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opinione : F for Fake: il pesce dentro il pesce
Inviato da Redazione il 4/4/2009 0:10:00 (4353 letture)

E’ possibile oggi pubblicare una notizia falsa in Internet? Non stiamo parlando di una notizia vera solo in parte (lo sono quasi tutte), e nemmeno di una piccola bugia nascosta in una grande verità. Stiamo parlando di inventarsi un fatto di sana pianta, dall’A alla Z, e poi immetterlo in rete perchè ci rimanga, senza che nessuno se ne accorga mai.

Confesso che ci ho provato – la notizia del “pesce d’aprile” del New York Times è a sua volta un pesce d’aprile, completamente inventato – ma vi confermo che la cosa non è affatto facile, ed è concepibile solo in condizioni estreme come questa.

Ormai in rete la possibilità di fare riscontri incrociati - grazie ai motori di ricerca - permette a chiunque di stabilire in pochi minuti se la notizia sia stata riportata anche altrove, o se appaia solo sul sito che la presenta. Se altri siti ne parlano, indicando fonti esterne, vuol dire che qualcun altro l'ha messa in rete. Questo non garantisce che la notizia sia vera, ovviamente, ma esclude almeno che l’inganno nasca dalla pagina che abbiamo di fronte.

Il problema infatti, per chi voglia provarci, è di superare lo scoglio delle prime 24 ore, senza che nessuno si accorga che sei l'unico a riportare quella notizia. Vi garantisco che si tratta di una solitudine terrificante: ti senti nudo e vulnerabile, sapendo che nel mare infinito di internet non c'è assoluamente nulla in grado di supportare quello che hai scritto ...

... mentre attendi il post che insinui educatamente il primo dubbio – “ma scusate, io non riesco a trovare niente su 'sta cosa” - seguito a poca distanza da una raffica di “cazzo è vero! Ma questo si è inventato tutto!", che demolisce in un attimo il tuo satanico progetto di egemonia culturale.

Se invece altri siti cominciano a riprendere la notizia, la sua “credibilità” pian piano aumenta (*), mentre diventa più difficile individuare la fonte originale. Ma per superare quello scoglio è stato necessario prendere una tale serie di precauzioni, che la bugia stessa è diventata del tutto innocua.

Prima di tutto è stato necessario cancellare le tracce del delitto, facendo ritirare allo stesso New York Times il “corpo del reato” (“Sta di fatto che entro le sette di sera il New York Times aveva già ritirato l’articolo,”). La breve permanenza sulla homepage - due ore soltanto - ha permesso inoltre di giustificare l’ assenza di riscontri in rete, poichè minimizzava il suo (presumibile) impatto mediatico. Questo però finisce per minimizzare anche l'eco della sua sopravvivenza, andando a ritorcersi contro lo scopo stesso dell'operazione. (Se la notizia non merita di essere ripresa in primo luogo, la bugia che rimane non interessa comunque a nessuno. E infatti qualche blog l'ha già ripresa, ma nessuno di importante se l'è filata).

A sua volta, questo ha reso necessario creare delle "prove tangibili" della sue breve presenza in rete, ovvero la falsa homepage del NYT dalle 5 alle 7 di sera. (Io non sono credibile come Attivissimo, che può permettersi di citare testimonianze di piloti Alitalia di cui "preferisce non rivelare il nome, per ovvii motivi").

Infine è stato necessario individuare un “habitat” particolare per la falsa notizia, che la proteggesse dall’assoluta inesistenza del fatto raccontato. In questo senso la giornata del primo di aprile offriva un’occasione più unica che rara. Come infatti sappiamo: il vero del vero è vero, il falso del vero è falso, il vero del falso è falso, ma il falso del falso è vero.

Ecco quindi che raccontare la “bugia della bugia” (mentire sul fatto che il NYT avesse fatto un pesce d’aprile) diventava paradossalmente una garanzia di sicurezza.

Ci fu un caso in cui io pubblicai per errore una notizia falsa, mandatami da un amico in vena di scherzi. Quando costui si rese conto che ci ero cascato corse giustamente a stappare lo champagne, perchè la cosa non accade tutti i giorni. Ma in realtà lui stesso, per riuscirci, aveva dovuto inserire la bugia in un habitat particolare - in quel caso un libro - togliendo a sua volta impatto mediatico alla bugia raccontata.

In altre parole, questo persona mi mandò la falsa recensione di un libro esistente, approfittando del fatto che io non l’avessi letto (e non potessi certo farlo in venti muinuti). Mi ero quindi fidato delle verifiche che gli avevo chiesto di fare in modo rigoroso, senza minimamente sospettare che mi volesse ingannare in primo luogo. La bugia quindi è riuscita a sopravvivere, ma solo perchè il suo autore l'ha "nascosta" in un libro che non avevo sottomano, esattamente come io ho dovuto “far ritirare” l’articolo al NYT per non essere preso con il sorcio in bocca in poco tempo.

