ma non delle MONETE SUGLI OCCHI?

Sbaglio, o si stava tentando di far credere che Leonardo fosse l'inverosimile autore della Sindone?

Comunque per le monete avevo già postato qualcosa

Le monete di Pilato:

http://www.dicecca.net/sindone/scienza/immagine-1.htm

A questo indirizzo c'è qualche foto delle monete nella sindone in cui si vede la scritta:

http://www.sindone.it/ricerche_immagine_monete.asp?sm=sindone&check=null&ss=6&pic=info6

In questo ci sono delle spiegazioni e degli studi sulle monete:

http://www.nicolocinquemani.it/index.php?option=com_content&task=view&id=103&Itemid=34

“Onesto è colui che accetta di adattare il proprio pensiero alla realtà delle cose, disonesto è colui che cerca di adattare la realtà delle cose al proprio pensiero” (Antico proverbio arabo)

In un qualche tempo avvenire, non molto lontano se misurando per secoli, è quasi certo che le razze umane incivilite STERMINERANNO e si sostituiranno in tutto il mondo alle razze selvagge - (Charles Darwin)
redna
Inviato: 30/12/2008 11:46  Aggiornato: 30/12/2008 21:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Citazione:
Sbaglio, o si stava tentando di far credere che Leonardo fosse l'inverosimile autore della Sindone?



Autore o meno sulla sindone SONO state RILEVATE delle monete di cui è parlato in diversi post.

Non è il caso che ripeta.

Nel postare tanti link sulle monete si va solo a menare il can per l'aia per sviare tutta la discussione.

Se l'intenzione è quella di stufare le persone a continuare su certe tiritere senza capo e nè coda è il caso di finirla, oppure si danno delle risposte (possibilmente) serie.
Il fatto che si postino delle immagini è vano ai fini della discussione.

editCitazione:
Perchè il vaticano ha lasciato ai Savoia per tanti anni la Sindone senza COMPRARLA o reclamarla almeno?


mi ri-cito perchè non ho visto risposta su questo.E domandiamoci se, proprio nel periodo in cui la vendita delle reliquie era un enorme introito per il vaticano, comprare o essere in possesso della sindone non aumentasse il prestigio della chiesa stessa.
Non sarà stato invece che proprio il vaticano sapesse che non era la VERA sindone quella dei Savoia?
Proprio a Roma, nella basilica vaticana, già dal 1350 era esposto un sudario che veniva considerato autentico...Altri sudari erano apparsi a Aquisgrana, Jaen, Tolosa e Magonza...

edit

Citazione:
Quindi tutte le accuse alla Chiesa Cattolica di voler per forza far credere alla gente che l'immagine della Sindone sia realmente di Gesù, sono prive di fondamento!

Il vaticano dice che le ricerche sulla sindone continuano....Vedi link postato più sopra.
Un conto è avere idee personali e un conto sono quelle ufficiali del vaticano.
====

http://www.bol.it/libri/scheda/ea978880447175.html

Da secoli la Sacra Sindone appassiona gli uomini di ogni religione e fede. Venerata come una reliquia, è stata sottoposta a innumerevoli esami, senza che il suo mistero fosse interamento svelato. Facendo ricorso ai più moderni metodi scientifici, Christopher Knight e Robert Lomas, gli autori del best seller La chiave di Miriam, sono ora in grado di formulare un'affascinante e rivoluzionaria ipotesi su quando e da chi sia stato prodotto il sacro lenzuolo. E non è tutto. Il secondo Messia, infatti, non solo risolve l'enigma della Sindone ma spiega un mistero ben più profondo, rivelando al lettore in che modo possa essere messa in stretto collegamento con Gesù, i Templari, la massoneria. Finora i custodi di questo grande segreto hanno tentato di nasconderlo al mondo, e persino ai loro confratelli, con tutti i mezzi possibili. Un errore, però, li ha traditi, una prova che non sono riusciti a eliminare... nascosta nei riti abbandonati della massoneria.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Pyter
Inviato: 30/12/2008 15:07  Aggiornato: 30/12/2008 15:07
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Imperscrutabili disegni divini all'origine della crisi finanziaria?
E' stato tutto stabilito 2000 anni fa?
Che cosa ci vuole dire la Sindone?



Ma che cosa è la scritta sulla moneta?

AmOrE ? AmErO ?

Che cosa predicava veramente Cristo?
Come si mettono le vocali?

Ma se quelle sono monete, quello sotto è il Cristo o è Giuda?

