Londra, rimborsi ai politici:
bufera anche sui Conservatori
....

Venite in Italia.
In Italia ve li rimborsano senza problemi e anche di più e forse ottenete anche la promozione a Ministri e forse anche Presidente del Consiglio.
...

Grande risalto è stato dato sui giornali russi alla vicenda Silvio-Veronica-Veline-Noemi. Il periodico “Itoghi” gli ha dedicato ben sei pagine, riassumendo le vicende coniugali a partire dagli apprezzamenti a Mara Carfagna fino alla diciottenne festeggiata e omaggiata dal Cavaliere, raccolta in un capitolo a parte intitolato “Pàpochka”, che vuol dire “Papi”. (www.itoghi.ru).

Autore: drew Inviato: 12/5/2009 9:10:23

Sono proprio curioso di vedere come va a finire questa storia:

Scoperti portavoce di Al Qaeda a Bari

Ma se uno progetta un attentato è solo protavoce o anche terrorista militante?

E' la prima volta che vedo citato un sito islamico di presunta propaganda terroristica (che è al momento regolarmente accessibile)

.. sono proprio curioso...

La distribuzione geografica dei contaminanti mostra una netta prevalenza dei composti organo alogenati (tetracloroetilene e tricloroetilene) nel Nord-Italia. Nelle Regioni del Sud (Puglia e Calabria) prevalgono i trialometani, in particolare il cloroformio. Il bromoformio è più presente nelle zone costiere della Toscana, bassa Liguria e Pu glia ionica

Disastro ambientale a Lazzaro


Circa 100mila le tonnellate di rifiuti smaltiti illecitamente per un profitto di oltre 6milioni di euro l’anno. L’inquinamento provocato dal rilascio di composti solubili ha effetti dannosi sulla salute pubblica a causa delle sostanze contaminanti nel suolo, nel sottosuolo e nella falda idrica

In particolare nel 5,56% è stata rilevata la presenza di Escherichia coli, nel 18,52% di Coliformi totali, nell’11,11% di Enterococcus faecalis. Inoltre nel 2% è stata rilevata la presenza di Pseudomonas aeruginosa, nel 15% di Aeromonas hydrophila

[...]

L' Italia soffre, scrive Ridet, ma non vuole essere criticata dagli stranieri. E il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che controlla in quanto diretto proprietario o in quanto capo del governo l' ottanta per cento dei media, è l' araldo di questa «resistenza». Resistenza che si esprime con una raffica di proteste dei nostri ambasciatori invitati dal loro ministro a reagire quando i quotidiani stranieri parlano male dell' Italia. È capitato al Times quando ha ironizzato sulle parole di Silvio Berlusconi che invitava i rifugiati dell' Aquila a «passare il weekend di Pasqua al mare». È capitato al Guardian quando ha scritto che la fusione tra Alleanza Nazionale e Forza Italia segnava la nascita di una formazione «postfascista». È capitato al Pais quando ha definito Berlusconi uno dei leader «più sinistri». E allo Spiegel quando, al momento delle immondizie napoletane, ha chiamato l' Italia «uno stivale puzzolente».

Questi interventi diplomatici presso organi di stampa di paesi democratici sono di solito praticati da governi autoritari o dittatoriali, particolarmente sensibili alle critiche, considerate insulti, anche perché spesso ignorano le libertà di informazione e di opinione, non essendo quest' ultime parte della loro tradizione.

Philippe Ridet racconta come lui e il suo collega del Wall Street Journal siano stati convocati alla Farnesina (sede del nostro ministero degli Esteri) e invitati a spiegare come vedevano l' Italia e con quali criteri la raccontavano nelle loro corrispondenze. I due giornalisti si sono trovati d' accordo per dire, con un linguaggio diplomatico simile a quello usato dai loro interlocutori, che almeno quattro ostacoli impedivano di fare l' elogio quotidiano della Penisola: «La mafia (e le sue declinazioni locali), l' inefficienza dell' amministrazione e dello Stato in generale, la politica xenofoba raccomandata - e a volte applicata - dalla Lega del Nord e gli spropositi verbali (mauvaises blagues) di Silvio Berlusconi». Aggiungo io, ancora, sebbene sia superfluo sottolinearlo, che queste convocazioni di giornalisti stranieri da parte delle autorità, sia pure fatte con garbo, vale a dire con diplomazia, sono di solito pratica corrente nei paesi emergenti, dove le critiche, indispensabile sale di ogni libero giornalismo, sono considerate violazioni di lesa maestà

[...]

