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politica italiana : La casta del gas
Inviato da Redazione il 14/1/2009 14:00:00 (5032 letture)

di Marco Cedolin

In Italia esistono giornalisti “famosi” che pur essendo diventati tali dopo avere scritto libri ed articoli di pesante denuncia del “sistema”, continuano allegramente a fare parte della sua elite, scrivendo sulle pagine dei quotidiani più importanti e comparendo nelle trasmissioni in TV con la stessa frequenza di quanto accade agli uomini politici di grido. Giornalisti che con il loro lavoro di “denuncia” del sistema, prodotto con l’ausilio dei finanziamenti che il sistema stesso ha messo loro a disposizione, sono riusciti a ritagliarsi una posizione di favore all’interno della quale possono godere di grande credibilità presso l’opinione pubblica. Credibilità che una volta conquistata potrà essere da loro capitalizzata rendendo utili favori al “deprecabile” sistema che li nutre e li foraggia.

E’ il caso del buon Gian Antonio Stella, nato nel paese che fu di Eleonora Duse e divenuto più che famoso nel 2007 dopo la pubblicazione del best seller “La Casta”, al quale ha fatto seguito l’altrettanto mordace “La deriva” dello scorso anno. Stella, grande estimatore della crescita e dello sviluppo, come si può evincere da molti suoi scritti, ha dedicato una “marchetta” alla casta del gas, quella costituita da ENI, Edison, Enel, Hera, Exxon Mobil, Eon, Gas Natural, Erg, Gaz de France, partorendo un curioso articolo titolato “Il NO ai rigassificatori: bocciano i progetti e stiamo al gelo” che ha trovato pubblicazione sabato scorso sulle pagine del Corriere della Sera.

Nel suo pezzo l’ardimentoso Stella divide gli ambientalisti “buoni” (quelli legati a Legambiente che contestano il nucleare ma apprezzano i rigassificatori e gli inceneritori) da quelli “cattivi” (che si oppongono a tutti gli scempi e le nocività ambientali), dedicando a questi ultimi alcune righe cariche di disappunto ed ironia. Mette alla berlina i livornesi che si battono contro la costruzione del rigassificatore off shore, ...

... ironizzando sul rischio derivante da un’eventuale esplosione dell’impianto, arrivando perfino a definirli “ayatollah ecologisti toscani”. Irride gli ambientalisti di Panigaglia, vittime a suo dire dell’effetto “nimby”, contesta i cittadini che si oppongono (senza che lui ne comprenda il perché) al rigassificatore di Brindisi e lancia i propri strali contro coloro (dalla sinistra radicale, a Sgarbi, fino al centrodestra) che stanno impedendo la costruzione del rigassificatore di Porto Empedocle in Sicilia, con giustificazioni di carattere archeologico e paesaggistico che Stella giudica incomprensibili.

Se tanto livore nei confronti degli ambientalisti, quelli non allineati con la lobby del cemento di Ermete Realacci di cui Stella nel pezzo si manifesta estimatore, non può mancare di lasciare basito chiunque conosca appena un poco in profondità le questioni ambientali, ancora più stupore provocano gli argomenti che il giornalista porta a giustificazione del livore stesso.

Stella nel suo articolo tenta infatti d’indurre il lettore a credere che a causa della mancanza dei rigassificatori l’Italia rischi seriamente di rimanere al gelo per mancanza di gas, nel caso di eventuali problemi sulla rete dei gasdotti, arrivando a vaticinare di abitazioni congelate, fabbriche bloccate e trasporti paralizzati. Un quadretto degno dei migliori film “catastrofici” a stelle e strisce, tanto più drammatico in un paese come l’Italia che, a suo dire, avrebbe abbandonato il nucleare, senza imboccare le strade alternative delle energie rinnovabili, all’interno delle quali il buon Stella annovera anche i "Termovalorizzatori" dimostrando in maniera inequivocabile come stia sproloquiando riguardo a cose di cui non ha la benché minima conoscenza.

