Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE


Energia e Ambiente : Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Inviato da Redazione il 21/12/2009 7:10:00 (6042 letture)

di Marco Cedolin

Centoventi capi di stato, diretta emanazione di banche e multinazionali, rinchiusi in un fortino a disquisire dei disastri ambientali prossimi venturi, determinati dal modello di sviluppo che loro stessi hanno creato, al fine di garantire sempre maggiori profitti ai propri padroni.

Disastri che la maggior parte di loro non vedrà mai, dal momento che per evidenti ragioni di età si sarà accomiatata da questo mondo prima che la barca affondi.

Molte migliaia di giovani fuori al gelo, decisi a contestarne l’operato presente e futuro. Giovani che con i disastri ambientali e le loro conseguenze dovranno fare i conti, consapevoli del fatto che si tratterà di conti “salati” perché qualcuno ha rubato loro la prospettiva di godere di un avvenire sereno.

A frapporsi fra i due contendenti qualche migliaio di poliziotti, ...

... impegnati nell’esercizio di bastonare i giovani affinché non disturbino e serva loro di lezione. Contornati da migliaia di giornalisti, gran parte dei quali pennivendoli senza pretese, deputati raccontare menzogne di ogni sorta che risultino funzionali alla fame di profitto futura dei padroni di cui sopra.

A ben guardare il vertice di Copenhagen sui cambiamenti climatici potrebbe essere tutto raccolto in queste immagini, sospese fra l’inanità di chi ha mangiato in maniera bulimica fino a scoppiare, depauperando le risorse del pianeta e pregiudicando lo stato di salute della biosfera, e la volontà di reagire di chi si è visto precipitare nella prospettiva di un futuro fatto di carestie, aria irrespirabile, fiumi marcescenti e acqua imbevibile, all’interno del quale “sopravvivere” per buona parte della propria vita.

Un confronto impari, perché i primi detengono il potere e continueranno a venire rappresentati nell’immaginario collettivo come le “anime buone” che vogliono salvare il mondo. I secondi non detengono un bel nulla e continueranno a venire stigmatizzati come facinorosi e giovinastri che protestano e non hanno voglia di lavorare, nonostante il progresso e lo sviluppo abbiano ormai creato un posto al call center a 400 euro al mese per tutti.

Nella commedia buonista e qualunquista del vertice di Copenhagen, di curiosità se ne possono trovare anche altre, tutte a modo loro interessanti, da leggere sullo sfondo della completa inutilità rappresentata da una kermesse di questo genere.

Impossibile non sottolineare ancora una volta la mistificazione portata avanti, avallando l’assurto in virtù del quale la CO2 sarebbe di gran lunga l’agente inquinante più pericoloso e l’unico reale responsabile dei mutamenti climatici presenti e futuri. Unita alla profonda omertà manifestata nei confronti di tutti gli agenti inquinanti, diossina, metalli pesanti, particolato, nanopolveri, benzene,elementi radioattivi, che le attività umane producono in enorme quantità ogni giorno, avvelenando il pianeta e la popolazione che lo abita.

Così come è impossibile non mettere in evidenza la contraddizione insita in un vertice di questo genere, organizzato con il “nobile” scopo di combattere l'inquinamento, ma che, come in molti hanno sottolineato, ha inquinato esso solo in due settimane tanto quanto un paese come il Marocco nel corso di un anno. Grazie alla presenza, oltre ai 120 capi di stato con i loro entourage, di oltre 50.000 persone solo fra delegati e giornalisti, con relativa movimentazione di 1200 auto con autista, 140 jet privati e una quantità enorme di spostamenti in taxi ed auto a nolo, viaggi in aereo e in treno e soggiorni in hotel. Unitamente alla mobilitazione d’ingenti reparti di polizia con relativi automezzi e perfino alla costruzione di un carcere temporaneo all’interno di un deposito di birra dismesso.

Tutto il teatrino “impegnato” a combattere CO2 e mutamenti climatici si è inoltre concentrato solo ed esclusivamente sull’aspetto economico della questione, quasi l’essere umano non necessitasse di mangiare, bere e vivere in un ambiente il quanto più possibile sano ed incontaminato, ma fosse simile ad un androide che per sopravvivere deve “ingerire” qualche dollaro al giorno e nulla più.

Sono state così permutate in dollari le previsioni delle potenziali sciagure imminenti, in dollari i potenziali milioni di vittime delle stesse, in dollari gli eventuali rimedi, che sempre attraverso i dollari dovrebbero essere in grado di ripristinare gli equilibri naturali perduti.

E anche la conclusione ingloriosa del vertice, terminato con l’accordo di rinnovare la penosa kermesse il prossimo anno a Città del Messico, ha prodotto come unico risultato un movimento di denaro, sotto forma della promessa di 100 miliardi di dollari da stanziare in favore dei paesi poveri, sotto la gestione di quelle stesse banche e multinazionali che hanno diretto i lavori del vertice e con tutta probabilità avevano come unico obiettivo di travasare nelle loro tasche nuove quantità di denaro dei contribuenti, a fronte di una sceneggiata di sicuro effetto mediatico.

Marco Cedolin

http://ilcorrosivo.blogspot.com/
http://marcocedolin.blogspot.com/

Voto: 0.00 (0 voti) - Vota questa news - OK Notizie


Altre news
28/11/2015 10:00:00 - Il nuovo sito è pronto
26/11/2015 19:40:00 - Fulvio Grimaldi a Matrix
24/11/2015 11:00:00 - Caccia russo abbattuto dai turchi
22/11/2015 20:20:00 - Ken O'Keefe: "ISIS = Israeli Secret Intelligence Service"
21/11/2015 21:00:00 - L'uomo che uccise Kennedy
19/11/2015 19:00:00 - La solitudine
18/11/2015 21:21:31 - Vladimir Putin - conferenza stampa al summit del G20
17/11/2015 13:50:00 - Dopo Parigi
15/11/2015 22:30:00 - Commenti liberi
14/11/2015 9:40:00 - À la guerre comme à la guerre
13/11/2015 23:00:00 - Nuovi attentati a Parigi
11/11/2015 19:50:00 - Atleti russi dopati, brutti e cattivi
10/11/2015 19:30:00 - Fini, Grillo, Travaglio - e il giornalismo che non fa i conti con sé stesso
9/11/2015 18:30:00 - "Bag it!" Documentario (Ita)
8/11/2015 9:09:03 - Commenti liberi

I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Redazione
Inviato: 21/12/2009 7:37  Aggiornato: 21/12/2009 7:45
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Ho seguito poco l’evento, ma mi sembra di capire che alla base di questi meeting internazionali sul clima ci sia una trappola studiata apposta per non farli funzionare in ogni caso: l’idea di stabilire un tetto di emissioni inquinanti, che tutti debbano rispettare.

Non solo è una cosa praticamente impossibile da realizzare, ma spinge nel frattempo a trovare modi per continuare a inquinare pur rispettando il tetto stabilito (se non scaricano nell'aria, molti lo faranno magari nell'acqua, e così il "tetto" e rispettato). In America stanno già costruendo i gasdotti per spostare l'anidride carbonica da una parte all'altra del paese!

E' il principio del contenimento che è sbagliato. Sarebbe come dire “visto che versiamo veleni nello stesso lago da cui poi beviamo, cerchiamo di versarne un pò meno”.

Il vero approccio sarebbe invece quello di accordarsi per favorire un reale sviluppo, complessivo e integrato, delle energie rinnovabili a livello mondiale, penalizzando fortemente nel contempo chi utilizza quelle inquinanti.

In altre parole, un semplice “divieto”, senza uno stimolo equivalente, non ha mai risolto nulla nella storia dell’umanità, e chi ha scelto questa formula non poteva non saperlo.

Kingu
Inviato: 21/12/2009 8:35  Aggiornato: 21/12/2009 8:38
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/11/2008
Da: Treblinka
Inviati: 302
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Ottimo articolo, questa volta non ho niente da dire
Son convinto che queste riunioni servano piu a loro e stabilire a chi entrerà in mano la gestione del grosso delle energie alternative nei prossimi anni.non mi sbaglio se dico che queste manovre servono a far capire che,se sono stati e sono i padroni del petrolio (vedi tutte le implicazioni e violenze commesse) saranno anche i padroni degli elementi naturali.i padroni delle energie alternative, e non di certo per il bene del pianeta.in effetti arrivare scarburando, protetti dal manganello, mi fa capire TANTE cose.stanno mettendo le mani avanti gia da un pezzo

AlbaKan
Inviato: 21/12/2009 8:57  Aggiornato: 21/12/2009 8:57
Ho qualche dubbio
Iscritto: 6/3/2009
Da:
Inviati: 117
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Cala il sipario, ma già si prospetta la data del prossimo inutile incontro.
L'unica cosa giusta di questo summit l'ha detta Chavez:
Citazione:
Se il clima fosse una banca l'avrebbero già salvato!


E' difficile trovare soluzioni, quando non si ha nessun interesse a farlo.
Si offrono miliardi ai paesi poveri, per "promuovere e sostenere lo sviluppo di energie pulite"...
Ma perchè? Sono i paesi poveri che inquinano?
Sembra più un risarcimento danni, nell'intenzione di continuare sulla stessa strada, quanto vale il pianeta Terra?

Sono anni che si studiano metodi per continuare ad inquinare, la prova è il Il commercio del carbonio: L'acquisto del diritto ad inquinare

Una delle trappole peggiori che hanno accompagnato il Protocollo di Kyoto (parte della Convenzione sul Cambiamento Climatico) è che i governi hanno accettato che invece di ridurre effettivamente le emissioni di gas che causano l’effetto serra alla fonte, i paesi del Nord e le aziende che lo producono maggiormente possono pagare gli altri (che hanno meno emissioni) per continuare ad inquinare, sia attraverso di fondi controllati dai governi, sia attraverso i mercati privati del carbonio. Questo non migliora il cambiamento climatico ma ha permesso nuove fonti d’affari e di speculazione finanziaria con mercati primari e secondari per i crediti di carbonio. Peggio ancora , i chiamati “condotti di carbonio” con i quali le aziende comprano i loro diritti per inquinare, sono attività lucrative per le stesse o altre grandi multinazionali, come nel caso delle estese piantagioni di monocoltivazioni di alberi, con enormi impatti ambientali e sociali.

