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news internazionali : Il "Piano Marchions"
Inviato da Redazione il 30/4/2009 21:50:00 (7036 letture)

Sono 60 anni che aspettiamo di vendicarci, e finalmente il momento è arrivato.

Alla fine della guerra l’Italia era in ginocchio: si presentò da noi un certo Generale Marshall, che diceva di volerci salvare. Noi firmammo con lui degli accordi, e in ginocchio siamo rimasti fin da allora.

Ma ora tocca a noi: con l’industria automobilistica americana in ginocchio, il nostro Generale Marchions, amministratore delegato della Fiat, si presenta negli Stati Uniti con la formula per poterli salvare. Se gli americani firmeranno, resteranno in ginocchio per sempre, e noi ci potremo vendicare.

Poco importa se la FIAT non ha nemmeno i soldi per campare: la Chrysler è sempre stata la passione per gli italiani (molti di noi hanno scoperto solo ieri che esiste), e quindi è comunque un ottimo investimento.

Possiamo già immaginare le autostrade italiane stracolme di mostri superpesanti spinti da enormi motori 8 cilindri con doppio compressore, ...


... che si superano felici saettando brillanti uno accanto all’altro.

Qualcuno risponde che in realtà la FIAT non metterà soldi, ma know-how. Benissimo, rispondiamo: vorrà dire che insegneremo agli americani come fare a ingoiare quantità illimitate di denaro pubblico alle spalle del contribuente, mentre i suoi dipendenti conosceranno le delizie della integration cash, che non sono “soldi integrativi”, ma la cassa integrazione. Noi in quel settore di know-how ne abbiamo da vendere.

Qualcuno risponde che il nostro know-how consiste nel portare in America i nostri piccoli motori e i telai delle utilitarie. Benissimo, rispondiamo: vorrà dire che in pochi mesi riusciremo a conquistare un mercato che rimane ancora un sogno per i colossi tedeschi e giapponesi, che ci stanno provando solo da trent’anni. Ma loro ci hanno provato in un periodo di florida espansione economica, mentre noi siamo più astuti e abbiamo aspettato la peggiore crisi del secolo per gettarci nell’avventura.

D’altronde, in che direzione vada il futuro ormai è chiaro: mentre in Italia fra qualche anno le nostre autostrade saranno completamente intasate da automobili lunghe 8 metri e larghe 3, in America faranno la fila per comprare la FIAT “Pocket”, un due porte bicilindrico senza bagagliaio (tanto gli americani non ci sono abituati) che ti puoi mettere direttamente in tasca.

Fregheremo così anche i giapponesi, che da anni ormai tentano inutilmente di introdurre in America il concetto di “automobile pratica”.

Qualche malizioso ha voluto insinuare che in realtà l’accordo con Chrysler sia soltanto l’ennesima fregatura per il contribuente, ma sono solo cattiverie messe in giro da una certa stampa di sinistra. Certo, è vero che la Chrysler deve ristrutturarsi e presentare una nuova linea di automobili “aggiornate”, prima di avere accesso ai sei miliardi di dollari che Obama le ha promesso, ed è anche vero che l’accordo con la FIAT le permetterà di evitare il fallimento immediato, dandole così la possibilità di arrivare a quel traguardo. Ma sospettare che quei sei miliardi di dollari spariranno nel nulla, dopo essere entrati nelle casse di FIAT-Chrysler, è soltanto una perfida malizia senza fondamento.

Naturalmente – ha detto Marchionne – la FIAT abbandonerà l’accordo se i sindacati non accetteranno un rigorosa politica di riduzione dei costi. Se non fotti anche il lavoratore, infatti, non c’è gusto a salvare gli amici.

Massimo Mazzucco

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
LoneWolf58
Inviato: 30/4/2009 22:51  Aggiornato: 30/4/2009 22:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Il "Piano Marchions"
Citazione:
Poco importa se la FIAT non ha nemmeno i soldi per campare: la Chrysler è sempre stata la passione per gli italiani (molti di noi hanno scoperto solo ieri che esiste), e quindi è comunque un ottimo investimento.

Possiamo già immaginare le autostrade italiane stracolme di mostri superpesanti spinti da enormi motori 8 cilindri con doppio compressore, ...


Smart ForTwo Daimler-Chrysler
Non è che sia poi un macchinone ed ha solo un tre cilindri

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Redazione
Inviato: 30/4/2009 23:03  Aggiornato: 30/4/2009 23:11
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il "Piano Marchions"
In America non ne vendono una di Smart, o di microutilitarie come quella.

E' la loro filosofia dell'automobile che va cambiata, prima di cambiare i modelli.

(La Smart inoltre non è della Mercedes?)

masmarupor
Inviato: 1/5/2009 0:43  Aggiornato: 1/5/2009 0:43
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/1/2006
Da: treviso
Inviati: 64
 Re: Il "Piano Marchions"
mah...
rinunceranno a tutto, ma non al superfluo!
penso andrà così

ci sono persone che sanno tutto...
e purtoppo e tutto quello he sanno!!!
O.Wilde
masmarupor.blogspot
Lezik85
Inviato: 1/5/2009 0:53  Aggiornato: 1/5/2009 0:53
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/4/2009
Da: Freedonia
Inviati: 1463
 Re: Il "Piano Marchions"
Si bè noi siamo quelli che fanno affari qundo di affari non ce ne sono. E' come se la persona che non c'ha mai cagato nella vita ci viene a trovare perchè, al verde ormai, sà che abbiamo un gruzzoletto da parte e gli possiamo fare comodo. Siamo lo Stato dell'usa e getta (vedesi anche accordo con la Francia per il nucleare). Sapete è difficile genoflettersi così prontamente di fronte ad ogni richiesta, ma anche questo fa parte del nostro know-how. Come diceva anche un saggio liberiano " E' tutto un magna magna"

Red_Knight
Inviato: 1/5/2009 3:21  Aggiornato: 1/5/2009 3:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: Il "Piano Marchions"
Ma in America com'è vista questa cosa? Gli americani avevano mai sentito nominare la FIAT prima di questi ultimi giorni? A livello patriottico com'è sentita la "svendita", sempre che sia sentita?

kataclisma
Inviato: 1/5/2009 3:52  Aggiornato: 1/5/2009 3:52
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/12/2008
Da:
Inviati: 325
 Re: Il "Piano Marchions"
Beh non lo so...io aspetterei per tirare conclusioni così pessimistiche e definitive.

Il mercato dell'auto sta cercando di espandersi un po' dappertutto spingendo su motori di piccola cilindrata con bassi consumi e basse emissioni, e macchine quindi più piccole ed economiche.

E questo dipende oltre che dalla crisi economica anche dall'aumentare del prezzo del petrolio che non penso si arresterà o tornerà ai prezzi popolari.
Le novità in questo piano Marchionne rispetto ai tentativi di colonizzazione del mercato americano dell'auto, sono a mio parere non trascurabili.

Per la prima volta dal dopoguerra anche gli USA sono investiti da una crisi economica profonda, anche per loro il prezzo delle auto e dei combustibili comincia a diventare qualcosa a cui fare caso.
Inoltre si sa che gli americani sono nazionalisti e accetteranno molto più facilmente macchine diverse dal solito ma almeno col marchio americano.
Mettiamoci anche un certo vento ecologista che sta investendo il mondo ma pare principalmente gli stati uniti...a me non sembra una scommessa persa in partenza...poi chissà.

E' preferibile essere ottimisti e avere torto, piuttosto che pessimisti e aver ragione.
Einstein
Scanf
Inviato: 1/5/2009 4:11  Aggiornato: 1/5/2009 4:11
So tutto
Iscritto: 13/2/2009
Da:
Inviati: 30
 Re: Il "Piano Marchions"
Basta con queste macchine a petrolio il cui settore è in crisi da 10 anni,

bisogna cambiare, aprire il mercato ad altri tipi di autovetture meno

ingombranti e meno inquinanti. Creare nuove imprese, c'era lo

stabilimento della Eolo e l' hanno chiuso mettendo in cassa integrazione i

lavoratori, è così che la politica italiana pensa di uscire dalla crisi?

Che tra l'altro è iniziata da anni!

Quello che rimane della Eolo http://arengario.net/poli/poli219.html

Video impresa a Nizza http://it.euronews.net/2009/03/17/la-macchina-del-futuro-l-auto-ad-aria-compressa/

Entro fino giugno 2009 a Nizza dovrebbero iniziare a girare i primi modelli
http://www.tg0.it/doc.php?foglio=2&doc=1232

Anche se da domani tutte le macchine andassero ad aria rimarrebbe comunque il problema del traffico, ma almeno il tasso di inquinamento sarebbe dello 0%.

Sono proprio curioso di vedere questa nuova Fiat cosà porterà sul mercato per non rischiare l'ennesimo flop!

ytte12
Inviato: 1/5/2009 10:04  Aggiornato: 1/5/2009 10:04
So tutto
Iscritto: 23/1/2006
Da:
Inviati: 7
 Re: Il "Piano Marchions"
Autore: Red_Knight Inviato: 1/5/2009 3:21:50

Ma in America com'è vista questa cosa? Gli americani avevano mai sentito nominare la FIAT prima di questi ultimi giorni?

In America conoscono già la Fiat:

F.I.A.T.: Fit it again, Tom, ovvero: Ripara ancora una volta la mia macchina,Tom,... si è rotta di nuovo, è fragile, è scadente, non vale niente...