Il corrispondente di Le Monde ricorda l' intolleranza di Silvio Berlusconi nei confronti dei giornali italiani che descrivono la corruzione, i pubblici abusi e i delitti mafiosi. Precisa Ridet, nella sua Lettre d' Italie, che il presidente del Consiglio si è detto persino tentato di ricorrere «a misure dure». L' irritazione di Berlusconi è dovuta anche al fatto che i giornalisti stranieri traggono dalla stampa nazionale le notizie per le loro corrispondenze. Da un lato prospetta quindi «misure dure», e dall' altro tenta di tenere a bada la stampa straniera mobilitando gli ambasciatori. Come fanno, appunto, i regimi autoritari.
[...]

"Da tempo il suo giornale da’ spazio solo a voci critiche, spagnole e italiane, che fanno ricorso sempre di piu’ all’iperbole". L’ambasciatore [Pasquale Terraciano, che già aveva fatto parte del precedente Governo Berlusconi] cita un recente articolo dello scrittore Felix de Azua, collaboratore di El Pais, che ha definito il Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi come ’uno dei piu’ sinistri dirigenti europei, paragonabile solo a quelli di alcune enclave balcaniche’, benche’ sia stato eletto democraticamente per la terza volta in 15 anni da una maggioranza di italiani, e ha paragonato il sistema giuridico italiano a quelli delle ’satrapie latino- americane’. "Non capisco - osserva il nostro ambasciatore - a quali satrapie o enclave si riferisca. Ma se si tratta di applicare un cliche’, come italiano prima ancora che come ambasciatore d’Italia, mi sento offeso da affermazioni di questo tipo, che per il loro carattere vago hanno il sapore dell’insulto". Nella lettera a El Pais, l’ambasciatore italiano afferma anche di non credere "che la grande maggioranza dei miei compatrioti - indipendentemente dall’orientamento politico - possa riconoscersi nelle descrizioni deformanti e offensive che leggo nel suo giornale, da cui e’ assente qualsiasi opinione dissenziente".

Centrali nucleari in Puglia, Sardegna e Piemonte contro i rischi di terremoti e inondazioni

In Sardegna, dalle parti di S. Margherita di Pula a sud. O anche sulla costa orientale, fra S. Lucia e Capo Comino. O più giù, davanti a Lanusei, alla foce del Rio Mannu. In Puglia, sulla costa di Ostuni. Lungo il Po, dal vercellese fino al mantovano, dove già esistevano le centrali di Trino e di Caorso. I siti dove localizzare le nuove centrali sono pochi e rischiano di essere molto affollati ...

hai chiamato l'opposizione?
eccola:
...

Siamo messi perdavvero male ... Una bella centrale nucleare a Torre Guaceto, come sognavano i vecchi politici del pentapartito. Dove oggi ci sono lentischi e canneti , dove oggi c'è uno dei mari piu' puliti d'Italia, i nostri politici, seguendo il solco delle migliori tradizioni, ci prospettano una bella supercentrale atomica con megaelettrodotti, porto ed eliporto. Ovviamente gli stesi politici alle votazioni prenderano un sproposito di voti pure da quelle parti, perrchè hai visto mai un bel posto presso la centrale farebbe sempre comodo ... Speriamo la facciano super automatizzata.

"Opposizione" se ci sei batti un colpo ...

Per fortuna (per altri è una sfortuna) abbiamo un presidente del Consiglio anomalo. Che ama stare in mezzo alla gente. Che dopo una riunione ad Arcore va a Sharm e fa pure un salto in discoteca, in mezzo agli italiani'', un premier che ha ''voglia di stare con il Paese reale, non quello delle istituzioni lontane dalla gente''. E Noemi? per Signorini ''è come una madonna luminosa, una vergine delle rocce, un sublime erotico proustiano mischiato a un realistico choc pasoliniano''. Un consiglio al Cavaliere? ''Di non cambiare: continui ad andare in mezzo alla gente e nelle famiglie. Soltanto così si ha il senso del Paese reale. Sapete che cosa interessa adesso alla gente? Sapere se Berlusconi e Veronica si separeranno davvero o no''.

