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politica italiana : BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Inviato da Redazione il 9/9/2004 5:23:03 (4129 letture)

BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA

di Stefano Serafini

Sì. La critica a Berlusconi è diventata davvero "fin troppo facile". Nel senso che ci si sciacquano le ascelle tutti, dalla mattina alla sera, senza che però si faccia alcunché per risolvere il problema. Hai visto Rutelli e Fassino in USA, che se vince Kerry va bene lasciare l'esercito in Iraq? E d'altronde è credibile che qualche altro aspirante al trono di bananas possa osare di contraddire la volontà USA? Lo scarso rispetto verso lo stato è un vizio atavico nel nostro Paese, e non è Berlusconi il suo peggiore interprete.

Che faccio, lo difendo? No, attacco coloro che additandolo e stracciandosi le vesti fanno peggio di lui, perché intanto è comodo così. E' assurdo che si perda tempo con Berlusconi, a criticarne la minima scoreggia, invece di dedicarsi a costruire un'alternativa.

Il motivo vero è che un'alternativa non c'è, non la vuole nessuno...

... dei lobbisti che tengono in mano questo scheletro di paese: né il sistema bancario, né quello dei servizi e delle industrie che da esso dipendono in un giro vizioso e insano di economia fasulla, né i funzionari dell'apparato burocratico irremovibile, né la Chiesa Cattolica, né, infine, quei guitti da TV che chiamiamo politici, e per cui certi giornalisti fingono di arrabbiarsi tanto.

E' un teatro, che copre i veri eventi politici in corso. In dodici anni l'Italia ha perduto venti posizioni fra le potenze mondiali (dove solo le prime tre contano davvero, e le quattro che seguono qualcosa). Ha perduto l'Alta Tecnologia. Ha perduto le industrie chiave, e pian piano l'intero indotto ad esse relativo. Ha svenduto un patrimonio sociale, economico e politico che forse sarà possibile ricostruire in tre secoli.

L'autunno alle porte avanza con uno strascico di fallimenti, licenziamenti e miseria quale mai abbiamo visto prima. La sinistra darà la colpa a Berlusconi...

Stefano Serafini

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
eughenos
Inviato: 9/9/2004 12:22  Aggiornato: 9/9/2004 12:22
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/6/2004
Da:
Inviati: 359
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
[ Modificato da eughenos Attivo 9/9/2004 11:24 ]

mc
Inviato: 9/9/2004 12:41  Aggiornato: 9/9/2004 12:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
E la soluzione? Non votare mai piu'?... o almeno fino a che non ci sia qualcuno degno di voto? Con la premessa che la politica italiana e' morta, dove si dovrebbe spostare la "lotta", in quale ambito sociale, e in quale maniera? In ogni modo si contrasti il Sistema, si cade comunque nelle trappole mediatiche dei signori dell'informazione, in strumentalizzazioni, in azioni terroristiche "preventive", in ricatti sociali, economici, politici... e ancora corruzione... Una rivoluzione culturale. Non dovrebbe essere difficile nell'era di Internet. E' un po' come si fa qui... ed in molti altri siti. La conoscenza, l'informazione, la cultura, l'insegnamento dovrebbero essere i punti fondamentali di una politica di riscatto da questo 'sciattume'. .People have the Power. mc

patchacuti
Inviato: 9/9/2004 12:44  Aggiornato: 9/9/2004 12:44
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2004
Da: Trieste
Inviati: 255
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
... L'autunno alle porte avanza con uno strascico di fallimenti, licenziamenti e miseria quale mai abbiamo visto prima. La sinistra darà la colpa a Berlusconi... come Berlusconi da' la colpa alla sinistra per tutto quello che ha lasciato! Tra l'altro lo confesso ho votato Berlusconi, sigh! ma sinceramente alle prossime votazioni non saprei "chi santo votare"!! ps. esiste ancora il "partito Valdostano"?????? caso mai!?!

solenero
Inviato: 9/9/2004 13:53  Aggiornato: 9/9/2004 13:53
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/7/2004
Da: Valle Seriana Superiore
Inviati: 846
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Uno stato dovrebbe funzionare diversamente da un'azienda, giusto? Ha diverse esigenze di un'azienda, diversi obiettivi... Un'azienda ha l'obiettivo di guadagnare. Punto. Come si può pretendere che uno stato campi se lo si tratta alla stregua di qualcosa che non è? Non so chi potrebbe governare abbastanza bene da risanare il bilancio pubblico e contemporaneamente accontentare il popolo. Sicuramente non Berlusconi. Anche io mi pento e mi dolgo di averlo votato (se adesso ne so poco, di politica, allora ne sapevo niente, e il Berlusca sembrava perlomeno una faccia nuova; solo poi ho scoperto che giusto le facce cambiano... giusto le facce). Non volendo fare lo stesso errore per due volte, a chi devo consegnare la mia delega a governare il mio stato e amministrare i miei soldi? Ovvero: ma chi c***o devo votare??? ...Magari se voto radicale almeno mi becco un po' d'erba da Pannella... [ Modificato da solenero Attivo 9/9/2004 12:55 ]

Lentamente, inesorabilmente, la sabbia del tempo ricopre la mente.
- Frankie hi-nrg MC -
pincopalla
Inviato: 9/9/2004 14:39  Aggiornato: 9/9/2004 14:39
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/6/2004
Da: Isola che non c'e'
Inviati: 247
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
M.C. Citazione:
Una rivoluzione culturale. Non dovrebbe essere difficile nell'era di Internet. E' un po' come si fa qui... ed in molti altri siti. La conoscenza, l'informazione, la cultura, l'insegnamento dovrebbero essere i punti fondamentali di una politica di riscatto da questo 'sciattume'.
Pienamente con te, ma poi ? Una volta che (limitando le considerazioni al nostro Paese) ho aperto gli occhi e visto: 1) destra e sinistra hanno assunto lo stesso significato 2) Berlusconi non e' mai stato un "politico" (se mai si possono considerare cosi gli altri) ma l'incarnazione del conflitto d'interessi 3) i Radicali potrebbero cambiare decisamente nome visto che sembra abbiano cambiato radicalmente (almeno in parte) ideologie di fondo. 4) Rif Com. si distingue per poco o nulla dai 2 poli cosa posso fare ? Le alternative rimaste sono scheda bianca, scheda nulla o non votare. Dal momento che il sistema e' stato capace di azzerare il valore della scheda bianca facendola ricadere nel calderone della maggioranza. Mi rimangono 2 possibilità abbastanza simili che mi pare tu abbia scartato Citazione:
E la soluzione? Non votare mai più?... o almeno fino a che non ci sia qualcuno degno di voto?
Ponendole come quesiti, a me, sembra che tu le ponga come soluzioni non valide. Cosa proponi ? Ciao [ Modificato da pincopallino Attivo 9/9/2004 13:42 ]

"Lungo le sponde del mio torrente voglio che scendano i lucci argentati, non piu' i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente". Ciao Faber
Redazione
Inviato: 9/9/2004 17:12  Aggiornato: 9/9/2004 17:12
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
PINKO: Io ho preso delle notevoli legnate da tutti, qui sul sito, per aver sostenuto più volte la forza (e la differenza) di un voto come la scheda bianca. Ora tu mi dici "la fanno ricadere nel calderone...". Mi spieghi meglio? Perchè a me risultava che questo valesse per altre votazioni minori (tutto è relativo, ovv.), ma non per le politiche vere e proprie.

pincopalla
Inviato: 9/9/2004 17:34  Aggiornato: 9/9/2004 17:34
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/6/2004
Da: Isola che non c'e'
Inviati: 247
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Sorry, chiedo venia, pieta...ho detto una BELINATA !!! Riformulo la domanda finale a M.C.: Le alternative rimaste sono scheda bianca, scheda nulla o non votare. Cosa proponi ?