LoneWolf58
Inviato: 1/5/2009 10:21  Aggiornato: 1/5/2009 10:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Il "Piano Marchions"

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
hendrix
Inviato: 1/5/2009 10:30  Aggiornato: 1/5/2009 10:35
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/9/2006
Da:
Inviati: 1048
 Re: Il "Piano Marchions"
Personalmente non capisco che cazzo ci sia da festeggiare in questo accordo Fiat-Chrysler, dal momento che la condizione necessaria per farlo era una "significativa" riduzione del costo del lavoro e con il consenso dei sindacati, americani e canadesi.
E oggi è pure il 1° maggio...
Cazzo si festeggia???
Che 30.000 operai americani hanno il posto di lavoro ma pagato meno???
E gli operai Fiat di casa nostra in quasi perenne cassa integrazione???


rekit
Inviato: 1/5/2009 10:33  Aggiornato: 1/5/2009 10:33
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Il "Piano Marchions"
cit:
E questo dipende oltre che dalla crisi economica anche dall'aumentare del prezzo del petrolio che non penso si arresterà o tornerà ai prezzi popolari.
.............
veramente nell'ultimo anno il preezzo del petrolio e' sceso da 150 dollari al barile fino agli attuali 50/60 dollari.



cit:
F.I.A.T.: Fit it again, Tom, ovvero: Ripara ancora una volta la mia macchina,Tom,... si è rotta di nuovo, è fragile, è scadente, non vale niente...
....................
in realta' dicono Fix it again, Tony.......ma il senso resta lo stesso.



per il resto sono completamente daccordo con l'articolo di Massimo, gli Usa stanno con le pezze al culo tanto da dovere attaccarsi a compagnie come la Fiat con modalita' quantomeno poco chiare (bancarotta chirurgica temporanea!?!?!).
Alla fine credo che a risanare sia Fiat che Chrisler saranno gli stessi che stanno risanando l'Alitalia.......indovinate un po di chi sto parlando?
Nel fratempo il servizio su marchionne fatto ieri sera al TG1 sembrava uno di quelli che ogni tanto Vespa fa a porta a porta su Padre Pio, mancava solo che dicessero che e' capace di camminare sull'acqua ed era completo.

hendrix
Inviato: 1/5/2009 10:49  Aggiornato: 1/5/2009 10:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/9/2006
Da:
Inviati: 1048
 Re: Il "Piano Marchions"

fefochip
Inviato: 1/5/2009 11:03  Aggiornato: 1/5/2009 11:03
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Il "Piano Marchions"
Citazione:
(La Smart inoltre non è della Mercedes?)


si però credo ci siano degli accordi sottobanco ....
quando stavo all'università vidi nella facolta di ingegneria a san pietro in vincoli(la sede del triennio di ingegneria per roma ) per la prima volta un progetto di quella macchina.

vi potete immaginare lo stupore visto che non esisteva nulla del genere e seppi che il proggetto era tutto italiano .....non mi sarei mai immaginato ovviamente che quella piccola macchinetta avrebbe fatto un successo cosi enorme .

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
mangog
Inviato: 1/5/2009 11:34  Aggiornato: 1/5/2009 11:35
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: Il "Piano Marchions"
Citazione:

Qualcuno risponde che in realtà la FIAT non metterà soldi, ma know-how. Benissimo, rispondiamo: vorrà dire che insegneremo agli americani come fare a ingoiare quantità illimitate di denaro pubblico alle spalle del contribuente, mentre i suoi dipendenti conosceranno le delizie della integration cash, che non sono “soldi integrativi”, ma la cassa integrazione. Noi in quel settore di know-how ne abbiamo da vendere.


Questa potevi risparmiarla.... la FIAT il know-how c'è lo ha certamente.
Che dopo la Fiat usi la cassa integrazione come pare e piace e faccia pagare il conto agli Italiani è un altro paio di maniche, ma lo gli accordi sotto e sopra banco presi con i sindacati non bisognerebbe mai dimenticarli.
Dal punto di vista del KNOW-HOW la FIAT non è seconda a nessuno, solo il nome FERRARI non dice niente ?
La sua Comau ( famosa anche per i robot ) ha costruito linee di produzione a trasferta per quasi tutti i concorrenti della FIAT. La FIAT stessa vende i motori diesel a molte altre case automobilistiche.
La tecnologia automobilistica non è il finestrino elettrico o il satellitare ( e' solo una applicazione ) o una carozzeria con 10 strati di vernice, ma e' concentrata soprattutto nel motore.
Certamente le case giapponesi oggi costruiscono le auto pù affidabili ma la tecnologia e' cosa diversa dal collaudo dei componenti , che alla FIAT per motivi di costo, ripeto di costo, non sono esasperati come in Giappone ( il cui debito pubblico e' 2 volte il PIL ).

dibba2
Inviato: 1/5/2009 11:48  Aggiornato: 1/5/2009 11:48
So tutto
Iscritto: 1/5/2009
Da:
Inviati: 1
 Re: Il "Piano Marchions"
Questo piano è solo sicuramente un modo per non far morire le due case automobilistiche mentre è ora che pensino veramente ad una ristrutturazione del pacchetto auto creando un mercato su macchine ecologiche o vere utilitarie altrimenti molti incentivi non serviranno a nulla . Il moldo stà cambiando è si dovranno adeguare anche loro

Pyter
Inviato: 1/5/2009 12:08  Aggiornato: 1/5/2009 12:08
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Il "Piano Marchions"
CHE STRANO MARCHIONS


"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Mande
Inviato: 1/5/2009 12:18  Aggiornato: 1/5/2009 12:22
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: Il "Piano Marchions"
Si può tranquillamente chiamarlo "Piano Marchions" ma ovviamente Marchionne ne è il puro esecutore e non l'ideatore al pari del piano Marshall quando non fu certo quest'ultimo a prestare il denaro all'Europa.

Guardando dietro le quinte si vede chiaramente un accordo Obama-Elkann. La Chrysler non ha alcun bisogno di regalare il 35% delle sue azioni alla Fiat per un fantomatico "know how" su dei motori termici. Le sarebbe stato più semplice chiedere agli ingegneri che già possiede di progettare propulsori a 4 cilindri e mille cc. In fondo la tecnologia dei motori termici è così conosciuta e collaudata che persino uno studente sarebbe in grado di eseguire il compitino.
Cedere il 35% dell'azienda in cambio di semplice "know how" appare ridicolo.

Ma che interesse ha Obama nel favorire così marcatamente un'azienda straniera e regalarle una quota capitale Chrysler che entro il 2013 potrebbe diventare di maggioranza grazie ad una opzione put già contrattata?

Perché mai Obama ha fissato una data di scadenza perentoria minacciando il ricorso al chapter 11 (fallimento) togliendo così di fatto ogni margine di manovra ai sindacati e costringendo i lavoratori a subire passivamente l'accordo?

Perché grazie alla minaccia di Obama non va dimenticato che i lavoratori hanno ceduto moltissimo. Oltre al decurtamento della paga oraria hanno convertito gran parte se non tutto il loro fondo pensione in azioni Chrysler esponendosi ai più gravi rischi ed hanno addirittura accettato di non scioperare per cinque anni accada quel che accada. Grazie all'intervento di Obama democrazia e diritti sul lavoro sono ritornati indietro di cento anni.

Ma la domanda di fondo resta sempre e comunque perché Obama abbia complottato assieme ad Elkann per poter regalare Chrysler a Fiat. Quale caso fortuito avrà mai fatto incontrare questi due personaggi?

A voler ricordare bene in effetti Obama ed Elkann hanno avuto modo di conoscersi recentemente ad una riunione di filantropi nota come bilderberg giusto pochi mesi prima della elezione di Obama a presidente.

Un complottista potrebbe pure insinuare che gli accordi per la svendita di Chrysler siano cominciati proprio in quella data. Sarà infatti un caso ma i primi "rumors" rispetto allo scambio azioni con "know how" risalgono all'estate 2008. Ma come sempre probabilmente è solo una delle tante coincidenze della quale si rischia di cadere vittima quando "si pensa male".

kataclisma
Inviato: 1/5/2009 14:07  Aggiornato: 1/5/2009 14:11
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/12/2008
Da:
Inviati: 325
 Re: Il "Piano Marchions"
Rekit :Citazione:
veramente nell'ultimo anno il preezzo del petrolio e' sceso da 150 dollari al barile fino agli attuali 50/60 dollari.

Infatti mi stavo riferendo ai 50/60 dollari con il "non si abbasserà", e se proprio devo dirla tutta, per quanto anche per me sia pesante il prezzo dei carburanti, bisogna dire che il prezzo del petrolio in realtà è bassino.
Un barile è 158,987294928 litri, a 50 dollari sarebbero circa 30 centesimi a litro, meno o molto simile al prezzo dell'acqua imbottigliata, e l'acqua per quanto sia un bene "delicato e "sensibile" è una risorsa rinnovabile e infinita, se non distruggiamo il pianeta, a differenza dl petrolio, e tralaltro i costi di "estrazione" sono mediamente molto diversi per acqua e petrolio, no?
Se poi ritieni che è un prezzo popolare, ricorda solo che è circa il doppio di quanto la pagavamo quando sono arrivati i rincari, e se per noi l'aumento è stato "contenuto" grazie al grosso rafforzamento dell' euro sul dollaro, per loro è proprio il doppio, e credo sia normale che un occhio ai consumi comincino a darlo, per noi i carburanti non sono mai stati quasi gratis.
E poi, peack oil no, peak oil sì, il petrolio è una risorsa esaurible, non sarà destinato a scendere il prezzo, sul lungo periodo, oscillazioni sono irrilevanti.

Cmq anche le altre considerazioni le trovate campate in aria come questa?

E' preferibile essere ottimisti e avere torto, piuttosto che pessimisti e aver ragione.
Einstein
alberto78
Inviato: 1/5/2009 14:15  Aggiornato: 1/5/2009 14:15
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/11/2007
Da: miLano
Inviati: 81
 Re: Il "Piano Marchions"

Design made in italy

"Non credere a niente o credere a tutto, sono qualità estreme che non valgono nulla." P. Bayle
Freeman
Inviato: 1/5/2009 15:24  Aggiornato: 1/5/2009 15:24
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 31/7/2006
Da: NiggahCity
Inviati: 2092
 Re: Il "Piano Marchions"
Trovo il commento di Mande davvero interessante e degno di approfondimento.
Se qualcuno ha documenti disponibili sull'asse Obama-Elkann potrebbe contribuire e linkarli qui.

Tra le tante "stranezze", appare stranissimo, poi, che Obama abbia deciso di "punire" i lavoratori, costringendoli ad accettare condizioni vergognose: i più incolpevoli in questo disastro costruito a tavolino.

"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Mande
Inviato: 1/5/2009 16:02  Aggiornato: 1/5/2009 16:02
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: Il "Piano Marchions"
Freeman
Citazione:

Se qualcuno ha documenti disponibili sull'asse Obama-Elkann potrebbe contribuire e linkarli qui.

Non so se è corretto parlare di vero e proprio asse a due. Mi sono limitato a ricordare che sicuramente un incontro tra Elkann-Obama c'è stato a giugno 2008 in Virginia dove si è tenuto il meeting bilderberg.

Nella lista ufficiale appare ITA Elkann, John Vice Chairman, Fiat S.p.A.
http://www.disinformazione.it/bilderberg2008.htm
Ed in maniera non ufficiale i giornalisti hanno scoperto che all'incontro hanno partecipato sia Hillary che Obama e le rispettive segreterie non hanno potuto negare.
http://www.prisonplanet.com/articles/june2008/060608_hillary_obama.htm

Che vincesse la Clinton o Barack Obama probabilmente nulla sarebbe cambiato o forse Obama ha approfittato dell'incontro per prodigarsi in varie promesse verso molti membri per ottenere i loro favori?