"Ai liberali che non sono tutti usurai, chiedo: come mai gli usurai sono tutti liberali"? Ezra Pound
mangog
Inviato: 21/12/2009 9:17  Aggiornato: 21/12/2009 9:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Citazione:

Autore: AlbaKan Inviato: 21/12/2009 8:57:12

Si offrono miliardi ai paesi poveri, per "promuovere e sostenere lo sviluppo di energie pulite"...
Ma perchè? Sono i paesi poveri che inquinano?




I più contrari ad ogni regolamentazione, a prescindere dai finanziamenti o meno, sono stati i cinesi e gli indiani, paesi in via di sviluoppo o eternamente poveri ?
Il presidente indiano ha fatto notare che è un'obbligo irrinunciabile portare la corrente elettrica a 700.000.000 di indiani che ancora ne sono sprovvisti.
Corrente elettrica che non potrà essere prodotta da mulini a vento o da costosissimi impianti fotovoltaici per ovvi motivi tecnici e di costo.

Produrre motori a scoppio poco inquinanti, euro 5 per intendersi, è costosetto...Non sarà facile far digerire agli indiani l'onere aggiuntivo per produrre con tecniche tali da permettere un migliore rendimento.

E se Al-Gore si sbagliasse? In fin dei conti le notizie sul riscaldamento del mondo provengono dai soliti noti.

ZORRO
Inviato: 21/12/2009 11:16  Aggiornato: 21/12/2009 11:16
So tutto
Iscritto: 15/1/2009
Da:
Inviati: 16
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Abbiamo già visto in passato la contrapposizione tra giovani idealisti, ambientalisti, pacifisti, che si battono per una giustizia planetaria, contro uomini egoisti, arroganti, che detengono potere e soldi.

Oggi molti di quei giovani di allora, detengono quello stesso potere, o collaborano con quel potere, che combattevano tenacemente molti anni fa.

C’è da aspettarsi che quei giovani che oggi contestano, fra qualche decina di anni (se esisterà ancora il nostro pianeta) saranno sempre lì, ma dall’altra parte della barricata per difendere quello stesso potere che oggi combattono.

Per cambiare musica non possiamo delegare tutto ai direttori di orchestra.

C’è bisogno di un cambiamento radicale delle nostre coscienze.

Durante il vertice di Copenhagen noi che abbiamo fatto? Siamo andati tutti incolonnati a comprare regali inutili per il Natale con i nostri GIPPONI 4000 cc., lasciando ovviamente il motore accesso, per evitare che perda di potenza (guai invitarli a spegnere nel frattempo il motore, si rischia il linciaggio).

IL CAMBIAMENTO DEVE PARTIRE DAL BASSO.

NiHiLaNtH
Inviato: 21/12/2009 11:46  Aggiornato: 21/12/2009 11:46
Sono certo di non sapere
Iscritto: 5/12/2005
Da:
Inviati: 3225
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
giovani ambientalisti idealisti???

ma non diciamo cazzate che vengono finanziati dalla fondazione dei fratelli Rockefeller

ecco perchè non li vedi mai a manifestare contro il gruppo Bilderberg
non oserebbero mai rivoltarsi contro i loro padroni

Floh
Inviato: 21/12/2009 11:49  Aggiornato: 21/12/2009 11:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/12/2009
Da: Milano
Inviati: 1056
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Bravo Marco, l'hai detta giusta!
Questi assassini ci stanno uccidendo, ma lam cosa che mi rattrista di più è che a nessuno sembri importare davvero.
Mi chiedo come si sia potuti arrivare fino aquesto punto. Mi sembra un controsenso, eppure è la realtà.

Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia (William Shakespeare, da Amleto)
Floh
Inviato: 21/12/2009 11:51  Aggiornato: 21/12/2009 11:51
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/12/2009
Da: Milano
Inviati: 1056
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
E perchè Rockefeller dovrebbe mai finanziarli?
Per contestare l'inquinamento da lui stesso provocato?

Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia (William Shakespeare, da Amleto)
Floh
Inviato: 21/12/2009 11:53  Aggiornato: 21/12/2009 11:53
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/12/2009
Da: Milano
Inviati: 1056
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Dunque secondo te non esiste un problema biosfera?

Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia (William Shakespeare, da Amleto)
utrevolver
Inviato: 21/12/2009 12:09  Aggiornato: 21/12/2009 12:11
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/6/2007
Da: Sandalia
Inviati: 411
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Da quando un paio di anni fa il mio comune di residenza ha organizzato la raccolta differenziata, mi sono reso conto di due cose:

1) Siamo una società basata sullo spreco.
2) Questo spreco ci viene imposto.

Dico questo constatando la quantità di plastica che una volta alla settimana la mia famiglia produce: praticamente una busta di dimensioni della busta della spesa piena zeppa di bottiglie, involucri, flaconi, involgimenti vari, tappi, buste, bustine ecc. ecc.
La fortuna ha voluto che sempre nel mio comune sia cominciata la distribuzione di latte sfuso crudo. Risultato: abbiamo abolito il 90% del tetrapack che consumavamo.
Poi, io personalmente,ho smesso di consumare acqua in bottiglia: bevo l'acqua di rubinetto che per fortuna dalle mie parti è pure buona da gustare.
Risultato: uso sempre la stessa bottiglia riciclata all'infinito.
Idem per fare la spesa: quanti, prima di andare al supermercato si portano la shopper da casa? Meno del 10%. Io ormai lo faccio da anni.
Sono d'accordo, il cambiamento deve venire dal basso, ma le persone vanno educate, "svegliate", istrute al risparmio.
Copenhagen è la solità truffa, la solità inutilità.

epicureo99
Inviato: 21/12/2009 12:28  Aggiornato: 21/12/2009 12:28
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/1/2005
Da: Bonastre
Inviati: 150
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Mi permetto di inviare il link agli interventi, in spagnolo, dei presidenti delle delegazioni dei paesi dell'ALBA
http://cubainforma.interfree.it/2009/noteufficiali/cope1.htm
E "Come don Chisciotte" ha pubblicato la traduzione del discorso di Chavez:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6589

A me onestamente sembrano discorsi abbastanza rilevanti, lasciati naturalmente fuori dal main stream dei media.
Quello che apprezzo maggiormente è soprattutto la dialettica, la mancanza del politichese, la volontà di esprimere chiaramente un concetto e non quella di confondere le idee con un linguaggio incomprensibile pieno di buone intenzioni ma vuoto di significati.
Mi sembra anche che siano gli unici che si permettano di essere completamente sinceri, criticando apertamente l'atteggiamento di un premio nobel per la pace che arriva, detta le sue regole volendosi far passare da risolutore e se ne va.
E andando anche alla base del discorso, citando la causa principale di questo cambio climatico (sempre che davvero esista) da ricercarsi essenzialmente nel capitalismo...

Se qualcosa di buono esce da questa riunione secondo me è questo rimanere a testa alta di questi paesi dell'america latina che molto hanno da insegnarci su cosa sia la dignità e offrono una speranza di cambio.

O per lo meno un sogno....

Cuando la violencia es esclusiva del estado, tod@s somos terroristas
Floh
Inviato: 21/12/2009 12:32  Aggiornato: 21/12/2009 12:32
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/12/2009
Da: Milano
Inviati: 1056
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Spero usi una bottiglia di vetro, riutilizzare quelle di plastica è dannoso per la salute.
A meno, così ho sentito in Tv qualche anno fa.

Ps: Bel commento

Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia (William Shakespeare, da Amleto)
Pyter
Inviato: 21/12/2009 12:38  Aggiornato: 21/12/2009 12:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Io sono più di vent'anni che non butto cartacce fuori dal finestrino della macchina.
Ma per ottenere risultati bisogna farlo collettivamente, tutti insieme.
Se non si parte dal basso però è molto arduo raggiungere risultati.
Lo so che partire dal basso è difficile, ma a questo io ho ovviato abbassando ancora di più il finestrino.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
NiHiLaNtH
Inviato: 21/12/2009 12:49  Aggiornato: 21/12/2009 12:49
Sono certo di non sapere
Iscritto: 5/12/2005
Da:
Inviati: 3225
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Citazione:
E perchè Rockefeller dovrebbe mai finanziarli?


entrambi condividono più o meno gli stessi ideali
i vari gruppi ambientalisti come i greenpeace o il wwf hano il compito di smuovere l'opinione pubblica sul problema del riscaldamento globale.

Non so se l'hai notato ma questi giovani ambientalisti manifestano solo contro l'emissione di anidride carbonica che non è affatto nociva
delle sostanze cancerogene, delle nanopolveri etc. non frega niente a nessuno.

L'elite vuole utilizzare il global warming per portare avanti il famoso progetto di governo mondiale ( che ora chiamano governance globale ).
Secondo loro essendo un problema globale può essere risolto solo con soluzioni globali ( parole di Henry Kissinger ).

Come?

Affidando la gestione di problemi come l'immissione di Co2 ad enti sovranazionali ( ONU, Banca Mondiale etc. ) che pian piano andranno a sostituire i singoli stati.