Pur incorrendo nel rischio di rovinare una bella “marchetta”, credo sia doveroso tranquillizzare gli italiani, riportando il piano del discorso dal fantasy alla realtà. Nonostante sia costretta ad importare dall’estero buona parte del gas che consuma, l’Italia gode infatti di una rete di gasdotti (buona parte dei quali già in fase di potenziamento quando non di costruzione ex novo) in grado di consentirle l’approvvigionamento di quantitativi di gas notevolmente superiori al proprio fabbisogno attuale e futuribile. Basti pensare che è in dirittura di arrivo il potenziamento del gasdotto algerino Ttpc che trasporterà 6,5 miliardi di metri cubi di gas in più l’anno, l’ENI ha già iniziato il potenziamento del gasdotto Tag che trasporta in Austria il metano estratto dai giacimenti siberiani, per consentire il trasporto aggiuntivo di 3,2 miliardi di metri cubi annui. Entro la fine del 2012 la società Galsi s.p.a. della quale fanno parte Edison, Enel ed Hera, dovrebbe terminare la costruzione di una nuova pipeline di 2280 km che via Sardegna trasporterà annualmente 8,5 miliardi di metri cubi di metano aggiuntivo dall’Algeria a Piombino, in Toscana, il cui tratto off shore risulterà il più profondo al mondo raggiungendo la profondità di 2.880 metri. Nel corso del 2013 inoltre dovrebbe essere inaugurato il gasdotto South Stream che attraverso la Grecia trasporterà il gas russo fino in Puglia.

I rigassificatori in progetto e quelli esistenti, Panigaglia e Rovigo costato 2 miliardi di euro e posizionato al largo della foce del PO, tanto cari a Gian Antonio Stella, non serviranno al nostro Paese per sfuggire al destino di una catastrofe incombente fatta di gelo e galaverna. Semplicemente saranno destinati a trasformare l’Italia in una sorta di hub energetico attraverso il quale la “casta” dell’energia a braccetto con quella della politica (che Stella ama fustigare nei suoi best seller) potrà accumulare profitti miliardari, lasciando il conto da pagare ai contribuenti e all’ambiente. Quell’ambiente la cui salute, a dispetto dei giornalisti e delle loro marchette, non si divide fra buoni e cattivi ma continua a rimanere un qualcosa di oggettivo ed incontrovertibile.

Marco Cedolin

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Stefano
Inviato: 14/1/2009 16:01  Aggiornato: 14/1/2009 16:05
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/8/2004
Da:
Inviati: 344
 Re: La casta del gas
Ciao Marco, sento odore di gas...

Io qui mi sto godendo la commedia del tubo ucraino. Da due giorni i media italiani tacciono su questa faccenda assurda, cioè il grimaldello antieuropeo giunto alla canna del gas, e i suoi sviluppi che evidentemente questa volta non riescono proprio a rivoltare contro la Russia.

Un riassuntino per gli interessati:

1) Dopo la "guerra del gas" del'anno passato, l'Ucraina, allo stremo economico, inguaiata da malversazioni politico-bancarie al cui cospetto Berlusconi è un Solone (scomparsa all'estero di 300 milioni di dollari destinati a pagare gli stipendi dei minatori dell'Est Ucraina, crack bancari indotti dal Presidente e dal Capo del Governo per favorire proprie acquisizioni e fusioni, vendita anticostituzionale e in nero di armi e tecnologia dell'esercito, compresa assistenza sul campo, alla Georgia impegnata in una guerra di aggressione, per non parlare di una sospetta distruzione ad opera di un incendio durato settimane, di un deposito missilistico militare grande come una città), e percorsa da proteste di piazza (DASTALI= CI SIAMO ROTTI I COGLIONI, il cartello più esposto), deve 2 miliardi e 400 milioni di dollari alla Russia per le forniture precedenti di gas non ancora pagate. Inoltre non ha rinnovato il contratto per il 2009.

2) La Russia comincia a farsi sentire fin da ottobre, già prevedendo il valzer che sarebbe seguito. Avvisa l'Unione Europea che probabilmente l'Ucraina anche quest'anno farà qualche scherzetto. L'Ucraina rassicura la UE: pagheremo, non creeremo problemi al transito del gas in Europa. Però alla Russia dice anche: abbassateci il prezzo del gas (che è già inferiore al prezzo di mercato), noi però aumenteremo il prezzo del transito del gas (che continuiamo a rivendere a prezzo di mercato). Si può indovinare la risposta.