Sia quel che sia ad agosto 2008 cominciano le prime indiscrezioni di un possibile accordo con le puntuali smentite.
http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-624350/fiat-chrysler-contatti-informali/

sigmatau
Inviato: 1/5/2009 19:33  Aggiornato: 1/5/2009 19:33
Mi sento vacillare
Iscritto: 18/9/2007
Da: Provincia di Piacenza
Inviati: 705
 Re: Il "Piano Marchions"
Parlare di un 'patto di ferro' sottoscritto tra il presidente degli Stati Uniti e il vice presidente di una casa automobilistica giudicata fino ad ieri di 'secondo piano' e per di più 'in affanno' dal punto di vista finanziario mi pare sinceramente 'ipotesi un poco azzardata'. E' pur vero tuttavia che se Obama ha in pratica imposto questo accordo [pena la non concessione di aiuti governativi con conseguente sicura chiusura della Chrysler...] è lecito pensare che abbia scelto [cosa che non mi stanco mai di ripetere...] il 'male minore'... o almeno quello da lui giudicato tale...

E' certo comunque che molti 'retroscena' di questa operazione che possono giurificare le scelte fatte sono probabilmente noti ad una ristrettissima cerchia di persone... quelle che in pratica decidono anche il tempo che farà domani ... mai come ora 'chi vivrà vedrà' ...

saluti!...

... chè perder tempo a chi più sa più spiace... Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio, III, 78

… men of few words are the best men… William Shakespeare King Henry V
Mande
Inviato: 1/5/2009 20:27  Aggiornato: 1/5/2009 20:27
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: Il "Piano Marchions"
sigmatau
Citazione:

Parlare di un 'patto di ferro' sottoscritto tra il presidente degli Stati Uniti e il vice presidente di una casa automobilistica giudicata fino ad ieri di 'secondo piano' e per di più 'in affanno' dal punto di vista finanziario mi pare sinceramente 'ipotesi un poco azzardata'.

Forse dovresti ripassare un attimino quelle che sono le informazioni che si posseggono sul gruppo bilderberg.
Vorrei farti notare che la partecipazione al bilderberg è estesa a persone di serie A ed alcune persone di serie B. La serie A sono i membri ufficiali quale John Elkann che ha ricevuto in eredità la sua rappresentanza da Gianni ed Umberto Agnelli. Agnelli che sono stati fondatori (assieme ad altri) del gruppo e soci a vita come lo è ora il loro erede. Poi ci sono invitati di serie B quali ad esempio nel 2008 Obama ma anche Tremonti od altri che vengono invitati casualmente a delle singole riunioni perché... perché...
Perché probabilmente hanno qualcosa da offrire al gruppo.

Se col tuo intervento volevi definire Obama il pezzo grosso ed Elkann quello con le "pezze al culo" ti invito ad informarti meglio. Scopriresti probabilmente che alcune certezze su chi comanda veramente è meglio non averle. I presidenti passano ma le dinastie restano anche se a volte cambiano cognome.

Buon viaggio ed approfondimento.

Freeman
Inviato: 1/5/2009 20:53  Aggiornato: 1/5/2009 20:54
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 31/7/2006
Da: NiggahCity
Inviati: 2092
 Re: Il "Piano Marchions"
A proposito di Obama, forse c'entra poco, ma mi hanno appena segnalato un lungo video di Alex Jones che lo riguarda:
http://www.youtube.com/watch?v=36siys9crfI

Non so se sia stato già segnalato qui.
Premetto che finora ho visto solo la prima parte (di dodici!), mi sembra però interessante.

"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Infettato
Inviato: 1/5/2009 21:25  Aggiornato: 1/5/2009 21:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/11/2006
Da: Roma
Inviati: 1499
 Re: Il "Piano Marchions"
E' stato segnalato qui.

Sono arrivato al settimo video, direi che è uno dei punti nevralgici che riguarda tutti noi.

Che ci fosse qualcosa sotto anzi dietro, lo davo per scontato prima di questo articolo, alcuni incontri privati stanno diventando pubblici, ma al di la di questo credo che solo il tempo ci potrà dare le risposte.

Infettato dal morbo di Ashcroft
---------------------------------------------
Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
Utente73
Inviato: 1/5/2009 21:45  Aggiornato: 1/5/2009 21:45
So tutto
Iscritto: 7/4/2009
Da:
Inviati: 10
 Re: Il "Piano Marchions"
Ha ragione mazzucco, impossibile vendere agli americani macchine piccole, magari al prezzo delle grandi (perche' la fiat di solito non regala niente), specie quando ci sono le varie toyota-nissan-honda-hyundai ecc ecc che continueranno a vendertele lo stesso, magari con lo sconto.

Anzi, ringrazieranno!

La verita' e' che -seppur con certi eccessi- la normalita' sta in usa, non in italia.

Le macchine piccole, come le case piccole, gli spazi piccoli le possibilita' piccole le tette piccole.... ......sono roba da pidocchiosi.

Il problema ce l'abbiamo noi italiani che siamo costretti a vivere in un paese palesemente sovrappopolato, con spazi molto limitati, case picciiiiine.... stipendi ancora piu' picciiiiiiiiiiiiiiiiiini..... con liberta' picciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiine..... ma tasse GRANDISSIME.

E di questa politica fanno anche parte i prezzi della benzina a 3-4 volte il valore di mercato e auto-catorci che sembrano la 313 di paperino venduti al doppio del loro valore.

Se in america c'e' un prezzo equo della benzina, delle auto, delle relative tasse, e ci sono ampii spazi dove poter vivere e scorrazzare.....

....Sono certamente LORO dalla parte del giusto, non noi.

Quindi e' del tutto ridicolo pensare di poter fregare questa gente con le automobiline fiat come si fregano i poveri italioti. Quelli sono abituati troppo bene.

Quindi e' ovvio che sotto ci debba essere ben altro. Chissa' cosa.

Del resto non credo che ne' chrysler, ne' nessun altro produttore decente di auto al mondo, abbia bisogno del "kow-how" di fiat. Ma fatemi il piacere...

Ed e' anche ovvio che se 'o-barman avesse voluto avrebbe potuto salvare GM & chrysler come e quando voleva, senza far saltare neanche un posto di lavoro.

Le cifre in gioco qui -infatti- sono semplicemente RIDICOLE se paragonate ai VAGONI di dollari buttati via GRATIS per "salvare le banche".

Si parla infatti di qualche decine di miliardi di dollari per salvare GM & chrysler messe insieme (e con esse tutto l'indotto) contro UN TRILIONE E MEZZO gia' speso per le banche...

Redazione
Inviato: 1/5/2009 22:14  Aggiornato: 1/5/2009 22:15
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il "Piano Marchions"
Qualcuno aveva chiesto cosa si dice da queste parti dell'intervento della Fiat.

"Si dice" quello che i giornalisti sono chiamati a dire, e cioè "state tranquilli, non ci sarà nessun fallimento, non correte a vendere le vostre azioni della Chrysler perchè i geniali italiani ci salveranno, con le loro macchinette astute che nessuno di noi aveva mai pensato di progettare".

Traduzione: state fermi perchè non abbiamo ancora finito di farvi la rettifica al tubo di scappamento.

Pispax
Inviato: 1/5/2009 22:42  Aggiornato: 1/5/2009 22:46
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: Il "Piano Marchions"
@mangog

Citazione:
Che dopo la Fiat usi la cassa integrazione come pare e piace e faccia pagare il conto agli Italiani è un altro paio di maniche, ma lo gli accordi sotto e sopra banco presi con i sindacati non bisognerebbe mai dimenticarli.


ACCORDI????
QUALI accordi?
A parte che negli anni del dopoguerra la FIAT s'era organizzata il suo comodo sindacato interno (corrompendo svariati funzionari della CISL. A metà degli anni '50 la segreteria nazionale se ne accorse e ci furono oltre 2.000 espulsioni dal sindacato. Questi poi confluirono nella CISAL, sindacato che continua a far danni soprattutto in fiat) dopo la marcia dei quarantamila di Romiti e Arisio per circa venti anni in FIAT non ci sono state relazioni sindacali significative.
Sono più o meno riprese MOLTO timidamente con l'apertura dello stabilimento di Melfi.
Dire che la FIAT sia o sia mai stata qualcosa di più che infame nel livello delle ralazioni industriali è una grande sciocchezza.





@Mande
Citazione:
Ma che interesse ha Obama nel favorire così marcatamente un'azienda straniera e regalarle una quota capitale Chrysler che entro il 2013 potrebbe diventare di maggioranza grazie ad una opzione put già contrattata?

Chissà se ora regalerà una Cinquecento alla moglie!



Citazione:
Perché grazie alla minaccia di Obama non va dimenticato che i lavoratori hanno ceduto moltissimo. Oltre al decurtamento della paga oraria hanno convertito gran parte se non tutto il loro fondo pensione in azioni Chrysler esponendosi ai più gravi rischi ed hanno addirittura accettato di non scioperare per cinque anni accada quel che accada. Grazie all'intervento di Obama democrazia e diritti sul lavoro sono ritornati indietro di cento anni.


Questo è verissimo, e forse in parte falso.

1) Non sono stati solo i lavoratori a rimetterci. Quando si procede al "risanamento" (notate bene le virgolette, si?) di un'azienda si taglia da per tutto. Anche i creditori si sono visti offrire 30 centesimi per ogni dollaro di credito. Chiaro che le banche hanno accettato tutte, tanto avevano già abbondantemente munto da altri rubinetti. I fondi no, e infatti si sta preparando una soluzione (a come dicono i giornali) particolarmente punitiva per i fondi d'investimento. Non ho chiaro se anche ai fornitori è stata posta la stessa scelta ma immagino di si.
Spero vengano rese pubbliche negli anni a venire le retribuzioni dei manager, giusto per vedere se hanno tagliato anche là. Secondo me si, perché un'occasione del genere non gli capiterà più.
Ma non voglio essere vittima di un insano ottimismo.


2) cercando di informarmi ho trovato queste righe in questo articolo:
Citazione:
Non c'è da stupirsi, dopo che a fine novembre Rick Wagoner, Alan Mulally e Bob Nardelli, sono andati a Washington a chiedere aiuto al contribuente con il cappello in mano ma volando sui loro jet privati. Un gesto di arroganza fuori dal tempo, che non ha certo accresciuto la loro popolarità. Un'arroganza dei manager che andava di pari passo con quella dei sindacati, arroccati in difesa di privilegi vecchi di decenni che rendevano impossibile competere con i giapponesi.

Scava scava però non sono riuscito a trovare da nessuna parte quali fossero questi privilegi "vecchi di decenni".
Qualcuno ne sa qualcosa? Magari una copia dell'accordo firmato è su internet, ma non sono capace di trovarla.