suvvia....
ma pensate che ci siano i denari per fare le centrali nucleari ORA. ADESSO.....!!!
per cortesia basta guardarsi intorno....non c'è trippa per gatti!!!
Quello che stanno tentando di fare è solo far passare inosservata la crisi del momento che pare non sia finita nemmeno nel 2011.
Con i terremotati di Abruzzo e tutto il dissesto dell'intera penisola la storia delle centrali nucleari è volta solo a far deviare l'opinione pubblica che il ponte sullo stretto NON si farà.Visto che il ponte sullo stretto era SB che lo voleva inaugurare penso che ora abbia dirottato l'attenzione verso l'inaugurazione di qualche centrale.Dopo tutto è stato fatto un referendum contro il nucleare in Italia, la centrale di Caorso giace come monumento nel deserto (e non produce ....ma la dobbiamo ancora pagare...) e le casse dello stato piangono.
Non piangiamo, su quello che VORREBBERO fare, preventivamente!

Premiano Dini, per il Giornale sono «musi gialli»
...

«Musi gialli» li chiama così il Giornale, che dà annuncio della premiazione che si svolgerà il 10 giugno presso la residenza adell'ambasciatore giapponese in Italia. E commenta: «Lambertow fa incetta di consensi tra i musi gialli giapponesi. Va infatti a Lamberto Dini (nella foto) un premio che Tokyo riserva ai cittadini stranieri: il Gran cordone dell’Ordine del sol levante».

L'espressione, come è comprensibile, è stata poco gradita dall'ambasciata giapponese, che ha scritto al direttore Mario Giordano per protestare. «Ben accetta l'attenzione prestata alla notizia del conferimento dell'onorificenza al senatore Dini da parte del Giappone», spiega con estrema cortesia il ministro Shisuke Shimizu: «Tuttavia - osserva con altrettanta cortesia - riteniamo che l'espressione utilizzata per identificarci abbia una connotazione dispregiativa e molto negativa».

Dispregiativa, negativa. «Gratuita», per giunta. E anche, fa notare l'ambasciata giapponese fuor di cortesia, «così grossolana» da non essere certo «consona né all'altezza di un giornale come il Vostro, a tiratura nazionale e con una sua tradizione nel giornalismo italiano», osserva Shinsuke Simizu, porgendo «distinti saluti» al direttore in attesa di una sua risposta.

CONCESSA AD UNA SOCIETÀ AUSTRALIANA L'AUTORIZZAZIONE A CERCARE IDROCARBURI
Merate come Dallas? La Brianza non ci sta
Pd e Lega contro Scajola, no alla caccia al petrolio nel parco del Curone, in campo l'ex ministro Castelli

da più parti è stato evocato l'intervento di personaggi noti che nella zona hanno alcune delle proprie residenze, da Shel Shapiro dei Rokes che negli anni scorsi aveva organizzato un concerto contro il proposito dell'Eni di avviare trivellazioni alla ricerca di gas naturale, a Adriano Celentano, la cui villa di Galbiate sorge proprio a pochi chilometri in linea d'aria da Rovagnate. C'è anche chi ha tirato in ballo lo stesso premier Silvio Berlusconi, pensando che dici Brianza e hai detto tutto, anche se Macherio e Arcore sono a distanza di sicurezza dal Curone, praticamente un altro mondo.

Without PFOX, former homosexuals would have no voice in an increasingly hostile environment.

Bossi: «Ora salari territoriali

...
«È un sogno - ha spiegato Bossi - ma la busta paga deve essere proporzionata al costo della vita. È giusto che chi lavora viva dignitosamente. Non devo guadagnare solo i soliti noti, è giusto che i lavoratori del Nord abbiano di più -

...

Il ministro va avanti. «Tra poco i magistrati saranno eletti dal popolo» assicura. «Potrebbe essere prima di andare al voto. Il Veneto avrà i suoi magistrati. Non se ne poteva più di non avere un magistrato veneto».

...

«La sinistra pensava di trovare nuovi voti facendo arrivare un mucchio di immigrati e di dar loro il voto

Siamo di fronte al solito buonismo pietoso della sinistra.

Da quando sono al mondo questo è l'unico governo che sta, in qualche modo, rispondendo alle esigenze degli elettori.