3) Si arriva a dicembre, fra smentite, mancati incontri, impossibilità di parlarsi non solo fra la Russia e l'Ucraina, ma anche fra il capo del governo e il presidente ucraino (quest'ultimo in sostanza non risponde al telefono). Una delle ultime spiegazioni al mancato pagamento è che non si trova valuta sufficiente per pagare la bolletta (si sono già spesi diversi milioni di euro per trasformare l'esercito ucraino secondo glli standard NATO).

4) Primi di gennaio: la bolletta pregressa non è pagata e il contratto 2009 non è siglato. La Russia chiude il gas all'Ucraina.

5) L'Ucraina comincia allora a ciucciare il gas diretto all'Europa dal metanodotto che passa per il suo territorio. Taglia inoltre senza preavviso (né apparente ragione) i rifornimenti a: Bulgaria, Serbia, Grecia, Romania, Montenegro sottoposte a un inverno gelido.

6) La Russia interpella l'Europa, e riduce del 15% l'invio di gas nel gasdotto europeo dal quale vengono sottratti i quantitativi.

7) L'Europa (Solana, grande accarezzatore di arancioni) controvoglia è costretta a intervenire, fa firmare un accordo a Russia e Ucraina, la quale si impegna a non rubare più. La Russia pretende e ottiene osservatori internazionali al gasdotto in entrata e in uscita dall'Ucraina.

8) Esce fuori, dopo la firma, un allegato che sostiene che l'Ucraina non deve più pagare la bolletta 2008 di 2 miliardi e passa. La Russia si incazza e blocca di nuovo tutto. Qualcosa di simile era già successo, sempre arbitra l'Europa, con l'accordo di pace Russia-Georgia - si scoprirà poi che gli accordi firmati erano... diversi per l'una e per l'altra!

9) L'Ucraina ritira l'allegato.

10) Gli osservatori sono in posizione, la Russia apre i rubinetti... e il gas che entra in Ucraina non arriva in Europa!

11) Gli osservatori non possono non ammettere l'evidenza: l'Ucraina continua a rubare il gas russo-europeo. L'Ucraina non ammette osservatori in alcune centrali.

12) Ora il "cattivo" Putin non può più esser accusato di lasciare al freddo gli imbelli europei, che devono vedersela loro con l'amica Ucraina arancione sull'orlo dell'abisso. I TG tacciono (saranno in riunione permanente per decidere cosa dire?).

Buon gas a tutti,

Stefano

tibberio
Inviato: 14/1/2009 16:20  Aggiornato: 14/1/2009 16:20
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/12/2007
Da: Qui
Inviati: 450
 Re: La casta del gas
Caro stefano,

il riassunto e' puntuale. Ti faccio una domanda: intravedi mosse russe per prendersi l'ucraina orientale e lo sbocco sul Mar D'Azov?

La storia inizia e si ferma, va avanti e poi si perde e, in mezzo a ogni parola, quanti silenzi, quante parole sfuggono e svaniscono per non essere mai piu' ritrovate. (P. Auster)
Nigthmare
Inviato: 14/1/2009 16:56  Aggiornato: 14/1/2009 16:56
Ho qualche dubbio
Iscritto: 10/6/2006
Da:
Inviati: 73
 Re: La casta del gas
Grazie al Cedolin per la puntuale informazione sulle tematiche ambientali. Avevo letto l'articolo di Stella sul Corriere ed avevo notato anch'io un'insolita superficialità dell'autore, che ci ha invece abituato a sfoggiare cifre e fonti documentali quando parla dei costi della politica.

Vorrei solo chiederti se hai provato a mandargli un'e-mail con i contenuti di questo post... solo per vedere cosa ti risponde.

A rileggerti presto!