Curiosa la naturalezza del Sole 24ore con la quale rivendica il fatto che sia assolutamente corretto che con il passar del tempo il "progresso" implichi un livellamento sul basso dei salari e dei diritti. E io che credevo dovesse succedere il contrario, pensa te.


3) A mio avviso, e conoscendo un po' i miei polli, quella clausola del divieto di sciopero per tutti quegli anni (alla TV dicevano addirittura sei) non è la richiesta di una pax sindacale.
E' la pretesa di una manleva.
Se ho capito bene la FIAT in pratica ai sindacati ha detto una roba di questo genere.:
"per 5 anni faccio quel che cazzo mi pare. Sicurezza, fumi tossici, pressioni individuali, situazioni difficili in fabbrica non sono e non debbono essere un problema. Gli orari li cambio a mia assoluta discrezione, la stabilità del lavoro che potevate aver avuto grazie a vecchie leggi e a vecchi accordi ve la scordate. L'unica cosa che dovete fare voi è di non essere d'intralcio".

O meglio, forse non l'ha detto, ma è quello che farà.
Dopo il Lingotto, sbarca in America proprio il modello organizzativo di Melfi.
Chi l'avrebbe mai detto?

Redazione
Inviato: 1/5/2009 22:56  Aggiornato: 1/5/2009 22:56
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il "Piano Marchions"
"Chi l'avrebbe mai detto?"

Agnelli è morto, ma Kissinger è ancora vivo.

blu23
Inviato: 2/5/2009 1:10  Aggiornato: 2/5/2009 1:10
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/2/2009
Da:
Inviati: 585
 Re: Il "Piano Marchions"
Nei rumors della vicenda Chrysler-Fiat mi è parso di capire che più che alla vendita della 500 negli stati uniti la Fiat punti ad un affare ben più grosso ed immediato.
Tramite i gli accordi presi ora la Fiat può prender parte alle aste per le commesse militati americane. Ora da quanto ho capito lo U.S. Army sarebbe interessato a sostituire una cosetta come 150000 Humvee, oramai inadatti alle guerre da loro inventate in quanto privi di protezione nei confronti degli IED.
Fiat tramite Iveco punterebbe a questa super commessa con LVM Lince, peraltro già venduto con successo in molti paesi europeri. Il Lince garantisce una estrema resistenza a qualsiasi tipo di esplosione e una buona protezione contro granate e proiettili...
Per iniziare a vender 500 tempo... piazzare immediatamente 150000 Lince sarebbe un ottimo antipasto per il Gen. Marchions.

Qualcuno di voi sa qualcosa di più???

Articolo su vendita Lince

http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/l-iveco-di-bolzano-fornira-il-governo-austriaco/2057470

Ribellatevi al mondo corrotto di Babilonia, emancipate la vostra razza, riconquistate la vostra terra. (Bob Marley)
mangog
Inviato: 2/5/2009 8:17  Aggiornato: 2/5/2009 9:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: Il "Piano Marchions"
Citazione:

@mangog

Citazione:
Che dopo la Fiat usi la cassa integrazione come pare e piace e faccia pagare il conto agli Italiani è un altro paio di maniche, ma lo gli accordi sotto e sopra banco presi con i sindacati non bisognerebbe mai dimenticarli.


ACCORDI????
QUALI accordi?
A parte che negli anni del dopoguerra la FIAT s'era organizzata il suo comodo sindacato interno (corrompendo svariati funzionari della CISL. A metà degli anni '50 la segreteria nazionale se ne accorse e ci furono oltre 2.000 espulsioni dal sindacato. Questi poi confluirono nella CISAL, sindacato che continua a far danni soprattutto in fiat) dopo la marcia dei quarantamila di Romiti e Arisio per circa venti anni in FIAT non ci sono state relazioni sindacali significative.



Non ci sono state relazioni sindacali significative sotto e sopra banco ? Con 950 euro di stipendio medio dell'operaio FIAT ( al nord al sud ancora meno ) del 2009 ? Ma andiamo...
Contento l'operaio FIAT.... che ancora va ad ascoltare il sindacalista di turno che proclama uno sciopero per un aumento in piu' o in meno di 15 euro sul contratto dei metalmeccanici. COMPLIMENTI AI SINDACALISTI.. hanno scritto con gli industrali un librone di 200 pagine ed il risultato sono stipendi da 950 euro.
In USA i sindacati degli operai di Detroi sono riusciti ad ottenere almeno paghe decenti per molti anni. In Italia ?...
Il sindacato USA è una cosa seria per certi versi rispetto al teatrino della triplice ( dove Epifani spende in 2 notti piu' di uno stipendio medio FIAT solo per dormire e dove Cofferati viene denunciato per comportamento antisindacale volendo far pagare anche a chi non sciopera il conto del mancato guadagno ). Gli scioperi non sono a macchia, a pioggia, sono scioperi ad oltranza e vedono coinvolti tutti i dipendenti, come un famoso sciopero alla UPS ( o altra ditta di trasporti se ricordo male..)
La giornata di 8 ore e molte altre cosette, che sembrano arrivare per qualcuno dalla RUSSIA STALINISTA ( negli anni 50 e 60 in Emilia e Toscana esistevano persone che avevano la foto di Stalin sul comodino ), sono invece conquiste USA.
D'altronde uno se doveva, e deve emigrare, non andava in RUSSIA ( neanche quella di adesso ) ma va ancora in USA. Strano ?



Citazione:

In fondo la tecnologia dei motori termici è così conosciuta e collaudata che persino uno studente sarebbe in grado di eseguire il compitino.
Cedere il 35% dell'azienda in cambio di semplice "know how" appare ridicolo.


In Italia di solito le ditte paraculo e parastatali decotte e pronte a portare i libri in tribunale ( lo stato non può fallire ma può vendere ) venivano regalate aggiungendo persino SOLDI a chiunque avesse la voglia di prendere le redini di simili baracconi. Un esempio la EX-SAIMP di Padova, esempio di paraculismo statalista, regalata con sopra un contributo a fondo perduto di 20.000.000.000 ( MILIARDI andati a chi compra gratis.. capito? ) degli anni 80 alla Salv... ( non dico il nome completo per cautela ).... l'unica impresa privata che ha accettato i soldi ed il baraccone, che ovviamente dopo 10 anni e' fallito lo stesso, solamente per appropriarsi del loro know-how.
Non sottovalutare certe cose, un conto e' studiare il motore a scoppio sui libri di scuola ed un conto è IMPIANTARE UNA FABBRICA PER COSTRUIRLO e certamente non te lo insegna nessun libro dove trovare il giusto fornitore, il giusto prezzo.. ecc ecc. Se fosse così semplice come dici tu.... l' esperienza sul campo sarebbe solamente fastidiosa vero ?
Ma perchè molti postano tanto per far sapere di essere presente al palinsesto quotidiano senza avere la più pallida idea di cosa significa una fusione, un laminatoio, una linea transfert, un robot, un banco di collaudo. Bahh

argon
Inviato: 2/5/2009 16:32  Aggiornato: 2/5/2009 16:37
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/8/2006
Da: Pordenone
Inviati: 287
 Re: Il "Piano Marchions"
Riguardo agli accordi FIAT-OPEL:

Accordi FIAT-OPEL sono già in corso da anni, per cui tutta questa menata è l'ennesimo teatrino per gli idioti che credono ai giornali e alla concorrenza nel mercato.
Ricordo che metà della nuova OPEL corsa è fatta con pezzi FIAT grande punto... a partire dal motore visto che i tedeschi fanno tanto i sapientoni su questi temi.
mi fa ridere chi ha comprato la nuova opel corsa pensato che la fiat sia merda..


Chi legge riviste di ingegneria (non 4ruote) sa che molte delle innovazioni nei motori diesel negli ultimi anni vengono da FIAT. Non so se in America si apriranno al Diesel chi lo sa?

Poi i nostri mercati sono saturi per cui inutile parlare di difesa del lavoro, quando ormai ogni economista ti dirà che inevitabilmente nei prossimi 10-15 anni in Italia non si produrrà più 1 auto.
Bisogna riconvertire, fare altro, ma nesuno sa cosa.

« La sovranità sovrannazionale di banchieri mondiali ed un’èlite intellettuale è preferibile all’autodeterminazione praticata nei secoli passati»
( David Rockefeller)
Giaki
Inviato: 2/5/2009 22:47  Aggiornato: 2/5/2009 22:47
So tutto
Iscritto: 25/6/2008
Da: Firenze
Inviati: 1
 Re: Il "Piano Marchions"
Rispondendo alla frase conclusiva di argon, mi viene da dire: dovremmo imparare a vivere di più e lavorare di meno. Le tecnologie per farlo ci sono...

So bene che è una cosa utopistica, ma la cosa brutta è che ciò non è dovuto a qualche legge fisica che non possiamo superare, ma al sistema economico mondiale, intendo l'esistenza del moneta, delle banche come sono e soprattutto dell'inflazione. (si, forse è la stessa cosa )

Pispax
Inviato: 3/5/2009 4:21  Aggiornato: 3/5/2009 4:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: Il "Piano Marchions"
@mangog

Citazione:
La giornata di 8 ore e molte altre cosette, che sembrano arrivare per qualcuno dalla RUSSIA STALINISTA ( negli anni 50 e 60 in Emilia e Toscana esistevano persone che avevano la foto di Stalin sul comodino ), sono invece conquiste USA.
D'altronde uno se doveva, e deve emigrare, non andava in RUSSIA ( neanche quella di adesso ) ma va ancora in USA. Strano ?

Non so se sia possibile, ma se riusciamo a parlare nel merito cercando di evitare gli apocalittici toni berlusconiani della retorica anticomunista (o anche qualunque altro tipo di retorica), magari riusciamo anche a capirci.
Hai visto mai che ci si renda conto che il muro di Berlino è caduto 20 anni fa..
Comunque, giusto per la cronaca, la maggior parte dei sindacati americani sono decisamente veteromarxisti.


Citazione:
Non ci sono state relazioni sindacali significative sotto e sopra banco ? Con 950 euro di stipendio medio dell'operaio FIAT ( al nord al sud ancora meno ) del 2009 ? Ma andiamo...

Secondo me "ma andiamo" è la chiusura perfetta per i discorsi marcati da pregiudizio.
Quelli fatti giusto per fare.

Non a caso la tua premessa contraddice in pieno le tue conclusioni.
Dove gli accordi sindacali si fanno le retribuzioni sono più alte. C'è una cosa che si chiama "contrattazione interna" e che porta i livelli salariali standard al di sopra del contratto nazionale.
Dove gli accordi non si fanno si resta fermi al minimo salariale.