"Lungo le sponde del mio torrente voglio che scendano i lucci argentati, non piu' i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente". Ciao Faber
vincenzo
Inviato: 9/9/2004 17:36  Aggiornato: 9/9/2004 17:36
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/6/2004
Da: u-oy-topos middle Oceania
Inviati: 1304
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Io, le cabine elettorali preferirei bruciarle. Ops, scusate, è da li che si esplica la democrazia. Come non ci credi? La democrazia che ci sta portando nella merda....ops, quella che ci ha già calati completamente dentro lo sterco del demonio. Il voto conterà solo quando non esisterà più, visto che le classi politiche non hanno nessun peso nelle decisioni, ma soprattutto disprezzano la stessa democrazia. Perché vanno alla guerra se la maggioranza non la vuole? Mai più permettere che i politici si arroghino il diritto di parlare in nome degli "elettori". Retroica scusate, ma il voto è solo la giustificazione, al resto ci pensano i fratelli Iannaccone. (Da leggere con rima) vincenzo

1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
miradio
Inviato: 10/9/2004 8:17  Aggiornato: 10/9/2004 8:17
Mi sento vacillare
Iscritto: 27/8/2004
Da:
Inviati: 513
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Comunque, per chi non lo sapesse, l'anagramma del premier suona cosi': V'inculo robi lessi!! Provare per credere, scusate mi scappava la chicca! PS Più che un anagramma un anal-gramma.... [ Modificato da miradio Attivo 10/9/2004 7:19 ]

"...che il gregge si trasformi in branco... È questo l’incubo dei potenti"
(Ernst Junger)
mc
Inviato: 10/9/2004 12:06  Aggiornato: 10/9/2004 12:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
>>>>Cosa proponi ? A domanda rispondo : dovremmo cercare l'indipendenza dal SISTEMA con piu' determinazione. Cio' che propongo e' una rivolta culturale, prima di tutto. Un rifiuto di massa a questo modo di governare il mondo. Il voto elettorale e' irrilevante rispetto a tutto cio'. L'importante e' convergere in una opinione pubblica mondiale indipendente, libera da ogni mistificazione mediatica, tecnologica, e soprattutto politica. ...facile, no? Il primo passo, e' sicuramente quello di rifiutarsi (... in massa...) di votare... Non intendo con scheda bianca, ma con astensione totale. E' l'unico modo per iniziare il dialogo con il mondo politico: il monologo alla lunga diventa noioso. Nessuna "minaccia" rivoluzionaria o "insurrezionalista" (come si usa adesso) puo' avere piu' efficacia di una dimostrazione di "consapevolezza di Massa". ... non so se mi sono spiegato bene. mc

vincenzo
Inviato: 10/9/2004 12:10  Aggiornato: 10/9/2004 12:10
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/6/2004
Da: u-oy-topos middle Oceania
Inviati: 1304
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
e sottoscrivo, solo che io queste due cose rivoluzione culturale astensione totale le penso da almeno 4 anni, ma ancora niente vincenzo

1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
mc
Inviato: 10/9/2004 12:26  Aggiornato: 10/9/2004 12:26
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Qui di seguito, caro Vincenzo, ci sono alcuni art. della nostra Costituzione: Ti prego di soffermarti sul secondo (art.71)... Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli. ...Ci mancano solo 49.998 altre persone ed escogitare qualche legge di quelle serie... io dieci li trovo, tu? mc P.S.: Scherzo... ne trovo di piu'... Sezione II La formazione delle leggi. Art. 70. La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere. Art. 71. L'iniziativa delle leggi appartiene al Governo, a ciascun membro delle Camere ed agli organi ed enti ai quali sia conferita da legge costituzionale. Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli. Art. 72. Ogni disegno di legge, presentato ad una Camera è, secondo le norme del suo regolamento, esaminato da una commissione e poi dalla Camera stessa, che l'approva articolo per articolo e con votazione finale. Il regolamento stabilisce procedimenti abbreviati per i disegni di legge dei quali è dichiarata l'urgenza. Può altresì stabilire in quali casi e forme l'esame e l'approvazione dei disegni di legge sono deferiti a commissioni, anche permanenti, composte in modo da rispecchiare la proporzione dei gruppi parlamentari. Anche in tali casi, fino al momento della sua approvazione definitiva, il disegno di legge è rimesso alla Camera, se il Governo o un decimo dei componenti della Camera o un quinto della commissione richiedono che sia discusso o votato dalla Camera stessa oppure che sia sottoposto alla sua approvazione finale con sole dichiarazioni di voto. Il regolamento determina le forme di pubblicità dei lavori delle commissioni. La procedura normale di esame e di approvazione diretta da parte della Camera è sempre adottata per i disegni di legge in materia costituzionale ed elettorale e per quelli di delegazione legislativa, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali, di approvazione di bilanci e consuntivi. Art. 73. Le leggi sono promulgate dal Presidente della Repubblica entro un mese dall'approvazione. Se le Camere, ciascuna a maggioranza assoluta dei propri componenti, ne dichiarano l'urgenza, la legge è promulgata nel termine da essa stabilito. Le leggi sono pubblicate subito dopo la promulgazione ed entrano in vigore il quindicesimo giorno successivo alla loro pubblicazione, salvo che le leggi stesse stabiliscano un termine diverso. Art. 74. Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione. Se le Camere approvano nuovamente la legge, questa deve essere promulgata. Art. 75. È indetto referendum popolare per deliberare l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali. Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati. La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. La legge determina le modalità di attuazione del referendum. Art. 76. L'esercizio della funzione legislativa non può essere delegato al Governo se non con determinazione di principî e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti. Art. 77. Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria. Quando, in casi straordinari di necessità e d'urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni. I decreti perdono efficacia sin dall'inizio, se non sono convertiti in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione. Le Camere possono tuttavia regolare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti. Art. 78. Le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari. Art. 79. L'amnistia e l'indulto sono concessi con legge deliberata a maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera, in ogni suo articolo e nella votazione finale. La legge che concede l'amnistia o l'indulto stabilisce il termine per la loro applicazione. In ogni caso l'amnistia e l'indulto non possono applicarsi ai reati commessi successivamente alla presentazione del disegno di legge. Art. 80. Le Camere autorizzano con legge la ratifica dei trattati internazionali che sono di natura politica, o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari, o importano variazioni del territorio od oneri alle finanze o modificazioni di leggi. Art. 81. Le Camere approvano ogni anno i bilanci e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo. L'esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi. Con la legge di approvazione del bilancio non si possono stabilire nuovi tributi e nuove spese. Ogni altra legge che importi nuove o maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi fronte. Art. 82. Ciascuna Camera può disporre inchieste su materie di pubblico interesse. A tale scopo nomina fra i propri componenti una commissione formata in modo da rispecchiare la proporzione dei vari gruppi. La commissione di inchiesta procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria.

patchacuti
Inviato: 10/9/2004 12:47  Aggiornato: 10/9/2004 12:47
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2004
Da: Trieste
Inviati: 255
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Toc toc .. scusatemi, ma le libere elezioni le abbiamo volute noi "POPOLO"! Proprio per difendere la democrazia... C'e' gente che e' morta per questo... Eliminando la possibilita' di votare, si toglierebbe di nuovo la liberta'. Quando, poi in massa, ci si e' rifiutati di votare, cosa cambia?? Sotto sotto, quelli che sono al potere li abbiamo voluti noi!!!

patchacuti
Inviato: 10/9/2004 12:59  Aggiornato: 10/9/2004 12:59
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2004
Da: Trieste
Inviati: 255
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
..pero'.... C:\WINDOWS\Temporary Internet Files\Content.IE5\C94P2NIF\premier[1].jpg sarebbe bello...

mc
Inviato: 10/9/2004 13:01  Aggiornato: 10/9/2004 13:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Avanti: Le libere elezioni, quando non sai chi votare, perche' nessuno dei due (o piu') schieramenti vale il tuo voto, continui a definirle LIBERE? Sono libero di votare per il meno stronzo? Questo tipo di democrazia, mi sembra molto, molto meno di una dittatura illuminata... o di una monarchia. Comunque, come gia' detto, si otterrebbe un nuovo schieramento indipendente... Hai mai sentito parlare di Social Forum? ... non mi sto inventando niente... Vince': Una rivoluzione non si fa in quattro anni... si prepara e poi quando e' tutto pronto si mette in atto ... se poi e' Globale ... le cose si complicano e si allontanano dall'essere immediate. ciao mc

vincenzo
Inviato: 10/9/2004 15:31  Aggiornato: 10/9/2004 15:31
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/6/2004
Da: u-oy-topos middle Oceania
Inviati: 1304
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
mc, non so il tuo nome, ma noto con piacere che su questo tema siamo pienamente d'accordo, e mi fa molto piacere perché è difficile ai giorni nostri. E sono d'accordo anche che non si cambia niente in 4 anni, io credo che la rivoluzione culturale ci vorranno decenni, partire da noi a parlare con i nostri figli, amici, genitori...quelli più vicini. I social forum sono una bellissima esperienza, e questo mi fa ben sperare, solo che anche quelli hanno alcuni problemi...ma non è questo il luogo dove discuterne e soprattutto non è facile spiegarsi scrivendo. Sperando di poterne discuterne da vicino... vincenzo

1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
mc
Inviato: 10/9/2004 16:22  Aggiornato: 10/9/2004 16:22
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Ma in realta' siamo gia molto vicini a discuterne, con tutti gli altri, nello stesso monitor... marco >>>sperando... Certo, magari ai prossimi incontri 'sociali' o 'forensi' ...