Possiamo quindi concludere che oggi è praticamente impossibile introdurre in Internet notizie false di una certa rilevanza. Ci resta solo da separare le bugie dalla verità in tutte le altre.

Massimo Mazzucco


* Ho messo “credibilità” fra virgolette, perchè il rischio è proprio quello di un “incesto informatico”, dove la falsa notizia si diffonda a sufficienza da iniziare supportare se stessa, perchè comincia a sembrare vera.

Il vero criterio per stabilire l'affidabilità di una notizia non è la "quantità" di pagine che la riportano, ma un numero soddisfacente di verifiche incrociate sui fatti raccontati.

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Pixel
Inviato: 4/4/2009 1:12  Aggiornato: 4/4/2009 1:12
So tutto
Iscritto: 12/2/2009
Da:
Inviati: 11
 Re: F for Fake: il pesce dentro il pesce
Mmh, io non ho fatto verifiche nè sospettavo niente, ma in effetti dopo averlo letto mi sono interrogato un po' sull'utilità di un articolo del genere...

Redazione
Inviato: 4/4/2009 1:17  Aggiornato: 4/4/2009 1:29
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: F for Fake: il pesce dentro il pesce
Come vedi, il fatto di dover minimizzare l'impatto mediatico (presumibile) della notizia sugli altri - al punto che nessuno ne abbia parlato - rende a sua volta poco credibile che io l'abbia pubblicata.

Infatti ho dovuto inventarmi un specie di "sdegno personale" per tenerla in piedi, ma molti me l'hanno cuccato subito, perchè stonava chiaramente.

Non è facile inventarsi qualcosa di sana pianta. Provare per credere.

(Quando i debunkers ci accusavano di "inventarsi i complotti", li sfidai a inventarne uno loro, che stesse in piedi più di venti minuti. Sono ancora qui che aspetto la risposta).

masmarupor
Inviato: 4/4/2009 2:46  Aggiornato: 4/4/2009 2:46
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/1/2006
Da: treviso
Inviati: 64
 Re: F for Fake: il pesce dentro il pesce
ciao Massimo
sospettavo che avessi pubblicato con un secondo fine...
ma non che fosse una bufala totale m'hai fregato

ci sono persone che sanno tutto...
e purtoppo e tutto quello he sanno!!!
O.Wilde
masmarupor.blogspot
Redazione
Inviato: 4/4/2009 3:07  Aggiornato: 4/4/2009 3:07
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: F for Fake: il pesce dentro il pesce
MASMARUPOR: vedi però, cacchio. Nemmeno con tutti i veleni del mondo ero riuscito a passarla liscia fino in fondo.

E calcola che questa è davvero bastarda, perchè la vigliaccata del pesce d'aprile le rende quasi insospettabile.

masmarupor
Inviato: 4/4/2009 3:22  Aggiornato: 4/4/2009 3:22
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/1/2006
Da: treviso
Inviati: 64
 Re: F for Fake: il pesce dentro il pesce
@Massimo
e colpa tua!
hai creato dei MOSTRI [i tuoi lettori]
salute

ci sono persone che sanno tutto...
e purtoppo e tutto quello he sanno!!!
O.Wilde
masmarupor.blogspot
Redazione
Inviato: 4/4/2009 3:44  Aggiornato: 4/4/2009 3:47
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: F for Fake: il pesce dentro il pesce
MASMARUPOR:"hai creato dei MOSTRI"

Nell'universo nulla ci crea e nulla si distrugge. Io li ho soltanto ATTRATTI.

°°°

Mi domandavo: un pesce d'aprile in un pesce d'aprile cosa diventa?

Un pesce d'agosto, o uno squalo d'aprile?

ProphetOne
Inviato: 4/4/2009 4:19  Aggiornato: 4/4/2009 4:19
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/6/2006
Da: Pianeta Nibiru
Inviati: 79
 Re: F for Fake: il pesce dentro il pesce
Diventa una matrioska che puzza di pesce.