Che fosse Giustino Del Vuomo il famoso 'Tex Willer' lo ritengo assai poco probabile per due semplici motivi oramai comprovati...

a) l'arma usata dal 'killer' di via Fani era dotazione quasi esclusiva dei 'repearti speciali' di un ben determinato Paese del Medio Oriente e la 'efficienza' con la quale è stata impiegata dal 'killer' presuppone che avesse grande familiarità con essa, familiarità maturata solo con anni di esercizio specifico...

b) i membri del 'commando' che ha agito in via Fani hanno comunicato tra loro in una lingua straniera in qualche modo 'simile al tedesco', 'idioma' non certamente in uso nella 'ndangheta' o nelle 'squadre della morte' sud-americane ...

Solo un tiratore esperto poteva sparare con tanta precisione. E quel personaggio potrebbe essere Giustino De Vuono, un ex legionario molto abile con le armi, la cui foto segnaletica venne inserita nella lista dei possibili esecutori della strage di via Fani. Un passato fra delinquenza comune e 'ndrangheta, De Vuono era stato politicizzato dalle Br durante un soggiorno in carcere. Agli atti della Questura di Roma c'è un verbale del 19 aprile 1978 in cui un teste, Rodolfo Valentino, conferma: «Verso le 10 del 16 marzo, mentre mi trovavo alla guida della mia auto, rimasi colpito da un fatto: una Mini o una A112 di colore verde mi ha sorpassato a grande velocità fermandosi per il traffico prima alla mia destra, poi davanti a me e poi è ripartita. Alla guida vi era un uomo le cui sembianze mi sono apparse del tutto simili ma con i baffi a quelle di Giustino De Vuono, pubblicate sui giornali, però non ne sono sicuro. Accanto a lui vi era un altro uomo... Pensai che si trattasse di due malviventi che avessero fatto una rapina e per questo li notai». D'altra parte i rapporti tra Br e criminalità organizzata non sono una novità.

Correggo: pane e figa per tutti, manganelli solo a chi li merita.

Al ministro della Difesa Ignazio La Russa non vanno giù le critiche dell’Unhcr sui respingimenti degli immigrati. «L'Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati conta come il due di picche, cioè un vero e proprio fico secco», replica La Russa, nel corso di un incontro elettorale a Milano, durante il quale ha duramente attaccato la portavoce italiana, Laura Boldrini, chiedendole «se non sia più umano intercettare i clandestini vicini alle loro coste per poi riportarli indietro, oppure portarli nel nostro Paese per poi rinchiuderli nei centri di accoglienza per mesi in attesa che vengano espulsi». «È lei disumana», attacca La Russa, «anche se la sua speranza è che una volta in Italia questi clandestini possano scappare dai centri». No comment da Laura Boldrini. Parla per lei un vasto coro di proteste

«Un ministro della Difesa e un governo che rispondono ai rilievi avanzati dall'Onu, dal Consiglio d'Europa, dall'Unione europea, dalla Cei e dai vescovi europei solo con la grave irrisione e con dichiarazioni anche offensive dimostrano non certo forza, ma solo tutta la debolezza delle loro politiche in fatto di immigrazione», chiosa la senatrice Roberta Pinotti, responsabile Difesa del Pd.

E comunque il Governo sta rispondendo all'elettorato.

Correggo: pane e figa per tutti

manganelli solo a chi li merita.

mi pare logico che uno Stato permetta di venire solo a chi è collocabile, dal punto di vista lavorativo.

E comunque il Governo sta rispondendo all'elettorato.

Punto nr. 1: l’agguato in via Fani era avvenuto quella mattina alle ore 8.55 e questo Rodolfo Valentino [non sarà per caso bisnipote del ‘mitico’ attore degli anni ’20?…] dice di aver visto la ‘Mini di colore verde’ alle ore 10. A quell’ora sia Aldo Moro sia gli autori dell’agguato si trovavano in ‘luoghi sicuri’ e non scorazzavano certo ‘a tutta birra’ per le vie di Roma attirando così l’attenzione delle forse di polizia che oramai dovevano essere state mobilitate. In particolare ‘Tex Willer’ e gli altri due membri del ‘commando’ che aveva fatto ‘il grosso del lavoro’ in via Fani sui trovavano a quell’ora con ogni probabilità fuori dal territorio italiano…