Freeanimal
Inviato: 21/12/2009 12:50  Aggiornato: 21/12/2009 12:50
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/5/2009
Da: Codroipo (UD)
Inviati: 705
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Intanto, complimenti al signor Cedolin per la lucidità del suo articolo. Per anni ho fatto parte dei Verdi, fino a quando, con l’avvento della Seconda Repubblica e degli sbarramenti ai partiti minori, le potenzialità del movimento ecologista sono state azzerate. In quegli anni, nella Prima Repubblica, vennero stampati milioni di giornaletti e bollettini. Ogni associazione stampava il suo. Ne sono la prova gli scatoloni di riviste verdi che ho accumulato in soffitta. Già a quell’epoca si poteva obiettare che migliaia di tonnellate di carta significavano migliaia di alberi abbattuti, così come oggi, centinaia di auto ministeriali e di jet privati, per portare i VIP alla conferenza, significano ulteriore inquinamento dell’aria. Ma non è questo il punto. Non so se quelle migliaia di giornaletti ecologisti venissero letti e da chi, ma almeno su alcuni punti si sono raggiunti dei risultati. Penso alla raccolta differenziata. Tutti i comuni d’Italia, al nord se non altro, la fanno. E’ molto probabile che gli amministratori dei Comuni e degli altri enti locali, non abbiano mai letto quei bollettini, né abbiano mai frequentato riunioni di liste verdi o similari, eppure ci sono arrivati lo stesso, pur facendo parte di partiti di sinistra, di centro o di destra. Ma ciò che più conta è che nella gente si è creata, quasi magicamente, la consapevolezza della necessità di riciclare i materiali e di non sprecare risorse. Se tanto mi dà tanto, ovvero se la gente in genere ha gli strumenti per CAPIRE l’importanza di salvaguardare l’ambiente, allora forse c’è qualche speranza che l’umanità possa salvarsi dall’estinzione, nonostante i grandi della terra, quelli che si sono riuniti, o hanno fatto riunire i loro tirapiedi, a Copenhagen, complottino per arricchire se stessi e impoverire tutti gli altri. Nonostante tutto, le botte prese dai giovani manifestanti, forse, non saranno state un sacrificio inutile. Forse l’umanità ha in sé gli anticorpi per reagire al complotto mondiale dei banchieri petrolieri e per non lasciasi irreggimentare come pecore in un recinto, obbedienti alle direttive dell’Elite. Forse qualche speranza c’è ancora. Anche perché la gente sta cominciando a stufarsi dell’insulsa recita messa in atto da quei pessimi attori, su quel sempre più traballante teatrino.

Fabrizio70
Inviato: 21/12/2009 13:33  Aggiornato: 21/12/2009 13:33
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/5/2006
Da: Roma
Inviati: 3721
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Marco ti sei dimenticato dell'inquinamento dovuto allo spostamento di migliaia di manifestanti provenienti da tutto il mondo per manifestare contro l'inquinamento

Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
ZORRO
Inviato: 21/12/2009 13:42  Aggiornato: 21/12/2009 13:42
So tutto
Iscritto: 15/1/2009
Da:
Inviati: 16
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
citazione:

"Sono d'accordo, il cambiamento deve venire dal basso, ma le persone vanno educate, "svegliate", istrute al risparmio."

Molto bene !!! A chi affidiamo in Italia questo compito ?

A Berlusconi ? Il capo sovrano dell'Italia? Oppure a MediasetRai?

La vedo dura.... molto dura.

NiHiLaNtH
Inviato: 21/12/2009 13:51  Aggiornato: 21/12/2009 14:02
Sono certo di non sapere
Iscritto: 5/12/2005
Da:
Inviati: 3225
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
e certo perchè deve essere sempre lo stato a dire ai cittadini cosa fare no?

tornando al discorso di prima
come mai i milioni di persone che manifestano contro i "potenti della terra" ai vari g8 g20 etc. non si fanno vedere quando si riunisce il gruppo bilderberg?

finchè continueranno a protestare solo contro i politici non cambierà mai nulla

Floh
Inviato: 21/12/2009 14:25  Aggiornato: 21/12/2009 14:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/12/2009
Da: Milano
Inviati: 1056
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Ok, il nuovo ordine mondiale, fin qui ci sono, ma se fossi in lui non vorrei alcun dissenso in assoluto e di certo non finanzierei chi lo provoca (anche se lo fanno nel modo sbagliato).
Non so ma la cosa non mi torna...

Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia (William Shakespeare, da Amleto)
AlbaKan
Inviato: 21/12/2009 14:49  Aggiornato: 21/12/2009 14:51
Ho qualche dubbio
Iscritto: 6/3/2009
Da:
Inviati: 117
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
@mangog 21/12/2009 9:17

Citazione:
I più contrari ad ogni regolamentazione, a prescindere dai finanziamenti o meno, sono stati i cinesi e gli indiani, paesi in via di sviluoppo o eternamente poveri ?


Credo che oramai la Cina sia una superpotenza a livello economico...con tutte le sue industrie e rispettivo inquinamento: l'India segue a ruota la Cina, anche se non specificano mai quali sarebbero questi "paesi poveri", suppongo che siano altri.

Forse la verità sta nel fatto che in questa nuova Europa Totalitaria del regime di Lisbona...e delle Banche, è solo un altro modo per "privatizzare" anche l'aria...
Pensaci un po: vogliono creare un "fondo unico per il clima, gestito dalle Nazioni Unite, che possa contare almeno su 110 miliardi di euro l'anno."
Infatti il contributo (secondo le proposte di molti paesi europei) deve essere "ripartito in base ai livelli di emissione e ....sul PIL"...(come dire "spremiamo ancora un pò il popolo di quelli che ancora non perdono il lavoro"!)

E' una scusa per nuove tasse che non cambieranno il clima, ma solo le entrate dei banchieri...

Citazione:
E se Al-Gore si sbagliasse? In fin dei conti le notizie sul riscaldamento del mondo provengono dai soliti noti.


Io sono sicura che Al Gore racconti qualche balla di troppo altrimenti non avrebbe bisogno di falsificare foto per la copertina del suo libro!

"Ai liberali che non sono tutti usurai, chiedo: come mai gli usurai sono tutti liberali"? Ezra Pound
Al2012
Inviato: 21/12/2009 16:06  Aggiornato: 21/12/2009 16:06
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2158
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Ecologia profonda

Definizione da wikepedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Ecologia_profonda

<< L'Ecologia profonda è una filosofia o ecosofia contemporanea basata su uno smarcamento dalle enfasi antropocentriche dell'ambientalismo costituito e degli attuali movimenti ecologisti.
Questa filosofia è contraddistinta da una nuova interpretazione del "sè" derivante dalla de-enfatizzazione della dualità razionalista tra l'organismo umano ed il suo ambiente naturale, permettendo così che l'attenzione venga posta sul valore intrinseco delle altre specie, dei sistemi e dei processi naturali.
Questa posizione porta ad un sistema di valori ecocentrico di etica ambientale.

L'Ecologia profonda descrive se stessa come “profonda” poiché è interessata alle domande filosofiche “fondamental”i sul ruolo della vita umana come parte dell'ecosfera, distinguendosi dall'ecologia come branca delle scienze biologiche, così come dall'ambientalismo meramente utilitaristico basato sul benessere dei soli umani.>>


°°°

Intervista sull'Ecologia profonda
http://www.peacelink.it/ecologia/a/7843.html

<< ECOLOGIA PROFONDA: MOVIMENTO ANTI-UMANISTICO ?

(…) L’ecologia del profondo, in controtendenza, opera un’inversione di paradigma e colloca l’uomo nella natura, criticando la civilizzazione tecno-scientifica dell’habitat.
Conseguentemente, afferma una empatia relazionale, che si manifesta nella consapevolezza dell’appartenenza di tutti gli esseri viventi al mondo naturale.

L’ecologia profonda oltrepassa l’approccio scientifico fattuale, per raggiungere la consapevolezza del sé e della saggezza della manifestazione naturale.

L’uomo, olisticamente, viene inteso come parte di un tutto “cosmico”.
L’implicazione di questo principio è l’ecocentrismo, secondo cui la natura va protetta di per sé, per il suo valore intrinseco, indipendentemente dall’utilità strumentale o intergenerazionale.
Se arrechiamo danni alla natura, danneggiamo noi stessi.
Il tipo di approccio alla realtà, che se ne ricava, è radicale: bisogna interamente ripensare l’attuale società, le forme culturali e il posto dell’uomo nella natura.

Occorre agire sulle cause, invece che sugli effetti.
Non c’è bisogno di fare nulla di nuovo, basta riattualizzare qualcosa di molto antico, di arcaico: la comprensione della saggezza della Terra e degli equilibri relazionali ecosistemici, la consapevolezza del rapporto di simbiosi omeostatica del vivente.

“Andare all’origine delle cose” significa, di conseguenza, decostruire la macchina tecnomorfa creata dallo scientismo, superando l’approccio parziale e riduzionista e immedesimandosi ontologicamente con l’essere manifesto.

Luisella Battaglia, sulla scia del Principio di responsabilità di Hans Jonas, richiama la moralità dell’uomo alla responsabilità nei confronti della sopravvivenza del proprio habitat, da cui dipende la sua stessa esistenza.
Umanisticamente, finisce per riconoscere nell’interdipendenza di tutti gli esseri un oltrepassamento del confine tra umano e non-umano e, conseguentemente, una visione della terra non più come risorsa da sfruttare, ma come bene da tutelare.
L’equivoco da superare consiste nel contrapporre l’umanesimo all’ecologismo, come se l’amore per la natura comportasse l’odio per gli uomini.

Si può convenire, quindi, con la pensatrice sulla necessità di evitare sia l’antropocentrismo che il biocentrismo.
Le due concezioni, nel loro reciproco estremismo, negano una visione olistica della realtà.

Analogamente, Alain de Benoist oppone a ogni forma di dualismo un monismo pluralista, differenziato, fondato sulla dialettica dell’uno e del molteplice e rivolto a un’etica della complementareità.

In tal modo, il cosmocentrismo, riproposto più o meno consciamente dall’ecologia del profondo, si qualifica oltre l’ingenuo panteismo universalista, spesso venato da impropri misticismi, qualificando la presenza umana nel mondo come scelta e destino di senso.