Quando parli di 950 euro affermi con chiarezza che gli accordi sindacali interni non ci sono.
Tertium non datur.
In realtà di accordi sindacali in FIAT ce ne sono stati molti, almeno fino al 1980. Le retribuzioni della fiat dell'epoca NON erano in linea con quelle delle altre grandi aziende italiane (facendo un paragone a parità di MOL aziendale).
Erano più basse, ma comunque erano abbastanza superiori a quelle dei loro terzisti.


Citazione:
Gli scioperi non sono a macchia, a pioggia, sono scioperi ad oltranza e vedono coinvolti tutti i dipendenti, come un famoso sciopero alla UPS ( o altra ditta di trasporti se ricordo male..)

Ecco un altro fautore della Lotta Dura Senza Paura.
Così per la cronaca mi preme ricordarti che l'ultimo grande sciopero ad oltranza che è avvenuto in Italia è stata proprio l'occupazione della FIAT.
E' durata TRENTANOVE GIORNI. Ti basta?
Peccato che però è fallita.

Dopo quell'episodio il potere sindacale all'interno degli stabilimenti era di gran lunga inferiore al potere detonante di un petardo già scoppiato. Questa situazione è durata per oltre 15 anni, nei quali l'azienda ha fatto il bello e il cattivo tempo.
Minchia, la più grande azienda italiana senza sindacato!
Finalmente i "comunisti" fuori dai coglioni!
Ora lasciateci lavorare!
Vi dimostreremo NOI che senza nessun "comunista" che ci intralcia la strada possiamo fare grandi cose!

Bene, quando puoi, con calma, vai a cercarti la quantità di aiuti statali a fondo perduto che la FIAT ha incassato dal 1980 al 2006.
Li ha incassati quasi tutti perché era periodicamente a rischio fallimento.
Geniali e superpagati manager hanno investito decine di miliardi per il lancio e l'industrializzazione di prodotti di grande richiamo quali la Duna, la Palio, la Brava, l'Idea.
Dopo la Uno sono passati secoli per arrivare alla Punto, l'unico prodotto realmente di successo della FIAT dopo un periodo molto lungo. E nel settore della media cilindrata per trovare un quasi emulo della Ritmo abbiamo dovuto aspettare, per l'appunto, la Grande Punto.
Un velo pietoso sulle berline. Dopo un sobbalzo verso l'alto delle controllate Alfa Romeo e Lancia con la 164 e la Thema (astutamente fatte uscire contemporaneamente, giusto per farsi concorrenza in casa, e fatte uscire contemporaneamenta anche alla Croma), per il resto è buio profondo.
Nel frattempo la Panda tira ancora, ma non dimentichiamoci che è un progetto della fine degli anni '70.

Evviva il socialismo capitalista, quello che spartisce i profitti e collettivizza le perdite!



Citazione:
Ma perchè molti postano tanto per far sapere di essere presente al palinsesto quotidiano senza avere la più pallida idea di cosa significa una fusione, un laminatoio, una linea transfert, un robot, un banco di collaudo. Bahh

Beh, che dire.
Vista la competenza con cui parli di affari sindacali, direi che chi è senza peccato scagli la prima pietra.

Pispax
Inviato: 3/5/2009 5:16  Aggiornato: 3/5/2009 5:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: Il "Piano Marchions"
@Massimo

Citazione:
"Chi l'avrebbe mai detto?" Agnelli è morto, ma Kissinger è ancora vivo.


Beh, io in realtà mi riferivo al modello della fiat di Melfi.


Nel 1990 l'Agnellone di turno all'epoca chiamò a raccolta il governo di turno all'epoca e gli fece una proposta: invece di aprire uno stabilimento in Polonia la FIAT generosamente si sobbarcava l'onere di portare lavoro nel Povero Mezzogiorno d'Italia.
A due condizioni:
1) Lo Stato doveva finanziare direttamente o indirettamente la totalità degli oneri di costruzione, escludendo solo una parte dei macchinari. Non necessariamente gli aiuti dovevano arrivare a Melfi, bastava che comunque arrivassero al gruppo.
2) Il costo del lavoro doveva essere particolarmente basso. Visto che i moltiplicatori fiscali e previdenziali non possono essere argomento di discussione possibile questo significava semplicemente retribuzioni più basse.
3) quelle merde dei sindacati non dovevano rompere i coglioni, né per le questioni retributive né per le questioni organizzative.
(si, lo so, sono tre, non due. Ma è colpa mia se Fiat rilancia sempre?)

Il Governo (non Fiat) convocò i sindacati per esporre la questione: nessuna ingerenza da parte loro in cambio di quasi 10.000 posti di lavoro nella disastrata Basilicata. Inoltre la rinuncia a incrementare le linee produttive polacche avrebbe significato un rafforzamento della produzione italiana.
Il boccone era ghiotto e i sindacati accettarono.
Questo significò in pratica: introduzione di una sorta di salario d'ingresso per un periodo abbastanza lungo; rinuncia all'applicazione degli accordi integrativi in vigore negli altri stabilimenti; consenso a lasciare mano libera alla dirigenza nella gestione del personale.

Nel 1993 apri a Melfi Fiat SATA, con 7.000 dipendenti.
Tutto lo stabilimento e parte dei macchinari sono stati pagati da noi, anche se il proprietario è Fiat.
Citazione:
Qualcuno risponde che in realtà la FIAT non metterà soldi, ma know-how. Benissimo, rispondiamo: vorrà dire che insegneremo agli americani come fare a ingoiare quantità illimitate di denaro pubblico alle spalle del contribuente

Per l'appunto.


Poi è successo quello che è successo.

Fiat ha comunque investito sostanziosamente in Polonia, i dipendenti di SATA per molti anni hanno avuto uno stipendio uguale al minimissimo sindacale, i quadri Fiat hanno interpretato il "consenso" ad applicare modelli organizzativi diversi per l'appunto come una manleva e hanno iniziato a fare quello che cazzo gli pareva.
Per esempio Fiat aumentò di quasi il 20% la richiesta di produttività inviduale, sostituendo al già duro TMC (un sistema di metrica del lavoro) il nuovo TMC2 - che diminuiva i tempi elementari di circa il 20%.
Mentre il TMC, pur essendo un meccanismo di calcolo dei tempi già duro e abbastanza difficile da rispettare aveva una seria letteratura a sostegno, con tanto di dimostrazioni matematiche delle formule che portavano a stabilire i tempi di lavorazione, il TMC2 se ne sbatteva della teoria riconducendo tutto a un assioma di partenza: se a Torino per montare un cruscotto occorre un'ora, te devi farcela in 49 minuti. Stop.
(Non a caso l'aumento fu del 20%. Se i tuoi ritmi produttivi scendono sotto la soglia dell'80% dei tempi standard di riferimento in vigore nell'azienda sei passibile di licenziamento per scarsa produttività).

Un'altra interpretazione tipica di questa "pax sindacale" è stata una gestione di tipo personalistico e quasi dittatoriale di molti reparti.
So di persone(*) che a "titolo punitivo" sono state tolte dal normale ciclo di turnazione e comandate per mesi a fare esclusivamente il turno notturno, il peggiore.


In America si sta verificando più o meno la stessa situazione:

1) DOPPIO aiuto statale (oltre ai 6 mld. di dollari di graziosa dote Fiat entra in Chrysler per il 20% "aggratis");
2) intervento in una situazione disastrata di fronte alla quale nessuno può neppure pensare di mettersi di traverso;
3) richiesta (anche stavolta forse sarebbe meglio parlare di estorsione) di una lunghissima "pax sindacale".

Vista la storia di Melfi, direi che il futuro di parte di Detroit è già stato scritto.




EDIT:
(*) fonte non documentabile. Come direbbe qualcuno, "me l'ha detto mio cuggino".
In ogni caso le persone che mi hanno raccontato quegli episodi non avevano nessuno stimolo a esagerare le situazioni. Anzi: in realtà le stavano minimizzando.

skablast
Inviato: 3/5/2009 15:17  Aggiornato: 3/5/2009 15:17
So tutto
Iscritto: 4/9/2006
Da:
Inviati: 11
 Re: Il "Piano Marchions"
Caro Mazzucco, questo pezzo sembra scritto da Attivissimo... e ovviamente non è un complimento.


Avrei qualche dubbio
Quote:
vorrà dire che in pochi mesi riusciremo a conquistare un mercato che rimane ancora un sogno per i colossi tedeschi e giapponesi, che ci stanno provando solo da trent’anni.

Errato, la Toyota è il brand più venduto negli States di che sogno stai parlando ?


"Naturalmente – ha detto Marchionne – la FIAT abbandonerà l’accordo se i sindacati non accetteranno un rigorosa politica di riduzione dei costi. Se non fotti anche il lavoratore, infatti, non c’è gusto a salvare gli amic....."

La storia e i documenti non dicono così

La richiesta della Fiat al sindacato CAW e UAW è stata semplice semplice:
vogliamo essere su un piano paritetico con i giapponesi. Già.

Perchè ?

Perchè questi pseudosindacalisti metalmeccanici statunitensi e canadesi sono quelli che hanno affossato la Crysler

Buffo eh ? Eppure vero.

CAW e UAW avevano un accordo con Crysler, con GM e con Ford.
Quando sono arrivati Toyota etc, hanno firmato un bel contratto con loro che diceva le cose seguenti:
Invece di produrre in Giappone, producete qui in US.

Nei vostri stabilimenti , il costo del lavoro sarà del 30 % più basso di quello di Crysler, Gm etc..

Ovviamente, Toyota e company ne hanno approfittato, vendendo auto allo stesso costo, ma con qualità e optional migliori, mentre le fabbriche americane "pure" tagliavano sui costi tagliando qualità, o ricerca....

In definitiva, Marchionne ha fatto bene, non ha chiesto la luna, ha chiesto di non avere uno svantaggio

Buon ultimo:
con questo penosissimo accordo, le maestranze della CAW sono ancora mediamente meglio pagate degli altri lavoratori dell'industria canadese...

mangog
Inviato: 3/5/2009 16:30  Aggiornato: 3/5/2009 16:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: Il "Piano Marchions"
Citazione:

Autore: skablast Inviato: 3/5/2009 15:17:25

La richiesta della Fiat al sindacato CAW e UAW è stata semplice semplice:
vogliamo essere su un piano paritetico con i giapponesi. Già.

Perchè ?

Perchè questi pseudosindacalisti metalmeccanici statunitensi e canadesi sono quelli che hanno affossato la Crysler

Buffo eh ? Eppure vero.


Dunque sono i sindacati-vetero-comunisti-marxisti, come da qualcuno indicato, i primi nemici del lavoratore ?
E' fallito il comunismo come politica e dovra' sparire anche la cinghia di trasmissione del defunto marxismo, cioe' i sindacati veterocomunisti ?