Leopold
Inviato: 10/9/2004 20:30  Aggiornato: 10/9/2004 20:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/7/2004
Da:
Inviati: 207
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Evvai!! Non vedevo l’ora che uscisse l’argomento “cosa posso fare io che sono piccolo piccolo a cambiare il mondo che è grande grande?” Io vi propongo qualcosa di sconvolgente a tratti allucinanti: cambiare il mondo attraverso la costruzione dal basso di una nuova economia e finanza. Suona bene vè? Il progetto si chiama FAZ e vi allego qui seguendo una piccola spiegazione molto molto sintetica di che cosa si tratta: “FAZ, Zona Finanziaria Autonoma (in inglese Financial Autonomous Zone) è il nome del progetto per lo sviluppo di un modello economico e sociale alternativo, basato sull'autogestione monetaria. Alla base di questo modello c'è l'idea che, attraverso l'auto-emissione e l'auto-gestione della moneta, sia possibile generare una nuova società capace di apportare ricchezza e benessere maggiori per tutti. La moneta non ha un valore intrinseco in sè, ma siamo noi a darle valore usandola nei nostri scambi: perciò possiamo decidere di usare un'altra moneta per noi più conveniente. Attraverso l'autogestione della moneta, un insieme di individui può decidere autonomamente cosa, come e perché produrre e redistribuire socialmente la ricchezza. Liberazione dallo sfruttamento del potere finanziario, liberazione dalla necessità del lavoro forzato, eliminazione del denaro come strumento di potere, uscita dalla situazione cronica di crisi contrassegnata dall'inflazione e dalla sovrapproduzione: sono questi i principali obiettivi della FAZ. Nella FAZ, tutti sono proprietari della moneta, tutti possono creare un'attività economica attraverso un finanziamento a tasso zero, a tutti è accreditato automaticamente un reddito di esistenza per tutta la vita e tutti possono partecipare alle decisioni della comunità. Nella FAZ, tutti hanno la possibilità di soddisfare le proprie necessità e di creare ricchezza secondo le proprie capacità. La FAZ è concepita per essere una entità legale, ma usa la legalità come il FreeSoftware usa il copyright: introduce contenuti opposti in forme note. La FAZ formalmente adotta strumenti legali, modificandone però strutturalmente la funzione. Così come la licenza GNU/GPL sancisce legalmente il diritto di copia, così la FAZ sancisce legalmente l'abolizione dell'accumulazione monetaria attraverso l'uso di una moneta a tasso negativo, che, "usurandosi" nel tempo come la ricchezza reale, torna a rappresentare un puro mezzo di scambio. Il progetto è rivolto a tutti i soggetti che compongono la realtà economica e sociale (dalle attività produttive e di scambio ai consumatori, dal settore dei servizi ai suoi fruitori) e rappresenta una proposta pratica concreta per la costruzione di un'economia alternativa dove gli uomini ritrovino la dignità della propria esistenza e la cui realizzazione non è rinviata ad un lontano futuro, ma è applicabile fin da subito. La FAZ vuole costituire una rete economica autonoma (ma non chiusa) capace di apportare dei grossi vantaggi a chi vi partecipi, fuori della logica dell'accumulazione, e dove il denaro, spogliato dai meccanismi che lo rendono uno strumento di potere in mano a pochi, rivesta esclusivamente una funzione di mero strumento di scambio. I suoi valori di riferimento sono l'equità, l'autogestione, la diversità; ma anche aspetti come la convenienza, l'abbondanza ed il benessere sociale ed individuale costituirebbero dei grandi motivi di stimolo alla partecipazione. La FAZ costituisce, in definitiva, una proposta per un'economia autonoma ed autogestita, alternativa al capitalismo, realizzabile fin da subito, che si propone di sfruttare la convenienza individuale come leva per ribaltare l'attuale sistema economico di dominio del denaro sull'uomo che si poggia sui pilastri dell'accumulazione, del debito e dello sfruttamento.” Il progetto FAZ si basa soprattutto su un FANTASTICO libro (da me letto) di Domenico De Simone (economista o se volete contro-economista). Ha preso le migliori teorie per una nuova organizzazione economica-finanziaria-produttiva-decisionale di tutto il novecento e le ha unite in questo piccolo-grande progetto. Grande perché va a risolvere il problema (o la maggior parte di essi) alla radice, cioè il POTERE. Creando un sistema dove la moneta (i Titan) sono schiavi dei bisogni delle persone e non il contrario. Piccolo perché non ci sarà bisogno di nessuna rivoluzione armata, legislativa, POLITICA o altro. Nemmeno (la famosa) rivoluzione culturale poiché questo progetto conviene anche agli operatori finanziari, agli imprenditori e ai commercianti. Se avete voglia e tempo (ah! La schiavitù del lavoro! Nelle faz questo viene risolto…) leggetevi il libro di Domenico De Simone che è SCARICABILE AGGRATISE dal suo sito www.domenicods.tk . Se poi il libro vi garba solo nel formato classico lo potete comprate per 9€ (casa editrice: MALATEMPORA www.malatempora.it dove ve lo mandano a casa con il 20% di sconto,). Se avete meno tempo e voglia o volete andarci piano, per il momento leggetevi solo le FAQ sulle FAZ (sciogli lingua non voluto ma carino): http://www.open-economy.org/index.php?module=subjects&func=viewpage&pageid=68 Se la cosa vi interessa come prima cosa vi consiglio di iscriversi al sito che si occupa di questo progetto www.open-economy.org che si presenta così: “Open-Economy e' uno spazio aperto per discutere e sperimentare il cambiamento sociale radicale, per mezzo dell'economia.”

il fatto che la versione ufficiale dell'11/9 non regge ormai è un noioso luogo comune
--
Buonanotte, io m'azzucco.
titusnefasto
Inviato: 10/9/2004 20:43  Aggiornato: 10/9/2004 20:43
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2004
Da: daumpa
Inviati: 417
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
vi seguo e cerco di capire se esiste un'altro modo per cambiare io ci sto. stefano

Leopold
Inviato: 10/9/2004 20:44  Aggiornato: 10/9/2004 20:44
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/7/2004
Da:
Inviati: 207
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Anch'io come voi sono molto scettico per quanto riguarda la distribuzione del potere decisionale attraverso un sistema di democrazia rappresentativa. Per riassumere perché non funziona io citerei l'immenso FRANK ZAPPA: La politica è il ramo dell'industria dedicato all'intrattenimento. Come dargli torto! Piuttosto che scegliere l'astensionismo io personalmente ho preferito votare una lista piccola...piccola...piccola ho votato Giulietto Chiesa (www.giuliettochiesa.it) che su guerra, terrorismo e 11settembre la pensa come me (e come "La redazione" credo) Giulietto Chiesa al parlamento europea ci è andato e quindi posso dire che nel mio piccolo "ho vinto". Anche se ho MOLTA più fiducia in progetti come la FAZ (vedi sopra) che nel "mettere la persona giusta al posto giusto". L'unica entità che può rappresentare la gente (o il popolo o il bruttissimo "le masse") è il popolo stesso. Lo dice anche mio padre a tavola: chi si serve da sé, si serve come un re!

il fatto che la versione ufficiale dell'11/9 non regge ormai è un noioso luogo comune
--
Buonanotte, io m'azzucco.
Linucs
Inviato: 10/9/2004 21:29  Aggiornato: 10/9/2004 21:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Aggiungo per Leopold: viva il Liberty Dollar, fanculo a Greenspan, viva Auriti, abbasso il presidente denunciato per usura (...), abbasso il signoraggio e la BCE, e attenzione alla licenza GNU/GPL... Prossimamente sul blog, mega-articolo sulle banche