E' polemica.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
InVision
Inviato: 30/12/2008 22:30  Aggiornato: 30/12/2008 23:07
Ho qualche dubbio
Iscritto: 2/7/2007
Da:
Inviati: 36
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Da quello che penso io, secondo me NON ci sono abbastanza conoscenze scientifiche (fisica, chimica organica e ottica) ma è andata così, sicuramente non è il Cristo perchè al tempo era un povero e come tutti gli altri sono andati a finire nel dimenticatoio, soltanto che in pieno medioevo c'erano i soliti fedeli esuberanti che si inventavano pure la storia della Madonna del biancospino in fiore, o dell'apparizione dell'angelo, tanto per annoverarne 1, nella mia città (Pisa) si trova una chiesa (guardacaso del '300 gotico) dove fu portata una spina (o poco più) della corona di spine di Cristo, da qui il nome di Chiesa della spina, ora mi dite perchè anche queste non dovrebbero essere vere? Forse perchè siamo un comune con meno di 100k abitanti non può amplificare niente al cospetto di quella copiosa pubblica icona qual'era il Regno dei Savoia.... Ci vuol poco a capire che nella storia di sindoni ce ne sono diverse, quindi si parte da un vero filone antropologico e storiografico. La mia tesi perciò è quella che in medioriente un povero crociato o uomo del rinascimento abbia trovato un telo con quella grafia impressa. Questo telo si è impregnato delle esalazioni chimiche complesse di composti organici ossidati e chelati o con semplici reagenti in loco (cadaverina, putrescina, derivati amminici, idrogenati, solfati etc, etc,) che hanno aderito per 300nm al tessuto per sublimazione ed evaporazione lentissima, e con i secoli si sono fossilizzati sulle fibre, dando scambi ionici con particelle dell'aria polverosa del medioriente, tra cui le nanopolveri dell'aragonite. Queste esalazioni sono state come una stampante laser al carbonio, e non si sono alterate perchè nel deserto non c'è umidità- Amen
Chi ancora è così ingenuo e crede che Gesù sia dietro l'angolo, allora vada a credere a questo

redna
Inviato: 1/1/2009 21:57  Aggiornato: 1/1/2009 22:26
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Citazione:
Da quello che penso io, secondo me NON ci sono abbastanza conoscenze scientifiche (fisica, chimica organica e ottica)


il dr. WalterMacCrone per esempio ha sempre sostenuto che la sindone è un falso

.http://mcri.org/home/section/63-64/the-shroud-of-turin


Citazione:
Come membro dello STURP (Shroud of Turin Research Project), McCrone ha esaminato al microscopio dei campioni prelevati dalla Sindone nel 1978. In base alle sue osservazioni, ha concluso che l'immagine della Sindone è dipinta con ocra rossa (ematite) fissata con un legante a base di proteine, una tecnica pittorica ben nota nel Medioevo, e che le macchie di "sangue" sono dipinte con cinabro. Successivamente, altri due membri dello STURP, John Heller Alan Adler, sono giunti a conclusioni molto diverse: diversi loro esami (spettroscopia ai raggi X e all'infrarosso, fluorescenza all'ultravioletto, esami chimici con vari reagenti) hanno categoricamente escluso la presenza di pigmenti e determinato che l'immagine è dovuta, invece, all'ingiallimento superficiale delle fibre di lino. Quanto alle macchie di sangue, le analisi hanno rilevato emoglobina e albumina, il che conferma che si tratti di vero sangue.[1] Alan Adler ha così commentato le conclusioni di McCrone: "il problema ha più a che fare col modo in cui lui interpreta ciò che vede, che con le osservazioni in sé. [...] Semplicemente lui non ha mai accettato il lavoro di altri ricercatori che mostra che il suo giudizio è stato affrettato e che le sue osservazioni hanno interpretazioni alternative"[2]. Analogamente Ray Rogers ha affermato che "McCrone rifiutava di accettare qualunque osservazione oltre alle sue"[3]. Eric Jumper si espresse in modo più pesante: "In breve, i tuoi dati sono riportati in modo errato, le tue osservazioni sono molto discutibili, e le tue conclusioni sono pontificazioni piuttosto che logica scientifica"[4]. In seguito all'insanabile disaccordo tra lui e gli altri membri, McCrone ha lasciato lo STURP e ha pubblicato le sue ricerche sulla Sindone sulla rivista The Microscope, edita e diretta da lui medesimo[5]. Fino alla morte ha continuato instancabilmente a sostenere che la Sindone è un dipinto.