Bisogna riconoscere la complessità stessa della natura senza le derive “antispeciste”.
Il rispetto del vivente non implica l’eguaglianza indifferenziata tra uomo, mondo animale, mondo vegetale e mondo minerale, ma la consapevolezza della diversa ma relazionata manifestazione dell’essere.. (…)>>


<< RAPPORTO ECOLOGIA PROFONDA-DEMOCRAZIA (…)>>

<< CRISTIANESIMO ED ECOLOGIA PROFONDA (…)>>

<< ECOLOGIA PROFONDA E AMBIENTALISMO SCENTIFICO:IL PROBLEMA DELL'EDUCAZIONE . …….(…)>>

“Capire … significa trasformare quello che è"
marcocedol
Inviato: 21/12/2009 17:20  Aggiornato: 21/12/2009 17:21
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Citazione:
E' una scusa per nuove tasse che non cambieranno il clima, ma solo le entrate dei banchieri...


Condivido pienamente il pensiero di AlbaKan, dal momento che tutte le manovre (esclusivamente economiche) vengono effettuate mungendo il denaro dei contribuenti che transiterà (per rimanervi in buona parte imprigionato) fra le mani dell'ONU, della Banca Mondiale e di tutti gli altri organismi di rapina preesistenti o creati all'uopo.

Freeanimal
Inviato: 21/12/2009 17:35  Aggiornato: 21/12/2009 17:35
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/5/2009
Da: Codroipo (UD)
Inviati: 705
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
AL2012 (citazione):
“come se l’amore per la natura comportasse l’odio per gli uomini”.


Grazie per l’articolo. Da qualche tempo sto conducendo una strenua battaglia con alcuni utenti di questo sito proprio sulla questione del posto dell’uomo nella natura. Red_Knight ha anche aperto una discussione sul rapporto tra l’uomo e gli altri animali, ma senza seguito. Tuttavia, la questione viene continuamente a galla in altre discussioni come un tappo di sughero. Benché Luisella Battaglia sia italiana, la filosofia ecocentrica ha attecchito più facilmente in un substrato culturale anglosassone, piuttosto che qui da noi. Da molto tempo prima che si parlasse di ecologia (diciamo a partire dal 1973, in Italia), i protestanti consideravano la natura come madre, mentre i cattolici come matrigna. Il diverso atteggiamento delle due confessioni cristiane, cattolici e protestanti in genere, ha determinato anche l’atteggiamento verso l’ambiente e le altre specie, tanto che le prime leggi contro il maltrattamento degli animali si sono discusse e approvate – a fatica - nel parlamento inglese attorno alla metà dell’Ottocento, mentre i primi timidi tentativi di inserire una legislazione zoofila in Italia, si ebbero solo agli inizi del Novecento. E non è che abbiamo fatto granché di strada, da quell’epoca, anche se qualche cambiamento nella mentalità degli italiani c’è stato. Il rispetto per gli animali è strettamente legato al rispetto della natura, e di conseguenza al rispetto degli uomini. Spero che almeno su questo assioma nessun utente di LC avrà da ridire, anche se mi rendo conto che non è facile da capire, perché di solito c’è la tendenza a ragionare per compartimenti stagni. Anni fa avevo sentito parlare di “Earth First”, un’associazione americana radicale che si rifaceva all’ecologia del profondo, e che attuava sabotaggi nei cantieri di infrastrutture in costruzione e contro i macchinari dei boscaioli. Ora è da un po’ che non sento più parlare di loro. Tu ne sai qualcosa?

marcocedol
Inviato: 21/12/2009 17:36  Aggiornato: 21/12/2009 17:36
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Per quanto riguarda i giovani contestatori del vertice, che come giustamente sottolinea Fabrizio hanno inquinato anche loro, partecipando al teatrino dell'assurdo, va fatta qualche considerazione.
Sicuramente non si trattava di una massa omogenea, ma di una compagine variegata. C'erano tanti ragazzi in buona fede preoccupati per il loro futuro. Tanti (in buona fede o meno) sostenitori delle associazioni ambientaliste istituzionali che portano avanti i loro interessi, spesso molto lontani da quelli dell'ambiente. Altri ancora nemici giurati delle istituzioni, ma privi di sensibilità in materia che hanno colto l'occasione per ottenere visibilità.

I giovani al freddo che io ho citato nell'articolo, naturalmente appartengono alla prima categoria, però in realtà io alludevo metaforicamente a tutti i giovani (la maggior parte dei quali non era ovviamente a Copenhagen) che oggi sono preoccupati per il loro futuro che viene deciso da intrallazzatori incartapecoriti che non hanno futuro

marcocedol
Inviato: 21/12/2009 18:04  Aggiornato: 21/12/2009 18:04
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
In merito ad Al Gore e alle teorie scientifiche che hanno (almeno ufficialmente) ispirato il vertice ci sarebbero molte cose da dire.

Innanzitutto è sbagliato parlare di problema del riscaldamento globale, mentre sarebbe più corretto parlare di mutamenti climatici, poichè non è affatto dimostrato che tali mutamenti porteranno per forza di cose al riscaldamento, potrebbero anche portare ad un raffreddamento o semplicemente ad una miriade di eventi estremi caldi e freddi.

In secondo luogo è completamente fuorviante dare la sensazione che il problema dell'inquinamento collida con quello delle aumentate emissioni di CO2 che ne sono solo una parte, a mio modesto avviso neppure la più importante.

Infine non è corretto far credere alla gente che il problema dei mutamenti climatici sia per forza di cose il più grave problema creato dall'inquinamento. Al contrario l'avvelenamento delle acque, dei suoli e dell'aria attraverso metalli pesanti e sostanze chimiche, unitamente alla diffusione degli ogm, determinerà (a mio modesto avviso) problemi più gravi ed a più breve termine di quanto non possa accadere a causa dei mutamenti climatici.

autoexilio
Inviato: 21/12/2009 18:07  Aggiornato: 21/12/2009 18:07
Ho qualche dubbio
Iscritto: 15/7/2005
Da:
Inviati: 58
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Dal teatrino dell'assurdo:

"Molte migliaia di giovani fuori al GELO" per fermare il RISCALDAMENTO globale.

Oggi in Germania -33 a Milano -5.

e Voi dite che 'sti vertici non servono.

ALZHEIMER MACHT FREI
Redazione
Inviato: 21/12/2009 18:10  Aggiornato: 21/12/2009 18:13
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
FREEANIMAL: Citazione:
Da molto tempo prima che si parlasse di ecologia (diciamo a partire dal 1973, in Italia), i protestanti consideravano la natura come madre, mentre i cattolici come matrigna. Il diverso atteggiamento delle due confessioni cristiane, cattolici e protestanti in genere, ha determinato anche l’atteggiamento verso l’ambiente e le altre specie, tanto che le prime leggi contro il maltrattamento degli animali si sono discusse e approvate – a fatica - nel parlamento inglese attorno alla metà dell’Ottocento, mentre i primi timidi tentativi di inserire una legislazione zoofila in Italia, si ebbero solo agli inizi del Novecento.
Molto interessante lo spunto che proponi. Vorrei però sapere in base a che cosa dici che “i protestanti consideravano la natura come madre, mentre i cattolici come matrigna”.

Io ritengo infatti che la separazione fra natura e uomo sia comune a tutto il cristianesimo, e risalga addirittura alla comune radice giudeo-cristana dell’ebraismo. Nel momento in cui esiste un Giardino dell’Eden SEPARATO dal Padre Creatore, il “dramma” del dualismo è già consumato in modo irreversibile.

Al Padre infatti viene attribuito il Logos, che è ESTERNO alla materia, mentre la Natura (il creato) resta relegata al carattere femminile.

Inoltre, sarebbe più corretto dire che gli inglesi erano anglicani, e non protestanti. Tant’è che i protestanti veri e propri dovettero emigrare in America per poter professare in santa pace il loro credo, e qui si scontrarono proprio con la tradizione naturalistica dei pellerossa, che non fanno nessuna distinzione fra creatore e creato.

Ripeto, il concetto di “split” uomo-natura è molto interessante, ma andrebbe precisato meglio.

Redazione
Inviato: 21/12/2009 18:20  Aggiornato: 21/12/2009 18:20
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
MARCO CEDOLIN: "Al contrario l'avvelenamento delle acque, dei suoli e dell'aria attraverso metalli pesanti e sostanze chimiche, unitamente alla diffusione degli ogm, determinerà (a mio modesto avviso) problemi più gravi ed a più breve termine di quanto non possa accadere a causa dei mutamenti climatici."

Ho appena visto un documentario molto interessante sull'acqua, che conferma in pieno quello che dici tu.

Trote di torrente con tracce di pesticidi nel corpo, mucche da pascolo con tracce di Prozac nel corpo, ...

clausneghe
Inviato: 21/12/2009 19:13  Aggiornato: 21/12/2009 19:13
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/4/2006
Da: nordcentro
Inviati: 1679
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Teatrino...
Dove si mettono in scena i lupi a guardia delle pecore
Tra quei faccioni che hanno bazzicato a Copenhagen ce n'è sicuramente più d'uno uso a lanciare bombe velenose e radioattive in giro per il mondo, dimentico o menefreghista sul fatto che i veleni veicolati da aria e acqua non rispettano i confini delle Nazioni...
Per non parlare dei loro schifosi aeroplani che cancellano il blù del cielo
Quella marmaglia che abbiamo visto riunita , con in testa il capoccia nero e salvo poche eccezioni, non risolverà un bel nulla.
Sono programmati per devastare il pianeta.