Citazione:

Beh, che dire.
Vista la competenza con cui parli di affari sindacali, direi che chi è senza peccato scagli la prima pietra.



Ma che commento poco intelligente... esprimere un giudizio sui sindacati non richiede una particolare qualita' o professionalita' per capire se hanno fatto schifo oppure no, NON CREDI ?, anche io sono a busta paga. Ti ho toccato Stalin e ti sei subito innervosito ?..
Mi spieghi come e' possibile che la FIAT si possa muovere senza il consenso del sindacato ? anche solamente nel contesto di una causa di lavoro qualsiasi.... credi che siano cosi' ingenui i dirigenti FIAT ? Qualcuno avra' messo la firma sui contratti interni della FIAT, oltre ai dirigenti FIATI stessi.
O forse e' solo uno dei 3 sindacati a far da bastian contrario come alla PIAGGIO o alla FINCANTIERI ?

Redazione
Inviato: 3/5/2009 18:38  Aggiornato: 3/5/2009 18:38
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il "Piano Marchions"
MANGOG: Evita perfavore i commenti personali.

SKABLAST: Benissimo per l'articolo alla Attivissimo.Ognuno scrive come sa scrivere, e ognuno legge quello che sa leggere.

Pispax
Inviato: 4/5/2009 0:12  Aggiornato: 4/5/2009 0:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: Il "Piano Marchions"
@skablast

Citazione:
Perchè questi pseudosindacalisti metalmeccanici statunitensi e canadesi sono quelli che hanno affossato la Crysler

Ovviamente la sottopagata dirigenza è priva di ogni qualsivoglia colpa.
Ci mancherebbe altro.
Nelle fabbriche americane comandano i sindacati, lo sanno tutti.



Citazione:
CAW e UAW avevano un accordo con Crysler, con GM e con Ford.
Quando sono arrivati Toyota etc, hanno firmato un bel contratto con loro che diceva le cose seguenti:
Invece di produrre in Giappone, producete qui in US.

Nei vostri stabilimenti , il costo del lavoro sarà del 30 % più basso di quello di Crysler, Gm etc..

A me non risulta che le cose stiano così.
Intorno al 1990 in un ennesimo tentativo di salvare l'industria automobilistica americana lo Stato pose forti barriere fiscali all'ingresso delle auto di importazione straniera.
Ci fu un crollo nelle vendite di quasi tutte le marche, tranne nel segmento delle auto di lusso. Fiat è scomparsa definitivamente dal mercato americano proprio per questo motivo.
Le Case giapponesi e tedesche decisero invece di aprire degli stabilimenti in america facendo ricorso a manodopera non sindacalizzata.
Questa è stata UNA delle molle competitive (l'altra è stata una oculata gestione dei costi, roba che l'industria automobilistica americana ha dimenticato da svariati decenni) che hanno permesso di tenere prezzi migliori.

Onestamente mi sembra che tu faccia un po' di confusione fra il sindacato italiano e quello americano.
In Italia esiste un contratto nazionale firmato da confindustria e sindacati, e questo contratto viene applicato per legge a tutti i lavoratori del settore interessato.
In America ogni sindacato propone il SUO contratto, che vale per tutti i suoi iscritti; se la maggioranza dei lavoratori decide di iscriversi a quel particolare sindacato allora quello è il contratto che viene applicato. Stop.
Se la maggioranza dei lavoratori non si iscrive a nessun sindacato allora non viene applicato nessun contratto sindacale.

In Italia è possibile, anche se raro, fare contratti in deroga al contratto nazionale.
Negli USA la situazione è più semplice: visto che non esistono contratti validi per tutti, basta manovrare le politiche retributive in modo tale che il 50% +1 dei lavoratori non abbia convenienza ad iscriversi a un qualsivoglia sindacato.
(Chiaro che i salari del restante 50% -1 ne scontano abbondantemente le conseguenze).

Se entri in questo scenario è facile rendersi conto che fare un accordo "alla meno" per attrarre investimenti esteri può essere una politica praticabile per il sindacato italiano, ma per quelli americani va contro ogni logica di sopravvivenza.

Parti da una premessa sbagliata per arrivare a una conclusione... sbagliata anche lei.

Citazione:
La storia e i documenti non dicono così

Se hai dati diversi dai miei sarei molto interessato a conoscerli.

Pispax
Inviato: 4/5/2009 0:17  Aggiornato: 4/5/2009 0:17
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: Il "Piano Marchions"
@mangog


Citazione:
Dunque sono i sindacati-vetero-comunisti-marxisti, come da qualcuno indicato, i primi nemici del lavoratore ?
E' fallito il comunismo come politica e dovra' sparire anche la cinghia di trasmissione del defunto marxismo, cioe' i sindacati veterocomunisti ?

All'inizio pensavo fossero affermazioni motivate da livore, poi dopo un po' mi sono accorto dei punti interrogativi.
Minchia se invecchio male!
(però giuro che non ho capito le domande. Anche se non erano rivolte a me la cosa mi interessa)


Citazione:
Ma che commento poco intelligente... esprimere un giudizio sui sindacati non richiede una particolare qualita' o professionalita' per capire se hanno fatto schifo oppure no, NON CREDI ?

In effetti per dire cose come "i politici son tutto uno schifo", "i sindacati son tutti disonesti", "i rumeni son tutti stupratori", "in difesa ci metterei Cabrini", "Marco Stasi è colpevole anche del delitto dell'Olgiata" non occorrono né particolari qualità né grandi professionalità. Basta andare in un bar e dar fiato alle trombe.
Per provare a dare un giudizio motivato bisogna durar fatica e informarsi.
Ma visto che sei qui su LC da quasi 30 mesi non tocca certo a me spiegarti come gira il mondo. No?


Citazione:
anche io sono a busta paga

Si, mi era sembrato di intuirlo.


Citazione:
Ti ho toccato Stalin e ti sei subito innervosito ?..

Stalin è una figura gigantesca, che nel mio cuore occupa un posto molto particolare.
Divide quello spazio con Hitler, con Kim Il Sung, con Pinochet e con molti altri.
Per quanto me ne frega non solo puoi toccarlo quanto ti pare, ma puoi anche restituirmelo pieno di ditate.


Citazione:
Mi spieghi come e' possibile che la FIAT si possa muovere senza il consenso del sindacato ?

Guarda, è di una facilità spaventosa.
* L'azienda vuol fare una certa cosa.
* Il sindacato non è d'accordo.
* L'azienda se ne frega e va avanti.
* Il sindacato s'incazza e proclama uno sciopero.
* I lavoratori non fanno lo sciopero (cosa molto probabile, soprattutto dopo che per essere sconfitto hai perso un mese e mezzo di stipendio)
* La cosa che voleva fare l'azienda arriva in fondo.
Questo vale per ogni azienda.
A te risulta che cgil-cisl-uil godano di particolari diritti di veto, tipo quello dei membri del Consiglio di Sicurezza dell'ONU?


Citazione:
anche solamente nel contesto di una causa di lavoro qualsiasi...

Infatti per molti anni i rapporti in fiat sono andati avanti quasi solo tramite avvocati.
Per esempio nel 1988 la fiat pur di non pagare un premio economico ai dipendenti legato agli andamenti di bilancio arrivò a falsificare il bilancio. Lo SLAI-CoBas, sindacato che fra tante minchiate ogni tanto qualcuna la azzecca, intentò una causa che ha avuto esito positivo lo scorso anno.
Ma quello di falsificare i bilanci era un vecchio vizietto di Romiti. Chiusano a difenderlo in tutte quelle cuase ci ha perso i capelli.


Citazione:
credi che siano cosi' ingenui i dirigenti FIAT ?

Guarda, di tutti gli aggettivi che possono venirmi in mente per definire i dirigenti fiat "ingenui" credo sia fra gli ultimi della lista.


Citazione:
Qualcuno avra' messo la firma sui contratti interni della FIAT, oltre ai dirigenti FIATI stessi.

QUALI accordi?
Per oltre 15 anni gli unici accordi stipulati in FIAT sono stati una blanda manutenzione dell'esistente.


Citazione:
O forse e' solo uno dei 3 sindacati a far da bastian contrario come alla PIAGGIO o alla FINCANTIERI ?

Il bastian contrario per eccellenza fra i metalmeccanici (e non solo) è la FIOM-CGIL.
Dopo la disgraziata idea del povero ex segretario generale Claudio Sabbatini di infilare la FIOM in politica accanto a Rifondazione (in contrapposizione all'idea di Cofferati di infilare l'intera CGIL in politica, visto che era all'epoca l'unico luogo d'incontro di ogni componente della sinistra italiana. Una sorta di riedizione di un PCI di linea più moderata) ogni volta che al governo arriva Berlusconi alla FIOM pare scattare il crampo dei polpastrelli, crampo che gli impedisce di firmare alcunché e la spinge a mettersi di traverso a prescindere.
Per esempio nel 1999 (governo d'Alema bis) la FIOM firmò unitariamente un contratto nazionale con un aumento di 90.000 lire; nel 2001 con Berlusconi alle porte si rifiutò di firmare un contratto da 130.000 lire.
Nel 2004, nel bel mezzo del governo Berlusconi, FIM-FIOM-UIM non riuscirono neppure a presentare una piattaforma unitaria. La FIOM rifiutò di firmare un accordo da 95 EURO, il doppio di quanto aveva allegramente sottoscritto solo 4 anni prima
Per fortuna nel 2008 c'era sempre Prodi al governo e i tre sindacati hanno di nuovo potuto firmare unitariamente. Se la trattativa fosse proseguita solo per altri 2 mesi probabilmente la FIOM non avrebbe firmato neppure questa volta.

Finmeccanica non fa grande testo: in quanto azienda controllata dal Ministero del Tesoro (e che vive di commesse della Difesa) a mio avviso rientra sempre sotto questa ottica sindacale di supplenza politica.
Secondo me Guarguaglini sta facendo molto bene il suo lavoro. Oggi Finmeccanica è più forte di quando nel 2002 ne divenne l'AD dopo un percorso ESTREMAMENTE travagliato (prima di lui erano stati proposti altri 17 nomi).
Per dirne una nel 2005 AgustaWestland (controllata da Finmeccanica) ha vinto l'appalto per la fornitura del Marine One, l'elicottero del presidente degli USA.
Grande rabbia di Sikorsky, il concorrente americano, che ora sta puntando i piedi.