tratto da wikipedia
--------
http://it.wikipedia.org/wiki/Esame_del_Carbonio_14_sulla_Sindone

Citazione:
L'età dei campioni di controllo, che avrebbe dovuto essere ignota, fu pubblicata dall'Osservatore Romano il 23 aprile. L'età dei campioni era inoltre dichiarata nei documenti doganali[10]. La scarsa rigorosità con la quale fu condotta l'intera operazione, le numerose violazioni dei protocolli, e la discrepanza delle cifre (peso dei campioni, datazioni) nelle varie pubblicazioni dei risultati, oltre che aumentare le polemiche non fece che avvalorare le tesi dei complottisti. Il blind test fu successivamente apostrofato come «una messinscena» da Evin[11] e una «facciata per l'opinione pubblica» da Tite. A quanto pare quindi il blind test non fu nemmeno eseguito, anche perché, viste le condizioni di partenza, sarebbe stato del tutto superfluo[12].


fu questo l'esame del carbonio 14?Citazione:
La relazione scientifica ufficiale fu pubblicata alcuni mesi dopo sulla rivista Nature[1]. Nel dettaglio, il laboratorio di Tucson calcolò una data di 646±31 anni BP[14]; quello di Oxford, 750±30; quello di Zurigo, 676±24. Combinando insieme questi tre risultati si ottenne una media pesata pari a 689±16. Applicando la necessaria calibrazione (per i dettagli si veda l'articolo originale), questa data fu convertita negli intervalli 1273-1288 con livello di confidenza 68% (una deviazione standard) e 1262-1384 con livello di confidenza 95% (due deviazioni standard). Quest'ultimo dato, arrotondato ai 10 anni più vicini, costituì il risultato annunciato dal cardinale Ballestrero.



Citazione:
l 4 giugno successivo, in circostanze misteriose, si suicidò Timothy W. Linick, quarantaduenne ricercatore dell'Università dell'Arizona, uno dei firmatari dell'articolo di Nature del febbraio 1989, scrupoloso studioso del metodo dello spettrometro di massa. All'epoca si rumoreggiò che il suo fosse in realtà un omicidio, anche se non è mai stato provato[18].




Citazione:
Va ricordato infine che già molti anni prima che venissero effettuati gli esami il chimico americano Willard Frank Libby (l'ideatore dell'esame al Carbonio-14, che riceverà per questo il premio Nobel nel 1960), dichiarò pubblicamente che il metodo da lui inventato non poteva essere utilizzato per datare la Sindone proprio in quanto manufatto troppo contaminato da agenti esterni[senza fonte]. Nella prassi normale infatti i risultati di un test del C14 non vengono presi in considerazione se non coincidono con i risultati ottenuti da altri esami: è capitato infatti in passato che il test abbia dato risultati palesemente errati[44] o senza senso come datazioni future[44].



...come dire: tanto rumore per niente! è stata solo fatta una messinscena sulla datazione.Per non parlare degli "studi".

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
aldones
Inviato: 4/1/2009 19:51  Aggiornato: 4/1/2009 19:51
So tutto
Iscritto: 13/8/2006
Da:
Inviati: 11
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
c'e una cosa che mi assilla sull'immagine della Sindone ..il sangue che sgorga dalle mani .se gesu' è morto sulla croce non dovrebbe esserci piu' circolazione del sangue ,e invece sulla sindone ,specialmente nelle mani sgorga ..addirittura qualcuno degli scienziati coinvolti nella studio della Sindone dissero che quel Sangue era "fresco"..cioe' vivo ..e questo il motivodella presenza dell'aloe e mirra che era anche usata a quei tempi per curare le ferite (se era morto perchè curarle ???)quei scienzati sono stati allontanati ,e questo si spiega perche' il vaticano non ha assunto una posizione ufficiale !!!

che dici Massimo si tratta di ressurezione o di Rianimazione ??

ciao

ulivinico
Inviato: 12/1/2009 16:13  Aggiornato: 12/1/2009 16:13
Ho qualche dubbio
Iscritto: 19/10/2006
Da:
Inviati: 38
 Re: Sindone di Torino: la prima fotografia della storia u...
Bell'articolo; mi sembra che non sia mai stato citato che l'argomento dibattuto è spiegato abbastanza bene dal documentario del National Geographic: "Leonardo Da Vinci: l'uomo dietro la Sindone"


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