Freeanimal
Inviato: 21/12/2009 19:26  Aggiornato: 21/12/2009 19:26
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/5/2009
Da: Codroipo (UD)
Inviati: 705
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Al Sig. Mazzucco:
Non posso dire con certezza che i protestanti siano più sensibili verso la natura dei cattolici, giacché è vero che entrambi i gruppi hanno la comune radice giudaica, che è vistosamente antropocentrica. Però, se l’albero si riconosce dai frutti, la storia mi riporta un esercito di anglosassoni che si sono mostrati amici della natura e, per converso, un cospicuo numero di cattolici che si sono mostrati nemici verso di essa. Può essere che io mi sbagli, e cioè che la religione non c’entri, ma allora qual è la base culturale che rende gli anglosassoni così diversi da noi mediterranei?
Provo ad azzardare alcune ipotesi, anzi, più modestamente, delle considerazioni mie personali. In francese, Inghilterra (Angleterre) significa terra degli angeli. Perché? Qual è l’etimologia di questo nome? Robert Burns, il poeta, era inglese. Thomas Moore, quello di “Utopia” era inglese. Geremia Bentham, il filosofo utilitarista era inglese. Gavin Maxwell, Richard Adams, David Attemborought, Desmond Morris, James Herriot sono stati tutti divulgatori scientifici e amanti della natura inglesi. Per non parlare dei germanici con Konrad Lorenz in testa. In Italia chi abbiamo? Cosa ci offre il panorama italiano, o spagnolo, o greco, in fatto di conoscenza della natura e sua protezione? A me viene in mente Padre Agostino Gemelli, fondatore dell’omonimo ospedale romano, grande vivisettore, cattolico. E prima ancora di lui, in Francia, Claude Bernard, grandissimo….vivisettore, anche lui cattolico. Chi possiamo mettere a confronto con Konrad Lorenz, o con Niko Tinbergen, o con Karl Von Frish? Il nostro Dànilo Mainardi? Giorgio Celli, per caso? Sì, sono persone di merito, ma non c’è confronto fra latini e anglosassoni.
Forse dovrei lasciar perdere il discorso sulla contrapposizione tra cattolici e protestanti, ma allora dobbiamo tornare indietro nella storia e considerare che i celti, con i sacerdoti druidi, adoravano le querce, le fonti d’acqua e questo mi spiegherebbe le battaglie dei “Grunen” tedeschi contro le piogge acide e contro la deforestazione. Se andiamo a vedere la composizione dei ragazzi che sono andati al freddo e al gelo a Copenhagen, gli anglosassoni erano la maggioranza, credo, e gli italiani erano pochini. Non è solo questione di distanza, ma anche di coinvolgimento emotivo. A nord delle Alpi, le mangiatoie da giardino per gli uccelli, si trovano in una casa sì e una no. Qui da noi sono una rarità e le hanno solo gli emigrati friulani che sono stati a lavorare in Germania. Il cattolicesimo non ha mai attribuito importanza al mondo animale, anzi, chi se ne interessava, come il sottoscritto, veniva visto come un pericoloso deviante. Per non dir di peggio. Anche se devo dire che ultimamente le cose sono cambiate. Il rapporto che gli uomini hanno con gli altri animali è indicativo del tipo di società che si è venuta creando. E’ un termometro. Forse sarò un po’ esterofilo, ma in Gran Bretagna, alla fine degli anni Ottanta, ho visto duri scontri tra animalisti della Hunt Saboteur Association e aristocratici sulla questione della caccia alla volpe. E la cosa mi ha entusiasmato e riempito di ammirazione per quel popolo, per gli abitanti della…. terra degli angeli. Poi bisognerebbe chiedere a PikeBishop cosa ne pensa lui, visto che vive in loco, ma ho l’impressione che le sue considerazioni sarebbero viziate dal filtro della sua mentalità latina. Non oso dire cattolica.
Anche se c’è il sospetto di finanziamenti da parte di Rockefeller, Greenpeace, WWF, Birdlife e Friends of the Earth sono nati in un cotesto culturale anglosassone. In Italia li abbiamo solo scopiazzati. Gli anglosassoni, protestanti o meno, sono più avanti di noi, ne sono convinto.

Orwell84
Inviato: 21/12/2009 19:36  Aggiornato: 21/12/2009 19:36
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/3/2006
Da: Ground Zero
Inviati: 1114
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
1) "Riporta il Telegraph che il numero di limousine in circolazione in occasione del summit di Copenhagen ha superato quota 1200. Non ci sono abbastanza limousine in tutta la Danimarca per soddisfare la domanda, se le sono fatte arrivare dalle “vicine” Germania e Svezia […] Ma per fortuna al summit qualcuno ha utilizzato anche le auto ibride, ce ne rallegriamo. E quante sono? Cinque." - [*petrolio]


2) Ma in questo paradiso se solo il 17 per cento dei consumi energetici proviene da fonti rinnovabili, ci deve essere qualche altra fonte. Andiamo a vedere gli ultimi dati disponibili e vediamo una storia un po’ diversa. Nel 2007, infatti, i 39,2 miliardi di chilowattora di produzione nazionale lorda danese provenivano per il 47% da centrali a carbone, il 22% da impianti a gas, il 18% dalle pale eoliche e il 12% da altre fonti fossili (olio e biomasse) e importazioni.
L’energia importata in Danimarca varia da anno in anno ed è in buona parte di origine nucleare o da centrali a carbone.
- [*blog di Nicola Porro]

3) *“The climate conference in Copenhagen is another step towards the global management of our planet.”

4) *L’esempio del Kenya, che non partecipa alla conferenza di Copenhagen e reinveste i fondi in campo eolico

5) *http://thediamondage.tumblr.com/post/225752545/lambientalismo-che-non-piace-agli-ambientalisti[/url] - [...] L’Agenzia internazionale dell’energia calcola che i paesi poveri, definiti come quelli al di fuori dell’OCSE, spendono 310 miliardi dollari l’anno in sussidi ai combustibili, soprattutto alla benzina. [...] L’AIE, insieme con l’OCSE, calcola che l’eliminazione dei sussidi ai combustibili comporterebbe una riduzione del 10% a livello mondiale delle emissioni di gas serra entro il 2050. Dato l’ampio consenso sulla necessità di ridurre le emissioni del 50% entro quell’anno per limitare il riscaldamento globale a circa 2°C, il mondo ha l’opportunità di raggiungere un quinto dell’obbiettivo e, nel contempo, eliminare un sussidio costoso, che incoraggia lo spreco di combustibili fossili ed è socialmente iniquo. [...]

marcocedol
Inviato: 21/12/2009 20:54  Aggiornato: 21/12/2009 20:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Citazione:
Ho appena visto un documentario molto interessante sull'acqua, che conferma in pieno quello che dici tu. Trote di torrente con tracce di pesticidi nel corpo, mucche da pascolo con tracce di Prozac nel corpo, ...


Massimo, alludevo esattamente a cose di questo genere.
L'avvelenamento dell'acqua si manifesterà ben più ferale del riscaldamento delle stesse, anche per quanto riguarda la sopravvivenza degli ecosistemi marini e fluviali.
Così come l'avvelenamento dei suoli e dell'aria causerà problemi alla nostra salute e alla nostra capacità di garantirci la sopravvivenza alimentare, di ben più elevata entità rispetto a quelli che potranno derivare dai mutamenti climatici.

Nonostante questo tutto il gotha "dell'intelligenza" politica e scientifica si manifesta preoccupato unicamente di trovare il modo per produrre di più e crescere di più, emettendo meno adridide carbonica, quasi il problema fosse unicamente contenuto all'interno di questi termini e la natura costituisse un mero ostacolo alla crescita, da rimuovere con qualche stanziamento in dollari.

ErreEsse
Inviato: 21/12/2009 21:03  Aggiornato: 21/12/2009 21:03
So tutto
Iscritto: 29/12/2008
Da:
Inviati: 6
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Avete mai visto un film chiamato "Il pianeta verde"?


Vi consiglio di vederlo, soprattutto questa parte:

http://www.youtube.com/watch?v=i-aZZIF_QA8,

quando si parla del "Caos prerinascimento".

a_mensa
Inviato: 21/12/2009 21:48  Aggiornato: 21/12/2009 21:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/6/2009
Da: roncello (mi)
Inviati: 3180
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
cit:"Sono state così permutate in dollari le previsioni delle potenziali sciagure imminenti, in dollari i potenziali milioni di vittime delle stesse, in dollari gli eventuali rimedi, che sempre attraverso i dollari dovrebbero essere in grado di ripristinare gli equilibri naturali perduti."

tanto tra non molto i dollari varranno quanto la carta igienica......