Punto nr. 2: il ‘mitico Valentino’ rilascia una testimonianza a dire il vero un poco ‘incerta’ quando afferma : ‘…alla guida vi era un uomo le cui sembianze mi sono apparse del tutto simili ma con i baffi a quelle di Giustino De Vuono, pubblicate sui giornali, però non ne sono sicuro…

Punto nr. 3: la ‘Mini’ parcheggiata in via Fani al momento dell’agguato, come si deduce dalle foto seguenti…

alle ore 10.00 si trovava ancora lì… ovvio che non poteva essere la ‘Mini’ vista dal ‘mitico Valentino’ tanto più che essa era un modello speciale chiamata [se ben mi ricordo…] MiniCub, caratterizzata da un ampio vano posteriore, cosa che certo non poteva sfuggire…

13:30 - "vicino al luogo dell'agguato è stato trovato un ordigno esplosivo, nascosto in una Mini Minor". Una notizia risultata poi infondata.

Morale della favola : gli ‘indizi’ circa la presenza di Giustino Del Vuomo in via Fani al momento dell’agguato debbono essere parsi allora e paiono ancora oggi quasi inesistenti e non stupisce il fatto che la sua figura sia stata ‘stralciata’ dalle indagini…

Chissenefrega di Onu e vescovi, la risposta è molto semplice. Poi, com'è che adesso alla sinistra preme tanto ascoltare il Papa? Non eravate voi i mangiapreti?

"E così via, tutti calci negli stinchi per renderti la vita più difficile. " A me sembra il minimo.....se non hai il pernesso di soggiorno non esiste che tu stia in Italia, quindi non hai diritto a nulla.

L'UNHCR in Italia L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) è presente in Italia fin dal 1953. L'ufficio di Roma dell'UNHCR partecipa alla procedura di determinazione dello status di rifugiato in Italia e svolge attività relative a protezione internazionale, formazione e training, diffusione delle informazioni sui rifugiati e richiedenti asilo in Italia e nelle varie aree di crisi in tutto il mondo, sensibilizzazione dell'opinione pubblica e raccolta fondi presso governi, aziende e privati cittadini. Dal 2006, l’ufficio italiano dell’UNHCR ha ampliato le proprie competenze diventando Rappresentanza Regionale responsabile, oltre che per l’Italia, anche per Cipro, Grecia, Malta, Portogallo, San Marino e Santa Sede, con il ruolo di coordinare le attività regionali in favore di richiedenti asilo e rifugiati presenti in questi paesi. Dal 2009 la Rappresentanza Regionale è responsabile anche per l'Albania.

qui dicono che la MiniMinor era già parcheggiata all'angolo della via all'arrivo della scorta...

... non ci sarebbe molto da dare credito al sito che il propritario di Luogocomune ha definito a suo tempo [non del tuuto senza motivi...]

d ogni modo è una foto a colori, cosa che ci consente di dire che la Mini in via Fani, a differenza della Mini osservata dal 'mitico Valentino', non era di colore verde...

"Per quanto possa essere doloroso per alcuni esistono anche norme internazionaliallle quali, anche lo stato italiani e i 'presunti' governati devono attenersi."

Sono associazioni che non contano una mazza, perfettamente inutili. A casa nostra decidono gli Italiani, se non gli sta bene se la facciano stare bene lo stesso...

blackhawk ha scritto:
In Italia è più credibile la lega che quei 4 rincoglioniti dell'Onu. Cosi è.....se non gli pare ci mandino pure i loro carrarmati di cartapersta.

Venezia
Il "tanko " verrà venduto all'asta. La Corte d'assise di Venezia ha deciso ieri mattina, con due giorni di anticipo rispetto ai programmi, le sorti del piccolo carro armato fatto in casa con il quale, nella primavera del 1997, i Serenissimi diedero l'assalto al campanile di San Marco.

Mamma mia! Internazionali....solo la parola ce la fa fare addosso. In Italia è più credibile la lega che quei 4 rincoglioniti dell'Onu. Cosi è.....se non gli pare ci mandino pure i loro carrarmati di cartapersta. che le hanno prese ovunque siano stati nel mondo.

Non è più il tempo dlle chiacchere.......finalmente qulcuno l'ha capito.

Critiche a La Russa anche dal Pdl: “Il problema è che la politica italiana dovrebbe essere più internazionale ed invece da un anno a questa parte è basata solo sulla politica interna. Se non si conoscono certe realtà internazionali, è naturale che poi si dicano cose del genere