Su Piaggio si potrebbe scrivere un libro, credimi.
Oltre alla "normale" spaccatura fra i sindacati dei meccanici e a una pressione molto più forte che in altre fabbriche dei sindacati non confederali (tipo CoBas, per intenderci) c'è stata anche una profonda spaccatura tutta interna alla FIOM locale, con tanto di auto del segretario FIOM vandalizzata, espulsione dal sindacato di alcuni delegati "storici" della FIOM, contrasti sulla linea da seguire fra le segreterie provinciali, regionali e nazionali, ricorsi ai probiviri della CGIL ecc.
Scegliere proprio la FIOM di Pisa come paradigma per dare un giudizio su quell'intero sindacato credo sia fuorviante.

mangog
Inviato: 4/5/2009 8:34  Aggiornato: 4/5/2009 8:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: Il "Piano Marchions"
Citazione:

Autore: Pispax Inviato: 4/5/2009 0:17:32

Ma che commento poco intelligente... esprimere un giudizio sui sindacati non richiede una particolare qualita' o professionalita' per capire se hanno fatto schifo oppure no, NON CREDI ?

In effetti per dire cose come "i politici son tutto uno schifo", "i sindacati son tutti disonesti", "i rumeni son tutti stupratori", "in difesa ci metterei Cabrini", "Marco Stasi è colpevole anche del delitto dell'Olgiata" non occorrono né particolari qualità né grandi professionalità. Basta andare in un bar e dar fiato alle trombe.



Guarda che lo "spirito" che traspare dai quanto hai sopra scritto non fa diventare migliore l' operato dei sindacati. Dunque le paghe base contrattuali sono più che sufficienti a garantire un decente livello di vita.
Dunque la fregatura del TFR e' una conquista sindacale, dunque andare in pensione con con il 40/50 per cento della media degli stipendi di 40 anni ( qualsiasi cambiamento sara' in peggio ) e' una conquista sindacale, io per fortuna andro' in pensione tra poco con circa l' ottanta per cento e lo so di essere uno degli ultimi fortunati. LO VAI SPIEGARE TU A CHI HA MENO DI 45 ANNI QUALE FUTURO PENSIONISTICO A LORO SPETTERA' ?...

Pipax... perche' la parte dura e pura della CGIL non e' riuscita ad elevare le buste paghe nel tessile ? Me lo sai spiegare ?

Ovviamente non tutte le aziende sono come la FINCANTIERI dove la FIOM puo' fare qualsiasi azione di lotta.. tanto lo stato mica emigra da un'altra parte. Ovviamente la FINCANTIERI ha risolto parte del problema come Beppe Grillo cioe' lavori interinali ed uso di societa' cooperative a go-go


E' facile fare i duri e puri alla FINCANTIERI o similari aziende paraculo ( dove nei fatti ci sono due categorie di lavoratori.. i dipendenti a tempo indeterminato da vecchia data circa il 40% e tutti gli altri che sono lavoratori atipici e se pensiamo che il datore di lavoro e' lo STATO ITALIANO ... brrrrrr ), un po' meno e' farlo quando la ditta chiaramente è pronta a chiudere i battenti o spostare la produzione.
Dunque viene spontanea la domanda.. ma la FIOM riesce ad ottenere qualcosa solamente in qualche particolare azienda ? O e' forse l'approccio selvaggio e ricattatorio dei suoi sindacalisti ancora persi nei fumi della confusione del marxismo a non funzionare piu?




Citazione:

Per dirne una nel 2005 AgustaWestland (controllata da Finmeccanica) ha vinto l'appalto per la fornitura del Marine One, l'elicottero del presidente degli USA.



Beh, che dire.
Vista la competenza con cui parli di comesse industriali, direi che chi è senza peccato scagli la prima pietra.

Ti sei informato dove per questa notizia ? Novella 2000 ? Espresso? Repubblica ? Panorama ?
Cosi' tanto per sapere.... vediamo quanto internet o stampa dipendente sei. Non e' sarcasmo ma una semplice domanda per avere un' idea di come vengono distorte dai media certe notizie.
Avevo gia' scritto mesi fa qualcosa su questa commessa.
I clienti della ditta per la quale lavoro sono anche le industrie aereonautiche Russe, Americane, Francesi.. Italianeee ?


Lo sai che l'Italia con Germania e Giappone non puo' avere una industra aereonautica propria, ma solamente lavorare su licenze molto particolari ?
( assemblatori e lavori conto terzi con progettazione uguale a zero nei fatti )


.

Ghilgamesh
Inviato: 4/5/2009 11:30  Aggiornato: 4/5/2009 11:30
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/10/2005
Da:
Inviati: 3001
 Re: Il "Piano Marchions"
Tranne qualche commento fatto da palesi "cani di regime" (e lo sapete tutti a chi mi riferisco, pure i cani in questione ^__^) son d'accordo con tutto quanto avete scritto.


Poi via, non ci vuole un genio a capire che da 30 anni a questa parte, tutte le manovre dei "grandi finanziari", come dei "grandi statisti", siano solo serviti a peggiorare la condizione umana.

Non sono particolarmente preparato su crysler-fiat, ma la storia è ciclica e non ci vuole molto a capire come andrà a finire ...

mangog
Inviato: 4/5/2009 11:53  Aggiornato: 4/5/2009 14:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: Il "Piano Marchions"
Citazione:

Autore: Ghilgamesh Inviato: 4/5/2009 11:30:02

Tranne qualche commento fatto da palesi "cani di regime" (e lo sapete tutti a chi mi riferisco, pure i cani in questione ^__^) son d'accordo con




Vediamo se Mazzucco non si ricorda i tuoi post nell'altro 3d.
Sono proprio curioso, certamente sara' stata una svista spero.

Citazione:



Re: il ritorno di grillo o un grillo addomesticato? #112
Mi sento vacillare


Iscritto il: 27/10/2005
Da
Messaggi: 581
Citazione:

Pispax ha scritto:

Diverso invece è il discorso per quelli che sono stati condannati e HANNO INTERAMENTE SCONTATO LA LORO PENA.
Queste figure a mio avviso sarebbero assolutamente legittimate sia alla candidatura che all'elezione.





Pienamente d'accordo, anche perchè una volta che hai scontato la tua pena, la gente sa anche cosa hai fatto.

Ad esempio, se silviuccio si fosse fatto i suoi 30 anni di galera come mandante delle stragi di Falcone e Borsellino (era indagato anche li) son del parere si sarebbe anche potuto candidare ... solo che poi voglio conoscerlo quello che gli da il voto!


p.s. Noto comunque che il cane di regime è riuscito nell'intento di buttarla in caciara ... dato che passare dai discorsi di Grillo a questo, manco con un triplo carpiato!

Ops, ho chiamato cane di regime un cane di regime, mi farà bannare, mi fara mozzicare o si limiterà a ringhiarmi contro?




Non temere di essere bannato sei troppo importante.. ih ih.
Cosi avro' la certezza che alcuni possono fare anche i "pagliacci" allegramente senza nessuna conseguenza. Toh... mi ci mettero' anche io tra di loro, cosi' per par-condicio.
Ovviamente se vengo bannato poco mi interessa, tanto ormai la piega e' quella, visto che il soggetto puo' allegramente offendere nei vari 3d senza che mai qualcuno glielo abbia fatto notare , mi prendero' la stessa liberta' anche io e mi assumero' il rischio.


Per Mazzucco: sorvolare sulle offese di qualcuno, tranne che non sia un prediletto viziato, non fa tanto onore al tuo sito.

Ghilgamesh
Inviato: 4/5/2009 14:49  Aggiornato: 4/5/2009 14:49
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/10/2005
Da:
Inviati: 3001
 Re: Il "Piano Marchions"
Mamma guarda! Un cane con la coda di paglia!


Se non vuoi che la gente ti identifichi per quello che sei, dovresti cominciare ad argomentare, nel topic su Grillo, io ho dimostrato la tua malafede, chiaramente tu, essendo in malafede non leggi le parti che dimostrano ciò che sei.

Qui, come al solito, fai affermazioni che poi non sai sostenere, o meglio, quando ti chiedono di sostenerle, travisi, eviti, ignori ... le solite cose da "cane".

Io, come detto, non conosco la situazione ne fiat ne crysler, ma alcuni hanno sostenuto non esserci stati accordi tra sindacati e azienda, tu affermi il contrario ... a questo punto ti hanno chiesto QUALI accordi siano stati sottoscritti ... e qui, COME AL SOLITO, te sei fermato!
Ci sono stati accordi? Si? Quali?

Posso avere il sospetto, che se ogni tua frase è a difesa di aziende, governo o massoni, salvo poi evitare di argomentare, tu sia un cane stipendiato da loro?
Non potresti essere uno dei mille mercenari pagati da Silvio?
Ma soprattutto, posso pensarlo?

Per me è così, se non ti va bene (oltre a potertene andare tranquillamente af...) puoi denunciarmi, il mio nome è Fabio De Rossi.

Ciao core

p.s. Io ho usato il plurale, tu hai la coda di paglia, ma non sei l'unico ...

Pispax
Inviato: 4/5/2009 23:36  Aggiornato: 4/5/2009 23:52
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: Il "Piano Marchions"
@mangog


Non esercitiamoci nella disciplina del palinfraschismo.
L'articolo parla della FIAT in america e dei "grandi benefici" che arriveranno alla Chrysler grazie a questa partecipazione.
Decidiamo se stare sul palo o sulla frasca, ma poi restiamoci.

Comunque sia mai che io cerchi di eludere una domanda. Anche se è fatta da molte domande insieme.


Citazione:
Guarda che lo "spirito" che traspare dai quanto hai sopra scritto non fa diventare migliore l' operato dei sindacati. Dunque le paghe base contrattuali sono più che sufficienti a garantire un decente livello di vita.

Assolutamente no.
E' bene comunque precisare alcune cose:

* Confindustria, il sindacato delle aziende, è un sindacato confederale esattamente come CGIL-CISL-UIL.
E' divisa in tante Federazioni quanti sono i campi di attività: meccanici, tessili, chimici ecc.
Come sindacato confederale ha molta attenzione a che le condizioni contrattuali o economiche non differiscano in modo eccessivo.

* Nell'industria privata la categoria di punta è quella dei metalmeccanici.
La vera battaglia sui salari e sulle norme contrattuali si combatte là, poi gli altri settori seguono quelle linee.
Se ci fai caso anche se i contratti più o meno scadono tutti insieme nessuno viene firmato fino a quando non si firma quello dei meccanici. Dopo c'è l'ondata e vengono firmati tutti. (i chimici sono gli unici che se ne sbattono e firmano allegramente molto prima, fortunati loro). E vengono firmati rispettando le condizioni tracciate dal contratto dei meccanici.
Quando la giurisprudenza fa riferimento al cosiddetto "salario dignitoso" è quello dei meccanici che viene preso a riferimento.