non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
divert
Inviato: 22/12/2009 2:29  Aggiornato: 22/12/2009 2:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/5/2009
Da:
Inviati: 78
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Se non ci assumiamo mai la responsabilità di ciò che facciamo, continueremo a ripeterlo finché morte non ci stoppi. Tradotto per me significa: faccio la raccolta differenziata, bevo l'acqua del mio rubinetto (io ho l'ampolla di vetra...), cerco le reti che vendono prodotti locali e a chilometri zero. Anche dalle mie parti vendono il latte crudo, costa meno del tetrapak ed io che sono intollerante ai latticini vaccini lo digerisco come uno zimil ed invece è intero naturale gustoso ed economico... fate voi i conti. Risparmiare significa mettere un pannello isolante in più sul soffitto o sulle pareti. Ci sono tante piccole cose che sommate fanno mucchio.
Io vivo in un paesino e quando vado in città (50.000 abitanti) ho le nauesee da smog, nelle grandi città mi sento morire. Ovvio che non voglio sta monnezza nell'aria, nell'acqua, nel suolo. Ovvio che amo i comfort moderni che la nostra società può offrirci. Vero è che non ci faccio nulla di un'auto 1900cc da infiniti cavalli e velocità doppie di quelle dei limiti imposti per legge. Non è credibile che un SUV sia euro 4 quando 4 sono i km/l che riesce a fare mentre con la mia vecchia uno 1.300cc ci pagavo pure il superbollo ma a 250.000 km senza batter ciglio era in grado di arrivare a 20-21km/l. Qui sta a noi. Sta a noi quando scegliamo l'auto scegliere quella più "ecologica". Quando compriamo un abito o un alimento. Partire dal basso significa che se noi ne siamo preoccupati e prestiamo questa attenzione, qualcuno attorno a noi sicuramente ci imiterà e non perché siamo spacciatori di ideologie ma perché con un minimo di sensibilità capiranno che lo stiamo facendo per noi ma soprattutto per i notri figli, per i suoi figli.
Oggi ho sentito la notizia al tg di persone che hanno iniziato a prendere materiali da reciclare li accumulano e li danno indietro in cambio di piccoli compensi, alcuni lo fanno per riuscire ad arrivare alla fine del mese. Questo mi ricorda quando ero bambino, mio padre e mio zio andavano al fiume si portavano la canna da pesca e la motosega: o pescavano la cena, o facevano la legna per l'inverno con quello che il fiume depositava in riva o raccoglievano le bottiglie di vetro, scaricate nei fossi e nel fiume, per poi renderle indietro e poter arrivare al 27 del mese (si, entrambe statali con posto fisso ma non bastavano i ninnoli). E mi ha ricordato anche quando viaggiando in india ho visto ad esempio in rajasthan, bihar ecc. che i sacchetti di plastica veniva buttati a terra o per strada perché poi c'erano dei poveri che li raccoglievano e li rivendevano... era l'economia che girava: la plastica ovunque ed il fetore anche. Altri stati dell'india ne hanno proibito l'uso per legge.
L'intreccio economico è molto interessante dietro al discorso delle quote di CO2.
Viviamo in un mondo in cui eminenti scienziati edulcorano ed inventano dati inesistenti sul riscaldamento globale perché così ricevono milioni di finanziamenti mentre al contempo fanno comodo al governance mondiale per creare un governo unico mondiale sovranazionale svincolato dalle nazioni ormai schiave, per mettere nuove inventate tasse perché qualche burlone (il Club di Roma) nel 1991 aveva già le idee chiare e steso i piani: "In searching for a new enemy to unite us, we came up with the idea that pollution, the threat of global warming, water shortage, famine and the like would fit the bill." "All these dangers are caused by human intervention... The real enemy then, is humanity itself" e mentre tutti i grandi media additano a gran voce l'uomo reo di tutto ciò... nei trafiletti raccontano anche di come anche anche giove, saturno e gli altri begli dei del sistema solare si stiano scaldando... allora sarà colpa dei gioviani, marziani, saturnini...
Il wall street journal scrive articoli del tipo: "Climategate: Follow the money -- Climate change researchers must believe in the reality of global warming just as a priest must believe in the existence of God."
La Stampa questo marzo: Scienziati e Nobel smentiscono Obama sull'effetto serra
Il daily telegraph: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6571
Poi si parla di carbon tax al G20, altre tasse altrove, gestione GLOBALE dell'emergenza... Intanto in italia per risolvere i problemi inquinamento quello che i fascisti produssero come armi chimiche ad esempio iprite ed altro, insieme al materiale nazista e alle migliaia di tonnellate portate dagli alleati prima e durante la seconda guerra mondiale è stato seppellito, buttato in mare (ad esempio davanti ad Ischia) ed i governi succedotisi democraticamente in italia per 60 anni son stati zitti e chiotti. Dalle mie parti gli scarti dei pellami delle scarpe venivano dati ai contadini che li mettevano nei campi "perché gli faceva bene"... e non parlo di 40 anni fa! Son cose che si sanno. L'ignoranza da una parte, il desiderio di guadagnare ad ogni costo dall'altra! Per chi volesse farsi un'idea di quello che le industrie chimiche, tabacco, farmaceutiche, metallurgiche ecc. sono state in grado di raccontarci mentendo spudoratamente raccomando la lettura del magnifico libro "La storia segreta della guerra al cancro" di Devra Davis [accademia delle science americane, università di pittsuburg oncologia ambientale, ecc.].

Forse sto cominciando a scrivere cose sconclusionate... è che son tante e vogliono uscire tutte insieme ed è notte fonda... Spero di aver aggiunto qualcosa di utile alla discussione. Notte.

Non discutere mai con un idiota, la gente potrebbe non notare la differenza.
(Arthur Bloch)
marcocedol
Inviato: 22/12/2009 4:03  Aggiornato: 22/12/2009 4:03
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Gentile divert,
se tutti noi scrivessimo cose sconclusionate come le tue significherebbe che vivremmo sicuramente in un mondo migliore
Grazie per la riflessione che condivido pienamente.

mangog
Inviato: 22/12/2009 8:30  Aggiornato: 22/12/2009 8:47
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Citazione:

Autore: Freeanimal Inviato: 21/12/2009 19:26:57

Forse dovrei lasciar perdere il discorso sulla contrapposizione tra cattolici e protestanti, ma allora dobbiamo tornare indietro nella storia e considerare che i celti, con i sacerdoti druidi, adoravano le querce, le fonti d’acqua e questo mi spiegherebbe le battaglie dei “Grunen” tedeschi contro le piogge acide e contro la deforestazione. Se andiamo a vedere la composizione dei ragazzi che sono andati al freddo e al gelo a Copenhagen, gli anglosassoni erano la maggioranza, credo, e gli italiani erano pochini. Non è solo questione di distanza, ma anche di coinvolgimento emotivo.



Ma certo sono sempre gli anglosassono i migliori... dai barbari di 2000 anni fa ai manifestanti di Copenhagen comprendendo tutto quello che si trova in mezzo. Gli altri... i latini ed i slavi, per restare in Europa, sono di altra pasta.. oserei dire qualcosa d'altro.. ma non mi va.
Sai che soddisfazione poter dire che il mio bis-bis-bis nonno adorava i cespugli mentre lo sfigato che vive in Grecia non può dire altrettanto.. al massimo nominare Aristotele.

Freeanimal.. la natura non è solamente prato verde all'inglese o foreste di abeti bene ordinati.

Freeanimal
Inviato: 22/12/2009 9:19  Aggiornato: 22/12/2009 9:19
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/5/2009
Da: Codroipo (UD)
Inviati: 705
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Salve Mangog!
Accomunare i barbari delle invasioni barbariche con i manifestanti di Copenhagen è mistificatorio. Prendiamo i Longobardi, per esempio. Il loro paese d’origine era proprio la Danimarca. Poi sono scesi verso sud e si sono fermati 400 anni in Ungheria. A un certo punto, si son rotti le scatole e sono scesi in Italia, passando per Cividale del Friuli. Lì si sono divisi, una parte è rimasta in loco, un’altra è proseguita per Pavia. A dispetto del luogo comune che ci hanno inculcato a scuola, con i barbari cattivi e sanguinari, i Longobardi in Friuli si sono integrati con gli indigeni e, anche se hanno eliminato qualche signorotto locale, hanno rispettato il resto della popolazione e hanno dato impulso ai commerci e alle attività economiche in genere, assimilandosi agli indigeni, convertendosi pure al cristianesimo. Morale della favola: molte delle cose che ci hanno insegnato a scuola sono pura propaganda e quindi da revisionare. I sanguinari avevano gli occhi a mandorla, quello sì.
Riguardo alla differenza di comportamento dei cattolici rispetto ai protestanti o, se vogliamo, dei latini rispetto ai celti, io ho fatto un elenco di personaggi provenienti dalla cultura anglosassone e amici della natura, dimenticando i fondatori di Animal Liberation Front, che erano pure inglesi. Lei gentilmente mi faccia un elenco di cattolici/latini che si siano dimostrati amici della natura e tenga presente che questa non è una sfida, ma l’esigenza di colmare una mia eventuale lacuna. Se ci sono stati cattolici sensibili verso gli animali e la natura in genere, sono ben contento di impararlo. Le anticipo che gli unici cattolici zoofili che conosco sono quelli che hanno fondato la Lega di San Francesco: ne ha mai sentito parlare? No? E infatti, non li conosce nessuno!
Riguardo alla velata insinuazione di razzismo nazista, insita in queste sue parole: “ i latini ed i slavi sono di altra pasta.. oserei dire qualcosa d'altro.. ma non mi va”, le assicuro che è fuori luogo, del tutto inappropriata, mi creda. Un saluto.

mangog
Inviato: 22/12/2009 10:26  Aggiornato: 22/12/2009 10:27
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Citazione:

Autore: Freeanimal Inviato: 22/12/2009 9:19:27

Lei gentilmente mi faccia un elenco di cattolici/latini che si siano dimostrati amici della natura e tenga presente che questa non è una sfida, ma l’esigenza di colmare una mia eventuale lacuna



I monaci benedettini famosi anche per la bellezza dei loro giardiini. Forse un tentativo di riprodurre il paradiso terrestre, sempre immaginato come un meraviglioso giardino e non come una cupa e selvaggia foresta primordiale. Ambiente che potrebbe andar bene per una scimmia od un procione.

I nazisti facevano o avevano in simpatia gli stessi riti e credenze dei druidi celtici..... per loro era più importante madre natura che tutto il resto, non ariano ovviamente.

Freeanimal
Inviato: 22/12/2009 11:02  Aggiornato: 22/12/2009 11:02
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/5/2009
Da: Codroipo (UD)
Inviati: 705
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Grazie Mangog per la risposta. Qui devo andare a tentoni, perché dei Benedettini conosco solo il loro slogan “Ora et Labora”. E anni fa sono stato a visitare la loro abbazia più famosa, a Monte Cassino. Che fossero vegetariani dubito. Piuttosto i cistercensi mi pare che avessero quella tendenza, ma all’epoca era considerato meritorio per un cristiano avere una vita frugale e sobria, e quindi normalmente mangiavano poca carne, che era appannaggio dei ricchi. Invece, ho sentito parlare di Frate Elia Bombardone, che era vegetariano e che avrebbe dovuto prendere il posto di San Francesco, alla morte di quest’ultimo, se non che fu un altro fraticello a prendere più voti, o comunque a succedere al Poverello. Per il resto, mi sono dimenticato di dirle che ho conosciuto anche un prete animalista, don Mario Canciani, che faceva entrare in chiesa ogni anno gli animali domestici, insieme ai loro tutori, il 4 ottobre, giorno di San Francesco. Finché i suoi superiori gli hanno detto di smetterla. Tuttavia, è sempre poco quello che il cattolicesimo ha da offrire rispetto alle popolazioni anglosassoni del centro e nord Europa, in fatto di sensibilità e di rispetto della natura. Spero che concorderà con me, su questo. Infine, sui nazisti ci sarebbe molto da dire, specie sulle fisime di Hitler che cercava le radici dell’arianità, mandando anche spedizioni in Tibet. Quando i russi entrarono nel bunker di Berlino, nel 1945, trovarono venti monaci buddisti morti, vestiti da nazisti. Questo, secondo lei, significa che il buddismo è una religione nazista? Direi di no, e quindi se anche Hitler è stato vegetariano, non significa automaticamente che i vegetariani siano nazisti. Le pare?