Stefano
Inviato: 14/1/2009 16:58  Aggiornato: 14/1/2009 16:58
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/8/2004
Da:
Inviati: 344
 Re: La casta del gas
Caro Tibberio,

un'opzione militare è quello che qualcuno evidentemente desidera, ma certamente non la Russia. L'odio antirusso fra gli "zapadenzi" (i nazionalisti filofascisti dell'Ucraina polacchizzata dell'ovest) viene stimolato continuamente dai media controllati da Kiev, e si sono avute provocazioni molto gravi, oltre a vere e proprie vessazioni contro la popolazione russofona, durante la guerra georgiana. Secondo me la Russia ha invece già "incartato" ben bene la debolezza europea, preda della dissennata fedeltà atlantica dei suoi rappresentanti non eletti, obbligando l'Europa a vedersela lei, adesso, con i matti di Kiev. L'interesse a vendere di Mosca si rispecchia nell'interesse europeo a comprare, ed è stato bene esemplificato da Schroeder, che ha sottolineato ancora una volta l'importanza del gasdotto baltico (quello conto il quale Henry-Levy e Gluksmann starnazzavano), che scavalcando Ucraina e Polonia porterà appena completato direttamente il gas in Europa (cioè in Germania). Alla faccia degli ostacoli voluti da Washington.

Ciao,

Stefano

mangog
Inviato: 14/1/2009 17:05  Aggiornato: 14/1/2009 17:05
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La casta del gas
Citazione:

Mette alla berlina i livornesi che si battono contro la costruzione del rigassificatore off shore, ...

... ironizzando sul rischio derivante da un’eventuale esplosione dell’impianto, arrivando perfino a definirli “ayatollah ecologisti toscani”


Io mi domando invece come possono essere presi sul serio dei livornesi che fanno presente il pericolo di esplosione del gas.
Ma siamo seri ogni tanto..

tibberio
Inviato: 14/1/2009 17:36  Aggiornato: 14/1/2009 17:36
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/12/2007
Da: Qui
Inviati: 450
 Re: La casta del gas
@ Stefano

grazie della risposta.

Non mi riferivo a mosse militari ma a quelle politiche.
Mi spiego: l'ucraina e' a corto di fiato, quindi entrare (in qualche modo, ci siamo capiti, no?) nella guerra tra i due presidenti Timo e Yuka per dirigere il tutto verso una spaccatura del paese in due, con la parte russofona ben felice di rientrare a casa. Come la vedi?

La storia inizia e si ferma, va avanti e poi si perde e, in mezzo a ogni parola, quanti silenzi, quante parole sfuggono e svaniscono per non essere mai piu' ritrovate. (P. Auster)
marcocedol
Inviato: 14/1/2009 17:52  Aggiornato: 14/1/2009 17:52
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: La casta del gas
Mangog,
perfino Piero Angela non sospettabile di alcuna simpatia ambientalista ha giudicato potenzialmente catastrofico un incidente avente per oggetto una nave che trasporta metano e un rigassificatore off shore, ritenendo l'eventualità non probabile ma comunque possibile.

Il pericolo di esplosione non è probabilmente fra le prime motivazioni che inducono a rifiutare i rigassificatori, ma comunque esiste, a meno che la "serietà" consista nel prenderne coscienza solamente a tragedia avvenuta, come in Italia solitamente avviene.

Davide71
Inviato: 14/1/2009 18:51  Aggiornato: 14/1/2009 18:51
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/7/2006
Da:
Inviati: 2108
 Re: La casta del gas
Ciao a tutti:
l'ipotesi più probabile é che questo Stella si sia fatto infinocchiare dagli scienziatoni. Come molti altri del resto...
Quella di farci restare al freddo se non mettiamo i rigassificatori mi sembra più un ricatto mafioso che una cosa seria.
Una volta c'era la menata del nucleare. Poi c'é stata la menata dell'idrogeno. Adesso la menata dei rigassificatori...

Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Stefano
Inviato: 14/1/2009 19:22  Aggiornato: 14/1/2009 19:22
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/8/2004
Da:
Inviati: 344
 Re: La casta del gas
Caro Tibberio,

sì, ho capito. Credo proprio che questa opzione non sia gradita a Mosca. In ogni caso si finirebbe alla guerra civile -con o senza intervento estero (il che vorrebbe dire Russia, Polonia, e conseguentemente Nato), e il risultato sarebbe un disastro sia per la Russia sia per l'Europa (sia, naturalmente e in primis, per la povera Ucraina). Ricordiamo che il disastro per qualcuno è sempre un triondo per qualcun altro. Domandiamoci chi è quesdto qualcun altro.