ProphetOne
Inviato: 4/4/2009 4:37  Aggiornato: 4/4/2009 4:37
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/6/2006
Da: Pianeta Nibiru
Inviati: 79
 Re: F for Fake: il pesce dentro il pesce
La lettura di questo articolo mi induce ad un'altra riflessione rispetto a quella fatta da Massimo, di tipo più psicologico.
Visti i temi non proprio leggeri sui quali si fonda il grande successo di questo blog (11 settembre in primis), la presenza di un articolo come questo, e del precedente al quale è legato, sembrano quasi impensabili già solo un paio di anni fa. Il motivo di questo cambiamento direi che si può attribuire a due fattori che vanno di pari passo:
- La crescita della capacità media di comprendonio da parte dei frequentatori del sito.
- L'evoluzione del tono e del registro col quale Massimo scrive i suoi articoli.
In altre parole: inizialmente occorreva spiegare bene, ma proprio bene, come mantenere sulla retta via della logica tutti i ragionamenti che andavano fatti per arrivare a qualche conclusione su temi delicati come l'11/9.
Poi, col tempo, una volta addestrati, noi soldatini volontari dell'esercito della logica abbiamo continuato a seguire il nostro capitano in missioni sempre più complicate ma altrettanto soddisfacenti.
Dove voglio arrivare con queste farneticazioni? Al fatto che trovo molto bello che oggi, su questo sito così "serio", dove ci siamo tutti ammalati del morbo di Ashcroft, ci possiamo permettere di cazzeggiare in punta di fioretto su uno scherzo che il primo ammalato (in senso temporale) ha fatto alla comunità, senza che nessuno abbia trovato da ridire.
E' una nuova fase psicologica, nella quale fortunatamente mi riconosco da qualche tempo, che ci vede rialzare la testa dai pensieri cupi tipici della seconda e terza fase della malattia e ci permette di entrare nella (non ancora attentamente esaminata dalla scienza medica) quarta fase del morbo, quella dove ci si rilassa un po' e si riesce anche ad ironizzare su un tema così tragico.
E' la fase nella quale si trova il signore che, nel racconto che descrive la malattia (http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=756), vuole sapere soltanto l'ora, perché l'11/9 l'ha già digerito da un pezzo ed ha imparato a farsene una ragione.
Massimo ha la capacità di tirare sempre la corsa al gruppo perché essendo stato il primo ad ammalarsi è anche il primo a cambiare la fase del morbo. Sono sicuro che non mancherà di avvertirci nel momento in cui entrerà nella quinta fase.

Intanto festeggiamo l'ingresso nella quarta.

LoneWolf58
Inviato: 4/4/2009 9:59  Aggiornato: 4/4/2009 10:03
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: F for Fake: il pesce dentro il pesce
Pesce d'aprile?...
o pubblicità...
LEKO Ikea car?
LEKO, pesce d'aprile... pubblicità.

o svista...
Le Monde e Monica Vitti...
Le Figaro e Mario Monicelli...
Ma 'sti francesi ce l'avessero con noi italiani

Internet è veloce... se il pesce cavalca l'onda può anche arrivare lontano.

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
nosh1t
Inviato: 4/4/2009 11:43  Aggiornato: 4/4/2009 11:45
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/9/2008
Da:
Inviati: 143
 Re: F for Fake: il pesce dentro il pesce
Il punto e' che il confine tra cio' che e' vero e cio' che sembra e' molto labile
Per questo e' molto importante non dire cazzate quando si vuole fare informazione ed essere credibili.
La fiducia e' una cosa seria.
PS: cercatevi e guardate il film citato nell'immaginetta (F for Fake) che e' straordinario e ha un finale degno del piu' grande Wells.

blu23
Inviato: 4/4/2009 15:40  Aggiornato: 4/4/2009 15:40
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/2/2009
Da:
Inviati: 585
 Re: F for Fake: il pesce dentro il pesce
Ok Massimo, questi giochi sono molto stimolanti e mi fanno riflettere sul fatto che la gente crede a balle colossali quando in fondo la verità sta proprio li davanti ai loro occhi (vedi 9/11).

Poi c'è chi fa i patti con il diavolo (vedi attivissimo)....

Ma comunque sia "il diavolo fa le pentole ma non i coperchi"

Ribellatevi al mondo corrotto di Babilonia, emancipate la vostra razza, riconquistate la vostra terra. (Bob Marley)
Pispax
Inviato: 4/4/2009 17:19  Aggiornato: 4/4/2009 17:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: F for Fake: il pesce dentro il pesce
Lo confesso: io ho abboccato come un baccalà!


Ogni giorno si impara qualcosa di utile. A volte si impara la stessa cosa per un numero n di volte.
Tipo questi richiami a tenere sempre e comunque la mano dietro al culo quando si fa la doccia con altri maschietti.

Tutti diciamo di saperlo, ne siamo assolutamente convinti, lo diamo per scontato; poi però ogni tanto ce ne dimentichiamo e siamo pronti ad accogliere la ferale richiesta di aiuto di chi alle nostre spalle dice, con voce strozzata: "mi raccoglieresti la saponetta per favore?"


Grazie per questo richiamo all'attenzione.

twinge
Inviato: 4/4/2009 19:58  Aggiornato: 4/4/2009 19:59
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/3/2009
Da:
Inviati: 62
 Re: F for Fake: il pesce dentro il pesce
L'immagine scelta per l'articolo è emblematica...
La famosa versione radiofonica de "La guerra dei mondi" fatta da Orson Welles per la CBS e il caos che ne derivò. Era la fine degli anni 30 e la radio era il principale mezzo di comunicazione di massa.

Citazione:
Possiamo quindi concludere che oggi è praticamente impossibile introdurre in Internet notizie false di una certa rilevanza. Ci resta solo da separare le bugie dalla verità in tutte le altre.


Nonostante quello che giustamente sottolinei non sia un compito facile, direi di godere comunque di questo piccolo grande passo in avanti.

Ciao

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