DIVA
Inviato: 11/9/2004 1:29  Aggiornato: 11/9/2004 1:29
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2004
Da:
Inviati: 530
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Credo che Stefano volesse dire : Cosi' come stanno le cose, pare quasi che Rutelli stia nel libro paga di Berlusconi, insomma che il centrosinista al governo farebbe cio' che sta facendo il centrodestra. Infatti Rutelli ha recentemente affermato che gli Italiani ne hanno ben donde di riforme e leggi di riforma, quindi se il centrosinistra andra' al governo, non ha intenzione di promulgarne altre, ma nemmen si sogna di togliere quelle fatte da Berlusconi. Alla fine, cio' che e' Berlusconi lo sappiamo (anche se il 34% degli italiani ha liberamente scelto di averlo come capo di governo), ma c'e' poco da illudersi che ci sia anche una seppur vaga ombra di opposizione nel nostro paese. Il partito d'opposizione fa esattamente il suo gioco, almeno fino ad ora lo ha fatto. Quando critica l'operato del governo , riduce la critica non al modo di condurre la politica e l'economia del centrodestra, (se ne guarda bene) ma da anni ormai non fa altro che parlare dei soldi di berlusconi, delle sue aziende,dei suoi conflitti d'interesse ecc. Orbene..tutte cose vere, ma l'attacco diretto e personale a lui, abbiamo visto, gli ha reso solo pubblicita' positiva e non so quanto questo sia del tutto ignorato dal centrosinistra . La soluzione non e' molto facile, pero' credo che prima di pensare a come eliminare Berlusconi & Company , sia auspicabile sbattere fuori dalla porta tutta la marmaglia attuale di sinistra, anche perche' di sinistro oramai ha solo l'alone di impotenza e di convivenza con la destra . Provate a vedere chi c'e' nelle file della sinistra italiana....residuati storici di un PC delle cooperative corrotte....transfughi della DC di mani pulite...ex motomuniti verdi...insomma gente a cui non chiederei mai di dare un'occhiata alla mia bici mentre compro il giornale. Quindi se speriamo, come molti sperano , di liberarci un di' del piccolo bush brianzolo, se non si fa piazza pulita dei suoi dipendenti (il centrosinistra), temo si cadra' dalla pentola alla brace...e ci tocchera' anche di dire che li abbiamo scelti liberamente con il voto....mah! diva

miradio
Inviato: 11/9/2004 9:55  Aggiornato: 11/9/2004 9:55
Mi sento vacillare
Iscritto: 27/8/2004
Da:
Inviati: 513
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Ho capito!!! La marmaglia che tira le fila della sinistra è sostanzialmente pallosa...riprova ieri all'incontro dei verdi dove ospite dei verdi di Pecoraro Scanio al Sana di Bologna c'erano il fighetto Bertinotti e il represso Errani, governatore dell'emilia romagna: molti non hanno resistito e si sono appisolati. La distrazione era imperante, sembrava la lezione di professori universitari presso una scuola elementare. Mancavano solo le cerbottane con le biro bic e i pallini di carta... I compagnoni presenti mostravano dapprima gli occhi lucidi per l'emozione davanti a cotanto personaggio eroe (Bertinotti), poi piano piano hanno mostrato, anche alle telecamere presenti in forze, le arcate dentali per i continui sbadigli. Non voglio mettere in dubbio la sostanza, le competenze e la buona fede dei signorini in questione (leggi: non saranno al soldo di Burlesconi ma il loro posto di lavoro non glielo leva nessuno, ci sarà sempre un seggio in qualche consiglio, fosse anche di quartiere...cioè nè venduti nè robin hood) ma la FORMA. La gente oggigiorno va presa per poche ma decise frasi, mai come oggi contano gli slogan, e questi si mettono a fare sfoggio di elegantissimi quanto articolati e soporiferi piani di rivoluzione. Se fanno dormire anche i poveri compagni con l'occhio lucido mi chiedo: che effetto faranno sull'elettorato variopinto e indeciso perennemente in cerca di una luce politica?

"...che il gregge si trasformi in branco... È questo l’incubo dei potenti"
(Ernst Junger)
Redazione
Inviato: 11/9/2004 10:05  Aggiornato: 11/9/2004 10:05
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Grazie lo stesso.

vincenzo
Inviato: 11/9/2004 10:07  Aggiornato: 11/9/2004 10:07
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/6/2004
Da: u-oy-topos middle Oceania
Inviati: 1304
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
e...........titoli a tasso negativo, economi partecipativa, trikkitrack' e bombe a mano... ciao vincenzo

1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
DIVA
Inviato: 11/9/2004 10:27  Aggiornato: 11/9/2004 10:27
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2004
Da:
Inviati: 530
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Sai che c'e'? Saro' anche sognatrice, avro' ancora la falsa cognizione della parola comunismo, o forse il caro buon vecchio Marx a me piaceva un tantetto.....ma uno che guadagna piu' di trecentocinquantamilaeuri all'anno (leggi Bertinotti) non posso e non voglio ritenerlo uomo di sinistra. Non possono fare la morale a Berlusconi che prima di entrare in politica (cioe' volevo dire ..prima di ampliare la sua azienda) i soldi li aveva gia' abbondantemente rub..ops diciamo..fatti . Se vogliono fare i politici di sinistra non possono avere stipendi da industriali, oppure che facciano gli industriali e quando ne avranno le tasche piene (di soldi) e conti in sospeso (con la giustizia) allora che vadano pure a fare i politici..di destra o di sinistra che tanto poca importanza ha. Ma uno che mi chiama "compagno" be'...un po' compagno a me lo deve essere.....ahhhhh se ne ho le tasche piene di questa gentaglia diva

Leopold
Inviato: 11/9/2004 14:16  Aggiornato: 11/9/2004 14:16
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/7/2004
Da:
Inviati: 207
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Per Vincenzo (e non solo, ci mancherebbe!): Quando ho letto il tuo "trikkitrack' e bombe a mano..." ero un po' confuso. Sopratutto dalle bombe a mano. Poi ho pensato che potrebbe più o meno tradursi in romanesco (dialetto a me più familiare) : "Seee...lallero!" oppure e "Seee..vabbé!". Giusto? Tu parli di una rivoluzione culturale lenta e difficoltosa (...i nostri figli !? ...sigh!..) io ti parlo di un cambiamento radicale economico che può partire da me, te e il mio fruttivendolo. Domani mattina! E le persone di open-economy.org si stanno movendo per mettere in piedi i primi "esperimenti". Tu parli di Economia Partecipativa, io l'unica economia partecipativa che conosco è quella di Michael Albert (che un paio di giorni fa ho avuto la fortuna di ascoltare nel convegno "sviluppo locale e partecipato" organizzato dal comune di roma nel campidoglio) e se volete informarvi a proposito c'è un boato di materiale qui http://www.zmag.org/italy/parecon-it.htm La chiamano Parecon (PARticipatory ECONomics) e consiste (iper - semplificando e sintetizzando) in: " la costruzione di un'economia alternativa sia al liberismo capitalista che al centralismo di stampo sovietico. La sua attenzione è incentrata sulla partecipazione dei produttori e dei consumatori a tutte le fasi del processo di produzione, per mezzo di un sistema assembleare, abbastanza complesso, di discussione e decisione sulle scelte di consumo e di produzione. " perché il suo obbiettivo è " la democratizzazione e la razionalizzazione dei processi di produzione e di quelli di consumo, e Albert dimostra in maniera abbastanza convincente che, tramite questa via, i processi di produzione diventano più efficienti di quanto non siano oggi, poiché il coinvolgimento dei produttori e dei consumatori, in quanto agenti sociali, determina una migliore veicolazione dei prodotti che rispondono alle esigenze sociali, senza che sia necessario il convincimento mediatico per indurre al consumo. Si tratta insomma, di una pianificazione dal basso che dovrebbe risultare molto più efficiente in termini di produzione di ricchezza, sia della pianificazione centralizzata che del mercato, nel quale l'efficienza marginale del capitale è la legge che non tiene conto dei costi sociali degli investimenti." da "Un'altra moneta" di Domenico De Simone ( http://it.geocities.com/domenicods/downloads/AltraMoneta.pdf ) pag 75-76. Per quando riguarda la FAZ si può dire che è ANCHE economia partecipativa ma non solo. Perché il problema del progetto PARECON è che necessita un POTERE che gestisca questa rivoluzione e sopratutto continua ad usare la moneta classica (per noi l'euro per Mazzucco il dollaro). La FAZ prende il problema dalla base, cioè emettere la PROPRIA moneta (i Titan) con le PROPRIE regole (il tasso negativo che impedisce l'accumulo di denaro e quindi la creazione di POTERE economico-finanziario) e distribuendo a tutti i soci un reddito di cittadinanza. Il tutto mantenendo una organizzazione orizzontale non - gerarchica (qualcuno direbbe anarchica ma è una parola che scotta troppo e quasi sempre confusa con bombe, caos e stronzate simili.) Naturalmente il coinvolgere le persone a prendere LORO STESSE le decisioni SUI LORO INTERESSI provocherà una ENORME RIVOLUZIONE CULTURALE. Io credo che partire dalla Rivoluzione Culturale per arrivare ad una distribuzione del potere veramente democratica sia come voler muovere una macchina tirando dal radiatore. Con le FAZ invece spingi da dietro. Tutto qui. [ Modificato da Leopold Attivo 11/9/2004 15:43 ]