La cosa tragica è che a spingere in questa direzione sia proprio la dirigenza ucraina, in gran parte per bricconaggio (c'è da sviare l'attenzione dal disastro seminato in questi anni, che ora fiorisce), incapacità e mostruosa irresponsabilità; ma anche per obbedienza a precisi interessi della city londinese e di Washington. Purtroppo, naturalmente, come osservi è un'opzione sul tappeto, tutt'altro che peregrina. Ti allegherei qui sotto, ad es. la mappa pubblicata da Limes lo scorso settembre, a seguito della guerra georgiana, credo sia piuttosto eloquente: mostra la divisione dell'Ucraina di cui parli come già realizzata, in ipotesi (purtroppo con Mozilla non riesco a caricare immagini) . Altrettanto possibile è secondo me qualche attentato al "tubo" in territorio ucraino. La crisi economica è esplosa, e la guerra più o meno latente all'Europa, con tutti le possibili forme di sabotaggio e di stimoli al caos è ovviamente all'orizzonte. Chi pecora si fa, il lupo se lo mangia.

Ma questa è solo una mia modesta opinione, ispirata dalle idee di A. Joxe, L'empire du chaos.

Ciao,

Stefano

kataclisma
Inviato: 14/1/2009 20:09  Aggiornato: 14/1/2009 20:09
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/12/2008
Da:
Inviati: 325
 Re: La casta del gas
Citazione:
l'ipotesi più probabile é che questo Stella si sia fatto infinocchiare dagli scienziatoni. Come molti altri del resto...

Mi sembra un' ipotesi probabile, perchè pensare sempre a complotti, interessi sotto banco, etc? Non mi stancherò mai di ripeterlo, la buona fede si presume fino a prova contraria, altrimenti rischiamo di non poter credere a nulla, nè in un verso nè in un altro...

E' preferibile essere ottimisti e avere torto, piuttosto che pessimisti e aver ragione.
Einstein
Cassandra
Inviato: 15/1/2009 0:02  Aggiornato: 15/1/2009 0:02
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/5/2006
Da:
Inviati: 1551
 Re: La casta del gas
Non si lavora al Corriere della Sera se non si attacca l'asino dove vuole il padrone.
Così come non si fa il reporter di guerra da Israele (pagati cifre esorbitanti) se non si hanno le "autorizzazioni" da chi di dovere.

Oggi i giornalisti sono fuori dal mainstream. Scrivono in rete pagati 2 lire (quando va bene). Si tratta di rispetto della professione e senso del dovere.

"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
superava
Inviato: 15/1/2009 1:01  Aggiornato: 15/1/2009 1:01
Mi sento vacillare
Iscritto: 28/8/2008
Da: Riolo Terme
Inviati: 416
 Re: La casta del gas
mmm... io sn d'accordo per i rigassificatori dato che permettono il trasporto di metano allo stato liquido, l'italia è anche un paese strategicamente posizionato nell'europa per il commercio di metano...

Piuttosto sn rimasto sorpreso (e deluso) che stella abbia inserito anche i termovalorizzatori nonostante le campagne che si stanno muovendo contro quest'ultime che inquinano e rilasciano sostanze microsopiche nell'aria che possono creare tumor.
a parte l' IDV di centri di divisione dei rifiuti e della raccolta differenziata nn ne ho sentito parlare nei programmi politici dei partiti

sn curioso vedro' L'articolo

superava
Inviato: 15/1/2009 1:05  Aggiornato: 15/1/2009 1:05
Mi sento vacillare
Iscritto: 28/8/2008
Da: Riolo Terme
Inviati: 416
 Re: La casta del gas
cmq si c'è il rischio di incidenti... ma ne è avvenuto sl uno...
nel 1944 con tecnologie vecchie, ora siamo nel 2009

Red_Knight
Inviato: 15/1/2009 3:16  Aggiornato: 15/1/2009 3:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: La casta del gas
@superava
cmq si c'è il rischio di incidenti... ma ne è avvenuto sl uno...
nel 1944 con tecnologie vecchie, ora siamo nel 2009


Ma siamo anche nell'Italia del 2009... onestamente non stenterei a credere neppure alla potenziale esplosione degli asili nido, conoscendo chi costruisce nel nostro sciagurato paese.