Zenit
Inviato: 22/12/2009 14:38  Aggiornato: 22/12/2009 14:38
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/8/2009
Da:
Inviati: 263
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Non credo che qualcuno possa dubitare la tensione cattolica alla 'salvaguardia del creato', i discorsi di Ratzinger di questi giorni sono chiarissimi, come chiara è la presa di posizione contro certo ecologismo neopagano( e dunque proto nazista)
La chiesa pero (per fortuna) non crede alla panzana del CO2 dietro la quale vede (correttamente) il pretesto per politiche meoMalthusiane.

Ecco le dichiarazioni del Nunzio Vaticano: «Spreco di energie» «L’impressione è quella della montagna che partorisce il topolino».
Lo ha detto il nunzio apostolico monsignor Celestino Migliore, osservatore permanente della Santa sede alle Nazioni Unite,
esprimendo anche l’auspicio che sia rivisto il meccanismo delle grandi conferenze internazionali.
«È stata profusa una montagna di risorse e di tempo per questa conferenza.
È triste che non si riesca a mettersi d’accordo su questioni che sono urgenti».
Il delegato vaticano non appare però sorpreso, viste anche le contraddizioni sul versante scientifico:
«Prima di tutto ci dev’essere un rapporto chiaro tra scienza e politica.
Poi c’è il fatto che qualcuno sostiene che le cause del fenomeno sono di un tipo, altri dicono il contrario.
Ciò fa sì che se non c’è una diagnosi precisa, non si può trovare una terapia efficace».
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------



Qui di seguito uno 'schemettino' sull'intera questione CO2 che ho usato per spiegare in sintesi la questione ad un Benedettino, che poi ne ha parlato a messa....!!!!



----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Riassuntino della faccenda CO2

La quantita' di CO2 di origine umana e' circa il 3% del CO2 totale nell'atmosfera.
Quello influenzabile dall'uomo verosimilmente molto meno.
A Copenhagen puntavano sulla riduzione del 20%: il 20% di 3% fa 0.6%.
Ergo i politici di tutto il mondo intendono combattere un (presunto e tutt'altro che provato) "riscaldamento globale" riducendo il CO2 del 0.6 %.
Piuttosto paradossale, considerato poi che l'atmosfera e' fatta per il 99% di azoto e ossigeno.
Del restante 1% il CO2 e' una quantita' frazionaria !!!


Detto questo, ecco come funzionerebbe il sistema dei diritti di emissione della CO2
(in modo semplificato specialmente per quanto riguarda le attività finanziarie):

1) Viene stabilito per ogni Nazione un limite massimo di emissioni di CO2 annuo.

2) Supponiamo che per la nazione A il limite massimo di emissione sia di 100 unità.

3) Se A necessita di emettere 125 unità di CO2, cercherà sul "mercato delle emissioni di CO2" una o più nazioni che siano disposte a vendere le 25 unità di cui necessita.

4) Supponiamo che alla nazione B siano state assegnate 75 unità di emissione e che abbia bisogno di capitali.

5) La nazione B vende alla nazione A le 25 unità di cui ha bisogno

6) Alla fine della transazione A avrà a disposizione le sue 125 unità, mentre la nazione B potrà emettere solo 50 unità di CO2

7) Bilancio: l'emissione complessiva sarà sempre di 175 unità
la nazione A potrà inquinare per 125
la nazione B potrà inquinare per 50


Problemi e considerazioni minime:

a) chi fissa i limiti massimi per ogni Nazione? USA, EU, ... oppure Somalia, Gabon, ....

b) Perchè qualcuno dovrebbe essere interessato ad acquistare unità di emissione di CO2 ?
Perchè le emissioni di CO2 sono direttamente collegate alle attività industriali, e quindi chi può permettersi di inquinare di più può produrre di più.

Chi si può permettere di acquistare unità di emissione di CO2 ? Chi è ricco e industrializzato. E potendo produrre di più diventerà ancora più ricco e industrializzato.

Chi è povero invece dovrà vendere le sue quote, quindi produrrà di meno e diventerà ancora più povero.

In pratica hanno messo a punto un altro sistema per arricchire chi è già ricco, ed impoverire di più chi è già povero.

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

dino
Inviato: 22/12/2009 16:20  Aggiornato: 22/12/2009 16:20
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 2/11/2007
Da:
Inviati: 2315
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
... condivido in pieno il riassuntino di Zenit sul Co2... è tutta una presa in giro e solo la corruzione dilagante degli scienziati può permettere una propaganda così bislacca dalle finalità imprevedibili... il problema del Co2 è un falso problema che serve a depistarci dai problemi veri... la fame, la sete, la desertificazione... sono questi i problemi da affrontare con più urgenza ma che sono delegati in secondo piano da un falso catastrofismo denominato Co2... tutta la nostra tecnologia neanche volendo con il massimo impegno potrebbe interferire nell'equilibrio climatico planetario... è come voler sciogliere i ghiacci del polo nord con un fiammifero... il Co2 è un depistaggio a problematiche che potrebbero esser risolte con molta facilità ma che invece sono offuscate da falsi catastrofismi... probabilmente l'Umanità non è pronta e pensa e si muove in gregge senza accorgersi che il pastore considera il gregge un capitale e non una comunità pensante.... ciaodino

misterone
Inviato: 22/12/2009 19:24  Aggiornato: 22/12/2009 19:29
So tutto
Iscritto: 26/11/2009
Da:
Inviati: 2
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
I summit come quello di Copenhagen dovrebbero muovere una massa enorme di persone di ogni eta', nazione, religione o fazione politica, e dovrebbero esserci, in numero piu' massiccio degli altri, famiglie con bambini, mamme, papa', nonni, ma sopratutto, lo ribadisco, famiglie intere con bambini...!!!!

Vorrei vedere i poliziotti manganellare mamme con bambini in braccio che chiedono aria pulita o terre non contaminate....!!!

Rinunciare x ricominciare!!!!

Quante lame dovra' aggiungere la Gillette ai suoi rasoi perche' la gente si renda conto di queste follie del mercato????

Buon luogocomune a tutti!!!

Redazione
Inviato: 22/12/2009 19:31  Aggiornato: 22/12/2009 19:31
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Benvenuto Misterone.

Citazione:
Vorrei vedere i poliziotti manganellare mamme con bambini in braccio che chiedono aria pulita o terre non contaminate....!!!
A Genova è già successo.

Redazione
Inviato: 22/12/2009 20:17  Aggiornato: 22/12/2009 20:17
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Scusa Freeanimal, ma continuo a non capire. Va benissimo metter da parte la religione, che complica troppo le cose, ma io questa differenza "ambientalista" a favore degli anglosassoni sui latini proprio non la vedo.

Gli americani non sono anglosassoni? E L'America non è oggi il cesso del mondo? (Da un punto di vista ecologico, intendo dire).

Io temo che la risposta sia molto più semplice, purtroppo: i poveri sono ambientalisti, semplicemente perchè non traggono alcun vantaggio dall'inquinare. Sali nella scala dei redditi, e scopri che curiosamente aumenta il "disinteresse" per il disastro ambientale.

Quando Bush decise di rinunciare agli accordi di Kyoto giustificò la scelta dicendo che "costerebbe troppo alle industrie rispettare i limiti di inquinamento previsti". Fine del discorso.

(PS: Dammi del tu perfavore).

marcocedol
Inviato: 22/12/2009 20:21  Aggiornato: 23/12/2009 6:28
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Citazione:
Vorrei vedere i poliziotti manganellare mamme con bambini in braccio che chiedono aria pulita o terre non contaminate....!!!

A Genova è già successo.


Anche a Venaus

Comunque condivido il pensiero di misterone, nel senso che le proteste di massa della "gente comune" sono le uniche in grado di mettere realmente in difficoltà chi gestisce l'avvelenamento e la cementificazione del paese.

Come ho detto molte volte 10,000 persone comuni davanti ale ruspe possono essere in grado di vincere anche la più dura delle battaglie

Freeanimal
Inviato: 23/12/2009 8:57  Aggiornato: 23/12/2009 8:57
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/5/2009
Da: Codroipo (UD)
Inviati: 705
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Mazzucco (citazione):
(PS: Dammi del tu per favore).

E’ curioso come tu mi chieda di darti del tu proprio nel momento in cui avevo deciso di dare del lei anche agli usufruitori del tuo sito, anche sapendo che ciò mi avrebbe posto nel ruolo di “snob”. Poiché l’aggressività mi ha sempre turbato, ero giunto alla conclusione che quella che alcuni (una minoranza) esprimono su queste pagine web contro altri, fosse causata dalla troppa confidenza che darsi del tu fra sconosciuti potrebbe determinare. Non sono sicuro che le cose funzionino così, ma almeno vorrei fare un tentativo per rientrare nei ranghi di un doveroso rispetto verso gli interlocutori, anche, e a maggior ragione, se non la pensano come noi. Cominciando da me. Detto questo, forse finirò per dare del tu a tutti, lasciandomi andare alla corrente della maggioranza.