il fatto che la versione ufficiale dell'11/9 non regge ormai è un noioso luogo comune
--
Buonanotte, io m'azzucco.
vincenzo
Inviato: 11/9/2004 18:41  Aggiornato: 11/9/2004 18:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/6/2004
Da: u-oy-topos middle Oceania
Inviati: 1304
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
ciaol leopolfo, io purtoppo non ho avuto mai il piacere di sentire nessuno, ma domenico de simone e malatempora li "conosco" da quattro anni. ho letto tutti i libri di de simone, un milione a mese a tutti, dove andrà l'economia dei ricchi, un altra moneta, parmacrack, per un'economia dal volto umano. Per albert, ho letto il libro dell'economia partecipativa, e seguo i suoi approfondimenti su parecon.org, ma soprattutto su zmag/italy. Il sito open-economy è nato con delle belle idee, poi non so se lo sai ma c'è stato una sorta di arresto, scritta da magius nel suo blog "Dopo mesi di abbandono (dovuti, confesso, alla delusione per le varie sconfitte di questo progetto), sto rimettendo mano al sito di Open-Economy... ". L'idee mi sembrano molto buone, con domenico de siomone ho avuto vari contati tramite email, c'è molto da discutere, ma soprattutto da farlo punto e basta, solo così si può capire cosa va e cosa bisogna migliorare. I presupposti che sono alla base di ParEcon sono interessantissimi, ma vale lo stesso discorso, attuarlo in maniera amplificata. Le esperienze fatte fin'ora sono risultate positive, ovviamnte tra le più riuscite c'è quella della south and press, casa editrice di cui albert è fondatore.... con speranza vincenzo nota: non va bene questa traduzione in romano: Citazione:
Quando ho letto il tuo "trikkitrack' e bombe a mano..." ero un po' confuso. Sopratutto dalle bombe a mano. Poi ho pensato che potrebbe più o meno tradursi in romanesco (dialetto a me più familiare) : "Seee...lallero!" oppure e "Seee..vabbé!". Giusto?
Hai frainteso, quello di cui parli, come ti ho scritto su, ne sono già a conoscenza e mi sembrano ottime idee, non una rivoluzione difficoltosa, ma lenta. Bisogna che si cambi il modo di rapportarsi agli altri...... LA TRADUZIONE: in napoletano trikkitrakk e bombe non significa ciò che tu hai scritto in romano, si vabbè...., ma è un modo scherzonso di dire "tante cose", difficile da spiegare scrivendo. C'erano tutte proposte, allora io ho rilanciato "alla grande".Chissà se hai capito!?!?!?!? [ Modificato da vincenzo Attivo 11/9/2004 17:46 ]

1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
mc
Inviato: 11/9/2004 19:23  Aggiornato: 11/9/2004 19:23
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Quando si parlava di rivoluzione culturale si intendeva tutto l'insieme delle istituzioni della attuale societa' ...tutte, nessuna esclusa, ammorbate dal vampirismo capitalistico. Intendo dire che e' importante anche avere le basi culturali giuste per intraprendere e farsi trascinare in un cambiamento, senza dimenticare che siamo nell'era del dio denaro. "Toccami tutto tranne ..i miei soldi" e quello che pensa chi crede (tutt'ora!!!!!!!!!) alla favola delle 'meno tasse per tutti'... una buona parte degli italiani. A me, sinceramente, mi hai convinto, ma ci hai messo pochi secondi... ...e...Giusto per parlare... come si inizierebbe una 'ristrutturazione' di questo tipo? ...voglio dire, quali sarebbero le prime mosse sociali perche' un cambiamento cosi' possa muovere i primi passi? Togliere tutti i nostri soldi dalle Banche, per esempio? mc

titusnefasto
Inviato: 11/9/2004 21:06  Aggiornato: 11/9/2004 21:06
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2004
Da: daumpa
Inviati: 417
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Citazione:
Togliere tutti i nostri soldi dalle Banche, per esempio?
perchè!? voi avete soldi in banca?

DIVA
Inviato: 11/9/2004 21:49  Aggiornato: 11/9/2004 21:49
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2004
Da:
Inviati: 530
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Ahahahahhahah Titus bellina !!!! gia' che si toglie noi dalle banche ? Il fido in rosso? Se lo togli magari e' la volta buona che ti fanno un sorriso quando entri in banca! A parte gli scherzi (insomma..mica tanto)...oggi sappiamo che niente si puo' fare senza un conto corrente. Chi e' dipendente lo sa...e' obbligatorio avere un conto corrente. Poi bancomat, carta di credito (che quasi sempre e' di debito) assegni ecc. Leggendo qua e la' la progressione prevista per il sistema bancario, pare si voglia arrivare alla sopressione totale della cartamoneta, quindi ogni operazione bancaria (anche comprare un giornale) si dovra' fare attraverso una carta di credito o qualcosa che gli assomiglia. A me questo turba e non poco. Pero' devo dire che il "controllo" totale delle banche sull'economia (quindi anche del tuo conto corrente ..Titus e del mio) credo sia iniziato con l'operazione.."moneta unica" , in europa si chiama Euro, in America dollaro. Credo di intuire che meno valute e monete girano al mondo (quello col denaro..s'intende) e piu' facile e' il controllo economico mondiale. In fondo il sistema bancario si basa su denaro inesistente...che da a prestito in cambio di garanzie reali (stipendi, case..auto ecc) contro nessun rischio per le banche , in quanto esse sono autorizzate per legge ad emettere denaro molte volte oltre i depositi che hanno. Detto questo...non so se Leopold nei suoi post si riferisca alla Banca Etica, se cosi' fosse, mi trova d'accordo. Titus..anche spostare solo l'accreditamento dello stipendio e' significativo. Io ancora non l'ho fatto..ma ci sto pensando seriamente, in fondo se pensiamo che il potere economico e' in mano alle grandi banche centrali..togliendo i nostri conti correnti noi si toglie loro dei moscerini..e' vero.. pero' forse e' l'unico gesto significativo che si puo' fare, oltre che votare scheda bianca. diva

mc
Inviato: 11/9/2004 23:14  Aggiornato: 11/9/2004 23:14
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
...e' quel "tutti" che vi ha sviato... Era "TOGLIAMO TUTTI, i soldi dalle..." ... non "i TUTTI I SOLDI" come se ce ne fossero tanti... ...pignoli ! .. staro' piu' attento alle virgole... Proprio come notava DIVA le banche fanno quello che fanno, con i nostri (... eheheh) "pochi soldi individuali" moltiplicati N (dove N = ...facciamo un miliardo?) ... ecco perche' si parlava di cultura, perche' e' una cosa che si deve capire in molti (mi riferisco a Leopold che vedeva il lato economico prioritario). Inoltre, credo che l'Italia avrebbe molte possibilita', per le enormi risorse legate al territorio, di riuscire nell'intento di diventare socio-economicamente indipendente... e', per ora, comunque l'unica risorsa rimasta abbastanza in piedi per produrre qualcosa ... oltre agli italiani stessi ... cioe' noi ...("vecchi" e gli arrivati "nuovi di zecca"...) Quindi, per togliere il pane ai migliaia creatori di slogan di FI e per rimanere in tema, io dico : "Pochi soldi, ma di tutti" ... con sotto piu' in piccolo ... "Fino al 4-5% di risparmio in piu'" ...che e' quello che ti tolgono annualmente con un Bancomat usato moderatamente. Per lunedi lo preparo con un testimonial d'eccezione, anzi il testimonial... con la sua luccicante fronte e la coltivazione di peli posticci, nonche' il suo sorriso "elastico" e chirurgicamente svizzero... Sarebbe bello se le nostre citta' fossero tappezzate di allegri faccioni sorridenti che ti danno il consiglio giusto, invece di stronzate glassate ...per farle sembrare appetitose... (...uhmmm ...) saluti mc

Linucs
Inviato: 11/9/2004 23:54  Aggiornato: 11/9/2004 23:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Togliendo i conti correnti si toglie qualcosa in piu', per via della riserva frazionaria

Leopold
Inviato: 12/9/2004 0:42  Aggiornato: 12/9/2004 0:42
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/7/2004
Da:
Inviati: 207
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Comincio innanzi tutto ringraziando Vincenzo per avermi insegnato la fraseologia "trikkitrack' e bombe a mano" che solo oggi avrò usato all'incirca 1'687 volte, per la gioia delle persone costrette a subirmi. Il sapere che è un modo di dire NAPOLETANO non può che peggiore la situazione dei miei conoscenti dotati di udito. Leggendari sono i mie monologhi (sotto sangria) nella parte di una madre napoletana che ha dimenticato il pargolo alle poste. "Agg'ascurdà u' piccirillu!" Preciso che io NON conosco VERAMENTE il napoletano e quindi il tutto risulta ancora più divertente. Per quanto riguarda le FAZ e PARECON sono contentissimo delle tue (Vincenzo) conoscenze che superano le mie! (ma il pisellino più lungo ce l' ho io...tié) e spero di non aver fatto la figura del "professorino guidatore di masse" (odio i professori, i maestri, i supplenti e pure un paio di bidelli! E odio anche il termine "masse" che mi fa pensare a un fondoschiena grasso e pieno di cellulite). DIVA tu dici: non so se Leopold nei suoi post si riferisca alla Banca Etica, se così fosse, mi trova d'accordo. In realtà io non parlavo della Banca Etica anche se la conosco. Nell'ambito del sistema bancario/capitalistico è sicuramente la scelta migliore: - prima di tutto perché non è mai stata e non sarà mai una "banca armata" cioè una banca che investe in armamenti ( se volete controllare se la vostra è una banca armata andate sul sito www.banchearmate.it già molte banche grazie a campagne di boicottaggio o di minaccia di boicottaggio (se non ti disarmi cambio banca) si sono disarmate. - Inoltre Banca Etica investe in progetti di microcredito a progetti ecologici e socialmente utili che non troverebbero investimenti da nessun altra banca. Ricordo che l'Italia è tra le maggiori (se non la maggiore) produttrice ed esportatrice di armi leggere. Che orgoglio! Io ancora non ho un conto bancario (sono uno studente universitario al 3°anno con ancora la paghetta settimanale, che vergogna...) ma quando l'avrò spero di poter fare tutto attraverso la Banca Etica [ www.bancaetica.it ]. Io in realtà mi riferivo a un sistema economico diverso. Non in euro ma in Titan (la moneta a tasso negativo). Questi Titan dovrebbero essere emessi dalle BdM (Banche del movimento, Vincenzo se dico qualche "quallerata" correggimi). Il ruolo della BdM può essere assunto da una banca vera e propria, come potrebbe essere Banca Etica o altra banca di credito ordinario che svolga anche attività ordinaria secondo la normativa vigente. Quindi tu DIVA avresti un c/c in euro e un c/c in Titan dove ti sarebbe accreditato in automatico il tuo RdC (Reddito di Cittadinanza dal momento che diventi socia di una FAZ) e che useresti per pagare le persone, i supermercati, i negozi che hanno aderito alla FAZ. Riporto qui una FAQ sulle FAZ (pun intended). Le Faq (sono 12 pag di faq!) sono estratte dal libro "Un'Altra moneta" di domenico de simone scaricabile gratuitamente http://it.geocities.com/domenicods/downloads/AltraMoneta.pdf · Cosa sono i titoli a tasso negativo? Sono titoli finanziari gravati da interesse negativo per il decorso del tempo e che perdono interamente il proprio valore con la scadenza del termine di validità. · Perché si dovrebbe creare un clima di fiducia intorno a questi titoli e una loro generale accettazione? Il presupposto dell'emissione dei titoli è un persistente eccesso di offerta globale, che induce i produttori a effettuare anche forti sconti pur di smobilitare le scorte. L'accettazione dei titoli comporta, anche in ipotesi di una loro circolazione molto lenta, l'effettuazione da parte del prenditore dei titoli di uno sconto molto basso (5% all'anno). Per questa ragione i titoli circoleranno prevalentemente tra i produttori. · Perché i titoli a tasso negativo dovrebbero circolare più velocemente delle banconote? Perché si tratta in sostanza di mezzi di pagamento gravati da un costo. Di conseguenza, il prenditore cercherà di spenderli il più rapidamente possibile e non li tesaurizzerà per evitare il costo. E' impossibile tesaurizzare i titoli a tasso negativo data la loro natura, e questo comporta che si tratta di mezzi di pagamento che non generano debito. Impiegato: io non posso essere socio della FAZ, visto che come impiegato non posso lavorare se non per lo Stato. FAZ: Non è vero, anche gli impiegati possono essere soci della FAZ, prendere il RdC e spenderlo come meglio gli aggrada. Il fatto che non lavoreranno nella FAZ comporta che non produrranno reddito da lì, ma il solo fatto che vivano e consumino è già una produzione di ricchezza. La FAZ realizza il principio per cui la vita è ricchezza in sé. Se vi interessano TUTTE le FAQ potete leggerle qui: http://www.open-economy.org/index.php?module=subjects&func=viewpage&pageid=68 cliccando sulla freccetta bianca verso destra con scritto Pagina: 1/4 SCUSA QUESTI MIEI POST MASTODONTICI! NON SAPEVO DI ESSERE UN SIMILE ATTACCA-PIPPONI! P.S. Togliere tutti i soldi dalla banca (averceli) o non andare a votare sono progetti "piccoli" anche se alimentati da uno spirito che condivido assolutamente: lo sdegno. S.Agostino ha detto (io sono ateo e anti-clericale) che la speranza ha due figlie lo sdegno e il coraggio. Sullo sdegno credo che siamo tutti d'accordo ma credo che dopo ci voglia anche il coraggio di pensare insieme a un progetto "grande", una meta: “ Un giorno Alice giunse a un bivio lungo la strada e vide uno Stregatto su un albero. ‘Quale strada prendo? Chiese. ‘Dove vuoi andare?’ fu la sua risposta. ‘Non so’, rispose Alice. ‘Allora, disse il gatto, non importa’. " Lewis Carrol - Alice nel paese delle meraviglie Per questo dopo che ho tolto i soldi dalla banca e devo scegliere tra metterli sotto il materasso o usarli dentro una FAZ io preferirei la seconda. Anche se tutti i miei risparmi li potrei mettere nel taschino finto del pigiama. P.P.S. Linucs che cos'è la riserva frazionaria? 'Sti nomi tecnici mi intrippano (mi piacciono in romanesco) troppo!

il fatto che la versione ufficiale dell'11/9 non regge ormai è un noioso luogo comune
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Buonanotte, io m'azzucco.
vincenzo
Inviato: 12/9/2004 10:31  Aggiornato: 12/9/2004 10:31
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/6/2004
Da: u-oy-topos middle Oceania
Inviati: 1304
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
"Nulla sarebbe cio che è Perché tutto sarebbe cio che non è Ed anche il contrario - cio che è, non sarebbe E cioò che non sarebbe, lo sarebbe Vedi? Lewis Carrol - Alice nel paese delle meraviglie Noto con piacere che tutti ritengono necessario cambiare il mondo, o "lo stato di cose presenti". Togliere i c/c perché è il sitema che usano le banche per creare monete a vuoto attraverso il meccanismo della riserva, anche se mi pare che per le banche non è più obbligatoria? Mi sbaglio linucs? Quindi si crea moneta dal nulla, nel vero senso della parola, prima del luglio 44 tutte le monete erano convertibili in dollaro, poi si sono resi conto aver emesso monete senza copertuta aurea, con il meccansimo del 20% della riserva. Con bretton woods solo il dollaro era convertibile in oro, e tutte le altre monete avevano il cambio fisso con il dollaro, ecco perché esiste il terzo mondo. Colonizzati in tutti i modi possibili, prima con le guerra poi con strumenti finanziari e poi ancora con le guerre ecc ecc. Il 15/08/71 nessuna moineta più è convertibile in oro, cioà la moneta viene messa dalle banche è prestata a usara solo a chi dicono loro, controllando in questo modo l'èeconomia e in più la moneta è solo carta straccia..... vincenzo

1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
vincenzo
Inviato: 12/9/2004 10:33  Aggiornato: 12/9/2004 10:33
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/6/2004
Da: u-oy-topos middle Oceania
Inviati: 1304
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Per iniziare a cambiare il mondo servono diecimila persone, anche qualcuna in meno???? http://www.open-economy.org/index.php?name=PNphpBB2&file=viewtopic&t=6 vincenzo

1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
solenero
Inviato: 13/9/2004 16:54  Aggiornato: 13/9/2004 16:54
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/7/2004
Da: Valle Seriana Superiore
Inviati: 846
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Su www..triburibelli.org c'è un documentario su Berlusconi che in Italia non è potuto andare in onda su nessuna rete. Visto. Un ottimo documentario. Ma oltre a vederlo, vorrei scaricarlo, ma non ci sono riuscito... Qualcuno può darmi qualche dritta? [ Modificato da solenero Attivo 13/9/2004 16:04 ]

Lentamente, inesorabilmente, la sabbia del tempo ricopre la mente.
- Frankie hi-nrg MC -
patchacuti
Inviato: 13/9/2004 17:29  Aggiornato: 13/9/2004 17:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2004
Da: Trieste
Inviati: 255
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA

mc
Inviato: 14/9/2004 12:17  Aggiornato: 14/9/2004 12:17
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
"Citizen Berlusconi". Come mai non e' andato in onda in Italia? ...per chi nn lo sapesse il titolo richiama il vecchio film di Orson Welles "Quarto potere", il cui titolo orignale era appunto "Citizen Kane". Kane e' il protagonista, un magnate dell'editoria che riesce a pilotare tramite i suoi giornali l'opinione pubblica ... Va da se' che la sceneggiatura non era del tutto inventata ... anzi, era talmente simile alla vita vera di un certo W.R. Hearst, che dovette ri-uscire dopo la guerra, questa volta con una distribuzione piu' decente, visto che la prima uscita fu ostacolata fino alla fine del suo impero dallo stesso magnate. La caparbia di Welles e la fiducia che la RKO riponeva in lui (un giovanissimo regista all'epoca, considerato un ragazzo prodigio) lo resero uno dei piu' famosi film della storia del cinema. P.S.: pare, da una biografia (non so se autorizzata o meno) del regista da cui hanno tratto anche un film ("La vera storia di Quarto Potere", regia di B.Ross. Con JOHN MALKOVICH (HERMAN MANKIEWICZ), LIEV SCHREIBER (ORSON WELLES), JAMES CROMWELL (WILLIAM RANDOLPH HEARST), MELANIE GRIFFITH (MARION DAVIES)), che "rosabella" fosse il nomignolo con cui Hearst chiamava la "pussy" della propria giovane moglie (un attricetta di 4' ordine, gran Goncca dell'epoca, a cui il magnate faceva fare parti importanti, grazie ai suoi soldi, ndr), anche se nel film non indica proprio quello... Mi ha fatto sorridere scoprire il dettaglio di "rosabella", che, per chi non ha visto il film non vorra' dire molto, per chi lo ha visto e non la sapeva questa, puo' essere gustoso. "Kane-Hearst" non ce la fece (fu solo in parte ed in un primo momento) a bloccare il film. Berlusconi si, a quanto pare... speriamo che non esca quando ormai sara' troppo tardi... Questo dovrebbe farci riflettere... Scusate il (quasi) fuori tema ... ciao. mc

patchacuti
Inviato: 14/9/2004 13:27  Aggiornato: 14/9/2004 13:27
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2004
Da: Trieste
Inviati: 255
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
LA PAURA DI VINCERE GIORGIO BOCCA da Repubblica - 14 settembre 2004 PIÙ che un sospetto sembra una certezza: il centrosinistra vuole perdere le elezioni, confermare Berlusconi e il suo malgoverno, rinunciare alla sfida per la salvezza della democrazia dalla deriva neoconservatrice, ripulire l´Italia dai quaqquaraquà della nuova destra, dai Bondi, dai Cicchitto, dai La Russa. È ancora storicamente lecito sospettare una voglia di perdere. La paura di vincere C´era stato un miracolo nella storia politica italiana: dopo i decenni della "necessità" democristiana, della conventio ad excludendum dei comunisti, del veto americano a ogni ingresso dei comunisti al governo, miracolosamente, quasi forzando una rassegnazione congenita, era spuntato un governo Prodi. Ed ecco che mancandogli un voto per sopravvivere un genio della sinistra rivoluzionaria glielo ha fatto mancare. Sospetto o certezza di un destino perdente? Sconfitta con le sue mani questa sinistra dà il via a una faticosa opera di ricostruzione e di trasformazione e trova, bello e fatto, l´uomo "fatale", il capo carismatico, il mandato dal Signore, il segretario del più grande sindacato italiano, il simpatico, popolare compagno Cofferati che ha diretto il più grande sciopero generale della nostra storia, portato in piazza milioni di italiani, creato anche fra i non comunisti un seguito enorme. E che fa? Lo acclama segretario del partito, capo ideale della alleanza di sinistra? No, lo sega, lo manda in provincia, lo obbliga a diventare sindaco di Bologna per battere un macellaio di nome Guazzaloca. Passano i mesi, gli anni, Berlusconi si distrugge con le sue mani, con le sue demagogie, con i suoi conflitti d´interesse, la gente non ne può più delle sue carnevalate, delle sue finte promesse, della compagnia di giro che lo segue, la gente comune, i democratici tout court, non gli perdonano di aver sdoganato i neofascisti, d´aver ridato fiato alla sottocultura reazionaria alla sua stampa gialla, ai cialtroni e ai profittatori. C´è una ripresa dell´opposizione, l´Ulivo rinasce con foglie e frutti spontanei, l´unità dei suoi rappresentanti, delle sue correnti più che d´obbligo è una questione di normalissimo buonsenso ma subito ripartono le divisioni, le gelosie, le antipatie, ultima quella fra Prodi e Rutelli oggi arrivata a un confronto assai poco persuasivo «i chiarimenti non sono mai definitivi, ma sono un passo avanti serio e lunedì convocheremo la federazione in modo di cominciare dai punti concreti». Lo ha detto Prodi al termine d´un incontro di due ore e mezza con i vertici della Margherita. Più che un sospetto sembra una certezza: sembra che la sinistra, l´opposizione democratica da noi e nel mondo abbiano paura di vincere e di mettersi sulle spalle dei fardelli pesantissimi: il mondo è ingovernabile, il capitalismo globale fallito, ha aumentato il numero dei ricchi ma non ha risolto i problemi dei poveri e la sua scelta militarista, il suo resistere vendendo la paura più che un progetto fattibile, è una cieca avventura. Ma si direbbe che i politici della sinistra preferiscano lasciare alla destra la gestione del presente e del prossimo futuro, la svendita della democrazia, i rischi di una guerra mondiale e aspettare un avvenire che forse non c´è. Che si può ricordare ai politici della sinistra che essi non sappiano benissimo ma che continuano a ignorare i fatti? Che la pubblica opinione, la gente si aspetta da loro una seria unità di intenti e non le polemiche e le punzecchiature retoriche di cui sono occasione feste di partito e convegni dove ognuno recita la parte della vittima innocente e dell´onesto tradito? È necessario ricordargli che i loro partiti di origine nella lotta contro il fascismo sopravvissero per la loro unità e che le loro pagine vincenti furono quelle del fronte unico in Spagna e in Italia e non quelle del socialfascismo staliniano nemico immaginario e ossessivo. Possibile che questi dirigenti dell´Ulivo non si rendano conto che le loro diatribe in apparenza ideologiche vengono accolte dalla gente come meschine lotte di potere, come voglie irresistibili di marcare un punto vincente anche a costo che il disegno generale vada alla malora? La destra italiana ha sempre rifiutato la realtà di una sinistra democratica unita, ha sempre accanitamente operato per descriverla come un campo di Agramante, faziosa, feroce con se stessa, e nel dopoguerra ha cercato di distruggerla di farla dimenticare. Non lo sanno i Prodi e i Rutelli che le loro polemiche, le loro punture di spillo, i loro chiarimenti che non chiariscono sono un regalo alla destra, che il Berlusconi con la bandana torna, grazie ad esse, ripresentabile? Solo i grandi uomini politici sanno che per andare lontano bisogna saper sacrificare a volte le ambizioni personali. Possibile che ne sia scomparsa la specie? ciao