In merito all'articolo... non so fino a che punto Stella sia al soldo del baraccone mediatico. Il suo best-seller ha contribuito notevolmente a quel seppur piccolo sussulto di dignità in Italia, e sicuramente non ha fatto comodo a nessuno... Tuttavia, non essendo uno stupido, è difficile anche pensare che sia in buona fede.

mangog
Inviato: 15/1/2009 8:21  Aggiornato: 15/1/2009 8:42
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La casta del gas
Citazione:

Autore: marcocedol Inviato: 14/1/2009 17:52:15

Mangog,
perfino Piero Angela non sospettabile di alcuna simpatia ambientalista ha giudicato potenzialmente catastrofico un incidente avente per oggetto una nave che trasporta metano e un rigassificatore off shore, ritenendo l'eventualità non probabile ma comunque possibile.

Il pericolo di esplosione non è probabilmente fra le prime motivazioni che inducono a rifiutare i rigassificatori, ma comunque esiste, a meno che la "serietà" consista nel prenderne coscienza solamente a tragedia avvenuta, come in Italia solitamente avviene.


Appena Piero Angela pontifica dalla tv dicendo lo stesso per i distributori di benzina ( uno e' a 50 metri dal mio condomio) vedro' di cambiare casa.
Mi sembra che il gas faccia piu' danni con le famigliari bombole...
Questo allarmismo ambientalista mi sta stufando.

kataclisma
Inviato: 15/1/2009 14:26  Aggiornato: 15/1/2009 14:27
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/12/2008
Da:
Inviati: 325
 Re: La casta del gas
Come potete vedere dai post di superava si può essere in buona fede anche affermando la bontà e l'utilità dei rigassificatori, e si può addirittura esserlo per gli inceneritori (come potreste vedere leggendo la discussione tra me e ahmar)
Perciò mi ripeto, perchè pensare sempre che ci sia qualcosa dietro, e non invece che si possa sbagliare, o magari dire qualcosa sulla quale voi non siete daccordo, ma in buona fede?

E' preferibile essere ottimisti e avere torto, piuttosto che pessimisti e aver ragione.
Einstein
Red_Knight
Inviato: 15/1/2009 15:40  Aggiornato: 15/1/2009 15:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: La casta del gas
@kataclisma

Credo che tu abbia ragione da vendere.

aotearoa
Inviato: 15/1/2009 17:24  Aggiornato: 15/1/2009 17:25
Ho qualche dubbio
Iscritto: 19/12/2007
Da: ogni dove
Inviati: 118
 Re: La casta del gas
@ katclisma @ red_knight e a chiunque dia il beneficio del dubbio

Non CREDO alla buona fede perché SO che quando evidenziai a Rizzo, co-autore con Stella della Casta, che Ciampi dopo aver fatto fare delle indagini sulle spese folli del Quirinale, le avesse semplicemente richiuse in un cassetto senza renderle pubbliche denunciandole e che nel loro libro ciò non viene sottolineato, la sua risposta è stata:
" Non potevo farlo".

e quando gli chiesi perché ci rispose " Scusate, ma è tardi e sono stanco"

Fate Vobis

"Nessuno è così schiavo come chi crede falsamente di essere libero".
Johann Wolfgang v. Goethe
pensatore
Inviato: 15/1/2009 17:50  Aggiornato: 15/1/2009 17:50
Ho qualche dubbio
Iscritto: 1/6/2006
Da:
Inviati: 173
 Re: La casta del gas
Citazione:
"In Italia esistono giornalisti “famosi” che pur essendo diventati tali dopo avere scritto libri ed articoli di pesante denuncia del “sistema”, continuano allegramente a fare parte della sua elite"

Mi pare che non si debba confondere la vera élite con la "casta", che ritengo più assimilabile alla servitù che deruba i padroni di parte della decima loro dovuta, e che per questo viene minacciata attraverso i "marchettari" fedeli.

Linucs
Inviato: 15/1/2009 20:43  Aggiornato: 15/1/2009 20:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: La casta del gas
"Si emetta subito moneta sociale esente da debito; si costruisca una cupola immensa che copra tutta l'Europa, da rivestire con pannelli solari per ottenere energia pulita per tutti, oltre a creare trecento milioni di posti di lavoro."


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