* Dentro Federmeccanica l'ala più dura e intransigente è guidata, per l'appunto, da FIAT. Che è anche l'azienda con più delegati (il numero dei delegati è proprorzionale al numero dei dipendenti).
Quindi non è una sciocchezza dire che il basso livello salariale in Italia per una parte MOLTO significativa è colpa di FIAT.
Se hai mai fatto caso a queste cose, il contratto dei meccanici del 1997 fu firmato solo grazie alla mediazione del Ministero del Lavoro. Non a caso per firmarlo fu necessario inventarsi la prima rottamazione delle auto.
E per dinamiche interne a Federmeccanica mancò poco che non bastasse neppure quella.



Citazione:
Dunque la fregatura del TFR e' una conquista sindacale

QUALE fregatura?



Citazione:
LO VAI SPIEGARE TU A CHI HA MENO DI 45 ANNI QUALE FUTURO PENSIONISTICO A LORO SPETTERA' ?

Io ho (poco) meno di 45 anni, me lo sono spiegato e sono persino riuscito a capirlo.
Mi sembra che tu sia qualche passo indietro.

Ti dirò, io credo moltissimo all'utilità dei sindacati.
La mia convinzione però è vacillata parecchio quando ho capito che IO avrò una pensione da fame solo per poter permettere a TE di godere del tuo 80%.

Dipendesse da me faremmo in modo diverso: invece che andare in pensione TU con l'80% e IO col 40% andremmo insieme con il SESSANTA PERCENTO. Quindi togliti fin da subito un 20% dalla pensione, che ce l'hai solo perché i sindacati hanno preferito privilegiare te piuttosto che me.

Ora come la mettiamo?

Mentre io posso permettermi di mantenere un atteggiamento critico nei confronti dei sindacati, tu dovresti letteralmente baciare la terra dove i sindacalisti poggiano i piedi.



Citazione:
Pipax... perche' la parte dura e pura della CGIL non e' riuscita ad elevare le buste paghe nel tessile ? Me lo sai spiegare ?

Il tessile è un brutto esempio.
L'industria tessile in Italia è praticamente scomparsa; l'artigianato si regge a stento.
Fin dagli anni '80 il confezionamento dei capi viene fatto nei paesi a basso costo.
Fino a quando non viene modificata la legge che permette di scrivere "made in Italy" nei capi fatti in Korea ma impacchettati in Italia mettere mano alle retribuzioni dei tessili è Mission Impossible.
Per ora continuano a seguire quanto previsto dal protocollo del 1993.
Comunque se hai amici a Prato ti renderai conto che il livello delle retribuzioni dei tessili è abbastanza variabile.


Citazione:
Dunque viene spontanea la domanda.. ma la FIOM riesce ad ottenere qualcosa solamente in qualche particolare azienda ? O e' forse l'approccio selvaggio e ricattatorio dei suoi sindacalisti ancora persi nei fumi della confusione del marxismo a non funzionare piu?

La FIOM oggi è poco sindacato e molto partito.
Visto che prevedeva una discesa diretta in campo nel settore della sinistra più radicale (in contrapposizione alla CGIL, è bene ripeterlo), ha rapidamente epurato i suoi quadri dirigenti di stampo più riformista (parlando di Finmeccanica mi viene in mente Nencini) sostituendoli con persone più caratterizzate politicamente.
Oggi si trova ad essere in parte prigioniera di queste scelte.




Citazione:
Citazione:
Per dirne una nel 2005 AgustaWestland (controllata da Finmeccanica) ha vinto l'appalto per la fornitura del Marine One, l'elicottero del presidente degli USA.

Beh, che dire.
Vista la competenza con cui parli di comesse industriali, direi che chi è senza peccato scagli la prima pietra.

Ti sei informato dove per questa notizia ? Novella 2000 ? Espresso? Repubblica ? Panorama ?
Cosi' tanto per sapere.... vediamo quanto internet o stampa dipendente sei. Non e' sarcasmo ma una semplice domanda per avere un' idea di come vengono distorte dai media certe notizie.

Niente di tutto ciò.
Fui semplicemente invitato a un piccolo (e ottimo) rinfresco per festeggiare l'evento.

Tralasciando la stampa, internet e tutto il resto fai un giretto qui.
http://www.agustawestland.com/home.php

Oltre la home page ti consiglio di leggere con cura la parte dei cominicati stampa
Poi mi dici.



Citazione:
Lo sai che l'Italia con Germania e Giappone non puo' avere una industra aereonautica propria, ma solamente lavorare su licenze molto particolari ?
( assemblatori e lavori conto terzi con progettazione uguale a zero nei fatti )

Evidentemente l'elicotterisca non rientra nel divieto.
Fra le tante scelte ho preso questo sito, che è in italiano: http://www.aiad.it/dettagliRepertorio.asp?ID=158


Riporto solo una piccola parte della scheda di AgustaWestland.

Citazione:
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Ti auguro miglior fortuna con la prossima replica.

mangog
Inviato: 5/5/2009 11:05  Aggiornato: 5/5/2009 11:32
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: Il "Piano Marchions"
Citazione:

Autore: Pispax Inviato: 4/5/2009 23:36:45


Dunque la fregatura del TFR e' una conquista sindacale

QUALE fregatura?




Ehm.. prova a chiedere un anticipo della liquidazione all'Inps. Oppure vedere il rendimento dei fondi...

Citazione:



LO VAI SPIEGARE TU A CHI HA MENO DI 45 ANNI QUALE FUTURO PENSIONISTICO A LORO SPETTERA' ?

Io ho (poco) meno di 45 anni, me lo sono spiegato e sono persino riuscito a capirlo.
Mi sembra che tu sia qualche passo indietro.

Ti dirò, io credo moltissimo all'utilità dei sindacati.
La mia convinzione però è vacillata parecchio quando ho capito che IO avrò una pensione da fame solo per poter permettere a TE di godere del tuo 80%.

Dipendesse da me faremmo in modo diverso: invece che andare in pensione TU con l'80% e IO col 40% andremmo insieme con il SESSANTA PERCENTO. Quindi togliti fin da subito un 20% dalla pensione, che ce l'hai solo perché i sindacati hanno preferito privilegiare te piuttosto che me.

Ora come la mettiamo?

Mentre io posso permettermi di mantenere un atteggiamento critico nei confronti dei sindacati, tu dovresti letteralmente baciare la terra dove i sindacalisti poggiano i piedi.



Perche' dovrei rinunciare alla mia pensione l'anno prossimo ? Ho versato moltissimi contributi ho consumato le automobili in giro a trasferte, ho fatto anche 100 ore di straordinario al mese, e dovrei rinunciare ad un mio diritto solamente perche' si sono accorti che fare la cicala con i soldi degli altri ha portato al disastro? Non escludo nemmeno che una stangata possa anche arrivare a segare la mia pensione in futuro...sigh.
I tecnici applicativi della Siemens Automation si stanno licenziando e si stanno mettendo per conto loro proprio perche' non ha piu' senso lavorare come dipendente visto il magro futuro pensionistico che spettera' a loro e preferiscono aprire la famosa partita IVA e tenersi il lordo del loro guadagno. Hanno parificato i salari di tutto il gruppo con il salario previsto per i telefonici ( Ovviamente bassino ) e per motivi di par-condicio interna hanno anche segato le trasferte ed i premi. Certo che non tutti possono essere tecnici applicativi che possono offrirsi tranquillamente sul mercato sapendo di essere molto richiesti.

Io sono il primo a dire che le ditte che portano all'estero il lavoro solamente per motivi di costo di manodopera o per inquinare senza problemi, compresi i recenti paesi annessi alla comunita' europea magari ricevendo soldi e finanziamenti, non dovrebbero piu' vendere il loro prodotto agevolmente in Italia. Fai in Turchia? Ti vendi il prodotto in Turchia.
Però un cambiamento del ruolo dei sindacati che dovrebbero staccarsi dalla pura ideologia marxista me lo auspico di tutto cuore.


Citazione:


Ti auguro miglior fortuna con la prossima replica.



Pispax... a te lascio i party con prosecco e biscottini e magari i fotografi, noi , cioe' io come tecnico progettista applicativo con il commerciale e con il responsabile delle vendite Italia della ditta per la quale ancora lavoro ( Siamo uno dei fornitori ufficiali della United Technologies quella degli elicotteri Sikorsky, motori Pratt Whitney e stiamo facendo un grande lavoro tecnico commerciale per entrare finalmente come fornitori ufficiali alla Bell che nei fatti costruira' il 95 % dell'elicottero ) siamo andati a colloquio con quelli della Augusta a Latina, dove esiste uno stabilimento produttivo, per presentare con tanto di video e disegni le nostre soluzioni vendute ai concorrenti della Sikorsky anni prima, ho parlato con gli ingegneri responsabili che ci hanno chiaramente fatto capire che il massimo che potevano fare in Italia di quella "strombazzata" commessa era la lavorazione meccanica di un "banale" particolare in titanio e che certamente loro non avrebbero investito neanche un' euro per investimenti a tal proposito, scegliendo la piu' economica strada dei terzisti in zona ( abbiamo visitato anche quelli ), ad ogni modo prima di andarsene via ci hanno fatto capire che un salto a Roma, dove ci sono gli uffici che contano del gruppo, bisognava farlo per motivi di buona etichetta ( chi sa come funzionano queste ditte.. ha gia' capito tutto..sigh ) SIAMO TORNATI INDIETRO CON LA CODA TRA LE GAMBE.
Fortunatamente la nostra ditta ha venduto negli USA direttamente ( un terzista nel New jersey e alla Bell di Amarillo Texas ) senza passare per nessun ufficio particolare. Ho eseguito personalmente tutto il cliclo di lavoro- part programm- dell' hub che sara' sicuramente montato sugli elicotteri in questione.
Chiuso il discorso.

Pispax
Inviato: 5/5/2009 17:09  Aggiornato: 5/5/2009 17:09
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: Il "Piano Marchions"
Citazione:
Però un cambiamento del ruolo dei sindacati che dovrebbero staccarsi dalla pura ideologia marxista me lo auspico di tutto cuore.


Guarda, non dirlo a me.

Una volta avrei sottoscritto queste parole senza dubbio alcuno.
Ora sto iniziando a maturare una riflessione più ponderata, cioè che i molti rigurgiti marxisti sono abbondantemente giustificati dall'aumento della pressione del capitalismo.
(si potrebbe dire una cosa del genere anche a proposito del terrorismo, ma lì le cose si fanno davvero complicate..)

Congratulazioni per il tuo lavoro!

Paxtibi
Inviato: 6/5/2009 14:09  Aggiornato: 6/5/2009 14:09
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Il "Piano Marchions"


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