DIVA
Inviato: 14/9/2004 17:43  Aggiornato: 14/9/2004 17:43
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2004
Da:
Inviati: 530
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Berlusconi sta dando una grossa mano alla sinistra nella sua caparbieta' di rimanere incollatoa capo di governo, magari facendo anche l'interim di mezzo parlamento -uscieri compresi- E' talmente messa male questa sinistra che se niente niente dovesse vincere le prossime elezioni, il vaso dove e' piantato quell'ormai ramoscello d'ulivo, si romperebbe...e i vari Prodi, Fassino, Rutelli, ecc ecc litigherebbero pure per spartirsi i cocci. diva

mc
Inviato: 15/9/2004 13:53  Aggiornato: 15/9/2004 13:53
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: BERLUSCONI, UN FALSO PROBLEMA
Se mai fosse possibile peggiorare l'opinione che abbiamo della sinistra in generale date un letta a questo (tratto da un volantino...): Per un sindacato di classe, democratico e combattivo L’emendamento al documento Rinaldini presentato da alcuni delegati di importanti fabbriche - Introduzione - Niente è più necessario per la Fiom di un congresso che faccia un bilancio onesto delle lotte degli ultimi tre anni. Dal 2001 ad oggi sono stati firmati due contratti nazionali sulla testa dei lavoratori che correttamente la Fiom non ha sottoscritto, ma che allo stesso tempo non è stata in grado di contrastare. È opinione di chi scrive che l’insuccesso del nostro sindacato nel tutelare gli interessi dei lavoratori sia più il frutto di una politica sbagliata dei dirigenti sindacali che il risultato di una presunta indisponibilità dei lavoratori a condurre la mobilitazione. Un regolamento congressuale estremamente restrittivo (e in definitiva poco democratico) impedisce che il contributo scritto che segue possa essere la base di un terzo documento in discussione al congresso della Fiom. Per presentarlo sarebbe stata necessaria la firma di 5 membri del Comitato Centrale mentre a sostenerlo nel CC c’è un solo compagno. A sottoscriverlo però ci sono diversi delegati di fabbriche importanti che il 2 marzo si sono riuniti a Bologna e che hanno sottoposto il loro punto di vista alla riunione nazionale della sinistra Fiom del 3 marzo. Alla riunione di Cambiare Rotta abbiamo insistito sulla necessità di presentare un documento autonomo della sinistra, alternativo a Rinaldini e Nencini, ma le nostre posizioni sono state sostanzialmente respinte da Cremaschi e Breda, i quali hanno insistito sulla opportunità di “condizionare a sinistra” la Fiom dando vita a un’alleanza con Rinaldini. Ma Rinaldini è stato condizionato non da sinistra, ma da destra. Lo dimostra il fatto che ha accettato 21 dei 22 emendamenti presentati dai dirigenti Fiom dell’Emilia-Romagna (Zanasi, Naldi - segretario regionale - ecc.); chiunque abbia vissuto da vicino la gestione che questi hanno dato alle mobilitazioni sa bene che si tratta dei principali responsabili dell’impantanamento della lotta proprio in una regione dove questa stava manifestando una forte spinta dalla base. La realtà che ciascun attivista può riconoscere è che negli ultimi anni la sinistra della Fiom è diventata sempre più impalpabile agli occhi dei lavoratori ed esiste solo come entità burocratica che occupa poltrone, ma non ha alcuna capacità di iniziativa reale. Per Cambiare rotta, il sostegno al documento di Rinaldini è un passo ulteriore verso l’abisso, per un’area che sta perdendo ogni contatto con le lotte reali che pure si stanno sviluppando in ogni angolo del paese. Non un contratto, non una vertenza, non un accordo, non una lotta negli ultimi anni ha visto gli esponenti nazionali di Cambiare Rotta distinguersi dagli altri dirigenti della Cgil. Invece di dare risposte precise ai problemi brucianti e irrisolti in questi due anni, nei documenti si spazia sui temi più svariati per poi approdare all’ennesima riproposizione di politiche concertative. La differenza è solo nelle dosi: mentre Nencini la minestra concertativa vuole farcela ingoiare tutta assieme candidandosi ad essere il principale referente del “gruppo dei 49” in Fiom, Rinaldini vuole somministrarcela in piccole quantità. Ma la direzione di marcia è la stessa. Il testo che presentiamo non parla di Tobin Tax; movimento no global, scuola, servizi sociali, Europa, Palestina, americanizzazione, ecc… non perchè non consideriamo importante sottolineare il nostro punto di vista anche su questi argomenti, ma perchè riteniamo giusto concentrarci sulle questioni decisive che riguardano le lotte operaie in questa fase storica e la strategia necessaria per battere l’offensiva del padronato e del governo contro il lavoro salariato, i pensionati, i disoccupati e tutti i settori oppressi in questa società. È nostra intenzione batterci per un sindacato basato sulla democrazia operaia, combattivo e con una politica di classe. Riappropriarci come lavoratori del nostro sindacato è una necessità non più rinviabile. Il nucleo originario dei compagni che sostengono questo documento è lo stesso che, assieme ad altri, si è reso protagonista quest’autunno nella vertenza dei precontratti con la formazione del Coordinamento dei delegati in lotta nella città di Modena e l’esemplare mobilitazione di Fincantieri. Siamo tra quelli che il ministro Giovanardi ha chiamato in causa in un’interpellanza parlamentare con l’accusa di “sabotaggio e di non rispettare la democrazia nelle fabbriche”. Chi è stato protagonista di lotte così radicali come quelle di quest’autunno non può tollerare un congresso “blindato” come quello che si annuncia, dove i lavoratori sono completamente espropriati da una discussione realmente democratica. Per questa ragione presentiamo un testo che sarà formalmente presentato nei congressi di fabbrica come emendamento alla premessa generale del documento Rinaldini-Cremaschi, essendo questa l’unica via consentita dal regolamento congressuale per far valere il nostro punto di vista. Emendamento di Paolo Brini e altri al documento “Valore e Dignità al lavoro” (sostitutivo alla premessa “Perché il congresso ora?”) ...omissis... ... A parte i dettagli tecnici della questione, anche nel mondo del lavoro avanza la convinzione che un sodalizio istituzionale si stia sostituendo al confronto democratico e abbia gia' preso le redini anche del 'carrozzone sindacalista'. La soluzione e' sempre la stessa : l'unita'. Cacchio.. si, mi sento! Sembra uno spot di D'Alema : ma il problema non e' il mio, ma e' il vostro. Chi in questo preciso istante sta pensando... parla come d'Alema (l'ho detto prima io ...eheheh)... si sbaglia perche' parlo come dovrebbero parlarne tutti. La disaffezione dalla politica e' una delle migliori armi della propaganda... soprattutto in tema di controllo globale. Non e' certo dicendo "... si, si, la solita tiritera", o ".. che cosa ingenua...", che le cose possono migliorare. Incominciando a convincersi che qualcosa e' possibile attuarla, aumentano le chance di riuscirci davvero e prima del previsto... (sono pur sempre processi abbastanza lunghi). P.S.: con Unita', non intendo unita' politica tra i partitucoli della sX, ma UNITA' alla 'base'. Of course. mc


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