Riguardo a come si comportano anglosassoni e mediterranei, può essere che abbiamo ragione entrambi, sia io che te. Storicamente i primi mi sembrano più attenti verso la natura: i “Gruenen” sono nati in Germania e la zoofilia è nata in Gran Bretagna. Tuttavia, è vero quando dici che i paesi ricchi inquinano di più, ma ciò potrebbe essere causato dalle scelte fatte dai governi, contro la volontà popolare che invece tende alla salvaguardia dell’ambiente. Insomma, anche gli americani potrebbero essere vittime delle scelte dei loro vertici governativi. Riguardo ai paesi poveri, siccome vado spesso in Madagascar, vedo delle cose che contrastano con il nostro buon senso. Per esempio, tenere il motore acceso per delle mezzore, inutilmente. Oppure bruciare pneumatici di camion, o semplicemente gettare la spazzatura dove capita. Lì lo fanno ed è probabilmente per mancanza di educazione ecologica. Nessuno glielo ha spiegato. Quindi è vero che, se avessero le infrastrutture, come le fabbriche, i paesi del Terzo Mondo inquinerebbero tanto quanto quelli del Primo. La predisposizione culturale e mentale c’è. La differenza tra i poveri e i ricchi è che entrambi inquinano, ma i secondi lo fanno con qualche senso di colpa, come le dimostrazioni dei No Global dimostrano. Los Angeles, dove vivi, è un osservatorio privilegiato per vedere come si comportano gli anglosassoni, rispetto ai latini. Potresti darmi conferma del fatto che la California sia uno stato all’avanguardia rispetto a tutela dell’ambiente e degli animali? Le pellicce, per esempio, mi pare che proprio lì siano state bandite a furor di popolo. O erano solo quegli snob degli attori di Hollywood? E con le altre leggi ecologiche, come siete messi? La qualità della vita com’è lì? Piste ciclabili, zone verdi, riciclaggio dei rifiuti, non sono tutte cose già adottate da anni, in California?

mangog
Inviato: 23/12/2009 9:34  Aggiornato: 23/12/2009 9:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Citazione:

Autore: Freeanimal Inviato: 23/12/2009 8:57

Los Angeles, dove vivi, è un osservatorio privilegiato per vedere come si comportano gli anglosassoni, rispetto ai latini. Potresti darmi conferma del fatto che la California sia uno stato all’avanguardia rispetto a tutela dell’ambiente e degli animali? Le pellicce, per esempio, mi pare che proprio lì siano state bandite a furor di popolo. O erano solo quegli snob degli attori di Hollywood? E con le altre leggi ecologiche, come siete messi? La qualità della vita com’è lì? Piste ciclabili, zone verdi, riciclaggio dei rifiuti, non sono tutte cose già adottate da anni, in California?


Ormai Los-angeles parla spanglish o si sono latinizzati i wasp o è successo l'incontrario ? Succederà come per New-York... disprezzata dagli americani-americani dalla 4 generazione ?
W l'american way of life.. non c'è niente di paragonabile al mondo...
Se ci deve essere una guida, che sia la loro....
Sono ecologici, sono evoluti, hanno il benessere diffuso in buona parte della popolazione, sono protestanti ,sanno farsi rispettare, hanno Hollywood che tanto influenza il mondo esterno parametrizzandolo secondo i canoni USA... i latini devono solo imparare dagli anglosassoni.. e se non sono biondi al naturale si può sempre usare l'acqua ossigenata.

Io_sono
Inviato: 24/12/2009 14:45  Aggiornato: 24/12/2009 14:45
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/4/2008
Da: Nürnberg
Inviati: 373
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
@Freeanimal
Si ma la Germania non è un paese a maggioranza protestante, anzi c'è una divisione piuttosto equa tra gli uni e gli altri.
Senza considerare che, per me, fa più parte di una cultura che non di una appartenenza religiosa.
I tedeschi sono generalmente molto attenti alle problematiche ambientali pur essendo un paese del primo mondo, estremamente ricco ed tecnologicamente molto avanzato.
Altri paesi tra cui l'Inghilterra, così avanti non li vedo per quanto siano a maggioranza anglicana.
E sempre ed ovunque troverai le "pecore nere". Ad Amburgo, governo nero-verde (CDU-Gruenen), hanno dato il via libera per la costruzione di una nuova centrale a carbone... Nel 2009, con i verdi al governo. Alle prossime elezioni i verdi dimezzeranno il loro consenso.
E non dimentichiamoci il caro Cohen-Bendit.

Inoltre non comprendo cosa centri il fatto di essere vegetariani. Magari ho capito male io ma mi sembra tu lo dia come un elemento virtuoso in contrapposizione agli onnivori che quindi sarebbero "cattivi". Oppure ho sbagliato a capire??

@marco: grande articolo, ancora d'accordo con te. Il problema dell'inquinamento è per me molto più significativo ed importante del teorico problema della CO2. Hai letto di quella immensa catena di vulcani sottomarini sommersi sotto il polo nord??

marcocedol
Inviato: 24/12/2009 19:20  Aggiornato: 24/12/2009 19:20
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Citazione:
Hai letto di quella immensa catena di vulcani sottomarini sommersi sotto il polo nord??


Ciao io_sono,
ho letto qualcosa sull'argomento e mi sembra possa essere interessante.

Citazione:
Il problema dell'inquinamento è per me molto più significativo ed importante del teorico problema della CO2.


Occorre tenere conto del fatto che l'attività umana, fino ad un secolo fa praticamente ininfluente per quanto riguarda il mettere a repentaglio gli equilibri naturali, oggi è in grado d'incidere profondamente sulla biosfera. La questione poi se si ha voglia di studiarla con la mente libera ed in maniera non strumentale è tanto complessa quanto interessante, soprattutto qualora si analizzino le praticamente infinite interazioni fra gli effetti delle svariate attività umane

Freeanimal
Inviato: 24/12/2009 20:02  Aggiornato: 24/12/2009 20:02
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/5/2009
Da: Codroipo (UD)
Inviati: 705
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Io_sono:
Non posso competere con lei, che vive in Germania, e che quindi conosce bene i tedeschi. Quelli che ho conosciuto io avevano molta attenzione per ciò che mangiavano (cibi biologici) e soprattutto per gli uccelli. Infatti, è ai campi antibracconaggio qui in Italia, che ne ho conosciuti parecchi, anche se non potevo comunicare con loro. Le racconto un aneddoto, per farle capire quanto i germanici amino gli uccelli molto più dei mediterranei. Una persona anziana venne una volta a casa mia e vide un nido artificiale per le cincie. Disse: “Questi li vedevo in Austria, appesi agli alberi nei giardini delle case, durante la guerra”.
“Sì – risposi io – è dalla Seconda Guerra Mondiale che i tedeschi li mettono per favorire la riproduzione degli uccellini”.
E lui: “No, no, io sto parlando della Prima Guerra Mondiale!”.
Capito da quanto tempo le genti germaniche amano gli uccelli? In Italia, le cassette di nidificazione, si è cominciato a vederle nei giardini con il ritorno dei nostri emigranti. Sono state promosse dalla LIPU, ma il rispetto verso la fauna selvatica sta cominciando a entrare nelle menti degli italiani solo da pochissimi anni. Con una lentezza esasperante. Non mi chieda cosa c’entra l’amore per gli uccelli con le centrali a carbone, perché secondo me le cose sono interconnesse, cioè se si rispettano gli uccelli, con la loro grazia e i loro canti, si rispetta anche l’aria pura e i boschi che la rendono tale. Oltretutto, l’aria pura ci serve per respirare, mentre la presenza di uccelli allieta il nostro fugace passaggio su questo Pianeta. Vedasi Giacomo Leopardi.
E qui vengo alla sua obiezione:
Citazione:

“non comprendo cosa centri il fatto di essere vegetariani. Magari ho capito male io ma mi sembra tu lo dia come un elemento virtuoso in contrapposizione agli onnivori che quindi sarebbero "cattivi"”.

Sì, per me è una cartina al tornasole, ma ho già litigato con PikeBishop e altri, su questo punto, e non vorrei aprire un altro fronte con lei. Se ci saranno altre occasioni, non mancherò di darle tutte le spiegazioni che vorrà. Mi lasci solo dire che circa una ventina d’anni fa, vicino a Vienna, le autorità volevano ampliare un aeroporto, abbattendo una grande foresta. Da tutto il mondo germanico arrivarono migliaia di Verdi che si accamparono proprio nell’area destinata al disboscamento. Ci furono scontri con la polizia. Io seguii la cosa sui giornali ecologisti. Ancora oggi, se penso a quell’avvenimento, mi chiedo con ammirazione come e quanto e perché i tedeschi siano migliori di noi latini, che non avremmo mai fatto una cosa del genere. S’immagina quanti di noi avrebbero risposto all’invito di andare a piantare la tenda davanti alle ruspe e ai manganelli della polizia? Capisce perché penso che gli anglosassoni (o dovrei dire prussiani?) sono meglio di noi sottomessi e pavidi, che amiamo il quieto vivere? Le sarei grato, lei che vive in loco, se mi spiegasse da cosa nasce questa diversa indole tra noi mediterranei e loro? Grazie.

Linucs
Inviato: 26/12/2009 18:22  Aggiornato: 26/12/2009 18:22
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Cala il sipario sul teatrino di Copenhagen
Molte migliaia di giovani fuori al gelo...

...contestano il global warming.

Pardon, i cambiamenti climatici. Si dice così adesso, per qualche strano e misterioso motivo.

E anche la conclusione ingloriosa del vertice, terminato con l’accordo di rinnovare la penosa kermesse il prossimo anno a Città del Messico, ha prodotto come unico risultato un movimento di denaro, sotto forma della promessa di 100 miliardi di dollari da stanziare in favore dei paesi poveri, sotto la gestione di quelle stesse banche e multinazionali che hanno diretto i lavori del vertice e con tutta probabilità avevano come unico obiettivo di travasare nelle loro tasche nuove quantità di denaro dei contribuenti, a fronte di una sceneggiata di sicuro effetto mediatico.

Ulteriore motivo per non spedire neanche un centesimo, e verificare se la decrescita sostenibile funziona, magari aiutata da qualche emissione monetaria locale sotto la sovranità del popolo, e balle assortite.

Ma in realtà sappiamo bene che lo scopo è fottere una quantità di denaro uguale se non superiore, da far amministrare però a qualche altro bel soggetto.


Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA